2.2 Il potenziale didattico del potenziale chimico: una introduzione
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2.2 Il potenziale didattico del potenziale chimico: una introduzione
Seminario presso il Dipartimento di Scienze Fisiche Università di Napoli Federico II - Monte Sant’Angelo, Napoli 29 giugno 2006 2.2 Il potenziale didattico del potenziale chimico: una introduzione 1 - Le differenze di potenziale chimico come “spinta” per le trasformazioni 2 - Le dipendenze del potenziale chimico da temperatura, pressione e concentrazione 3 - Alcuni esempi Michele D’Anna, con la collaborazione di Paolo Lubini Alta Scuola Pedagogica, Locarno - [email protected] 1 Josiah Willard Gibbs (1839-1903) One of the principal objects of practical research… is to find the point of view from which the subject appears in its greatest simplicity. 2 Il potenziale chimico 1 µ Le differenze di potenziale chimico come “spinta” per le trasformazioni 3 I. Il potenziale chimico quale grandezza di base Per • afferrare una mela, • sbucciare una patata, • cucire un bottone ..., non è necessario conoscere l’anatomia della mano! ⎛ ∂G ⎞ µ =⎜ ⎟ ⎝ ∂n ⎠ p ,T Per • utilizzare il potenziale chimico µ, • calcolare diagrammi di fase, • predire reazioni chimiche ..., l’apparato termodinamico non è necessario! 4 Slide di G. Job Alcune domande “tipicamente chimiche” • In che direzione si svolge una reazione? • Quanta energia si può ricavare dalla reazione? • Quanto “calore” (entropia) viene assorbito o ceduto durante la reazione? • Come si può influenzare la direzione di svolgimento di una reazione? 5 Si consideri una trasformazione qualsiasi: cosa determina se essa può svolgersi in modo spontaneo? ? A ⎯⎯ →B Basta confrontare µ(A) con µ(B) ! µA µB µB µA µB µA µ A > µB µ A = µB µ A < µB Sì equilibrio No (Processo esergonico) (Processo endoergonico) Analogie Corrente elettrica e differenza di potenziale elettrico Corrente di entropia e differenza di potenziale termico (temperatura) Corrente di volume d’acqua e differenza di potenziale idraulico (pressione) 6 I valori del potenziale chimico per le sostanze semplici Poiché durante le trasformazioni chimiche, che avvengono in condizioni abituali, il numero degli atomi dei singoli elementi viene conservato, per la determinazione dei potenziali chimici si dispone di tanti gradi di libertà quanti sono gli elementi chimici. Così, per convenzione, si è deciso di assegnare il valore di 0 kJ mol-1 alla sostanza semplice del rispettivo elemento nella forma allotropica più stabile alla temperatura di 298 K e alla pressione di101 kPa. Sostanza semplice Carbonio Diamante C +3 Grafite C 0 Diiodio (solido) I2 0 Diiodio (liquido) I2 +3 Diiodio (gassoso) I2 +19 Ossigeno monoatomico O +232 Diossigeno O2 0 Ozono O3 +163 Iodio Ossigeno Formula chimica µ° [kJ mol-1] Elemento 7 I valori del potenziale chimico per le sostanze composte La stragrande maggioranza delle sostanze composte ha un potenziale chimico negativo. Ciò significa che queste sostanze composte, nelle condizioni di temperatura e pressione indicate, non mostrano alcuna tendenza a decomporsi nelle rispettive sostanze semplici degli elementi che le compongono: acqua, sale, carbonato di calcio e quarzo, come ben si sa, possono essere tranquillamente conservati in un barattolo chiuso. µ° [kJ mol-1] Sostanza composta Formula chimica Carbonato di calcio CaCO3 -1128 Quarzo SiO2 -805 Sale NaCl -384 C12H22O11 -1544 C6H12O6 -2743 Alcool C2H6O -175 Acqua H2O -237 Diossido di carbonio CO2 -394 Acetilene C2H2 +209 Azoturo di sodio NaN3 +91 Saccarosio Glucosio 8 Valori del potenziale chimico Marmo µ° = -1128 kJmol-1 3 Ca + C + O 2 ⎯⎯ → CaCO3 2 ? A ⎯⎯ →B µA µB Conclusione: il marmo non è soggetto ad una spinta a decomporsi nelle sostanze semplici degli elementi che lo compongono. µ A > µB 9 Valori del potenziale chimico Azoturo di Sodio µ° = + 91 kJ mol-1 3 Na+ N2 ⎯⎯ → NaN3 2 µB ? A ⎯⎯ →B Conclusione: l’azoturo di sodio è soggetto ad una spinta a decomporsi nelle sostanze semplici degli elementi che lo compongono. µA µ A < µB 10 Valori del potenziale chimico Sostanze comuni Sostanza Ferro Marmo Quarzo Sale Zucchero Acqua Alcohol Azoturo di Ag Benzene Acetilene Formula Fe CaCO3 SiO2 NaCl C12H22O11 H2 O C2H6O AgN3 C6H6 C 2 H2 µ° [kJ/mol] 0 – 1128 – 805 – 384 – 1544 – 237 – 175 + 376 + 125 + 209 µ° = 0 per le sostanze semplici (forma più stabile) µ° < 0 significa che la sostanza può essere prodotta partendo dalle sostanze semplici µ° > 0 significa che la sostanza tende a decomporsi nelle rispettive sostanze semplici 11 Valori del potenziale chimico Ossidazione del glucosio ∆µ° = - 990 kJ mol-1 C6H12O6 + 6O 2 ⎯⎯ → 6CO 2 + 6H2O A ⎯⎯ →B ? 1× µC06 H12O6 + 6 × µO02 = µA µB µ A > µB 1× (−2743kJ / mol ) + 6 × (0kJ / mol ) = −2743kJ / mol 0 0 6 × µCO + 6 × µ H 2O = 2 6 × (−394kJ / mol ) + 6 × (−229kJ / mol ) = −3738kJ / mol 12 Resistenza alla reazione Parecchie sostanze sono più o meno stabili, anche se in base ai loro potenziali chimici, dovrebbero decomporsi. acetilene µ° = + 209 kJ/mol benzene µ° = + 125 kJ/mol Parecchie reazioni non avvengono, anche se in base alla differenza di potenziale chimico dovrebbero avvenire. Cibo, lana, plastica … dovrebbero reagire bene con il diossigeno dell’aria. La rapidità alla quale una reazione avviene non è solo determinata dalla spinta (variazione del potenziale chimico), ma anche, e in modo decisivo, dalla “resistenza alla reazione” (Rchimica). 13 Resistenza alla reazione Metodi per ridurre la resistenza alla reazione: • aumentare la superficie di contatto tra i reagenti • sciogliere i reagenti in un liquido appropriato • aumentare la temperatura • utilizzare un catalizzatore appropriato. Corrente Analogie Iq = ∆ϕ Relettrica In = ∆µ Rchimica IS = ∆T Rtermica Spinta Resistenza IV = ∆P Ridraulica 14 Esempio: solubilità di un gas nell’acqua Introduzione dell’anidride carbonica nel recipiente b) a) a) Pur essendoci una spinta al passaggio del gas in soluzione, il manometro continua a indicare la stessa pressione! b) Dopo una vigorosa agitazione, ca. il 30% del gas si è 15 sciolto in acqua! Riassumendo (analogia con fenomeni elettrici e termici!) Rapidità con cui una reazione avviene dipende da Differenza di potenziale chimico tra reagenti e prodotti Superficie di contatto Resistenza alla trasformazione dipende da Temperatura Catalizzatore 16 I n ( Reazione ) La corrente chimica ν a A +ν b B ⎯⎯ →ν cC +ν d D π n ( A) < 0 π n( B) < 0 I n ( A) I n( B) π n(C ) > 0 π n( D) > 0 I n(C ) I n( D) I n ( i ) + π n ( i ) = n = 0 Schema di una reazione chimica a regime stazionario. I reagenti vengono continuamente introdotti nel reattore ove sono annichilati, mentre i prodotti della reazione vengono allontanati dal reattore. 17 La corrente chimica I n ( Reazione ) ν A A +ν B B ⎯⎯ →ν C C +ν D D I n ( Reazione ) = I n ( A) νA = I n( B) νB = I n (C ) νC = I n( D) νD 18 Il potenziale chimico 2 µ Le dipendenze del potenziale chimico da temperatura, pressione, e concentrazione 19 Quali fattori influenzano il valore del potenziale chimico di una specie chimica? Dalla natura della specie chimica; dall’ambiente in cui si trova (temperatura, pressione, concentrazione, stato di solvatazione, …). NON dipende però dalla natura degli altri prodotti o reagenti. 20 Approssimazione “zero” Dipendenza dalla temperatura T ↑ µ ↓ µ [kJ/mol] µ j (T ) = µ 0j + α j (T − T 0 ) g s µ g0 µ s0 α ( gas ) << α ( liquido ) < α ( solido ) < 0 T0 T [K] α j = − s j0 (entropia molare) 0 = stato standard di riferimento (T 0 = 298 K e p 0 = 101 kPa) 21 Approssimazione “zero” Dipendenza dalla pressione p ↑ µ ↑ Per solidi e liquidi µ j ( p ) = µ 0j + β j ( p − p 0 ) 0 < β ( solido ) < β ( liquido ) <<< β ( gas ) Per i gas ⎛p ⎞ µ A ( p A ) = µ A0 + RT ln ⎜ A0 ⎟ ⎝p ⎠ β j = V j0 (volume molare) 0 = stato standard di riferimento (T 0 = 298 K e p 0 = 101 kPa) 22 Intermezzo matematico Per i gas l’approssimazione lineare si rivela poco adatta: la loro elevata comprimibilità ne riduce drasticamente l’intervallo di validità. Conviene piuttosto adottare un’approssimazione di tipo logaritmico. Quest’ultima, per piccole variazioni di pressione, si riduce a quella lineare, come si può facilmente verificare utilizzando lo sviluppo in serie di ln(1+x). Infatti: ⎛ p0 +∆ p ⎞ ⎛ pA ⎞ 0 µ A ( p A ) = µ + RT ln ⎜ 0 ⎟ = µ A + RT ln ⎜ ⎟= 0 p p ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ 0 A ⎛ ∆p ⎞ ⎛ ∆p ⎞ RT = µ A0 + RT ln ⎜1 + 0 ⎟ ≅ µ A0 + RT ⎜ 0 ⎟ = µ A0 + 0 ( p A − p 0 ) = p ⎠ p ⎝ ⎝ p ⎠ = µ A0 + VA0 ( p A − p 0 ) 23 Approssimazione “zero” Dipendenza dalla concentrazione c ↑ µ ↑ ⎛ cj ⎞ µ j ( c ) = µ + RT ln ⎜ 0 ⎟ ⎜ cj ⎟ ⎝ ⎠ µ A ( c A ) = µ A0 + RT ln [ A] 0 j dove: [ A] := cA concentrazione molare relativa c0A c 0j = 1M (concentrazione molare standard di riferimento) 0 = stato standard di riferimento (T 0 = 298 K e p 0 = 101 kPa) 24 Potenziale chimico e approssimazione “zero” Pressione p↑ µ↑ Concentrazione solidi e liquidi µ A ( p ) = µ A0 + VA0 ( p − p0 ) gas ⎛p ⎞ µ A ( p ) = µ + RT ln ⎜ A0 ⎟ ⎝p ⎠ 0 A c↑ µ↑ µ A ( c A ) = µ A0 + RT ln [ A] Temperatura T↑ µ↓ µ A (T ) = µ A0 − s A0 (T − T 0 ) Solvente A di una soluzione molto diluita cB ↑ µA ↓ µ A ( c B ) = µ A0 − R T V A0 c B = µ A0 − R T x B T 0 = 298 K s A0 : e n tro p ia m o la re s ta n d a r d c 0 = 1.0M V A0 : v o lu m e m o la r e s ta n d a rd p 0 = 101kPa (1atm = 1bar ) µd = RT ln(10) = 5.7 kJmol −1 x B : fr a z io n e m o la re d i B ( s o lu to ) [ A ] := cA c o n c e n tr a z io n e m o la re c 0A 25 26 Il potenziale chimico µ 3 Esempi 27 Transizioni di fase a pressione costante dovuti a cambiamenti di temperatura µ (kJmol-1) µ° kJmol-1 H2O(s) H2O(l) H2O(g) s° J mol-1K-1 – 236.6 – 237.2 – 228.6 44.8 69.9 188.7 µH O = µH O 2 (s) µ0 H 2O( s ) 2 (l ) − sH02O( s ) (T − T 0 ) = µ H0 O − sH02O( l ) (T − T 0 ) T fusione = 2 (l ) µ0 H 2O( s ) s 0 H 2O( s ) − µ H0 O 2 (l ) −s 0 H 2O( l ) + T 0 = 274 K (Valore sperimentale: 273 K) 28 Come spiegare il fatto che un panno umido posto all’aria asciuga? Ci deve essere una spinta (differenza di potenziale chimico) che “spinge” l’acqua a passare dal panno all’aria circostante. Potenziale chimico dell’acqua nel panno (assumiamo condizioni standard di pressione e temperatura): µ H2O(l) = µ 0H2O(l) Potenziale chimico dell’acqua nell’aria. In questo caso non abbiamo condizioni standard poiché la pressione parziale dell’acqua non è 1 bar e dobbiamo quindi considerare la dipendenza del potenziale chimico dalla pressione. Assumendo un’umidità relativa del 60 % abbiamo: ⎛ 0.6p H2O ⎞ µ H2O(g) = µ 0H 2O(g) + RT ln ⎜ ⎟ 0 ⎝ p ⎠ p H 2O(g) = 0.03169 bar (T = 298K) Abbiamo quindi la seguente “spinta”: ∆µ ( H O 2 (l ) ⎯⎯ → H 2O( g ) ) = µ( H 2O( g ) ) − µ( H 2O( l ) ) ≈ −1 kJ mol −1 29 Transizioni di fase a temperatura costante dovuti a cambiamenti di pressione Grafite 14 kJ mol-1 0 + 2.9 V°m J mol-1 bar-1 0.54 0.34 12 10 mu[kJ/mol] µ° C(grafite) C(diamante) Diamante 8 6 4 2 0 µC = µC( diamante ) µ0 + VC0( grafite ) ( p − p 0 ) = µ C0 ( grafite ) C( grafite ) p= µ0 C( grafite ) 0 ( diamante ) VC0( diamante ) − VC0( grafite ) 10 15 20 25 p [kbar] ( diamante ) − µ C0 5 + VC0( diamante ) ( p − p 0 ) + p 0 ≈ 15kbar 30 Il potenziale chimico AUMENTA con l’aumentare della pressione 0 < VA0, solido < VA0,liquido <<< VA0, gassoso (tutti valori POSITIVI !!!) µ (kJmol-1) “Tutte” le sostanze tendono a condensare e a solidificare aumentando la pressione 31 Da: Job - Herrmann Transizioni di fase a temperatura costante dovuti a cambiamenti di pressione: l’acqua, un caso particolare µ [kJ / mol ] VA0 [10-5 kJmol −1 Pa −1 ] µ [kJ/mol] solido liquido µs = µl p0 p [Pa] 32 Come spiegare il fenomeno dell’osmosi? Perché l’acqua passi da sinistra a destra deve esserci una spinta. Per quantificare questa spinta confrontiamo il potenziale chimico dell’acqua in due punti differenti nel comparto di destra e di sinistra. Consideriamo condizioni standard di pressione e temperatura. ∆p Nel comparto di sinistra abbiamo acqua pura allo stato liquido: µ H2O(l) = µ 0H2O(l) Nel comparto di destra abbiamo acqua e zucchero. Nel punto rosso la pressione risulta essere diversa rispetto al punto blu di sinistra. Dobbiamo quindi considerare anche la dipendenza di µ dalla pressione: µ H2O(l) = µ 0H2O(l) − RTVH0 2O(l) c Zucchero + VH0 2O(l) (p − p 0 ) Abbiamo quindi la seguente “spinta”: ∆µ = − RTVH0 2O(l) c Zucchero + VH0 2O(l) (p − p 0 ) Questa spinta si esaurisce quando (p − p 0 ) = ∆p = RTc Zucchero 33 Potenziale chimico ed equilibrio chimico: curve di solubilità Solubilità di PbI2 in acqua 12.00 Solubilità [mol m-3] 10.00 8.00 6.00 4.00 2.00 0.00 273 293 313 333 353 373 ZZX Pb(2aq+ ) + 2 I (−aq ) PbI 2( s ) YZZ 393 Temperatura [K] ( ) ( )⎦ µ(°PbI ) − s(0PbI ) (T − T ° ) = ⎡ µ(°Pb ) + RT ln ⎡⎣ Pb 2+ ⎤⎦ − s(0Pb ) (T − T ° ) + 2 µ(°I ) + RT ln ⎡⎣ I − ⎤⎦ − s(0I ) (T − T ° ) ⎤ 2 2 ⎡⎣ Pb 2+ ( aq ) ⎣ 2+ 2+ ( ) − − ( ) ° ° ⎛ ⎡µ ° ⎤ − (T − T ° ) ⎡ s 0 − s 0 2+ + 2 s 0 − ⎤ ⎞ ( PbI 2 ) − µ( Pb 2+ ) + 2 µ( I − ) ( Pb ) (I ) ⎦ ⎟ 1 − 1 ⎜ ⎣ ⎦ ⎣ ( PbI 2 ) ⎤⎦ = ⎡⎣ I ( aq ) ⎤⎦ = 3 exp ⎜ ⎟ RT 2 4 ⎜ ⎟ ⎝ ⎠ 34 Potenziale chimico ed equilibrio chimico: Tensione di vapore dell’etanolo ZZX EtOH ( g ) EtOH ( l ) YZZ µ(0EtOH (l ) ) ⎛ pEtOH ( g ) + V( 0EtOH ) ( p − p 0 ) − s(0EtOH ) (T − T 0 ) = µ(0EtOH ( g ) ) + RT ln ⎜ 0 (l ) (l ) ⎜ ⎝ p Dipendenza da p Dipendenza da T ⎞ 0 ⎟ − s( EtOH ) (T − T 0 ) (g) ⎟ ⎠ Dipendenza da p Dipendenza da T 35 Infatti, considerando che ⎛ pEtOH ( g ) V( 0EtOH ) ( p − p 0 ) RT ln ⎜ (l ) ⎜ p0 ⎝ abbiamo µ(0EtOH ⎞ ⎟ ⎟ ⎠ ⎛ pEtOH ( g ) 0 0 0 − − = + s ( T T ) µ RT l n ⎜ ( EtOH ( g ) ) (l ) ) ( EtOH ( l ) ) ⎜ p0 ⎝ ⎞ 0 ⎟ − s( EtOH ) (T − T 0 ) (g) ⎟ ⎠ e quindi pEtOH( g ) ( ( ) 0 0 0 0 ⎧ µ0 ( EtOH ( l ) ) − µ( EtOH ( g ) ) + (T − T ) s ( EtOH ) − s ( EtOH ) ⎪ ( g ) (l ) = p 0 exp ⎨ RT ⎪ ⎩ ) ⎫⎪⎬ ⎪ ⎭ Questa espressione può essere ulteriormente semplificata tenendo conto che ( ) ∆µeb0 = Teb − T 0 ∆seb0 ( ) ( ) ( ) ∆µeb (T ) = ∆µeb0 − T − T 0 ∆seb0 = Teb − T 0 ∆se0b − T − T 0 ∆se0b = (Teb − T ) ∆se0b pEtOH( g ) ⎧⎪ (Teb − T ) ∆seb0 ⎫⎪ ⎧ ∆µeb (T ) ⎫ 0 = p exp ⎨− ⎬ = p exp ⎨− ⎬ RT ⎭ RT ⎪⎩ ⎪⎭ ⎩ 0 36 Potenziale chimico ed equilibrio chimico: Tensione di vapore dell’acqua Acqua 2.50 Tensione di vapore [bar] 2.00 1.50 p(calc) p(mis) 1.00 0.50 0.00 273 293 313 333 353 373 393 Temperatura [K] ZZX H 2O( g ) H 2O(l ) YZZ ⎛ pH 2O( g ) 0 0 0 0 0 + − − − = + ( ) ( ) µ ln V p p s T T RT ⎜ ( H 2 O( g ) ) (l ) ) ( H 2O( l ) ) ( H 2O( l ) ) ⎜ p0 ⎝ µ(0H O 2 ⎞ 0 ⎟ − s( H O ) (T − T 0 ) 2 (g) ⎟ ⎠ 37 Potenziale chimico e pH… µ H = µ H0 + RT ln ⎡⎣ H + ⎤⎦ = µd log ⎡⎣ H + ⎤⎦ = − µd pH + + = 0 (per convenzione) pH ~ potenziale chimico dello ione H+ µd = RT ln10 = 8,314 Jmol −1 K −1.298K .ln10 = 5, 708 kJmol −1 38 L’equilibrio chimico µA µB Cu(2aq+ ) + Zn( s ) U Zn(2aq+ ) + Cu( s ) µCu µ A = µB µo Cu 2+ ( aq ) µo − 2+ ( aq ) + µ Zn( s ) = µ Zn2+ + µCu( s ) ( aq ) + µd log ⎡Cu(2aq+ ,equilibrio ) ⎤ + µ Zno = µ o 2+ + µd log ⎡ Zn(2aq+ ,equilibrio ) ⎤ + µ Cuo ⎣ ⎦ ⎣ ⎦ (s) (s) Zn ( aq ) Zn2+ ( aq ) − µ o 2+ Cu ( aq ) µd ⎡ Zn ⎤ ⎣ ⎦ = log 2 + ⎡Cu aq ,equilibrio ⎤ )⎦ ⎣ ( 2+ ( aq ,equilibrio ) ⎡ Zn ⎤ − ⎣ ⎦ =K = 10 equilibrio ⎡Cu 2aq+ ,equilibrio ⎤ )⎦ ⎣ ( 2+ ( aq ,equilibrio ) µo Zn2+ ( aq ) −µo Cu 2+ ( aq ) µd Numero di equilibrio 39 Perturbazione dell’equilibrio chimico ( 3 × µ oÀ + µd 3 A U 2B log [ A]) = 2 × ( µ + µ o B d log [ B ] ) Aggiungo A 0 Aggiungo B 40 Come un sistema all’equilibrio reagisce ad una perturbazione (Le Châtelier) 3A U 2B ( ) ( 3 × µ oÀ − s A0 (T − T 0 ) + µd log [ A] = 2 × µ Bo − sB0 (T − T 0 ) + µd log [ B ] ) [ B] = 0 ∆µ = ∆µ 0 − ∆s 0 (T − T 0 ) + RT ln 3 [ A] 2 All’equilibrio [ B] 3 [ A] 2 Per T = T° ⎧ ∆µ 0 ⎫ = K (T ) = exp ⎨− 0⎬ ⎩ RT ⎭ 0 41 Effetto della temperatura 3A U 2B [ B] ) + RT ln 3 [ A] 2 ∆µ = ∆µ − ∆s (T − T 0 [ B] 3 [ A] 2 0 0 ⎧ ∆µ 0 − ∆s 0 (T − T 0 ) ⎫ = K (T ) = exp ⎨− ⎬ RT ⎩ ⎭ Confrontando le due situazioni: ⎧ (T − T 0 ) K (T ) 0 0 0 ⎫ T s = ∆ + ∆ exp µ ⎨ ⎬ 0 K (T 0 ) RTT ⎩ ⎭ ( ) Calore di reazione (∆H°) 42 Potenziale chimico di un gas: verifica sperimentale della dipendenza dalla pressione 2 1 3 Apparecchiatura per lo studio della dipendenza del potenziale chimico del diossigeno dalla pressione: 1) camera di misura con sonda lambda; 2) valvola di regolazione; 3) riserva di diossigeno (aria compressa). 43 Funzionamento della sonda lambda e schema di principio (adattato da A. Stauss: Direkte Messung des chemischen Potentials) ∆ϕ Aria ad una data pressione (regolabile) Paria Aria alla pressione di riferimento P0 e- e- Elettrodo B A Elettrodo A R Reazione all’elettrodo A O 2 + 4e- → 2O 2-2 B Reazione all’elettrodo B Elettrolita YSZ: diventa un conduttore selettivo per ioni O2- a ca. 300 °C. 2O 2-2 → O 2 + 4e44 Dato che le relazioni stechiometriche garantiscono che I n = 4F I Q all’equilibrio abbiamo: A / YSZ µO2 ( A) − 4F ϕ ( A) = 2 ηO2− (YSZ ) YSZ / B 2η O2− (YSZ ) = µO2 ( B) − 4F ϕ ( B ) e quindi µO2 ( A) − 4F ϕ ( A) = µO2 ( B) − 4F ϕ ( B) µO2 ( A) − µO2 ( B) = 4F ϕ ( A) − 4F ϕ ( B) ∆µO2 = 4F ∆ϕ 45 La differenza di potenziale tra le due regioni contenenti diossigeno può essere generata da: - una differenza di temperatura - una differenza di pressione /concentrazione. In questa esperienza vogliamo indagare la dipendenza del potenziale chimico dalla pressione: manteniamo quindi le temperature delle regioni A e B costanti durante lo svolgimento dell’esperienza (sonda riscaldata a ca. 300 °C). In questo modo la differenza di potenziale elettrico che si osserva è da ricondurre interamente alla variazione del potenziale chimico a seguito della variazione della pressione: ∆ϕ = ∆µO2 ( p ) 4F 46 Esempio di misura La misurazione è effettuata utilizzando come gas aria compressa; per studiare la dipendenza dalla pressione, lo “zero” della curva è posto in modo da corrispondere alla situazione in cui la pressione 47 del gas e la pressione esterna hanno il medesimo valore. Una rappresentazione ∆ϕ in funzione di ln(p(O2)/po) suggerisce un andamento logaritmico: ⎛ 0.21 pO2 ⎞ ⎛ pO2 ⎞ m . ln ∆ϕ = m . ln ⎜ = ⎜ 0 ⎟ 0 ⎟ ⎝ 0.21 p ⎠ ⎝ p ⎠ dove la pendenza della retta m è determinata sperimentalmente m = 0,0124 V48 ∆ϕ Previsione teorica R Aria ad una data pressione (regolabile) Paria ⎛ pO2 ( B ) ⎞ ⎟ 0 ⎝ p ⎠ µO2 ( B) = µO02 + RT ln ⎜ Elettrodo B ⎛ pO2 ( A) ⎞ ⎟ 0 ⎝ p ⎠ µO2 ( A) = µO02 + RT ln ⎜ e- Elettrodo A A e- B Aria, alla pressione di riferimento P0 ⎛ pO ( A) ⎞ ⎛ pO ( A) ⎞ ⎛ pO ( B ) ⎞ ⎛ 0, 21 paria ⎞ ∆µO2 = RT ln ⎜ 2 0 ⎟ − R T ln ⎜ 2 0 ⎟ = RT ln ⎜ 2 = RT ln ⎜ ⎟ 0 ⎟ ⎜ pO ( B ) ⎟ ⎝ 0, 21 p ⎠ ⎝ p ⎠ ⎝ p ⎠ ⎝ 2 ⎠ ⎛ p ⎞ ∆µO2 = R T ln ⎜ aria 0 ⎟ ⎝ p ⎠ 49 Siamo ora in grado di fare un confronto quantitativo la relazione ottenuta sperimentalmente e la previsione teorica: ⎛ pO ⎞ ∆µO2 = 4F ∆ϕ = 4F m . ln ⎜ 02 ⎟ ⎝ p ⎠ { ⎛ pO ⎞ ∆µO2 = RT ln ⎜ 02 ⎟ ⎝ p ⎠ L’uguaglianza tra le due espressioni richiede che m= RT 8.31 J /( K ⋅ mol ) 580 K = = 0.0125 V 4F 4 ⋅ 9, 65 104 C / mol Conclusione: i risultati sperimentali per il diossigeno sono compatibili con la relazione ⎛ pO2 ⎞ µO2 ( p) = µO2 ( p ) + RT ln ⎜ 0 ⎟ ⎝ p ⎠ 0 50