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formato pdf. - Hotel Villa Alessia

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formato pdf. - Hotel Villa Alessia
ORIGINI E STORIA DELLA VILLA
Il nucleo antico della corte di Palidano era localizzato nel sito in cui
oggi sorge il maestoso "rustico" del complesso della villa ex Maraini
Guerrieri Gonzaga divenuta Villa
Alessia.
"Casa a corte di villeggiatura" dei marchesi Zanardi-Guerrieri.
Mappa databile 1770-75 (collezione nob.Maraini-Guerrieri, Palidano)
L'insediamento ha sicuramente origini molto antiche, tutt'uno con
le origini della località Palidano, numerose le trasformazioni ed
evoluzioni del luogo che, insieme ai territori circostanti sottesi sono
legati a travagli nobiliari e alle vicende della nota famiglia dei Corradi
di Gonzaga divenuta regnante a Mantova. La presenza di un
insediamento nobiliare già ben articolato, anche se con numerose
differenze rispetto all’attualità, si evince da un rilievo del '600 in catalogo
ai 'beni fiorentini', ma le trasformazioni e gli interventi che definiscono la
villa così come sostanzialmente la percepiamo nell'attuale
configurazione risale al XVIII secolo, così infatti la si percepisce nelle
mappe catastali, dal Teresiano (fine '700) in poi.
La villa fu edificata dai Conti Zanardi nel 1746 (targa marmorea
posta sul fronte che affaccia il giardino con incisione dello stemma
araldico e dell'anno di edificazione) in ampliamento di edifici esistenti di
cui si ha notizia nell'inventario dei cosiddetti "beni fiorentini" .
Targa marmorea posta sul fronte che affaccia il giardino
con incisione e stemma araldico e dell'anno di edificazione.
La villa ed il giardino sorgono a fianco del "Po Vecchio" antico ed
importante ramo del fiume, a sottolineare l'esercizio, da parte dei nobili
proprietari, del "dominio" sul territorio che derivava loro dal "controllo"
delle acque.
Vista fotografica.Anno 1920.
Già prima di diventare i signori di Mantova i Corradi da Gonzaga
avevano acquisito vasti possedimenti nella loro terra d'origine grazie a
compiacenti investiture degli abati del monastero di S. Benedetto; una
volta conquistato il potere a Mantova questi feudi furono ulteriormente
ampliati e riscattati; Palidano fini per divenire una corte allodiale, cioè di
personale dominio senza vincoli feudali.
Inizialmente i Gonzaga gestivano direttamente la possessione, ma col
passare del tempo porzioni sempre più vaste vennero cedute in
conduzione, previa stesura di dettagliati "capitolati di affitto".
Nel 1707, i beni, già nella disponibilità dell'imperatore Giuseppe
I, furono reinvestiti alla nobiltà mantovana : Palidano assieme a
Polesine ed alla grande "corte" detta "la Virgiliana" toccarono alla ricca
famiglia Zanardi col titolo di Conte.
Nel 1809, per l'estinzione degli Zanardi, villa e corte pervennero
ai Guerrieri Gonzaga, famiglia mantovana di antica nobiltà, mantenendo
così di nuovo la villa e il suo patrimonio al sicuro e all'interno dell'ambito
famigliare.
Con il matrimonio di Maria Guerrieri Gonzaga e Clemente
Maraini il patrimonio passerà agli eredi di quest'ultimo che cedettero nel
1998 tutta la proprietà all'attuale società.
Immagini storiche della villa dai due accessi principali
La caratteristica affascinante e peculiare della Villa è
rappresentata, per l'appunto, dal fatto che, dalla sua edificazione sino ai
giorni nostri, appartenne allo stesso nobile ceppo famigliare e, pertanto,
fu custodita, unitamente agli apparati decorativi, ai mobili ed ai dipinti in
essa contenuti, con estrema riservatezza, senza essere mai svelata od
esibita pubblicamente; per tale motivo pochi e scarni sono i documenti
pubblicati sull'argomento.
Nel trapasso di proprietà, avvenuto nel 1998, si è avuta piena
conoscenza diretta della Villa sotto tutti gli aspetti in particolare quello
architettonico ed artistico.
La nuova proprietà, con atteggiamento illuminato, viste le
condizioni di degrado e trascuratezza in cui versava tutto il complesso
monumentale, ne decise il restauro e la conservazione nel rispetto delle
caratteristiche costruttive tipologiche e formali, in particolare il ripristino
delle parti distrutte ma necessarie all'integrità dell'edificio,
eliminate, dove è stato possibile, le superfetazioni e quelle aggiunte in
contrasto con l'ambiente. La struttura portante intesa come espressiva
del carattere tipologico dell'edificio, gli intonaci, i solai, le coperture, le
scale e i serramenti come porte e finestre sono state ricondotte alle forme
tradizionali, pur con l'ausilio di tecnologie e materiali moderni.
E con queste precise prerogative si é svolto il recupero della villa
e in particolare delle parti lesionate del soffitto a volta del salone d’onore.
Con decreto del 22 Novembre del 1991 del Ministero dei Beni
Culturali, Villa Maraini e i rustici annessi vengono decretati di particolare
interesse storico - artistico e di grande valore ai sensi della legge
n. 1089 del 1939; pertanto sottoposto a tutte le disposizioni di tutela
contenute nella Legge stessa;
Vista significativa della Villa dal giardino
.
Foto storica della villa. Anni '20. Ingresso da Piazza Sordello
Particolare dell'ingresso con campanile e edificio cinquecentesco adibito a
magazzini e stalle
Vista completa sull'edificio cinquecentesco delle stalle
Ingresso principale da Piazza Sordello segnalato dal campanile
Vista del portale d'ingresso e del campanile
Vista completa del portale d'ingresso
IL SALONE D'INGRESSO AL PIANO TERRA
Il salone d'onore rappresenta la centralità spaziale essendo il
fulcro di tutto l'organismo distributivo del primo piano, costituisce
affaccio privilegiato sul parco e sull'ingresso monumentale dalla Piazza
Sordello, era lo scrigno della dinastia poiché i quadri e gli arazzi
esibivano, per sé e per pochi intimi, gli esponenti e l'albero genealogico
della stirpe e, soprattutto, segna il punto di arrivo di un percorso che,
partendo dal parco, attraverso il salone del piano terra, decorato a tempera a siepi
ed a motivi floreali, temi vegetali vari, scorci di giardini formali
a sottolineare ancora la forte relazione tra esterno ed
interno, giunge allo scala monumentale la quale esprime la centralità
del collegamento verticale e costituisce preludio all'enfasi spaziale del
salone d'onore.
Salone al piano terra, estensione del giardino grazie alle decorazioni
particolarissime del Pozzo.
Ingresso da Piazza Sordello
Ingresso simmetrico sul fronte opposto verso il parco. Particolare del salone al piano terra evidenzia la
funzione di continuità con il giardino e l'esterno
Affreschi e decorazioni di P .Pozzo
LO SCALONE PRINCIPALE
La voluta monumentalità dello scalone è rappresentata dalla
dimensione delle rampe, dalla simmetria planimetrica ed anche dalla
magniloquenza dell'accesso e collegamento tra i due saloni principali
sovrapposti sottolineata dalla rappresentazione di statue solo
disegnate alle pareti
Accesso allo scalone principale
Accesso dal piano terra e al salone del piano terra a quello d'onore del piano
superiore attraverso lo scalone monumentale a doppia rampa
IL SALONE D'ONORE AL PIANO SUPERIORE
Il salone centrale è il punto di arrivo del percorso di rappresentanza
dell'edificio e del parco, al piano superiore.
Le pareti ed il soffitto voltato apparivano privi di apparati decorativi, così'
come confermerà di seguito l'indagine stratigrafica, per conferire
all'ambiente quella neutralità e luminosità tale , come si evince dalle
foto storiche, da permettere la perfetta visione dei quadri e delle tele
appese nel salone.
Esso infatti fungeva da quadreria, ed era il luogo di
rappresentanza, di vanto e di pregio, per secoli custode dei ritratti, dei
preziosi quadri e dell'arazzo raffigurante l'albero genealogico della
famiglia Gonzaga.
Era, insomma, il luogo, quasi permeato di sacralità, in cui
venivano custodite le radici e la tradizione storica del nobile casato.
Salone d'onore al primo piano adibito a sala di rappresentanza e quadreria.
INTERNI DEL SALONE
Foto degli anni '20 del salone d'onore con i quadri e le tele.
Foto in epoca più recente dei tesori della Famiglia Guerrieri Gonzaga.
GLI SPAZI INTERNI
Da sempre adibita ad abitazione di villeggiatura, sino ai primi
anni '80 del secolo scorso, la Villa è composta da una serie di spazi,
ben definiti, finemente decorati e dotati di arredi d'epoca.
Interni ai diversi piani
IL GIARDINO
E' plausibile far risalire l'impianto del giardino successivamente
all'epoca di costruzione della villa (o all'ampliamento di edifici
preesistenti).
La villa ed il giardino sorgono a fianco del "Po Vecchio", antico
ed importante ramo del fiume, a sottolineare l'esercizio, da parte dei
nobili proprietari, del "dominio" sul territorio che derivava loro dal
"controllo" delle acque;
Del giardino si ha notizia certa dall’'inventario giudiziale dell'eredità della
fu Marianna Guerrieri in data 15 marzo 1832.
Il giardino si presenta in forma rettangolare allungata, è in
strettissima relazione con l'architettura della villa, il cui salone del piano
terra riprende, sulle pareti, apparati decorativi di tipo vegetale (siepi e
"stanze" delimitate da siepi) e si estende, sul lato più corto, per la
stessa estensione della villa di modo che l'affaccio del fabbricato, verso
ovest, sia sempre in relazione con il giardino stesso.
Il viale principale del giardino è perfettamente in asse con la
geometria del salone e con l'assetto planimetrico del giardino: uscendo
dal salone della villa, il viale conduce ad un tempietto - belvedere in
muratura di epoca primo ottocento in stile neo-classico con all’interno
una scaletta a chiocciola, in ghisa, che accede al terrazzino-belvedere del primo
piano.
viale centrale in asse con il salone
viale centrale dal salone al tempietto/belvedere
Tutto il giardino è cinto, sui tre lati esterni, da un percorso in terra
battuta delimitato da doppia siepe, quasi un percorso di ronda.
Il complesso sorge, secondo la migliore tradizione delle "delizie"
nobiliari, a fianco di un corso d'acqua (il Po Vecchio) dal quale attingere
di che irrigare il giardino, gli altri due lati esterni sono circondati da
profondo fossato.
La parte del giardino a ridosso della villa (fronte sud ovest) è
costituita da una ampia zona a prato circoscritta da siepe ed essenze
autoctone, quasi un "parterre" a sottolineare comunque la maestosità
della "fabbrica" rispetto al giardino, tale zona, già rappresentata dalle
vecchie mappe, culminava con una grande esedra; il viale centrale,
rigorosamente in terra battuta, è segnato da lastre di pietra dura sulle
quali, nel periodo estivo, vengono collocati i grandi vasi di terracotta che
contengono le piante di essenze mediterranee.
La parte centrale, sino al tempietto, è caratterizzata da vialetti
secondari, sempre in terra battuta, ad andamento sinuoso, segnati da
siepi di nocciolo; all'interno delle aiuole così delimitate troviamo altre
essenze autoctone (querce, ippocastani, ecc.) di vecchio impianto oltre
ad abeti nordici di impianto più recente.
La parte terminale del giardino, dietro il tempietto, è
caratterizzata dal prolungamento, a larghezza ridotta, del viale
principale sino ad un piccolo spiazzo circolare delimitato da basse siepi:
qui i vialetti sono disposti in modo meno formale, rispetto alla parte
centrale del giardino, assumono forme quasi labirintiche e le essenze
sono disposte in modo casuale quasi a formare un "boschetto".
Tempielto/belvedere
MAGAZZINI E STALLE
Il corpo "B" costituisce l'edificio probabilmente più antico del
complesso storico, databile al XVI secolo per la presenza di
caratteristico cornicione, appare già ben definito nel suo involucro
attuale nella mappa del '600 in catalogo ai cosiddetti "beni fiorentini",
citata in introduzione.
Contenitore generico per le funzioni connesse all'attività agricola ed a
servizio della villa (cantina, granaio, scuderia, magazzino e abitazione
personale di servizio) fu trasformato, di conseguenza, con inserimento
di orizzontamenti e partizioni verticali.
Vista 1
Vista 2
Vista 3
Dopo il recupero e restauro ora è hotel a **** stelle indicato sia per soggiorni d’affari che privati;
mantiene inalterata la struttura classica dello stabile, ma è moderno nello stile e nei comfort di cui
sono dotate le stanze e le zone comuni.
L’hotel è composto da 10 camere doppie, 1 singola e 1 suite, accoglienti ed elegantemente arredate
per meglio soddisfare le esigenze di ogni tipologia di clientela. Sono dotate di ogni comfort quali: aria
condizionata e riscaldamento regolabile, telefono con linea diretta, allacciamento internet, televisore
satellitare, frigo bar, cassaforte e phon.
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