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PADRE GEMELLI E LE ``GUARIGIONI MIRACOLOSE``2
«Rivista di Storia della Medicina», Anno XXI NS (XLII) fasc. 1-2 gennaio-dicembre 2011 MASSIMO ALIVERTI 1 PADRE GEMELLI E LE ``GUARIGIONI MIRACOLOSE'' 2 Il presente lavoro prende lo spunto da due scritti 3 che padre Agostino Gemelli (1878-1959) pubblicoÁ, poco piuÁ che trentenne, in difesa del concetto cristiano di miracolo nel periodo in cui piuÁ era rovente la polemica tra ambienti cattolici ed ambienti materialisti a seguito delle guarigioni, vere o presunte, verificatesi a Lourdes nei decenni successivi alle apparizioni della Vergine (Febbraio-Luglio 1858) a Bernadette Soubirous (1844-1879). VerraÁ dapprima fornita qualche notizia sull'autore di tali pubblicazioni ed in seguito se ne analizzeraÁ in dettaglio il contenuto. Edoardo Gemelli nacque a Milano il 18 Gennaio 1878 da agiata famiglia lombarda. Iscrittosi nel 1896 alla FacoltaÁ di Medicina e Chirurgia dell'UniversitaÁ di Pavia, ne uscõÁ laureato, col massimo dei voti, nel 1902; rimase poi nell'ateneo pavese come assistente nel laboratorio di istologia diretto da Camillo Golgi che giaÁ aveva frequentato con profitto negli anni 1 Professore a c. di Storia della Medicina nella FacoltaÁ di Medicina e Chirurgia dell'UniversitaÁ degli Studi di Milano-Bicocca, professore a c. di Storia della Psichiatria nella FacoltaÁ di Medicina e Chirurgia dell'UniversitaÁ degli Studi di Milano, professore a c. di Antropologia culturale nella FacoltaÁ di Medicina e Chirurgia dell'UniversitaÁ degli Studi dell'Insubria. 2 L'articolo costituisce l'ampliamento e l'aggiornamento di una relazione presentata dall'autore al convegno ``Mille Medicine. Malattia-Medicina-Miracolo, International Workshop on History, Anthropology and Epistemology of Medicine'' tenutosi a Senigallia nei giorni 2021 novembre 1999 (atti in attesa di pubblicazione). Ovviamente verraÁ esposto il pensiero del Gemelli sulle guarigioni miracolose senza prendere posizione sull'argomento, non essendo questo il compito dello storico della medicina. 3 Le pubblicazioni sono state reperite dall'autore nel ``Fondo Gemelli'' della Biblioteca della UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore di Milano e messe gentilmente a sua disposizione dalla bibliotecaria, imparentata proprio con padre Agostino Gemelli. 104 Padre gemelli e le ``guarigioni miracolose'' del corso di laurea, svolgendo ricerche sulla fisiologia dell'ipofisi. Durante il servizio militare, svolto presso l'ospedale S. Ambrogio di Milano, venne in contatto con un suo antico compagno di scuola, il medico ed attivista cattolico Ludovico Necchi (1876-1930) che lo avvicinoÁ alla religione cosõÁ che sul finire del 1903, sconcertando familiari ed amici (entrambi liberali e positivisti), si convertõÁ al cattolicesimo ed entroÁ in convento divenendo nel 1907 frate francescano col nome di padre Agostino. Stabilitosi nuovamente a Milano nel convento dei frati minori presso il santuario di S. Antonio, riprese studi e ricerche in campo biologico e fisiologico, frequentando istituti e laboratori di varie universitaÁ europee (nel 1911 ad esempio si specializzoÁ a Lovanio in Istologia; compõÁ inoltre un tirocinio presso la Nervenklinik di Monaco di Baviera, diretta dal Kraepelin); comincioÁ ad occuparsi anche di Psicologia sperimentale, disciplina nella quale conseguõÁ la libera docenza nel 1914. Padre Gemelli non trascuroÁ neppure gli interessi teologici e filosofici fondando nel 1909 la ``Rivista di Filosofia neoscolastica''. Durante la prima guerra mondiale, col grado di capitano medico, organizzoÁ e diresse il primo ospedale psichiatrico militare ed il primo Laboratorio di psicofisiologia dell'Esercito italiano. Svolse infine un'energica attivitaÁ di promozione ed animazione culturale allo scopo sempre di salvaguardare l'originalitaÁ e l'autonomia del pensiero cattolico in una societaÁ ormai profondamente imbevuta di laicismo e materialismo. Muovendosi in tale direzione fondoÁ dapprima nel 1914 la rivista ``Vita e pensiero'', poi negli anni immediatamente successivi una societaÁ editrice dallo stesso nome; in seguito, nel 1921, l'UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore ed infine nel 1925 l'Istituto superiore di Magistero ``Maria Immacolata''. L'attivitaÁ che impegnoÁ di piuÁ padre Gemelli fu senza dubbio la creazione ed organizzazione dell'ateneo milanese di ispirazione cattolica di cui fu Rettore fino alla morte e presso cui tenne per lunghi anni la cattedra di Psicologia sperimentale. Tra le molte cariche ricoperte dal Gemelli vi furono anche quelle di membro del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione e di presidente della Pontificia Accademia delle Scienze. MorõÁ a Milano nel 1959, prima di veder realizzato un altro progetto a cui teneva molto: la creazione a Roma della facoltaÁ di Medicina e Chirurgia dell'UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore. Le due pubblicazioni del Gemelli qui prese in considerazione sono: Le guarigioni di Lourdes dinnanzi alla scienza (un opuscolo del 1908), e I miracoli di Sant'Antonio da Padova e la scienza moderna (un articolo apparso nel 1914 all'interno di un opuscolo dedicato ``Alla gioventuÁ antoniana nella fausta ricorrenza della festa del santo''). In entrambi gli scritti viene indicato giaÁ dal titolo il doppio registro, religioso e scientifico, in base al quale verraÁ Massimo Aliverti 105 svolta la trattazione, conseguentemente alla duplice formazione dell'autore, frate e medico. Nella prima pubblicazione padre Gemelli si propone di ``indagare alla luce della scienza quale puoÁ essere la causa delle guarigioni di Lourdes'' dichiarando che ``come omaggio alla Vergine SS. nel cinquantenario delle sue apparizioni'' intende ``riprendere in esame critico - puramente da un punto di vista medico - gli avvenimenti di Lourdes''. L'autore si sofferma in particolare su tre guarigioni miracolose. 1ë Caso Pietro de Rudder della Fiandra occidentale, affetto alla gamba sinistra da ``frattura della tibia e del perone al terzo superiore'' complicata da ``una piaga gangrenosa comunicante con il focolaio della frattura'' senza formazione di callo osseo e con necrosi di un frammento osseo, presentoÁ, a distanza di sette anni dal trauma fratturativo in occasione di una visita ad una grotta dove si venerava la Vergine di Lourdes, ``la perfetta cicatrizzazione della piaga ed il rinsaldamento delle ossa senza accorciamento della gamba'' e con recupero della piena funzionalitaÁ dell'arto. L'autopsia avvenuta alla morte del soggetto, venticinque anni dopo il ``miracolo'', la gamba sinistra mostrava i segni della riparazione della frattura per diretto saldamento dei due monconi ossei, senza accorciamento e senza deviazione dell'asse verticale rispetto alla gamba destra. 2ë Caso La signora Rouchel di Metz, affetta da ``lupus tubercolare della faccia'' con ``una perforazione del palato e una perforazione della guancia sinistra'', presentoÁ, a distanza di tredici anni dall'inizio della malattia in ocasione di una sua visita a Lourdes, una ``guarigione istantanea con scomparsa delle perforazioni''. Ancora dopo quattro anni dal ``miracolo'' il soggetto non presentava alcuna recidiva mentre mostrava ``una vasta e deforme cicatrice'' testimone della pregressa lesione. 3ë Caso Suor Maria Celeste di Bordeaux, affetta da ``un fibroma inoperabile per le sue aderenze'' con grave stato di prostazione e deperimento, presentoÁ, in occasione di una sua visita a Lourdes con immersione nella piscina, un improvviso recupero dello stato di benessere precedente la malattia. Padre Gemelli passa quindi a descrivere la struttura sanitaria deputata ad esaminare le guarigioni avvenute a Lourdes (il ``Bureau des constatations'', istituito nel 1882), avvalorandone professionalitaÁ dell'equipe e rigore delle procedure. Sottolinea in particolare il numero esiguo dei casi che vengono effettivamente presi in considerazione da tale ufficio, in contrasto con la grande quantitaÁ di guarigioni denunciate. Riguardo al tipo di patologia piuÁ frequentemente oggetto di guarigione miracolosa mette in evidenza come siano interessate le affezioni (sia organiche che funzionali) dei piuÁ 106 Padre gemelli e le ``guarigioni miracolose'' diversi organi o sistemi dell'organismo umano e come risultino peroÁ poco numerose le malattie nervose senza substrato anatomico. L'autore analizza poi una per una le principali interpretazioni fino ad allora avanzate per spiegare secondo un'ottica fisico-biologica i miracoli di Lourdes. Circa la supposta azione terapeutica dell'acqua di Lourdes il Gemelli mostra come essa sia risultata, dopo accurate indagini sulla sua composizione, un`acqua senza proprietaÁ fisico-chimiche fuori del comune. L'acqua di Lourdes risulta anche scarsamente radioattiva e non contiene sostanze tali da poter stimolare i processi riparativi della natura. Circa l'eventuale intervento della suggestione il Gemelli ricorda come la suggestione non agisca per nulla sulle lesioni organiche, ma permetta soltanto di sopprimere i sintomi soggettivi del paziente influendo cosõÁ in modo favorevole sull'andamento della malattia; essa avrebbe invece piuÁ efficacia sulle malattie su base puramente funzionale, dove per altro non sempre si dimostra risolutiva. La suggestione inoltre non puoÁ riuscire ad innescare processi di rigenerazione cellulare con formazione di tessuti cicatriziale e comunque non agisce in maniera istantanea. La suggestione sembra infine non avere alcuna parte nel processo di guarigione in quanto i miracoli colpiscono anche bambini, oppure non credenti oppure ancora persone che non se lo aspettano. Circa la teoria di un medico spiritualista dell'epoca (il Baraduc) il quale aveva ipotizzato l'esistenza di una particolare forma di energia (emessa da ogni corpo vivente e capace di impressionare una lastra fotografica) la quale per azione della preghiera cadrebbe dal cielo sui fedeli permettendo il realizzarsi delle guarigioni miracolose, padre Gemelli esprime qualche riserva sulla scientificitaÁ di tale ipotesi mettendo in dubbio la reale esistenza del suddetto fluido. Circa infine l'eventuale intervento nel miracolo di forze ignote il Gemelli sostiene che lo scienziato si deve riferire alle leggi naturali giaÁ note cercando di comprendere meglio i fatti osservati grazie a nuove ipotesi che di solito peroÁ non contraddicono le conoscenze scientifiche precedenti, ma ne costituiscono l'ulteriore sviluppo. Sarebbe quindi metodologicamente scorretto appellarsi a forze ignote per spiegare fatti apparentemente incomprensibili. Padre Gemelli conclude il suo scritto affermando che sugli avvenimenti di Lourdes la scienza non ha finora fornito alcuna risposta che resista alla critica e la medicina e tuttora incapace di spiegare le guarigioni miracolose. Non resta percioÁ che ammettere ``l'effetto di forze piuÁ efficaci, piuÁ potenti di quelle messe abitualmente a disposizione di noi medici, forze superiori sia per l'intensitaÁ sia per la rapiditaÁ delle loro azioni''; non resta cioe che ``riconoscere la possibilitaÁ dell'intervento di Chi e onnipotente''. Nella seconda pubblicazione padre Gemelli si sofferma sulle guarigioni miracolose avvenute per intercessione di S. Antonio da Padova. Sant'Anto- Massimo Aliverti 107 nio, frate Francescano nato a Lisbona nel 1190-95 e morto presso Padova il 13 Giugno 1231, e uno dei santi taumaturghi piuÁ noti e venerati; molti miracoli vennero da lui compiuti in vita, numerosi altri dopo la morte fino ai nostri giorni, gli uni e gli altri ben rappresentati nella storia dell'arte e nella religiositaÁ popolare (viene considerato ``il Santo dei Miracoli'' per autonomasia). Padre Gemelli, con una scrittura piuttosto discorsiva e divulgativa, dopo aver ricordato le molte guarigioni miracolose che vengono ancora attribuite al Santo in ogni parte del mondo, biasima coloro che in nome della scienza escludono aprioristicamente l'eventualitaÁ del miracolo. Prende in considerazione soprattutto due critiche indirizzate dagli ambienti scientifici materialisti al concetto cristiano di miracolo: il potere della suggestione e l'intervento di forze sconosciute. Riguardo al primo punto ricorda che neppure Jean Martin Charcot, nell'opuscolo La foi que gueÂrit, riuscõÁ a portare prove convincenti a tale assunto. Riguardo al secondo punto ribadisce che ``la dimostrazione del miracolo non e giaÁ fondata sull'ignoranza di leggi sconosciute, ma sulla sospensione o sull'infrazione delle leggi conosciute''. Padre Gemelli sostiene che anche gli scienziati dovrebbero riconoscere la loro ignoranza e la loro incapacitaÁ quando di un dato avvenimento non riescono a capire nulla, non potendosi escludere del tutto l'eventualitaÁ di una deroga alla leggi della natura in virtuÁ di una superiore legge divina. Conclude affermando che la miglior risposta all'incredulitaÁ degli scienziati e la folla dei credenti che giornalmente venera ed invoca S. Antonio sicura di ottenerne grazie e miracoli. Negli stessi anni in cui vennero pubblicati i due scritti gemelliani or ora analizzati divampoÁ negli ambienti culturali italiani la polemica sui miracoli di Lourdes, facendo eco per altro a polemiche sorte oltr'alpe sullo stesso argomento tra materialisti e spiritualisti. Padre Gemelli si era giaÁ inserõÁto nella contesa in atto tra religione e scienza positiva, tenendo in varie parti d'Italia conferenze in cui andava illustrando una cultura cattolica che tenesse presente le acquisizioni della scienza moderna ma che fosse nel contempo saldamente ancorata alle posizioni ufficiali della Chiesa in materia morale e teologica. Dopo che da parte di intellettuali laici e materialisti venne iniziata una vera e propria ``lotta contro Lourdes'', padre Gemelli intervenne a sua volta in numerose occasioni a difesa delle guarigioni miracolose colaÁ verificatesi. Lo scontro tra le due fazioni ebbe come momento culminante una conferenza, seguita da pubblico dibattito, che il Gemelli fu invitato a tenere presso l'Associazione Sanitaria Milanese nelle sere del 10 e 11 Gennaio 1910 4. In tale circostanza padre Gemelli ribadõÁ la sua posizione sui fatti 4 Gemelli nella sera del 10 gennaio 1910 ricalco Á nelle linee generali quanto aveva esposto due anni prima in Le guarigioni di Lourdes dinnanzi alla scienza. Nella conferenza si 108 Padre gemelli e le ``guarigioni miracolose'' di Lourdes sostenendo che l'indagine scientifica deve ammettere la sua impotenza di fronte ad avvenimenti inspiegabili con le leggi naturali lasciando via libera allora all'indagine metafisica. Durante la violenta polemica che seguõÁ a tali riunioni padre Gemelli fu accusato dai laici di fare propaganda clericale avvalorando con la sua posizione di medico delle teorie metafisiche; venne anche criticato per aver disinvoltamente citato alcuni autorevoli studiosi stranieri manipolando alcune loro affermazioni ai propri fini. Padre Gemelli a sua volta dichiaroÁ in un'intervista giornalistica di aver commesso, secondo i suoi accusatori, soprattutto tre gravi errori: 1) essere uscito dal partito socialista, 2) aver vestito il saio cercando di trasmettere agli altri la veritaÁ che aveva trovato, 3) aver messo in luce l'ignoranza, la malafede e l'intolleranza con cui molti socialisti combattevano il Cristianesimo. Il giorno 11 gennaio 1911, ad un anno esatto di distanza dalla suddetta riunione, dall'Associazione Sanitaria Milanese ne venne indetta un'altra affincheÂ, come recitava l'interpellanza di convocazione, ``sulle pretese guarigioni di Lourdes i soci possano esprimere il loro pensiero''. Durante tale riunione, alla quale padre Gemelli aveva rifiutato di partecipare ``come accusato'', venne decretata a larga maggioranza l'espulsione del medico-frate dalla Associazione. A sua volta padre Agostino Gemelli difendeva ancora una volta le sue posizioni l'anno seguente con l'opuscolo Pro veritate (Monza, 1912) affermando: ``Se io nel mio carattere di cristiano e di francescano sono disposto a generosamente perdonare ai miei accusatori e a giustificare con lo studio del loro stato d'animo i loro errori, non posso peroÁ rinunciare a mostrare agli uomini di buona volontaÁ la veritaÁ; questa mia difesa della mia onestaÁ scientifica eÁ una difesa ``pro veritate'' /.../ Le ragioni della nostra fede sono troppo solide perche noi possiamo temere alcun che; anche se domani si dimostrasse che i fatti di Lourdes fanno parte dell'ordine naturale, il patrimonio delle nostre credenze non sarebbe per nulla sminuito. CioÁ che invece assume altissima importanza si e lo stato d'animo di questi uomini che contrappongono la scienza, o meglio la loro scienza, e la loro fede positivista, alla nostra fede, alla fede in GesuÁ Cristo, redentore e salvatore del genere umano''. soffermoÁ in particolare su due guarigioni miracolose: il caso di Pietro di Rudder (giaÁ presente nel suddetto scritto) ed il caso di Giovanna Tuslane (guarita dal morbo di Pott dopo essersi recata a Lourdes). Gemelli avviandosi alla conclusione dell'intervento affermoÁ: ``Anche nella scienza conviene sapere, a momento opportuno, essere umili; ed i grandi scienziati ci hanno dato questo esempio quando, dopo di aver invano tormentato i loro strumenti per cavare una risposta a qualche problema, i loro strumenti sono rimasti muti. I falsi scienziati, quelli che amano la facile fama del momento che corre, in simili circostanze, hanno fatto dire alla scienza quello che essa non sapeva dire e le hanno dato a prestito le loro prevenzioni''. La sera dell'11 gennaio 1910 vi fu invece la discussione pubblica della relazione esposta da Gemelli il giorno prima. In tale circostanza a favore di Gemelli intervenne il solo Ludovico Necchi, mentre furono piuttosto critici Paolo Pini ed Angelo Filippetti. Massimo Aliverti 109 110 Padre gemelli e le ``guarigioni miracolose'' Massimo Aliverti 111 Con tali dichiarazioni padre Gemelli cercava ancora una volta di ripararsi all'angolo della metafisica nel momento in cui si trovava in difficoltaÁ sul ring del dibattito medico-scientifico. Presi nel loro complesso gli scritti e le dichiarazioni del frate-medico milanese da un lato manifestano il suo difficile e tormentato tentativo di conciliare tra loro scienza e teologia (discipline che aveva entrambe entusiasticamente abbracciate, sia pur in tempi diversi), dall'altro lato sono indicativi del particolare clima culturale di quegli anni (caratterizzato dal rapporto sempre piuÁ conflittuale tra laici e cattolici, fino a diventare un vero e proprio ``dialogo tra sordi''). RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI P. BONDIOLI, Il P. Agostino Gemelli, SocietaÁ Editoriale Lombarda, Milano 1926. G. COSMACINI , Gemelli, Rizzoli, Milano 1985. A. GEMELLI, Le guarigioni di Lourdes dinnanzi alla scienza, Tipografia Ed. Artigianelli, Monza 1908. A. GEMELLI, I miracoli di Sant'Antonio da Padova e la Scienza Moderna, SocieÂte de Publications Egyptiennes, Alexandrie 1914. D. MONDRONE S.J., Lourdes e il suo cavaliere, Sala Francescana di Cultura di S. Damiano, Assisi 1958. C. POGLIANO, ad vocem, in ``Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali'', a cura di Roy Porter, Franco Maria Ricci, Milano 1987. A. PRONZATO, Padre Gemelli ``magnifico terrore'', Gribaudi, Torino 1983. N. RAPONI, ad vocem, ``Dizionario Biografico degli Italiani'', vol. 53, Roma1999, pp. 26-36 (www.treccani.it/Portale/ricerche/searchBiografie. html).