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“A SPASSO NEL TEMPO CON LE SIGNORE TASSE”
AGENZIA ENTRATE PIACENZA “A SPASSO NEL TEMPO CON LE SIGNORE TASSE” ...ovvero diario di un viaggio “speciale” nel mondo della scuola elementare... di Giorgio Bertuzzi e Luisa Di Marco Entrate...in classe “A SPASSO NEL TEMPO CON LE SIGNORE TASSE” Fotografie: Giorgio Bertuzzi, Prospero Cravedi, Luisa Di Marco. Coordinatore testi: Luisa Di Marco Progetto Grafico ed Editoriale: Giorgio Bertuzzi. AGENZIA ENTRATE PIACENZA “A SPASSO NEL TEMPO CON LE SIGNORE TASSE” ...ovvero diario di un viaggio “speciale” nel mondo della scuola elementare... di Giorgio Bertuzzi e Luisa Di Marco Entrate...in classe PRESENTAZIONE “…L’iniziativa è forse unica in Italia… Originalissima!! ...molto simpatica e credo anche istruttiva per i grandi non solo per i bambini. …è nata soprattutto dai bambini che, con la loro spontaneità, ci inviano un messaggio importante. Credo molto che la visuale dei bambini possa essere un monito anche per i grandi. Hanno recepito molto bene il messaggio frutto degli incontri con l’Ufficio di Piacenza e devo dire che hanno trasferito i loro pensieri in forma simpatica ma anche molto incisiva…, …loro sono il futuro e tutte le collettività si basano sui giovani. Questo è un messaggio importante che, anche come genitori, dobbiamo raccogliere…” (dott.Villiam Rossi- Direttore Regionale dell’Emilia Romagna) HANNO DETTO CHE... “Forse vale la pena spendere quaranta minuti del nostro prezioso tempo per vederli ed ascoltarli in allegria e spensieratezza. Penso anche che valga la pena, da parte di noi “grandi”, offrire testimonianza e conferma della loro nuova consapevolezza di piccoli cittadini e futuri contribuenti” dott.Pasquale Cristillo Direttore Ufficio di Piacenza “L’avvicinamento al cittadino, obiettivo primario dell’Agenzia delle Entrate, compie un significativo passo avanti con questa iniziativa. Una rappresentazione teatrale, fatta da bambini con testo da loro redatto, e riguardante il fisco, rappresenta un obiettivo raggiunto ed una sfida per il futuro. L’obiettivo raggiunto in particolare è quello di essere riusciti a rendere interessante e stimolante per i bambini una materia oggettivamente arida. La sfida consiste nel tentativo di far crescere una educazione civica compiuta e condivisa, in materia fiscale, attraverso strumenti solo in apparenza “eccentrici”. In ogni caso l’umanizzazione della materia fiscale garantita dalla rappresentazione teatrale dei bambini è già di per sé qualcosa di intrigante ed emozionante.” dott.Fedele Liscio Responsabile Area Servizi dell’Ufficio di Piacenza IL DIARIO Nasce l’idea - 19 dicembre 2003 ore 21. Teatro “Don Bosco” di Podenzano. Sono in scena gli alunni delle classi 4° elementare “Rodari” a conclusione del ciclo di drammatizzazione curato dall’insegnante Ornella Giuffi. Ancora una volta, come accade ormai da qualche anno, Luisa fa parte del pubblico : suo figlio è tra gli attori! La rappresentazione è divertente e soprattutto la sceneggiatura è inedita: il “copione”, come lo chiama suo figlio, è stato elaborato dai bambini ed è “SEGRETO”. I bambini hanno imparato la parte senza l’intervento dei genitori: la maestra ha raccomandato loro la massima segretezza altrimenti…… addio sorpresa! ……ed ecco l’idea! Luisa deve parlarne immediatamente con Giorgio! Sono alcuni giorni che stanno pensando al progetto “Fisco a scuola “ e a come realizzarlo. L’ idea è coinvolgere i bambini in modo che non siano soltanto destinatari di principi, nozioni ecc. di carattere “fiscale”….ma si domandano in che modo? “….Una rappresentazione teatrale sulle tasse! Noi, con i nostri interventi ed in collaborazione con le insegnanti, spiegheremo l’importanza del pagamento delle imposte, la loro evoluzione storica, e i bambini, attraverso la recitazione, avranno la possibilità di approfondire concetti anche importanti in modo “divertente”. Luisa ne parla a Giorgio che si dimostra subito, a dir poco, entusiasta: “….sì, sì è proprio un’idea fan- tastica… occorre parlarne al Direttore! “ Già a Lui Luisa non aveva pensato!! Il colloquio con il Direttore Luisa e Giorgio “…. Direttore cosa ne pensa di una rappresentazione teatrale sulle tasse realizzata da bambini di scuola elementare?” Silenzio! Il Direttore guarda i suoi collaboratori sbigottito e perplesso. Luisa e Giorgio pensano: (“ritiene che stamattina qualche “rotella” dei nostri cervelli sia fuori posto! “) Dopo alcuni secondi, che sembrano interminabili, “…..l’idea mi piace…. ma come possiamo realizzarla?”. E’ fatta! Luisa e Giorgio spiegano come intendono procedere e cioè contattare la Dirigente della scuola e, soprattutto, l’insegnante Ornella Giuffi. Occorre stabilire a chi affidare questo incarico e gli uomini sono d’accordo…. sarà Luisa! L’incontro con la scuola L’incontro con la Dirigente, dott.ssa Agostina Negroni è breve ma costruttivo: “… sì, sì la facciamo! Ne parlerò con la maestra Giuffi!.....” Dopo alcuni giorni Ornella Giuffi fa recapitare a Luisa il seguente messaggio “ La maestra Ornella desidera avere maggiori chiarimenti riguardo al progetto. Sarebbe possibile per lei parlarne venerdì c. m. alla 1° ora ? ( 9 gennaio 2004)”. “Ne ero sicura! Conosco l’entusiasmo e la professionalità di Ornella Giuffi.” commenta Luisa. Ed, infatti, “….allora mi spiega questo progetto che vorreste realizzare con la scuola ?”. “ Noi vorremmo che i bambini non recepissero passivamente il messaggio “fiscale” che intendiamo trasmettere; grazie alla sua fattiva collaborazione gli alunni approfondiranno e interiorizzeranno il messaggio da trasmettere ai loro genitori. Occorre illustrare e inculcare i concetti e i principi su cui si fonda l’organizzazione sociale e dimostrare come l’imposizione fiscale sia mutata nel corso della storia. Una rappresentazione teatrale potrebbe essere il prodotto finale di una collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e la Scuola”. Ornella Giuffi: “L’idea si sta già materializzando nella mia mente! La chiameremo “A spasso nel tempo con le Signore Tasse” e la realizzerò con il mio laboratorio di recitazione e con la maestra Federica Demetricati. Sarà un lavoro faticoso perché il tema dei tributi non è semplice e la materia potrebbe sembrare arida a bambini di terza, quarta e quinta, ma sono sicura che ci riusciremo!” L’entusiasmo di Ornella è coinvolgente: con lei tutto diventa possibile! A questo punto inizia il progetto. A fine gennaio si incontrano il Direttore dell’Agenzia di Piacenza e la Dirigente scolastica di Podenzano per concordare le finalità educative e gli obiettivi del progetto. Il 9 febbraio i referenti dell’Ufficio, le insegnanti delle classi 4° e 5° e Ornella Giuffi, responsabile del laboratorio di recitazione, definiscono le modalità di attuazione del progetto. Il primo giorno di scuola per Luisa e Giorgio Il giorno 11 febbraio si svolge il primo incontro con i 23 bambini del laboratorio di recitazione. I giorni precedenti l’incontro sono frenetici per Luisa e Giorgio. Occorre mettere a punto gli interventi:” non siamo abituati a parlare di tasse con dei bambini!” Giorgio propone di realizzare delle immagini che sintetizzino quanto Luisa dirà a voce. Viene elaborato insieme il testo, le immagini e armati di computer, proiettore, testi scritti si presentano, non senza un certo timore, al primo incontro. Un disastro! Il computer non funziona! Luisa è presa dal panico, Giorgio è visibilmente sudato e i bambini…..li osservano incuriositi e aspettano. Prove e riprova….ma non c’è niente da fare! E, adesso cosa facciamo? Niente paura…..Ornella non si scoraggia e interviene in aiuto. Il momento di tensione è superato: lei è abituata ad affrontare le emergenze con i bambini. Inizia così un rapporto simpatico di collaborazione tra i referenti dell’Agenzia e le maestre che si consolida nel tempo. I bambini non percepiscono l’imbarazzo e la tensione di Giorgio e Luisa: è solo una novità che li incuriosisce. La maestra introduce gli argomenti che poi saranno sviluppati e così Luisa inizia a parlare della Costituzione e verso la fine dell’incon- tro il computer funziona e la conclusione è perfetta. Comincia così il viaggio “speciale” di Luisa e Giorgio nel mondo della scuola. Un’esperienza nuova, come funzionari, ed esaltante. I bambini sono una fonte inesauribile di sorprese e con loro il divertimento è assicurato. 31 marzo 2004 ore15 - “Lo stage” Per poter meglio interpretare “l’Ufficio delle tasse” (denominazione data dai bambini) un autobus “vociante” arriva all’Ufficio di Piacenza. Luisa, Giorgio e i colleghi dell’Area Servizi, compreso il Dirigente, sono pronti ad accogliere gli “attori”. L’incontro si svolge in un clima di simpatica allegria: tutti vogliono imparare a duplicare il proprio codice fiscale e Giorgio, al computer, è letteralmente assalito! La stesura del “copione” La maestra Ornella introduce le scene e, poi, lascia la parola ai bambini : “Allora i genitori e i nonni sono seduti davanti ad un tavolo pieno di moduli da compilare: cosa dicono?” La maestra Federica, armata di biro e fogli, si assume l’incarico di trascrivere le battute. Si scatena la fantasia dei bambini e il copione comincia a realizzarsi. Ognuno vuole dire la sua; la maestra Federica chiede una pausa perché non riesce a riportare per iscritto tutte le battute: i bambini sono come un fiume in piena, impossibile fermarli! L’ambiente non è dei più tranquilli, ma le maestre, con grande meraviglia di Luisa e Giorgio,….si divertono! Verso la fine del mese di Aprile il copione è pronto; vengono assegnate le parti che ciascun bambino dovrà imparare per la prima prova d’impostazione a teatro. Il Direttore dell’Ufficio chiede di poter assistere e la maestra Ornella raccomanda ai bambini di studiare la parte. La prima prova d’impostazione in Teatro Il Direttore siede in seconda fila. Si comincia. Prima scena: il “nonno” non ha imparato la parte; la maestra si fa sentire e il bambino si giustifica :”una frase, però, l’ho imparata!” ( Non è dato sapere quale) Tutti scoppiano a ridere: maestre, Luisa, Giorgio e il Direttore. Ma non finisce qui. Scena dell’Antico Egitto: lo “scriba” si agita, fa dei gesti inconsulti. La maestra Ornella “ Ma cosa combini? Il tuo personaggio deve stare fermo!” Lo scriba :” ma volevo farlo un po’ “imbranatus”!” Nasce in tutti la convinzione che il copione, a lungo andare, sarà solo una traccia da seguire ma ogni bambino interpreterà il personaggio un po’ a modo suo. “E’ questo il bello del nostro lavoro!” Esclamano in coro le maestre. Le prove successive non sono altro che la conferma della genialità dei bambini e della loro capacità d’improvvisare, in questo stimolati ed incoraggiati dalle maestre. Con il passare del tempo le maestre e i funzionari diventano sempre più un team. Luisa e Giorgio vengono coinvolti nella preparazione delle scene, dei costumi ecc e sono ormai convinti che parlare di tasse può diventare divertente e stimolante. 28 maggio 2004 Teatro S.Matteo di Piacenza “A spasso nel tempo con le Signore Tasse” viene ammessa a partecipare alla rassegna di teatro della scuola “Limitrofie”. Il team Scuola-Agenzia Entrate è pronto ad entrare in scena. Purtroppo non è stato possibile effettuare una prova generale completa di attori, musiche e scene: quando gli attori sono dei bambini è facile un’assenza per motivi di salute! Comunque Giorgio alle ore 8.30 si presenta a teatro: occorre verificare che il palco sia idoneo per le scene proiettate con il computer. Giorgio è pronto: ha in uso il miglior computer portatile! Il responsabile della rassegna teatrale rassicura Giorgio: “non c’è alcun problema per le scene e non occorrono prove”. ore 11- E’ l’ora! I bambini sono pronti ad entrare in scena- Luisa è al suo posto per le luci e la musica- Giorgio comincia ad avere le prime difficoltà: il telo sul quale proiettare le scene è troppo piccolo! Niente paura..Giorgio si posiziona al posto giusto, accende il computer e….non appare alcuna scena. Panico! Giorgio è visibilmente agitato: “sono sicuro che il computer e il proiettore funzionano!” esclama disperato. Il pubblico (i compagni di classe degli attori) non si accorge di nulla: i bambini ingannano l’attesa chiacchierando tra loro. Prova e riprova e finalmente il responsabile del teatro capisce qual è il problema: non è stata inserita la corrente elettrica! Tutto si risolve per il meglio e la rappresentazione riscuote gran successo tra il pubblico. E’ la prima prova generale! Il team decide di rivedere le posizioni delle luci e dei bambini in scena: si decidono gli accorgimenti ad hoc per migliorare la rappresentazione in vista della “prima” del 31 maggio. I preparativi all’Agenzia delle Entrate I giorni precedenti la data fatidica sono frenetici. Occorre predisporre la locandina e gli inviti: tutto deve essere perfetto. Alla “prima” interverrà il Direttore Regionale, Villiam Rossi! Il Direttore e il Dirigente l’Area Servizi sono in fermento e gli inviti vengono realizzati con il loro incisivo ed importante aiuto. Il Direttore accompagna gli inviti con un suo pensiero, che riscuote l’approvazione di tutto l’Ufficio: “Forse vale la pena spendere quaranta minuti del nostro prezioso tempo per vederli ed ascoltarli in allegria e spensieratezza. Penso anche che valga la pena, da parte di noi “grandi”, offrire testimonianza e conferma della loro nuova consapevolezza di piccoli cittadini e futuri contribuenti”. 31 maggio 2004 Teatro dei Filodrammatici Giorgio, questa volta, non desidera sorprese: al mattino si reca in teatro, prova la proiezione delle scene. Torna in ufficio e rassicura Luisa:”è tutto a posto, anche le luci e i microfoni. Ora ti preparo il copione con l’indicazione esatta delle luci, così oggi non avrai problemi”. ore 15- Luisa e Giorgio sono in teatro per ricevere le maestre e i bambini che arrivano di lì a poco. C’è molta agitazione: anche i bambini sono per così dire…”frizzanti” (adrenalina a mille per tutti!). Pochi secondi prima della rappresentazione, mentre Luisa sta per raggiungere la sua postazione, Giorgio le dice “…per motivi di sicurezza in scena, la posizione delle luci viene invertita..”. Sicuramente questa rappresentazione passerà alla storia per le difficoltà incontrate, non ultima la sostituzione, il giorno della “pri- ma”, dell’attrice che impersona “la mamma”, perché febbricitante. Per fortuna che la figlia della maestra Ornella, Alice, è in grado di sostituirla. Il Direttore Regionale, Villiam Rossi, introduce la rappresentazione e sottolinea che la stessa “è nata soprattutto dai bambini che con la loro spontaneità ci inviano un messaggio importante. Crediamo molto- continua il Direttore Regionale- che la visuale dei bambini possa essere un monito anche per i grandi. L’iniziativa è forse unica in Italia e sarà diffusa a livello nazionale attraverso la registrazione della recita di modo che possa essere presa come esempio in altre Regioni.” Finalmente “A spasso nel tempo con le Signore Tasse” va in scena ed è….IL SUCCESSO!!!!!! Gli attori ricevono applausi e caramelle che raccolgono sul palco…insieme a Giorgio ormai tornato bambino! Day after “ la prima” 13 settembre 2004 La rappresentazione teatrale riscuote il consenso della stampa locale e viene trasmessa interamente, in prima serata, dalla rete televisiva “Telelibertà”. L’eco del successo arriva anche alla redazione del periodico nazionale di comunicazione interna “Agenzia Entrate”. A Luisa e Giorgio viene chiesto di scrivere un articolo che, corredato di immagini, viene pubblicato nel numero 4, agosto 2004, del periodico. Luisa e Giorgio sono….al settimo cielo!!! Questi “brevi appunti di viaggio” sembrano arrivati alla conclusione, ma i bambini non dimenticano la promessa del Direttore Regionale “Verrete a Bologna” e…. La dott.ssa Sandra Amovilli, responsabile regionale delle relazioni esterne, telefona al Direttore dell’Ufficio di Piacenza “... Cristillo, ho contattato il direttore del Teatro Antoniano di Bologna, Frate Alessandro Caspoli... i bambini reciteranno lì!..” Il Direttore, entusiasta, dà subito la notizia a Luisa e Giorgio che, immediatamente, rintracciano Ornella e Federica. Brava Sandra! Il Teatro Antoniano è il luogo naturale per una rappresentazione teatrale realizzata dai bambini. Ma la fantasia di Sandra non ha limiti e, infatti, ”..avrei pensato anche ad una canzone simpatica e divertente, con un testo redatto eventualmente dai bambini…” Il team “A spasso nel tempo con le Signore Tasse” si ricompone; a breve ricominceranno le prove… l’avventura continua …e chissà se questo diario avrà una fine… per ora…arrivederci in febbraio al Teatro Antoniano di Bologna. ATTORI E AUTORI Narratore Moglie 1° Nonno 1° Nonna Marito Leo Claretta 2° Nonno 2° Nonna Bambino Bambina Ladro Ladra Faraone Scriba 1° Contadino 2° Contadino Nobile Consigliere RE Tarquinius Servus Pubblicano Re Riccardo Martina Poggioli Samuela Vaccari Carlo Marani Linda Casana Leoluca Ghidotti Alessandro Cravedi Laura Alessio Luca Giacolini Nicole Marina Filippo Gorra Federico Calza Paolo Cricchini Naomi Soressi Omar Ghetti Giacomo Pezzoni Elia Passeri Francesco Schipani Fernando Fiocchi Antonio Alinei Paolo Cricchini Elia Passeri Luca Giacolini Davide Befani Interprete Re Giovanni Sceriffo Robin Hood Fra Tac 1° impiegato 2° impiegato 3° impiegato 4° impiegato Morale Omar Ghetti Luca Risposi Andrea Gazzola Federica Calza Giacomo Pezzoni Filippo Gorra Naomi Soressi Leila Aitouaarab Francesco Schipani Nicole Marina Coordinamento interpreti Federica Demetricati Scenografie e costumi iorgio Bertuzzi Ornella Giuffi Musiche Caterina Arrigoni Regia Ornella Giuffi IL COPIONE Narratore:- E’ primavera. Siamo in Maggio. Oh, periodo di… di fiori che sbocciano e uccellini che cinguettano, direte voi! E invece… e invece no! Periodo di redditi e dichiarazioni, altrochè rose e passerotti! Comunque andiamo avanti… Nel salotto di una bella casa di campagna, marito e moglie, sommersi da mille scartoffie, sotto lo sguardo attento e curioso dei vecchi genitori, stanno discutendo di tasse e imposte. State sentire… Moglie:- (guardando il cedolino dello stipendio) Speravo proprio di potermi comprare un bel vestito nuovo! (sospirando) Guarda, invece, questo mese quante trattenute mi ritrovo! Marito:- Pagare! Pagare! Pagare! Ma a noi che cosa viene mai in tasca? Moglie:- Così da vedere, direi proprio un bel niente! (sospirando) Tanto, quelli che pagano sono sempre i soliti! Marito:- Uffa! Uffa! E di nuovo uffa! Non se ne può più di queste tasse e imposte da pagare!!! Nonna:- Le imposte delle finestre si sono rotte la scorsa settimana. Le ho fatte aggiustare e mi hanno rifilato un conto terribile che, però, ho già pagato! Cosa vogliono ancora? Nonno:- Fattelo con queste buste, che così risparmi! Ah! Ah! Ah! Nonno:- Ed io di tasse in giardino non ne ho viste! C’è solo un tasso che gira! E a dire il vero “rompe” anche un po’: continua a far dei buchi qua e là! Nonna:- Peppino, stai zitto! Non ti impicciare di cose che non ti riguardano! Non sono affari tuoi! Moglie:- Basta dire sciocchezze! Qui si sta parlando di cose serie! Si sta parlando di conti da pagare! Claretta:- Ah, sì! Che soddisfazione una buona e sostanziosa merenda dopo una faticosa giornata di scuola! (annusando l’aria) Leo:- Qui io non sento nessun profumo! Tu ne senti? Nonna:- Anch’io parlavo di conti, se è solo per questo! E anche salati! Nonno:- E poi quanto rumore per un po’ di carte! Cosa dovrei dire io con tutti quei buchi in giardino! Marito:- Lasciamo perdere! Qui, a quanto pare, ognuno ha i suoi problemi! BUIO - LUCE Narratore:- Mentre tutti si lamentano, chi per una cosa chi per un’altra, ecco arrivare i bambini da scuola… Leo:- Stamattina la mamma ci ha detto che per merenda ci avrebbe preparato una bella torta al cioccolato! Claretta:- Sì! E anche una buona spremuta d’arancia! Leo:- Non vedo l’ora di arrivare a casa e mangiarmi un’enorme fetta di torta! Ho una fame!!! Claretta:- Sento… sento… sento odore di fregatura! Qui, caro mio, secondo me, si salta la merenda! (Si avvicinano al tavolo) Leo:- Qui non vedo nessuna torta! Vedo solo delle gran cartacce! Claretta:- Forse la torta è stata sommersa! Proviamo a cercarla! Narratore:- Nessuno sembra accorgersi della presenza dei due bambini che, stanchi di essere ignorati, si fanno sentire e si fanno spiegare che cosa mai stia accadendo. Leo:- Oh! Oh! Siamo arrivati! Siete sintonizzati? Claretta:- Siete forse diventati dei robot?! Leo:- Spostatevi da lì che non prendete! Ehi, ma che diamine sta succedendo? Claretta:- Aspettiamo un attimo, magari si riconnettono! Leo:- Adesso basta! Mi sono stufato di essere ignorato! Claretta:- Urliamo loro nelle orecchie! Leo e Claretta:- (gridando forte) Mamma! Papà! Siamo arrivati! Siamo qua! Genitori:- Che avete da gridare così? Non siamo mica sordi! Leo:- Per fortuna! E’ da mezz’ora che siamo qui! Claretta:- Si può sapere che sta succedendo? Cosa sono queste montagne di carte? Sembrano le Dolomiti! Leo:- (Toccando il mucchio più alto) Questo sembra l’Everest! Marito e moglie:- Ma che Everest e Everest d’Egitto! Nonno:- Si sbaglia! Eh! Eh! Eh! L’Everst non è in Egitto! Nonna:- E dov’è? Nonno:- Non lo so, ma in Egitto non c’è! Ne sono sicuro! Marito e Moglie:- Queste, ragazzi miei, sono le sanguisughe del conto in banca! Sono tutte tasse e imposte! Capite ora perché siamo, diciamo così, un po’ nervosi? Nonno:- Ecco che ricominciano con le tasse! In giardino c’è solo il tasso, non ci sono le tasse… e, a pensarci bene, non ci sono nenche le sanguisughe! E tu che dici? (rivolto alla nonna) Nonna:- Io dico che son duri di comprendonio! Le imposte le ho già pagate! Oh, quante storie! La prossima volta faccio mettere le tapparelle ed è già finita! Claretta:- Ho capito di che state parlando! E’ un argomento che abbiamo trattato a scuola proprio in questi giorni! Leo:- Guardate che il diavolo non è poi così brutto come lo si dipinge! Nonno:- Questa la voglio proprio sentire! Nonna:- Anch’io! Magari ci capisco anche qualcosa! Nonno:- Sarebbe la prima volta nella tua vita! Nonna:- Senti chi parla! Mister “Comprendo tutto e subito”! Claretta:- Ma voi, “grandoni”, lo sapete proprio bene perché le tasse vanno pagate? Leo:- Perché noi siamo prima di tutto dei “cittadini”, membri di uno stato, e, come tali, abbiamo dei diritti e dei doveri! Claretta: - Aspettate un attimo. (tira fuori dallo zaino un foglio) Guardate, ho qui la scheda che mi ha dato la maestra. C’è spiegato proprio tutto! Nonno:- Diritti? ( guardando la nonna) Non li conosco! Non so che siano! I doveri, invece, so molto bene cosa sono. Con te ne ho sempre avuti molti! (Ride ) Nonna:- Bugiardo, ti crescerà il naso a furia di dir bugie! Comunque ora il tuo dovere è quello di stare ben zitto e ascoltare! Claretta:- Mmmm!!! Cominciamo dai principali diritti… I cittadini hanno diritto: alla libertà personale; ad esporre le loro idee; ad istru- irsi; a lavorare e ad essere retribuiti; al riposo settimanale; alle ferie; ad un’assistenza in caso di infortunio, malattia, disoccupazione, invalidità e vecchiaia… Leo:- Ora i doveri: I cittadini hanno i seguenti doveri: agire secondo le leggi e assumersi la responsabilità delle proprie azioni; frequentare la scuola; partecipare alla vita pubblica; rispettare e difendere la Costituzione; concorrere alle spese pubbliche in ragione delle loro possibilità, pagando le tasse… Mamma:- Effettivamente, avete ragione! Pensandoci bene è proprio così! Papà:- Però, quando bisogna tirar fuori i soldi di tasca si prova un tale dispiacere! Si fa proprio una gran fatica! Nonni:- Sì, è la tredicesima fatica di Ercole! Narratore:- I ragazzi, allora, per convincere i genitori che pagare non sarà piacevole, ma è giusto, dapprima descrivono un luogo in cui nessuno paga le tasse e poi fanno un passo indietro nel tempo e nella storia. State a vedere ora cosa accade nel paese di “Nonpagomai”… BUIO OCCHIO DI BUE SUI NONNI Nonno:- Ahi, ahi, ahi, le mie povere ossa!!! Miseriaccia, questi reumatismi non vogliono proprio passare! Mi fa male la schiena! Ahi! Nonna:- Non ci vedo più! Accidenti alla cataratta, son diventata ciorba come una talpa! Non riesco nemmeno più a leggere la Libertà! Ah, povera me, altrochè i tuoi reumi! Nonno:- Andiamo alla mutua. Io prenoto le cure termali e tu l’intervento agli occhi! Che ne dici? Nonno:- Solo cataratta, reumatismi e… vecchiaia misera, allora!! Nonna:- Che ne dico? Dico che non è possibile! Bambina:- Forza, fratellone, leggimela! Sono curiosa di sapere cosa c’è scritto! OCCHIO DI BUE SUI BAMBINI Bambino:- Guarda, ho ricevuto una lettera da Gigi, riconosco il timbro! Lui vive nel paese di “Pagosempre”! Nonno:- E perché? Nonna:- Perché i medici della mutua non ci sono! Non abbiamo mai pagato le tasse e questo è il risultato! Ora se vogliamo essere curati dobbiamo pagare di tasca nostra! La mutua, caro mio, qui da noi non esiste!! Nonno:- Ecco perché non abbiamo neanche la pensione! Perché non abbiamo mai versato i contributi! Nonna:- Niente tasse, niente imposte, ma anche niente mutua, niente ospedali, niente servizi pubblici, niente pensione, niente di niente insomma! Bambino:- Come posso leggerla se non ho mai imparato né a leggere né a scrivere?! Bambina:- Eh già, qui nessuno sa leggere e scrivere! Neppure io lo so fare! D’altra parte, in questo paese, dove nessuno paga le tasse, non ci possono essere scuole ed insegnanti per i bambini che hanno pochi soldi come noi! OCCHIO DI BUE SUI GENITORI (I genitori dormono profondamente) Ladro- Uau, che bella argenteria! Che ne dici, non starebbe bene sul mio mobiletto? Ladra:- Magnificamente! Sul tuo comodino tutto rotto ci starebbe d’incanto! Imbranato d’un imbranato, pensa piuttosto a cercare qualcosa che stia bene intorno al mio collo! Ladro:- Una bella corda? Claretta:- Non credo proprio, papi. Un tempo stavano assai peggio di adesso. Dovevano pagare tanto e non avevano nulla in cambio… Leo:- State a sentire cosa accadeva ad esempio nell’Antico Egitto… Ladra:- No, sciocco! Qualcosa che brilli e luccichi! Ladro:- Guarda che bella cassaforte! Sarà sicuramente piena di soldi e gioielli! ( la apre) Sì, sì, è proprio così! Ladra:- Muoviti! I proprietari potrebbero svegliarsi e chiamare la polizia! Ladro:- Ma che polizia vuoi che chiamino? Ti sei forse scordata che siamo a “Pagomai” il paradiso dei ladri?! Non lo sai che qui nessuno paga le tasse e di conseguenza Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili… non esistono? Come vedi, niente tasse, niente imposte, ma neppure niente sicurezza!! Ladra: - E’ vero, non ci avevo proprio pensato! Taci e pensa a riempire il sacco, allora! BUIO – LUCE Papà:- Effettivamente, pensandoci bene, ogni giorno abbiamo bisogno di tanti servizi che in un modo o nell’altro vanno pagati! Forse stavano meglio nel passato! BUIO – LUCE (Antico Egitto) Faraone:- Scriba, devo farmi allargare la piramide! Gli architetti, quegli inutili incapaci, hanno sbagliato le misure! Scriba:- Davvero? Di tanto? Faraone:- No, non di tanto! E’ solo un po’ stretta e non ci stanno tutti i miei tesori! Scriba:- Scrivo subito! Allora… dicevamo… allargare la piramide di …(guarda il Faraone) Faraone:- Chilometri 35! Scriba:- Trentacinque chilometri? Ho capito bene? Faraone:- Hai capito benissimo! Temi di essere divenuto sordo? Vuoi forse fare un bagnetto “rigeneraudito” nel fiume sacro dei coccodrilli? Scriba:- No, mio Faraone! Va bene così! Ma, mio padrone, per l’opera occorre molto denaro e necessitano prodotti da scambiare! Faraone:- Bravo, scriba! Vedo che cominci a capire! Convoca tutti i contadini del regno. Li voglio al mio cospetto per la QUINTA PROVENTUM! 2° Contadino:-.. e sei un gran bugiardo! Ma che stai dicendo? Di limo ce n’era in abbondanza nelle tue terre! Non vuoi pagare e vuoi far pagare a me anche la tua parte! Falso! Cento volte falso, per Seth! Faraone:- Hai osato mentire al tuo dio! Diventerai merenda per i coccodrilli sacri! Scriba:- (guardando il pubblico) E’ così, cari miei, che finiscono coloro che si rifiutano di pagare la Quinta Proventum al Faraone! BUIO – LUCE BUIO – LUCE Narratore:- Dopo un po’ ai piedi del grande Faraone… 1° Contadino:- (piangendo) Risparmiami, non ho nulla da darti! C’è stata la carestia! Nei miei campi il Nilo non ha straripato, di conseguenza il limo non vi è arrivato e… (Presente) Claretta:- Andiamo adesso nell’Antica Grecia… BUIO – LUCE Nobile:- In questo periodo ci mancava proprio una bella guerra contro i Macedoni! Eh già, il popolo sarà felice! Dopo tutte le tasse che abbiamo dovuto imporre ai cittadini per i bisogni collettivi , dobbiamo metterne altre per la guerra! Sai che allegria, poveretti! Servus:- Perché siete così adirato col vostro predecessore? Che cosa ha fatto per farvi inquietare tanto? Consigliere:- E’ proprio un bel pasticcio, ma d’altra parte siamo costretti a far pagar loro due nuove tasse straordinarie! La guerra è guerra! Re Tarquinius:- Che ha fatto? Che ha fatto? Ha fatto costruire le mura della città con del materiale così scadente, ma così scadente che se ci si appoggia un passerotto crollano! 1° Nobile:- Eh, già! Una per far funzionare bene l’esercito … e l’altra per far costruire nuovi templi in onore degli dei, per avere i loro favori! Consigliere:- Giusto! D’altronde non si vince solo con la forza! E poi lo sapete che il dio della guerra ha molte pretese! Per avere i suoi favori dovremo esagerare, ne sono sicuro! Servus:- E adesso? Re Tarquinius:- E adesso? Che domanda è? Adesso son da rifare “ex novo”! Quel taccagno e la sua ingordigia! Adesso, per tutti gli dei, tocca a me farle ricostruire! Fffff… denaro al vento! BUIO –LUCE Leo:- Ed ora vediamo invece cosa accadeva a Roma ai tempi dei re o giù di lì… BUIO – LUCE Re Tarquinius:- Maledizione e accidentaccio a Re Taccagnus e alla sua mania di risparmiare! Servus:- Non è detto che dobbiate spendere del denaro! Re Tarquinius:- No? Servus:- No! C’è sempre la “munera”! Re Tarquinius:- La “munera”! Già, già, già! Ai lavori forzati non avevo proprio pensato! Servus: - Lavori così forzati da … mmmm mmmm….. meglio non aggiungere nulla…. Leo:-Sì, te li raccomando quelli! State a vedere tutti quanti, quanto andasse meglio… Re Tarquinius:- Sgradevoli, ma utili. Tanto lavoro, tanti risultati e… e niente spesa! Nonno:- I cani? I cani che riscuotevano le tasse? Oh, questa è bella! Leo: - Nonno, ti si è spostato l’amplifon! Risistematelo e ascolta… BUIO – LUCE (In Palestina) Pubblicano: - Che mestiere duro il mio! Che peso questi papiri! Vediamo che tasse ha imposto oggi l’Imperatore! (srotola il papiro e inizia a leggere) … Servus:- E poi se il lavoro coatto non bastasse, ricordatevi che per pagar le spese c’è sempre il “ tributum in capita”. A quello non si scappa, ti capita e basta! Re Tarquinius:- E a chi sta bene… (indica il denaro) va bene e a chi sta male… va male! Tanto ognuno paga e tace! BUIO – LUCE Nonna:- E in Palestina, dove viveva Gesù, andava meglio? Claretta:- Oh, una meraviglia, coi pubblicani che riscuotevano le tasse!! Ad Antonius 10 talenti… Eeee, 10 talenti! Pochi, troppo pochi! Mia moglie ha bisogno di un paio di sandali nuovi, quelli che aveva non van più di moda! Facciamo 30 talenti: 10 all’Imperatore e 20 a mia moglie per i sandali! Ora andiamo avanti… A Brutus 40 talenti… Oh, che vuoi che siano! Mia moglie vuol trascorrere una settimana alle terme per farsi “bellas”… chiediamogliene 80: 40 all’Imperatore e 40 a mia moglie, povera donna! Proseguiamo… A Cicerus 30 talenti. Che miseria! Mia moglie vuole andare alla prima del Circo Massimo, per lo spostamento a Roma le spese ci sono! Sì, facciamo 90 e non se ne parli più! Adesso che ci penso, e per me niente? Ho bisogno di una biga nuova per andare in vacanza in Tracia! Raddoppiamo tutto e sia finita lì! Ed ora ricapitoliamo: ad Antonio chiederò 30 talenti, a Brutus 80 e a Cicerus 180! (sospirando) Che persone fortunate sono mai queste! Ragazzi, trovare un esattore come me, senza figli da accontentare, senza troppe pretese e con una moglie semplice e per nulla esigente, non è mica da tutti, eh! (rivolto al pubblico) Vero che mi accontento di poco? Claretta:- Nonno, l’apparecchio! (Il nonno tenta di sistemarsi l’apparecchio acustico) BUIO LUCE Nonna:- Va be’, passiamo oltre! I Romani mi han quasi stufata! Claretta:- Perché? Pensi forse che in altre epoche le cose andassero meglio? Leo:- Tasse, tasse e tasse! Claretta:- E dai nomi più svariati! La decima, gli aiuti, le taglie, le maltolte, le regalie… e chi più ne ha più ne metta! Leo:- E all’estero non andava certo meglio. Pensate ad esempio all’Inghilterra ai tempi di Re Riccardo… BUIO - LUCE Leo:- Lo sai che nel Medioevo, ad esempio, vi erano tasse anche sui respiri? Re Riccardo:- Dear brother, I’m leaving for the crusades. Interprete: - Caro fratello, devo partire per le crociate. Re Riccardo:- Take care of my people! Nonno:- Sui vivi? Volevi che tassassero i morti? Interprete:- Mi raccomando abbi cura del mio popolo. Re Riccardo:- Be a wise man and don’t impose too heavy taxes on the people. We had a period of famine. The peasants live in poverty. Sceriffo:- Sono qua! Stavo mangiando un po’ di pudding stantio con le prugne secche! Di questi tempi è tutto quel che passa il convento! Puà, che schifo! Interprete:- Usa la ragione e non esagerare con le tasse! Abbiamo avuto un periodo di carestia. I contadini sono quasi in miseria. Re Giovanni:- Abbiamo finito di tirar la cinghia, vecchio mio! Da oggi per noi comincia la pacchia! D’ora in poi tasse al massimo, pancia piena, forzieri che esplodono e … popolo sul lastrico, ma chi se ne “frega”! Re Giovanni:- Don’t worry. I will be fair and, above all, i will be just! Sceriffo:- E chi non paga? Interprete:- Vai tranquillo, sarò gentile e, soprattutto, sarò giusto! Re Giovanni:- Now you can go and don’t be worried. Go, go, the battle has already started! Re Giovanni: - Chi non paga peggio per lui, perché se ne va a vivere coi topi di fogna nelle vecchie prigioni! (Re Giovanni e lo sceriffo escono) Interprete:- Ora vai pure e non preoccuparti. E vai che la battaglia è già iniziata! Interprete:- Non c’è bisogno che traduca, mi sembra tutto chiarissimo! Non vi pare? Re Riccardo:- I’m going with the hope to come back home very soon! BUIO – LUCE Interprete:- Vado con la speranza di ritornare presto casa! Re Giovanni:- Be calm, brother! Don’t hasten to come back! Haste is a bad adviser! Interprete:- Fai con calma, fratello! Non aver fretta di rientrare! La fretta è una cattiva consigliera! (Re Riccardo esce) Re Giovanni:- Bene, bene! Sceriffo di Nottingham, dove sei? Quando ti cerco non ci sei mai! Musica triste (Lo sceriffo se ne va in giro per le campagne a raccogliere i risparmi dei poveri contadini) Sceriffo:- Denaro, denaro per il principe Giovanni! Contadini:- Ma non abbiamo quasi più nulla! Rimarremo senza cibo! Sceriffo:- Quanto mi dispiace! Ma il povero principe ha bisogno di questo denaro! Poverino, uno dei suoi forzieri si chiude ancora! Capite? Non è stracolmo! E lui, lo sapete, odia i forzieri che si chiudono! Ama vederlo il “suo” denaro! (Lo sceriffo se ne va e arriva Robin Hood ) Robin Hood:- Che facce! Di nuovo lo sceriffo, eh! Fra Tac:- Robin, qui le cose si stanno mettendo male, molto male. Re Riccardo non si decide a tornare e quell’usurpatore di Re Giovanni, con le sue manie di grandezza, sta portando il popolo alla fame! Qui bisogna intervenire! Così, figlio mio non si può continuare! Robin Hood:- Ci penso io! Aspetta, però, che prima metto in moto il cervello… (Robin cammina avanti e indietro dopo un po’) Fra Tac:- Va in moto sì o no? Robin Hood:- Sì è ingolfato! Per ora sembra vada solo in scooter! (Riflette un attimo) E’ partito! Ci sono! Ruberò i soldi ai ricchi per darli ai poveri e il primo a sentir la punta delle frecce del mio arco sarà proprio quel pavido, ingordo e senza cuore di Giovanni! BUIO – LUCE Nonna:- Voi queste cose le avete studiate a scuola. Nonno:- La suola? Di che suola stai parlando? Della suola delle mie scarpe? (La nonnna dà una sistematina un po’ nervosa all’apparecchio acustico del nonno) Nonno:- Oh, ora sì che va meglio! Quell’orribile mosca che mi ronzava nelle orecchie deve aver preso il volo! Dicevi? Nonna:- Mi hai fatto perdere il filo. Tu e le tue suole! Mamma:- Non oso pensare dal Rinascimento in poi, quando l’Italia era divisa in tanti stati e dominata da vari paesi! Leo:- Tasse di ogni genere, di ogni tipo e… Claretta:- … e di ogni nazionalità, visto che i popoli invasori imponevano di volta in volta i loro tributi, senza togliere quelli già esistenti! Papà:- (Rivolto ai nonni) E negli anni trenta come eravate messi? Nonna:- Lascia stare, figlio mio! C’era fin la tassa sul celibato! (rivolta al nonno) Te la ricordi tu la tassa che pagavano gli scapoloni? L’hai pagata un bel po’ di volte, prima di incontrare me, vero?! Ah, caro il mio bel tomo, per fortuna che ti ho sposato, altrimenti staresti ancora pagando le rate oggi! Nonno:- Ma cosa dici? Ero un bellissimo uomo e avevo sempre una fila di donne ai miei piedi! Nonna:- Sì, le avevi proprio ai piedi! Quando ti vedevano arrivare se la svignavano come anguille! Narratore:- Siamo nel Maggio del 3004, la gente ha finalmente capito l’utilità delle tasse! Ci ha messo un po’ di tempo, direte voi! Ebbene sì, però, sapete, meglio tardi che mai! Sono proprio curioso di vedere che succede nell’Agenzia delle Entrate di Piacenza! Mamma mia, gli uffici dell’ area controllo sono pieni di persone… ma, ma sono gli impiegati! Ma che fanno? Invece di lavorare giocano a carte… 1° Impiegato:- Da quando tutti hanno capito che pagare è un bene, a noi resta ben poco da fare! 2° Impiegato:- Saremo costretti a chiudere per inattività! Papà :- Beh, tutto sommato, visto come andavano le cose, forse si sta assai meglio adesso. 3° Impiegato:- Rimarremo disoccupati? Mamma:- Paghiamo, è vero, ma è anche vero che abbiamo tanti servizi, di cui usufruire, a nostra disposizione. 4° Impiegato:- Non ti preoccupare, troveremo occupazione negli uffici dell’area servizi! Guarda là che fila! Papà: Effettivamente, tenendo conto di tutto, pensate a come sarebbe bello se tutti, ma proprio tutti pagassero ciò che devono! 1° Impiegato:- E’ vero, tutti in fila a pagare! Dai muovetevi, mettete giù quelle carte e andiamo a dare una mano ai colleghi! Mamma:- Andrebbe sicuramente meglio! Bambini:- Sì, sarebbe più o meno così… BUIO – LUCE 2° Impiegato:- Non è bello stare in ozio, mentre gli altri lavorano! 3° Impiegato:- E non è neppure bello far attendere per ore la gente che va a pagare le tasse senza brontolare o cercare di truffare! 4° Impiegato:- Andiamo! Però, prima devo fare una cosa! BUIO – LUCE Morale: 1° - 2° -3° Impiegato:- Cosa? 4° Impiegato:- Affiggere questo cartello (lo fa vedere, mentre lo legge) “CHIUSO DEFINITIVAMENTE PER INATTIVITA’” BUIO – LUCE Leo:- In un mondo così, tutto funzionerebbe perfettamente: ospedali, scuole, sorveglianza… Claretta:- … ogni cittadino sarebbe assistito gratuitamente in caso di infortunio, malattia, disoccupazione e invalidità e ogni anziano percepirebbe la sua pensione! Se vogliamo che ogni cosa funzioni alla perfezione, come nel mondo appena immaginato, occorre, innanzitutto, che ciascuno di noi faccia il proprio dovere di cittadino responsabile. Se tutta la gente, infatti, capisse che tra le nostre responsabilità c’è anche quella di non evadere il fisco, si vivrebbe molto meglio e ci sarebbe un mondo migliore per tutti, perché le tasse, anche se antipatiche e poco gradite, si pagano per avere in cambio dei servizi indispensabili al benessere della vita e a disposizione di tutti quanti. P.S. Non scordiamoci poi che se paghiamo tutti, paghiamo meno ed abbiamo di più! Arrivederci e BUONE TASSE a tutti!!! APPENDICE DIREZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA UFFICIO LOCALE DI PIACENZA