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Letteratura francese: 1. La sua bella faccia brutta sorrise tristemente

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Letteratura francese: 1. La sua bella faccia brutta sorrise tristemente
Letteratura francese:
P
1. La sua bella faccia brutta sorrise tristemente, per metà illuminata dalla luna. (Alphonse
Daudet) P
2. Eccolo, all’oscuro chiarore dei lampioni tormentati dal vento della notte, risalire una delle
vie lunghe e tortuose, popolate dalle famigliole della montagna Saint-Geneviève. (Charles
Baudelaire) P
3. Lei parte, si sforza. Si affretta lentamente. (Jean de La Fontaine) P. Affrettati piano. (Motto di
Svetonio, De vita Caesarum, che lo attribuiva all’imperatore Augusto Festina lente) P
4. Non potè terminare. Una seconda palla dello stesso fucile gli troncò la parola. Questa volta
cadde col volto sul selciato per non muoversi più. Questa piccola grande anima aveva preso
il volo.« (Victor Hugo) P
5. Un medico, un autore, un magistrato avrebbero facilmente intuito tutta l'ampiezza del
dramma che si celava in quel sublime orrore, che richiamava i fantasiosi disegni che i
pittori tracciano in calce alle loro pietre litografiche, distrattamente conversando con gli
amici.. (Balzac) P
6. Delle grandi mucche si spostarono lentamente in un silenzioso tintinnio di campanelle
(Alain Robbe-Grillet) P
7. Un silenzio assordante. Lei ha ragione, il suo mutismo è assordante. È il silenzio delle
foreste primitive riempite fino all’orlo. (Albert Camus) P
8. L’insostenibile leggerezza dell’essere. (Milan Kundera) P
T
9. L’oscuro chiarore che scende dalle stelle infine attraverso il suo flusso ci fa vedere trenta
vele. (Pierre Corneille) T
10. Siete davvero un bel giovane vecchio di 90 anni! (Molière)T
11. Io vi garantisco che uno sciocco istruito è più stolto di uno sciocco ignorante . (Molière)T
12. Benedico, mio signore, questa crudeltà felice che a voi vi rende. (Jean Racine)T
13. Attendo forse che [del loro sangue intriso, accompagnato dai suoi romani,] porti al mio
cospetto l’empio Farnace, con la gioia del parricidio. (Jean Racine)T
14. Volevo morendo prendermi cura della mia gloria e Dimostrare che ancora mi curo della
gloria e fiamma tanto nera a luce sottrarre. (Jean Racine)T
15. Io temevo, che il cielo con un crudele soccorso non offrisse a voi la morte. (Jean Racine)T
16. Tu non spieghi niente o poeta ma grazie a te tutte le cose diventano spiegabili. (Paul
Claudel) T
17. Cara e crudele speranza di un’anima generosa, ma anche innamorata, degno nemico della
mia più grande felicità, ferro che causa il mio dolore, mi sei data per vendicare il mio onore?
(Pierre Corneille) T
18. Io chiedo la sua testa e temo di ottenerla. (Pierre Corneille) T
19. Questo imene mi è fatale, lo temo e me lo auguro. Non oso sperarne che una gioia
imperfetta. (Pierre Corneille) T
1
L
20. E tu Notte, tu sei la mia grande luce oscura. (Charles Peguy) L
21. Mia bambina, sorella mia,/pensa alla dolcezza/d'andare a vivere laggiù insieme!/Amare
appagati,/amare e morire/nel paese che ti somiglia!/I soli umidi/di quei cieli torbidi/hanno
per il mio spirito gli incanti/così misteriosi/dei tuoi ingannevoli occhi/che brillano attraverso
le lacrime. (Charles Baudelaire) L
22. Vorrei paragonarla ad un sole nero, se mai ci fosse un astro nero che versi la luce e la
felicità (Charles Baudelaire) L
23. Quando sarò perduto nella memoria degli uomini, quando m’avranno gettato nel vano d’un
sinistro armadio, vecchia fiala desolata, decrepita, polverosa, sporca, abietta, vischiosa ed
incrinata, allora sì che sarò la tua bara, peste amabile. (Charles Baudelaire) L
24. La terra è blu come un’arancia. Paul Eluard L
25. So che c’è l’usanza di adorare questi nani giganti che siccome sono schiuma si ritengono il
mare. (Victor Hugo) L
26. Uno spaventoso sole nero dal quale s’irradia la notte (Victor Hugo) L
27. E il volto delle acque, il profilo dei monti, rugosi ma non invecchiati e i boschi sempre
verdi ritorneranno giovani) (Victor Hugo) L
28. In vendita le applicazioni del calcolo e i salti di armonia inauditi. Le trovate e i termini non
sospettabili, possesso immediato. Slancio insensato e infinito verso splendori invisibili,
verso delizie insensibili, - e per ogni vizio i suoi sconvolgenti segreti - e la sua allegria
spaventevole per la folla. (Arthur Rimbaud) L
29. O il più violento paradiso dalla smorfia rabbiosa! (Arthur Rimbaud) L
30. Cinesi, Ottentotti, zingari, scimuniti, iene, Moloch, vecchi pazzi, demoni sinistri, mescolano
le burle popolari, materne con atteggiamenti e tenerezze bestiali. (Arthur Rimbaud) L
31. Sono il tenebroso, il vedovo, l’inconsolabile, il principe d’Aquitania, dalla torre crollata: la
mia unica stella reca il sole nero della malinconia. » (Gérard de Nerval)L
32. Ubriaconi illustrissimi, e voi Impestati pregiatissimi a voi non ad altri dedico i miei
scritti! (Rabelais).L
33. Lussuosa austerità, (Marie Rouanet) L
34. Tutto si confonde, io ruoto, subisco, senza nulla sapere, semplice anello d’una catena,
leggero - greve d’una vicinanza infinita. (Jean Tardieu) L
35. Primo ultimo amore (Jean Tardieu) L
36. Un tale che sono io, sul giaciglio s’irrigidisce in pace nella sua bara di corpo (Jean Tardieu)
L
37. Gli occhi bendati le mani tremanti ingannato dal rumore dei miei passi che reca ovunque il
mio silenzio […]
38. io giro in fondo al mio sonno desolato come la speranza innocente come il rimorso. Un
uomo che finge d’invecchiare imprigionato nella sua infanzia (Jean Tardieu) L
39. Notte bianca dei miei giorni che trattieni le tue fuggenti viscere […] il sole che a me
splende non è mai sorto (Jean Tardieu) L
40. Il vostro fuoco brucia le mie vene, fremo senza muovermi (Jean Tardieu) L
41. Profondi temporali, sole segreto, gesti delle cose vi ascolto, quando la nostra luce si tace,
quando il nostro passo s’allontana, quando noi attendiamo. (Jean Tardieu) L
42. Come un tempo nelle ombre mie troppo care oggi sotto le acque del sole m’immergo […]
43. Che il latte della luce, esile superficie, ricopra la profondità della notte (Jean Tardieu) L
44. Sono il figlio sono il padre di questo multiplo interminabile. (Jean Tardieu) L
45. Poiché i morti non possono più tacere tocca ai vivi serbare il loro silenzio? (Jean Tardieu)
L
2
46. Parla con un bavaglio in bocca!
47. La mano strozzi il cuore! (Jean Tardieu) L
48. Quando il Signore va a casa il Signore resta a casa, quando il signore fa l’amore il signore
fa penitenza, quando tiene un discorso se ne sta in silenzio, se parte per il bosco si
sistema in città, quando se ne sta calmo vuol dire che è inquieto, dorme quando si
sveglia, piange quando ride, al levar del sole ecco venir la notte […] è vertiginoso vederlo
colpo su colpo, ora solo, ora in due, alzato a letto, alzato in piedi, seduto in piedi! (Jean
Tardieu) L
49. O begli occhi che m’eravate così crudeli e dolci. (Ronsard) L
50. Tutta la dolcezza dell’amore è immerse in fiele amaro e veleno mortale. (Maurice Scève) L
51. Ho nostalgia, nostalgia per un paese che non ho visto (Tristan Corbière) L
A
52. L’altro è quello cui giungono le grandi anime che avendo sperimentato tutto ciò che gli
uomini possono sapere si accorgono di non sapere nulla e si ritrovano nella stessa ignoranza
da cui erano partiti. Ma è una dotta ignoranza che conosce se stessa. (Pascal). A
53. A ben guardare l'amore nella maggior parte dei suoi effetti somiglia più all' odio che
all'amicizia. (Francois de La Rochefoucauld) A
54. Il poeta è un mentitore che spesso dice la verità. (Jean Cocteau)A
55. Bisogna essere un uomo vivente ed un artista postumo. (Jean Cocteau)A
56. La morte non mi avrà vivo. (Jean Cocteau)
57. I francesi sono italiani, ma sempre di malumore. (Jean Cocteau)A
58. Il diavolo è puro perché può fare solo il male. (Jean Cocteau)A
59. Ho talmente bisogno di tempo per non far niente, che me ne resta poco per lavorare.(Pierre
Reverdy A
60. Un soggetto da trattare è per me come una donna di cui si è innamorati, mentre sta per
cedere, si trema e si ha paura, è un terrore voluttuoso« (Gustave Flaubert)A
Letteratura Tedesca:
61. Raggi di luna in pieno giorno (Robert Musil) P
62. Un raggio ardente con pareti fredde (Robert Musil) P
63. La dimenticata e importantissima storia con la moglie di un maggiore (Robert Musil) P
64. La cosa più degna di nota nei monumenti è che non si notano affatto. Nulla al mondo è più
invisibile. (Robert Musil) P
65. Pagine postume pubblicate in vita (Robert Musil) P
66. A cosa pensa adesso? Al suo futuro passato/trascorso? (Ödön von Horváth) P
67. Il generale dorme a fianco e veglia. (Jean Paul)P
68. Il tuo sorriso piange nel mio petto (August Stramm) L
69. E l'universo tutto non s'impone alla tua mente e al tuo cuore, agitandosi in eterno mistero,
visibile invisibile, a te d'intorno? (J.W. Goethe) L
3
70. Segreto svelato (J.W. Goethe) L
71. Urlo muto (Schreiber Wicke, Martha Stadlmaier, un romanzo americano di Belva Plain)L
72. Latte nero del mattino lo beviamo di sera, lo beviamo a pranzo lo beviamo di notte, noi
beviamo e beviamo (Paul Celan) L
73. Il fiume correva alla piana lieto e triste, come il cuore che, per troppa bellezza, in un
naufragio d’amore, si getta nei flutti del tempo. (Hölderlin) L
74. Così come le persone intelligenti sono spesso molto stupide, così gli stupidi sono a volte
molto intelligenti. (Heinrich Heine) A
75. La medesima cosa detta da un uomo di spirito è un’ingenuità o una battuta, detta da un
ingenuo una stupidità. (Heinrich Heine) A
76. Si può essere intelligente quanto si vuole, ma spesso non si sarà abbastanza intelligenti per
comprendere uno stupido. (Friedl Beutelrock) A
77. La bontà è fare in silenzio, quello che altri dicono ad alta voce. (Friedl Beutelrock) A
Letteratura italiana (o latina)
78. L’amore e altre forme d’odio (Luca Ricci) P
79. O spietata pietà, fiera bellezza, per cui muore il piacere, in fasce ucciso
appena nato, in grembo alla dolcezza! (G.B. Marino) L
Volontaria follia, piacevole male/stanco riposo, utilità nocente/disperato sperar, morir
vitale/temerario dolor, riso dolente/un vetro duro, un adamante frale [diamante
fragile],/un’arsura gelata, un gelo ardente/di discordie concordi abisso eterno,/paradiso
infernale, celeste inferno. (G.B. Marino) L
80. Pace non trovo e non ho da far guerra/e temo, e spero; e ardo e sono un ghiaccio;/e volo
sopra 'l cielo, e giaccio in terra;/e nulla stringo, e tutto il mondo abbraccio./Tal m'ha in
pregion, che non m'apre nè sera,/ nè per suo mi riten nè scioglie il laccio;/ e non m'ancide
Amore, e non mi sferra,/ nè mi vuol vivo, nè mi trae d'impaccio./ Veggio senz'occhi, e non
ho lingua, e grido;/ e bramo di perire, e chieggio aita;/ e ho in odio me stesso, e amo altrui./
Pascomi di dolor, piangendo rido;/ egualmente mi spiace morte e vita:/ in questo stato son,
donna, per voi. (Petrarca) L
81. E cielo e terra si mostrò qual era:/la terra ansante, livida, in sussulto;/ il cielo ingombro,
tragico, disfatto:/bianca bianca nel tacito tumulto/una casa apparì sparì d'un tratto;/come un
occhio, che,largo,esterrefatto,/s'aprì si chiuse, nella notte nera. (Giovanni Pascoli) L
4
82. […] bisogna fingere/che movimento e stasi/abbiano il senso/del nonsenso/per
comprendere/che il punto fermo è un tutto/nientificato. (E. Montale) L
83. O viva morte, o dilettoso male,/come puoi tanto in me, s’io no ‘l consento? /E s’io lo
consento, a gran torto mi doglio./Fra sì contrari vènti in frale barca/mi trovo in alto mar,
senza governo,/ sì lieve di saver, d’error sì carca,/ ch’i’ medesmo non so quel ch’io mi
voglio/ e tremo a mezza state, ardendo il verno. (Petrarca)L
84. E 'l naufragar m'è dolce in questo mare. (Giacomo Leopardi) L
85. Ma quello sono io! L'ho capito e non m'inganna più la mia immagine; brucio d'amore per
me: accendo e subisco la fiamma. Che dovrei fare? Dovrei chiedere o essere chiesto? E che
cosa poi chiederò? Quel che voglio è con me: la mia ricchezza mi fa povero. Oh, potessi
separarmi dal mio corpo! Formulerà un voto inaudito per un amante: oh se ciò che amo
fosse distante! Ormai il dolore mi sottrae le forze e non mi resta più molto da vivere, e mi
spengo nel fiore della giovinezza. “ (Ovidio, Metamorfosi III, V. Iste ego sum: sensi, nec me mea
fallit imago; uror amore mei: flammas moveoque feroque./Quid faciam? Roger anne rogem?
Quid deinde rogabo?/Quod cupio mecum est: inopem me copia fecit./O utinam a nostro
secedere corpore possem!/Votum in amante novum, vellem, quod amamus, abesset./Iamque
dolor vires adimit, nec tempora vitae/longa meae superant, primoque exstinguor in aevo.) L
Letteratura inglese (anglofona)
86. La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza (George Orwell) P
87. Raccontare deliberatamente menzogne e nello stesso tempo crederci davvero,
dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si
renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall'oblio per tutto il tempo che serva, negare
l'esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si
nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile.. (George Orwell) P
88. Napoleon aveva comandato che una volta la settimana fosse tenuta una cosiddetta
dimostrazione Spontanea(George Orwell) P
89. Buoni pessimi libri (George Orwell) P
90. Piccolo grande uomo (Thomas Berger) P
91. Ella gli si strinse forte e le sue labbra cercarono quelle di lui, le trovarono, vi aderirono ed
egli la sentì fresco, nuova e liscia, giovane e deliziosa, con quella freschezza calda
bruciante e così incredibile, la sentì là, nel sacco che gli era familiare come i suoi abiti o le
scarpe o il suo dovere stesso. (Ernst Hemingway) P
92. Com’erano adesso ogni difesa era sparita fra loro. Dov’era stata stoffa ruvida tutto era
adesso liscio, con una levigatezza e un’elasticità ferma e rotonda, e una lunga freschezza
calda – fresco di fuori e caldo di dentro – lunga e lieve e strettamente allacciante,
strettamente allacciata, solitaria, svuotante e che dava felicità; giovane e amante, ed ora tutto
era liscio e ardente in una solitudine svuotante, stretta angosciosa, e così grande che Robert
Jordan sentì di non poterla sopportare più. (Hemingway) P
93. Maria scosse la testa sotto la sua mano e alzò gli occhi sorridendo, ed egli si sentì scorrere
fra le dita i capelli folti e ruvidamente setosi. Poi la mano arrivò sul collo ed egli la lasciò
ricadere. (Hemingway) P
94. «Fisi» diceva M’Cola con un lamento felice e scuotendo la calva testa nera. «Fisi si mangia
da sé. (Hemingway) P
5
95. Ma le anatre erano così alte che videro la botte, e lui dentro, e gli stampi gelati con l’anatra
sventurata che anch’essa le vide e anatrò forte nel suo tradimento leale. Le anatre, che
erano codoni, continuarono il volo verso il mare. (Hemingway) P
96. O miserabile abbondanza, o poveri ricchi (John Donne) P
97. Ci sono delle imprese in cui un’accurata confusione è il miglior metodo (Herman
Melville) P
L
98. Gli austeri, vicini a morte, con cieca vista scorgono che i ciechi occhi quali meteore
potrebbero brillare ed esser gai; e infuriano infuriano contro il morire della luce. (Dylan
Thomas.) L
99. Nessuna luce; ma piuttosto una visibile oscurità. (John Milton) L
100.
Ecco, io non ne sarei stato in tal modo privato: nella terra dell’oscurità e tuttavia alla
luce vivere una vita per metà morta, un morto vivente e sepolto; ma, oh ancor più
miserabile. (John Milton) L
101.
Giù per i chiusi scuri sentieri cantavano […] e si schierarono lungo il treno con facce
tristemente felici. (Wilfred Owen) L,
102.
La lieta povertà non è difetto, come altri saggi e Seneca hanno detto. (Geoffrey
Chaucer) L
103.
Sebbene la povertà sia un bene odioso, [impone povertà ciò che si deve e ] a quello
che la prende con sapienza essa assai sviluppa la pazienza. (Geoffrey Chaucer) L
104.
L’estrema parte della gioia è dolore (Geoffrey Chaucer)L
105.
E cortine di seta intorno a lei sfoggiate, lenzuola profumate e coperte d’Arras. Vedete
come giace dignitosa in altera umiltà la bella sposa. (Edmund Spenser) L
106.
Lodare qualcuno con una critica, creare assenso con il parere conforme, e, senza
sogghignare e insegnare il resto a scherno; (Alexander Pope) L
107.
Ma in lui nella sua ineffabile luce perdo me stesso. Vieni dunque eloquente silenzio
e medita le sue lodi. (James Thompson) L
108.
Bene, di meno è di più, Lucrezia: eccomi giudicato (Robert Browning) L
109.
Poichè vario è considerato il nostro destino umano, con eventi positivi, negativi e
nefasti, tutti similmente fecondi di malinconica allegria, parlare troppo di un solo tipo
sarebbe soporifero. (Lord Byron) L
110.
Ahimè! L’amore delle donne! Notoriamente è una cosa amorevole e terribile. (Lord
Byron) L
111.
Quello che io amo nelle donne è che non faranno altro e non sanno fare altro che
mentire ma lo fanno così bene che il vero sembra falso. (Lord Byron) L
112.
Questa è l’era riconosciuta della nuove invenzioni, per uccidere i corpi e salvare le
anime. Tutte propagate con le migliori intenzioni. (Lord Byron) L
113.
Quelli che sono un po’ saggi sono i migliori folli. (John Donne) L
114.
Se sei nato per strane visioni, per vedere cose invisibili, cavalca diecimila giorni e
notti, finché vecchiezza nevichi su te bianchi capelli, (John Donne) L
115.
L’innocenza omicida del mare (William Butler Yeats) L
116.
Il suo onore ha le sue radici nel disonore e la sua fedeltà infedelmente lo rende
falsamente leale. (Alfred, Lord Tennyson) L
117.
Senza un gentile disprezzo per l’educazione, l’educazione di un gentlemen non è
completa. (G. K. Chesterton) L
6
118.
Il nostro interesse va alla parte pericolosa delle cose, il ladro onesto, l’omicida
dolce, l’ateo superstizioso. (Robert Browning) L
119.
Da sempre questo è stato il percorso dell’amore, di crescere inclinandosi. (Robert
Browning) L
120.
Walked Out One Evening" Una sera che ero uscito a spasso/Io ti amerò finché
l'oceano sia
ripiegato e steso ad asciugare/e vadano la sette stelle urlando/come oche in giro per il
cielo. (W. H. Auden) L
121.
Nessuna maschera serve come la verità svelata per coprire le bugie, come il miglior
travestimento è andare nudi. (William Congreve)
120
La rabbia muore appena la si nutre, è il digiuno che la fa ingrassare. (Emily
Dickinson) L
121
Che l'amore sia tutto quello che c’è, è tutto ciò che sappiamo dell'amore. (Emily
Dickinson) L
122
Per un occhio perspicace la maggior parte della follia è la saggezza più divina, la
maggior parte della saggezza la più grande follia (Emily Dickinson) L
123
Il piacevole lamento di un mandolino. (T. S. Eliot) L
124
Gli uomini lavorano assieme sia in compagnia sia separatamente. Robert Frost. L
125
A volte puoi toccare una stella tirandola giù. (Aili Jarvenpa, americana) L
126
Le melodie ascoltate sono dolci ma quelle inascoltate sono più dolci (John Keats) L
127
Una giornata spesa in un ozio attivo. (William Wordsworth) L
128
Le nostre canzoni più dolci sono quelle che raccontano dei pensieri più tristi (Percy
Bysshe Shelley)L
129
Quando il mio amore giura che lei è fatta di verità, io le credo nonostante sappia che
sta mentendo (William Shakespeare) L
130
Quando la mente è più vuota, è più piena (Susan Fromberg Schaeffer) L
131
La più grande furbizia è non averne per niente (Carl Sandburg) L
132
Il mare è sempre lo stesso: eppure il mare cambia sempre. (Carl Sandburg) L
133
Essendo disperati si scopre la forza. Moriamo di comfort e di conflitti con la vita.
(May Sarton) L
134
Conserviamo solo quello che perdiamo (May Sarton) L
135
Tutte le cose finite rivelano l’infinito (Theodore Roethke) L
136
L’amore genera amore. Questo tormento è la mia gioia. (Theodore Roethke) L
137
Ed è sorprendente che parlano di più quelli che hanno meno da dire (Matthew
Prior) L
138
Non c’è piacere come la paura di essere amati e di amare. (Winthrop Mackworth
Praed) L
139
Primo, devi dimenticare che sono nera. Secondo, non devi mai dimenticare che
sono nera. (Pat Parker) L
140
Ho tentato tutti I suoi servitor ma per tovare il mio tradimento nella loro costanza,
nella lor fede in lui l’incostanza verso di me, la loro lealtà traditrice, e la loro leale
disonestà. (Francis Thompson 1859-1907) L
141
Bellezza Screziata: Iddio sia lodato per tutte le cose screziate,per i cieli bicolori
come vacche pezzate; per la rosea sagoma lineare delle trote nell’acqua; per il cadere delle
castagne fresche poi sul fuoco scoppiettanti;per le ali del fringuello; per le toppe dei campi
arati e dissodati in paesaggi altrimenti piatti e monotoni; per tutti gli arnesi e quant’altro vi è
di difforme, strambo e fuori misura; Tutto ciò che cambia, che è pieno di macchie (ma
chissà come poi?) Con velocità, con lentezza; tutto ciò che è dolce o aspro; tutto ciò che è
oscuro o pieno di luce; Per tutte queste bellezze sia Egli, la cui bellezza ogni mutamento
trascende, sia lodato. (Gerard Manley Hopkins) L
7
142
Un bel giorno nel bel mezzo della notte, due ragazzi morti si alzarono per
combattere, spalla a spalla stavano uno di fronte all’altro, sguainarono le loro spade e si
spararono, uno era cieco e l’altro non ci vedeva, così scelsero uno sciocco come arbitro. Un
uomo cieco venne per vedere fair play, un uomo muto venne per urlare “Urra” Una
scimmia paralizzata che stava passando colpì l’uomo cieco nell’occhio, lo colpì attraverso
un muro di nove pollici, in un fosso secco e gli annegò tutti, un poliziotto sordo sentì il
rumore e venne ad arrestare I due ragazzi morti, se non credi a questa storia chiedi all’uomo
cieco, l’ha vista anche lui. (Nathan Altherman poeta ebraico) L
T
143
144
E un piacere doloroso si trasforma in piacevole dolore (Edmund Spenser) T
Per la via incontrammo mia moglie, sua sorella e una marmaglia di abietti compari,
che menavan con loro un certo Pizzico, uno smunto e famelico furfante, un autentico
scheletro, un ciarlatano, un giocoliere pezzente, un indovino, uno sciagurato bisognoso,
dagli occhi infossati, dallo sguardo astuto, vero cadavere vivente (William Shakespeare) T
145
L'assenza della quale non toccava ancora il sesto mese, quand'ella quasi venendo
meno sotto la deliziosa pena che portano le donne, si accinse a raggiungermi... e presto
arrivò sana e salva là dov'io era. (William Shakespeare) T
146
Anch'io desidero che fra noi due s'instauri la migliore estraneità. (William
Shakespeare) T
147
O amore rissoso! O odio amoroso! O tutto creato dal nulla! O grave leggerezza!
O vanità seria! Informe caos di leggiadre forme! Piuma di piombo! Raggiante fumo!
Gelido fuoco! Inferma salute! Vigile sonno che non è ciò che è! Questo è l'amore che io
sento, senza sentire amore in tutto questo! E tu non ridi? (William Shakespeare) T
148
Devo essere crudele per essere gentile? (William Shakespeare) T
149
L'addio che ci separa è un dolore così dolce, che ti direi "buona notte" fino a
domattina. (Shakespeare) T
150
Perché, Arrigo, parlo a te dei miei nemici, a te che sei il più vicino e più caro del
miei nemici? Non mi meraviglierei che tu per servile paura, bassa inclinazione, e sotto
l'impulso del malumore combattessi contro di me al soldo di Percy seguendolo alle calcagna
come un cane, umiliandoti ad ogni suo cipiglio e mostrando così fin a qual punto tu sia
degenerato. (William Shakespeare) T
151
Macché! io sono nei loro cuori, e so perché fanno così; sarebbero contenti di andare
in altri luoghi; e discendono con pauroso coraggio, pensando con questa faccia di farci
credere che hanno coraggio; ma non è vero. (William Shakespeare) T
152
Sono libero come il primo uomo fatto dalla natura/Prima che iniziarono le leggi
basilari della servitù/Quando il nobile selvaggio correva libero nei boschi. (John Dryden) T
153
La mia ferita è grande perché è così piccola. (John Dryden) T
154
Sta in guardia dalla furia di un uomo paziente. (John Dryden) T
155
Piccoli omicidi Jules Feiffer T
156
In solitudine quando siamo meno soli. (Lord Byron) T
157
Egli era il più prossimo e caro nemico e il mio timore di una pessima fine (Thomas
Middleton) T
8
158
Che paradiso è l’amore! O che inferno! (Thomas Middleton and Thomas Dekker)
T
159
La prostituta onesta Thomas Middleton and Thomas Dekker titolo T
A
160
Noi irlandesi siamo troppo poetici per essere poeti; siamo una nazione di brillanti
falliti, ma siamo i più grandi parlatori dai tempi dei greci (Oscar Wilde) A
1. Mostrami un uomo o una donna che non sopportano misteri e io ti mostrerò uno uno stolto.
Uno stolto intelligente – forse – ma uno stolto come loro.
(Raymond Chandler)
161
Durante tutta la sua vita Isidora (Duncan) è stata una idealista pratica (Truman
Capote) A
162
Sono una persona profondamente superficiale (Andy Warhol) A
163
Arte, tu sei il mio delizioso tormento.(Ralph Waldo Emerson) A
164
La pausa, quell silenzio toccante, quel silenzio eloquente, che silenzio
geometricamente progressive che spesso raggiunge l’effetto desiderato dove nessuna
combinazione di parole, sebbene felice, potrebbe raggiungerlo (Mark Twain
Autobiography) A
165
Dobbiamo credere nel libero arbitrio. Non abbiamo scelta. (Isaac Bashevis
Singer) A
166
La miglior cura per l’insonnia è dormire molto. (W.C. Fields) A
9
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