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Etichettatura
Etichettatura delle sostanze chimiche e miscele
Il regolamento CLP introduce le modalità di “Comunicazione dei pericoli per mezzo
dell’etichettatura” che assieme alla Scheda di dati di sicurezza, così come stabilito nel
regolamento Reach, rappresentano gli strumenti con cui si comunicano i pericoli derivanti
dalle sostanze e miscele chimiche.
Classification, Labelling & Packaging of substances and mixtures
Le norme relative alla etichettatura delle sostanze e miscele chimiche coinvolgono i
seguenti soggetti:



Fabbricanti e importatori di sostanze e miscele
Utilizzatori a valle di sostanze e miscele
Distributori di sostanze e miscele (compresi i rivenditori al dettaglio)
e vanno applicate nel caso in cui:




La sostanza o miscela è classificata pericolosa
Una miscela, anche se non classificata pericolosa, è riportata nella parte 2
dell’Allegato II del CLP
Un articolo esplosivo risponde ai criteri indicati nella parte 2.1 dell’Allegato I del
CLP.
La sostanza o miscela rientra nell’elenco dei prodotti biocidi e fitosanitari.
Norma generale
Come norma generale il CLP prescrive che l’etichetta venga disposta saldamente
sull’imballaggio, contenente la sostanza o miscela, e sia leggibile orizzontalmente. Gli
elementi dell’etichetta devono essere nettamente distinguibili dallo sfondo e devono
essere, per dimensione e spaziatura, chiaramente leggibili. La lingua utilizzata è quella
ufficiale dello Stato membro, nel cui mercato è stata immessa la sostanza o miscela.
Classi di pericolo
La classificazione dei pericoli, secondo il regolamento CLP, avviene individuando il tipo di
pericolo (fisico, per la salute umana, per l’ambiente), attribuendo poi una classe in
funzione della natura e suddividendo in categorie, all’interno di ogni classe, secondo la
gravità del pericolo stesso.
FISICO
SALUTE UMANA
16 Classi di pericolo
 Esplosivi
 Gas infiammabili
 Aerosol infiammabili
 Gas comburenti
 Liquidi infiammabili
 Solidi infiammabili
 Liquidi piroforici
 Solidi piroforici
 Sostanze che, a contatto
con l’acqua, emettono gas
infiammabili
 Liquidi comburenti
 Solidi comburenti
 Perossidi organici
 Gas sotto pressione
 Sostanze autoriscaldanti
 Sostanze autoreattive
 Corrosivi per i metalli
10 Classi di pericolo
 Tossicità acuta
 Corrosione/irritazione cutanea
 Danni rilevanti/irritazione
oculare
 Sensibilizzazione respiratoria e
cutanea
 Tossicità sistemica su organi
bersaglio a seguito di
esposizione singola
 Tossicità sistemica su organi
bersaglio a seguito di
esposizione ripetuta
 Mutagenicità
 Cancerogenicità
 Tossicità riproduttiva
 Tossicità a seguito di
aspirazione.
AMBIENTE
2 Classi di pericolo
 Pericolosità acuta per
l’ambiente acquatico
 Pericolosità cronica per
l’ambiente acquatico
Elementi dell’etichetta
L’etichetta deve prevedere i seguenti elementi di comunicazione:








Nome, indirizzo e numero telefonico del fornitore
Quantità nominale contenuta nel collo, se non già indicata altrove
Identificatori del prodotto
Se del caso,i pittogrammi di pericolo
Se del caso, le avvertenze
Se del caso, le indicazioni di pericolo
Se del caso, gli opportuni consigli di prudenza
Se del caso, una sezione di informazioni supplementari
Dettagli di contatto
Ogni qualvolta un soggetto, all’interno della catena di approvvigionamento di una sostanza
o miscela, modifica l’imballaggio, egli deve aggiungere il proprio nominativo e i dettagli di
contatto, accanto a quelli del suo fornitore. Lo stesso dicasi nel caso in cui l’etichetta
originale venga tradotta in un’altra lingua.
Identificatori del prodotto
Devono essere previsti, allo scopo di identificare inequivocabilmente la sostanza, almeno:

Denominazione e numero identificativo, così come da parte 3, allegato VI CLP


Denominazione e numero identificativo, così come da inventario delle classificazioni
e etichettature, se il prodotto non è incluso nella parte 3, allegato VI CLP
Denominazione IUPAC (o altra riconosciuta internazionalmente) e numero CAS, se il
prodotto non è incluso nella parte 3, allegato VI CLP, né all’interno dell’inventario
delle classificazioni e etichettature
Nel caso, invece, di miscela:


Nome commerciale o designazione
Identità di tutte le sostanze componenti la miscela che contribuiscono alla sua
classificazione rispetto alle varie classi di pericolo.
Pittogrammi di pericolo
Un pittogramma è una rappresentazione grafica, atta a comunicare informazioni relative a:



un pericolo fisico
un pericolo per la salute umana
un pericolo per l’ambiente
e l’attribuzione di uno o più dei nove simboli previsti dal CLP è strettamente legata alla
classificazione della sostanza o miscela.
Il colore e la presentazione della etichetta devono consentire la netta visibilità del
pittogramma. Nel caso di sostanze o miscele classificate per più di un pericolo, può essere
richiesto l’inserimento nell’etichetta di diversi pittogrammi.
Il regolamento CLP prevede anche regole di precedenza relative a particolari pittogrammi
di pericolo e classificazioni.
Per i pericoli fisici, si utilizzano i pittogrammi GHS01, GHS02, GHS03, GHS04 e GHS05.
GHS01
GHS02
GHS03
GHS04
GHS05
Per comunicare i pericoli per la salute umana, si utilizzano i pittogrammi GHS06,
GHS07 e GHS08.
GHS06
GHS07
GHS08
Per i pericoli per l’ambiente, si utilizza il pittogramma GHS09.
GHS09
Avvertenze
Un’avvertenza indica il relativo livello di gravità di un particolare pericolo. Sull’etichetta
figurano le avvertenze pertinenti secondo la classificazione della sostanza o miscela: per i
pericoli più grave deve figurare l’avvertenza “pericolo”, mentre per quelli meno gravi deve
essere riportata l’avvertenza “attenzione”.
Indicazioni di pericolo
Sull’etichetta devono essere riportate anche le indicazioni di pericolo pertinenti che
descrivono la natura e gravità dei pericoli derivanti dalla sostanza o miscela. Se queste
ultime appartengono a più classi di pericolo devono figurare sull’etichetta tutte le
indicazioni di pericolo risultanti dalla classificazione.
Le indicazioni di pericolo sono codificate con un codice alfanumerico univoco, costituito
dalla lettera “H” e da tre numeri.
Da H200 a H299: indica pericolo fisico
Da H300 a H399: indica pericolo per la salute umana
Da H400 a H499: indica pericolo perl’ambiente
H200
H201
H202
H203
H204
H205
H220
H221
–
–
–
–
–
–
–
–
Esplosivo instabile
Esplosivo; pericolo di esplosione di massa
Esplosivo; grave pericolo di proiezione
Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione
Pericolo di incendio o di proiezione
Pericolo di esplosione di massa in caso d'incendio
Gas altamente infiammabile
Gas infiammabile
H222 – Aerosol altamente infiammabile
H223 – Aerosol infiammabile
H224 – Liquido e vapori altamente infiammabili
H225 – Liquido e vapori facilmente infiammabili
H226 – Liquido e vapori infiammabili
H228 – Solido infiammabile
H240 – Rischio di esplosione per riscaldamento
H241 – Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento
H242 – Rischio d'incendio per riscaldamento
H250 – Spontaneamente infiammabile all'aria
H251 – Autoriscaldante; puň infiammarsi
H252 – Autoriscaldante in grandi quantitŕ; puň infiammarsi
H260 – A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente
H261 – A contatto con l'acqua libera gas infiammabili
H270 – Puó provocare o aggravare un incendio; comburente
H271 – Puó provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente
H272 – Puó aggravare un incendio; comburente
H280 – Contiene gas sotto pressione; puó esplodere se riscaldato
H281 – Contiene gas refrigerato; puó provocare ustioni o lesioni criogeniche
H290 – Puó essere corrosivo per i metalli
H300 – Letale se ingerito
H301 – Tossico se ingerito
H302 – Nocivo se ingerito
H304 – Puó essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie
H310 – Letale per contatto con la pelle
H311 – Tossico per contatto con la pelle
H312 – Nocivo per contatto con la pelle
H314 – Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari
H315 – Provoca irritazione cutanea
H317 – Puó provocare una reazione allergica cutanea
H318 – Provoca gravi lesioni oculari
H319 – Provoca grave irritazione oculare
H330 – Letale se inalato
H331 –Tossico se inalato
H332 – Nocivo se inalato
H334 – Puó provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato
H335 – Puó irritare le vie respiratorie
H336 – Puó provocare sonnolenza o vertigini
H340 – Puó provocare alterazioni genetiche
H341 – Sospettato di provocare alterazioni genetiche
H350 – Puó provocare il cancro
H351 – Sospettato di provocare il cancro
H360 – Puó nuocere alla fertilità o al feto
H361 – Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto
H362 – Puó essere nocivo per i lattanti allattati al seno
H370 – Provoca danni agli organi
H371 – Puó provocare danni agli organi
H372 – Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta
H373 – Puó provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta
H400 – Molto tossico per gli organismi acquatici
H410 – Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
H411 – Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
H412 – Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
H413 – Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
Consigli di prudenza
Il regolamento CLP prevede di inserire nell’etichetta i consigli di prudenza pertinenti, che
forniscono indicazioni sulle misure necessarie per ridurre al minimo o prevenire gli effetti
nocivi per la salute umana o per l’ambiente.
I consigli di prudenza sono codificati con un codice alfanumerico univoco, costituito dalla
lettera “P” e da tre numeri.
Corrispondenza tra classi di pericolo e pittogrammi
GHS01
GHSO2
GHS03
GHS04
GHS05
GHS06
GHS07
GHS08
Esplosivi instabili
Esplosivi delle divisioni 1.1, 1.2, 1.3 e 1.4
Sostanze e miscele autoreattive, tipi A e B
Perossidi organici, tipi A e B
Gas infiammabili, categoria di pericolo 1
Aerosol infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2
Liquidi infiammabili, categorie di pericolo 1, 2 e 3
Solidi infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2
Sostanze e miscele autoreattive, tipi B, C, D, E, F
Liquidi piroforici, categoria di pericolo 1
Solidi piroforici, categoria di pericolo 1
Sostanze e miscele autoriscaldanti, categorie di pericolo 1 e 2
Sostanze e miscele che a contatto con l’acqua emettono gas
infiammabili,categorie di pericolo 1,2 e 3
Perossidi organici, tipi B, C, D, E, F
Gas comburenti, categoria di pericolo 1
Liquidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3
Solidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3
Gas sotto pressione:
Gas compressi;
Gas liquefatti;
Gas liquefatti refrigerati;
Gas disciolti
Corrosivo per i metalli, categoria di pericolo 1
Corrosione cutanea, categorie di pericolo 1A, 1B e 1C
Gravi lesioni oculari, categoria di pericolo 1
Tossicità acuta (per via orale, per via
cutanea, per inalazione), categorie di
pericolo 1, 2 e 3
Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categoria di
pericolo 4
Irritazione cutanea, categoria di pericolo 2
Irritazione oculare, categoria di pericolo 2
Sensibilizzazione cutanea, categoria di pericolo 1
Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione singola, categoria di
pericolo 3
Irritazione delle vie respiratorie
Narcosi
Sensibilizzazione delle vie respiratorie, categoria di pericolo 1
Mutagenicità sulle cellule germinali, categorie di pericolo 1A, 1B e 2
Cancerogenicità, categorie di pericolo 1A, 1B, 2
Tossicità per la riproduzione, categorie di pericolo 1A, 1B e 2
Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione singola, categorie di
pericolo 1 e 2
Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione ripetuta, categorie di
pericolo 1 e 2
Pericolo in caso di aspirazione, categoria di pericolo 1
Pericolo acuto, categoria 1
Pericolo cronico, categorie 1 e 2
GHS09
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