Analisi dei pericoli nella filiera dei prodotti della
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Analisi dei pericoli nella filiera dei prodotti della
Analisi dei pericoli nella filiera dei prodotti della pesca trasformati Dott. Mino Orlandi Medico veterinario Dipartimento di Prevenzione Azienda ASL 5 Spezzino Imperia 12 giugno 2009 Reg. (CE) N. 178/2002 Art. 14 (Requisiti di sicurezza degli alimenti) Divieto di immissione sul mercato di alimenti a rischio: - dannosi per la salute - inadatti al consumo umano Reg. (CE) N. 178/2002 Art. 14 (Requisiti di sicurezza degli alimenti) Per stabilire se un Alimento è dannoso per la salute occorre considerare: - probabili effetti immediati e/o a breve termine su consumatore e suoi discendenti - probabili effetti tossici cumulativi - sensibilità di specifiche categorie di consumatori Reg. (CE) N. 178/2002 Art. 14 (Requisiti di sicurezza degli alimenti) Inadatto al consumo umano secondo l’uso previsto : - Contaminazione dovuta a materiale estraneo - Contaminazione legata ad altri fattori - Putrefazione, deterioramento, decomposizione Reg. (CE) N. 178/2002 Art. 14 (Requisiti di sicurezza degli alimenti) Alimenti sicuri se conformi alle specifiche disposizioni: • comunitarie • legislazione nazionale Obblighi per Operatori del Settore Alimentare (OSA) • Attività registrate (Reg. 852/2004) • Attività riconosciute (Reg. 853/2004) c.d. Bollo CE Obblighi degli OSA Reg. 852/2004 Art. 4 Requisiti generali e specifici in materia d’ igiene 2. Gli OSA … rispettano: • i requisiti generali in materia d’ igiene di cui all’ allegato II • ogni requisito specifico previsto dal Reg 853/2004 Obblighi degli OSA Reg. CE N. 852/2004 Art. 4 Requisiti generali e specifici in materia d’ igiene 3. Gli OSA se necessario adottano le seguenti misure igieniche specifiche: a) Rispetto dei criteri microbiologici d) Mantenimento della catena del freddo e) Campionature e analisi Obblighi degli OSA Art. 5 Reg. 852/2004 Gli OSA predispongono, attuano e mantengono una o più Procedure permanenti, basate sui principi del sistema HACCP Art. 5, c. 2 Reg. 852/2004 (Principi del sistema HACCP) • Identificazione pericoli • Identificazione CCP • Stabilire Limiti critici • Procedure di sorveglianza • Azioni correttive • Procedure di verifica • Predisporre documenti e registrazioni Obblighi degli OSA prodotti della pesca Reg. 853/2004 Cap. V (Norme sanitarie) Oltre a garantire la conformità ai requisiti microbiologici: A. Caratteristiche organolettiche B. Istamina C. Azoto volatile totale D. Parassiti E. Tossine nocive Obblighi degli OSA: Requisiti specifici Reg. 853/2004 All. III - Sez. VIII (Prodotti della pesca) Non applicabili vendita dettaglio Applicabili vendita dettaglio (solo CE) e CE • Cap. III – B Prod. Congelati • Cap. V - Norme sanitarie: organolettico, istamina, AVT, parassiti, tossine nocive • Cap. VII • Conservazione Cap. VIII - Trasporto • Cap. III – A (Prodotti freschi) C (Separati meccanicamente) D (Parassiti) • Cap. IV - Prodotti trasformati • Cap. VI - Confezionamento e imballaggio Obblighi degli OSA: Requisiti specifici Reg. 853/2004 All. III - Sez. VIII (Prodotti della pesca) Non applicabili vendita dettaglio Applicabili vendita dettaglio (Solo CE) e CE Cap. V (Norme sanitarie) D - Parassiti: • “Obbligo controllo visivo per ricerca endoparassiti visibili prima dell’ immissione sul mercato” • “Manifestatamente infestati” • Controllo visivo (Reg. 2074/2005) Cap. III (Requisiti) D – Parassiti: • Trattamento a -20 °C x 24 h • Obbligo per “pesci crudi o praticamente crudi” • Obbligo attestazione del produttore • Deroghe su dati epidemiologici • Nota Min. Salute 11.3.2009 Reg. 853/2004 All. I (Definizioni) Prodotti della pesca trasformati I prodotti trasformati risultanti dalla trasformazione di prodotti della pesca o dall’ ulteriore trasformazione di detti prodotti trasformati Prodotti composti Alimenti che contengono prodotti vegetali e prodotti trasformati di o.a. Reg. 852/2004 Art 2 (Definizioni) Trattamento Qualsiasi azione che provoca una modificazione sostanziale del prodotto iniziale, compresi trattamento termico, affumicatura, salagione, stagionatura, essicazione, marinatura, estrazione, estrusione o una combinazione di tali procedimenti I processi di trasformazione delle acciughe Engraulis encrasicholus • Acciughe sotto sale • Acciughe marinate • Pasta d’ acciughe • Prodotti gastronomici a base d’ acciughe salate o marinate • Colatura d’ acciughe Acciuga sotto sale SALAMOIATURA (UMIDA / SECCA)* DECAPITAZIONE ED EVISCERAZIONE MANUALE* Filetti sottolio SALAMOIATURA (UMIDA / SECCA)* DECAPITAZIONE ED EVISCERAZIONE MANUALE* LAVAGGIO IN SALAMOIA LAVAGGIO IN SALAMOIA SALATURA IN BARILI (STRATI DI SALE E PESCE ALTERNATI) SALATURA IN CONTENITORI (STRATI DI SALE E PESCE ALTERNATI) PRESSATURA PRESSATURA MATURAZIONE MATURAZIONE LAVAGGIO E DESQUAMATURA LAVAGGIO E RICOLMATURA CON SALE ASCIUGATURA AGGRAFFATURA SCATOLE FILETTATURA MANUALE LAVAGGIO SCATOLE IMBALLAGGIO E STOCCAGGIO IN CELLA CONFEZIONAMENTO SOTTOLIO IMBALLAGGIO E STOCCAGGIO IN CELLA Reg. 178/2002 Art 3 (Definizioni) Pericolo o Elemento di pericolo Agente biologico, chimico o fisico contenuto in un alimento o mangime, o condizione in cui un alimento o mangime si trova, in grado di provocare un effetto nocivo sulla salute Rischio Funzione della probabilità e della gravità di un effetto nocivo per la salute, conseguente alla presenza di un pericolo Documenti di riferimento • Regolamenti Pacchetto igiene • Normativa nazionale • Atti Conferenza Stato Regioni (Linee guida) • Manuali di corretta Prassi igienica • Letteratura scientifica • Codex, norme settore volontario, ecc. CCP Qualsiasi punto, tappa o procedura ove sia possibile, mediante un'azione di controllo adeguata, evitare, eliminare o ridurre ad un livello accettabile un pericolo per la sicurezza alimentare LIMITI CRITICI • Normativa o fissati autonomamente • Sono rappresentati dai valori estremi tollerabili dal punto di vista della sicurezza del prodotto • Separano ciò che è ammissibile da ciò che è inammissibile • Parametri osservabili o misurabili (temperatura, tempo, pH, aspetto, ecc.) Documento SANCO/1995/2005 Rev.3 (Guida all’ applicazione delle procedure basate sui principi del sistema HACCP e alla semplificazione) • Orientamento sull’ applicazione delle procedure • Flessibilità (piccole imprese) DIFETTI • • • I difetti (come i pericoli) possono essere di natura: (micro) biologica – (sostituzione di specie = frode; CBT, spoilage, ecc.) chimica – (ossidazione della frazione lipidica, disidratazione, autolisi, ecc. ) fisica – (presenza lische, residui pelle, visceri, cristalli struvite, difetti texture, ecc.) DIFETTI • Difetti di altra natura: non corretta etichettatura (denominazione specie ittiche, ingredienti, allergeni, ecc.) non corretta identificazione lotti (rintracciabilità) errori di pesatura sviluppo odori anomali CCP Acciughe sotto sale • Ricezione materia prima - L.C.: - (Categoria freschezza – Reg. 2406/96) - (Anisakis – Reg. 853/2004) - (Istamina – Reg. 2073/2005) • Fase Salagione/Maturazione - L.C.: – – – (Istamina, Listeria m. - Reg. 2073/2005) (Salmonella spp. - L. 283/62) (Contaminanti – Reg. 1881/2006) • Fase Conservazione - L.C.: – (Istamina - Reg. 2073/2005) Reg 2406/96 – Pesce azzurro Categorie: Extra - A - B - Non ammesso Parametri: Pelle, opercoli, occhio, branchie, odore branchie, consistenza carne, muco cutaneo Trasporto in acqua e ghiaccio (CSW) Analisi dei pericoli - Listeria monocytogenes Acciughe salate • pH: 5,4 - 5,9 • aW: 0,71 - 0,72 • NaCl: sol. Satura 26,5 % Acciughe marinate • pH: 4,0 – 4,4 • aW: 0,92 • NaCl: > 18,0 % Reg 2073/2005 (pH < = 4,4) (aW <= 0,92) (pH <= 5,0 e <= 0,94) Alimenti pronti che non costituiscono terreno favorevole per L.m.: < 100 UFC/g (termine shelf life) Analisi dei pericoli Larve parassiti fam. Anisakidae Acciughe salate • pH: 5,4 - 5,9 • aW: 0,71 - 0,72 • NaCl: sol. satura 26,5 % per almeno 2 mesi Acciughe marinate • pH: 4,0 – 4,4 • aW: 0,92 • Salamoia: NaCl 10% e Ac.acetico 6% per 24 ore Reg 853/2004 – All. II, Sez. VIII, Cap. III-D Trattamento: - 20 °C x 24 ore CCP x Pericolo larve parassiti in Prodotti crudi o praticamente crudi • Obbligo trattamento (materia prima o prodotto finito): - 20 °C x 24 ore • Obbligo di certificazione Tempi sopravvivenza L 3 post trattamento Salagione NaCl secco 10 min Khalil, 1969 Salamoia 24 ore Khalil, 1969 Sol. 33% 8 gg Nyard, 1967 Sal. > 20 ° B 10 gg Tempi sopravvivenza L 3 post trattamento Marinatura Ac. acetico 4% + NaCl 6% Ac. acetico 4% + NaCl 6% 10 g/l + 1 p. aceto + 3 p. acqua + conservazione a + 5°C NaCl 10-14% + Aceto + conservazione in olio 70 gg Smith, 1978 25 gg Dollfus, 1970 Oltre 14 gg Gianfaldoni, 1990 13 gg Arcangeli, 1996 Istamina n c m M Prodotti Pesca (Istidina) 9 2 100 mg/Kg 200 mg/Kg Prod. pesca (Maturazione enzimatica) 9 2 200 mg/Kg 400 mg/Kg Acciughe sotto sale • Salamoia (18-25% o 25-33%) • Pressatura (40 g/cm2) (100 g/cm2) • Temperatura maturazione (circa 20 °C) • Durata maturazione (min. 2 – opt. 5 mesi) Fasi Anchoitage (Salagione + maturazione) • Iniziale (2 sett) • Intermedio (4 mesi) • Maturo (anchoado) (8 mesi) • Sovramaturo (postanchoado) Sovrammaturazione • Semiconserve • Temp. opt. magazzinaggio: 7-10 °C • Perdita consistenza masse muscolari • Produzione CO2 • Cristalli o patina biancastra tirosina • Istamina (batteri istaminogeni alotolleranti; enzima opt. 20-37 °C) IGP “Acciuga salata del Mar Ligure” Reg (CE) N. 776/2008 del 4.8.2008 Lavorazione acciughe Liguria Totale stabilimenti con Bollo CE prodotti ittici Stabilimenti con Bollo CE x lavorazione acciughe Totale pescherie Laboratori acciughe annessi a pescherie Imperia (ASL 1) 18 6+1 pasta d’acciughe 52 8 Savona (ASL 2) 6 1 112 36 Genova (ASL 3) 20 1 211 23 Levante (ASL 4) 9 3 42 7 La Spezia (ASL 5) 13 1 76 3 TOTALI 66 13 493 77 Disciplinare di produzione • Lampara (1 aprile-15 ottobre) • Inizio lavorazione entro 12 ore da • • • cattura Pressatura (0,04 kg/cm2) Stagionatura (40-60 gg) in - barili di castagno - vasi di terracotta Confezionamento in “Arbanelle” vetro Latta - Sicilia Arbanella - Liguria Acciuga salata - Sicilia Acciuga salata - Liguria