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28 artisti per una rigenerazione urbana
28 artisti per una rigenerazione urbana cm 20 sezione tondino ∅ mm 12 ∅ cm 40 Il Consiglio di Zona 2 del Comune di Milano con la direzione artistica di City Art presenta 28 artisti per una rigenerazione urbana Coordinamento artistico Angelo Caruso da un’idea di Stefania Magrini Ringraziamenti per chi ha realizzato il basamento in cemento: Stefano Di Crosta, Annapaola Cova, Tito Haitam, Elena Comelli, Barbara Rosina, Daniela Pistillo, Poé Matteo George Inaugurazione e Open talk su Public e Social Art analogie e differenze Sala del Consiglio 11 aprile, ore 17,00 Esposizione 11 - 27 aprile 2016 Orario Lunedì - sabato dalle 9,00 alle 19,00 Sede del Consiglio di Zona 2, Viale Zara 100 Milano Ingresso libero Editing progettuale Giorgio Bulzi, Simona Avogadri, Federica Mangiarotti, Allestimento e logistica Federica Antonini e Alberto Furlan Grafica Fabio Berrettini Trasporti MM5 fermata Marche Tram 5 Per info Spazio City Art, Via Dolomiti 11, 20127 Milano C. 335 7689814 [email protected] www.cityart.it Finito di stampare nel marzo 2016 presso IMD Lucana SNC - Pisticci (MT) intro Jacqueline Ceresoli 05 Micaela Mander 09 Annapaola Cova 12 Carole Lynn McGrath 14 basa_menti 03 Piazza d’Archi Installazione ideata in collaborazione con un gruppo di giovani architetti, coordinati da Poé Matteo George e Giovanni Wegher, trasforma un marciapiede da parcheggio improprio per pochi, a piazzetta pedonale per tutti. Con il contributo economico di oltre 50 cittadini attraverso una campagna di crowdfunding. L’installazione del febbraio 2015 è stata la scintilla che ha dato luogo alle opere degli artisti riutilizzando i basamenti. basa_menti 04 Arte Sociale: via Padova cantiere di spazi inclusivi jacqueline ceresoli Milano vive una metamorfosi urbanistica e architettonica, socioculturale senza precedenti, riqualificando le zone multietniche, come via Padova, coinvolgendo diversi artisti promotori di progetti, eventi, azioni e opere condivise e partecipate che generano relazioni tra diversi flussi di mobilità. In particolare la trasformazione di via Padova in uno spazio inclusivo, attraverso i progetti di City Art, associazione no profit che da anni propone installazioni, azioni artistiche condivise con gli abitanti del quartiere e le scuole primarie, dove oggi si formano gli adulti di domani. L’obiettivo dell’arte sociale è di “educare” al senso di appartenenza e convivenza transnazionale. Più delle opere e installazioni site specific d’autore, meglio risponde a un obiettivo di arte sociale il basa_menti 05 coinvolgimento diretto degli alunni del Liceo Artistico di Brera, al fine di arginare l’esclusione sociale attraverso attività artistiche più efficaci delle singole opere, diffuse in diversi luoghi del quartiere. City Art mette in opere diverse attività artistiche come mezzo di sviluppo del cambiamento sociale. Interviene nelle aree decentrate coinvolgendo artisti e cittadini, anche fasce anonime della popolazione, per attivare strategie “inclusive”. In questo modo superando il concetto di arte pubblica (passiva, decorativa) con azioni artistiche mirate, condivise dal basso, attraverso diverse modalità di partecipazione, valorizzando un aspetto formativo-educativo e tenendo conto del contesto urbano, delle emergenze sociali del quartiere in cui agisce. Sondare in che modo l’aspetto processuale e relazionale dell’arte partecipata produce effetti rigenerativi, azioni utili per la comunità locale, sviluppando un aspetto d’integrazione sociale tra vecchi e nuovi abitanti del quartiere di via Padova, per rafforzare il concetto di coesione e appartenenza sociale. basa_menti 06 Questo progetto di arte sociale si pone come opportunità di espressione, confronto, scambio tra artisti e il territorio mediante azioni condivise, con la partecipazione degli abitanti e delle micro realtà locali, le quali assumendosi la responsabilità della creazione dell’intervento ad ampio raggio non produce opere contemplativepassive ma attive e comunitarie. L’arte sociale promuove innovazione socio-culturale attraverso pratiche partecipative materiali e immateriali: è sismografo di processi inclusivi d’integrazione sociale, fenomeni complessi di cambiamento ancora in atto e in una prospettiva più ampia della tradizionale Public art, capace di attivare pratiche d’innovazione collettiva. Il quartiere, la strada, gli abitanti con opere, installazioni e azioni condivise, plasmano sistemi di valori comunitari contro i muri e le differenze culturali, come antidoto alla paura del nuovo in un ambito interdisciplinare come dispositivo cognitivo, empatico e di riqualificazione socioculturale. basa_menti 07 Contact, evento di social art in una classica casa di ringhiera milanese. basa_menti 08 Arte urbana e riqualificazione dei quartieri micaela mander Milano non è nuova ad operazioni di questo genere: gli artisti contemporanei negli scorsi decenni hanno occupato la galleria Vittorio Emanuele, i cartelloni pubblicitari, alcuni luoghi significativi della città. In genere la loro presenza è osservata con curiosità e sospetto, gli studiosi negli ultimi anni si sono dedicati alla redazione di una storia del fenomeno dell’arte urbana. La mostra evento in viale Zara si caratterizza per la somma di questi aspetti, che la rende un fenomeno a sé, un nuovo capitolo del rapporto tra l’arte contemporanea e il territorio in cui l’azione estetica ha luogo: innanzitutto la forte motivazione degli ideatori della manifestazione, poi il legame non scontato con le istituzioni pubbliche, infine l’uniformità della richiesta, in modo da indirizzare gli artisti verso la creazione di un parco di sculture che non sia effimero, basa_menti 09 si badi bene, ma che diventi permanente. La mostra negli spazi del Consiglio di Zona 2 all’interno di una storica scuola della zona nord di Milano, non è perciò destinata ad esaurirsi in una provocazione che duri lo spazio del periodo espositivo, bensì vuole divertire, suscitare riflessioni e dialogo in un tempo lungo, e in un luogo, dove le sculture verranno successivamente collocate. Questo luogo sarà l’insieme delle sedi istituzionali della Zona 2, ovvero un’ampia porzione della città, che vede al suo interno ad esempio il naviglio della Martesana, Cascina Turro in Piazza Governo Provvisorio, ma anche via Padova e il Parco Trotter, cuore della Milano multietnica, sede di una storica scuola elementare che negli ultimi decenni è divenuta un punto di riferimento per chi guarda all’integrazione come l’unica via percorribile per il futuro di Milano e non solo. City Art, da anni al centro della promozione di azioni urbane, ha pensato alla Zona nel suo complesso non solo perché ha sede proprio lì - e del resto è da sempre a stretto contatto con il quartiere -, ma anche per il forte valore simbolico dell’operazione: l’arte non si può disgiungere dalla basa_menti 10 politica, dalla società, dalle persone che compongono lo spazio e il tempo in cui l’arte dei giorni nostri vive e si muove. Il bosco di opere d’arte entrerà negli spazi chiusi, la natura artefatta dagli artisti si riapproprierà dei locali dell’uomo politico, in una sorta di memento permanente alle istituzioni sull’importanza dell’arte per la vita dell’uomo. Un bosco infatti: a ciascuno degli artisti invitati è stata messa a disposizione una base di cemento, in precedenza utilizzata per un altro evento temporaneo di microarchitettura pubblica. City Art, nella logica del recupero e riciclo, ha chiesto agli artisti di utilizzare questi basamenti per trasformarli in supporto ad un’opera che si relazioni al contesto in cui è nato il progetto: confronto e contatto fra le culture. Ogni artista lo ha declinato, secondo una propria poetica e stile, così da farci stupire e all’occasione ha generato qualcosa di inedito anche per gli artisti stessi; sempre prevalgono l’impegno, i colori, la voglia di regalare alla città un pezzettino di sé e della propria ricerca. basa_menti 11 Da dove nasce l’installazione annapaola cova L’idea dell’installazione nasce nell’ambito del progetto Luoghi Ideali promosso da diverse realtà nel quartiere di via Padova, tra cui il Circolo PD e CityArt nel corso del 2014-2015. Il progetto ha inteso mostrare il volto sconosciuto di via Padova, una via/quartiere di Milano che, pur collocandosi in posizione semi centrale (via Padova parte da Piazzale Loreto, a poco più di due km da Piazza San Babila), è spesso percepito come luogo di estrema periferia e che, essendo storicamente caratterizzato da forti flussi immigratori, è noto come quartiere multietnico con problemi di integrazione e convivenza. Trasformare la pelle di via Padova, intervenendo nei luoghi dove via Padova vive - i cortili, i condomini, i negozi - per mutare parallelamente la percezione di via Padova, tanto da parte di chi basa_menti 12 ci vive quanto da parte di non ci vive: via Padova non più come luogo da evitare ma come luogo da vivere e frequentare. Per rispondere al degrado con l’arte e la bellezza, il progetto ha coinvolto giovani artisti per dipingere le saracinesche dei negozi e trasformare la via in una galleria d’arte a cielo aperto. Per favorire le relazioni e il dialogo, anche interculturale, ha realizzato incontri nei condomini per orientare e informare sulla corretta gestione della raccolta differenziata. Per rispondere alla domanda “cosa posso fare io per la legalità?”, ha coinvolto abitanti e amministratori in un percorso comune di conoscenza e azione sul tema delle regole comuni dell’agire individuale e collettivo, civile e politico. Per valorizzare la realtà commerciale del quartiere ha intervistato commercianti e associazioni con l’obiettivo realizzare una guida alla scoperta del quartiere, mettendo anche le basi per dare nuovamente vita ad un’associazione dei commercianti che da troppi anni manca nel quartiere. basa_menti 13 Arte tra la gente carole lynn mcgrath Quando ho incominciato ad occuparmi di cultura in Zona 2 non conoscevo affatto le realtà delle arti visive che qui operano. Gradualmente e con piacere, ho scoperto molti dei numerosi artisti attivi sul territorio e le loro gallerie, ateliers e studi. Il Consiglio di Zona 2 ha contribuito a tanti progetti di artisti locali, da mostre a murales, da istallazioni ad incontri. Il progetto Basa-Menti ci è piaciuto per il suo radicamento territoriale e per il suo coinvolgimento di realtà della nostra zona, ma anche per la sua capacità di coinvolgere artisti che non lavorano stabilmente nel nostro territorio e che hanno realizzato alcune delle opere esposte, ad esempio gli allievi del Liceo Artistico di Brera. Sono artisti che vedono la Via Padova e i suoi dintorni con occhi freschi e, oserei dire, più obiettivi rispetto a basa_menti 14 chi la frequenta abitualmente. L’impatto totale di queste sculture è impressionante: alcune sono divertenti, altre molto serie, altre ancora ironiche oppure con una vena di malinconia. L’insieme risulta molto bello e mi piace immaginare come ogni artista davanti a questo basamento di cemento abbia lasciato libera la fantasia e abbia incominciato a creare, prima con la mente e poi con le mani. Siamo contentissimi che queste opere rimarranno qui in Zona 2, nel territorio per il quale sono state ideate. Dopo questa mostra decideremo, insieme agli artisti stessi e a City Art, dove collocare ognuna di esse: nei parchi, nelle Biblioteche, nei Centri di Aggregazione Giovanile o in altri spazi pubblici. Per la durata della mostra, però, si potrà godere di una visione unica e totale di questo progetto di Social Art che va - in tutti i sensi - ben oltre il materiale umile col quale è stato concepito. A ciascuno degli artisti invitati è stata messa a disposizione una base di cemento, in precedenza utilizzata per un altro evento temporaneo di microarchitettura pubblica. basa_menti 15 28 artisti per una rigenerazione urbana Liceo Artistico di Brera Milano 18 Gico 19 Apostolo 20 Giorgio Bulzi 21 Gian Antonio Garlaschi, Gabriella Kuruvilla 22 Fanuccio 23 Angelo Caruso 24 Giuliana Bellini 25 Celina Spelta 26 Elisabetta Pagani 27 Pino Lia 28 Ilaria Berenice 29 Christian Flores Saavedra 30 Kwangwoo Han 31 Mavi Ferrando 32 basa_menti 16 Jean Pierrè Orrù 33 Raffaele Romano 34 Narciso Bresciani 35 Elisabetta Oneto 36 Giovanni Bai 37 Raimondo Masu 38 Stefano Sevegnani 39 Vorticerosa 40 Roger Ranko 41 Massimo Costantini 42 Emanuele Magri 43 Maria Amalia Cangiano, Ferdinando Gatto, Francesco Zaccone 44 Paolo Carnevale 45 basa_menti 17 Libertà di culto Liceo Artistico di Brera Milano Classe 4E p.g. Discipline Pittoriche Prof.ssa Anna Finetti legno cm 170X80 Acocella Olivia, Barbera Alessandra, Bazzani Penelope, Buono Elena, Esposito Sofia, Gario Maria, Graglia Elena, Grattoni Davide, Invernici Elisa, Kadiri Arsen, Lacchini Elisa, Lombardini Benedetta, Metta Alice, Montuschi Laura, Olivieri Cesare, Panori Elia, Piatti Virginia, Porcedda Pietro, Quattro Chiara, Rizzuto Cecilia, Romano Alice, Salonia Chiara, Sandre Martina, Sansoni Rachele, Todisco Michele, Uliana Elena basa_menti 18 Palafitta Gico materiali vari cm 180x30 basa_menti 19 WE-ME Apostolo due basamenti in cemento, specchio in acciaio, plexiglass cm 56X38 basa_menti 20 Le Tre Filatrici Giorgio Bulzi legno dipinto, matassa di ferro non anodizzato cm 190x110 basa_menti 21 (dis)orientamenti Gian Antonio Garlaschi, Gabriella Kuruvilla legno e acrilici cm 215x50 basa_menti 22 Portraits Fanuccio materiale di riciclo cm 150x30x30 basa_menti 23 L’albero Angelo Caruso legno e bandiere cm 150x150 basa_menti 24 Multiculturale Giuliana Bellini P.E.T, alluminio, acetato, colore cm 120X60 basa_menti 25 Nodi che si sciolgono nelle molteplici culture Celina Spelta cemento, bronzo, njlon, acrilico cm 70X30 basa_menti 26 Nostre e vostre paure Elisabetta Pagani materiale di riciclo cm 220x7X7 basa_menti 27 Il fato Pino Lia stoffa, ottone e legno cm 250X30 basa_menti 28 L’albero dell’umanità Ilaria Berenice ferro e materiale di recupero cm 170X80X80 basa_menti 29 L´uomo dal viso d’oro Christian Flores Saavedra materiale di riciclo cm 100X40X25 basa_menti 30 Movement atom #13 Kwangwoo Han gesso cm 67x13x13 basa_menti 31 Possibile Congiunzione Mavi Ferrando ferro e legno cm 195X45X160 basa_menti 32 L’abbraccio Jean Pierrè Orrù legno cm 160X50 basa_menti 33 Monumento al povero Raffaele Romano legno,sughero e stracci cm 70X20X15 basa_menti 34 Campanocchiale Narciso Bresciani terracotta cm 180X27X22 basa_menti 35 Warnot Elisabetta Oneto materiale di recupero cm 130x30 basa_menti 36 Monumento al migrante Giovanni Bai materiale di recupero cm 40Xh150 basa_menti 37 Per confutare Newton Raimondo Masu cemento, ferro, dolomite, mela cm 190x60x50 basa_menti 38 Albero luce Stefano Sevegnani rete colorata, legno di nocciolo cm 220X70 basa_menti 39 La condizione umana Vorticerosa sterco di elefante, resina, acrilico, tessuto, parole cm 150X80 Hanno partecipato all’opera: Nancy Ahmed (Egitto), Catherina Renaudin (Francia), Alexis Rosas (Perù), Ivan Senin (Russia), Ralena Soserova (Bulgaria), Mamedemba Beke Beke (Senegal), Keisuke Otobe (Giappone), Aleksander Zobec (Jugoslavia), Parid Rakipi (Albania), Alessandra Sposetti Brandao (Brasile), Bacchu Khan (Bangladesh), Adriana Coppe (Repubblica Ceca), Michal Itzhaik (Israele), Micaela Mander (Germania), Fiona Dalcengio (Australia) Si ringrazia il gruppo della Stecca dei BOX AUTO” basa_menti 40 Mondo In Fame Roger Ranko ferro recuperato dalla demolizione di industrie fallite cm 93X80X60 basa_menti 41 Diverse & Uguali Massimo Costantini Polistirolo, gesso, resina cm 130x80 basa_menti 42 Biocchicco Emanuele Magri materiali plastici vari cm 100X50 basa_menti 43 La porta dell’accoglienza Maria Amalia Cangiano, Ferdinando Gatto, Francesco Zaccone cemento, tubi plastica, poliuretano, carta cm 325x276x30 basa_menti 44 Arcobaleno verticale Paolo Carnevale ferro e ceramica cm 230X20 basa_menti 45 eventi organizzati In Volo l’art. 11 ottobre 2014 La colonna dell’immaginazione 21 / 22 maggio 2011 Workshop e installazione con 210 alunni delle Scuole Primarie Crispi e Martiri di Gorla nel 70° Anniversario della strage alla Scuola Elementare Francesco Crispi. Workshop e installazione di 300 alunni della Scuola Primaria Pimentel su 17 colonne in Via Padova su tolleranza e aggregazione multirazziale. MARTesana 9 giugno e 14 luglio 2013 2 giornate di eventi artistici, con installazioni e musica finanziate dal Comune di Milano, in coincidenza con le DomenicAspasso in Piazza Piccoli Martiri sul Naviglio Martesana. Per Corsi d’Arte nel Falterona luglio / agosto 2012 Installazione permanete nel Parco Nazionale sul Monte Falterona a Castagno d’Andrea, Firenze. ZigZArt 19 / 20 maggio 2012 Installazioni site specific di 9 artisti nel Campo Rom di Via Idro a Milano, per condividere con gli abitanti un progetto di estetica sociale e di arte sostenibile. Plaza: oltre il limite 1989-2009 novembre 2009 Milano Piazza Fontana 8 installazioni site specific ispirate al XX Anniversario della caduta del muro di Berlino. Provvisorial_MENTE la Public Art GOVERNA la Piazza maggio 2008 6 Installazioni site specific in Piazza Governo Provvisorio. Urban e Public Art i luoghi possibili settembre 2007 mostra d’installazioni video e foto nella sede del Consiglio di Zona 2 di Milano. City Art è uno Spazio no profit dedicato all’arte contemporanea, una piattaforma creativa, da cui decollano pensieri, forme e azioni che descrivono la complessità quotidiana. Contact 11 / 12 / 13 / 14 maggio 2006 Artistiperlapace settembre 2002 / giugno 2003 35 Artisti creano un evento culturale e sociale. Una classica casa di ringhiera milanese si trasforma in un luogo d’incontro artistico multietnico. Un evento che si è sviluppato in diverse città Svizzere ed Italiane contro la guerra in Iraq. RiGiraLArte 5 giugno 2005 / 10 ottobre 2004 Un evento di Urban Art, che segna lo spazio urbano con opere che si relazionano con diversi linguaggi artistici e i cittadini che usano la bicicletta per muoversi in città. Tramart acqua fonte di vita febbraio 2002 Su di un Tram in Piazza Castello, 8 artisti hanno effettuato installazioni sulla problematica Acqua in collaborazione con il CIPSI. Bring Us Together eguaglianza delle differenze maggio 1990 Nella Ex Sala Reale della Stazione Centrale di Milano. Collettiva di 100 artisti sul tema della multiculturalità, con il contributo del Comune di Milano. 1° Percorso Urbano di Viabilità Artistica 16 / 23 settembre 1989 Parco delle Basiliche Milano, 10 installazioni site specific “intriganti e provocatorie”, come disse il Corriere della Sera, in un luogo dedito allo spaccio dell’eroina, mostra pubblicata sulla rivista d’arte Imago. 11 | 27 aprile 2016 Viale Zara 100 Milano