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Le foglie - Comune di Sassuolo
Gli alberi Che cos’è un albero? Gli alberi sono le creature viventi che crescono di più; come tutte le piante hanno bisogno della luce del sole per crearsi nutrimento e crescere. Gli alberi ci forniscono l’ossigeno per respirare e assorbono l’anidride carbonica. Certi alberi vivono anche centinaia di anni. Vuoi scoprire quanti anni ha un albero? Tutti sanno che bisognerebbe contare gli anelli del tronco…ma non sarebbe ecologico tagliare un albero solo per sapere quanto è vecchio! C’è un metodo molto meno violento…..misura la circonferenza del suo tronco: ogni 2,5 cm equivalgono a circa 1 anno di vita. Come è fatto un albero? E’ una grande pianta con un tronco, dei rami e delle foglie. Allo stadio adulto un albero supera i 7 metri: se così non è, viene chiamato arbusto. L’estremità dell’albero è chiamta cima o chioma. Il fusto è la parte del tronco che non ha i rami i quali sono abbastanza solidi da portare le foglie, i fiori e i frutti. Le radici fissano l’albero a terra e si espandono per trovarvi l’acqua. Le specie arboree sono comunemente suddivise in due gruppi: quelle a foglie persistenti, o sempreverdi, e quelle a foglie decidue, o caducifoglie . Le specie sempreverdi, come il pino, l’abete, il cipresso e l’arancio, mantengono la chioma durante tutto l’anno e cambiano le foglie a rotazione. Le specie caducifoglie, come il platano, il pioppo e l’acero, perdono tutte le foglie una volta all’anno, in genere quando si avvicina il periodo freddo e meno luminoso. A seconda della forma delle foglie, inoltre, si distinguono gli alberi aghifoglie, come le conifere e le latifoglie, come il leccio e la quercia. La maggior parte delle aghifoglie sono sempreverdi, la maggior parte delle caducifoglie, invece, sono latifoglie. Conifera Latifoglia Le foglie Una foglia si divide nelle seguenti porzioni: Le foglie non sono tutte uguali, ogni pianta ha foglie particolari e uniche. Le foglie hanno poi margini diversi: Margine liscio, ovvero senza dentellatura (es. Salice) Margine seghettato, presenta una dentellatura fine e uniforme (es. Olmo) Margine dentato, presenta una evidente e forte dentellatura (es. Ontano) Margine lobato, presenta dei lobi simili al lobo dell’orecchio (es. Quercia) A che cosa servono le foglie? Forse non ci hai mai pensato ma le foglie sono un grande laboratorio chimico che producono da sé il proprio nutrimento. Esse infatti catturano l’energia del sole e la utilizzano per trasformare l’acqua assorbita dal terreno e l’anidride carbonica in zucchero, questo processo si chiama fotosintesi. Le foglie sono molto importanti perché liberano nell’aria vapore acqueo e ossigeno che serve a noi esseri umani per respirare! Molta acqua che le piante catturano dal suolo attraverso le radici, non viene utilizzata per la fotosintesi ma evapora nell’aria attraverso gli stomi che sono minuscole aperture che si trovano sulle foglie. Un albero di betulla di media grandezza ha circa 200.000 foglie e fa evaporare più di 17.000 litri di acqua in una sola estate. Sai perché le foglie ingialliscono? In autunno la natura ci offre uno spettacolo meraviglioso di colori, tutte le foglie degli alberi e dei cespugli cambiano colore come se qualcuno le stesse dipingendo. Il segreto di questo cambiamento di colore è nascosto nelle foglie stesse; la clorofilla, durante la primavera e l’estate, cattura l’energia del sole per dare il nutrimento alla pianta; è proprio questa sostanza che dà alle foglie quel bel colore verde. In autunno la clorofilla comincia a svanire ed ecco che la foglia mostra tutti gli altri colori, le sfumature di giallo, di arancione, di rosso, di marrone. Tutti questi colori li possiamo vedere ogni anno in autunno nel bosco. I colori delle foglie in autunno dipendono anche dal clima; se c’è un clima freddo ma soleggiato, i colori delle foglie saranno molto accesi e vivi, al contrario, se durante l’estate la pioggia è stata scarsa, saranno più comuni i colori tenui e cupi. I colori autunnali delle foglie Arriva l’inverno e cadono le foglie… Quando si avvicina l’inverno, gli alberi per non morire lasciano cadere le loro foglie. Le foglie fanno evaporare l’acqua che è stata immagazzinata attraverso le radici,ricordi? D’inverno però l’albero non riesce a succhiare l’acqua dal terreno che spesso è gelato, quindi deve riuscire a sopravvivere usando solo l’acqua rimasta nel tronco e nei rami. Se l’albero conservasse tutte le sue foglie, finirebbe per morire di sete. Ma non finisce tutto così, le foglie che sono cadute a terra, piano piano si ammorbidiscono e si decompongono. Tutte le sostanze nutrienti di cui sono composte vengono riassorbite dalle piante attraverso le radici; possiamo quindi dire che le foglie anche quando cadono, non muoiono mai. Le radici Le radici fissano l’albero al suolo e consentono l’assorbimento di acqua e di sostanze minerali attraverso microscopici peli. Nei luoghi molto freddi, questi peli muoinono durante l’autunno e si rinnovano in primavera. Nelle zone aride si estendono talvolta fino a 75 metri di profondità, alla ricerca di acqua; nella maggior parte delle foreste, però, restano vicino alla superficie. Nelle regioni montuose le radici si sviluppano intorno ai massi e nelle crepe fra le rocce, mentre nelle foreste tropicali accade spesso che s’incrocino attraverso il terreno, come grossi serpenti aggrovigliati. L’albero come tana Gli alberi possono diventare il rifugio di tanti animali. Ad esempio il picchio scava, con il suo robusto becco, il nido all’interno del tronco di un albero; girando per i boschi, infatti, è abbastanza facile sentire il tipico picchiettio. Impiegherà circa 15 giorni. Nel mese di maggio la femmina depone da 4 a 7 uova; entrambi i genitori, a turno, covano le uova per 12 giorni. Il becco del picchio, come le nostre unghie, è in continua crescita in quanto si consuma nell’azione di scavo. Il picchio, inoltre, utilizza l’albero anche come “tavola da pranzo”: con il suo becco è in grado di incastrare in un incavo della corteccia dell’albero, pigne e altri frutti che poi mangia. Con la sua lingua vischiosa, che termina con piccole ventose, cattura le larve che sono all’interno della corteccia. Tanti altri uccelli costruiscono nidi sugli alberi. Un nido molto particolare è quello della gazza, uccello molto frequente nelle nostre zone, sia in città che negli ambienti naturali. La gazza costruisce il suo nido utilizzando dei ramoscelli: questo nido, facilmente riconoscibile, è sormontato da una cupola, quasi come fosse un coperchio Sembra strano ma anche sotto la corteccia degli alberi c’è un mondo: molti insetti vivono nascosti sotto di essa, vi depongono le uova e le larve che ne escono mangiucchiano il legno dell’albero. La cicala, ad esempio, si crea delle fessure nella corteccia per deporre le uova. Anche il tarlo si fabbrica una galleria sotto la corteccia e li depone le uova. Mangiando la corteccia, le larve creano minuscoli tunnel. Le coccinelle si nascondono in colonie sotto delle vecchie cortecce. Tarlo Cicala Coccinella Dove crescono gli alberi? Gli alberi crescono ovunque siano disponibili riserve d’acqua sotterranee per la maggior parte dell’anno. Ecco perchè non si sviluppano in modo diffuso nelle zone desertiche o in quelle in cui le riserve acquifere non sono sufficienti. In queste zone gli alberi possono crescere solo se coltivati, oppure in prossimità di oasi o lungo le rive di fiumi e torrenti. Nelle regioni che confinano con un’area desertica o con una prateria, gli alberi spesso crescono stentatamente, assumendo forme contorte; in condizioni ottimali, invece, si sviluppano in gruppi consistenti, comunemente detti foreste. L’importanza degli alberi nelle città: cinque buoni motivi per piantare gli alberi nelle città 1. Gli alberi in città rilasciano ossigeno attraverso le foglie, l’ossigeno è un gas indispensabile per noi esseri umani perché ci permette di respirare. 2. In città l’aria è spesso molto inquinata a causa dei gas di scarico delle automobili, dei camion, così gli alberi filtrano e puliscono questa aria e la arricchiscono di ossigeno. Così noi che viviamo in città possiamo respirare meglio. 3. In estate quando c’è proprio tanto caldo, gli alberi fanno ombra e riparano dalla polvere e dal sole. Nelle strade e nei viali alberati fa meno caldo che nelle strade e nei viali senza alberi. 4. Gli alberi assorbono e riducono anche il rumore del traffico. L'inquinamento acustico, cioè il rumore, è molto dannoso per le persone e anche un po’ fastidioso! Alcuni scienziati hanno studiato un modo molto efficace per diminuire il rumore del traffico, con le barriere verdi, cioè con lunghe file di alberi. Gli alberi rendono la nostra città molto più bella. Preferisci passeggiare tra grattacieli altissimi oppure in un viale con tanti alberi? Ed ora un po’ di esperienze……. 1) Gioca con le foglie Raccogli alcune foglie, quelle che ti piacciono di più e per conservare per sempre la loro impronta, seguendo queste indicazioni. Cosa serve - fogli di carta bianca - un tubetto di colore a tempera Come si realizza Stendi sulla pagina inferiore della foglia il colore a tempera, posa la foglia con la parte colorata su un foglio di carta bianca e coprila con un altro foglio. Premi con la mano con una certa forza, infine togli il foglio superiore ed ecco che hai ottenuto l’impronta della foglia e delle sue nervature! 2) Realizziamo l’erbario In questo modo puoi collezionare le foglie, ma anche i fiori, i semi…. Cosa serve - un grosso libro un classificatore buste di plastica perforate su un lato fogli di carta bianca colla una pinzetta carta assorbente Come si realizza Durante una passeggiata in un bosco, in un prato o semplicemente in giardino, raccogli fiori e foglie che colgono la tua attenzione. Posa ciascuna foglia tra due pagine del libro mettendola tra due fogli di carta assorbente. Facendo attenzione che non si stropicci. Dopo qualche settimana togli le foglie dal libro. Incolla ogni foglia su un foglio bianco e scrivi il nome dell’albero al quale essa corrisponde. Metti il foglio all’interno della busta di plastica e riponila nel classificatore. E’ pronto il tuo erbario! 3) Alberi da abbracciare Abbracciare un albero è senz’altro una esperienza unica. Chiudi gli occhi, e toccalo: senti se la corteccia è ruvida o liscia, annusa il tronco. Tendi l’orecchio e ascolta: sentirai ronzare gli insetti e cinguettare gli uccelli. Abbraccia cinque alberi diversi e scrivi su un diario come si presenta la corteccia, che odore ha, quali rumore senti e, soprattutto, quali sono le tue sensazioni. 4) Frottage Fare il frottage significa ricalcare le cortecce degli alberi….perché se ogni albero ha foglie diverse, la stessa cosa vale anche per le cortecce. Cosa serve - un foglio bianco - pastelli a cera - scotch Come si realizza Questa attività è veramente molto semplice. Applica un foglio di carta bianca sulla corteccia di un albero e fissala con un po’ di scotch. Passa con un pastello a cera sul foglio in modo che le parti in rilievo della corteccia lascino le loro impronta. Come per l’erbario, puoi fare un catalogo con tutte le impronte delle cortecce dei vari alberi. 5) La grande ricerca Incolla, nei vari riquadri, le foglie come richiesto: - di differente grandezza – di uguale grandezza - di diversa forma - di uguale forma - di differente colore - dello stesso colore - di margine diverso - con lo stesso margine 6) La carta d’identità della foglia Collega con una freccia i nomi che trovi elencati alle parti della foglia MARGINE LAMINA NERVATURE PICCIOLO 6) La carta d’identità dell’albero Collega con una freccia i nomi che trovi elencati alle parti dell’albero RADICI FOGLIE RAMI TRONCO CHIOMA 7) Colori dalle piante L’attività che descriviamo adesso è molto interessante ma poiché bisogna portare ad ebollizione l’acqua e tutti sappiamo che l’acqua che bolle SCOTTA, è necessario realizzarla insieme ad un adulto. In questa attività ti insegneremo a preparare dei coloranti naturali a partire dalle piante. Quali sono le piante tintorie? Ci sono comunque anche tanti frutti e tante verdure da cui poter estrarre i coloranti: scorze di cipolla, rododendri, ghiande di quercia, fiori di calendula, ortiche, foglie di noce, spinaci, fragole, mirtilli, more, frutti di sambuco, cavolo cappuccio rosso. Devi avvolgere la pianta in un pezzo di stoffa, come una garza o degli strofinacci da cucina. La stoffa con la pianta viene quindi messa in una pentola riempita di acqua e portata ad ebollizione fino a quando la pianta cede il suo colore all’acqua. A questo punto puoi rimuovere la pianta. Quest’acqua colorata può essere utilizzata per tingere, ad esempio, una maglietta bianca. Come? Immergi la maglietta nella pentola e falla bollire per mezz’ora. Una volta che la maglietta è stata tinta, rimuovila dalla pentola, risciacquala in acqua tipedia e falla asciugare.