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comprendere il lutto - Fondazione Floriani

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comprendere il lutto - Fondazione Floriani
COMPRENDERE
IL LUTTO
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COMPRENDERE
IL LUTTO
UNA GUIDA PER CHI STA
VIVENDO UN LUTTO
E PER CHI GLI STA ACCANTO
CURE PALLIATIVE
DOMICILIARI
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Dal 1977 la Fondazione Floriani si occupa
dei malati inguaribili dimessi dalle strutture
pubbliche e rimandati alle loro case. Per prima
in Italia ha istituito un programma di assistenza
domiciliare ai malati nella fase finale della
malattia e alle loro famiglie, formando équipe
specializzate e multidisciplinari. Attualmente,
7 Unità di Cure Palliative domiciliari, con
l’integrazione di 2 strutture Hospice, operano
in Milano e Lombardia seguendo circa 2000
persone ogni anno, con il supporto della
Fondazione Floriani e della Sezione Provinciale
di Milano della Lega Italiana per la Lotta contro
i Tumori. Il modello di cure proposto dalla
Fondazione Floriani è stato adottato da molte
Unità di Cure Palliative sorte in altre città italiane.
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PREFAZIONE
L’obiettivo di migliorare i sintomi e le condizioni
psico-sociali di malati e parenti si protrae anche
dopo la morte della persona in cura.
In questo periodo, durante il quale vengono a
mancare le esigenze di pertinenza strettamente
medica e infermieristica, si sviluppa una serie di
bisogni di tipo psicologico, affettivo ed emotivo che
interessano coloro che restano.
Questi bisogni tendono solitamente a diradarsi
con il tempo, per poi scomparire, ma sono
sempre fonte di gravi disagi e a volte, se non
correttamente valutati, segnano chi li vive per il
resto dell’esistenza.
L’insieme di sentimenti e situazioni che
accompagnano la mancanza di una persona cara
costituisce la “sindrome del lutto”.
Bisogna allora identificare queste esigenze, sapervi
rispondere adeguatamente e, se necessario,
prendersi cura dei sintomi che contraddistinguono
la fase di sofferenza causata dalla perdita
di una persona cara.
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L’obiettivo principale delle Unità di Cure Palliative
(UCP) è realizzare la miglior qualità di vita in favore di
persone affette da una malattia inguaribile, in stato
avanzato, che non traggono più beneficio dalle terapie
volte alla guarigione. In un periodo così drammatico
dell’esistenza, l’adeguato controllo dei sintomi fisici
rappresenta senza dubbio una priorità. Altrettanto
fondamentali sono però l’aiuto e il sostegno nei
confronti della sofferenza psicologica, sociale e
spirituale del malato e dell’intero nucleo familiare.
I percorsi di cura si sviluppano principalmente a
domicilio e, nei casi in cui ciò non sia possibile,
all’interno di strutture accoglienti chiamate Hospice.
Malati e familiari vengono assistiti nel pieno rispetto
della propria dignità da personale competente,
particolarmente attento alla qualità della relazione
e della comunicazione. Spesso l’équipe curante
diventa un riferimento molto importante ed è
per questo che le Unità di Cure Palliative (Cure
Domiciliari e Hospice) hanno sviluppato iniziative
mirate, che intendono rispondere al bisogno di
sostegno anche nel successivo periodo del lutto.
La morte di una persona cara è uno dei dolori più
grandi. Il tempo, come si dice, spesso aiuta, ma
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non è semplice andare avanti, giorno dopo giorno,
senza chi non c’è più.
Lutto è un termine che deriva dal latino lugere, che
significa piangere. Rappresenta l’espressione di un
insieme di emozioni, sentimenti, vissuti e pensieri
che nascono dalla mancanza della persona amata.
Non è una malattia, ma un periodo delicato,
di particolare vulnerabilità per i congiunti, che
necessitano di vicinanza emotiva e sostegno.
Spesso gli amici e i parenti offrono la propria
disponibilità, ma possono sentirsi essi stessi
inadeguati e in difficoltà.
Questa piccola guida è dedicata a tutti coloro
che vivranno o stanno vivendo il lutto e a chi sta
loro accanto. Abbiamo cercato di illustrare le
caratteristiche principali di questo periodo, fornendo
indicazioni elementari e consigli pratici. Il nostro
augurio è che dal senso di smarrimento possa
nascere una rinnovata consapevolezza del vivere,
frutto anche della preziosa eredità emotiva lasciata
dai propri cari.
Gennaro Quadraruopolo
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CHE COS’È IL LUTTO?
È la reazione dolorosa di fronte a cambiamenti e
perdite importanti.
il lutto è una risposta fisiologica
a situazioni come:
•
la morte di una persona cara
•
la separazione o il divorzio
•
l’aborto
•
l’infermità o la disabilità.
Piccoli lutti sono generati da piccole perdite, come
la perdita di un lavoro, di una proprietà o di un
animale domestico.
quando muore
una persona
amata il dolore è
spesso indescrivibile
attraverso le
parole
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PERCHÉ È IMPORTANTE
COMPRENDERE IL LUTTO
Tutti facciamo esperienze di perdita o di
cambiamento in alcuni momenti della vita.
comprendere il lutto può aiutarci a:
•
affrontare i sentimenti di sofferenza, solitudine, disperazione e impotenza
•
accettare la realtà
•
crescere e diventare persone più forti.
Il percorso di accettazione della perdita di una
persona cara può essere difficile e impervio, ma
è la strada maestra che può
condurre a una crescita e a
una vita più consapevole.
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LE PERSONE IN LUTTO
VIVONO SPESSO ALCUNI
SENTIMENTI DOLOROSI
“Non è possibile!
Non sta accadendo veramente!”
lo shock e la negazione
La prima reazione può essere lo
smarrimento: una tempesta emotiva che
fa sentire confusi.
Tale condizione di sbigottimento e
incredulità è però temporanea.
“Perché proprio a me?”
la rabbia
La morte di un proprio caro può essere
vissuta come un’ingiustizia.
Per un periodo variabile da persona a
persona, potreste sentirvi arrabbiati con
voi stessi o con gli altri per non aver
trovato un rimedio in grado di evitarne o
prevederne la morte.
“Se solo avessi fatto qualcosa …”
la colpa
Non è insolito sentirsi in colpa
per qualcosa che si pensa di aver
fatto o che non si è riusciti a fare
prima della morte di una persona
cara: queste reazioni traducono il
desiderio di voler offrire il meglio
alla persona che non c’è più.
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“Perché darsi da fare?
Le cose non saranno mai più le stesse”
la depressione
Il senso di vuoto, d’inutilità e di apatia
può ostacolare la realizzazione delle
semplici, ma essenziali, attività di
tutti i giorni. Ritrovare la serenità,
l’entusiasmo di un tempo può essere
difficile e faticoso: se lo ritenete necessario, non
esitate a chiedere aiuto.
“Non posso affrontare questo periodo da solo”
la solitudine e la paura
Responsabilità e cambiamenti
importanti potranno farvi sentire
indifesi, soli e pieni di paure. Sono
sentimenti che possono essere
meglio gestiti se siete sostenuti da
relazioni significative.
Non importa quanto durerà questo
periodo, ognuno ha i suoi tempi e spesso
la fretta non aiuta.
“Il ricordo dei momenti trascorsi insieme, nessuno
potrà portarmelo via, il dolore provato è la controparte
dell’amore che ho avuto la fortuna di incontrare”
la speranza
La vita vale la pena di essere
vissuta. Andare oltre il lutto significa
crescere attraverso di esso,
ripensando il presente e il futuro
con un sentimento di speranza.
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CONVIVERE CON IL
SENTIMENTO DI PERDITA
NECESSITÀ
EMOZIONALI
Esprimete i
vostri sentimenti
Mascherarli o
nasconderli può solo
allontanarvi
da voi
stessi e
dagli
altri.
Chiedete aiuto
Parenti e amici
vorrebbero offrire
un aiuto, ma spesso
non sanno come.
Se i sentimenti
di disperazione e
sofferenza persistono,
chiedete consiglio al
vostro medico oppure
rivolgetevi alle Unità
di Cure Palliative che
vi hanno assistito
durante il
percorso
di malattia
del vostro
caro.
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Apritevi ad
aiuti esterni
È una prova di forza,
non di debolezza.
Molte persone
trovano conforto nella
spiritualità e/o nella
fede religiosa.
Non
scoraggiatevi
Alcuni giorni saranno
più difficili di altri: gli
anniversari, le
ricorrenze, le
festività sono
occasioni
in cui il
senso di
mancanza
è ancora
più intenso.
Circondatevi delle
persone che contano
di più per voi,
trascorrere questi
momenti insieme sarà
meno pesante.
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NECESSITÀ
FISICHE
Non trascuratevi
Abbiate cura di voi
stessi: sregolatezza
e negligenza non
sono certo fonte di
aiuto. Così come
assolutamente non lo
sono l’abuso
di sostanze
dagli effetti
incontrollabili
e dannosi.
La salute è il
bene più prezioso
Talvolta tensione
e stress possono
essere espressi
attraverso disagi
corporei. Anche
questi segnali,
se persistono,
necessitano di cure e
attenzioni.
Il sonno è
fondamentale
Se fate fatica
a dormire o vi
risvegliate spesso,
chiedete aiuto.
Oltre un certo
periodo, senza
sufficienti momenti di
ristoro, corpo e mente
sono privati delle
energie necessarie
ad affrontare i
problemi quotidiani
e a partecipare alle
normali vicende della
vita. Tali difficoltà
sono tra i segnali più
importanti e meritano
l’attenzione di un
esperto.
Andate dal
vostro medico o
rivolgetevi alle
Unità di Cure
Palliative
Potranno darvi una
mano, indicandovi
le opportunità di
aiuto più adeguate
e proponendovi
iniziative di
sostegno
opportune
e mirate.
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PONETEVI OBIETTIVI
GRADUALI, VIVENDO LA VITA
GIORNO PER GIORNO
Cominciate con
obiettivi a breve termine
Le attività più soddisfacenti
sono spesso le più semplici
ed essenziali: frequentare
gli amici, scrivere, coltivare
passioni e hobby che vi rappresentano e
vi gratificano. Scrivere può essere un buon mezzo
per riflettere; rileggere poi ciò che avete prodotto
potrà darvi la misura del cammino percorso.
Non abbandonate i vostri propositi!
Fate una lista
degli obiettivi
che vorreste
raggiungere
in futuro, per
esempio:
Quando vi sentite
pronti, provate a
sviluppare obiettivi
a lungo termine
trovare un nuovo
lavoro, fare un viaggio, continuare a
studiare o intraprendere un nuovo
passatempo. Stabilite un
tempo limite per realizzarli.
Verificate periodicamente i
progressi fatti. Potreste sempre
riconsiderare gli obiettivi e
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aggiustare i piani.
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PARTECIPATE A NUOVE
ATTIVITÀ
Valutate i vostri obiettivi professionali
Se non avete un lavoro, potreste desiderare di
cominciarne uno. Se non siete soddisfatti del vostro
lavoro attuale, potete considerare di cambiarlo.
Iscrivetevi ad associazioni, club od organizzazioni
Stare con persone che hanno i vostri stessi interessi
può essere gratificante, una fonte preziosa di
condivisione.
Frequentate dei corsi
Informatevi sui programmi di educazione per adulti
e i corsi universitari della vostra zona. Scegliete una
materia o attività che avreste sempre desiderato
esplorare.
Lavorate come volontari
Un ruolo attivo nelle Associazioni di volontariato, nelle
organizzazioni umanitarie e nelle iniziative culturali
arricchisce il vostro inestimabile patrimonio interiore.
La sofferenza spesso ci mostra le vere priorità della
vita, è capace di farci capire quali sono i valori che
contano. Questo è un patrimonio che può essere
messo al servizio degli altri, attraverso
esperienze di volontariato e di
impegno sociale. Naturalmente è
consigliabile che trascorra prima
un periodo sufficiente dall’evento
luttuoso (indicativamente
intorno all’anno), per occuparvi
innanzitutto di voi stessi.
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QUALI AIUTI CERCARE
Se avete bisogno di aiuto, chiedete consiglio al
medico o all’assistente sociale, che potranno offrirvi
informazioni e indicazioni utili. Anche i servizi di
Cure Palliative (domiciliari e Hospice) possono
accogliere la vostra sofferenza e contenere i vissuti
dolorosi per la morte del vostro caro, orientandovi
verso le iniziative di sostegno più adeguate.
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Sostegno psicologico
Uno psicologo esperto può accompagnarvi nel
vostro percorso di elaborazione del lutto, aiutarvi a
sostenere le diverse espressioni della sofferenza e
ad affrontare le difficoltà di relazione con gli altri che
si possono creare in queste circostanze.
Gruppi per l’elaborazione del lutto
Condividere l’esperienza in un piccolo gruppo,
con persone che si trovano nella vostra stessa
condizione, è spesso un valido aiuto. Dal reciproco
sostegno può nascere un’importante solidarietà
anche per fronteggiare le incombenze e i problemi
quotidiani. Possono crearsi nuove relazioni
significative, insieme a nuovi obiettivi e a un
ritrovato senso della vita.
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COME AIUTARE UNA
PERSONA IN LUTTO
Aiutare una
persona in
lutto significa
innanzitutto
essere
disponibili
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OFFRITE UN SUPPORTO
EMOTIVO
Siate presenti
La vicinanza emotiva è sempre molto preziosa.
Anche solo stare vicini alla persona in lutto può
costituire un grandissimo aiuto, talvolta il silenzio
può essere più significativo di tante parole di
circostanza, così come un delicato abbraccio o
un più discreto contatto delle mani. La presenza
si può esprimere anche attraverso una lettera, una
semplice telefonata, senza essere invadenti.
Ascoltate
Chi ascolta con pazienza e comprensione può
offrire molto conforto e sollievo.
Incoraggiate l’espressione dei sentimenti, non
reprimetela con frasi tipo: “non devi fare così”
oppure “non pensarci”.
Una persona in lutto può aver bisogno di ricordare
insieme a voi episodi di vita trascorsi con la
persona che non c’è più. Spesso arriva da sola a
comprendere quando sta rinchiudendosi in ripetitive
evocazioni della persona defunta.
Cercate di essere pazienti
Per accettare la perdita di una persona cara e
affrontare i necessari cambiamenti occorre tempo.
La fretta è nemica del reale cambiamento e
costringe le persone in lutto a mettersi delle
maschere, fingendo che tutto vada bene.
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OFFRITE UN AIUTO PRATICO
Aiutate nelle faccende domestiche
Può essere estremamente prezioso: fare la spesa,
riordinare la casa, preparare i pasti, sistemare il
giardino, annaffiare le piante, occuparsi di animali
domestici, ecc.
Proponetevi per la cura dei bambini
Anche solo per accompagnarli o andarli a prendere
a scuola o ad attività extrascolastiche. Inoltre,
potreste offrire occasioni di svago per permettere
loro di allontanarsi temporaneamente da un clima
domestico che talvolta può divenire troppo pesante.
Aiutate a rispondere ai biglietti di condoglianze
Offritevi per scrivere insieme alla persona in
lutto una lettera o qualsiasi altra corrispondenza
destinata a ringraziare tutti coloro che hanno
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partecipato al dolore. Siate disponibili per
rispondere al telefono e prendere messaggi.
Prestatevi per le piccole commissioni
In queste circostanze molte di esse possono
risultare eccessivamente impegnative per la persona
in lutto: consegnare un libro in biblioteca, ritirare
l’auto dal meccanico, andare in posta, ecc.
Donate qualcosa di utile… anche per lo spirito
Può servire ad alleggerire le incombenze quotidiane.
Regalare fiori, una torta, un libro o della musica può
aiutare a dare colore alla giornata di chi soffre.
Ricordatevi: ci vuole tempo per
recuperare. Continuate a offrire
sostegno per tutto il tempo
necessario.
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ALCUNI MITI SUL LUTTO
“Le lacrime sono un segno di debolezza”
Non è vero.
Le lacrime sono un modo naturale di liberare
i sentimenti più profondi. Non bisogna avere
vergogna di dimostrare come ci si sente per la
perdita di una persona cara.
“I bambini dovrebbero essere tenuti a distanza da
questa esperienza”
È falso.
I bambini hanno bisogno di partecipare a questo
sentimento di tristezza.
Informateli sulla perdita in modo onesto e
affettuoso. Anche loro hanno bisogno di parlare
del proprio lutto, non lasciateli soli.
“È meglio evitare di parlare della morte di una
persona cara con una persona in lutto”
Assolutamente no.
Le persone in lutto sono grate agli amici che
condividono ricordi e parlano del dolore causato
dalla perdita.
“La fine del lutto corrisponde a dimenticare
l’amore per la persona perduta”
È un equivoco.
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L’amore va oltre… la persona che non c’è più
avrà per sempre un posto speciale dentro di voi.
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LA PERDITA E IL LUTTO
SONO PARTE DELLA VITA
Quindi, cercate di comprendere il lutto
consapevoli di intraprendere un
percorso doloroso con la fiducia
di trovare nuovi significati
dell’esistenza.
Accettare la morte di un vostro
caro può essere molto duro. Ma
l’esperienza di chi ha attraversato
questi momenti ci insegna che
la strada per la serenità è vicina
anche se spesso fatichiamo a
vederla.
Cercate aiuto quando ne avete
bisogno.
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Quali e quante sono le Unità di Cure
Palliative sostenute da Fondazione
Floriani e Lega Italiana per la Lotta
contro i Tumori?
Attualmente, Fondazione Floriani e la Sezione provinciale di Milano della Lega Italiana per la Lotta contro i
Tumori sostengono 7 Unità di Cure Palliative domiciliari
e 2 Hospice.
FONDAZIONE IRCCS
A.O. SAN PAOLO - POLO
ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI
UNIVERSITARIO
Struttura Complessa di Cure Palliative,
Struttura Semplice dipartimentale di Cure
Terapia del Dolore e Riabilitazione
Palliative e Terapia del Dolore
Via Venezian, 1 - 20133 - Milano
Via di Rudinì, 8 - 20142 - Milano
Per informazioni Assistenza Domiciliare:
Per informazioni:
Tel. 02 2390.2814
Cellulare di servizio 348 2257177
Da Lunedì a Venerdì - Dalle 8.00 alle 16.00
Tel. 02 8184.4132 - 4913
Da Lunedì a Venerdì - Dalle 9.00 alle 17.00
A.O. ISTITUTI CLINICI DI
PERFEZIONAMENTO /
ASL / A.O. PROVINCIA DI LECCO
OSPEDALE BUZZI
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE
Struttura Complessa di Cure Palliative e
DELLA FRAGILITÀ
Terapia del Dolore
Unità di Cure Palliative di Merate
Via Castelvetro, 28 - 20154 - Milano
Largo S. Leopoldo Mandic, 1
Per informazioni:
23807 - Merate (LC)
Tel. 02 5799.5353 - 5102
Per informazioni:
Da Lunedì a Venerdì - Dalle 8.00 alle 16.00
Tel. 039 5916.254 - 488
Da Lunedì a Venerdì - Dalle 8.00 alle 16.00
A.O. OSPEDALE SAN CARLO
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BORROMEO
Unità di Cure Palliative di Lecco / Bellano
Struttura Semplice di Cure Palliative
Via Tubi, 43 - 23900 - Lecco
Via Pio II, 3 - 20153 - Milano
Per informazioni:
Per informazioni:
Tel. 0341 482471
Tel. 02 4022.2666 - 2112 - 2115
Da Lunedì a Venerdì - Dalle 8.00 alle 16.00
Da Lunedì a Venerdì - Dalle 8.30 alle 16.00
Il servizio copre l’intera Provincia di Lecco
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A.O. “OSPEDALE MAGGIORE” DI
Comuni seguiti: Albiate, Barlassina,Besana
CREMA
in Brianza, Biassono, Bovisio Masciago,
Unità Operativa di Cure Palliative
Briosco, Ceriano Laghetto, Cesano
Largo Ugo Dossena, 2 - 26013 - Crema (CR)
Maderno, Cogliate, Desio, Giussano,
Per informazioni:
Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate,
Tel. 0373 280827
Lissone, Macherio, Meda, Misinto, Muggiò,
Da Lunedì a Venerdì - Dalle 8.00 alle 18.00
Nova Milanese, Renate, Seregno, Seveso,
Sabato: dalle 8.00 alle 12.30 (con
Sovico, Triuggio, Varedo, Vedano al Lambro,
segreteria tel.)
Veduggio con Colzano, Verano Brianza
Comuni seguiti: Agnadello, Bagnolo
Cremasco, Camisano, Campagnola
AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA,
Cremasca, Capergnanica, Capralba,
PIO ALBERGO TRIVULZIO HOSPICE
Casale Cremasco Vidolasco, Ceredano,
Via A. Trivulzio, 15 - 20146 - Milano
Casaletto, Casaletto Di Sopra, Vaprio,
Per informazioni:
Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve,
Tel. 02 4029.541 - 542
Credera Rubbiano, Crema, Cremosano,
Cumignano Sul Naviglio, Dovera,
FONDAZIONE IRCCS - ISTITUTO
Fiesco, Genivolta, Gombito, Izano,
NAZIONALE DEI TUMORI
Madignano, Monte Cremasco, Montodine,
HOSPICE “VIRGILIO FLORIANI”
Moscazzano, Offanengo, Palazzo Pignano,
Via Venezian, 1 - 20133 - Milano
Pandino, Pianengo, Pieranica, Quintano,
Per informazioni:
Ricengo, Ripalta Cremasca, Ripalta
Tel. 02 2390.3272 (diretto)
Guerina, Rivolta D’Adda, Romanengo,
Salvirola, Sergnano, Soncino, Spino
D’Adda, Ticengo, Torlino Vimercati,
Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano
Cremasco e Vailate.
A.O. DI DESIO E VIMERCATE
Ospedale “Carlo Borella” – Giussano
Unità Operativa Complessa di Cure
Palliative
Via Milano, 65 - 20034 Giussano (MB)
Per informazioni:
Tel. 0362 485034 - Da Lunedì a Venerdì
Dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 16.00
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Qualsiasi dubbio potrà essere
chiarito chiamando la
FONDAZIONE FLORIANI
al numero 02.6261111
dalle 9.00 alle 18.00
oppure
la Sezione Provinciale
di Milano della Lega Italiana per
la Lotta Contro i Tumori
al numero 02.2662771
dalle 9.00 alle 13.00 e
dalle 14.30 alle 17.00
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Fondazione Floriani
Via privata N. Bonnet, 2 - 20154 Milano
Tel. 02.626111.1 - Fax 02.62611140
e-mail: [email protected]
sito internet: www.fondazionefloriani.eu
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