La comunicazione giornalistica: l`articolo di cronaca
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La comunicazione giornalistica: l`articolo di cronaca
ISTITUTO TECNICO STATALE “Gaetano Filangieri” TREBISACCE Con l’Europa, investiamo nel vostro futuro ITALIANO Codice Progetto: C-1-FSE-2011-22 La comunicazione giornalistica: l’articolo di cronaca e l’intervista Docente: A. CAROLEI I FATTORI DELLA COMUNICAZIONE LO SCHEMA DI JAKOBSON REFERENTE o CONTESTO argomento a cui si fa riferimento EMITTENTE MESSAGGIO CANALE mezzo fisico (aria, carta, cavo telefonico) CODICE linguaggio o sistema convenzionale di segni DESTINATARIO Le nuove forme di comunicazione a distanza, come telefono, radio, televisione, Internet rappresentano la più grande innovazione dopo l’invenzione della scrittura. Laboratorio di scrittura Come si scrive un articolo di giornale PREREQUISITI: saper adottare strategie diverse di lettura (lettura veloce e lettura analitica) saper riassumere, schedare e confrontare le conoscenze individuabili da fonti diverse e che potranno essere utilizzate per la scrittura del testo giornalistico saper scrivere in modo sufficientemente corretto saper usare un lessico appropriato e specifico conoscere le regole dell’ortografia conoscere gli aspetti fondamentali del giornale (prima pagina, pagine interne dedicate alla politica estera, interna, cronaca, cultura ecc.) conoscere le sezioni della prima pagina conoscere la videoscrittura e saper navigare in internet. L’articolo di giornale è un testo che • informa su una notizia (testo informativo) • racconta un fatto realmente accaduto • può essere più o meno lungo, a seconda • dell’importanza della vicenda descritta riguardo all’ambito di interesse della notizia, la cronaca può essere locale, cittadina, nazionale, internazionale. LE FASI DELLA SCRITTURA 1. Collocazione dell’articolo 2. Raccolta delle notizie 3. Preparazione della scaletta 4. Svolgimento (Presentazione dei fatti delle opinioni) 5. Scelta del titolo e presentazione COLLOCAZIONE DELL’ARTICOLO “(…) le notizie dei giornali radiofonici e televisivi sono quelle che i giornali del giorno dopo porteranno in prima pagina o, al massimo, in apertura della pagina settoriale di competenza (economia, cultura, arte, cronaca, sport)”. (Lepri S., 2006) Il menabò della prima pagina: • Articolo di apertura (notizia principale, il fatto del giorno) • Editoriale o articolo di fondo (di norma in alto a sinistra, riporta la voce ufficiale della testata a firma del direttore o di altri) • Articolo di spalla (di norma in alto a destra, riporta un commento sul “lancio”) • Articoli di taglio alto, medio, basso ALCUNE FORME PARTICOLARI DI ARTICOLI: • Rubrica • “Coccodrillo” • Pezzi di colore • Articoli di costume • Elzeviro Raccolta delle notizie • Le fonti da cui i giornalisti traggono le informazioni sono diverse. Nel caso di una prova scolastica, le informazioni possono essere desunte dai documenti, dalle ricerche (su enciclopedia, Internet), dalle interviste e dai libri (di letteratura, storia, filosofia, economia, geografia, sociologia ecc.). Preparazione della scaletta STRUTTURA dell’articolo di cronaca: • Titolo • Lead (in inglese “guida” o attacco • Blocco (regola delle 5 W + 1 H) • Chiusa (conclusione che può riallacciarsi al lead o proporre un commento o un giudizio) IL LEAD • capoverso iniziale che introduce la notizia • induce il lettore a provare interesse verso la • notizia e quindi a proseguire nella lettura dell’articolo le prime frasi devono essere, quindi, chiare, accattivanti e capaci di presentare l’argomento in modo sintetico. LA REGOLA DELLE “5 W” BLOCCO: 5 W + 1 H : • Who? (CHI) • What? (CHE COSA) • Where? (DOVE) • When? (QUANDO) • Why? (PERCHÉ) • How (il COME è dato per implicito ma costituisce il cuore dell’articolo La CHIUSA • Conclusioni: la chiusa può contenere le opinioni personali, la cui soggettività però deve essere dichiarata e ben riconoscibile rispetto all’oggettività delle notizie. IL LINGUAGGIO: i titoli SCHEMA CLASSICO: • Occhiello o sopratitolo • Titolo vero e proprio • Sottotitolo (riassume contenuti principali) • Catenaccio (aggiunge ulteriori informazioni) • Sommario (sintetizza contenuti del testo) SCHEMA SEMPLICE • Occhiello • Titolo vero e proprio • Sommario (sintetizza contenuti del testo) L’intervista: fasi di lavoro • Preparativi: ricerca sul tema e sul personaggio; scaletta delle domande. • Colloquio: domande brevi e chiare, pertinenti, evitare doppi quesiti. Contatto con gli occhi,, ascoltare l’intervistato. Intervista al Dirigente scolastico: Prof.ssa Clara LATRONICO • Come mai avete deciso di diventare Dirigente scolastico e da quanto tempo svolgete quest’attività? Beh, cominciamo dalla risposta più facile. Dunque, volgo quest’attività da 27 anni. Ero la dirigente più giovane d’Italia all’epoca, ma ora sono 27 lunghi anni che faccio la preside e ho scelto di farlo perché nella vita bisogna sempre e comunque provare un’occasione per rinnovarsi, un’occasione per studiare, per mettersi in discussione, perché sulle certezze acquisiste non si può mai dormire e l’occasione propizia mi sembrò allora partecipare al concorso a preside. Ho studiato, mi sono impegnata, ho lavorato, ho fatto il concorso, ho avuto la fortuna di superarlo subito e sono qui da quella data. • Prima di diventare Preside vi siete dedicata all’insegnamento? Sì certo era obbligatorio, ed è tuttora obbligatorio nel nostro settore, per poter accedere ai livelli superiori. Prima sono stata docente, dopo cinque anni nel ruolo di appartenenza ho fatto il concorso a preside e l’ho vinto. • Quali materie avete insegnato? Avete riscontrato differenze nel rapporto insegnante-alunni e dirigente-alunni? Io insegnavo lettere: italiano e storia. No perché gli alunni sono dei ragazzi che hanno bisogno di modelli di riferimento, a cui riferirsi quando sono in cerca di risposte e hanno bisogno di sincerità. Io con i miei alunni, sia da docente, che da preside, sono sempre stata sincera non ho mai detto una cosa che non sia stata vera, nel bene e nel male, per cui i ragazzi hanno imparato ad apprezzarmi per questo e io ho mantenuto costante il rapporto con loro. Se mi capita, vado nelle classi ad insegnare, mi piace vedere il loro livello di preparazione, quanto riescono a volare con la loro mente, quanto riescono a riflettere, ad analizzare, ad astrarre. È un contatto che ho sempre mantenuto inalterato nel tempo; ma, ovviamente, da preside con una posizione di vantaggio, perché il preside viene riconosciuto come l’autorità all’interno della scuola. • Dopo aver maturato una certa esperienza, sia nel campo dell’insegnamento che in quello della dirigenza, quale delle due vi ha dato maggiori soddisfazioni? Sicuramente l’insegnamento perché ricordo un episodio avvenuto nei miei primi anni di insegnamento. […] Qui la preside racconta l’episodio nei minimi particolari • Come ragazza, sarei curiosa, come del resto le coetanee della mia generazione, di sapere, se avete riscontrato maggiori difficoltà nell’affermarvi in un mondo professionale dove prevale la figura maschile? Come ragazza, hai perfettamente ragione a pensare queste cose. Le difficoltà ci sono state. Diciamo che mi sono accorta, purtroppo, che venivo valutata non per le competenze professionali, ma per l’aspetto fisico e la cosa mi mandava in bestia. […] • Voi concludete la vostra carriera proprio in questo istituto. Quali sono le vostre impressioni su questa scuola? È stata un’esperienza positiva con i ragazzi e con i docenti? È impossibile che io parli male della mia scuola. In questi 27 anni sono stata docente e poi preside al Nord, ma sono stata anche preside al Sud, ho girato molte scuole. Mi sono rapportata tutte le volte con la semplicità con cui mi rapporto con voi. Voi siete splendidi, siete bravi ragazzi, educati, riconoscete l’autorità, ma avete paura di volare. È come se foste trattenuti dal timore di esprimere il vostro pensiero, di andare oltre lo steccato, di mettervi alla prova, è un po’ l’aria che si respira in questa scuola. I ragazzi non amano molto cambiare strada, sperimentare nuove soluzioni, almeno parlo della maggioranza perché poi ci sono le eccellenze, le punte di diamante. […] • Come donna siete riuscita a conciliare l’attività professionale con il ruolo di madre e moglie? Tranquillamente, perché si è impegnati metà giornata, sia come docente che come preside. Anche se come preside ci sono impegni maggiori. […] Nelle ore notturne, in cui non dormo, mi leggo le circolari, mi preparo le risposte alle lettere e trovo le soluzioni e grazie a questo mio difetto, o pregio che sia, ce l’ho fatta. […] • Come ultima domanda, quale messaggio voi lancereste a noi giovani che ci immettiamo in un mondo che vive un momento così particolare di crisi e senza un punto di riferimento? Mi viene in mente una frase di Madre Teresa di Calcutta che io ho incorniciato. Dice: “Se puoi camminare spedita, cammina spedita. Quando ti accorgi che le forze cominciano a mancare appoggiati al bastone. Quando ti accorgi che il bastone non basta più ed hai bisogno del sostegno appoggiati al supporto e quando proprio non ce la fai più non lasciare mai che il fuoco dentro di te si spenga mai.” Questo significa che dovete seguire le vostre inclinazioni e le vostre passioni. Seguite e preparate il vostro futuro, quello fatto di sapere, di competenze e di attitudine. Non trascurate niente e non arretrate. Non lasciate che il fuoco dentro di voi si spenga per una qualsiasi ragione. Questo è l’augurio che io faccio a tutti i ragazzi del mondo. ALUNNI: Sposato Maria Teresa; Staffa Eugenia; De Stefano Giuseppina; Rescia Giovanna; Claudio Michelangelo; Farina Maria; Rabiaa Yassine; Munno Marika; Varlaro Francesca. Produzione scritta di testi Lavori di gruppo • gruppi di lavoro; • elezione di un capogruppo per ciascuno di essi con funzione di moderatore e coordinatore dei lavori; • ogni gruppo deve produrre un articolo giornalistico ben definito e, vista l’ampiezza delle tematiche proponibili, necessita la scelta di un settore preciso da sviluppare in base alle tematiche offerte dalla cronaca e dai programmi scolastici. Lavori individuali • Scrittura di articoli di fondo, commenti e recensioni da • • • • svolgersi in classe dopo l’acquisizione di ampia documentazione. Produzione di una “traccia” degli argomenti da sviluppare nel testo attraverso l’elaborazione di una scaletta. Fase di scrittura: tutti i punti indicati nella scaletta elaborata devono essere trattati in modo da costituire un paragrafo dello svolgimento. Scelte stilistiche e lessicali appropriate rispetto alla collocazione editoriale. Post- scrittura: lettura e revisione Scalpore tra i fedeli Don Matteo: scandalo a luci rosse Presunti abusi in un piccolo centro del cosentino • Domenica al termine della celebrazione della Santa Messa è stato arrestato il parroco della chiesa di Albidona (CS). Davanti ai fedeli stupiti le forze dell’ordine hanno portato via in manette don Matteo, ancora in abito talare. Dalle prime indiscrezioni il motivo dell’arresto sarebbe da ricercare in probabili abusi sessuali. Dopo l’arresto, infatti, alcuni giovani hanno affermato che il parroco aveva tentato di approcciarli, minacciandoli nel caso si fossero rifiutati o avessero tentato di denunciare il fatto. (Alunni: SANCINETO Giuseppe – COSTANZO Denny – IMPERIO Nicola – MUNNO Marika) Scrivi un titolo con occhiello e/o catenaccio per un articolo sulla distruzione di Troia. Città in fiamme nella notte CAVALLO DI LEGNO CONQUISTA TROIA TROIA, ESPUGNATA CON L’INGANNO (Alunni: Ciancia VINCENZO e Greco ANTONIO) SCRIVI UN ARTICOLO DI CRONACA SVILUPPANDO I SEGUENTI LANCI DI AGENZIA. ASSEGNA AL TUO ARTICOLO UN TITOLO APPROPRIATO E CORREDALO DI OCCHIELLO E/O CATENACCIO Who? Il parroco di un paese What? è stato minacciato da due loschi individui Where? lungo il sentiero che lo portava a casa When? nella serata di ieri Why? per impedire il matrimonio di due giovani How? con minacce e intimidazioni Intimidazioni ad un parroco VILLAPIANA, PAESE MINACCIATO dal romanzo manzoniano ai giorni nostri Intimidazioni nei pressi di Villapiana Lido, un paese sul mare in provincia di Cosenza. Nella fredda serata di ieri, il parroco del paese, don Michele Libranti di 69 anni, durante la sua quotidiana passeggiata è stato minacciato da due loschi individui. Avvertite le autorità del paese, si pensa ad un’intimidazione di tipo mafiosa. I due, vestiti di nero, aspettavano il parroco vicino al ponticello che porta dalla strada principale al lungomare, dove questi risiede. Il parroco è stato trovato privo di sensi da una turista che passava di lì per caso intorno alle 23,30. Probabilmente l’aggressione si è verificata poco prima delle 22,00. Fortunatamente il povero prete non ha riportato lesioni gravi, ma solo qualche graffio alle braccia. Le sue urla di paura, purtroppo, non sono state sentite da nessuno, dato che il luogo si trova in periferia. Don Michele racconta, davanti alle telecamere, l’accaduto. “Mi hanno bloccato le braccia, portavano un passamontagna nero” - dice: - ”Ho avuto paura”. Hanno cercato di proibirgli la celebrazione di un matrimonio, ma il parroco si rifiuta di svelare i nomi dei promessi sposi. Le autorità stanno seguendo una pista passionale, infatti si pensa all’ex fidanzato della futura sposa, già noto alle forze dell’ordine per altri episodi violenti. I carabinieri devono raccogliere ancora altre testimonianze per scoprire l’artefice di tali intimidazioni. In questo momento i fedeli sono vicini al prete che è ancora scioccato dall’accaduto. (Alunni: Rescia Giovanna; De Stefano Giusy; Sposato Maria Teresa ; Staffa Eugenia-; Varlaro Francesca; Farina Maria; Yassine Rabiaa ; Claudio Michelangelo; Munno Marika). Promessi ma senza matrimonio Don Tano e i malavitosi del boss Spinello Il boss Spinello spaventa ancora … Don Tano, parroco di San Lorenzo Bellizzi (CS) nel tardo pomeriggio della scorsa giornata, è stato minacciato da due malavitosi al servizio del boss Spinello. Erano, infatti, circa le 18.00 quando, lungo via Duomo, una stradina che conduce all’abitazione del parroco, Don Tano ammirava lo spettacolo del tramonto. All’improvviso i due malavitosi gli hanno bloccato la strada, mostrando dei coltelli tirati fuori dai foderini dei loro pantaloni. La minaccia è stata chiara: il matrimonio di due suoi parrocchiani (Marisa e Salvatore) non dovrà essere celebrato, pena la vita. La paura non ha, però, impedito a don Tano di denunciare ai carabinieri l’accaduto. (Alunni: Andrea Falbo e Gaetano Bruno) Trebisacce-30/05/2012: Gli studenti del Filangieri visitano la redazione centrale del Quotidiano Click indiscreto Gli alunni dell’istituto tecnico “ G.Filangieri ” di Trebisacce , impegnati nel progetto Pon “ Con l’Italia, investiamo nel vostro futuro “ hanno fatto visita ieri alla redazione centrale del Quotidiano . Accompagnati dalle docenti Maria Algeri e Angela Carolei, hanno incontrato la redazione gli alunni Lorenzo Francomano, Giuseppe Sancineto, Bonifacio Lauria, Nicola Imperio, Andrea Falbo, Mattia Rizzo, Antonio Greco, Michelangelo Claudio, Giuseppina De Stefano, Eugenia Staffa, Maria Teresa Sposato, Giovanna Rescia, Rabiaa Yassine, Marika Munno, Maria Farina, Francesca Varlaro.