Quanto è rischioso praticare sport? Medicina cinese contro il
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Quanto è rischioso praticare sport? Medicina cinese contro il
PRONTO News e consigli dalla sua assicurazione 2/2016 Quanto è rischioso praticare sport? Medicina cinese contro il raffreddore da fieno Franchigia e partecipazione individuale Luca Delfanti Responsabile Contact center Svizzera italiana Cara lettrice, caro lettore Fa parte di quella categoria di persone che, anziché semplicemente pedalare, preferisce roteare con la bicicletta saltando da una rampa all’altra? O magari continuare a scalare una montagna nonostante il dispaccio di tempesta in arrivo mentre tutti gli altri se la danno a gambe? Allora le consiglio una cosa sola: cerchi di non farsi male! Non mi fraintenda: gli incidenti fanno parte della vita... per questo esistono le assicurazioni. Tuttavia non viviamo in una società dotata di «polizza casco totale»! Ritengo – come anche il Tribunale federale – che il rischio rappresenti anche una questione di responsabilità. Questo significa che chi affronta consciamente grandi rischi e si fa male, è chiamato a fare i conti con decurtazioni di indennità giornaliere e rendite AI. Per fortuna lei sa che divertimento, sport e senno non necessariamente si escludono a vicenda. E che essere ragionevoli diventa tanto più fondamentale quanto più elevato è il rischio che si affronta. Con questa consapevolezza si conquistano anche le cime più alte... addirittura in compagnia di bambini! La famiglia Cortesi, protagonista del nostro primo piano, ce lo dimostra. Le auguriamo una divertente lettura... a rischio zero! Indice dei contenuti In copertina Quanto sia rischioso uno sport dipende anche dalla preparazione: la famiglia Cortesi durante l’allenamento nella palestra per le arrampicate. 2 ÖKK Rischio sport: non tutti gli incidenti sono assicurati totalmente pagina 3 Fattura del medico: come decifrarla pagina 6 Raffreddore da fieno: combatterlo con la medicina tradizionale cinese (MTC) pagina 8 Q&A: franchigia e partecipazione individuale pagina 10 Clienti ÖKK: cinque domande a Felice Barella pagina 12 Impressum PRONTO News e consigli dalla sua assicurazione. 28° anno, 2/2016. Editore ÖKK, Bahnhofstrasse 13, 7302 Landquart. Telefono 058 456 10 10. Mail [email protected]. Caporedattore Bruno Schatz. Responsabile di redazione Patrick Eisenhut. Redazione Widmer Kohler AG. Christoph Kohler, Bernhard Widmer. Collaborazione Serafin Reiber. Traduzione e revisione Luisiana Luzii. Grafica apfel z design. Sandra Hofacker. Immagini Sabine Rock, Serafin Reiber. Stampa Somedia Production, 7007 Coira. Lo sport come atto temerario Base jumping, downhill biking, free climbing: le attività sportive a rischio fanno tendenza. Cosa molti non sanno: gli assicuratori possono ridurre o addirittura sospendere del tutto le prestazioni se gli sportivi che hanno subito un infortunio hanno corso rischi eccessivi. U n colpo sordo e Remo Cortesi ha capito subito di essersi spinto troppo in là. Mentre veniva trascinato dalla massa di neve, i suoi pensieri erano rivolti alla famiglia, alla moglie, alla figlia, che all’epoca aveva un anno. Nessuno sport in Svizzera miete così tante vittime come l’alpinismo. Va considerato per questo un’attività sportiva a rischio? Non con equipaggiamento e preparazione adeguati. Remo Cortesi è un alpinista esperto. A sei anni è salito con il padre sul Sassalbo, a 16 ha scalato il Piz Bernina, più tardi il Pizzo Badile seguendo l’impegnativo spigolo nord. È una guida di sci-escursionismo e alpinismo e ha riconosciuto anche il pericolo che la conca ricoperta di neve celava quel giorno. Nella notte precedente il vento da nord aveva portato molta neve. Con la compagna che lo accompagnava nell’uscita aveva deciso di aggirare la conca passando per il pendio quasi libero da neve. È bastato un passo sul bordo della neve per staccare il lastrone. Ma ha avuto fortuna: improvvisamente, dopo dieci metri la valanga si è fermata su un campo di neve. È riuscito a liberarsi da solo. Lo sport non è mai privo di rischi. Vi sono tuttavia grandi differenze tra l’entità del rischio e la gravità degli infortuni derivanti. Gli infortuni più frequenti colpiscono chi pratica sport con la palla, tuttavia raramente hanno PRONTO 3 Remo e Sandra Cortesi sono cresciuti tra le montagne. Ne conoscono fascino e rischi. Alla prima scalata con l'intera famiglia è preceduta una preparazione nei minimi dettagli. Ora il loro nome figura nel libro di vetta del Sassalbo (2'862 m). gravi conseguenze. Nell’alpinismo la situazione è diversa: gli infortuni sono più rari, ma determinano spesso conseguenze gravi. Nel 2015, per 142 alpinisti l’avventura nelle Alpi svizzere ha avuto esito letale (fonte: CAS). Alla fine decide il Tribunale federale Cosa molti non sanno: il rischio che corrono gli sportivi se subiscono infortuni può influire sulle prestazioni assicurative. Le spese di cura sono sempre coperte. Per quanto riguarda invece gli infortuni non professionali riconducibili a cosiddetti «atti temerari», gli assicuratori possono per contro ridurre o addirittura sospendere del tutto indennità giornaliere, eventuali rendite AI o nel peggiore dei casi persino il capitale in caso di decesso. Nel 2014, A., 27 anni, costruttore stradale, si è rotto il polso sinistro praticando il dirt biking. Questo sport di tendenza consiste nell’eseguire salti acrobatici lanciandosi da cunette artificiali che fungono da trampolino. A. ha preso atto con sorpresa che la SUVA voleva decurtargli del 50 percento le indennità giornaliere. Ha presentato ricorso e dinanzi al tribunale ha fatto valere di aver osservato le regole dell’apposito parco e di aver anche indossato dei dispositivi di protezione. Il caso è finito dinanzi al Tribunale federale, che in ultima istanza ha dato ragione alla SUVA : i salti acrobatici sono un «atto temerario 4 ÖKK assoluto», in quanto nemmeno i dispositivi di protezione permettono di ridurre ragionevolmente il rischio di infortuni. Atti temerari assoluti e relativi Gli assicuratori tengono un elenco in cui suddividono le attività sportive a rischio in atti temerari assoluti e relativi (vedi pagina 5). Questo elenco non è esaustivo e in fin dei conti ogni assicuratore decide autonomamente se cancellare o meno le prestazioni. Esso fornisce tuttavia un’indicazione relativa a chi deve prevedere quali riduzioni. Chi ad esempio subisce un infortunio durante un atto temerario assoluto deve prevedere almeno un dimezzamento delle prestazioni in denaro. Remo Cortesi non avrebbe invece dovuto temere alcuna riduzione, anche nel caso in cui l’episodio avesse dato origine a prestazioni in denaro. Alpinismo, arrampicata e sci-escursionismo sono considerati «atti temerari relativi», durante i quali gli sportivi possono ridurre ragionevolmente il rischio adottando apposite misure. È quanto fatto da Cortesi il giorno della valanga. Il pericolo di valanghe era classificato come debole. Ciononostante è capitata. «Un rischio residuo permane sempre», afferma. Da allora è diventato ancora più prudente. Il rischio fa tendenza Giovani, rimasti giovani e perlopiù maschi. Questi sportivi hanno un atteg- giamento diametralmente opposto: invece di ridurre al minimo il rischio, lo portano al massimo. Correre dei rischi fa infatti tendenza, chi pratica questi sport spera di ottenere riconoscimento, fama e denaro. Non è un caso che una delle strategie di marketing di maggior successo degli ultimi anni sia incentrata sulle attività sportive a rischio e abbia reso ricchi alcuni campioni di sport estremi e fatto del proprietario di Red Bull un multimiliardario. Come assicurare gli atti temerari? ÖKK offre alle aziende un’assicurazione complementare contro gli infortuni che assicura i collaboratori anche contro le conseguenze finanziarie di rischi speciali. Tuttavia si tratta di assicurazioni collettive. Chi non ha la fortuna di essere assicurato tramite il datore di lavoro contro i rischi speciali deve rivolgersi a un offerente privato. Anche alcune federazioni di attività sportive a rischio offrono delle assicurazioni complementari, spesso insieme a licenze di gara. Ulteriori informazioni su www.oekk.ch/assicurazione_infortuni In pochi pensano alle possibili conseguenze. Le persone sanno di essere assicurate e pensano di vivere in una società con protezione casco totale. La riflessione è semplice: ho già pagato, ora posso correre ogni rischio possibile. In questo contesto gli esperti di assicurazioni parlano di azzardo morale (moral hazard). E così ogni anno si aggiungono nuovi sport che promettono scariche di adrenalina. Un tempo erano le corse motoristiche e la boxe, oggi sono base jumping, speed flying, dirt biking, wingsuit flying e free climbing. Assicuratori e legislatore sono chiamati a reagire a queste tendenze e inoltre devono considerare ogni caso singolarmente. Di conseguenza, per entrambi risulta difficile formulare una regolamentazione vincolante. L’elenco delle attività temerarie è un tentativo di creare trasparenza. Più rischio, più accortezza La scalata più bella ed emozionante non ha portato i coniugi Cortesi su una vetta di 4'000 metri passando per un itinerario difficile, bensì sul Sassalbo a quota 2'861 metri. La prima scalata in famiglia, con la figlia Emina di un anno nell’apposito zaino e con Vivian, cinque anni, legata in cordata nei punti più esposti. È stata la stessa vetta raggiunta da Remo Cortesi quasi 30 anni fa assieme al padre. Atti temerari assoluti (pericolosi in sé)* Dirt biking Corse di downhill con mountain bike incl. allenamento su percorsi di gara Corse automobilistiche e motociclistiche Base jumping Competizioni full contact (ad es. boxe) Speedf lying Immersioni a una profondità di oltre 40 metri Atti temerari relativi (pericolosi in caso di negligenza)* Alpinismo / arrampicata / sport sulla neve fuori dalle piste segnalate in caso di grave inosservanza delle regole usuali dell’attività e delle prescrizioni di sicurezza Canyoning in caso di grave inosservanza delle regole usuali dello sport e delle prescrizioni di sicurezza Volo con parapendio o deltaplano in caso di condizioni del vento molto sfavorevoli «Mi appello alla responsabilità personale di ognuno» Il Dott. Christoph Sommer, chirurgo per casi di infortunio all’Ospedale cantonale dei Grigioni, si esprime su tendenze in ambito sportivo, rischi e responsabilità personale. Dr. Sommer, in qualità di chirurgo specializzato in infortuni conosce bene ragioni e cause degli infortuni di tipo sportivo. Negli ultimi anni è riconoscibile una determinata tendenza? Soprattutto gli adulti di sesso maschile, giovani e rimasti giovani, sono particolarmente avvezzi al rischio. Lo si nota in particolare dalle nuove discipline sportive di tendenza come il downhill in bicicletta e il freestyle con gli sci o lo snowboard. Il downhill biking causa ogni anno numerosi infortuni – dal 2014 al 2015, nel solo Ospedale cantonale dei Grigioni i casi legati a questa tipologia di infortuni sono passati da 80 a 104. Lei stesso pratica uno sport estremo come l’arrampicata, ogni tanto persino senza corda (boulder). Anche lei è alla ricerca dell’adrenalina sportiva? Che ruolo ha l’equipaggiamento di protezione? È essenziale e salva la vita agli appassionati di sport estremi. Cadute che in passato determinavano gravi danni cerebrali provocano ora «solo» commozioni cerebrali. In che modo gli appassionati di sport estremi possono proteggersi ulteriormente? Facendo appello a un sano senso di responsabilità e di autovalutazione. Viviamo in una società libera, nessuno ci impedisce di scalare una parete senza l’ausilio delle corde. Tuttavia, ne sono davvero capace? E se dovessi cadere e restare paraplegico, la società deve pagare per le conseguenze del rischio che io ho deciso di correre? Io penso di no. No, cerco di evitare i rischi. Pratico il boulder solo ad altezze in cui cadere non causa conseguenze. L’arrampicata è il nostro sport di famiglia. Soprattutto l’arrampicata sportiva con corda e moschettone è un ottimo esempio su come affrontare i rischi in modo ragionevole: l’arrampicata è effettivamente una disciplina pericolosa, ma con preparazione ed equipaggiamento adeguati i rischi praticamente si azzerano. Inoltre, durante gli allenamenti simuliamo a scopo preventivo persino cadute controllate. Nel downhill con la bicicletta non è possibile allenarsi in tal senso. Il Dott. Christoph Sommer dirige da 16 anni il reparto di chirurgia degli infortuni all’Ospedale cantonale dei Grigioni a Coira. *Elenco non esaustivo e non vincolante (Fonte: www.koordination.ch). PRONTO 5 Fattura, prego! 1° puntata – La fattura del medico Chi vuole controllare le fatture del medico, del terapista o dell’ospedale, in genere, da profano, non sa da che parte iniziare. Ecco qui di seguito un aiuto per capirci qualcosa. Nota bene: sul prossimo numero di PRONTO illustreremo il conteggio delle prestazioni di ÖKK. 1 – 6 Dati personali La fattura è indirizzata proprio a lei? 1 2 3 4 8 5 6 7 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 7 Diagnosi La diagnosi è criptata dal cosiddetto «codice ticinese» che, purtroppo per i profani, è decifrabile a fatica. 8 Modalità di rimborso «TG» sta per terzo garante e significa che lei salda la fattura e invia successivamente il giustificativo a ÖKK per il rimborso. «TP» sta invece per terzo pagante: le fatture vengono inviate direttamente a ÖKK e lei riceve solo il conteggio delle prestazioni. 9 Data Nella data indicata hanno effettivamente avuto luogo visite o cure? Nota bene: vengono fatturate anche le consultazioni telefoniche. 10 Tariffa Le prestazioni vengono suddivise in posizioni tariffali differenti. Le più ricorrenti sono le posizioni tariffarie 001 per prestazioni mediche, 400 per farmaci e 316 per analisi di laboratorio. Ha trovato un errore – Cosa fare? Chi ha domande sulla fattura deve rivolgersi direttamente all’emittente della fattura. Nella maggior parte dei casi ci si accorge subito dell’errore e viene inviata una nuova fattura. In caso contrario, può interpellare la sua agenzia ÖKK di riferimento. www.oekk.ch 6 ÖKK 19 20 11 Posizione tariffale Qui trova un codice e una breve descrizione della prestazione fornita. 12 Quantità Quante volte sono stati prescritti farmaci o fornite prestazioni? 13 Punti prestazione medica (Pt PM) Qui è riportato il numero dei punti Tarmed che si assegnano a ogni prestazione medica. 14 Valore del punto prestazione medica (VPt PM) Il valore del punto (VPt) varia in base al Cantone. 15 Punti prestazione tecnica (Pt PT) Serve alla retribuzione dell’infrastruttura (affitto, corrente, pulizia) e del personale non medico (assistente di studio). 16 Valore del punto prestazione tecnica (VPt PT) Vedi punto 14. 17 Codice delle prestazioni obbligatorie Lo 0 significa che la prestazione è coperta dall’assicurazione di base; l’1 no. 18 Importo La somma delle singole prestazioni: Pt PM — VPt PM plus Pt PT — VPt PT. 19 Importo complessivo dei diversi settori 20 Totale complessivo della fattura PRÄSENTIERT AB 4. AUGUST IM KINO Pets-Film.ch PETS © 2016 Universal Studios. All Rights Reserved. MAX NEUROTISCHER, VERWÖHNTER SCHOSSHUND Pensa di sapere cosa fanno tutto il giorno? TS GEWINNENh! E K IC T Crede davvero che.oilesuo cane resti accucciato a.c tutto il giorno ad aspettarla davanti Exklusive Vorpremiere am 31. Juli 2016: www kk-cinem alla porta di casa fino a quando non rientra dal lavoro? Assieme a ÖKKFamilienkino scoprirà mit ÖKK oder Jetzt Tickets für grosses einen original PETS-Gymbag gewinnen. come stanno invece le cose: la verità le sarà svelata grazie all’anteprima esclusiva di «PETS» in 13 cinema della Svizzera tedesca. M ax è un terrier convinto di essere il centro dell’universo per la sua padroncina e si gode la vita trascorrendola con tutte le specie di animali della sua stessa palazzina. Ma la sua posizione privilegiata subisce una grossa scossa quando arriva Duke, uno sciatto ed enorme cane senza pedigree con zero abilità interpersonali. Nessuna meraviglia dunque se i due si dichiarano subito guerra e se ne combinano di tutti i colori – fino a quando la padroncina li caccia. E si ritrovano per strada. E siamo a New York … Ed è allora che inizia un’avventura mozzafiato durante la quale Max e Duke dovranno imparare a mettere da parte le loro divergenze per unire le forze contro il coniglio, SnowBall, che sta formando un esercito di animali domestici abbandonati con l’intenzione di ribaltare i rapporti tra cani e padroni… Una cosa è certa: sarà divertente. Poiché gli sceneggiatori sono gli stessi esseri umani creatori di «Cattivissimo me». Si goda il fantastico film di animazione prima dell’arrivo ufficiale al cinema grazie alla nostra anteprima. Sia il primo – o la prima – in Svizzera a scoprire la vera «vita da animali» e tutti i loro segreti. Le garantiamo divertimento assicurato per tutta la famiglia. ÖKK , l’assicuratore delle famiglie, mette in palio 3'000 biglietti per l’anteprima di «PETS ». Con un pizzico di fortuna ci sarà anche lei! Pacchetti gadget per i fan E cosa fa il suo animale domestico quando lei non è in casa? Ha foto, video o storie divertenti sul suo fedele amico? Ce li invii e partecipi al nostro concorso! ÖKK mette in palio 20 pacchetti per i fan del film di animazione «PETS ». Può spedire per posta a ÖKK PRONTO, «PETS », Bahnhofstrasse 13, 7302 Landquart o inviare una mail a [email protected] con oggetto «PETS». Si ricordi di scrivere il suo indirizzo. Data ultima d’invio: 30 giugno 2016. Ulteriori informazioni su film, location e concorso ÖKK le trova su www.oekk-cinema.ch PRONTO 7 OEKK_Pronto_2_16.indd 7 20.05.16 16:53 Vacanze da sogno, ma senza incubi Quando iniziano le vacanze estive, gli svizzeri si candidano per il titolo di campioni del mondo del turismo. Circa due terzi dei vacanzieri trascorrono le ferie all’estero. Ma in valigia portano con sé anche l’assicurazione viaggi? A nche se al momento i disordini politici a livello mondiale ostacolano non di poco la programmazione delle ferie di quest’anno, la maggioranza degli svizzeri trascorrerà le proprie vacanze all’estero. Forse destinazioni come Adalia, Gerba o Hurghada saranno meno gettonate del solito e i turisti si recheranno piuttosto alle isole greche, alle Baleari o a Phuket e Ko Samui. È sicuramente un vantaggio dovuto al franco forte: le vacanze in destinazioni lontane sono relativamente economiche per gli svizzeri. Tuttavia, meno conveniente a livello finanziario sarebbe contrarre una malattia grave o un infortunio all’estero. Ogni anno, circa 50'000 turisti sono vittime di infortuni all’estero, e a questi si aggiungono i casi di malattie gravi. Giungono poi in ospedali che raramente soddisfano gli standard a cui sono abituati, ma che però spesso sono molto cari. Questo vale soprattutto per destinazioni molto apprezzate come Stati Uniti, Tailandia, Singapore o Giappone. Negli Stati Uniti, per esempio, solo recarsi al pronto soccor- so può già costare oltre 3'000 franchi, senza che il trattamento sia neppure cominciato. E l’assicurazione di base per i costi di malattie e infortuni all’estero copre solo fino a una determinata cifra. I costi supplementari sono a carico della persona malata o infortunata. La situazione diventa drammatica se il turista si ammala o s’infortuna a tal punto da rendere necessario un rimpatrio, ovvero un trasferimento aereo me- dico d’urgenza verso la Svizzera. Dalla Tailandia, un volo del genere costa circa 100'000 franchi. Pazienti senza assicurazione complementare sono tenuti a saldare gran parte della fattura – se non tutta – personalmente. Assicurazioni viaggi come ÖKK TOURIST e ÖKK TOURIST SUBITO tutela- no il turista contro rischi del genere. A partire da un franco al mese è possibile recarsi in vacanza senza pensieri di sorta. Assicurazione viaggi – a partire da 1 franco al mese Le assicurazioni viaggi ÖKK TOURIST e ÖKK TOURIST SUBITO garantiscono una tutela finanziaria in tutto il mondo in caso di emergenze dovute a malattia, infortunio o parto prematuro. Sono coperti anche gli interventi per trasporto, ricerca, salvataggio come pure, se necessario, il rimpatrio per cause mediche. Tutti gli assicurati ÖKK provvisti di assicurazione complementare hanno diritto a stipulare ÖKK TOURIST a partire da 1 franco al mese. ÖKK TOURIST SUBITO si rivolge anche ai non assicurati da ÖKK , i quali desiderano stipulare a breve termine un’assicurazione viaggi (a partire da 10 franchi al mese per soggiorno di vacanza). Può stipulare le assicurazioni viaggi online su www.oekk.ch/assicurazioneviaggi o telefonando al numero 0800 838 000. PRONTO 7 Una pausa di relax: Claudia Koellreuter, terapeuta in MTC e Shiatsu, si gode attualmente il congedo maternità. L’altra medicina In Svizzera, una persona su cinque soffre di raffreddore da fieno. Invece di combattere i sintomi con i farmaci, sono sempre più numerosi i soggetti allergici che provano l’agopuntura e i rimedi cinesi. Come funziona e cosa prende a carico l’assicurazione? H uang qi, Ju hua, Bai zhi – non è una formula magica, ma i nomi delle erbe cinesi alla base della ricetta che Claudia Koellreuter, terapeuta in medicina tradizionale cinese (MTC) e shiatsu, sta utilizzando per curare una scolara undicenne affetta da raffreddore da fieno. Se da un lato i colliri, gli spray nasali e le compresse che il medico di famiglia le prescrive di anno in anno riescono a lenirle i disturbi, dall’altro questi rimedi non sono privi di effetti collaterali, tra cui la stanchezza, che nella ragazzina si fa sentire soprattutto a scuola. Lo studio di Claudia Koellreuter si trova presso il Centro sanitario Bollwerk di Berna (www.luanshu.ch). Prima e du- 8 ÖKK rante la sua formazione per conseguire il titolo di terapeuta in medicina complementare, ha lavorato come infermiera diplomata all’Ospedale universitario di Berna (Inselspital). La scelta di dedicarsi alla MTC è stata il frutto di un’esperienza vissuta sulla propria pelle: Claudia soffriva di sinusite cronica. Il suo medico curante le consigliò una terapia basata su agopuntura ed erbe. Una strada che si rivelò vincente: Claudia poté finalmente dire addio alla malattia che l’affliggeva. Il Qi deve scorrere Come nella medicina convenzionale, anche nella MTC ogni trattamento è preceduto da un’attenta diagnosi. Gli occhi arrossati e pruriginosi della ragazzina sono segno di troppo «calore» all’interno del corpo, le lacrime, la produzione di muco e il naso chiuso indicano un eccesso di «umidità». Lo conferma anche la spessa patina visibile sulla lingua, che insieme al polso rappresenta uno dei cardini della diagnostica nella MTC. La MTC si basa sul principio dell’interazione tra lo Yin e lo Yang. Se queste due forze sono in equilibrio tra loro, il «Qi», ovvero la nostra energia vitale, scorre liberamente attraverso i meridiani, i canali energetici del nostro corpo. Se invece si crea un blocco nello scorrimento del Qi – ad esempio per via di un eccesso di muco –, allora ci ammaliamo. Ciò che nella medicina convenzionale è I rimedi cinesi che compongono la farmacia domestica di Claudia Koellreuter (in s. orario, dal vasetto in alto a sin.): epimedio, igname, cartamo, semi di tuia, radice di poligala, gardenia jasminoides, radice di angelica, datteri cinesi. chiamato «raffreddore da fieno», nella MTC è un accumulo di umidità e calore nel corpo, che genera un blocco dei meridiani e del Qi. Un valido complemento alla medicina convenzionale Sono 365 i punti d’agopuntura individuati dalla MTC sul corpo umano. Intervenendo su questi punti, è possibile agire sul flusso energetico che scorre sotto la nostra pelle: attraverso l’inserzione di aghi, l’applicazione di massaggi o l’assunzione di farmaci. Per alleviare i sintomi acuti della ragazzina e «aprire le dighe» al Qi, Claudia Koellreuter ha iniziato con un trattamento di agopuntura al naso, alle orecchie e alla milza. In aggiunta a questo le ha preparato un farmaco cinese, che tra i vari ingredienti annovera radice di astragalo (Huang qi), per tonificare il Qi della lingua e della milza e rafforzare il Qi protettivo, fiori di crisantemo bianco (Ju hua), per deviare il calore del vento e alleviare il prurito agli occhi, radice di angelica (Bai zhi), per liberare il naso congestionato. Tutte le erbe sono verificate e autorizzate da Swissmedic. I vantaggi di questo tipo di trattamento rispetto a una cura convenzionale sono palesi: non ha (o ha pochissimi) effetti collaterali, è più naturale e individuale: dalla scelta dei punti d’agopuntura alla ricetta del farmaco. Nonostante questo, Claudia considera la medicina complementare non come un sostituto, ma come un’integrazione a quella convenzionale. «Ho lavorato a lungo in reparti d’eccellenza per sapere cos’è in grado di fare la nostra medicina occidentale», afferma la 34enne. Molti suoi pazienti hanno medicinali e analgesici a casa e anche alla ragazzina consiglia di continuare ad assumere l’antistaminico che le è stato prescritto se i disturbi diventano troppo forti. «Non ho nulla contro le pillole, ma andrebbero prese solo nella misura in cui sono necessarie», sottolinea. dentale. A oggi mancano prove scientifiche certe, ad esempio circa l’esistenza del Qi e dei meridiani. Altrettanto certo però è che Claudia Koellreuter può far leva su numerosi clienti soddisfatti. Lei stessa ammette che non sempre le sue terapie hanno avuto esito positivo. Tuttavia, per molte persone affette da raffreddore da fieno la MTC è stata una benedizione, spesso in abbinamento alla medicina convenzionale. Alcuni suoi clienti non necessitano più nemmeno di trattamenti, bastano le sue ricette. «Non ho bisogno di dimostrare l’efficacia dei trattamenti con esperimenti artificiali», dice. «Mi basta guardare i miei clienti.» Serve un’assicurazione complementare Tra gli svantaggi dei trattamenti di medicina complementare si cita spesso la loro discutibile efficacia. Gli studi sull’argomento non mancano, ma spesso si contraddicono, sono irrilevanti dal punto di vista statistico o lasciano dubbi per via del metodo sperimentale adottato. Una cosa è certa: la MTC si basa su un modello di pensiero totalmente diverso rispetto a quello della medicina occi- La medicina complementare nel sistema sanitario svizzero Nel 2009 la popolazione e i Cantoni hanno approvato l’articolo costituzionale sulla medicina complementare. Dal 2012 l’assicurazione di base si fa carico di cinque metodi terapeutici, purché vengano eseguiti da un medico: la medicina antroposofica, l’omeopatia, la neuralterapia, la fitoterapia e la medicina tradizionale cinese. Sono inoltre in fase di attuazione le seguenti innovazioni: accesso agevolato al mercato per i farmaci complementari, inclusione della medicina complementare nei cataloghi formativi delle professioni mediche, introduzione di diplomi federali per naturopati (già attuato) e terapeuti in medicina complementare, equiparazione delle prestazioni di medicina complementare a quelle di medicina convenzionale in relazione alla durata dell’assunzione dei costi da parte dell’assicurazione di base. ÖKK FAMILY e ÖKK FAMILY FLEX L’assicurazione di base rimborsa solo i trattamenti di medicina complementare eseguiti da un medico in possesso di formazione supplementare. Chi desidera farsi curare da un/a terapeuta in medicina complementare o da un/a naturopata senza pagare in prima persona, dovrebbe stipulare un’assicurazione complementare. ÖKK FAMILY e ÖKK FAMILY FLEX si assumono il 70 percento dei costi (fino a CHF 10'000 per anno civile) se il metodo terapeutico e il terapeuta/medico sono riconosciuti da ÖKK . Anche Claudia Koellreuter ha stipulato un’assicurazione complementare con ÖKK , poiché nell’esercizio della sua professione ha avuto modo di appurarne la correttezza e la semplicità. www.oekk.ch/familyit e www.oekk.ch/familyflexit PRONTO 9 Franchigia e partecipazione individuale 0 500 1' 2'000 2 1'5 000 00 '500 30 Chi vive in Svizzera non ha unicamente l’obbligo di stipulare un’assicurazione malattie e di pagarne i premi, ma deve anche partecipare attivamente alle spese di cura – mediante franchigia e partecipazione individuale. La scelta della franchigia si rivela un esercizio di equilibrismo. Una franchigia contenuta offre una sicurezza finanziaria; una franchigia elevata aumenta il rischio finanziario, ma garantisce la riduzione del premio. Cos’è la franchigia? Perché optare per una franchigia più elevata? 10 ÖKK La franchigia è la quota annuale che ogni adulto in Svizzera deve versare per le proprie spese di cura. Gli assicurati possono scegliere tra le diverse franchigie stabilite. I rispettivi importi sono i seguenti: 300, 500, 1'000, 1'500, 2'000 o 2'500 franchi. Per i minorenni, gli importi sono diversi: 0, 200, 400 o 600 franchi. Come tutti gli assicuratori, ÖKK concede ai suoi assicurati uno sconto se questi decidono di scegliere una franchigia più elevata. In questo modo si assumono una maggiore responsabilità finanziaria – vale a dire una partecipazione ai costi più onerosa. Più sostanziosa è la franchigia, più conveniente è il premio dell’assicurazione. Optando per la franchigia di 2'500 franchi il premio si riduce fino al 44 percento rispetto a quello corrispondente a una franchigia di 300 franchi. Cos’è la partecipazione individuale? Cos’è il contributo ospedaliero? Quando viene abolita una partecipazione ai costi? I costi di cure a seguito di infortunio vanno anche a carico della franchigia? Quale è la franchigia migliore per me? Quale data è decisiva per il conteggio delle prestazioni? Quando posso cambiare la franchigia annuale? Si tratta dell’aliquota percentuale che si applica una volta esaurita nel corso dell’anno la franchigia scelta. Essa corrisponde al 10 percento delle spese di cura da lei sostenute fino a un tetto massimo di 700 franchi (minorenni 350 franchi) per anno civile. Questa aliquota è indipendente dall’ammontare della franchigia scelta. Il contributo ospedaliero è la quota individuale che il paziente ricoverato in una struttura di cura è obbligato a versare. Ammonta a 15 franchi per giorno di ri- covero. I minorenni e gli adulti in formazione con età inferiore a 25 anni ne sono esonerati. Escluse da ogni tipo di partecipazione individuale sono le prestazioni per maternità. Si tratta nello specifico di: sette visite di controllo e due ecografie durante la gravidanza, corsi di preparazione al parto, parto e ostetricia. Inoltre, se le donne in stato interessante si ammalano nell’arco di periodo compreso tra la 13esima settimana di gravidanza e l’ottava settimana dopo il parto, non devono partecipare nemmeno ai costi delle prestazioni corrisposte a seguito di malattia. Dipende. Se lei è dipendente di un datore di lavoro per più di 8 ore a settimana, è assicurata/o obbligatoriamente contro gli infortuni tramite lo stesso datore di lavoro, fa lo stesso se l’infortunio avviene durante il lavoro o nel tempo libero. In tali casi, per le spese di cura non ci sarà alcun addebito per la sua franchigia. Se invece è assicurata/o contro le conseguenze finanziarie di un infortunio mediante la sua assicurazione malattie obbligatoria, i costi delle cure successive a un infortunio vanno a carico della sua franchigia. Due sono gli aspetti decisivi per la scelta della franchigia che fa al caso suo: l’ammontare delle spese di cura stimabili e il margine finanziario cui può far riferimento. Chi prevede uscite contenute, sceglie una franchigia elevata – e viceversa. Per stimare i costi delle cure future è di aiuto dare un’occhiata all’attestato fiscale dell’anno appena trascorso. Lo ri- ceve ogni anno da ÖKK e riporta i costi delle cure sostenute. Se si sceglie una franchigia di 2'500 franchi ad esempio, bisogna fare i conti con il rischio finanziario: nel peggiore dei casi, la persona assicurata dovrà pagare 3'200 franchi di tasca propria, cioè i 2'500 franchi della franchigia e i 700 franchi della partecipazione individuale massima per anno. Determinante è la data in cui è avvenuta la cura, non quella della fattura. Se una cura ha avuto luogo a dicembre 2015, questa viene conteggiata con la franchigia e la partecipazione del 2015. Meno facile è la procedura se la cura inizia alla fine di un anno e procede poi in quello successivo: in tal caso bisognerà pagare due volte il massimo dei rispettivi importi di franchigia e partecipazione ai costi in un lasso di tempo breve. Può aumentare o diminuire l’importo della franchigia sempre per l’anno successivo. A tal fine è necessaria una do- manda firmata – da lei o dal suo rappresentante legale – entro il 30 novembre di ogni anno. www.oekk.ch/franchigia PRONTO 11 Felice Barella risponde a cinque domande Prudenza o rischio? Con il trascorrere degli anni bisognerebbe affrontare meno rischi. Quando ero ragazzo ero un calciatore e non esitavo a cimentarmi in partite estenuanti. Quando però, con il passare degli anni, i problemi alle ginocchia sono divenuti più frequenti, mi sono votato alla prudenza. Oggi gioco a calcio solo raramente... sostituendolo con una più grande passione, quella per le bocce. L’anno scorso, con la mia squadra, sono arrivato quarto alla Coppa Svizzera. Medicina tradizionale o medicina complementare? Non ho mai provato la medicina alternativa, ho solo sentito parlare di yoga o agopuntura. Se mi si presentasse l’occasione, la sperimenterei volentieri. Mattiniero o dormiglione? Un dormiglione nell’edilizia non sarebbe davvero un buon acquisto (ride). Mi sveglio ogni mattina alle sei, così posso godermi appieno la giornata. Anche nel weekend raramente resto a poltrire a lungo nel letto al mattino. Mesocco o Coira? Ovviamente Mesocco. Sono nato qui e qui sono cresciuto, qui ci sono le mie radici. Solo per l’apprendistato ho vissuto due anni a Coira. Ma tutto era troppo frenetico: troppo traffico, troppo rumore... Libri o cinema? Libri, senza dubbi. La sera leggo volentieri romanzi sull’alpinismo e storie che hanno a che fare con mafia e calcio. ÖKK Bahnhofstrasse 13, casella postale 15 7302 Landquart Telefono 058 456 10 10, Fax 058 456 10 11 [email protected], www.oekk.ch www.facebook.com/oekk.ch 3 ÖKK8001i/06.16 Felice Barella (53) è imprenditore edile e vive con la sua famiglia a Mesocco. È assicurato con ÖKK sia come cliente privato che come cliente aziendale. AGENZIE ÖKK Andeer | Arosa | Bellinzona | Berna | Bregaglia | Brusio | Buchs | Coira Davos | Domat/Ems | Flims | Frauenfeld | Ilanz | Klosters | Küblis | Landquart Lenzerheide | Lucerna | Mesocco | Poschiavo | Rapperswil-Jona | Samnaun Savognin | Sciaffusa | Schiers | Scuol | Sottoceneri | San Gallo | St. Moritz Sumvitg | Thusis | Val Müstair | Winterthur | Zernez