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Quanto è rischioso praticare sport? Medicina cinese contro il

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Quanto è rischioso praticare sport? Medicina cinese contro il
PRONTO
News e consigli dalla sua assicurazione 2/2016
Quanto è rischioso
praticare sport?
Medicina cinese
contro il raffreddore
da fieno
Franchigia e
partecipazione
individuale
Luca Delfanti
Responsabile Contact center
Svizzera italiana
Cara lettrice, caro lettore
Fa parte di quella categoria di persone che, anziché semplicemente pedalare, preferisce roteare con la
bicicletta saltando da una rampa all’altra? O magari continuare a scalare una montagna nonostante il
dispaccio di tempesta in arrivo mentre tutti gli altri se la danno a gambe? Allora le consiglio una cosa
sola: cerchi di non farsi male!
Non mi fraintenda: gli incidenti fanno parte della vita... per questo esistono le assicurazioni. Tuttavia non
viviamo in una società dotata di «polizza casco totale»! Ritengo – come anche il Tribunale federale – che il
rischio rappresenti anche una questione di responsabilità. Questo significa che chi affronta consciamente
grandi rischi e si fa male, è chiamato a fare i conti con decurtazioni di indennità giornaliere e rendite AI.
Per fortuna lei sa che divertimento, sport e senno non necessariamente si escludono a vicenda. E che
essere ragionevoli diventa tanto più fondamentale quanto più elevato è il rischio che si affronta. Con
questa consapevolezza si conquistano anche le cime più alte... addirittura in compagnia di bambini! La
famiglia Cortesi, protagonista del nostro primo piano, ce lo dimostra.
Le auguriamo una divertente lettura... a rischio zero!
Indice dei contenuti
In copertina Quanto sia
rischioso uno sport dipende anche
dalla preparazione: la famiglia
Cortesi durante l’allenamento nella
palestra per le arrampicate.
2 ÖKK
Rischio sport: non tutti gli incidenti sono assicurati totalmente pagina 3
Fattura del medico: come decifrarla
pagina 6
Raffreddore da fieno: combatterlo con la medicina tradizionale cinese (MTC)
pagina 8
Q&A: franchigia e partecipazione individuale pagina 10
Clienti ÖKK: cinque domande a Felice Barella
pagina 12
Impressum
PRONTO News e consigli dalla sua assicurazione. 28° anno, 2/2016. Editore ÖKK,
Bahnhofstrasse 13, 7302 Landquart. Telefono 058 456 10 10. Mail [email protected]. Caporedattore Bruno Schatz. Responsabile di redazione Patrick Eisenhut. Redazione Widmer Kohler AG. Christoph Kohler, Bernhard Widmer. Collaborazione Serafin Reiber. Traduzione e revisione Luisiana Luzii. Grafica apfel z design.
Sandra Hofacker. Immagini Sabine Rock, Serafin Reiber. Stampa Somedia Production, 7007 Coira.
Lo sport
come atto
temerario
Base jumping, downhill biking,
free climbing: le attività sportive
a rischio fanno tendenza. Cosa
molti non sanno: gli assicuratori
possono ridurre o addirittura
sospendere del tutto le prestazioni
se gli sportivi che hanno subito
un infortunio hanno corso rischi
eccessivi.
U
n colpo sordo e Remo Cortesi ha
capito subito di essersi spinto
troppo in là. Mentre veniva trascinato dalla massa di neve, i suoi pensieri erano rivolti alla famiglia, alla moglie,
alla figlia, che all’epoca aveva un anno.
Nessuno sport in Svizzera miete così
tante vittime come l’alpinismo.
Va considerato per questo un’attività
sportiva a rischio? Non con equipaggiamento
e preparazione adeguati.
Remo Cortesi è un alpinista esperto. A
sei anni è salito con il padre sul Sassalbo,
a 16 ha scalato il Piz Bernina, più tardi il
Pizzo Badile seguendo l’impegnativo
spigolo nord. È una guida di sci-escursionismo e alpinismo e ha riconosciuto
anche il pericolo che la conca ricoperta
di neve celava quel giorno. Nella notte
precedente il vento da nord aveva portato molta neve. Con la compagna che lo
accompagnava nell’uscita aveva deciso di
aggirare la conca passando per il pendio
quasi libero da neve. È bastato un passo
sul bordo della neve per staccare il lastrone. Ma ha avuto fortuna: improvvisamente, dopo dieci metri la valanga si è
fermata su un campo di neve. È riuscito
a liberarsi da solo.
Lo sport non è mai privo di rischi. Vi
sono tuttavia grandi differenze tra l’entità del rischio e la gravità degli infortuni derivanti. Gli infortuni più frequenti colpiscono chi pratica sport con
la palla, tuttavia raramente hanno
PRONTO 3
Remo e Sandra Cortesi sono cresciuti tra le
montagne. Ne conoscono fascino e rischi.
Alla prima scalata con l'intera famiglia è preceduta
una preparazione nei minimi dettagli.
Ora il loro nome figura nel libro di vetta del
Sassalbo (2'862 m).
gravi conseguenze. Nell’alpinismo la situazione è diversa: gli infortuni sono
più rari, ma determinano spesso conseguenze gravi. Nel 2015, per 142 alpinisti l’avventura nelle Alpi svizzere ha
avuto esito letale (fonte: CAS).
Alla fine decide il Tribunale federale
Cosa molti non sanno: il rischio che corrono gli sportivi se subiscono infortuni
può influire sulle prestazioni assicurative.
Le spese di cura sono sempre coperte.
Per quanto riguarda invece gli infortuni
non professionali riconducibili a cosiddetti «atti temerari», gli assicuratori possono per contro ridurre o addirittura sospendere del tutto indennità giornaliere,
eventuali rendite AI o nel peggiore dei
casi persino il capitale in caso di decesso.
Nel 2014, A., 27 anni, costruttore stradale, si è rotto il polso sinistro praticando il dirt biking. Questo sport di
tendenza consiste nell’eseguire salti
acrobatici lanciandosi da cunette artificiali che fungono da trampolino. A. ha
preso atto con sorpresa che la SUVA voleva decurtargli del 50 percento le indennità giornaliere. Ha presentato ricorso e dinanzi al tribunale ha fatto valere
di aver osservato le regole dell’apposito
parco e di aver anche indossato dei dispositivi di protezione. Il caso è finito
dinanzi al Tribunale federale, che in ultima istanza ha dato ragione alla SUVA :
i salti acrobatici sono un «atto temerario
4 ÖKK
assoluto», in quanto nemmeno i dispositivi di protezione permettono di ridurre
ragionevolmente il rischio di infortuni.
Atti temerari assoluti e relativi
Gli assicuratori tengono un elenco in cui
suddividono le attività sportive a rischio
in atti temerari assoluti e relativi (vedi
pagina 5). Questo elenco non è esaustivo
e in fin dei conti ogni assicuratore decide
autonomamente se cancellare o meno le
prestazioni. Esso fornisce tuttavia un’indicazione relativa a chi deve prevedere
quali riduzioni. Chi ad esempio subisce
un infortunio durante un atto temerario
assoluto deve prevedere almeno un dimezzamento delle prestazioni in denaro.
Remo Cortesi non avrebbe invece dovuto temere alcuna riduzione, anche nel
caso in cui l’episodio avesse dato origine
a prestazioni in denaro. Alpinismo, arrampicata e sci-escursionismo sono considerati «atti temerari relativi», durante i
quali gli sportivi possono ridurre ragionevolmente il rischio adottando apposite
misure. È quanto fatto da Cortesi il
giorno della valanga. Il pericolo di valanghe era classificato come debole. Ciononostante è capitata. «Un rischio residuo permane sempre», afferma. Da
allora è diventato ancora più prudente.
Il rischio fa tendenza
Giovani, rimasti giovani e perlopiù maschi. Questi sportivi hanno un atteg-
giamento diametralmente opposto: invece di ridurre al minimo il rischio, lo
portano al massimo. Correre dei rischi
fa infatti tendenza, chi pratica questi
sport spera di ottenere riconoscimento,
fama e denaro. Non è un caso che una
delle strategie di marketing di maggior
successo degli ultimi anni sia incentrata
sulle attività sportive a rischio e abbia
reso ricchi alcuni campioni di sport
estremi e fatto del proprietario di Red
Bull un multimiliardario.
Come assicurare gli atti temerari?
ÖKK offre alle aziende un’assicurazione complementare contro gli infortuni che assicura i collaboratori anche
contro le conseguenze finanziarie di
rischi speciali. Tuttavia si tratta di assicurazioni collettive. Chi non ha la
fortuna di essere assicurato tramite il
datore di lavoro contro i rischi speciali
deve rivolgersi a un offerente privato.
Anche alcune federazioni di attività
sportive a rischio offrono delle assicurazioni complementari, spesso insieme a licenze di gara.
Ulteriori informazioni su
www.oekk.ch/assicurazione_infortuni
In pochi pensano alle possibili conseguenze. Le persone sanno di essere assicurate e pensano di vivere in una società
con protezione casco totale. La riflessione è semplice: ho già pagato, ora posso
correre ogni rischio possibile. In questo
contesto gli esperti di assicurazioni parlano di azzardo morale (moral hazard).
E così ogni anno si aggiungono nuovi
sport che promettono scariche di adrenalina. Un tempo erano le corse motoristiche e la boxe, oggi sono base jumping,
speed flying, dirt biking, wingsuit flying
e free climbing. Assicuratori e legislatore
sono chiamati a reagire a queste tendenze e inoltre devono considerare ogni caso
singolarmente. Di conseguenza, per entrambi risulta difficile formulare una
regolamentazione vincolante. L’elenco
delle attività temerarie è un tentativo di
creare trasparenza.
Più rischio, più accortezza
La scalata più bella ed emozionante non
ha portato i coniugi Cortesi su una vetta
di 4'000 metri passando per un itinerario difficile, bensì sul Sassalbo a quota
2'861 metri. La prima scalata in famiglia, con la figlia Emina di un anno
nell’apposito zaino e con Vivian, cinque
anni, legata in cordata nei punti più
esposti. È stata la stessa vetta raggiunta
da Remo Cortesi quasi 30 anni fa assieme al padre. Atti temerari assoluti
(pericolosi in sé)*
Dirt biking
Corse di downhill con mountain bike
incl. allenamento su percorsi di gara
Corse automobilistiche e motociclistiche
Base jumping
Competizioni full contact (ad es. boxe)
Speedf lying
Immersioni a una profondità di
oltre 40 metri
Atti temerari relativi
(pericolosi in caso di negligenza)*
Alpinismo / arrampicata / sport sulla
neve fuori dalle piste segnalate in caso
di grave inosservanza delle regole
usuali dell’attività e delle prescrizioni
di sicurezza
Canyoning in caso di grave inosservanza delle regole usuali dello sport e
delle prescrizioni di sicurezza
Volo con parapendio o deltaplano in
caso di condizioni del vento molto
sfavorevoli
«Mi appello alla responsabilità
personale di ognuno»
Il Dott. Christoph Sommer, chirurgo per casi di infortunio all’Ospedale
cantonale dei Grigioni, si esprime su tendenze in ambito sportivo,
rischi e responsabilità personale.
Dr. Sommer, in qualità di chirurgo specializzato
in infortuni conosce bene ragioni e cause
degli infortuni di tipo sportivo. Negli ultimi
anni è riconoscibile una determinata tendenza?
Soprattutto gli adulti di sesso maschile,
giovani e rimasti giovani, sono particolarmente avvezzi al rischio. Lo si nota in
particolare dalle nuove discipline sportive di tendenza come il downhill in bicicletta e il freestyle con gli sci o lo snowboard. Il downhill biking causa ogni
anno numerosi infortuni – dal 2014 al
2015, nel solo Ospedale cantonale dei
Grigioni i casi legati a questa tipologia
di infortuni sono passati da 80 a 104.
Lei stesso pratica uno sport estremo come
l’arrampicata, ogni tanto persino senza
corda (boulder). Anche lei è alla ricerca
dell’adrenalina sportiva?
Che ruolo ha l’equipaggiamento di protezione?
È essenziale e salva la vita agli appassionati di sport estremi. Cadute che in passato determinavano gravi danni cerebrali provocano ora «solo» commozioni
cerebrali.
In che modo gli appassionati di sport
estremi possono proteggersi ulteriormente?
Facendo appello a un sano senso di responsabilità e di autovalutazione. Viviamo in una società libera, nessuno ci impedisce di scalare una parete senza
l’ausilio delle corde. Tuttavia, ne sono
davvero capace? E se dovessi cadere e restare paraplegico, la società deve pagare
per le conseguenze del rischio che io ho
deciso di correre? Io penso di no. No, cerco di evitare i rischi. Pratico il
boulder solo ad altezze in cui cadere non
causa conseguenze. L’arrampicata è il
nostro sport di famiglia. Soprattutto
l’arrampicata sportiva con corda e moschettone è un ottimo esempio su come
affrontare i rischi in modo ragionevole:
l’arrampicata è effettivamente una disciplina pericolosa, ma con preparazione ed
equipaggiamento adeguati i rischi praticamente si azzerano. Inoltre, durante gli
allenamenti simuliamo a scopo preventivo persino cadute controllate. Nel
downhill con la bicicletta non è possibile
allenarsi in tal senso.
Il Dott. Christoph Sommer dirige
da 16 anni il reparto di chirurgia
degli infortuni all’Ospedale
cantonale dei Grigioni a Coira.
*Elenco non esaustivo e non vincolante
(Fonte: www.koordination.ch).
PRONTO 5
Fattura, prego! 1° puntata – La fattura del medico
Chi vuole controllare le fatture del
medico, del terapista o dell’ospedale, in genere, da profano, non sa
da che parte iniziare. Ecco qui di
seguito un aiuto per capirci qualcosa. Nota bene: sul prossimo
numero di PRONTO illustreremo il
conteggio delle prestazioni di ÖKK.
1 – 6 Dati personali
La fattura è indirizzata proprio a lei?
1
2
3
4
8
5
6
7
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
7 Diagnosi
La diagnosi è criptata dal cosiddetto
«codice ticinese» che, purtroppo per i
profani, è decifrabile a fatica.
8 Modalità di rimborso
«TG» sta per terzo garante e significa che
lei salda la fattura e invia successivamente il
giustificativo a ÖKK per il rimborso. «TP»
sta invece per terzo pagante: le fatture
vengono inviate direttamente a ÖKK e lei
riceve solo il conteggio delle prestazioni.
9 Data
Nella data indicata hanno effettivamente avuto luogo visite o cure? Nota bene:
vengono fatturate anche le consultazioni
telefoniche.
10 Tariffa
Le prestazioni vengono suddivise in
posizioni tariffali differenti. Le più
ricorrenti sono le posizioni tariffarie
001 per prestazioni mediche, 400 per
farmaci e 316 per analisi di laboratorio.
Ha trovato un errore – Cosa fare?
Chi ha domande sulla fattura deve rivolgersi direttamente all’emittente
della fattura. Nella maggior parte dei
casi ci si accorge subito dell’errore e
viene inviata una nuova fattura. In
caso contrario, può interpellare la sua
agenzia ÖKK di riferimento.
www.oekk.ch
6 ÖKK
19
20
11 Posizione tariffale
Qui trova un codice e una breve
descrizione della prestazione fornita.
12 Quantità
Quante volte sono stati prescritti
farmaci o fornite prestazioni?
13 Punti prestazione medica (Pt PM)
Qui è riportato il numero dei
punti Tarmed che si assegnano a ogni
prestazione medica.
14 Valore del punto prestazione medica (VPt PM)
Il valore del punto (VPt) varia in base
al Cantone.
15 Punti prestazione tecnica (Pt PT)
Serve alla retribuzione dell’infrastruttura (affitto, corrente, pulizia)
e del personale non medico (assistente
di studio).
16 Valore del punto prestazione tecnica
(VPt PT)
Vedi punto 14.
17 Codice delle prestazioni obbligatorie
Lo 0 significa che la prestazione è
coperta dall’assicurazione di base; l’1 no.
18 Importo
La somma delle singole prestazioni:
Pt PM — VPt PM plus
Pt PT — VPt PT.
19 Importo complessivo dei diversi settori
20 Totale complessivo della fattura
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«PETS» in 13 cinema della Svizzera tedesca.
M
ax è un terrier convinto di essere il centro dell’universo
per la sua padroncina e si
gode la vita trascorrendola con tutte le
specie di animali della sua stessa palazzina. Ma la sua posizione privilegiata subisce una grossa scossa quando arriva
Duke, uno sciatto ed enorme cane senza
pedigree con zero abilità interpersonali.
Nessuna meraviglia dunque se i due si
dichiarano subito guerra e se ne combinano di tutti i colori – fino a quando la
padroncina li caccia. E si ritrovano per
strada. E siamo a New York …
Ed è allora che inizia un’avventura mozzafiato durante la quale Max e Duke dovranno imparare a mettere da parte le
loro divergenze per unire le forze contro
il coniglio, SnowBall, che sta formando
un esercito di animali domestici abbandonati con l’intenzione di ribaltare i rapporti tra cani e padroni… Una cosa è
certa: sarà divertente. Poiché gli sceneggiatori sono gli stessi esseri umani creatori di «Cattivissimo me».
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PRONTO 7
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Vacanze da sogno, ma senza incubi
Quando iniziano le vacanze estive, gli svizzeri si candidano per il titolo di
campioni del mondo del turismo. Circa due terzi dei vacanzieri trascorrono le ferie
all’estero. Ma in valigia portano con sé anche l’assicurazione viaggi?
A
nche se al momento i disordini
politici a livello mondiale ostacolano non di poco la programmazione delle ferie di quest’anno, la
maggioranza degli svizzeri trascorrerà le
proprie vacanze all’estero. Forse destinazioni come Adalia, Gerba o Hurghada
saranno meno gettonate del solito e i turisti si recheranno piuttosto alle isole
greche, alle Baleari o a Phuket e Ko Samui. È sicuramente un vantaggio dovuto
al franco forte: le vacanze in destinazioni lontane sono relativamente economiche per gli svizzeri.
Tuttavia, meno conveniente a livello finanziario sarebbe contrarre una malattia
grave o un infortunio all’estero. Ogni
anno, circa 50'000 turisti sono vittime di
infortuni all’estero, e a questi si aggiungono i casi di malattie gravi. Giungono
poi in ospedali che raramente soddisfano
gli standard a cui sono abituati, ma che
però spesso sono molto cari. Questo vale
soprattutto per destinazioni molto apprezzate come Stati Uniti, Tailandia,
Singapore o Giappone. Negli Stati Uniti,
per esempio, solo recarsi al pronto soccor-
so può già costare oltre 3'000 franchi,
senza che il trattamento sia neppure cominciato. E l’assicurazione di base per i
costi di malattie e infortuni all’estero copre solo fino a una determinata cifra. I
costi supplementari sono a carico della
persona malata o infortunata.
La situazione diventa drammatica se il
turista si ammala o s’infortuna a tal
punto da rendere necessario un rimpatrio, ovvero un trasferimento aereo me-
dico d’urgenza verso la Svizzera. Dalla
Tailandia, un volo del genere costa circa
100'000 franchi. Pazienti senza assicurazione complementare sono tenuti a
saldare gran parte della fattura – se non
tutta – personalmente.
Assicurazioni viaggi come ÖKK TOURIST e ÖKK TOURIST SUBITO tutela-
no il turista contro rischi del genere. A
partire da un franco al mese è possibile recarsi in vacanza senza pensieri di sorta. Assicurazione viaggi – a partire da 1 franco al mese
Le assicurazioni viaggi ÖKK TOURIST e ÖKK TOURIST SUBITO garantiscono
una tutela finanziaria in tutto il mondo in caso di emergenze dovute a malattia, infortunio o parto prematuro. Sono coperti anche gli interventi per trasporto, ricerca,
salvataggio come pure, se necessario, il rimpatrio per cause mediche. Tutti gli assicurati ÖKK provvisti di assicurazione complementare hanno diritto a stipulare
ÖKK TOURIST a partire da 1 franco al mese. ÖKK TOURIST SUBITO si rivolge
anche ai non assicurati da ÖKK , i quali desiderano stipulare a breve termine un’assicurazione viaggi (a partire da 10 franchi al mese per soggiorno di vacanza).
Può stipulare le assicurazioni viaggi online su www.oekk.ch/assicurazioneviaggi
o telefonando al numero 0800 838 000.
PRONTO 7
Una pausa di relax:
Claudia Koellreuter, terapeuta
in MTC e Shiatsu, si gode
attualmente il congedo maternità.
L’altra medicina
In Svizzera, una persona su cinque soffre di raffreddore da fieno. Invece di combattere i sintomi
con i farmaci, sono sempre più numerosi i soggetti allergici che provano l’agopuntura e i rimedi cinesi.
Come funziona e cosa prende a carico l’assicurazione?
H
uang qi, Ju hua, Bai zhi – non è
una formula magica, ma i nomi
delle erbe cinesi alla base della
ricetta che Claudia Koellreuter, terapeuta
in medicina tradizionale cinese (MTC) e
shiatsu, sta utilizzando per curare una
scolara undicenne affetta da raffreddore
da fieno. Se da un lato i colliri, gli spray
nasali e le compresse che il medico di famiglia le prescrive di anno in anno riescono a lenirle i disturbi, dall’altro questi
rimedi non sono privi di effetti collaterali, tra cui la stanchezza, che nella ragazzina si fa sentire soprattutto a scuola.
Lo studio di Claudia Koellreuter si trova
presso il Centro sanitario Bollwerk di
Berna (www.luanshu.ch). Prima e du-
8 ÖKK
rante la sua formazione per conseguire il
titolo di terapeuta in medicina complementare, ha lavorato come infermiera
diplomata all’Ospedale universitario di
Berna (Inselspital). La scelta di dedicarsi
alla MTC è stata il frutto di un’esperienza vissuta sulla propria pelle: Claudia
soffriva di sinusite cronica. Il suo medico
curante le consigliò una terapia basata su
agopuntura ed erbe. Una strada che si rivelò vincente: Claudia poté finalmente
dire addio alla malattia che l’affliggeva.
Il Qi deve scorrere
Come nella medicina convenzionale, anche nella MTC ogni trattamento è preceduto da un’attenta diagnosi. Gli occhi
arrossati e pruriginosi della ragazzina
sono segno di troppo «calore» all’interno
del corpo, le lacrime, la produzione di
muco e il naso chiuso indicano un eccesso di «umidità». Lo conferma anche la
spessa patina visibile sulla lingua, che insieme al polso rappresenta uno dei cardini della diagnostica nella MTC.
La MTC si basa sul principio dell’interazione tra lo Yin e lo Yang. Se queste
due forze sono in equilibrio tra loro, il
«Qi», ovvero la nostra energia vitale,
scorre liberamente attraverso i meridiani, i canali energetici del nostro corpo.
Se invece si crea un blocco nello scorrimento del Qi – ad esempio per via di un
eccesso di muco –, allora ci ammaliamo.
Ciò che nella medicina convenzionale è
I rimedi cinesi che compongono la farmacia
domestica di Claudia Koellreuter
(in s. orario, dal vasetto in alto a sin.):
epimedio, igname, cartamo, semi di tuia,
radice di poligala, gardenia jasminoides,
radice di angelica, datteri cinesi.
chiamato «raffreddore da fieno», nella
MTC è un accumulo di umidità e calore
nel corpo, che genera un blocco dei meridiani e del Qi.
Un valido complemento alla medicina convenzionale
Sono 365 i punti d’agopuntura individuati dalla MTC sul corpo umano. Intervenendo su questi punti, è possibile agire
sul flusso energetico che scorre sotto la
nostra pelle: attraverso l’inserzione di
aghi, l’applicazione di massaggi o l’assunzione di farmaci. Per alleviare i sintomi
acuti della ragazzina e «aprire le dighe» al
Qi, Claudia Koellreuter ha iniziato con
un trattamento di agopuntura al naso,
alle orecchie e alla milza. In aggiunta a
questo le ha preparato un farmaco cinese,
che tra i vari ingredienti annovera radice
di astragalo (Huang qi), per tonificare il
Qi della lingua e della milza e rafforzare
il Qi protettivo, fiori di crisantemo bianco (Ju hua), per deviare il calore del vento
e alleviare il prurito agli occhi, radice di
angelica (Bai zhi), per liberare il naso
congestionato. Tutte le erbe sono verificate e autorizzate da Swissmedic.
I vantaggi di questo tipo di trattamento
rispetto a una cura convenzionale sono
palesi: non ha (o ha pochissimi) effetti
collaterali, è più naturale e individuale:
dalla scelta dei punti d’agopuntura alla
ricetta del farmaco. Nonostante questo,
Claudia considera la medicina complementare non come un sostituto, ma come
un’integrazione a quella convenzionale.
«Ho lavorato a lungo in reparti d’eccellenza per sapere cos’è in grado di fare la
nostra medicina occidentale», afferma la
34enne. Molti suoi pazienti hanno medicinali e analgesici a casa e anche alla ragazzina consiglia di continuare ad assumere l’antistaminico che le è stato
prescritto se i disturbi diventano troppo
forti. «Non ho nulla contro le pillole, ma
andrebbero prese solo nella misura in cui
sono necessarie», sottolinea.
dentale. A oggi mancano prove scientifiche certe, ad esempio circa l’esistenza del
Qi e dei meridiani.
Altrettanto certo però è che Claudia
Koellreuter può far leva su numerosi
clienti soddisfatti. Lei stessa ammette
che non sempre le sue terapie hanno
avuto esito positivo. Tuttavia, per molte
persone affette da raffreddore da fieno la
MTC è stata una benedizione, spesso in
abbinamento alla medicina convenzionale. Alcuni suoi clienti non necessitano
più nemmeno di trattamenti, bastano le
sue ricette. «Non ho bisogno di dimostrare l’efficacia dei trattamenti con
esperimenti artificiali», dice. «Mi basta
guardare i miei clienti.» Serve un’assicurazione complementare
Tra gli svantaggi dei trattamenti di medicina complementare si cita spesso la
loro discutibile efficacia. Gli studi
sull’argomento non mancano, ma spesso
si contraddicono, sono irrilevanti dal
punto di vista statistico o lasciano dubbi
per via del metodo sperimentale adottato. Una cosa è certa: la MTC si basa su
un modello di pensiero totalmente diverso rispetto a quello della medicina occi-
La medicina complementare nel sistema sanitario svizzero
Nel 2009 la popolazione e i Cantoni hanno approvato l’articolo costituzionale sulla
medicina complementare. Dal 2012 l’assicurazione di base si fa carico di cinque
metodi terapeutici, purché vengano eseguiti da un medico: la medicina antroposofica, l’omeopatia, la neuralterapia, la fitoterapia e la medicina tradizionale cinese.
Sono inoltre in fase di attuazione le seguenti innovazioni: accesso agevolato al mercato per i farmaci complementari, inclusione della medicina complementare nei cataloghi formativi delle professioni mediche, introduzione di diplomi federali per
naturopati (già attuato) e terapeuti in medicina complementare, equiparazione delle prestazioni di medicina complementare a quelle di medicina convenzionale in
relazione alla durata dell’assunzione dei costi da parte dell’assicurazione di base.
ÖKK FAMILY e
ÖKK FAMILY FLEX
L’assicurazione di base rimborsa solo i
trattamenti di medicina complementare eseguiti da un medico in possesso di formazione supplementare. Chi
desidera farsi curare da un/a terapeuta in medicina complementare o da
un/a naturopata senza pagare in prima persona, dovrebbe stipulare un’assicurazione complementare. ÖKK
FAMILY e ÖKK FAMILY FLEX si
assumono il 70 percento dei costi
(fino a CHF 10'000 per anno civile)
se il metodo terapeutico e il terapeuta/medico sono riconosciuti da ÖKK .
Anche Claudia Koellreuter ha stipulato un’assicurazione complementare
con ÖKK , poiché nell’esercizio della
sua professione ha avuto modo di appurarne la correttezza e la semplicità.
www.oekk.ch/familyit e www.oekk.ch/familyflexit
PRONTO 9
Franchigia e
partecipazione
individuale
0 500 1'
2'000 2
1'5
000 00
'500 30
Chi vive in Svizzera non ha
unicamente l’obbligo
di stipulare
un’assicurazione
malattie e di pagarne i
premi, ma deve anche
partecipare attivamente alle
spese di cura – mediante
franchigia e partecipazione
individuale.
La scelta della franchigia si rivela un
esercizio di equilibrismo. Una franchigia
contenuta offre una sicurezza finanziaria;
una franchigia elevata aumenta il rischio
finanziario, ma garantisce la riduzione del premio.
Cos’è la franchigia?
Perché optare per una
franchigia più elevata?
10 ÖKK
La franchigia è la quota annuale che
ogni adulto in Svizzera deve versare per
le proprie spese di cura. Gli assicurati
possono scegliere tra le diverse franchigie stabilite. I rispettivi importi sono i
seguenti: 300, 500, 1'000, 1'500, 2'000
o 2'500 franchi. Per i minorenni, gli importi sono diversi: 0, 200, 400 o 600
franchi.
Come tutti gli assicuratori, ÖKK concede ai suoi assicurati uno sconto se questi
decidono di scegliere una franchigia più
elevata. In questo modo si assumono una
maggiore responsabilità finanziaria –
vale a dire una partecipazione ai costi
più onerosa. Più sostanziosa è la franchigia, più conveniente è il premio dell’assicurazione. Optando per la franchigia di
2'500 franchi il premio si riduce fino al
44 percento rispetto a quello corrispondente a una franchigia di 300 franchi.
Cos’è la partecipazione
individuale?
Cos’è il contributo
ospedaliero?
Quando viene abolita
una partecipazione
ai costi?
I costi di cure a seguito
di infortunio vanno anche
a carico della franchigia?
Quale è la franchigia
migliore per me?
Quale data è decisiva
per il conteggio delle
prestazioni?
Quando posso cambiare
la franchigia annuale?
Si tratta dell’aliquota percentuale che si
applica una volta esaurita nel corso
dell’anno la franchigia scelta. Essa corrisponde al 10 percento delle spese di cura
da lei sostenute fino a un tetto massimo
di 700 franchi (minorenni 350 franchi)
per anno civile. Questa aliquota è indipendente dall’ammontare della franchigia scelta.
Il contributo ospedaliero è la quota individuale che il paziente ricoverato in una
struttura di cura è obbligato a versare.
Ammonta a 15 franchi per giorno di ri-
covero. I minorenni e gli adulti in formazione con età inferiore a 25 anni ne
sono esonerati.
Escluse da ogni tipo di partecipazione individuale sono le prestazioni per maternità.
Si tratta nello specifico di: sette visite di
controllo e due ecografie durante la gravidanza, corsi di preparazione al parto, parto
e ostetricia. Inoltre, se le donne in stato
interessante si ammalano nell’arco di periodo compreso tra la 13esima settimana
di gravidanza e l’ottava settimana dopo il
parto, non devono partecipare nemmeno
ai costi delle prestazioni corrisposte a seguito di malattia.
Dipende. Se lei è dipendente di un datore di lavoro per più di 8 ore a settimana,
è assicurata/o obbligatoriamente contro
gli infortuni tramite lo stesso datore di
lavoro, fa lo stesso se l’infortunio avviene durante il lavoro o nel tempo libero.
In tali casi, per le spese di cura non ci
sarà alcun addebito per la sua franchigia.
Se invece è assicurata/o contro le conseguenze finanziarie di un infortunio mediante la sua assicurazione malattie obbligatoria, i costi delle cure successive a
un infortunio vanno a carico della sua
franchigia.
Due sono gli aspetti decisivi per la scelta
della franchigia che fa al caso suo: l’ammontare delle spese di cura stimabili e il
margine finanziario cui può far riferimento. Chi prevede uscite contenute,
sceglie una franchigia elevata – e viceversa. Per stimare i costi delle cure future è di aiuto dare un’occhiata all’attestato
fiscale dell’anno appena trascorso. Lo ri-
ceve ogni anno da ÖKK e riporta i costi
delle cure sostenute. Se si sceglie una
franchigia di 2'500 franchi ad esempio,
bisogna fare i conti con il rischio finanziario: nel peggiore dei casi, la persona
assicurata dovrà pagare 3'200 franchi di
tasca propria, cioè i 2'500 franchi della
franchigia e i 700 franchi della partecipazione individuale massima per anno.
Determinante è la data in cui è avvenuta
la cura, non quella della fattura. Se una
cura ha avuto luogo a dicembre 2015,
questa viene conteggiata con la franchigia e la partecipazione del 2015. Meno
facile è la procedura se la cura inizia alla
fine di un anno e procede poi in quello
successivo: in tal caso bisognerà pagare
due volte il massimo dei rispettivi importi di franchigia e partecipazione ai
costi in un lasso di tempo breve.
Può aumentare o diminuire l’importo
della franchigia sempre per l’anno successivo. A tal fine è necessaria una do-
manda firmata – da lei o dal suo rappresentante legale – entro il 30 novembre di
ogni anno.
www.oekk.ch/franchigia
PRONTO 11
Felice Barella
risponde a cinque domande
Prudenza o rischio?
Con il trascorrere degli anni bisognerebbe affrontare
meno rischi. Quando ero ragazzo ero un calciatore e
non esitavo a cimentarmi in partite estenuanti.
Quando però, con il passare degli anni, i problemi
alle ginocchia sono divenuti più frequenti, mi sono
votato alla prudenza. Oggi gioco a calcio solo raramente... sostituendolo con una più grande passione,
quella per le bocce. L’anno scorso, con la mia squadra, sono arrivato quarto alla Coppa Svizzera.
Medicina tradizionale o medicina complementare?
Non ho mai provato la medicina alternativa, ho solo
sentito parlare di yoga o agopuntura. Se mi si presentasse l’occasione, la sperimenterei volentieri.
Mattiniero o dormiglione?
Un dormiglione nell’edilizia non sarebbe davvero un
buon acquisto (ride). Mi sveglio ogni mattina alle
sei, così posso godermi appieno la giornata. Anche
nel weekend raramente resto a poltrire a lungo nel
letto al mattino.
Mesocco o Coira?
Ovviamente Mesocco. Sono nato qui e qui sono cresciuto, qui ci sono le mie radici. Solo per l’apprendistato ho vissuto due anni a Coira. Ma tutto era troppo frenetico: troppo traffico, troppo rumore...
Libri o cinema?
Libri, senza dubbi. La sera leggo volentieri romanzi
sull’alpinismo e storie che hanno a che fare con mafia e calcio.
ÖKK
Bahnhofstrasse 13, casella postale 15
7302 Landquart
Telefono 058 456 10 10, Fax 058 456 10 11
[email protected], www.oekk.ch
www.facebook.com/oekk.ch
3
ÖKK8001i/06.16
Felice Barella (53) è imprenditore edile e
vive con la sua famiglia a Mesocco.
È assicurato con ÖKK sia come cliente privato
che come cliente aziendale.
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