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scarica l`ebook per abbassare il colesterolo
IL
COLESTEROLO
Dott.ssa. MARIA TERESA CARANI
IL COLESTEROLO
Come tenerlo sotto controllo
con uno stile di vita sano
2
IL COLESTEROLO – Edizioni Benesserevillage.it
Copyright www.BenessereVillage.it | All Rights Reserved.
IL
COLESTEROLO
Titolo
“IL COLESTEROLO”
Autore
Dott.ssa Maria Teresa Carani
Editore
Edizioni BenessereVillage.it
Sito internet
www.benesserevillage.it
ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine di un riconoscimento in
caso di pirateria. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere
riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’Autore e dell’Editore. È espressamente
vietato trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né a
titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni, quindi non
è garantito il raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume
piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di esercizio. Il
libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce alcun tipo di trattamento medico o
psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di avere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai
affidarti a un appropriato trattamento medico.
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IL COLESTEROLO – Edizioni Benesserevillage.it
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IL
COLESTEROLO
Sommario
Domanda 1: Per il mio dottore ho il colesterolo alto, ma quali sono i valori
normali?
pag. 8
Domanda 2: Cosa vuol dire lipoproteine?
pag. 9
Domanda 3: Cosa significa parlare di “colesterolo cattivo” e “colesterolo
buono”?
pag. 10
Domanda 4: Cosa sono i trigliceridi?
pag. 11
Domanda 5: Che cos'è il colesterolo?
pag. 12
Domanda 6: I trigliceridi alti possono essere pericolosi?
pag. 13
Domanda 7: Come è possibile far rientrare i valori dei trigliceridi nei limiti
giusti?
pag. 13
Domanda 8: È più importante abbassare il colesterolo totale o alzare le
HDL?
pag. 15
Domanda 9: Come si può fare per far aumentare i valori di HDL?
pag. 16
Domanda 10: Da dove proviene il colesterolo?
pag.17
Domanda 11: Cosa accade quando i livelli di colesterolo totale sono alti,
cioè avere il colesterolo alto dà disturbi?
pag. 17
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IL
COLESTEROLO
Domanda 12: Mio marito mangia molto peggio di me eppure ha un
colesterolo basso, io pur stando molto attenta alla dieta, ce l’ho sempre più
alto?
pag. 18
Domanda 13: I miei genitori e i miei nonni hanno il colesterolo alto, anche
io avrò lo stesso problema?
pag. 19
Domanda 14: Si possono tenere sotto controllo i livelli di colesterolo con
prodotti naturali?
pag. 20
Domanda 15: Quali norme dietetiche ci aiutano a controllare il livello
ematico del colesterolo?
pag. 21
Domanda 16: Il mio colesterolo e la mia obesità sono in qualche modo
correlati?
pag. 23
Domanda
17:
Si
può
Domanda
18:
Funzionano
prevedere
gli
il
rischio
cardiovascolare?
pag. 24
yogurt
contro
il
colesterolo?
pag. 25
Domanda 19: I prodotti naturali o erboristici sono efficaci contro il
colesterolo?
pag. 26
Domanda 20: Vale la pena di prendere la lecitina di soia per abbassare il
colesterolo?
pag. 27
Domanda 21: Funzionano gli oli di pesce?
pag. 27
Domanda 22: Quali farmaci si utilizzano per abbassare il colesterolo alto?
pag. 27
5
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IL
COLESTEROLO
Domanda 23: Questi farmaci sono a carico del sistema sanitario nazionale?
pag. 30
Domanda 24: Le statine fanno bene o fanno male?
pag. 30
Domanda 25: Se smetto di prendere statine il mio colesterolo salirà di
nuovo?
pag. 32
Domanda 26: Sto assumendo le statine e ho dolori muscolari. Devo
interromperle?
pag. 32
Domanda 27: Esistono statine naturali?
pag. 33
Domanda 28: Cosa conviene fare quindi prima di iniziare una terapia
farmacologica?
pag. 35
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IL
COLESTEROLO
Quando si parla di rischio cardiovascolare è sempre il colesterolo a fare la
parte del leone, ma c’è anche un altro tipo di lipide ematico che, secondo
studi recenti, costituisce altresì un importante fattore di rischio, si tratta
dei trigliceridi.Frasi come “ho il colesterolo“ in cui viene omessa la parola
“alto”, è spesso pronunciata con preoccupazione da molti di noi, per
descrivere o uno stato border-line o una patologia vera e propria, più nota
sotto il nome di: IPERCOLESTEROLEMIA.
La pubblicità poi di qualsiasi tipo, sia quella televisiva che dei giornali, ci
bombarda prima con messaggi allarmanti, seguiti poi da rimedi miracolosi,
utili per abbassare il colesterolo come, ad es. l’utilizzo di yogurt al
colesterolo vegetale.
La disinformazione sul “COLESTEROLO“ è grande; infatti il colesterolo
è necessario per il buon funzionamento dell’organismo, sono i suoi valori
elevati nel sangue che possono costituire un fattore di rischio per la
salute, anche se livelli di colesterolo sopra la media non sempre
giustificano l’attuale assunzione indiscriminata di farmaci.
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1) Domanda: per il mio dottore ho il colesterolo alto, ma
quali sono i valori normali?
Per valutare se il nostro profilo lipidico è fuori norma occorre conoscere il
valore nel sangue:
•
del colesterolo totale
•
di quello LDL (colesterolo cattivo)
•
di quello HDL (colesterolo buono)
Tutti valori misurabili con un semplice prelievo venoso dopo 12 ore di
digiuno; oltre al valore del colesterolo totale si misurano quindi anche le
frazioni di lipoproteine che lo trasportano: le LDL e le HDL. Questo tipo
di analisi può essere fatto anche in farmacia, con un semplice prelievo dal
polpastrello di un dito di una goccia di sangue, da utilizzare nelle
macchine che dosano colesterolo e trigliceridi.
Parametri ideali per questi valori, secondo la “E.A.S. – European
Atherosclerosclerosis Society”, in genere sono considerati :
•
un colesterolo totale inferiore a 200 mg/dl
•
un valore di LDL inferiore a 130 mg/dl
•
un valore di HDL superiore a 45 mg/dl
8
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E’ indispensabile anche conoscere il valore dei trigliceridi ricordando
che:
•
un valore normale di trigliceridi è inferiore a 150 mg/ dl
Per meglio valutare il rischio cardiovascolare è opportuno altresì stabilire
il rapporto tra colesterolo totale ed HDL, rapporto che dovrebbe risultare:
•
per l’uomo inferiore a 5 per
•
per la donna inferiore a 4, 5
Più è basso questo rapporto, più risultano alte le HDL e di conseguenza si
ha un minor rischio di malattie cardiovascolari, infarto e trombosi.
2) Domanda: cosa vuol dire lipoproteine?
Le lipoproteine, particelle microscopiche di forma sferica che circolano
nel sangue, sono formate da grassi (colesterolo e trigliceridi) e proteine.
Questi
composti
si
possono
suddividere
in
5
grandi
classi:
CHILOMICRONI, VLDL, IDL, LDL, HDL, che ne riflettono la diversa
composizione relativamente alla loro densità.
I grassi non si sciolgono nel sangue, perché questo è costituito per il 55%
di acqua, e vengono quindi trasportati dalle “Lipoproteine”, che al pari di
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una calamita hanno una doppia polarità: all’esterno, si trova la loro parte
che ha affinità con l’acqua (idrofila), e che permette al composto di restare
disciolto nel sangue, mentre all’interno vi è la parte lipofila, che ha affinità
per i grassi (sia trigliceridi che colesterolo).
3) Domanda: cosa significa parlare di “colesterolo
cattivo” e “colesterolo buono”?
Si tratta di una semplificazione per indicare il complesso lipoproteico che
contiene il colesterolo. Il colesterolo totale infatti non misura la semplice
molecola lipidica di colesterolo, ma il composto che lo contiene.
La proteina che avvolge i grassi non è sempre la stessa:
•
le LDL, una classe di lipoproteine a bassa densità, rivestono il
colesterolo diretto dal fegato ai diversi organi e tessuti; qualora il
colesterolo non venga prelevato, le LDL restano nel circolo ematico
e, soprattutto per ossidazione dei radicali liberi, possono subire delle
alterazioni, alle quali segue spesso una reazione infiammatoria che
è all’origine della placca ateromatosa. Vengono denominate
colesterolo cattivo.
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COLESTEROLO
•
le HDL, lipoproteine ad alta densità, rivestono il colesterolo che va
dai tessuti al fegato, organo che lo metabolizza per smaltirlo, e sono
indicate come colesterolo buono.
E’ quindi il rivestimento proteico che conferisce alle lipoproteine un
significato protettivo o di rischio cardiovascolare.
4) Domanda: cosa sono i trigliceridi?
Sono i principali costituenti del tessuto adiposo e rappresentano la
scorta calorica dell’organismo. Sono formati da tre molecole di acidi
grassi legate ad una molecola di alcool (il glicerolo); si differenziano dal
colesterolo sia per la struttura chimica che per la funzione. Il colesterolo
serve all’organismo come materiale di costruzione per le membra-ne
cellulari e per la sintesi di alcuni ormoni e di sali biliari.
I trigliceridi vengono trasportati nel sangue da:
•
VLDL, che contengono i trigliceridi endogeni, prodotti dal fegato
•
CHILOMICRONI,
che
trasportano
i
dall’assorbimento intestinale dei grassi
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trigliceridi
derivanti
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I trigliceridi alti sono tipici nel “mangione”, quell’individuo cioè che ha
una dieta ipercalorica; mentre livelli di colesterolo alti sono in genere
legati anche ad altri fattori come: sedentarietà, cause genetiche e stress.
5) Domanda: Che cos'è il colesterolo?
Il colesterolo è un grasso fondamentale per il nostro organismo, è
presente nell'uomo e negli alimenti di origine animale, mentre è assente
negli alimenti di origine vegetale. Nell'uomo le funzioni fisiologiche del
colesterolo sono numerose tra queste:
•
Costituisce la membrana delle cellule
•
Produce la bile
•
Dal colesterolo si producono gli ormoni sessuali e surrenalici
•
Permette la conduzione dello stimolo nervoso, forma infatti
l'impalcatura di rivestimento dei nervi
•
Si trova nel cervello, nel fegato, nel sangue, nella bile, nello strato
corneo della cute.
•
Favorisce l'assorbimento di vitamine liposolubili come la vitamina
D.
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6) Domanda: I trigliceridi alti possono essere pericolosi?
Due studi uno dell’Università del Maryland ed una ricerca del Preventive
Cardiology Center di Chicago hanno constatato che livelli di trigliceridi
superiori
a
190mg/dl
si
associano
ad
un
maggior
rischio
cardiovascolare; inoltre alti livelli di trigliceridi per 10 anni sono
predittivi sia dell’insorgenza del diabete, che di una grave patologia, la
pancreatite
7) Domanda: Come è possibile far rientrare i valori
dei trigliceridi nei limiti giusti?
Nella maggior parte dei casi non è necessario ricorrere a medicine, si
comincia dalla dieta e dall’attività fisica:
•
Fare attività fisica: dai 15 ai 25 Km settimanali di camminata per
almeno 3 mesi, sono sufficienti a far scendere i trigliceridi.
•
Controllare la dieta, cioè:
1.
Pesce in tavola almeno due volte alla settimana consumare pesce
2.
Pochi grassi saturi burro, margarina, grasso del prosciutto del latte e
dei latticini
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3.
Meno zuccheri ad alto indice glicemico, privilegiare il consumo di
alimenti integrali
4.
L’alcol in tutte le sue forme è da eliminare
5.
Più verdura e più legumi
6.
E’ bene limitare l’uso di alcuni tipi di frutti come cachi, fichi, uva,
ananas
In genere quindi non si ricorre ai farmaci se i livelli non sono superiori
a 200mg/dl e non ci siano altri fattori di rischio cardiovascolare.
I farmaci più usati sono gli olii di pesce e i fibrati.
Di seguito si riportano le linee guida (semplificate) della Società Europea
per il Controllo dell’Iperlipidemia.
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8) Domanda: È più importante abbassare il colesterolo
totale o alzare le HDL?
E’ sicuramente preferibile far aumentare i livelli di HDL, le patologie
cardiovascolari sono infatti più strettamente collegate al rapporto
colesterolo totale/ HDL piuttosto che al solo colesterolo totale.
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9) Domanda: Come si può fare per far aumentare i
valori di HDL?
Da un punto di vista farmacologico è possibile assumere della niacina,
nessun altro farmaco riesce infatti ad avere lo stesso effetto. Un’attività
fisica appropriata e regolare ci aiuta a perdere il grasso visibile, quello
che si deposita sulle cosce e sui fianchi, ma anche quello invisibile, che
circola nel sangue. Le attività brevi e violente di potenza ( come una corsa
veloce o una partita di tennis molto nervosa), non sono efficaci per ridurre
i livelli di grassi nel sangue mentre quelle di resistenza (come corsa, nuoto,
ciclismo, tennis od anche la semplice camminata), secondo recenti lavori
scientifici riescono a modificare il nostro profilo lipidico in particolare
Per Aumentare l’ HDL sono necessari:
•
dai 15 ai 25 Km settimanali di camminata per almeno 3 mesi, per
far scen-dere i trigliceridi, sono sufficienti per questo scopo.
•
2 km al giorno di camminata, cioè 10 km settimanali per almeno un
mese,
Per abbassare il Colesterolo totale ed LDL ci si deve impegnare.
•
25 Km settimanali per diversi mesi, successivamente.
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COLESTEROLO
Queste indicazioni al pari di una terapia farmacologica debbono essere
eseguite con costanza tenendo conto della propria età e della propria
forma fisica, per cui si deve iniziare con un ritmo blando, intensificando
gli allenamenti in modo graduale.
10) Domanda: Da dove proviene il colesterolo?
SOLO IN PARTE ARRIVA DAI CIBI, le fonti di colesterolo sono:
•
gli alimenti di origine animale (colesterolo esogeno) che ce ne
forniscono circa il 20%
•
il fegato che lo produce per circa l'80% (colesterolo endogeno) e lo
utilizza per produrre bile e lipoproteine, (composti che trasportano i
grassi nel sangue).
11) Domanda: Cosa accade quando i livelli di colesterolo
totale sono alti, cioè avere il colesterolo alto dà disturbi?
No, in genere non si hanno disturbi e l’unico modo per accertarlo è
quello di sottoporsi ad un prelievo di sangue. Alti livelli di grassi nel
sangue (siano essi trigliceridi che colesterolo) costituiscono una
situazione di rischio per alcune patologie cardiovascolari. Le LDL
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eccedenti rispetto alle necessità di organi e tessuti possono depositarsi
nelle arterie e costituire il materiale di partenza da cui si può formare la
placca ateromatosa.
Studi recenti hanno infatti dimostrato che le LDL circolanti, aggredite dai
radicali liberi, se non adeguatamente protette dal sistema antiossidante,
vengono ossidate e si depositano sulle pareti dei vasi sanguigni dove aggredite da macrofagi e monociti - originano le cellule schiumose, che nel
tempo possono dare origine alla placca ateromatosa. Questa situazione
porta sia alla riduzione del calibro del vaso arterioso, con possibile
formazione di trombi, e alla successiva occlusione del vaso stesso. A
seconda del distretto corporeo in cui si manifesta il fenomeno si possono
avere:
•
Ischemia
•
Angina
•
Infarto
•
Ictus
12) Domanda: Mio marito mangia molto peggio di me
eppure ha un colesterolo basso, io pur stando molto
attenta alla dieta, ce l’ho sempre più alto?
Le cause dell’innalzamento del colesterolo totale possono essere:
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•
genetiche: per un difetto dei recettori delle cellule epatiche
predisposti alla sua ricaptazione
•
alimentari: iperalimentazione
•
psicologiche: stress (cortisolo)
•
legato al tipo di vita sedentaria
Quindi c’è chi ha il colesterolo alto:
•
per natura (cause genetiche): la produzione dei recettori delle LDL,
controllata cioè dal patrimonio ereditario non funziona bene
•
per uno stile di vita sbagliato.
Ciascuno deve analizzare quali possano essere le cause della sua situazione
e cercare di rimuoverle.
13) Domanda: I miei genitori e i miei nonni hanno il
colesterolo alto, anche io avrò lo stesso problema?
La scoperta di recettori delle LDL con anomalie è stata fatta da due
scienziati Goldstein e Brown che, nel 1985 hanno ricevuto per questo
studio il premio Nobel per la medicina. Questo difetto dei recettori può
essere trasmesso da genitore a figlio e valori elevati di grassi nel sangue
nonostante una dieta ed uno stile di vita corretti ci possono far sospettare
di una ipercolesterolemia familiare.
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14) Domanda: Si possono tenere sotto controllo i livelli
di colesterolo con prodotti naturali?
Si possono per questo scopo utilizzare erbe ed integratori alimentari, ma in
primo luogo si debbono adottare misure preventive fondamentali come
• dieta
• attività fisica
• mantenimento del peso corporeo nei giusti limiti.
Il trattamento delle iperlipidemie deve sempre iniziare da una dieta,
assolutamente non ipercalorica con alimenti con basso apporto sia di
colesterolo, che di acidi grassi saturi. Brown e Goldstein, gli scienziati
Premio Nobel per la medicina nel 1985, hanno infatti ipotizzato che una
dieta ricca di grassi saturi e di colesterolo, possa arrivare a sopprimere i
recettori per le LDL, e causare quindi un notevole incremento del tasso
di LDL nel sangue.
Non è infatti importante quanto grasso consumiamo, ma quale grasso
scegliamo.
La dieta quindi non deve apportare,
1.
un eccesso di calorie
2.
un eccesso di colesterolo (non superiore a 300mg/die)
3.
un eccesso di acidi grassi saturi (non superiore al 10%)
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4.
un eccesso di omega 6
5.
un eccesso di acidi grassi trans
15) Domanda: Quali norme dietetiche ci aiutano a
controllare il livello ematico del colesterolo?
Esistono una serie di regole, semplici da seguire, per regolarizzare la
glicemia, mantenere in piena efficienza fegato e colecisti responsabili
della rimozione del colesterolo.
1.
La dieta deve essere normo calorica o ipocalorica
2.
Bisogna ridurre i cibi di origine animale come burro, strutto, carne
3.
Non vanno aboliti i formaggi, ma sono da preferire quelli più magri e
non debbono essere consumati più di due – tre volte alla settimana.
4.
E’ necessario privilegiare i grassi mono e polinsaturi che, riducono il
colesterolo LDL e aumentano quello HDL. Si trovano negli oli
vegetali (soprattutto olio di oliva) e nella frutta secca, l’apporto di
vitamine del gruppo B, in particolare di niacina, può essere raggiunto
con noci e semi di girasole.
5.
Una quota importante delle calorie introdotte ogni giorno, dovrebbe
provenire dai carboidrati a basso indice glicemico come legumi,
frutta, verdure al fine di regolarizzare la glicemia.
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6.
Un adeguato apporto di fibre (25-30 g. al giorno) può ridurre il
colesterolo cattivo. Le più efficaci sono quelle solubili come: pectine,
gomme contenute in cereali e legumi.
7.
I legumi associati ai cereali sostituiscono molto bene le proteine della
carne, che possono invece alzare il colesterolo.
8.
Non introdurre con l’alimentazione più di 300 mg al giorno di
colesterolo, evitare quindi cervello, fegato, trippa di bovino, uova,
calamari, crostacei, burro e formaggi.
9.
Gli uomini possono bere fino a 40 g di alcol al giorno (un bicchiere
di vino, un superalcolico, una lattina di birra) alle donne ne è
permessa circa la metà, in tal modo si può aumentare il colesterolo
buono.
10. Cercare
di riequilibrare nella dieta il rapporto fra gli omega 6 e gli
omega 3, consumando pesce grasso, semi ed olio di lino
11. Evitare
di consumare prodotti pronti contenenti grassi idrogenati e
grassi trans
12. 20
minuti al giorno di camminata di buon passo aumentano la quota
di colesterolo HDL Ricordare che il fumo e la pressione alta sono
nemici del cuore e delle arterie
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16) Domanda: Il mio colesterolo e la mia obesità sono in
qualche modo correlati?
Chi è obeso soffre di diversi squilibri metabolici, tra cui la resistenza
insulinica che può predisporre il soggetto in tempi brevi al diabete di tipo
2.
Sono diverse le condizioni che, predispongono una persona ad essere
colpita da aterosclerosi, e che spesso interagiscono tra di loro.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in base alla letteratura
mondiale ne ha attualmente identificate ben 40, ma la loro individuazione
è in continua evoluzione.
Alcuni fattori di rischio non sono modificabili:
• Età
• Sesso
• Eventi cardiovascolari precoci in consanguinei
• Diabete
Tra i fattori di rischio modificabili troviamo:
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• Una dieta sbilanciata povera di grassi buoni, di fibre e di carboidrati a
basso indice glicemico
• Scarsa attività fisica
• Obesità e sovrappeso Il vizio del fumo
• Ipertensione arteriosa
• Alterazioni del metabolismo, Diabete II
• Iperlipidemia
• Bassi livelli di HDL (sotto i 35 mg/dl)
• Abuso di bevande alcooliche
• Epatite cronica Intossicazione
• Assunzione di determinati farmaci come la pillola anticoncezionale o
di alcuni medicinali utilizzati per abbassare la pressione.
17) Domanda:
cardiovascolare?
Si
può
prevedere
il
rischio
Per la prevenzione primaria si prendono in esame tutti i fattori che possono
indurre un danno al cuore: il livello di colesterolo totale, LDL, HDL,
trigliceridi, il fumo, l’obesità, l’ipertensione ed il diabete.
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Ogni dato, per mezzo della carta del rischio, viene incrociato con l’età ed il
sesso della persona, permettendoci di prevederne il rischio globale nei
successivi dieci anni. Se la carta rivela un rischio sopra il 20% il paziente
deve cambiare abitudini di vita, dal fumo al cibo ed iniziare una terapia
farmacologica. Se la carta invece, mostra un rischio al di sotto del 10% la
situazione è buona. Per i soggetti con rischio compreso tra il 10 ed il 20%
è opportuno approfondire la propria situazione effettuando altre analisi
cliniche, che sono una spia delle infiammazioni presenti nell’organismo,
come fibrinogeno - proteina c-reattiva - lipoproteina a - insulina.
18) Domanda: Funzionano
colesterolo?
gli yogurt contro il
Sono diversi i prodotti naturali che il medico può usare prima dell’
intervento farmacologico.
I prodotti naturali a base di steroli vegetali, come yogurt e latti
fermentati, veicolati da una pubblicità martellante, hanno assunto negli
ultimi tempi molta importanza. Questi prodotti sono addizionati con un
colesterolo vegetale, il fitosterolo, che ha la capacità di sostituirsi
nell’intestino al colesterolo contenuto nei cibi. In tal modo si diminuisce
l’assorbimento del colesterolo introdotto con gli altri alimenti.
L’assunzione di due grammi di fitosteroli al giorno riduce il colesterolo
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COLESTEROLO
totale e quello LDL nel sangue di circa il 10%. I prodotti che li
contengono vanno consumati durante e dopo i pasto ed in modo
continuativo, se il loro consumo viene interrotto il colesterolo torna ai
valori iniziali.
I fitosteroli possono essere anche assunti in capsule preparate
galenicamente, delle quali si conosce con precisione la quantità di
fitosterolo presente, dato che invece non è riportato negli yogurt. Non è
tuttavia utile usare questi prodotti, alimentari o galenici, se si continua ad
alimentarsi in modo eccessivo ed ipercalorico. Il loro uso permette di
potenziare l’azione di altri farmaci per cui possono essere utilizzati anche
in una terapia con statine.
19) Domanda: I prodotti naturali o erboristici sono
efficaci contro il colesterolo?
Molti prodotti come tisane o decotti sono privi di efficacia, mentre ad
alcuni composti derivati dalla canna da zucchero i policosanoli studi
recenti attribuiscono una certa efficacia.
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20) Domanda: Vale la pena di prendere la lecitina di
soia per abbassare il colesterolo?
Studi pubblicati non riportano effetti significativi del suo uso se non un
piccolo aumento dell’HDL. Invece attribuiscono alle proteine di soia la
capacità di abbassare il colesterolo, se queste sono consumate in quantità
di 25g/pro die e sostituendole in parte alle proteine animali della dieta.
21) Domanda: Funzionano gli oli di pesce?
L’olio di pesce, in concentrazione elevata, riduce i trigliceridi. Nella
dieta è opportuno consumare, almeno due volte alla settimana, una
porzione di pesce, preferibilmente grasso, come salmone, sgombro e
pesce azzurro, al fine di riequilibrare i rapporto omega 6 ed omega 3. In
caso di trigliceridi alti per dislipidemia familiare le capsule di olio di pesce
sono a carico del S.S.N.
22) Domanda: Quali farmaci si utilizzano per abbassare
il colesterolo alto?
Se nonostante le precauzioni alimentari seguite, i risultati non sono
soddisfacenti, sotto controllo medico si può ricorrere a farmaci in grado
di:
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• ridurre la sintesi del colesterolo endogeno
• diminuire l’assimilazione del colesterolo
• favorire l’aumento del colesterolo HDL
• ridurre livelli elevati di trigliceridi
I farmaci più usati sono le statine, entrate in commercio nei primi anni 90,
che riducono la capacità del fegato di sintetizzare il colesterolo, per cui si
deve utilizzare il colesterolo che circola nel sangue trasportato dalle LDL,
di queste ne viene in tal modo ridotto il livello ematico.
Le statine più importanti sono:
•
la pravastatina
•
la sinvastatina
•
la atorvastatina
•
la fluvastatina
•
la lovastatina
•
la rosuvastatina
Deve essere il medico a decidere quale particolare statina si adatta alle
esigenze del paziente, una volta iniziata la cura non bisogna
interromperla, questi farmaci, per poter svolgere un ruolo effettivo nella
prevenzione di patologie coronariche, debbono essere utilizzati in maniera
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costante e mirata. Esistono in commercio altri principi attivi per il
controllo dei livelli di colesterolo e di trigliceridi:
Le Resine
La clolestiramina e il colestipolo che stimolano la trasformazione del
colesterolo endogeno in acidi biliari, riducendo così il colesterolo LDL in
circolo, possono dare problemi di stipsi ed aumentare i trigliceridi
I Fibrati
Bezafibrato, Ciprofibrato, Fenofibrato, Gemfibrozil attivano la lipasi,
con conseguente diminuzione dei trigliceridi e limitano la produzione di
colesterolo da parte del fegato; tra gli effetti collaterali nausea,
dispepsia, diarrea. In rarissimi casi se associati alle statine oppure in
presenza di insufficienza renale i fibrati possono causare miosite
(infiammazione generalizzata del tessuto muscolare).
Omega 3
Esteri etilici di acidi grassi polinsaturi (eskim, esapent) con un
contenuto di EPA e DHA non inferiore all’85% ed in rapporto tra loro di
0,9-1,5.
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23) Domanda: Questi farmaci sono a carico del sistema
sanitario nazionale?
In caso di ipercolesterolemia il SSN limita il rimborso dei farmaci
ipolimezzanti, con nota 13, solamente a chi soffre di:
•
ipercolesterolemia non corretta da sola dieta
•
dislipidemie familiari e ai soggetti:
•
a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare maggiore
(prevenzione primaria)
•
con coronaropatia documentata o pregresso ictus o arteriopatia
obliterante periferica o pregresso infarto o diabete (prevenzione
secondaria)
•
con insufficienza renale cronica
24) Domanda: Le statine fanno bene o fanno male?
Il caso di specialità a base di cerivastatina (Lipobay, Stativa, Cervasta)che
per il decesso di alcune persone, furono ritirate dal commercio nell’estate
del 2001, ha portato all’attenzione del grande pubblico il problema degli
effetti collaterali dei farmaci. In questo caso i problemi più gravi si
registrarono però negli Stati Uniti, dove il lipobay veniva prescritto in
associazione con il gemfibrozil (come specialità: lipozid e lopid). Questo
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farmaco, un fibrato tra i più diffusi, riduceva i trigliceridi dal 25 al 40% ed
aumentava il colesterolo HDL, ma tendeva a far salire quello LDL e per
questo motivo veniva associato ad una statina. Le statine attualmente sono
farmaci potenzialmente molto utili, ma il loro uso va però sospeso, su
parere del proprio medico, in caso di effetti collaterali. Inizialmente la cura
può provocare disturbi come nausea e diarrea, ma dopo un breve periodo si
possono anche verificare disturbi più rilevanti come:
• danni al fegato, evidenziati da sintomi simili a quelli dell’influenza e
da alterazioni degli enzimi epatici rilevabili con analisi del sangue
• danni al sistema muscolare (miosite) con dolori e debolezza
muscolare ed aumento del rischio di miopatia (malattia dei muscoli)
Può essere utile effettuare con regolarità controlli del sangue di parametri
rivelatori dello stato
• del fegato, transaminasi GOT e GPT, GAMMA GT
• dei muscoli, CK e LH
Nel caso di assunzione di statine, bisogna informare il medico curante
dei farmaci che si utilizzano, in particolare occorre molta prudenza se si è
in cura con anticoagulanti, antivirali, antimicotici ed antibiotici. Gli effetti
collaterali delle statine sono però fenomeni reversibili. E’ bene evitare
anche il semplice succo di pompelmo in quanto la naringina, principio
attivo del frutto, interferisce con l’azione di alcune statine.
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25) Domanda: Se smetto di prendere statine il mio
colesterolo salirà di nuovo?
Se l’azione delle statine è quella di determinare il blocco della biosintesi
interna del colesterolo, interrompere la cura è del tutto irragionevole,
l’azione delle statine è infatti del tutto reversibile per cui smettendo di
prenderle il fegato ricomincia a sintetizzare il colesterolo ed a utilizzare
sempre meno il colesterolo presente nelle LDL il cui livello torna quindi
rapidamente ai valori precedenti alla cura.
26) Domanda: Sto assumendo le statine e ho dolori
muscolari. Devo interromperle?
Bisogna assicurarsi che siano state prese tutte le precauzioni previste dalle
linee guida:
• controllo CPK
• controllo transaminasi
• controllo funzionalità renale
• esame eventuali interferenze farmacologiche
Va valutato con il medico curante la possibilità di sospendere il
trattamento e quali strategie adoperare per compensare l’eventuale
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sospensione del farmaco. In casi estremamente gravi il danno muscolare
può arrivare alla rottura di legamenti (RABDOMIOLISI).
Uno degli effetti collaterali delle statine è altresì la diminuzione della
produzione di Coenzima Q10 La produzione endogena di colesterolo
infatti che parte dall’Acetilcoenzima A, molecola che si produce sia da
grassi, che da zuccheri e proteine, porta anche alla formazione di questo
composto, indispensabile per il corretto funzionamento dei mitocondri, le
centraline energetiche delle nostre cellule. Questo fatto comporta effetti
subdoli che si manifestano con dolori muscolari, astenia e debolezza
generale. La semplice somministrazione di adeguati quantitativi di
coenzima Q10 potrebbe compensare tale carenza.
27) Domanda: Esistono statine naturali?
Sì il riso rosso fermentato o lievito rosso che è un estratto naturale,
efficace per ridurre la sintesi del colesterolo. E’ prodotto dalla
fermentazione del riso bollito con un lievito, Monascus purpureus,
genericamente noto come Monascus ruber, che conferisce ai chicchi di riso
il tipico colore rosso. I primi documenti sull’uso del riso rosso fermentato
nell'alimentazione risalgono alla dinastia dei Ming 1368-1644 ed è
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riportato dal testo più antico di Farmacopea Cinese. La sua efficacia è
dovuta alla sinergia dei diversi principi attivi in esso presenti acidi grassi
mono e polinsaturi, fitosteroli, vitamine, minerali e composti
triterpenoidi: tra questi la mevinolina e le monacoline. Nel 1979 il prof.
Akira Endo isolò in Giappone da culture di monascus purpureus la
monacolina K e dimostrò che questa era in grado di inibire il 3-idrossi-3metilglutaril CoAreduttasi (HMG-CoAreduttasi). Senza quest’enzima
l’intera sequenza di sintesi del colesterolo viene bloccata. Fu sempre il
prof. Endo a stabilire l’identità di tale prodotto, il precursore di una classe
di farmaci le statine che costituisce oggi il trattamento di elezione delle
dislipidemie. Preparati a base di riso rosso fermentato sono venduti in
America ed ora anche in Italia, come integratori con un contenuto totale
dello 0,4% di inbitori dell’HMG-CoA reduttasi. Studi clinici recenti hanno
confrontato l'effetto ipolipemico di questo integratore con alcune statine di
sintesi, confermando che l’efficacia del prodotto è ascrivibile a tutto il
fitocomplesso dell’estratto di Monascus purpureus e quindi non solo al
singolo principio attivo. La prima statina naturale introdotta in USA è stata
quindi la Lovastatina, inizialmente chiamata monacolina K; ma per le
statine, in quanto farmaci c’è l’obbligo di prescrizione medica, mentre
per il riso rosso fermentato, contenuto in molti integratori, non è previsto
tale obbligo.
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28) Domanda: cosa conviene fare quindi prima di
iniziare una terapia farmacologica?
1.
Stabilire se sia necessario ridurre i valori di colesterolo ematici.
2.
Stabilire periodo ad una dieta equilibrata e normocalorica.
3.
Attivarsi per un’attività sportiva e moderata quotidiana o almeno di
3 volte alla settimana.
4.
Valutare la presenza di altri fattori di rischio come: fumo, obesità,
ipertensione, iperglicemia.
5.
Valutare l’evolversi dei dati analitici del profilo lipidico dopo
l’adozione di queste indicazioni.
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