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Timoko:tra favola, leggenda e
TIMOKO: tra favola, leggenda e... VITESSE di Matteo Muccichini “C osa non darei per vivere una favola, diceva Vasco Rossi. In effetti tutti noi vorremmo esser protagonisti di una di quelle storie intense, meravigliose e lunghe da raccontare ai nipotini. E’ un privilegio che nell’ippica tocca pochi fortunati ed uno di questi è Richard Westerink, l’uomo di Timoko, oggi l’unica favola del trotto mondiale. D’accordo, il cavallo più forte è Bold Eagle, d’accordo, quello che lo ha battuto è Lionel, ma Timoko è un’altra cosa, Timoko è una favola. Da una fabbrica di fegato d’oca alla conquista del mondo La storia di Timoko e di Richard Westerink inizia nel 2007. Nasce il figlio del modesto e sconosciuto stallone Imoko, e di Kiss Me Coulonces, una figlia di And Arifant, che introduce un tocco d’Italia grazie a Sharif di Jesolo, e dell’ottima Vanina B. rivale, ai suoi tempi, di Une de Mai. Un cavallo qualunque che coinvolge nell’accordo tre uomini, Westerink appunto, Paul Van Klaveren che è l’allevatore e il co proprietario Jan Offenberg. Timo- ko viaggia dall’Olanda alla Francia con il giovane Westerink, all’epoca alla ricerca di un lavoro, poiché pur essendo allenatore professionista, non riesce a sbarcare il lunario con i cavalli da corsa. I due arrivano ad Escalans paesino di 270 abitanti nel sud ovest francese. E’ qui che una fabbrica di fegato d’oca dà un’occupazione all’allenatore, e che la mattina e la sera, fuori dall’orario di lavoro può attaccare questo bel puledro che lo fa trepidare. Timoko debutta a due anni, e fa subito capire di essere un cavallo fuori dal comune, tanto che We- La vittoria di Timoko nel Criterium de Vitesse 2015 17 Tricolore di Francia in occasione del Prix de France 2015 sterink presi i primi euro di somme vinte, lascia la fabbrica e si concentra sul suo campione e sulla scuderia. Prende il via ufficialmente la carriera strepitosa di Timoko, leader della sua generazione e atleta completo. Una storia, una favola, di tanti alti e pochi bassi, condita pure da qualcosa di realmente commovente. Alla vigilia del Criterium de Vitesse dell’anno scorso uno dei due proprietari Jan Offenberg, gravemente malato fece sapere al mondo di aspettare il giorno successivo a quella corsa per poi sottoporsi ad eutanasia in Olan- da. Timoko rispose come sempre, regalandogli l’ultimo giorno felice con una vittoria squillante e generosa, che rese quella domenica di marzo tristemente indimenticabile per gli uomini ippici di tutto il mondo. 13 Gruppi I e 4.000.000 di Euro in carriera Con l’assolo nel Vitesse di Cagnes Sur Mer, Timoko è salito a quota 13 nella classifica dei Gruppi I vinti. Un palmares che si apre nel 2010 quando a tre anni vinse il Prix Albert Viel e il Criterium dei tre anni, La vittoria nel Conseil des Alpes Marittimes 2015 (gr.2) 18 e che non è ancora finita. Il vero salto di qualità c’è stato però da anziano, in coincidenza con l’arrivo nelle mani di Jos Veerbeck prima e di Bjorn Goop dopo che sono stati i drivers che sono riusciti meglio ad esaltarne le doti fisiche e mentali che lo rendono unico. La sue caratteristiche tecniche gli hanno permesso di essere un cavallo adatto a tutte le piste e a tutte le distanze, e di essere l’unico cavallo Francese a girovagare per il mondo. Timoko è stato protagonista vittorioso dell’Elitloppet in Svezia, del Prix de la Wallonie in Belgio, del Kimy Grand Prix in Finlandia, e piazzato di lusso nel fenomenale International Trot dello Yonkers, e del nostro Nazioni di S.Siro. Scatto iniziale sia con la macchina che con i nastri, parziale violento quando va trainato, attitudine alle prove ripetute, e adattabilità ad ogni tracciato, per come è riuscito senza nessuna sbavatura a passare dai 2000 metri dell’anello di Vincennes al mezzo miglio dello Yonkers negli Stati Uniti lo scorso ottobre, dove solo la sfortuna gli ha impedito di centrare il successo. Tale bagaglio tecnico gli ha consentito ad oggi di arrivare a quasi 4.000.000 di somme vinte in carriera, di mettere nel mirino il record di Ready Cash, e di essere oggi uno stallone ambito. Se infatti gli Nell’Amerique 2016 Timoko deve inchinarsi a Bold Eagle allevatori francesi e non, sono partiti tiepidi poi si sono lasciati andare, e hanno scommesso su un cavallo che pare migliorare di stagione in stagione. Bjorn Goop, autorevole e impeccabile driver e compagno di viaggio di Timoko lo ha definito una roccia che si rialza sempre, come Rocky - “E’ un cavallo unico, forte fortissimo che sa quando è il giorno in cui non c’è niente da fare e si risparmia. Credo che questa sua determinazione mentale faccia la differenza. Ognio volta che lo guido penso che non ci sarà più un Timoko, lui è come Rocky Balboa nei film, va al tappeto e si rialza sempre”. Timoko nel giorno del suo terzo Criterium de Vitesse (2016) L’ultima leggenda Fin qui i numeri, le statistiche, i record, la storia, però Timoko è qualcosa di più di un campione, di un fuoriclasse. Timoko è una leggenda. Ma Timoko è qualcosa di più dei suoi risultati, dei suoi 4 milioni di somme vinte, dei suoi record. Timoko è mentalmente unico, per come risorge e si rilancia, fino a migliorarsi, ogni volta che lo si dà per finito, per spremuto, per vecchio. Tredici vittorie in corse di Gruppo I 2010 - Prix Albert Viel (Vincennes) 2010 - Criterium des 3 ans (Vincennes) 2011 - Prix de Selection (Vincennes) 2011 - Criterium des 4 ans (Vincennes) 2011 - Criterium Continental (Vincennes) 2013 - Grand Criterium de Vitesse (Cagnes) 2013 - Prix de l’Atlantique (Enghien) 2013 - Grand Prix de Wallonie (Mons - België) 2014 - Elitloppet (Solvalla - Zweden) 2014 - Kymi Grand Prix (Kouvola - Finland) 2015 - Grand Prix de France (Vincennes) 2015 - Grand Criterium de Vitesse (Cagnes) 2016 - Grand Criterium de Vitesse (Cagnes) Curiosa immagine di Timoko Timoko a nove anni ha una forza psicologica superiore ad ogni altro cavallo che abbiamo mai visto in pista. Come se sapesse d’ esser figlio del sacrificio del suo allenatore, di portarsi sulle spalle un’intera provincia di passione contro i capitali ed i mezzi a disposizione delle grandi scuderie di città. Come se fosse consapevole che i veri amanti del trotto di tutto il mondo si sono aggrappati a lui, ultimo baluardo di un trotto epico, senza programmi, senza paura di perdere. Di un trotto infinito, in cui i sogni sono duraturi e si rinnovano sempre. Questo è Timoko, il cavallo che scende in pista con il cuore, prima che con la testa. Questo è Timoko, il campione che amiamo più di tutti perché mentre tutto passa, lui ci consente di essere spettatori di una Leggenda che ci piace come se non dovesse finire mai. 19