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Sono stato seguito per molti anni da ragazzi e
… Sono stato seguito per molti anni da ragazzi e famiglie che hanno cercato di far proprie le esperienze che volevo loro comunicare, perché non nego che la passione del campo erboso mi coinvolge sempre tantissimo e sono entusiasta anch’io di riuscire a dare tutto quello che è stato patrimonio di esperienze di anni di calcio professionistico ….. Così, da alcuni anni, desideravo poter far nascere una scuola calcio per poter mettere in pratica tutte le idee che ho maturato come giocatore prima, direttore tecnico e docente oggi, accompagnato da persone che veramente credono nella crescita dei ragazzi che si devono accostare allo sport come “promozione al benessere” personale. Sicuramente è importane pensare al “clima di insegnamento” che per un bambino è il gioco, ma diventano tante anche le attese nei suoi confronti. E’ importante che il bambino abbia uno spazio per pensare, esprimersi in libertà utilizzando la sua fantasia, l’iniziativa, accompagnato da metodi scelti e ben pensati da noi tecnici. La nostra impresa sarà quella di insegnargli sì l’importanza del gesto tecnico, ma anche di conquistare la fiducia in se stessi, la consapevolezza di quello che fa , sperimentare il coraggio, allenare la tolleranza e condividere valori importanti nello sport, ma anche nella vita. Per questo grande e ambizioso progetto la società ha bisogno di genitori e uno staff che con grande entusiasmo siano pronti ad accompagnare i ragazzi nel loro percorso formativo senza attese eccessive e nel rispetto dei loro tempi con quell’entusiasmo che riporta anche noi adulti ai vecchi sogni di “bambini del passato e dei nostri miti”! “Come spiegherebbe a un bambino che cos’è la felicità? Non glielo spiegherei, gli darei un pallone per farlo giocare!” Dorothee Solle (teologa) Certo di avere la vostra collaborazione , vi ringrazio anticipatamente Con sincero affetto Attilio Maldera I DOVERI DELLA SOCIETA’ SUPREMA O.D.B SCUOLA DEL CALCIO ATTILIO MALDERA La società Suprema O.D.B - Scuola del calcio Attilio Maldera opera nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente uniformando le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività. La Società si impegna ad adottare tutte le misure necessarie dirette a facilitare la conoscenza e l’applicazione di tutte le norme contenute nel presente Codice Etico, prevedendo altresì l’irrogazione di sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle stesse. Si impegna altresì a sostenere nell’ambito della propria sfera di influenza, iniziative mirate alla promozione di azioni volte a prevenire il rischio di comportamenti non etici e a cooperare attivamente alla ordinata e civile convivenza sportiva. Tutte le attività della Società dal punto di vista gestionale devono essere ispirate alla massima correttezza, trasparenza e legittimità formale e sostanziale La convinzione di agire a vantaggio dei valori sportivi non giustifica in alcun modo l’adozione di comportamenti in contrasto con i principi di cui al presente Codice Etico. La Società si impegna a non intrattenere alcun rapporto con soggetti che non operino nel rispetto delle norme e dei principi espressi nel presente Codice Etico. In particolare la Società si impegna: a promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura sportiva nella condivisione delle insite finalità educative, formative e sociali a sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport per tutti, ad ogni livello, per qualunque categoria valorizzandone i principi etici, umani ed il fair play anche attraverso campagne di comunicazione, diffusione di materiale educativo e opportunità formative ad astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario ad evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia a promuovere un tifo leale e responsabile a non premiare alcun comportamento sleale I DESTINATARI Il presente Codice Etico si applica ai seguenti soggetti: dirigenti, atleti, tecnici, istruttori, medici, paramedici, masso-fisioterapisti e comunque a tutti i tesserati collaboratori, consulenti esterni ed ogni altro soggetto che agisca nell’interesse della società genitori sponsor società sportive amiche e affiliate Codice etico per gli Allenatori o o o o o o o o o o o o o o o L’importanza del risultato non dovrebbe mai mettere a repentaglio la salute o l’integrità fisica dei giocatori. La vittoria non è altro che il risultato della preparazione tecnica, tattica, fisica e psicologica della squadra. Questi valori non si devono mai sacrificare per aumentare il proprio prestigio personale. L’allenatore deve stimolare nei giocatori una capacità di auto-valutazione e guidarli ad una risoluzione dei problemi che li renda consapevoli dei progressi e degli obiettivi da raggiungere L’allenatore deve dedicare eguale attenzione ed interesse a tutti i bambini indipendentemente dalle potenzialità individuali Il gioco del calcio non deve mai impedire al giovane di ottenere buoni risultati sotto il profilo scolastico ma collaborare con la famiglia e la scuola attraverso un ascolto partecipato per poter anche indirizzare i genitori alle figure preposte dalla società (medico, pedagogista, responsabile tecnico…) L’allenatore deve sempre rispettare, difendere e insegnare ai propri allievi le regole del gioco del calcio, non deve per nessuna ragione cercare di ottenere vantaggi attraverso l’insegnamento consapevole di comportamenti antisportivi. La diagnosi e il trattamento degli infortuni sono un problema medico, di conseguenza gli allenatori devono fare in modo che vengano trattati da personale qualificato. Affidare giocatori a personale non qualificato o peggio ancora formulare personalmente diagnosi o consigliare terapie è un comportamento da evitarsi. Allo stesso modo devono astenersi dal prescrivere medicinali che, peraltro possono essere prescritti solo da personale medico. Gli allenatori sono responsabili del comportamento dei propri giocatori ed hanno il dovere di stigmatizzare tutti gli atteggiamenti antisportivi; per questa ragione il fairplay andrebbe sempre incoraggiato sia nelle sedute di allenamento sia durante le gare. Gli allenatori dovrebbero mettere gli arbitri nelle condizioni di svolgere la propria opera il più serenamente possibile attraverso un atteggiamento rispettoso e corretto evitando inoltre di incentivare comportamenti negativi dei propri giocatori nei confronti del direttore di gara. Gli allenatori devono evitare atteggiamenti dissenzienti nei confronti ed aggressivi nei confronti della panchina avversaria. Gli allenatori hanno il dovere di dare sempre il massimo ai propri giocatori, hanno perciò il dovere mantenersi aggiornati. E’ necessario ampliare continuamente le proprie nozioni tecnico-tattiche, fisiologiche, medico-sportive , psicologiche e pedagogiche. Ammettere l’eventuale errore commesso sarà dimostrazione di personalità, umiltà ed anche saggezza. Un allenatore ha sempre qualcosa da imparare da un collega, per questa ragione visitare allenamenti e confrontarsi con un altro allenatore è da considerarsi fonte di aggiornamento. L’allenatore deve rispettare gli impegni con la società e condividere il progetto comune, accettare le decisioni dei responsabili con serenità e chiedere chiarimenti se necessario. L’allenatore deve rivolgersi a chi è preposto dalla società per eventuali comunicazioni, richieste o rimostranze, mettendo al corrente preventivamente se emergono delle situazioni difficili nella gestione dell’attività L’allenatore deve salutare e far salutare gli avversari all’inizio e al termine della gara, osservando il cosiddetto “terzo tempo CODICE ETICO DELL'ATLETA • • • • • • • • • • • Frequentare gli allenamenti con costanza e assiduità, rispettando gli orari e impegnandosi in campo per dare un senso a quello che si fa. Praticare il calcio con passione e buona volontà, non dimenticando mai che lo sport è innanzitutto uno sport. Seguire le norme della FIGC e accettare le decisioni dell'allenatore e dei giudici di gara anche quando queste non sembrano giuste rispettando il fair play e non condividere il gioco falloso. Evitate le ammonizioni ed espulsioni per proteste che saranno sanzionate dagli allenatori e dalla società Saper vincere senza presunzione rispettando l’avversario e saper perdere senza eccessiva amarezza, ma con dignità. Adottare un comportamento adeguato all'etica sportiva sia in caso di vittoria sia di sconfitta non provocare mai ed evitare inutili litigi. Avere cura della divisa sociale, nonché delle attrezzature sportive di cui si fa uso. Dare il massimo delle proprie possibilità nell'intento di favorire il successo della società. Ricordarsi che non si gareggia solo per se stessi, ma che in gara si rappresentano anche i propri compagni di squadra. Comportarsi in maniera dignitosa prima, durante e dopo la gara. Adottare un linguaggio rispettoso nei confronti del pubblico, dei compagni, dei dirigenti e dei direttori di gara. Comportarsi educatamente in ogni situazione, trattando con rispetto tutte le persone che operano all’interno della società , salutare chiunque non usare linguaggi scurrili e bestemmie. I compagni vanno rispettati e saranno puniti severamente atti di bullismo. CODICE ETICO DEI GENITORI LASCIA GIOCARE i giovani atleti: ricordati non è la tua partita ma la loro. APPREZZA gli sforzi e le prestazioni, non i risultati. EDUCA tuo figlio al rispetto per l’allenatore: sii il primo a non interferire nelle sue scelte e a non criticarle. INSEGNA a tuo figlio lo spirito di squadra: il compagno che sbaglia va sostenuto senza mai essere rimproverato o preso in giro. RISPETTA LE DECISIONI degli arbitri e insegna a tuo figlio a fare lo stesso. RISPETTA GLI AVVERSARI, senza di loro non ci sarebbe partita. UTILIZZA un linguaggio corretto. INSEGNA a tuo figlio il rispetto degli orari e degli impegni assunti nei confronti della squadra. COME GENITORE non puoi e non devi sostituirti all’allenatore. Se lo fai, rischi di dare suggerimenti che vanno contro le indicazioni impartite dall'allenatore, riducendone l'autorevolezza e rischiando inevitabilmente di limitare il rendimento di tuo figlio nella squadra. NON MUOVERE CRITICHE ed evita di inveire contro l’allenatore: molto spesso le sue scelte sono dettate da motivazioni di cui non sei a conoscenza. EVITA DI DENIGRARE i giocatori e le società sportive avversarie. INFONDI SEMPRE a tuo figlio serenità e obiettività di giudizio, sia per quanto riguarda il suo rendimento che quello degli altri. AIUTA la Società Sportiva a crescere. C'è sempre bisogno di suggerimenti costruttivi. APPLAUDI le imprese di entrambi gli atleti e di entrambe le squadre e aiuta l’arbitro a fare il suo lavoro. CONGRATULATI sempre con tutti, sia vincitori che vinti. CODICE ETICO DEL DIRIGENTE/ACCOMPAGNATORE o Adottare sempre un comportamento conforme ai principi di lealtà e buona fede nei confronti della Società, dei colleghi, di tutto il personale, degli allenatori e giocatori, nonché rispetto nei confronti degli arbitri e di tutte le persone con cui s’instaureranno rapporti professionali o Privilegiare sempre gli interessi della società, rispetto a quelli personali (dato che, in genere, in una società dilettantistica il dirigente accompagnatore è anche un genitore) e di terzi, evitando che questi ultimi, possano interferire sulle decisioni, sui comportamenti, sui servizi o sulle opinioni: il dirigente accompagnatore si deve impegnare ad agire in tutte le situazioni nell’interesse della società SUPREMA O.D.B.SCUOLA DEL CALCIO ATTILIO MALDERA. Le informazioni privilegiate, ottenute nello svolgimento delle proprie funzioni, non devono essere in alcun modo divulgate o utilizzate a vantaggio proprio o di terzi. o Cercare di acquisire, attraverso un’opportuna formazione, le necessarie competenze strumentali (conoscenza delle regole, carte federali..) e psicologiche (approfondire le conoscenze sul piano delle relazioni affettive e dei rapporti interpersonali ). o Agire in qualità di FILTRO PRIMARIO nel rapporto educativo tra genitori e società o I dirigenti/ accompagnatori si devono impegnare affinché tutti i tesserati della società SUPREMA O.D.B.-SCUOLA DEL CALCIO ATTILIO MALDERA, appartenenti alla squadra di competenza del dirigente, nonché la componente genitoriale, rispettino sempre il materiale e l’ambiente con cui si entrerà in contatto durante il normale svolgimento dell’attività sportiva (sia quello gestito o fornito direttamente dalla società sia quello appartenente alle altre società) o Il dirigente/ accompagnatore dovrà sempre indossare l’abbigliamento sportivo in dotazione alla società, con i colori sociali. CODICE ETICO MEDICO E PARAMEDICO Lo staff medico si impegna a: o rispettare le normative nazionali e internazionali dettate in materia di lotta al doping o garantire che la salute , la sicurezza e il benessere psico-fisico degli atleti vengano prima di qualsiasi altra considerazione o Vigilare sulla salute degli atleti, garantendo assistenza e buona cura utilizzando metodi non aggressivi per l’organismo e facendosi carico nel contempo di una penetrante azione educativa. Massimo Pagnin Presidente Suprema O.D.B. – Scuola del Calcio Attilio Maldera Direttore tecnico e Responsabile Settore Giovanile Attilio Maldera Direttore Sportivo Salvatore Conte