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Travis Walton, il taglialegna degli UFO

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Travis Walton, il taglialegna degli UFO
di Panizza Stefano
Il caso si presenta come una sorta di unicum nel panorama
dei cosiddetti “rapimenti alieni”, e per tre motivi. Il primo
perché il fatto viene denunciato prima che la vittima
riappaia, il secondo perché ci sono diversi testimoni,
“torchiati” sia dai poliziotti (i quali organizzano anche
battute di ricerca) che da medici e ufologi, il terzo perché si
protrae per un periodo di tempo più lungo del solito, ovvero
alcuni giorni.
Dall’analisi che segue, viene escluso tutto quanto detto dal
presunto rapito in riferimento ai fatti di cui è l’unico
testimone (come il risveglio dentro l’UFO, la lotta con i tre
umanoidi e la fuga). Questo perché non verificabile né, a
mio modo di vedere, particolarmente attendibile. Stessa
sorte per le risultanze dell’ipnosi, metodo ritenuto
scientificamente non affidabile.
La vicenda
Secondo quanto si legge, tutto inizia mercoledì 5 novembre
1975.
Travis Walton, con cinque colleghi, si trova nella Apache
Sitgreaves National Forest, in Arizona.
Il periodo, per lui, non è certo dei più facili, colpa anche di
una crisi depressiva che lo ha da tempo colpito. Il giorno
prima non si è neppure presentato al lavoro, dovendo
smaltire i postumi dei bagordi della notte precedente. Ma
anche alcuni anni prima, ancora minorenne, non se l’era
passata meglio. Nel 1971, infatti, era stato condannato a
due anni con la condizionale, per furto e truffa.
Il gruppo è stato assunto da tale Mike Rogers, il quale ha
stipulato un contratto con la United States Forest Service
per compiere lavori di vario genere all’interno della foresta.
In particolare, lo scopo della squadra è quello di ripulire una
vasta area di sottobosco (oltre 1.200 acri). Si devono
tagliare le piante più piccole o malate, oltre a quelle troppo
vicine fra loro.
Hanno a disposizione 200 giornate lavorative.
Alle ore 18.00, come di routine, il gruppo smette il lavoro e,
con il camion di Rogers, si avvia versa la città di Snowflake,
ove tutti i suoi membri risiedono.
Si tratta di una tranquilla cittadina di alcune migliaia di
abitanti, i quali vivono di allevamento e, come si legge,
rispettosi dei dettami della “Chiesa dei Santi degli Ultimi
Giorni”.
Il ritorno alle abitazioni si sarebbe dimostrato, come
vedremo, tutt’altro che tranquillo.
Stando alle dichiarazioni degli uomini, infatti, un disco
metallico, fatto a cupola di 5-7 metri di diametro e circa 3 di
spessore, si sposta in lontananza a 7-8 metri di altezza.
Emette bagliori giallastri. Inizialmente viene confuso con il
sole al tramonto e poi con un aereo precipitato.
Travis Walton, sprezzante del pericolo ed incurante dei
richiami dei colleghi, corre verso l’oggetto, probabilmente
spinto dal pensiero che mai più gli sarebbe capitato di
vedere un “disco volante” così da vicino. Quando, poi,
decide di fare ritorno, impaurito dal rumore dell’oggetto,
viene investito da un fascio di luce giallo-verde, che lo
solleva da terra di circa 30 centimetri, facendolo
stramazzare al suolo come morto, 3 metri più in là.
I colleghi, presi dal panico, prendono il camion e se la filano
via a tutta velocità.
Mike Rogers fa, comunque, in tempo a vedere una striscia
luminosa elevarsi dalla foresta e scomparire verso l’alto. Poi,
però, tutti si pentono del “vile” comportamento e, dopo
qualche centinaio di metri, l’automezzo torna indietro.
Ma del disco e Travis, nessuna traccia.
Denunciato il fatto, poliziotti e volontari della vicina Heber
iniziano immediatamente le ricerche, ma senza esito. E
neppure i giorni successivi, pur coinvolgendo elicotteri,
ufficiali a cavallo e jeep.
A questo punto, fra le forze dell’ordine, comincia a balenare
il sospetto che lo scomparso sia stato in realtà assassinato
dai propri colleghi ed il suo corpo nascosto nella foresta.
Per fare finalmente chiarezza, sono tutti sottoposti alla
cosiddetta “macchina della verità”.
Da questa risulta che gli uomini non mentono (solo un test
venne invalidato) a proposito della visione dell’UFO, sul fatto
di non aver fatto del male a Travis e del non sapere dove si
trovi.
Nel frattempo, fra il sollievo generale, Walton ricompare,
preannunciando la sua presenza con una telefonata al
cognato.
“Qui è Travis. Sono in una cabina telefonica alla stazione di
Heber, e ho bisogno di aiuto. Venite a prendermi”.
E viene effettivamente ritrovato nella seconda delle tre
cabine del posto, con gli stessi abiti con il quale è sparito,
magro e con la barba lunga. Durante il viaggio si dimostra
agitato, sparlando di creature mostruose e con grandi occhi.
Trova asilo alla casa della madre che, però, non rivela
immediatamente il ritorno del figlio alla polizia.
Obiezioni & Contro obiezioni
Vediamo ora di ragionare, in una sorta di botta e
risposta, sui molteplici e più specifici aspetti della vicenda:
- Il gruppo è in ritardo con il lavori, di conseguenza
difficilmente può rispettare il contratto con la Forestale.
Questo perché Rogers si è impegnato anche in altri due
appalti. La sera stessa in cui scrive all’Ente citato per
lamentare i ritardi, la rete televisiva NBC manda in onda i
film “The UFO Incident”, ispirato alla nota storia dei coniugi
Hill. La scomparsa di Travis può allora far appellare ad una
sorta di “causa di forza maggiore” per giustificare
l’inadempienza. Quindi, saremmo di fronte ad un possibile
movente e spunto per realizzare la truffa. In realtà, la
scomparsa di Walton potrebbe essere una semplice, seppur
fortunosa coincidenza (ed il film citato neppur essere stato
visto da Rogers).
- Il caso viene indagato in esclusiva dall’Apro, una delle più
vecchie organizzazioni ufologiche del mondo, che a sua
volta vende la storia al settimanale scandalistico National
Enquirer. Fra loro esiste, infatti, un rapporto di
collaborazione. La rivista ha intenzione di premiare con
100.000 dollari i protagonisti del miglior caso ufologico,
scelto proprio dall’Apro, quello, cioè, che porterebbe la
“madre” di tutte le prove. Walton, alla fine, si deve
accontentare di 2.500 dollari come “miglior caso” del 1975
(altri 2.500 se li spartiscono i testimoni). Il fatto che la
famiglia del taglialegna dia ad entrambi (Apro e National
Enquirer) la propria preferenza, è sicuramente sospetto, ma
non si può escludere che si sia trattato di semplice ed
ingenua fiducia nei loro confronti.
- Walton mente a proposito del suo disinteressamento verso
gli UFO, almeno stando ad una dichiarazione del fratello
Duane, rilasciata nei giorni della sua scomparsa. Lo stesso
padre sembra sia stato un grande appassionato di dischi
volanti. Questo non prova nulla, però, perché potrebbe
essere la classica fortuna dell’appassionato.
- La polizia, nonostante l’ingente spiegamento di forze, non
trova nulla. Questo potrebbe semplicemente significare che
non abbia cercato bene, oppure che Travis si sia
accuratamente nascosto. O che naturalmente Loro lo
abbiano rapito.
- Non vengono rinvenute tracce visibili di bruciature,
nonostante il decollo dell’astronave ed il raggio luminoso in
un contesto ambientale nel quale gli incendi non sono poi
così rari, vista la presenza di un fitto tappeto di aghi di pino
secchi. Questo è un fatto che stride decisamente con
l’ipotesi “astronave”, salvo ipotizzare una strana energia a
noi sconosciuta.
- Non si trovano neppure tracce di radioattività (con
l'eccezione del casco di un componente della squadra). Solo
l’ufologo Bill Spaulding, direttore del Ground Saucer Watch
di Phoenix, rileva, nel punto in cui il disco si sarebbe
sollevato, anomalie magnetiche. Non sapendo a cosa,
eventualmente, saremmo di fronte, risulta difficile capire
che tipo di effetti aspettarsi. Quindi, potrebbero, in realtà,
essere del tutto normali.
- La polizia, alcune ore dopo la telefonata di Travis e grazie
ad una soffiata, va in piena notte a rilevare le impronti
digitali nella cabina del distributore. Non risultano di Travis e
i tabulati telefonici non hanno segnalato altre telefonate in
partenza, prima dell’arrivo dei poliziotti. Non si può
escludere, però, che le impronte sia state semplicemente
mal rilevate. In fondo è notte e la visibilità limitata alle sole
torce elettriche.
- Prima della verifica sopra citata, la polizia dispone dei
blocchi stradali fra la cabina telefonica e la casa del
cognato. Lo scopo è di intercettare l'auto sulla quale
avrebbe potuto viaggiare Walton. Come detto, sfugge alla
"cattura". Naturalmente, oltre al'ipotesi che in realtà
nessuna vettura transiti con il taglialegna a bordo, non si
può escludere che i controlli non siano stati sufficientemente
adeguati.
- Presso la piega del gomito destro di Travis è presente un
piccolo punto rosso. Può essere dovuto alla puntura di un
ago (per iniettarsi una qualche sostanza, magari con effetti
allucinogeni?). In realtà è lontano dalla vena, quindi l’ipotesi
ha poco senso.
- Viene ritrovato disidratato. Fatto, di per se, che non ha
nulla di anormale.
- Interessante l’analisi delle urine. Queste non contengono
“acetone”, una sostanza che l’organismo libera quando
manca il glucosio, il cosiddetto “carburante”. Succede,
infatti, che il corpo, costretto a trasformare i grassi per
avere energia, produca acetone. Condizione che avrebbe
dovuto verificarsi, vista la sparizione di Walton per cinque
giorni, il digiuno di cui afferma di essere stato vittima ed il
dimagrimento evidente. In questi momenti perde, infatti,
ben cinque chili. Dalle analisi mediche non sembra, però,
aver patito la fame, a conferma dell’assenza di acetone. Lo
“scettico” intransigente ne dedurrebbe che, al di là di un
presunto dimagrimento tutto da verificare nelle sue
proporzioni, Walton si sia semplicemente nutrito. Scendendo
nel concreto, ci potrebbe essere una spiegazione che possa
giustificare contemporaneamente le caratteristiche di
disidratazione, dimagrimento e assenza di chetosi? Per
banale che possa essere, credo che la somministrazione di
pochissima frutta abbia le conseguenze sopra citate.
Consideriamo che gran parte del corpo è costituito da
acqua. Ora, se ne introduciamo una minima parte non
arrestiamo certamente il processo di disidratazione, ma
sopravviviamo. E la frutta ne contiene, unitamente al
glucosio, cosa che impedirebbe anche il formarsi
dell’acetone. E contemporaneamente la perdita idrica in
corso farebbe dimagrire perché gran parte del nostro corpo
è costituito di acqua. Naturalmente si può pensare che
all’alimentazione abbiano provveduto Loro, con una
soluzione contenente questi principi nutritivi.
- Nonostante la caduta a seguito della scossa ricevuta dal
raggio di luce, Walton non ha lividi sul corpo. In realtà
questo è un punto controverso, dipende dalle fonti. In ogni
caso le ecchimosi non sono così automatiche a fronte di un
colpo ricevuto.
- Le temperature sono scese ben al di sotto dello zero, in
almeno due delle notti. Come fa, allora, a sopravvivere,
considerando l’abbigliamento indossato? Se si considera
l’ipotesi truffa (naturalmente tutta da dimostrare),
nascondere abiti pesanti da tirar fuori al momento
opportuno non sarebbe stato certo un problema.
- Appare strano il tranquillo comportamento tenuto della
madre in quei giorni, come “se sapesse”. In realtà,
ognuno reagisce in modo diverso alle avversità. Magari
è un persona in grado di “tenersi tutto dentro”.
- La stessa madre impedisce a chiunque di entrare in casa
per verificare se il figlio vi sia nascosto. Ovviamente
potrebbe trattarsi di un semplice desiderio di privacy.
- Cinque dei suoi sei compagni superano il “lie detector” e
per ben tre volte. Solo nel caso di Allen Dalis il risultato
rimane dubbio. Come vedremo dopo, questo non significa
nulla.
- Travis Walton fallisce invece il suo primo test. Viene
eseguito da John McCarthy, ritenuto uno dei massimi esperti
nel suo campo. Secondo lui mente consapevolmente ed anzi
trattiene intenzionalmente il fiato prima di alcune risposte,
sperando di ingannare la macchina. L’Apro nasconde la
notizia finché non è lo stesso McCarthy a rivelarla. Di
rimbalzo l’Apro dichiara che il test non è stato fatto in modo
professionale e forse troppo presto rispetto all’esperienza
vissuta (in pratica il paziente è ancora emotivamente
instabile). Un test effettuato a posteriori e da altro tecnico,
da parere esattamente opposto, e cioè che Walton è
sincero. Stesso discorso come il punto precedente.
- Durante le riprese del film “Bagliori nel buio” ("Fire in the
sky" nella versione originale) che anni dopo racconta della
vicenda, un uomo dice di essere stato testimone, con la
moglie, del rapimento di Travis. Viene sottoposto al “lie
detector” dallo stesso tecnico che ha analizzato i compagni
di Walton. Il responso è che l’uomo mente su tutto e cerca
di ingannare la macchina.
- Ma che cos’è questa “macchina della verità”? In pratica,
registra quelle reazioni fisiologiche che sono indice di
emozioni: la pressione arteriosa, la respirazione e la
traspirazione. Quindi, se il soggetto mente, gli
aumenteranno i battiti cardiaci, la respirazione si farà più
affannosa e comincerà a sudare. E lo strumento registrerà
tutto quanto. Come si può immaginare non può essere
molto affidale (alcuni ritengono che lo sia nel solo 50% dei
casi) in quanto un semplice stato ansioso o un particolare
autocontrollo del paziente potrebbero alterarne i risultati, in
un senso o in un altro.
- Le affermazioni di tutti i componenti del gruppo non
entrano mai in contrasto fra loro. Per far questo potrebbero
aver, banalmente, recitato al meglio una versione
concordata (non esistono però indizi in questo senso).
- Nessuno vede salire Walton all’interno del disco. Quindi, al
proposito, ci si deve fidare solo della sua versione dei fatti.
- Viene sottoposto a perizia psichiatrica. Non sembra in
grado di mentire, ma facile alle allucinazioni e alla fantasia.
Conclusioni
Difficile trarre delle conclusioni dimostrabili. Mi limito ad
evidenziare come nella vicenda vi siano tre punti fermi:
- le affermazioni straordinarie del gruppo di taglialegna non
hanno riscontri oggettivi
- la “macchina della verità” non è affidabile
- i fatti che ruotano attorno alla vicenda possono avere
spiegazioni ordinarie
Ciò non significa che non possa essersi verificato qualcosa di
“impossibile”, solo che nulla di concreto porta in quella
direzione.
Fonti bibliografiche, sitografiche e fotografiche:
UFO n.13 dicembre 193 – Edoardo Russo – Upiar
UFO e extraterrestri – Roberto Pinotti – De Vecchi
UFO dossier X – AAVV – Fabbri Editori
Incontri ravvicinati? – Massimiliano Teso – Avverbi Edizioni
http://www.travis-walton.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Travis_Walton
http://www.flyingobject.altervista.org/__travis_walton.html
http://j_kidd.tripod.com/b/218.html
http://www.news-medical.net/health/Ketosis-What-isKetosis-(Italian).aspx
http://www.abodybuilding.com/Med3.htm
http://skeptoid.com/episodes/4094
http://www.skepticblog.org/2012/08/14/travis-waltonsalien-abduction-lie-detection-test/
http://www.abovetopsecret.com/forum/thread534835/pg1
http://1az1.com/showlow.htm
http://www.outdoor.com/activities/mountainbiking/mountain-biking-in-arizona/
http://www.city-data.com/city/Snowflake-Arizona.html
http://www.dukecityfix.com/forum/topics/travis-walton-tospeak-in-albuquerque-for-the-ufo-forum-on-april
http://seamusoriley.blogspot.it/2010/08/study-of-statementanalysis.html
http://blogs.static.mentalfloss.com/blogs/archives/20896.ht
ml
http://ufomedia.blogspot.it/2010/07/sherifs-nephew-claimstravis-walton.html
http://funnyfailpictures.com/2011/04/funny-road-block.html
Nota: si invitano gli autori a segnalare eventuali copyright
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