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Anno I - Numero 06 - Metromag Bimestrale Gennaio/Febbraio 2016 - Poste Italiane / Spedizione in Abb. Postale D.L 353/03 - 70% Roma Aut. C/RM/05 2015 Sistemi, Sicurezza, Enti E Aziende A M I T T I G E L o a A s S e E f F i I d D A I Z I T S U GI ? A I R A M SOM business Lavazza compra “Carte Noire” ...e vola verso la costituzione del terzo polo mondiale della tazzina... vigilanza Legittima difesa o giustizia sommaria? attualità Richard Ginori storia di un fallimento del Made in Italy L’Editoriale di Alessandro Pignatelli [email protected] è morta la giustizia METROS ERVICES General Contractor SpA “Ma io c’avrei il conticino…”. “Ah sì? E io i soldi non te li do. Vuoi sapere la procedura? Io non li caccio e te non li becchi”. Anno 1981, Alberto Sordi consegna alla storia del cinema italiano una delle sue interpretazioni più brillanti. Diretto da Mario Monicelli, è il protagonista de “Il Marchese del Grillo”, che in una scena del film si rifiuta di pagare il povero Aronne Piperno per i suoi lavori di ebanista per dimostrare che i ricchi, andando a oliare i giusti ingranaggi, potevano farla franca anche in un caso di dichiarata malafede. Il Marchese, dopo il fattaccio, fa suonare le campane a morto in tutta Roma: “E’ morta la giustizia”. Anno 2016, lo scenario cambia solo parzialmente. Nell’era delle partite IVA sfruttate e maltrattate, degli imprenditori che investono senza avere in cambio i sacrosanti ritorni, la logica del mercato si ribalta. Non esiste più il diritto al credito, che le banche concedono sempre più difficilmente: provate a chiedere un “semplice” mutuo per l’acquisto di una casa e ascoltate attentamente la risposta. Oppure toglietevi lo sfizio di non pagare le tasse. Non per cattiveria o per spirito di evasione, ma perché non vi sono state pagate delle prestazioni regolarmente svolte. ...al posto giusto Lo Stato, quando c’è da prendere, non tollera ritardi. Se poi ne deve usufruire quando c’è da dare, allora il ritardo diventa prassi. Pluralità di culture ed esperienze hanno creato aziende capaci di fare gruppo e di offrire soluzioni concrete, unitarie e di sintesi. Sono l’intelligenza, la creatività e l’impegno che, sullo scacchiere della realtà, ci consentono di “giocare” nel campo economico sociale, commerciale, cioè a dire nella categoria dell’imprendere. Quello che dilaga, infatti, è il diritto al debito. Fatture mai pagate o pagate in ritardo, i 30 giorni che diventano 60, 90, 120. Lavori pagati male e con il contagocce: dai piccoli professionisti costretti a inseguire chi si rifiuta di saldare nei tempi dovuti ai grandi imprenditori, costretti a far fronte a debiti sempre più ingenti non per loro imperizia ma per un pagamento che slitta. Giorno dopo giorno, mese dopo mese. L’Italia diventa il paese dell’inseguimento: non automobilistico, ma del debitore. Ma se il debito tra privati origina un debito nei confronti dello Stato, il circolo vizioso si ferma: alt, pagare. Immediatamente. Poco importa se i soldi mancano per pendenze mai sistemate da altri. Il diritto al credito non esiste più, vige solamente il www.metroservicesspa.it diritto al debito. E nessuno fa suonare le campane a morto. Sommario Il fondo di Francesca Schito Bertolaso. Veramente? editoriale è morta la giustizia di Alessandro Pignatelli #1 il fondo Bertolaso. Veramente? di Francesca Schito #3 business Lavazza compra “Carte Noire”. a cura della redazione giochi Il pianeta del fantacalcio... di Marco Gaetani fisco Usa l’auto per la figlia disabile Ma l’agente di Equitalia... a cura della redazione business Etiopia: la crescita da record e gli interessi italiani a cura della redazione vigilanza Legittima difesa o giustizia sommaria? di Mauro Pignatelli società Affittopoli di Marco Gaetani eventi Addio Sky, per Rio 2016 si ritorna al passato di Francesca Schito cronaca Fenomeno ultras... di Adriano Serafini ricordi Quel Dc9 che ha fatto la storia di Adriano Serafini turismo Il turismo nelle grandi città italiane a portata di Web #28 di Marco Gaetani #4 #10 #20 #14 #22 La prima: l’ipotesi di base di Nordhaus è che le decisioni dei politici siano espressione delle loro proprie preferenze. Ovvero, il fine ultimo del politico non è il bene della comunità ma l’essere rieletto. La seconda: i risultati elettorali sono influenzati in modo significativo dall’andamento economico. Ovvero, gli elettori attribuiscono, come per assenza di memoria, peso predominante alla performance del periodo più vicino alla scadenza elettorale, ignorando le conseguenze negative di lungo termine prevede che il governo espanda nel breve periodo l’economia attraverso strumenti #33 monetari e fiscali, anche se l’espansione non è sostenibile nel lungo periodo. Ovvero la capacità del politico di far coincidere il periodo di boom economico con la campagna elettorale. Quindi, in sostanza, il buon Nordhaus ci dice che gli elettori sono miopi e immemori. Miopi perché non riescono a vedere il fumo che gli viene venduto durante la campagna elettorale e immemori perché vengono troppo spesso dimenticate le magagne del passato. Alla luce di quanto detto, lo sgomento nella presentazione di Guido Bertolaso a candidato sindaco da parte di Forza Italia si attenua un poco. Altrimenti la scelta dell’ex capo della Protezione Civile sarebbe #36 quantomeno una mossa suicida. I trascorsi dell’attuale candidato sindaco pongono non poche ombre sulla sua figura. Bertolaso ha infatti due procedimenti aperti e rischia il rinvio a giudizio per un terzo processo. L’ex numero uno della Protezione Civile era stato graziato per un vizio procedurale relativo dal processo relativo al G8 della Maddalena - poi svoltosi in Abruzzo dopo il terremoto di 7 anni fa -, ma la prima sezione di Appello di piazzale Clodio ha annullato la sentenza formulata in primo grado e ha fissato l’inizio del nuovo processo per il prossimo 10 maggio. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per le opere destinate al G8 #42 business Come cambia la stampa in italia #43 di Adriano Serafini #44 William Dawbney Nordhaus, un noto economista statunitense che attualmente insegna a Yale, ha sviluppato una teoria conosciuta come il ciclo economico di Nordhaus che si basa sulle seguenti tre ipotesi. delle manovre economiche poste in atto durante il periodo elettorale. La terza: classifiche è uscita la classifica annuale dei cento vini migliori del mondo #38 a cura della redazione televisione Forchetta & Coltello di adriano Serafini #22 METROMAG Sistemi, Sicurezza, Enti e Aziende Bimestrale Gennaio/Febbraio 2016 - Num. 06 Editore: Metroservices Facility Management Srl -Sede Legale: Via Toscana 30, 00187 Roma - Tel: +39 06 83369044 - Fax: +39 06 83369045 N. Verde: 800 912 837 - [email protected] - www.mfacility.biz P. IVA/C. F.: 10 166 651 009 - Rea: RM 1214468 Resp. Trattamento Dati: Marco Panzironi. Metromag sarà inviato gratuitamente a chi ne farà richiesta, inviando autorizzazione al trattamento dati (D.Lgs. 196/2003) all’indirizzo o tramite e-mail. Aut. Trib. Roma 280/2014 del 31.12.2014 - Poste Italiane SpA: Spedizione in Abb. Postale D.L. 353/03 - 70% Roma Aut. C/RM/05 2015 leggi Omicidio stradale, una svolta di civiltà di Adriano Serafini intrattenimento Oscar tricolori di Adriano Serafini #20 #24 attualità Richard Ginori storia di un fallimento del Made in Italy #31 a cura della redazione ricorrenze San Valentino: patrono degli innamortati?#34 di Marco Gaetani #16 #18 #26 lavoro Lavorare meno, lavorare meglio? #44 di Francesca Schito Direttore Responsabile: Francesca Schito Direttore Editoriale: Alessandro Pignatelli Amministratore: Marco Panzironi Progetto Grafico: Daniele Paternò Stampa: Tipografia Ostiense srl - Via P. Matteucci, 106 C - 00154 Roma Luogo di pubblicazione: Roma Hanno collaborato a questo numero: Marco Gaetani, Mauro Pignatelli, Adriano Serafini, del 2009 della Maddalena con regali, giri di denaro e case che hanno insospettito non poco i giudici. Il procedimento è ancora in corso. Così come è in corso il processo relativo ai fatti aquilani, in cui Bertolaso è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo e lesioni. Tra l’altro l’allora prefetto aquilano era Franco Grabrielli, l’attuale capo della Prefettura romana. Per non dimenticare, ci hanno pensato alcuni studenti e appartenenti ad alcuni comitati e associazioni de L’Aquila a mettere sull’allerta i cittadini della capitale: “Bertolaso, ma non ti vergogni nemmeno un po’?” - si legge nella lettera pubblicata su internet. “Fin da subito dopo il terremoto Bertolaso, commissario per l’emergenza, ha utilizzato i suoi poteri per ostacolare in tutti i modi la partecipazione e l’auto organizzazione della popolazione, vietando assemblee e volantinaggi nelle tendopoli, trasferendo metà della popolazione in altre regioni e reprimendo ogni tipo di protesta, grazie alla complicità del prefetto e vice commissario Franco Gabrielli. Con le palazzine del Progetto Case e le sue 19 ‘new town’ - scrivono comitati e associazioni - Bertolaso ha contribuito alla devastazione del territorio aquilano, occupando 460 ettari fuori città e favorendo, grazie alla deroga sugli appalti dovuta all’emergenza, le imprese che hanno costruito tali alloggi ad un costo intorno ai 3mila euro a metro quadro. Dopo cinque anni in alcuni di questi sono crollati i balconi e senza che ci fosse bisogno di un terremoto”. Forse aveva ragione Nordhaus. Gli elettori sono immemori. [email protected] business LAVAZZA COMPRA “CARTE NOIRE” GRUPPO TRANSALPINO DEL CAFFè, E VOLA VERSO LA COSTITUZIONE DEL TERZO POLO MONDIALE DELLA TAZZINA DOPO NESTLè E JAB. OPERAZIONE DA 700 MILIONI DI EURO: LA PREVISIONE DEI RICAVI 2017 DI LAVAZZA è ORA DI 1,7 MILIARDI L’acquisto è stato finanziato dalla vendita della partecipazione in Keurig-Green Mountain e in parte da un prestito da 400 milioni finanziato da banche italiane e francesi. Ora la quotazione a Piazza Affari? “La Borsa serve per chi vuole sprintare, noi siamo maratoneti”... # 4 Metromag Nei giorni dello shopping francese sulle aziende italiane (Orange su Telecom e Vivendi su Mediaset i gossip più insistenti), Lavazza va in controtendenza e acquista le attività europee di Carte Noire, gruppo francese della tazzina. Un’operazione da 700 milioni di euro finanziata in parte con le plusvalenze generate dalla vendita della partecipazione in KeurigGreen Mountain e in parte da un prestito da 400 milioni finanziato da banche italiane e francesi. Le attività Carte Noire in Francia valgono 250 milioni di fatturato, rappresentano il 20% delle vendite nei supermercati e dovrebbero # 5 Metromag www.securityjob.biz business SICUREZZA DOVERE ASSOLUTO, DIRITTO INTOCCABILE. far crescere i ricavi del gruppo torinese a Lavazza rileverà così lo stabilimento di Quest’ultimo spiega: «La Borsa serve per 1,7 miliardi nel 2017. Lavérune, nel sud della Francia, che occu- chi vuole sprintare, noi siamo maratone- Il fatturato 2015 infatti dovrebbe aggirarsi pa 140 persone. ti». Ma intanto si stanno preparando i pre- intorno agli 1,4 miliardi in crescita dell’8% Un cavallo di Troia: nello stabilimento supposti per l’Ipo. sull’anno precedente. infatti si producono le capsule del format Nel board sono presenti come indipenden- L’obiettivo dichiarato di Lavazza è quello Nespresso e per la prima volta Lavazza ti Gabriele Galateri, Antonio Marcegaglia, che illustra l’AD Antonio Baravalle: «Crea- potrà mettere le mani su quella che l’am- Pietro Boroli, presidente di De Agostini. re un terzo polo del caffè a livello mondia- ministratore delegato chiama con malizia L’obiettivo è quello di raggiungere nel 2020 le unendo in un unico gruppo i produttori «una tecnologia ormai disponibile a tutti». i due miliardi di fatturato. regionali». Anche se non è ancora deciso l’eventuale Un livello di ricavi che si può ottenere an- Oggi il mercato della tazzina è dominato salto a capsule Lavazza che siano Nespres- che senza nuove acquisizioni. da Nestlè che da sola rappresenta il 35% so - compatibili. Le conseguenze sugli Ma a quel punto Lavazza sarebbe la più delle vendite allo scaffale con un fatturato impianti produttivi italiani dovrebbero grande delle piccole dopo i due colossi del retail di oltre 13 miliardi. essere positive. Perché accanto all’acqui- retail. «Fino a pochi anni fa - spiega Baravalle - il sizione francese Lavazza ha realizzato nei E allora «sarà importante sedersi da posi- mercato era costituito da un grande pro- mesi scorsi uno shopping nei paesi baltici zioni di forza al tavolo di un nuovo conso- duttore e da una miriade di piccoli. rilevando il marchio Merrild. lidamento», spiega Baravalle. Poi è iniziato anche nel caffè un processo La produzione per Danimarca e paesi del Per creare il grande polo dei produttori re- di concentrazione simile a quello che si è Nord Europa verrà fatta in Italia a Settimo gionali (quasi sempre in mano a una sola verificato nel mondo della birra». Torinese. famiglia) serviranno finanziamenti. Così, accanto a Nestlé, si è creato un polo Dopo l’acquisizione francese (e il necessa- Ecco perché se Lavazza vuole diventare alternativo. Con 8,5 miliardi di fatturato rio periodo di assestamento che potrebbe leader nella piccola industria del caffè ne allo scaffale il gruppo Jab ha ormai circa il durare fino a fine 2017) la prospettiva è avrà inevitabilmente bisogno. © 20 per cento del mercato. quasi inevitabile: la quotazione in Borsa. Da questa seconda aggregazione è nata Sul punto i Lavazza sono molto prudenti: indirettamente l’operazione Lavazza-Carte «Vogliamo mantenere la nostra indipen- Noire. L’antitrust europeo infatti ha impo- denza che in 120 anni di storia è stato uno sto a Jab di cedere le attività del marchio dei cardini della filosofia aziendale», dice del caffè francese. Giuseppe, vicepresidente con il cugino L’offerta degli italiani ha battuto la concor- Marco. renza dei fondi. «È un fatto positivo che sia stata scelta una soluzione industriale», sottolinea Baravalle. Proteggi la Tua Azienda come proteggi le cose più care Via Toscana, 30 - 00187 Roma - Telefono: +39 06 96701976 - Fax: +39 06 96701977 # 7 Metromag sicurezza e vigilanza Piantonamento fisso e antirapina; Collegamento impianti di allarme con centrale operativa; Pronto intervento di autopattuglie; Servizi di ronda; Radiolocalizzazione satellitare; Tele-radioallarme; Videosorveglianza. Reception services Controllo accessi; Front ed help desk; Custodia e smistamento posta; Accoglienza per uffici; Assistenza multilingue. Numero Verde 800 912 837 - www.metroservice.biz - www.metroservice.org.uk Azienda Certificata ISO 9001 - ISO 14001 - OHSAS 18001 giochi di Marco Gaetani IL PIANETA DEL FANTACALCIO Il gioco più bello del mondo (dopo il calcio) ...meglio puntare su Icardi e Jovetic, che l’Inter di Mancini darà spettacolo, oppure su Morata, sicuro padrone dell’attacco juventino... “Il gioco più bello del mondo dopo il cizie? Anche. Se i mesi di agosto e set- calcio”. tembre sono quelli più caldi, con la È questo lo “slogan” che si trascina da cosiddetta “asta” iniziale che permette anni il Fantacalcio, gioco nato da un’in- ai partecipanti di creare la propria fan- credibile intuizione di Riccardo Albini, tasquadra, tra gennaio e febbraio ri- che ispirandosi al “Fantasy Baseball” schiano di consumarsi dei veri e propri statunitense testò a partire dagli Euro- drammi. pei del 1988 la possibilità di introdurre Perché c’è solo una cosa “peggiore” in Italia un sistema basato sulle presta- dell’asta iniziale. zioni dei calciatori del campionato ita- La temibile asta di riparazione. liano. Ci si arriva dopo quasi cinque mesi di Regolamentato per la prima volta nel campionato, con una classifica già ben 1990 tramite le Edizioni Studio Vit, in delineata e gli obiettivi di mercato di Italia il Fantacalcio è un marchio regi- tutti che diventano inevitabilmente strato del Gruppo Editoriale l’Espresso. noti, tra infortunati di lungo corso, se- Ma al di là delle regole e delle sfumatu- conde linee ormai ancorate alla panchi- re, il Fantacalcio è qualcosa di più. na e attaccanti che non segnano nean- Qualcosa in grado di rompere le ami- che da zero metri. # 10 Metromag # 11 Metromag GIOCHI Ad agosto vi siete svenati per Edin Dzeko, che al giro di boa del campio- teso senso della giustizia. Il lodo non passa? È un Fantacalcio truccato. Non hai fatto i conti con Zamparini. Via Iachini, Rigoni fuori rosa, il domenica solo gite fuori porta. Non credetegli. Magari ci andranno, a nato ha segnato meno di un difensore centrale? Tutti seduti al tavolo per decidere le sorti della propria fantasquadra, dramma è servito. Il Fantacalcio ha anche il merito – o la colpa – di fare la gita fuori porta. E allora ecco che sarete avvicinati da loschi figuri, pronti a offrirvi Meg- dunque. E allora si ripensa all’asta iniziale, quando avete mollato Hi- portare alla luce del sole alcuni dei lati nascosti di ognuno di noi. Non c’è più il romanticismo delle radioline, ma nell’era degli smartpho- giorini e un pacchetto di chewing gum per provare a strapparvi il bo- guain con la convinzione che Sarri non avrebbe mai portato in alto il C’è chi alle 18.05 del sabato, dopo ben cinque minuti dall’avvio del pri- ne potrete stanarli senza problemi. sniaco, giocando sulla vostra disperazione. Napoli: meglio puntare su Icardi e Jovetic, che l’Inter di Mancini darà mo anticipo della giornata di Serie A, mette in piedi la sua strategia Saranno quelli che, alle 16.50, butteranno un occhio vago a una delle Solo una fede incrollabile potrà permettervi di non vacillare. spettacolo, oppure su Morata, sicuro padrone dell’attacco juventino. all’insegna del “pianto che frutta”, battendosi il petto per una partita già tante applicazioni presenti sul loro telefono. Una fede incrollabile in Spalletti, ovviamente. Cosa vuoi che faccia quel Dybala lì, che è appena arrivato dal Palermo? persa solo perché il suo difensore ha preso un’ammonizione. Ed esulteranno, magari a mezza bocca o con un pugnetto stretto a ma- Diego Lopez, il portiere su cui tanto avevate puntato in estate, è sparito Ma quelle che fanno più male sono le piccole disperazioni. Chi si attacca a Diretta Gol come se da un Carpi-Udinese passasse parte lapena. Per un gol della loro squadra? nel nulla, sostituito dal sedicenne Donnarumma? L’amarezza di vedere Paloschi volare allo Swansea, ad esempio. della sua vita. Macché. Per un gol della loro fantasquadra. Perché il Fantacalcio è molto Vi tocca un esborso aggiuntivo per tornare ad avere un numero uno Lui, perfetta terza punta a basso costo, che decide di lasciarti in braghe Chi si aggrappa al posticipo serale per raddrizzare due giorni disastrosi. più del “gioco più bello del mondo dopo il calcio”. È un virus incurabile. titolare, con gli altri presidenti pronti a mettere sul piatto crediti che di tela e andare in Galles. Chi se la prende con il fattore campo, chi con gli assist, chi maledice L’unico in grado di farvi affezionare a Hiljemark come se fosse un paren- in realtà mai nella vita spenderebbero, con il solo scopo di portarvi sul Ma perché lo hai fatto, Alberto? Oppure il cambio di allenatore a stagio- se stesso per aver tenuto in panchina quattro marcatori, chi giura di te stretto, di farvi inventare nomignoli per giocatori di cui non avevate lastrico. E se non hanno portieri da tagliare verrà l’ora della protesta, del ne in corso che stravolge tutto: avevi preso Rigoni sperando in un’altra essere all’ultimo anno di questo pazzo, insensato, folle amore: basta an- sentito parlare fino a due settimane prima, di farvi guardare come pazzi “lodo Donnarumma”: rilancio anche senza tagliare, in base a un malin- stagione da bomber inatteso agli ordini di Iachini? dare avanti così, non si può stare male per un gioco, il prossimo anno la dalla folla per un assist di Zukanovic o per un autogol di Bruno Peres. © # 12 Metromag # 13 Metromag fisco Usa l’auto per la figlia disabile Ma l’agente di Equitalia la pignora di pignoramenti. Voleva farlo con i mobili, ma gli ho spiegato che quella non era casa mia, bensì di mia madre, dalla quale mi ero trasferita per poter risparmiare sull’affitto – ha detto ancora la donna – Io intanto gli mostro i cedolini delle rate pagate, tento di spiegare che sono in regola, che ho un piano di rientro, ma è tutto inutile”. Non potendo, così, pignorare nulla, al funzionario non resta che mettere i sigilli all’auto della donna, una vecchia Renault, comprata con tanti sacrifici, che usava per portare in giro la figlia disabile. Adesso quella ragazza di soli 17 anni, affetta da handicap grave, è costretta a vivere segregata in casa e la famiglia è appesa ad un filo: se la ragazza, infatti, dovesse star male all’improvviso, la madre non avrebbe a disposizione nessun mezzo per portarla in ospedale e aspettare l’arrivo di un’ambulanza potrebbe essere davvero rischioso. Nonostante la donna stia provvedendo a saldare il suo debito e soprattutto la legge 104 dica chiaramente che i mezzi dei disabili non possono essere sequestrati, si è trovata, di punto in bianco, privata dell’unico bene di sua proprietà. La storia ha suscitato grande sdegno e clamore e, guarda caso, da Equitalia, nel tentativo di salvare le apparenze, hanno fatto sapere che il pignoramento non è stato ancora trascritto sul registro automobilistico e che, già nei prossimi giorni, la vecchia Renault sarà L’incubo di una famiglia con una ragazzina gravemente malata. La madre: “Se dovesse star male all’improvviso non saprei come fare per portarla al pronto soccorso”. Eppure c’è una legge che vieta di pignorare i mezzi per i disabili. commerciale della donna costringendola a Questa è una storia drammatica che ha per La società di riscossione ha, infatti, protagonista una famiglia di Oristano: una bussato alla porta della donna con mamma e una figlia di 17 anni disabile. La l’intento di pignorarle i beni ma la casa crisi economica ha purtroppo colpito l’attività dove vive non è la sua. “Ha iniziato a parlare # 14 Metromag contrarre un debito di circa 10mila euro. Soldi che la famiglia, con molta fatica, stava cercando di restituire, avendo concor- restituita alla legittima proprietaria. E così giustizia è fatta, ma a che prezzo? © dato un piano di rientro con l’Inps. “Pagavo le rate regolarmente” - ha raccontato la signora - “invece, qualche giorno fa mi è crollato il mondo addosso”. # 15 Metromag business Etiopia: la crescita da record e gli interessi italiani # 16 Metromag Sulla scia del premier Matteo Renzi, anche il Ghana e Senegal. La priorità di Roma è acce- tenanti dell’emigrazione», ci sono molti inte- capo di Stato Sergio Mattarella visita l’Africa. lerare la cooperazione con gli Stati dell’Africa ressi economici. In questo solco affondano i Una settimana, dal 13 marzo, tra Etiopia e centrale di transito e provenienza di migranti, pellegrinaggi dei rappresentanti italiani degli Camerun, ed era dal 1997 che un presiden- stringendo con loro anche collaborazioni per ultimi anni nel Corno d’Africa. Prima di Mat- te della Repubblica italiano non raggiungeva l’antiterrorismo e accordi bilaterali per i rim- tarella e Renzi, Pistelli ne è stato l’apripista, di- il cuore del Continente nero. Carlo Azeglio patri dei cosiddetti migranti economici. chiarando l’Italia «vero partner strategico del Ciampi era stato in Sud Africa nel 2002 ma Corno d’Africa». Nel 2014 il governo Renzi ha per un vero parallelo bisogna risalire alle scu- IL CANALE CON L’ERITREA. L’Italia terra investito quasi 15 milioni di euro in progetti se all’Etiopia chieste ormai quasi 20 anni fa d’approdo delle rotte africane su Lampedusa per il miglioramento del sistema sanitario ed da Oscar Luigi Scalfaro ad Addis Abeba, nel si è fatta capofila, nell’Ue, della difficile e pure educativo dell’Etiopia. primo ritorno dal fascismo di un capo di Sta- essa sbrigativa politica di eliminare le cause di to italiano nelle vecchie terre d’Abissinia. Una fuga nei Paesi d’origine: il che ha incluso nei DUE DIGHE PER SALINI-IMPREGILO. In visita «storica», affermò l’allora presidente pacchetti - senza per ora segni di progressi «a cambio, un anno dopo, Addis Abeba ha spa- d’Etiopia Negasso Gidada. casa loro» - anche grossi compromessi come lancato alla Salini-Impregilo le porte dell’ap- la riapertura, nel 2014, dei canali diplomatici palto della diga faraonica sul Nilo azzurro: la DA 11 ANNI IL PIL CRESCE DI OLTRE con il regime eritreo di Isaias Afewerki. Gra- più grande e avveniristica dell’Africa che, dal- L’8%. Stavolta invece la priorità non è rievo- zie alla ripresa del dialogo con Asmara dell’al- la sua centrale idroelettrica, esporterà energia care un passato di sangue in parte elaborato. Il lora vice ministro degli Esteri italiano con anche in Sudan, Egitto, Kenya, Somalia, e in tempo sta rasserenando i rapporti tra l’Italia e delega all’Africa Pistelli (ora vice presidente prospettiva, dicono, verso la Penisola araba e l’ex colonia, che con il suo +11% di Pil annuo dell’Eni), Bruxelles avrebbe poi annunciato tutta l’Africa.In Etiopia il colosso di costruzio- (dal 2004 il dato è sempre stato superiore al «aiuti da 200 milioni di euro per la lotta alla ni italiano sta ergendo anche un’altra diga mi- +8%) è, secondo il Fmi, tra i cinque Paesi più povertà all’Eritrea»: dittatura tra le più dure nore, visitata da Renzi durante la sua toccata in crescita a livello mondiale. Il nuovo presi- e per questo ostracizzata da decenni in Occi- e fuga, dalla quale era stata promessa acqua dente Mulatu Teshome e il suo establishment dente come la Corea del Nord per irrigare le piantagioni, ma che per adesso hanno rivestito di tutti gli onori Mattarella, sta invece sconvolgendo l’ecosistema delle tri- arrivato in Etiopia soprattutto per avvicinare SCOPERTI NUOVI GIACIMENTI. Eppure bù meridionali della valle dell’Omo: in totale i due Paesi sul tema dell’emergenza migranti, Etiopia ed Eritrea sono due Paesi del Corno sono comunque 5 miliardi di commesse per i che è materia di scambio anche per grossi in- d’Africa divisi tuttora da contenziosi territo- due enormi progetti ingegneristici, nella terra teressi economici. Ad Addis Abeba c’è la sede riali e storici, ma profondamente intrecciati dell’antico impero che, dopo la Nigeria, con dell’Unione africana, tra le sue tappe istituzio- per problematiche e anche per risorse: li uni- circa 95 milioni di abitanti è il secondo Stato nali prima di fare ingresso, il 16 marzo, in uno scono da sempre le croniche crisi alimentari più popoloso dell’Africa. degli affollati campi rifugiati nella regione di per siccità e carestie di milioni di bambini. Ma, Gambella. Oltre 100 mila profughi vivono come in Somalia, nelle due ex colonie italiane OLTRE 600 MILA RIFUGIATI. Sul fronte dei nella tendopoli al confine con il Sudan e l’E- sono stati di recente scoperti giacimenti di migranti, anche Addis Abeba vive l’aggravarsi tiopia è anche l’incubatore di migliaia di eri- petrolio e gas naturale che fanno gola a molte delle emergenze umanitarie della regione: da trei e somali che vogliono andare in Europa. compagnie straniere. In Etiopia sono in corso anni ospita centinaia di migliaia di profughi Pistelli, Renzi e Mattarella: l’Italia presidia saggi in Ogaden, sul confine somalo. Le coste dal Sudan e dal Sud Sudan, e altrettanti dal- il Corno d’Africa e le acque dell’Eritrea e della Somalia sono lo la Somalia e dall’Eritrea. Con l’acuirsi della Il viaggio di Mattarella spiana il terreno alla scrigno ancora intatto di vero un tesoro di crisi, è il Paese che con il Kenya raggiunge il conferenza Italia-Africa di Roma del 18 mag- idrocarburi. Per non parlare del petrolio ripo- picco massimo di rifugiati in Africa, oltre 600 gio, per la quale sono stati propedeutici anche sto nel suolo del Sudan. Fondi allo sviluppo, mila. La guerra in Yemen del 2015 ha innesca- i tour in Africa del 2015 e del 2016 di Renzi appalti per 5 miliardi. Poi il petrolio? Dietro to un ulteriore flusso verso il Corno d’Africa e, prima ancora, di un suo (fedelissimo) fun- il processo di Karthoum (2014) avviato senza di rifugiati somali di ritorno, anche verso le zionario fiorentino allora alla Farnesina, Lapo chiedere troppe garanzie tra l’Ue e la corda- tendopoli in Etiopia che - nonostante grandi Pistelli. Meno di un anno fa il premier fece ta di Paesi africani - capitanati dal presidente sacche di povertà, arretratezza e carenza di ri- scalo in Etiopia, per la terza Conferenza Onu del Sudan Omar al Bashir, super ricercato dal sorse - resta sempre il Paese più stabile e più per il finanziamento allo sviluppo, poi volò in tribunale dell’Aja -, per «combattere il traffico in crescita della regione. © Kenya. Infine quest’anno è stato in Nigeria, di esseri umani e intervenire sui fattori sca- # 17 Metromag di Mauro Pignatelli vigilanza A M I T T I G E L o A S E F I D A I Z I T S U GI ? A I R A M SOM L’opinione del Dott. Generale Mauro Pignatelli, per 34 anni nelle Forze Armate fino al grado di Generale di propri cari, anche con le armi se necessario, è un diritto sacrosanto. del vicino? Una bella fucilata nella schiena e giustizia è fatta (e il falcia Nessuno si sogna, né mi sono mai sognato di metterlo in discussione. erba è al sicuro). Personalmente capisco bene le paure e le insicurezze È un diritto talmente sacrosanto che non è mai esistito uno Stato o un degli italiani, ma continuo a voler credere che non siano così assetati Premesso che la legge 59 del 2006 ordinamento giuridico che non lo abbia previsto e tutelato. Checché di sangue. Continuo a voler credere che in giro non ci siano poi tante ha risolto la questione della legittima difesa in modo esaustivo, da ex ne dicano i giornali e le televisioni, il diritto alla legittima difesa è persone per bene pronte ad uccidere un proprio simile sicure che poi “di fiducia” che gli ha rifilato i bond Parmalat, guardandosi però bene militare direi ai benzinai e ai gioiellieri esasperati ed alle persone che previsto anche dalle leggi italiane, lo è sempre stato. Se un cittadino non avranno problemi di coscienza e dormiranno sonni tranquilli… dal comprali lui stesso. Eppure con tante migliaia di cittadini derubati si ritrovano con i ladri in casa: “Lasciate quelle maledette pistole nel italiano vede in pericolo la propria vita o quella dei propri cari può tanto era solo un ladro. Se in giro ci sono dei personaggi che, senza dei risparmi di una vita, non si è sentito un solo caso di “giustizia som- cassetto. Non siete Clint Eastwood, l’ispettore Callaghan non è mai impugnare le armi e sparare, uccidere se necessario. Sostanzialmente essere in pericolo di vita, sono pronti a imbracciare le armi e a sparare maria”, nessuno si è lasciato prendere la mano e tutti si sono affidati esistito è un’invenzione del cinema e, mentre voi cercate di armarvi, i si tratta di un problema di grave, anzi gravissima confusione mentale, a un proprio simile, a mio parere lo Stato tutto dovrebbe fare, tranne alla Giustizia e alla Magistratura: questi sono i segni che confortano rapinatori hanno già la pistola in mano e il dito sul grilletto, magari di sia da parte degli organi di informazione che, quel che è ancora più lasciargli mano libera. Se potessi confrontarmi con qualcuno che ha sul livello di civiltà degli italiani. Sicuramente in molti hanno provato un Kalashnikov. Se tirate fuori un’arma le probabilità sono tutte con- grave, da parte di molti politici. Perché una cosa è difendere la propria queste velleità da “pistolero” lo accompagnerei in un qualsiasi macello questa tentazione, ma fortunatamente la loro educazione è riuscita a tro di voi e, oltre a farvi ammazzare, rischiate di colpire i vostri fami- vita e quella dei propri cari, un’altra cosa è inseguire un ladro in fuga a osservare quando uccidono vitelli e cavalli, e poi magari inviterei trattenerli quel tanto da fargli rendere conto che alla fine si sarebbero liari, come è accaduto in più occasioni. Il dolore che la vostra perdita e sparargli nella schiena. Il primo caso è legittima difesa, il secondo lui stesso a prendere in mano la pistola e ad abbattere un animale. E sentiti peggio. Ma poi sicurezza è solo affidare un’arma ad una persona causerà ai vostri familiari non ha prezzo. Non fatevi montare da tele- è giustizia sommaria. Confondere le due cose significa non aver ben se uscisse da una tale esperienza senza essere turbato, profondamente o lo sono anche e più il lavoro, la casa, i diritti? Ed insicurezza è solo giornali e arruffapopolo, usate la vostra testa. Tutti i morti ammazzati chiara la differenza tra lo stato di diritto, tra la civiltà e lo stato di turbato, gli consigliere di rivolgersi a un buon psicologo. il ladro d’appartamento o lo sono, anche e più, la precarietà, e certe che ci sono stati negli ultimi tempi erano persone esasperate come voi natura. Eppure è proprio questa la strada che si vuole imboccare, con- Oltretutto sono anche persuaso che se gli italiani potessero scegliere, leggi di stabilità e poi, come per gli armamenti, c’è sempre una posta che hanno preso la pistola e hanno reagito, non fatevi guidare dall’e- sentendo l’uso delle armi anche contro chi sta cercando di sottrarre i a una normativa che consente di sparare al ladro in giardino preferi- in gioco: l’aumento del conflitto sociale, violenza e sangue… altro che sasperazione, pensateci. Difendere la propria incolumità e quella dei “beni propri o altrui”. Si vede qualcuno che si è introdotto nel giardino rebbero una legge che permettesse loro di prendere a pugni il bancario sicurezza. © # 18 Metromag Brigate, esperto di antiterrorismo marittimo e aeroportuale. # 19 Metromag di Marco Gaetani società C’è chi arriva a fine mese tirando la cinghia, zioni relative a canoni di affitto irrisori nel il 16.2%”. Una fotografia allarmante di uno all’anno. Peccato che quel canone sia rimasto me eccellente: la verità è che il Comune, in Carraro nei primi anni ’90: l’89% delle case pagando affitti più o meno esorbitanti nelle I Municipio, ha portato alla luce dei dati scenario a dir poco incredibile. invariato e oggi quel palazzetto medievale situazioni di disagio, assegnava la prima casa esaminate, circa 9.000 su 10.080, evidenzia- dimenticate periferie di Roma. inquietanti sul patrimonio immobiliare di Per una casa a Borgo Pio, a due passi dal Va- costi 12,00 €. Uno al mese. libera. Con quelle popolari già piene, veni- va la necessità di un aggiornamento catasta- Quartieri dormitorio, privi di servizi e in- Roma Capitale. “Dall’esame delle posizioni ticano, il canone mensile costa più o meno È un caso eclatante in un mare di storie as- vano assegnati alloggi in centro storico”. le. Gli esempi, grazie al censimento, sono frastrutture degni di una capitale europea, dei 574 immobili del I Municipio – si legge come una pizza (10,20 €). surde. C’è chi paga 218 euro al mese per un Per una città come Roma, travolta dai debi- stati portati alla luce: un’abitazione di corso che ogni mattina vedono in viaggio verso il in una nota del Campidoglio – solamente il Poi c’è l’alloggio con vista sui Fori Imperiali, appartamento vista Colosseo a via Labicana ti, l’incasso annuale di queste abitazioni (2,2 Rinascimento è passata da 1.3 milioni di lire cuore della Città Eterna migliaia di cittadini 18.5% delle unità abitative può essere defi- ma lì bisogna aumentare leggermente il tiro, (93 mq), o chi si è aggiudicato l’opportunità mln di €) è una goccia nel mare. annuali a 1.954,00 €. frustrati, costretti a lavorare per mantenere nito allocato a inquilini muniti di contratto. sborsando la bellezza di 23,36 €. Sempre di vivere dietro piazza Navona a 154,00 € (91 Nel novembre 2013, l’indagine del Comune Una in via dei Coronari da 1.2 milioni di lire una modesta abitazione in affitto. In questa categoria vanno compresi anche i mensili, ovviamente. mq a via dei Coronari). stimava in 597 le case a prezzi stracciati (295 a 1.093,00 €. Poi ci sono i soliti furbetti, che da anni do- contratti con canone irrisorio e i casi di mo- È la nuova “affittopoli” che colpisce Roma, “Si tratta di una situazione incancrenita – residenziali, 302 commerciali): dai 163 mq Una conversione addirittura inferiore ri- minano in silenzio quella che potrebbe esse- rosità. Una ampia zona grigia, pari al 49.6%, scoperchiata proprio dal Campidoglio. raccontava Alessandra Cattoi, ex assessore sopra la Fontana di Trevi a 410,00 € al mese spetto al cambio lira-euro, insomma. re la città più bella del mondo ma che conti- si riferisce a contratti scaduti, utenti per i Canoni mai ridiscussi negli ultimi 70 anni: al Patrimonio nella giunta Marino – e quel- fino ai 35,00 € mensili spesi per un apparta- Uno scandalo che si sta allargando a mac- nua a essere tormentata da problemi di ogni quali è in corso la verifica dei requisiti per basti pensare al palazzetto medievale su via lo che emerge ora è solamente il risultato di mento di 52 mq a Corso Francia. chia d’olio anche alle attività commerciali e tipo. Una banale attività di verifica, disposta la regolarizzazione, abusivi non ancora ac- dei Fori Imperiali, che venne affidato ai Ca- una serie di politiche che si sono accavallate Un fulmine a ciel sereno? Decisamente no. È che quasi sicuramente sarà uno dei primi dal commissario straordinario Francesco certati e procedure di sfratti in corso. Attual- valieri di Malta nel 1946. in questi decenni. Ho fatto uno studio ap- emerso infatti, grazie a Repubblica, un cen- temi da affrontare per la nuova giunta co- Paolo Tronca in seguito ad alcune segnala- mente, le posizioni abusive accertate sono Il prezzo? All’epoca, centrato: 24.000 lire profondito e non ho trovato nessun cogno- simento effettuato addirittura dalla giunta munale. © # 20 Metromag # 21 Metromag eventi di Francesca Schito Addio sky, per rio de janeiro 2016 si torna al passato Anno 2012: gli sportivi italiani provano il una full immersion di venti giorni che ha brivido di un’Olimpiade trasmessa da Sky permesso agli abbonati di Sky Sport di im- Sport. mergersi nelle pieghe di ogni singolo even- Con i diritti esclusivi nelle mani dell’emit- to. Un sogno. Destinato però a durare poco. tente satellitare, alla Rai non restava che il pacchetto da duecento ore di diretta complessive: scelte obbligate per la tv pubblica, costretta a privilegiare solo alcune gare, magari le più importanti in ottica Italia, trascu- permettersi” di trasmettere un’altra rasse- Oltre al corrispettivo in denaro, Sky ha gua- gna olimpica “per pochi intimi”. dagnato la possibilità di aumentare i suoi La spinta di Giovanni Malagò, numero uno spazi pubblicitari sulla tv pubblica e la ri- del Coni e tra i principali artefici della can- mozione dei contenuti criptati dalla Rai du- didatura di Roma per il 2024, sarebbe stata rante i Giochi del 2016. decisiva per convincere Sky a farsi da parte Rimangono ancora in ballo i diritti delle Pa- e per mostrare al mondo (e al Cio) che in ralimpiadi, che da quest’edizione sono stati Italia i Giochi sono alla portata di tutti. messi in vendita separatamente rispetto a Già in occasione del passaggio di Sochi quelli delle Olimpiadi. 2014 sul satellite, Malagò aveva attaccato È quindi questo il prezzo da pagare per gli duramente: “Non posso immaginare che appassionati. Un prezzo non quantificabile l’evento sportivo più importante del pianeta in euro, stavolta. Londra 2012, con il suo non venga trasmesso dal servizio pubblico. mosaico interattivo, la sua capacità di passa- Spero che i vertici della Rai possano rivede- re da una medaglia a un’altra solo premendo re una decisione, ammesso che sia stata già un tasto del telecomando, le sue dirette in presa, che rappresenterebbe un clamoroso grado di soddisfare qualsiasi palato rimarrà, precedente, ma sono sicuro che si troverà almeno per i prossimi anni, solamente una una soluzione positiva per tutti”. straordinaria parentesi di sport in tv. Sky avrebbe incassato tra i sessanta e gli ot- L’auspicio è che la Rai possa quantomeno tanta milioni per il “disturbo”: i diritti era- avvicinarsi a un livello quantitativo e qua- no stati acquistati da Murdoch nel lontano litativo così alto. 2008, in un pacchetto che prevedeva anche i Una sfida affascinante ma difficilmente vin- giochi di Sochi per 155 milioni complessivi. cente. © Per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016, i diritti in esclusiva sono tornati alla Rai. rando altre finali spettacolari. In compenso, per gli abbonati alla pay-tv Oltre 400 ore di diretta a disposizione dell’e- di Murdoch, i Giochi di Londra sono sta- mittente pubblica, che pur di accaparrarsi il ti qualcosa di molto simile a un’esperienza pacchetto principale ha dovuto “lasciare” i mistica. Giochi Invernali di Sochi 2014 a Sky. Diretta praticamente 24 ore su 24, il concet- Ci sarà un canale olimpico (Rai 2), con le to di “canale dedicato” totalmente superato gare minori che scivoleranno sui due canali con la possibilità di un mosaico interattivo tematici (Rai Sport 1, Rai Sport 2). a disposizione dello spettatore: chi è a casa La motivazione più attendibile è legata a una decide cosa guardare, diventando finalmen- rinuncia di Sky: la pay-tv satellitare avrebbe te protagonista senza “subire” le scelte dell’e- deciso di concentrarsi su eventi più duratu- mittente. ri, in grado di garantire un maggior nume- Lo zapping diventa compulsivo, il teleco- ro di abbonamenti, rispetto a un evento di mando un’arma impropria: si passa dal nuo- portata mondiale ma dall’arco temporale ri- to al tiro a volo, da Bolt a Federer, dal bad- stretto. Il dietro le quinte è leggermente di- minton al judo. Pago, quindi decido. verso. L’Italia, impegnata nella candidatura Una maratona televisiva a portata di divano, per ospitare i Giochi del 2024, non “poteva # 22 Metromag # 23 Metromag di Adriano Serafini CRONACA FENOMENO ULTRAS, DIFFERENZE E METODOLOGIE APPLICATE IN EUROPA # 24 Metromag Tutto il mondo è paese. Anzi no. A volte giamento della Barcaccia perché non esiste- (caso del destino) quando tocca alla Lazio scussioni sono state spesso accompagnate basta attraversare un confine per accorgersi rebbero le prove filmate in grado di incrimi- affrontare il club polacco in Europa League. negli ultimi anni da vaghi richiami al modo delle differenze. Anche di fronte al proble- nare persone specifiche. Nella gara di andata nella capitale oltre in cui altri paesi occidentali con guai simili ma comune di dover combattere l’aumento Ma le immagini di quel pomeriggio Roma 2mila ultrà del Legia misero a soqquadro la ai nostri abbiano risolto i loro problemi, an- della violenza nel mondo del calcio. Negli se le ricorda ancora bene: 300 olandesi capitale sotto controllo a distanza dalla po- che di fronte a soluzioni talvolta mitizzate o ultimi tempi l’Italia è riuscita nel difficile ubriachi avevano utilizzato piazza di Spa- lizia inerme costretta a limitare i danni della descritte superficialmente. intento di trasformarsi in una zona franca gna come una discarica. Dentro ci avevano loro turbolenta trasferta. Al ritorno, invece, Se si va a vedere come funzionano le cose per molte delle tifoserie europee, convinte gettato lattine, rifiuti e bottiglie di vetro fino in seguito a degli incidenti simili 149 tifosi nei tre grandi paesi europei che ospitano di sbarcare in una terra di nessuno dove tut- a scheggiare l’opera del Bernini. della Lazio vennero arrestati, con tanto di i tre principali campionati di calcio (l’In- to è permesso. Non soddisfatti, in 44 tifosi la sera del 19 irruzione delle forze dell’ordine in albergo. ghilterra, la Germania e la Spagna) si nota Persino sfregiare monumenti patrimonio febbraio 2015, aggredirono i poliziotti, in- A seguito di accuse come detenzione di però che esistono modi molto diversi per dell’umanità come la Barcaccia del Bernini tervenuti in modo tardivo per cercare di armi o droga 22 ragazzi vennero trattenuti affrontare e risolvere il problema della vio- in Piazza di Spagna o la statua di Giordano riportare l’ordine. Ma di episodi simili se ne per quasi un mese, nonostante l’intervento lenza scatenata dagli ultras e che non tutti Bruno a Campo de’ Fiori. potrebbero raccontare eccome. del governo italiano che in quei giorni chie- funzionano allo stesso modo e nello stesso Perché dalle nostre parti l’ordine pubblico, L’ultimo in ordine cronologico è accadu- se la scarcerazione attraverso la mediazione arco di tempo. specie in occasione delle manifestazioni to nello scorso dicembre a Napoli, quando diplomatica con il governo polacco. Resta il fatto però che gli episodi vissuti nel sportive, non sempre è garantito. i tifosi del Legia Varsavia accettarono lo Nello specifico infatti non viene presa in recente passato hanno costretto le istituzio- Chi ci viene lo sa e ne approfitta, mentre scontro e il contatto con i sostenitori parte- considerazione la durezza delle regole che ni a cambiare piani e logistica, iniziando un all’estero spesso le cose prendono una pie- nopei devastando le vie della città. Bottiglie sono in vigore negli altri paesi europei (da processo di collaborazione più ampio con le ga diversa. E allora capita anche che dopo contro le finestre, tre poliziotti contusi e un tempo uniti nella lotta contro la violenza forze dell’ordine straniere. poco più di un anno dalla devastazione del auto bruciata il conto dei danni finali segna- delle frange più estreme delle tifoserie or- Anche perché rispetto al resto d’Europa l’I- centro capitolino da parte degli accesi ultras ti a carico dei polacchi. ganizzate) quanto la disparità di metodo o talia non è seconda a nessuno sul piano nor- del Feyenoord, il tribunale olandese decida Ma quando il tifo italiano si sposta all’estero mancanza di organizzazione delle compo- mativo: il problema come sempre è riuscire di lasciar cadere le imputazioni per danneg- le cose cambiano: come nel 2013 a Varsavia nenti italiane. D’altronde tante vecchie di- a farle rispettare. © # 25 Metromag RICORDI di Adriano Serafini S e ci fosse una galleria fotografica a raccon- una nuova funzione, tra cui l’idea di renderlo la non poteva mica contraddire il presidente. E si tare la storia del nostro Paese, quell’imma- pietra su cui far nascere il museo aeronautico, è prese la colpa. Pertini era un grande presiden- gine avrebbe bisogno di una postazione privi- arrivato il momento della dismissione comple- te, ma a giocare a scopone non era capace. Poi legiata. Un mazzo di carte poggiato sul tavolo ta, dato che la compagnia lo ha collocato fuori ricordo anche i dubbi del segretario Maccanico di un salottino a quattro posti e una Coppa del dalle proprie autorimesse. La mobilitazione per che non voleva far atterrare l’aereo a Ciampino, Mondo nel centro a raffigurare la gioia di un’in- salvare e preservare il futuro dell’aereo Mundial dove milioni di persone invadevano la pista e la tera nazione. Perché un pezzo della storia del è già partita, scossa dagli stessi protagonisti strada fino a Roma. Ma le ragioni di Stato e della calcio italiano, quel giorno, fu scritta a 8000 me- dell’avventura spagnola e ora più che mai finita sicurezza vennero meno di fronte a quelle del tri d’altezza, a bordo del Dc9 Alitalia che ripor- tra gli obiettivi primari della Federazione Ita- cuore e del popolo: Pertini era il presidente del- tava i campioni del mondo da Madrid a Roma. liana. Magari limitandosi soltanto a smontare la gente, sapeva che il bagno di folla era dovero- Il presidente Sandro Pertini, Dino Zoff, Franco e trasportare lo storico salottino dello ‘scopone’ so”. E adesso a trentaquattro anni di distanza, le Causio e il ct Enzo Bearzot, e la fotografia di all’interno del museo del calcio di Coverciano, iniziative per non cancellare tutti quei ricordi si una partita a ‘scopone’ che ci mise poco a fare il voluto fortemente dal presidente della Figc Car- moltiplicano: a partire da Volandia, il Museo del giro del mondo, unita dal doppio significato di lo Tavecchio. Al momento soltanto uno scena- volo nell’area dell’aeroporto di Malpensa, che ha congiunzione tra calcio e politica che quel po- rio avanzato dai vertici del calcio italiano, che offerto la propria disponibilità per restaurare e meriggio di luglio volò a bordo dell’aereo ormai insieme ad Alitalia stanno studiando una solu- ospitare l’aereo di proprietà della compagna di dimenticato e prossimo alla rottamazione. Per zione condivisa, possibilmente in tempi brevi. bandiera italiana. Chiedendo inoltre l’appoggio questo dopo più di trent’anni di onorato lavoro, “Non possiamo perdere un’occasione simile - il ai campioni dell’82 di appoggiare l’iniziativa “in il Dc9 di proprietà dell’Alitalia è pronto ad en- monito lanciato dall’ex attaccante azzurro Gra- modo che, anche le generazioni che non hanno trare nella Hall of Fame della memoria, senza ziani - fa parte della storia del calcio e del paese”. vissuto quei momenti magici, possano conosce- lasciarlo cadere a pezzi tra la ruggine di una pi- Per salvarlo, Ciccio è disposto “anche a salire sul re da vicino un pezzo di storia dello sport e del sta secondaria nello scalo romano di Fiumicino. Dc9 e giocare una partita con Dino Zoff, Franco Paese”. Per farlo tornare a volare, Luca Cordero Acquistato nel 1974 per il trasporto sanitario e Causio e magari l’attuale presidente”. E sulla par- di Montezemolo è pronto a compiere un passo di personalità, nel 2001 è stato dismesso dall’ae- tita tra Zoff, Causio, Pertini e Bearzot, Graziani in avanti, anche se per l’effettiva realizzazione ronautica militare e successivamente ceduto alla svela finalmente anche dei retroscena inediti: servirà un impegno più concreto soprattutto da Boeing. Nel 2007, questo pezzo di storia è stato “Sulla scopa di sette aveva ragione Dino, sbagliò parte delle istituzioni: “Siamo pronti a regalarlo, acquistato da Alitalia: comprato grazie ad un’of- Pertini la giocata. Ma quest’ultimo si arrabbiò ma finora non abbiamo ancora trovato la dispo- ferta simbolica è stato utilizzato per addestrare e il nostro capitano disse a me e Dossena che nibilità di nessuno”, l’allarme del numero 1 di i futuri tecnici della compagnia di bandiera. Nonostante alcune proposte per dare al velivolo Quel Dc9 che PROTEGGI CHI ami Fra i grandi danni che ciascuno di noi può subire, uno dei più gravi è la perdita dei beni, a causa dell’aggressione al patrimonio. Un accurato servizio di vigilanza è fattore necessario, sia per prevenire e controllare, sia per dissuadere. Vigilare, prevenire, proteggere. Alitalia. Il rischio di dimenticare troppo in fretta è sempre dietro l’angolo. © ha fatto la storia ISTITUTO DI VIGILANZA SECURITY LINE - www.security-line.biz # 26 Metromag piantonamento fisso presso Enti Pubblici e Privati - piantonamento fisso antirapina banche collegamento impianti di allarme con la centrale operativa dell’istituto - pronto intervento di autopattuglie servizio di ronda mediante la certificazione delle ispezioni - servizio di viglianza di zona - servizio di ritiro schedine per alberghi di Marco Gaetani turismo O M S I R il TU NELLE grandi CITTà italiane A T A T R O AP DI WEB “When in Rome, do as the Romans do”. delle insospettabili varianti. Tra le varie offerte, è infatti presente una Uno dei detti più celebri sulla Città Eterna riguarda la possibilità “cena con lezione di gestualità tipica italiana”: non solo un pasto in di “vivere come fanno i romani”: un’esperienza che, per i turisti che allegria, insomma, ma anche la possibilità di scoprire un aspetto che da arrivano da ogni parte del mondo, è finalmente diventata possibile. sempre incuriosisce i turisti. Il merito è di “With Locals”, che viene definito un vero e proprio “social network delle passionI” e che, a due anni dal debutto nel mercato asiatico, ha scelto Roma e l'Italia – l'altra città disponibile è Milano - come nuovo orizzonte. Se l’ambito di pranzi e cene è già iperaffollato, meno esplorato è quello dei tour personalizzati in giro per la città: c’è chi offre un giro in Vespa “contro le trappole per turisti”, chi si mette a disposizione per uno “shopping tour” nelle vie più alla moda della città, chi è pronto a fare da guida in un itinerario in mountain bike nei Castelli Romani e anche chi, per mostrare un altro lato di Roma, si dedica a un tour notturno nel cuore della capitale. Dai percorsi turistici alle attività personalizzate il passo è breve: due Rispetto ai tradizionali tour operator, With Locals mette in contatto direttamente i privati cittadini, che possono iscriversi al sito e fornire ai turisti ogni tipo di attrazione: da una lezione su come preparare la pasta fresca a una passeggiata a cavallo sull’Appia Antica, passando ragazze, Giovanna e Francesca, in un workshop di circa tre ore, permettono ai visitatori di realizzare un paio di sandali su misura totalmente a mano. Roberto si dedica all’insegnamento dei per la creazione di un itinerario sui luoghi segreti necessari per preparare della città che hanno segnato la storia del pasta fatta in casa e ciambelle, cinema e per un giro cittadini a bordo di una mentre Lucio regala ai turisti la Fiat 500 d’epoca. possibilità di sentirsi delle vere A garantire la qualità delle esperienze è lo staff star del cinema, fotografandoli di With Locals, sul cui sito (www.withlocals. in giro per via Veneto come com) è possibile leggere le recensioni di chi ha usufruito dei servizi, i prezzi e l’affidabilità di chi offre il “pacchetto” in questione. C’è di tutto: il fronte più esplorato è chiaramente farebbero i paparazzi. È il nuovo volto del turismo, con i cittadini che forniscono ai visitatori una Roma “da romani”. © quello enogastronomico, che presenta però anche # 28 Metromag # 29 Metromag www.lgaitalia.it attualità R ichard Ginori, grande griffe della por- con la Pozzi per dare vita a un’unica grande toria preoccupante, arrivò l’immobiliarista Luca cellana artistica, uno dei nomi storici struttura: la Pozzi Ginori. Nel 1977 di nuovo un Sarreri presidente anche della controllante Pa- dell’industria italiana, ma anche europea, ha altro passaggio alla SAI, l’ex compagnia di Gian- gnossin. Dopo un lungo braccio di ferro, nell’ot- chiuso i battenti dopo oltre 250 anni di attivi- ni Agnelli destinata a diventare la punta di dia- tobre del 2007 il marchio passò alla Starfin di tà. Il Tribunale di Firenze ne ha dichiarato il mante della galassia di Salvatore Ligresti. Dopo Roberto Villa e nel marzo 2009, dopo 3 anni fallimento, dopo la liquidazione iniziata nella 16 anni, nel 1993, un nuovo spacchettamento: (il titolo era stato sospeso nel 2006), è tornata scorsa primavera della storica azienda di Sesto la Pozzi-Ginori finì alla Sanitec Corporation, a Piazza Affari. Ma tre anni dopo, nel maggio Fiorentino, nella stessa località dove il marchese mentre la manifattura Richard Ginori cinque 2012, vista la pesante situazione finanziaria, con Carlo Ginori nel 1735 fondò la Manifattura di anni dopo venne rilevata da Pagnossin, per ini- debiti oltre i 40 milioni di euro, la fabbrica di Doccia, primo mattone di quella che diventerà ziare un lungo travaglio. Il passo falso nel 2006, Sesto Fiorentino viene posta in liquidazione vo- uno dei marchi più noti al mondo per le por- quando entrò nella proprietà il gruppo emiliano lontaria e viene nominato un collegio di liqui- cellane di lusso. Non ha convinto i giudici il piano presentato dai liquidatori, che prevedeva la cessione delle attività alla cordata composta dalle aziende Lenox e Apulum e il saldo di parte dei debiti, cedendo allo Stato le opere del Museo della Porcellana. Ma la crisi ha radici ben più profonde che risalgono a quarant’anni fa, quando iniziarono i primi strani incroci con la “cattiva” Chiude lo stabilimento di Sesto Fiorentino dove si producevano porcellane di lusso da oltre 250 anni: l’azienda affossata in quarant’anni da immobiliaristi, imprenditori e banchieri spregiudicati. datori con il compito, attraverso la vendita dell’azienda e la richiesta di un concordato preventivo, di evitare il fallimento. Il primo agosto l’attività è sospesa, i forni sono rimasti accesi per consentire una rapida ripresa, e i 330 lavoratori posti in cassa integrazione straordinaria. Un triste finale per un’azienda e uno stabilimento che per oltre due secoli ha ospitato la produzione di por- finanza italiana. Un abbraccio che, visto a ritro- di Bormioli Rocco & Figli con l’idea di portare cellane tra le più prestigiose in Europa, grazie so, le fu fatale. A partire da quel primo incontro un marchio di lusso nei supermercati, tanto che alla fusione nel 1896 col gruppo industriale del nel 1970, quando divenne una controllata della molto del materiale commercializzato dall’in- milanese Augusto Richard, da cui la denomina- Finanziaria Sviluppo di Michele Sindona, ban- gresso non fu più prodotto nella storica fabbrica zione attuale, e alla sapiente guida di un diretto- chiere massone colluso con la mafia, morto in sestese, ma da industrie non italiane per ridur- re artistico quale Gio Ponti negli anni Venti, per carcere per avvelenamento dove stava scontan- re i costi. Idea che si rivelò sbagliata: il gruppo poi fondersi di nuovo nel 1965 con la Società do una condanna all’ergastolo. Tre anni dopo Bormioli Rocco & Figli durò soltanto un anno: Ceramica Italiana di Laveno. Richard Ginori ha passò alla Liquigas di Raffaele Ursini, padrone a dicembre del 2006 lasciarono, mentre al verti- visto l’Unità d’Italia e ha resistito a due guerre della chimica e del gruppo SAI, fuggito poi ne- ce della società, travolta da una situazione debi- mondiali. Ma i giochi di immobiliaristi e ban- gli anni ’80 in Sud America dopo una condanna per falso in bilancio. Fu però sotto il suo regno che si fuse Servizi e pronto intervento per la famiglia e l’azienda Pulizia, giardinaggio, disinfestazione, facchinaggio e traslochi. # 31 Metromag Richard Ginori, storia di un fallimento del Made in Italy chieri spregiudicati della Prima e Seconda Repubblica l’hanno portata alla tomba. © leggi di Adriano Serafini A GARANTIRE LA LEGALITà llinearsi con l’Europa e con il resto del patente. Una nuova patente sarà conseguibile glioramento della sicurezza stradale. Le cause mondo. Almeno in questo una risposta solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). dell’alto tasso di mortalità registrato sulle strade è arrivata. Dopo anni di polemiche e battaglie Però nei casi più gravi, se ad esempio il condu- italiane è del 30% superiore al tasso medio dei è stata finalmente firmata la legge sull’omicidio cente fugge dopo l’omicidio stradale, dovranno paesi europei. La mortalità è in aumento tra i stradale, bloccata per troppo tempo in un limbo trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. ciclisti (+8,8%), pedoni (+5,3%) e autisti dei ca- di incertezze e sentenze controverse, mai accet- Una boccata di giustizia per una questione che mion (+4,8%). L’Italia è il Paese più motorizzato tate fino in fondo dai parenti delle vittime. inevitabilmente ha ancora bisogno di posizio- d’Europa, con 608 veicoli ogni mille abitanti La novità principale contenuta nella legge è l’in- narsi sugli standard della media europea, dove il contro una media europea di 487 automobili troduzione dei due nuovi reati di omicidio stra- compito delle istituzioni ha già raggiunto nella ogni mille abitanti. dale e lesioni personali stradali. Per chi si mette maggior parte dei casi una forma di prevenzio- I valori degli investimenti per sicurezza e manu- alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver as- ne in grado di diminuire anno dopo anno il nu- tenzione delle strade sono spesso andati in con- sunto stupefacenti e causa la morte di qualcuno mero di decessi causato da incidenti automobi- trapposizione con le reale necessità delle aree la pena della reclusione va da 5 a 12 anni. Se l’in- listici. Il Global Status Report on Road Sefety di più trafficate dello Stivale, per assurdo rimaste vestitore si dimostra lucido e sobrio, ma la sua pochi anni fa commissionato dalla Organizza- per lunghi periodi senza sovvenzionamenti in velocità di guida è il doppio del consentito, la zione Mondiale della Sanità, indicava che l’Italia grado di poter arginare o migliorare il proble- pena va da 4 a 8 anni. In caso di omicidio mul- aveva stanziato nel 2009 per la sicurezza strada- ma. In più i nodi da sciogliere non finiscono tiplo, la pena può essere triplicata ma non supe- le 0,9 euro l’anno pro capite contro una media di qui: tra cavilli legislativi (uno su tutti, la guida riore a 18 anni. È invece punito con la reclusio- 10,9 euro dei 21 paesi europei che avevano for- senza patente: è condotta aggravante le ipotesi ne da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio nito i dati in materia, con picchi che arrivano ai di omicidio stradale, ma è stata depenalizzata o non lucido, procura lesioni permanenti. Nel 20 euro l’anno della Spagna, 22 Norvegia e a 39 come reato in sé) e la mancanza di un’istruzio- caso di lesioni aumentano le pene se chi guida è in Francia. Peraltro i finanziamenti in sicurezza ne stradale effettiva per i più giovani prossimi a ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi stradale impegnavano lo 0,23% del Pil in Polo- mettersi al volante. e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il col- nia, lo 0,13% in Francia,lo 0,12% in Estonia, lo Si spera che con la nuova legge e la conseguen- pevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se 0,09 in Spagna, lo 0,4% nel Regno Unito, men- te preoccupazione di incorrere in pene più se- l’incidente è causato da manovre pericolose la tre l’Italia annoverava un preoccupante 0,004%. vere, la coscienza gli automobilisti prenderà il reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per I finanziamenti per la sicurezza stradale sono sopravvento durante la guida, e anche se non lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. così bassi (un decimo della media europea) da potrà garantire da sola una consistente riduzio- In caso di condanna o patteggiamento (anche impedire qualsiasi azione di sviluppo e di mi- ne dei morti sulla strada, permetterà almeno di con la condizionale) per omi- rendere più giustizia alle vitti- cidio o lesioni stradali viene me e ai loro familiari. © automaticamente revocata la “Più Servizi” garantisce e tutela i membri dell’Associazione Nazionale di Categoria dei Servizi Integrati alle Imprese nei confronti degli organismi pubblici e privati. “Più Servizi” è il punto di riferimento stabile della categoria e suoi associati, per favorire la crescita nel settore, valorizzare le risorse, ottimizzare le professionalità. L’Associazione ha determinato la regolamentazione dei rapporti di lavoro per contrastare il dumping selvaggio e la turbativa dei valori delle prestazioni e dei costi d’impresa. Oggi il Contratto Collettivo Nazionale per il Personale Dipendente da Imprese esercenti Servizi Ausiliari, Fiduciari e Integrati resi alle Imprese Pubbliche e Private (SAFI), è riferimento normativo del settore. www.piuservizi.com Via della Cava Aurelia, 163 - 00165 Roma - Tel: +39 06 45654444 - Fax: +39 06 45654443 # 33 Metromag LEGGE omicidio stradale. una svolta di civilta’ RICORRENZE di Marco Gaetani San Valentino patrono degli innamorati? È la versione a v le n n a s t più diffusa, sicuramente quella più “commerciale” della vita del santo e martire cristiano Valentino da Terni, la cui festività religiosa venne istituita nel lontano 496 da Papa Gelasio I. leggenda statuni- Ben diverso è il discorso legato alla pratica moderna della cele- ti a questa ricorrenza. Ma se San Valentino, in realtà, non fosse il patrono degli innamorati ma il “patrono degli sfigati”? Tra le tante storie, reali e meno reali, che circondano la figura del martire ternano, ve ne è infatti una molto particolare. Valentino, già vescovo di Terni, si apprestava ad unire in matrimonio Sabino, un centurione romano pagano, e la giovane cristiana Serapia. Un matrimonio fortemente ostracizzato dai familiari di lei, che vedevano la conversione rapidissima forzata di Sabino come un atto dovuto dal suo forte innamoramento per Serapia e non sentito dal punto di vista religioso. Una volta vinta la resistenza dei genitori, la povera Serapia venne però a sapere di essere gravemente malata. Terrorizzato per le condizioni di Serapia, Sabino si rivolse a Valentino per cercare di avere un aiuto dall’alto. Il vescovo giunse al capezzale della giovane e fu lì che Sabino avanzò la sua richiesta: non voleva per nessun motivo rimanere separato dalla sua amata. a Serapia. Una volta benedetto il matrimonio, entrambi morirono. Secondo alcune fonti, fu anche questo matrimonio a costare la vita a Valentino, che morì il 14 febbraio del 273, decapitato dal soldato romano Furius Placidus dopo un interminabile martirio lungo la via Flaminia. Una visione molto lontana da quella che, negli anni, è diventata via via una ricorrenza fortemente commerciale, probabilmente ispirata da una # 34 Metromag Tra storie e leggende, quel che è certo è che fu Papa Gelasio I a isti- tuire la festività religiosa, per sostituire la festa pagana dei Lupercalia, antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco, che prevedevano festeggiamenti sguaiati, all’epoca in aperto contrasto con la morale comune e con l’idea cristiana dell’amore. Più difficile cercare di identificare correttamente l’evoluzione della festa con il passare degli anni, anche se alcuni riferimenti storici fanno pen- sare che fosse dedicata agli innamorati già dalla prima metà del secondo millennio: il 14 febbraio 1400, a Parigi, venne infatti fondato l’Alto Tribunale dell’Amore, un’istituzione che aveva lo scopo di risolvere controversie legate a tradimenti, violenza contro le donne e contratti d’amore. Meno datato è l’uso di spedire le cosiddette “valentine”, anche se la più antica risale al XV secolo: Carlo d’Orleans, imprigionato nella Torre di Londra, spedì a sua moglie un messaggio d’amore. Fu Esther Howland, imprenditore statunitense, il primo a produrre biglietti di San Valentino nel XIX secolo, ispirandosi a una tradizione britannica: un processo di commercializ- in n a Valentino battezzò il centurione e lo unì in matrimonio volavano attorno alle loro teste scambiandosi dolci gesti d’affetto. eg l i Una malattia terribile, che rischiava di costarle la vita. Valentino porse loro una rosa e i due, tenendola in mano, si allontanarono riconciliati, con numerose coppie di piccioni che o : patr no d Una tradizione dilagata nel passare degli anni, fino al boom del XIX secolo, con la produzione su scala mondiale di biglietti di auguri dedica- coinvolti in un litigio. zazione che ebbe il suo boom con la graduale uscita di scena delle “valentine” e l’inizio della tradizione dei regali come cioccolatini, fiori e gioielli. Una tradizione che rimane viva, anche se con il grande dubbio legato alla leggenda del santo ternano: ? ati rt Geoffrey Chaucer, nel quale prese piede la tradizione dell’amor cortese. vescovo, passeggiando, vide due giovani mo d’amore fra innamorati: un’usanza che, con ogni probabilità, trova la sua origine nel basso medioevo e sarebbe riconducibile al circolo di tense, secondo cui proprio il o in brazione della festa, ora incentrata sullo scambio di regali e dediche patrono degli innamorati o patrono degli sfigati? © # 35 Metromag di Adriano Serafini intrattenimento OSCAR TRICOLORI 4 Oscar Vittorio De Sica: Film straniero “Sciuscià” (48), “Ladri di biciclette” (50), “Ieri, oggi e domani” (65) e “Il giardino dei Finzi Contini” (72). Federico Fellini: Film straniero “La strada” (57), “Le notti di Cabiria” (58), “8½” (64), e “Amarcord” (75). Milena Canonero: Costumi “Barry Lyndon” (75), “Momenti di gloria” (81) e “Maria Antonietta” (2006), e “Grand Budapest Hotel” (2015). 3 Oscar Giorgio Moroder: Colonna sonora “Fuga di Mezzanotte” (78), canzone “Flashdance” (83) e “Top Gun” (86). Carlo Rambaldi: Effetti speciali “King Kong” (76), “Alien” (79) e “E.T.” (83). Dante Ferretti e Federica Lo Schiavo: Scenografia “L’aviatore” (2005), “Sweeney Todd” (2008) e “Hugo” (2012). Vittorio Storaro: Fotografia “Apocalypse now” (80), “Reds” (82) e “L’ultimo imperatore” (88). 2 Oscar Piero Gherardi: Costumi bianco e nero “La dolce vita” (62) e 8½ (64). Ennio Morricone: Carriera (2007) e Colonna sonora “The Hateful Eight” (2016). Vittorio Nino Novarese: Costumi “Cleopatra” (64) e “Cromwell” (71). Danilo Donati: Costumi “Romeo e Giulietta” (69) e “Il Casanova” (71). Pietro Scalia: Montaggio “JFK” (92) e “Black hawk down” (2004). Roberto Benigni: Film straniero e attore “La vita è bella” (99). Sofia Loren: Attrice “La ciociara” (62) e Oscar alla carriera (91). Bernardo Bertolucci: Film e sceneggiatura non originale “L’ultimo imperatore” (87). 1 Oscar Anna Magnani: Attrice “La rosa tatuata” (55). Pietro Germi, Ennio De Concini, Alfredo Giannetti: Sceneggiatura originale “Divorzio all’italiana” (63). Pasqualino de Santis: Fotografia “Romeo e Giulietta” (69). Nino Rota: Colonna sonora “Il padrino parte II” (74). Gianni Quaranta e Elio Altamura: Scenografia “Camera con vista” (87). Ferdinando Scarfiotti, Bruno Cesari, Osvaldo Desideri: Scenografia “L’ultimo imperatore” (88). Gabriella Cristiani: Montaggio “L’ultimo imperatore” (88). Manlio Rocchetti: Trucco “A spasso con Daisy” (89). Elio Petri: Film straniero “Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto” (71). Giuseppe Tornatore: Film straniero “Nuovo Cinema Paradiso” (90). Francesca Squarciapino: Costumi “Cyrano de Bergerac” (91). Gabriele Salvatores: Film straniero “Mediterraneo” (92). Luciana Arrighi: Scenografia “Casa Howard” (93). Gabriella Pescucci: Costumi “L’età dell’innocenza” (94). Nicola Piovani: Colonna sonora “La vita è bella” (99). Dario Marianelli: Colonna sonora “Espiazione” (2006). Mauro Fiore: Fotografia “Avatar” (2010). Michael Giacchino: Colonna sonora “Up” (2010). Paolo Sorrentino: Film straniero “La Grande Bellezza” (2014). # 36 Metromag “Buona sera signori, buona sera”. tore 17 anni fa con il suo “La vita è bella”, di Elio Petri. e mezzo”, da Dante Ferretti e Francesca Lo E’ notte fonda in Italia, ma le prime parole strozzate dalla gioia e da un pizzico che valse al toscano anche la statuetta come Dopo una pausa abbastanza lunga l’Italia Schiavo coppia da Oscar per le scenografie di commozione non potevano che rendere ancor più tricolore il tappeto rosso miglior attore protagonista. Il primo Oscar torna a vincere nella categoria con “Nuo- (tre statuette). E poi le tre volte della costu- di Hollywood. A 87 anni Ennio Morricone alza la statuetta di fronte al pub- italiano fu assegnato a “Sciuscià” di Vitto- vo cinema paradiso” di Giuseppe Torna- mista Milena Canonero, le tre del musicista blico del Dolby Theatre di Los Angeles, l’ultima di una lunga serie di successi rio De Sica nel 1947, che ottenne il bis tre tore nel 1990 - nel mezzo un prestigioso Giorgio Moroder, le tre di Carlo Rambaldi degli straordinari artisti italiani che nel tempo sono riusciti a conquistare la anni dopo con “Ladri di biciclette” (1950). miglior regista a Bernardo Bertolucci con per gli effetti speciali, di Vittorio Storaro per vetta più alta del mondo cinematografico. Dopo ben cinque nomination e un Nel 1957 iniziò l’era di Federico Fellini, che “L’ultimo imperatore” che nel 1988 ebbe in la fotografia, di Pietro Scalia per il montag- Oscar alla carriera, il grande compositore ottantasettenne sbaraglia la con- vinse la prima volta con il film “La strada”, totale 4 statuette. Il 1992 è l’anno di Gabrie- gio. Senza dimenticare Pietro Germi, Ennio correnza grazie alla colonna sonora del film The Hateful Eight, il western di bissando l’anno seguente con “Le notti di le Salvatores e di “Mediterraneo”. Infine il De Concini e Alfredo Giannetti sceneggia- Quentin Tarantino, impreziosito proprio dalla sua inconfondibile musica. Cabiria” (1958). Una doppietta straordi- ciclone Roberto Benigni: 1999 miglior film tori di “Divorzio all’italiana”, Nicola Piovani La parte finale (per ora) di una storia italiana, da sempre riconosciuta in ogni naria cui seguirono altri successi: “Otto e straniero è “La vita è bella” e Benigni il mi- per “La vita è bella”, Dario Marianelli per sfaccettatura del cinema, in cui scenografie, costumi, effetti speciali, montag- mezzo” (Oscar nel 1963) e poi “Amarcord” glior attore. La statuetta alla migliore attrice “Orgoglio e pregiudizio”, Gabriella Pescucci gio, fotografia, trucco hanno spesso registrato l’eccellenza dei professionisti (1974). Commovente fu l’Oscar alla carriera è stata vinta solo due volte: Anna Magnani costumista per “L’età dell’innocenza”. nati nel nostro Paese. Un omaggio anche per chi lo avrebbe meritato e non assegnato al grande regista romagnolo nel per “La Rosa tatuata” (1955) e Sophia Lo- Quattro gli Oscar alla carriera assegnati ci è mai riuscito: come Mario Monicelli, per esempio, candidato 6 volte ma 1993, anno della sua morte. Terzo Oscar nel ren (1962) per “La Ciociara” che poi nel ai talenti italiani del cinema: oltre Loren e mai vincitore, o Sergio Leone e Dino Risi, che non hanno ricevuto nemmeno 1965 per Vittorio De Sica con “Ieri, oggi e ’91 vinse anche l’Oscar alla carriera. Sono Fellini, l’Academy diede nel ’95 il riconosci- una candidatura. Ma per fortuna il percorso è disseminato di premi e trion- domani” e un quarto nel ’71 per “Il giardino molti di più gli Oscar vinti dall’Italia nelle mento a Michelangelo Antonioni e nel 2001 fi, che la storia del cinema non potrà mai dimenticare. L’ultima vittoria di dei Finzi Contini”. L’anno prima, 1970, è ita- categorie cosiddette “tecniche”, in tutto 33: al produttore Dino De Laurentiis. un film italiano risale a 2 anni fa, quando Paolo Sorrentino stregò tutti con liano il miglior film straniero per “Indagine dal costumista Piero Gherardi che vinse nel Una storia che non è destinata a finire qui. © “La grande bellezza”, capace di rinverdire i fasti di Roberto Benigni, matta- su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” ’62 per “La dolce vita” e nel ’63 per “Otto # 37 Metromag classifiche Tratto da L’Espresso Food&Wine è uscita la classifica annuale dei cento vini migliori del mondo E’ uscita la classifica annuale stilata dalla rivista Wine Spectator, che dà punteggi ai vini in centesimi. Sono nove i vini italiani (di cui ben sette toscani) a rappresentare la penisola. Oltre al Flaccianello 2007 di Fontodi (8), unico nei primi 10, ci sono il Modus 2007 di Ruffino (25), il Brunello di Montalcino Terralsole 2004 (31), l’Amarone della Valpolicella Classico 2006 di Zenato (36), il Chianti Classico Riserva 2007 di Viticcio (40) e il Chianti Classico 2007 Castello d’Albola (47), il Pinot Grigio 2008 di Attems (51), il Chianti Rufina Castello di Nipozzano Riserva 2007 di Frescobaldi (65), e il Nobile di Montepulciano 2007 di Avignonesi. N° 3 Peter Michael, Chardonnay Sonoma County, Ma Belle-Fille 2008, 97 punti, 85 dollari, California; il produttore Peter Michael # 38 Metromag N° 1 Secondo Wine Spectator è questo il miglior vino dell’anno: Saxum, James Berry Vineyard, Paso Robles 2007, 98 punti, 67 dollari; il produttore Justin Smith N° 2 Two Hands, Shiraz Barossa Valley, Bella?s Garden 2008 94 punti, 55 dollari, Australia; il Managing partner Michael Twelftree N° 4 Revana, Cabernet Sauvignon, St. Helena 2007, 97 punti, 125 dollari, California; il produttore Madaiah Revana N° 5 Altamura, Cabernet Sauvignon, Napa Valley 2007, 96 punti, 85 dollari, California; uno dei produttori Frank Altamura N° 6 Paul Hobbs, Pinot Noir, Russian River Valley 2008, 94 punti, dollari 45, California; il produttore Paul Hobbs N° 7 Schild, Shiraz Barossa 2008, 94 punti, 20 dollari, Australia; il produttore Ed Schild N° 8 Fontodi, Colli della Toscana Centrale, Flaccianello 2007, 95 punti, 110 dollari, Italia; il produttore Giovanni Manetti N° 9 CARM, Douro Reserva 2007, 94 punti, 27 dollari, Portogallo; gli enologi Rui Roboredo Madeira e suo padre Celso Madeira N° 10 Clos des Papes, Châteauneuf-duPape White 2009, 95 punti, 100 dollari, Francia; il produttore Vincent Avril # 39 Metromag di Adriano Serafini TELEVISIONE f orchet ta & colt ello # 40 Metromag Forchetta e coltello, meglio di un film o di una serie tv. Perché da un di campagne pubblicitarie e giudici di accese battaglie culinarie. Gli paio d’anni a questa parte sembra che agli italiani mangiare piaccia show dedicati al cibo si sono ampliati a dismisura, permettendo allo ancora di più. E non è certo una questione di tradizione, che nel no- spettatore una vasta gamma di scelta in base al format preferito. C’è stro Paese di certo nel corso degli anni non si è mai affievolita, ma più chi preferisce la classica riproposizione dei piatti più semplici da pre- per il fascino di una tendenza che ha portato il cibo quotidiano ad un parare nel quotidiano, c’è chi è pronto a mettere sul piatto le proprie livello superiore. Con un trend in crescita esponenziale, si sono sca- capacità lanciandosi in una sfida che registra migliaia di partecipanti. tenati di conseguenza i fornelli televisivi d’Italia, format a profusione L’appena conclusa ultima edizione di Masterchef ha segnato numeri da dalla tv generalista alle piattaforme a pagamento, che rilanciano nuove brivido: un milione e 463mila spettatori si sono incollati davanti allo trasmissioni dedicate alla tavola e alla preparazione di menu studiati schermo per la puntata finale, pari al 4,87% dello share. E consideran- per ogni tipo di occasione. do le singole puntate sono in media 2.200.000 le persone che hanno Registrando risultati sorprendenti. La cucina ha ormai abbandonato assistito al talent, considerando i dati combinati della diretta e della lo schema classico del passato, smettendo di essere il regno incontra- differita. Una crescita sostanziale di circa il 30% rispetto all’edizione stato di mamme e nonne, ma espandendosi a un pubblico sempre più precedente. ampio, che racchiude le più disparate fasce d’età. Territori per lungo Numeri che ovviamente hanno trovato terreno fertile anche sui so- tempo inesplorati da uomini, che ora dispensano consigli e duri giu- cial network, dove sempre più spesso capita di ‘postare’ e condividere dizi dall’altra parte della barricata. Ma l’evoluzione non sorprende più. con la comunità la propria opera culinaria appena sfornata. Diven- D’altronde fin dalla sua nascita, la televisione ha avuto una dimensione ta quindi complicato se non impossibile cercare di razionalizzare un domestica: entrava nelle case, parlava alle famiglie, raccontava storie. fenomeno che spesso viene accusato di seguire meccanicamente una Divenne quindi molto più che naturale portare anche la cucina nel moda del momento. Resta il fatto che il cambiamento di solito nasce piccolo schermo, in una sorta di continuità familiare che nel corso da esigenze differenti, le stesse che coinvolgono altri aspetti della vita degli anni ha soltanto la fruizione. quotidiana. La prima ad andare in onda sulle tavole italiane fu Ave Ninchi nel 1974 Fornelli e padelle riempiono gli spazi di quotidiani, periodici d’at- proponendo una formula rimasta innovativa sino ai giorni d’oggi: due tualità, riviste tematiche e non. Sotto le festività natalizie si regalano concorrenti si sfidano a colpi di ricette, tra suggerimenti e consigli su sempre più libri di cucina e sempre più numerosi sono i lettori delle come riproporre i piatti sulle proprie tavole nella più classica delle di- guide ai ristoranti, alle osterie, alle strutture agrituristiche e ai vini, mensioni casalinghe. Ma dalla sora Lella e Ugo Tognazzi il processo che proprio in questo periodo affollano gli scaffali di edicole e librerie. ha raggiunto l’apice proprio nei giorni nostri, dove basta un po’ di Senza contare il crescente successo del turismo enogastronomico. Se- zapping per imbattersi in talent-cooking-reality-show di ogni genere. condo la Coldiretti più di un italiano su tre considera il cibo e le degu- I cuochi sono diventati delle superstar, oltre a condurre i rispettivi ri- stazioni di prodotti tipici i fattori centrali del successo di una vacanza. storanti compaiono spesso e volentieri come opinionisti, testimonial Il resto vien da sé. © # 41 Metromag di Adriano Serafini Supportiamo le aziende nelle funzioni accessorie. Anche la tua. Non perder tempo in ciò che non è centrale per il tuo oggetto sociale. Evita, più che puoi, costi fissi. Noi siamo “variabili” per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Oltre il necessario www.seipro.eu business come cambia la stampa in italia Nuovi accordi all’interno di uno scenario destinato a calo dei lettori. Solo nel 2014 si sono perse 400mila co- cambiare ancora una volta il futuro dell’editoria italiana. pie al giorno, passando da 3,6 a 3,2 milioni (-12%). A distanza di 40 anni le famiglie Agnelli e De Benedetti Per questo all’orizzonte si avverte con sempre maggior tornano a stringersi le mani siglando l’intesa che per- urgenza la necessità di un cambiamento di strategia, metterà al gruppo l’Espresso di controllare il 20% del in grado di sopperire alle entrate esigue derivanti dal- mercato della carta stampata del nostro Paese e di otte- le pubblicità e dal naturale mutamento nella fruizione nere una posizione privilegiata nel controllo del merca- dell’informazione. La possibilità di essere connessi e di to digitale. Un crack per l’industria dei media in Italia: ricevere quindi la copertura totale della notizia per 24 l’unione della Stampa con il gruppo L’Espresso formerà ore al giorno ha spostato il mercato sulla creazione di quindi un colosso che tra La Repubblica, La Stampa, Il nuove piattaforme on line, non in grado al momento Secolo XIX è in grado di registrare una diffusione gior- però di garantire un rientro economico sufficiente. naliera già superiore alle 800.000 copie, con ricavi per Fallito finora l’esperimento dell’abbonamento a paga- circa 750 milioni di euro. mento, mentre si cercano nuove soluzioni, vengono Un passaggio obbligatorio per gli Agnelli, da tempo distrutte le catene di distribuzione che ormai sembra- intenzionati a ridimensionare le proprie partecipazioni no già far parte del passato. Non è un caso che nella editoriali per un’uscita di scena meno dolorosa possibi- produzione dell’editoria siano state soprattutto le edi- le, economicamente parlando. cole a pagare il prezzo più caro: negli ultimi dieci anni La famiglia torinese quindi certifica la volontà di dire in Italia ne è sparita una su quattro. In termini assoluti addio liberandosi in un colpo solo del polo composto più di diecimila punti vendita (maggiori distributori di da La Stampa e il Secolo XIX, lasciando la priorità agli giornali, riviste e mensili) che tra il 2004 e il 2014 hanno affari primari legati all’industria automobilistica. In un abbassato la saracinesca senza essere sostituiti. momento di profonda crisi per la carta stampata gli sce- La creazione di nuovi gruppi editoriali come quello ap- nari futuri dettati dall’operazione restano però indefini- pena citato tra l’Itedi e l’Espresso servirà forse a non bili. Anche perché numeri e statistiche parlano chiaro alterare gli equilibri almeno nel breve periodo, in attesa da tempo: il crollo delle vendite registrato negli ultimi di una svolta che per ora non è ancora stata annunciata. anni non ha fatto che consolidare il triste primato del Con redazioni sempre meno preparate al cambiamento cittadino italiano, posizionato da sempre nelle ultime dei tempi ed una forza lavoro sospinta più che altro dal- posizioni della classifica europea per quotidiani vendu- la precarietà contrattuale delle collaborazioni, il futuro ti. Un giro d’affari che nell’ultimo biennio è in calo da sembra comunque destinato a tingersi di nero. Almeno 5,9 a 4 miliardi nonostante un taglio della forza lavoro finché non si aprirà un canale alternativo. Il 69% delle del 26,6%. Sono questi i numeri più rappresentativi del- aziende sta spostando la spesa di marketing dall’acqui- lo studio presentato nel 2015 dall’ufficio studi di Medio- sto di pubblicità a comunicazione fatta in proprio. E banca, che monitora l’andamento dell’editoria italiana una fetta dal 20 al 30 % del budget per la comunicazione analizzando i primi 8 gruppi editoriali, in controllo di viene investito nella costruzione di canali informativi circa il 70% dei ricavi del settore. di proprietà delle aziende/società. Lasciando vuoti gli Nel frattempo cambiano le abitudini e l’immediatezza spazi sui giornali e facendone crollare di conseguenza delle news sul web accrescono le quote del digitale, che i prezzi di vendita. Se la carta stampata è un morto che però continua ad avere un peso secondario, tanto da cammina, si salvi chi può. © non riuscire a riequilibrare il drammatico e continuo # 43 Metromag di Francesca Schito lavoro lavorare meno, lavorare meglio? NOI diciamo no all’abbandono dei cani Lavorare meno si può. molto più tempo e più energia per la mia tiamo di mescolare le cose e di fare pause per O per lo meno questo è quello che emerge famiglia”, ha raccontato l’infermiera di una rendere la giornata di lavoro più sopporta- dalla sperimentazione andata in scena a casa di riposo svedese al “Guardian”. bile. Allo stesso tempo, abbiamo difficoltà a Göteborg della giornata lavorativa di sei ore Sono inoltre diminuite le assenze per malat- gestire la nostra vita privata”. per i dipendenti pubblici e di alcune aziende tia e anche i casi di depressione. Quindi meno ore lavorative che garantiscano private. Ne ha quindi beneficiato la sanità pubblica. lo stesso profitto per le aziende. Si sa, la Svezia è da sempre tra le nazioni pri- I dubbi non erano sulla maggior soddisfazio- Per farlo niente più momenti morti in ufficio: me della fila in termini di attenzione e cura ne dei lavoratori, quanto sui feedback delle addio Facebook e social network vari, limi- del benessere dei propri cittadini e anche in aziende. A tracciare la strada in questo cam- tato al massimo l’uso del telefono cellulare questo caso la scelta di valutare di diminuire po è stata la Toyota, che segue il regime delle personale e ridotte al minimo le pause bagno l’orario di lavoro giornaliero mira a garantire sei ore giornaliere lavorative da 14 anni. Ma e caffè. alle persone un maggior tasso di felicità, per- da un anno circa si è adeguata a questo nuo- Purtroppo però non è tutto oro quel che luc- mettendogli di dedicare maggior tempo alla vo trend la Filimundus, un’azienda di Stoc- cica, soprattutto per gli uffici pubblici. famiglia, alla casa e al tempo libero. colma che sviluppa app: “Il giorno di lavoro Inevitabilmente ridurre di due ore la giorna- I risultati di questo esperimento sono per la di otto ore non è così efficace come si potreb- ta lavorativa obbliga all’assunzione di nuove maggior parte positivi, sia dal punto di vista be pensare” ha detto Linus Feldt, CEO della risorse per non interrompere la copertura dei lavoratori, sia da quello dei datori di lavo- società a Fast Company. “Rimanere concen- dei servizi. ro. “Lavorando 8 ore al giorno ero distrutta. trati su un compito specifico per otto ore è Dalla sperimentazione alla realtà il passo Tornavo a casa e passavo tutto il tempo sul una sfida enorme. non è breve. Chissà se mai in Italia si potrà divano. Adesso le cose sono cambiate, ho Per far fronte a questo gravoso impegno, ten- arrivare a tanto... © # 44 Metromag CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO L’ABBANDONO DEI CANI RISORSE UMANE PER L’AZIENDA sicurezza e vigilanza Piantonamento fisso e antirapina; Collegamento impianti di allarme con centrale operativa; Pronto intervento di autopattuglie; Servizi di ronda; Radiolocalizzazione satellitare; Tele-radioallarme; Videosorveglianza. Reception services Controllo accessi; Front ed help desk; Custodia e smistamento posta; Accoglienza per uffici; Assistenza multilingue. Numero Verde 800 912 837 - www.metroservice.biz - www.metroservice.org.uk Azienda Certificata ISO 9001 - ISO 14001 - OHSAS 18001