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Scarica il magazine bimestrale di MetroServices
Anno I - Numero 06 - Metromag Bimestrale Gennaio/Febbraio 2016 - Poste Italiane / Spedizione in Abb. Postale D.L 353/03 - 70% Roma Aut. C/RM/05 2015
Sistemi, Sicurezza, Enti E Aziende
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A
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R
A
M
SOM
business
Lavazza compra “Carte Noire”
...e vola verso la costituzione del terzo
polo mondiale della tazzina...
vigilanza
Legittima difesa
o giustizia sommaria?
attualità
Richard Ginori storia di un
fallimento del Made in Italy
L’Editoriale di Alessandro Pignatelli
[email protected]
è morta la
giustizia
METROS ERVICES
General Contractor SpA
“Ma io c’avrei il conticino…”.
“Ah sì?
E io i soldi non te li do.
Vuoi sapere la procedura?
Io non li caccio e te non li becchi”.
Anno 1981, Alberto Sordi consegna alla storia del cinema
italiano una delle sue interpretazioni più brillanti.
Diretto da Mario Monicelli, è il protagonista de “Il Marchese
del Grillo”, che in una scena del film si rifiuta di pagare il povero
Aronne Piperno per i suoi lavori di ebanista per dimostrare
che i ricchi, andando a oliare i giusti ingranaggi, potevano
farla franca anche in un caso di dichiarata malafede.
Il Marchese, dopo il fattaccio, fa suonare le campane a morto
in tutta Roma: “E’ morta la giustizia”.
Anno 2016, lo scenario cambia solo parzialmente. Nell’era
delle partite IVA sfruttate e maltrattate, degli imprenditori che
investono senza avere in cambio i sacrosanti ritorni, la logica
del mercato si ribalta.
Non esiste più il diritto al credito, che le banche concedono
sempre più difficilmente: provate a chiedere un “semplice”
mutuo per l’acquisto di una casa e ascoltate attentamente la
risposta.
Oppure toglietevi lo sfizio di non pagare le tasse. Non per
cattiveria o per spirito di evasione, ma perché non vi sono
state pagate delle prestazioni regolarmente svolte.
...al posto giusto
Lo Stato, quando c’è da prendere, non tollera ritardi. Se poi
ne deve usufruire quando c’è da dare, allora il ritardo diventa
prassi.
Pluralità di culture ed esperienze
hanno creato aziende capaci di
fare gruppo e di offrire soluzioni
concrete, unitarie e di sintesi.
Sono
l’intelligenza, la creatività
e l’impegno che, sullo scacchiere
della realtà, ci consentono di
“giocare” nel campo economico
sociale, commerciale, cioè a dire
nella categoria dell’imprendere.
Quello che dilaga, infatti, è il diritto al debito. Fatture mai
pagate o pagate in ritardo, i 30 giorni che diventano 60,
90, 120. Lavori pagati male e con il contagocce: dai piccoli
professionisti costretti a inseguire chi si rifiuta di saldare nei
tempi dovuti ai grandi imprenditori, costretti a far fronte a
debiti sempre più ingenti non per loro imperizia ma per un
pagamento che slitta. Giorno dopo giorno, mese dopo mese.
L’Italia
diventa
il
paese
dell’inseguimento:
non
automobilistico, ma del debitore. Ma se il debito tra privati
origina un debito nei confronti dello Stato, il circolo vizioso si
ferma: alt, pagare. Immediatamente.
Poco importa se i soldi mancano per pendenze mai sistemate
da altri. Il diritto al credito non esiste più, vige solamente il
www.metroservicesspa.it
diritto al debito. E nessuno fa suonare le campane a morto.
Sommario
Il fondo di Francesca Schito
Bertolaso.
Veramente?
editoriale
è morta la giustizia
di Alessandro Pignatelli
#1
il fondo
Bertolaso. Veramente?
di Francesca Schito
#3
business
Lavazza compra
“Carte Noire”.
a cura della redazione
giochi
Il pianeta del fantacalcio...
di Marco Gaetani
fisco
Usa l’auto per la figlia disabile
Ma l’agente di Equitalia...
a cura della redazione
business
Etiopia: la crescita da record
e gli interessi italiani
a cura della redazione
vigilanza
Legittima difesa o
giustizia sommaria?
di Mauro Pignatelli
società
Affittopoli
di Marco Gaetani
eventi
Addio Sky, per Rio 2016
si ritorna al passato
di Francesca Schito
cronaca
Fenomeno ultras...
di Adriano Serafini
ricordi
Quel Dc9 che ha fatto la storia
di Adriano Serafini
turismo
Il turismo nelle grandi città italiane
a portata di Web
#28
di Marco Gaetani
#4
#10
#20
#14
#22
La prima: l’ipotesi di base di Nordhaus è che le decisioni dei politici siano espressione
delle loro proprie preferenze. Ovvero, il fine ultimo del politico non è il bene della
comunità ma l’essere rieletto. La seconda: i risultati elettorali sono influenzati in
modo significativo dall’andamento economico. Ovvero, gli elettori attribuiscono,
come per assenza di memoria, peso predominante alla performance del periodo più
vicino alla scadenza elettorale, ignorando le conseguenze negative di lungo termine
prevede che il governo espanda nel breve periodo l’economia attraverso strumenti
#33
monetari e fiscali, anche se l’espansione non è sostenibile nel lungo periodo. Ovvero
la capacità del politico di far coincidere il periodo di boom economico con la
campagna elettorale. Quindi, in sostanza, il buon Nordhaus ci dice che gli elettori
sono miopi e immemori. Miopi perché non riescono a vedere il fumo che gli viene
venduto durante la campagna elettorale e immemori perché vengono troppo spesso
dimenticate le magagne del passato. Alla luce di quanto detto, lo sgomento nella
presentazione di Guido Bertolaso a candidato sindaco da parte di Forza Italia si
attenua un poco. Altrimenti la scelta dell’ex capo della Protezione Civile sarebbe
#36
quantomeno una mossa suicida. I trascorsi dell’attuale candidato sindaco pongono
non poche ombre sulla sua figura. Bertolaso ha infatti due procedimenti aperti e
rischia il rinvio a giudizio per un terzo processo. L’ex numero uno della Protezione
Civile era stato graziato per un vizio procedurale relativo dal processo relativo al G8
della Maddalena - poi svoltosi in Abruzzo dopo il terremoto di 7 anni fa -, ma la prima
sezione di Appello di piazzale Clodio ha annullato la sentenza formulata in primo
grado e ha fissato l’inizio del nuovo processo per il prossimo 10 maggio. L’accusa è di
associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per le opere destinate al G8
#42
business
Come cambia la stampa in italia #43
di Adriano Serafini
#44
William Dawbney Nordhaus, un noto economista
statunitense che attualmente insegna a Yale, ha sviluppato
una teoria conosciuta come il ciclo economico di Nordhaus
che si basa sulle seguenti tre ipotesi.
delle manovre economiche poste in atto durante il periodo elettorale. La terza:
classifiche
è uscita la classifica annuale dei
cento vini migliori del mondo
#38
a cura della redazione
televisione
Forchetta & Coltello
di adriano Serafini
#22
METROMAG Sistemi, Sicurezza, Enti e Aziende
Bimestrale Gennaio/Febbraio 2016 - Num. 06
Editore: Metroservices Facility Management Srl -Sede Legale: Via
Toscana 30, 00187 Roma - Tel: +39 06 83369044 - Fax: +39 06 83369045
N. Verde: 800 912 837 - [email protected] - www.mfacility.biz
P. IVA/C. F.: 10 166 651 009 - Rea: RM 1214468
Resp. Trattamento Dati: Marco Panzironi. Metromag sarà inviato
gratuitamente a chi ne farà richiesta, inviando autorizzazione al
trattamento dati (D.Lgs. 196/2003) all’indirizzo o tramite e-mail.
Aut. Trib. Roma 280/2014 del 31.12.2014 - Poste Italiane SpA:
Spedizione in Abb. Postale D.L. 353/03 - 70% Roma Aut. C/RM/05 2015
leggi
Omicidio stradale,
una svolta di civiltà
di Adriano Serafini
intrattenimento
Oscar tricolori
di Adriano Serafini
#20
#24
attualità
Richard Ginori storia di un fallimento
del Made in Italy
#31
a cura della redazione
ricorrenze
San Valentino: patrono degli
innamortati?#34
di Marco Gaetani
#16
#18
#26
lavoro
Lavorare meno, lavorare meglio? #44
di Francesca Schito
Direttore Responsabile: Francesca Schito
Direttore Editoriale: Alessandro Pignatelli
Amministratore: Marco Panzironi
Progetto Grafico: Daniele Paternò
Stampa: Tipografia Ostiense srl - Via P. Matteucci, 106 C - 00154 Roma
Luogo di pubblicazione: Roma
Hanno collaborato a questo numero:
Marco Gaetani, Mauro Pignatelli, Adriano Serafini,
del 2009 della Maddalena con regali, giri di denaro e case che hanno insospettito
non poco i giudici. Il procedimento è ancora in corso. Così come è in corso il processo
relativo ai fatti aquilani, in cui Bertolaso è stato rinviato a giudizio per omicidio
colposo plurimo e lesioni. Tra l’altro l’allora prefetto aquilano era Franco Grabrielli,
l’attuale capo della Prefettura romana. Per non dimenticare, ci hanno pensato alcuni
studenti e appartenenti ad alcuni comitati e associazioni de L’Aquila a mettere
sull’allerta i cittadini della capitale: “Bertolaso, ma non ti vergogni nemmeno un
po’?” - si legge nella lettera pubblicata su internet. “Fin da subito dopo il terremoto
Bertolaso, commissario per l’emergenza, ha utilizzato i suoi poteri per ostacolare in
tutti i modi la partecipazione e l’auto organizzazione della popolazione, vietando
assemblee e volantinaggi nelle tendopoli, trasferendo metà della popolazione in
altre regioni e reprimendo ogni tipo di protesta, grazie alla complicità del prefetto e
vice commissario Franco Gabrielli. Con le palazzine del Progetto Case e le sue 19 ‘new
town’ - scrivono comitati e associazioni - Bertolaso ha contribuito alla devastazione
del territorio aquilano, occupando 460 ettari fuori città e favorendo, grazie alla
deroga sugli appalti dovuta all’emergenza, le imprese che hanno costruito tali
alloggi ad un costo intorno ai 3mila euro a metro quadro. Dopo cinque anni in alcuni
di questi sono crollati i balconi e senza che ci fosse bisogno di un terremoto”.
Forse aveva ragione Nordhaus. Gli elettori sono immemori.
[email protected]
business
LAVAZZA COMPRA
“CARTE NOIRE”
GRUPPO TRANSALPINO DEL
CAFFè, E VOLA VERSO LA
COSTITUZIONE DEL TERZO
POLO MONDIALE DELLA
TAZZINA DOPO NESTLè E JAB.
OPERAZIONE DA 700
MILIONI DI EURO:
LA PREVISIONE
DEI RICAVI 2017 DI
LAVAZZA è ORA DI
1,7 MILIARDI
L’acquisto è stato finanziato dalla
vendita della partecipazione in
Keurig-Green Mountain e in parte
da un prestito da 400 milioni
finanziato da banche italiane e
francesi.
Ora la quotazione a Piazza Affari?
“La Borsa serve per chi vuole
sprintare, noi siamo maratoneti”...
# 4 Metromag
Nei giorni dello shopping francese sulle aziende italiane (Orange
su Telecom e Vivendi su Mediaset i gossip più insistenti), Lavazza
va in controtendenza e acquista le attività europee di Carte Noire,
gruppo francese della tazzina.
Un’operazione da 700 milioni di euro finanziata in parte con le
plusvalenze generate dalla vendita della partecipazione in KeurigGreen Mountain e in parte da un prestito da 400 milioni finanziato da banche italiane e francesi.
Le attività Carte Noire in Francia valgono 250 milioni di fatturato,
rappresentano il 20% delle vendite nei supermercati e dovrebbero
# 5 Metromag
www.securityjob.biz
business
SICUREZZA
DOVERE ASSOLUTO,
DIRITTO INTOCCABILE.
far crescere i ricavi del gruppo torinese a
Lavazza rileverà così lo stabilimento di
Quest’ultimo spiega: «La Borsa serve per
1,7 miliardi nel 2017.
Lavérune, nel sud della Francia, che occu-
chi vuole sprintare, noi siamo maratone-
Il fatturato 2015 infatti dovrebbe aggirarsi
pa 140 persone.
ti». Ma intanto si stanno preparando i pre-
intorno agli 1,4 miliardi in crescita dell’8%
Un cavallo di Troia: nello stabilimento
supposti per l’Ipo.
sull’anno precedente.
infatti si producono le capsule del format
Nel board sono presenti come indipenden-
L’obiettivo dichiarato di Lavazza è quello
Nespresso e per la prima volta Lavazza
ti Gabriele Galateri, Antonio Marcegaglia,
che illustra l’AD Antonio Baravalle: «Crea-
potrà mettere le mani su quella che l’am-
Pietro Boroli, presidente di De Agostini.
re un terzo polo del caffè a livello mondia-
ministratore delegato chiama con malizia
L’obiettivo è quello di raggiungere nel 2020
le unendo in un unico gruppo i produttori
«una tecnologia ormai disponibile a tutti».
i due miliardi di fatturato.
regionali».
Anche se non è ancora deciso l’eventuale
Un livello di ricavi che si può ottenere an-
Oggi il mercato della tazzina è dominato
salto a capsule Lavazza che siano Nespres-
che senza nuove acquisizioni.
da Nestlè che da sola rappresenta il 35%
so - compatibili. Le conseguenze sugli
Ma a quel punto Lavazza sarebbe la più
delle vendite allo scaffale con un fatturato
impianti produttivi italiani dovrebbero
grande delle piccole dopo i due colossi del
retail di oltre 13 miliardi.
essere positive. Perché accanto all’acqui-
retail.
«Fino a pochi anni fa - spiega Baravalle - il
sizione francese Lavazza ha realizzato nei
E allora «sarà importante sedersi da posi-
mercato era costituito da un grande pro-
mesi scorsi uno shopping nei paesi baltici
zioni di forza al tavolo di un nuovo conso-
duttore e da una miriade di piccoli.
rilevando il marchio Merrild.
lidamento», spiega Baravalle.
Poi è iniziato anche nel caffè un processo
La produzione per Danimarca e paesi del
Per creare il grande polo dei produttori re-
di concentrazione simile a quello che si è
Nord Europa verrà fatta in Italia a Settimo
gionali (quasi sempre in mano a una sola
verificato nel mondo della birra».
Torinese.
famiglia) serviranno finanziamenti.
Così, accanto a Nestlé, si è creato un polo
Dopo l’acquisizione francese (e il necessa-
Ecco perché se Lavazza vuole diventare
alternativo. Con 8,5 miliardi di fatturato
rio periodo di assestamento che potrebbe
leader nella piccola industria del caffè ne
allo scaffale il gruppo Jab ha ormai circa il
durare fino a fine 2017) la prospettiva è
avrà inevitabilmente bisogno. ©
20 per cento del mercato.
quasi inevitabile: la quotazione in Borsa.
Da questa seconda aggregazione è nata
Sul punto i Lavazza sono molto prudenti:
indirettamente l’operazione Lavazza-Carte
«Vogliamo mantenere la nostra indipen-
Noire. L’antitrust europeo infatti ha impo-
denza che in 120 anni di storia è stato uno
sto a Jab di cedere le attività del marchio
dei cardini della filosofia aziendale», dice
del caffè francese.
Giuseppe, vicepresidente con il cugino
L’offerta degli italiani ha battuto la concor-
Marco.
renza dei fondi. «È un fatto positivo che
sia stata scelta una soluzione industriale»,
sottolinea Baravalle.
Proteggi la Tua Azienda
come proteggi le cose più care
Via Toscana, 30 - 00187 Roma - Telefono: +39 06 96701976 - Fax: +39 06 96701977
# 7 Metromag
sicurezza e vigilanza Piantonamento fisso e antirapina;
Collegamento impianti di allarme con centrale operativa; Pronto
intervento di autopattuglie; Servizi di ronda; Radiolocalizzazione
satellitare; Tele-radioallarme; Videosorveglianza.
Reception services Controllo accessi; Front ed help desk; Custodia e
smistamento posta; Accoglienza per uffici; Assistenza multilingue.
Numero Verde 800 912 837
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giochi
di Marco Gaetani
IL PIANETA DEL
FANTACALCIO
Il gioco più
bello del mondo
(dopo il calcio)
...meglio puntare su Icardi
e Jovetic, che l’Inter di
Mancini darà spettacolo, oppure
su Morata, sicuro padrone
dell’attacco juventino...
“Il gioco più bello del mondo dopo il
cizie? Anche. Se i mesi di agosto e set-
calcio”.
tembre sono quelli più caldi, con la
È questo lo “slogan” che si trascina da
cosiddetta “asta” iniziale che permette
anni il Fantacalcio, gioco nato da un’in-
ai partecipanti di creare la propria fan-
credibile intuizione di Riccardo Albini,
tasquadra, tra gennaio e febbraio ri-
che ispirandosi al “Fantasy Baseball”
schiano di consumarsi dei veri e propri
statunitense testò a partire dagli Euro-
drammi.
pei del 1988 la possibilità di introdurre
Perché c’è solo una cosa “peggiore”
in Italia un sistema basato sulle presta-
dell’asta iniziale.
zioni dei calciatori del campionato ita-
La temibile asta di riparazione.
liano.
Ci si arriva dopo quasi cinque mesi di
Regolamentato per la prima volta nel
campionato, con una classifica già ben
1990 tramite le Edizioni Studio Vit, in
delineata e gli obiettivi di mercato di
Italia il Fantacalcio è un marchio regi-
tutti che diventano inevitabilmente
strato del Gruppo Editoriale l’Espresso.
noti, tra infortunati di lungo corso, se-
Ma al di là delle regole e delle sfumatu-
conde linee ormai ancorate alla panchi-
re, il Fantacalcio è qualcosa di più.
na e attaccanti che non segnano nean-
Qualcosa in grado di rompere le ami-
che da zero metri.
# 10 Metromag
# 11 Metromag
GIOCHI
Ad agosto vi siete svenati per Edin Dzeko, che al giro di boa del campio-
teso senso della giustizia. Il lodo non passa? È un Fantacalcio truccato.
Non hai fatto i conti con Zamparini. Via Iachini, Rigoni fuori rosa, il
domenica solo gite fuori porta. Non credetegli. Magari ci andranno, a
nato ha segnato meno di un difensore centrale?
Tutti seduti al tavolo per decidere le sorti della propria fantasquadra,
dramma è servito. Il Fantacalcio ha anche il merito – o la colpa – di
fare la gita fuori porta.
E allora ecco che sarete avvicinati da loschi figuri, pronti a offrirvi Meg-
dunque. E allora si ripensa all’asta iniziale, quando avete mollato Hi-
portare alla luce del sole alcuni dei lati nascosti di ognuno di noi.
Non c’è più il romanticismo delle radioline, ma nell’era degli smartpho-
giorini e un pacchetto di chewing gum per provare a strapparvi il bo-
guain con la convinzione che Sarri non avrebbe mai portato in alto il
C’è chi alle 18.05 del sabato, dopo ben cinque minuti dall’avvio del pri-
ne potrete stanarli senza problemi.
sniaco, giocando sulla vostra disperazione.
Napoli: meglio puntare su Icardi e Jovetic, che l’Inter di Mancini darà
mo anticipo della giornata di Serie A, mette in piedi la sua strategia
Saranno quelli che, alle 16.50, butteranno un occhio vago a una delle
Solo una fede incrollabile potrà permettervi di non vacillare.
spettacolo, oppure su Morata, sicuro padrone dell’attacco juventino.
all’insegna del “pianto che frutta”, battendosi il petto per una partita già
tante applicazioni presenti sul loro telefono.
Una fede incrollabile in Spalletti, ovviamente.
Cosa vuoi che faccia quel Dybala lì, che è appena arrivato dal Palermo?
persa solo perché il suo difensore ha preso un’ammonizione.
Ed esulteranno, magari a mezza bocca o con un pugnetto stretto a ma-
Diego Lopez, il portiere su cui tanto avevate puntato in estate, è sparito
Ma quelle che fanno più male sono le piccole disperazioni.
Chi si attacca a Diretta Gol come se da un Carpi-Udinese passasse parte
lapena. Per un gol della loro squadra?
nel nulla, sostituito dal sedicenne Donnarumma?
L’amarezza di vedere Paloschi volare allo Swansea, ad esempio.
della sua vita.
Macché. Per un gol della loro fantasquadra. Perché il Fantacalcio è molto
Vi tocca un esborso aggiuntivo per tornare ad avere un numero uno
Lui, perfetta terza punta a basso costo, che decide di lasciarti in braghe
Chi si aggrappa al posticipo serale per raddrizzare due giorni disastrosi.
più del “gioco più bello del mondo dopo il calcio”. È un virus incurabile.
titolare, con gli altri presidenti pronti a mettere sul piatto crediti che
di tela e andare in Galles.
Chi se la prende con il fattore campo, chi con gli assist, chi maledice
L’unico in grado di farvi affezionare a Hiljemark come se fosse un paren-
in realtà mai nella vita spenderebbero, con il solo scopo di portarvi sul
Ma perché lo hai fatto, Alberto? Oppure il cambio di allenatore a stagio-
se stesso per aver tenuto in panchina quattro marcatori, chi giura di
te stretto, di farvi inventare nomignoli per giocatori di cui non avevate
lastrico. E se non hanno portieri da tagliare verrà l’ora della protesta, del
ne in corso che stravolge tutto: avevi preso Rigoni sperando in un’altra
essere all’ultimo anno di questo pazzo, insensato, folle amore: basta an-
sentito parlare fino a due settimane prima, di farvi guardare come pazzi
“lodo Donnarumma”: rilancio anche senza tagliare, in base a un malin-
stagione da bomber inatteso agli ordini di Iachini?
dare avanti così, non si può stare male per un gioco, il prossimo anno la
dalla folla per un assist di Zukanovic o per un autogol di Bruno Peres. ©
# 12 Metromag
# 13 Metromag
fisco
Usa l’auto
per la
figlia
disabile
Ma l’agente
di Equitalia la
pignora
di pignoramenti. Voleva farlo con i mobili, ma gli ho spiegato che quella non era casa mia, bensì di mia madre, dalla
quale mi ero trasferita per poter risparmiare sull’affitto –
ha detto ancora la donna – Io intanto gli mostro i cedolini
delle rate pagate, tento di spiegare che sono in regola, che
ho un piano di rientro, ma è tutto inutile”.
Non potendo, così, pignorare nulla, al funzionario non resta che mettere i sigilli all’auto della donna, una vecchia
Renault, comprata con tanti sacrifici, che usava per portare
in giro la figlia disabile.
Adesso quella ragazza di soli 17 anni, affetta da handicap
grave, è costretta a vivere segregata in casa e la famiglia è
appesa ad un filo: se la ragazza, infatti, dovesse star male
all’improvviso, la madre non avrebbe a disposizione nessun mezzo per portarla in ospedale e aspettare l’arrivo di
un’ambulanza potrebbe essere davvero rischioso.
Nonostante la donna stia provvedendo a saldare il suo debito e soprattutto la legge 104 dica chiaramente che i mezzi
dei disabili non possono essere sequestrati, si è trovata,
di punto in bianco, privata dell’unico bene di sua
proprietà.
La storia ha suscitato grande sdegno e clamore e, guarda caso, da Equitalia, nel tentativo
di salvare le apparenze, hanno fatto sapere che il pignoramento non è stato
ancora trascritto sul registro automobilistico e che, già nei prossimi
giorni, la vecchia Renault sarà
L’incubo di una famiglia
con una ragazzina
gravemente malata.
La madre: “Se dovesse
star male all’improvviso
non saprei come fare
per portarla al pronto
soccorso”.
Eppure c’è una legge che
vieta di pignorare i mezzi
per i disabili.
commerciale della donna costringendola a
Questa è una storia drammatica che ha per
La società di riscossione ha, infatti,
protagonista una famiglia di Oristano: una
bussato alla porta della donna con
mamma e una figlia di 17 anni disabile. La
l’intento di pignorarle i beni ma la casa
crisi economica ha purtroppo colpito l’attività
dove vive non è la sua. “Ha iniziato a parlare
# 14 Metromag
contrarre un debito di circa 10mila euro.
Soldi che la famiglia, con molta fatica, stava cercando di restituire, avendo concor-
restituita alla legittima proprietaria.
E così giustizia è fatta, ma a
che prezzo? ©
dato un piano di rientro con l’Inps.
“Pagavo le rate
regolarmente” - ha
raccontato la signora
- “invece, qualche
giorno fa mi è crollato
il mondo addosso”.
# 15 Metromag
business
Etiopia:
la crescita
da record e
gli interessi
italiani
# 16 Metromag
Sulla scia del premier Matteo Renzi, anche il
Ghana e Senegal. La priorità di Roma è acce-
tenanti dell’emigrazione», ci sono molti inte-
capo di Stato Sergio Mattarella visita l’Africa.
lerare la cooperazione con gli Stati dell’Africa
ressi economici. In questo solco affondano i
Una settimana, dal 13 marzo, tra Etiopia e
centrale di transito e provenienza di migranti,
pellegrinaggi dei rappresentanti italiani degli
Camerun, ed era dal 1997 che un presiden-
stringendo con loro anche collaborazioni per
ultimi anni nel Corno d’Africa. Prima di Mat-
te della Repubblica italiano non raggiungeva
l’antiterrorismo e accordi bilaterali per i rim-
tarella e Renzi, Pistelli ne è stato l’apripista, di-
il cuore del Continente nero. Carlo Azeglio
patri dei cosiddetti migranti economici.
chiarando l’Italia «vero partner strategico del
Ciampi era stato in Sud Africa nel 2002 ma
Corno d’Africa». Nel 2014 il governo Renzi ha
per un vero parallelo bisogna risalire alle scu-
IL CANALE CON L’ERITREA. L’Italia terra
investito quasi 15 milioni di euro in progetti
se all’Etiopia chieste ormai quasi 20 anni fa
d’approdo delle rotte africane su Lampedusa
per il miglioramento del sistema sanitario ed
da Oscar Luigi Scalfaro ad Addis Abeba, nel
si è fatta capofila, nell’Ue, della difficile e pure
educativo dell’Etiopia.
primo ritorno dal fascismo di un capo di Sta-
essa sbrigativa politica di eliminare le cause di
to italiano nelle vecchie terre d’Abissinia. Una
fuga nei Paesi d’origine: il che ha incluso nei
DUE DIGHE PER SALINI-IMPREGILO. In
visita «storica», affermò l’allora presidente
pacchetti - senza per ora segni di progressi «a
cambio, un anno dopo, Addis Abeba ha spa-
d’Etiopia Negasso Gidada.
casa loro» - anche grossi compromessi come
lancato alla Salini-Impregilo le porte dell’ap-
la riapertura, nel 2014, dei canali diplomatici
palto della diga faraonica sul Nilo azzurro: la
DA 11 ANNI IL PIL CRESCE DI OLTRE
con il regime eritreo di Isaias Afewerki. Gra-
più grande e avveniristica dell’Africa che, dal-
L’8%. Stavolta invece la priorità non è rievo-
zie alla ripresa del dialogo con Asmara dell’al-
la sua centrale idroelettrica, esporterà energia
care un passato di sangue in parte elaborato. Il
lora vice ministro degli Esteri italiano con
anche in Sudan, Egitto, Kenya, Somalia, e in
tempo sta rasserenando i rapporti tra l’Italia e
delega all’Africa Pistelli (ora vice presidente
prospettiva, dicono, verso la Penisola araba e
l’ex colonia, che con il suo +11% di Pil annuo
dell’Eni), Bruxelles avrebbe poi annunciato
tutta l’Africa.In Etiopia il colosso di costruzio-
(dal 2004 il dato è sempre stato superiore al
«aiuti da 200 milioni di euro per la lotta alla
ni italiano sta ergendo anche un’altra diga mi-
+8%) è, secondo il Fmi, tra i cinque Paesi più
povertà all’Eritrea»: dittatura tra le più dure
nore, visitata da Renzi durante la sua toccata
in crescita a livello mondiale. Il nuovo presi-
e per questo ostracizzata da decenni in Occi-
e fuga, dalla quale era stata promessa acqua
dente Mulatu Teshome e il suo establishment
dente come la Corea del Nord
per irrigare le piantagioni, ma che per adesso
hanno rivestito di tutti gli onori Mattarella,
sta invece sconvolgendo l’ecosistema delle tri-
arrivato in Etiopia soprattutto per avvicinare
SCOPERTI NUOVI GIACIMENTI. Eppure
bù meridionali della valle dell’Omo: in totale
i due Paesi sul tema dell’emergenza migranti,
Etiopia ed Eritrea sono due Paesi del Corno
sono comunque 5 miliardi di commesse per i
che è materia di scambio anche per grossi in-
d’Africa divisi tuttora da contenziosi territo-
due enormi progetti ingegneristici, nella terra
teressi economici. Ad Addis Abeba c’è la sede
riali e storici, ma profondamente intrecciati
dell’antico impero che, dopo la Nigeria, con
dell’Unione africana, tra le sue tappe istituzio-
per problematiche e anche per risorse: li uni-
circa 95 milioni di abitanti è il secondo Stato
nali prima di fare ingresso, il 16 marzo, in uno
scono da sempre le croniche crisi alimentari
più popoloso dell’Africa.
degli affollati campi rifugiati nella regione di
per siccità e carestie di milioni di bambini. Ma,
Gambella. Oltre 100 mila profughi vivono
come in Somalia, nelle due ex colonie italiane
OLTRE 600 MILA RIFUGIATI. Sul fronte dei
nella tendopoli al confine con il Sudan e l’E-
sono stati di recente scoperti giacimenti di
migranti, anche Addis Abeba vive l’aggravarsi
tiopia è anche l’incubatore di migliaia di eri-
petrolio e gas naturale che fanno gola a molte
delle emergenze umanitarie della regione: da
trei e somali che vogliono andare in Europa.
compagnie straniere. In Etiopia sono in corso
anni ospita centinaia di migliaia di profughi
Pistelli, Renzi e Mattarella: l’Italia presidia
saggi in Ogaden, sul confine somalo. Le coste
dal Sudan e dal Sud Sudan, e altrettanti dal-
il Corno d’Africa
e le acque dell’Eritrea e della Somalia sono lo
la Somalia e dall’Eritrea. Con l’acuirsi della
Il viaggio di Mattarella spiana il terreno alla
scrigno ancora intatto di vero un tesoro di
crisi, è il Paese che con il Kenya raggiunge il
conferenza Italia-Africa di Roma del 18 mag-
idrocarburi. Per non parlare del petrolio ripo-
picco massimo di rifugiati in Africa, oltre 600
gio, per la quale sono stati propedeutici anche
sto nel suolo del Sudan. Fondi allo sviluppo,
mila. La guerra in Yemen del 2015 ha innesca-
i tour in Africa del 2015 e del 2016 di Renzi
appalti per 5 miliardi. Poi il petrolio? Dietro
to un ulteriore flusso verso il Corno d’Africa
e, prima ancora, di un suo (fedelissimo) fun-
il processo di Karthoum (2014) avviato senza
di rifugiati somali di ritorno, anche verso le
zionario fiorentino allora alla Farnesina, Lapo
chiedere troppe garanzie tra l’Ue e la corda-
tendopoli in Etiopia che - nonostante grandi
Pistelli. Meno di un anno fa il premier fece
ta di Paesi africani - capitanati dal presidente
sacche di povertà, arretratezza e carenza di ri-
scalo in Etiopia, per la terza Conferenza Onu
del Sudan Omar al Bashir, super ricercato dal
sorse - resta sempre il Paese più stabile e più
per il finanziamento allo sviluppo, poi volò in
tribunale dell’Aja -, per «combattere il traffico
in crescita della regione. ©
Kenya. Infine quest’anno è stato in Nigeria,
di esseri umani e intervenire sui fattori sca-
# 17 Metromag
di Mauro Pignatelli
vigilanza
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SOM
L’opinione del Dott. Generale Mauro
Pignatelli, per 34 anni nelle Forze
Armate fino al grado di Generale di
propri cari, anche con le armi se necessario, è un diritto sacrosanto.
del vicino? Una bella fucilata nella schiena e giustizia è fatta (e il falcia
Nessuno si sogna, né mi sono mai sognato di metterlo in discussione.
erba è al sicuro). Personalmente capisco bene le paure e le insicurezze
È un diritto talmente sacrosanto che non è mai esistito uno Stato o un
degli italiani, ma continuo a voler credere che non siano così assetati
Premesso che la legge 59 del 2006
ordinamento giuridico che non lo abbia previsto e tutelato. Checché
di sangue. Continuo a voler credere che in giro non ci siano poi tante
ha risolto la questione della legittima difesa in modo esaustivo, da ex
ne dicano i giornali e le televisioni, il diritto alla legittima difesa è
persone per bene pronte ad uccidere un proprio simile sicure che poi
“di fiducia” che gli ha rifilato i bond Parmalat, guardandosi però bene
militare direi ai benzinai e ai gioiellieri esasperati ed alle persone che
previsto anche dalle leggi italiane, lo è sempre stato. Se un cittadino
non avranno problemi di coscienza e dormiranno sonni tranquilli…
dal comprali lui stesso. Eppure con tante migliaia di cittadini derubati
si ritrovano con i ladri in casa: “Lasciate quelle maledette pistole nel
italiano vede in pericolo la propria vita o quella dei propri cari può
tanto era solo un ladro. Se in giro ci sono dei personaggi che, senza
dei risparmi di una vita, non si è sentito un solo caso di “giustizia som-
cassetto. Non siete Clint Eastwood, l’ispettore Callaghan non è mai
impugnare le armi e sparare, uccidere se necessario. Sostanzialmente
essere in pericolo di vita, sono pronti a imbracciare le armi e a sparare
maria”, nessuno si è lasciato prendere la mano e tutti si sono affidati
esistito è un’invenzione del cinema e, mentre voi cercate di armarvi, i
si tratta di un problema di grave, anzi gravissima confusione mentale,
a un proprio simile, a mio parere lo Stato tutto dovrebbe fare, tranne
alla Giustizia e alla Magistratura: questi sono i segni che confortano
rapinatori hanno già la pistola in mano e il dito sul grilletto, magari di
sia da parte degli organi di informazione che, quel che è ancora più
lasciargli mano libera. Se potessi confrontarmi con qualcuno che ha
sul livello di civiltà degli italiani. Sicuramente in molti hanno provato
un Kalashnikov. Se tirate fuori un’arma le probabilità sono tutte con-
grave, da parte di molti politici. Perché una cosa è difendere la propria
queste velleità da “pistolero” lo accompagnerei in un qualsiasi macello
questa tentazione, ma fortunatamente la loro educazione è riuscita a
tro di voi e, oltre a farvi ammazzare, rischiate di colpire i vostri fami-
vita e quella dei propri cari, un’altra cosa è inseguire un ladro in fuga
a osservare quando uccidono vitelli e cavalli, e poi magari inviterei
trattenerli quel tanto da fargli rendere conto che alla fine si sarebbero
liari, come è accaduto in più occasioni. Il dolore che la vostra perdita
e sparargli nella schiena. Il primo caso è legittima difesa, il secondo
lui stesso a prendere in mano la pistola e ad abbattere un animale. E
sentiti peggio. Ma poi sicurezza è solo affidare un’arma ad una persona
causerà ai vostri familiari non ha prezzo. Non fatevi montare da tele-
è giustizia sommaria. Confondere le due cose significa non aver ben
se uscisse da una tale esperienza senza essere turbato, profondamente
o lo sono anche e più il lavoro, la casa, i diritti? Ed insicurezza è solo
giornali e arruffapopolo, usate la vostra testa. Tutti i morti ammazzati
chiara la differenza tra lo stato di diritto, tra la civiltà e lo stato di
turbato, gli consigliere di rivolgersi a un buon psicologo.
il ladro d’appartamento o lo sono, anche e più, la precarietà, e certe
che ci sono stati negli ultimi tempi erano persone esasperate come voi
natura. Eppure è proprio questa la strada che si vuole imboccare, con-
Oltretutto sono anche persuaso che se gli italiani potessero scegliere,
leggi di stabilità e poi, come per gli armamenti, c’è sempre una posta
che hanno preso la pistola e hanno reagito, non fatevi guidare dall’e-
sentendo l’uso delle armi anche contro chi sta cercando di sottrarre i
a una normativa che consente di sparare al ladro in giardino preferi-
in gioco: l’aumento del conflitto sociale, violenza e sangue… altro che
sasperazione, pensateci. Difendere la propria incolumità e quella dei
“beni propri o altrui”. Si vede qualcuno che si è introdotto nel giardino
rebbero una legge che permettesse loro di prendere a pugni il bancario
sicurezza. ©
# 18 Metromag
Brigate, esperto di antiterrorismo
marittimo e aeroportuale.
# 19 Metromag
di Marco Gaetani
società
C’è chi arriva a fine mese tirando la cinghia,
zioni relative a canoni di affitto irrisori nel
il 16.2%”. Una fotografia allarmante di uno
all’anno. Peccato che quel canone sia rimasto
me eccellente: la verità è che il Comune, in
Carraro nei primi anni ’90: l’89% delle case
pagando affitti più o meno esorbitanti nelle
I Municipio, ha portato alla luce dei dati
scenario a dir poco incredibile.
invariato e oggi quel palazzetto medievale
situazioni di disagio, assegnava la prima casa
esaminate, circa 9.000 su 10.080, evidenzia-
dimenticate periferie di Roma.
inquietanti sul patrimonio immobiliare di
Per una casa a Borgo Pio, a due passi dal Va-
costi 12,00 €. Uno al mese.
libera. Con quelle popolari già piene, veni-
va la necessità di un aggiornamento catasta-
Quartieri dormitorio, privi di servizi e in-
Roma Capitale. “Dall’esame delle posizioni
ticano, il canone mensile costa più o meno
È un caso eclatante in un mare di storie as-
vano assegnati alloggi in centro storico”.
le. Gli esempi, grazie al censimento, sono
frastrutture degni di una capitale europea,
dei 574 immobili del I Municipio – si legge
come una pizza (10,20 €).
surde. C’è chi paga 218 euro al mese per un
Per una città come Roma, travolta dai debi-
stati portati alla luce: un’abitazione di corso
che ogni mattina vedono in viaggio verso il
in una nota del Campidoglio – solamente il
Poi c’è l’alloggio con vista sui Fori Imperiali,
appartamento vista Colosseo a via Labicana
ti, l’incasso annuale di queste abitazioni (2,2
Rinascimento è passata da 1.3 milioni di lire
cuore della Città Eterna migliaia di cittadini
18.5% delle unità abitative può essere defi-
ma lì bisogna aumentare leggermente il tiro,
(93 mq), o chi si è aggiudicato l’opportunità
mln di €) è una goccia nel mare.
annuali a 1.954,00 €.
frustrati, costretti a lavorare per mantenere
nito allocato a inquilini muniti di contratto.
sborsando la bellezza di 23,36 €. Sempre
di vivere dietro piazza Navona a 154,00 € (91
Nel novembre 2013, l’indagine del Comune
Una in via dei Coronari da 1.2 milioni di lire
una modesta abitazione in affitto.
In questa categoria vanno compresi anche i
mensili, ovviamente.
mq a via dei Coronari).
stimava in 597 le case a prezzi stracciati (295
a 1.093,00 €.
Poi ci sono i soliti furbetti, che da anni do-
contratti con canone irrisorio e i casi di mo-
È la nuova “affittopoli” che colpisce Roma,
“Si tratta di una situazione incancrenita –
residenziali, 302 commerciali): dai 163 mq
Una conversione addirittura inferiore ri-
minano in silenzio quella che potrebbe esse-
rosità. Una ampia zona grigia, pari al 49.6%,
scoperchiata proprio dal Campidoglio.
raccontava Alessandra Cattoi, ex assessore
sopra la Fontana di Trevi a 410,00 € al mese
spetto al cambio lira-euro, insomma.
re la città più bella del mondo ma che conti-
si riferisce a contratti scaduti, utenti per i
Canoni mai ridiscussi negli ultimi 70 anni:
al Patrimonio nella giunta Marino – e quel-
fino ai 35,00 € mensili spesi per un apparta-
Uno scandalo che si sta allargando a mac-
nua a essere tormentata da problemi di ogni
quali è in corso la verifica dei requisiti per
basti pensare al palazzetto medievale su via
lo che emerge ora è solamente il risultato di
mento di 52 mq a Corso Francia.
chia d’olio anche alle attività commerciali e
tipo. Una banale attività di verifica, disposta
la regolarizzazione, abusivi non ancora ac-
dei Fori Imperiali, che venne affidato ai Ca-
una serie di politiche che si sono accavallate
Un fulmine a ciel sereno? Decisamente no. È
che quasi sicuramente sarà uno dei primi
dal commissario straordinario Francesco
certati e procedure di sfratti in corso. Attual-
valieri di Malta nel 1946.
in questi decenni. Ho fatto uno studio ap-
emerso infatti, grazie a Repubblica, un cen-
temi da affrontare per la nuova giunta co-
Paolo Tronca in seguito ad alcune segnala-
mente, le posizioni abusive accertate sono
Il prezzo? All’epoca, centrato: 24.000 lire
profondito e non ho trovato nessun cogno-
simento effettuato addirittura dalla giunta
munale. ©
# 20 Metromag
# 21 Metromag
eventi
di Francesca Schito
Addio sky, per rio
de janeiro 2016 si
torna al passato
Anno 2012: gli sportivi italiani provano il
una full immersion di venti giorni che ha
brivido di un’Olimpiade trasmessa da Sky
permesso agli abbonati di Sky Sport di im-
Sport.
mergersi nelle pieghe di ogni singolo even-
Con i diritti esclusivi nelle mani dell’emit-
to. Un sogno. Destinato però a durare poco.
tente satellitare, alla Rai non restava che il
pacchetto da duecento ore di diretta complessive: scelte obbligate per la tv pubblica,
costretta a privilegiare solo alcune gare, magari le più importanti in ottica Italia, trascu-
permettersi” di trasmettere un’altra rasse-
Oltre al corrispettivo in denaro, Sky ha gua-
gna olimpica “per pochi intimi”.
dagnato la possibilità di aumentare i suoi
La spinta di Giovanni Malagò, numero uno
spazi pubblicitari sulla tv pubblica e la ri-
del Coni e tra i principali artefici della can-
mozione dei contenuti criptati dalla Rai du-
didatura di Roma per il 2024, sarebbe stata
rante i Giochi del 2016.
decisiva per convincere Sky a farsi da parte
Rimangono ancora in ballo i diritti delle Pa-
e per mostrare al mondo (e al Cio) che in
ralimpiadi, che da quest’edizione sono stati
Italia i Giochi sono alla portata di tutti.
messi in vendita separatamente rispetto a
Già in occasione del passaggio di Sochi
quelli delle Olimpiadi.
2014 sul satellite, Malagò aveva attaccato
È quindi questo il prezzo da pagare per gli
duramente: “Non posso immaginare che
appassionati. Un prezzo non quantificabile
l’evento sportivo più importante del pianeta
in euro, stavolta. Londra 2012, con il suo
non venga trasmesso dal servizio pubblico.
mosaico interattivo, la sua capacità di passa-
Spero che i vertici della Rai possano rivede-
re da una medaglia a un’altra solo premendo
re una decisione, ammesso che sia stata già
un tasto del telecomando, le sue dirette in
presa, che rappresenterebbe un clamoroso
grado di soddisfare qualsiasi palato rimarrà,
precedente, ma sono sicuro che si troverà
almeno per i prossimi anni, solamente una
una soluzione positiva per tutti”.
straordinaria parentesi di sport in tv.
Sky avrebbe incassato tra i sessanta e gli ot-
L’auspicio è che la Rai possa quantomeno
tanta milioni per il “disturbo”: i diritti era-
avvicinarsi a un livello quantitativo e qua-
no stati acquistati da Murdoch nel lontano
litativo così alto.
2008, in un pacchetto che prevedeva anche i
Una sfida affascinante ma difficilmente vin-
giochi di Sochi per 155 milioni complessivi.
cente. ©
Per i Giochi Olimpici di
Rio de Janeiro 2016,
i diritti in esclusiva sono
tornati alla Rai.
rando altre finali spettacolari.
In compenso, per gli abbonati alla pay-tv
Oltre 400 ore di diretta a disposizione dell’e-
di Murdoch, i Giochi di Londra sono sta-
mittente pubblica, che pur di accaparrarsi il
ti qualcosa di molto simile a un’esperienza
pacchetto principale ha dovuto “lasciare” i
mistica.
Giochi Invernali di Sochi 2014 a Sky.
Diretta praticamente 24 ore su 24, il concet-
Ci sarà un canale olimpico (Rai 2), con le
to di “canale dedicato” totalmente superato
gare minori che scivoleranno sui due canali
con la possibilità di un mosaico interattivo
tematici (Rai Sport 1, Rai Sport 2).
a disposizione dello spettatore: chi è a casa
La motivazione più attendibile è legata a una
decide cosa guardare, diventando finalmen-
rinuncia di Sky: la pay-tv satellitare avrebbe
te protagonista senza “subire” le scelte dell’e-
deciso di concentrarsi su eventi più duratu-
mittente.
ri, in grado di garantire un maggior nume-
Lo zapping diventa compulsivo, il teleco-
ro di abbonamenti, rispetto a un evento di
mando un’arma impropria: si passa dal nuo-
portata mondiale ma dall’arco temporale ri-
to al tiro a volo, da Bolt a Federer, dal bad-
stretto. Il dietro le quinte è leggermente di-
minton al judo. Pago, quindi decido.
verso. L’Italia, impegnata nella candidatura
Una maratona televisiva a portata di divano,
per ospitare i Giochi del 2024, non “poteva
# 22 Metromag
# 23 Metromag
di Adriano Serafini
CRONACA
FENOMENO
ULTRAS,
DIFFERENZE E
METODOLOGIE
APPLICATE IN
EUROPA
# 24 Metromag
Tutto il mondo è paese. Anzi no. A volte
giamento della Barcaccia perché non esiste-
(caso del destino) quando tocca alla Lazio
scussioni sono state spesso accompagnate
basta attraversare un confine per accorgersi
rebbero le prove filmate in grado di incrimi-
affrontare il club polacco in Europa League.
negli ultimi anni da vaghi richiami al modo
delle differenze. Anche di fronte al proble-
nare persone specifiche.
Nella gara di andata nella capitale oltre
in cui altri paesi occidentali con guai simili
ma comune di dover combattere l’aumento
Ma le immagini di quel pomeriggio Roma
2mila ultrà del Legia misero a soqquadro la
ai nostri abbiano risolto i loro problemi, an-
della violenza nel mondo del calcio. Negli
se le ricorda ancora bene: 300 olandesi
capitale sotto controllo a distanza dalla po-
che di fronte a soluzioni talvolta mitizzate o
ultimi tempi l’Italia è riuscita nel difficile
ubriachi avevano utilizzato piazza di Spa-
lizia inerme costretta a limitare i danni della
descritte superficialmente.
intento di trasformarsi in una zona franca
gna come una discarica. Dentro ci avevano
loro turbolenta trasferta. Al ritorno, invece,
Se si va a vedere come funzionano le cose
per molte delle tifoserie europee, convinte
gettato lattine, rifiuti e bottiglie di vetro fino
in seguito a degli incidenti simili 149 tifosi
nei tre grandi paesi europei che ospitano
di sbarcare in una terra di nessuno dove tut-
a scheggiare l’opera del Bernini.
della Lazio vennero arrestati, con tanto di
i tre principali campionati di calcio (l’In-
to è permesso.
Non soddisfatti, in 44 tifosi la sera del 19
irruzione delle forze dell’ordine in albergo.
ghilterra, la Germania e la Spagna) si nota
Persino sfregiare monumenti patrimonio
febbraio 2015, aggredirono i poliziotti, in-
A seguito di accuse come detenzione di
però che esistono modi molto diversi per
dell’umanità come la Barcaccia del Bernini
tervenuti in modo tardivo per cercare di
armi o droga 22 ragazzi vennero trattenuti
affrontare e risolvere il problema della vio-
in Piazza di Spagna o la statua di Giordano
riportare l’ordine. Ma di episodi simili se ne
per quasi un mese, nonostante l’intervento
lenza scatenata dagli ultras e che non tutti
Bruno a Campo de’ Fiori.
potrebbero raccontare eccome.
del governo italiano che in quei giorni chie-
funzionano allo stesso modo e nello stesso
Perché dalle nostre parti l’ordine pubblico,
L’ultimo in ordine cronologico è accadu-
se la scarcerazione attraverso la mediazione
arco di tempo.
specie in occasione delle manifestazioni
to nello scorso dicembre a Napoli, quando
diplomatica con il governo polacco.
Resta il fatto però che gli episodi vissuti nel
sportive, non sempre è garantito.
i tifosi del Legia Varsavia accettarono lo
Nello specifico infatti non viene presa in
recente passato hanno costretto le istituzio-
Chi ci viene lo sa e ne approfitta, mentre
scontro e il contatto con i sostenitori parte-
considerazione la durezza delle regole che
ni a cambiare piani e logistica, iniziando un
all’estero spesso le cose prendono una pie-
nopei devastando le vie della città. Bottiglie
sono in vigore negli altri paesi europei (da
processo di collaborazione più ampio con le
ga diversa. E allora capita anche che dopo
contro le finestre, tre poliziotti contusi e un
tempo uniti nella lotta contro la violenza
forze dell’ordine straniere.
poco più di un anno dalla devastazione del
auto bruciata il conto dei danni finali segna-
delle frange più estreme delle tifoserie or-
Anche perché rispetto al resto d’Europa l’I-
centro capitolino da parte degli accesi ultras
ti a carico dei polacchi.
ganizzate) quanto la disparità di metodo o
talia non è seconda a nessuno sul piano nor-
del Feyenoord, il tribunale olandese decida
Ma quando il tifo italiano si sposta all’estero
mancanza di organizzazione delle compo-
mativo: il problema come sempre è riuscire
di lasciar cadere le imputazioni per danneg-
le cose cambiano: come nel 2013 a Varsavia
nenti italiane. D’altronde tante vecchie di-
a farle rispettare. ©
# 25 Metromag
RICORDI
di Adriano Serafini
S
e ci fosse una galleria fotografica a raccon-
una nuova funzione, tra cui l’idea di renderlo la
non poteva mica contraddire il presidente. E si
tare la storia del nostro Paese, quell’imma-
pietra su cui far nascere il museo aeronautico, è
prese la colpa. Pertini era un grande presiden-
gine avrebbe bisogno di una postazione privi-
arrivato il momento della dismissione comple-
te, ma a giocare a scopone non era capace. Poi
legiata. Un mazzo di carte poggiato sul tavolo
ta, dato che la compagnia lo ha collocato fuori
ricordo anche i dubbi del segretario Maccanico
di un salottino a quattro posti e una Coppa del
dalle proprie autorimesse. La mobilitazione per
che non voleva far atterrare l’aereo a Ciampino,
Mondo nel centro a raffigurare la gioia di un’in-
salvare e preservare il futuro dell’aereo Mundial
dove milioni di persone invadevano la pista e la
tera nazione. Perché un pezzo della storia del
è già partita, scossa dagli stessi protagonisti
strada fino a Roma. Ma le ragioni di Stato e della
calcio italiano, quel giorno, fu scritta a 8000 me-
dell’avventura spagnola e ora più che mai finita
sicurezza vennero meno di fronte a quelle del
tri d’altezza, a bordo del Dc9 Alitalia che ripor-
tra gli obiettivi primari della Federazione Ita-
cuore e del popolo: Pertini era il presidente del-
tava i campioni del mondo da Madrid a Roma.
liana. Magari limitandosi soltanto a smontare
la gente, sapeva che il bagno di folla era dovero-
Il presidente Sandro Pertini, Dino Zoff, Franco
e trasportare lo storico salottino dello ‘scopone’
so”. E adesso a trentaquattro anni di distanza, le
Causio e il ct Enzo Bearzot, e la fotografia di
all’interno del museo del calcio di Coverciano,
iniziative per non cancellare tutti quei ricordi si
una partita a ‘scopone’ che ci mise poco a fare il
voluto fortemente dal presidente della Figc Car-
moltiplicano: a partire da Volandia, il Museo del
giro del mondo, unita dal doppio significato di
lo Tavecchio. Al momento soltanto uno scena-
volo nell’area dell’aeroporto di Malpensa, che ha
congiunzione tra calcio e politica che quel po-
rio avanzato dai vertici del calcio italiano, che
offerto la propria disponibilità per restaurare e
meriggio di luglio volò a bordo dell’aereo ormai
insieme ad Alitalia stanno studiando una solu-
ospitare l’aereo di proprietà della compagna di
dimenticato e prossimo alla rottamazione. Per
zione condivisa, possibilmente in tempi brevi.
bandiera italiana. Chiedendo inoltre l’appoggio
questo dopo più di trent’anni di onorato lavoro,
“Non possiamo perdere un’occasione simile - il
ai campioni dell’82 di appoggiare l’iniziativa “in
il Dc9 di proprietà dell’Alitalia è pronto ad en-
monito lanciato dall’ex attaccante azzurro Gra-
modo che, anche le generazioni che non hanno
trare nella Hall of Fame della memoria, senza
ziani - fa parte della storia del calcio e del paese”.
vissuto quei momenti magici, possano conosce-
lasciarlo cadere a pezzi tra la ruggine di una pi-
Per salvarlo, Ciccio è disposto “anche a salire sul
re da vicino un pezzo di storia dello sport e del
sta secondaria nello scalo romano di Fiumicino.
Dc9 e giocare una partita con Dino Zoff, Franco
Paese”. Per farlo tornare a volare, Luca Cordero
Acquistato nel 1974 per il trasporto sanitario e
Causio e magari l’attuale presidente”. E sulla par-
di Montezemolo è pronto a compiere un passo
di personalità, nel 2001 è stato dismesso dall’ae-
tita tra Zoff, Causio, Pertini e Bearzot, Graziani
in avanti, anche se per l’effettiva realizzazione
ronautica militare e successivamente ceduto alla
svela finalmente anche dei retroscena inediti:
servirà un impegno più concreto soprattutto da
Boeing. Nel 2007, questo pezzo di storia è stato
“Sulla scopa di sette aveva ragione Dino, sbagliò
parte delle istituzioni: “Siamo pronti a regalarlo,
acquistato da Alitalia: comprato grazie ad un’of-
Pertini la giocata. Ma quest’ultimo si arrabbiò
ma finora non abbiamo ancora trovato la dispo-
ferta simbolica è stato utilizzato per addestrare
e il nostro capitano disse a me e Dossena che
nibilità di nessuno”, l’allarme del numero 1 di
i futuri tecnici della compagnia
di bandiera. Nonostante alcune
proposte per dare al velivolo
Quel Dc9 che
PROTEGGI
CHI ami
Fra i grandi danni che ciascuno
di noi può subire, uno dei più
gravi è la perdita dei beni, a causa
dell’aggressione al patrimonio.
Un accurato servizio di vigilanza
è fattore necessario, sia per
prevenire e controllare, sia per
dissuadere.
Vigilare, prevenire,
proteggere.
Alitalia. Il rischio di dimenticare
troppo in fretta è sempre dietro
l’angolo. ©
ha fatto la storia
ISTITUTO DI VIGILANZA SECURITY LINE - www.security-line.biz
# 26 Metromag
piantonamento fisso presso Enti Pubblici e Privati - piantonamento fisso antirapina banche
collegamento impianti di allarme con la centrale operativa dell’istituto - pronto intervento di autopattuglie
servizio di ronda mediante la certificazione delle ispezioni - servizio di viglianza di zona - servizio di ritiro schedine per alberghi
di Marco Gaetani
turismo
O
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S
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R
il TU
NELLE grandi
CITTà italiane
A
T
A
T
R
O
AP
DI WEB
“When in Rome, do as the Romans do”.
delle insospettabili varianti. Tra le varie offerte, è infatti presente una
Uno dei detti più celebri sulla Città Eterna riguarda la possibilità
“cena con lezione di gestualità tipica italiana”: non solo un pasto in
di “vivere come fanno i romani”: un’esperienza che, per i turisti che
allegria, insomma, ma anche la possibilità di scoprire un aspetto che da
arrivano da ogni parte del mondo, è finalmente diventata possibile.
sempre incuriosisce i turisti.
Il merito è di “With Locals”, che viene
definito un vero e proprio “social network
delle passionI” e che, a due anni dal
debutto nel mercato asiatico, ha scelto
Roma e l'Italia – l'altra città disponibile è
Milano - come nuovo orizzonte.
Se l’ambito di pranzi e cene è già iperaffollato, meno esplorato è quello
dei tour personalizzati in giro per la città: c’è chi offre un giro in Vespa
“contro le trappole per turisti”, chi si mette a disposizione per uno
“shopping tour” nelle vie più alla moda della città, chi è pronto a fare
da guida in un itinerario in mountain bike nei Castelli Romani e anche
chi, per mostrare un altro lato di Roma, si dedica a un tour notturno nel
cuore della capitale.
Dai percorsi turistici alle attività personalizzate il passo è breve: due
Rispetto ai tradizionali tour operator, With Locals mette in contatto
direttamente i privati cittadini, che possono iscriversi al
sito e fornire ai turisti ogni tipo di attrazione: da una
lezione su come preparare la pasta fresca a una
passeggiata a cavallo sull’Appia Antica, passando
ragazze, Giovanna e Francesca, in un workshop di
circa tre ore, permettono ai visitatori di
realizzare un paio di sandali su misura
totalmente a mano. Roberto si
dedica
all’insegnamento
dei
per la creazione di un itinerario sui luoghi
segreti necessari per preparare
della città che hanno segnato la storia del
pasta fatta in casa e ciambelle,
cinema e per un giro cittadini a bordo di una
mentre Lucio regala ai turisti la
Fiat 500 d’epoca.
possibilità di sentirsi delle vere
A garantire la qualità delle esperienze è lo staff
star del cinema, fotografandoli
di With Locals, sul cui sito (www.withlocals.
in giro per via Veneto come
com) è possibile leggere le recensioni di chi ha
usufruito dei servizi, i prezzi e l’affidabilità di chi
offre il “pacchetto” in questione.
C’è di tutto: il fronte più esplorato è chiaramente
farebbero i paparazzi.
È il nuovo volto del turismo, con i
cittadini che forniscono ai visitatori
una Roma “da romani”. ©
quello enogastronomico, che presenta però anche
# 28 Metromag
# 29 Metromag
www.lgaitalia.it
attualità
R
ichard Ginori, grande griffe della por-
con la Pozzi per dare vita a un’unica grande
toria preoccupante, arrivò l’immobiliarista Luca
cellana artistica, uno dei nomi storici
struttura: la Pozzi Ginori. Nel 1977 di nuovo un
Sarreri presidente anche della controllante Pa-
dell’industria italiana, ma anche europea, ha
altro passaggio alla SAI, l’ex compagnia di Gian-
gnossin. Dopo un lungo braccio di ferro, nell’ot-
chiuso i battenti dopo oltre 250 anni di attivi-
ni Agnelli destinata a diventare la punta di dia-
tobre del 2007 il marchio passò alla Starfin di
tà. Il Tribunale di Firenze ne ha dichiarato il
mante della galassia di Salvatore Ligresti. Dopo
Roberto Villa e nel marzo 2009, dopo 3 anni
fallimento, dopo la liquidazione iniziata nella
16 anni, nel 1993, un nuovo spacchettamento:
(il titolo era stato sospeso nel 2006), è tornata
scorsa primavera della storica azienda di Sesto
la Pozzi-Ginori finì alla Sanitec Corporation,
a Piazza Affari. Ma tre anni dopo, nel maggio
Fiorentino, nella stessa località dove il marchese
mentre la manifattura Richard Ginori cinque
2012, vista la pesante situazione finanziaria, con
Carlo Ginori nel 1735 fondò la Manifattura di
anni dopo venne rilevata da Pagnossin, per ini-
debiti oltre i 40 milioni di euro, la fabbrica di
Doccia, primo mattone di quella che diventerà
ziare un lungo travaglio. Il passo falso nel 2006,
Sesto Fiorentino viene posta in liquidazione vo-
uno dei marchi più noti al mondo per le por-
quando entrò nella proprietà il gruppo emiliano
lontaria e viene nominato un collegio di liqui-
cellane di lusso. Non ha convinto i giudici
il piano presentato dai liquidatori, che prevedeva la cessione delle attività alla cordata
composta dalle aziende Lenox e Apulum
e il saldo di parte dei debiti, cedendo allo
Stato le opere del Museo della Porcellana.
Ma la crisi ha radici ben più profonde che
risalgono a quarant’anni fa, quando iniziarono i primi strani incroci con la “cattiva”
Chiude lo stabilimento di Sesto
Fiorentino dove si producevano
porcellane di lusso da oltre
250 anni: l’azienda affossata in
quarant’anni da immobiliaristi,
imprenditori e banchieri
spregiudicati.
datori con il compito, attraverso la vendita
dell’azienda e la richiesta di un concordato
preventivo, di evitare il fallimento. Il primo agosto l’attività è sospesa, i forni sono
rimasti accesi per consentire una rapida ripresa, e i 330 lavoratori posti in cassa integrazione straordinaria. Un triste finale per
un’azienda e uno stabilimento che per oltre
due secoli ha ospitato la produzione di por-
finanza italiana. Un abbraccio che, visto a ritro-
di Bormioli Rocco & Figli con l’idea di portare
cellane tra le più prestigiose in Europa, grazie
so, le fu fatale. A partire da quel primo incontro
un marchio di lusso nei supermercati, tanto che
alla fusione nel 1896 col gruppo industriale del
nel 1970, quando divenne una controllata della
molto del materiale commercializzato dall’in-
milanese Augusto Richard, da cui la denomina-
Finanziaria Sviluppo di Michele Sindona, ban-
gresso non fu più prodotto nella storica fabbrica
zione attuale, e alla sapiente guida di un diretto-
chiere massone colluso con la mafia, morto in
sestese, ma da industrie non italiane per ridur-
re artistico quale Gio Ponti negli anni Venti, per
carcere per avvelenamento dove stava scontan-
re i costi. Idea che si rivelò sbagliata: il gruppo
poi fondersi di nuovo nel 1965 con la Società
do una condanna all’ergastolo. Tre anni dopo
Bormioli Rocco & Figli durò soltanto un anno:
Ceramica Italiana di Laveno. Richard Ginori ha
passò alla Liquigas di Raffaele Ursini, padrone
a dicembre del 2006 lasciarono, mentre al verti-
visto l’Unità d’Italia e ha resistito a due guerre
della chimica e del gruppo SAI, fuggito poi ne-
ce della società, travolta da una situazione debi-
mondiali. Ma i giochi di immobiliaristi e ban-
gli anni ’80 in Sud America dopo
una condanna per falso in bilancio.
Fu però sotto il suo regno che si fuse
Servizi e pronto intervento per la famiglia e l’azienda
Pulizia, giardinaggio, disinfestazione, facchinaggio e traslochi.
# 31 Metromag
Richard Ginori,
storia di un fallimento
del Made in Italy
chieri spregiudicati della Prima e
Seconda Repubblica l’hanno portata
alla tomba. ©
leggi
di Adriano Serafini
A
GARANTIRE LA LEGALITà
llinearsi con l’Europa e con il resto del
patente. Una nuova patente sarà conseguibile
glioramento della sicurezza stradale. Le cause
mondo. Almeno in questo una risposta
solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni).
dell’alto tasso di mortalità registrato sulle strade
è arrivata. Dopo anni di polemiche e battaglie
Però nei casi più gravi, se ad esempio il condu-
italiane è del 30% superiore al tasso medio dei
è stata finalmente firmata la legge sull’omicidio
cente fugge dopo l’omicidio stradale, dovranno
paesi europei. La mortalità è in aumento tra i
stradale, bloccata per troppo tempo in un limbo
trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.
ciclisti (+8,8%), pedoni (+5,3%) e autisti dei ca-
di incertezze e sentenze controverse, mai accet-
Una boccata di giustizia per una questione che
mion (+4,8%). L’Italia è il Paese più motorizzato
tate fino in fondo dai parenti delle vittime.
inevitabilmente ha ancora bisogno di posizio-
d’Europa, con 608 veicoli ogni mille abitanti
La novità principale contenuta nella legge è l’in-
narsi sugli standard della media europea, dove il
contro una media europea di 487 automobili
troduzione dei due nuovi reati di omicidio stra-
compito delle istituzioni ha già raggiunto nella
ogni mille abitanti.
dale e lesioni personali stradali. Per chi si mette
maggior parte dei casi una forma di prevenzio-
I valori degli investimenti per sicurezza e manu-
alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver as-
ne in grado di diminuire anno dopo anno il nu-
tenzione delle strade sono spesso andati in con-
sunto stupefacenti e causa la morte di qualcuno
mero di decessi causato da incidenti automobi-
trapposizione con le reale necessità delle aree
la pena della reclusione va da 5 a 12 anni. Se l’in-
listici. Il Global Status Report on Road Sefety di
più trafficate dello Stivale, per assurdo rimaste
vestitore si dimostra lucido e sobrio, ma la sua
pochi anni fa commissionato dalla Organizza-
per lunghi periodi senza sovvenzionamenti in
velocità di guida è il doppio del consentito, la
zione Mondiale della Sanità, indicava che l’Italia
grado di poter arginare o migliorare il proble-
pena va da 4 a 8 anni. In caso di omicidio mul-
aveva stanziato nel 2009 per la sicurezza strada-
ma. In più i nodi da sciogliere non finiscono
tiplo, la pena può essere triplicata ma non supe-
le 0,9 euro l’anno pro capite contro una media di
qui: tra cavilli legislativi (uno su tutti, la guida
riore a 18 anni. È invece punito con la reclusio-
10,9 euro dei 21 paesi europei che avevano for-
senza patente: è condotta aggravante le ipotesi
ne da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio
nito i dati in materia, con picchi che arrivano ai
di omicidio stradale, ma è stata depenalizzata
o non lucido, procura lesioni permanenti. Nel
20 euro l’anno della Spagna, 22 Norvegia e a 39
come reato in sé) e la mancanza di un’istruzio-
caso di lesioni aumentano le pene se chi guida è
in Francia. Peraltro i finanziamenti in sicurezza
ne stradale effettiva per i più giovani prossimi a
ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi
stradale impegnavano lo 0,23% del Pil in Polo-
mettersi al volante.
e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il col-
nia, lo 0,13% in Francia,lo 0,12% in Estonia, lo
Si spera che con la nuova legge e la conseguen-
pevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se
0,09 in Spagna, lo 0,4% nel Regno Unito, men-
te preoccupazione di incorrere in pene più se-
l’incidente è causato da manovre pericolose la
tre l’Italia annoverava un preoccupante 0,004%.
vere, la coscienza gli automobilisti prenderà il
reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per
I finanziamenti per la sicurezza stradale sono
sopravvento durante la guida, e anche se non
lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.
così bassi (un decimo della media europea) da
potrà garantire da sola una consistente riduzio-
In caso di condanna o patteggiamento (anche
impedire qualsiasi azione di sviluppo e di mi-
ne dei morti sulla strada, permetterà almeno di
con la condizionale) per omi-
rendere più giustizia alle vitti-
cidio o lesioni stradali viene
me e ai loro familiari. ©
automaticamente revocata la
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# 33 Metromag
LEGGE omicidio
stradale. una svolta
di civilta’
RICORRENZE
di Marco Gaetani
San Valentino patrono degli innamorati? È la versione
a
v
le n
n
a
s
t
più diffusa, sicuramente quella più “commerciale” della vita del santo e martire cristiano Valentino
da Terni, la cui festività religiosa venne istituita nel lontano
496 da Papa Gelasio I.
leggenda statuni-
Ben diverso è il discorso legato alla pratica moderna della cele-
ti a questa ricorrenza.
Ma se San Valentino, in realtà, non fosse il patrono degli innamorati
ma il “patrono degli sfigati”? Tra le tante storie, reali e meno reali,
che circondano la figura del martire ternano, ve ne è infatti una molto
particolare. Valentino, già vescovo di Terni, si apprestava ad unire in
matrimonio Sabino, un centurione romano pagano, e la giovane cristiana Serapia. Un matrimonio fortemente ostracizzato dai familiari di lei,
che vedevano la conversione rapidissima forzata di Sabino come un
atto dovuto dal suo forte innamoramento per Serapia e non sentito
dal punto di vista religioso. Una volta vinta la resistenza dei genitori,
la povera Serapia venne però a sapere di essere gravemente malata.
Terrorizzato per le condizioni di Serapia, Sabino si rivolse a Valentino per cercare di avere un aiuto dall’alto. Il vescovo giunse
al capezzale della giovane e fu lì che Sabino avanzò la sua
richiesta: non voleva per nessun motivo rimanere separato
dalla sua amata.
a Serapia. Una volta benedetto il matrimonio, entrambi morirono. Secondo alcune fonti, fu anche questo
matrimonio a costare la vita a Valentino, che morì
il 14 febbraio del 273, decapitato dal soldato
romano Furius Placidus dopo un interminabile martirio lungo la via Flaminia.
Una visione molto lontana da quella
che, negli anni, è diventata via
via una ricorrenza fortemente
commerciale, probabilmente
ispirata da una
# 34 Metromag
Tra storie e leggende, quel che è certo è che fu Papa Gelasio I a isti-
tuire la festività religiosa, per sostituire la festa pagana dei Lupercalia,
antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco, che prevedevano festeggiamenti sguaiati, all’epoca in aperto contrasto con la morale
comune e con l’idea cristiana dell’amore.
Più difficile cercare di identificare correttamente l’evoluzione della festa
con il passare degli anni, anche se alcuni riferimenti storici fanno pen-
sare che fosse dedicata agli innamorati già dalla prima metà del secondo
millennio: il 14 febbraio 1400, a Parigi, venne infatti fondato l’Alto
Tribunale dell’Amore, un’istituzione che aveva lo scopo di risolvere
controversie legate a tradimenti, violenza contro le donne e contratti
d’amore. Meno datato è l’uso di spedire le cosiddette “valentine”,
anche se la più antica risale al XV secolo: Carlo d’Orleans, imprigionato nella Torre di Londra, spedì a sua moglie un messaggio
d’amore.
Fu Esther Howland, imprenditore statunitense, il primo a produrre biglietti di San Valentino nel XIX secolo, ispirandosi a
una tradizione britannica: un processo di commercializ-
in
n
a
Valentino battezzò il centurione e lo unì in matrimonio
volavano attorno alle loro teste scambiandosi dolci gesti d’affetto.
eg
l
i
Una malattia terribile, che rischiava di costarle la vita.
Valentino porse loro una rosa e i due, tenendola in mano, si
allontanarono riconciliati, con numerose coppie di piccioni che
o
: patr no d
Una tradizione dilagata nel passare degli anni, fino al boom del XIX
secolo, con la produzione su scala mondiale di biglietti di auguri dedica-
coinvolti in un litigio.
zazione che ebbe il suo boom con la graduale uscita
di scena delle “valentine” e l’inizio della tradizione
dei regali come cioccolatini, fiori e gioielli.
Una tradizione che rimane viva, anche
se con il grande dubbio legato alla
leggenda del santo ternano:
?
ati
rt
Geoffrey Chaucer, nel quale prese piede la tradizione dell’amor cortese.
vescovo, passeggiando, vide due giovani
mo
d’amore fra innamorati: un’usanza che, con ogni probabilità, trova la
sua origine nel basso medioevo e sarebbe riconducibile al circolo di
tense, secondo cui proprio
il
o
in
brazione della festa, ora incentrata sullo scambio di regali e dediche
patrono degli innamorati
o patrono degli
sfigati? ©
# 35 Metromag
di Adriano Serafini
intrattenimento
OSCAR
TRICOLORI
4 Oscar
Vittorio De Sica: Film straniero “Sciuscià”
(48), “Ladri di biciclette” (50), “Ieri, oggi e domani” (65) e “Il giardino dei Finzi Contini”
(72).
Federico Fellini: Film straniero “La strada”
(57), “Le notti di Cabiria” (58), “8½” (64), e
“Amarcord” (75).
Milena Canonero: Costumi “Barry Lyndon” (75), “Momenti di gloria” (81) e “Maria Antonietta” (2006), e “Grand Budapest Hotel” (2015).
3 Oscar
Giorgio Moroder: Colonna sonora “Fuga di Mezzanotte” (78), canzone “Flashdance” (83) e “Top
Gun” (86).
Carlo Rambaldi: Effetti speciali “King Kong” (76),
“Alien” (79) e “E.T.” (83).
Dante Ferretti e Federica Lo Schiavo: Scenografia “L’aviatore” (2005), “Sweeney Todd” (2008)
e “Hugo” (2012).
Vittorio Storaro: Fotografia “Apocalypse now” (80), “Reds” (82) e
“L’ultimo imperatore” (88).
2 Oscar
Piero Gherardi: Costumi bianco e nero “La dolce vita”
(62) e 8½ (64).
Ennio Morricone: Carriera (2007) e Colonna sonora
“The Hateful Eight” (2016).
Vittorio Nino Novarese: Costumi “Cleopatra” (64) e
“Cromwell” (71).
Danilo Donati: Costumi “Romeo e Giulietta” (69) e “Il
Casanova” (71).
Pietro Scalia: Montaggio “JFK” (92) e “Black hawk down” (2004).
Roberto Benigni: Film straniero e attore “La vita è bella” (99).
Sofia Loren: Attrice “La ciociara” (62) e Oscar alla carriera (91).
Bernardo Bertolucci: Film e sceneggiatura non originale “L’ultimo
imperatore” (87).
1 Oscar
Anna Magnani: Attrice “La rosa tatuata” (55).
Pietro Germi, Ennio De Concini, Alfredo Giannetti: Sceneggiatura originale “Divorzio all’italiana” (63).
Pasqualino de Santis: Fotografia “Romeo e Giulietta” (69).
Nino Rota: Colonna sonora “Il padrino parte II” (74).
Gianni Quaranta e Elio Altamura: Scenografia “Camera con vista”
(87).
Ferdinando Scarfiotti, Bruno Cesari, Osvaldo Desideri: Scenografia “L’ultimo imperatore” (88).
Gabriella Cristiani: Montaggio “L’ultimo imperatore” (88).
Manlio Rocchetti: Trucco “A spasso con Daisy” (89).
Elio Petri: Film straniero “Indagine su di un cittadino al di sopra di
ogni sospetto” (71).
Giuseppe Tornatore: Film straniero “Nuovo Cinema Paradiso” (90).
Francesca Squarciapino: Costumi “Cyrano de Bergerac” (91).
Gabriele Salvatores: Film straniero “Mediterraneo” (92).
Luciana Arrighi: Scenografia “Casa Howard” (93).
Gabriella Pescucci: Costumi “L’età dell’innocenza” (94).
Nicola Piovani: Colonna sonora “La vita è bella” (99).
Dario Marianelli: Colonna sonora “Espiazione” (2006).
Mauro Fiore: Fotografia “Avatar” (2010).
Michael Giacchino: Colonna sonora “Up” (2010).
Paolo Sorrentino: Film straniero “La Grande Bellezza” (2014).
# 36 Metromag
“Buona sera signori, buona sera”.
tore 17 anni fa con il suo “La vita è bella”,
di Elio Petri.
e mezzo”, da Dante Ferretti e Francesca Lo
E’ notte fonda in Italia, ma le prime parole strozzate dalla gioia e da un pizzico
che valse al toscano anche la statuetta come
Dopo una pausa abbastanza lunga l’Italia
Schiavo coppia da Oscar per le scenografie
di commozione non potevano che rendere ancor più tricolore il tappeto rosso
miglior attore protagonista. Il primo Oscar
torna a vincere nella categoria con “Nuo-
(tre statuette). E poi le tre volte della costu-
di Hollywood. A 87 anni Ennio Morricone alza la statuetta di fronte al pub-
italiano fu assegnato a “Sciuscià” di Vitto-
vo cinema paradiso” di Giuseppe Torna-
mista Milena Canonero, le tre del musicista
blico del Dolby Theatre di Los Angeles, l’ultima di una lunga serie di successi
rio De Sica nel 1947, che ottenne il bis tre
tore nel 1990 - nel mezzo un prestigioso
Giorgio Moroder, le tre di Carlo Rambaldi
degli straordinari artisti italiani che nel tempo sono riusciti a conquistare la
anni dopo con “Ladri di biciclette” (1950).
miglior regista a Bernardo Bertolucci con
per gli effetti speciali, di Vittorio Storaro per
vetta più alta del mondo cinematografico. Dopo ben cinque nomination e un
Nel 1957 iniziò l’era di Federico Fellini, che
“L’ultimo imperatore” che nel 1988 ebbe in
la fotografia, di Pietro Scalia per il montag-
Oscar alla carriera, il grande compositore ottantasettenne sbaraglia la con-
vinse la prima volta con il film “La strada”,
totale 4 statuette. Il 1992 è l’anno di Gabrie-
gio. Senza dimenticare Pietro Germi, Ennio
correnza grazie alla colonna sonora del film The Hateful Eight, il western di
bissando l’anno seguente con “Le notti di
le Salvatores e di “Mediterraneo”. Infine il
De Concini e Alfredo Giannetti sceneggia-
Quentin Tarantino, impreziosito proprio dalla sua inconfondibile musica.
Cabiria” (1958). Una doppietta straordi-
ciclone Roberto Benigni: 1999 miglior film
tori di “Divorzio all’italiana”, Nicola Piovani
La parte finale (per ora) di una storia italiana, da sempre riconosciuta in ogni
naria cui seguirono altri successi: “Otto e
straniero è “La vita è bella” e Benigni il mi-
per “La vita è bella”, Dario Marianelli per
sfaccettatura del cinema, in cui scenografie, costumi, effetti speciali, montag-
mezzo” (Oscar nel 1963) e poi “Amarcord”
glior attore. La statuetta alla migliore attrice
“Orgoglio e pregiudizio”, Gabriella Pescucci
gio, fotografia, trucco hanno spesso registrato l’eccellenza dei professionisti
(1974). Commovente fu l’Oscar alla carriera
è stata vinta solo due volte: Anna Magnani
costumista per “L’età dell’innocenza”.
nati nel nostro Paese. Un omaggio anche per chi lo avrebbe meritato e non
assegnato al grande regista romagnolo nel
per “La Rosa tatuata” (1955) e Sophia Lo-
Quattro gli Oscar alla carriera assegnati
ci è mai riuscito: come Mario Monicelli, per esempio, candidato 6 volte ma
1993, anno della sua morte. Terzo Oscar nel
ren (1962) per “La Ciociara” che poi nel
ai talenti italiani del cinema: oltre Loren e
mai vincitore, o Sergio Leone e Dino Risi, che non hanno ricevuto nemmeno
1965 per Vittorio De Sica con “Ieri, oggi e
’91 vinse anche l’Oscar alla carriera. Sono
Fellini, l’Academy diede nel ’95 il riconosci-
una candidatura. Ma per fortuna il percorso è disseminato di premi e trion-
domani” e un quarto nel ’71 per “Il giardino
molti di più gli Oscar vinti dall’Italia nelle
mento a Michelangelo Antonioni e nel 2001
fi, che la storia del cinema non potrà mai dimenticare. L’ultima vittoria di
dei Finzi Contini”. L’anno prima, 1970, è ita-
categorie cosiddette “tecniche”, in tutto 33:
al produttore Dino De Laurentiis.
un film italiano risale a 2 anni fa, quando Paolo Sorrentino stregò tutti con
liano il miglior film straniero per “Indagine
dal costumista Piero Gherardi che vinse nel
Una storia che non è destinata a finire qui. ©
“La grande bellezza”, capace di rinverdire i fasti di Roberto Benigni, matta-
su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”
’62 per “La dolce vita” e nel ’63 per “Otto
# 37 Metromag
classifiche
Tratto da L’Espresso Food&Wine
è uscita la classifica
annuale dei cento vini
migliori del mondo
E’ uscita la classifica annuale
stilata dalla rivista Wine
Spectator, che dà punteggi ai
vini in centesimi. Sono nove i vini
italiani (di cui ben sette toscani)
a rappresentare la penisola.
Oltre al Flaccianello 2007 di
Fontodi (8), unico nei primi 10,
ci sono il Modus 2007 di Ruffino
(25), il Brunello di Montalcino
Terralsole 2004 (31), l’Amarone
della Valpolicella Classico 2006
di Zenato (36), il Chianti Classico
Riserva 2007 di Viticcio (40) e
il Chianti Classico 2007 Castello
d’Albola (47), il Pinot Grigio
2008 di Attems (51), il Chianti
Rufina Castello di Nipozzano
Riserva 2007 di Frescobaldi (65),
e il Nobile di Montepulciano
2007 di Avignonesi.
N° 3
Peter Michael,
Chardonnay
Sonoma County,
Ma Belle-Fille
2008, 97 punti,
85 dollari,
California; il
produttore Peter
Michael
# 38 Metromag
N° 1
Secondo Wine
Spectator è questo
il miglior vino
dell’anno: Saxum,
James Berry
Vineyard, Paso
Robles 2007, 98
punti, 67 dollari;
il produttore
Justin Smith
N° 2
Two Hands,
Shiraz Barossa
Valley, Bella?s
Garden 2008
94 punti, 55
dollari, Australia;
il Managing
partner Michael
Twelftree
N° 4
Revana,
Cabernet
Sauvignon,
St. Helena
2007, 97 punti,
125 dollari,
California;
il produttore
Madaiah Revana
N° 5
Altamura,
Cabernet
Sauvignon, Napa
Valley 2007, 96
punti, 85 dollari,
California; uno
dei produttori
Frank Altamura
N° 6
Paul Hobbs,
Pinot Noir,
Russian River
Valley 2008, 94
punti, dollari
45, California; il
produttore Paul
Hobbs
N° 7
Schild, Shiraz
Barossa 2008,
94 punti, 20
dollari, Australia;
il produttore Ed
Schild
N° 8
Fontodi, Colli
della Toscana
Centrale,
Flaccianello
2007, 95
punti, 110
dollari, Italia;
il produttore
Giovanni Manetti
N° 9
CARM, Douro
Reserva 2007, 94
punti, 27 dollari,
Portogallo;
gli enologi
Rui Roboredo
Madeira e suo
padre Celso
Madeira
N° 10
Clos des Papes,
Châteauneuf-duPape White 2009,
95 punti, 100
dollari, Francia;
il produttore
Vincent Avril
# 39 Metromag
di Adriano Serafini
TELEVISIONE
f orchet ta
& colt ello
# 40 Metromag
Forchetta e coltello, meglio di un film o di una serie tv. Perché da un
di campagne pubblicitarie e giudici di accese battaglie culinarie. Gli
paio d’anni a questa parte sembra che agli italiani mangiare piaccia
show dedicati al cibo si sono ampliati a dismisura, permettendo allo
ancora di più. E non è certo una questione di tradizione, che nel no-
spettatore una vasta gamma di scelta in base al format preferito. C’è
stro Paese di certo nel corso degli anni non si è mai affievolita, ma più
chi preferisce la classica riproposizione dei piatti più semplici da pre-
per il fascino di una tendenza che ha portato il cibo quotidiano ad un
parare nel quotidiano, c’è chi è pronto a mettere sul piatto le proprie
livello superiore. Con un trend in crescita esponenziale, si sono sca-
capacità lanciandosi in una sfida che registra migliaia di partecipanti.
tenati di conseguenza i fornelli televisivi d’Italia, format a profusione
L’appena conclusa ultima edizione di Masterchef ha segnato numeri da
dalla tv generalista alle piattaforme a pagamento, che rilanciano nuove
brivido: un milione e 463mila spettatori si sono incollati davanti allo
trasmissioni dedicate alla tavola e alla preparazione di menu studiati
schermo per la puntata finale, pari al 4,87% dello share. E consideran-
per ogni tipo di occasione.
do le singole puntate sono in media 2.200.000 le persone che hanno
Registrando risultati sorprendenti. La cucina ha ormai abbandonato
assistito al talent, considerando i dati combinati della diretta e della
lo schema classico del passato, smettendo di essere il regno incontra-
differita. Una crescita sostanziale di circa il 30% rispetto all’edizione
stato di mamme e nonne, ma espandendosi a un pubblico sempre più
precedente.
ampio, che racchiude le più disparate fasce d’età. Territori per lungo
Numeri che ovviamente hanno trovato terreno fertile anche sui so-
tempo inesplorati da uomini, che ora dispensano consigli e duri giu-
cial network, dove sempre più spesso capita di ‘postare’ e condividere
dizi dall’altra parte della barricata. Ma l’evoluzione non sorprende più.
con la comunità la propria opera culinaria appena sfornata. Diven-
D’altronde fin dalla sua nascita, la televisione ha avuto una dimensione
ta quindi complicato se non impossibile cercare di razionalizzare un
domestica: entrava nelle case, parlava alle famiglie, raccontava storie.
fenomeno che spesso viene accusato di seguire meccanicamente una
Divenne quindi molto più che naturale portare anche la cucina nel
moda del momento. Resta il fatto che il cambiamento di solito nasce
piccolo schermo, in una sorta di continuità familiare che nel corso
da esigenze differenti, le stesse che coinvolgono altri aspetti della vita
degli anni ha soltanto la fruizione.
quotidiana.
La prima ad andare in onda sulle tavole italiane fu Ave Ninchi nel 1974
Fornelli e padelle riempiono gli spazi di quotidiani, periodici d’at-
proponendo una formula rimasta innovativa sino ai giorni d’oggi: due
tualità, riviste tematiche e non. Sotto le festività natalizie si regalano
concorrenti si sfidano a colpi di ricette, tra suggerimenti e consigli su
sempre più libri di cucina e sempre più numerosi sono i lettori delle
come riproporre i piatti sulle proprie tavole nella più classica delle di-
guide ai ristoranti, alle osterie, alle strutture agrituristiche e ai vini,
mensioni casalinghe. Ma dalla sora Lella e Ugo Tognazzi il processo
che proprio in questo periodo affollano gli scaffali di edicole e librerie.
ha raggiunto l’apice proprio nei giorni nostri, dove basta un po’ di
Senza contare il crescente successo del turismo enogastronomico. Se-
zapping per imbattersi in talent-cooking-reality-show di ogni genere.
condo la Coldiretti più di un italiano su tre considera il cibo e le degu-
I cuochi sono diventati delle superstar, oltre a condurre i rispettivi ri-
stazioni di prodotti tipici i fattori centrali del successo di una vacanza.
storanti compaiono spesso e volentieri come opinionisti, testimonial
Il resto vien da sé. ©
# 41 Metromag
di Adriano Serafini
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come cambia
la stampa
in italia
Nuovi accordi all’interno di uno scenario destinato a
calo dei lettori. Solo nel 2014 si sono perse 400mila co-
cambiare ancora una volta il futuro dell’editoria italiana.
pie al giorno, passando da 3,6 a 3,2 milioni (-12%).
A distanza di 40 anni le famiglie Agnelli e De Benedetti
Per questo all’orizzonte si avverte con sempre maggior
tornano a stringersi le mani siglando l’intesa che per-
urgenza la necessità di un cambiamento di strategia,
metterà al gruppo l’Espresso di controllare il 20% del
in grado di sopperire alle entrate esigue derivanti dal-
mercato della carta stampata del nostro Paese e di otte-
le pubblicità e dal naturale mutamento nella fruizione
nere una posizione privilegiata nel controllo del merca-
dell’informazione. La possibilità di essere connessi e di
to digitale. Un crack per l’industria dei media in Italia:
ricevere quindi la copertura totale della notizia per 24
l’unione della Stampa con il gruppo L’Espresso formerà
ore al giorno ha spostato il mercato sulla creazione di
quindi un colosso che tra La Repubblica, La Stampa, Il
nuove piattaforme on line, non in grado al momento
Secolo XIX è in grado di registrare una diffusione gior-
però di garantire un rientro economico sufficiente.
naliera già superiore alle 800.000 copie, con ricavi per
Fallito finora l’esperimento dell’abbonamento a paga-
circa 750 milioni di euro.
mento, mentre si cercano nuove soluzioni, vengono
Un passaggio obbligatorio per gli Agnelli, da tempo
distrutte le catene di distribuzione che ormai sembra-
intenzionati a ridimensionare le proprie partecipazioni
no già far parte del passato. Non è un caso che nella
editoriali per un’uscita di scena meno dolorosa possibi-
produzione dell’editoria siano state soprattutto le edi-
le, economicamente parlando.
cole a pagare il prezzo più caro: negli ultimi dieci anni
La famiglia torinese quindi certifica la volontà di dire
in Italia ne è sparita una su quattro. In termini assoluti
addio liberandosi in un colpo solo del polo composto
più di diecimila punti vendita (maggiori distributori di
da La Stampa e il Secolo XIX, lasciando la priorità agli
giornali, riviste e mensili) che tra il 2004 e il 2014 hanno
affari primari legati all’industria automobilistica. In un
abbassato la saracinesca senza essere sostituiti.
momento di profonda crisi per la carta stampata gli sce-
La creazione di nuovi gruppi editoriali come quello ap-
nari futuri dettati dall’operazione restano però indefini-
pena citato tra l’Itedi e l’Espresso servirà forse a non
bili. Anche perché numeri e statistiche parlano chiaro
alterare gli equilibri almeno nel breve periodo, in attesa
da tempo: il crollo delle vendite registrato negli ultimi
di una svolta che per ora non è ancora stata annunciata.
anni non ha fatto che consolidare il triste primato del
Con redazioni sempre meno preparate al cambiamento
cittadino italiano, posizionato da sempre nelle ultime
dei tempi ed una forza lavoro sospinta più che altro dal-
posizioni della classifica europea per quotidiani vendu-
la precarietà contrattuale delle collaborazioni, il futuro
ti. Un giro d’affari che nell’ultimo biennio è in calo da
sembra comunque destinato a tingersi di nero. Almeno
5,9 a 4 miliardi nonostante un taglio della forza lavoro
finché non si aprirà un canale alternativo. Il 69% delle
del 26,6%. Sono questi i numeri più rappresentativi del-
aziende sta spostando la spesa di marketing dall’acqui-
lo studio presentato nel 2015 dall’ufficio studi di Medio-
sto di pubblicità a comunicazione fatta in proprio. E
banca, che monitora l’andamento dell’editoria italiana
una fetta dal 20 al 30 % del budget per la comunicazione
analizzando i primi 8 gruppi editoriali, in controllo di
viene investito nella costruzione di canali informativi
circa il 70% dei ricavi del settore.
di proprietà delle aziende/società. Lasciando vuoti gli
Nel frattempo cambiano le abitudini e l’immediatezza
spazi sui giornali e facendone crollare di conseguenza
delle news sul web accrescono le quote del digitale, che
i prezzi di vendita. Se la carta stampata è un morto che
però continua ad avere un peso secondario, tanto da
cammina, si salvi chi può. ©
non riuscire a riequilibrare il drammatico e continuo
# 43 Metromag
di Francesca Schito
lavoro
lavorare meno,
lavorare meglio?
NOI diciamo
no
all’abbandono
dei cani
Lavorare meno si può.
molto più tempo e più energia per la mia
tiamo di mescolare le cose e di fare pause per
O per lo meno questo è quello che emerge
famiglia”, ha raccontato l’infermiera di una
rendere la giornata di lavoro più sopporta-
dalla sperimentazione andata in scena a
casa di riposo svedese al “Guardian”.
bile. Allo stesso tempo, abbiamo difficoltà a
Göteborg della giornata lavorativa di sei ore
Sono inoltre diminuite le assenze per malat-
gestire la nostra vita privata”.
per i dipendenti pubblici e di alcune aziende
tia e anche i casi di depressione.
Quindi meno ore lavorative che garantiscano
private.
Ne ha quindi beneficiato la sanità pubblica.
lo stesso profitto per le aziende.
Si sa, la Svezia è da sempre tra le nazioni pri-
I dubbi non erano sulla maggior soddisfazio-
Per farlo niente più momenti morti in ufficio:
me della fila in termini di attenzione e cura
ne dei lavoratori, quanto sui feedback delle
addio Facebook e social network vari, limi-
del benessere dei propri cittadini e anche in
aziende. A tracciare la strada in questo cam-
tato al massimo l’uso del telefono cellulare
questo caso la scelta di valutare di diminuire
po è stata la Toyota, che segue il regime delle
personale e ridotte al minimo le pause bagno
l’orario di lavoro giornaliero mira a garantire
sei ore giornaliere lavorative da 14 anni. Ma
e caffè.
alle persone un maggior tasso di felicità, per-
da un anno circa si è adeguata a questo nuo-
Purtroppo però non è tutto oro quel che luc-
mettendogli di dedicare maggior tempo alla
vo trend la Filimundus, un’azienda di Stoc-
cica, soprattutto per gli uffici pubblici.
famiglia, alla casa e al tempo libero.
colma che sviluppa app: “Il giorno di lavoro
Inevitabilmente ridurre di due ore la giorna-
I risultati di questo esperimento sono per la
di otto ore non è così efficace come si potreb-
ta lavorativa obbliga all’assunzione di nuove
maggior parte positivi, sia dal punto di vista
be pensare” ha detto Linus Feldt, CEO della
risorse per non interrompere la copertura
dei lavoratori, sia da quello dei datori di lavo-
società a Fast Company. “Rimanere concen-
dei servizi.
ro. “Lavorando 8 ore al giorno ero distrutta.
trati su un compito specifico per otto ore è
Dalla sperimentazione alla realtà il passo
Tornavo a casa e passavo tutto il tempo sul
una sfida enorme.
non è breve. Chissà se mai in Italia si potrà
divano. Adesso le cose sono cambiate, ho
Per far fronte a questo gravoso impegno, ten-
arrivare a tanto... ©
# 44 Metromag
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO L’ABBANDONO DEI CANI
RISORSE
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