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Ortone e il Mondo-dei-Chi

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Ortone e il Mondo-dei-Chi
Ortone e il Mondo-dei-Chi
1° puntata – Un grido di aiuto
(0 m. – 5,20 m.)
Narratore: Una goccia di acqua si stacca da una foglia e va accadere su
un riccio che cade e rotola in una fessura, dove viveva, protetta, una
margherita, sulla cui corolla da tempo era posato tranquillo e sicuro
un minuscolo granello. Colpito dal riccio, il fiore catapulta nell’aria il
granello che inizia il suo volo, trasportato dal vento, fino ad arrivare
vicino al fiume della Giungla di Nullo.
Proprio in quel luogo, il 15 maggio, in un caldo selvaggio dove tutto
era brullo, nell'acqua gioiva giocando piacevole Ortone, l'elefante.
Egli ad un tratto udì un suono fievole
Granello: aiutooooooo…
Narratore: Ortone si stura all'orecchio per sentire meglio
Vari Cuccioli di animali (chiamano l’elefante): Ortone
Ortone: buongiorno classe. Siete pronti?
Cuccioli: Siiiii
Ortone: Zitti! che urlate
Narratore: I cuccioli saltano sulla groppa dell’elefante che incomincia a
camminare. Ad un tratto l'elefante zittisce i cuccioli:
Ortone: zittiiii!..... eccolo là. Questa è una delle creature più incredibili
della giungla, in assetto di foglia. Pensate che per difendersi dai
predatori si mimetizza con le foglie. Ma io sono più furbo e adesso lo
smaschero!!! Guardate
Narratore: Ortone inizia goffamente a stuzzicare quella che poi risulterà
una semplice foglia, senza accorgersi che nel frattempo molti insettifoglie si sono posati sul suo corpo. Ortone cerca disperatamente di
liberarsi
Ortone: toglietevi… andate via….
Narratore: I cuccioli aiutano ortone a liberarsi degli insetti foglia. Nel
frattempo arriva l'odiosa cangura, convinta di essere un mostro di
bravura: proclamava leggi e a seguirla eri obbligato. Della Giungla di
Nullo si era proclamata il capo.
Rudi: perché non posso giocare col loro mamma?
Cangura: (con tono di comando e di rimprovero) Quante volte ti ho detto
che la giungla non è un luogo per comportarsi come un animale
selvaggio?!... (poi, rivolgendosi orgogliosa ad altri animali) I cuccioli
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di animale stanno imparando da Ortone ad essere un branco di
sciocchi scioccosi. ecco perché il mio Rudi studia privatamente.
Narratore: È mentre la cangura stava lì col suo ghigno briccone, i cuccioli
contenti si avvicinano Ortone
Cucciolo1: Ortone non mi sono mai divertito così tanto in vita mia!
Cucciolo2: Ortone, adesso cosa ci fai vedere?
Narratore: Nel frattempo il granello passa vicino alle grandi orecchie di
Ortone, capaci di captare ogni minimo suono. Ortone sente di nuovo
una voce che grida disperatamente:
Granello: aiutooooooo
Narratore: Ortone fissa i suoi occhioni su quel minuscolo granello per
capire da dove venisse quel grido di aiuto.
2° puntata – Qualcuno ha bisogno di aiuto (5,20 m. – 11,20 m.)
Narratore: Il cervello e la fantasia di Ortone incominciò a pensare e
immaginare le cose più strane
Ortone: (con atteggiamento pensieroso) Ci deve essere qualcuno su quel
granello una persona oppure un'intera famiglia…
Narratore: Era questa la sua paura: una famiglia con figli….Scosso da
questi pensieri Ortone abbandona i cuccioli e incomincia
disperatamente a seguire quel granello di polvere.
Ortone: Aspetta…. torna da me!
Narratore: Ortone cerca disperatamente di prendere il granello di polvere:
prosciuga il fiume… passa in mezzo ad un accampamento di
scimmie che cercano di impedire il suo passaggio, corre, salta…
Finalmente riesce a prendere il granello di polvere e a farlo posare su
un fiore di trifoglio.
Ortone: ecco… ora sei al sicuro… (con gli occhi cerca fissare piccolo
granello) so di averti sentito dire qualcosa… lo so… … ma dove sei?
Narratore: Mentre Ortone è tutto intento a scrutare il granello arriva la
cangura:
Cangura: Ortone!!!
Ortone: (sorpreso e imbarazzato) scusa eh eh.. io stavo… c'era questo
granello… ehm … e lui chiedeva aiuto…..
Cangura: (ironica) il granello chiede aiuto!
Ortone: (imbarazzato) non il granello… insomma... sarebbe ridicolo!!...
pensavi che intendessi questo? nooo… un granello non può chiedere
aiuto… andiamo… siamo seri…. (poi sicuro del fatto suo) No: su quel
granello c'è una personcina che ha bisogno del mio aiuto!
Cangura: (ironica) oh… non esistono persone così piccole
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Ortone: beh... forse non sono loro ad essere così piccole, forse siamo noi
grandi
Cangura: (con tono di comando) Ortone!
Ortone: beh… pensaci e se si fosse un tizio lassù che dall'alto guarda il
nostro mondo e per lui fossimo noi granelli! E magari arrivasse
un'amica a dirgli: “oh non esistono persone così piccole”. E il tizio gli
dicesse: “mi stai dando del bugiardo?!” E lei gli rispondesse: “chi la fa
l'aspetti!”. E allora volano pugni e calci... e gli dicesse: “va bene, vuoi
assaggiare questo”.
Cangura: (risoluta) Non c'è niente su quel granello
Ortone: (quasi supplicando) Ma io l'ho sentito!...
Cangura: (ironica) Davvero... povera me! Ma come mai io non sento
niente.
Ortone: beh...
Cangura: se non puoi vedere o udire o toccare una cosa allora non
esiste… e credere in un minuscola persona immaginaria, non è una
cosa che facciamo o (imperativo) permettiamo qui nella Giungla di
Nullo.
Ortone: Davvero... perché scommetto che se ci provassi, io lo troverei
qualcuno disposto a credere...
Cangura: (ancora più risoluta) Tu non farei nulla del genere... non farai
parola con nessuno di questa follia… meno che meno con i piccoli.
Non voglio che avveleni le loro menti con queste sciocchezze. La
nostra comunità ha delle regole, Ortone, se vuoi continuare a farne
parte. Ti consiglio di rispettarle! Buona giornata.
Narratore: La cangura se ne va soddisfatta, lasciando Ortone
preoccupato e pensieroso
Ortone: allora va bene lo prendo come un consiglio. Apprezzo molto il
suggerimento. (poi fissando gli occhi sul granello per comunicare)...
io non capisco... so di averti sentito... era chiaro come il naso sulla
mia faccia. (all'improvviso come se avesse capito tutto) Ecco: forse tu
non puoi sentire. È certo: le tue orecchie devono essere microbe…
devo parlare più forte: (inspira più che può e grida forte) ciaaaoooo.
Narratore: Il forte grido di Ortone si diffonde e giunge fino nella profondità
del granelllo. Certo alcune persone, come la cangura, saranno
d'accordo a dire: “non ci sono persone grandi come un pidocchio”...
Oppure sì?... infatti Ortone aveva buon occhio
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3° puntata- La strana città di Chi-non-so (11,20 m. – 15,20 m.)
Narratore: (la scena è ambientata sul granello) Quel semplice “ciao” di
Ortone viaggiò nel granello, oltre le nubi e trovò un piccolo mondo: la
città di "Chi-non-so", abitata dai " Non-so-chi", che i felici e tranquilli
vivevano così, senza sapere di essere in un piccolo granello su un
fiore, senza sapere che la loro bella vita avesse poche ore. Il "Sindachi" di “Chi-non-so” si chiamava Mc Don, persona devota e giusta,
era strano un bel po' (il sindaco compie qualche gesto stupido e
ridicolo come versare la tazzina del caffè senza accorgersi).
Lui e sua moglie avevano tante bambine, 96 figlie, da crescere da
regine, 96 figlie da amare, 96 a cui insegnare, e solo pochi secondi
per dedicare a ciascuna un’amorosa attenzione (scena delle figlie che
si susseguono davanti ai genitori).
A Chi-non-sò era nota la tradizione: la carica di Sinda-chi si
tramandava per successione e il primogenito di McDon era Gio-gio,
dei Non-so-chi il più basso
Sinda-chi: allora Gio-gio come va?
Narratore: ora palesemente la carriera del padre non piaceva per niente,
ma il Sinda-chi lo spronava, sebbene un po' deluso, non riusciva ad
arrendersi al fatto che il figlio fosse così chiuso (il figlio se ne va via).
Le figlie si lamentano perché il papà presta più attenzione al fratello...
Sinda-chi: Gio-gio ehi...
Narratore: Ma il figlio non parlava forse per evitare col padre ogni minimo
conflitto.
Sinda-chi: Sai cosa è stupendo? Questo è stupendo! guarda i ritratti di
queste donne e di questi uomini, tu, ragazzo mio, fai parte di una
generazione familiare che attraversa i secoli
Narratore: E mostrando i quadri di tutta la generazione cerca di fargli
capire l’importanza di diventare il Sinda-chi di Chi-non-so
Sinda-chi: …e un giorno il Sinda-chi potresti essere tu, Gio-gio, un giorno
potresti essere tu ad avere lo stemma del Sinda-chi! Devi...devi solo..
hai capito cosa intendo?
Narratore: Ma il figlio se ne va rattristato.
Sinda-chi: ok, bella chiacchierata! Sono felice che abbiamo avuto
questa… ehm… conversazione, che ora proseguirò tra me e me…
Bene!
Narratore: Ma non era proprio bene… proprio in quel momento si sentì
uno scossone che fece tremare tutto il mondo di Chi-non-so. Cosa
stava succedendo?
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4° puntata – Non diremo a nessuno… (15,20 m. – 17,55 m.)
Narratore: Lo scossone era stato provocato da Ortone che aveva
appoggiato un po’ bruscamente il fiore, per godersi un po’ di relax in
compagnia di un suo caro amico (per la verità un amico po’ strano,
sapendo il terrore degli elefanti per i topolini): Mortone, il topolino.
Questi non capiva la sua attenzione esagerata per quel granellino…
Ortone: Non c’è niente di male in questo, Mortone, proprio niente di male,
eh eh!!! Solo tu, io e il granello a goderci il fresco… siamo un club,
siamo un gruppo potremmo votare insieme, potremmo essere una
società segreta che controlla il potere del mondo…
Narratore: I discorsi fantasiosi di Ortone sono interrotti da Mortone, che
teme che l’amico andando fuori di testa, e vorrebbe fermarlo prima
che avvenga l’irreparabile…
Mortone: Senti, Ortone! Sono molto felice che tu abbia trovato questo
granello.... ma è meglio che tenessi la cosa solo per te, parlare con
un fiore può sembrare un po’ strano.
Ortone: Sai cosa sembra strano? che tu parli del granello come se il
granello nemmeno ci fosse! Il granello non ha mai parlato male di te.
Se la pensi così, ..peggio per te.
Mortone: Sai, il granello può pensare ciò che vuole di me, è un granello.
Ortone: Fermo qui! Ho capito qual è il tuo problema! Mortone, non
importa quanto io e il granello diventeremo amici... il granello non
potrà mai prendere il tuo posto! mi dispiace solo che ci sia stato il
bisogno di chiarirlo!
Mortone: (ironicamente) beh, è fantastico Ortone! Mi conforta molto. Tu
prova a tenere la cosa solo per te. A più tardi... Provaci!
Narratore: Ortone cerca di fare come Mortone gli aveva consigliato, ma la
cosa fu più forte di lui… era troppo evidente che c’era qualcosa che
lo preoccupava
Cucciolo1: Ciao Ortone, che cosa hai?
Ortone: (colto alla sprovvista) Io?!... niente… davvero niente…. noi non
facciamo niente
Cucciolo2: Noi… chi?
Ortone: Noi? non posso aver detto “noi”, perché vorrebbe dire che non
ero solo, ma ero con qualcuno…. (tenta un sorriso)… Ok, va bene,
ve lo dirò, ma non lo potete dire a nessuno … se qualcuno lo
dovesse scoprire sarebbe un vero disastro…
Cucciolo3: Non lo diremo a nessuno… e se lo diremo, diremo a chi lo
diremo di non dirlo a nessuno!!!
Ortone: (facendo un grande respiro di sollievo) Ok… ve lo dirò, ma è un
segreto segretissimo: stavo facendo il bagno…
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Narratore: e così Ortone spiega ai cuccioli la storia dello strano granello
5° puntata – Non accade mai niente di brutto (17,55 m. – 21,05 m.)
Narratore: Mentre Ortone raccontava del granello trovato e di come lui
l’avesse salvato, al Sinda-chi non servivano certo gli occhiali per
notare che le cose in città non erano uguali… Ma noo, non
rimproverate Ortone, perché non sapeva che un colpetto là sopra,
provocasse un grosso scossone sotto nel mondo di Chi-non-so!! Il
Sinda-chi sapeva di dover comunicare al consiglio tutte le stranezze
e tutto lo scompiglio. Ma c’era un problema. Sebbene lui volesse dire
tutto, a Chi-non-so non era mai successo qualcosa di brutto!
Consiglio1: siamo tutti molto occupati con i preparativi del chi-centenario
quindi, riportiamo l’ordine in questa assemblea! Signor Sinda-chi,
immagino abbiate delle buone notizie per noi!
Sinda-chi: beh, sono notizie. Non so se sia opportuno definirle buone o
cattive o comunque definirle… Il fatto è che ho notato che succedono
delle strane cose a Chi-non-so, ultimamente..
Consiglio2: Strane cose… belle?
Sinda-chi: beh… sapete... scossoni… spiragli di nuvole in cielo e ho
pensato che per sicurezza potremmo considerare…(dice qualcosa
sotto voce)
Consiglio3: considerare cosa??? Parli più forte!!!!
Sinda-chi: (tutto d’un fiato) di posticipare il chi-centenario d’accordo??
Narratore: Tutto il consiglio si ribella…
Consiglio3: (innervosito) Stiamo per festeggiare a Chi-non-so i cento anni
di felicità e di armonia e lei vuole posticipare i festeggiamenti?
Sinda-chi: e se Chi-non-so fosse in pericolo?
Consiglio2: non accade mai niente di brutto a Chi-non-so, mai è accaduto
e mai accadrà!! Lei è un babbeo balbettante.
Narratore: E rivolgendosi a tutti annuncia che il chi-centenario si
festeggerà come stabilito e mandano via il Sinda-chi che rimane
deluso.
Sinda-chi: Nessuno mi deve dare del babbeo… (urla a piena voce)
Nessunooooooo....
6° puntata – Due mondi si incontrano (21,05 m. – 24,50 m.)
Narratore: Il grido disperato di Sinda-chi arriva fino alle orecchie di
Ortone, che si sente rassicurato perché le sue convinzioni sono
fondate. Incomincia quindi a dialogare con Sinda-chi.
Ortone: Salve!!!
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Narratore: Il Sinda-chi sente una voce uscire da un tubo!
Sinda-chi: c’è nessuno??
Ortone: pronto? Chi parla?
Sinda-chi: qui parla il Sinda-chi.
Ortone: il Sinda-chi? (contento) lo sapevo.. lo sapevo… lo sapevo che
c’era una vita in questo granello!!!
Sinda-chi: nel granello? ma quale granello?
Ortone: non so di preciso come dirtelo ma…tu vivi in un granello!
Sinda-chi: ah ah ah! Detesto contraddirti cara voce che viene dal tubo…
Ma io vivo a Chi-non-so!
Ortone: beh allora Chi-non-so è un granello!!
Sinda-chi: (ironico e poco convinto) giusto, ok, ma certo.. Chi sei? Parte
dell’amministrazione?
Ortone: no, io sono Ortone, sono un elefante!
Sinda-chi: ok, Ortone! Imbroglione... Dove sei??
Ortone: dal tuo punto di vista immagino di essere… in cielo; in confronto a
te io sono mastodontico. Tutto il tuo mondo è sopra un fiore del mio
mondo.
Sinda-chi: questo è perfino troppo per te mah..
Ortone: non me credi? Guarda che ti succede se ti metto all’ombra??
luce.. buio…luce..buio!! Siamo nel bel mezzo di una sorprendente
convergenza cosmica: due mondi completamente diversi si sono
incrociati, il mio è gigantesco e il tuo è minuscolo e pure in qualche
modo siamo entrati in contatto. Se ci pensi è piuttosto incredibile!!
Narratore: il Sinda-chi si domandò che senso avesse tutto ciò e andò
dalla professoressa Lo-sà il genio geniale dell’università. Il Sinda-chi
trova conferma alle sue preoccupazioni….
Lo-sa: Ci sarebbero scosse telluriche inspiegabili, drammatici mutamenti
climatici, e il nostro mondo potrebbe andare distrutto!!!
7° puntata – Ho bisogno del tuo aiuto (24,50 m. – 28,50 m.)
Narratore: Il Sinda-chi, venuto a conoscenza del pericolo, chiede
disperatamente aiuto ad Ortone
Sinda-chi: Ortone senti, ho scoperto di avere bisogno del tuo aiuto…
sembra che se il granello continua a fluttuare, tutto il nostro mondo
potrebbe andare distrutto. E quindi io vorrei che tu trovassi per noi
Non-so-chi un luogo più stabile e sicuro, in fretta!!
Narratore: Ortone si offre subito per aiutare il Sinda-chi e il suo mondo e
fa alcune ipotesi… ma tutte risultano poco sicure. Dove portare quel
granello con il suo mondo? Ecco dove: sulla cima del Monte Nullo.
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Gli parve come una cometa, una piccola caverna tranquilla fresca e
quieta dove cresceva un girasole alto e fiero; lì sarebbero stati al
sicuro i Non-so-chi, senza pensiero.
Ortone: l’ho trovato Sinda-chi, il posto perfetto. Proprio lassù in cima al
Monte Nullo.
Segretaria: Signor Sinda-chi, il comitato per il chi-centenario l’attende per
dare un’occhiata alla chi-polpetta gigante per la parata commestibile.
Oh,e poi deve andare dal dentista per la sua chi-otturazione.
Sinda-chi: Senti, Ortone, devo scappare.. A quanto pare abbiamo un
problema con una chi-polpetta gigante.
Ortone: tu prenditi pure cura di quella polpetta Sinda-chi e lascia tutti i
pericoli a me.
Narratore: Così Ortone cominciò la scalata evitando ogni tranello deciso a
salvare il mondo sul granello. Bene, Ortone era gentile, gagliardo e
possente, un’audace eroe…almeno nella sua mente!
8° puntata – In cammino verso il Monte Nullo (28,50 m. – 35,40 m.)
Narratore: La cangura cerca di strappare a Ortone quel fiore di trifoglio
con su il granello perché teme che quella storia metta scompiglio
nella foresta.
Cangura: Ortone!! Cosa credi di fare? Hai dimenticato ciò che ci siamo
detti?
Ortone: Oh, no! Sono un’ elefante e gli elefanti hanno buona memoria, il
che è una maledizione. Ricordo che io stavo bello tranquillo, sei
arrivata e ho guardato in su, e tu hai detto che fai? Io ti ho parlato del
granello, e tu mi hai tirato le orecchie e mi hai battuto sulla fronte e …
Cangura: Ortone!!!
Ortone: È la verità!
Cangura: Dammi quel fiore, Ortone! Subito!
Ortone: No!!
Cangura: No?!? Sei sicuro di voler affrontare questa guerra, Ortone?
Perché ti garantisco che ne usciresti molto male e molto in fretta!! E
dovresti domandarti: voglio davvero mettermi in questo pasticcio per
un fiore? Credimi Ortone, non vuoi, quindi dammelo subito!!
Ortone: No, non posso dartelo, ci sono delle persone in questo granello;
saranno pure minuscole; ma una persona è importante per piccola
che sia.
Cangura: Hai davvero oltrepassato il limite, Ortone, e io te la farò pagare.
Narratore: Mentre Ortone se ne va, la Cangura si da fare per convincere
le scimmie e gli altri animali che Ortone è una minaccia! Ha
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strumentalizzato i cuccioli approfittando della loro immaginazione! È
malato!! Nel frattempo Ortone procede nel suo cammino verso il
Monte Nullo con coraggio.
Ortone: Va bene, devo portare questo granello in cima al Monte Nullo
subitamente, ma che dico, mi sa che è meglio immediatamente..
insomma, non sarà difficile…
Narratore: Ma improvvisamente Ortone si trova di fronte ad un lungo e
malandato ponte di corda, che attraversa una profondissima gola
Ortone: (con voce tremante) è solo una caduta libera verso morte certa!
Narratore: Ortone affronta la pericolosa traversata del ponte, che
sembrava non dare alcuna speranza di successo. Ma nonostante
tutto riesce ad arrivare alla sponda opposta
Ortone: Poteva essere una tragedia invece mi sento proprio bene adesso,
forse perché ho uno scopo nella vita!
9° puntata – Mi aspetto grandi cose da te (35,40 m. – 40,50 m.)
Narratore: Ritorniamo al mondo dei Chi-non-so, dove la traversata del
ponte affrontata e superata da Ortone, ha provocato non pochi
inconvenienti, in particolare al Sinda-chi che si trovava in quel
momento dal dentista…
Sinda-chi: ciao Gio-gio!! Ho bisogno di te, mi aiuti?? Sai una cosa?
Dobbiamo portare via tutto ciò che si può rompere,
fracassare…Grazie Gio-gio!!!
Narratore: Arrivata la notte il Sinda-chi mette a letto le figlie che gli
chiedono di poter avere ciascuno un bicchiere d’acqua e, mentre si
dirige verso il corridoio con in mano una montagna di bicchieri,
incontra il figlio Gio-gio.
Sinda-chi: ehi, Gio-gio! Tanti bicchieri, tanti bicchieri! Giusto te volevo
vedere. Sai, capisco che non siamo sulla stessa lunghezza d’onda,
ultimamente.. è soprattutto colpa mia. Sai cosa ho cercato di fare?
Ho cercato di importi ciò che volevo io per il tuo futuro. Lascia che ti
spieghi meglio: Gio-gio, tu puoi diventare il tipo di Sinda-chi che
preferisci diventare, attivo, forte, silenzioso, sincero, dipende da te!
Bene, bene, mi sento molto meglio… Mi aspetto grandi cose da te,
giovanotto, grandi cose va bene? Buona notte.. bella chiacchierata!!
Narratore: Ma Gio-gio fuggì via senza aprir bocca: era solo e pieno di
ansietà, non si sentiva capito dal suo papà. Ma dove andare a
quell’ora di sera? All’osservatorio per stare felice e in pace, dove
poter essere ciò che gli piace. In realtà Gio-gio sta costruendo
nell’osservatorio astronomico della città un immenso strumento
musicale…!
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10° puntata – L’ho promesso e non mi pento (40,50 m. – 51,15 m.)
Narratore: Intanto la Cangura chiede aiuto a Vlad, un perfido avvoltoio,
per riuscire a strappare il fiore dalla proboscide di Ortone.
Cangura: Signor Vlad?!?
Vlad: Io mangio, via!
Cangura: Sì,capisco che lei sia impegnato,ma mi serve il suo aiuto.. Si
tratta di Ortone. È ossessionato dall’idea che su un fiore abitino delle
persone minuscole. Voglio che quel fiore venga distrutto!
Vlad: Certo, faccenda seria pare… per te, sorella!
Cangura: Lo farei io stessa ma sono una signora, non vorrei sporcarmi le
mani, mentre ho sentito che lei non ha problemi.
Vlad: No, nessun problema, facile facile. Io faccio questo solo per un certo
prezzo… in cambio di un bel paio nuovo di…no,di questo cangurino.
Rudi: (terrorizzato) Mammaaa!!!
Cangura: (rivolgendosi al figlio) Zitto Rudi, la mamma sta valutando
l’offerta… (rivolgendosi a Vlad) beh, grazie ma, pensandoci bene
credo che mi rivolgerò ai fratelli macachi, lascerò che se ne occupino
loro.
Vlad: Certo, i macachi, insomma loro sono professionisti di classe…
aspetta!! Non puoi chiedere ai macachi!
Cangura: No no, no no! I macachi sarebbero perfetti per questo lavoro!
Vlad: Ma, sono delle scimmie, non spaventano!!
Cangura: Aaah, grazie lo stesso, sarà per la prossima volta!
Vlad: Aspetta!! Ecco cosa io faccio al prezioso fiore: lo prende, lo maciulla
e lo…divoooraa!! E lo rigurgita e dopo lo divora la seconda volta!!
Sììì…, così io lo divora la seconda volta!!
Cangura: Sembra interessante, ma credo che ne parlerò con i macachi!
Vlad: Aspetta! Arriva la parte più bella: farò tutto… gratis, regalato,
sorella! Che ne dici?
Cangura: Andata!
Vlad: Si, vittoria, grazie non te ne pentirai!
Narratore: La cangura torna nella foresta fiera dell’affare fatto e annuncia
agli animali il piano di Vland. Anche Mortone, il topolino, viene a
sapere del perfido piano e corre a riferire ad Ortone le cattive
intenzione della Cangura.
Mortone: Ortone, siamo nei guai! Corri, la Cangura è uscita di zucca, è
pazza! Sta dicendo a tutti che devi essere cacciato da Nullo!!
Ortone: Ha detto questo? Ma è amica mia!!!
Mortone: Sembra che sia andata da Vlad!
Ortone: Da Vlad?? Vlad! Conosco due Vlad: è il Vlad cattivo o.. il
coniglietto buono che fa i biscotti??
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Mortone: (ironicamente) Certo, Ortone, ti sta mandando un coniglio con
dei biscotti.. Credo che possiamo ipotizzare che sia il Vlad cattivo!!
Quindi se non ti piace l’idea che degli artigli taglienti ed affilati ti
strappino le carni, io mi libererei del fiore!
Ortone: Non posso, l’ho promesso al Sinda-chi! Non mi pento di ciò che
ho detto, l’ho detto e non mi pento! Un elefante è di parola al 100%!!
Mortone: Ti prego, fallo per me... per una volta sii di parola al 99%! Io non
sono mai stato di parola neanche al 99 % e sono stupendo. Su… ti
prego!
Ortone: Non mi pento di ciò che ho detto, l’ho detto e non mi pento.
Mortone: Io non lo dirò, puoi ripeterlo tutto il giorno e non lo farò.. Un
elefante è di parola al 100 %!
Ortone: esatto, è il mio codice, il mio motto! Ma grazie del consiglio..
Mortone: il mio motto ok, ma tieni gli occhi aperti, tieni gli occhi aperti!!!
Narratore: Il topolino se ne va sconsolato per non essere riuscito a
convincere Ortone, il quale, consapevole del grande pericolo che
incombe, cerca di comunicare con Sinda-chi per metterlo in guardia.
Ortone: (rivolgendosi al Sinda-chi) Sinda-chi devi nascondere tutti sotto
terra, subito! Non vorrei spaventarti ma abbiamo buone possibilità di
venire attaccati da un gigantesco uccello carnivoro!!
Sinda-chi: Sì, è un’ottima idea ma per far evacuare tutti ci vuole
l’approvazione del consiglio cittadino e io non vengo mai ascoltato!
Mi hanno dato del babbeo diverse volte, non posso farlo!
Ortone: Devi parlargli Sinda-chi,ok?
Narratore: Ortone non fa in tempo a parlare che arriva Vlad ed inizia la
lotta!!
11° puntata – Crediamo in te! (51,15 m. – 1.02,00 m.)
Narratore: I cittadini di Non-so-chi, dopo aver notato i cambiamenti,
chiedono spiegazioni al Sinda-chi.
Cittadini: ehi signor Sinda-chi, qualcosa non va!
Sinda-chi: dichiaro lo stato di emergenza!
Consiglio: no preoccupatevi, non preoccupatevi, il Sinda-chi è un povero
sciocco!
Sinda-chi: no, aspettate! Chi-non-so è in grave pericolo! Dovete andare
tutti nei magazzini sotterranei della città, immediatamente!
Consiglio: bene, bene..decidiamo in modo democratico… Volete che la
gioia la gloria e i festeggiamenti del chi-centenario proseguano come
pianificato?
Cittadini: sii!!
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Consiglio: o c’è qualcuno che come il Sinda-chi pensa sarebbe meglio
trascorrere il chi-centenario nei magazzini sotterranei della città?
Sinda-chi: aspettate, tutto il nostro mondo sta per esplodere!!
Consiglio: il popolo so è espresso, signor Sinda-chi… lei è finito!
Nessuno le crede, nessuno la sostiene..
Sinda-chi: Ortone mi crede!
Consiglio: Ortone.. e chi è Ortone?
Sinda-chi: Ortone è un’ elefante gigante nel cielo!! E inutile guardare
è,invisibile… Lui sta rischiando la vita per mettere Chi-non-so,che
sappia telo è un granellino su un fiore, in salvo!! Lo posso dimostrare,
la voce di Ortone proviene da questo corno: Ortoneee, tutti i Non-sochi sono riuniti qui in piazza, fai sentire che ci sei;è il momento di
dimostrare a tutti che tu esisti e di conseguenza che io non sono un
babbeo..
Narratore: Tutti lo deridono perché non riescono a sentire la voce dato
che nel frattempo Vlad riesce a rubare il fiore dalla proboscide di
Ortone, scatenando così un forte vento:
Sinda-chi: Aspettate, sentite il vento! Che cosa credete che significhi?!?
Consiglio: Beh… Diamo inizio alla gara degli aquiloni!!
Cittadini: Siiiii!!! Eeee!!
Narratore: La scena si concentra su Ortone e Vlad.
Ortone: Oh no…!
Vlad: Che umiliazione per te Ortone!
Ortone: Ridammi subito il mio granello!
Vlad: Sei nelle mie grinfie, elefante...
Narratore: E getta il fiore in un mare immenso pieno di tanti altri fiori di
trifogli e ovviamente l’impatto al suolo è devastante per la città.
Ortone non si da per sconfitto e inizia a cercare il fiore tra milioni di
altri fiori!! … e fiore dopo fiore dopo fiore scoprì che ciò che cercava
non c’era lì..
Ortone: ( prendendo un fiore) Sinda-chi, ci sei??
Narratore: Più morto che vivo,il povero Ortone li aveva raccolti, esaminati
e ammucchiati ben più di un milione!
Ortone: (prendendo un altro fiore) Pronto? Scusa se ti ho disturbato…Non
c’è nessuno. ( prendendone un altro ancora) Toc toc? A questo punto
dovreste rispondere:chi è? Ma qui Chi-non-so non c’è!!
Narratore: aveva cercato con grande costanza, ma ormai aveva perso
ogni speranza. ( a causa del vento, i fiori iniziarono a volteggiare per
aria) Ehi, forse era la fine di quel trambusto?? Forse aveva trovato il
fiore giusto??oh,si nel pomeriggio dopo ore e ore li trovò finalmente
sul tre milionesimo fiore.
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Ortone: Sinda-chi?? Sinda-chi! Ti ho trovato!! Sinda-chi, sei lì? Sindachi…. Sinda-chi…. Sinda-chiiiiiii!!!
Narratore: Non avendo nessuna risposta, Ortone è ormai senza speranza
ma…
Sinda-chi: ah,no.. Sono Froid, vuole lasciare un messaggio??
Ortone: Sinda-chi, stai bene!! ( e saltella)
Sinda-chi: Ortone, Ortone, fermo, smettila!!
Ortone: scusa..ci sarà stato un bel trambusto là sotto!! Non mi pare vero,
ti ho trovato! Me hai fatto stà in pensiero..
Cittadino: Ehi, aveva ragione il Sinda-chi!
Narratore: E finalmente anche tutti gli altri cittadini sentono la voce di
Ortone e credono in lui.
Sinda-chi: Cittadini di Chi-non-so, vorrei presentarvi il mio amico Ortone!!
Sarà lui ad aiutarci.
Cittadini: Siiii!!!
Consiglio: Siamo noi il capo del chi-consiglio!
Ortone: (infastidito) Sei finito in questa città, è chiaro?? Finito, sei un…
babbeo!!! Ihih, stavo scherzando..
Consiglio: Bella battuta…
Sinda-chi: Siamo tutti qui, Ortone e..crediamo tutti in te!
Ortone: È meraviglioso! È una responsabilità che non prendo alla leggera,
prometto a tutti voi un futuro tranquillo, sicuro e radioso e creeremo
un mondo in cui ogni Non-so-chi avrà tre diritti da alienabili che
stabiliremo in seguito. E poi metteremo il granello sul Monte Nullo
prima della fine di questa era.
12° puntata – Prigioniero per la verità (1.02,00 m. – 1.07,18 m.)
Narratore: Intanto la Cangura viene a sapere che il fiore non è stato
distrutto ed infuriata parla al resto della giungla per metterli contro
Ortone e ci riesce.
Cangura: Cosa sta succedendo nella giungla di Nullo?! C’era un tempo in
cui le persone erano persone e i granelli erano granelli. Io dico che
se una cosa non si può vedere, udire o toccare allora non esiste!! Il
nostro stile di vita è sotto assedio e chi guida all’assedio?? Ortone!!!
Mortone: Ehi, aspettate un attimo,stiamo parlando di Ortone, lo conoscete
tutti, non farebbe male ad una mosca. Tranne quando ha schiacciato
quella colonia di mosche ma non l’ha fatto apposta..
Cangura: Taci, topo!
Mortone: (pauroso) Che smemorato, mi si bruciano i biscotti… vadoo! (va
via).
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Cangura: (agli animali della giungla) Lasceremo che un pasticcione come
Ortone avveleni la mente dei nostri piccoli??? Quando Ortone
racconta ai piccoli di mondi al di fuori della giungla, gli fa mettere in
discussione l’autorità e questo porta alla rivoluzione!! Allora cosa
dite? Gliela faremo passare liscia??
Animali della giungla: Prendiamo Ortonee!!!
Narratore: Gli animali vanno alla ricerca di Ortone, lo raggiungono e lo
circondano,
Cangura: Ortone, guarda in che pasticcio ti sei cacciato! Tutta questa
follia per un piccolo fiore insignificante.
Ortone: È un granello!
Cangura: Certo, insomma è sciocco, davvero, parlare di incatenarti e
metterti in gabbia e beh…, non scendiamo in particolari cruenti. Il
punto è che questa folla è inferocita e tutti i tuoi problemi potrebbero
svanire..
Ortone: Davvero?
Cangura: Ma certo! Basterà solo che ammetti davanti a tutti che nessuna
personcina viva in quel granello e che tu ti sbagliavi e che io avevo
ragione! Fai questo e tutto tornerà esattamente come prima! Ma, se
non lo farai dovrai pagare un prezzo molto alto!
Ortone: Vuoi dire che devo solo dire che non è vero? Mmm.. fate pure,
legatemi, ingabbiatemi, fate quello che volete. Ci vivono davvero
delle persone in questo granello e hanno un sindaco che ha 96 figlie
e un figlio di nome Gio-gio e hanno solo un bagno anche se non so
cos’è. E la cangura non sarà d’accordo ma lasciatemi dire la mia: una
persona è importante per piccola che sia!
Cangura: Che belle parole, Ortone… Legatelo!! Mettetelo in gabbia e
friggete quel granello in un pentolone di olio di nocciole bollente!!!
Narratore: Gli animali catturano Ortone e stanno per gettare il fiore in un
pentolone di olio di noccioline bollente.
13° puntata – Siamo qui.. siamo qui…! (1.07,18 m. – 1.16,35 m.)
Narratore: Nel tentativo disperato di salvare il granello dal pentolone
bollente, Ortone chiede al Sinda-chi e tutti i Non-so-chi di gridare per
far sentire la propria voce anche agli altri animali, ma ahimè hanno le
orecchie troppo piccole.
Sinda-chi: Non ci credono che siamo qui. Dobbiamo farci sentire.
Gridiamo tutti: siamo qui… siamo qui… siamo qui!
Cittadini: Siamo qui, siamo qui, siamo qui...……
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Narratore: Ma le grida dei cittadini di Chi-non-so non sono udite dagli
animali….
Cangura: Così imparerai a non inventare storie su personcine che vivono
in un granello!!
Ortone: (parla al Sinda-chi) Dovete urlare più forte.
Sinda-chi: Dobbiamo urlare più forte, chiamate tutti i Non-so-chi a fare
baccano, tutti!!!!!
Cittadini: Siamo qui, siamo qui..( ripetutamente)
Narratore: Tutti i cittadini gridano a più non possono. Tutti tranne uno:
Gio-gio che è scappato all’osservatorio.
Sinda-chi: Gio-gio dove vai,Gio-gio!!
Narratore: Il Sinda-chi batteva il tamburo con tutto il cuore e tutti i Non-sochi facevano rumore, battevano le pentole, i coperchi e le scodelle e
anche una lattina, soffiando un mazurka, la tromba, il trombetto,il
clarino, il trombone, la carcassa e il flauto perfino.
Sinda-chi: Ecco!! Riescono a sentirci ora??
Ortone: (rivolgendosi alla folla inferocita) Ascoltate, è la cosa più bella del
mondo!!
Macaco: Io non sento niente!
Ortone: Non è male, ma continuate a provare io..non mi arrendo!!! Sei
sicuro che tutti i Non-so-chi stiano provando??
Sinda-chi: ( rivolgendosi alla moglie) Dov’ è Gio-gio?
Moglie: Probabilmente è al vecchio osservatorio!!
Narratore: Il Sinda-chi si dirige verso l’osservatorio e scopre che il figlio
ha costruito un grande strumento musicale. Inizia a farlo suonare e si
unisce ai rumori di tutti i cittadini, ma il suono ancora non supera le
nubi.
Sinda-chi: Gio-gio!! L’hai costruito tu?
Narratore: Intanto la Cangura prende il fiore ad Ortone e sta per gettarlo
nel pentolone. Il Sinda-chi e il figlio ritornano dalla folla.
Sinda-chi: Tutti insieme, non fermatevi, continuate ci sentiranno!! (poi
dice ad Ortone) Ci sentite??
Ortone: Noo..
Narratore: I cittadini si arrendono, ma non Gio-gio.
Sinda-chi: (al figlio) Non importa cosa accadrà, non potevo avere un figlio
migliore..
Narratore: Ma Gio-gio prende tra le mani un corno e vi urla dentro. Così il
padre incoraggia la folla a continuare.
Sinda-chi: Coraggio,avanti,così!!!
Narratore: Il grido di Gio-gio, novantasettesimo fratello, si era unito a
quello dei Non-so-chi ed era uscito dal granello!
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Rudi: Li sento, li sento!!
Macaco: Li sento anch’io!
Narratore: Tutti gli animali della foresta udirono quelle voci! Il granello era
salvo e Ortone era libero.
Cangura: Rudi, ridammelo forza,andiamo Rudi! Rudi, torna in camera tua,
subito!!
Rudi: No, mamma!!
Cangura: Macachi, prendete quel fiore!! Ehi,insomma prendeteglielo!
Narratore: Ma nessuno la ascolta e Rudi ridà il fiore ad Ortone.
Ortone: (al Sinda-chi) C’è l’hai fatta Sinda-chi!
Sinda-chi: C’è l’abbiamo fatta!!!!! Bravo figlio mio!!
Gio-gio: Papà, sei uno dei grandi!
Narratore: Il coniglio buono offre ad Ortone dei biscotti.
Ortone: Beh, non dovrei, ma non resisto!!
Narratore: Ortone sta per mangiare il biscotto, ma si accorge che la
Cangura è molto rattristata per l’accaduto, così le dona lui stesso un
biscotto. Si commuove perfino Vlad!
Ortone: Volevo ringraziare tutti, tutti quelli della giungla di Nullo, che mi
hanno ingabbiato, punzecchiato..
Macaco: Sono stato io!!!
Ortone: Il mio amico Mortone che è stato l’unico a starmi vicino beh, non
proprio vicino, era nascosto nei cespugli ma col pensiero era vicino e
piccolino.
Mortone: Amico sei un poeta guerriero!
Ortone: E più di tutti vorrei ringraziare il Sinda-chi di Chi-non-so.
Sinda-chi: Oh, Ortone, ci mancherai tanto.
Gio-gio: Ortone, come faremo senza di te!
Ortone: Ma non ti preoccupare, sto sempre qua, an‘ do’ vado?! (cantano
tutti)
Narratore: Ritorna l’armonia tra gli animali e la Cangura e si dirigono
verso il Monte Nullo. E Ortone e i Non-so-chi vissero felici e contenti
con la Cangura e gli altri, dopo i loro ripensamenti.
La storia è finita e io dico la mia:
“ogni persona è importante per piccola che sia”.
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