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Parco dei Boschi di Carrega
GLI ITINERARI DI Parco dei Boschi di Carrega Superficie: 1.270 ha Provincia: Parma Altitudine Minima 110 m Massima 470 m Istituzione: 1982 Gestore: Consorzio fra Enti pubblici costituito tra la Provincia di Parma e i Comuni di Collecchio, Sala Baganza, Fornovo Taro, Parma e Felino. Sede: c/o Centro Parco "Casinetto", Strada Olma, 2 43038 Sala Baganza (PR) Tel: 0521/836026 Fax: 0521/836369 Email: [email protected] “Il Bosco della Capannella” Questo itinerario è uno dei più noti e frequentati dai visitatori del Parco dei Boschi di Carrega (primo parco istituito in regione) e può essere percorso senza particolari difficoltà sia a piedi che in bicicletta o a cavallo. Punto di partenza dell’escursione è la città di Collecchio, così denominata per la presenza di un piccolo colle (Colliculum, in latino, da cui il nome dell’abitato) che domina il paese, su cui sorge la Pieve romanica di San Prospero. Per dirigersi verso il Bosco della Capannella si può partire dal Parcheggio del Serraglio, oppure percorrere la strada pedonale del “Conventino”, che salendo verso Sala Baganza costeggia il bosco per un lungo tratto. Seguendo l’'itinerario si attraversano alcuni dei boschi che occupano il versante destro della vallecola del Rio delle Basse, passando da cerreti a castagneti, per aprirsi quindi in ampie radure e ripiombare poi in fitti strati arbustivi in cui crescono ornielli, ciavardelli, carpini neri e bianchi, ligustri, biancospini, e noccioli. Sviluppato su un altopiano che pende dolcemente verso la pianura, il bosco conserva ancora visibili le tracce dei canali che furono scavati in tempi passati, quando la zona era destinata ad uso agricolo. Il nome del bosco testimonia l’antica vocazione venatoria dell’area: la Capannella è infatti un piccolo casotto situato al centro del bosco, realizzato con l’intento di fungere da punto di ritrovo per i cacciatori. La costruzione risale alla prima metà del XVIII secolo e ha mantenuto l’uso venatorio fino ai primi decenni del ‘900. La Capannella si trova in prossimità della “stella” tipica di molte riserve di caccia, ossia il punto di osservazione privilegiato per chi vuole controllare tutti i movimenti della selvaggina, da cui partono, a raggiera, diverse strade. Itinerario “Il Bosco della Capannella” Durata: 2,5 ore (a/r) Difficoltà: facile Mezzo: piedi, mountain bike, cavallo a st io na 321 Ca ne 10 316 195 17 13 Terra Rossa 20 22 R io B u P 16 1 1 2 5 o Sc od on ce llo Burbello 7 134 la Vigna 8 500 m P Lago dei Pini 4 La Buca N Lago della Vigna Capannella 2 250 5 R io Ma nubiola Ri 3 Lago di Ponte Verde 205 4 Fonte di Montetinto 14 Casino dei Boschi 18 Maiatico 0 Lago della Navetta il Serraglio 3 15 19 Bosco della Capannella 6 Lago della Grotta e B ass R i o d e lle e tt a P Cittadella av 114 Lago della Svizzera la Costa c a P e los a 23 Ri oN og te d Sco on Ponte Scodogna M Cá Peschiera di 202 hia 11 cc Talignano 12 315 21 M. Castione Ma te gn re n Il capriolo è il più piccolo rappresentante della famiglia dei cervidi, avendo un’altezza compresa tra i 95 e i 130 cm ed un’altezza che non supera i 70 cm. Il colore del mantello è bruno-rossiccio nel periodo estivo, mentre in inverno diviene più scuro, tendente al grigio. I giovani invece hanno un tipico mantello caratterizzato da piccole chazze bianche sui fianchi. Molto caratteristica anche la macchia chiara che circonda la parte posteriore dell’animale. I maschi portano un piccolo palco a tre punte che annualmente cade intorno al mese di ottobre. In primavera, dopo una gestazione che può durare da 6 a 10 mesi, la femmina dà alla luce 1 o 2 cuccioli che, nel giro di un anno, acquistano piena indipendenza. T or Il capriolo Montecoppe Sala Baganza Ferlaro 9 Tratto da "I Mammiferi dell'Emilia-Romagna" di M.G. Bertusi, T. Tosetti, I.B.C. Regione Emilia-Romagna, 1986 Cartografia realizzata dallo studio Lauti di Bologna con la consulenza della Fondazione Villa Ghigi e la supervisione della Regione Emilia-Romagna – Redazione Contesto srl