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Tesina: Scienza e Nazismo
Tesina: Scienza e Nazismo Storia: L’avvento del nazismo, Letteratura italiana: Primo Levi, il chimico deportato ad Auschwitz, Storia: L’avvento dell’eugenetica nazista, Fisica: La tecnologia militare nazista, Inglese: 'Animal Farm' by George Orwell. Copyright ABCtribe.com 1. Storia: L’avvento del nazismo 1.1 Il Nazionalsocialismo 1.2 L’ Ideologia nazista 1.3 Analisi e riflessioni sul nazismo 1.4 Il nazismo e l'Impero britannico 1.5 La Teoria economica 4. Storia: L’avvento dell’eugenetica nazista 4.1 L’avvio dell’eugenetica 4.2 L'Eugenetica in Italia 4.2.1 Primi anni del 900 4.3 Riserve scientifiche intorno ai fondamenti teorici Copyright ABCtribe.com nazista 1.6 La componente "esoterica" del nazismo 1.7 I fattori che promossero il successo del nazionalsocialismo 2.Filosofia: La scorretta interpretazione del pensiero di Nietzsche 2.1 Breve biografia del filosofo 2.2 La vera visione di Nietzsche e del “Superuomo”. 2.3 I veri filosofi ispiratori del nazismo. 2.4 Il pensiero di Primo Levi su Nietzsche. 2.5 Gli scritti fraintesi: La volontà di potenza. 3. Letteratura italiana: Primo Levi, il chimico deportato ad Auschwitz 3.1 Biografia dell’autore 3.2 Nel campo di Auschwitz 3.3 Chimico e Scrittore 3.4 Lo stile letterario 3.5 "Se questo è un uomo" 3.5.1 Scrittura e pubblicazione 3.5.2 Tematiche 3.5.3 La lettura del libro 3.5.4 La metafora dell'inferno dantesco dell’eugenica 4.4 La prima guerra mondiale e il problema della decadenza della razza 4.5 Eugenica e mondo cattolico 4.6 L’eugenica totalitaria del fascismo 4.7 Iniziative di medicina sociale e preventiva promosse dal fascismo. 4.8 Iniziative del dopoguerra 5. Informatico: L’ utilizzo dell’informatica nel governo nazista 5.1 La crittografia 5.2 L’Enigma 5.3 La crittografia 5.4 Come IBM ha aiutato i nazisti 6. Fisica: La tecnologia militare nazista 6.1 Tutti i segreti della seconda guerra mondiale 6.2 Approfondimenti 6.3 Nazisti e Ufo 7. Inglese: "Animal Farm" by George Orwell 7.1 Biography and works of the author 7.2 Animal Farm 7.3 Plot summary 7.4 Animalism 7.5 Characters 7.5.1 Snowball 7.5.2 Squealer 7.5.3 The Piglets 7.5.4 Other animals 1. Storia: L’avvento del nazismo 1.1 Il Nazionalsocialismo Il nazismo è un'ideologia e il suo scaturente movimento politico di derivazione tedesca, connesso all'avvento al potere in Germania nel 1933 da parte del suo principale artefice Adolf Hitler, e risoltosi con la fine del secondo conflitto mondiale e il trionfo militare delle forze alleate contro la Germania nel 1945. Il nazismo manifesta una forma nazionalista e antidemocratica di movimento d'estrema destra con iniziali obiettivi Copyright ABCtribe.com operaisti (völkisch), opposta al socialismo internazionale di marchio marxista. Il termine nazional-socialismo porta in sé un'antitesi, dal momento che il nazionalismo è un movimento nazionale, mentre le correnti principali del socialismo sono indirizzate in senso internazionalista e universalista. Come per il fascismo, pure nel nazismo delle origini (e in particolare anteriormente al 1934, anno della purga contro l'ala sinistra del partito) è forte - pure se non predominante una componente ideologica indirizzata più a sinistra, intesa in senso relativo al resto del partito. Il nazismo trae origine dal partito politico guidato dal suo teorico principale Adolf Hitler, l'NSDAP (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, "Partito operaio nazionalsocialista tedesco"), ed è fondato su un programma politico stabilito da questi nel libro Mein Kampf. Una volta toccato il potere mediante una regolare elezione politica, esso cambiò il sistema governativo in una dura tirannia, con un programma organizzato di soppressione pure fisica degli avversari politici e di persone facenti parte di categorie considerate inferiori o nocive per la società, quali ebrei, slavi, nomadi, omosessuali, facenti parte di piccoli gruppi religiosi come i Testimoni di Geova, portatori di handicap fisico o mentale, i comunisti, i massoni definiti nel complesso con l'aggettivo untermenschen, vale a dire "sub-umani". Nel suo Mein Kampf ("La mia battaglia"), Hitler spiega apertamente le ragioni per cui intende sterminare tali categorie: La sconfitta dell'esercito tedesco, invitto, alla fine del prima conflitto mondiale è scaturita da una pugnalata alle spalle prodotta dal giudaismo internazionale con la complicità della massoneria, del bolscevismo internazionale, del nomadismo provocatore di scompigli e del pacifismo difeso dagli omosessuali e da vasti settori religiosi, tutti quanti sotto l'egida del Papa a Roma. La Germania di tale periodo storico viene di solito indicata come Germania nazista, mentre il periodo fra il 1933 ed il 1945 è precisamente conosciuto con il termine di "Terzo Reich" (in tedesco: "Das Dritte Reich", traducibile in italiano con l'accezione de "Il Terzo Regno"), realmente riconducibile ai due antecedenti imperi tedeschi. Il Primo Reich fu fondato nel 925, dopo la Copyright ABCtribe.com dissoluzione dell'Impero Carolingio, da Ottone I, che fu incoronato da papa Giovanni XII e divenne il primo imperatore del Sacro Romano Impero germanico (962). Il Primo Reich continuò fino all'inizio del XIX secolo: dopo la pace di Presburgo (odierna Bratislava, capitale della Slovacchia, il 26 dicembre 1805, e la nascita della Confederazione del Reno (uno stato fantoccio controllato da Napoleone, luglio 1806), Francesco II d'Asburgo respinse la corona di imperatore (agosto 1806), ponendo fine in questo modo al Primo Reich. Il Secondo Reich somiglia al nuovo stato unitario germanico dopo la vittoria sulla Francia (la Germania guglielmina degli Hohenzollern, 1871 - 1918) e venne creato dal cancelliere prussiano Otto von Bismarck nella città di Versailles (1871). Il Secondo Reich aveva una forma federale che venne mantenuta pure dopo il suo crollo, che collima con la sconfitta tedesca nel primo conflitto mondiale e la creazione della Repubblica di Weimar (nota similmente come "Deutsche Reich", seppure repubblica; difatti, il primo articolo della costituzione della appena nata repubblica - 1919 - testualmente in questo modo recitava: "Das Deutsche Reich ist eine Republik", ovvero "Il regno germanico è una repubblica"). Nazismo e nazionalsocialismo (in tedesco Nationalsozialismus) erano adoperati pure all'età come sinonimi pure dagli interessati, il primo divenendo predominante ed acquistando una connotazione sprezzante con la fine del secondo conflitto mondiale. Gli aderenti al nazismo erano detti nazisti. Il nazismo in quanto tale è bandito nella Germania di oggi, pure se alcuni movimenti ad esso esplicitamente ispirati, denominati neonazisti, proseguono ad operare in Germania e all'estero, salvo essere talvolta colpiti da espedienti amministrativi o giudiziari. Alcuni storici revisionisti, talvolta di tutt'altra derivazione politica o perfino ebrei sostengono teorie o esercitano azioni di propaganda che contestano o riducono l'Olocausto e altri atti dei nazisti generalmente considerati deplorevoli, o in altri casi tendono a gettare una luce positiva su politiche naziste o su avvenimenti che hanno visto implicati membri nazisti. 1.2 L’ Ideologia nazista « Se la nostra classe intellettuale non avesse ricevuto un'educazione così raffinata, e avesse imparato la boxe, si sarebbe impedito ai lenoni, ai disertori e a una tale gentaglia di fare una rivoluzione in Germania. Poiché la rivoluzione fu vittoriosa non per gli atti arditi, forti, coraggiosi di quelli che la facevano ma per la vile, commiserevole indecisione di quelli che dirigevano lo Stato, e ne avevano la responsabilità. » In base al Mein Kampf (La mia battaglia), Copyright ABCtribe.com Hitler estese le sue dottrine politiche, prendendo il via dall'analisi delle politiche dell'Impero austro-ungarico. Egli venne al mondo come cittadino dell'Impero, e credeva che ciò fosse spossato dalla differenza etnica e linguistica. Per di più, vedeva la democrazia come una forza squilibrante dato che collocava il potere nelle mani delle minoranze etniche, che erano per questo incoraggiate a spossare ulteriormente l'Impero. Per i nazisti, un ovvio errore di tale tipo è quello di consentire o rincuorare il plurilinguismo all'interno di un paese. Questo è la ragione per cui i nazisti erano così preoccupati di unire i territori abitati da popoli di lingua tedesca. Il cuore dell'ideologia nazionalsocialista era il concetto di razza. La teoria nazista suppose la supremazia della razza ariana come "razza dominante" su tutte le altre e in particolare sulla 'razza ebraica'. Il concetto di "razza" è l'essenza della dottrina pseudoscientifica nazista: per il nazismo una nazione è la più alta manifestazione della razza, pertanto una grande nazione è la realizzazione di una grande razza. La dottrina dice che le grandi nazioni sviluppano con il potere militare, e ovviamente il potere militare si espande da culture civilizzate e razionali. Tali culture per natura sviluppano da razze dotate di una naturale buona salute e con tratti di combattività, ingegno e valore. Le nazioni più fragili sono quelle la cui razza è sporca: sono perciò divise e litigiose, e perciò generano una cultura debole. I paesi che non possono proteggere i loro confini erano pertanto definite come le realizzazioni di razze deboli o schiave. Le razze schiave erano considerate meno degni di esistere rispetto alle razze predominanti. In particolare, se una razza regnante necessitava di "spazio vitale" ("Lebensraum"), si pensava avesse il diritto di prenderlo e di rimuovere o rendere in schiavitù le razze schiave native. Come conseguenza, le specie senza una patria venivano definite "razze parassite": più gli appartenenti a una razza inutile erano ricchi e più velenoso era pensato il parassitismo. Una "razza dominante" poteva pertanto, secondo la dottrina nazista, rafforzarsi agevolmente abolendo le "razze parassitarie" dalla propria patria. Ciò era la giustificazione teorica per l'oppressione e l'abolizione fisica degli ebrei e degli slavi. L'individuo che riconosce tali "verità" era definito "capo naturale", quello che le contestava era uno "schiavo naturale". Gli schiavi, principalmente quelli raziocinanti, si riteneva cercassero sempre di impedire i padroni incoraggiando false religioni e dottrine politiche. Per cominciare a diffondere Copyright ABCtribe.com tale pensiero e farlo assimilare dalla popolazione venivano esibiti filmati di tedeschi deformi, fisicamente o mentalmente, fatti giungere adagio adagio da tutta la Germania in certi centri di raccolta, ponendo in risalto i loro problemi fisici e mentali; furono tali i primi esseri umani inceneriti nei forni dai nazisti. All'inizio tali operazioni di distruzione erano fatte di nascosto: solamente gli abitanti del luogo si rendevano conto che, dopo qualsiasi arrivo, dai camini di tali centri di raccolta usciva una grossa massa di ceneri e forti odori. Si adoperarono i mezzi di comunicazione dell'età, principalmente le riprese cinematografiche, per far accogliere alla gente tali pratiche come qualche cosa di indispensabile per il bene comune. Vennero per di più prese informazioni su molte persone per controllare se in effetti erano originarie della Germania o avevano parenti non ariani. Venne sviluppato un ideale di persona ariana con indicate qualità (colore degli occhi, dei capelli, ecc.): molte donne tedesche che erano in relazione a queste caratteristiche erano costrette a unirsi a uomini tedeschi per dare alla luce figli di razza pura ariana. Tutto ciò venne fatto in opportune strutture ("Lebensborn", alla lettera: "Sorgente vitale") dove qualunque bambino non aveva una madre o un padre, ma doveva essere educato alle ideologie naziste sin da piccolissimo in maniera da poter un giorno servire la patria dove meglio erano le sue attitudini. È in ogni modo un equivoco pensare che il nazismo fosse basato "soltanto" sulla razza. Le radici ideologiche del nazismo sono molto più profonde e possono essere trovate nella tradizione romantica dell'Ottocento. Molto spesso il pensiero del pensatore tedesco Friedrich Nietzsche è stabilito come principio del nazismo, principalmente nella descrizione del "Oltreuomo", altresì "Superuomo" o Übermensch in tedesco (Hitler stesso si dichiarò tale); occorre con tutto ciò rammentare che Nietzsche non solo era intimamente tormentato dagli antisemiti, ma che mai nei suoi libri diffusi prima della scomparsa aveva inteso in senso razziale il primato dell'Oltreuomo, da intendersi anziché come intellettuale ed esistenziale Copyright ABCtribe.com (il pensatore, in aggiunta, era avverso alla concezione di supremazia dello stato; anzi, era ben persuaso che l'uomo fosse oltre lo stato). Nonostante ciò non si può contestare che molti motivi recuperati dal nazismo - l'esaltazione della volontà prepotente, il dispregio per i valori cristiani e la commemorazione della potenza dell'individuo come valore principale siano in effetti parte fondamentale del pensiero nietzscheano. 1.3 Analisi e riflessioni sul nazismo Per Bertrand Russell, il nazismo arriva da una tradizione diversa da quella del capitalismo liberale o del comunismo. Pertanto, per capire i valori del nazismo è indispensabile esaminare le sue connessioni, senza semplificare il movimento come venne fatto al suo apice negli anni trenta e accantonarlo come poco più grave del razzismo. Molti storiografi ritengono che l'elemento antisemita, che non sussisteva, almeno in origine, nei movimenti simili come il fascismo italiano e spagnolo, venne accolto da Hitler per far ricavare popolarità al movimento. Il pregiudizio antisemita era molto comune fra le masse dell'Impero tedesco. Si è sostenuto che l'ammissione di massa postulava l'antisemitismo, perciò come l'adulazione dell'orgoglio ferito delle genti tedesche dopo la disfatta del prima conflitto mondiale. Le origini del nazismo e dei suoi valori arrivano dalla tradizione irrazionalista del movimento romantico degli avvii del XIX secolo. Forza, passione, mancanza di ipocrisia, valori tradizionali della famiglia e dedizione alla comunità erano pensati qualità germaniche e nazionalsocialiste.Parte degli ideologi nazisti provò a rivitalizzare l'antica religiosità germanica in generale - ed odinista in particolare - al fine di opporla alle religioni cristiane viste come un'antonimia alla più pura spiritualità nordeuropea. Un'altra corrente scorgeva nel nazismo una forma di spiritualismo, ispirato alla così chiamata religione cristiana positivo germanico, che avrebbe dovuto lottare contro lo spirito giudaico che aveva impregnato le chiese cristiane, in particolare quella cattolica. 1.4 Il nazismo e l'Impero britannico Adolf Hitler ammirava l'Impero britannico. Le dottrine razziste erano state sviluppate da studiosi britannici nel XIX secolo per ispezionare le popolazioni indiane e gli altri "selvaggi". Tali metodi vennero spesso copiati dai nazisti, ad incominciare dai campi di concentramento, concretizzati Copyright ABCtribe.com dai britannici nelle guerre boere per rimuovere l'appoggio della popolazione civile ai nemici. Similarmente, nei primi anni, Hitler aveva grande stima verso gli Stati Uniti d'America. Nel Mein Kampf, elogiava gli Stati Uniti per le loro leggi anti-immigrazione. Per Hitler, l'America era una terra di successo dato che si manteneva "pura" dalle "razze inferiori". Ad ogni modo, con l'approssimarsi del conflitto, la sua opinione sugli Stati Uniti diventò più negativa e pensò che la Germania avrebbe avuto una facile affermazione sugli USA proprio perché, come rilevabile dalle sue recenti considerazioni, era divenuta una nazione ibrida ("Gli Stati Uniti d'America sono contaminati dalla componente negra", ebbe a dichiarare al ministro italiano Galeazzo Ciano). 1.5 La Teoria economica nazista La teoria economica nazista era subito preoccupata da problemi di economia interna e aveva a parte delle concezioni teoriche sull'economia internazionale. Hitler si riproponeva di spiegare quattro problemi che preoccupavano la Germania: L'eliminazione della disoccupazione. L'eliminazione dell'iperinflazione. L'ampliamento della produzione di beni di consumo per rendere migliore il tenore di vita delle classi sociali medio - basse. La produzione, il commercio e la vendita solamente di beni generazione dalla nazione medesima, sino ad arrivare all'autarchia. Tutti questi obiettivi erano intesi ad indirizzare le incompiutezze avvertite della Repubblica di Weimar e a compattare il supporto popolare del partito. In ciò l'NSDAP ebbe molto successo. Fra il 1933 e il 1936 il PIL della Germania Nazista sviluppò con un tasso medio annuo del 9.5%, e il tasso del solo sviluppo industriale fu del 17.2%, l'iperinflazione venne efficacemente combattuta.I consumi pubblici nello stesso periodo migliorarono del 18,7%, mentre quelli privati del 3,6% annuo. Siccome tale produzione era primariamente di consumo la stretta inflazionistica risollevò la testa, in ogni modo ben inferiore rispetto al periodo della Repubblica di Weimar. La corsa velocissima al riarmo, la creazione di una grande macchina bellica (e le simultanei pressioni per il suo impiego), hanno portato alcuni opinionisti alla conclusione che la guerra in Europa era indispensabile solo per ragioni meramente economici. Tale espansione lanciò l'economia tedesca fuori da una profonda depressione conseguendo nel 1933 una moratoria vale a dire la interruzione del pagamento dei danni di guerra che Hitler aveva garantito durante la Copyright ABCtribe.com