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oddio, la mia auto hail fermo!

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oddio, la mia auto hail fermo!
di Giuliano Pavone
[email protected]
PROVVEDIMENTO
FREQUENTE, SCATTA
*^
ANCHE PER PICCOLI DEBITI
E BLOCCA L'AUTO IN GARAGE.
PENA LA CONFISCA DEL MEZZO
ODDIO, LA MIA AUTO
HAIL
FERMO!
Tu non paghi una multa, il canone della tv o quello sui rifiuti e io
ti blOCCO l'auto. Il Fermo amministrativo è un provvedimento sempre più usato. In pratica, amministrazioni pubbliche
o enti vari (Agenzia delle Entrate, Inps, Regioni, Comuni, anche la Rai per il canone...) provvedono, tramite enti esattori, alla riscossione coattiva di credithinsoluti
bloccando un bene mobile dell'obbligato.
È un provvedimento amministrativo che
non ha niente a che vedere con il blocco
dell'auto con le ganasce previsto in alcuni
casi gravi di divieto di sosta. Il Fermo sembra una giusta misura contro furbetti ed
evasori. E in molti casi, in effetti, lo è. Ma
basta scavare un po' perché vengano fuori
le magagne.
A piedi anche per 50 euro
Innanzitutto la sproporzione fra infrazione e provvedimento. Il Fermo dell'auto scatta infatti a partire da debiti complessivi
(quindi anche risultato della somma fra
più cartelle esattoriali) a partire da 50 eu-
AGENZIA DELLE ENTRATE
ro. Basta quindi qualche piccolo errore di
calcolo o un conguaglio dimenticato in un
cassetto, per ritrovarsi appiedati per lungo
tempo. D'accordo, dirà qualcuno, ma se rigo dritto e pago al primo sollecito, non rischio niente. Errore. Perché il Fermo può
arrivare all'improvviso. E quando arriva è
già troppo tardi per scongiurarlo. Non resta che pagare e poi, nel caso, darsi da fare
per ottenere la restituzione del denaro se si
ritiene di aver pagato ingiustamente. Ma come si arriva al Fermo? «Facciamo l'esempio
di una multa per eccesso di velocità. I vigili la notificano. Se dopo 60 giorni non viene pagata, c'è un ulteriore sollecito. In seguito, ma può passare molto tempo, anche
anni, la pratica arriva all'Esatri, che invia
una cartella di pagamento con tutti gli estremi del debito che non è stato saldato» spiega a Millionaire Mariella Rogazione dell'Esatri (uno dei 17 agenti di riscossione di
Equitalia, attivo in Lombardia). Ma il punto è che spesso qualcosa va storto: il l'ermo,
che dovrebbe essere vm'extremii ratio
a cui si arriva dopo aver percorso tut-
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«Quando il rimborso arriva dopo anni»
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«Ho litigato per molto tempo con l'ufficio rifiuti del mio Comune, Come fargli capire che quel
monolocale l'ho venduto anni fa? L'impresa sembra impossibile ma non demordo, facendo
susseguire fax a telefonate. Poi, dopo un anno, una sorpresa: una comunicazione dell'Esatri
minaccia il Fermo amministrativo della mia auto.se non pago quanto dovuto. Ho tempo due
settimane dalla data della lettera. Vengo informata che l'Esatri mi aveva inviato già delle
cartelle, che però non sono mai arrivate (ho cambiato casa, ma regolarmente anche residenzai.
Pago tutto, anche se non è giusto.Tre mesi dopo, mi arriva una comunicazione da cui a fatica
capisco che mi sono stati riconosciuti sgravi per 500 euro. Mi metto in attesa del rimborso, che
non arriva,Sei mesi dopo, chiamo l'Ufficio rifiuti, che mi rimbalza all'Esatri,Parlare al telefono
con l'Esatri è impossibile (voci registrate,attese lunghissime), li contatto on line. Ma l'unico
modo per riscuotere il rimborso è andare presso il loro ufficio. Mi ci reco un lunedi mattina.
L'ufficio è gremito, gli sportelli in funzione una minoranza. Un'ora di coda. Poi altri 20 minuti
con l'addetta, prima di mettere le mani sul rimborso.Tutto bene quel che finisce bene?». I. F.
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Primo: non usare la
macchina.
Se scoperti si è soggetti a una
multa da 714 a 2.859 euro nonché
alla confisca del mezzo.
2
In caso di incidenti, rischi
anche penalmente.
Il problema è che a volte si è
all'oscuro del Fermo, perché non si
è ricevuta né la notifica né il
preavviso. E se si continua a non
pagare, dopo il blocco si subisce
l'esproprio del mezzo.
3
Prepara il contrattacco.
«Si può chiedere il risarcimento
dei danni materiali (Fermo
macchina, uso dei mezzi pubblici,
mancato guadagno, perdita di
occasioni relazionali, spese varie) e
morali (trattasi di un
comportamento da equiparare
all'illecito)» spiega Pietro Yates
Moretti di Aduc.
4
Prima di pagare, contesta.
Se non si può fare a meno
dell'auto conviene pagare, ma dopo
avere inviato una raccomandata di
contestazione delle pretese
(secondo questo modello:
http://sosonline.aduc.it/modulo/fer
mo+amministrativo+dell+auto+ill
eoittimo 16417,ohm, dicendo che si
è pagato perché impossibile fare
diversamente e che si procederà
alla richiesta di rimborso e alla
domanda giudiziale di risarcimento
danni» consiglia ancora Morelli.
5
Fai il ricorso alla persona
giusta.
In caso di debiti di natura tributaria
(tasse, imposte, tributi vari) il
ricorso va fatto al giudice
tributario, negli altri casi (multe,
contributi Inps...) al giudice
ordinario (in caso di importi bassi al
giudice di pace).
•H te le altre possibili strade, spesso ci casca in testa come un fulmine a ciel sereno,
preceduto solo da un preavviso di pochi
giorni. E a volle nemmeno da quello. Le
cartelle spesso non arrivano a destinazione (molte per esempio riguardano le tasse
rifiuti in caso di cambio di abitazione) e la
"notifica" spesso si limita alla consegna del
plico nella cassetta delle lettere.
fanno sapere da Esatri. «Il vantaggio? La
questione si risolve senza fare più ricorso
all'ente che aveva comminato la sanzione».
Lo svantaggio è invece elle, per tutte le questioni di merito (ovvero: non ho pagato,
ma perché non è giusto che io paghi), gli
enti esattori non hanno alcuna voce in capitolo. Bisogna quindi "risalire" a chi ha
disposto il recupero coattivo (Comune, Inps
ecc.) e le cose si complicano sempre più.
Cosa succede dopo la notifica
Dopo la notifica, scatta subito il preavviso
di Fermo, che precede di 20 giorni (in realtà meno, perché decorrono dalla redazione del documento e non dalla sua effettiva consegna) il Fermo vero e proprio. A
quel punlo, non si può fare nulla per scongiurarlo, se non pagare (anche se non lo si
ritiene giusto). Commenta Pietro Yates Moretti, vicepresidente dell'Aduc (Associazione per i Diritti degli utenti e consumatori,
www.aduc.it): «1 tempi e le forme processuali non possono assicurare conclusioni
rapide e in grado di ovviare alla perdita dell'uso dell'automobile». Fra l'altro, fino a
qualche tempo fa non era certo che si potesse impugnare il preavviso di Fermo, rendendo ancora più diffìcile la difesa del cittadino, ma una recente sentenza della Corte di Cassazione sembra aver stabilito la legittimità di questo diritto.
«A quel punto, l'unica soluzione è quella
di venire a discutere la questione nei nostri
uffici, portando eventuali quietanze di pagamento e spiegando la propria posizione»
In ogni caso, conviene pagare
Se si paga prima che il Fermo scatti, il provvedimento cessa, senza ulteriori problemi.
A quel punto non resterà, se si ritiene di
aver pagato ingiustamente, che impugnare
il provvedimento e seguire un lungo iter
per ottenere il risarcimento. Se invece il Fermo è già scattato, i problemi aumentano.
Infatti, dopo l'integrale pagamento delle
somme dovute, incluse le spese di notifica,
il concessionario ha 20 giorni di tempo per
darne comunicazione alla competente Direzione regionale delle Entrate. Questa ha
a disposizione altri 20 giorni per emettere
un provvedimento di revoca del Fermo inviandolo al contribuente. Risultato: fino a
40 giorni senza auto e tutto magari solo per
un errore o per 50 euro non pagati. Il contribuente deve poi recarsi al Pra (Pubblico
registro automobilistico) con il provvedimento di revoca e la quietanza di pagamento per farsi cancellare il Fermo, versando ulteriori spettanti all'Aci ai sensi di
legge. Oltre al danno, la beffa.
«Se non si può fare a meno dell'auto, conviene pagare. Ma chi ritiene di aver versato del
denaro ingiustamente, può poi impugnare il provvedimento»
AGENZIA DELLE ENTRATE
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