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Missile contro l`aereo dei turisti

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Missile contro l`aereo dei turisti
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 18/07/14-N:
136- N˚ XXX
€1,20* ANNO
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Venerdì 18 Luglio 2014 • S. Genoveffa
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Il libro
La zona grigia,
quando nei salotti
si simpatizzava
con i brigatisti
Tendenze
La moda italiana
va alla conquista
di New York
con Amy Adams
La fiction
Gomorra choc,
per girare
le scene pizzo
alla camorra
Avagliano a pag. 25
Latella a pag. 21
Del Gaudio a pag. 15
Missile contro l’aereo dei turisti
Boeing della Malaysia abbattuto sul confine russo-ucraino: morti i 298 passeggeri
`Il volo era partito da Amsterdam. Scambio d’accuse Mosca-Kiev sul razzo terra-aria
`
I SERVIZI
L’analisi
La catastrofe
di una guerra
fuori controllo
Sergio Canciani
U
na criminale provocazione
mentre al suolo i cessate il
fuoco non hanno alcun effetto, un errore delle contrapposte difese aeree o un eccesso di
zelo di un ufficiale della missilistica? Le accuse sono reciproche,
e la catastrofe ha immediatamente assunto una dimensione diplomatica con un immediato contatto tra Putin e Obama che attorno
al molto ambiguo e molto controverso dossier Ucraina hanno ridotto al minimo le relazioni.
A pag. 4
D’Amato alle pag. 2, 3 e 4
L’attacco di terra
Avvertimento ad aprile
«Non sorvolate la zona»
Costantini a pag. 4
I passeggeri
`Le
Tra le vittime olandesi
con destinazione Bali
ROMA Più spese ed entrate in calo:
la ripresa non arriva e i conti dello Stato ricominciano a soffrire.
A salvare i conti pubblici è il calo
dello spread ma il bilancio di metà anno non contiene buone nuove. Intanto lo sconto fiscale di 80
euro per i dipendenti a medio-basso reddito sarà permanente dal prossimo anno. Lo conferma il ministro dell’Economia
Padoan.
Bassi e Cifoni alle pag. 6 e 7
A pag. 2
La telefonata
Obama offre a Putin
la sua assistenza
?
INVIACELO ENTRO L’ 1/08/2014
Inviaci i tuoi testi inediti di poesia, narrativa e saggistica e i tuoi dati
all’indirizzo: Gruppo Albatros - Casella Postale 40 VT1 - 01100 Viterbo
oppure tramite e-mail all’indirizzo: [email protected]
Per maggiori informazioni visita il sito www.gruppoalbatros.it
oppure chiama il numero 06 90.28.97.32
Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione
riceveranno una proposta editoriale.
I partecipanti accettano il trattamento dei propri dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003.
I dattiloscritti non saranno restituiti.
Claudio Pulicati
Israele dà il via all’invasione
i tank nelle strade di Gaza
Salerno e Ventura a pag. 13
Guaita a pag. 2
HAI SCRITTO UN LIBRO
Sì... come è diversa, oggi, la vita
Più spese, entrate giù
ma il calo dello spread
aiuta i conti pubblici
L’allarme
Claudio Pulicati
Sì... come è diversa, oggi, la vita
Quando la radio, la televisione, il mare, la famiglia erano
diversi da ora. I ricordi di una vita ricca di emozioni, che
porta al lettore il riflesso di sensazioni quasi dimenticate.
Camera, le superpensioni
pagate con mini contributi
Diodato Pirone
L
unedì, o più probabilmente
martedì, le Presidenze della Camera dei Deputati e del Senato
annunceranno contemporaneamente l’avvio di una trattativa
con i sindacati dei 2.315 dipendenti
con l’obiettivo di introdurre anche
nelle Camere il tetto di 240 mila euro imposto da maggio alle retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici
italiani. L’occasione servirà anche
a riscrivere tutte le regole contrattuali in vigore per questa prestigiosa nicchia della nostra burocrazia
dove ancora nel 2014 non c’è traccia di meritocrazia.
A pag. 9
IL RISCATTO
DEL SAGITTARIO
Buongiorno, Sagittario! A parte
qualche Luna un po’ fastidiosa e
Nettuno di guardia in Pesci (segno
vostro nemico carissimo), non vi
saranno pianeti in contrasto, avete
tutte le possibilità per lanciare la
vostra freccia e colpire il bersaglio.
Venere passa nel romantico
Cancro, Giove nel punto più alto del
vostro cielo astrale porta emozioni
anche ai nativi over 60. Auguri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 35
stime del Tesoro. Padoan: il bonus resterà
Il vertice flop
L’Europa non ha
capito la lezione
Marco Fortis
L
e lunghe, faticose ed inconcludenti trattative hanno
portato a un nulla di fatto.
Continua a pag. 24
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 18/07/14-N:RCITTA’
2
Primo Piano
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
IL DISASTRO I resti del Boeing 777
della Malaysia Airlines
abbattuto ieri nell’Est
dell’Ucraina.
Una residente piange davanti
alla scena di devastazione
Il luogo
Il velivolo potrebbe
essere stato abbattuto
per errore da un missile
terra-aria da difesa aerea.
Tra le ipotesi un Buk
RUSSIA o un S-300
IL MISSILE BUK
Peso
690 kg
Area degli scontri
degli ultimi mesi
Kiev
UCRAINA
Donetsk
5,55 m
LA ROTTA
A BORDO
Da Amsterdam (Paesi Bassi)
280 passeggeri
15 membri dell’equipaggio a Kuala Lumpur (Malaysia)
BIELORUSSIA
Esplosivo
70 kg
Gittata
4-30 km
Odessa
Mar D’Azov
UCRAINA
CRIMEA
Mar Nero
Sinferopoli
Motore
Singolo stadio
a combustibile solido
0,4 m
ANSA
Jet abbattuto, strage in Ucraina
`Il velivolo viaggiava nell’area dove si sta
`Il volo partito da Amsterdam era diretto
Un Boeing della Malaysia Airlines
esplode nei cieli ai confini con la Russia combattendo la guerra tra filorussi e Kiev: a Kuala Lumpur. Tra i passeggeri oltre 150
Muoiono 298 persone, molti bambini
nei giorni scorsi colpiti alcuni aerei militari turisti olandesi, 23 americani e 27 australiani
`
LA TRAGEDIA
Quarantotto,13 gradi di latitudine
Nord e 38,6 di longitudine Est. Sono le coordinate terrestri della
sciagura aerea che ha coinvolto il
Boeing 777 della Malaysia Airlines
(la stessa dell’aereo in volo da Kuala Lumpur a Pechino con 239 persone a bordo scomparso, e mai ritrovato, l’8 marzo) partito ieri alle
12,15 (italiane) da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur. A bordo 283
passeggeri, decine i bambini, e 15
membri di equipaggio: sono tutti
morti.
nistero dell’Interno ucraino: «L’aereo è stato colpito da un missile
lanciato da una rampa Buk». Si
tratta di sistema missilistico in grado di lanciare una classe di missili
terra-aria sviluppati dall’Unione
Sovietica e dalla Federazione Russa capaci di abbattere qualsiasi oggetto volante, da un aereo a un drone, che voli entro una quota di 14
chilometri e ad una distanza massima di 30 chilometri. Il sistema è
in dotazione sia alla Russia, che
potrebbe averlo fornito ai separatisti, sia alle forze armate di Kiev.
L’unica altra maniera di poter abbattere un aereo a quella quota è il
lancio di un missile aria-aria montato su un caccia.
Poco dopo a parlare è un portavoce del ribelli filorussi il quale nega che i separatisti abbiano in dotazione armi in grado di raggiungere
quell’altitudine. Ma ormai la miccia dello “sfruttamento” della tragedia è accesa ed ecco il presidente
Un passeggero su Facebook
NUBE DI FUMO
Il contatto con l’aereo è stato perduto quattro ore dopo il decollo poco prima che entrasse nello spazio
aereo russo. Il Boeing è precipitato
avvolto in una nube di fumo da
un’altitudine di quasi diecimila
metri il giorno 17 e la sua sigla era
MH 17 ma sembra che la sua sfortuna sia legata al fatto di essere finito nel mirino di un missile terra
aria, figlio della guerra tra separatisti russi ed esercito ucraino. I resti del jet e i corpi sono disseminati
in un raggio di quattro-cinque chilometri nei campi intorno al villaggio di Hrabovo nel Donetsk ribelle
nell’Est dell’Ucraina, a poche decine di chilometri dal confine con la
Russia: intensa zona di guerra dove già alcuni aerei militari ucraini
sono stati abbattuti. Poco dopo
aver appreso dell’incidente, Lufthansa, Air France, Turkish Airlines, Transaero, British Airways,
Aeroflot e Alitalia annunciano di
aver disposto ai loro voli di evitare
il sorvolo di quella zona. Divieto
che sarà adottato dall’Eurocontrol
al quale aderiscono 39 paesi europei. Ma l’annuncio che getta il
mondo nell’angoscia è quello, intorno alle 18, ora italiana, di Anton
Gerashenko un consigliere del mi-
ucraino, Petro Poroshenko, affermare che si tratta di «un atto terroristico». Replicano i separatisti: ad
abbattere il jet è stato un missile
lanciato dall’esercito di Kiev.
LE NAZIONALITÀ
Mentre i due fronti si rimpallano
la colpa, dallo scalo di Schipol, ad
Amsterdam, cominciano a filtrare
le notizie sulla nazionalità dei passeggeri: oltre 150 olandesi, una
ventina Usa, 27 australiani, alme-
NEW YORK La notizia è stata accolta da una prima ondata di incredulità. Per varie ore nessuno ha
voluto prendere posizione. Difatti sia le parole di Barak Obama
che di Vadimir Putin sono state
di cordoglio: «E' una terribile tragedia» - ha detto il presidente
americano, mentre Putin ha
espresso le sue condoglianze al
governo della Malesia.
L’EUROPA
Si chiamava Cor Pan (nella
foto) l’olandese che in
qualche modo, poco prima di
imbarcarsi ieri all’aeroporto
di Schipol ad Amsterdam ha
“annunciato” la tragedia. In
attesa di salire a bordo,
l’uomo ha fotografato il
Boeing 777 che doveva
portarlo a Kuala Lumpur poi
ha postato su Facebook la
fotografia con l’aggiunta di
una nefasta quanto profetica
didascalia: «Vi faccio vedere
come è l’aereo casomai
dovesse scomparire». Erano
le 11,30 locali. Sicuramente
quella frase all’olandese è
venuta in mente pensando
alla tragedia che a marzo ha
coinvolto un altro Boeing
della stessa compagnia
malese. Quel volo, MH370;
con 239 persone a bordo in
volo da Kuala Lumpur a
Pechino caduto nell’Oceano
Indiano l’8 marzo e mai più
ritrovato.
scano pieno accesso al sito, in modo tale che possa essere messo immediatamente in sicurezza, di cooperare pienamente, e di condividere tutte le informazioni di rilievo»
chiede l'Alto rappresentante della
Ue Catherine Ashton che sollecita
«un’indagine internazionale». Per
sapere di che colore è il colpevole
di una tragedia dai risvolti imprevedibili.
Roberto Romagnoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Obama al telefono con il Cremlino
IL COLLOQUIO
«Se dovesse sparire ecco come è fatto»
no 4 francesi, altrettanti tedeschi,
6 britannici, 23 malesi, 11 indonesiani. Sia all’aeroporto di Amsterdam che in quello di Kuala Lumpur vengono attrezzate zone per
accogliere i parenti delle vittime.
In serata viene ritrovata la scatola
nera e i separatisti, che controllano la zona, annunciano che è loro
intenzione consegnarla alle autorità russe. «Rivolgiamo un appello a
tutte le parti nella regione in cui
l'aereo è precipitato, affinché forni-
Sgomento è stato espresso da tutti i leader europei, anche dal nostro premier, Matteo Renzi, che
guida il semestre italiano dell'
Ue: «Una notizia drammatica e
dai contorni molto preoccupanti». Mentre il collega britannico,
David Cameron, è rientrato a
Londra da Bruxelles per «accertare i fatti»: almeno nove passeggeri erano britannici, e Cameron
ha chiesto un immediato incontro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per studiare la
crisi ucraina. Anche Catherine
Ashton, la rappresentante per la
politica estera europea, ha
espresso la convinzione che l'incidente debba essere chiarito da
una indagine internazionale e ha
sollecitato le parti coinvolte a
«condividere le informazioni».
Il tragico incidente del volo 17 è
stato anche menzionato in una
telefonata che Vladimir Putin
aveva fatto in mattinata al collega Obama.
In realtà la comunicazione era
scattata perché la sera prima
Obama e con lui i leader europei,
aveva annunciato una nuova ondata di sanzioni economiche
contro Mosca. La telefonata hanno detto alla Casa Bianca - è
stata «di tono professionale». Il
presidente Usa ha ribadito con
Putin che «davanti alle prove evidenti che la Russia sta aumen-
CONVERSAZIONE TRA
IL PRESIDENTE USA
E QUELLO RUSSO
RENZI: «UN EVENTO
DAI CONTORNI
PREOCCUPANTI»
tando i rifornimento di armi pesanti ai separatisti in Ucraina, e
davanti all'incapacità della Russia di raffreddare la crisi, si rendevano necessarie nuove sanzioni». Secondo le trascrizioni della
conversazione offerte dalla Casa
Bianca, Obama ha di nuovo sollecitato il collega russo a «sostenere la strada dei negoziati, interrompere il flusso di armi verso i
ribelli».
IL SALUTO
Proprio a questo punto, quando
la conversazione stava concludendosi, Putin ha letto sulle
agenzie russe dell'aereo caduto e
lo ha comunicato a Obama. Ma
in quella fase non si sapeva affatto cosa fosse successo e i due leader non hanno approfondito l'argomento e si sono salutati. Nel
pomeriggio, durante una fermata nel Delaware, Obama ha sottolineato che «tutto il mondo sta
guardando quel che succede», e
ha incaricato il suo vice, Joe Biden, di tenere i contatti con il
presidente ucraino Petro Poroshenko per dare assistenza.
Anna Guaita
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 18/07/14-N:RCITTA’
3
Primo Piano
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Scambio di accuse
tra Kiev e Mosca
«È un missile Buk»
Le possibilità: a colpire il Boeing è stato un terra-aria
oppure un caccia. La Russia parla di «provocazione»
`
I NEMICI
MOSCA Ci vorranno soltanto poche
ore, poi tutta la tragica verità emergerà. L’area in cui è stato abbattuto
l’aereo malese è oggi forse una delle zone più controllate al mondo
dai satelliti militari. Il problema è
semmai se vi saranno le giuste volontà politiche internazionali. Proprio ieri l’Occidente ha approvato
pesanti sanzioni economiche contro la Russia. Tante sono le domande che sorgono in queste ore. La
prima è cosa ci facesse un aereo civile sopra al Donbass in fiamme,
dove negli ultimi giorni sono stati
abbattuti un cargo ed un caccia di
Kiev. Da mesi le compagnie russe,
ad esempio, evitano addirittura il
volo sull’Ucraina se non è strettamente necessario. La seconda questione è come sia possibile che armi sofisticatissime siano utilizzate
I precedenti
Intervista Vladislav Inozemtsev
«L’Europa debole con Putin
preoccupata dei suoi affari»
Giugno 1980 - Ustica, un Dc9
Itavia Bologna- Palermo viene
abbattuto: 81 i morti
Luglio 1988 - Incrociatore Usa
nel Golfo Persico distrugge con
un missile Airbus iraniano
in una guerra civile, all’apparenza
dalle dimensioni limitate. Il rimpallodiresponsabilitàtra iseparatisti,
Kiev e Mosca è continuo. Secondo
alcuni esperti il missile può essere
stato sparato soltanto dalla fascia
sottostante, ossia dal Donbass. Dalle prime ricostruzioni pare di rileggere la storia di Ustica del 1980. Poche ore prima dell’incidente le autorità ucraine hanno reso noto che
le milizie filo-russe sono entrate in
possesso del temibile sistema
“Buk”a lungoraggio. Nella zonaad
est di Donetsk erano nel frattempo
in volo dei caccia di Kiev, mentre il
Boeing 777 transitava. I separatisti
hanno sempre ammesso di avere a
disposizione- apartecarri armatie
ultramoderni bazooka anti-aereo
a corto raggio - altri tipi di armi, ad
esempio lo “Strelka”, che, però,
può raggiungere al massimo un’altezzadi5mila metri.Con questi tipi
di missili sono stati distrutti tanti
elicotteriaSlavjansk.
MOSCA «Facciamoci la domanda:
ma quanti aerei russi vennero
abbattuti in Cecenia durante la
guerra? Risposta: pochissimi».Vladislav Inozemtsev, autorevole editorialista ed economista russo, non ha dubbi: la colpa
di quello che sta accadendo in
Ucraina è tutta di Mosca. E l’Europa dovrebbe smetterla di cercare mediazioni con il Cremlino
per salvaguardare i propri interessi economici.
Il Cremlino è veramente in grado di fermare i separatisti filo-russi del Donbass?
«Ma certo! Li arma. Ci rendiamo
conto che queste milizie abbattono uno o più aerei al giorno. In
Cecenia non ci furono abbattimenti di aerei, al massimo qualche elicottero. Siamo in presenza di una guerra condotta da dei
professionisti. Laggiù non c’è soltanto tanta tecnologia militare,
ma anche tecnici per farla funzionare. È’ una vera aggressione
e gli europei davanti a questa si-
tuazione stanno a guardare. È incredibile».
Cosa si può fare per fermare
questo bagno di sangue?
«Secondo me sostenere di più
l’Ucraina, iniziare a discutere anche di aiuti militari, imporre dure sanzioni contro la Russia, ridurre l’importazione di risorse
energetiche, bloccare i conti di
alcune banche federali. L’Europa ha tutte le possibilità per incidere su questa crisi».
Alla luce dell’abbattimento dell’aereo della Malaysia, è possibile cercare il dialogo?
«No. Assolutamente. Il rischio è
che il conflitto possa durare ancora a lungo. Il sostegno ai separatisti è solido, la Russia è dalla
loro parte. Kiev non è in grado di
risolvere militarmente il problema».
Non siamo di fronte ad interessi divergenti tra Vecchia e Nuova Europa?
«La differenza è che gli ex satelliti Ue del Cremlino hanno paura
dell’aggressione russa. La situazione è pericolosissima e va fermata».
Cosa pensa del rapporto Russia-Ue ora in crisi e delle nuove
«LA UE PUÒ INCIDERE
SULLA CRISI
CON DURE SANZIONI
ALLA RUSSIA»
Vladislav Inozemtsev
Analista ed economista
sanzioni appena approvate?
«La Ue dovrebbe imporre misure molto rigide contro Mosca. La
Russia ha violato tutte gli accordi internazionali possibili in
Crimea ed in Ucraina orientale.
Ecco perché gli europei dovrebbero pensare meno alle proprie
perdite economiche».
Il conflitto tra Ue e Russia sta segnando anche la scelta del nuovo Alto rappresentante della politica estera europea, con il fuoco
incrociato contro la candidatura
di Federica Mogherini da parte
dei paesi che si oppongono al
dialogo con Mosca. La accusano
di essere un ministro filo-Cremlino . «Secondo me la questione
Mogherini è anche legata al problema della sua limitata esperienza internazionale. Probabilmente l’Europa cerca adesso di
trovare personalità di caratura
elevata per i posti chiave. Insomma c’è un cambiamento rispetto
al passato. Ma francamente non
si capisce cosa vogliano realmente gli europei. Le sfide attuali, a
mio parere, richiedono personalità di altissimo profilo. Forse è
arrivato quel momento».
Giuseppe D’Amato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA COINCIDENZA
Fonti russe parlano di «provocazione» organizzata da Kiev. Dall’altro fronte invece, a dimostrazione delle accuse ai filorussi, si
fa notare un tweet postato da
Igor Strelkov, ufficiale russo che
comanda i miliziani del Donbass. Ieri pomeriggio, quando la
notizia della tragedia si era appena diffusa, il militare ha postato
due immagini dell’aereo abbattuto commentando: «Vi avevamo avvertito: non volate nei nostri cieli». Strana appare inoltre la
coincidenzadell’annuncio ucraino
con la quasi immediata distruzionedelvelivolo malese.Se èstato un
missile, dice l’ex comandante del sistema di difesa aerea di Mosca, il
generale Soloviov, «è stato un Buk
oppure un S-300. Gli altri non arrivano a quell’altezza». L’altra possibilità è che sia stato un caccia militare, ma i russi non avevano aerei
in volo. Secondo altre informazioni non verificabili il governo di
Kievaveva appena inviatoun’unità
specializzata missilistica. Gli ucraini temono un possibile attacco dei
russi e stanno approntando le difese necessarie. Comunque i portavoce dei miliziani filo-russi hanno poi in parte ammesso di avere
qualcosa di simile ai Buk nel loro
arsenale, aggiungendo però che
nonsono utilizzabili.
LA SITUAZIONE
Sul terreno la situazione è delineata. I separatisti controllano soltanto tre grandi città: Donetsk, Gorlovka e Lugansk. Il Donbass del nord
è caduto nelle mani dei governativi, come il porto strategico di Mariupol. L’esercito ucraino sta tentando di chiudere la frontiera con
la Russia, attraverso la quale passerebbero armi e rifornimenti ai ribelli. A Donetsk il potere è stato
preso dai miliziani ritiratisi da Slavjansk. Ma in città ci sono gruppi
che rispondono agli ordini di altri
comandanti, in disaccordo fra loro.
Giuseppe D’Amato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NON SI SPIEGA COSA
CI FACESSE
UN VOLO CIVILE SOPRA
IL DONBASS IN FIAMME
POCHE ORE PER
SAPERE LA VERITÀ
Da Ustica al Mar Nero, la lunga scia di sangue nei cieli
Aprile 1978 - Incidente fra la
Korean Airline e militari
sovietici: Mosca abbattè il volo
Ottobre 2001 - Un missile S-200
ucraino colpisce aereo civile
russo sul Mar Nero: 78 morti
LE TRAGEDIE
NEW YORK Sin dalla nascita dell'
aviazione civile, ci sono stati casi
di aerei di linea abbattuti da missili o altri aerei militari. Noi italiani
non abbiamo ancora chiarito con
soddisfazione di tutti quale sia stata la sorte del volo Itavia 870, caduto vicino a Ustica il 27 giugno
del 1980. Altri Paesi sono riusciti a
chiarire meglio cosa abbia disintegrato le vite dei loro innocenti connazionali.
Gli anni 70 furono tragici da
questo punto di vista: a parte i dirottamenti e le bombe, quattro aerei furono distrutti da azioni militari. Nel 1973 toccò a un Boeing
727 della Lybian Airlines, che per
un guasto degli strumenti di bordo e il maltempo era finito in territorio israeliano. Affiancato da due
aerei militari, il pilota si rifiutò di
atterrare, e venne abbattuto. Solo
5 dei 113 passeggeri sopravvissero.
Due voli della Air Rhodesia vennero abbattuti dai ribelli fra l'autunno del 1978 e l'inizio del 1979.
I MILITARI
Nell'aprile del 1978, avvenne anche il primo degli incidenti fra la
Korean Airline e i militari dell'
Unione Sovietica: Mosca abbattè il
volo 902 perché sconfinato in territorio sovietico. Solo due passeggeri persero la vita allora perché il
pilota riuscì a atterrare su un lago
ghiacciato. Molto più tragico fu
l'incidente del 1983: eravamo in
piena guerra fredda quando
l'Unione Sovietica abbattè il volo
007 della Korean Airlines con 269
passeggeri. Il jumbo era stato
scambiato per un aereo militare
statunitense, per una "provocazione" Usa. Il pilota coreano era effettivamente finito in territorio sovietico, e solo otto anni più tardi, alla
caduta dell'Unione Sovietica, la
scatola nera confermò che c'era
stato un suo errore di calcolo.
L'abbattimento del Kal007 infiammò vieppiù i sentimenti antosovietici del presidente Ronald Reagan.
Tuttavia fu proprio Reagan ad
aprire da quel momento a tutto il
mondo il sistema di geolocalizzazione, allora segretissimo e riservato ai militari Usa: si trattava di
quel GNSS che oggi conosciamo
come GPS.
GOLFO PERSICO
Gli Stati Uniti non sono però esenti da vergogna: forse più grave di
tutti fu l'abbattimento nel 1988 di
un volo di linea civile iraniano, nel
Golfo Persico. La Marina militare
Usa proteggeva allora le petroliere
del Kuwait che venivano attaccate
DECINE I VELIVOLI
CIVILI COLPITI
PER ERRORE
IL CASO DEL VOLO
COREANO CHE
SCONFINÒ IN URSS
dagli iraniani. In questo teatro di
estrema tensione, il comandante
dell'incrociatore Vincennes scambiò l'Iran Air 655 per un volo militare ve lo fece abbattere da due
missili terra-aria. Tutti a bordo perirono, incluso 66 bambini. Ancora oggi Washington non ha chiesto scusa per l'errore, anche se ha
pagato 62 milioni di dollari di risarcimento alle famiglie distrutte.
Nel 2001, furono gli ucraini ad abbattere per sbaglio un aereo civile,
durante esercitazioni militari. Un
missile S-200 colpì un aereo civile
russo sul Mar Nero. Tutti i 78 passeggeri morirono. E Kiev impiegò
otto giorni a riconoscere che era
stato un errore dei suoi soldati.
A.Gu.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 4 - 18/07/14-N:RCITTA’
4
Primo Piano
LE ROTTE
ROMA Si può morire mentre, a
diecimila metri di altezza, si viaggia lungo una aerovia che si allunga su un territorio devastato
dalla guerra? Si può morire colpiti da un missile lanciato da una
rampa sconosciuta e comunque
da una piazzola, da un anfratto,
da un semovente dislocati in un
conclamato teatro bellico? Il jet
indonesiano era stato allertato
del grave rischio cui stava andando incontro? Intanto è scattato
l’allarme rosso nei cieli: l’olandese Klm ha sospeso tutti i voli sul
medio ed estremo Oriente, un aereo della Emirates impegnato
nel sorvolo dell’Ucraina è stato
immediatamente dirottato lungo una rotta più interna e più sicura. Si è mosso anche l’Enac,
l’ente italiano per l’aviazione civile, che ha «invitato le compagnie aeree nazionali ad evitare il
sorvolo delle zone a rischio».
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
L’avvertimento ignorato
«Non sorvolare la zona»
Ad aprile una circolare Eurocontrol invitava `Ora è allarme rosso nei cieli: Klm ha sospeso
le compagnie a evitare il teatro del conflitto i voli sull’Oriente, Emirates cambia percorsi
`
L’AVVERTIMENTO
Già nello scorso mese di aprile
Eurocontrol (l’organizzazione
preposta al controllo del traffico
continentale) aveva invitato i vari vettori a tenersi lontano dai teatri di guerra. «Magari le compagnie hanno osservato puntualmente il richiamo, ma nessuno
può conoscere chi ha il dito sul
grilletto», spiega Alegy Gregory,
docente di Trasporto Aereo alla
Luiss di Roma. Ci sarebbero sempre aerovie alternative. O no?
«Certo che sì - risponde Gregory
- ma ci sono anche delle controindicazioni tecniche che potrebbero incidere negativamente sull’autonomia di un aereo». E magari pure di ordine economico:
allungare le rotte potrebbe costare in termini di carburante.
La tragedia che si è consumata sui cieli dell’Ucraina solo adesso porta alla ribalta notizie di un
conflitto che pure nei giorni scorsi aveva fatto registrare episodi
analoghi con l’abbattimento di
jet militari ed elicotteri ad opera
L’MH17 POTREBBE
AVER DEVIATO
PER RISPARMIARE
I PILOTI ITALIANI
RASSICURANO: PER NOI
REGOLE MOLTO RIGIDE
I passaporti dei passeggeri del
volo abbattuto, ritrovati sul
luogo del disastro (a sinistra)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maledizione Malaysia, quel jet scomparso nel nulla
IL PRECEDENTE
NEW YORK Due aerei di linea caduti in quattro mesi. La sorte non
avrebbe potuto essere più amara
per la Malaysia Airlines, proprietaria dei due jet nei quali hanno
trovato la morte 534 tra passeggeri e personale di volo.
Il primo incidente è ancora avvolto nel mistero. La notte dell'8
marzo il volo MH370 era partito
dalla capitale malese Kuala Lumpur alla volta di Pechino. Dopo
appena 40 minuti di volo, quando aveva già raggiunto l'altitudine di 11.000 metri e viaggiava sulla rotta stabilita in direzione della costa vietnamita, la torre di
controllo di Kuala Lumpur perse
il contatto radio con il cockpit, e
si interruppero i segnali dei tra-
sponder di bordo. Subito dopo
l'aereo effettuò una brusca virata a sud ovest, quasi una marcia
indietro. Da quel momento la
rotta effettuata dall'aereo e la durata del volo sono ignote. Il
MH370 è svanito senza lasciare
altra traccia che le rilevazioni
catturate dal satellite britannico
Inmarsat, dalle quali è dato presumere che abbia continuato a
volare per altre sette ore prima
di precipitare nell'Oceano Indiano a secco di carburante. L'incertezza sulla posizione a quel momento ha dato vita alle operazioni di soccorso internazionali più
confuse, frustranti e costose della storia dell'aviazione. Si aggiunga a questo la riluttanza dei
manager della Malaysia a fornire dettagli, le dichiarazioni contraddittorie degli esponenti del
La catastrofe annunciata
di una guerra senza controllo
L’ANALISI
ROMA Una criminale provocazione mentre al suolo i cessate il
fuoco non hanno alcun effetto,
un errore delle contrapposte difese aeree o un eccesso di zelo di
un ufficiale della missilistica? Le
accuse sono reciproche, e la catastrofe ha immediatamente assunto una dimensione diplomatica con un immediato contatto
tra Putin e Obama che attorno al
molto ambiguo e molto controverso dossier Ucraina hanno ridotto al minimo le relazioni, tornate gelide e improntate a diffidenza con accuse di reciproca ingerenza in uno spazio geo-strategico ad alto voltaggio.
ACCUSE INCROCIATE
Il 777-200 Malaysian sulla rotta
Amsterdam-Kuala Lumpur era
sparito dai radar del controllo
aereo di Kiev mentre volava a 10
mila metri di quota, sulla verticale del distretto di Shakhtarsk,
uno dei punti roventi della rivolta filorussa che infiamma l’Ucraina dell’Est. I resti del grosso
aereo sono precipitati su un periplo di 15 chilometri. Nessuna delle quasi trecento persone a bordo poteva salvarsi. Finora Mosca
dell’una o dell’altra parte in conflitto. «Anche se - puntualizza il
pilota comandante, Menico Snider - quello che è accaduto ieri
ha dimensioni ben più devastanti, di quanto è avvenuto in Libia
con la guerra civile. Lì si scambiavano colpi di fucile, qui si
combattono con i missili». La domanda tuttavia continua a rimbalzare automaticamente in testa: possibile che una compagnia importante come la Malaysia non abbia considerato l’alto
rischio che correvano i suoi aerei sorvolando quella aerovia?
«Probabilmente sì - spiega il comandante Snider - ma chi ci dice
che il 777 non possa aver deviato, seppure di poco, dalla rotta?
O magari che il missile abbia
cambiato traiettoria?». Potrebbe
restare un mistero irrisolto. «Anche perché - sottolinea il comandante pilota - i russi sono un po’
gelosi nel controllo del loro territorio. Mi permetto di dire che in
Europa siamo sicuramente più
attenti a quel che ci accade intorno. Lo si è visto chiaramente sui
collegamenti con Israele dopo i
fatti dei giorni scorsi. Anche se
da tempo, per volare in Medio
Oriente, siamo costretti a zigzagare sul Nord della Giordania
per evitare la Siria e il territorio
israeliano. Purtroppo così va il
mondo».
Luciano Costantini
non evoca l’ ipotesi di attentato,
sebbene in passato alcune catastrofi nel cielo accadute all’interno dello spazio aereo ex sovietico erano state attribuite ad attacchi suicidi dei fondamentalisti.
Ma non solo. A lungo gli ambienti più antirussi di Varsavia
hanno cercato di attribuire agli
007 di Mosca la responsabilità
della caduta del Tupolev polacco
con a bordo l’allora presidente
Lech Kaczynski e tutto il suo entourage che erano diretti ad una
L’UCRAINA DEVASTATA
DA UN CONFLITTO
TRA ESTREMISTI
PRONTI A TUTTO
CON ARSENALI
A PORTATA DI MANO
QUANDO BRUCIAVA
LA JUGOSLAVIA
SCATTÒ SUBITO
LA NO FLIGHT ZONE
NESSUN PASSAGGIO
ERA CONSENTITO
cerimonia in ricordo delle vittime trucidate nel 1941 dalla polizia politica di Stalin nella vicina
foresta di Katyn. Una successiva
inchiesta congiunta aveva stabilito che si trattò di un errore del
comandante che aveva sottovalutato le condizioni di visibilità
nella fase di avvicinamento alla
pista.
Sebbene con reciproche e feroci accuse sia Mosca sia Kiev ammettono che è stato un missile a
polverizzare il 777-200. Non ordigno a breve raggio come quelli
progettati per fermare colonne
corazzate o colonne di trasporti.
governo malese durante le prime fasi dell'inchiesta.
FLOP INFORMATIVO
E' forse stato il ricordo di questo
flop dell'informazione a far precipitare ieri la dirigenza della
compagnia aerea, che a un'ora
dall'accaduto aveva già confermato la matrice missilistica dell'
attentato. Almeno del disastro di
ieri resta la scatola nera. Nel caso del MH370 le domande sono
invece ancora tutte aperte: cosa
è successo a bordo durante le sette ore di volo dopo l'ultimo contatto? L'aereo ha volato in modalità automatica, o qualcuno era
ancora in grado di pilotarlo? Dove si trova il relitto? Le ricerche
non sono ancora concluse ma il
passo è rallentato, e il raggio di
azione è stato spostato dalla zo-
LO SCORSO MARZO
SPARITO UN ALTRO
APPARECCHIO DELLA
STESSA COMPAGNIA
UN MISTERO
MAI CHIARITO
Il fronte orientale
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Regioni separatiste
Repubblica di Crimea: autoannessasi alla Russia
BIELORUSSIA
RUSSIA
POLONIA
Kiev
Leopoli
UCRAINA
Donetsk
Slaviansk
Odessa
Lugansk
Mar d’Azov
Kramatorsk
Donetsk
Gorlovka
DIFESA STRATEGICA
Bensì un missile per la difesa
strategica ad alta quota capace
di “illuminare” con radar a lunga
portata e colpire obiettivi fino a
13 mila metri di altitudine, la
quota di crociera dei bombardieri nucleari.
Si tratterebbe di un missile
della classe Buk, in codice Nato
SA-11 “Gadfly” (Tafano), trasportato da lanciatori quadrupli
montati su piattaforme cingolate. Secondo i comandanti ucraini nelle scorse settimane i russi
avrebbero avvicinato simili postazioni a ridosso della frontiera
con i territori dei secessionisti
na in cui erano concentrate nei
giorni successivi alla sparizione.
Ad aggravare la situazione, pende sul caso ancora il sospetto che
uno dei due piloti dell'aereo possa aver compiuto il gesto folle di
un suicidio, trascinando con se il
resto dell'equipaggio e i passeggeri.Il turismo malese ha immediatamente accusato il colpo dopo il primo incidente. Il traffico
aereo dei passeggeri diretti a
Kuala Lumpur è sceso del 19%
nel mese di aprile con un calo ancora più accentuato per i voli
provenienti dalla Cina, patria di
153 passeggeri del volo MH370.
Solo a giugno l'indice aveva ripreso a sollevarsi, e ora rischi di
crollare di nuovo sul fronte occidentale dei voli da e per l'Europa.
Flavio Pompetti
Sinferopoli
Sebastopoli
Mariupol
Mar Nero
Città occupate dai ribelli
Città riprese dalle truppe di Kiev
ANSA
che però negano di possedere simili ordigni. Benché anche l’Ucraina abbia ereditato dall’ex
Urss sistemi Buk, i ribelli affermano che l’ aereo malese sia stato abbattuto da un caccia coi colori di Kiev per scatenare un colossale incidente internazionale
riversando ogni colpa su Mosca.
Da molto tempo l’Ucraina è
devastata da una guerra civile
tra estremisti pronti a tutto mentre i vecchi (e anche nuovi) ma
sempre letali arsenali sembrano
sempre più a loro portata. Non ci
vogliono molti dollari per corrompere le sentinelle e i loro ufficiali. Quando bruciava la Jugo-
slavia scattò la “no fly zone”. Nessun volo di linea era consentito
se non quelli umanitari che pure
rappresentavano un altissimo rischio. Infatti, con un tocco di superstizione, erano chiamati
“Maybe Airlines”.
Sergio Canciani
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-MSGR - 20 CITTA - 6 - 18/07/14-N:
6
Primo Piano
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Padoan: il bonus
da 80 euro
sarà definitivo
dal prossimo anno
Il ministro: siamo in linea con le raccomandazioni della Ue
in arrivo il riassetto delle agevolazioni fiscali. No a manovre
`
L’ANNUNCIO
ROMA Lo sconto fiscale per i lavoratori dipendenti a medio-basso reddito, ossia gli 80 euro al mese in
busta paga, sarà reso permanente
a partire dal prossimo anno. Lo
ha confermato il ministro dell’Economia Padoan intervenuto
in mattinata nell’aula della Camera, in realtà per parlare dei vincoli
finanziari europei e delle raccomandazioni rivolte all’Italia nella
riunione Ecofin dello scorso 8 luglio.
L’ATTUAZIONE DELLA DELEGA
La misura di aumento delle retribuzioni nette fa infatti parte, secondo il governo, del punto 2 del
documento europeo sul nostro
Paese. Quello che chiede di «spostare l’onere fiscale da fattori produttivi verso il consumo e verso la
proprietà immobiliare, verso
l'ambiente e verso le rendite finanziarie». Missione almeno in
parte compiuta, ha potuto argomentare Padoan, ricordando che
con il decreto dello scorso aprile è
stato ridotto non solo il peso dell’Irpef sui lavoratori ma anche
quello dell’Irap sulle imprese, e
che inoltre è stato incrementato il
prelievo sulle rendite.
Il lavoro sul fisco proseguirà
con l’attuazione della delega fiscale. Tre i decreti attuativi che il ministro ha annunciato come in arrivo «a breve»: il primo riguarda
l’abuso di diritto, ossia sostanzialmente i paletti da mettere alla cosiddetta elusione fiscale anche
per dare certezze alle imprese; il
secondo il riassetto della tassazione relativa propri alle imprese; il
11-12
I miliardi che ogni anno
dovranno arrivare
dalle privatizzazioni
Gli 80 euro in busta paga
2014
2015
da maggio
a dicembre
Beneficiari
640
contribuenti
con reddito
da 8.000
a 24.000 euro
(sono esclusi
gli incapienti)
euro
costo previsto
(coperture)
6,9
miliardi
di euro
intero
anno
960
euro
costo previsto
(coperture)
da 24.000
a 26.000 euro
il bonus decresce
fino ad azzerarsi
14
miliardi
di euro
ANSA
terzo il riordino delle attuali agevolazioni fiscali (tax expenditures). Almeno una parte di questi
provvedimenti potrebbe arrivare
prima della pausa estiva.
LE STIME DIVERGENTI
Ma al punto 1 delle raccomandazioni c’era la richiesta all’Italia di
intensificare i propri sforzi sul
fronte dei conti pubblici, visto che
in base alle previsioni della Commissione europea le misure già
prese non permetterebbero di rispettare in particolare la regola
del debito (ossia un’adeguata discesa di quest’ultimo in rapporto
al Pil). Su questo punto il ministro
ha voluto ricordare che le stime di
Bruxelles divergono da quelle italiane per due motivi: la mancata
inclusione nei conti sia di minori
spese già pianificate ma non ancora specificate in dettaglio (dovranno esserlo appunto con la legge di
Stabilità) sia degli introiti che arriveranno dalle privatizzazioni
(11-12 miliardi l’anno a partire già
dal 2014). Inoltre lo stesso governo italiano ha già spiegato proprio nel Documento di economia
e finanza (Def) che il prossimo anno sarà necessaria in relazione al
debito una correzione pari allo
0,5 per cento del Pil.
Le successive raccomandazioni riguardano temi che sono oggetto dell’attività del governo: riforma della pubblica amministrazione e della giustizia civile, rafforzamento delle banche italiane
e sostegno al credito, riforma del
mercato del lavoro e della scuola,
semplificazione ed infine l’effettivo insediamento dell’Autorità per
i Trasporti, operativa da gennaio.
Il ministro ha poi ricordato la situazione economica generale,
spiegando che la bassa crescita e
la disoccupazione in particolare
giovanile sono fenomeni europei
e come tali vanno affrontati: con
l’apertura del mercato, le riforme
strutturali, gli investimenti. E in
serata, attraverso Twitter, è tornato ad escludere una manovra correttiva per quest’anno.
Luca Cifoni
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Il ministro dell’Economia Padoan
I costi Caccia a 7 miliardi
per onorare la promessa
IL FOCUS
ROMA Dieci miliardi di cui almeno due terzi sono sostanzialmente ancora da trovare. E altri soldi se come promesso lo
sconto fiscale dovrà essere esteso a contribuenti incapienti,
pensionati e lavoratori con partita Iva. È gravoso l’impegno
che il governo dovrà onorare
nel 2015 per rendere permanente l’aumento netto di 80 euro in
busta paga già garantito quest’anno a partire dal mese di
maggio, sotto forma di credito
d’imposta.
Lo scorso mese di aprile,
quando il governo aveva approvato relativo decreto, erano state annunciate le coperture finanziarie di massima che poi
per quel che riguarda il 2014 sono state sostanzialmente recepite nel testo inviato alle Camere. Per quel che riguarda invece
il prossimo anno la partita è
stata sostanzialmente rinviata
alla legge di stabilità, quando
bisognerà da una parte stabilizzare l’intervento di riduzione
del cuneo fiscale (ed eventualmente estenderlo) dall’altra fissare le coperture finanziarie definitive.
Non sarà una passeggiata.
Uno sforzo particolare dovrebbe essere chiesto al commissa-
rio Carlo Cottarelli, impegnato
nella sua opera di revisione della spesa che però è già richiesta, in dosi massicce, per garantire la tenuta dei conti pubblici
negli anni a venire, con un effetto cumulato che dovrebbe toccare i 32 miliardi nel 2016.
LA SPENDING REVIEW
Nel decreto Irpef sono previsti
espressamente minori spese
per 2,1 miliardi, ripartiti tra i vari livelli di governo, alla voce ac-
Il ministero dell’Economia
MA IL CONTO
È DESTINATO A SALIRE
SE IL BENEFICIO
SARÀ ESTESO
A PENSIONATI
E INCAPIENTI
quisti di beni e servizi. Soldi
che dovrebbero arrivare dagli
interventi mirati suggeriti dallo stesso Cottarelli, in particolare tramite centrali di acquisto
più efficienti, ma che inevitabilmente si tradurranno in tagli lineari in caso di ritardi. Lo stesso risparmio è comunque previsto per gli anni successivi, ma
per tutti i dodici mesi invece dei
soli otto del 2014 nei quali il decreto sarà in vigore: si tratterebbe quindi di poco più di 3 miliardi (mentre sulla carta dalla
spending review ne dovrebbero arrivare 5). Le altre voci sono ancora tutte da riempire: è il
caso della lotta all’evasione,
dalla quale sono attesi 3 miliardi, e della cosiddetta “sobrietà”
chiamata a garantirne altri 2.
Dunque in sintesi resterebbero da individuare coperture finanziarie per almeno 7 miliardi solo per confermare la misura in vigore. Ma il conto salirebbe in caso di estensione alle altre categorie. Senza contare
che l’esecutivo deve assicurare
il finanziamento, per un ammontare fino a 6 miliardi, di
spese e riduzioni fiscali a beneficio di varie categorie che ogni
anno vengono finanziate proprio in occasione della legge di
Stabilità.
L. Ci.
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Pa, no alla mobilità obbligatoria per le mamme con figli piccoli
LA RIFORMA
ROMA Il governo prepara i primi
ritocchi alla riforma della Pubblica amministrazione. Le proposte di modifica dell’esecutivo saranno presentate solo la
prossima settimana, ma intanto il ministro della funzione
pubblica, Marianna Madia, ha
annunciato di vedere con favore alcuni emendamenti presentati in Parlamento. A cominciare da un ammorbidimento della mobilità obbligatoria fino a
50 chilometri per gli statali. Il
governo, ha spiegato Madia, difenderà l’impianto della norma, ma alcuni miglioramenti,
ha detto, sono possibili. Il ministro ha lasciato intendere che
dal governo potrebbe arrivare
parere favorevole ad alcune
proposte di modifica che escludono dalla mobilità obbligatoria fino a cinquanta chilometri,
le mamme con figli fino a tre
anni di età (emendamento presentato da Scelta Civica) e i dipendenti che hanno figli disabili a carico in base alla legge 104
(proposta di modifica del Movimento Cinque Stelle). Non solo. Alcune proposte prevedono
anche dei voucher per i servizi
di babysitting in caso di trasferimento di lavoratrici madri.
sione, Francesco Paolo Sisto,
punta a chiudere il testo per
metà della prossima settimana. Anche l’arrivo in aula del
provvedimento è slittato. Inizialmente era previsto per il 22
luglio, mentre adesso è stato
spostato al 28 luglio, con
l’obiettivo di approvare il testo
entro il primo agosto. Questo
significa che il provvedimento
arriverà blindato al Senato, dove potrebbe essere licenziato
I TEMPI
IL MINISTRO MADIA
INTANTO ANNUNCIA
L’ASSUNZIONE
DI 4 MILA AGENTI
DI POLIZIA E VIGILI
DEL FUOCO
Ieri, intanto, la discussione della riforma in Commissione affari costituzionali alla Camera
è iniziata partendo dagli ultimi
articoli, con la decisione di lasciare, dunque, tutti i temi più
scottanti alla prossima settimana. Il presidente della commis-
Marianna Madia
facendo ricorso al voto di fiducia. Diversi restano i punti caldi del decreto, dall’abolizione
del trattenimento in servizio al
dimezzamento
dell'importo
dovuto dalle imprese alle camere di commercio, fino ad arrivare alla mobilità, nodo
quest'ultimo su cui il ministro,
come detto, ha mostrato delle
aperture. La riforma della Pubblica amministrazione tuttavia, non si esaurisce con il decreto legge, c’è anche la delega
che dovrebbe a breve essere
presentato in uno dei due rami
del Parlamento. Sempre ieri, a
margine dei lavori della Commissione, il ministro Madia ha
spiegato che il provvedimento
è stato bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato ed ha ricevuto il concerto di tutti gli altri dicasteri coinvolti. La tra-
smissione in Parlamento del testo, insomma, dovrebbe ormai
essere solo questione di ore.
L’ANNUNCIO
Intanto, sempre ieri, con un
Tweet, Madia ha anche annunciato l’assunzione di quattromila vincitori di concorso nelle
forze dell’ordine. «Polizia e Vigili del Fuoco. Autorizzate oltre 4000 assunzioni di vincitori di concorsi», ha scritto sul social network il ministro della
funzione pubblica. Già ad inizio luglio Madia aveva firmato
il decreto per l’assunzione di altri 636 dirigenti che avevano
vinto il concorso e superato il
corso della Scuola superiore
della Pubblica amministrazione.
A. Bas.
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-MSGR - 20 CITTA - 7 - 18/07/14-N:
7
Primo Piano
Venerdì 18 Luglio 2014
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Tesoro Meno entrate e più spese
conti salvati dal calo dello spread
Gettito fiscale sotto di quattro miliardi `Il governo invia alle Camere il bilancio
ma risparmi di 3,9 miliardi sugli interessi di assestamento aggiornato fino a maggio
`
IL BILANCIO
Bce
Le banche italiane prenotano 34 miliardi
Almeno 34 miliardi di euro. È
questa la cifra minima che le
banche italiane chiederanno
alla Banca centrale europea in
vista delle due aste da massimi
400 miliardi in programma a
settembre e dicembre
necessarie a immettere nel
sistema bancario nuova
liquidità per aiutare le imprese
e le famiglie dell’Eurozona.
Dopo le richieste informali
arrivate dai Ceo di UniCredit e
Mps che avevano già
manifestato l'intenzione di
presentarsi allo sportello
dell'Eurotower,
rispettivamente, per 14-15
miliardi e 6 miliardi, anche il
consigliere delegato di Intesa
Sanpaolo, Carlo Messina,
formula la richiesta per la
propria banca per circa 13
miliardi di euro.
ROMA La ripresa non arriva. E i
conti dello Stato ricominciano a
soffrire. In attesa della nota di
aggiornamento del Documento
di economia e finanza che sarà
pubblicata a settembre con le
nuove previsioni del governo, il
bilancio di metà anno, quello
che in gergo si chiama di «assestamento», non contiene buone
nuove. Anzi. Il documento è stato appena trasmesso alle Camere dal Tesoro, dopo varie riunioni convocate dal premier Matteo Renzi con gli uomini del ministero e della Ragioneria, nelle
quali il presidente del Consiglio
avrebbe chiesto spiegazioni su
ogni voce. Sul fronte delle entrate tributarie, per colpa del rallentamento della crescita, verranno a mancare 4,15 miliardi
di euro rispetto alle previsioni
(a soffrire è soprattutto l’Ires,
l’imposta sulle imprese, data in
arretramento per 3,6 miliardi di
euro). Il governo, tuttavia, è riuscito a tamponare parzialmente
questo ammanco grazie al super dividendo distribuito quest’anno dalla Banca d’Italia, che
ha versato nelle casse del Tesoro 1,6 miliardi di euro in più di
quanto messo in conto nel bilancio di previsione. Un discorso a
parte meritano le spese. Nel bilancio di assestamento il governo indica una riduzione complessiva di 2,6 miliardi di euro.
Ma il risparmio è frutto esclusivamente del calo della spesa per
interessi dovuta al restringimento dello spread con i bund
tedeschi. Il Tesoro, da qui a fine
anno, conta di pagare ben 3,9
miliardi di euro in meno di
quanto preventivato a inizio anno. L’altra faccia della medaglia
è che la spesa, sia quella corrente che quella in conto capitale,
aumenta. La prima di 855 milioni, la seconda di 435 milioni. A
pesare sono soprattutto l’operazione mare nostrum e il finanziamento delle scuole.
IL TESORETTO
Il bilancio di assestamento tuttavia, non tiene conto del decreto con il bonus Irpef da 80 euro e
i relativi tagli di spesa utilizzati
per coprirlo. Per capire l’impatto delle misure fiscali del governo Renzi bisognerà attendere,
come detto, la nota di aggiornamento del Def di settembre. Una
cosa tuttavia è chiara. Se la «finestra di opportunità», come
l’ha definita il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che
sta consentendo al governo di finanziare il suo debito a tassi
particolarmente bassi dovesse
chiudersi, gli impatti sui conti
AUMENTANO ANCHE
LE USCITE CORRENTI
INTANTO IL MINISTERO
ACCUMULA LIQUIDITÀ,
GIÀ MESSI DA PARTE
92 MILIARDI DI EURO
pubblici si farebbero sentire immediatamente. E anche in maniera pesante. Probabilmente
anche per questo negli ultimi
tempi il Tesoro sta piazzando
più Bot e Btp di quanto sarebbe
necessario per far fronte alle
sue esigenze. L’aumento del debito pubblico fino a 2.166 miliardi registrato sulo qualche giorno fa dalla Banca d’Italia, è dovuto in buona parte al fatto che
il ministero dell’economia ha
accumulato un tesoretto di liquidità di 92 miliardi di euro.
Una sorta di assicurazione contro un eventuale aumento dei
tassi di interesse sul debito nel
prossimo autunno. La seconda
incognita riguarda gli effetti del-
la spending review, soprattutto
sul fronte del contenimento della spesa per l’acquisto di beni e
servizi. Il decreto Irpef ha contabilizzato risparmi per quest’anno di 2,1 miliardi. Nella prossima manovra già sono stati annunciati tagli a questa voce per
altri 5 miliardi di euro. Ma anche in questo caso il bilancio di
assestamento non contiene buone notizie. La spesa per consumi intermedi è aumentata di
428 milioni nei primi cinque
mesi dell’anno. La strada, insomma, come ha ammesso ieri
lo stesso Padoan, è decisamente
stretta.
Andrea Bassi
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Così le nuove previsioni del governo
Al 30 maggio, dati in miliardi
Previsioni iniziali
Nuove previsioni
Entrate
di cui
tributarie
Differenza
518,312
517,788
452,125
448,619
Fonte: bilancio di assestamento dello Stato
-3,506
556,620
+2,750
559,370
Spese
di cui spese
correnti al netto
degli interessi
-524
408,555
411,649
+3,094
-MSGR - 20 CITTA - 9 - 18/07/14-N:
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Primo Piano
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Pensioni, il buco nero dei dipendenti degli organi costituzionali
CAMERA (previsioni 2014)
Dipendenti
Costi a carico
del Tesoro
IL FOCUS
ROMA Lunedì, o più probabilmente martedì, le Presidenze della
Camera dei Deputati e del Senato
annunceranno contemporaneamente l’avvio di una trattativa
con i 25 sindacati dei 2.315 dipendenti con l’obiettivo di introdurre anche nelle Camere il tetto di
240 mila euro imposto da maggio alle retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici italiani.
L’occasione servirà anche a riscrivere tutte le regole ”contrattuali” in vigore per questa prestigiosa nicchia della nostra burocrazia dove ancora nel 2014 non
c’è traccia di meritocrazia: gli stipendi sono uguali per tutti gli appartenenti alla medesima ”categoria”, assistente o consigliere,
indipendentemente da ogni traccia di merito o di impegno personale o di squadra.
Ma la trattativa che seguirà all’annuncio delle Presidenze potrebbe allargarsi anche ad una
questione spinosissima e per certi versi scabrosa: la micidiale trasformazione del Parlamento in
una sorta di pensionificio. Già,
perché, la voce ”pensioni dei dipendenti” è incredibilmente
quella più importante sia per la
Camera che per il Senato essendo molto più alta, ad esempio, di
quelle riservate ai politici. Questo il quadro: a Montecitorio la
previdenza degli ex dipendenti
assorbe 236 milioni pari al 25%
circa di tutte le uscite e al Senato
arriva a quota 115 milioni pari a
qualcosa di più del 20% delle spese totali. Già questo evidente
squilibrio nei bilanci delle due
Camere dovrebbe fare scattare
l’allarme rosso.
1.473
CONTRIBUTI (mln di euro)
A carico dell’istituzione
A carico dei dipendenti
LA PROSSIMA
SETTIMANA
SARÀ ANNUNCIATO
IL PIANO
CON I PRIMI TAGLI
AI PRIVILEGI
840
9,7 (+33,0 per il fondo pensione integrativo)
18,0
SPESA (mln di euro)
505 milioni
8,1
9,8
1.674
288 milioni
9,2 (compreso il personale distaccato)
8,7
17,9
233,2
17,9
115,2
91,0
+8 milioni versati allo Stato come prelievo sulle pensioni superiori ai 90.000 euro
Camere Le superpensioni
pagate con mini contributi
I dipendenti di Montecitorio versano meno di 28 milioni l’anno ma nel 2014
ai loro colleghi a riposo andranno 233 milioni. E c’è anche l’integrativa: 33 milioni
`
gradi più alti spesso vanta due
lauree ed è in grado di fare le pulci al bilancio dello Stato, non poteva non essere consapevole che
il sistema previdenziale dei dipendenti parlamentari non solo
Il caso
LA CILIEGINA
Ma il peggio deve ancora venire. Basta spulciare i bilanci delle
Camere per scoprire un’altra verità amarissima: non solo la spesa previdenziale per i loro dipendenti (ma anche per quelli del
Quirinale) è altissima ma è completamente impazzita. Le cose
stanno così: alla Camera si pagano 8 euro di pensioni per ogni euro di contributi incassati. In altre
parole, quest’anno Montecitorio
incasserà (compresi quelli proprio carico) 27,7 milioni di contributi ma pagherà ben 233,2 milioni di pensioni. Il Senato non è da
meno: 19,7 milioni ricevuti e 115,2
milioni versati. Anche al Quirinale, altro organo costituzionale, incassa 17,9 milioni e paga ai suoi
ex dipendenti ben 91 milioni.
Le cifre parlano da sole. La
montagna alta 373 milioni di differenza fra i mini-contributi incassati e le maxi-pensioni assicurate la paghiamo, pazientemente, noi contribuenti italiani. Siamo noi, tramite il Tesoro, a coprire quella che, nei fatti, è una voragine previdenziale enorme.
L’Inps, il cui deficit è all’origine
delle dolorose manovre che tanti
italiani hanno vissuto sulla propria pelle, non si è mai sognato di
presentare - in proporzione - conti previdenziali di tale gravità.
Nei corridoi parlamentari lo
sussurrano tutti: la sacrosanta tutela dell’autodichìa, ovvero dello
status giuridico che rende totalmente autonomi gli organi costituzionali e ”obbliga” il Tesoro a
pagare a pié di lista i conti di Quirinale, Camere e Corte Costituzionale, è diventata negli anni uno
strumento di scambio di favori e
privilegi fra politica e nicchie della burocrazia. E persino qualche
sindacalista di Montecitorio, dietro l’assicurazione dell’anonimato, spiega che «sappiamo da anni
che le nostre pensioni sono insostenibili». Logico: la crema della
nostra burocrazia, gente che nei
943 milioni
27,7
TOTALE
QUIRINALE (previsioni 2014)
SENATO (2013)
E il sindacato autonomo
ha già dichiarato
lo stato d’agitazione
Alla Camera non era mai
accaduto finora che un
sindacato dichiarasse lo stato
di agitazione “preventivo”.
Preventivo nel senso che tutti
sanno che la settimana
prossima saranno annunciati
piani di tagli alle retribuzioni e
ad altri benefit dei dipendenti
ma finora non c’è nulla di
ufficiale né si conosce
esattamente la portata delle
misure.
Fatto sta che ieri il Sindacato
Autonomo della Camera dei
Deputati, uno degli 11 che si
dividono la rappresentanza dei
1.473 dipendenti di
Montecitorio, ha fatto sapere
d’aver dichiarato lo stato di
agitazione. La motivazione?
Per quanto possa apparire
bizzarro tutto è nato dalla
lettura dei giornali. Le
indiscrezioni sull’arrivo dei
tagli hanno dato fastidio ad una
parte dei sindacalisti che
hanno indicato nella
«incitazione all’odio» verso i
dipendenti del Parlamento
«accusati» di essere dei
privilegiati e di vivere di
superstipendi.
Sul piano pratico lo stato di
agitazione non comporta
nessuna modifica alla normale
attività dei dipendenti. Per ora.
Ma qualcosa potrebbe
cambiare da lunedì o martedì
quando le presidenze della
camera dei Deputati e del
Senato dovrebbero
annunciare l’apertura di un
tavolo di trattativa per
introdurre anche in
Parlamento il tetto dei 240 mila
euro lordi annui in vigore da
maggio per tutti i dipendenti
pubblici.
Le prime indiscrezioni
indicano una possibile
introduzione graduale del tetto
più alto e l’arrivo di alcuni
sottotetti che dovrebbero
evitare l’appiattimento delle
retribuzioni sul livello più alto.
D.Pir.
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era eticamente discutibile ma
era totalmente squilibrato sul
piano economico.
E non finisce qui. La ciliegina
(amara) sulla torta arriva da una
seconda occhiata al bilancio del-
la Camera che riserva un’altra
sorpresa: Montecitorio versa ai
suoi 1.473 dipendenti la bellezza
di 33 milioni di euro per una seconda pensione, per la previdenza integrativa. Alla prima beffa si
somma una seconda beffa. Questo significa che, in media, ogni
dipendente della Camera quest’anno verserà per la propria prima pensione circa 12 mila euro
annui di contributi ma contem-
poraneamente la Camera verserà sul conto dello stesso dipendente presso il Fondo Integrativo
la bellezza di 22 mila euro.
Che la situazione sia fuori controllo sono in tanti a pensarlo.
Tanto che sia alla Camera che al
Senato (e forse al Quirinale) c’è
chi pensa ad una riforma drastica: escludere le pensioni dei lavoratori dai bilanci di queste istituzioni. Sul piano logico è possibile: l’autodichìa non è nata per difendere la previdenza di chi lavora negli organi costituzionali. C’è
chi sta pensando alla costituzione di un fondo unico previdenziale dei dipendenti degli organi costituzionali che potrebbe essere
incasellato nell’Inps, senza tagliare i diritti acquisiti. Del resto fra i
parlamenti dei principali paesi
europei nessuno paga direttamente le pensioni ai propri dipendenti. L’esclusione della previdenza dei dipendenti dai bilanci di Camera e Senato avrebbe anche un senso economico: oggi
questa voce cresce ogni anno a
dismisura ed obbliga le istituzioni a ridurre i propri investimenti
e a tenere bloccate le assunzioni.
Accade quando una corporazione perde i contatti con la realtà e
rischia il suicidio.
Diodato Pirone
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-MSGR - 20 CITTA - 10 - 18/07/14-N:
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Primo Piano
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Legge elettorale
tra Renzi e M5S
prove di dialogo
in streaming
Il premier: incontro positivo. Ma restano le distanze sul premio e sul
bicameralismo. I grillini: rompete con Silvio e fate le regole con noi
`
IL CASO
ROMA «L’incontro è andato bene», dice Matteo Renzi al termine del faccia a faccia con i cinquestelle. E spiega che «sul ballottaggio hanno aperto», mentre
sulla riforma del Senato «riconoscono che non c’è deriva autoritaria». Ma che fatica. Il premier
in jeans e camicia bianca si mette di fianco al tavolo, quasi defilato, invia sms, viene ”pizzicato”
dal web grillino, poi si toglie la
giacca, se la rimette, fatto sta che
rimane là a confrontarsi per due
ore buone, lui reduce da incontri
internazionali con Merkel e Hollande e l’intera Ue. Ma tant’è. An-
che a costo di qualche sgambetto, come quando Luigi Di Maio
butta là con sorrisetto beffardo
«deve sentire gli altri prima di risponderci? Capisco, prima deve
andare ad Arcore», e il premier
incassa senza replicare. Anzi,
ferma i piddini che vorrebbero
contrattaccare: «E’ importante
interloquire con l’ala dialogante
di loro».
LE DELEGAZIONI
Per i seguaci di Grillo c’erano i
due nuovi capigruppo con Di Maio e Toninelli; per i dem la novità
è stata Gianclaudio Bressa,
esperto di riforme e legge elettorale, assieme al premier, a Speranza, Serracchiani e Moretti.
L’ironia di Matteo
«Minzolini e Mineo, i gemelli del gol Rai»
«Mineo e Minzolini li ho amorevolmente chiamati la dinastia
Min». Così Renzi ha ironizzato sui due dissidenti di Pd e FI con
M5S. «Sono i due gemelli del goal della Rai».
Non hanno parlato solo i capi delegazione. Per dire che cosa? I
cinquestelle lo hanno spiegato e
ripetuto a più riprese, non facendo mistero del reale obiettivo
della loro richiesta di incontro:
«Voi e noi, insieme, abbiamo i
numeri in Parlamento per approvare le proposte che stiamo discutendo», il mantra evocato da
Di Maio. Ma quando poi si scende al merito, le cose si complicano: sulla legge elettorale, i cinquestelle insistono sulle preferenze, così come insistono sull’immunità da abolire o comunque da ridurre fortemente. I
dem, e Renzi, non è che chiudano le porte («le preferenze non le
temiamo, quante ne hai avuto tu
Alessandra, 240 mila?», fa rivolto alla Moretti), ma fissano un
paletto: «Noi ci staremmo pure,
ma bisogna vedere che ne pensano gli altri». E rilanciano: «Piuttosto, che ne pensate delle primarie per legge?». Bressa veste i
panni del professore che è e fa
presente «guardate che anche
con i collegi si rischia il controllo
negativo sul voto», con Di Maio
che fa lo studente irriverente, «ci
dica lei quanto è giusto che lo sia,
ce lo dica lei». Rivolto a Renzi, il
vice presidente della Camera fa:
«Lei, presidente, si arrampica sugli specchi», e Matteo, «co’ sta
FISSATO IL CALENDARIO:
LE RIFORME SONO
LA PRIORITÀ, DA LUNEDÌ
SI VOTA. IL VIA LIBERA
ENTRO DUE
SETTIMANE
Matteo Renzi con Gianclaudio Bressa e Deborah Serracchiani all’incontro con M5S
I Comuni
Fassino: più sindaci
nella nuova Camera
Sono pochi 21 sindaci nel nuovo
Senato delle autonomie, anche
perchè i Comuni italiani sono
oltre 8 mila: lo ha detto a chiare
lettere oggi, al termine
dell'Ufficio di presidenza
dell'Anci, l'ultimo prima della
pausa estiva, il presidente
dell'Associazione dei comuni
italiani, Piero Fassino. Che non
si è fermato qui: il metodo di
elezione dei 21 sindaci che
diventano senatori «affidato ai
Consigli regionali, non è
corretto: la nostra fonte di
legittimazione deve arrivare
dagli amministratori locali,
non dai Consigli regionali».
Anche Sergio Chiamparino è
favorevole all'ampliamento
della platea dei sindaci nel
futuro Senato.
panza», e se la tocca pure.
IL RIO DELLE AMAZZONI
Il premier punta al bersaglio vero, cerca di portare a casa qualcosa di utile alla causa. Sostiene
di riscontrare nei cinquestelle
un’apertura sul ballottaggio («se
nessuno arriva al 50,1 per cento,
si va al secondo turno ma tra liste, non tra coalizioni, per un piccolo premio», la proposta grillina), afferma che «tra le nostre e
le vostre posizioni non è che ci
sia in mezzo il Rio delle Amazzoni», quindi la proposta precisa:
«Stando così le cose, pur non essendo il M5S d’accordo con il Senato non elettivo, siete disposti
ad appoggiare altri punti della riforma costituzionale?». Qui sono i cinquestelle a tergiversare,
«veramente abbiamo presentato
solo 220 emendamenti», azzarda il neo capogruppo, «sì, ma in
aula e altrove dite che noi siamo
la P2, non potete continuare così
e poi chiederci di fare le riforme
insieme», attacca Speranza capo-
gruppo dem. Tra altri tira e molla, si conviene di tornare a vedersi non appena la riforma del Senato andrà in porto, «tra una
quindicina di giorni», pronostica
Renzi. (I capigruppo del Senato
hanno stabilito che le riforme sono «la priorità», ergo si riprende
l’esame da lunedì per il sì entro
le vacanze estive: entro 15 giorni,
ha dettato il premier).
L’impressione generale è che
entrambe le parti abbiano il fiato
grosso, il gioco del cerino non
può continuare all’infinito, forse
qualcuno lo spegnerà anzitempo. O forse no. Nel frattempo, il
premier ha ottenuto una ormai
completa istituzionalizzazione
dei cinquestelle, che dal tetto di
Montecitorio sono scesi sul tavolo del confronto sulle riforme, diventando se non un secondo forno, come minimo un interlocutore che può mettere fretta, o timore, a qualche partner delle riforme.
Nino Bertoloni Meli
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Il diktat del premier: niente ferie prima del sì su Senato e decreti
FINESTRE PER I DECRETI
Proprio per evitare rinvii, la conferenza dei capigruppo del Senato per ora non ha imposto il contingentamento dei tempi (come
temeva l’opposizione), ma ha stabilito ieri un calendario stringente: l’Aula inizierà a votare gli
emendamenti da lunedì pomeriggio e proseguirà a oltranza fino a mercoledì notte. Dopo si
apriranno alcune “finestre” per
varare i decreti: giovedì sera dovrebbe essere incardinato in Aula il provvedimento per la
L’AVVERTIMENTO
AI PARLAMENTARI:
L’INGORGO
SI RISOLVE SOLO
IN UN MODO
LAVORANDO DI PIÙ
competitività e da lunedì 28 a venerdì primo agosto il decreto Art
Bonus. Dal 4 all’8 agosto poi sarà
esaminato il decreto carceri, che
nel frattempo sarà approvato
dalla Camera insieme ai decreti
competitività e Pubblica amministrazione. Proprio quest’ultimo decreto, con ogni probabilità, costringerà i senatori a tornare a Roma a fine agosto, prima
della sua scadenza.
L'ingorgo in Parlamento
Al Senato
Alla Camera
DL INDENNIZZO CARCERI
JOBS ACT
in aula al Senato
via libera atteso entro
luglio - varo definitivo
entro dicembre
Luglio
ROMA Matteo Renzi l’aveva anticipato ai parlamentari del Pd: «Vi
chiedo di fare poche ferie. Non
come atto di flagellazione biblica, ma perché abbiamo fatto
troppi decreti e c’è un sacco di lavoro parlamentare da fare». E
quella del premier non era una
battuta. Per portare a casa la riforma del Senato e alcuni decreti
in scadenza come quelli sulla
competitività, la pubblica amministrazione, il rilancio di cultura
e turismo (l’Art Bonus), il governo è determinato a sforbiciare le
vacanze di onorevoli e senatori.
«L’ingorgo parlamentare», ha
spiegato Renzi ai suoi collaboratori, «si risolve lavorando di più.
Non c’è legge che obblighi di
chiudere il Parlamento e di riaprirlo a metà settembre come è
stato fatto finora. Quindici-venti
giorni di vacanza vanno bene lo
stesso, un italiano medio non ne
prende di più...». Tant’è, che né
la Camera, né il Senato hanno ancora fissato la pausa estiva.
In cima ai pensieri di Renzi
non ci sono i decreti in scadenza,
ma l’approvazione della riforma
del Senato all’esame di palazzo
Madama. Una riforma su cui è
precipitata una valanga di emendamenti, ben 7.800. «Un guaio
ma lo risolveremo, dicono a palazzo Chigi, «dovevamo chiudere il 23, lo faremo il 28 o il 29 luglio. Una settimana di ritardo
non è un dramma».
DL P.A.
fermo all'esame del
Senato (obiettivo: arrivare
in Aula entro il 14 luglio)
scadenza
23 agosto
atteso per
il 27 luglio
DL CULTURA
in commissione
alla Camera
scade
a fine luglio
DL COMPETITIVITÀ
all'esame della commissione
del Senato
scadenza
23 agosto
Agosto
IL RETROSCENA
DDL RIENTRO DEI CAPITALI
in aula alla Camera
da fine luglio
obiettivo: varo
entro l'estate
IL PARADOSSO
In Senato, dopo la decisione dei
capigruppo, è avvenuto un paradosso. Per cercare di rinviare il
varo della riforma costituzionale, Sel, Cinquestelle e Lega in Aula hanno perorato la causa dei
decreti a rischio-decadenza,
chiedendo di spostare il voto sul
“Nuovo Senato” a settembre. Ma
non c’è stato nulla da fare: la
maggioranza, anche con i voti di
Forza Italia, ha stabilito di andare avanti a oltranza con la riforma del Senato, concedendo ai decreti solo le tre “finestre” di votazione.
Sistemato il calendario dei lavori, Renzi dice di non temere né
i ribelli del Pd, né un eventuale
sfilacciamento di Forza Italia. «I
nostri dissidenti», sostengono
nella sede del Pd del Nazareno,
«alla fine non saranno più di
LE VACANZE DELLE
CAMERE SARANNO
PROBABILMENTE
RIDOTTE DELLA METÀ
«ALLA GENTE COMUNE
BASTANO 15-20 GIORNI»
10-12, meno di una corrente. E, a
conti fatti, saranno del tutto ininfluenti». E se Silvio Berlusconi
venisse condannato in appello
nel processo Ruby? «Forse perderà qualche altro senatore. Ma
siamo convinti che in linea di
massima riuscirà a tenere a bada
i suoi, come ha già fatto dopo l’ultima sentenza».
«BENE IL REFERENDUM»
La stima che danno i renziani è
di 200 sì a 100 no, su un totale di
320 senatori. Dunque, meno dei
due-terzi previsti dalla Costituzione per evitare il referendum
confermativo. Epilogo che non
spaventa il premier: «Se arriverà
il referendum confermativo sarà
meglio. Così la riforma costituzionale riceverà una legittimazione ancora più forte». E con la
riforma anche Matteo Renzi.
Ma non mancano le insidie durante le votazioni. Gli emendamenti giudicati “più rischiosi”
per la tenuta del testo presentato
dal
governo
sono
quelli
sull’elettività dei senatori e sull’indennità ai parlamentari.
Quando ci sono i gioco i soldi si
scatenano i basic instinct.
Albero Gentili
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Primo Piano
Venerdì 18 Luglio 2014
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Berlusconi: io terrò fede al patto
ma se aprono a Grillo salta tutto
`La giornata con gli avvocati, teso
`I dissidenti studiano le contromosse:
e preoccupato per il verdetto d’appello se ci zittiscono, pronti a occupare l’aula
IL CENTRODESTRA
ROMA «Si vedrà in aula...»: così, in
maniera sibillina, i malpancisti
forzisti ieri dribblavano le domande sulla strategia che adotteranno dopo il “no” di Silvio Berlusconi a insistere sull’elettività
del Senato. Fedeli alla consegna
del silenzio, almeno fino a oggi,
quando la sentenza d’appello del
processo Ruby non sarà pronunciata. «Qualunque essa sia, non
avrà alcuna influenza sulla riforma costituzionale: il patto del
Nazareno è blindato», hanno sottolineato fonti vicine al Cavaliere, che ieri ha seguito con attenzione lo streaming tra Matteo
Renzi e il M5S, aggrottando le ciglia quanto il leader democratico non ha escluso una trattativa
sulle preferenze. «I patti vanno
rispettati da entrambe le parti, e
se Renzi apre alle preferenze allora il banco salta», ha ripetuto
ieri, teso ma speranzoso nell’esito del verdetto, confortato dai
suoi legali che confidano in meglio, anche se i fedelissimi non
sembrano particolarmente ottimisti. «E’ sempre il tribunale di
Milano, se va bene gli toglieranno due o tre anni», ragionano.
I numeri del partito
PARLAMENTO
UE
CAMERA
SENATO
69
59
13
su
630
su
320
su 73
seggi italiani
COSÌ ALLE URNE Dati in % - Politiche (Camera), Europee
43,1
41,6
36,1 37,4 35,2
36,2
35,5
34,5
32,4
16,81
21,6
Pol. Eur. Pol. Eur. Pol. Eur. Pol. Pol. Eur. Pol. Eur.
1994* 1994* 1996* 1999* 2001* 2004* 2006* 2008 2009 2013 2014**
*Fi+An **Solo Forza Italia (compresa circoscrizione Estero)
ANSA
DIALOGO CON I MALPANCISTI
E se nel tardo pomeriggio Berlusconi è partito dalla capitale alla
volta di Arcore, oggi si terrà lontano dall’aula di giustizia dove si
decideranno le sue sorti: in mattinata sarà a Cesano Boscone per
svolgere il sevizio civile, e poi a
casa con i figli e la fidanzata
Francesca Pascale. I dolori di
Forza Italia, in questo momento,
sono dunque l’ultimo dei suoi
pensieri. «Sulle riforme si va
avanti comunque, ho dato la mia
parola a Renzi. Non potete tra-
LE TELEFONATE
DI VERDINI
AI LEALISTI:
NON POTETE
TRADIRLO COSÌ
PROPRIO ORA
dirmi in questo modo, in un momento così delicato della mia vita», è il messaggio affidato ai
suoi emissari che contattano oramai quotidianamente (e singolarmente) i malpancisti, e che gli
raccontano di un timido dialogo
con il fronte del dissenso. L’annullamento dell’annunciata autoconvocazione, mercoledì scorso, è stata interpretata come un
segnale distensivo. Ieri Saverio
Romano, da Montecitorio, escludeva convinto «qualsiasi ipotesi
di scissione», mentre l’europarlamentare Raffaele Fitto, capofila della dissidenza, ha ignorato
l’accusa rivoltagli dal capogruppo al Senato Paolo Romani, di
«pretendere una discussione sul
tasso di democrazia nel partito»,
che è «al di fuori del percorso
delle riforme».
TREGUA IN BILICO
Una tregua che, però, non è una
pace. Denis Verdini continua a
mediare tra Berlusconi e Fitto, e
ancora ieri suggeriva: «Esprimete il vostro dissenso, dite in aula
che non siete d’accordo, ma alla
fine votatele, confermate al Cavaliere la vostra fiducia». Ma Fitto
da quest’orecchio provo non ci
sente. Con Verdini come con i
suoi uomini, continua a ripetere
che in discussione non è il percorso di riforma, bensì il Senato
non elettivo. Ieri il suo cellulare
non smetteva di squillare, e a tutti l’europarlamentare pugliese ricordava quanto messo nero su
bianco nella sua lettera aperta al
Cavaliere, guardando un passo
oltre la riforma costituzionale: il
patto del Nazareno comprende il
ddl in discussione ma anche la
legge elettorale che era partita
dal modello spagnolo, poi è diventata l’Italicum e ora «vogliono metterci bocca anche i grillini, sempre con scelte unilaterali
del Pd» che, a detta di Fitto, ha
sempre fatto muro contro le proposte di Forza Italia.
Il teatro
Laura Lattuada
interpreta Marina B.
Sarà l’attrice Laura Lattuada
nei panni di Marina
Berlusconi ad aprire la
ventottesima edizione del Todi
Festival che si terrà nella
cittadina umbra dal 21 al 31
agosto prossimi. Il festival si
aprirà con la Intervista
immaginaria a Marina
Berlusconi, una pièce teatrale
di Filippo Crivelli sulla figlia
del leader di Forza Italia. Todi
Festival - «Non un instant
theatre, ma uno spettacolo
pensato molto tempo fa e il
frutto di una lunga
preparazione», ha detto il
direttore artistico del Festival,
Silvano Spada. Lo spettacolo
vuole portare in scena Marina
Berlusconi non come
personaggio pubblico ma
come donna, prima ancora che
si parlasse di una sua
eventuale discesa in campo.
MILANO La giornata di Silvio Berlusconi comincerà come tutti i
venerdì da due mesi a questa parte: quattro ore di assistenza in camice bianco ai malati di alzheimer alla Sacra famiglia di Cesano Boscone. Riabilitazione, passeggiata nel parco, pranzo. E nel
pomeriggio sentenza.
SCONTO DI PENA
Sette anni per concussione e
prostituzione minorile, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, è stato il verdetto di
primo grado nei confronti dell’ex premier. Oggi la decisione
dei giudici della seconda sezione
penale della Corte d’Appello di
Milano, che si giocherà sul crinale della concussione: se fu per costrizione o per induzione è la
scelta che dovrà compiere il collegio presieduto da Enrico Tranfa, a latere Concetta Lo Curto e
Alberto Piccinelli. Da ciò dipenderà una pena più leggera per il
fondatore di Forza Italia. Il po-
meriggio del 27 maggio 2010 Karima El Mahroug, diciassette anni, viene portata in questura, accusata di furto dall’ex amica Caterina Pasquino. Qualche ora dopo Berlusconi contatta il capo di
gabinetto Piero Ostuni, afferma
che la giovane è nipote di Mubarak e deve essere immediatamente rilasciata - senza fotosegnalazione - per evitare imbarazzanti tensioni internazionali.
Per il pg Pietro De Petris le pressioni dell’allora presidente del
Consiglio furono «un abuso colossale» e la presunta parentela
di Ruby con l’ex dittatore egiziano era una circostanza «palesemente falsa». Sostiene il pg: «E’
pacifico che la ragazza si è fermata a dormire alcune notti a casa del presidente del Consiglio.
Che faceva questa ragazza? La
prostituta. Con la telefonata ai
capi di gabinetto della questura
di Milano Silvio Berlusconi ha
compiuto una concussione per
costrizione e non per induzione». In primo grado è stato condannato a quattro anni più due
di aggravante per concussione
I GIUDICI POTREBBERO
DERUBRICARE
IL REATO
A CONCUSSIONE
PER INDUZIONE
ANZICHÉ COSTRIZIONE
IL CSM ASSOLVE
IL PM FIORILLO
CHE ERA STATA
CENSURATA PER AVER
SMENTITO LA VERSIONE
UFFICIALE SU KARIMA
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IL CONTINGENTAMENTO
E ora, a preoccupare il fronte del
“no”, ci sono anche i tempi di approvazione. Con quasi ottomila
emendamenti da discutere e votare, la parola «contingentamen-
Silvio Berlusconi
Ruby, oggi la sentenza: il Cavaliere
spera in una riduzione della pena
IL PROCESSO
to dei tempi» aleggia minacciosa, sebbene nessuno l’abbia ancora pronunciata. E i malpancisti, impossibilitati a dichiarare
per scelta tattica, si sono concentrati sui lavori dell’aula.
E su un calendario che è peggio di un girone infernale. «E’
chiaro che ci sarà un tentativo di
accorciare i tempi del dibattito,
perché con ottomila emendamenti potrebbe trascorrere anche un mese», è la previsione
condivisa dai dissidenti. Che, se
passasse questa linea, si sentirebbero autorizzati a reagire. Come? C’è chi pensa ad abbandonare sobriamente l’aula, ma i più
hanno un altro piano: «Senza
confronto occuperemo l’aula a
difesa dell’elettività dei senatori». Come i 5 Stelle dei tempi
d’oro. Sempre che non ci siano
delle defezioni. I numeri del fronte del “no”, infatti, restano insondabili, e la chiamata a una «pausa di riflessione» lanciata alla Camera da Renata Polverini non è
rimasta inascoltata. Di certo, da
lunedì si ballerà.
Sonia Oranges
per costrizione, oltre a un anno
per prostituzione minorile. Ma
se i giudici derubricassero il reato a induzione, la pena potrebbe
anche essere dimezzato. Per effetto della legge 190 del 6 novembre 2012 sull’anticorruzione e
della successiva sentenza 3251
del 5 dicembre 2012 della sesta
sezione penale della Cassazione,
la concussione per induzione
prevede da 3 a 8 anni di reclusione (anziché dai 4 a 12 precedenti), mentre la costrizione è stata
aumentata da 6 a 12 anni. Una
condanna definitiva, la prima dopo l’affidamento ai servizi sociali, potrebbe costare all’ex premier la revoca del beneficio concesso dal Tribunale di Sorveglianza. Berlusconi sta infatti
scontando il residuo anno dei
quattro di pena per frode fiscale
(tre sono coperti dall’indulto del
2006) e una conferma in Appello
e Cassazione innescherebbe un
effetto a catena: perdita del beneficio dell’indulto per la condanna Mediaset, dieci anni da scontare ai domiciliari e perdita
dell’agibilità politica.
Karima El Mahroug
alias Ruby Rubacuori
IL CASO MINETTI
Intanto per il caso Ruby c’è già
un verdetto favorevole. Anna
Maria Fiorillo, giudice del Tribunale dei minori, è stata assolta
dal Consiglio superiore: «esclusi
gli addebiti» a suo carico nell’affidamento di Ruby a Nicole Minetti. Alla Fiorillo era stata inflitta la sanzione della censura, ma
la Cassazione aveva annullato
con rinvio la sentenza rimarcando che il pm aveva diritto a rilasciare dichiarazioni - in contrasto con quelle del ministro degli
Interni Roberto Maroni - per ristabilire la verità su Karima.
Riassunta nell’intercettazione
letta in aula dal suo difensore
Nello Rossi, procuratore aggiunto di Roma: «E quindi niente,
quindi la mette in una in una comunità, sperando che sia aperta. Se non dovesse accoglierla,
l’autorizzo a trattenerla fino a
domani mattina», sono le disposizioni all’agente Ermes Cafaro.
Insomma, «senza ombra di dubbio - ha sostenuto Rossi - la dottoressa Fiorillo non ha mai autorizzato l’affidamento della minore alla Minetti ma ha insistito
perché venisse accolta in una comunità protetta, autorizzando il
suo trattenimento nel corso della notte in Questura». La Fiorillo,
spiega, «finché è stato possibile
ha tutelato la sua immagine con
il silenzio», ma «dopo le dichiarazioni di Maroni sarebbe stato
un avallo alle sue parole e un vulnus all’immagine di imparzialità
della magistratura». Vero che le
dichiarazioni del pm «sono state
rese d’impulso, si è trattato però
di un impulso sano, serio. Dettato dalla coscienza e non della vanità. Raramente come in questo
caso è emersa una nitida verità
sulla condotta del magistrato, su
cui si è basata la sua difesa dell’onore professionale e della magistratura».
Claudia Guasco
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-MSGR - 14 PESARO - 37 - 18/07/14-N:
Pesaro
[email protected]
www.ilmessaggero.it
Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
METEO
Venerdì 18
Luglio 2014
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
Il Festival
Urbino diventa
la capitale
della musica
antica
L’inaugurazione
Tanti artisti
e un bagno di folla
per la “prima”
di Ca’ Pesaro
Gente di Marca
Perini a pag. 50
A pag. 50
De Signoribus a pag. 53
Le fiabe delle Marche
più belle della tv
Alla riscoperta di una ricchissima tradizione orale
raccolta e raccontata da tanti grandi studiosi
Ospedale, la vittoria di Ricci
Il sindaco dopo il faccia a faccia con Mezzolani: «Il budget sarà incrementato, è un passo avanti»
`Un tavolo tecnico per comparare i costi dei siti e un altro con Fano sulla riorganizzazione interna
`
La Regione rimette in discussione
il nuovo ospedale a Fosso Sejore.
«Verrà aperto un tavolo per comparare i costi con il sito di Muraglia», anticipa Ricci. I 20 posti di
Medicina torneranno a Pesaro il
prossimo anno. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, all'uscita dall'incontro di ieri ha parlato di «passi
in avanti», sul recepimento dei
punti in tema sanitario approvati
dal consiglio comunale. Con l'assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani, il direttore generale di Marche-Nord Aldo Ricci
e la dirigente dell'Area Vasta Maria Capalbo, il primo cittadino (accompagnato dall'assessore Mila
Della Dora e dal presidente della
Commissione Sanità Andrea Nobili), ha affrontato tutti quei fronti
sui quali nelle ultime settimane
ha lanciato forti perplessità e malumori. Dalla Regione sono arrivate risposte soprattutto sul budget, che potrebbe essere aumentato oltre i 6 miloni mancanti, e sul
nuovo ospedale, mentre per quanto riguarda la riorganizzazione
dei reparti, il sindaco per il momento ha chiesto «l'apertura di
un tavolo insieme al sindaco di Fano, per ridiscutere la nuova organizzazione. Perché ci sono aspetti
che non ci convincono».
Delbianco a pag. 39
Sanità
Scavolini: «Non bastiamo in due o tre»
Urbino in campo
per avere
l’Area Vasta
Urbino con Gambini chiede
maggior ascolto sui problemi
della sanità a partire dal
nuovo ospedale e ricorda le
criticità del suo nosocomio
sollecitando interventi. E
vuole l’Area Vasta a Urbino.
A pag.39
Violenza sessuale su minori
condannato a otto anni
La Corte d’Appello aumenta la pena di primo grado a 59enne pesarese
LA SENTENZA
Fano, torna balneabile
il mare del Lido
Cessato l’allarme batteri, il sindaco di Fano ha revocato i divieti di
balneazione per i tratti mare del
Lido e dell’Arzilla.
Scatassi a pag. 43
Il meteo
Tutti al mare
nel weekend
Il bel tempo condizionerà positivamente l’intero week-end. Oggi il
tempo si confermerà stabile e soleggiato, con scarsi e limitati annuvolamenti pomeridiani che non
causeranno precipitazioni significative. I venti saranno deboli o moderati di maestro, con mare da poco mosso sino a mosso al largo. Domani e dopodomani il sole dominerà incontrastato su coste ed aree
collinari. Annuvolamenti pomeridiani sui rilievi ma senza fenomeni degni di nota. Domenica caldo
afoso. Le temperature odierne tra
22 e 33˚C, le minime tra 11 e 22˚C.
Otto anni di reclusione contro i 7
anni e 6 mesi comminati in primo grado dal Tribunale di Pesaro. Ieri la Corte d’Appello di Ancona ha aggravato la pena nei
confronti di un 59enne pesarese,
accusato di violenza sessuale su
minori. L’uomo era stato condannato per aver abusato del figlio 11enne della sua seconda
convivente nel corso del 2007. Il
giudice di primo grado lo assolse
invece dall’accusa di abusi nei
confronti della sua figlia carnale,
una bambina di 3 anni. Abusi
che avrebbe perpetrato nella primavera del 2001. Il collegio di secondo grado, presieduto dal giudice Bruno Castagnoli ha confermato la condanna per gli episodi
del 2007, ma ha ritenuto responsabile l’uomo anche per una parte delle accuse del 2001. Parzialmente accolto il ricorso proposto dalla Procura pesarese, così
come quello del legale di parte civile, avvocato Guidumberto
Chiocchi. Secondo la difesa dell’imputato, le accuse sarebbero
stato il mero frutto di una vendetta della prima compagna dell’uomo. La donna, sempre secondo la tesi difensiva, avrebbe inventato le accuse per motivi di
gelosia. Nel 2007 l’imputato
avrebbe invece toccato nelle parti intime il figlio 11enne della seconda compagna, inducendo il
minore anche ad altri atti. Pienamente confermate le accuse.
L’udienza d’appello si è svolta ovviamente a porte chiuse.
Gino Bove
Un patto per l’ambiente, con tanto
di zone 30km/h in tutta la città e il
ripristino delle centraline per le rilevazioni dello smog. Le associazioni ambientaliste Legambiente,
Lupus in Fabula, Wwf e Circolo
Rosso e Verde hanno incontrato il
Comune per condividere un documento per “migliorare la qualità
della vita in città”. Gli assessori Rito Briglia e Andrea Biancani hanno rimandato il discorso a settembre, accettando parzialmente il documento. Massimo Pandolfi, Flavio Angelini, Enzo Frulla, Maria
Luisa Gaudiano hanno puntato
forte su diverse aree tematiche.
«Vuelle, la città può fare di più»
Valter Scavolini: «A Pesaro si potrebbero trovare 12-15 persone
per aiutare la Vuelle»
Cataldo a pag.47
«Ormai non si parla più di qualità
dell’aria. La centralina che misurava i valori del traffico è stata dismessa e oggi ci troviamo a commentare dati di una stazione in un
parco. Serve un monitoraggio
completo delle polveri sottili, ma
pensiamo anche che tutta l’area
urbanizzata debba essere trasfor-
SOLLECITATE
ZONE 30 KM ORARI
IN TUTTA LA CITTÀ
E IL RIPRISTINO
DELLE CENTRALINE
PER RILEVARE LO SMOG
L’INIZIATIVA
Ucchielli e Sgarbi insieme
per rilanciare a livello culturale
e turistico il territorio di Vallefoglia. La proposta parte dal sindaco del neo Comune che scrive
al noto critico d’arte e ora anche
assessore alla cultura di Urbino,
per prospettargli la condivisione su un progetto culturale per
valorizzare una realtà a metà
strada tra il mare di Pesaro e la
città d’arte di Urbino con un patrimonio culturale ricco di storia: se Colbordolo diede i natali
(1440) a Giovanni Santi pittore,
letterato, scenografo e autore di
rappresentazioni teatrali, nonché padre di Raffello Sanzio, a
«Sant’Angelo in Lizzola nacquero l’architetto e ingegnere Giovanni Branca e Terenzo Mamiani, letterato e statista che svolse
un ruolo di primo piano nel Risorgimento italiano. Sempre a
Sant’Angelo sono legati i nomi
di Giulio Perticari e di sua moglie Costanza Monti, con il loro
cenacolo di intellettuali tra i
quali Leopardi e Rossini». Ma
non solo, perché – prosegue Palmiro Ucchielli (foto)- «ciascuno
dei numerosi borghi e castelli di
Vallefoglia custodisce preziosi
tesori d’arte e non mancano edi-
IL NEOSINDACO
«CARO VITTORIO
TI PROSPETTO
UN PROGETTO
CULTURALE
PER RILANCIARE
IL TERRITORIO»
Chiesto un patto per l’ambiente
LE ASSOCIAZIONI
Ucchielli
scrive a Sgarbi:
«Insieme
per Vallefoglia»
Traffico e smog
mata in zone 30, oltre a puntare su
parcheggi scambiatori fuori dalla
città come a Campanara e Adriaticarena». Quanto ai rifiuti «vanno
diminuiti. Se ne producono 600 kg
pro capite contro una media nazionale di 400. La tariffa va tarata
su quello che non è più riciclabile.
Per questo chiederemo l’estensione del porta a porta in tutta la città». Poi c’è il piano regolatore. «Basta consumo di territorio, vale anche per il nuovo ospedale che deve
essere a Muraglia. Servono anche
varianti che prevedano il ritorno
di terreni edificabili in agricoli».
Un cenno anche alla pista ciclabile
in Baia Flaminia. «Invece di rubare la spiaggia, basterebbe proseguire l’attuale sulla strada».
fici di singolare valore e bellezza, dalle piccole chiese di campagna alle pievi. Nel territorio
di Vallefoglia si trova tra gli altri
Montefabbri, uno dei borghi più
belli d’Italia, autentico scrigno
di pace e bellezza; poco sotto,
lungo il corso del fiume, è possibile visitare il cinquecentesco
Mulino di Ponte Vecchio, intorno al quale si tramandano ancora le leggendarie gesta della
Banda Grossi. Ma la vera sorpresa di Montefabbri è la Pieve di
San Gaudenzio che conserva le
più antiche opere decorative in
stucco delle Marche, scagliole
in bianco e nero del medesimo
autore: paliotti, pannelli e lapidi
risalenti alla fine del XVII secolo. La chiesa è ricca di marmi,
ha una cripta del XII secolo dove sono custodite le spoglie di
Santa Marcellina (patrona del
borgo) e una quattrocentesca
torre campanaria alta 25 metri». Non da ultimo, Ucchielli
chiede di valorizzare il Centro
Culturale Giovanni Santi, creato nel 1994 per le celebrazioni
dell’artista a 500 anni dalla morte, con una mostra permanente
dal titolo “El paternal mio nido”. Un patrimonio importante
sul quale Vallefoglia intendere
investire. E valorizzare. Magari
con lo stesso Sgarbi Dr.House
dell’arte.
Federica Facchini
-MSGR - 14 PESARO - 38 - 18/07/14-N:
38
Marche
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Regione a caccia
di fondi europei
per tecnologie
giovani e lavoro
`Approvati tre piani
per intercettare
oltre un miliardo
SVILUPPO
ANCONA Seduta “europea” per il
Consiglio regionale. L’aula approva il Programma operativo regionale (Por) per i prossimi sette anni.
Lo strumento per intercettare 1,2
miliardi stanziati dall'Europa. Tre
gli atti discussi ieri, il Programma
di sviluppo rurale (Psr), per il quale sono a disposizione 580 milioni,
il Fondo sociale europeo (Fse), che
ha una capacità di investimento di
287 milioni e il Fondo europeo di
sviluppo regionale (Fesr), che indirizza nelle Marche 337 milioni. Ieri il sì dell'aula, prima del passaggio in Europa il 22 luglio e a settembre il via ai bandi per intercettare i finanziamenti, praticamente
l'unica liquidità su cui potrà contare la Regione per il 2014-2020.
Ad illustrare i settori a cui destinare i soldi del Psr, il consigliere
Pd, Fabio Badiali. «Si amplia il ventaglio delle azioni possibili, favorendo chi opera nelle aree rurali ha affermato Badiali -, perseguendo gli obiettivi della competitività,
della tutela ambientale, dell'inclusione sociale, dell'occupazione giovanile, della ricerca e dello sviluppo tecnologico, dell'aggregazione
tra imprese per aggredire i mercati
esteri». Concorde sull'importanza
dell'atto la relatrice di minoranza
Graziella Ciriaci (Fi) che sottolinea: «Abbiamo chiesto ed ottenuto
un'attenzione particolare per i giovani, la formazione e l'informazione».
A spiegare le novità sul Fse, Luca Marconi (Udc). «Per i prossimi
sette anni, le risorse del Fondo verranno interamente destinate a progetti innovativi su tre assi di intervento: inclusione sociale (50 milioni), politiche del lavoro (200 milioni), formazione (37 milioni)». Dieci milioni in più rispetto al settennato precedente che per Erminio
Marinelli (Per le Marche), relatore
di minoranza, «rappresentano
una grande opportunità. Si tratta
di risorse da indirizzare verso gli
obiettivi dell'inserimento lavorativo, dell'inclusione sociale, dell'
istruzione e formazione, del miglioramento dell'efficienza della
pubblica amministrazione».
Ultimo atto all'attenzione dell'
Assemblea il Fesr, introdotto dalle
relazioni di Adriano Cardogna
(Verdi) e di Umberto Trenta (Fi). «I
337 milioni del Fondo - ha illustrato Cardogna - saranno da impiegare verso gli obiettivi della ricerca,
dell'agenda
digitale,
della
competitività dei sistemi produttivi, dell'energia sostenibile, del clima e della tutela dell'ambiente».
Per Trenta, che pure annuncia
l'astensione del suo gruppo, quello
del Fesr è «un provvedimento al
quale affidare le speranze di uscita
dalla crisi e di rilancio». Alla fine
della discussione i tre atti vengono
approvati a maggioranza. Innegabile per tutti l'importanza di questi
ALLUVIONE
SOSPESE LE RATE
DEI MUTUI
Emanata l'ordinanza del capo
del Dipartimento della
Protezione civile Franco
Gabrielli per il maltempo che
ha investito le Marche, in
particolare l'area di Senigallia,
dal 2 al 4 maggio scorsi.
L’ordinanza stabilisce le prime
disposizioni urgenti, consente
di chiedere la sospensione
delle rate dei mutui, e contiene
due adempimenti importanti,
uno sugli enti locali e un altro
per la ricognizione del
fabbisogno del patrimonio
pubblico. Gli enti locali colpiti
dovranno rendicontare le
spese sostenute per gli
interventi di soccorso e
assistenza alla popolazione,
per l'autonoma sistemazione e
per la tutela della pubblica e
privata incolumità, che
potranno essere finanziate con
i 10 milioni di euro già stanziati
con la dichiarazione dello stato
di emergenza da parte del
Consiglio dei ministri.
PALAZZO RAFFAELLO
MESSINA: «L’IDV ALLE URNE
CON UN SUO CANDIDATO»
L’aula del Consiglio regionale
Ncd
Bugaro incontra Alfano
«Progetto per le regionali»
ANCONA Ncd sta lavorando ad un
“progetto pilota, un progetto
Marche” in vista delle
regionali. Lo ha detto il
coordinatore regionale di Ncd
Giacomo Bugaro che ieri ha
incontrato il leader Angelino a
Alfano a Cingoli « La situazione
è fluida, molto dipende dai
rapporti con Forza Italia, che
per altro vanno definiti in un
quadro nazionale». Gli
esponenti di Ncd comunque
vedono «molte opportunità a
livello locale».
1,2 miliardi europei per il futuro
delle Marche, ma forti restano le
critiche dell'opposizione sul provvedimento regionale. Oltre all'
astensione di Fi, contro il documento il consigliere Giovanni Zinni (FdI-An). «All'Europa - ha rilevato - diamo sempre di più di ciò che
riceviamo. In particolare, per
quanto riguarda il Psr è stato già
giudicato negativamente da tutte
le organizzazioni di riferimento
del mondo rurale». Critico anche
Raffaele Bucciarelli (Federaz. Sinistra). «Questi tre strumenti avrebbero potuto dare una speranza,
ma non ne hanno alcuna forza,
perché sono scollegati, non sanno
programmare e non semplificano
i processi».
Agnese Carnevali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Il candidato alla presidenza
della Regione dovrà avere
un'investitura popolare, si
scelga dunque attraverso le
primarie di coalizione alle
quali Idv parteciperà con un
proprio candidato». Lo ha
detto il segretario nazionale
dell'Italia dei Valori Ignazio
Messina in visita ad Ancona.
«Lavoriamo con uno spirito di
collaborazione nel
centrosinistra dove siamo uno
dei pochi schieramenti che ha
una sua identità. Abbiamo un
confronto con il Pd, non per
essere subalterni a loro ma per
contribuire con spirito
costruttivo alla risoluzione di
istanze per tutelare i cittadini ha aggiunto -.Vogliamo
confrontarci su temi a noi
cari».
Distretti
industriali:
lieve ripresa
dell’export
ECONOMIA
Nel primo trimestre dell'anno
le esportazioni dei distretti delle Marche tornano a crescere,
ma con un ritmo prossimo allo
zero (+0,2%), meno vivace rispetto alla media dei distretti
italiani (+5,4%). È quanto emerge dal Monitor dei Distretti delle Marche di Intesa San Paolo
per Banca dell'Adriatico. A penalizzare la performance hanno contribuito soprattutto i risultati negativi sul mercato
russo (-18%). Proprio i distretti
del sistema moda, calzature di
Fermo (-2,4%), pelletterie del
Tolentino (+3,2%) e Jeans Valley di Montefeltro (-1,9%), maggiormente esposte sul mercato
russo, evidenziano una frenata. Anche il distretto delle cucine di Pesaro (-0,5%) scontano
un calo del 28,5% dell'export in
Russia. Positiva invece l'andamento delle imprese della meccanica, con le macchine utensili e per il legno (+14,3%) trainate dal boom registrato sul mercato americano (+54,2%), e delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (+1,4%).
-MSGR - 14 PESARO - 39 - 18/07/14-N:
39
Pesaro
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Ospedale, si riapre il confronto sul sito
`Il sindaco: «Passi avanti»
La Regione rimette in discussione il nuovo ospedale a Fosso Sejore. «Verrà aperto un tavolo per
comparare i costi con il sito di
Muraglia», anticipa Ricci. I 20 posti di Medicina torneranno a Pesaro il prossimo anno. Il sindaco
di Pesaro Matteo Ricci, all'uscita
dall'incontro di ieri ha parlato di
«passi in avanti», sul recepimento dei punti in tema sanitario approvati dal consiglio comunale.
Con l'assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani, il direttore generale di Marche-Nord Aldo Ricci e la dirigente dell'Area
Vasta Maria Capalbo, il primo cittadino (accompagnato dall'assessore Mila Della Dora e dal presidente della Commissione Sanità
Andrea Nobili), ha affrontato tutti quei fronti, comprese le liste
d'attese, la mobilità passiva e le
sofferenze del pronto soccorso,
sui quali nelle ultime settimane
ha lanciato forti perplessità e malumori, cristallizzandole in un documento politico approvato anche dall'opposizione. Dalla Regione sono arrivate risposte soprattutto sul budget, che potrebbe essere aumentato oltre i 6 miloni
mancanti, e sul nuovo ospedale,
mentre per quanto riguarda la
riorganizzazione dei reparti, il
sindaco per il momento ha chiesto «l'apertura di un tavolo insieme al sindaco di Fano, per ridiscutere la nuova organizzazione.
Perché ci sono aspetti che non ci
convincono. Ora ci sono due amministrazioni diverse e vogliamo
un confronto, subito e insieme».
In una riunione alla quale non
era presente il sindaco fanese
Massimo Seri, parte dell'attenzione si è concentrata su Pesaro e sul
«problema che c'è» al San Salvatore. «Ci è stato risposto che i 20
posti letto di medicina vengono
spostati solo temporaneamente
su Fano, a causa del cantiere in
corso. E saranno ripristinati nel
2015». Poi si è affrontata la questione del nuovo ospedale. «Se il
problema principale è il costo,
noi riteniamo che Muraglia sia
l'area più adatta – ha ribadito Ricci - Abbiamo anche espresso le
nostre perplessità rispetto al meccanismo di finanziamento del
nuovo ospedale. Che si basa in
gran parte sulla valorizzazione
immobiliare, in un momento in
cui il mercato dell'edilizia è quello che è». La Regione, rimettendo
di fatto in discussione il sito di
Fosso Sejore, per il quale si aspettava solo il bando, ha accettato di
istituire un tavolo tecnico con i
due Comuni, «per comparare i costi dei vari siti e andare vedere nei
fatti se, come diciamo noi, il sito
di Muraglia è quello su cui si risparmia di più. Oltre ad affrontare in modo più consapevole il
meccanismo del finanziamento».
Altro nodo messo in evidenza dalla mozione sanità, sulla quale anche l'ex sindaco Ceriscioli aveva
pizzicato la Regione negli ultimi
mesi del suo mandato, è quello
del ripristino del budget per Marche-Nord tagliato nel 2012. «Su
questo aspetto l'assessore ha dato
risposte positive – sottolinea Ricci - Non solo ha confermato il ripristino dei 6 milioni di euro, ma
ha anche aperto alla possibilità di
un incremento dei fondi. Ci è stato garantito che con questo budget sono già in corso, e sono in
previsione nei prossimi mesi, interventi rispetto alle esigenze di
personale e attrezzature. In particolare – continua - per quello che
riguarda il sito di Pesaro, su radiologia, Fivet, neurochirurgia,
medicina nucleare, radioterapia
e chirurgia vascolare. Quattro milioni sono già arrivati. Ai sei complessivi quindi potrebbero aggiungersi altre risorse che si stanno ridefinendo per l'azienda ospedaliera». Sulle liste d'attesa «sono
stati annunciati provvedimenti legati al budget che, a parere di Regione, Asur e Azienda Ospedaliera, dovrebbero dare risultati già
nei prossimi mesi».
Thomas Delbianco
Rumori, locale
da spostare
I residenti
«Sarà peggio»
Fiorenzuola
Balducci:
«Niente lettini
sulla spiaggia»
VIA GAVARDINI
SAN BARTOLO
Tornano a farsi vivi i residenti di
via Gavardini, furiosi per gli schiamazzi di un locale «Gli interventi
di questi giorni - spiegano - mancano di una reale conoscenza della situazione anche perché non subita e vissuta personalmente in
prima persona. Rivitalizzare e vivacizzare il centro storico, diventa
così un totem che sfocia nella deriva di pura demagogia politica. La
nostra tolleranza e pazienza è dimostrata dal fatto che sopportiamo e subiamo da due anni i rumori e la confusione procurata dall’attività del locale, e che più volte
abbiamo sollecitato informalmente il gestore del locale al rispetto di
qualche regola minimale senza ottenere considerazione e rispetto.
La nostra tolleranza è ancor maggiormente testimoniata dalle tardive date con cui si è proceduto alle rimostranze ufficiali nei confronti del non più tollerabile situazione di disagio provocata dal rumore fino a tarda notte, oltre le 3
di ogni sera dell'anno senza interruzione». Bocciato anche il paventato trasloco: «Apprendiamo con
sorpresa la proposta del Comune
che prevederebbe la ricollocazione del Viator all’interno del cortile
retrostante Palazzo Gradari. Il
problema dell’impatto acustico rimarrebbe invariato, anzi potrebbe acquisire ancor maggior rilievo
ed ampiezza».
Né lettini, né ombrelloni nella
spiaggia di Fiorenzuola. Dopo il
botta e risposta tra associazioni
ambientaliste e il sindaco Matteo
Ricci è il presidente del Parco San
Bartolo Domenico Balducci ad intervenire sulla paventata ipotesi di
realizzare uno stabilimento balneare privato nella spiaggia libera
di Fiorenzuola. «Non mi pare che
qualcuno nell'amministrazione comunale e tanto meno nel Parco,
pensi di “romagnolizzare” la spiaggia di Fiorenzuola – spiega il presidente del San Bartolo - Credo che
pensare di prevedere una concessione balneare vera e propria, con
lettini ed ombrelloni, in quel luogo
sarebbe come trasformare un diamante in pietra, con tutto il rispetto per le pietre sicuramente più
utili dei diamanti. Altro discorso, e
mi pare che il sindaco lo abbia precisato, è dare attuazione al Piano
del Parco cercando di coniugare
sviluppo e tutela attraverso un
punto ristoro, garantendo servizi
igenici dignitosi, pulizia e sicurezza. Una gestione che potrebbe trasformarsi oltre che in opportunità
di lavoro, anche in uno strumento
di informazione e prevenzione su
un area estremamente sensibile».
Sul fronte del trasporto dal borgo
alla spiaggia Balducci insiste per
«un mezzo elettrico che potrebbe
essere gestito dagli stessi soggetti
che gestiranno il resto».
Budget incrementato e tavolo
con Fano su riorganizzazione
IL FACCIA A FACCIA
Caso Rodari
Saranno gratis
le analisi
sui bambini
LA SCUOLA
Il progetto del nuovo ospedale unico a Fosso Sejore
Ma Urbino chiede maggior ascolto
SANITÀ
Urbino si prende sulle spalle l’entroterra e rivendica più considerazione sulla sanità. Maurizio Gambini (foto) sindaco di Urbino, non
ci sta alla spartizione dei servizi
sanitari tra Fano e Pesaro, e sul
progetto del nuovo ospedale unico chiede «più considerazione per
quei territori che si sono visti cancellare un servizio e che ora non
siedono nemmeno al tavolo decisionale. Chiederò nel prossimo incontro con l’assessore Mezzolani
di convocare tutte le aree interessate per sentire la loro valutazione
sulla posizione futura del nuovo
ospedale. Qui non è una questione
di campanile, ma di rispetto per i
territori. Nella trattativa tutti devono avere lo stesso peso, non deve essere una questione tra Pesaro, Fano e Urbino. Inoltre noi vogliamo capire le motivazioni delle
scelte fatte fino adesso sulla sanità
anche oltre l’ospedale unico».
E proprio da questo concetto che
emerge un altro fronte su cui Urbino sta battendo i pugni: l’ospedale
di rete Santa Maria della Misericordia. «Il nostro nosocomio presenta delle criticità con un calo
evidente nella qualità del servizio
sanitario. Per il momento stiamo
studiando le criticità per avere un
quadro ben definito e per non farci trovare impreparati». Criticità
studiate a fondo dall’assessore ai
servizi sociali, Lucia Ciampi: «Abbiamo carenze in endocrinologia,
in neurologia, nel pronto soccorso
dove al più presto va aumentato il
personale vista la chiusura di Sassocorvaro e Cagli. Abbiamo delle
liste d’attesa troppo lunghe: per
questo dobbiamo rivedere la convezione con Montefeltro Salute.
Auspichiamo che i nuovi primari
abbiano un curriculum adeguato
e chiediamo inoltre trasparenza
nelle decisioni amministrative.
Importante sarebbe aprire un reparto di medicina d’urgenza per
non intasare rianimazione. Se Urbino è ospedale di rete deve essere
molto di più di un poliambulatorio».
Anche il consigliere regionale Elisabetta Foschi evidenzia i molti
problemi del nosocomio ducale:
«Urbino non può essere ospedale
di rete solo sulla carta. Di fatto, do-
GAMBINI:
«NEL NOSTRO
NOSOCOMIO
CARENZE E CALO
DELLA QUALITÀ»
RIVENDICATA
L’AREA VASTA
TRIBUNALE DI PESARO
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PSR210655
po la conversione degli ospedale
minori in case della salute, Urbino
è rimasto l’unico nosocomio di
Area Vasta e sta subendo depotenziamenti e riduzioni inaccettabili.
La diabetologia è in evidente difficoltà, il pronto soccorso non ha
spazi adeguati e sufficienti a rispondere ad un intero territorio,
chirurgia e medicina non funzionano al meglio, oculistica rischia
di chiudere lasciando spazio solo
alla società pubblico-privata Montefeltro Salute». Altro fronte aperto è quello che riguarda la sede di
Area Vasta: «Lo spostamento della sede a Fano è ingiustificabile e
va contro la legge» attacca il presidente del consiglio comunale,
Massimo Guidi. Maurizio Gambini ci mette il carico: «E’ una forzatura, non c’è nessuna logica per tenere la sede a Fano». Intanto ieri la
Foschi ha presentato in Regione
una mozione per spostare l’attuale sede dell’Area Vasta ad Urbino:
«Nella nostra provincia il capoluogo è doppio e quindi non potendo
Pesaro ospitare la sede dell’Area
Vasta era corretto che venisse spostata ad Urbino anche perché la
città è baricentrica rispetto al territorio e inoltre ad Urbino l’Asur
dispone di locali propri» non come a Fano dove gli uffici sono in
affitto.
Andrea Perini
Gli esami sugli alunni e sul personale che negli ultimi due anni hanno respirato le esalazioni nocive
della scuola Rodari saranno gratuiti. Questo è l'impegno che i genitori hanno strappato all'Asur.
«Un'indagine verrà fatta», riferisce Andrea Giorgini, rappresentante delle famiglie, ma di che tipo
ancora non è stato deciso. Ora non
si parla più di screening sanitario.
«L'Asur non vuole utilizzare questo metodo, perchè dice che bisogna avere dei dati sui quali rapportarsi, mentre per lo stirene ci sono
solo parametri relativi agli adulti e
con valori più alti rispetto a quelli
registrati a scuola». L'Azienda Sanitaria ha comunque indicato la
strada di un «monitoraggio per capire se questa esposizione ai materiali possa avere delle complicazioni mediche a livello di salute
sui bambini». In ogni caso, per decidere a quali esami sottoporre gli
alunni, l'Asur attenderà il parere
dell'Istituto Superiore di Sanità.
Intanto, un gruppo di genitori ha
scritto una lettera ai consiglieri di
opposizione Fabrizio Pazzaglia
(M5S) e Roberta Crescentni (Siamo Pesaro), ai quali chiedono
«quale sia l'utilità a livello sociale
della vostra azione. Di fronte ad
un errore, l'amministrazione locale si sta adoperando per una volta
in modo celere per trovare delle
soluzioni e per ripristinare l'ambiente di una scuola che non è
quella dello stirene, ma rappresenta un'eccellenza a livello nazionale. Le soluzioni in questo momento ci sembrano prioritarie rispetto
alle responsabilità che comunque
rimangono e saranno verificabili.
Preferiremmo che il vostro atteggiamento fosse sì vigile, ma cooperativo e indirizzato alla costruzione di una soluzione e non alla distruzione a prescindere». Immediata la replica dei Cinque Stelle,
con la presidente della Commissione Controllo Atti Edda Bassi:
«Non abbiamo mai detto di voler
bloccare i lavori, abbiamo invece
richiesto che il controllo durante
gli stessi fosse stringente per garantire il buon andamento delle
cose e la verifica. Nonostante l'inizio tanto repentino dei lavori, ci è
stato spiegato che non saranno ultimati per l'apertura dell'anno scolastico e che è già stata trovata un'
altra sistemazione. Quindi c'era
davvero tanta fretta da non potersi neppure fermare a fare una riflessione su un adeguato cronoprogramma?»
T.D.
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Venerdì 18 Luglio 2014
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da alcuni anni
Ufficio Caccia, al processo
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TRIBUNALE
`Doppi lavori e assenze ne sono stati 4 negli ultimi tre
Galuzzi: «Fatti isolati
ma chi sbaglia paga»
IL CASO
«Chi sbaglia paga» dice il commissario della Provincia Massimo Galuzzi, da poco insediato e
già vicepresidente con Matteo
Ricci. Tra le tante “gatte da pelare” che l’ex sindaco di Urbino
dovrà gestire da qui ad ottobre,
quando si insedieranno i nuovi
rappresentanti istituzionali dell’ente, c’è anche quella del procedimento aperto nei confronti
di un dipendente.
Che rischia il licenziamento
per giusta causa dato che senza
alcuna autorizzazione, secondo le contestazioni, svolgeva
un doppio lavoro. «Occorre
sempre fare il proprio dovere
con massimo impegno e serietà
sia nel settore privato che in
quello pubblico – commenta il
commissario Galuzzi – E’ un
dovere di ognuno di noi, a maggior ragione in considerazione
del periodo storico che stiamo
attraversando. Purtroppo la crisi economica persiste e di questi tempi avere un lavoro è considerata una vera fortuna: credo allora che sia ancora di più
un dovere morale quello di
svolgere al meglio la propria attività».
A dire la verità di casi simili ce
anni. Il primo nel 2011 e l’ultimo a novembre 2013: 4 licenziamenti per giusta causa.
Uno riguarda un cantoniere
dell’entroterra accusato di aver
chiesto il pizzo ai privati incaricati di pulire le strade dalla neve. Un altro invece prometteva
posti di lavoro a tempo indeterminato in Provincia in cambio
di denaro. Entrambi sono stati
denunciati e poi licenziati. Stessa sorte per due dipendenti
che, nonostante il cartellino
fosse regolarmente timbrato,
erano assenti dal luogo di lavoro.
«Il 99% dei dipendenti dell’amministrazione provinciale sono
persone perbene che affrontano il lavoro con serietà anche in
questa delicata fase di transizione che vedrà la trasformazione della Provincia in un ente
di secondo grado – conclude
Galuzzi – Poi ci sono alcuni singoli casi di lavoratori che fanno
i furbi, che non si comportano
in maniera regolare e che non
rispettano le normative vigenti. Ecco, con queste persone siamo stati e continueremo ad essere intransigenti. Il futuro dell’ente? Tuteleremo i posti di lavoro dei nostri dipendenti e cercheremo di gestire nella migliore maniera possibile questa delicata fase in cui l’incertezza
non aiuta certo a portare avanti
l’attività con serenità».
Lu.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il commissario della Provincia Massimo Galuzzi
Isola del Piano
Festival contro le mafie
L’appuntamento è per stasera,
dopo le 19, alla Fattoria della
Legalità di Isola del Piano
(località Castelgagliardo) con
Liberarte – Festival contro le
mafie. Si festeggia l’ultimo
appuntamento del ciclo
d’incontri ed eventi “Voglio
esserci” dedicato alla
sensibilizzazione dei giovani
rispetto alla realtà della mafia, a
quanto sia presente anche dalle
nostre parti. La proprietà
sottratta alla malavita
organizzata, sarà il teatro per
l’inaugurazione del murales "Il
libro di mattoni” e di una varia
esposizione artistica, con opere
di Celeste, Incubo della Balena,
Ruvida, Mammut e gli studenti
dell’Isia e dell’Accademia delle
Belle arti di Urbino. Immancabili
gli stand gastronomici, il tutto
accompagnato dalle poesie di
Stefano Sanchini e dalla musica
degli “Ultimo binario”. Ci
saranno anche le incursioni
artistiche delle “Fucine
Vulcaniche” per chiudere in
bellezza ballando con la musica
selezionata da DJ Kam.
L’ingresso è gratuito e c’è anche
la possibilità di campeggiare
liberamente.
Aveva già chiesto il pm Fucci di
sentirlo come teste. Ma il collegio
non l’aveva ammesso. Ma Marco
Domenicucci, direttore generale
della Provincia salirà sul banco
dei testimoni il 23 ottobre nel processo contro Goffredo Pazzaglia,
ex posizione organizzativa dell’ufficio Caccia. I giudici hanno
deciso che da lui potrebbero arrivare risposte decisive sul caso
che vede Pazzaglia imputato per
peculato e falso. L’ex dipendente
della Provincia è accusato di aver
fatto sparire dalle casse dell’ente,
tra il 2007 e l’aprile 2011 (mese in
cui è andato in pensione), ben
200mila euro che sarebbero state
destinate all’acquisto delle marche da bollo da apporre sulle licenze per la caccia, pesca e appostamenti fissi. All’udienza di ieri
Pazzaglia ha raccontato la sua verità. Ha detto di essere stato indotto a firmare quelle autocertificazioni che gli avrebbero accollato la responsabilità della gestione
di soldi e marche da bollo. «Non
ho neppure letto quello che firmavo. Non vedo bene per via della cataratta – ha riferito – ma non
avevo neppure pensato che ci fosse bisogno di leggere. Mi sono fidato di Domenicucci. Ci conosciamo da 40 anni. Ero andato da lui
per dirgli che andavo in pensione
per problemi di salute e in quell’occasione mi chiese di firmare
queste ricevute perché era stata
presentata
un’interrogazione
proprio per le marche da bollo.
Mi ha fatto firmare tante autocertificazioni. Tutte in una sola volta». Atti che riportano però date
diverse. E questo per le difese di
Pazzaglia, gli avvocati David Brunelli e Valerio Collesi, costituirebbe un falso. Tanto che hanno
chiesto al collegio (presidente
Stefano Marinelli, a latere Giaco-
LA DISCARICA DI MOIE GESTITA DA SOGENUS SPA:
mo Gasparini ed Elisabetta Morosini), di acquisire gli originali delle autocertificazioni e di poterli
sottoporre a perizia per dimostrare che provengono tutti dalla stessa risma di carta riciclata e che
sono stati firmati tutti con una
stessa penna. E quindi nello stesso giorno. «Pazzaglia è il capro
espiatorio di questa enorme disorganizzazione – ha chiosato
l’avvocato Brunelli – dal momento che se ne andava in pensione,
tutto è stato scaricato su di lui».
«Non voglio incolpare nessun collega – ha detto Pazzaglia – Dico
solo che bisognerebbe ricontare
bene tutte le pratiche. Per alcune
ci volevano anche due marche da
bollo. E altre possono essere state
apposte anche su atti di altri uffici. Quelle che rimanevano in più
le mettevo dentro un armadio
blindato dato che negli anni passati ne erano sparite diverse».
Elisabetta Rossi
FARMACIE DI TURNO
Pesaro Soria, v.Laurana 4. Fano
Gamba, p.Unità d’Italia 1. Urbino Ricciarelli, v.Mazzini 2.
TAXI
Taxi Pesaro piazza del Popolo
0721/31430; piazzale Matteotti
0721/34053; viale Repubblica
0721/34780; stazione 0721/ 31111.
Taxi Fano Stazione: 0721/
803910. Taxi Urbino piazza della Repubblica 0722/2550; Borgo
Mercatale 0722/327949.
GUARDIA MEDICA
Pesaro
0721/22405.
Fano
0721/882261.
Urbino
0722/3101927-906, 335/7798439.
AVVISO A PAGAMENTO
GEOSONDE, TELECAMERE, REGISTRAZIONI, COLLEGAMENTI CON PROVINCIA,
COMUNE, ISTITUTO DI VIGILANZA. TUTTO È SOTTO CONTROLLO ANCHE DEL
MINISTERO DELL’AMBIENTE TRAMITE IL SISTRI.
La Sogenus spa con lo scopo di garantire la massima
sicurezza possibile oltre gli obblighi di legge ed amministrativi e sfatare le leggende e le calunnie di determinati personaggi e politicanti da molti anni ha dotato i
propri impianti di efficaci tecnologie per una continuativa sorveglianza:
• 15 telecamere in funzione 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, collegate tramite rete Intranet con l’Ufficio
Ecologia della Provincia di Ancona (organo di controllo) e il Comune di Maiolati Spontini (proprietario
dell’impianto di smaltimento) e personal computer del
Sindaco che possono accedere in qualsiasi momento con password alle immagini in tempo reale e alle
registrazioni effettuate durante l’orario di chiusura,
dalla sera fino alla riapertura dei cancelli la mattina
seguente;
• una pattuglia di vigilanza privata che effettua due sopralluoghi durante la notte e quattro durante le festività ispezionando l’impianto. Altri due controlli vengono
effettuati ad orari diversificati attivando le telecamere
presso la centrale operativa dell’istituto di vigilanza.
• geosonde collegate agli impianti di allarme all’interno del sito che ospita la discarica, situate lungo i
passaggi obbligati della rete stradale interna che re-
gistrano tutti i movimenti durante l’orario di chiusura
dell’impianto e attivano gli allarmi in caso di presenze
non previste o autorizzate.
• i dipendenti reperibili in aggiunta agli agenti della vigilanza privata attivamente coinvolti nei controlli dell’impianto con ispezioni periodiche negli orari di chiusura dei
giorni festivi.
Le sedi degli uffici nelle due dislocazioni sono dotate dei
più moderni sistemi anti intrusione e telecamere
Presso la discarica comunale non sono mai arrivati, non
arrivano e non arriveranno camion per conferire rifiuti fuori degli orari prestabiliti. Chi afferma il contrario
mente sapendo di mentire.L’impianto di videosorveglianza registra automaticamente le targhe di tutti i camion
che passano attraverso l’unico cancello transitabile ed
ogni apertura è tracciata in un apposito programma informatizzato. Le leggende metropolitane sul transito dei
camion in discarica nelle ore notturne non hanno e non
possono avere fondamento e sono da considerarsi calunnie sciocche e dolose perseguibili penalmente. Tutti gli
organi di controllo sono informati di cosa succede presso
la discarica, primo fra tutti il Comune di Maiolati Spontini
proprietario dell’impianto.
Sogenus s.p.a.
SEDE LEGALE ED OPERATIVA Via Cornacchia, 12 60030 Moie di Maiolati Spontini (AN) Tel. 0731.703418 - Fax 0 731.703419
SEDE AMMINISTRATIVA Via Petrarca, 5-7-9 60030 Moie di Maiolati Spontini (AN) chiamando lo 0731705088
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-MSGR - 14 PESARO - 42 - 18/07/14-N:
42
Venerdì 18 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Dossier Obiettivo economia
No tax per nuove
imprese, ma ora
spunta un fondo
anche per le altre
`Il Comune apre
al sostegno di negozi
e locali già in attività
SGRAVI FISCALI
No tax area in centro storico, Comune pronto a ricevere le richieste delle nuove imprese. Ma ora
spunta un documento per istituire
un fondo anche a favore delle attività già esistenti. Il via libera al
pacchetto “Riparti Pesaro”, è arrivato un paio di settimane fa in consiglio comunale. La misura riguarda incentivi sulle tasse comunali
per tre anni (Imu, Tasi, Addizionale Irpef, Tosap, Imposta sulla pubblicità, ndr), che possono essere richiesti dalle nuove attività che nascono nel centro storico e dalle
neo-imprese che creano occupazione stabile nelle altre aree della
città. In base ai dati forniti dal Comune, per un negozio di 100 metri
quadri in centro il risparmio per 3
anni è di 24 mila euro. Per le attività in periferia è di 20 mila euro all’anno. Il meccanismo sarà quello
del rimborso, a partire dal prossimo anno, che ha fatto storcere il
naso a diversi consiglieri dell'opposizione, anche se il sindaco Ricci ha sottolineato che questo è lo
strumento concesso dalle normative statali. Nel dibattito consiliare
era rimasta in sospeso la questione legata all'ipotesi di agevolazioni non solo per le nuove attività,
ma anche per quelle che già sono
aperte in centro storico. Un nodo
economico che ha ripreso quota
negli ultimi giorni in commissione Attività Economiche, con una
mozione presentata dal gruppo
del Movimento Cinque Stelle, per
richiedere l'istituzione di un fondo ad hoc che garantisca un sostegno nella riduzione delle tasse ai
negozi e locali in attività. Per il momento non c'è una chiusura da
parte dell'amministrazione comunale, anche se è stato chiesto ai
Cinque Stelle di elaborare altre
proposte, prima del consiglio co-
LA NUOVA PROPOSTA
IN UNA MOZIONE
PRESENTATA
DAL MOVIMENTO 5 STELLE
AL VAGLIO DEL CONSIGLIO
DEL PROSSIMO 28 LUGLIO
munale del 28 luglio, seduta nella
quale tornerà in ballo il tema degli
sgravi fiscali in centro storico.
«Entro un paio di giorni formuleremo ipotesi più concrete per dare
ossigeno alle attività esistenti, poi
le porteremo in commissione Bilancio già a partire dalla prossima
settimana», anticipa il consigliere
M5S Federico Alessandrini.
Intanto, per le start-up, il Comune
ha aperto un filo diretto per la detassazione. «I cittadini interessati
potranno contattare i nostri uffici
telefonicamente e per posta elettronica. Sono già in tanti a chiederci dettagli. Ora mettiamo a disposizione i nostri canali istituzionali.
Saranno fornite tutte le informazioni necessarie sull'opportunità spiegano il sindaco Ricci e l'assessore Antonello Delle Noci - La volontà è quella di agevolare e veicolare la comunicazione nelle forme
dirette. Chiunque voglia approfondire
può
scriverci
ad
[email protected].
it,
oppure
telefonare
allo
0721-387213». I due amministratori sono convinti che «la tendenza
all'imprenditorialità è una caratteristica del territorio che in questi
anni si è mantenuta. E il Comune
vuole essere amico di chi ha una
buona idea e cerca di costruire il
proprio progetto di vita».
Thomas Delbianco
Infortuni in calo
malattie in aumento
LAVORO
Calano gli infortuni sul lavoro,
ma aumenta il dato delle malattie professionali. Stress, attacchi
di panico, tumori. Questa la nuova frontiera in tema di lavoro. Il
dato è diffuso dall’Inail provinciale. In particolare nei primi cinque mesi dell’anno i casi aperti
sono stati 2.475 di cui 2.005 infortuni e 470 malattie professionali. Nel 2013 si registrarono
2.628 casi di cui 2.206 infortuni e
420 malattie professionali. Cala
anche il numero medio dei giorni di assenza passando da 21,8 a
19,2. Il direttore Inail Rocco Del
Nero sottolinea come «continui
sul territorio provinciale il trend
di diminuzione degli infortuni,
sia come numero che come durata media della inabilità temporanea che comporta l'assenza dal
lavoro. Come già registrato nel
corso degli ultimi anni c’è un incremento delle malattie professionali, sintomo di una maggiore
presa di coscienza dei lavoratori
e dei medici competenti nel ricollegare le patologie riscontrate
al lavoro svolto». Va detto che a
causa di licenziamenti e di dipendenti in cassa integrazione la forza attiva dei lavoratori è scesa,
quindi calano anche le possibilità di avere infortuni.
I dati provinciali sono in linea
con quelli nazionali e, per quanto riguarda gli infortuni anche
migliori di quelli relativi alla Regione Marche. Il direttore conclude: «Molto è stato fatto anche
in collaborazione con i Patronati
per aiutare i lavoratori a richiedere la valutazione della connessione al lavoro svolto nell'arco
della loro vita lavorativa delle
malattie riscontrate. Ma molto
ancora resta da fare in termini di
Uno scorcio del centro storico
sensibilizzazione al tema». Anche per questo, Inail Pesaro Urbino riconferma la propria partnership alla sesta edizione di CartoonSea, azienda da ben 25 anni
nel campo della formazione, della consulenza ambientale e della
sicurezza sul lavoro. L'iniziativa,
di carattere nazionale, premia
con duemila euro tre vignette di
cartoonists e illustratori italiani,
opere quest'anno legate al titolo
del concorso “Professione Pericolo. Sicurezza sul lavoro! Ma
quale lavoro?”. Selezionati da
una giuria presieduta dal giovane fumettista friulano Marco Tonus - che si aggiudicò il Grand
Prix nel 2013 – i vincitori di questa edizione si conosceranno a
metà mese. Dal 26 luglio al 10
agosto, alla Chiesa di San Michele a Fano in via Arco d’Augusto,
alcuni dei lavori più significativi
saranno esposti.
La sede dell’Inail
I DATI DELL’INAIL
PROVINCIALE
REGISTRANO
UN INCREMENTO
DELLE PATOLOGIE
PROFESSIONALI
Confindustria: «Costi energia, abbatterli si può»
BOLLETTE MENO CARE
Tra le note dolenti di ogni azienda
c’è quella dei costi dell’energia.
Una quota non indifferente che
può cambiare bilanci e costi di produzione. Eppure c’è un modo per
risparmiare, acquistando energia
a minor prezzo tramite un consorzio locale creato proprio per le imprese. Si chiama “Confindustria
energia adriatica”, è senza fini di
lucro e rappresenta in alcuni casi
anche una possibile salvezza per
alcune tipologie di imprese. Il responsabile Andrea Baroni spiega
come interviene sul mercato. E annuncia anche la costituzione di
una nuova rete di impresa per le riqualificazioni energetiche.
«Il consorzio di fatto è una società.
Acquistiamo e vendiamo energia
per i clienti, che sono imprese e microimprese. Valutiamo che cosa
paga un’azienda in un anno e come utilizza l’energia. Poi cerchiamo di spiegare quanto si può risparmiare». Ad oggi sono circa
300 le imprese locali che utilizzano l’energia elettrica e gas del consorzio che è ormai attivo in tutta la
regione. 40 milioni il volume di affari all’anno con 240 milioni di kilowattora acquistati e 17 milioni di
metri cubi di gas stoccati. «Una
bolletta è costituita per il 40-45%
di oneri di sistema, poi dal costo
dell’energia. E’ chiaro che trattandosi di un aiuto alle imprese abbassiamo i margini al minimo e acquistiamo dai trading all’ingrosso in
una piattaforma che tutti i rivenditori utilizzano. In questo modo
strappiamo il prezzo in base ai
quantitativi e i periodi di utilizzo».
Veniamo al risparmio. Baroni è
onesto. «Per un’azienda che spende oltre 150 mila euro l’anno la cifra che spenderebbe con noi è la
stessa, perché con quei volumi si
riescono ad avere buoni accordi.
Ma sotto i 100 mila euro di consumo le differenze ci sono, dall’8 al
10%, in alcuni casi anche di più.
Non è poco. E per le piccolissime
imprese anche cifre modeste hanno un loro peso finale». Qualche
migliaia di euro che spariscono
dalla bolletta possono rappresentare un punto di svolta. «Con la crisi il costo dell’energia diventa determinante, i problemi di liquidità
sono sempre più all’ordine del
Andrea Baroni responsabile
di Confindustria
energia Adriatica
BARONI RESPONSABILE
DEL CONSORZIO:
«SOTTO I CENTOMILA
EURO DI CONSUMO
LE IMPRESE POSSONO
RISPARMIARE UN 10%»
giorno e anche affrontare una bolletta oggi è complicato. Ci sono ritardi e richieste di prestiti in banca
per fronteggiare le tasse. Per questo vogliamo che sempre più imprese si avvicinino al consorzio». È
aperto anche ai non soci di Confindustria e punta ad espandersi ulteriormente.
L’efficienza energetica rappresenta un altro risparmio. «Abbiamo
appena formato una nuova rete di
impresa di Confindustria di impiantisti locali. Una squadra di manutentori termici, elettrici che potranno valutare l’efficienza energetica di un’azienda. Verranno valutati i macchinari, aspiratori, infissi
e tutti quegli accorgimenti che possono far risparmiare energia e denaro. In questo modo anche i tecnici specializzati locali potranno lavorare. Un’operazione importante».
Lu.Ben.
-MSGR - 14 PESARO - 43 - 18/07/14-N:
43
Fano
GLI ASSESSORI MARCHEGIANI
E MASCARIN INVOCANO
INTERVENTI STRUTTURALI
SUL TORRENTE
«MA A MONTE SERVE
ANCHE L’AIUTO DI PESARO»
Venerdì 18 Luglio 2014
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Cessato allarme, al Lido si può fare il bagno
`Divieti revocati
ma il problema Arzilla
preoccupa tutti
IL CASO
Revocato il divieto, al Lido e all'
Arzilla si torna a fare il bagno. La
nuova ordinanza, che supera
l'emergenza dei giorni scorsi, è in
vigore da ieri pomeriggio ed è stata accolta con soddisfazione, per
non dire con sollievo, sia dagli
operatori interessati sia dall'Amministrazione fanese.
«Continuano a essere frequenti - commenta l'assessore Samuele Mascarin - i provvedimenti relativi alla foce dell'Arzilla, dove a
ogni pioggia si riscontra una carica batterica eccessiva. Di sicuro i
problemi non si risolvono solo a
valle, nel senso che il torrente attraversa un agglomerato urbano
piuttosto significativo come Santa Maria dell'Arzilla e di conseguenza è esposto a un certo rischio ambientale anche nel territorio di Pesaro». Mascarin conferma dunque l'appello ad affrontare il problema dell'inquinamento
da batteri con una sinergia fra diversi enti pubblici, compreso il
Comune di Pesaro. Concorda il vice sindaco Stefano Marchegiani:
«Sarebbe opportuno se i borghi
lungo il tratto a monte del torrente si dotassero di un depuratore.
Anche se la piena fa in tempo a
depurarsi strada facendo, a valle
arriva sempre qualcosa che si aggiunge ai problemi a ridosso di
Fano: proprio lì, però, dovrebbe
essere il problema maggiore. Al
Lido e all'Arzilla c'è chi ha investito in lavoro e capitali, in quella zona abbiamo spiagge tra le più belle, il Comune intende mantenere
la Bandiera Blu e non vorremmo
arrivare al divieto permanente alla foce: il problema deve dunque
essere preso di petto». Massima
attenzione, monitoraggi (i tecnici
dell'agenzia ambientale Arpam
hanno effettuato ieri un altro prelievo di acqua davanti all'Arzilla)
e alcune proposte di intervento
strutturale, già illustrate ai concessionari di spiaggia durante la
recente riunione. Un'ipotesi è la
vasca di laminazione a ridosso
della foce, dove raccogliere le acque della piena per farle decantare. L'alternativa è canalizzare la
foce del torrente per disperdere
la carica batterica più al largo oppure costruire un pennello di scogliere sul lato nord per agevolare
CONFARTIGIANATO
PLAUDE ALLA GIUNTA
PER IL SOSTEGNO
MA CHIEDE
NUOVE PROCEDURE
PER ANALISI E DIVIETI
Revocati i divieti di balneazione nella zona del Lido
È secessione, 50 vie passano a Mondolfo
IL REFERENDUM
Eccoli gli effetti del referendum.
Oggi entra in vigore il distacco
della Marotta fanese, che passa
a Mondolfo. Di botta e chioppo
gli abitanti di quasi cinquanta
tra piazze e vie, oltre duemila
persone in tutto, traslocano con
armi e bagagli a un'altra Amministrazione comunale. Che sia
un passo ordinato, vista la ristrettezza dei tempi e l'incertezza della situazione, appare assai
improbabile.
«In ogni caso - ha specificato
il sindaco Massimo Seri in una
nota diramata in tutta urgenza
nel pomeriggio di ieri - il Comune di Fano continuerà a tenere
aperta ogni giovedì la delegazio-
ne in via Ferrari, all'ex ufficio
dell'anagrafe. A questo punto informativo si potrà rivolgere
chiunque abbia bisogno di ulteriori chiarimenti e delucidazioni». L'Amministrazione fanese
aveva già annunciato che gli esiti del referendum su Marotta
Unita sarebbero diventati operativi a partire da oggi, ma era rimasta aperta la speranza di una
CAMBIO DI COMUNE
PER CIRCA 2MILA
CITTADINI “EX FANESI”
MA PER INFORMAZIONI
RIMANE APERTA
LA DELEGAZIONE
proroga, considerando che la
nuova giunta fanese si è insediata solo poche settimane fa e che i
due Comuni devono ancora definire questioni non secondarie,
come la proprietà delle opere
pubbliche e i mutui in essere.
Nessuna proroga e da oggi diventano mondolfesi a tutti gli effetti gli abitanti di: via Genga,
piazza Michelangelo, via Perticari, piazzetta Gervasi, via Abba, via Giacosa, via Panzini, via
Rovani, via Andersen, via Martini, via Nievo, via Cefalonia, via
Svevo, via Chienti, via Bertelli,
via Corfù, via Illica, via Dalmazia, via Rizzo, via Chiesa, via Marecchia, via Manini, via Misa, via
dei Tre pini, via Montemarino,
via delle Rondini, via Ferrari, via
Campana, via Giacometti, via
Potenza, via Praga, via Fucini,
via Esino, via Bracco, via Tozzi,
via Tronto, via Foglia, via Betti,
via Leopardi, via Vecchia Osteria, via Zanella, via Cardarelli,
via Ruffini, parte della statale
Adriatica Sud, parte di via Ammiraglio Cappellini, via Faà di
Bruno. Da ora in avanti i nuovi
mondolfesi dovranno rivolgersi
al Comune cesanense per gli atti
in materia di ordine e sicurezza
pubblica, le funzioni in fatto di
pubblica sicurezza e di polizia
giudiziaria, la vigilanza sulla sicurezza e sull'ordine pubblico,
lo stato civile e di popolazione,
gli adempimenti in materia elettorale, di servizio militare e di
statistica.
O.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
il deflusso della piena, preservando il braccio di mare circostante.
La soluzione strutturale, comunque, è solo uno dei temi sul tavolo. Un altro nervo scoperto degli
operatori è la modalità dei divieti.
«A settembre, una volta conclusa
la stagione balneare, dovremo
modificare le procedure in previsione della prossima estate», ha
commentato Andrea Giuliani di
Oasi Confartigianato, associazione di categoria. «Finora - ha aggiunto - la giunta ci è stata vicina
ed è un atteggiamento che ci fa
ben sperare. Concertando si trovano le soluzioni migliori». Per
quanto riguarda le spiagge dove
sono presenti fossi scolmatori,
opere idrauliche che entrano in
funzione quando le fognature sono piene, si ipotizza il divieto automatico di fare il bagno per i due
giorni successivi alle precipitazioni. Spetterà all'Arpam stabilire,
in base ai risultati delle analisi, se
sia necessario prolungare il provvedimento oppure no. Si sta infine valutando se i cartelli del divieto automatico debbano essere
sempre esposti o se siano i bagnini a doversene occupare, però solo quando gli scolmatori entrano
in funzione. Si eviterebbero le recenti proteste. «Nei giorni scorsi
il divieto è stato disposto anche
per la zona sud, nonostante dai
fossi non fosse arrivata acqua piovana al mare», ha concluso Giuliani.
Osvaldo Scatassi
Ferrovia
D’Anna sta con Gambini
«Ciclabile, una follia»
Il Consigliere Regionale
Giancarlo D'Anna ha
apprezzato e condiviso le
dichiarazioni del neo sindaco
di Urbino Maurizio Gambini e
gli obiettivi che si pone per il
ripristino del tratto ferroviario
Fano-Urbino. «Non ha senso spiega D'Anna - privarsi di
un'importante infrastruttura
che può essere recuperata e
che vanta un tracciato
dall'importante valore
patrimoniale, considerato il
fatto che in passato il costo e il
tempo necessari agli espropri
dei terreni furono lunghi e
costosi. Sarebbe folle svilire
non solo il trasporto pubblico,
verso il quale le società
moderne devono puntare, ma
anche il valore economico
della linea stessa con la
costruzione di una pista
ciclabile».
La Rsu del Comune prepara
progetto di riorganizzazione
L’INCONTRO
Organizzare il Comune in modo
più funzionale è possibile e a questo stesso obiettivo sta lavorando
anche il personale. La rappresentanza sindacale Rsu si è riunita
l'altro ieri per iniziare il confronto su una proposta da sottoporre
alla giunta. Il lavoro è dunque
agli inizi e richiederà qualche
giorno e qualche altra riunione.
«I dipendenti comunali - ha spiegato ieri Angela D'Alessandro,
Cgil - vogliono lavorare meglio,
non di meno. In questi ultimi 10
anni hanno sofferto i limiti organizzativi dell'Amministrazione
precedente, con i suoi provvedimenti caotici e contraddittori.
Una situazione che ha spesso
causato tensioni tipo tutti contro
tutti, perché è più facile prendersela con il vicino di sedia, quando
si lavora in una condizione in cui
non è chiaro ciò che succede».
Una nota del sindaco Seri ha informato il personale che è possibile segnalare eventuali esigenze
utilizzando una specifica casella
di posta elettronica. «Iniziativa
lodevole - ha aggiunto D'Alessandro - ma la Rsu fa cose diverse,
cercando soluzioni adeguate a
una complessità organizzativa,
mentre nell'altro caso il punto di
vista è del singolo. Noto grande
entusiasmo e tanta voglia di mettersi in discussione, speriamo
che la nuova Amministrazione
non deluda le aspettative».
Fondi europei per il porto, ma serve il progetto La Festa della Crescia Matta
IL DRAGAGGIO
Altri tre milioni per Fano sul piatto Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale. La metà della cifra è destinata al dragaggio urgente del porto, così insabbiato
da essere quasi impraticabile, e a
una cassa di colmata locale. Le risorse sono previste da una proposta di Mirco Ricci, capogruppo
regionale del Pd, approvata nella
giornata di ieri dall'assemblea
marchigiana. «L'intervento riguardante Fano - ha specificato
lo stesso Ricci - permetterà di creare un sentiero delle energie, che
attraverserà la città. Si parte valorizzando la vocazione turistica
del porto, mettendolo in sicurezza con un dragaggio straordinario e realizzando la cassa di colmata. L'intervento, è evidente, ha
effetti anti-crisi anche per la nautica e la pesca». La cassa di colmata è un enorme deposito stagno, serve per raccogliere i fanghi e le sabbie del dragaggio. Un
simile impianto è già previsto ad
Ancona: quando sarà realizzato,
però, basterà solo per una minima parte del materiale (circa
110.000 metri cubi stimati) da togliere dal fondale dello scalo marittimo fanese. Necessaria di conseguenza un'altra cassa di colmata vicina al nostro porto. Se ne discute da tempo e adesso l'Amministrazione fanese è chiamata ad
approvare in tempi brevi un progetto adeguato, in modo da intercettare i fondi Fesr. «Il mio intervento ha aperto una pista, adesso
spetta a Fano cogliere questa importante opportunità», ha detto
Ricci. L'altra metà dei 3 milioni è
invece prevista per il recupero
Il porto di Fano
dell'ex dogana, per alcuni interventi di riqualificazione edilizia,
per il parco urbano nel vecchio
campo d'aviazione e per il parco
dei Passeggi in centro storico. Solo alcuni giorni fa una delegazione dei pescatori fanesi aveva illustrato tutta l'urgenza del dragaggio al sindaco Massimo Seri, che
a sua volta aveva rilanciato il tema durante il recente incontro a
Fano con il governatore Gian Mario Spacca e il resto della giunta
marchigiana. Il consiglio regionale ha approvato un'altra proposta del capogruppo Pd: un milione e mezzo, sempre di fondi Fesr,
destinato a Pesaro. «In questo caso si tratta di risorse per l'imprenditoria creativa all'interno
di edifici pubblici da ristrutturare per l'uso pubblico e per abbatterne il consumo energetico».
O.S.
Trent’anni di solidarietà
L’EVENTO
La festa della Crescia Matta compie trent'anni esatti e la ricorrenza a cifra tonda sarà ricordata
per un programma davvero speciale. Ben cinque serate per tutti
i gusti, a cominciare da oggi nei
locali della coop Tre Ponti con la
musica dell'orchestra Grande
Evento. Collabora la Polisportiva Treponti. I primi tre appuntamenti saranno dedicati, come da
tradizione, al genere liscio. Le
due serate conclusive si trasferiranno nella vicina arena Bcc. Prima la commedia dialettale
«Ognicò de venerdi» della compagnia El Brudett, scritta e diretta da Francesco Mirisola e Simone Diotallevi. L'evento conclusi-
vo è il barzellettiere locale: il
concorso A crepapelle, alla quinta edizione, sarà presentato dal
San Costanzo Show. L'incasso
sarà devoluto alla mensa di San
Paterniano. Da stasera funzioneranno gli stand gastronomici
dell'ormai celebre crescia matta,
ci saranno eventi per grandi e
bambini, la Lotteria della Fortuna organizzata dalla Proloco Fano e tanto divertimento. Nella
stessa serata alle 21, ma al cinema Politeama, sarà trasmesso il
film The summit, diretto da Massimo Lauria, sui fatti del G8 a Genova nel 2001. Il circolo Allende
ricorda in questo modo la morte
del giovane Carlo Giuliani. Il regista presenterà la pellicola, realizzata con Franco Fracassi, e la
commenterà.
9
VENERDÌ 18 LUGLIO 2014
••
L’INCIDENTE SALVATA LA GAMBA DELLA DONNA TRAVOLTA
SEI ORE di intervento, riuscito. La gamba di Luciana A., la 77enne
investita da un tir l’altra mattina all’incrocio tra via Roma e via
Dell’Abbazia, è salva.
L’operazione che ha visto collaborare i medici di varie equipe degli
Ospedali Riuniti di Ancona (chirurgia plastica ricostruttiva, chirurgia
vascolare e ortopedia) è andata a buon fine ed ora tutto dipende da
come reagirà il fisico dell’anziana che è ancora ricoverata in prognosi
riservata nel reparto di Chirurgia del Torrette.
REGIONE SI PARLA DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO. MIRCO RICCI: « SI DOVRA’ COSTRUIRE ANCHE UNA CASSA DI COLMATA»
Dall’Unione Europea arrivano i fondi per il dragaggio del porto
FONDI europei per il dragaggio straordinario del porto di Fano e la realizzazione
della cassa di colmata. Da Mirco Ricci consigliere regionale (Pd) arriva una buona notizia per la marineria fanese che aspetta da
vent’anni il dragaggio del porto. Ieri, infatti, sono stati approvati dal Consiglio regionale nella seduta dedicata al Fondo europeo di sviluppo regionale due emendamenti presentati dal capogruppo regionale del
Pd, Mirco Ricci. Uno dei due emendamenti riguarda proprio Fano e in particolare la
messa in sicurezza e valorizzazione del porto. «L’intervento — fa sapere Ricci — comporta un investimento ambientale di natu-
SI TORNA a fare i bagni al Lido
e all’Arzilla. Ieri mattina il sindaco Seri ha revocato il divieto temporaneo di balneazione che aveva
emesso martedì con una ordinanza per un tratto di mare che andava dalla foce del torrente Arzilla a
30 metri a nord e dal moletto
dell’Arzilla per 100 metri a sud.
In pratica una buona parte del mare davanti al Lido e il primo pezzo di spiaggia dopo il ponticello
sull’Arzilla. Divieto che era stato
imposto dall’Arpam a causa del
superamento del valore limite del
parametro «Escherichia coli», un
tipo di batterio piuttosto fastidioso. Le analisi delle acque di balneazione ripetute dall’Arpam fino a ieri hanno presentato esiti favorevoli per cui è stato comunicato al Comune il ripristino della
balneabilità.
SI È QUINDI provveduto a emettere immediatamente l’ordinanza
di revoca, disponendo altresì la rimozione dei cartelli di divieto. I
concessionari di spiaggia del Lido e dell’Arzilla possono tirare così un grosso sospiro di sollievo
per una situazione di enorme disagio che si è risolta nel giro di tre
giorni. Ma sono stati ugualmente
tre giorni nei quali fanesi e turisti
si sono visti negare il bagno
nell’angolo più bello e caratteristi-
ra funzionale a valenza economica anti crisi per la nautica e la pesca mercantile».
UN IMPORTANTE risultato che arriva
all’indomani dell’incontro che la giunta Seri ha avuto con l’esecutivo regionale e che
aveva tra i vari punti all’ordine del giorno
proprio il dragaggio del porto. D’altra parte, qualche giorno fa, la marineria fanese
aveva di nuovo posto all’attenzione degli
amministratori l’emergenza del dragaggio
per consentire di svolgere le operazioni di
entrata e uscita dal porto in sicurezza. In
particolare le associazioni delle pesca avevano avuto uno specifico incontro con il sin-
daco Massimo Seri e l’assessore ai Lavori
pubblici, Marco Paolini, per sollecitare «il
dragaggio di almeno 90-100 mila metri cubi di fanghi».
Materiale che dovrà essere depositato in
cassa di colmata di nuova realizzazione visto che quella anconetana, in costruzione,
risulta insufficiente. Con i fondi europei
sembra che quanto richiesto dalla marineria si possa realizzare, adesso si spera che
ciò avvenga nel più breve tempo possibile.
Sui tempi Ricci è sembrato ottimista: «Appena abbiamo la disponibilità da parte della dell’Unione Europea, saranno disponibili». Ma il problema non è tanto il dragaggio
del porto, quanto la cassa di colmata: quella di Ancona, un lavoro andato avanti per
anni e che doveva servire anche il porto di
Fano, arriva ed è già praticamente al limite. Per Fano una realizzazione nuova di
questo genere pressuppone un iter burocratico lungo anni dove viene interessato anche il ministero. Una vicenda non da poco.
Ma questo al futuro: la cosa importante sarebbe quella di arrivare quanto prima ad
un dragaggio dell’imboccatura del porto
per far ‘respirare’ la Marina dei Cesari ed
anche i pescatori.
An. Mar.
Rimossi i divieti
di balneazione
al Lido e all’Arzilla
Ma restano le cause dell’inquinamento
co della riviera fanese e questo fatto non può non avere intaccato
l’immagine turistica della città. Il
senso di responsabilità dei nuovi
amministratori, i quali si sono subito precipitati a chiarire la situazione con l’opinione pubblica e i
più diretti interessati, ma soprattutto il senso di responsabilità palesato dai concessionari degli stabilimenti balneari e dalla loro organizzazione di categoria è prevalso rispetto alle polemiche in una
città che in questi ultimi anni si è
sempre vantata di aver ottenuto la
Bandiera Blu e che poi puntualmente ha visto, in piena estate, il
verificarsi di situazioni di non
balneabilità. Già perché la storia
non è affatto nuova, visto che ba-
ORDINANZA
Lo ha deciso il sindaco
sulla scorta delle analisi
effettuate dall’Arpam
sta riandare al 23 luglio dello scorso anno per ritrovare il solito divieto di balneazione emesso a causa dell’inquinamento alla foce del
torrente Arzilla dovuto alle abbondanti piogge che c’erano state
nei giorni precedenti. Divieto tolto, problema risolto dunque?
Niente affatto. Se l’inquinamento
si ripete con una certa frequenza e
quasi sempre negli stessi punti significa che c’è un problema che
sta a monte. Possono essere i fossi
scolmatori che scaricano l’acqua
piovana in modo troppo brusco e
incontrollato, oppure un torrente
Arzilla nel quale gli scarichi abusivi determinano problemi di inquinamento lungo il suo corso che
poi si riversano alla foce. Lo scorso anno era iniziata un’azione di
verifica e di contrasto al fenomeno, con un paio di controlli (foto),
ma poi non se ne è saputo l’esito,
si era pure parlato di un tavolo
con Arpam, Provincia e Comune
di Pesaro per un’azione di vigilanza lungo tutto il corso dell’Arzilla
che nasce all’Arzilla. Resta il fatto
che occorre individuarlo con certezza e poi risolverlo.
••
10 FANO
VENERDÌ 18 LUGLIO 2014
L’IMPRENDITORE SCOMPARSO LA FAMIGLIA ORA SAREBBE IN DIFFICOLTA’
La vicenda di Serralegri non trova una pista valida
Evandro Serralegri
S’INFITTISCE ogni giorno di
più il mistero sulla scomparsa di
Evandro Serralegri, il 55enne marottese di cui si sono perse le tracce più di un mese fa a Bratislava.
Se da un lato la famiglia dell’imprenditore della Marotta Macchine srl si dispera, dall’altro c’è anche la crescente preoccupazione
di tante altre persone le cui vite sono legate alle sorti di quell’uomo:
debitori, creditori e dipendenti.
L’azienda di impianti di irrigazione creata dai fratelli Serralegri nel
1982, infatti, non naviga in buone
acque. Due anni fa la crisi si è fatta sentire in maniera pesantissima, ma ora le cose sembravano es-
sere decisamente migliorate. Così, almeno, dicono alcuni soci. Ma
altri collaboratori di Serralegri, invece, raccontano una storia molto
diversa: quell’uomo allegro e combattivo non riusciva più a dare delle garanzie negli affari, tant’è che
alcuni collaboratori avevano abbandonato la barca. Altri lo stanno facendo ora. Da un lato c’è infatti chi dice che le banche davano fiducia alla Marotta Macchine
perché l’imprenditore avrebbe
tanti creditori («erano più i soldi
che doveva avere di quelli che doveva dare» una versione), dall’altra c’è invece chi dice che i debiti
erano tanti e si accumulavano di
giorno in giorno («non vorrei che
avesse fatto una pazzia», l’altra
versione). Che poi è anche la pista
investigativa più battuta, che lascia però aperte due vie: la fuga volontaria e la sparizione non volon-
RETROSCENA
Con la scomparsa dell’uomo
alcuni avrebbero
bloccato i pagamenti
taria. Per i carabinieri Serralegri
potrebbe essersi infatti affidato a
qualche persona poco raccomandabile per far fronte alle emergenze di liquidità. I recenti fatti di
cronaca, con 13 denunce a Fano
per strozzinaggio ai danni di imprenditori, fanno temere che anche Serralegri possa essere finito
in quelle mani. Intanto, in paese,
si dice che la moglie stia cercando
un lavoro qualsiasi, anche la colf,
perché non ha più soldi per pagare le bollette. Probabilmente, come di solito avviene in questi casi, i debitori del marito, nell’incertezza, avranno congelato il debito
facendo denuncia di smarrimento dei libretti da cui hanno staccato gli assegni a favore di Serrallegri... che in questi giorni «ne
avrebbe dovuto incassare più di
qualcuno».
Tiziana Petrelli
Aset, si torna a discutere di piano industriale
La nuova giunta vuole rivedere tutti gli assetti. Fanesi: «Otto dirigenti sono troppi»
SOCIETÀ unica dei servizi: si ripropone il braccio di ferro tra
Aset spa e Aset holding per stabilire chi delle due aziende, in vista
della fusione, dovrà sopravvivere
e chi invece dovrà essere incorporato. Se per la giunta Aguzzi era la
Spa ad assorbire la Holding, il
Partito democratico riapre la discussione. «E’ nostra intenzione
— fa presente il consigliere comunale del Pd, Enrico Nicolelli —
valutare tutte le ipotesi sia per
quanto riguarda la forma giuridica della nuova azienda sia per stabilire chi dovrà essere la società
incorporante. Di solito incorpora
chi possiede il patrimonio che,
nel nostro caso, la Holding. Dobbiamo valutare tutte le casistiche
e scegliere la soluzione migliore
per Fano». Il piano industriale elaborato nella precedente Amministrazione sarà il punto di partenza
per una ampia discussione.
«D’ALTRA parte si tratta di un
piano industriale — taglia corto
Nicolelli — fatto in maniera scolastica, con nozioni essenziali, senza idee di sviluppo». E i temi sui
quali aprire la discussione, per il
Pd, sono diversi. «Le troppe sedi
della Spa che secondo il capogruppo del Pd, Cristian Fanesi creano
non pochi problemi dal punto di
vista logistico e che andrebbero
riunite al più presto. Attualmente
sono almeno tre: via Mattei che la
SI
RICOMINCIA
Il consigliere
del Pd
Cristian
Fanesi
annuncia
una
completa
revisione dei
piani per
Aset
I CONTI
Per il momento la gestione
dei servizi resterà in capo
alla multiservizi cittadina
Spa utilizza insieme ad Ami, il laboratorio dall’altra parte della
strada e l’ufficio clienti di via Fanella». Altre decisioni riguardano
le sorti delle società controllate da
Aset holding e da Aset spa e il numero dei dirigenti. «Le due società hanno insieme — fa notare Fanesi — otto dirigenti, così tanti
non ne ha neppure il Comune». E
difficilmente ci sarà posto per la fi-
gura del direttore generale come
previsto dalla precedente Amministrazione. Mentre si riapre la discussione sulla fusione, Aset spa
da subito dovrà fare i conti con i
2.700 cittadini passati, a seguito
del referendum, sotto il Comune
di Mondolfo. Anche se la legge regionale stabilisce che sia oggi la
data per il passaggio delle competenze da Fano a Mondolfo, il servizio di igiene urbana e idrico continueranno ad essere assicurati da
Aset spa fino a quando i sindaci
dei due Comuni, Pietro Cavallo e
Massimo Seri, non definiranno
tempi e modi del trasferimento
delle competenze.
Anna Marchetti
REFERENDUM SONO INTERESSATE 2.700 PERSONE DELLA EX MAROTTA DI FANO. IN TOTALE 46 VIE
Da oggi gli atti amministrativi passano tutti sotto Mondolfo
IN PIENA estate piomba, tra capo e collo,
la conseguenza dello spostamento dei confini tra Fano e Mondolfo per l’unificazione di Marotta. Così da questa mattina i residenti di ben 46 vie che per lo spostamento del confine per effetto della legge regionale n. 15 del 23 giugno 2014 — il distacco
della frazione di Marotta dal Comune di
Fano al Comune di Mondolfo — dovranno per tutti i servizi affidati al sindaco quale ufficiale di Governo recarsi agli uffici
comunali di Mondolfo. In pratica per qualsiasi problema di ordine e sicurezza pubblica, vigilanza stradale, polizia giudiziaria e soprattutto per tutto ciò che riguarda
l’anagrafe e lo stato civile delle persone,
nonché in materia elettorale, di leva militare, di statistica, i cittadini fino a ieri residenti a Marotta di Fano che sono passati
sotto Mondolfo dovranno recarsi da ora in
poi agli sportelli anagrafici di quest’ultimo comune (per carte d’identità, certifica-
ti, matrimoni, morti, ecc.). Pertanto dal 18
luglio 2014 il sindaco del comune di Mondolfo — per il territorio distaccato — assumerà in carico tutte le competenze e le attribuzioni citate. Si informa altresì la cittadinanza che il comune di Fano continuerà
a tenere aperta, ogni giovedì – quale punto
informativo- la delegazione - ex anagrafe di Via Ferrari dove ci si potrà rivolgere
per avere ulteriori chiarimenti ed informazioni.
FANO E VAL CESANO
VENERDÌ 18 LUGLIO 2014
11
••
RACCOLTA DIFFERENZIATA LEGAMBIENTE HA STILATO LA CLASSIFICA DEI COMUNI
Rifiuti, due vallate da dieci e lode
Dietro Mondolfo c’è San Costanzo. Tra gli ultimi Cartoceto
Il momento della premiazione
dell’iniziativa
L’INIZIATIVA
Con i genitori
si va in ufficio
LA BANCA Suasa di credito
cooperativo ha aderito all’edizione
2014 de «In ufficio con mamma e
papà», iniziativa nazionale che
coinvolge sedi di lavoro pubbliche e
private, promossa da un quotidiano
col patrocinio del Dipartimento per
le Politiche della Famiglia della
Presidenza del Consiglio dei
Ministri, per consentire ai figli dei
dipendenti di prendere contatto con
l’ambiente di lavoro dei propri
genitori. Dopo la visita alla sede di
Banca Suasa, a San Michele al
Fiume, la festa è proseguita alla
Rocca di Mondavio con un
itinerario didattico museale (curato
dalle ragazze dell’Ufficio Turistico
del Comune) specifico per bambini e
adolescenti dai 3 ai 15 anni, i quali,
in compagnia dei genitori, si sono
vestiti con abiti dell’epoca
rinascimentale, dilettandosi ad
interpretare fiabe e animando il
palcoscenico con duelli e danze alla
presenza di “duchi” e “giullari”.
Dopo la rappresentazione, gli
speciali ospiti sono stati premiati
con un attestato dal presidente della
Banca, Maurizio Minucci.
Accanto a lui anche il direttore
generale Giorgio Tonelli e il
vicedirettore Giorgio Mencarini.
Banca Suasa è stata la prima nelle
Marche a promuovere «In ufficio
con mamma e papà» e ciò ha
rafforzato il senso di appartenenza,
proprio del credito cooperativo, che
si propone di sostenere i valori della
famiglia e del territorio.
s.fr.
IL VIRTUOSISMO, in materia d’igiene ambientale, “abita”
indiscutibilmente nelle basse e
medie vallate del Cesano e del
Metauro. E’ quanto emerge dalla classifica 2014 dell’iniziativa
«Comuni Ricicloni» che da 20
anni accende i riflettori sulle comunità più “brave” nella raccolta e nella separazione degli
“scarti”. Non è, infatti, solo
Mondolfo (aggiudicatosi il primo posto assoluto in ambito regionale fra i comuni con più di
10mila abitanti) a tenere alta, altissima, la bandiera di questi
territori nella graduatoria per
la buona gestione dei rifiuti urbani, che tiene conto di una serie di parametri fra cui la percentuale di differenziata, la tipologia di raccolta, la qualità dei
rifiuti differenziati, il quantitativo procapite di rifiuto prodotto, l’incidenza delle presenze turistiche e i costi del servizio per
gli utenti. Le cifre, al riguardo,
sono lapalissiane: tutte le 14
municipalità della provincia
sotto i 10mila abitanti che figurano nella graduatoria dei vir-
SI RACCOGLIE
Operatori del servizio di igiene ambientale al lavoro
I PARAMETRI
Tutte le comunità sotto
i 10mila abitanti hanno
raggiunto il 65%
do assoluto nelle Marche alle
spalle di Serra Dè Conti (An),
con un indice di “buona gestione” di 68,89 e una differenziata
del 76,70%.
tuosi, avendo raggiunto almeno il 65% di differenziazione,
appartengono alla Valcesano e
alla Valmetuaro. Il primo è San
Costanzo, che per altro è secon-
PIAZZA D’ONORE per
Sant’Ippolito, che fa registrare
un indice di 54,56 e una differenziata del 75,15%. Subito dopo San Lorenzo in Campo
(52,14 e 66,61%) e poi Serrunga-
rina (50,24 e 72,47%). Quinto
posto per Orciano (47,48 e
67,53%) davanti agli altri tre comuni che insieme a lui compongono l’Unione Roversca: Barchi (46,96 e 66,03%), Piagge
(46,44 e 69,89%) e San Giorgio
di Pesaro (45,93 e 68,13%). Alla
nona posizione c’è Mondavio
con un indice di 44,03 e una
percentuale di differenziata del
68,28; mentre alla decima figura Cartoceto (43,34 e 70,86%); e
all’undicesima Montefelcino,
che è riuscito a raggiungere un
indice di 44,99 e un livello di
differenziazione del 68,59%. Seguono Montemaggiore al Metauro (42,30 e 67,86%), Saltara
(36,95 e 69,53%) e Fossombrone (30,04 e 65%). Va detto che
la verifica dei dati ricevuti è effettuata da Legambiente di concerto con i responsabili comunali per la gestione dei rifiuti,
avvalendosi anche della collaborazione degli Osservatori Provinciali e delle Arpa regionali. I
risultati, alla fine, sono certificati da una giuria tecnica.
Sandro Franceschetti
LA MANIFESTAZIONE SI SNODA ATTRAVERSO OTTO CHILOMETRI
Sta arrivando la marcialonga di Pianaccio di Mondavio
CI SONO manifestazioni sportive la cui valenza va al di là del mero aspetto agonistico, che identificano un territorio e per un
giorno accendono i riflettori su di esso. Fra
queste, c’è senza dubbio la Marcialonga di
Pianacio (piccola frazione mondaviese), gara podistica sulla distanza di 8 chilometri,
che si disputa ogni anno il penultimo
weekend di luglio e che domenica pomeriggio taglierà un traguardo prestigioso: quello della 40esima edizione.
Era, infatti, il lontano ‘75 quando uno sparuto gruppo di amici costituitosi solo qualche anno prima come Unione Sportiva Pianaccio, guidato dal compianto Corrado
Brunetti, propose per la prima volta la kermesse, oggi organizzata dall’Asd Pianaccio
del presidente Enrico Brescini, che vanta
una formazione di calcio a 5 nel campionato regionale di C2. La gara, tra le più vecchie in assoluto del centro Italia, ha richiamato sempre moltissimi concorrenti, vuoi
per la bellezza del percorso, che si snoda
nel suggestivo anello naturale PianaccioSant’Andrea-Pianaccio, vuoi per la ricchezza dei premi, vuoi per le simpatiche attività
collaterali che l’accompagnano trasformandola in una festa dell’intero territorio. Diversi i runner di spicco, anche di fuori regione, che sono saliti nel corso degli anni
sul podio della Marcialonga cesanense e anche in questo 2014 ci saranno atleti di grande spessore.
s.fr.
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003
conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu”
y(7HB5J0*QOTORO( +&!"!/!=!{
CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20
(RegioneMarche)
Anno 154 N˚ 196
Venerdì 18 Luglio 2014
€ 1.20
PESARO e FANO
www.corriereadriatico.it
Svolta per il dragaggio del porto
LA CERIMONIA
La caserma intitolata a Beni
Con Alfano
e Gallitelli
festa a Cingoli
In arrivo fondi europei per la definitiva risoluzione del problema
Fano
Approvato un importanti emendamento per Fano presentato
da Mirco Ricci, capogruppo Pd
in consiglio regionale, nella riunione dell'assemblea legislativa
di ieri quando era in fase di approvazione l'utilizzo del Fondo
Europeo di Sviluppo regionale.
L'Iti di Fano per la messa in sicu-
rezza e valorizzazione turistica
del porto di Fano. Le modifiche
proposte da Ricci consentiranno
di creare a Fano il "sentiero delle energie" che attraverserà la
città, partendo dalla valorizzazione turistica del porto con la
sua messa in sicurezza mediante
un dragaggio straordinario e la
realizzazione della cassa di colmata. L'intervento comporta un
investimento ambientale di natura funzionale a valenza economica anti crisi per la nautica e la
pesca mercantile. La seduta di
ieri era stata ritenuta particolarmente importante dal sindaco di
Fano Seri, in quanto oltre ad approvare dei punti fermi per la distribuzione delle risorse, avrebbe rappresentato per Fano una
preziosa occasione di inserimen-
to. Fano, in effetti, ha molto da
recuperare, mentre nei mesi
scorsi altre località della regione
si sono attivate elaborando progetti e avanzando precise domande, la città della Fortuna,
nonostante le necessità non ha
fatto nulla per accedere alle
provvidenze comunitarie gestite
dalla Regione.
Foghetti In cronaca di Fano
L’opera di Verdi torna all’Arena dove fu rappresentata la prima volta 93 anni fa. Dirige Julia Jones
Sferisterio, è la grande serata dell’Aida
L’ESTATE
μ Eventi e musica
Macerata
Il ministro Alfano con il generale Gallitelli
Cingoli
Bagno di folla per Alfano a Cingoli dove il
ministro ha partecipato alla cerimonia d’intitolazione della caserma dei Carabinieri all’appuntato Alfredo Beni, morto in servizio
in un conflitto a fuoco. Alla cerimonia presenti il comandante generale, interregionale e regionale dell’Arma Gallitelli, Aiosa e
Cogliano e il capo della Polizia Pansa.
Massaccesi A pagina 3
Casa di Alice. I difensori al Pm
“Nessun sopruso
ora tornino liberi”
Lattanzi-Bacalini Apagina 2
Continuano a sfilare i testimoni
Omicidio Sarchiè
Il giallo del rogo
Lombo A pagina 5
Due fogli di un libro, due tavolette di uno scriba, due parti
di un computer su cui appaiono segni di una storia atemporale d'amore e morte, illustrati dai simboli egizi recuperati
dal linguaggio cibernetico. Sarà così la scena dell'Aida che il
regista Francesco Micheli, da
tre anni direttore artistico di
Macerata Opera Festival, ha
ideato per la nuova produzione del capolavoro verdiano.
L’atteso debutto stasera allo
Sferisterio, a 93 anni dalla prima rappresentazione nell’Arena e nell’anniversario
dei 50 anni delle stagioni liriche maceratesi. Seguiranno
Tosca e La traviata.
Brisighelli A pagina 8 Scene e costumi cibernetici per l’Aida allestita per la prima della stagione lirica dello Sferisterio
I Sibillini
sono in festa
per tre giorni
A pagina 9
μ Tutti gli appuntamenti
Il revival
fa sognare
la Riviera
Chiatti A pagina 10
Marche Nord più soldi, soliti dubbi
Ma il sindaco Ricci si muove con cautela: “Quanto promesso deve essere rispettato”
Pesaro
Incremento del budget per
Marche Nord, risorse aggiuntive e tavolo aperto per l’ospedale unico con la definizione di
incontri tra le amministrazioni e Regione. Toccati tanti
punti con moderato ottimismo sulla mobilità passiva da
parte dell’assessore Mezzolani, chiare le parole del sindaco
di Pesaro Matteo Ricci: “Vogliamo essere certi che quanto
promesso sarà poi rispettato”.
Francesconi In cronaca di Pesaro
SPORT
OLTRE LA FINZIONE
Ciak e camorra
A
PIETRO GARGANO
volte il confine tra finzione e realtà è sottile, troppo sottile. Camorra contro Gomorra: il capoclan di Torre Annunziata
Francesco Gallo, già in carcere, e i suoi genitori (arrestati) sono imputati di estorsione ai
danni della produzione della serie...
Continua a pagina 21
μ Calciomercato
La Juve
si prende
Morata
Torino
A poche ore dal repentino
cambio di allenatore la Juventus, sotto choc anche per
il sorpasso della Roma, che
le ha soffiato sotto il naso il
gioiellino Iturbe, ha cercato
di reagire andando a chiudere la trattativa per Alvaro
Morata, giovane attaccante
del Ral Madrid, che oggi dovrebbe finalmente formalizzare il suo passaggio al club
bianconero.
Martello Nello Sport
Campagna acquisti
Vis, ecco Vita
Il Fano ci prova
con Sivilla
Lucarini-Barbadoro Nello Sport
STUDIO BANKITALIA
L’enoturismo
fa business
S
ALESSANDRA MONETI
ei turisti stranieri su 10
vengono in Italia esclusivamente per vacanze, e
di questi quelli motivati al
viaggio per fare agriturismo
sono il 2%, mentre quelli che
nel 2012 hanno scelto la meta
Italia esclusivamente per il cibo e il vino sono lo 0,7%. A
fornire la fotografia dell’enoturismo estero nel nostro territorio è la Banca d’Italia che
presenta l'indagine campionaria sul turismo internazionale presso le principali frontiere del Paese nel periodo
1997-2012. Ogni anno viene
intervistato un campione di
viaggiatori internazionali che
hanno attraversato le frontiere italiane (sia stranieri in Italia sia italiani all’estero) e dallo studio - a firma Andrea Alivernini, Emanuele Breda,
Eva Iannario - emerge che i
wine&food lovers stranieri
(0,7%) dichiarano di venire in
Italia solo per break...
Continua a pagina 21
Venerdì 18 Luglio 2014
T: 0721 31633
PESARO
E: [email protected]
XV
F: 0721 67984
Musica e applausi per l’addio a Danilo Baroncini
LA COMMOZIONE
Pesaro
"Ciao Danilo" un applauso commosso e scrosciante all'uscita del
feretro dal palazzo comunale di
Fiorenzuola di Focara, il paese
scelto e amato dal medico Danilo Baroncini. Così un'intera comunità, i familiari, gli amici, i primari degli ospedali di Pesaro e
Fano, i vertici dell'azienda Mar-
che Nord e il sindaco Ricci, hanno voluto omaggiare la memoria
del primario di Gastroenterologia e medico "dei bambini d'Africa". Una cerimonia semplice come semplice e umile nonostante
l'elevata professionalità era la
sua persona. In sottofondo le note della sua canzone più amata
"Somewhere, over the raimbow", la stessa che gli ricordava
l'Africa dove fino al 2011 è stato
volontario del Centro pediatrico
in Sierra Leone con Emergency
per curare i bambini vittime della soda caustica. L'idea di permettere a tutti di rendergli l'ultimo saluto è partita dal il presidente della Comunità del Parco
e amico Massimo D'Angeli che
in poche ore è riuscito a organizzare la camera ardente. "Mi chiamo Mamadù e sono figlio di Danilo. Ho incontrato il suo sguardo e le sue mani in Africa quando mi trovavo all'ospedale - così
commosso ma cercando di farsi
capire, uno dei ragazzini africani
che ora risiedono nel centro pesarese di Sant'Andrea in Villis quando mi operavano e volevano praticarmi l'anestesia ero spaventato, volevo solamente Danilo. Per tutto il tempo mi ha tenuto la mano e al mio risveglio ho
ritrovato la sua mano. Poi, mi ha
portato in Italia. Ora voglio fare
il medico proprio come lui avrebbe voluto". I ricordi di una vita
spesa nella sanità e nella solidarietà si sono riconcorsi nelle parole degli amici e colleghi e nelle
lacrime della senatrice Camilla
Fabbri. "A ricordarlo oggi ci sono anche le Istituzioni ma Istitu-
Cerimonia semplice
ma toccante per ricordare
il primario del reparto
di Gastroenterologia
zioni che gli sono state amiche
negli anni. Senza di lui questa nostra comunità è un po' più povera, tutti noi, dobbiamo imparare
da lui da quanto ha fatto e ha dato nella sua professione e da ciò
che ci lascia. La mia amicizia è
nata dopo un viaggio in Africa,
allora, entrambi avevamo compreso che una parte della nostra
vita andava dedicata proprio all'
Africa".
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Incremento del budget per Marche Nord
Ma il sindaco Ricci è cauto: “Vogliamo essere certi che quanto promesso sarà rispettato”
Foschi: “Sede dell’Area vasta 1 ad Urbino”
I TEMI CALDI
DELLA SANITA’
LA MOZIONE
Urbino
LETIZIA FRANCESCONI
Pesaro
Incremento del budget Marche
Nord, arrivo di risorse aggiuntive, riorganizzazione fra presidi
su cui apportare correzioni e il
San Salvatore che riavrà i posti
di Medicina persi. Questi i punti sviscerati nel confronto fra
sindaco di Pesaro, assessore regionale alla Sanità Almerino
Mezzolani e i direttori di Marche Nord e Asur. Il sindaco
Matteo Ricci lo ha definito un
"incontro utile e costruttivo"
ma ha mostrato una certa cautela, aspetta di vedere gli esiti finali della trattativa. Mezzolani
ha invece confermato le promesse della vigilia, rispondendo ai quesiti relativi a budget,
mobilità e riorganizzazione in
atto.
Budget
"Complessivamente per l'anno
in corso - precisa Mezzolani l'incremento del budget sarà
pari a circa 7 milioni e mezzo di
euro. Abbiamo confermato il ripristino del budget 2012 con gli
ormai noti 6 milioni di euro. In
realtà a conti fatti, l'azienda sta
Tra budget e scenari sull’ospedale
unico un altro contatto tra
l’assessore Mezzolani, il direttore
Aldo Ricci e il sindaco Matteo Ricci
La questione rimane calda
già spendendo cifre in più .
Quattro milioni e mezzo di euro, le risorse che sta spendendo
e la parte restante dovrebbe essere in arrivo. Ho anche confermato l'assegnazione dalla Regione di risorse aggiuntive, credo 1 milione di euro in più. Ci
sarà nei prossimi mesi la possi-
Mezzolani fiducioso
sulla mobilità passiva
Un tavolo di confronto
sull’ospedale unico
bilità di utilizzare le premialità
assegnate alle Marche, quale
regione virtuosa. Risorse, che
potranno essere assegnate subito e utili per assumere altro
personale, come da accordi sindacali e per acquisire attrezzatura". La Regione ha ribadito la
massima attenzione su Pesaro
fissando per il secondo semestre 2015, l'inizio dei progetti di
Fivet e Neurochirurgia. "Un dato positivo", così il sindaco ma
l'amministrazione annuncia
che monitorerà la questione.
"Questa volta - continua Ricci -
Caso Rodari, attesa per il giudizio dell’Istituto Superiore di Sanità
Monitoraggio sui bambini, via libera
Ma le modalità restano un rebus
Pesaro
Tavolo tecnico scuola Rodari: il
protocollo d'intesa che ha messo insieme osservazioni e pareri di 18 rappresentanti fra tecnici, enti, amministrazione, rappresentanti d'istituto e personale Ata verrà reso noto formalmente nell'incontro di lunedì
con il sindaco. Nella riunione di
ieri non si è arrivati alla firma di
alcun documento ma il protocollo dovrà essere modificato
con note aggiuntive formulate
da Asur e rappresentanti dei genitori. I capisaldi come ha anticipato l'assessore ai Servizi
Educativi Giuliana Ceccarelli,
sono il recepimento di Asur di
un monitoraggio, non un vero e
proprio screening, gratuito per
tutti i bambini e il personale. Il
Comune dovrà garantire il rientro in un ambiente sano mentre
Arpam si è reso disponibile ad
Susseguirsi di incontri e riunioni per il caso della scuola Rodari
effettuare altre analisi anche
per la prevenzione di un eventuale disagio ambientale. Prima di dar seguito al monitoraggio Asur e Arpam attendono il
parere dell'Istituto Superiore di
Sanità che dovrebbe arrivare la
prossima settimana e dovrà
contenere le indicazioni sui parametri da utilizzare per la rilevazione di sostanze quali stirene e toluene e fornire l'iter delle
analisi. "Solo dopo il parere dell'
istituto - spiega la preside e assessore - si decideranno quali
saranno gli esami più utili da
vogliamo essere certi che quanto promesso sia rispettato".
Mobilità passiva
Sarà aperto un tavolo di lavoro
tecnico con il sindaco di Fano.
La riorganizzazione fra presidi
va avanti ma saranno apportate alcune modifiche. "Ho portato in evidenza - spiega il sindaco - il nodo di Medicina con posti sottostimati al San Salvatore. Ci è stato risposto che i 20
posti letto sono stati spostati
temporaneamente su Fano a
causa di un cantiere ma verraneseguire. Per esempio nel tavolo si è parlato di emocromo ma
ancora non sappiamo quali metaboliti ricercare. Asur ha ribadito e indicato nella bozza di
protocollo che l'esame delle urine sarebbe inutile e non veritiero rispetto al tempo effettivo di
esposizione a tali sostanze, visto, che lo stirene si metabolizza in poche ore. Una posizione
rafforzata secondo Luciano Benini , Claudio Pizzagalli (Arpam) e Annarita Pelliccioni
(Asur), dall'evidenza dei livelli
di concentrazione di sostanza
nelle aule, migliaia di volte più
bassi rispetto all'esposizione di
lavoratori in determinati settori. Soddisfatti dal primo incontro i rappresentanti dei genitori, Andrea Giorgini e Lucia Silvestri. I rappresentanti hanno
segnalato un caso simile in una
scuola nel 2007 in Veneto. Arpam ha assicurato che comparerà il caso con la scuola veneta.
In quella fattispecie i valori pur
essendo simili erano la situazione di partenza mentre alla Rodari , i valori sono stati l'esito di
analisi forzate per 24 ore a finestre e porte chiuse lontani dalla
situazione effettiva".
© RIPRODUZIONERISERVATA
Il sindaco Maurizio Gambini ne ha
per tutti. "Come si permettono
Pesaro e Fano - sottolinea - di
decidere dove sarà ubicato
l'ospedale unico Marche Nord?
L'entroterra è stanco di certi
metodi (vedi ciò che è accaduto
ultimamente nel rinnovo delle
cariche per i soci pubblici del
consiglio d'amministrazione di
Marche Multiservizi). L'ospedale
di Urbino? E' un ospedale di Rete
non un poliambulatorio con
molteplici criticità di cui lo stesso
assessore Mezzolani è a
conoscenza e le riconosce pure.
Non vogliamo fare gli annunci,
bensì le azioni e voglio smentire
no ripristinati a inizio 2015.
L'assessore si è detto fiducioso
per il 2015 grazie anche la firma a Roma del Patto della Salute".
Mezzolani rende noti gli ultimi
dati sulla mobilità passiva.
"Complessivamente si parla di
trentacinque milioni di euro di
mobilità allo stato attuale, la
maggior parte legata a Ortopedia e Cardiologia ma i numeri
sono destinati a scendere. Nel
2013, i flussi monitorati tendono a diminuire e scenderemo a
trenta milioni di euro".
chi ci ha tacciati di orfani". Ne ha
anche per Matteo Ricci: "Le sue
dichiarazioni mostrano
scollamento all'interno del Pd.
Chiederò all'assessore regionale
di convocarci. Vogliamo un
tavolo in cui siano presenti tutti i
sindaci del territorio".
Intanto il consigliere Elisabetta
Foschi ha presentato una
mozione in consiglio regionale in
cui "impegna la giunta a rivedere
la propria delibera applicando il
criterio adottato per
l'individuazionedelle sedi di Area
vasta. Urbino è co-capoluogo di
provincia e baricentrica rispetto
l'intero territorio provinciale,
quindi deve essere rivista la
decisione di ubicare a Fano la
sede amministrativa dell'Area
vasta 1".
Ospedale unico
C'è la decisione collegiale di istituire un tavolo sul tema. Chiesti incontri fra amministrazioni
di Pesaro e Fano e Regione per
un'analisi dei costi di realizzazione comparando il sito e la
struttura di Muraglia, rilanciata dal sindaco con una struttura ex novo a Fosso Sejore su un
terreno non pubblico. Il sindaco è perplesso sulla forma di finanziamento basata su valorizzazioni immobiliari in una fase
in cui l'edilizia è ferma.
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Aiuti ai bisognosi, la festa a Villa Fastiggi
L’ impegno senza soste
del Banco Alimentare
Pesaro
Una festa della solidarietà aperta a tutta la cittadinanza. La
Fondazione Banco alimentare
onlus, che da 25 anni opera
contro lo spreco alimentare e
recupera il cibo distribuendolo
gratuitamente ai bisognosi,
vuole promuovere la sua attività con una festa che si svolgerà
domani presso i Vivai Pascucci
in Strada in sala 133 a Villa Fastiggi a partire dalle 19. Un'occasione di incontro e conoscenza dell'opera e di festa per tutti:
strutture caritative, volontari,
supermercati, aziende donatrici, famiglie, oltre alle autorità e
a agli amici sostenitori del Banco alimentare e a tutta la comunità territoriale che vorrà rispondere all'invito. Ogni settimana vengono consegnati oltre 42 mila kg di alimenti così
come dalle mense aziendali viene recuperato ogni giorno il ci-
bo e in giornata distribuito a enti caritativi pronti a riceverlo.
"Per noi è stato un anno difficile - spiega Marco Montagna
presidente dell'Associazione
Banco alimentare - perché i
fondi europei per i banchi alimentari sono sospesi; tuttavia
noi pesaresi possiamo ritenerci
fortunati perché grazie ad iniziative private di raccolta fondi
siamo riusciti a procurare cibo
da distribuire a chi ne ha bisogno".
Durante la serata verrà presentata e spiegata l'attività del
Banco e la sua importanza anche grazie alle testimonianze di
chi rappresenta gli enti assistiti
dal Banco stesso come le suore
Orionine di Fano e Casa Mariolina di Pesaro. Non mancherà il
divertimento con le poesie di
Carlo Pagnini, la musica con la
banda di Candelara e l'estrazione della lotteria a premi.
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Venerdì 18 Luglio 2014
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FANO
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Fondi europei per il dragaggio
Novità importanti per la definitiva risoluzione dei fanghi del porto da anni rebus della città
LE RISORSE
COMUNITARIE
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Approvati due importanti
emendamenti per Fano e Pesaro presentati da Mirco Ricci,
capogruppo Pd in consiglio regionale, nella riunione dell'assemblea legislativa di ieri
quando era in fase di approvazione l'utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo regionale.
L'Iti di Fano (Investimenti Territoriali Integrati) per la messa
in sicurezza e valorizzazione
turistica del porto di Fano e
l'Iti di Pesaro per l'innovazione
dell'imprenditoria creativa all'
interno di edifici pubblici da ristrutturare per l'uso pubblico.
Le due modifiche proposte da
Ricci consentiranno di creare
a Fano il "sentiero delle energie" che attraverserà la città,
partendo dalla valorizzazione
turistica del porto con la sua
messa in sicurezza mediante
un dragaggio straordinario e
la realizzazione della cassa di
colmata. L'intervento comporta un investimento ambientale
di natura funzionale a valenza
economica anti crisi per la nautica e la pesca mercantile. L'Iti
di Pesaro si basa invece sulla
valorizzazione di esperienze e
potenzialità connesse con la
cultura dell'innovazione e dell'
imprenditoria creativa, che saranno svolte all'interno di edifici pubblici da ristrutturare in
chiave di miglioramento ener-
getico da destinarsi poi ad una
fruizione pubblica.
La seduta di ieri era stata ritenuta particolarmente importante dal sindaco di Fano Seri,
in quanto oltre ad approvare
dei punti fermi per la distribuzione delle risorse, avrebbe
rappresentato per Fano una
preziosa occasione di inserimento. Fano, in effetti, ha molto da recuperare, mentre nei
mesi scorsi altre località si sono attivate elaborando progetti e avanzando domande, la città della Fortuna, nonostante il
suo stato di bisogno, non ha
fatto nulla per accedere alle
provvidenze comunitarie gestite dalla Regione. Incapacità
tecnica? Poca attenzione da
parte degli amministratori?
Fatto sta che è mancato tutto il
lavoro di preparazione.
"In questi giorni ci siamo
mantenuti costantemente in
contatto con i nostri consiglieri regionali e con i membri della Giunta, per cercare in extremis - ha evidenziato Seri - di
poterci inserire". E qualcosa
grazie a Ricci, è stato ottenuto.
Ma questo in parte si deve anche all'ultimo incontro tra lo
stesso Seri e il Governatore
Spacca, con il quale si sono
riannodati contatti che nel
frattempo si erano indeboliti.
"Ora noi dovremo essere bravi
- ha continuato Seri - ad elaborare progetti". Progetti di che
genere? "Di tutti i generi: dal risparmio energetico, alla valorizzazione del patrimonio sto-
Il sindaco Seri: “Un buon
segnale, adesso dovremo
essere bravi a elaborare
validi progetti”
BALNEAZIONE
New Latin Accademy, da Silvana ed Elisa Cinogastri bravissime cantanti e dallo stesso Giancarlo Ridolfi, provetto "mago"
che ha intrattenuto il pubblico
con una esibizione di prestidigiazione, sottolineata da lunghi applausi. Ospiti della serata anche il presidente della Pro
loco Etienne Lucarelli e il presidente della cooperativa Tre
Ponti Gino Bartolucci che hanno contribuito alla organizzazione della festa.
Tirano un sospiro di sollievo i concessionari di spiaggia e i bagnanti che in questo fine settimana potranno
tornare a tuffarsi nelle acque dell'Adriatico dalle
spiagge del Lido e dell'Arzilla.
Ieri mattina il sindaco Seri
ha revocato l'ordinanza con
la quale aveva istituito il divieto di balneazione temporaneo riguardante il tratto
30 metri a nord del Torrente Arzilla e la spiaggia del
Lido a 100 metri a sud del
molo dell'Arzilla. Al Comune di Fano sono stati inviati
proprio ieri dall'Arpam i risultati di nuove analisi, effettuate nella mattinata di
martedì scorso, dai quali
-come si legge nell'ordinanza numero 20 "si attesta il
ripristino
della
balneabilità".
Il divieto si era reso necessario in quanto le acque presentavano contaminazione
microbiologica al di fuori
del limite consentito dalla
legge, tanto che nel provvedimento 18 si citava espressamente un'eccessiva presenza del battere Escherichia Coli. L'allarme è rientrato come previsto e come
già annunciato dall'assessore all'ambiente Mascarin,
secondo il quale c'erano tutte le condizioni per la revoca dell'ordinanza, garantendo comunque la sicurezza
dei cittadini. Sempre ieri i
tecnici hanno provveduto a
rimuovere i cartelli che segnalavano le limitazioni situati sulle spiagge, non senza un sospiro di sollievo da
parte dei concessionari e degli operatori balneari, ma
anche dei tanti bagnanti
che aspiravano ad un tuffo
in acqua per cercare refrigerio da una giornata dalle
temperature molto elevate.
Ora che tutti i divieti sono
stati revocati e la balneazione è permessa sull'intero litorale fanese, la questione
resta però al centro dell'
agenda politica, dal momento che sono apparsi evidenti i disagi che un simile
provvedimento crea in piena stagione estiva.
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Dragaggio del porto, si apre una concreta possibilità per la definizione del problema da anni spina della città
rico-monumentale, alla realizzazione di piste ciclabili, alla
tutela dell'ambiente, a importanti opere pubbliche". Ha in
testa qualche priorità? "Sì,
due: una riguarda il recupero
di un importante bene monumentale che può influire anche sul rilancio turistico, l'altra
la valorizzazione del risparmio
energetico finalizzata agli edifici pubblici che apporterà benefici al bilancio comunale".
Risorse comunitarie quindi
per effettuare investimenti
che altrimenti risentirebbero
dei vincoli imposti dal patto di
stabilità e risorse dalle alienazioni che incominciano ad incassare qualche centinaia di
migliaia di euro.
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Pagamento Tari, acconto entro il 9 settembre
I RIFIUTI URBANI
Fano
Il consiglio comunale ha deciso
di fissare una prima scadenza
per il pagamento della Tari, la
nuova tassa sui rifiuti urbani,
richiedendo un acconto entro il
9 settembre. La data è il frutto di
un compromesso tra le richieste
della giunta che aveva proposto
il 28 agosto e gli emendamenti
presentati sia dal Partito
Democratico che aveva indicato
il 10 settembre e dal gruppo di
Insieme per Fano che aveva
proposto l'8 settembre.
L'anticipo viene calcolato in
misura pari all'importo relativo
al primo quadrimestre della
Tares dovuta per il 2013, in base
alle tariffe dello stesso anno. Per
quanto riguarda le scadenze
successive , queste sono tutte
da determinare, tenendo
presente però che l'ultima rata
della Tari sarà fissata
calcolando l'importo
effettivamente dovuto sulla
base delle tariffe approvate per
l'anno in corso. La Tari decorre
dal 1˚ Gennaio di quest'anno e
sostituisce il prelievo vigente
fino al 31 Dicembre 2013
relativo alla Tares e alla Tia.
Associazioni a braccetto per crescere ancora
Il club Anziani di Sassonia ha
organizzato una festa in onore
degli ospiti di Casa Penelope,
una delle strutture che fanno
parte del Centro Itaca, dedicate a persone con handicap, realizzata a suo tempo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di
Fano.
Gli anziani hanno offerto un
bell'esempio di aderire al principio di sussidiarietà, una associazione per quello che può aiu-
Un momento della serata
Sollievo
Rimossi
tutti
i divieti
Fano
Principio di sussidiarietà con il club Anziani di Sassonia che ha organizzato una serata per aiutare la Casa di Penelope
Fano
XVII
ta l'altra ed entrambe si sentono unite in un vincolo di solidarietà che rende tutti migliori. Il
club Anziani di Sassonia è uno
dei più numerosi che opera in
città, con i suoi quattrocento
soci, costituisce d'estate uno
dei centri di animazione più vivi della zona balneare che si dilunga su viale Adriatico, mentre d'inverno è una sentinella
vigile a tutela della passeggiata
e delle strutture pubbliche. Nel
corso della serata è stata consegnata una tessera d'onore all'
ultranovantenne Guidi Piccinetti e la prima tessere ad Alice
Casalini di appena tre anni. Alla iniziativa di intrattenimento
condotta dal presidente Giancarlo Ridolfi, è stato presente
anche il sindaco Massimo Seri
e l'assessore ai Servizi Sociali
Marina Bargnesi che ha potuto
prendere un primo contatto
sia con gli anziani del club che
con gli ospiti e la presidente di
Casa Penelope Belinda Mastrogiacomi. La festa è stata animata dalle piccole ballerine della
XVIII Venerdì 18 Luglio 2014
FANO •VALCESANO
μ Giornata
Online
www.corriereadriatico.it
storica tra feste e brindisi con i contatti con Fano per la definizione delle pratiche giuridico-amministrative che si susseguono
Entra in vigore la legge regionale: tutta Marotta è con Mondolfo
IL REFERENDUM
Marotta
Marotta volta pagina. Da oggi
c'è tutto un nuovo libro da scrivere, un futuro da scrivere insieme. L'ex frazione di Marotta di
Fano passa con Mondolfo: la città è unita. Entra in vigore la legge regionale del 23 giugno. Ciò
comporterà i effetti immediati
sulla cittadinanza per i servizi di
competenza statale, affidati al
Sindaco quale ufficiale di Governo, quali emanazione atti che
sono attribuiti dalla legge e dai
regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica; svolgimento delle funzioni affidate
dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria; vigilanza su tutto quanto
possa interessare la sicurezza e
l'ordine pubblico; tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia di elettorale, di leva militare,
di statistica. Pertanto da oggi il
sindaco di Mondolfo, per il territorio distaccato, assumerà in carico tutte queste competenze e
attribuzioni anzidette. Oltre
agli aspetti giuridico amministrativi, ci sono i rapporti patri-
moniali ed economico-finanaziari conseguenti alla modificazione territoriale. I due Comuni
avranno sei mesi per trovare un
accordo, se non verrà raggiunto, la regolamentazione sarà stabilita dalla giunta regionale. Un
passo alla volta. A Marotta si festeggia il traguardo raggiunto
dopo decenni di battaglie. La
data di oggi è storica e presto se
ne aggiungeranno altre. Sì per-
ché presto diventerà realtà il
cambio del nome del Comune.
Il sindaco Cavallo, dopo averlo
annunciato in avvio di legislatura, l'ha ribadito anche durante
Piazza Kennedy
simbolo della divisione
territoriale cambierà nome
in piazza Marotta unita
la festa per l'unificazione delle
scorse settimane. Mondolfo Marotta o viceversa sarà il nuovo
nome. La proposta dovrà passare in consiglio comunale. Discorso analogo per piazza Kennedy, simbolo fino a poche settimane fa della divisione territoriale-amministrativa di Marotta, che si chiamerà piazza Marotta unita.
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Insidie e problemi, viaggio dentro il Metauro
Ambientalisti e geologi per una settimana vivranno il fiume per un’analisi profonda su flora e fauna
LA TUTELA
DELLA NATURA
SILVIA FALCIONI
Fano
In un momento in cui si parla
quasi quotidianamente di scarichi a mare che finiscono per generare divieti di balneazione sulle spiagge e di situazioni ambientali problematiche che necessitano di interventi di risanamento, arriva un'iniziativa sul
fronte della tutela dell'ambiente
e delle risorse. Si tratta della "Risalita del Metauro", organizzata
dall'associazione Argonauta in
collaborazione con Forbici. L’'
intento è quello di percorrere il
fiume dalla foce alla sorgente,
lungo i luoghi storici della battaglia del Metauro, attraverso un
affascinante percorso che si snoda tra sentieri naturalistici e terreni legati al passato, a quello
scontro narrato dalla storia del
quale però non si conosce ancora l'esatta ubicazione. La partenza è fissata per lunedì prossimo
alle 8.30 di fronte alla Chiesa di
Ponte Metauro, da cui si snoderà un percorso che nell'arco di
tutta la settimana porterà a percorrere un totale di circa 120 chilometri, da Fano fino all'Alpe
della Luna a Montemaggiore al
Metauro. "La finalità - spiega
l'organizzatore Enrico Tosi dell'
associazione Argonauta - è quella di scattare una 'foto istantanea' delle condizioni del fiume
sotto vari aspetti, in particolare
naturalistico. Il gruppo sarà formato da circa 20 persone, tra
esperti in ambito naturalistico e
geologi, con anche alcuni giovani che avranno la possibilità di
partecipare ad un'esperienza
molto formativa". L'iniziativa ha
un valore "storico" dal momento
che si svolge ogni 1o anni e
l'esordio è stato nel 1984. In questa quarta edizione ogni tappa
sarà compresa tra i 15 e i 20 km,
con un dislivello tra 200 e 600
metri, percorribili a piedi o in bicicletta. Le tappe saranno a San
Liberio di Montemaggiore, Fossombrone, Fermignano, Urbania, Mercatello sul Metauro,
Parchiule di Borgo Pace e infine
l'arrivo alla Sorgente dell'Auro,
il ramo principale del Metauro.
"L'iniziativa unisce l'utile al dilettevole - puntualizza Tosi - dal
momento che permette di attra-
Dalle precedenti
esperienze raccolti
dati significativi
LA CATALOGAZIONE
Fano
Il letto del fiume Metauro: lunedì il via all’escursione per fare il punto su flora, fauna e geologia
versare luoghi di grande bellezza n compagnia di altre persone
accomunate dallo stesso spirito,
ma allo stesso tempo consente
di analizzare il letto del fiume e
tutta l'area circostante. In particolare verrà fatta una mappatura precisa e puntuale sul territorio, su flora, fauna e aspetti geologici, per avere un quadro di
tutta la situazione. Una volta
che i dati saranno raccolti, verranno elaborati ed inseriti nella
ricchissima banca dati www.lavalledelmetauro.org . Prima ancora della partenza però è già
stato notato dagli organizzatori
qualche cambiamento rispetto
all'ultima "spedizione" di 10 anni fa: "E' aumentata molto la
sensibilità nei confronti dei temi
ambientali - conclude Tosi - molte più persone si interessano e
c'è più attenzione ai problemi
del fiume. Forti di questa consapevolezza, speriamo che anche
gli amministratori a tutti i livelli
facciano il possibile per garantire la tutela del fiume".
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Sono numeri davvero
impressionanti quelli raccolti
dagli ambientalisti nel corso
delle precedenti edizioni della
Risalita del Metauro. Solo per
quanto riguarda la fauna, nel
bacino del fiume sono state
catalogate ben 189 specie
diverse di pesci, oltre a
centinaia di molluschi,
crostacei, rettili ed insetti.
Circa trecennto sono invece le
varietà di uccelli, oltre a
tantissimi mammiferi come
caprioli, cinghiali, daini, cervi,
donnole, faine, ghiri, istrici,
lepri, mufloni, pipistrelli,
puzzole, tassi, topi, volpi. Oltre
alla fauna e ad una abbondante
flora, ci sono anche beni di
archeologia, storici, artistici
architettonici, ma anche
infrastrutture, opere
ingegneristiche e manufatti
legati alle acque interne. Un
patrimonio tutto da (ri)scoprire.
Modellismo statico: brillanti risultati al campionato mondiale di Stresa
Illesi i ragazzi
μ La
Tre medaglie d’argento e un bronzo
per i portacolori del club fanese
A fuoco
un’auto
sull’A14
“Chiusi nelle loro idee
Collaborare è impossibile”
LA SFIDA
Tre medaglie d'argento, una
medaglia di bronzo ed un certificato di merito, è quanto hanno ottenuto i soci del club
"Amici del Modellismo Storico
di Fano" che hanno partecipato al campionato mondiale di
modellismo statico che si è
svolto al Palazzo dei Congressi
di Stresa.
Un risultato di grande prestigio che esalta la passione che
anima questi costruttori di un
mondo ridotto alle minime
proporzioni e rende merito alla loro bravura. I tre vice-campioni mondiali sono: Lucio
Cecchetti, Gaetano Mosca Teodonno e Matteo Capodogli; il
quarto componente del team è
Luca Montenovesi. Al campionato hanno preso parte novecento partecipanti provenienti
da diversi Paesi con oltre
4.000 opere suddivise tra le
seguenti dieci categorie: figurini storici, figurini fantasy, veicoli fantastici, diorami militari, veicoli militari, aerei, diorami civili, veicoli civili, navi in legno, navi in plastica. Le categorie su cui si sono cimentati i
modellisti fanesi sono: figurino fantasy standard (Gaetano
Fano
altri pezzi premiati sono: il busto di una, il busto di un guerriero e il fantasma nero; al centurione romano è andato il certificato di merito. La partecipazione Italiana, ovviamente
massiccia, prevedeva la presenza di quasi tutti i principali
club di modellismo operanti
nel Paese, almeno una ventina, tra cui quello di fano che
con i suoi ventidue soci, di cui
solo una decina operativi, è apparso un microbo di fronte a
Club con anche più di 100 soci;
ma questo microbo ora accampa tre vice campioni mondiali.
Momenti di panico, attimi
di grande trepidazione e anche tanta paura ma per fortuna nessuna conseguenza.
Mancavano pochi minuti alle 19,30 di ieri quando sulla
corsia sud dell’autostrada
A14 all’altezza di Fenile di
Fano si è verificata un tamponamento tra un’automobile e un camion con rimorchio.
La macchina subito dopo la
collisione ha preso fuoco
gettando nel panico gli occupanti (due ragazzi) e le altre
vetture che stavano transitando in quel momento lungo l’autostrada che hanno
temuto il peggio.
Nessuna conseguenza
per gli occupanti del veicolo, una Volkswagen Up sul
posto dell’incidente per tutti i rilievi del caso i vigili del
fuoco di Fano che hanno riportato velocemente la situazione alla normalità e
una pattuglia della sottosezione di Fano della polizia
stradale.
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Lucio Cecchetti protagonista a Stresa con i modellini
Mosca Teodonno e Matteo Capodagli) e veicoli militari master (Lucio Cecchetti). Quest'
ultimo, presidente del club, ha
presentato un'autoblinda italiana AB41- PAI Africa, auto-costruita nella scala 1/6, già
insignita della Medaglia del
Presidente Della Repubblica
Italiana all'Internazionale di
Bolzano nonché di altri ori. Gli
Ottimo secondo posto
per Lucio Cecchetti
Gaetano Mosca Teodonno
e Matteo Capodagli
LA POLEMICA
Pergola
L’INCIDENTE
Fano
minoranza contesta la giunta Baldelli
"Come si fa a collaborare per
il bene di Pergola?" E' l'interrogativo del consigliere comunale di minoranza Stefano
Cuccaroni che critica l'atteggiamento della giunta Baldelli.
"Ci siamo messi subito a disposizione della cittadinanza,
raccogliendo istanze e osservazioni dei cittadini pergolesi. Il progetto Pergola Unita
continua, con incontri, tavoli
di lavoro e assemblee plenarie, sempre molto partecipate. Naturalmente ci stiamo
riorganizzando, con la consapevolezza che il lavoro è appena iniziato e che c'è veramente molto da fare per il futuro
di Pergola".
Cuccaroni scende nello specifico. "Si è tenuto un solo consiglio comunale, dopo le elezioni amministrative. Abbiamo
subito espresso la nostra piena e massima disponibilità a
collaborare con l'amministrazione per salvaguardare e tutelare il nostro ospedale. Sono state proposte modifiche
migliorative al testo dell'ordine del giorno, con integrazioni e la modifica della prima
parte, relativa alla censura
delle decisioni assunte dalla
giunta regionale e dall'Asur.
Avevamo dichiarato voto favorevole se fossero state accolte le modifiche e per riconfermare la nostra collaborazione ci siamo astenuti".
Cuccaroni rinnova la disponibilità a collaborare, ma
pone alcune domande ai suoi
concittadini che chiedono dialogo e opposizione costruttiva. "Come si fa a collaborare
con chi, invece di adoperarsi
in tutti i modi e in tutte le sedi,
preferisce autoproclamarsi
paladino solitario contro il resto del mondo, senza cercare
mai una minima soluzione di
dialogo, l'unica percorribile
in questi periodi così difficili?
Come si fa a collaborare con
chi ha delegato all'opposizione il proprio lavoro di maggioranza? Il mammografo in dotazione all'ospedale è di ultima generazione ed è pienamente funzionante. Se non si
fosse impegnato Ilari in prima persona insieme agli operatori di riferimento, in ospedale il mammografo non ci sarebbe stato. E' così - conclude
la sua osservazione Stefano
Cuccaroni - che salviamo
l'ospedale, creando ulteriore
allarme in una situazione già
difficile?"
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