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Missile contro l`aereo dei turisti
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 18/07/14-N: 136- N˚ XXX €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Venerdì 18 Luglio 2014 • S. Genoveffa Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Il libro La zona grigia, quando nei salotti si simpatizzava con i brigatisti Tendenze La moda italiana va alla conquista di New York con Amy Adams La fiction Gomorra choc, per girare le scene pizzo alla camorra Avagliano a pag. 25 Latella a pag. 21 Del Gaudio a pag. 15 Missile contro l’aereo dei turisti Boeing della Malaysia abbattuto sul confine russo-ucraino: morti i 298 passeggeri `Il volo era partito da Amsterdam. Scambio d’accuse Mosca-Kiev sul razzo terra-aria ` I SERVIZI L’analisi La catastrofe di una guerra fuori controllo Sergio Canciani U na criminale provocazione mentre al suolo i cessate il fuoco non hanno alcun effetto, un errore delle contrapposte difese aeree o un eccesso di zelo di un ufficiale della missilistica? Le accuse sono reciproche, e la catastrofe ha immediatamente assunto una dimensione diplomatica con un immediato contatto tra Putin e Obama che attorno al molto ambiguo e molto controverso dossier Ucraina hanno ridotto al minimo le relazioni. A pag. 4 D’Amato alle pag. 2, 3 e 4 L’attacco di terra Avvertimento ad aprile «Non sorvolate la zona» Costantini a pag. 4 I passeggeri `Le Tra le vittime olandesi con destinazione Bali ROMA Più spese ed entrate in calo: la ripresa non arriva e i conti dello Stato ricominciano a soffrire. A salvare i conti pubblici è il calo dello spread ma il bilancio di metà anno non contiene buone nuove. Intanto lo sconto fiscale di 80 euro per i dipendenti a medio-basso reddito sarà permanente dal prossimo anno. Lo conferma il ministro dell’Economia Padoan. Bassi e Cifoni alle pag. 6 e 7 A pag. 2 La telefonata Obama offre a Putin la sua assistenza ? INVIACELO ENTRO L’ 1/08/2014 Inviaci i tuoi testi inediti di poesia, narrativa e saggistica e i tuoi dati all’indirizzo: Gruppo Albatros - Casella Postale 40 VT1 - 01100 Viterbo oppure tramite e-mail all’indirizzo: [email protected] Per maggiori informazioni visita il sito www.gruppoalbatros.it oppure chiama il numero 06 90.28.97.32 Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I partecipanti accettano il trattamento dei propri dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003. I dattiloscritti non saranno restituiti. Claudio Pulicati Israele dà il via all’invasione i tank nelle strade di Gaza Salerno e Ventura a pag. 13 Guaita a pag. 2 HAI SCRITTO UN LIBRO Sì... come è diversa, oggi, la vita Più spese, entrate giù ma il calo dello spread aiuta i conti pubblici L’allarme Claudio Pulicati Sì... come è diversa, oggi, la vita Quando la radio, la televisione, il mare, la famiglia erano diversi da ora. I ricordi di una vita ricca di emozioni, che porta al lettore il riflesso di sensazioni quasi dimenticate. Camera, le superpensioni pagate con mini contributi Diodato Pirone L unedì, o più probabilmente martedì, le Presidenze della Camera dei Deputati e del Senato annunceranno contemporaneamente l’avvio di una trattativa con i sindacati dei 2.315 dipendenti con l’obiettivo di introdurre anche nelle Camere il tetto di 240 mila euro imposto da maggio alle retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici italiani. L’occasione servirà anche a riscrivere tutte le regole contrattuali in vigore per questa prestigiosa nicchia della nostra burocrazia dove ancora nel 2014 non c’è traccia di meritocrazia. A pag. 9 IL RISCATTO DEL SAGITTARIO Buongiorno, Sagittario! A parte qualche Luna un po’ fastidiosa e Nettuno di guardia in Pesci (segno vostro nemico carissimo), non vi saranno pianeti in contrasto, avete tutte le possibilità per lanciare la vostra freccia e colpire il bersaglio. Venere passa nel romantico Cancro, Giove nel punto più alto del vostro cielo astrale porta emozioni anche ai nativi over 60. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 35 stime del Tesoro. Padoan: il bonus resterà Il vertice flop L’Europa non ha capito la lezione Marco Fortis L e lunghe, faticose ed inconcludenti trattative hanno portato a un nulla di fatto. Continua a pag. 24 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 18/07/14-N:RCITTA’ 2 Primo Piano Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it IL DISASTRO I resti del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto ieri nell’Est dell’Ucraina. Una residente piange davanti alla scena di devastazione Il luogo Il velivolo potrebbe essere stato abbattuto per errore da un missile terra-aria da difesa aerea. Tra le ipotesi un Buk RUSSIA o un S-300 IL MISSILE BUK Peso 690 kg Area degli scontri degli ultimi mesi Kiev UCRAINA Donetsk 5,55 m LA ROTTA A BORDO Da Amsterdam (Paesi Bassi) 280 passeggeri 15 membri dell’equipaggio a Kuala Lumpur (Malaysia) BIELORUSSIA Esplosivo 70 kg Gittata 4-30 km Odessa Mar D’Azov UCRAINA CRIMEA Mar Nero Sinferopoli Motore Singolo stadio a combustibile solido 0,4 m ANSA Jet abbattuto, strage in Ucraina `Il velivolo viaggiava nell’area dove si sta `Il volo partito da Amsterdam era diretto Un Boeing della Malaysia Airlines esplode nei cieli ai confini con la Russia combattendo la guerra tra filorussi e Kiev: a Kuala Lumpur. Tra i passeggeri oltre 150 Muoiono 298 persone, molti bambini nei giorni scorsi colpiti alcuni aerei militari turisti olandesi, 23 americani e 27 australiani ` LA TRAGEDIA Quarantotto,13 gradi di latitudine Nord e 38,6 di longitudine Est. Sono le coordinate terrestri della sciagura aerea che ha coinvolto il Boeing 777 della Malaysia Airlines (la stessa dell’aereo in volo da Kuala Lumpur a Pechino con 239 persone a bordo scomparso, e mai ritrovato, l’8 marzo) partito ieri alle 12,15 (italiane) da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur. A bordo 283 passeggeri, decine i bambini, e 15 membri di equipaggio: sono tutti morti. nistero dell’Interno ucraino: «L’aereo è stato colpito da un missile lanciato da una rampa Buk». Si tratta di sistema missilistico in grado di lanciare una classe di missili terra-aria sviluppati dall’Unione Sovietica e dalla Federazione Russa capaci di abbattere qualsiasi oggetto volante, da un aereo a un drone, che voli entro una quota di 14 chilometri e ad una distanza massima di 30 chilometri. Il sistema è in dotazione sia alla Russia, che potrebbe averlo fornito ai separatisti, sia alle forze armate di Kiev. L’unica altra maniera di poter abbattere un aereo a quella quota è il lancio di un missile aria-aria montato su un caccia. Poco dopo a parlare è un portavoce del ribelli filorussi il quale nega che i separatisti abbiano in dotazione armi in grado di raggiungere quell’altitudine. Ma ormai la miccia dello “sfruttamento” della tragedia è accesa ed ecco il presidente Un passeggero su Facebook NUBE DI FUMO Il contatto con l’aereo è stato perduto quattro ore dopo il decollo poco prima che entrasse nello spazio aereo russo. Il Boeing è precipitato avvolto in una nube di fumo da un’altitudine di quasi diecimila metri il giorno 17 e la sua sigla era MH 17 ma sembra che la sua sfortuna sia legata al fatto di essere finito nel mirino di un missile terra aria, figlio della guerra tra separatisti russi ed esercito ucraino. I resti del jet e i corpi sono disseminati in un raggio di quattro-cinque chilometri nei campi intorno al villaggio di Hrabovo nel Donetsk ribelle nell’Est dell’Ucraina, a poche decine di chilometri dal confine con la Russia: intensa zona di guerra dove già alcuni aerei militari ucraini sono stati abbattuti. Poco dopo aver appreso dell’incidente, Lufthansa, Air France, Turkish Airlines, Transaero, British Airways, Aeroflot e Alitalia annunciano di aver disposto ai loro voli di evitare il sorvolo di quella zona. Divieto che sarà adottato dall’Eurocontrol al quale aderiscono 39 paesi europei. Ma l’annuncio che getta il mondo nell’angoscia è quello, intorno alle 18, ora italiana, di Anton Gerashenko un consigliere del mi- ucraino, Petro Poroshenko, affermare che si tratta di «un atto terroristico». Replicano i separatisti: ad abbattere il jet è stato un missile lanciato dall’esercito di Kiev. LE NAZIONALITÀ Mentre i due fronti si rimpallano la colpa, dallo scalo di Schipol, ad Amsterdam, cominciano a filtrare le notizie sulla nazionalità dei passeggeri: oltre 150 olandesi, una ventina Usa, 27 australiani, alme- NEW YORK La notizia è stata accolta da una prima ondata di incredulità. Per varie ore nessuno ha voluto prendere posizione. Difatti sia le parole di Barak Obama che di Vadimir Putin sono state di cordoglio: «E' una terribile tragedia» - ha detto il presidente americano, mentre Putin ha espresso le sue condoglianze al governo della Malesia. L’EUROPA Si chiamava Cor Pan (nella foto) l’olandese che in qualche modo, poco prima di imbarcarsi ieri all’aeroporto di Schipol ad Amsterdam ha “annunciato” la tragedia. In attesa di salire a bordo, l’uomo ha fotografato il Boeing 777 che doveva portarlo a Kuala Lumpur poi ha postato su Facebook la fotografia con l’aggiunta di una nefasta quanto profetica didascalia: «Vi faccio vedere come è l’aereo casomai dovesse scomparire». Erano le 11,30 locali. Sicuramente quella frase all’olandese è venuta in mente pensando alla tragedia che a marzo ha coinvolto un altro Boeing della stessa compagnia malese. Quel volo, MH370; con 239 persone a bordo in volo da Kuala Lumpur a Pechino caduto nell’Oceano Indiano l’8 marzo e mai più ritrovato. scano pieno accesso al sito, in modo tale che possa essere messo immediatamente in sicurezza, di cooperare pienamente, e di condividere tutte le informazioni di rilievo» chiede l'Alto rappresentante della Ue Catherine Ashton che sollecita «un’indagine internazionale». Per sapere di che colore è il colpevole di una tragedia dai risvolti imprevedibili. Roberto Romagnoli © RIPRODUZIONE RISERVATA Obama al telefono con il Cremlino IL COLLOQUIO «Se dovesse sparire ecco come è fatto» no 4 francesi, altrettanti tedeschi, 6 britannici, 23 malesi, 11 indonesiani. Sia all’aeroporto di Amsterdam che in quello di Kuala Lumpur vengono attrezzate zone per accogliere i parenti delle vittime. In serata viene ritrovata la scatola nera e i separatisti, che controllano la zona, annunciano che è loro intenzione consegnarla alle autorità russe. «Rivolgiamo un appello a tutte le parti nella regione in cui l'aereo è precipitato, affinché forni- Sgomento è stato espresso da tutti i leader europei, anche dal nostro premier, Matteo Renzi, che guida il semestre italiano dell' Ue: «Una notizia drammatica e dai contorni molto preoccupanti». Mentre il collega britannico, David Cameron, è rientrato a Londra da Bruxelles per «accertare i fatti»: almeno nove passeggeri erano britannici, e Cameron ha chiesto un immediato incontro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per studiare la crisi ucraina. Anche Catherine Ashton, la rappresentante per la politica estera europea, ha espresso la convinzione che l'incidente debba essere chiarito da una indagine internazionale e ha sollecitato le parti coinvolte a «condividere le informazioni». Il tragico incidente del volo 17 è stato anche menzionato in una telefonata che Vladimir Putin aveva fatto in mattinata al collega Obama. In realtà la comunicazione era scattata perché la sera prima Obama e con lui i leader europei, aveva annunciato una nuova ondata di sanzioni economiche contro Mosca. La telefonata hanno detto alla Casa Bianca - è stata «di tono professionale». Il presidente Usa ha ribadito con Putin che «davanti alle prove evidenti che la Russia sta aumen- CONVERSAZIONE TRA IL PRESIDENTE USA E QUELLO RUSSO RENZI: «UN EVENTO DAI CONTORNI PREOCCUPANTI» tando i rifornimento di armi pesanti ai separatisti in Ucraina, e davanti all'incapacità della Russia di raffreddare la crisi, si rendevano necessarie nuove sanzioni». Secondo le trascrizioni della conversazione offerte dalla Casa Bianca, Obama ha di nuovo sollecitato il collega russo a «sostenere la strada dei negoziati, interrompere il flusso di armi verso i ribelli». IL SALUTO Proprio a questo punto, quando la conversazione stava concludendosi, Putin ha letto sulle agenzie russe dell'aereo caduto e lo ha comunicato a Obama. Ma in quella fase non si sapeva affatto cosa fosse successo e i due leader non hanno approfondito l'argomento e si sono salutati. Nel pomeriggio, durante una fermata nel Delaware, Obama ha sottolineato che «tutto il mondo sta guardando quel che succede», e ha incaricato il suo vice, Joe Biden, di tenere i contatti con il presidente ucraino Petro Poroshenko per dare assistenza. Anna Guaita © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 18/07/14-N:RCITTA’ 3 Primo Piano Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Scambio di accuse tra Kiev e Mosca «È un missile Buk» Le possibilità: a colpire il Boeing è stato un terra-aria oppure un caccia. La Russia parla di «provocazione» ` I NEMICI MOSCA Ci vorranno soltanto poche ore, poi tutta la tragica verità emergerà. L’area in cui è stato abbattuto l’aereo malese è oggi forse una delle zone più controllate al mondo dai satelliti militari. Il problema è semmai se vi saranno le giuste volontà politiche internazionali. Proprio ieri l’Occidente ha approvato pesanti sanzioni economiche contro la Russia. Tante sono le domande che sorgono in queste ore. La prima è cosa ci facesse un aereo civile sopra al Donbass in fiamme, dove negli ultimi giorni sono stati abbattuti un cargo ed un caccia di Kiev. Da mesi le compagnie russe, ad esempio, evitano addirittura il volo sull’Ucraina se non è strettamente necessario. La seconda questione è come sia possibile che armi sofisticatissime siano utilizzate I precedenti Intervista Vladislav Inozemtsev «L’Europa debole con Putin preoccupata dei suoi affari» Giugno 1980 - Ustica, un Dc9 Itavia Bologna- Palermo viene abbattuto: 81 i morti Luglio 1988 - Incrociatore Usa nel Golfo Persico distrugge con un missile Airbus iraniano in una guerra civile, all’apparenza dalle dimensioni limitate. Il rimpallodiresponsabilitàtra iseparatisti, Kiev e Mosca è continuo. Secondo alcuni esperti il missile può essere stato sparato soltanto dalla fascia sottostante, ossia dal Donbass. Dalle prime ricostruzioni pare di rileggere la storia di Ustica del 1980. Poche ore prima dell’incidente le autorità ucraine hanno reso noto che le milizie filo-russe sono entrate in possesso del temibile sistema “Buk”a lungoraggio. Nella zonaad est di Donetsk erano nel frattempo in volo dei caccia di Kiev, mentre il Boeing 777 transitava. I separatisti hanno sempre ammesso di avere a disposizione- apartecarri armatie ultramoderni bazooka anti-aereo a corto raggio - altri tipi di armi, ad esempio lo “Strelka”, che, però, può raggiungere al massimo un’altezzadi5mila metri.Con questi tipi di missili sono stati distrutti tanti elicotteriaSlavjansk. MOSCA «Facciamoci la domanda: ma quanti aerei russi vennero abbattuti in Cecenia durante la guerra? Risposta: pochissimi».Vladislav Inozemtsev, autorevole editorialista ed economista russo, non ha dubbi: la colpa di quello che sta accadendo in Ucraina è tutta di Mosca. E l’Europa dovrebbe smetterla di cercare mediazioni con il Cremlino per salvaguardare i propri interessi economici. Il Cremlino è veramente in grado di fermare i separatisti filo-russi del Donbass? «Ma certo! Li arma. Ci rendiamo conto che queste milizie abbattono uno o più aerei al giorno. In Cecenia non ci furono abbattimenti di aerei, al massimo qualche elicottero. Siamo in presenza di una guerra condotta da dei professionisti. Laggiù non c’è soltanto tanta tecnologia militare, ma anche tecnici per farla funzionare. È’ una vera aggressione e gli europei davanti a questa si- tuazione stanno a guardare. È incredibile». Cosa si può fare per fermare questo bagno di sangue? «Secondo me sostenere di più l’Ucraina, iniziare a discutere anche di aiuti militari, imporre dure sanzioni contro la Russia, ridurre l’importazione di risorse energetiche, bloccare i conti di alcune banche federali. L’Europa ha tutte le possibilità per incidere su questa crisi». Alla luce dell’abbattimento dell’aereo della Malaysia, è possibile cercare il dialogo? «No. Assolutamente. Il rischio è che il conflitto possa durare ancora a lungo. Il sostegno ai separatisti è solido, la Russia è dalla loro parte. Kiev non è in grado di risolvere militarmente il problema». Non siamo di fronte ad interessi divergenti tra Vecchia e Nuova Europa? «La differenza è che gli ex satelliti Ue del Cremlino hanno paura dell’aggressione russa. La situazione è pericolosissima e va fermata». Cosa pensa del rapporto Russia-Ue ora in crisi e delle nuove «LA UE PUÒ INCIDERE SULLA CRISI CON DURE SANZIONI ALLA RUSSIA» Vladislav Inozemtsev Analista ed economista sanzioni appena approvate? «La Ue dovrebbe imporre misure molto rigide contro Mosca. La Russia ha violato tutte gli accordi internazionali possibili in Crimea ed in Ucraina orientale. Ecco perché gli europei dovrebbero pensare meno alle proprie perdite economiche». Il conflitto tra Ue e Russia sta segnando anche la scelta del nuovo Alto rappresentante della politica estera europea, con il fuoco incrociato contro la candidatura di Federica Mogherini da parte dei paesi che si oppongono al dialogo con Mosca. La accusano di essere un ministro filo-Cremlino . «Secondo me la questione Mogherini è anche legata al problema della sua limitata esperienza internazionale. Probabilmente l’Europa cerca adesso di trovare personalità di caratura elevata per i posti chiave. Insomma c’è un cambiamento rispetto al passato. Ma francamente non si capisce cosa vogliano realmente gli europei. Le sfide attuali, a mio parere, richiedono personalità di altissimo profilo. Forse è arrivato quel momento». Giuseppe D’Amato © RIPRODUZIONE RISERVATA LA COINCIDENZA Fonti russe parlano di «provocazione» organizzata da Kiev. Dall’altro fronte invece, a dimostrazione delle accuse ai filorussi, si fa notare un tweet postato da Igor Strelkov, ufficiale russo che comanda i miliziani del Donbass. Ieri pomeriggio, quando la notizia della tragedia si era appena diffusa, il militare ha postato due immagini dell’aereo abbattuto commentando: «Vi avevamo avvertito: non volate nei nostri cieli». Strana appare inoltre la coincidenzadell’annuncio ucraino con la quasi immediata distruzionedelvelivolo malese.Se èstato un missile, dice l’ex comandante del sistema di difesa aerea di Mosca, il generale Soloviov, «è stato un Buk oppure un S-300. Gli altri non arrivano a quell’altezza». L’altra possibilità è che sia stato un caccia militare, ma i russi non avevano aerei in volo. Secondo altre informazioni non verificabili il governo di Kievaveva appena inviatoun’unità specializzata missilistica. Gli ucraini temono un possibile attacco dei russi e stanno approntando le difese necessarie. Comunque i portavoce dei miliziani filo-russi hanno poi in parte ammesso di avere qualcosa di simile ai Buk nel loro arsenale, aggiungendo però che nonsono utilizzabili. LA SITUAZIONE Sul terreno la situazione è delineata. I separatisti controllano soltanto tre grandi città: Donetsk, Gorlovka e Lugansk. Il Donbass del nord è caduto nelle mani dei governativi, come il porto strategico di Mariupol. L’esercito ucraino sta tentando di chiudere la frontiera con la Russia, attraverso la quale passerebbero armi e rifornimenti ai ribelli. A Donetsk il potere è stato preso dai miliziani ritiratisi da Slavjansk. Ma in città ci sono gruppi che rispondono agli ordini di altri comandanti, in disaccordo fra loro. Giuseppe D’Amato © RIPRODUZIONE RISERVATA NON SI SPIEGA COSA CI FACESSE UN VOLO CIVILE SOPRA IL DONBASS IN FIAMME POCHE ORE PER SAPERE LA VERITÀ Da Ustica al Mar Nero, la lunga scia di sangue nei cieli Aprile 1978 - Incidente fra la Korean Airline e militari sovietici: Mosca abbattè il volo Ottobre 2001 - Un missile S-200 ucraino colpisce aereo civile russo sul Mar Nero: 78 morti LE TRAGEDIE NEW YORK Sin dalla nascita dell' aviazione civile, ci sono stati casi di aerei di linea abbattuti da missili o altri aerei militari. Noi italiani non abbiamo ancora chiarito con soddisfazione di tutti quale sia stata la sorte del volo Itavia 870, caduto vicino a Ustica il 27 giugno del 1980. Altri Paesi sono riusciti a chiarire meglio cosa abbia disintegrato le vite dei loro innocenti connazionali. Gli anni 70 furono tragici da questo punto di vista: a parte i dirottamenti e le bombe, quattro aerei furono distrutti da azioni militari. Nel 1973 toccò a un Boeing 727 della Lybian Airlines, che per un guasto degli strumenti di bordo e il maltempo era finito in territorio israeliano. Affiancato da due aerei militari, il pilota si rifiutò di atterrare, e venne abbattuto. Solo 5 dei 113 passeggeri sopravvissero. Due voli della Air Rhodesia vennero abbattuti dai ribelli fra l'autunno del 1978 e l'inizio del 1979. I MILITARI Nell'aprile del 1978, avvenne anche il primo degli incidenti fra la Korean Airline e i militari dell' Unione Sovietica: Mosca abbattè il volo 902 perché sconfinato in territorio sovietico. Solo due passeggeri persero la vita allora perché il pilota riuscì a atterrare su un lago ghiacciato. Molto più tragico fu l'incidente del 1983: eravamo in piena guerra fredda quando l'Unione Sovietica abbattè il volo 007 della Korean Airlines con 269 passeggeri. Il jumbo era stato scambiato per un aereo militare statunitense, per una "provocazione" Usa. Il pilota coreano era effettivamente finito in territorio sovietico, e solo otto anni più tardi, alla caduta dell'Unione Sovietica, la scatola nera confermò che c'era stato un suo errore di calcolo. L'abbattimento del Kal007 infiammò vieppiù i sentimenti antosovietici del presidente Ronald Reagan. Tuttavia fu proprio Reagan ad aprire da quel momento a tutto il mondo il sistema di geolocalizzazione, allora segretissimo e riservato ai militari Usa: si trattava di quel GNSS che oggi conosciamo come GPS. GOLFO PERSICO Gli Stati Uniti non sono però esenti da vergogna: forse più grave di tutti fu l'abbattimento nel 1988 di un volo di linea civile iraniano, nel Golfo Persico. La Marina militare Usa proteggeva allora le petroliere del Kuwait che venivano attaccate DECINE I VELIVOLI CIVILI COLPITI PER ERRORE IL CASO DEL VOLO COREANO CHE SCONFINÒ IN URSS dagli iraniani. In questo teatro di estrema tensione, il comandante dell'incrociatore Vincennes scambiò l'Iran Air 655 per un volo militare ve lo fece abbattere da due missili terra-aria. Tutti a bordo perirono, incluso 66 bambini. Ancora oggi Washington non ha chiesto scusa per l'errore, anche se ha pagato 62 milioni di dollari di risarcimento alle famiglie distrutte. Nel 2001, furono gli ucraini ad abbattere per sbaglio un aereo civile, durante esercitazioni militari. Un missile S-200 colpì un aereo civile russo sul Mar Nero. Tutti i 78 passeggeri morirono. E Kiev impiegò otto giorni a riconoscere che era stato un errore dei suoi soldati. A.Gu. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 4 - 18/07/14-N:RCITTA’ 4 Primo Piano LE ROTTE ROMA Si può morire mentre, a diecimila metri di altezza, si viaggia lungo una aerovia che si allunga su un territorio devastato dalla guerra? Si può morire colpiti da un missile lanciato da una rampa sconosciuta e comunque da una piazzola, da un anfratto, da un semovente dislocati in un conclamato teatro bellico? Il jet indonesiano era stato allertato del grave rischio cui stava andando incontro? Intanto è scattato l’allarme rosso nei cieli: l’olandese Klm ha sospeso tutti i voli sul medio ed estremo Oriente, un aereo della Emirates impegnato nel sorvolo dell’Ucraina è stato immediatamente dirottato lungo una rotta più interna e più sicura. Si è mosso anche l’Enac, l’ente italiano per l’aviazione civile, che ha «invitato le compagnie aeree nazionali ad evitare il sorvolo delle zone a rischio». Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it L’avvertimento ignorato «Non sorvolare la zona» Ad aprile una circolare Eurocontrol invitava `Ora è allarme rosso nei cieli: Klm ha sospeso le compagnie a evitare il teatro del conflitto i voli sull’Oriente, Emirates cambia percorsi ` L’AVVERTIMENTO Già nello scorso mese di aprile Eurocontrol (l’organizzazione preposta al controllo del traffico continentale) aveva invitato i vari vettori a tenersi lontano dai teatri di guerra. «Magari le compagnie hanno osservato puntualmente il richiamo, ma nessuno può conoscere chi ha il dito sul grilletto», spiega Alegy Gregory, docente di Trasporto Aereo alla Luiss di Roma. Ci sarebbero sempre aerovie alternative. O no? «Certo che sì - risponde Gregory - ma ci sono anche delle controindicazioni tecniche che potrebbero incidere negativamente sull’autonomia di un aereo». E magari pure di ordine economico: allungare le rotte potrebbe costare in termini di carburante. La tragedia che si è consumata sui cieli dell’Ucraina solo adesso porta alla ribalta notizie di un conflitto che pure nei giorni scorsi aveva fatto registrare episodi analoghi con l’abbattimento di jet militari ed elicotteri ad opera L’MH17 POTREBBE AVER DEVIATO PER RISPARMIARE I PILOTI ITALIANI RASSICURANO: PER NOI REGOLE MOLTO RIGIDE I passaporti dei passeggeri del volo abbattuto, ritrovati sul luogo del disastro (a sinistra) © RIPRODUZIONE RISERVATA Maledizione Malaysia, quel jet scomparso nel nulla IL PRECEDENTE NEW YORK Due aerei di linea caduti in quattro mesi. La sorte non avrebbe potuto essere più amara per la Malaysia Airlines, proprietaria dei due jet nei quali hanno trovato la morte 534 tra passeggeri e personale di volo. Il primo incidente è ancora avvolto nel mistero. La notte dell'8 marzo il volo MH370 era partito dalla capitale malese Kuala Lumpur alla volta di Pechino. Dopo appena 40 minuti di volo, quando aveva già raggiunto l'altitudine di 11.000 metri e viaggiava sulla rotta stabilita in direzione della costa vietnamita, la torre di controllo di Kuala Lumpur perse il contatto radio con il cockpit, e si interruppero i segnali dei tra- sponder di bordo. Subito dopo l'aereo effettuò una brusca virata a sud ovest, quasi una marcia indietro. Da quel momento la rotta effettuata dall'aereo e la durata del volo sono ignote. Il MH370 è svanito senza lasciare altra traccia che le rilevazioni catturate dal satellite britannico Inmarsat, dalle quali è dato presumere che abbia continuato a volare per altre sette ore prima di precipitare nell'Oceano Indiano a secco di carburante. L'incertezza sulla posizione a quel momento ha dato vita alle operazioni di soccorso internazionali più confuse, frustranti e costose della storia dell'aviazione. Si aggiunga a questo la riluttanza dei manager della Malaysia a fornire dettagli, le dichiarazioni contraddittorie degli esponenti del La catastrofe annunciata di una guerra senza controllo L’ANALISI ROMA Una criminale provocazione mentre al suolo i cessate il fuoco non hanno alcun effetto, un errore delle contrapposte difese aeree o un eccesso di zelo di un ufficiale della missilistica? Le accuse sono reciproche, e la catastrofe ha immediatamente assunto una dimensione diplomatica con un immediato contatto tra Putin e Obama che attorno al molto ambiguo e molto controverso dossier Ucraina hanno ridotto al minimo le relazioni, tornate gelide e improntate a diffidenza con accuse di reciproca ingerenza in uno spazio geo-strategico ad alto voltaggio. ACCUSE INCROCIATE Il 777-200 Malaysian sulla rotta Amsterdam-Kuala Lumpur era sparito dai radar del controllo aereo di Kiev mentre volava a 10 mila metri di quota, sulla verticale del distretto di Shakhtarsk, uno dei punti roventi della rivolta filorussa che infiamma l’Ucraina dell’Est. I resti del grosso aereo sono precipitati su un periplo di 15 chilometri. Nessuna delle quasi trecento persone a bordo poteva salvarsi. Finora Mosca dell’una o dell’altra parte in conflitto. «Anche se - puntualizza il pilota comandante, Menico Snider - quello che è accaduto ieri ha dimensioni ben più devastanti, di quanto è avvenuto in Libia con la guerra civile. Lì si scambiavano colpi di fucile, qui si combattono con i missili». La domanda tuttavia continua a rimbalzare automaticamente in testa: possibile che una compagnia importante come la Malaysia non abbia considerato l’alto rischio che correvano i suoi aerei sorvolando quella aerovia? «Probabilmente sì - spiega il comandante Snider - ma chi ci dice che il 777 non possa aver deviato, seppure di poco, dalla rotta? O magari che il missile abbia cambiato traiettoria?». Potrebbe restare un mistero irrisolto. «Anche perché - sottolinea il comandante pilota - i russi sono un po’ gelosi nel controllo del loro territorio. Mi permetto di dire che in Europa siamo sicuramente più attenti a quel che ci accade intorno. Lo si è visto chiaramente sui collegamenti con Israele dopo i fatti dei giorni scorsi. Anche se da tempo, per volare in Medio Oriente, siamo costretti a zigzagare sul Nord della Giordania per evitare la Siria e il territorio israeliano. Purtroppo così va il mondo». Luciano Costantini non evoca l’ ipotesi di attentato, sebbene in passato alcune catastrofi nel cielo accadute all’interno dello spazio aereo ex sovietico erano state attribuite ad attacchi suicidi dei fondamentalisti. Ma non solo. A lungo gli ambienti più antirussi di Varsavia hanno cercato di attribuire agli 007 di Mosca la responsabilità della caduta del Tupolev polacco con a bordo l’allora presidente Lech Kaczynski e tutto il suo entourage che erano diretti ad una L’UCRAINA DEVASTATA DA UN CONFLITTO TRA ESTREMISTI PRONTI A TUTTO CON ARSENALI A PORTATA DI MANO QUANDO BRUCIAVA LA JUGOSLAVIA SCATTÒ SUBITO LA NO FLIGHT ZONE NESSUN PASSAGGIO ERA CONSENTITO cerimonia in ricordo delle vittime trucidate nel 1941 dalla polizia politica di Stalin nella vicina foresta di Katyn. Una successiva inchiesta congiunta aveva stabilito che si trattò di un errore del comandante che aveva sottovalutato le condizioni di visibilità nella fase di avvicinamento alla pista. Sebbene con reciproche e feroci accuse sia Mosca sia Kiev ammettono che è stato un missile a polverizzare il 777-200. Non ordigno a breve raggio come quelli progettati per fermare colonne corazzate o colonne di trasporti. governo malese durante le prime fasi dell'inchiesta. FLOP INFORMATIVO E' forse stato il ricordo di questo flop dell'informazione a far precipitare ieri la dirigenza della compagnia aerea, che a un'ora dall'accaduto aveva già confermato la matrice missilistica dell' attentato. Almeno del disastro di ieri resta la scatola nera. Nel caso del MH370 le domande sono invece ancora tutte aperte: cosa è successo a bordo durante le sette ore di volo dopo l'ultimo contatto? L'aereo ha volato in modalità automatica, o qualcuno era ancora in grado di pilotarlo? Dove si trova il relitto? Le ricerche non sono ancora concluse ma il passo è rallentato, e il raggio di azione è stato spostato dalla zo- LO SCORSO MARZO SPARITO UN ALTRO APPARECCHIO DELLA STESSA COMPAGNIA UN MISTERO MAI CHIARITO Il fronte orientale © RIPRODUZIONE RISERVATA Regioni separatiste Repubblica di Crimea: autoannessasi alla Russia BIELORUSSIA RUSSIA POLONIA Kiev Leopoli UCRAINA Donetsk Slaviansk Odessa Lugansk Mar d’Azov Kramatorsk Donetsk Gorlovka DIFESA STRATEGICA Bensì un missile per la difesa strategica ad alta quota capace di “illuminare” con radar a lunga portata e colpire obiettivi fino a 13 mila metri di altitudine, la quota di crociera dei bombardieri nucleari. Si tratterebbe di un missile della classe Buk, in codice Nato SA-11 “Gadfly” (Tafano), trasportato da lanciatori quadrupli montati su piattaforme cingolate. Secondo i comandanti ucraini nelle scorse settimane i russi avrebbero avvicinato simili postazioni a ridosso della frontiera con i territori dei secessionisti na in cui erano concentrate nei giorni successivi alla sparizione. Ad aggravare la situazione, pende sul caso ancora il sospetto che uno dei due piloti dell'aereo possa aver compiuto il gesto folle di un suicidio, trascinando con se il resto dell'equipaggio e i passeggeri.Il turismo malese ha immediatamente accusato il colpo dopo il primo incidente. Il traffico aereo dei passeggeri diretti a Kuala Lumpur è sceso del 19% nel mese di aprile con un calo ancora più accentuato per i voli provenienti dalla Cina, patria di 153 passeggeri del volo MH370. Solo a giugno l'indice aveva ripreso a sollevarsi, e ora rischi di crollare di nuovo sul fronte occidentale dei voli da e per l'Europa. Flavio Pompetti Sinferopoli Sebastopoli Mariupol Mar Nero Città occupate dai ribelli Città riprese dalle truppe di Kiev ANSA che però negano di possedere simili ordigni. Benché anche l’Ucraina abbia ereditato dall’ex Urss sistemi Buk, i ribelli affermano che l’ aereo malese sia stato abbattuto da un caccia coi colori di Kiev per scatenare un colossale incidente internazionale riversando ogni colpa su Mosca. Da molto tempo l’Ucraina è devastata da una guerra civile tra estremisti pronti a tutto mentre i vecchi (e anche nuovi) ma sempre letali arsenali sembrano sempre più a loro portata. Non ci vogliono molti dollari per corrompere le sentinelle e i loro ufficiali. Quando bruciava la Jugo- slavia scattò la “no fly zone”. Nessun volo di linea era consentito se non quelli umanitari che pure rappresentavano un altissimo rischio. Infatti, con un tocco di superstizione, erano chiamati “Maybe Airlines”. Sergio Canciani © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 18/07/14-N: 6 Primo Piano Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Padoan: il bonus da 80 euro sarà definitivo dal prossimo anno Il ministro: siamo in linea con le raccomandazioni della Ue in arrivo il riassetto delle agevolazioni fiscali. No a manovre ` L’ANNUNCIO ROMA Lo sconto fiscale per i lavoratori dipendenti a medio-basso reddito, ossia gli 80 euro al mese in busta paga, sarà reso permanente a partire dal prossimo anno. Lo ha confermato il ministro dell’Economia Padoan intervenuto in mattinata nell’aula della Camera, in realtà per parlare dei vincoli finanziari europei e delle raccomandazioni rivolte all’Italia nella riunione Ecofin dello scorso 8 luglio. L’ATTUAZIONE DELLA DELEGA La misura di aumento delle retribuzioni nette fa infatti parte, secondo il governo, del punto 2 del documento europeo sul nostro Paese. Quello che chiede di «spostare l’onere fiscale da fattori produttivi verso il consumo e verso la proprietà immobiliare, verso l'ambiente e verso le rendite finanziarie». Missione almeno in parte compiuta, ha potuto argomentare Padoan, ricordando che con il decreto dello scorso aprile è stato ridotto non solo il peso dell’Irpef sui lavoratori ma anche quello dell’Irap sulle imprese, e che inoltre è stato incrementato il prelievo sulle rendite. Il lavoro sul fisco proseguirà con l’attuazione della delega fiscale. Tre i decreti attuativi che il ministro ha annunciato come in arrivo «a breve»: il primo riguarda l’abuso di diritto, ossia sostanzialmente i paletti da mettere alla cosiddetta elusione fiscale anche per dare certezze alle imprese; il secondo il riassetto della tassazione relativa propri alle imprese; il 11-12 I miliardi che ogni anno dovranno arrivare dalle privatizzazioni Gli 80 euro in busta paga 2014 2015 da maggio a dicembre Beneficiari 640 contribuenti con reddito da 8.000 a 24.000 euro (sono esclusi gli incapienti) euro costo previsto (coperture) 6,9 miliardi di euro intero anno 960 euro costo previsto (coperture) da 24.000 a 26.000 euro il bonus decresce fino ad azzerarsi 14 miliardi di euro ANSA terzo il riordino delle attuali agevolazioni fiscali (tax expenditures). Almeno una parte di questi provvedimenti potrebbe arrivare prima della pausa estiva. LE STIME DIVERGENTI Ma al punto 1 delle raccomandazioni c’era la richiesta all’Italia di intensificare i propri sforzi sul fronte dei conti pubblici, visto che in base alle previsioni della Commissione europea le misure già prese non permetterebbero di rispettare in particolare la regola del debito (ossia un’adeguata discesa di quest’ultimo in rapporto al Pil). Su questo punto il ministro ha voluto ricordare che le stime di Bruxelles divergono da quelle italiane per due motivi: la mancata inclusione nei conti sia di minori spese già pianificate ma non ancora specificate in dettaglio (dovranno esserlo appunto con la legge di Stabilità) sia degli introiti che arriveranno dalle privatizzazioni (11-12 miliardi l’anno a partire già dal 2014). Inoltre lo stesso governo italiano ha già spiegato proprio nel Documento di economia e finanza (Def) che il prossimo anno sarà necessaria in relazione al debito una correzione pari allo 0,5 per cento del Pil. Le successive raccomandazioni riguardano temi che sono oggetto dell’attività del governo: riforma della pubblica amministrazione e della giustizia civile, rafforzamento delle banche italiane e sostegno al credito, riforma del mercato del lavoro e della scuola, semplificazione ed infine l’effettivo insediamento dell’Autorità per i Trasporti, operativa da gennaio. Il ministro ha poi ricordato la situazione economica generale, spiegando che la bassa crescita e la disoccupazione in particolare giovanile sono fenomeni europei e come tali vanno affrontati: con l’apertura del mercato, le riforme strutturali, gli investimenti. E in serata, attraverso Twitter, è tornato ad escludere una manovra correttiva per quest’anno. Luca Cifoni © RIPRODUZIONE RISERVATA Il ministro dell’Economia Padoan I costi Caccia a 7 miliardi per onorare la promessa IL FOCUS ROMA Dieci miliardi di cui almeno due terzi sono sostanzialmente ancora da trovare. E altri soldi se come promesso lo sconto fiscale dovrà essere esteso a contribuenti incapienti, pensionati e lavoratori con partita Iva. È gravoso l’impegno che il governo dovrà onorare nel 2015 per rendere permanente l’aumento netto di 80 euro in busta paga già garantito quest’anno a partire dal mese di maggio, sotto forma di credito d’imposta. Lo scorso mese di aprile, quando il governo aveva approvato relativo decreto, erano state annunciate le coperture finanziarie di massima che poi per quel che riguarda il 2014 sono state sostanzialmente recepite nel testo inviato alle Camere. Per quel che riguarda invece il prossimo anno la partita è stata sostanzialmente rinviata alla legge di stabilità, quando bisognerà da una parte stabilizzare l’intervento di riduzione del cuneo fiscale (ed eventualmente estenderlo) dall’altra fissare le coperture finanziarie definitive. Non sarà una passeggiata. Uno sforzo particolare dovrebbe essere chiesto al commissa- rio Carlo Cottarelli, impegnato nella sua opera di revisione della spesa che però è già richiesta, in dosi massicce, per garantire la tenuta dei conti pubblici negli anni a venire, con un effetto cumulato che dovrebbe toccare i 32 miliardi nel 2016. LA SPENDING REVIEW Nel decreto Irpef sono previsti espressamente minori spese per 2,1 miliardi, ripartiti tra i vari livelli di governo, alla voce ac- Il ministero dell’Economia MA IL CONTO È DESTINATO A SALIRE SE IL BENEFICIO SARÀ ESTESO A PENSIONATI E INCAPIENTI quisti di beni e servizi. Soldi che dovrebbero arrivare dagli interventi mirati suggeriti dallo stesso Cottarelli, in particolare tramite centrali di acquisto più efficienti, ma che inevitabilmente si tradurranno in tagli lineari in caso di ritardi. Lo stesso risparmio è comunque previsto per gli anni successivi, ma per tutti i dodici mesi invece dei soli otto del 2014 nei quali il decreto sarà in vigore: si tratterebbe quindi di poco più di 3 miliardi (mentre sulla carta dalla spending review ne dovrebbero arrivare 5). Le altre voci sono ancora tutte da riempire: è il caso della lotta all’evasione, dalla quale sono attesi 3 miliardi, e della cosiddetta “sobrietà” chiamata a garantirne altri 2. Dunque in sintesi resterebbero da individuare coperture finanziarie per almeno 7 miliardi solo per confermare la misura in vigore. Ma il conto salirebbe in caso di estensione alle altre categorie. Senza contare che l’esecutivo deve assicurare il finanziamento, per un ammontare fino a 6 miliardi, di spese e riduzioni fiscali a beneficio di varie categorie che ogni anno vengono finanziate proprio in occasione della legge di Stabilità. L. Ci. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pa, no alla mobilità obbligatoria per le mamme con figli piccoli LA RIFORMA ROMA Il governo prepara i primi ritocchi alla riforma della Pubblica amministrazione. Le proposte di modifica dell’esecutivo saranno presentate solo la prossima settimana, ma intanto il ministro della funzione pubblica, Marianna Madia, ha annunciato di vedere con favore alcuni emendamenti presentati in Parlamento. A cominciare da un ammorbidimento della mobilità obbligatoria fino a 50 chilometri per gli statali. Il governo, ha spiegato Madia, difenderà l’impianto della norma, ma alcuni miglioramenti, ha detto, sono possibili. Il ministro ha lasciato intendere che dal governo potrebbe arrivare parere favorevole ad alcune proposte di modifica che escludono dalla mobilità obbligatoria fino a cinquanta chilometri, le mamme con figli fino a tre anni di età (emendamento presentato da Scelta Civica) e i dipendenti che hanno figli disabili a carico in base alla legge 104 (proposta di modifica del Movimento Cinque Stelle). Non solo. Alcune proposte prevedono anche dei voucher per i servizi di babysitting in caso di trasferimento di lavoratrici madri. sione, Francesco Paolo Sisto, punta a chiudere il testo per metà della prossima settimana. Anche l’arrivo in aula del provvedimento è slittato. Inizialmente era previsto per il 22 luglio, mentre adesso è stato spostato al 28 luglio, con l’obiettivo di approvare il testo entro il primo agosto. Questo significa che il provvedimento arriverà blindato al Senato, dove potrebbe essere licenziato I TEMPI IL MINISTRO MADIA INTANTO ANNUNCIA L’ASSUNZIONE DI 4 MILA AGENTI DI POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO Ieri, intanto, la discussione della riforma in Commissione affari costituzionali alla Camera è iniziata partendo dagli ultimi articoli, con la decisione di lasciare, dunque, tutti i temi più scottanti alla prossima settimana. Il presidente della commis- Marianna Madia facendo ricorso al voto di fiducia. Diversi restano i punti caldi del decreto, dall’abolizione del trattenimento in servizio al dimezzamento dell'importo dovuto dalle imprese alle camere di commercio, fino ad arrivare alla mobilità, nodo quest'ultimo su cui il ministro, come detto, ha mostrato delle aperture. La riforma della Pubblica amministrazione tuttavia, non si esaurisce con il decreto legge, c’è anche la delega che dovrebbe a breve essere presentato in uno dei due rami del Parlamento. Sempre ieri, a margine dei lavori della Commissione, il ministro Madia ha spiegato che il provvedimento è stato bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato ed ha ricevuto il concerto di tutti gli altri dicasteri coinvolti. La tra- smissione in Parlamento del testo, insomma, dovrebbe ormai essere solo questione di ore. L’ANNUNCIO Intanto, sempre ieri, con un Tweet, Madia ha anche annunciato l’assunzione di quattromila vincitori di concorso nelle forze dell’ordine. «Polizia e Vigili del Fuoco. Autorizzate oltre 4000 assunzioni di vincitori di concorsi», ha scritto sul social network il ministro della funzione pubblica. Già ad inizio luglio Madia aveva firmato il decreto per l’assunzione di altri 636 dirigenti che avevano vinto il concorso e superato il corso della Scuola superiore della Pubblica amministrazione. A. Bas. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 18/07/14-N: 7 Primo Piano Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Tesoro Meno entrate e più spese conti salvati dal calo dello spread Gettito fiscale sotto di quattro miliardi `Il governo invia alle Camere il bilancio ma risparmi di 3,9 miliardi sugli interessi di assestamento aggiornato fino a maggio ` IL BILANCIO Bce Le banche italiane prenotano 34 miliardi Almeno 34 miliardi di euro. È questa la cifra minima che le banche italiane chiederanno alla Banca centrale europea in vista delle due aste da massimi 400 miliardi in programma a settembre e dicembre necessarie a immettere nel sistema bancario nuova liquidità per aiutare le imprese e le famiglie dell’Eurozona. Dopo le richieste informali arrivate dai Ceo di UniCredit e Mps che avevano già manifestato l'intenzione di presentarsi allo sportello dell'Eurotower, rispettivamente, per 14-15 miliardi e 6 miliardi, anche il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, formula la richiesta per la propria banca per circa 13 miliardi di euro. ROMA La ripresa non arriva. E i conti dello Stato ricominciano a soffrire. In attesa della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza che sarà pubblicata a settembre con le nuove previsioni del governo, il bilancio di metà anno, quello che in gergo si chiama di «assestamento», non contiene buone nuove. Anzi. Il documento è stato appena trasmesso alle Camere dal Tesoro, dopo varie riunioni convocate dal premier Matteo Renzi con gli uomini del ministero e della Ragioneria, nelle quali il presidente del Consiglio avrebbe chiesto spiegazioni su ogni voce. Sul fronte delle entrate tributarie, per colpa del rallentamento della crescita, verranno a mancare 4,15 miliardi di euro rispetto alle previsioni (a soffrire è soprattutto l’Ires, l’imposta sulle imprese, data in arretramento per 3,6 miliardi di euro). Il governo, tuttavia, è riuscito a tamponare parzialmente questo ammanco grazie al super dividendo distribuito quest’anno dalla Banca d’Italia, che ha versato nelle casse del Tesoro 1,6 miliardi di euro in più di quanto messo in conto nel bilancio di previsione. Un discorso a parte meritano le spese. Nel bilancio di assestamento il governo indica una riduzione complessiva di 2,6 miliardi di euro. Ma il risparmio è frutto esclusivamente del calo della spesa per interessi dovuta al restringimento dello spread con i bund tedeschi. Il Tesoro, da qui a fine anno, conta di pagare ben 3,9 miliardi di euro in meno di quanto preventivato a inizio anno. L’altra faccia della medaglia è che la spesa, sia quella corrente che quella in conto capitale, aumenta. La prima di 855 milioni, la seconda di 435 milioni. A pesare sono soprattutto l’operazione mare nostrum e il finanziamento delle scuole. IL TESORETTO Il bilancio di assestamento tuttavia, non tiene conto del decreto con il bonus Irpef da 80 euro e i relativi tagli di spesa utilizzati per coprirlo. Per capire l’impatto delle misure fiscali del governo Renzi bisognerà attendere, come detto, la nota di aggiornamento del Def di settembre. Una cosa tuttavia è chiara. Se la «finestra di opportunità», come l’ha definita il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che sta consentendo al governo di finanziare il suo debito a tassi particolarmente bassi dovesse chiudersi, gli impatti sui conti AUMENTANO ANCHE LE USCITE CORRENTI INTANTO IL MINISTERO ACCUMULA LIQUIDITÀ, GIÀ MESSI DA PARTE 92 MILIARDI DI EURO pubblici si farebbero sentire immediatamente. E anche in maniera pesante. Probabilmente anche per questo negli ultimi tempi il Tesoro sta piazzando più Bot e Btp di quanto sarebbe necessario per far fronte alle sue esigenze. L’aumento del debito pubblico fino a 2.166 miliardi registrato sulo qualche giorno fa dalla Banca d’Italia, è dovuto in buona parte al fatto che il ministero dell’economia ha accumulato un tesoretto di liquidità di 92 miliardi di euro. Una sorta di assicurazione contro un eventuale aumento dei tassi di interesse sul debito nel prossimo autunno. La seconda incognita riguarda gli effetti del- la spending review, soprattutto sul fronte del contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi. Il decreto Irpef ha contabilizzato risparmi per quest’anno di 2,1 miliardi. Nella prossima manovra già sono stati annunciati tagli a questa voce per altri 5 miliardi di euro. Ma anche in questo caso il bilancio di assestamento non contiene buone notizie. La spesa per consumi intermedi è aumentata di 428 milioni nei primi cinque mesi dell’anno. La strada, insomma, come ha ammesso ieri lo stesso Padoan, è decisamente stretta. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Così le nuove previsioni del governo Al 30 maggio, dati in miliardi Previsioni iniziali Nuove previsioni Entrate di cui tributarie Differenza 518,312 517,788 452,125 448,619 Fonte: bilancio di assestamento dello Stato -3,506 556,620 +2,750 559,370 Spese di cui spese correnti al netto degli interessi -524 408,555 411,649 +3,094 -MSGR - 20 CITTA - 9 - 18/07/14-N: 9 Primo Piano Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Pensioni, il buco nero dei dipendenti degli organi costituzionali CAMERA (previsioni 2014) Dipendenti Costi a carico del Tesoro IL FOCUS ROMA Lunedì, o più probabilmente martedì, le Presidenze della Camera dei Deputati e del Senato annunceranno contemporaneamente l’avvio di una trattativa con i 25 sindacati dei 2.315 dipendenti con l’obiettivo di introdurre anche nelle Camere il tetto di 240 mila euro imposto da maggio alle retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici italiani. L’occasione servirà anche a riscrivere tutte le regole ”contrattuali” in vigore per questa prestigiosa nicchia della nostra burocrazia dove ancora nel 2014 non c’è traccia di meritocrazia: gli stipendi sono uguali per tutti gli appartenenti alla medesima ”categoria”, assistente o consigliere, indipendentemente da ogni traccia di merito o di impegno personale o di squadra. Ma la trattativa che seguirà all’annuncio delle Presidenze potrebbe allargarsi anche ad una questione spinosissima e per certi versi scabrosa: la micidiale trasformazione del Parlamento in una sorta di pensionificio. Già, perché, la voce ”pensioni dei dipendenti” è incredibilmente quella più importante sia per la Camera che per il Senato essendo molto più alta, ad esempio, di quelle riservate ai politici. Questo il quadro: a Montecitorio la previdenza degli ex dipendenti assorbe 236 milioni pari al 25% circa di tutte le uscite e al Senato arriva a quota 115 milioni pari a qualcosa di più del 20% delle spese totali. Già questo evidente squilibrio nei bilanci delle due Camere dovrebbe fare scattare l’allarme rosso. 1.473 CONTRIBUTI (mln di euro) A carico dell’istituzione A carico dei dipendenti LA PROSSIMA SETTIMANA SARÀ ANNUNCIATO IL PIANO CON I PRIMI TAGLI AI PRIVILEGI 840 9,7 (+33,0 per il fondo pensione integrativo) 18,0 SPESA (mln di euro) 505 milioni 8,1 9,8 1.674 288 milioni 9,2 (compreso il personale distaccato) 8,7 17,9 233,2 17,9 115,2 91,0 +8 milioni versati allo Stato come prelievo sulle pensioni superiori ai 90.000 euro Camere Le superpensioni pagate con mini contributi I dipendenti di Montecitorio versano meno di 28 milioni l’anno ma nel 2014 ai loro colleghi a riposo andranno 233 milioni. E c’è anche l’integrativa: 33 milioni ` gradi più alti spesso vanta due lauree ed è in grado di fare le pulci al bilancio dello Stato, non poteva non essere consapevole che il sistema previdenziale dei dipendenti parlamentari non solo Il caso LA CILIEGINA Ma il peggio deve ancora venire. Basta spulciare i bilanci delle Camere per scoprire un’altra verità amarissima: non solo la spesa previdenziale per i loro dipendenti (ma anche per quelli del Quirinale) è altissima ma è completamente impazzita. Le cose stanno così: alla Camera si pagano 8 euro di pensioni per ogni euro di contributi incassati. In altre parole, quest’anno Montecitorio incasserà (compresi quelli proprio carico) 27,7 milioni di contributi ma pagherà ben 233,2 milioni di pensioni. Il Senato non è da meno: 19,7 milioni ricevuti e 115,2 milioni versati. Anche al Quirinale, altro organo costituzionale, incassa 17,9 milioni e paga ai suoi ex dipendenti ben 91 milioni. Le cifre parlano da sole. La montagna alta 373 milioni di differenza fra i mini-contributi incassati e le maxi-pensioni assicurate la paghiamo, pazientemente, noi contribuenti italiani. Siamo noi, tramite il Tesoro, a coprire quella che, nei fatti, è una voragine previdenziale enorme. L’Inps, il cui deficit è all’origine delle dolorose manovre che tanti italiani hanno vissuto sulla propria pelle, non si è mai sognato di presentare - in proporzione - conti previdenziali di tale gravità. Nei corridoi parlamentari lo sussurrano tutti: la sacrosanta tutela dell’autodichìa, ovvero dello status giuridico che rende totalmente autonomi gli organi costituzionali e ”obbliga” il Tesoro a pagare a pié di lista i conti di Quirinale, Camere e Corte Costituzionale, è diventata negli anni uno strumento di scambio di favori e privilegi fra politica e nicchie della burocrazia. E persino qualche sindacalista di Montecitorio, dietro l’assicurazione dell’anonimato, spiega che «sappiamo da anni che le nostre pensioni sono insostenibili». Logico: la crema della nostra burocrazia, gente che nei 943 milioni 27,7 TOTALE QUIRINALE (previsioni 2014) SENATO (2013) E il sindacato autonomo ha già dichiarato lo stato d’agitazione Alla Camera non era mai accaduto finora che un sindacato dichiarasse lo stato di agitazione “preventivo”. Preventivo nel senso che tutti sanno che la settimana prossima saranno annunciati piani di tagli alle retribuzioni e ad altri benefit dei dipendenti ma finora non c’è nulla di ufficiale né si conosce esattamente la portata delle misure. Fatto sta che ieri il Sindacato Autonomo della Camera dei Deputati, uno degli 11 che si dividono la rappresentanza dei 1.473 dipendenti di Montecitorio, ha fatto sapere d’aver dichiarato lo stato di agitazione. La motivazione? Per quanto possa apparire bizzarro tutto è nato dalla lettura dei giornali. Le indiscrezioni sull’arrivo dei tagli hanno dato fastidio ad una parte dei sindacalisti che hanno indicato nella «incitazione all’odio» verso i dipendenti del Parlamento «accusati» di essere dei privilegiati e di vivere di superstipendi. Sul piano pratico lo stato di agitazione non comporta nessuna modifica alla normale attività dei dipendenti. Per ora. Ma qualcosa potrebbe cambiare da lunedì o martedì quando le presidenze della camera dei Deputati e del Senato dovrebbero annunciare l’apertura di un tavolo di trattativa per introdurre anche in Parlamento il tetto dei 240 mila euro lordi annui in vigore da maggio per tutti i dipendenti pubblici. Le prime indiscrezioni indicano una possibile introduzione graduale del tetto più alto e l’arrivo di alcuni sottotetti che dovrebbero evitare l’appiattimento delle retribuzioni sul livello più alto. D.Pir. © RIPRODUZIONE RISERVATA era eticamente discutibile ma era totalmente squilibrato sul piano economico. E non finisce qui. La ciliegina (amara) sulla torta arriva da una seconda occhiata al bilancio del- la Camera che riserva un’altra sorpresa: Montecitorio versa ai suoi 1.473 dipendenti la bellezza di 33 milioni di euro per una seconda pensione, per la previdenza integrativa. Alla prima beffa si somma una seconda beffa. Questo significa che, in media, ogni dipendente della Camera quest’anno verserà per la propria prima pensione circa 12 mila euro annui di contributi ma contem- poraneamente la Camera verserà sul conto dello stesso dipendente presso il Fondo Integrativo la bellezza di 22 mila euro. Che la situazione sia fuori controllo sono in tanti a pensarlo. Tanto che sia alla Camera che al Senato (e forse al Quirinale) c’è chi pensa ad una riforma drastica: escludere le pensioni dei lavoratori dai bilanci di queste istituzioni. Sul piano logico è possibile: l’autodichìa non è nata per difendere la previdenza di chi lavora negli organi costituzionali. C’è chi sta pensando alla costituzione di un fondo unico previdenziale dei dipendenti degli organi costituzionali che potrebbe essere incasellato nell’Inps, senza tagliare i diritti acquisiti. Del resto fra i parlamenti dei principali paesi europei nessuno paga direttamente le pensioni ai propri dipendenti. L’esclusione della previdenza dei dipendenti dai bilanci di Camera e Senato avrebbe anche un senso economico: oggi questa voce cresce ogni anno a dismisura ed obbliga le istituzioni a ridurre i propri investimenti e a tenere bloccate le assunzioni. Accade quando una corporazione perde i contatti con la realtà e rischia il suicidio. Diodato Pirone © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 10 - 18/07/14-N: 10 Primo Piano Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Legge elettorale tra Renzi e M5S prove di dialogo in streaming Il premier: incontro positivo. Ma restano le distanze sul premio e sul bicameralismo. I grillini: rompete con Silvio e fate le regole con noi ` IL CASO ROMA «L’incontro è andato bene», dice Matteo Renzi al termine del faccia a faccia con i cinquestelle. E spiega che «sul ballottaggio hanno aperto», mentre sulla riforma del Senato «riconoscono che non c’è deriva autoritaria». Ma che fatica. Il premier in jeans e camicia bianca si mette di fianco al tavolo, quasi defilato, invia sms, viene ”pizzicato” dal web grillino, poi si toglie la giacca, se la rimette, fatto sta che rimane là a confrontarsi per due ore buone, lui reduce da incontri internazionali con Merkel e Hollande e l’intera Ue. Ma tant’è. An- che a costo di qualche sgambetto, come quando Luigi Di Maio butta là con sorrisetto beffardo «deve sentire gli altri prima di risponderci? Capisco, prima deve andare ad Arcore», e il premier incassa senza replicare. Anzi, ferma i piddini che vorrebbero contrattaccare: «E’ importante interloquire con l’ala dialogante di loro». LE DELEGAZIONI Per i seguaci di Grillo c’erano i due nuovi capigruppo con Di Maio e Toninelli; per i dem la novità è stata Gianclaudio Bressa, esperto di riforme e legge elettorale, assieme al premier, a Speranza, Serracchiani e Moretti. L’ironia di Matteo «Minzolini e Mineo, i gemelli del gol Rai» «Mineo e Minzolini li ho amorevolmente chiamati la dinastia Min». Così Renzi ha ironizzato sui due dissidenti di Pd e FI con M5S. «Sono i due gemelli del goal della Rai». Non hanno parlato solo i capi delegazione. Per dire che cosa? I cinquestelle lo hanno spiegato e ripetuto a più riprese, non facendo mistero del reale obiettivo della loro richiesta di incontro: «Voi e noi, insieme, abbiamo i numeri in Parlamento per approvare le proposte che stiamo discutendo», il mantra evocato da Di Maio. Ma quando poi si scende al merito, le cose si complicano: sulla legge elettorale, i cinquestelle insistono sulle preferenze, così come insistono sull’immunità da abolire o comunque da ridurre fortemente. I dem, e Renzi, non è che chiudano le porte («le preferenze non le temiamo, quante ne hai avuto tu Alessandra, 240 mila?», fa rivolto alla Moretti), ma fissano un paletto: «Noi ci staremmo pure, ma bisogna vedere che ne pensano gli altri». E rilanciano: «Piuttosto, che ne pensate delle primarie per legge?». Bressa veste i panni del professore che è e fa presente «guardate che anche con i collegi si rischia il controllo negativo sul voto», con Di Maio che fa lo studente irriverente, «ci dica lei quanto è giusto che lo sia, ce lo dica lei». Rivolto a Renzi, il vice presidente della Camera fa: «Lei, presidente, si arrampica sugli specchi», e Matteo, «co’ sta FISSATO IL CALENDARIO: LE RIFORME SONO LA PRIORITÀ, DA LUNEDÌ SI VOTA. IL VIA LIBERA ENTRO DUE SETTIMANE Matteo Renzi con Gianclaudio Bressa e Deborah Serracchiani all’incontro con M5S I Comuni Fassino: più sindaci nella nuova Camera Sono pochi 21 sindaci nel nuovo Senato delle autonomie, anche perchè i Comuni italiani sono oltre 8 mila: lo ha detto a chiare lettere oggi, al termine dell'Ufficio di presidenza dell'Anci, l'ultimo prima della pausa estiva, il presidente dell'Associazione dei comuni italiani, Piero Fassino. Che non si è fermato qui: il metodo di elezione dei 21 sindaci che diventano senatori «affidato ai Consigli regionali, non è corretto: la nostra fonte di legittimazione deve arrivare dagli amministratori locali, non dai Consigli regionali». Anche Sergio Chiamparino è favorevole all'ampliamento della platea dei sindaci nel futuro Senato. panza», e se la tocca pure. IL RIO DELLE AMAZZONI Il premier punta al bersaglio vero, cerca di portare a casa qualcosa di utile alla causa. Sostiene di riscontrare nei cinquestelle un’apertura sul ballottaggio («se nessuno arriva al 50,1 per cento, si va al secondo turno ma tra liste, non tra coalizioni, per un piccolo premio», la proposta grillina), afferma che «tra le nostre e le vostre posizioni non è che ci sia in mezzo il Rio delle Amazzoni», quindi la proposta precisa: «Stando così le cose, pur non essendo il M5S d’accordo con il Senato non elettivo, siete disposti ad appoggiare altri punti della riforma costituzionale?». Qui sono i cinquestelle a tergiversare, «veramente abbiamo presentato solo 220 emendamenti», azzarda il neo capogruppo, «sì, ma in aula e altrove dite che noi siamo la P2, non potete continuare così e poi chiederci di fare le riforme insieme», attacca Speranza capo- gruppo dem. Tra altri tira e molla, si conviene di tornare a vedersi non appena la riforma del Senato andrà in porto, «tra una quindicina di giorni», pronostica Renzi. (I capigruppo del Senato hanno stabilito che le riforme sono «la priorità», ergo si riprende l’esame da lunedì per il sì entro le vacanze estive: entro 15 giorni, ha dettato il premier). L’impressione generale è che entrambe le parti abbiano il fiato grosso, il gioco del cerino non può continuare all’infinito, forse qualcuno lo spegnerà anzitempo. O forse no. Nel frattempo, il premier ha ottenuto una ormai completa istituzionalizzazione dei cinquestelle, che dal tetto di Montecitorio sono scesi sul tavolo del confronto sulle riforme, diventando se non un secondo forno, come minimo un interlocutore che può mettere fretta, o timore, a qualche partner delle riforme. Nino Bertoloni Meli © RIPRODUZIONE RISERVATA Il diktat del premier: niente ferie prima del sì su Senato e decreti FINESTRE PER I DECRETI Proprio per evitare rinvii, la conferenza dei capigruppo del Senato per ora non ha imposto il contingentamento dei tempi (come temeva l’opposizione), ma ha stabilito ieri un calendario stringente: l’Aula inizierà a votare gli emendamenti da lunedì pomeriggio e proseguirà a oltranza fino a mercoledì notte. Dopo si apriranno alcune “finestre” per varare i decreti: giovedì sera dovrebbe essere incardinato in Aula il provvedimento per la L’AVVERTIMENTO AI PARLAMENTARI: L’INGORGO SI RISOLVE SOLO IN UN MODO LAVORANDO DI PIÙ competitività e da lunedì 28 a venerdì primo agosto il decreto Art Bonus. Dal 4 all’8 agosto poi sarà esaminato il decreto carceri, che nel frattempo sarà approvato dalla Camera insieme ai decreti competitività e Pubblica amministrazione. Proprio quest’ultimo decreto, con ogni probabilità, costringerà i senatori a tornare a Roma a fine agosto, prima della sua scadenza. L'ingorgo in Parlamento Al Senato Alla Camera DL INDENNIZZO CARCERI JOBS ACT in aula al Senato via libera atteso entro luglio - varo definitivo entro dicembre Luglio ROMA Matteo Renzi l’aveva anticipato ai parlamentari del Pd: «Vi chiedo di fare poche ferie. Non come atto di flagellazione biblica, ma perché abbiamo fatto troppi decreti e c’è un sacco di lavoro parlamentare da fare». E quella del premier non era una battuta. Per portare a casa la riforma del Senato e alcuni decreti in scadenza come quelli sulla competitività, la pubblica amministrazione, il rilancio di cultura e turismo (l’Art Bonus), il governo è determinato a sforbiciare le vacanze di onorevoli e senatori. «L’ingorgo parlamentare», ha spiegato Renzi ai suoi collaboratori, «si risolve lavorando di più. Non c’è legge che obblighi di chiudere il Parlamento e di riaprirlo a metà settembre come è stato fatto finora. Quindici-venti giorni di vacanza vanno bene lo stesso, un italiano medio non ne prende di più...». Tant’è, che né la Camera, né il Senato hanno ancora fissato la pausa estiva. In cima ai pensieri di Renzi non ci sono i decreti in scadenza, ma l’approvazione della riforma del Senato all’esame di palazzo Madama. Una riforma su cui è precipitata una valanga di emendamenti, ben 7.800. «Un guaio ma lo risolveremo, dicono a palazzo Chigi, «dovevamo chiudere il 23, lo faremo il 28 o il 29 luglio. Una settimana di ritardo non è un dramma». DL P.A. fermo all'esame del Senato (obiettivo: arrivare in Aula entro il 14 luglio) scadenza 23 agosto atteso per il 27 luglio DL CULTURA in commissione alla Camera scade a fine luglio DL COMPETITIVITÀ all'esame della commissione del Senato scadenza 23 agosto Agosto IL RETROSCENA DDL RIENTRO DEI CAPITALI in aula alla Camera da fine luglio obiettivo: varo entro l'estate IL PARADOSSO In Senato, dopo la decisione dei capigruppo, è avvenuto un paradosso. Per cercare di rinviare il varo della riforma costituzionale, Sel, Cinquestelle e Lega in Aula hanno perorato la causa dei decreti a rischio-decadenza, chiedendo di spostare il voto sul “Nuovo Senato” a settembre. Ma non c’è stato nulla da fare: la maggioranza, anche con i voti di Forza Italia, ha stabilito di andare avanti a oltranza con la riforma del Senato, concedendo ai decreti solo le tre “finestre” di votazione. Sistemato il calendario dei lavori, Renzi dice di non temere né i ribelli del Pd, né un eventuale sfilacciamento di Forza Italia. «I nostri dissidenti», sostengono nella sede del Pd del Nazareno, «alla fine non saranno più di LE VACANZE DELLE CAMERE SARANNO PROBABILMENTE RIDOTTE DELLA METÀ «ALLA GENTE COMUNE BASTANO 15-20 GIORNI» 10-12, meno di una corrente. E, a conti fatti, saranno del tutto ininfluenti». E se Silvio Berlusconi venisse condannato in appello nel processo Ruby? «Forse perderà qualche altro senatore. Ma siamo convinti che in linea di massima riuscirà a tenere a bada i suoi, come ha già fatto dopo l’ultima sentenza». «BENE IL REFERENDUM» La stima che danno i renziani è di 200 sì a 100 no, su un totale di 320 senatori. Dunque, meno dei due-terzi previsti dalla Costituzione per evitare il referendum confermativo. Epilogo che non spaventa il premier: «Se arriverà il referendum confermativo sarà meglio. Così la riforma costituzionale riceverà una legittimazione ancora più forte». E con la riforma anche Matteo Renzi. Ma non mancano le insidie durante le votazioni. Gli emendamenti giudicati “più rischiosi” per la tenuta del testo presentato dal governo sono quelli sull’elettività dei senatori e sull’indennità ai parlamentari. Quando ci sono i gioco i soldi si scatenano i basic instinct. Albero Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 11 - 18/07/14-N: 11 Primo Piano Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Berlusconi: io terrò fede al patto ma se aprono a Grillo salta tutto `La giornata con gli avvocati, teso `I dissidenti studiano le contromosse: e preoccupato per il verdetto d’appello se ci zittiscono, pronti a occupare l’aula IL CENTRODESTRA ROMA «Si vedrà in aula...»: così, in maniera sibillina, i malpancisti forzisti ieri dribblavano le domande sulla strategia che adotteranno dopo il “no” di Silvio Berlusconi a insistere sull’elettività del Senato. Fedeli alla consegna del silenzio, almeno fino a oggi, quando la sentenza d’appello del processo Ruby non sarà pronunciata. «Qualunque essa sia, non avrà alcuna influenza sulla riforma costituzionale: il patto del Nazareno è blindato», hanno sottolineato fonti vicine al Cavaliere, che ieri ha seguito con attenzione lo streaming tra Matteo Renzi e il M5S, aggrottando le ciglia quanto il leader democratico non ha escluso una trattativa sulle preferenze. «I patti vanno rispettati da entrambe le parti, e se Renzi apre alle preferenze allora il banco salta», ha ripetuto ieri, teso ma speranzoso nell’esito del verdetto, confortato dai suoi legali che confidano in meglio, anche se i fedelissimi non sembrano particolarmente ottimisti. «E’ sempre il tribunale di Milano, se va bene gli toglieranno due o tre anni», ragionano. I numeri del partito PARLAMENTO UE CAMERA SENATO 69 59 13 su 630 su 320 su 73 seggi italiani COSÌ ALLE URNE Dati in % - Politiche (Camera), Europee 43,1 41,6 36,1 37,4 35,2 36,2 35,5 34,5 32,4 16,81 21,6 Pol. Eur. Pol. Eur. Pol. Eur. Pol. Pol. Eur. Pol. Eur. 1994* 1994* 1996* 1999* 2001* 2004* 2006* 2008 2009 2013 2014** *Fi+An **Solo Forza Italia (compresa circoscrizione Estero) ANSA DIALOGO CON I MALPANCISTI E se nel tardo pomeriggio Berlusconi è partito dalla capitale alla volta di Arcore, oggi si terrà lontano dall’aula di giustizia dove si decideranno le sue sorti: in mattinata sarà a Cesano Boscone per svolgere il sevizio civile, e poi a casa con i figli e la fidanzata Francesca Pascale. I dolori di Forza Italia, in questo momento, sono dunque l’ultimo dei suoi pensieri. «Sulle riforme si va avanti comunque, ho dato la mia parola a Renzi. Non potete tra- LE TELEFONATE DI VERDINI AI LEALISTI: NON POTETE TRADIRLO COSÌ PROPRIO ORA dirmi in questo modo, in un momento così delicato della mia vita», è il messaggio affidato ai suoi emissari che contattano oramai quotidianamente (e singolarmente) i malpancisti, e che gli raccontano di un timido dialogo con il fronte del dissenso. L’annullamento dell’annunciata autoconvocazione, mercoledì scorso, è stata interpretata come un segnale distensivo. Ieri Saverio Romano, da Montecitorio, escludeva convinto «qualsiasi ipotesi di scissione», mentre l’europarlamentare Raffaele Fitto, capofila della dissidenza, ha ignorato l’accusa rivoltagli dal capogruppo al Senato Paolo Romani, di «pretendere una discussione sul tasso di democrazia nel partito», che è «al di fuori del percorso delle riforme». TREGUA IN BILICO Una tregua che, però, non è una pace. Denis Verdini continua a mediare tra Berlusconi e Fitto, e ancora ieri suggeriva: «Esprimete il vostro dissenso, dite in aula che non siete d’accordo, ma alla fine votatele, confermate al Cavaliere la vostra fiducia». Ma Fitto da quest’orecchio provo non ci sente. Con Verdini come con i suoi uomini, continua a ripetere che in discussione non è il percorso di riforma, bensì il Senato non elettivo. Ieri il suo cellulare non smetteva di squillare, e a tutti l’europarlamentare pugliese ricordava quanto messo nero su bianco nella sua lettera aperta al Cavaliere, guardando un passo oltre la riforma costituzionale: il patto del Nazareno comprende il ddl in discussione ma anche la legge elettorale che era partita dal modello spagnolo, poi è diventata l’Italicum e ora «vogliono metterci bocca anche i grillini, sempre con scelte unilaterali del Pd» che, a detta di Fitto, ha sempre fatto muro contro le proposte di Forza Italia. Il teatro Laura Lattuada interpreta Marina B. Sarà l’attrice Laura Lattuada nei panni di Marina Berlusconi ad aprire la ventottesima edizione del Todi Festival che si terrà nella cittadina umbra dal 21 al 31 agosto prossimi. Il festival si aprirà con la Intervista immaginaria a Marina Berlusconi, una pièce teatrale di Filippo Crivelli sulla figlia del leader di Forza Italia. Todi Festival - «Non un instant theatre, ma uno spettacolo pensato molto tempo fa e il frutto di una lunga preparazione», ha detto il direttore artistico del Festival, Silvano Spada. Lo spettacolo vuole portare in scena Marina Berlusconi non come personaggio pubblico ma come donna, prima ancora che si parlasse di una sua eventuale discesa in campo. MILANO La giornata di Silvio Berlusconi comincerà come tutti i venerdì da due mesi a questa parte: quattro ore di assistenza in camice bianco ai malati di alzheimer alla Sacra famiglia di Cesano Boscone. Riabilitazione, passeggiata nel parco, pranzo. E nel pomeriggio sentenza. SCONTO DI PENA Sette anni per concussione e prostituzione minorile, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, è stato il verdetto di primo grado nei confronti dell’ex premier. Oggi la decisione dei giudici della seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano, che si giocherà sul crinale della concussione: se fu per costrizione o per induzione è la scelta che dovrà compiere il collegio presieduto da Enrico Tranfa, a latere Concetta Lo Curto e Alberto Piccinelli. Da ciò dipenderà una pena più leggera per il fondatore di Forza Italia. Il po- meriggio del 27 maggio 2010 Karima El Mahroug, diciassette anni, viene portata in questura, accusata di furto dall’ex amica Caterina Pasquino. Qualche ora dopo Berlusconi contatta il capo di gabinetto Piero Ostuni, afferma che la giovane è nipote di Mubarak e deve essere immediatamente rilasciata - senza fotosegnalazione - per evitare imbarazzanti tensioni internazionali. Per il pg Pietro De Petris le pressioni dell’allora presidente del Consiglio furono «un abuso colossale» e la presunta parentela di Ruby con l’ex dittatore egiziano era una circostanza «palesemente falsa». Sostiene il pg: «E’ pacifico che la ragazza si è fermata a dormire alcune notti a casa del presidente del Consiglio. Che faceva questa ragazza? La prostituta. Con la telefonata ai capi di gabinetto della questura di Milano Silvio Berlusconi ha compiuto una concussione per costrizione e non per induzione». In primo grado è stato condannato a quattro anni più due di aggravante per concussione I GIUDICI POTREBBERO DERUBRICARE IL REATO A CONCUSSIONE PER INDUZIONE ANZICHÉ COSTRIZIONE IL CSM ASSOLVE IL PM FIORILLO CHE ERA STATA CENSURATA PER AVER SMENTITO LA VERSIONE UFFICIALE SU KARIMA © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CONTINGENTAMENTO E ora, a preoccupare il fronte del “no”, ci sono anche i tempi di approvazione. Con quasi ottomila emendamenti da discutere e votare, la parola «contingentamen- Silvio Berlusconi Ruby, oggi la sentenza: il Cavaliere spera in una riduzione della pena IL PROCESSO to dei tempi» aleggia minacciosa, sebbene nessuno l’abbia ancora pronunciata. E i malpancisti, impossibilitati a dichiarare per scelta tattica, si sono concentrati sui lavori dell’aula. E su un calendario che è peggio di un girone infernale. «E’ chiaro che ci sarà un tentativo di accorciare i tempi del dibattito, perché con ottomila emendamenti potrebbe trascorrere anche un mese», è la previsione condivisa dai dissidenti. Che, se passasse questa linea, si sentirebbero autorizzati a reagire. Come? C’è chi pensa ad abbandonare sobriamente l’aula, ma i più hanno un altro piano: «Senza confronto occuperemo l’aula a difesa dell’elettività dei senatori». Come i 5 Stelle dei tempi d’oro. Sempre che non ci siano delle defezioni. I numeri del fronte del “no”, infatti, restano insondabili, e la chiamata a una «pausa di riflessione» lanciata alla Camera da Renata Polverini non è rimasta inascoltata. Di certo, da lunedì si ballerà. Sonia Oranges per costrizione, oltre a un anno per prostituzione minorile. Ma se i giudici derubricassero il reato a induzione, la pena potrebbe anche essere dimezzato. Per effetto della legge 190 del 6 novembre 2012 sull’anticorruzione e della successiva sentenza 3251 del 5 dicembre 2012 della sesta sezione penale della Cassazione, la concussione per induzione prevede da 3 a 8 anni di reclusione (anziché dai 4 a 12 precedenti), mentre la costrizione è stata aumentata da 6 a 12 anni. Una condanna definitiva, la prima dopo l’affidamento ai servizi sociali, potrebbe costare all’ex premier la revoca del beneficio concesso dal Tribunale di Sorveglianza. Berlusconi sta infatti scontando il residuo anno dei quattro di pena per frode fiscale (tre sono coperti dall’indulto del 2006) e una conferma in Appello e Cassazione innescherebbe un effetto a catena: perdita del beneficio dell’indulto per la condanna Mediaset, dieci anni da scontare ai domiciliari e perdita dell’agibilità politica. Karima El Mahroug alias Ruby Rubacuori IL CASO MINETTI Intanto per il caso Ruby c’è già un verdetto favorevole. Anna Maria Fiorillo, giudice del Tribunale dei minori, è stata assolta dal Consiglio superiore: «esclusi gli addebiti» a suo carico nell’affidamento di Ruby a Nicole Minetti. Alla Fiorillo era stata inflitta la sanzione della censura, ma la Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza rimarcando che il pm aveva diritto a rilasciare dichiarazioni - in contrasto con quelle del ministro degli Interni Roberto Maroni - per ristabilire la verità su Karima. Riassunta nell’intercettazione letta in aula dal suo difensore Nello Rossi, procuratore aggiunto di Roma: «E quindi niente, quindi la mette in una in una comunità, sperando che sia aperta. Se non dovesse accoglierla, l’autorizzo a trattenerla fino a domani mattina», sono le disposizioni all’agente Ermes Cafaro. Insomma, «senza ombra di dubbio - ha sostenuto Rossi - la dottoressa Fiorillo non ha mai autorizzato l’affidamento della minore alla Minetti ma ha insistito perché venisse accolta in una comunità protetta, autorizzando il suo trattenimento nel corso della notte in Questura». La Fiorillo, spiega, «finché è stato possibile ha tutelato la sua immagine con il silenzio», ma «dopo le dichiarazioni di Maroni sarebbe stato un avallo alle sue parole e un vulnus all’immagine di imparzialità della magistratura». Vero che le dichiarazioni del pm «sono state rese d’impulso, si è trattato però di un impulso sano, serio. Dettato dalla coscienza e non della vanità. Raramente come in questo caso è emersa una nitida verità sulla condotta del magistrato, su cui si è basata la sua difesa dell’onore professionale e della magistratura». Claudia Guasco © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 37 - 18/07/14-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. METEO Venerdì 18 Luglio 2014 REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Il Festival Urbino diventa la capitale della musica antica L’inaugurazione Tanti artisti e un bagno di folla per la “prima” di Ca’ Pesaro Gente di Marca Perini a pag. 50 A pag. 50 De Signoribus a pag. 53 Le fiabe delle Marche più belle della tv Alla riscoperta di una ricchissima tradizione orale raccolta e raccontata da tanti grandi studiosi Ospedale, la vittoria di Ricci Il sindaco dopo il faccia a faccia con Mezzolani: «Il budget sarà incrementato, è un passo avanti» `Un tavolo tecnico per comparare i costi dei siti e un altro con Fano sulla riorganizzazione interna ` La Regione rimette in discussione il nuovo ospedale a Fosso Sejore. «Verrà aperto un tavolo per comparare i costi con il sito di Muraglia», anticipa Ricci. I 20 posti di Medicina torneranno a Pesaro il prossimo anno. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, all'uscita dall'incontro di ieri ha parlato di «passi in avanti», sul recepimento dei punti in tema sanitario approvati dal consiglio comunale. Con l'assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani, il direttore generale di Marche-Nord Aldo Ricci e la dirigente dell'Area Vasta Maria Capalbo, il primo cittadino (accompagnato dall'assessore Mila Della Dora e dal presidente della Commissione Sanità Andrea Nobili), ha affrontato tutti quei fronti sui quali nelle ultime settimane ha lanciato forti perplessità e malumori. Dalla Regione sono arrivate risposte soprattutto sul budget, che potrebbe essere aumentato oltre i 6 miloni mancanti, e sul nuovo ospedale, mentre per quanto riguarda la riorganizzazione dei reparti, il sindaco per il momento ha chiesto «l'apertura di un tavolo insieme al sindaco di Fano, per ridiscutere la nuova organizzazione. Perché ci sono aspetti che non ci convincono». Delbianco a pag. 39 Sanità Scavolini: «Non bastiamo in due o tre» Urbino in campo per avere l’Area Vasta Urbino con Gambini chiede maggior ascolto sui problemi della sanità a partire dal nuovo ospedale e ricorda le criticità del suo nosocomio sollecitando interventi. E vuole l’Area Vasta a Urbino. A pag.39 Violenza sessuale su minori condannato a otto anni La Corte d’Appello aumenta la pena di primo grado a 59enne pesarese LA SENTENZA Fano, torna balneabile il mare del Lido Cessato l’allarme batteri, il sindaco di Fano ha revocato i divieti di balneazione per i tratti mare del Lido e dell’Arzilla. Scatassi a pag. 43 Il meteo Tutti al mare nel weekend Il bel tempo condizionerà positivamente l’intero week-end. Oggi il tempo si confermerà stabile e soleggiato, con scarsi e limitati annuvolamenti pomeridiani che non causeranno precipitazioni significative. I venti saranno deboli o moderati di maestro, con mare da poco mosso sino a mosso al largo. Domani e dopodomani il sole dominerà incontrastato su coste ed aree collinari. Annuvolamenti pomeridiani sui rilievi ma senza fenomeni degni di nota. Domenica caldo afoso. Le temperature odierne tra 22 e 33˚C, le minime tra 11 e 22˚C. Otto anni di reclusione contro i 7 anni e 6 mesi comminati in primo grado dal Tribunale di Pesaro. Ieri la Corte d’Appello di Ancona ha aggravato la pena nei confronti di un 59enne pesarese, accusato di violenza sessuale su minori. L’uomo era stato condannato per aver abusato del figlio 11enne della sua seconda convivente nel corso del 2007. Il giudice di primo grado lo assolse invece dall’accusa di abusi nei confronti della sua figlia carnale, una bambina di 3 anni. Abusi che avrebbe perpetrato nella primavera del 2001. Il collegio di secondo grado, presieduto dal giudice Bruno Castagnoli ha confermato la condanna per gli episodi del 2007, ma ha ritenuto responsabile l’uomo anche per una parte delle accuse del 2001. Parzialmente accolto il ricorso proposto dalla Procura pesarese, così come quello del legale di parte civile, avvocato Guidumberto Chiocchi. Secondo la difesa dell’imputato, le accuse sarebbero stato il mero frutto di una vendetta della prima compagna dell’uomo. La donna, sempre secondo la tesi difensiva, avrebbe inventato le accuse per motivi di gelosia. Nel 2007 l’imputato avrebbe invece toccato nelle parti intime il figlio 11enne della seconda compagna, inducendo il minore anche ad altri atti. Pienamente confermate le accuse. L’udienza d’appello si è svolta ovviamente a porte chiuse. Gino Bove Un patto per l’ambiente, con tanto di zone 30km/h in tutta la città e il ripristino delle centraline per le rilevazioni dello smog. Le associazioni ambientaliste Legambiente, Lupus in Fabula, Wwf e Circolo Rosso e Verde hanno incontrato il Comune per condividere un documento per “migliorare la qualità della vita in città”. Gli assessori Rito Briglia e Andrea Biancani hanno rimandato il discorso a settembre, accettando parzialmente il documento. Massimo Pandolfi, Flavio Angelini, Enzo Frulla, Maria Luisa Gaudiano hanno puntato forte su diverse aree tematiche. «Vuelle, la città può fare di più» Valter Scavolini: «A Pesaro si potrebbero trovare 12-15 persone per aiutare la Vuelle» Cataldo a pag.47 «Ormai non si parla più di qualità dell’aria. La centralina che misurava i valori del traffico è stata dismessa e oggi ci troviamo a commentare dati di una stazione in un parco. Serve un monitoraggio completo delle polveri sottili, ma pensiamo anche che tutta l’area urbanizzata debba essere trasfor- SOLLECITATE ZONE 30 KM ORARI IN TUTTA LA CITTÀ E IL RIPRISTINO DELLE CENTRALINE PER RILEVARE LO SMOG L’INIZIATIVA Ucchielli e Sgarbi insieme per rilanciare a livello culturale e turistico il territorio di Vallefoglia. La proposta parte dal sindaco del neo Comune che scrive al noto critico d’arte e ora anche assessore alla cultura di Urbino, per prospettargli la condivisione su un progetto culturale per valorizzare una realtà a metà strada tra il mare di Pesaro e la città d’arte di Urbino con un patrimonio culturale ricco di storia: se Colbordolo diede i natali (1440) a Giovanni Santi pittore, letterato, scenografo e autore di rappresentazioni teatrali, nonché padre di Raffello Sanzio, a «Sant’Angelo in Lizzola nacquero l’architetto e ingegnere Giovanni Branca e Terenzo Mamiani, letterato e statista che svolse un ruolo di primo piano nel Risorgimento italiano. Sempre a Sant’Angelo sono legati i nomi di Giulio Perticari e di sua moglie Costanza Monti, con il loro cenacolo di intellettuali tra i quali Leopardi e Rossini». Ma non solo, perché – prosegue Palmiro Ucchielli (foto)- «ciascuno dei numerosi borghi e castelli di Vallefoglia custodisce preziosi tesori d’arte e non mancano edi- IL NEOSINDACO «CARO VITTORIO TI PROSPETTO UN PROGETTO CULTURALE PER RILANCIARE IL TERRITORIO» Chiesto un patto per l’ambiente LE ASSOCIAZIONI Ucchielli scrive a Sgarbi: «Insieme per Vallefoglia» Traffico e smog mata in zone 30, oltre a puntare su parcheggi scambiatori fuori dalla città come a Campanara e Adriaticarena». Quanto ai rifiuti «vanno diminuiti. Se ne producono 600 kg pro capite contro una media nazionale di 400. La tariffa va tarata su quello che non è più riciclabile. Per questo chiederemo l’estensione del porta a porta in tutta la città». Poi c’è il piano regolatore. «Basta consumo di territorio, vale anche per il nuovo ospedale che deve essere a Muraglia. Servono anche varianti che prevedano il ritorno di terreni edificabili in agricoli». Un cenno anche alla pista ciclabile in Baia Flaminia. «Invece di rubare la spiaggia, basterebbe proseguire l’attuale sulla strada». fici di singolare valore e bellezza, dalle piccole chiese di campagna alle pievi. Nel territorio di Vallefoglia si trova tra gli altri Montefabbri, uno dei borghi più belli d’Italia, autentico scrigno di pace e bellezza; poco sotto, lungo il corso del fiume, è possibile visitare il cinquecentesco Mulino di Ponte Vecchio, intorno al quale si tramandano ancora le leggendarie gesta della Banda Grossi. Ma la vera sorpresa di Montefabbri è la Pieve di San Gaudenzio che conserva le più antiche opere decorative in stucco delle Marche, scagliole in bianco e nero del medesimo autore: paliotti, pannelli e lapidi risalenti alla fine del XVII secolo. La chiesa è ricca di marmi, ha una cripta del XII secolo dove sono custodite le spoglie di Santa Marcellina (patrona del borgo) e una quattrocentesca torre campanaria alta 25 metri». Non da ultimo, Ucchielli chiede di valorizzare il Centro Culturale Giovanni Santi, creato nel 1994 per le celebrazioni dell’artista a 500 anni dalla morte, con una mostra permanente dal titolo “El paternal mio nido”. Un patrimonio importante sul quale Vallefoglia intendere investire. E valorizzare. Magari con lo stesso Sgarbi Dr.House dell’arte. Federica Facchini -MSGR - 14 PESARO - 38 - 18/07/14-N: 38 Marche Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Regione a caccia di fondi europei per tecnologie giovani e lavoro `Approvati tre piani per intercettare oltre un miliardo SVILUPPO ANCONA Seduta “europea” per il Consiglio regionale. L’aula approva il Programma operativo regionale (Por) per i prossimi sette anni. Lo strumento per intercettare 1,2 miliardi stanziati dall'Europa. Tre gli atti discussi ieri, il Programma di sviluppo rurale (Psr), per il quale sono a disposizione 580 milioni, il Fondo sociale europeo (Fse), che ha una capacità di investimento di 287 milioni e il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che indirizza nelle Marche 337 milioni. Ieri il sì dell'aula, prima del passaggio in Europa il 22 luglio e a settembre il via ai bandi per intercettare i finanziamenti, praticamente l'unica liquidità su cui potrà contare la Regione per il 2014-2020. Ad illustrare i settori a cui destinare i soldi del Psr, il consigliere Pd, Fabio Badiali. «Si amplia il ventaglio delle azioni possibili, favorendo chi opera nelle aree rurali ha affermato Badiali -, perseguendo gli obiettivi della competitività, della tutela ambientale, dell'inclusione sociale, dell'occupazione giovanile, della ricerca e dello sviluppo tecnologico, dell'aggregazione tra imprese per aggredire i mercati esteri». Concorde sull'importanza dell'atto la relatrice di minoranza Graziella Ciriaci (Fi) che sottolinea: «Abbiamo chiesto ed ottenuto un'attenzione particolare per i giovani, la formazione e l'informazione». A spiegare le novità sul Fse, Luca Marconi (Udc). «Per i prossimi sette anni, le risorse del Fondo verranno interamente destinate a progetti innovativi su tre assi di intervento: inclusione sociale (50 milioni), politiche del lavoro (200 milioni), formazione (37 milioni)». Dieci milioni in più rispetto al settennato precedente che per Erminio Marinelli (Per le Marche), relatore di minoranza, «rappresentano una grande opportunità. Si tratta di risorse da indirizzare verso gli obiettivi dell'inserimento lavorativo, dell'inclusione sociale, dell' istruzione e formazione, del miglioramento dell'efficienza della pubblica amministrazione». Ultimo atto all'attenzione dell' Assemblea il Fesr, introdotto dalle relazioni di Adriano Cardogna (Verdi) e di Umberto Trenta (Fi). «I 337 milioni del Fondo - ha illustrato Cardogna - saranno da impiegare verso gli obiettivi della ricerca, dell'agenda digitale, della competitività dei sistemi produttivi, dell'energia sostenibile, del clima e della tutela dell'ambiente». Per Trenta, che pure annuncia l'astensione del suo gruppo, quello del Fesr è «un provvedimento al quale affidare le speranze di uscita dalla crisi e di rilancio». Alla fine della discussione i tre atti vengono approvati a maggioranza. Innegabile per tutti l'importanza di questi ALLUVIONE SOSPESE LE RATE DEI MUTUI Emanata l'ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli per il maltempo che ha investito le Marche, in particolare l'area di Senigallia, dal 2 al 4 maggio scorsi. L’ordinanza stabilisce le prime disposizioni urgenti, consente di chiedere la sospensione delle rate dei mutui, e contiene due adempimenti importanti, uno sugli enti locali e un altro per la ricognizione del fabbisogno del patrimonio pubblico. Gli enti locali colpiti dovranno rendicontare le spese sostenute per gli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, per l'autonoma sistemazione e per la tutela della pubblica e privata incolumità, che potranno essere finanziate con i 10 milioni di euro già stanziati con la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri. PALAZZO RAFFAELLO MESSINA: «L’IDV ALLE URNE CON UN SUO CANDIDATO» L’aula del Consiglio regionale Ncd Bugaro incontra Alfano «Progetto per le regionali» ANCONA Ncd sta lavorando ad un “progetto pilota, un progetto Marche” in vista delle regionali. Lo ha detto il coordinatore regionale di Ncd Giacomo Bugaro che ieri ha incontrato il leader Angelino a Alfano a Cingoli « La situazione è fluida, molto dipende dai rapporti con Forza Italia, che per altro vanno definiti in un quadro nazionale». Gli esponenti di Ncd comunque vedono «molte opportunità a livello locale». 1,2 miliardi europei per il futuro delle Marche, ma forti restano le critiche dell'opposizione sul provvedimento regionale. Oltre all' astensione di Fi, contro il documento il consigliere Giovanni Zinni (FdI-An). «All'Europa - ha rilevato - diamo sempre di più di ciò che riceviamo. In particolare, per quanto riguarda il Psr è stato già giudicato negativamente da tutte le organizzazioni di riferimento del mondo rurale». Critico anche Raffaele Bucciarelli (Federaz. Sinistra). «Questi tre strumenti avrebbero potuto dare una speranza, ma non ne hanno alcuna forza, perché sono scollegati, non sanno programmare e non semplificano i processi». Agnese Carnevali © RIPRODUZIONE RISERVATA «Il candidato alla presidenza della Regione dovrà avere un'investitura popolare, si scelga dunque attraverso le primarie di coalizione alle quali Idv parteciperà con un proprio candidato». Lo ha detto il segretario nazionale dell'Italia dei Valori Ignazio Messina in visita ad Ancona. «Lavoriamo con uno spirito di collaborazione nel centrosinistra dove siamo uno dei pochi schieramenti che ha una sua identità. Abbiamo un confronto con il Pd, non per essere subalterni a loro ma per contribuire con spirito costruttivo alla risoluzione di istanze per tutelare i cittadini ha aggiunto -.Vogliamo confrontarci su temi a noi cari». Distretti industriali: lieve ripresa dell’export ECONOMIA Nel primo trimestre dell'anno le esportazioni dei distretti delle Marche tornano a crescere, ma con un ritmo prossimo allo zero (+0,2%), meno vivace rispetto alla media dei distretti italiani (+5,4%). È quanto emerge dal Monitor dei Distretti delle Marche di Intesa San Paolo per Banca dell'Adriatico. A penalizzare la performance hanno contribuito soprattutto i risultati negativi sul mercato russo (-18%). Proprio i distretti del sistema moda, calzature di Fermo (-2,4%), pelletterie del Tolentino (+3,2%) e Jeans Valley di Montefeltro (-1,9%), maggiormente esposte sul mercato russo, evidenziano una frenata. Anche il distretto delle cucine di Pesaro (-0,5%) scontano un calo del 28,5% dell'export in Russia. Positiva invece l'andamento delle imprese della meccanica, con le macchine utensili e per il legno (+14,3%) trainate dal boom registrato sul mercato americano (+54,2%), e delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (+1,4%). -MSGR - 14 PESARO - 39 - 18/07/14-N: 39 Pesaro Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Ospedale, si riapre il confronto sul sito `Il sindaco: «Passi avanti» La Regione rimette in discussione il nuovo ospedale a Fosso Sejore. «Verrà aperto un tavolo per comparare i costi con il sito di Muraglia», anticipa Ricci. I 20 posti di Medicina torneranno a Pesaro il prossimo anno. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, all'uscita dall'incontro di ieri ha parlato di «passi in avanti», sul recepimento dei punti in tema sanitario approvati dal consiglio comunale. Con l'assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani, il direttore generale di Marche-Nord Aldo Ricci e la dirigente dell'Area Vasta Maria Capalbo, il primo cittadino (accompagnato dall'assessore Mila Della Dora e dal presidente della Commissione Sanità Andrea Nobili), ha affrontato tutti quei fronti, comprese le liste d'attese, la mobilità passiva e le sofferenze del pronto soccorso, sui quali nelle ultime settimane ha lanciato forti perplessità e malumori, cristallizzandole in un documento politico approvato anche dall'opposizione. Dalla Regione sono arrivate risposte soprattutto sul budget, che potrebbe essere aumentato oltre i 6 miloni mancanti, e sul nuovo ospedale, mentre per quanto riguarda la riorganizzazione dei reparti, il sindaco per il momento ha chiesto «l'apertura di un tavolo insieme al sindaco di Fano, per ridiscutere la nuova organizzazione. Perché ci sono aspetti che non ci convincono. Ora ci sono due amministrazioni diverse e vogliamo un confronto, subito e insieme». In una riunione alla quale non era presente il sindaco fanese Massimo Seri, parte dell'attenzione si è concentrata su Pesaro e sul «problema che c'è» al San Salvatore. «Ci è stato risposto che i 20 posti letto di medicina vengono spostati solo temporaneamente su Fano, a causa del cantiere in corso. E saranno ripristinati nel 2015». Poi si è affrontata la questione del nuovo ospedale. «Se il problema principale è il costo, noi riteniamo che Muraglia sia l'area più adatta – ha ribadito Ricci - Abbiamo anche espresso le nostre perplessità rispetto al meccanismo di finanziamento del nuovo ospedale. Che si basa in gran parte sulla valorizzazione immobiliare, in un momento in cui il mercato dell'edilizia è quello che è». La Regione, rimettendo di fatto in discussione il sito di Fosso Sejore, per il quale si aspettava solo il bando, ha accettato di istituire un tavolo tecnico con i due Comuni, «per comparare i costi dei vari siti e andare vedere nei fatti se, come diciamo noi, il sito di Muraglia è quello su cui si risparmia di più. Oltre ad affrontare in modo più consapevole il meccanismo del finanziamento». Altro nodo messo in evidenza dalla mozione sanità, sulla quale anche l'ex sindaco Ceriscioli aveva pizzicato la Regione negli ultimi mesi del suo mandato, è quello del ripristino del budget per Marche-Nord tagliato nel 2012. «Su questo aspetto l'assessore ha dato risposte positive – sottolinea Ricci - Non solo ha confermato il ripristino dei 6 milioni di euro, ma ha anche aperto alla possibilità di un incremento dei fondi. Ci è stato garantito che con questo budget sono già in corso, e sono in previsione nei prossimi mesi, interventi rispetto alle esigenze di personale e attrezzature. In particolare – continua - per quello che riguarda il sito di Pesaro, su radiologia, Fivet, neurochirurgia, medicina nucleare, radioterapia e chirurgia vascolare. Quattro milioni sono già arrivati. Ai sei complessivi quindi potrebbero aggiungersi altre risorse che si stanno ridefinendo per l'azienda ospedaliera». Sulle liste d'attesa «sono stati annunciati provvedimenti legati al budget che, a parere di Regione, Asur e Azienda Ospedaliera, dovrebbero dare risultati già nei prossimi mesi». Thomas Delbianco Rumori, locale da spostare I residenti «Sarà peggio» Fiorenzuola Balducci: «Niente lettini sulla spiaggia» VIA GAVARDINI SAN BARTOLO Tornano a farsi vivi i residenti di via Gavardini, furiosi per gli schiamazzi di un locale «Gli interventi di questi giorni - spiegano - mancano di una reale conoscenza della situazione anche perché non subita e vissuta personalmente in prima persona. Rivitalizzare e vivacizzare il centro storico, diventa così un totem che sfocia nella deriva di pura demagogia politica. La nostra tolleranza e pazienza è dimostrata dal fatto che sopportiamo e subiamo da due anni i rumori e la confusione procurata dall’attività del locale, e che più volte abbiamo sollecitato informalmente il gestore del locale al rispetto di qualche regola minimale senza ottenere considerazione e rispetto. La nostra tolleranza è ancor maggiormente testimoniata dalle tardive date con cui si è proceduto alle rimostranze ufficiali nei confronti del non più tollerabile situazione di disagio provocata dal rumore fino a tarda notte, oltre le 3 di ogni sera dell'anno senza interruzione». Bocciato anche il paventato trasloco: «Apprendiamo con sorpresa la proposta del Comune che prevederebbe la ricollocazione del Viator all’interno del cortile retrostante Palazzo Gradari. Il problema dell’impatto acustico rimarrebbe invariato, anzi potrebbe acquisire ancor maggior rilievo ed ampiezza». Né lettini, né ombrelloni nella spiaggia di Fiorenzuola. Dopo il botta e risposta tra associazioni ambientaliste e il sindaco Matteo Ricci è il presidente del Parco San Bartolo Domenico Balducci ad intervenire sulla paventata ipotesi di realizzare uno stabilimento balneare privato nella spiaggia libera di Fiorenzuola. «Non mi pare che qualcuno nell'amministrazione comunale e tanto meno nel Parco, pensi di “romagnolizzare” la spiaggia di Fiorenzuola – spiega il presidente del San Bartolo - Credo che pensare di prevedere una concessione balneare vera e propria, con lettini ed ombrelloni, in quel luogo sarebbe come trasformare un diamante in pietra, con tutto il rispetto per le pietre sicuramente più utili dei diamanti. Altro discorso, e mi pare che il sindaco lo abbia precisato, è dare attuazione al Piano del Parco cercando di coniugare sviluppo e tutela attraverso un punto ristoro, garantendo servizi igenici dignitosi, pulizia e sicurezza. Una gestione che potrebbe trasformarsi oltre che in opportunità di lavoro, anche in uno strumento di informazione e prevenzione su un area estremamente sensibile». Sul fronte del trasporto dal borgo alla spiaggia Balducci insiste per «un mezzo elettrico che potrebbe essere gestito dagli stessi soggetti che gestiranno il resto». Budget incrementato e tavolo con Fano su riorganizzazione IL FACCIA A FACCIA Caso Rodari Saranno gratis le analisi sui bambini LA SCUOLA Il progetto del nuovo ospedale unico a Fosso Sejore Ma Urbino chiede maggior ascolto SANITÀ Urbino si prende sulle spalle l’entroterra e rivendica più considerazione sulla sanità. Maurizio Gambini (foto) sindaco di Urbino, non ci sta alla spartizione dei servizi sanitari tra Fano e Pesaro, e sul progetto del nuovo ospedale unico chiede «più considerazione per quei territori che si sono visti cancellare un servizio e che ora non siedono nemmeno al tavolo decisionale. Chiederò nel prossimo incontro con l’assessore Mezzolani di convocare tutte le aree interessate per sentire la loro valutazione sulla posizione futura del nuovo ospedale. Qui non è una questione di campanile, ma di rispetto per i territori. Nella trattativa tutti devono avere lo stesso peso, non deve essere una questione tra Pesaro, Fano e Urbino. Inoltre noi vogliamo capire le motivazioni delle scelte fatte fino adesso sulla sanità anche oltre l’ospedale unico». E proprio da questo concetto che emerge un altro fronte su cui Urbino sta battendo i pugni: l’ospedale di rete Santa Maria della Misericordia. «Il nostro nosocomio presenta delle criticità con un calo evidente nella qualità del servizio sanitario. Per il momento stiamo studiando le criticità per avere un quadro ben definito e per non farci trovare impreparati». Criticità studiate a fondo dall’assessore ai servizi sociali, Lucia Ciampi: «Abbiamo carenze in endocrinologia, in neurologia, nel pronto soccorso dove al più presto va aumentato il personale vista la chiusura di Sassocorvaro e Cagli. Abbiamo delle liste d’attesa troppo lunghe: per questo dobbiamo rivedere la convezione con Montefeltro Salute. Auspichiamo che i nuovi primari abbiano un curriculum adeguato e chiediamo inoltre trasparenza nelle decisioni amministrative. Importante sarebbe aprire un reparto di medicina d’urgenza per non intasare rianimazione. Se Urbino è ospedale di rete deve essere molto di più di un poliambulatorio». Anche il consigliere regionale Elisabetta Foschi evidenzia i molti problemi del nosocomio ducale: «Urbino non può essere ospedale di rete solo sulla carta. Di fatto, do- GAMBINI: «NEL NOSTRO NOSOCOMIO CARENZE E CALO DELLA QUALITÀ» RIVENDICATA L’AREA VASTA TRIBUNALE DI PESARO Pergola - via Don Minzoni, 36 - Intera proprietà di appartamento: posto al 2° piano e composto da ingresso/soggiorno, corridoio, 2 camere da letto, bagno, cucina con annesso ripostiglio, balcone esterno; al piano 1°, vi è un locale di servizio. Dal pianerottolo del 2° piano, si accede ad un locale soffitta. Prezzo base Euro 70.000,00. Vendita con incanto c/o Fondazione Forense Pesaro c/o Tribunale di Pesaro, Piazzale Carducci n. 12 in data 19/09/14 ore 10:00. G.E. Dott.ssa Sabrina Carbini. Professionista Delegato alla vendita Avv. Danilo Del Prete tel. 0721/30173. Informazioni su sito Internet www. tribunale.pesaro.giustizia.it www.astalegale.net - www.asteimmobili.it - www.portaleaste.it - www.publicomonline.it (Astalegale.net S.p.A. tel 075/5005080). Rif. PD 1444/10 PSR210655 po la conversione degli ospedale minori in case della salute, Urbino è rimasto l’unico nosocomio di Area Vasta e sta subendo depotenziamenti e riduzioni inaccettabili. La diabetologia è in evidente difficoltà, il pronto soccorso non ha spazi adeguati e sufficienti a rispondere ad un intero territorio, chirurgia e medicina non funzionano al meglio, oculistica rischia di chiudere lasciando spazio solo alla società pubblico-privata Montefeltro Salute». Altro fronte aperto è quello che riguarda la sede di Area Vasta: «Lo spostamento della sede a Fano è ingiustificabile e va contro la legge» attacca il presidente del consiglio comunale, Massimo Guidi. Maurizio Gambini ci mette il carico: «E’ una forzatura, non c’è nessuna logica per tenere la sede a Fano». Intanto ieri la Foschi ha presentato in Regione una mozione per spostare l’attuale sede dell’Area Vasta ad Urbino: «Nella nostra provincia il capoluogo è doppio e quindi non potendo Pesaro ospitare la sede dell’Area Vasta era corretto che venisse spostata ad Urbino anche perché la città è baricentrica rispetto al territorio e inoltre ad Urbino l’Asur dispone di locali propri» non come a Fano dove gli uffici sono in affitto. Andrea Perini Gli esami sugli alunni e sul personale che negli ultimi due anni hanno respirato le esalazioni nocive della scuola Rodari saranno gratuiti. Questo è l'impegno che i genitori hanno strappato all'Asur. «Un'indagine verrà fatta», riferisce Andrea Giorgini, rappresentante delle famiglie, ma di che tipo ancora non è stato deciso. Ora non si parla più di screening sanitario. «L'Asur non vuole utilizzare questo metodo, perchè dice che bisogna avere dei dati sui quali rapportarsi, mentre per lo stirene ci sono solo parametri relativi agli adulti e con valori più alti rispetto a quelli registrati a scuola». L'Azienda Sanitaria ha comunque indicato la strada di un «monitoraggio per capire se questa esposizione ai materiali possa avere delle complicazioni mediche a livello di salute sui bambini». In ogni caso, per decidere a quali esami sottoporre gli alunni, l'Asur attenderà il parere dell'Istituto Superiore di Sanità. Intanto, un gruppo di genitori ha scritto una lettera ai consiglieri di opposizione Fabrizio Pazzaglia (M5S) e Roberta Crescentni (Siamo Pesaro), ai quali chiedono «quale sia l'utilità a livello sociale della vostra azione. Di fronte ad un errore, l'amministrazione locale si sta adoperando per una volta in modo celere per trovare delle soluzioni e per ripristinare l'ambiente di una scuola che non è quella dello stirene, ma rappresenta un'eccellenza a livello nazionale. Le soluzioni in questo momento ci sembrano prioritarie rispetto alle responsabilità che comunque rimangono e saranno verificabili. Preferiremmo che il vostro atteggiamento fosse sì vigile, ma cooperativo e indirizzato alla costruzione di una soluzione e non alla distruzione a prescindere». Immediata la replica dei Cinque Stelle, con la presidente della Commissione Controllo Atti Edda Bassi: «Non abbiamo mai detto di voler bloccare i lavori, abbiamo invece richiesto che il controllo durante gli stessi fosse stringente per garantire il buon andamento delle cose e la verifica. Nonostante l'inizio tanto repentino dei lavori, ci è stato spiegato che non saranno ultimati per l'apertura dell'anno scolastico e che è già stata trovata un' altra sistemazione. Quindi c'era davvero tanta fretta da non potersi neppure fermare a fare una riflessione su un adeguato cronoprogramma?» T.D. AVVISO DI AGGIUDICAZIONE DI APPALTO Procedura aperta per l’affidamento del servizio di noleggio multifunzione digitali full service - Decreto n. 344/ANL 1/7/2014 - Regione Marche - Servizio attività normativa e legale e risorse strumentali - Indirizzo postale: VIA G. DA FABRIANO 2/4 Città: ANCONA Codice postale: 60125 Paese: Italia (IT) Punti di contatto: Telefono: +39 718064439 Responsabile del Procedimento: MARIA GRAZIA ORSINI Vocabolario principale Vocabolario supplementare: 30121100 Valore finale totale degli appalti : Valore: 1489564.80 Valuta: EUR Tipo di procedura Aperta Criteri di aggiudicazione TRIBUNALE DI PESARO Mondolfo - Via Litoranea, 320 - Porzione di fabbricato urbano: posto al piano terra e composto da negozio e magazzino. Prezzo base Euro 825.000,00. Vendita senza incanto c/o Studio Tamburini Via Ponchielli, 77 - Pesaro in data 04/09/14 ore 11:00. Eventuale vendita senza incanto in data 18/09/14 ore 11:00. G.D. Dott. Davide Storti. Liquidatore Giudiziario Dott. Robert John Tamburini tel. 0721/372172. Informazioni su sito Internet www.tribunale.pesaro.giustizia.it www.astalegale.net - www.asteimmobili.it - www.portaleaste.it - www.publicomonline.it (Astalegale.net S.p.A. tel 075/5005080). Rif. CP 30/12 PSR214490 Milano Tel. 02757091 Fax 0275709244 Napoli Tel. 0812473111 Fax 0812473220 Roma Tel. 06377081 Fax 0637708415 Prezzo più basso Aggiudicatario: RICOH Italia S.r.l. Indirizzo postale: VIA Vittor Pisani n. 6 MILANO 20100 IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO: Avv. Paolo COSTANZI TRIBUNALE DI PESARO Pesaro - Località Pozzo Alto - Strada Giovanni M. Lancisi - Appartamento: sito in un complesso abitativo costituito da 9 edifici aventi tipologia a schiera, il tutto situato in zona collinare e panoramica, che dista pochi chilometri dal centro urbano di Pesaro. E’ costituito da un’unità immobiliare ad uso residenziale distribuita su un unico e comprende 4 vani soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, servizi igienici, oltre ad un corridoio di disimpegno. Autorimessa, posta al piano interrato d mq. 31. Prezzo base Euro 155.000,00. Vendita senza incanto c/o Studio Legale Di Loreto Via San Francesco D’Assisi, 44 - Pesaro in data 23/09/14 ore 10:00. G.D. Dott. Davide Storti. Curatore Fallimentare Avv. Paolo Di Loreto tel. 0721/30284. Informazioni su sito Internet www.tribunale.pesaro.giustizia.it www.astalegale.net - www.asteimmobili.it - www.portaleaste.it www.publicomonline.it (Astalegale.net S.p.A. tel 075/5005080). Rif. FALL 17/10 PSR214850 -MSGR - 14 PESARO - 41 - 18/07/14-N: 41 Pesaro Urbino Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it In Provincia lotta ai furbetti iniziata già da alcuni anni Ufficio Caccia, al processo sarà sentito Domenicucci TRIBUNALE `Doppi lavori e assenze ne sono stati 4 negli ultimi tre Galuzzi: «Fatti isolati ma chi sbaglia paga» IL CASO «Chi sbaglia paga» dice il commissario della Provincia Massimo Galuzzi, da poco insediato e già vicepresidente con Matteo Ricci. Tra le tante “gatte da pelare” che l’ex sindaco di Urbino dovrà gestire da qui ad ottobre, quando si insedieranno i nuovi rappresentanti istituzionali dell’ente, c’è anche quella del procedimento aperto nei confronti di un dipendente. Che rischia il licenziamento per giusta causa dato che senza alcuna autorizzazione, secondo le contestazioni, svolgeva un doppio lavoro. «Occorre sempre fare il proprio dovere con massimo impegno e serietà sia nel settore privato che in quello pubblico – commenta il commissario Galuzzi – E’ un dovere di ognuno di noi, a maggior ragione in considerazione del periodo storico che stiamo attraversando. Purtroppo la crisi economica persiste e di questi tempi avere un lavoro è considerata una vera fortuna: credo allora che sia ancora di più un dovere morale quello di svolgere al meglio la propria attività». A dire la verità di casi simili ce anni. Il primo nel 2011 e l’ultimo a novembre 2013: 4 licenziamenti per giusta causa. Uno riguarda un cantoniere dell’entroterra accusato di aver chiesto il pizzo ai privati incaricati di pulire le strade dalla neve. Un altro invece prometteva posti di lavoro a tempo indeterminato in Provincia in cambio di denaro. Entrambi sono stati denunciati e poi licenziati. Stessa sorte per due dipendenti che, nonostante il cartellino fosse regolarmente timbrato, erano assenti dal luogo di lavoro. «Il 99% dei dipendenti dell’amministrazione provinciale sono persone perbene che affrontano il lavoro con serietà anche in questa delicata fase di transizione che vedrà la trasformazione della Provincia in un ente di secondo grado – conclude Galuzzi – Poi ci sono alcuni singoli casi di lavoratori che fanno i furbi, che non si comportano in maniera regolare e che non rispettano le normative vigenti. Ecco, con queste persone siamo stati e continueremo ad essere intransigenti. Il futuro dell’ente? Tuteleremo i posti di lavoro dei nostri dipendenti e cercheremo di gestire nella migliore maniera possibile questa delicata fase in cui l’incertezza non aiuta certo a portare avanti l’attività con serenità». Lu.Fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il commissario della Provincia Massimo Galuzzi Isola del Piano Festival contro le mafie L’appuntamento è per stasera, dopo le 19, alla Fattoria della Legalità di Isola del Piano (località Castelgagliardo) con Liberarte – Festival contro le mafie. Si festeggia l’ultimo appuntamento del ciclo d’incontri ed eventi “Voglio esserci” dedicato alla sensibilizzazione dei giovani rispetto alla realtà della mafia, a quanto sia presente anche dalle nostre parti. La proprietà sottratta alla malavita organizzata, sarà il teatro per l’inaugurazione del murales "Il libro di mattoni” e di una varia esposizione artistica, con opere di Celeste, Incubo della Balena, Ruvida, Mammut e gli studenti dell’Isia e dell’Accademia delle Belle arti di Urbino. Immancabili gli stand gastronomici, il tutto accompagnato dalle poesie di Stefano Sanchini e dalla musica degli “Ultimo binario”. Ci saranno anche le incursioni artistiche delle “Fucine Vulcaniche” per chiudere in bellezza ballando con la musica selezionata da DJ Kam. L’ingresso è gratuito e c’è anche la possibilità di campeggiare liberamente. Aveva già chiesto il pm Fucci di sentirlo come teste. Ma il collegio non l’aveva ammesso. Ma Marco Domenicucci, direttore generale della Provincia salirà sul banco dei testimoni il 23 ottobre nel processo contro Goffredo Pazzaglia, ex posizione organizzativa dell’ufficio Caccia. I giudici hanno deciso che da lui potrebbero arrivare risposte decisive sul caso che vede Pazzaglia imputato per peculato e falso. L’ex dipendente della Provincia è accusato di aver fatto sparire dalle casse dell’ente, tra il 2007 e l’aprile 2011 (mese in cui è andato in pensione), ben 200mila euro che sarebbero state destinate all’acquisto delle marche da bollo da apporre sulle licenze per la caccia, pesca e appostamenti fissi. All’udienza di ieri Pazzaglia ha raccontato la sua verità. Ha detto di essere stato indotto a firmare quelle autocertificazioni che gli avrebbero accollato la responsabilità della gestione di soldi e marche da bollo. «Non ho neppure letto quello che firmavo. Non vedo bene per via della cataratta – ha riferito – ma non avevo neppure pensato che ci fosse bisogno di leggere. Mi sono fidato di Domenicucci. Ci conosciamo da 40 anni. Ero andato da lui per dirgli che andavo in pensione per problemi di salute e in quell’occasione mi chiese di firmare queste ricevute perché era stata presentata un’interrogazione proprio per le marche da bollo. Mi ha fatto firmare tante autocertificazioni. Tutte in una sola volta». Atti che riportano però date diverse. E questo per le difese di Pazzaglia, gli avvocati David Brunelli e Valerio Collesi, costituirebbe un falso. Tanto che hanno chiesto al collegio (presidente Stefano Marinelli, a latere Giaco- LA DISCARICA DI MOIE GESTITA DA SOGENUS SPA: mo Gasparini ed Elisabetta Morosini), di acquisire gli originali delle autocertificazioni e di poterli sottoporre a perizia per dimostrare che provengono tutti dalla stessa risma di carta riciclata e che sono stati firmati tutti con una stessa penna. E quindi nello stesso giorno. «Pazzaglia è il capro espiatorio di questa enorme disorganizzazione – ha chiosato l’avvocato Brunelli – dal momento che se ne andava in pensione, tutto è stato scaricato su di lui». «Non voglio incolpare nessun collega – ha detto Pazzaglia – Dico solo che bisognerebbe ricontare bene tutte le pratiche. Per alcune ci volevano anche due marche da bollo. E altre possono essere state apposte anche su atti di altri uffici. Quelle che rimanevano in più le mettevo dentro un armadio blindato dato che negli anni passati ne erano sparite diverse». Elisabetta Rossi FARMACIE DI TURNO Pesaro Soria, v.Laurana 4. Fano Gamba, p.Unità d’Italia 1. Urbino Ricciarelli, v.Mazzini 2. TAXI Taxi Pesaro piazza del Popolo 0721/31430; piazzale Matteotti 0721/34053; viale Repubblica 0721/34780; stazione 0721/ 31111. Taxi Fano Stazione: 0721/ 803910. Taxi Urbino piazza della Repubblica 0722/2550; Borgo Mercatale 0722/327949. GUARDIA MEDICA Pesaro 0721/22405. Fano 0721/882261. Urbino 0722/3101927-906, 335/7798439. AVVISO A PAGAMENTO GEOSONDE, TELECAMERE, REGISTRAZIONI, COLLEGAMENTI CON PROVINCIA, COMUNE, ISTITUTO DI VIGILANZA. TUTTO È SOTTO CONTROLLO ANCHE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE TRAMITE IL SISTRI. La Sogenus spa con lo scopo di garantire la massima sicurezza possibile oltre gli obblighi di legge ed amministrativi e sfatare le leggende e le calunnie di determinati personaggi e politicanti da molti anni ha dotato i propri impianti di efficaci tecnologie per una continuativa sorveglianza: • 15 telecamere in funzione 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, collegate tramite rete Intranet con l’Ufficio Ecologia della Provincia di Ancona (organo di controllo) e il Comune di Maiolati Spontini (proprietario dell’impianto di smaltimento) e personal computer del Sindaco che possono accedere in qualsiasi momento con password alle immagini in tempo reale e alle registrazioni effettuate durante l’orario di chiusura, dalla sera fino alla riapertura dei cancelli la mattina seguente; • una pattuglia di vigilanza privata che effettua due sopralluoghi durante la notte e quattro durante le festività ispezionando l’impianto. Altri due controlli vengono effettuati ad orari diversificati attivando le telecamere presso la centrale operativa dell’istituto di vigilanza. • geosonde collegate agli impianti di allarme all’interno del sito che ospita la discarica, situate lungo i passaggi obbligati della rete stradale interna che re- gistrano tutti i movimenti durante l’orario di chiusura dell’impianto e attivano gli allarmi in caso di presenze non previste o autorizzate. • i dipendenti reperibili in aggiunta agli agenti della vigilanza privata attivamente coinvolti nei controlli dell’impianto con ispezioni periodiche negli orari di chiusura dei giorni festivi. Le sedi degli uffici nelle due dislocazioni sono dotate dei più moderni sistemi anti intrusione e telecamere Presso la discarica comunale non sono mai arrivati, non arrivano e non arriveranno camion per conferire rifiuti fuori degli orari prestabiliti. Chi afferma il contrario mente sapendo di mentire.L’impianto di videosorveglianza registra automaticamente le targhe di tutti i camion che passano attraverso l’unico cancello transitabile ed ogni apertura è tracciata in un apposito programma informatizzato. Le leggende metropolitane sul transito dei camion in discarica nelle ore notturne non hanno e non possono avere fondamento e sono da considerarsi calunnie sciocche e dolose perseguibili penalmente. Tutti gli organi di controllo sono informati di cosa succede presso la discarica, primo fra tutti il Comune di Maiolati Spontini proprietario dell’impianto. Sogenus s.p.a. SEDE LEGALE ED OPERATIVA Via Cornacchia, 12 60030 Moie di Maiolati Spontini (AN) Tel. 0731.703418 - Fax 0 731.703419 SEDE AMMINISTRATIVA Via Petrarca, 5-7-9 60030 Moie di Maiolati Spontini (AN) chiamando lo 0731705088 www.sogenus.com -MSGR - 14 PESARO - 42 - 18/07/14-N: 42 Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Dossier Obiettivo economia No tax per nuove imprese, ma ora spunta un fondo anche per le altre `Il Comune apre al sostegno di negozi e locali già in attività SGRAVI FISCALI No tax area in centro storico, Comune pronto a ricevere le richieste delle nuove imprese. Ma ora spunta un documento per istituire un fondo anche a favore delle attività già esistenti. Il via libera al pacchetto “Riparti Pesaro”, è arrivato un paio di settimane fa in consiglio comunale. La misura riguarda incentivi sulle tasse comunali per tre anni (Imu, Tasi, Addizionale Irpef, Tosap, Imposta sulla pubblicità, ndr), che possono essere richiesti dalle nuove attività che nascono nel centro storico e dalle neo-imprese che creano occupazione stabile nelle altre aree della città. In base ai dati forniti dal Comune, per un negozio di 100 metri quadri in centro il risparmio per 3 anni è di 24 mila euro. Per le attività in periferia è di 20 mila euro all’anno. Il meccanismo sarà quello del rimborso, a partire dal prossimo anno, che ha fatto storcere il naso a diversi consiglieri dell'opposizione, anche se il sindaco Ricci ha sottolineato che questo è lo strumento concesso dalle normative statali. Nel dibattito consiliare era rimasta in sospeso la questione legata all'ipotesi di agevolazioni non solo per le nuove attività, ma anche per quelle che già sono aperte in centro storico. Un nodo economico che ha ripreso quota negli ultimi giorni in commissione Attività Economiche, con una mozione presentata dal gruppo del Movimento Cinque Stelle, per richiedere l'istituzione di un fondo ad hoc che garantisca un sostegno nella riduzione delle tasse ai negozi e locali in attività. Per il momento non c'è una chiusura da parte dell'amministrazione comunale, anche se è stato chiesto ai Cinque Stelle di elaborare altre proposte, prima del consiglio co- LA NUOVA PROPOSTA IN UNA MOZIONE PRESENTATA DAL MOVIMENTO 5 STELLE AL VAGLIO DEL CONSIGLIO DEL PROSSIMO 28 LUGLIO munale del 28 luglio, seduta nella quale tornerà in ballo il tema degli sgravi fiscali in centro storico. «Entro un paio di giorni formuleremo ipotesi più concrete per dare ossigeno alle attività esistenti, poi le porteremo in commissione Bilancio già a partire dalla prossima settimana», anticipa il consigliere M5S Federico Alessandrini. Intanto, per le start-up, il Comune ha aperto un filo diretto per la detassazione. «I cittadini interessati potranno contattare i nostri uffici telefonicamente e per posta elettronica. Sono già in tanti a chiederci dettagli. Ora mettiamo a disposizione i nostri canali istituzionali. Saranno fornite tutte le informazioni necessarie sull'opportunità spiegano il sindaco Ricci e l'assessore Antonello Delle Noci - La volontà è quella di agevolare e veicolare la comunicazione nelle forme dirette. Chiunque voglia approfondire può scriverci ad [email protected]. it, oppure telefonare allo 0721-387213». I due amministratori sono convinti che «la tendenza all'imprenditorialità è una caratteristica del territorio che in questi anni si è mantenuta. E il Comune vuole essere amico di chi ha una buona idea e cerca di costruire il proprio progetto di vita». Thomas Delbianco Infortuni in calo malattie in aumento LAVORO Calano gli infortuni sul lavoro, ma aumenta il dato delle malattie professionali. Stress, attacchi di panico, tumori. Questa la nuova frontiera in tema di lavoro. Il dato è diffuso dall’Inail provinciale. In particolare nei primi cinque mesi dell’anno i casi aperti sono stati 2.475 di cui 2.005 infortuni e 470 malattie professionali. Nel 2013 si registrarono 2.628 casi di cui 2.206 infortuni e 420 malattie professionali. Cala anche il numero medio dei giorni di assenza passando da 21,8 a 19,2. Il direttore Inail Rocco Del Nero sottolinea come «continui sul territorio provinciale il trend di diminuzione degli infortuni, sia come numero che come durata media della inabilità temporanea che comporta l'assenza dal lavoro. Come già registrato nel corso degli ultimi anni c’è un incremento delle malattie professionali, sintomo di una maggiore presa di coscienza dei lavoratori e dei medici competenti nel ricollegare le patologie riscontrate al lavoro svolto». Va detto che a causa di licenziamenti e di dipendenti in cassa integrazione la forza attiva dei lavoratori è scesa, quindi calano anche le possibilità di avere infortuni. I dati provinciali sono in linea con quelli nazionali e, per quanto riguarda gli infortuni anche migliori di quelli relativi alla Regione Marche. Il direttore conclude: «Molto è stato fatto anche in collaborazione con i Patronati per aiutare i lavoratori a richiedere la valutazione della connessione al lavoro svolto nell'arco della loro vita lavorativa delle malattie riscontrate. Ma molto ancora resta da fare in termini di Uno scorcio del centro storico sensibilizzazione al tema». Anche per questo, Inail Pesaro Urbino riconferma la propria partnership alla sesta edizione di CartoonSea, azienda da ben 25 anni nel campo della formazione, della consulenza ambientale e della sicurezza sul lavoro. L'iniziativa, di carattere nazionale, premia con duemila euro tre vignette di cartoonists e illustratori italiani, opere quest'anno legate al titolo del concorso “Professione Pericolo. Sicurezza sul lavoro! Ma quale lavoro?”. Selezionati da una giuria presieduta dal giovane fumettista friulano Marco Tonus - che si aggiudicò il Grand Prix nel 2013 – i vincitori di questa edizione si conosceranno a metà mese. Dal 26 luglio al 10 agosto, alla Chiesa di San Michele a Fano in via Arco d’Augusto, alcuni dei lavori più significativi saranno esposti. La sede dell’Inail I DATI DELL’INAIL PROVINCIALE REGISTRANO UN INCREMENTO DELLE PATOLOGIE PROFESSIONALI Confindustria: «Costi energia, abbatterli si può» BOLLETTE MENO CARE Tra le note dolenti di ogni azienda c’è quella dei costi dell’energia. Una quota non indifferente che può cambiare bilanci e costi di produzione. Eppure c’è un modo per risparmiare, acquistando energia a minor prezzo tramite un consorzio locale creato proprio per le imprese. Si chiama “Confindustria energia adriatica”, è senza fini di lucro e rappresenta in alcuni casi anche una possibile salvezza per alcune tipologie di imprese. Il responsabile Andrea Baroni spiega come interviene sul mercato. E annuncia anche la costituzione di una nuova rete di impresa per le riqualificazioni energetiche. «Il consorzio di fatto è una società. Acquistiamo e vendiamo energia per i clienti, che sono imprese e microimprese. Valutiamo che cosa paga un’azienda in un anno e come utilizza l’energia. Poi cerchiamo di spiegare quanto si può risparmiare». Ad oggi sono circa 300 le imprese locali che utilizzano l’energia elettrica e gas del consorzio che è ormai attivo in tutta la regione. 40 milioni il volume di affari all’anno con 240 milioni di kilowattora acquistati e 17 milioni di metri cubi di gas stoccati. «Una bolletta è costituita per il 40-45% di oneri di sistema, poi dal costo dell’energia. E’ chiaro che trattandosi di un aiuto alle imprese abbassiamo i margini al minimo e acquistiamo dai trading all’ingrosso in una piattaforma che tutti i rivenditori utilizzano. In questo modo strappiamo il prezzo in base ai quantitativi e i periodi di utilizzo». Veniamo al risparmio. Baroni è onesto. «Per un’azienda che spende oltre 150 mila euro l’anno la cifra che spenderebbe con noi è la stessa, perché con quei volumi si riescono ad avere buoni accordi. Ma sotto i 100 mila euro di consumo le differenze ci sono, dall’8 al 10%, in alcuni casi anche di più. Non è poco. E per le piccolissime imprese anche cifre modeste hanno un loro peso finale». Qualche migliaia di euro che spariscono dalla bolletta possono rappresentare un punto di svolta. «Con la crisi il costo dell’energia diventa determinante, i problemi di liquidità sono sempre più all’ordine del Andrea Baroni responsabile di Confindustria energia Adriatica BARONI RESPONSABILE DEL CONSORZIO: «SOTTO I CENTOMILA EURO DI CONSUMO LE IMPRESE POSSONO RISPARMIARE UN 10%» giorno e anche affrontare una bolletta oggi è complicato. Ci sono ritardi e richieste di prestiti in banca per fronteggiare le tasse. Per questo vogliamo che sempre più imprese si avvicinino al consorzio». È aperto anche ai non soci di Confindustria e punta ad espandersi ulteriormente. L’efficienza energetica rappresenta un altro risparmio. «Abbiamo appena formato una nuova rete di impresa di Confindustria di impiantisti locali. Una squadra di manutentori termici, elettrici che potranno valutare l’efficienza energetica di un’azienda. Verranno valutati i macchinari, aspiratori, infissi e tutti quegli accorgimenti che possono far risparmiare energia e denaro. In questo modo anche i tecnici specializzati locali potranno lavorare. Un’operazione importante». Lu.Ben. -MSGR - 14 PESARO - 43 - 18/07/14-N: 43 Fano GLI ASSESSORI MARCHEGIANI E MASCARIN INVOCANO INTERVENTI STRUTTURALI SUL TORRENTE «MA A MONTE SERVE ANCHE L’AIUTO DI PESARO» Venerdì 18 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Cessato allarme, al Lido si può fare il bagno `Divieti revocati ma il problema Arzilla preoccupa tutti IL CASO Revocato il divieto, al Lido e all' Arzilla si torna a fare il bagno. La nuova ordinanza, che supera l'emergenza dei giorni scorsi, è in vigore da ieri pomeriggio ed è stata accolta con soddisfazione, per non dire con sollievo, sia dagli operatori interessati sia dall'Amministrazione fanese. «Continuano a essere frequenti - commenta l'assessore Samuele Mascarin - i provvedimenti relativi alla foce dell'Arzilla, dove a ogni pioggia si riscontra una carica batterica eccessiva. Di sicuro i problemi non si risolvono solo a valle, nel senso che il torrente attraversa un agglomerato urbano piuttosto significativo come Santa Maria dell'Arzilla e di conseguenza è esposto a un certo rischio ambientale anche nel territorio di Pesaro». Mascarin conferma dunque l'appello ad affrontare il problema dell'inquinamento da batteri con una sinergia fra diversi enti pubblici, compreso il Comune di Pesaro. Concorda il vice sindaco Stefano Marchegiani: «Sarebbe opportuno se i borghi lungo il tratto a monte del torrente si dotassero di un depuratore. Anche se la piena fa in tempo a depurarsi strada facendo, a valle arriva sempre qualcosa che si aggiunge ai problemi a ridosso di Fano: proprio lì, però, dovrebbe essere il problema maggiore. Al Lido e all'Arzilla c'è chi ha investito in lavoro e capitali, in quella zona abbiamo spiagge tra le più belle, il Comune intende mantenere la Bandiera Blu e non vorremmo arrivare al divieto permanente alla foce: il problema deve dunque essere preso di petto». Massima attenzione, monitoraggi (i tecnici dell'agenzia ambientale Arpam hanno effettuato ieri un altro prelievo di acqua davanti all'Arzilla) e alcune proposte di intervento strutturale, già illustrate ai concessionari di spiaggia durante la recente riunione. Un'ipotesi è la vasca di laminazione a ridosso della foce, dove raccogliere le acque della piena per farle decantare. L'alternativa è canalizzare la foce del torrente per disperdere la carica batterica più al largo oppure costruire un pennello di scogliere sul lato nord per agevolare CONFARTIGIANATO PLAUDE ALLA GIUNTA PER IL SOSTEGNO MA CHIEDE NUOVE PROCEDURE PER ANALISI E DIVIETI Revocati i divieti di balneazione nella zona del Lido È secessione, 50 vie passano a Mondolfo IL REFERENDUM Eccoli gli effetti del referendum. Oggi entra in vigore il distacco della Marotta fanese, che passa a Mondolfo. Di botta e chioppo gli abitanti di quasi cinquanta tra piazze e vie, oltre duemila persone in tutto, traslocano con armi e bagagli a un'altra Amministrazione comunale. Che sia un passo ordinato, vista la ristrettezza dei tempi e l'incertezza della situazione, appare assai improbabile. «In ogni caso - ha specificato il sindaco Massimo Seri in una nota diramata in tutta urgenza nel pomeriggio di ieri - il Comune di Fano continuerà a tenere aperta ogni giovedì la delegazio- ne in via Ferrari, all'ex ufficio dell'anagrafe. A questo punto informativo si potrà rivolgere chiunque abbia bisogno di ulteriori chiarimenti e delucidazioni». L'Amministrazione fanese aveva già annunciato che gli esiti del referendum su Marotta Unita sarebbero diventati operativi a partire da oggi, ma era rimasta aperta la speranza di una CAMBIO DI COMUNE PER CIRCA 2MILA CITTADINI “EX FANESI” MA PER INFORMAZIONI RIMANE APERTA LA DELEGAZIONE proroga, considerando che la nuova giunta fanese si è insediata solo poche settimane fa e che i due Comuni devono ancora definire questioni non secondarie, come la proprietà delle opere pubbliche e i mutui in essere. Nessuna proroga e da oggi diventano mondolfesi a tutti gli effetti gli abitanti di: via Genga, piazza Michelangelo, via Perticari, piazzetta Gervasi, via Abba, via Giacosa, via Panzini, via Rovani, via Andersen, via Martini, via Nievo, via Cefalonia, via Svevo, via Chienti, via Bertelli, via Corfù, via Illica, via Dalmazia, via Rizzo, via Chiesa, via Marecchia, via Manini, via Misa, via dei Tre pini, via Montemarino, via delle Rondini, via Ferrari, via Campana, via Giacometti, via Potenza, via Praga, via Fucini, via Esino, via Bracco, via Tozzi, via Tronto, via Foglia, via Betti, via Leopardi, via Vecchia Osteria, via Zanella, via Cardarelli, via Ruffini, parte della statale Adriatica Sud, parte di via Ammiraglio Cappellini, via Faà di Bruno. Da ora in avanti i nuovi mondolfesi dovranno rivolgersi al Comune cesanense per gli atti in materia di ordine e sicurezza pubblica, le funzioni in fatto di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, la vigilanza sulla sicurezza e sull'ordine pubblico, lo stato civile e di popolazione, gli adempimenti in materia elettorale, di servizio militare e di statistica. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA il deflusso della piena, preservando il braccio di mare circostante. La soluzione strutturale, comunque, è solo uno dei temi sul tavolo. Un altro nervo scoperto degli operatori è la modalità dei divieti. «A settembre, una volta conclusa la stagione balneare, dovremo modificare le procedure in previsione della prossima estate», ha commentato Andrea Giuliani di Oasi Confartigianato, associazione di categoria. «Finora - ha aggiunto - la giunta ci è stata vicina ed è un atteggiamento che ci fa ben sperare. Concertando si trovano le soluzioni migliori». Per quanto riguarda le spiagge dove sono presenti fossi scolmatori, opere idrauliche che entrano in funzione quando le fognature sono piene, si ipotizza il divieto automatico di fare il bagno per i due giorni successivi alle precipitazioni. Spetterà all'Arpam stabilire, in base ai risultati delle analisi, se sia necessario prolungare il provvedimento oppure no. Si sta infine valutando se i cartelli del divieto automatico debbano essere sempre esposti o se siano i bagnini a doversene occupare, però solo quando gli scolmatori entrano in funzione. Si eviterebbero le recenti proteste. «Nei giorni scorsi il divieto è stato disposto anche per la zona sud, nonostante dai fossi non fosse arrivata acqua piovana al mare», ha concluso Giuliani. Osvaldo Scatassi Ferrovia D’Anna sta con Gambini «Ciclabile, una follia» Il Consigliere Regionale Giancarlo D'Anna ha apprezzato e condiviso le dichiarazioni del neo sindaco di Urbino Maurizio Gambini e gli obiettivi che si pone per il ripristino del tratto ferroviario Fano-Urbino. «Non ha senso spiega D'Anna - privarsi di un'importante infrastruttura che può essere recuperata e che vanta un tracciato dall'importante valore patrimoniale, considerato il fatto che in passato il costo e il tempo necessari agli espropri dei terreni furono lunghi e costosi. Sarebbe folle svilire non solo il trasporto pubblico, verso il quale le società moderne devono puntare, ma anche il valore economico della linea stessa con la costruzione di una pista ciclabile». La Rsu del Comune prepara progetto di riorganizzazione L’INCONTRO Organizzare il Comune in modo più funzionale è possibile e a questo stesso obiettivo sta lavorando anche il personale. La rappresentanza sindacale Rsu si è riunita l'altro ieri per iniziare il confronto su una proposta da sottoporre alla giunta. Il lavoro è dunque agli inizi e richiederà qualche giorno e qualche altra riunione. «I dipendenti comunali - ha spiegato ieri Angela D'Alessandro, Cgil - vogliono lavorare meglio, non di meno. In questi ultimi 10 anni hanno sofferto i limiti organizzativi dell'Amministrazione precedente, con i suoi provvedimenti caotici e contraddittori. Una situazione che ha spesso causato tensioni tipo tutti contro tutti, perché è più facile prendersela con il vicino di sedia, quando si lavora in una condizione in cui non è chiaro ciò che succede». Una nota del sindaco Seri ha informato il personale che è possibile segnalare eventuali esigenze utilizzando una specifica casella di posta elettronica. «Iniziativa lodevole - ha aggiunto D'Alessandro - ma la Rsu fa cose diverse, cercando soluzioni adeguate a una complessità organizzativa, mentre nell'altro caso il punto di vista è del singolo. Noto grande entusiasmo e tanta voglia di mettersi in discussione, speriamo che la nuova Amministrazione non deluda le aspettative». Fondi europei per il porto, ma serve il progetto La Festa della Crescia Matta IL DRAGAGGIO Altri tre milioni per Fano sul piatto Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale. La metà della cifra è destinata al dragaggio urgente del porto, così insabbiato da essere quasi impraticabile, e a una cassa di colmata locale. Le risorse sono previste da una proposta di Mirco Ricci, capogruppo regionale del Pd, approvata nella giornata di ieri dall'assemblea marchigiana. «L'intervento riguardante Fano - ha specificato lo stesso Ricci - permetterà di creare un sentiero delle energie, che attraverserà la città. Si parte valorizzando la vocazione turistica del porto, mettendolo in sicurezza con un dragaggio straordinario e realizzando la cassa di colmata. L'intervento, è evidente, ha effetti anti-crisi anche per la nautica e la pesca». La cassa di colmata è un enorme deposito stagno, serve per raccogliere i fanghi e le sabbie del dragaggio. Un simile impianto è già previsto ad Ancona: quando sarà realizzato, però, basterà solo per una minima parte del materiale (circa 110.000 metri cubi stimati) da togliere dal fondale dello scalo marittimo fanese. Necessaria di conseguenza un'altra cassa di colmata vicina al nostro porto. Se ne discute da tempo e adesso l'Amministrazione fanese è chiamata ad approvare in tempi brevi un progetto adeguato, in modo da intercettare i fondi Fesr. «Il mio intervento ha aperto una pista, adesso spetta a Fano cogliere questa importante opportunità», ha detto Ricci. L'altra metà dei 3 milioni è invece prevista per il recupero Il porto di Fano dell'ex dogana, per alcuni interventi di riqualificazione edilizia, per il parco urbano nel vecchio campo d'aviazione e per il parco dei Passeggi in centro storico. Solo alcuni giorni fa una delegazione dei pescatori fanesi aveva illustrato tutta l'urgenza del dragaggio al sindaco Massimo Seri, che a sua volta aveva rilanciato il tema durante il recente incontro a Fano con il governatore Gian Mario Spacca e il resto della giunta marchigiana. Il consiglio regionale ha approvato un'altra proposta del capogruppo Pd: un milione e mezzo, sempre di fondi Fesr, destinato a Pesaro. «In questo caso si tratta di risorse per l'imprenditoria creativa all'interno di edifici pubblici da ristrutturare per l'uso pubblico e per abbatterne il consumo energetico». O.S. Trent’anni di solidarietà L’EVENTO La festa della Crescia Matta compie trent'anni esatti e la ricorrenza a cifra tonda sarà ricordata per un programma davvero speciale. Ben cinque serate per tutti i gusti, a cominciare da oggi nei locali della coop Tre Ponti con la musica dell'orchestra Grande Evento. Collabora la Polisportiva Treponti. I primi tre appuntamenti saranno dedicati, come da tradizione, al genere liscio. Le due serate conclusive si trasferiranno nella vicina arena Bcc. Prima la commedia dialettale «Ognicò de venerdi» della compagnia El Brudett, scritta e diretta da Francesco Mirisola e Simone Diotallevi. L'evento conclusi- vo è il barzellettiere locale: il concorso A crepapelle, alla quinta edizione, sarà presentato dal San Costanzo Show. L'incasso sarà devoluto alla mensa di San Paterniano. Da stasera funzioneranno gli stand gastronomici dell'ormai celebre crescia matta, ci saranno eventi per grandi e bambini, la Lotteria della Fortuna organizzata dalla Proloco Fano e tanto divertimento. Nella stessa serata alle 21, ma al cinema Politeama, sarà trasmesso il film The summit, diretto da Massimo Lauria, sui fatti del G8 a Genova nel 2001. Il circolo Allende ricorda in questo modo la morte del giovane Carlo Giuliani. Il regista presenterà la pellicola, realizzata con Franco Fracassi, e la commenterà. 9 VENERDÌ 18 LUGLIO 2014 •• L’INCIDENTE SALVATA LA GAMBA DELLA DONNA TRAVOLTA SEI ORE di intervento, riuscito. La gamba di Luciana A., la 77enne investita da un tir l’altra mattina all’incrocio tra via Roma e via Dell’Abbazia, è salva. L’operazione che ha visto collaborare i medici di varie equipe degli Ospedali Riuniti di Ancona (chirurgia plastica ricostruttiva, chirurgia vascolare e ortopedia) è andata a buon fine ed ora tutto dipende da come reagirà il fisico dell’anziana che è ancora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia del Torrette. REGIONE SI PARLA DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO. MIRCO RICCI: « SI DOVRA’ COSTRUIRE ANCHE UNA CASSA DI COLMATA» Dall’Unione Europea arrivano i fondi per il dragaggio del porto FONDI europei per il dragaggio straordinario del porto di Fano e la realizzazione della cassa di colmata. Da Mirco Ricci consigliere regionale (Pd) arriva una buona notizia per la marineria fanese che aspetta da vent’anni il dragaggio del porto. Ieri, infatti, sono stati approvati dal Consiglio regionale nella seduta dedicata al Fondo europeo di sviluppo regionale due emendamenti presentati dal capogruppo regionale del Pd, Mirco Ricci. Uno dei due emendamenti riguarda proprio Fano e in particolare la messa in sicurezza e valorizzazione del porto. «L’intervento — fa sapere Ricci — comporta un investimento ambientale di natu- SI TORNA a fare i bagni al Lido e all’Arzilla. Ieri mattina il sindaco Seri ha revocato il divieto temporaneo di balneazione che aveva emesso martedì con una ordinanza per un tratto di mare che andava dalla foce del torrente Arzilla a 30 metri a nord e dal moletto dell’Arzilla per 100 metri a sud. In pratica una buona parte del mare davanti al Lido e il primo pezzo di spiaggia dopo il ponticello sull’Arzilla. Divieto che era stato imposto dall’Arpam a causa del superamento del valore limite del parametro «Escherichia coli», un tipo di batterio piuttosto fastidioso. Le analisi delle acque di balneazione ripetute dall’Arpam fino a ieri hanno presentato esiti favorevoli per cui è stato comunicato al Comune il ripristino della balneabilità. SI È QUINDI provveduto a emettere immediatamente l’ordinanza di revoca, disponendo altresì la rimozione dei cartelli di divieto. I concessionari di spiaggia del Lido e dell’Arzilla possono tirare così un grosso sospiro di sollievo per una situazione di enorme disagio che si è risolta nel giro di tre giorni. Ma sono stati ugualmente tre giorni nei quali fanesi e turisti si sono visti negare il bagno nell’angolo più bello e caratteristi- ra funzionale a valenza economica anti crisi per la nautica e la pesca mercantile». UN IMPORTANTE risultato che arriva all’indomani dell’incontro che la giunta Seri ha avuto con l’esecutivo regionale e che aveva tra i vari punti all’ordine del giorno proprio il dragaggio del porto. D’altra parte, qualche giorno fa, la marineria fanese aveva di nuovo posto all’attenzione degli amministratori l’emergenza del dragaggio per consentire di svolgere le operazioni di entrata e uscita dal porto in sicurezza. In particolare le associazioni delle pesca avevano avuto uno specifico incontro con il sin- daco Massimo Seri e l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Paolini, per sollecitare «il dragaggio di almeno 90-100 mila metri cubi di fanghi». Materiale che dovrà essere depositato in cassa di colmata di nuova realizzazione visto che quella anconetana, in costruzione, risulta insufficiente. Con i fondi europei sembra che quanto richiesto dalla marineria si possa realizzare, adesso si spera che ciò avvenga nel più breve tempo possibile. Sui tempi Ricci è sembrato ottimista: «Appena abbiamo la disponibilità da parte della dell’Unione Europea, saranno disponibili». Ma il problema non è tanto il dragaggio del porto, quanto la cassa di colmata: quella di Ancona, un lavoro andato avanti per anni e che doveva servire anche il porto di Fano, arriva ed è già praticamente al limite. Per Fano una realizzazione nuova di questo genere pressuppone un iter burocratico lungo anni dove viene interessato anche il ministero. Una vicenda non da poco. Ma questo al futuro: la cosa importante sarebbe quella di arrivare quanto prima ad un dragaggio dell’imboccatura del porto per far ‘respirare’ la Marina dei Cesari ed anche i pescatori. An. Mar. Rimossi i divieti di balneazione al Lido e all’Arzilla Ma restano le cause dell’inquinamento co della riviera fanese e questo fatto non può non avere intaccato l’immagine turistica della città. Il senso di responsabilità dei nuovi amministratori, i quali si sono subito precipitati a chiarire la situazione con l’opinione pubblica e i più diretti interessati, ma soprattutto il senso di responsabilità palesato dai concessionari degli stabilimenti balneari e dalla loro organizzazione di categoria è prevalso rispetto alle polemiche in una città che in questi ultimi anni si è sempre vantata di aver ottenuto la Bandiera Blu e che poi puntualmente ha visto, in piena estate, il verificarsi di situazioni di non balneabilità. Già perché la storia non è affatto nuova, visto che ba- ORDINANZA Lo ha deciso il sindaco sulla scorta delle analisi effettuate dall’Arpam sta riandare al 23 luglio dello scorso anno per ritrovare il solito divieto di balneazione emesso a causa dell’inquinamento alla foce del torrente Arzilla dovuto alle abbondanti piogge che c’erano state nei giorni precedenti. Divieto tolto, problema risolto dunque? Niente affatto. Se l’inquinamento si ripete con una certa frequenza e quasi sempre negli stessi punti significa che c’è un problema che sta a monte. Possono essere i fossi scolmatori che scaricano l’acqua piovana in modo troppo brusco e incontrollato, oppure un torrente Arzilla nel quale gli scarichi abusivi determinano problemi di inquinamento lungo il suo corso che poi si riversano alla foce. Lo scorso anno era iniziata un’azione di verifica e di contrasto al fenomeno, con un paio di controlli (foto), ma poi non se ne è saputo l’esito, si era pure parlato di un tavolo con Arpam, Provincia e Comune di Pesaro per un’azione di vigilanza lungo tutto il corso dell’Arzilla che nasce all’Arzilla. Resta il fatto che occorre individuarlo con certezza e poi risolverlo. •• 10 FANO VENERDÌ 18 LUGLIO 2014 L’IMPRENDITORE SCOMPARSO LA FAMIGLIA ORA SAREBBE IN DIFFICOLTA’ La vicenda di Serralegri non trova una pista valida Evandro Serralegri S’INFITTISCE ogni giorno di più il mistero sulla scomparsa di Evandro Serralegri, il 55enne marottese di cui si sono perse le tracce più di un mese fa a Bratislava. Se da un lato la famiglia dell’imprenditore della Marotta Macchine srl si dispera, dall’altro c’è anche la crescente preoccupazione di tante altre persone le cui vite sono legate alle sorti di quell’uomo: debitori, creditori e dipendenti. L’azienda di impianti di irrigazione creata dai fratelli Serralegri nel 1982, infatti, non naviga in buone acque. Due anni fa la crisi si è fatta sentire in maniera pesantissima, ma ora le cose sembravano es- sere decisamente migliorate. Così, almeno, dicono alcuni soci. Ma altri collaboratori di Serralegri, invece, raccontano una storia molto diversa: quell’uomo allegro e combattivo non riusciva più a dare delle garanzie negli affari, tant’è che alcuni collaboratori avevano abbandonato la barca. Altri lo stanno facendo ora. Da un lato c’è infatti chi dice che le banche davano fiducia alla Marotta Macchine perché l’imprenditore avrebbe tanti creditori («erano più i soldi che doveva avere di quelli che doveva dare» una versione), dall’altra c’è invece chi dice che i debiti erano tanti e si accumulavano di giorno in giorno («non vorrei che avesse fatto una pazzia», l’altra versione). Che poi è anche la pista investigativa più battuta, che lascia però aperte due vie: la fuga volontaria e la sparizione non volon- RETROSCENA Con la scomparsa dell’uomo alcuni avrebbero bloccato i pagamenti taria. Per i carabinieri Serralegri potrebbe essersi infatti affidato a qualche persona poco raccomandabile per far fronte alle emergenze di liquidità. I recenti fatti di cronaca, con 13 denunce a Fano per strozzinaggio ai danni di imprenditori, fanno temere che anche Serralegri possa essere finito in quelle mani. Intanto, in paese, si dice che la moglie stia cercando un lavoro qualsiasi, anche la colf, perché non ha più soldi per pagare le bollette. Probabilmente, come di solito avviene in questi casi, i debitori del marito, nell’incertezza, avranno congelato il debito facendo denuncia di smarrimento dei libretti da cui hanno staccato gli assegni a favore di Serrallegri... che in questi giorni «ne avrebbe dovuto incassare più di qualcuno». Tiziana Petrelli Aset, si torna a discutere di piano industriale La nuova giunta vuole rivedere tutti gli assetti. Fanesi: «Otto dirigenti sono troppi» SOCIETÀ unica dei servizi: si ripropone il braccio di ferro tra Aset spa e Aset holding per stabilire chi delle due aziende, in vista della fusione, dovrà sopravvivere e chi invece dovrà essere incorporato. Se per la giunta Aguzzi era la Spa ad assorbire la Holding, il Partito democratico riapre la discussione. «E’ nostra intenzione — fa presente il consigliere comunale del Pd, Enrico Nicolelli — valutare tutte le ipotesi sia per quanto riguarda la forma giuridica della nuova azienda sia per stabilire chi dovrà essere la società incorporante. Di solito incorpora chi possiede il patrimonio che, nel nostro caso, la Holding. Dobbiamo valutare tutte le casistiche e scegliere la soluzione migliore per Fano». Il piano industriale elaborato nella precedente Amministrazione sarà il punto di partenza per una ampia discussione. «D’ALTRA parte si tratta di un piano industriale — taglia corto Nicolelli — fatto in maniera scolastica, con nozioni essenziali, senza idee di sviluppo». E i temi sui quali aprire la discussione, per il Pd, sono diversi. «Le troppe sedi della Spa che secondo il capogruppo del Pd, Cristian Fanesi creano non pochi problemi dal punto di vista logistico e che andrebbero riunite al più presto. Attualmente sono almeno tre: via Mattei che la SI RICOMINCIA Il consigliere del Pd Cristian Fanesi annuncia una completa revisione dei piani per Aset I CONTI Per il momento la gestione dei servizi resterà in capo alla multiservizi cittadina Spa utilizza insieme ad Ami, il laboratorio dall’altra parte della strada e l’ufficio clienti di via Fanella». Altre decisioni riguardano le sorti delle società controllate da Aset holding e da Aset spa e il numero dei dirigenti. «Le due società hanno insieme — fa notare Fanesi — otto dirigenti, così tanti non ne ha neppure il Comune». E difficilmente ci sarà posto per la fi- gura del direttore generale come previsto dalla precedente Amministrazione. Mentre si riapre la discussione sulla fusione, Aset spa da subito dovrà fare i conti con i 2.700 cittadini passati, a seguito del referendum, sotto il Comune di Mondolfo. Anche se la legge regionale stabilisce che sia oggi la data per il passaggio delle competenze da Fano a Mondolfo, il servizio di igiene urbana e idrico continueranno ad essere assicurati da Aset spa fino a quando i sindaci dei due Comuni, Pietro Cavallo e Massimo Seri, non definiranno tempi e modi del trasferimento delle competenze. Anna Marchetti REFERENDUM SONO INTERESSATE 2.700 PERSONE DELLA EX MAROTTA DI FANO. IN TOTALE 46 VIE Da oggi gli atti amministrativi passano tutti sotto Mondolfo IN PIENA estate piomba, tra capo e collo, la conseguenza dello spostamento dei confini tra Fano e Mondolfo per l’unificazione di Marotta. Così da questa mattina i residenti di ben 46 vie che per lo spostamento del confine per effetto della legge regionale n. 15 del 23 giugno 2014 — il distacco della frazione di Marotta dal Comune di Fano al Comune di Mondolfo — dovranno per tutti i servizi affidati al sindaco quale ufficiale di Governo recarsi agli uffici comunali di Mondolfo. In pratica per qualsiasi problema di ordine e sicurezza pubblica, vigilanza stradale, polizia giudiziaria e soprattutto per tutto ciò che riguarda l’anagrafe e lo stato civile delle persone, nonché in materia elettorale, di leva militare, di statistica, i cittadini fino a ieri residenti a Marotta di Fano che sono passati sotto Mondolfo dovranno recarsi da ora in poi agli sportelli anagrafici di quest’ultimo comune (per carte d’identità, certifica- ti, matrimoni, morti, ecc.). Pertanto dal 18 luglio 2014 il sindaco del comune di Mondolfo — per il territorio distaccato — assumerà in carico tutte le competenze e le attribuzioni citate. Si informa altresì la cittadinanza che il comune di Fano continuerà a tenere aperta, ogni giovedì – quale punto informativo- la delegazione - ex anagrafe di Via Ferrari dove ci si potrà rivolgere per avere ulteriori chiarimenti ed informazioni. FANO E VAL CESANO VENERDÌ 18 LUGLIO 2014 11 •• RACCOLTA DIFFERENZIATA LEGAMBIENTE HA STILATO LA CLASSIFICA DEI COMUNI Rifiuti, due vallate da dieci e lode Dietro Mondolfo c’è San Costanzo. Tra gli ultimi Cartoceto Il momento della premiazione dell’iniziativa L’INIZIATIVA Con i genitori si va in ufficio LA BANCA Suasa di credito cooperativo ha aderito all’edizione 2014 de «In ufficio con mamma e papà», iniziativa nazionale che coinvolge sedi di lavoro pubbliche e private, promossa da un quotidiano col patrocinio del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per consentire ai figli dei dipendenti di prendere contatto con l’ambiente di lavoro dei propri genitori. Dopo la visita alla sede di Banca Suasa, a San Michele al Fiume, la festa è proseguita alla Rocca di Mondavio con un itinerario didattico museale (curato dalle ragazze dell’Ufficio Turistico del Comune) specifico per bambini e adolescenti dai 3 ai 15 anni, i quali, in compagnia dei genitori, si sono vestiti con abiti dell’epoca rinascimentale, dilettandosi ad interpretare fiabe e animando il palcoscenico con duelli e danze alla presenza di “duchi” e “giullari”. Dopo la rappresentazione, gli speciali ospiti sono stati premiati con un attestato dal presidente della Banca, Maurizio Minucci. Accanto a lui anche il direttore generale Giorgio Tonelli e il vicedirettore Giorgio Mencarini. Banca Suasa è stata la prima nelle Marche a promuovere «In ufficio con mamma e papà» e ciò ha rafforzato il senso di appartenenza, proprio del credito cooperativo, che si propone di sostenere i valori della famiglia e del territorio. s.fr. IL VIRTUOSISMO, in materia d’igiene ambientale, “abita” indiscutibilmente nelle basse e medie vallate del Cesano e del Metauro. E’ quanto emerge dalla classifica 2014 dell’iniziativa «Comuni Ricicloni» che da 20 anni accende i riflettori sulle comunità più “brave” nella raccolta e nella separazione degli “scarti”. Non è, infatti, solo Mondolfo (aggiudicatosi il primo posto assoluto in ambito regionale fra i comuni con più di 10mila abitanti) a tenere alta, altissima, la bandiera di questi territori nella graduatoria per la buona gestione dei rifiuti urbani, che tiene conto di una serie di parametri fra cui la percentuale di differenziata, la tipologia di raccolta, la qualità dei rifiuti differenziati, il quantitativo procapite di rifiuto prodotto, l’incidenza delle presenze turistiche e i costi del servizio per gli utenti. Le cifre, al riguardo, sono lapalissiane: tutte le 14 municipalità della provincia sotto i 10mila abitanti che figurano nella graduatoria dei vir- SI RACCOGLIE Operatori del servizio di igiene ambientale al lavoro I PARAMETRI Tutte le comunità sotto i 10mila abitanti hanno raggiunto il 65% do assoluto nelle Marche alle spalle di Serra Dè Conti (An), con un indice di “buona gestione” di 68,89 e una differenziata del 76,70%. tuosi, avendo raggiunto almeno il 65% di differenziazione, appartengono alla Valcesano e alla Valmetuaro. Il primo è San Costanzo, che per altro è secon- PIAZZA D’ONORE per Sant’Ippolito, che fa registrare un indice di 54,56 e una differenziata del 75,15%. Subito dopo San Lorenzo in Campo (52,14 e 66,61%) e poi Serrunga- rina (50,24 e 72,47%). Quinto posto per Orciano (47,48 e 67,53%) davanti agli altri tre comuni che insieme a lui compongono l’Unione Roversca: Barchi (46,96 e 66,03%), Piagge (46,44 e 69,89%) e San Giorgio di Pesaro (45,93 e 68,13%). Alla nona posizione c’è Mondavio con un indice di 44,03 e una percentuale di differenziata del 68,28; mentre alla decima figura Cartoceto (43,34 e 70,86%); e all’undicesima Montefelcino, che è riuscito a raggiungere un indice di 44,99 e un livello di differenziazione del 68,59%. Seguono Montemaggiore al Metauro (42,30 e 67,86%), Saltara (36,95 e 69,53%) e Fossombrone (30,04 e 65%). Va detto che la verifica dei dati ricevuti è effettuata da Legambiente di concerto con i responsabili comunali per la gestione dei rifiuti, avvalendosi anche della collaborazione degli Osservatori Provinciali e delle Arpa regionali. I risultati, alla fine, sono certificati da una giuria tecnica. Sandro Franceschetti LA MANIFESTAZIONE SI SNODA ATTRAVERSO OTTO CHILOMETRI Sta arrivando la marcialonga di Pianaccio di Mondavio CI SONO manifestazioni sportive la cui valenza va al di là del mero aspetto agonistico, che identificano un territorio e per un giorno accendono i riflettori su di esso. Fra queste, c’è senza dubbio la Marcialonga di Pianacio (piccola frazione mondaviese), gara podistica sulla distanza di 8 chilometri, che si disputa ogni anno il penultimo weekend di luglio e che domenica pomeriggio taglierà un traguardo prestigioso: quello della 40esima edizione. Era, infatti, il lontano ‘75 quando uno sparuto gruppo di amici costituitosi solo qualche anno prima come Unione Sportiva Pianaccio, guidato dal compianto Corrado Brunetti, propose per la prima volta la kermesse, oggi organizzata dall’Asd Pianaccio del presidente Enrico Brescini, che vanta una formazione di calcio a 5 nel campionato regionale di C2. La gara, tra le più vecchie in assoluto del centro Italia, ha richiamato sempre moltissimi concorrenti, vuoi per la bellezza del percorso, che si snoda nel suggestivo anello naturale PianaccioSant’Andrea-Pianaccio, vuoi per la ricchezza dei premi, vuoi per le simpatiche attività collaterali che l’accompagnano trasformandola in una festa dell’intero territorio. Diversi i runner di spicco, anche di fuori regione, che sono saliti nel corso degli anni sul podio della Marcialonga cesanense e anche in questo 2014 ci saranno atleti di grande spessore. s.fr. Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!"!/!=!{ CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) Anno 154 N˚ 196 Venerdì 18 Luglio 2014 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Svolta per il dragaggio del porto LA CERIMONIA La caserma intitolata a Beni Con Alfano e Gallitelli festa a Cingoli In arrivo fondi europei per la definitiva risoluzione del problema Fano Approvato un importanti emendamento per Fano presentato da Mirco Ricci, capogruppo Pd in consiglio regionale, nella riunione dell'assemblea legislativa di ieri quando era in fase di approvazione l'utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo regionale. L'Iti di Fano per la messa in sicu- rezza e valorizzazione turistica del porto di Fano. Le modifiche proposte da Ricci consentiranno di creare a Fano il "sentiero delle energie" che attraverserà la città, partendo dalla valorizzazione turistica del porto con la sua messa in sicurezza mediante un dragaggio straordinario e la realizzazione della cassa di colmata. L'intervento comporta un investimento ambientale di natura funzionale a valenza economica anti crisi per la nautica e la pesca mercantile. La seduta di ieri era stata ritenuta particolarmente importante dal sindaco di Fano Seri, in quanto oltre ad approvare dei punti fermi per la distribuzione delle risorse, avrebbe rappresentato per Fano una preziosa occasione di inserimen- to. Fano, in effetti, ha molto da recuperare, mentre nei mesi scorsi altre località della regione si sono attivate elaborando progetti e avanzando precise domande, la città della Fortuna, nonostante le necessità non ha fatto nulla per accedere alle provvidenze comunitarie gestite dalla Regione. Foghetti In cronaca di Fano L’opera di Verdi torna all’Arena dove fu rappresentata la prima volta 93 anni fa. Dirige Julia Jones Sferisterio, è la grande serata dell’Aida L’ESTATE μ Eventi e musica Macerata Il ministro Alfano con il generale Gallitelli Cingoli Bagno di folla per Alfano a Cingoli dove il ministro ha partecipato alla cerimonia d’intitolazione della caserma dei Carabinieri all’appuntato Alfredo Beni, morto in servizio in un conflitto a fuoco. Alla cerimonia presenti il comandante generale, interregionale e regionale dell’Arma Gallitelli, Aiosa e Cogliano e il capo della Polizia Pansa. Massaccesi A pagina 3 Casa di Alice. I difensori al Pm “Nessun sopruso ora tornino liberi” Lattanzi-Bacalini Apagina 2 Continuano a sfilare i testimoni Omicidio Sarchiè Il giallo del rogo Lombo A pagina 5 Due fogli di un libro, due tavolette di uno scriba, due parti di un computer su cui appaiono segni di una storia atemporale d'amore e morte, illustrati dai simboli egizi recuperati dal linguaggio cibernetico. Sarà così la scena dell'Aida che il regista Francesco Micheli, da tre anni direttore artistico di Macerata Opera Festival, ha ideato per la nuova produzione del capolavoro verdiano. L’atteso debutto stasera allo Sferisterio, a 93 anni dalla prima rappresentazione nell’Arena e nell’anniversario dei 50 anni delle stagioni liriche maceratesi. Seguiranno Tosca e La traviata. Brisighelli A pagina 8 Scene e costumi cibernetici per l’Aida allestita per la prima della stagione lirica dello Sferisterio I Sibillini sono in festa per tre giorni A pagina 9 μ Tutti gli appuntamenti Il revival fa sognare la Riviera Chiatti A pagina 10 Marche Nord più soldi, soliti dubbi Ma il sindaco Ricci si muove con cautela: “Quanto promesso deve essere rispettato” Pesaro Incremento del budget per Marche Nord, risorse aggiuntive e tavolo aperto per l’ospedale unico con la definizione di incontri tra le amministrazioni e Regione. Toccati tanti punti con moderato ottimismo sulla mobilità passiva da parte dell’assessore Mezzolani, chiare le parole del sindaco di Pesaro Matteo Ricci: “Vogliamo essere certi che quanto promesso sarà poi rispettato”. Francesconi In cronaca di Pesaro SPORT OLTRE LA FINZIONE Ciak e camorra A PIETRO GARGANO volte il confine tra finzione e realtà è sottile, troppo sottile. Camorra contro Gomorra: il capoclan di Torre Annunziata Francesco Gallo, già in carcere, e i suoi genitori (arrestati) sono imputati di estorsione ai danni della produzione della serie... Continua a pagina 21 μ Calciomercato La Juve si prende Morata Torino A poche ore dal repentino cambio di allenatore la Juventus, sotto choc anche per il sorpasso della Roma, che le ha soffiato sotto il naso il gioiellino Iturbe, ha cercato di reagire andando a chiudere la trattativa per Alvaro Morata, giovane attaccante del Ral Madrid, che oggi dovrebbe finalmente formalizzare il suo passaggio al club bianconero. Martello Nello Sport Campagna acquisti Vis, ecco Vita Il Fano ci prova con Sivilla Lucarini-Barbadoro Nello Sport STUDIO BANKITALIA L’enoturismo fa business S ALESSANDRA MONETI ei turisti stranieri su 10 vengono in Italia esclusivamente per vacanze, e di questi quelli motivati al viaggio per fare agriturismo sono il 2%, mentre quelli che nel 2012 hanno scelto la meta Italia esclusivamente per il cibo e il vino sono lo 0,7%. A fornire la fotografia dell’enoturismo estero nel nostro territorio è la Banca d’Italia che presenta l'indagine campionaria sul turismo internazionale presso le principali frontiere del Paese nel periodo 1997-2012. Ogni anno viene intervistato un campione di viaggiatori internazionali che hanno attraversato le frontiere italiane (sia stranieri in Italia sia italiani all’estero) e dallo studio - a firma Andrea Alivernini, Emanuele Breda, Eva Iannario - emerge che i wine&food lovers stranieri (0,7%) dichiarano di venire in Italia solo per break... Continua a pagina 21 Venerdì 18 Luglio 2014 T: 0721 31633 PESARO E: [email protected] XV F: 0721 67984 Musica e applausi per l’addio a Danilo Baroncini LA COMMOZIONE Pesaro "Ciao Danilo" un applauso commosso e scrosciante all'uscita del feretro dal palazzo comunale di Fiorenzuola di Focara, il paese scelto e amato dal medico Danilo Baroncini. Così un'intera comunità, i familiari, gli amici, i primari degli ospedali di Pesaro e Fano, i vertici dell'azienda Mar- che Nord e il sindaco Ricci, hanno voluto omaggiare la memoria del primario di Gastroenterologia e medico "dei bambini d'Africa". Una cerimonia semplice come semplice e umile nonostante l'elevata professionalità era la sua persona. In sottofondo le note della sua canzone più amata "Somewhere, over the raimbow", la stessa che gli ricordava l'Africa dove fino al 2011 è stato volontario del Centro pediatrico in Sierra Leone con Emergency per curare i bambini vittime della soda caustica. L'idea di permettere a tutti di rendergli l'ultimo saluto è partita dal il presidente della Comunità del Parco e amico Massimo D'Angeli che in poche ore è riuscito a organizzare la camera ardente. "Mi chiamo Mamadù e sono figlio di Danilo. Ho incontrato il suo sguardo e le sue mani in Africa quando mi trovavo all'ospedale - così commosso ma cercando di farsi capire, uno dei ragazzini africani che ora risiedono nel centro pesarese di Sant'Andrea in Villis quando mi operavano e volevano praticarmi l'anestesia ero spaventato, volevo solamente Danilo. Per tutto il tempo mi ha tenuto la mano e al mio risveglio ho ritrovato la sua mano. Poi, mi ha portato in Italia. Ora voglio fare il medico proprio come lui avrebbe voluto". I ricordi di una vita spesa nella sanità e nella solidarietà si sono riconcorsi nelle parole degli amici e colleghi e nelle lacrime della senatrice Camilla Fabbri. "A ricordarlo oggi ci sono anche le Istituzioni ma Istitu- Cerimonia semplice ma toccante per ricordare il primario del reparto di Gastroenterologia zioni che gli sono state amiche negli anni. Senza di lui questa nostra comunità è un po' più povera, tutti noi, dobbiamo imparare da lui da quanto ha fatto e ha dato nella sua professione e da ciò che ci lascia. La mia amicizia è nata dopo un viaggio in Africa, allora, entrambi avevamo compreso che una parte della nostra vita andava dedicata proprio all' Africa". ©RIPRODUZIONE RISERVATA Incremento del budget per Marche Nord Ma il sindaco Ricci è cauto: “Vogliamo essere certi che quanto promesso sarà rispettato” Foschi: “Sede dell’Area vasta 1 ad Urbino” I TEMI CALDI DELLA SANITA’ LA MOZIONE Urbino LETIZIA FRANCESCONI Pesaro Incremento del budget Marche Nord, arrivo di risorse aggiuntive, riorganizzazione fra presidi su cui apportare correzioni e il San Salvatore che riavrà i posti di Medicina persi. Questi i punti sviscerati nel confronto fra sindaco di Pesaro, assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani e i direttori di Marche Nord e Asur. Il sindaco Matteo Ricci lo ha definito un "incontro utile e costruttivo" ma ha mostrato una certa cautela, aspetta di vedere gli esiti finali della trattativa. Mezzolani ha invece confermato le promesse della vigilia, rispondendo ai quesiti relativi a budget, mobilità e riorganizzazione in atto. Budget "Complessivamente per l'anno in corso - precisa Mezzolani l'incremento del budget sarà pari a circa 7 milioni e mezzo di euro. Abbiamo confermato il ripristino del budget 2012 con gli ormai noti 6 milioni di euro. In realtà a conti fatti, l'azienda sta Tra budget e scenari sull’ospedale unico un altro contatto tra l’assessore Mezzolani, il direttore Aldo Ricci e il sindaco Matteo Ricci La questione rimane calda già spendendo cifre in più . Quattro milioni e mezzo di euro, le risorse che sta spendendo e la parte restante dovrebbe essere in arrivo. Ho anche confermato l'assegnazione dalla Regione di risorse aggiuntive, credo 1 milione di euro in più. Ci sarà nei prossimi mesi la possi- Mezzolani fiducioso sulla mobilità passiva Un tavolo di confronto sull’ospedale unico bilità di utilizzare le premialità assegnate alle Marche, quale regione virtuosa. Risorse, che potranno essere assegnate subito e utili per assumere altro personale, come da accordi sindacali e per acquisire attrezzatura". La Regione ha ribadito la massima attenzione su Pesaro fissando per il secondo semestre 2015, l'inizio dei progetti di Fivet e Neurochirurgia. "Un dato positivo", così il sindaco ma l'amministrazione annuncia che monitorerà la questione. "Questa volta - continua Ricci - Caso Rodari, attesa per il giudizio dell’Istituto Superiore di Sanità Monitoraggio sui bambini, via libera Ma le modalità restano un rebus Pesaro Tavolo tecnico scuola Rodari: il protocollo d'intesa che ha messo insieme osservazioni e pareri di 18 rappresentanti fra tecnici, enti, amministrazione, rappresentanti d'istituto e personale Ata verrà reso noto formalmente nell'incontro di lunedì con il sindaco. Nella riunione di ieri non si è arrivati alla firma di alcun documento ma il protocollo dovrà essere modificato con note aggiuntive formulate da Asur e rappresentanti dei genitori. I capisaldi come ha anticipato l'assessore ai Servizi Educativi Giuliana Ceccarelli, sono il recepimento di Asur di un monitoraggio, non un vero e proprio screening, gratuito per tutti i bambini e il personale. Il Comune dovrà garantire il rientro in un ambiente sano mentre Arpam si è reso disponibile ad Susseguirsi di incontri e riunioni per il caso della scuola Rodari effettuare altre analisi anche per la prevenzione di un eventuale disagio ambientale. Prima di dar seguito al monitoraggio Asur e Arpam attendono il parere dell'Istituto Superiore di Sanità che dovrebbe arrivare la prossima settimana e dovrà contenere le indicazioni sui parametri da utilizzare per la rilevazione di sostanze quali stirene e toluene e fornire l'iter delle analisi. "Solo dopo il parere dell' istituto - spiega la preside e assessore - si decideranno quali saranno gli esami più utili da vogliamo essere certi che quanto promesso sia rispettato". Mobilità passiva Sarà aperto un tavolo di lavoro tecnico con il sindaco di Fano. La riorganizzazione fra presidi va avanti ma saranno apportate alcune modifiche. "Ho portato in evidenza - spiega il sindaco - il nodo di Medicina con posti sottostimati al San Salvatore. Ci è stato risposto che i 20 posti letto sono stati spostati temporaneamente su Fano a causa di un cantiere ma verraneseguire. Per esempio nel tavolo si è parlato di emocromo ma ancora non sappiamo quali metaboliti ricercare. Asur ha ribadito e indicato nella bozza di protocollo che l'esame delle urine sarebbe inutile e non veritiero rispetto al tempo effettivo di esposizione a tali sostanze, visto, che lo stirene si metabolizza in poche ore. Una posizione rafforzata secondo Luciano Benini , Claudio Pizzagalli (Arpam) e Annarita Pelliccioni (Asur), dall'evidenza dei livelli di concentrazione di sostanza nelle aule, migliaia di volte più bassi rispetto all'esposizione di lavoratori in determinati settori. Soddisfatti dal primo incontro i rappresentanti dei genitori, Andrea Giorgini e Lucia Silvestri. I rappresentanti hanno segnalato un caso simile in una scuola nel 2007 in Veneto. Arpam ha assicurato che comparerà il caso con la scuola veneta. In quella fattispecie i valori pur essendo simili erano la situazione di partenza mentre alla Rodari , i valori sono stati l'esito di analisi forzate per 24 ore a finestre e porte chiuse lontani dalla situazione effettiva". © RIPRODUZIONERISERVATA Il sindaco Maurizio Gambini ne ha per tutti. "Come si permettono Pesaro e Fano - sottolinea - di decidere dove sarà ubicato l'ospedale unico Marche Nord? L'entroterra è stanco di certi metodi (vedi ciò che è accaduto ultimamente nel rinnovo delle cariche per i soci pubblici del consiglio d'amministrazione di Marche Multiservizi). L'ospedale di Urbino? E' un ospedale di Rete non un poliambulatorio con molteplici criticità di cui lo stesso assessore Mezzolani è a conoscenza e le riconosce pure. Non vogliamo fare gli annunci, bensì le azioni e voglio smentire no ripristinati a inizio 2015. L'assessore si è detto fiducioso per il 2015 grazie anche la firma a Roma del Patto della Salute". Mezzolani rende noti gli ultimi dati sulla mobilità passiva. "Complessivamente si parla di trentacinque milioni di euro di mobilità allo stato attuale, la maggior parte legata a Ortopedia e Cardiologia ma i numeri sono destinati a scendere. Nel 2013, i flussi monitorati tendono a diminuire e scenderemo a trenta milioni di euro". chi ci ha tacciati di orfani". Ne ha anche per Matteo Ricci: "Le sue dichiarazioni mostrano scollamento all'interno del Pd. Chiederò all'assessore regionale di convocarci. Vogliamo un tavolo in cui siano presenti tutti i sindaci del territorio". Intanto il consigliere Elisabetta Foschi ha presentato una mozione in consiglio regionale in cui "impegna la giunta a rivedere la propria delibera applicando il criterio adottato per l'individuazionedelle sedi di Area vasta. Urbino è co-capoluogo di provincia e baricentrica rispetto l'intero territorio provinciale, quindi deve essere rivista la decisione di ubicare a Fano la sede amministrativa dell'Area vasta 1". Ospedale unico C'è la decisione collegiale di istituire un tavolo sul tema. Chiesti incontri fra amministrazioni di Pesaro e Fano e Regione per un'analisi dei costi di realizzazione comparando il sito e la struttura di Muraglia, rilanciata dal sindaco con una struttura ex novo a Fosso Sejore su un terreno non pubblico. Il sindaco è perplesso sulla forma di finanziamento basata su valorizzazioni immobiliari in una fase in cui l'edilizia è ferma. © RIPRODUZIONE RISERVATA Aiuti ai bisognosi, la festa a Villa Fastiggi L’ impegno senza soste del Banco Alimentare Pesaro Una festa della solidarietà aperta a tutta la cittadinanza. La Fondazione Banco alimentare onlus, che da 25 anni opera contro lo spreco alimentare e recupera il cibo distribuendolo gratuitamente ai bisognosi, vuole promuovere la sua attività con una festa che si svolgerà domani presso i Vivai Pascucci in Strada in sala 133 a Villa Fastiggi a partire dalle 19. Un'occasione di incontro e conoscenza dell'opera e di festa per tutti: strutture caritative, volontari, supermercati, aziende donatrici, famiglie, oltre alle autorità e a agli amici sostenitori del Banco alimentare e a tutta la comunità territoriale che vorrà rispondere all'invito. Ogni settimana vengono consegnati oltre 42 mila kg di alimenti così come dalle mense aziendali viene recuperato ogni giorno il ci- bo e in giornata distribuito a enti caritativi pronti a riceverlo. "Per noi è stato un anno difficile - spiega Marco Montagna presidente dell'Associazione Banco alimentare - perché i fondi europei per i banchi alimentari sono sospesi; tuttavia noi pesaresi possiamo ritenerci fortunati perché grazie ad iniziative private di raccolta fondi siamo riusciti a procurare cibo da distribuire a chi ne ha bisogno". Durante la serata verrà presentata e spiegata l'attività del Banco e la sua importanza anche grazie alle testimonianze di chi rappresenta gli enti assistiti dal Banco stesso come le suore Orionine di Fano e Casa Mariolina di Pesaro. Non mancherà il divertimento con le poesie di Carlo Pagnini, la musica con la banda di Candelara e l'estrazione della lotteria a premi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Venerdì 18 Luglio 2014 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] F: 0721 67984 Fondi europei per il dragaggio Novità importanti per la definitiva risoluzione dei fanghi del porto da anni rebus della città LE RISORSE COMUNITARIE MASSIMO FOGHETTI Fano Approvati due importanti emendamenti per Fano e Pesaro presentati da Mirco Ricci, capogruppo Pd in consiglio regionale, nella riunione dell'assemblea legislativa di ieri quando era in fase di approvazione l'utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo regionale. L'Iti di Fano (Investimenti Territoriali Integrati) per la messa in sicurezza e valorizzazione turistica del porto di Fano e l'Iti di Pesaro per l'innovazione dell'imprenditoria creativa all' interno di edifici pubblici da ristrutturare per l'uso pubblico. Le due modifiche proposte da Ricci consentiranno di creare a Fano il "sentiero delle energie" che attraverserà la città, partendo dalla valorizzazione turistica del porto con la sua messa in sicurezza mediante un dragaggio straordinario e la realizzazione della cassa di colmata. L'intervento comporta un investimento ambientale di natura funzionale a valenza economica anti crisi per la nautica e la pesca mercantile. L'Iti di Pesaro si basa invece sulla valorizzazione di esperienze e potenzialità connesse con la cultura dell'innovazione e dell' imprenditoria creativa, che saranno svolte all'interno di edifici pubblici da ristrutturare in chiave di miglioramento ener- getico da destinarsi poi ad una fruizione pubblica. La seduta di ieri era stata ritenuta particolarmente importante dal sindaco di Fano Seri, in quanto oltre ad approvare dei punti fermi per la distribuzione delle risorse, avrebbe rappresentato per Fano una preziosa occasione di inserimento. Fano, in effetti, ha molto da recuperare, mentre nei mesi scorsi altre località si sono attivate elaborando progetti e avanzando domande, la città della Fortuna, nonostante il suo stato di bisogno, non ha fatto nulla per accedere alle provvidenze comunitarie gestite dalla Regione. Incapacità tecnica? Poca attenzione da parte degli amministratori? Fatto sta che è mancato tutto il lavoro di preparazione. "In questi giorni ci siamo mantenuti costantemente in contatto con i nostri consiglieri regionali e con i membri della Giunta, per cercare in extremis - ha evidenziato Seri - di poterci inserire". E qualcosa grazie a Ricci, è stato ottenuto. Ma questo in parte si deve anche all'ultimo incontro tra lo stesso Seri e il Governatore Spacca, con il quale si sono riannodati contatti che nel frattempo si erano indeboliti. "Ora noi dovremo essere bravi - ha continuato Seri - ad elaborare progetti". Progetti di che genere? "Di tutti i generi: dal risparmio energetico, alla valorizzazione del patrimonio sto- Il sindaco Seri: “Un buon segnale, adesso dovremo essere bravi a elaborare validi progetti” BALNEAZIONE New Latin Accademy, da Silvana ed Elisa Cinogastri bravissime cantanti e dallo stesso Giancarlo Ridolfi, provetto "mago" che ha intrattenuto il pubblico con una esibizione di prestidigiazione, sottolineata da lunghi applausi. Ospiti della serata anche il presidente della Pro loco Etienne Lucarelli e il presidente della cooperativa Tre Ponti Gino Bartolucci che hanno contribuito alla organizzazione della festa. Tirano un sospiro di sollievo i concessionari di spiaggia e i bagnanti che in questo fine settimana potranno tornare a tuffarsi nelle acque dell'Adriatico dalle spiagge del Lido e dell'Arzilla. Ieri mattina il sindaco Seri ha revocato l'ordinanza con la quale aveva istituito il divieto di balneazione temporaneo riguardante il tratto 30 metri a nord del Torrente Arzilla e la spiaggia del Lido a 100 metri a sud del molo dell'Arzilla. Al Comune di Fano sono stati inviati proprio ieri dall'Arpam i risultati di nuove analisi, effettuate nella mattinata di martedì scorso, dai quali -come si legge nell'ordinanza numero 20 "si attesta il ripristino della balneabilità". Il divieto si era reso necessario in quanto le acque presentavano contaminazione microbiologica al di fuori del limite consentito dalla legge, tanto che nel provvedimento 18 si citava espressamente un'eccessiva presenza del battere Escherichia Coli. L'allarme è rientrato come previsto e come già annunciato dall'assessore all'ambiente Mascarin, secondo il quale c'erano tutte le condizioni per la revoca dell'ordinanza, garantendo comunque la sicurezza dei cittadini. Sempre ieri i tecnici hanno provveduto a rimuovere i cartelli che segnalavano le limitazioni situati sulle spiagge, non senza un sospiro di sollievo da parte dei concessionari e degli operatori balneari, ma anche dei tanti bagnanti che aspiravano ad un tuffo in acqua per cercare refrigerio da una giornata dalle temperature molto elevate. Ora che tutti i divieti sono stati revocati e la balneazione è permessa sull'intero litorale fanese, la questione resta però al centro dell' agenda politica, dal momento che sono apparsi evidenti i disagi che un simile provvedimento crea in piena stagione estiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Dragaggio del porto, si apre una concreta possibilità per la definizione del problema da anni spina della città rico-monumentale, alla realizzazione di piste ciclabili, alla tutela dell'ambiente, a importanti opere pubbliche". Ha in testa qualche priorità? "Sì, due: una riguarda il recupero di un importante bene monumentale che può influire anche sul rilancio turistico, l'altra la valorizzazione del risparmio energetico finalizzata agli edifici pubblici che apporterà benefici al bilancio comunale". Risorse comunitarie quindi per effettuare investimenti che altrimenti risentirebbero dei vincoli imposti dal patto di stabilità e risorse dalle alienazioni che incominciano ad incassare qualche centinaia di migliaia di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagamento Tari, acconto entro il 9 settembre I RIFIUTI URBANI Fano Il consiglio comunale ha deciso di fissare una prima scadenza per il pagamento della Tari, la nuova tassa sui rifiuti urbani, richiedendo un acconto entro il 9 settembre. La data è il frutto di un compromesso tra le richieste della giunta che aveva proposto il 28 agosto e gli emendamenti presentati sia dal Partito Democratico che aveva indicato il 10 settembre e dal gruppo di Insieme per Fano che aveva proposto l'8 settembre. L'anticipo viene calcolato in misura pari all'importo relativo al primo quadrimestre della Tares dovuta per il 2013, in base alle tariffe dello stesso anno. Per quanto riguarda le scadenze successive , queste sono tutte da determinare, tenendo presente però che l'ultima rata della Tari sarà fissata calcolando l'importo effettivamente dovuto sulla base delle tariffe approvate per l'anno in corso. La Tari decorre dal 1˚ Gennaio di quest'anno e sostituisce il prelievo vigente fino al 31 Dicembre 2013 relativo alla Tares e alla Tia. Associazioni a braccetto per crescere ancora Il club Anziani di Sassonia ha organizzato una festa in onore degli ospiti di Casa Penelope, una delle strutture che fanno parte del Centro Itaca, dedicate a persone con handicap, realizzata a suo tempo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano. Gli anziani hanno offerto un bell'esempio di aderire al principio di sussidiarietà, una associazione per quello che può aiu- Un momento della serata Sollievo Rimossi tutti i divieti Fano Principio di sussidiarietà con il club Anziani di Sassonia che ha organizzato una serata per aiutare la Casa di Penelope Fano XVII ta l'altra ed entrambe si sentono unite in un vincolo di solidarietà che rende tutti migliori. Il club Anziani di Sassonia è uno dei più numerosi che opera in città, con i suoi quattrocento soci, costituisce d'estate uno dei centri di animazione più vivi della zona balneare che si dilunga su viale Adriatico, mentre d'inverno è una sentinella vigile a tutela della passeggiata e delle strutture pubbliche. Nel corso della serata è stata consegnata una tessera d'onore all' ultranovantenne Guidi Piccinetti e la prima tessere ad Alice Casalini di appena tre anni. Alla iniziativa di intrattenimento condotta dal presidente Giancarlo Ridolfi, è stato presente anche il sindaco Massimo Seri e l'assessore ai Servizi Sociali Marina Bargnesi che ha potuto prendere un primo contatto sia con gli anziani del club che con gli ospiti e la presidente di Casa Penelope Belinda Mastrogiacomi. La festa è stata animata dalle piccole ballerine della XVIII Venerdì 18 Luglio 2014 FANO •VALCESANO μ Giornata Online www.corriereadriatico.it storica tra feste e brindisi con i contatti con Fano per la definizione delle pratiche giuridico-amministrative che si susseguono Entra in vigore la legge regionale: tutta Marotta è con Mondolfo IL REFERENDUM Marotta Marotta volta pagina. Da oggi c'è tutto un nuovo libro da scrivere, un futuro da scrivere insieme. L'ex frazione di Marotta di Fano passa con Mondolfo: la città è unita. Entra in vigore la legge regionale del 23 giugno. Ciò comporterà i effetti immediati sulla cittadinanza per i servizi di competenza statale, affidati al Sindaco quale ufficiale di Governo, quali emanazione atti che sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica; svolgimento delle funzioni affidate dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria; vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico; tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia di elettorale, di leva militare, di statistica. Pertanto da oggi il sindaco di Mondolfo, per il territorio distaccato, assumerà in carico tutte queste competenze e attribuzioni anzidette. Oltre agli aspetti giuridico amministrativi, ci sono i rapporti patri- moniali ed economico-finanaziari conseguenti alla modificazione territoriale. I due Comuni avranno sei mesi per trovare un accordo, se non verrà raggiunto, la regolamentazione sarà stabilita dalla giunta regionale. Un passo alla volta. A Marotta si festeggia il traguardo raggiunto dopo decenni di battaglie. La data di oggi è storica e presto se ne aggiungeranno altre. Sì per- ché presto diventerà realtà il cambio del nome del Comune. Il sindaco Cavallo, dopo averlo annunciato in avvio di legislatura, l'ha ribadito anche durante Piazza Kennedy simbolo della divisione territoriale cambierà nome in piazza Marotta unita la festa per l'unificazione delle scorse settimane. Mondolfo Marotta o viceversa sarà il nuovo nome. La proposta dovrà passare in consiglio comunale. Discorso analogo per piazza Kennedy, simbolo fino a poche settimane fa della divisione territoriale-amministrativa di Marotta, che si chiamerà piazza Marotta unita. © RIPRODUZIONE RISERVATA Insidie e problemi, viaggio dentro il Metauro Ambientalisti e geologi per una settimana vivranno il fiume per un’analisi profonda su flora e fauna LA TUTELA DELLA NATURA SILVIA FALCIONI Fano In un momento in cui si parla quasi quotidianamente di scarichi a mare che finiscono per generare divieti di balneazione sulle spiagge e di situazioni ambientali problematiche che necessitano di interventi di risanamento, arriva un'iniziativa sul fronte della tutela dell'ambiente e delle risorse. Si tratta della "Risalita del Metauro", organizzata dall'associazione Argonauta in collaborazione con Forbici. L’' intento è quello di percorrere il fiume dalla foce alla sorgente, lungo i luoghi storici della battaglia del Metauro, attraverso un affascinante percorso che si snoda tra sentieri naturalistici e terreni legati al passato, a quello scontro narrato dalla storia del quale però non si conosce ancora l'esatta ubicazione. La partenza è fissata per lunedì prossimo alle 8.30 di fronte alla Chiesa di Ponte Metauro, da cui si snoderà un percorso che nell'arco di tutta la settimana porterà a percorrere un totale di circa 120 chilometri, da Fano fino all'Alpe della Luna a Montemaggiore al Metauro. "La finalità - spiega l'organizzatore Enrico Tosi dell' associazione Argonauta - è quella di scattare una 'foto istantanea' delle condizioni del fiume sotto vari aspetti, in particolare naturalistico. Il gruppo sarà formato da circa 20 persone, tra esperti in ambito naturalistico e geologi, con anche alcuni giovani che avranno la possibilità di partecipare ad un'esperienza molto formativa". L'iniziativa ha un valore "storico" dal momento che si svolge ogni 1o anni e l'esordio è stato nel 1984. In questa quarta edizione ogni tappa sarà compresa tra i 15 e i 20 km, con un dislivello tra 200 e 600 metri, percorribili a piedi o in bicicletta. Le tappe saranno a San Liberio di Montemaggiore, Fossombrone, Fermignano, Urbania, Mercatello sul Metauro, Parchiule di Borgo Pace e infine l'arrivo alla Sorgente dell'Auro, il ramo principale del Metauro. "L'iniziativa unisce l'utile al dilettevole - puntualizza Tosi - dal momento che permette di attra- Dalle precedenti esperienze raccolti dati significativi LA CATALOGAZIONE Fano Il letto del fiume Metauro: lunedì il via all’escursione per fare il punto su flora, fauna e geologia versare luoghi di grande bellezza n compagnia di altre persone accomunate dallo stesso spirito, ma allo stesso tempo consente di analizzare il letto del fiume e tutta l'area circostante. In particolare verrà fatta una mappatura precisa e puntuale sul territorio, su flora, fauna e aspetti geologici, per avere un quadro di tutta la situazione. Una volta che i dati saranno raccolti, verranno elaborati ed inseriti nella ricchissima banca dati www.lavalledelmetauro.org . Prima ancora della partenza però è già stato notato dagli organizzatori qualche cambiamento rispetto all'ultima "spedizione" di 10 anni fa: "E' aumentata molto la sensibilità nei confronti dei temi ambientali - conclude Tosi - molte più persone si interessano e c'è più attenzione ai problemi del fiume. Forti di questa consapevolezza, speriamo che anche gli amministratori a tutti i livelli facciano il possibile per garantire la tutela del fiume". © RIPRODUZIONE RISERVATA Sono numeri davvero impressionanti quelli raccolti dagli ambientalisti nel corso delle precedenti edizioni della Risalita del Metauro. Solo per quanto riguarda la fauna, nel bacino del fiume sono state catalogate ben 189 specie diverse di pesci, oltre a centinaia di molluschi, crostacei, rettili ed insetti. Circa trecennto sono invece le varietà di uccelli, oltre a tantissimi mammiferi come caprioli, cinghiali, daini, cervi, donnole, faine, ghiri, istrici, lepri, mufloni, pipistrelli, puzzole, tassi, topi, volpi. Oltre alla fauna e ad una abbondante flora, ci sono anche beni di archeologia, storici, artistici architettonici, ma anche infrastrutture, opere ingegneristiche e manufatti legati alle acque interne. Un patrimonio tutto da (ri)scoprire. Modellismo statico: brillanti risultati al campionato mondiale di Stresa Illesi i ragazzi μ La Tre medaglie d’argento e un bronzo per i portacolori del club fanese A fuoco un’auto sull’A14 “Chiusi nelle loro idee Collaborare è impossibile” LA SFIDA Tre medaglie d'argento, una medaglia di bronzo ed un certificato di merito, è quanto hanno ottenuto i soci del club "Amici del Modellismo Storico di Fano" che hanno partecipato al campionato mondiale di modellismo statico che si è svolto al Palazzo dei Congressi di Stresa. Un risultato di grande prestigio che esalta la passione che anima questi costruttori di un mondo ridotto alle minime proporzioni e rende merito alla loro bravura. I tre vice-campioni mondiali sono: Lucio Cecchetti, Gaetano Mosca Teodonno e Matteo Capodogli; il quarto componente del team è Luca Montenovesi. Al campionato hanno preso parte novecento partecipanti provenienti da diversi Paesi con oltre 4.000 opere suddivise tra le seguenti dieci categorie: figurini storici, figurini fantasy, veicoli fantastici, diorami militari, veicoli militari, aerei, diorami civili, veicoli civili, navi in legno, navi in plastica. Le categorie su cui si sono cimentati i modellisti fanesi sono: figurino fantasy standard (Gaetano Fano altri pezzi premiati sono: il busto di una, il busto di un guerriero e il fantasma nero; al centurione romano è andato il certificato di merito. La partecipazione Italiana, ovviamente massiccia, prevedeva la presenza di quasi tutti i principali club di modellismo operanti nel Paese, almeno una ventina, tra cui quello di fano che con i suoi ventidue soci, di cui solo una decina operativi, è apparso un microbo di fronte a Club con anche più di 100 soci; ma questo microbo ora accampa tre vice campioni mondiali. Momenti di panico, attimi di grande trepidazione e anche tanta paura ma per fortuna nessuna conseguenza. Mancavano pochi minuti alle 19,30 di ieri quando sulla corsia sud dell’autostrada A14 all’altezza di Fenile di Fano si è verificata un tamponamento tra un’automobile e un camion con rimorchio. La macchina subito dopo la collisione ha preso fuoco gettando nel panico gli occupanti (due ragazzi) e le altre vetture che stavano transitando in quel momento lungo l’autostrada che hanno temuto il peggio. Nessuna conseguenza per gli occupanti del veicolo, una Volkswagen Up sul posto dell’incidente per tutti i rilievi del caso i vigili del fuoco di Fano che hanno riportato velocemente la situazione alla normalità e una pattuglia della sottosezione di Fano della polizia stradale. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Lucio Cecchetti protagonista a Stresa con i modellini Mosca Teodonno e Matteo Capodagli) e veicoli militari master (Lucio Cecchetti). Quest' ultimo, presidente del club, ha presentato un'autoblinda italiana AB41- PAI Africa, auto-costruita nella scala 1/6, già insignita della Medaglia del Presidente Della Repubblica Italiana all'Internazionale di Bolzano nonché di altri ori. Gli Ottimo secondo posto per Lucio Cecchetti Gaetano Mosca Teodonno e Matteo Capodagli LA POLEMICA Pergola L’INCIDENTE Fano minoranza contesta la giunta Baldelli "Come si fa a collaborare per il bene di Pergola?" E' l'interrogativo del consigliere comunale di minoranza Stefano Cuccaroni che critica l'atteggiamento della giunta Baldelli. "Ci siamo messi subito a disposizione della cittadinanza, raccogliendo istanze e osservazioni dei cittadini pergolesi. Il progetto Pergola Unita continua, con incontri, tavoli di lavoro e assemblee plenarie, sempre molto partecipate. Naturalmente ci stiamo riorganizzando, con la consapevolezza che il lavoro è appena iniziato e che c'è veramente molto da fare per il futuro di Pergola". Cuccaroni scende nello specifico. "Si è tenuto un solo consiglio comunale, dopo le elezioni amministrative. Abbiamo subito espresso la nostra piena e massima disponibilità a collaborare con l'amministrazione per salvaguardare e tutelare il nostro ospedale. Sono state proposte modifiche migliorative al testo dell'ordine del giorno, con integrazioni e la modifica della prima parte, relativa alla censura delle decisioni assunte dalla giunta regionale e dall'Asur. Avevamo dichiarato voto favorevole se fossero state accolte le modifiche e per riconfermare la nostra collaborazione ci siamo astenuti". Cuccaroni rinnova la disponibilità a collaborare, ma pone alcune domande ai suoi concittadini che chiedono dialogo e opposizione costruttiva. "Come si fa a collaborare con chi, invece di adoperarsi in tutti i modi e in tutte le sedi, preferisce autoproclamarsi paladino solitario contro il resto del mondo, senza cercare mai una minima soluzione di dialogo, l'unica percorribile in questi periodi così difficili? Come si fa a collaborare con chi ha delegato all'opposizione il proprio lavoro di maggioranza? Il mammografo in dotazione all'ospedale è di ultima generazione ed è pienamente funzionante. Se non si fosse impegnato Ilari in prima persona insieme agli operatori di riferimento, in ospedale il mammografo non ci sarebbe stato. E' così - conclude la sua osservazione Stefano Cuccaroni - che salviamo l'ospedale, creando ulteriore allarme in una situazione già difficile?" © RIPRODUZIONE RISERVATA