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Le regole non scritte

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Le regole non scritte
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Le regole non scritte
Come usare il buon senso in gara
nelle situazioni serie e meno serie
Di Mark Remy
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Correre è facile
Non richiede una stanza piena di attrezzature costose, non ti
costringe a telefonare con un certo anticipo per prenotare uno
spazio o una fascia oraria, e neppure particolari abilità: niente
potrebbe essere più facile della corsa, come ben sai tu che stai leggendo. Anche se, in verità, ci sono un mucchio di regole da rispettare e non per ciò che attiene strettamente il running, quanto per
il codice non scritto che regola il comportamento e le decisioni
nelle situazioni nelle quali inevitabilmente ogni runner finisce
per imbattersi. Tipo: «È mio diritto mandare a quel paese gli stramaledetti automobilisti che mi fanno volutamente il pelo quan-
Divertiti, dunque
Non è solo un’esortazione, ma un’affermazione fondamentale: se fatto nel modo giusto,
infatti, correre è estremamente divertente.
E anche quando lo si fa in modo sbagliato
rimane sempre e comunque un piacere liberatorio. Se hai qualche dubbio in proposito,
prova a dedicare qualche secondo a osservare
un bambino o un cane in corsa in uno spazio aperto. La loro contentezza è istintiva e
innegabile. Credo sia stato Aristotele a dire:
«Muoviti, ragazzo, muoviti come noi. Siamo
nati per correre». Divertiti, dunque, pensando che non esistono molti impulsi semianimaleschi che possiamo sfogare in pubblico
senza essere arrestati...
do corro in strada?» o «Dovrei dire qualcosa a quel maratoneta
che al trentacinquesimo chilometro barcolla come uno zombie
in cerca di cervelli?». In queste pagine proviamo a dare alcune
risposte a questi “dilemmi” spesso molto curiosi. Non puoi trovare scritta nessuna di queste “regole” in un qualsiasi manuale,
per quanto attendibile, sulla corsa, perché come si fa a scrivere di
gas puzzolente emesso da qualcuno durante una corsa di gruppo?
Esistono, però, delle linee guida per far diventare la corsa un po’
più piacevole, salutare e divertente per tutti. Infatti, la prima regola della corsa è proprio questa: have fun, divertiti.
scendi, oppure semplicemente perché il dio
dell’unghia del piede è di pessimo umore.
Certo è che un giorno o l’altro, togliendo le
calze, troverai che ciò che prima era rosa è diventato sconsolatamente nero. Scoprendolo,
manda pure le tue maledizioni alla cattiva
sorte, ma poi fatti anche le congratulazioni:
sono pur sempre dei piccoli trofei…! La cosa
antipatica della questione è che non è bellissimo mostrarli agli altri.
Allarga il tuo orizzonte
Se pensi di poterti definire un runner, il tuo
concetto di divertimento - che una volta si
limitava alla visita di parchi acquatici, alla
visione di film demenziali in DVD e alla cura
di un album di figurine - ora dev’essere ampliato e potrebbe prevedere di:
 svegliarsi alle 5.30 del mattino per correre
10 chilometri
 correre con un caldo infernale
 correre sotto la pioggia
 correre su una pista d’atletica
 sentire che le gambe stanno per esplodere
 spendere un bel po’ di denaro per il
privilegio di vedere le unghie dei piedi diventare nere
 registrare un mix di tutto quanto detto
qui sopra
Distintivo d’onore
A proposito di unghie dei piedi nere, se corri
da un po’ di tempo sai bene che non si può
rimanerne immuni e che prima o poi ci si
ritrova con una o due dita dolenti. Questo
accade generalmente perché le scarpe sono
troppo grandi o troppo piccole, perché non
hai mai partecipato a una gara ricca di sali-
Correre come un cane
Il mio cane non si preoccupa di dove siamo, di che ora sia e di che tempo
faccia. Non sa quale sia il suo battito cardiaco a riposo e non si prende
il disturbo di portare con sé un orologio. Ma ama da matti correre. E tutte
le volte che lo fa, il suo muso e il suo corpo trasmettono un messaggio:
io sto correndocorrendocorrendo ed è spaventosamente bello!
L’allenamento “Correre come un cane” (con riscaldamento e raffreddamento)
• Cammina 8 secondi • Trotterella per 4 secondi • Fermati e annusa • Sprinta per 7 secondi •
Bloccati • Cammina per 5 secondi in tutte le direzioni, ma in avanti • Fermati e fissa un punto
per 9 secondi • Lanciati all’inseguimento di un coniglio • Torna indietro due volte, cammina
per 3 secondi • Fai la pipì • Ripeti sei volte • Rientra a casa e crolla esausto sul tappeto.
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REGOLE RUNNER 4
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Lascia perdere
gli automobilisti
Capisco l’istinto che ti viene quando
un automobilista punta verso di te
come se non ti avesse visto,
costringendoti a balzare nella
cunetta, o ti taglia bellamente la
strada girando nella tua direzione, o
semplicemente si comporta come un
incosciente. So quanto ti piacerebbe
dare un pugno sul cofano dell’auto,
urlare con rabbia all’autista
d’imparare a guidare o addirittura
mostrargli il dito medio teso. Fai un
favore a te stesso – e a tutti i
runners – e combatti il tuo legittimo
impulso. Sorridi, invece. Attaccare
l’automobilista con violenza non
cambierebbe il suo comportamento,
anzi, potrebbe indurlo a peggiorarlo.
Per quanto ne sai, per dare sfogo
alla sua rabbia l’imbecillone
potrebbe guidare ancora peggio e
attentare alla sicurezza di un altro
runner che si trovasse a incrociare
successivamente. Lascialo andare.
Salvati col domandone
Se ti capita di correre con qualcuno che va
più forte di te e non si rende conto (o fa finta) che sei in affanno, ricordati di tirar fuori
l’arma, infallibile, del runner in grossa difficoltà: poni al tuo poco sensibile compagno di
corsa una domanda semplice ma articolata,
che presupponga una risposta lunga dieci
minuti. Di solito funziona e si rivela particolarmente utile sui percorsi collinari.
 «Come va il lavoro?»
 «Dimmi un po’, hai già programmato le
vacanze quest’anno?»
 «Come va la tua squadra di calcio?»
Per amor del cielo,
ai semafori stai fermo
Impara
a svuotare il naso
Gli squali muoiono quando cessano di muoversi. I runners no. Tienilo a mente la prossima volta che incontri un semaforo rosso a
un incrocio trafficato. Non è necessario fare
jogging sul posto o ballare sui piedi come se
ti scappasse la pipì. Rilassati: dovrai aspettare
non più di qualche istante. Nota bene: se all’incrocio di fianco a te c’è un non runner che
saltella da un piede all’altro, potrebbe scappargli la pipì. Dagli assistenza e aiutalo(a)
indirizzandolo(a) al più vicino bagno pubblico o locale dotato di toilette.
Saper usare il sistema tanto in voga tra molti
sportivi (calciatori, ciclisti eccetera) per liberare il naso è ormai diventata una necessità
per il runner, soprattutto quello costipato.
Ecco le istruzioni per “snariciare” in modo
corretto: respira a fondo con la bocca, premi
il dito indice contro una narice fino a chiuderla, fai una smorfia con le labbra, piega leggermente la testa nella direzione della narice
aperta ed espira con forza dal naso. Ripeti con
l’altra narice, se necessario. Controlla sempre
che non ci sia nessuno intorno.
MENTI SPUDORATAMENTE: «TI VEDO BENE»
INGANNARE QUALCUNO non è una cosa che di solito approviamo. Ma al trentacinquesimo
chilometro di una maratona è assolutamente accettabile dire a un altro runner che ci sembra
in buone condizioni, quando in realtà ha l’aria di una persona sofferente d’insonnia che cerca
di tirar su i piedi ai quali hanno attaccato due blocchi di cemento. Mentendo potresti dirgli
semplicemente «Ehi, ti vedo bene!», oppure qualcosa di più articolato, che lui (lei) farebbe
fatica a recepire, tipo «Se non fossi colpito dall’apparente facilità con cui stai affrontando
questa corsa, potrei prendermela con te perché mi condizioni con la tua paura di non farcela».
L’importante è dire qualcosa. Persino uno zombie apprezzerebbe l’incoraggiamento.
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REGOLE RUNNER 5
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EXTRA
SUI GAS NON GIUDICARE
I RUNNERS INGERISCONO una notevole quantità di cibo sano che produce gas nel tratto
intestinale, dove non può restare per sempre. Specialmente quando le budella vengono
sollecitate e sottoposte a continui rimbalzi. Emettere aria quando si corre è spesso inevitabile
e per questo scusabile, ma...
 non devi prendere in giro un altro per essersi fatto scappare una scoreggia, a meno che
prima non sia stato lui a prenderti in giro oppure si sia preso in giro da solo
 se un runner ha cercato in diversi modi di nascondere una flatulenza che gli è scappata, fai
finta di nulla
 non pretendere di credere che il gas che emetti funzioni come propellente per spingerti in
avanti tipo razzo vettore; questo ti porterebbe a esagerare, che tu sia in compagnia o da solo.
Non abbandonare
un compagno senza
il suo permesso
Piccole regole pratiche
1. Se correndo vedi un bagno senza
runners in coda davanti, usalo
anche se non ne hai bisogno.
2. Se ti viene da chiederti «Questo
automobilista mi vede o no?»,
vuol dire che la risposta è no.
3. Se ti viene da chiederti «Questi
pantaloncini sono troppo corti?»,
vuol dire che la risposta è sì.
È bene chiedere una o due volte a un ritardatario se si sente bene o se preferisce che tu
rallenti per aiutarlo o tenergli compagnia.
Ma insistere per tre o quattro volte potrebbe
risultare più seccante che di conforto. Prendilo in parola e comportati di conseguenza.
Sorridi alle critiche
Pochi detrattori della corsa perderebbero
l’occasione, avendo l’opportunità, di spararle
10 runners caratteristici
SEGNi DiSTiNTiVi
È PERiCOLOSO?
il superveloce
Taglio aerodinamico dei capelli.
Pantaloncini extra corti. Scarpe
superleggere. Tic a un occhio
Solo se corri come lui.
il guerriero
del weekend
Calze tubolari. Pancetta incipiente.
Sogghigno. Auricolari.
Abbastanza, se le sue calze
ti divertono.
il pinguino
Incedere lento e pesante. Culo basso.
Solo se la filosofia di John
Bingham ti diverte veramente.
il “benefico”
Evidente tendenza all’altruismo.
Atteggiamenti vagamente melensi.
Maglietta o felpa rigorosamente
dedicate all’ente da sostenere.
No. A meno che il buonismo
non t’innervosisca.
L’ultra
Magro, magrissimo. Colorito di chi è
sempre all’aria aperta. Aria tranquilla
da indomito divoratore di chilometri.
Solo al buffet del breakfast
dell’albergo.
il finisseur
Non lo noti, fra i tanti, fino ai 100
metri finali, quando si lancia in uno
sprint forsennato, con le labbra
serrate, forzando la spinta delle
braccia e tagliando il traguardo come
Usain Bolt.
Il Signore ti aiuti se sul
rettilineo d’arrivo ti trovi sulla
strada di uno di questi
forsennati.
il vecchiaccio
Una t-shirt in cotone sbiadito ricordo
della Stramilano del 1981. Cicatrice
da melanoma sul collo. Occhi
scintillanti. Attrezzatura da running
approssimativa. Età avanzata.
Per l’amor del cielo, no.
Questi runners sono dei
grandi!
il triatleta
Tatuaggio Ironman. Abbigliamento
super aderente, generalmente
ricoperto di loghi di sponsor. Parte
alta del corpo sproporzionata rispetto
a quella bassa. Vago odore di cloro.
No, ma tu non fare inutili ironie
sul costume intero da corsa
troppo attillato nella zona del
pube.
L’eccentrico
Cuffia audio al posto degli auricolari,
occhiali da sole trendy, costume
da supereroe. Aria distaccata, quasi
assente, concentrato su se stesso.
Generalmente no, ma dietro
il suo distacco potrebbe
nascondere qualche leggera
turba.
il signor Rossi
Nessuno.
Può diventarlo se smette di
leggere questa rivista.
4. Una focaccia = 2 chilometri
5. Difficilmente rimpiangerai le
corse che hai fatto; semmai
dovresti recriminare su quelle
che non fai.
6. Non tutti quelli che sembrano
veloci lo sono veramente; e non
tutti quelli che sembrano lenti lo
sono effettivamente.
7. Nessuno ha mai visto Momenti
di Gloria dall’inizio alla fine.
Nemmeno chi l’ha girato.
8. Non avrai mai abbastanza spille
da balia nella tua borsa da
running.
9. Fare un certo percorso sotto la
pioggia ti fa sentire un duro
molto di più che percorrere la
stessa strada in una giornata di
sole.
10. Se sei preoccupato anche poco di
essere definito un jogger anziché
un runner, vuol dire che sei un
runner.
contro, martellando i runners con affermazioni fastidiose e imbarazzanti. Anche se è
spesso evidente che il più insistente di questi
critici ha un aspetto tutt’altro che salutare,
non si farà problema di ricordarti che le tue
articolazioni s’incriccheranno per via dell’artrite da running e che correre la maratona ti
farà saltare le coronarie. La miglior risposta
è continuare a correre mostrando piacere,
provando anche, nel frattempo, a invitare
l’interlocutore a raggiungerti per una breve
corsa. Non sarà facile, ma chissà che un giorno qualcuno non accetti il tuo invito…
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REGOLE RUNNER 6
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EXTRA
Emergenza pipì
«I runners non si depilano!»
Fa ancora specie, ai più, “incrociare” un altro
runner senza l’ombra di un pelo nelle gambe (stiamo parlando degli uomini, naturalmente, perché alle donne ben depilate - a
parte qualche raro caso - siamo per fortuna
abituati). Per lo più si tratta di triatleti, meno
frequentemente di ciclisti o nuotatori in
vena di sperimentare l’esperienza con la corsa, rarissimamente di podisti alla vigilia d’un
intervento chirurgico alle gambe. C’è anche
chi si depila, però, perché ama sentire le gambe lisce, in particolare quando sfregano contro il tessuto dei pantaloni della tuta, e che si
fa un baffo di ciò che pensano gli altri e delle
occhiatine maliziose che gli vengono indirizzate. Ma qual è, infatti, il tuo problema? Vivi
e lascia vivere.
Un record personale
è per sempre, ma...
Puoi rivelare il tuo record personale a chi te
lo chieda, ma solo se non sono passati più di
tre-quattro anni da quando lo hai stabilito.
Perché se è piuttosto datato, magari riferito
a un periodo della tua vita completamente
diverso da quello attuale, non è del tutto corretto spacciarlo come recente. Bisognerebbe
invece chiarire, ugualmente con legittimo
orgoglio, quando è stato ottenuto e magari
in quale occasione. Una cosa del tipo: «Il mio
personal best in maratona? Tre ore e dodici.
A New York trent’anni fa».
Quando l’elastico è andato,
è andato
Uomo, questo è per te. Hai pagato molto per
quei pantaloncini. Li ami da morire e infatti
negli ultimi due anni li hai indossati per tutti
gli allenamenti primaverili, estivi e autunnali, oltre che per le gare. Prima o poi, però, ti
stupirai di sentirli larghi quando prima vestivano perfettamente, perché l’elastico si sarà
inevitabilmente allentato. Sarai tentato di
indossarli comunque. Non farlo.
QUANDO È IL CASO DI FARLA E DOVE… DIPENDE
DALL’URGENZA E DALLA DENSITÀ DI POPOLAZIONE
Indicazioni di massima, paradossali ma non troppo
MARATONA DI FIRENZE
•
Dietro un amico che
mi copre
•
Dalle parti di un
cassonetto
•
Addosso a un albero
•
In un vicolo
•
Dietro un albero
•
Sulla statua del David
in Piazzale Michelangelo
MI SCAPPA
NON LA TENGO PIÙ
•
A bordo strada
•
Dietro una mucca
•
Addosso a una mucca
•
In un cespuglio
•
Sul grande pneumatico
di un trattore
•
Nel bel mezzo della strada
ECOMARATONA DEI MARSI
Non perdere l’occasione
di ringraziare un volontario
5 argomenti controversi,
di quelli che fanno discutere
Anche se stai correndo la gara della tua vita,
puoi mantenere un minimo contatto visivo
e accennare un ringraziamento con il capo
quando afferri un bicchiere d’acqua da una
mano tesa. E anche se ti sembrerà che la gola
stia letteralmente andando a fuoco, sforzati
di accennare un pur sofferto “grazie” a chi all’incrocio ti sta indicando la giusta direzione
di corsa. Questo gratificherà molto il volontario. E, vedrai, anche te.
1. Camminare durante le maratone:
bene o male?
2. Gareggiare con gli auricolari: bene
o male?
3. Tapis roulant: bene o male?
4. Correre a piedi nudi: bene o male?
5. Più di due maratone all’anno: bene
o male?
Prima di estrarre dalla scatola
le nuove scarpe da corsa, annusale
Solleva il coperchio, scosta con delicatezza il sottile foglio di carta e, ancor
prima di prendere in mano le nuove scarpe, porta la scatola all’altezza del
viso e inspira profondamente. Mmmm. Sentirai un odore acre, ai limiti del
tossico. Ma ti sembrerà profumo. Il profumo delle tue prossime corse.
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