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9_teoremi fondamentali economia del benessere
1) I due teoremi fondamentali dell’economia del benessere Esempio: Adamo ed Eva su un’isola deserta • L’economia usa spesso le semplificazioni • Un’economia di puro scambio (=baratto) senza denaro • Sull’isola sono disponibili solamente: 10 alberi da cocco (cibo) 100 vestiti (abbigliamento) • Un albero in più ed un vestito in più sono sempre utili: utilità marginale positiva La prima curva di indifferenza di Adamo Cibo (alberi da cocco) Abbigliamento (vestiti) 5 90 6 50 7 25 8 3 9 1 La seconda curva di indifferenza di Adamo Cibo (alberi da cocco) Abbigliamento (vestiti) 5 95 6 55 7 30 8 8 9 6 La terza curva di indifferenza di Adamo Cibo (alberi da cocco) Abbigliamento (vestiti) 5 96 6 56 7 31 8 9 9 7 La curva di indifferenza di Eva Cibo (alberi da cocco) Abbigliamento (vestiti) 1 113 (impossibile!) 2 91 3 70 4 50 5 45 6 42 Situazione iniziale SITUAZIONE INIZIALE EVA (4, 50) ADAMO (6,50) SITUAZIONE INIZIALE EVA (4, 50) ≈ (3,70) ADAMO (6,50) ≈(7,25) Un’ ipotesi di scambio Ipotesi di scambio: 1 albero da Eva ad Adamo 20 vestiti da Adamo ad Eva: quindi Adamo avrebbe 7 alberi Eva avrebbe 70 vestiti Effetti per Adamo? Effetti per Eva? Effetti per Adamo Ipotesi di scambio: 1 albero da Eva ad Adamo 20 vestiti da Adamo ad Eva Adamo avrebbe (7,30) Per Adamo(7,30)>(7,25)≈(6,50) quindi l’ipotesi di scambio è un miglioramento per Adamo Effetti per Eva Ipotesi di scambio: 1 albero da Eva ad Adamo 20 vestiti da Adamo ad Eva Eva avrebbe (3,70) Per Eva (3,70)≈(4,50) quindi Eva è indifferente allo scambio Nozione di miglioramento paretiano • Si dice che si ha un miglioramento paretiano (da Vilfredo Pareto) quando la situazione di almeno un individuo migliora senza che peggiori quella di alcun altro individuo. In questo caso, secondo la teoria economica dominante, aumenta l’efficienza sociale (=di tutti). • L’ipotesi di scambio (1 albero ad Adamo e 20 vestiti ad Eva) migliora la situazione di Adamo senza peggiorare quella di Eva. • L’ipotesi di scambio, quindi, è un miglioramento paretiano ed è socialmente efficiente. Nuova situazione iniziale NUOVA SITUAZIONE INIZIALE EVA (3, 70) ADAMO (7,30) NUOVA SITUAZIONE INIZIALE EVA (3,70) ≈(2,91) ADAMO (7,30) ≈(8,8) Un altro scambio Partendo da 7 alberi per Adamo e 70 vestiti per Eva: 1 albero da Eva ad Adamo 21 vestiti da Adamo ad Eva Effetti per Adamo? Effetti per Eva? Effetti per Adamo Ipotesi di scambio: 1 albero da Eva ad Adamo 21 vestiti da Adamo ad Eva Adamo avrebbe (8,9) Per Adamo(8,9)>(8,8)≈(7,30) quindi l’ipotesi di scambio è un miglioramento per Adamo Effetti per Eva Ipotesi di scambio: 1 albero da Eva ad Adamo 21 vestiti da Adamo ad Eva Eva avrebbe (2,91) Per Eva (3,70)≈(2,91) quindi Eva è indifferente allo scambio Nozione di ottimo paretiano/1 • L’ipotesi di scambio (1 albero ad Adamo e 21 vestiti ad Eva) migliora la situazione di Adamo senza peggiorare quella di Eva. • L’ipotesi di scambio, quindi, è un miglioramento paretiano ed è socialmente efficiente. • Ma c’è qualcosa di più: non è possibile migliorare ulteriormente la situazione di Adamo (o Eva) senza peggiorare la situazione di Eva (o Adamo). Ad esempio: Eva non accetta di diminuire ulteriormente la sua quantità di alberi (vedi curva di indifferenza di Eva). Nozione di ottimo paretiano/2 • Si dice che una determinata situazione (o allocazione delle risorse) costituisce un ottimo paretiano quando non è possibile modificarla senza danneggiare almeno un individuo. • Per la teoria economica dominante, l’ottimo paretiano rappresenta la situazione di massima efficienza possibile. • L’allocazione raggiunta dopo il secondo scambio, cioè 8 alberi ad Adamo (e 2 a Eva), e 91 vestiti ad Eva (e 9 ad Adamo) è, date le preferenze, un ottimo paretiano. Rappresentazioni grafiche Rappresentazione grafica delle preferenze di Adamo/1 • La prima curva di indifferenza di Adamo ha i seguenti punti (vedi tabella): (5,90); (6,50); (7,25); (8;3); (9,1). • La rappresentazione avviene su un diagramma cartesiano. • Sull’asse verticale rappresentiamo i vestiti e sull’asse orizzontale gli alberi. Rappresentazione grafica delle preferenze di Adamo/2 100 90 Vestiti Vestiti 80 60 50 40 20 0 5 Alberi 6 Rappresentazione grafica delle preferenze di Adamo/3 Prima curva di indifferenza Adamo 100 90 Vestiti Vestiti 80 60 50 40 25 20 3 0 5 6 Alberi 7 8 1 9 Rappresentazione grafica delle preferenze di Adamo/4 Seconda curva di indifferenza Adamo 100 95 Vestiti 80 Vestiti 60 55 40 30 20 8 0 5 6 7 Alberi 8 6 9 Rappresentazione grafica delle preferenze di Adamo/5 Prima e seconda curva di indifferenza Adamo Vestiti 100 80 Prima curva di indifferenza 60 Seconda curva di indifferenza 40 20 0 5 6 7 Alberi 8 9 Rappresentazione grafica/6 • Prima, seconda e terza curva di indifferenza di Adamo seconda curva di indifferenza di Adamo terza curva di indifferenza di Adamo prima curva di indifferenza di Adamo V.A A.A Dalla curva di Eva alla curva ‘residuale’ di Adamo Alberi per Eva 6 Vestiti per Eva 42 Alberi per Adamo 4(=10-6) Vestiti per Adamo 58(=100-42) 5 45 5(=10-5) 55(=100-45) 4 50 6(=10-4) 50(=100-50) 3 70 7(=10-3) 30(=100-30) 2 91 8(=10-2) 9(=100-91) Rappresentazione grafica curva residuale di Adamo Curva residuale per Adamo (da curva di indifferenza di Eva) Vestiti 80 60 58 55 50 Vestiti residuali per Adamo 40 30 20 9 0 4 5 6 Alberi 7 8 Rappresentazione grafica complessiva • Le allocazioni considerate in precedenza sono punti sia delle curve di indifferenza di Adamo sia della curva ‘residuale’ di Adamo. 50 9 V.A 6 8 A.A Rappresentazione grafica complessiva: la scatola di Edgeworth • …in alternativa si può notare che la curva residuale di Adamo è la curva di indifferenza di Eva rovesciata 9 V.A A.A 8 Rappresentazione grafica complessiva: la scatola di Edgeworth • …in alternativa si può notare che la curva residuale di Adamo è la curva di indifferenza di Eva rovesciata 91 V.E A.E 2 Rappresentazione grafica complessiva: la scatola di Edgeworth • …e quindi che gli scambi possono essere rappresentati attraverso la scatola di Edgeworth 2 A.E V.E 9 91 V.A A.A 8 Miglioramento paretiano e ottimo paretiano: rappresentazione grafica • Dalla situazione iniziale all’ottimo paretiano: situazione iniziale dopo primo scambio: miglioramento paretiano 50 25 dopo secondo scambio: ottimo paretiano 9 V.A 6 7 8 A.A Ottimo paretiano: rappresentazione grafica • La pendenza delle due curve di indifferenza è uguale nel punto di ottimo paretiano: è uguale il SMS per Adamo e per Eva 2 A.E V.E 9 91 V.A A.A 8 Esempio: la terza curva di indifferenza di Adamo Cibo (alberi da cocco) 5 Abbigliamento (vestiti) 96 SMS 6 56 40 (=96-56) 7 31 25(=56-31) 8 9 22(=31-9) 9 7 2(=9-7) - Esempio: la curva di indifferenza di Eva Cibo (alberi da cocco) 1 Abbigliamento (vestiti) 113 SMS - 2 91 22(=113-91) 3 70 21(=91-70) 4 50 20(=70-50) 5 45 5(=50-45) 6 42 3(=45-42) 4) Il primo teorema fondamentale dell’economia del benessere Enunciato del teorema Se è vero che: 1) esistono tanti mercati per quanti sono i beni che entrano nelle funzioni di utilità individuale e in quelle di produzione 2) su tutti questi mercati operano in condizioni di concorrenza perfetta allora l’equilibrio perfettamente concorrenziale dei mercati genera un’allocazione delle risorse efficiente nel senso di Pareto. Enunciato del teorema -Equilibrio perfettamente concorrenziale: equilibrio che si forma su ciascun mercato se i consumatori e i produttori non influiscono sui prezzi con i propri comportamenti (sono pricetaker). -Efficienza nel senso di Pareto: inesistenza di un altro insieme di beni (diverso da quello che deriva dall’equilibrio di concorrenza perfetta) che consenta di aumentare l’utilità di un consumatore senza diminuire quella di un altro consumatore o di aumentare la produzione di un bene senza diminuire quella di un altro bene. Dimostrazione del primo teorema • La dimostrazione si divide in due parti: prima dimostriamo che, dati i prezzi di concorrenza perfetta, gli individui acquistano e vendono beni fino a quando il loro SMS è uguale e quindi non vi sono ulteriori scambi che è possibile realizzare senza ridurre l’utilità di almeno un individuo …poi dimostriamo che, dati i prezzi di concorrenza perfetta, la produzione avverrà in modo tale che non è possibile introdurre dei cambiamenti che aumentino l’utilità degli individui. Dimostrazione del primo Teorema • DUE BENI: VESTITI E CIBO. • CONFRONTO TRA VALUTAZIONI INDIVIDUALI RELATIVE DEI BENI E PREZZI RELATIVI. • LE VALUTAZIONI INDIVIDUALI DIPENDONO DALL’UTILITA’. • I PREZZI DANNO LA VALUTAZIONE RELATIVA DEL MERCATO . • SE VALUTAZIONE INDIVIDUALE RELATIVA DEL CIBO < VALUTAZIONE RELATIVA DI MERCATO DEL CIBO CONVIENE VENDERE CIBO, E VICEVERSA Dimostrazione del primo Teorema • SE: UMGC Pc < UMGV PV VALUTAZ. INDIVIDUALE RELATIVA DEL CIBO < VALUTAZ. RELATIVA DI MERCATO DEL CIBO. IN QUESTO CASO CONVIENE… Dimostrazione del primo Teorema • …VENDERE CIBO VESTITI! MA COSI’ ED ACQUISTARE UMGC UMGV AUMENTA. IL PROCESSO CONTINUA FINO A QUANDO UMGC Pc = UMGV PV Dimostrazione del primo Teorema • SE INVECE: UMGC Pc > UMGV PV VALUTAZ. INDIVIDUALE RELATIVA DEL CIBO > VALUTAZ. RELATIVA DI MERCATO DEL CIBO. IN QUESTO CASO CONVIENE… Dimostrazione del primo Teorema • …COMPRARE CIBO E VENDERE VESTITI! MA COSI’ UMGC UMGV DIMINUISCE. IL PROCESSO CONTINUA FINO A QUANDO UMGC Pc = UMGV PV Dimostrazione del primo Teorema • POSSIAMO SCRIVERE CHE UMGC = SMSVC UMGV PERCHE’ SE UMGC =2 UMGV ALLORA SERVONO 2 SOSTITUIRE 1 ALBERO VESTITI PER Dimostrazione del primo Teorema • INVECE SE UMGC 1 = UMGV 2 ALLORA BASTA MEZZO VESTITO SOSTITUIRE 1 ALBERO DA COCCO. PER Dimostrazione del primo Teorema QUINDI, RIASSUMENDO LA SCELTA OTTIMA DI ADAMO (O EVA) E’ LA SEGUENTE UMGC Pc SMS = = VC UMGV PV Graficamente, l’eguaglianza tra SMS e rapporto tra i prezzi è la tangenza tra curva di indifferenza e vincolo di bilancio e vale per tutti gli individui. Dimostrazione del primo Teorema: analisi grafica • Adamo massimizza la propria utilità… SMSVCAdamo=PC\PV 9 V.A A.A 8 Dimostrazione del primo Teorema: analisi grafica • …e anche Eva massimizza la propria… SMSVCEva=PC\PV 91 V.E A,E 2 Dimostrazione del primo Teorema: analisi grafica • … Non è possibile migliorare la situazione né di Adamo né di Eva 2 A.E V.E SMSVCEva=PC\PV= SMSVCAdamo 9 V.A 91 Dimostrazione del primo Teorema • Finora abbiamo ipotizzato che non vi fosse un ruolo esplicito per le imprese che producono i beni. • Immaginiamo ora di introdurre la produzione tenendo conto delle modalità di comportamento delle imprese. Dimostrazione del primo Teorema • La frontiera delle possibilità produttive definisce l’insieme delle combinazioni di cibo e vestiti che possono essere prodotti sfruttando tutti i fattori della produzione. Vestiti C 110 I punti A, B e C sono conseguibili utilizzando tutti i fattori della produzione: per produrre più di un bene bisogna rinunciare a produrre un po’ dell’altro bene A 100 78 B 9 10 11 alberi Dimostrazione del primo Teorema • I punti interni alla frontiera come il punto I sono inefficienti perché non comportano lo sfruttamento di tutti i fattori della produzione. • I punti esterni alla frontiera come il punto E sono impossibili. Vestiti E C 110 A 100 I 80 78 B 9 10 11 alberi Dimostrazione del primo Teorema • L’efficienza si consegue quindi scegliendo una combinazione che sta sulla frontiera. • Il rapporto tra le variazioni dei beni per passare da una combinazione all’altra definisce la pendenza della frontiera delle possibilità di produzione ed è chiamato saggio marginale di trasformazione Vestiti A 100 99 B 10 32 Per passare da B (99 vestiti e 32 alberi) ad A (100 vestiti e 10 alberi) bisogna rinunciare a 22 alberi in cambio di un vestito. Il rapporto 22/1 è quindi il saggio marginale di trasformazione degli alberi in vestiti dal punto B al punto A alberi Dimostrazione del primo Teorema • Il saggio marginale di trasformazione può anche essere interpretato come il rapporto tra i costi addizionali che è necessario sostenere per passare da una combinazione all’altra Per passare da B (99 vestiti e 32 alberi) ad A (100 vestiti e 10 alberi) bisogna rinunciare a 22 alberi in cambio di un vestito. Il “costo” di 1 vestito in più è quindi pari a 22 alberi. D’altronde, per passare da A a B il “costo” di 22 alberi in più è 1 vestito. Vestiti A 100 99 B 10 32 alberi Dimostrazione del primo Teorema • Quando le combinazioni sono molto “vicine” i costi addizionali sono in effetti costi marginali (costi per una sola unità in più) Costo marginale del cibo Vestiti A B Costo marginale dell’abbigliamento alberi Dimostrazione del primo Teorema • Definiamo quindi il saggio marginale di trasformazione come rapporto tra i costi marginali SMTVC MCC = MCV • Infatti, se il costo marginale del cibo è 22 volte quello dei vestiti, vuol dire che basta rinunciare ad un’unità di cibo per avere 22 vestiti. Dimostrazione del primo Teorema • Se l’equilibrio di concorrenza perfetta è un ottimo paretiano deve essere vero che SMTVC = SMSVC • Infatti, immaginiamo che questa eguaglianza non valga, per esempio che SMS=1 e che SMT=2. Dimostrazione del primo Teorema • Questo significa che i consumatori sono disposti a rinunciare ad un’unità di cibo per avere in più un’unità di vestiti. • Ma se il SMT è uguale a 2 significa che rinunciando è possibile, rinunciando ad un’unità di cibo, avere 2 unità di vestiti. • Questo vorrebbe dire che l’utilità dei consumatori può essere aumentata e quindi che l’allocazione non era Pareto-efficiente. Dimostrazione del primo Teorema • Dimostrazione che MCC PC = MCV PV • è scelta di massimizzazione del profitto in condizioni di concorrenza perfetta. • Bisogna confrontare la costosità relativa dei beni (valutazione dell’impresa) con la valutazione del mercato (prezzi relativi). Dimostrazione del primo Teorema • Se si verifica che MCC PC > MCV PV la produzione del bene C è relativamente più costosa (in rapporto al bene V) della valutazione di mercato. • All’impresa conviene ridurre la produzione di C e aumentare la produzione di V. Dimostrazione del primo Teorema • Ma così facendo, se il costo marginale di ciascun bene è crescente, il rapporto MCC MCV diminuisce fino a quando MCC PC = MCV PV Dimostrazione del primo Teorema • Se si verifica che MCC PC < MCV PV la produzione del bene C è relativamente meno costosa (in rapporto al bene V) della valutazione di mercato. • All’impresa conviene aumentare la produzione di C e ridurre la produzione di V. Dimostrazione del primo Teorema • Ma così facendo, se il costo marginale di ciascun bene è crescente, il rapporto MCC MCV aumenta fino a quando MCC PC = MCV PV Dimostrazione del primo Teorema • …l’impresa sceglie una combinazione che sta sulla frontiera e tale per cui il rapporto tra i prezzi è uguale al saggio marginale di trasformazione Vestiti 100 SMTvc=MCc/MCv=Pc/Pv 10 cibo Dimostrazione del primo Teorema • Mettendo insieme le cose abbiamo che PC = = SMSVC SMTVC PV SMTVC = SMSVC ovvero che nell’equilibrio di concorrenza perfetta non è possibile mutare la produzione in modo da determinare un miglioramento paretiano. Significato del primo Teorema • Ciò che i consumatori desiderano può essere loro offerto dalle imprese che operano in mercati di concorrenza perfetta. • Per conseguire l’efficienza sociale (=paretiana) i consumatori e le imprese seguono esclusivamente i priori desideri e i propri obiettivi (Teorema della mano invisibile). • Se vale il primo Teorema, per raggiungere l’efficienza non è necessario alcun intervento da parte dello Stato. Il secondo teorema dell’economia del benessere (cenni) 5) Il secondo teorema fondamentale dell’economia del benessere • Nell’esempio precedente di Adamo ed Eva abbiamo scelto in modo arbitrario una combinazione di partenza; • se avessimo scelto un’altra combinazione di partenza avremmo evidenziato altri miglioramenti paretiani possibili ed un altro punto di ottimo paretiano. Il secondo teorema • A seconda del punto iniziale (I) otteniamo due diversi ottimi paretiani I 50 25 9 vestiti per Adamo 6 7 8 alberi per Adamo Il secondo teorema • Unendo gli ottimi paretiani nella scatola di Edgeworth otteniamo la curva dei contratti A.E I V.A A.A V.E CURVA DEI CONTRATTI Il secondo teorema • La curva dei contratti unisce tutti i possibili punti di ottimo paretiano che possono essere ottenuti data una certa allocazione iniziale. • I punti di ottimo sulla curva dei contratti sono simili dal punto di vista dell’efficienza (data la situazione iniziale) ma sono diversi dal punto di vista dell’equità. Il secondo teorema A.E I PIU' ALBERI PIU' VESTITI PER EVA V.A A.A V.E CURVA DEI CONTRATTI PIU' ALBERI PIU' VESTITI PER ADAMO Il secondo teorema: enunciato • Qualsiasi allocazione Pareto-efficiente può essere raggiunta data: una determinata distribuzione delle risorse iniziali; la libertà di contrattazione tra le parti (che massimizzano la propria utilità). Il secondo teorema: ruolo dello Stato • Se vale il primo teorema lo Stato non deve intervenire nel processo di scambio: il mercato determina un’allocazione Paretoefficiente… • …ma può intervenire nell’allocazione iniziale delle risorse se vuole che il processo di scambio favorisca alcuni individui piuttosto che altri. Il secondo teorema: ruolo dello Stato A.E PRO EVA V.A PIU' ALBERI PIU' VESTITI PER EVA A.A PRO ADAMO V.E CURVA DEI CONTRATTI PIU' ALBERI PIU' VESTITI PER ADAMO Il secondo teorema: ruolo dello Stato • Se vale il secondo teorema, lo Stato deve occuparsi quasi esclusivamente di redistribuire le risorse in modo da favorire determinati individui o gruppi (ad es. i poveri) • Per farlo, si può immaginare che lo Stato operi attraverso una funzione di benessere sociale. • Una funzione di benessere sociale è una regola che consente di calcolare il benessere sociale a partire dal benessere individuale. Il secondo teorema: il ruolo dello Stato • Ad esempio, la funzione di benessere sociale potrebbe essere scritta così: W=UAdamo+2UEva in questo caso per qualche ragione lo Stato si preoccupa più di Eva: ogni variazione dell’utilità di Eva ha un peso doppio rispetto alle variazioni dell’utilità di Adamo. • E’ probabile che, in questo caso,lo Stato sceglierà la distribuzione iniziale più favorevole ad Eva.