...

Vademecum fine vita. Il diritto di rifiutare le cure

by user

on
Category: Documents
25

views

Report

Comments

Transcript

Vademecum fine vita. Il diritto di rifiutare le cure
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
A CURA
DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI
PER LA LIBERTÀ DI RICERCA SCEINTIFICA
WWW.ASSOCIAZIONELUCACOSCIONI.IT
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
4
8
2
5
9
1
10
3
6
7
Consigli
Consigli Pr
Pratici
atici ((link)
link)
giovedì 14 novembre 13
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
1
(1/6)
(1/6)
giovedì 14 novembre 13
doveri del
del medico
medico
diritti del
del malato
malato e i doveri
I diritti
ato a
pprovato d
al C
omitato n
azionale d
ioetica iill p
arere su ""Rifiuto
Rifiuto e rinuncia
rinuncia
24 o
ttobre 2
008 è st
• IIll 24
ottobre
2008
stato
approvato
dal
Comitato
nazionale
dii b
bioetica
parere
attamento sanitario
sanitario nella
ual e h
a ffissato
issato iill
consapevole
c
onsapevole a
all tr
trattamento
nella relazione
relazione paziente-medico"
paziente-medico" – ilil q
quale
ha
condo iill q
uale un
ntendere e vo
lere e iinformato
nformato
p
principio
rincipio ca
cardine
rdine se
secondo
quale
un paziente
paziente co
cosciente,
sciente, ca
capace
pace d
dii iintendere
volere
rattamenti sa
nitari, a
nche se
uò ch
iedere ch
en
on si
ano iiniziati
niziati o ch
e si
ano so
su
sulle
lle tterapie,
erapie, p
può
chiedere
che
non
siano
che
siano
sospesi
spesi i ttrattamenti
sanitari,
anche
a vi
ta.
questi
q
uesti p
possono
ossono sa
salvargli
lvargli lla
vita.
uò a
stenersi «da
«da comportamenti
comportamenti ri
’istanza d
el p
aziente, p
ntrari a
roprie
• IIll medico,
medico, re
recepita
cepita ll’istanza
del
paziente,
può
astenersi
ritenuti
tenuti co
contrari
alle
lle p
proprie
aziente h
a iin
n o
gni ca
a
co
ncezioni e
tiche e p
rofessionali», ma «
so iill d
iritto a o
ttenere a
ltrimenti lla
concezioni
etiche
professionali»,
«ilil p
paziente
ha
ogni
caso
diritto
ottenere
altrimenti
re».
re
alizzazione d
ella p
ropria ri
chiesta a
ll'interruzione d
elle cu
realizzazione
della
propria
richiesta
all'interruzione
delle
cure».
• IIll me
dico, deve
deve e
vitare o
gni fforma
orma d
ccanimento cl
inico (ch
e, si llegge
e gge n
el ttesto,
esto, «
si co
me
nfigura co
medico,
evitare
ogni
dii a
accanimento
clinico
(che,
nel
«si
configura
come
deve garantire
garantire se
mpre lle
e cu
re p
alliative [[cfr
illecita»[cfr par.
par. Accanimento
Accanimento Terapeutico]
Terapeutico] ), e deve
cfr p
aragrafo
illecita»[cfr
sempre
cure
palliative
paragrafo
C
ure p
alliative].
Cure
palliative].
iritto a
lla llibertà
ibertà d
lta d
el malato
malato co
sciente che
che si d
etermina p
er iill ri
fiuto o lla
a so
spensione d
ell e
• IIll d
determina
per
rifiuto
sospensione
delle
diritto
alla
dii sce
scelta
del
cosciente
tterapie,
erapie, sco
nta – n
el n
ostro o
rdinamento – lla
a ttotale
otale a
ssenza d
na d
isciplina llegislativa.
egislativa.
sconta
nel
nostro
ordinamento
assenza
dii u
una
disciplina
• D
ntro e
sistono n
el n
ostro o
rdinamento n
orme ch
e p
raticamente re
nd ono a
Dii co
contro
esistono
nel
nostro
ordinamento
norme
che
praticamente
rendono
all q
quanto
difficile
uanto d
ifficile
ll’esercizio
’esercizio d
el d
iritto a
lla llibertà
ibertà d
lta d
el ma
lato:
del
diritto
alla
dii sce
scelta
del
malato:
• C
odice Pe
na le :
Codice
Penale:
• Art
icolo 5
4: st
abilisce ch
e “n
on è p
unibile ch
a co
mmesso iill ffatto
er e
sservi st
ato co
atto p
stretto d
alla
Articolo
54:
stabilisce
che
“non
punibile
chii h
ha
commesso
per
esservi
stato
costretto
dalla
lvare sé o
da
ltri d
al p
ericolo a
nd
ann o g
n
ecessità d
ttuale d
rave a
lla p
ersona”. Tecnicamente,
Tecnicamente,
necessità
dii sa
salvare
od
altri
dal
pericolo
attuale
dii u
un
danno
grave
alla
persona”.
ssere iinvocata
nvocata d
questa
norma
potrebbe
essere
dal
medico
all ffine
dii g
giustificare
messa
atto
dii ma
manovre
q
uesta n
orma p
otrebbe e
al me
dico a
i ne d
iustificare lla
a me
ssa iin
na
tto d
novre
ispetto d
ella vo
lontà co
dii emergenza
dispetto
della
volontà
contraria
espressagli
dal
paziente
pericolo
dii vi
vita
pensi
aii
d
emergenza a d
ntraria e
spressagli d
al p
aziente iin
np
ericolo d
ta (si p
ensi a
ttoposti a ttrasfusioni
rasfusioni d
Testimoni
dii G
Geova
sottoposti
dii sa
sangue,
giustificate,
appunto
e,, ma
malgrado
credo
eova so
ng ue, g
iustificate, a
ppunto e
lgrado iill lloro
oro cre
do
Testimoni d
a si
tuazioni d
rgenza).
g
lielo iimpedisca,
mpedisca, d
glielo
da
situazioni
dii u
urgenza).
• Art
icolo 5
79: p
unisce ll’omicidio
’omicidio d
el co
nsenziente. IIn
nq
uesta ffattispecie
attispecie ri
entra lla
a c.
d.eutanasia p
assiva.
Articolo
579:
punisce
del
consenziente.
questa
rientra
c.d.eutanasia
passiva.
• Art
icolo 5
93: p
unisce ll’omissione
’omissione d
ccorso. R
eato n
el q
u al e p
uò iincorrere
ncorrere iill me
dico ch
e a
ssiste,
Articolo
593:
punisce
dii so
soccorso.
Reato
nel
quale
può
medico
che
assiste,
se
nza iintervenire,
ntervenire, a
lla mo
rte d
n p
aziente a cu
i, p
er e
sempio, è st
ato st
accato iill re
spiratore
senza
alla
morte
dii u
un
paziente
cui,
per
esempio,
stato
staccato
respiratore
a
utomatico, o
ppure iill so
nd in o n
asogastrico p
er ll’alimentazione
’alimentazione a
rtificiale.
automatico,
oppure
sondino
nasogastrico
per
artificiale.
• Art
icolo 4
0: st
abilisce ch
Articolo
40:
stabilisce
che
un
evento,
che
ha
dii iimpedire,
equivale
e ““non
n e
vento, ch
e si h
mpedire, e
quivale a
non impedire
impedire u
a ll’obbligo
’obbligo d
ca
gionarlo”.
cagionarlo”.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
1
(2/6)
(2/6)
giovedì 14 novembre 13
odice ci
vile:
• C
Codice
civile:
e ““gli
el p
roprio co
rpo so
uando ca
gi on ino u
na
Art. 5 stabilisce
stabilisce ch
gli a
tti d
isposizione d
no vi
etati q
• Art.
che
atti
dii d
disposizione
del
proprio
corpo
sono
vietati
quando
cagionino
una
uando si
a no a
ermanente d
ntegrità ffisica,
diminuzione p
ella iintegrità
isica, o q
ltrimenti co
ntrari a
lla llegge,
e gg e, a
ll’ord
rdiine
diminuzione
permanente
della
quando
siano
altrimenti
contrari
alla
all’ordine
stume”. Quindi,
Quindi, secondo
secondo ttale
al e d
isposizione n
on so
lo n
on ci si p
uò llasciar
asciar mo
rire,
pubblico o a
uon co
pubblico
all b
buon
costume”.
disposizione
non
solo
non
può
morire,
emmeno me
nomare.
non ci si p
uò n
ma non
può
nemmeno
menomare.
ali d
isposizioni, d
ovremmo co
ncludere p
er lla
an
egazione d
el d
iritto a ri
fiutare
sandoci, d
unque, su ttali
• Ba
Basandoci,
dunque,
disposizioni,
dovremmo
concludere
per
negazione
del
diritto
rifiutare
lle
e cure
cure me
diche.
mediche.
iritto iin
no
ggetto va ri
ntracciata n
e lla n
ostra C
arta C
ostituzionale – ffonte
onte g
iuridica
• Ma
a tutela
tutela d
el D
Ma,, lla
del
Diritto
oggetto
rintracciata
nella
nostra
Carta
Costituzionale
giuridica
aa
dice p
enale ch
ea
dice ci
vile - e p
recisamente iill se
condo co
mma d
ell’art.
so
vraordinata si
sovraordinata
sia
all co
codice
penale
che
all co
codice
civile
precisamente
secondo
comma
dell’art.
essuno p
uò e
ssere o
bbligato a
du
nd
eterminato ttrattamento
on p
er
3
2C
ost., recita
recita “n
rattamento sa
nitario se n
32
Cost.,
“nessuno
può
essere
obbligato
ad
un
determinato
sanitario
non
per
egge”, p
recisando ch
e “la
al
disposizione d
“la llegge
eg ge n
on p
uò iin
n a
lcun ca
so vi
olare i llimiti
imiti iimposti
mpost
stii d
disposizione
dii llegge”,
precisando
che
non
può
alcun
caso
violare
dal
mana”. Tale
norma - letta
letta unitamente
unitamente a
ll’’art.13 d
e lla C
ostituzione: ‘‘La
La
ri
spetto per
per lla
a d
ignità u
Tale norma
rispetto
dignità
umana”.
all’’art.13
della
Costituzione:
ersonale è iinviolabile’
nviolabile’ - a
principio d
ell’autodeterminazione iindividuale.
ndividuale.
llibertà
ibertà p
fferma ilil principio
personale
afferma
dell’autodeterminazione
• G
iurisprudenza:
Giurisprudenza:
assazione ci
vile , se
z. II,, se
ntenza 1
6.10.2007 n
1 74 8,
• Se
condo u
n re
cente a
rresto d
el la C
orte d
Secondo
un
recente
arresto
della
Corte
dii C
Cassazione
civile
sez.
sentenza
16.10.2007
n°° 2
21748,
ene sa
lute d
a p
arte d
iill D
iritto d
fiutare lle
e cu
re è ffondato
ondato “su
lla llibera
ibera d
isponibilità d
el b
el d
iretto
Diritto
dii ri
rifiutare
cure
“sulla
disponibilità
del
bene
salute
da
parte
del
diretto
iinteressato
nteressato n
el p
ossesso d
e ca
pacità d
elle su
ntendere e d
lere”.
nel
possesso
delle
sue
capacità
dii iintendere
dii vo
volere”.
• D
alchè, allorquando
allorquando iill ri
fiuto si
a informato,
informato, autentico
autentico e
da
ttuale “n
“non
on c’
c’è
èp
possibilità
ossibilità d
dii d
disattenderlo
isattenderlo
Dii ttalchè,
rifiuto
sia
ed
attuale
n d
rarsi co
me p
iin
n n
nome
ome d
dii u
un
dovere
overe d
dii cu
curarsi
come
principio
rinci
cip
pi o d
dii o
ordine
rdiine p
rd
pubblico”,
ubblico”, e non
no n p
può
uò e
essere
ssere d
disatteso
isatteso
neanche
quando
consegua
sacrificio
del
bene
della
vita”.
neanche q
uando “da
“da esso
esso co
nsegua iill sa
ta”.
crificio d
el b
ene d
ella vi
• Come
dii libertà,
diritto
del
singolo
alla
salute,
esclusi
sanitari
previsti
dalla
Come ttutti
utti i diritti
diritti d
libertà, iill d
iritto d
el si
sclusi i ttrattamenti
rattamenti sa
nitari p
revisti d
all a
ngo lo a
lla sa
lute, e
legge
come
obbligatori,
del
suo
risvolto
negativo:
diritto
dii p
perdere
salute,
dii
legge co
me o
bbligatori, “implica
a ttutela
utela d
erdere lla
o ri
svolto n
egativo: iill d
“implica lla
el su
iritto d
a sa
lute, d
ammalarsi,
dii n
non
curarsi,
dii vi
vivere
della
propria
esistenza
secondo
canoni
dii d
dignità
vere lle
e ffasi
ropria e
sistenza se
condo ca
n on i d
on cu
ammalarsi, d
rarsi, d
asi ffinali
inali d
ella p
ignità
umana
propri
dell’interessato,
dii llasciarsi
morire”.
umana p
ropri d
ellll’interessato, ffinanche
inanche d
asciarsi mo
rire”.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
1
(3/6)
(3/6)
ella se
ntenza iin
no
ggetto (n
6.10.2007 n
1 748 ) – a
ggiunge ch
e “l
a so
luzione,
aC
assazione – n
• L
La
Cassazione
nella
sentenza
oggetto
(n.. 1
16.10.2007
n°° 2
21748)
aggiunge
che
“la
soluzione,
re e
da
overe d
stenersi d
ao
gni
tratta d
ai p
rinci
cip
pi co
stiituzionali, re
st
lativa a
fiuto d
el me
dico d
tratta
dai
principi
costituzionali,
relativa
all ri
rifiuto
dii cu
cure
ed
all d
dovere
del
medico
dii a
astenersi
da
ogni
stensione p
ossa
nchi iill co
nsenso d
el p
aziente, a
nche se ttale
al e a
a
ttività d
iagnost
stiica o tterapeutica
erapeutica se ma
attività
diagnostica
manchi
consenso
del
paziente,
anche
astensione
possa
nsi d
el
p
rovocare lla
a mo
rte, ttrova
rova co
nferma n
elle p
rescrizioni d
el co
dice d
eontologia me
dica: a
provocare
morte,
conferma
nelle
prescrizioni
del
codice
dii d
deontologia
medica:
aii se
sensi
del
in o
gni ca
so»
ci
tato art.
art. 3
5, «in
« in p
ocumentato ri
ersona ca
eve «
resenza d
fiuto d
pace», iill me
dico d
citato
35,
presenza
dii d
documentato
rifiuto
dii p
persona
capace»,
medico
deve
«in
ogni
caso»
«
desistere d
ai co
nseguenti a
tti d
iagnost
stiici e
/o cu
rativi, n
on e
ssendo co
nsentito a
lcun ttrattamento
rattamento
«desistere
dai
conseguenti
atti
diagnostici
e/o
curativi,
non
essendo
consentito
alcun
ntro lla
a vo
lontà d
ell a p
ersona»”.
medico co
medico
contro
volontà
della
persona»”.
ncora “d
eve e
utodeterminazione tterapeutica
scludersi ch
e iill d
iritto a
lla a
erapeutica d
el p
aziente iincontri
ncontri u
n
• Ed a
ancora
“deve
escludersi
che
diritto
alla
autodeterminazione
del
paziente
un
limite a
llorché d
a e
sso co
nsegua iill sa
crificio d
el b
ene d
ella vi
ta” perché
perché “i
fiuto d
elle tterapie
erapie
limite
allorché
da
esso
consegua
sacrificio
del
bene
della
vita”
“ill ri
rifiuto
delle
nche q
uando co
nduce a
rte, n
on p
uò e
ssere sca
mbiato p
er u
medico-chirurgiche, a
lla mo
n’ipotesi d
medico-chirurgiche,
anche
quando
conduce
alla
morte,
non
può
essere
scambiato
per
un’ipotesi
dii
eutanasia”.
eutanasia”.
a vo
lontà d
el p
aziente co
“insorgendo iill d
spettare lla
overe g
iuridico d
el me
dico d
ntraria a
lle
• Quindi, “insorgendo
dovere
giuridico
del
medico
dii ri
rispettare
volontà
del
paziente
contraria
alle
cu
re” n
on su
ssiste lla
a su
a re
sponsabilità p
er o
messa cu
ra.
cure”
non
sussiste
sua
responsabilità
per
omessa
cura.
• Pi
ùp
recisamente, ffondandosi
ondandosi ll’obbligo
’o bbl ig o g
iuridico d
raticare o co
ntinuare lla
a tterapia
erapia su
nsenso d
el
Più
precisamente,
giuridico
dii p
praticare
continuare
sull co
consenso
del
ma
lato, q
uesto vi
ncolo ce
ssa “q
uando iill co
nsenso vi
ene me
no iin
elle tterapie
erapie d
a
n se
guito a
fiuto d
malato,
questo
vincolo
cessa
“quando
consenso
viene
meno
seguito
all ri
rifiuto
delle
da
stui”.
parte di
di co
parte
costui”.
ndicata d
a lla C
orte “il
on
Nella n
uova p
rospettiva iindicata
• Nella
nuova
prospettiva
dalla
Corte
ha
come
correlato
non
a co
me co
rrelato lla
“il consenso
consenso iinformato
nformato h
a ffacoltà
acoltà n
solo
dii sce
scegliere
diverse
possibilità
dii ttrattamento
medico,
anche
dii e
eventualmente
rifiutare
ventualmente ri
solo d
gliere ttra
ra lle
ed
iverse p
ossibilità d
rattamento me
dico, ma a
nche d
fiutare
la
dii d
decidere
consapevolmente
dii iinterromperla,
della
vita,
anche
quella
la terapia
terapia e d
ecidere co
nsapevolmente d
nterromperla, iin
n ttutte
utte lle
e ffasi
asi d
ella vi
ta, a
nche iin
nq
uella
terminale”.
terminale”.
• La
della
Corte
dii C
Cassazione
espressione
dii u
un
orientamento
ormai
costante
La citata
citata sentenza
sentenza d
e lla C
orte d
assazione – e
spressione d
n o
rientamento o
rmai co
stante –
principi
già
sanciti
altri
ordinamenti
europei
ed
adottata
dalla
Corte
dii
iindica
ndica p
rincipi g
ià llegislativamente
egislativamente sa
nciti iin
n a
ltri o
rdinamenti e
uropei e
d a
dottata d
a ll a C
orte d
Strasburgo
dalla
Corte
Suprema
degli
Stati
Uniti.
St
rasburgo e d
a ll a C
orte Su
prema d
egli St
ati U
niti.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
1
(4/6)
(4/6)
N
ota Bene
Bene
Nota
L'
accanimento terapeutico
terapeutico
L'accanimento
rattamenti sa
nitari ch
e ri
sultano iinefficaci
nefficaci iin
n re
lazione a
ll'obiettivo, a
• co
nsiste n
ell'esecuzione d
consiste
nell'esecuzione
dii ttrattamenti
sanitari
che
risultano
relazione
all'obiettivo,
er iill p
aziente, iin
n cu
'eccezionalità d
ei me
zzi
cu
a ggi un ge u
na p
articolare so
fferenza p
cuii si aggiunge
una
particolare
sofferenza
per
paziente,
cuii ll'eccezionalità
dei
mezzi
gli o
biettivi d
ella co
ndizione sp
ecifica.
a
doperati ri
sulta a
ll’evidenza sp
roporzionata a
adoperati
risulta
all’evidenza
sproporzionata
agli
obiettivi
della
condizione
specifica.
er lla
ag
uarigione o u
tile so
lo a
du
np
rolungamento
• Pe
si nei
n ei q
uali lla
a tterapia
erapia si ri
vela iinutile
nutile p
Perr i ca
casi
quali
rivela
per
guarigione
utile
solo
ad
un
prolungamento
na d
iscussione su
ll'opportunità d
spendere d
elle cu
re
p
enoso d
ella vi
ta d
lcuni me
si, si a
pre u
penoso
della
vita
dii a
alcuni
mesi,
apre
una
discussione
sull'opportunità
dii so
sospendere
delle
cure
lato.
o
rmai so
lo d
olorose e
do
nerose p
er iill ma
ormai
solo
dolorose
ed
onerose
per
malato.
ssere a
ccompagnata d
au
na tterapia
erapia d
el d
olore, a
• L
a sospensione
sospensione d
re iinutili
nutili ttuttavia
uttavia d
eve e
La
dii cu
cure
deve
essere
accompagnata
da
una
del
dolore,
all
in ale d
el p
aziente.
eriodo d
bbandono e so
ffine
ine di
di e
vitare u
np
fferenza ffinale
evitare
un
periodo
dii a
abbandono
sofferenza
del
paziente.
sti d
ell'arroganza tterapeutica,
erapeutica,
erapeutico, ch
ep
uò a
• IIll c.
d. accanimento
accanimento tterapeutico,
ssumere lle
ep
erigliose ve
c.d.
che
può
assumere
perigliose
vesti
dell'arroganza
rofilo ci
vile co
nsiste iin
nu
na
ngrediente d
o
ltre ad
ad e
ssere p
ossibile iingrediente
ndotte d
ato, so
tto iill p
oltre
essere
possibile
dii co
condotte
dii re
reato,
sotto
profilo
civile
consiste
una
v. (ve
di C
ass. C
iv., Sez.
Sez. III,
III, 9
ell a d
iligenza d
vi
olazione p
ervicace d
ll'art. 1
176, IIII c.
d. ci
violazione
pervicace
della
diligenza
dii cu
cuii a
all'art.
1176,
c.,, co
cod.
civ.
(vedi
Cass.
Civ.,
847 - "Violazione
"Violazione d
el d
overe d
'informare e ri
ffebbraio
ebbraio 2
2010,
01 0, n
n.. 2
2847
del
dovere
d'informare
risarcimento
sarcimento d
del
el d
danno")
anno")
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
1
(5/6)
(5/6)
giovedì 14 novembre 13
N
ota Bene
Bene
Nota
alle cure
cure palliative
palliative
D
iritto del
del malato
malato alle
Diritto
condo lla
ad
efinizione d
ell’Organizzazione mo
nd ia le d
ella sa
nità, si o
ccupano iin
n
• L
e Cure
Cure Pa
lliative, se
Le
Palliative,
secondo
definizione
dell’Organizzazione
mondiale
della
sanità,
occupano
otale d
ei p
azienti co
lpiti d
au
na ma
lattia ch
en
on ri
sponde p
iù a ttrattamenti
rattamenti sp
ecifici
ma
niera a
ttiva e ttotale
maniera
attiva
dei
pazienti
colpiti
da
una
malattia
che
non
risponde
più
specifici
voluzione è lla
a mo
rte.
e lla
a cui
cui d
iretta e
diretta
evoluzione
morte.
ure Pa
lliative è q
ue ll o d
stenere lla
a ffamiglia
amiglia d
el ma
lato e d
gliorare iill p
iù
• L
o scopo
scopo d
e ll e C
Lo
delle
Cure
Palliative
quello
dii so
sostenere
del
malato
dii mi
migliorare
più
ta d
el la p
ersona iinguaribile.
nguaribile.
p
ossibile lla
aq
ualità d
possibile
qualità
dii vi
vita
della
persona
5 ma
rzo 2
010 ttutela
utela iill d
iritto d
el ci
ttadino a
da
ccedere a
ll e C
ure Pa
lliative e a
l la
• L
a Legge
L egg e 3
8d
el 1
La
38
del
15
marzo
2010
diritto
del
cittadino
ad
accedere
alle
Cure
Palliative
alla
tterapia
erapia d
el d
olore.
del
dolore.
n go no d
efinite d
al la n
uova n
ormativa co
me “l
'insieme degli
degli interventi
interventi
• L
e cure
cure p
alliative ve
Le
palliative
vengono
definite
dalla
nuova
normativa
come
“l'insieme
ed assistenziali,
assistenziali, rivolti
rivolti sia
sia alla
alla persona
persona malata
malata sia
sia al
al suo
suo nucleo
nucleo
te
rapeutici, d
iagnostici ed
terapeutici,
diagnostici
alla cura
cura attiva
attiva e totale
totale dei
dei pazienti
pazienti la
la cui
cui malattia
malattia di
di base,
base, caratterizzata
caratterizzata
fa
miliare, fi
nalizzati alla
familiare,
finalizzati
evoluzione e da
da una
una prognosi
prognosi infausta,
infausta, non
risponde più
più a trattamenti
trattamenti
non risponde
d
au
n'inarrestabile evoluzione
da
un'inarrestabile
s
pecifici".
specifici".
• I titolari
titolari d
tale d
iritto so
no ttutti
utti i ma
lati e n
on so
lo e
de
sclusivamente q
ap
atologia
uei so
ggetti a
ffetti d
dii tale
diritto
sono
malati
non
solo
ed
esclusivamente
quei
soggetti
affetti
da
patologia
tterminale
erminale ,,come
come lla
a llettera
ettera d
ella llegge
e gg e p
otrebbe iindurre
ndurre a p
ensare (i
l la
ferimento è o
vviamente a
della
potrebbe
pensare
(ill ri
riferimento
ovviamente
alla
p
rognosi iinfausta
nfausta e
da
lla re
frattarietà d
ella ma
lattia ri
spetto a q
ualsiasi iintervento
rato a
l la
ntervento me
dico mi
prognosi
ed
alla
refrattarietà
della
malattia
rispetto
qualsiasi
medico
mirato
alla
su
a guarigione).
guarigione). Ed iinvero,
nvero, o
g gi a
ppare co
nfermato ch
e lla
ad
elimitazione iintrodotta
uova
ntrodotta d
al la n
sua
oggi
appare
confermato
che
delimitazione
dalla
nuova
n
ormativa è d
ettata so
ltanto d
a ll a n
ecessità d
dentificare u
na
mbito d
egl i
ecializzazione d
normativa
dettata
soltanto
dalla
necessità
dii “i
“identificare
un
ambito
dii sp
specializzazione
degli
iinterventi
nterventi tterapeutici,diagnostici
erapeutici,diagnostici e
da
ssistenziali, se
nza ci
rcoscrivere ll'accesso
'accesso a d
eterminate
ed
assistenziali,
senza
circoscrivere
determinate
ca
tegorie d
lati, n
é llimitare
imitare i ttempi
empi o lle
e ffasi
asi p
atologiche d
ccesso”:è, iinfatti,
ntesa
nfatti, lla
a st
essa IIntesa
categorie
dii ma
malati,
né
patologiche
dii a
accesso”:è,
stessa
ra
ggiunta ttra
ra iill G
overno, lle
eR
egioni e lle
e Pro
vincie a
utonome d
0 12
raggiunta
Governo,
Regioni
Provincie
autonome
dii T
Trento
Bolzano
25
2012
rento e Bo
lzano iill 2
5 lluglio
ug li o 2
ap
revedere iill d
iritto d
'accesso a
lle cu
re p
alliative p
er q
ualsiasi p
nico e
d
prevedere
diritto
d'accesso
alle
cure
palliative
per
qualsiasi
patologia
ad
andamento
cronico
ed
atologia a
da
ndamento cro
e
volutivo d
urante ttutto
utto iill su
od
ecorso, ve
nendo co
sì iincontro
ncontro a
lle ri
sultanze e
merse n
ell a p
iù re
cente
evolutivo
durante
suo
decorso,
venendo
così
alle
risultanze
emerse
nella
più
recente
lletteratura
etteratura me
dica, ch
e iindicano
ndicano co
me se
mpre p
iù o
pportuno u
na
pproccio p
recoce a
lle cu
re
medica,
che
come
sempre
più
opportuno
un
approccio
precoce
alle
cure
p
alliative p
er i lloro
oro ri
svolti p
ositivi, n
on so
lo su
l la q
ualità d
ella vi
ta, ma a
nche su
lla su
a st
essa d
urata.
palliative
per
risvolti
positivi,
non
solo
sulla
qualità
della
vita,
anche
sulla
sua
stessa
durata.
• Queste
Queste cure
cure possono
possono essere
effettuate:
es ser e e
ffettuate:
presso st
rutture di
• presso
strutture
ricovero
dedicate:
“Hospice”
ed
“Unità
ospedaliere
dii C
Cure
di ri
covero d
edicate: “H
ospice” e
d “U
nità o
spedaliere d
ure
Palliative” (U
Palliative”
(UOCP);
OCP);
presso iill domicilio
domicilio d
’Ospedalizzazione D
el la p
ersona ttramite
ramite ll’Ospedalizzazione
omiciliare p
er lle
eC
ure Pa
lliative
• presso
della
persona
Domiciliare
per
Cure
Palliative
(ODCP) e ll’Assistenza
ntegrata (AD
I) me
diante iill vo
’Assistenza D
omiciliare IIntegrata
ucher so
cio-sanitario.
(ODCP)
Domiciliare
(ADI)
mediante
voucher
socio-sanitario.
ccedere a
ntattare iill Me
dico d
er lle
eC
ure
rvizi, è p
ossibile co
amiglia, lle
e St
rutture p
• Pe
Perr a
accedere
aii se
servizi,
possibile
contattare
Medico
dii ffamiglia,
Strutture
per
Cure
Pa
lliative, i Se
rvizi AD
ell’ASL d
sidenza
Palliative,
Servizi
ADII d
dell’ASL
dii re
residenza
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
1
(6/6)
(6/6)
giovedì 14 novembre 13
Nota Bene
Bene
Nota
nel dibattito
dibattito sulla
sulla fine
fine della
della vita.
vita.
3. L
'etica dell'accompagnamento
dell'accompagnamento nel
3.
L'etica
volgono ma
ggiormente a q
u el le p
ersone ch
ep
iù d
utte so
no e
sposte a
e cure
cure p
alliative si ri
• L
Le
palliative
rivolgono
maggiormente
quelle
persone
che
più
dii ttutte
sono
esposte
all
lattia, e ttra
ra lle
eq
uali sa
rà q
u ind i p
iù ffrequente
requente ri
scontrare iill d
esiderio d
orre
d
olore iintenso
ntenso d
ella ma
dolore
della
malattia,
quali
sarà
quindi
più
riscontrare
desiderio
dii p
porre
ta co
me ve
ra e p
ropria vi
ffine
ine alla
a lla p
ropria vi
ad
scita d
alla so
fferenza.
propria
vita
come
vera
propria
via
dii u
uscita
dalla
sofferenza.
vviamente, ll'importanza
'importanza d
me "a
lternativa p
ossibile". È
• C
iò n
on co
ntraddice, o
elle cu
re p
alliative co
Ciò
non
contraddice,
ovviamente,
delle
cure
palliative
come
"alternativa
possibile".
ueste p
ersone ch
e ll'approccio
'approccio p
velarsi ffondamentale,
ondamentale, lliberando
iberando lla
a
a
nzi, proprio
proprio p
er q
alliativo p
uò ri
anzi,
per
queste
persone
che
palliativo
può
rivelarsi
el la a
lternativa se
morire».
p
ersona d
al co
stringimento d
cca ttra
ra iill «
vivere»,soffrendo, o iill «
persona
dal
costringimento
della
alternativa
secca
«vivere»,soffrendo,
«morire».
guardo a q
uesti ca
si, lle
ronte
• Ed è p
roprio co
n ri
e cu
re p
alliative p
ossono se
nz’altro ra
ppresentare iill ffronte
proprio
con
riguardo
questi
casi,
cure
palliative
possono
senz’altro
rappresentare
ssa iin
na
tto d
na ve
ra e p
radizionale
a
vanzato p
er lla
a me
ropria ri
voluzione ri
spetto a
ll’etica me
dica ttradizionale
avanzato
per
messa
atto
dii u
una
vera
propria
rivoluzione
rispetto
all’etica
medica
el q
uale mo
lto si p
ad
ignità
e
d essere
essere iill co
ntesto n
uò ffare
are p
erché si
ap
reservata, iill p
iù p
ossibile, lla
ed
contesto
nel
quale
molto
può
perché
sia
preservata,
più
possibile,
dignità
lo a
lla co
ndizione d
a
lla ffine
ine d
ella vi
ta, ma so
niugare ll’impegno
’impegno p
er iill so
llievo d
ella so
alla
della
vita,
solo
alla
condizione
dii co
coniugare
per
sollievo
della
sofferenza
fferenza
co
n ilil ri
conoscimento d
elle va
lutazioni d
el ru
olo iimprescindibile
mprescindibile d
el ma
lato, iill q
uale va co
nsiderato
con
riconoscimento
del
ruolo
delle
valutazioni
del
malato,
quale
considerato
u
nico llegittimo
egittimo g
ell a q
ualità d
ella su
a vi
ta.
unico
giudice
della
sua
sofferenza
della
qualità
della
sua
vita.
iudice d
ella su
a so
fferenza e d
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
6
(1/4)
(1/4)
giovedì 14 novembre 13
Caso Welby:
Welby:
elby era af
affetto
fetto da un gravissimo stato morboso degenerativo, clinicamente
• Piergiorgio W
Welby
d
iagnosticato q
uale ‘‘distrofia
distrofia ffascioscapolomerale’.
ascioscapolomerale’.
diagnosticato
quale
ra a
ssicurata e
sclusivamente p
er me
zzo d
el re
spiratore a
utomatico a
ua le
a sua
sua sopravvivenza
sopravvivenza e
• L
La
era
assicurata
esclusivamente
per
mezzo
del
respiratore
automatico
all q
quale
nd
all ’a nno 1
99 7.
e
ra stato
stato co
llegato si
era
collegato
sin
dall’anno
1997.
raticati su
lla su
a p
ersona n
on e
rano iin
n g
rado d
rrestare iin
n a
lcun mo
do iill
• I trattamenti
trattamenti sa
nitari p
sanitari
praticati
sulla
sua
persona
non
erano
grado
dii a
arrestare
alcun
modo
lattia, a
vendo, q
u ind i, q
ual e u
nico sco
po q
u e l lo d
el ttempo
empo ll’ineludibile
’in el ud ibi le e
ifferire n
d
ecorso d
ella ma
decorso
della
malattia,
avendo,
quindi,
quale
unico
scopo
quello
dii d
differire
nel
mplicemente p
rolungando lle
e ffunzioni
unzioni e
iologica
ssenziali a
lla so
pravvivenza b
ce
rto e
sito iinfausto,
nfausto, se
certo
esito
semplicemente
prolungando
essenziali
alla
sopravvivenza
biologica
ato p
atologico iin
n cu
rsava.
e
d ilil g
ravissimo st
elby ve
ed
gravissimo
stato
patologico
cuii W
Welby
versava.
el su
o g
rave e so
rreversibilmente
lattia, iin
n ffase
ase iirreversibilmente
• W
n co
nsiderazione d
elby, iin
fferto st
ato d
Welby,
considerazione
del
suo
grave
sofferto
stato
dii ma
malattia,
ssere st
ato d
ebitamente iinformato
ri st
ad i d
ropri me
dici iin
n o
rdine a
tterminale,
erminale, d
o po e
nformato d
ai p
dopo
essere
stato
debitamente
dai
propri
medici
ordine
aii va
vari
stadi
dii
evoluzione della sua patologia, nonché in merito ai trattamenti sanitari che gli venivano
iedeva a
dico d
so
mministrati, ch
al q
ual e e
ra p
rofessionalmente a
ssistito, d
on e
ssere
somministrati,
chiedeva
all me
medico
dal
quale
era
professionalmente
assistito,
dii n
non
essere
u
lteriormente so
ttoposto a
lle tterapie
erapie d
stentamento ch
e e
rano iin
n a
tto e d
cevere a
ssistenza
ulteriormente
sottoposto
alle
dii so
sostentamento
che
erano
atto
dii ri
ricevere
assistenza
so
lamente p
er llenire
enire lle
isiche.
e so
fferenze ffisiche.
solamente
per
sofferenze
• IIn
n particolare,
particolare, W
rocedesse a
istacco d
ell’apparecchio d
ntilazione, so
tto
elby ch
iedeva ch
e si p
Welby
chiedeva
che
procedesse
all d
distacco
dell’apparecchio
dii ve
ventilazione,
sotto
se
dazione.
sedazione.
• T
uttavia, ilil medico
medico o
ssumendo d
on p
oter d
ar se
guito
pponeva u
n ri
fiuto a
lle ri
chiesta d
elby, a
Tuttavia,
opponeva
un
rifiuto
alle
richiesta
dii W
Welby,
assumendo
dii n
non
poter
dar
seguito
a
lla vo
lontà e
spressa d
uali si ri
teneva a
stretto.
al p
aziente, iin
n co
nsiderazione d
e gli o
bb l i g h i a
alla
volontà
espressa
dal
paziente,
considerazione
degli
obblighi
aii q
quali
riteneva
astretto.
• D
alchè, d
opo u
deva co
stretto a ri
volgersi a
l la
Dii ttalchè,
dopo
una
all Pre
Presidente
della
Repubblica,
Welby
vedeva
costretto
rivolgersi
alla
na llettera
ettera a
sidente d
ell a R
epubblica, W
elby si ve
ma
gistratura, a
ttraverso un
er e 7
00 c.
p.c., vo
lto a
d o
ttenere iill
magistratura,
attraverso
“ricorso
d’urgenza,
ex
art.
669
700
c.p.c.,
volto
ad
ottenere
un “ri
corso d
’urgenza, e
x a
rt. 6
69 tter
d
istacco d
el re
spiratore a
distacco
del
respiratore
artificiale
sotto
sedazione
rtificiale so
tto se
dazione tterminale.
erminale.
el ri
corso i llegali
eg ali d
asavano lla
a ri
chiesta su
fiuto d
elle cu
re, ffondato
ondato su
ll’articolo 3
2d
e ll a
• N
Nel
ricorso
dii W
Welby
basavano
richiesta
sull ri
rifiuto
delle
cure,
sull’articolo
32
della
el b y b
utodeterminazione d
ell’individuo p
ure ri
conosciuto d
all’art.13
C
ostituzione iitaliana.,
taliana., e su
Costituzione
sull d
diritto
dii a
autodeterminazione
dell’individuo
pure
riconosciuto
dall’art.13
iritto d
d
e lla C
arta C
ostituzionale.
della
Carta
Costituzionale.
6d
icembre 2
00 6, d
ichiarava iill ri
nammissibile,
• IIll giudice,
giudice, co
no
rdinanza d
con
ordinanza
depositata
16
dicembre
2006,
dichiarava
ricorso
dii W
Welby
epositata iill 1
corso d
elby iinammissibile,
riconoscendo, tuttavia, l’esistenza di un diritto soggettivo, garantito dall’articolo 32 della
C
Costituzione,
ostituzione, d
dii ri
richiedere
della
ella tterapia
erapia me
medica,
dica, a
anche
se,, co
contrariamente
quanto
uanto
chiedere ll’interruzione
’interruzione d
nche se
ntrariamente a q
ri
riconosciuto,
conosciuto, llo
o ri
riteneva
privo
dii ttutela
giuridica.
iuridica.
teneva p
rivo d
utela g
Mancava,
secondo
giudice,
nel
sistema
giuridico
una
normativa
specifica
atta
• Ma
ncava, se
stema g
iuridico iitaliano
taliano u
ecifica a
tta a
condo iill g
iudice, n
el si
na n
ormativa sp
regolamentare
decisioni
dii ffine
vita
un
contesto
clinico.
re
golamentare lle
ed
nu
n co
ntesto cl
inico.
ecisioni d
ine vi
ta iin
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
6
(2/4)
(2/4)
giovedì 14 novembre 13
cura d
e lla R
epubblica d
oma, ttitolare
itolare d
zione d
iretta n
ei p
rocedimento ci
vile
• T
ant’è ch
e lla
a Pro
Tant’è
che
Procura
della
Repubblica
dii R
Roma,
dii a
azione
diretta
nei
procedimento
civile
roponeva re
clamo a
vverso lla
a d
ecisione d
el T
ribunale ci
vile d
iinstaurato
nstaurato d
a Pi
ergiorgio W
elby, p
da
Piergiorgio
Welby,
proponeva
reclamo
avverso
decisione
del
Tribunale
civile
dii
R
oma p
erchè ‘ a
da u
na p
alese co
ntraddizione’.
ffetta da
Roma
perchè
affetta
una
palese
contraddizione’.
a Pro
cura ‘‘ilil vi
zio llogico
ogico d
consisteva n
el ffatto
atto ch
e iill g
iudice ‘‘dalla
dalla
• Ed iinvero,
nvero, secondo
secondo lla
ell’ord
rdiinanza’ consisteva
Procura
vizio
dell’ordinanza’
nel
che
giudice
el n
ostro o
ccanimento tterapeutico
siste u
condo cu
rdiinamento e
rd
nd
ivieto d
erapeutico
p
remessa (co
rretta) se
premessa
(corretta)
secondo
cuii n
nel
nostro
ordinamento
esiste
un
divieto
dii a
accanimento
e
du
n co
rrelativo d
iritto d
retenderne lla
a ce
ssazione, p
erviene a u
na co
nclusione (d
el ttutto
utto e
rronea)
ed
un
correlativo
diritto
dii p
pretenderne
cessazione,
perviene
una
conclusione
(del
erronea)
on p
uò e
ssere ttutelato
utelato a ca
n se
p
er cui
cui q
uesto d
iritto n
usa d
ella ma
ncata d
efinizione , iin
de n
ormativa,
per
questo
diritto
non
può
essere
causa
della
mancata
definizione
sede
normativa,
ggettivo o e
siste o
d
elle su
e mo
dalità a
ttuative’ (…). A ttal
al ri
guardo lla
a Pro
cura a
ffermava‘ iill d
iritto so
delle
sue
modalità
attuative’
riguardo
Procura
affermava‘
diritto
soggettivo
esiste
n
on e
siste; se esiste
esiste , n
on p
otrà n
on e
ssere ttutelato,
utelato, iincorrendo
ncorrendo a
ltrimenti ll’organo
’organo d
iust
stiizia iin
nu
n
non
esiste;
non
potrà
non
essere
altrimenti
dii g
giustizia
un
iinammissibile
nammissibile n
on lliquet,
asciar
se
nza ri
sposta u
na p
retesa, g
iquet, co
n e
ffetto d
iuridicamente
non
con
effetto
dii llasciar
senza
risposta
una
pretesa,
giuridicamente
ri
conosciuta a
lla st
el p
regua d
ondamentali p
rinci
cip
pi iindicati
ndicati d
allo st
esso G
iudice n
rovvedimento
riconosciuta
alla
stregua
dii ffondamentali
principi
dallo
stesso
Giudice
nel
provvedimento
iimpugnato’.
mpugnato’. D
ispone iin
n ttal
al se
nso ll’art.2
’art.2 C
ossono a
gire iin
ost. (‘
’tutti p
ng
iudizio p
er lla
a ttutela
utela d
ei d
iritti e
Dispone
senso
Cost.
(‘’tutti
possono
agire
giudizio
per
dei
diritti
nteressi llegittimi’’)
egittimi’’) (…) ‘‘Peraltro,
Peraltro, so
vente è llo
o st
esso llegislatore
egislatore a llasciare
iurisprudenza
d
egli iinteressi
asciare a
lla g
degli
sovente
stesso
alla
giurisprudenza
rotezione d
lla
a sp
ecificazione d
el d
iritto, so
prattutto co
n ri
guardo a
lla p
eni so
ggetti a ca
mbiamenti
specificazione
del
diritto,
soprattutto
con
riguardo
alla
protezione
dii b
beni
soggetti
cambiamenti
sterni, p
er lla
a ca
pacità d
tuazioni co
ncrete
dipendenti d
a ffattori
attori e
ella g
iurisprudenza d
dattare a
lle si
dipendenti
da
esterni,
per
capacità
della
giurisprudenza
dii a
adattare
alle
situazioni
concrete
ost
a
princi
cip
pi d
ase ri
nvenibili n
ella C
stiituzione o n
ei p
rinci
cip
pi ffondamentali
ondamentali , o
vvero n
ei vi
ncoli
aii principi
dii b
base
rinvenibili
nella
Costituzione
nei
principi
ovvero
nei
vincoli
munitario o d
nternazionali’ .
d
erivanti d
all’ord
rdiinamento co
a gl i o
bblighi iinternazionali’
derivanti
dall’ordinamento
comunitario
dagli
obblighi
iù ch
e ce
rto d
• N
el ffrattempo
rattempo W
ell’esistenza d
el su
o d
iritto a
ll’autodeterminazione, e d
elby, p
ata
Nel
Welby,
più
che
certo
dell’esistenza
del
suo
diritto
all’autodeterminazione,
data
ll’impossibilità
’impossibilità d
n ll’assenso
’assenso d
el g
iudice, d
ecideva d
roseguire n
accare iill re
spiratore co
el su
o
dii st
staccare
respiratore
con
del
giudice,
decideva
dii p
proseguire
nel
suo
avendo
un
medico
anestesista
disponibile
venir
alle
sue
esigenze.
iintento,
ntento, a
vendo ttrovato
isponibile a ve
nir iincontro
ncontro a
lle su
ee
sigenze.
rovato u
n me
dico a
nestesista d
difatti,
dott.
Riccio,
recava
presso
dii W
Welby
giorno
18
dicembre
• Ed
ifatti, IlIl medico,
medico, d
cava p
resso ll’abitazione
’abitazione d
iorno 1
ott. Mario
Mario R
iccio, si re
elby iill g
8d
icembre
2006,
per
accertare
della
patologia
per
raccogliere
volontà
del
paziente,
che
2
0 06, p
er a
ccertare ll’evoluzione
atologia e p
er ra
’evoluzione d
el la p
ccogliere lle
e vo
lontà d
el p
aziente, ch
e
co
nfermava, a
ncora u
na vo
lta, d
ler e
ssere se
dato e st
accato d
al re
spiratore a
rtificiale .
confermava,
ancora
una
volta,
dii vo
voler
essere
sedato
staccato
dal
respiratore
artificiale
• D
ue g
iorni d
opo iill me
dico ch
iedeva a W
er ll’ennesima
’ennesima e
du
ltima vo
lta lla
a co
nferma d
ella su
a
Due
giorni
dopo
medico
chiedeva
Welby
per
ed
ultima
volta
conferma
della
sua
el b y p
vo
lontà, q
uin di , o
ttenuta lla
a co
nferma, p
rocedeva p
dazione d
el p
aziente e
bito d
op o, a
volontà,
quindi,
ottenuta
conferma,
procedeva
prima
alla
sedazione
del
paziente
e,, su
subito
dopo,
all
rima a
lla se
d
istacco d
el ve
ntilatore a
utomatico,
distacco
del
ventilatore
automatico,
• L
a mo
rte, come
come a
ferto me
dico-legale, so
ell’arco d
zz’ora, p
er a
rresto
La
morte,
afferma
referto
medico-legale,
sopraggiungeva
nell’arco
dii me
mezz’ora,
per
arresto
praggiungeva n
fferma iill re
ca
rdiocircolatorio d
cardiocircolatorio
dovuto
ad
una
respiratoria,
da
attribuire
unicamente
alla
spiratoria, d
aa
ttribuire u
nicamente a
lla
ovuto a
du
na iirreversibile
rreversibile iinsufficienza
nsufficienza re
iimpossibilità
mpossibilità d
dii W
Welby
dii ve
ventilare
meccanicamente
maniera
spontanea,
causa
della
gravissima
ontanea, a ca
usa d
e lla g
ravissima
ntilare me
el by d
ccanicamente iin
n ma
niera sp
distrofia
muscolare
da
cuii llo
stesso
era
affetto.
d
istrofia mu
scolare d
a cu
o st
esso e
ra a
ffetto.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
6
(3/4)
(3/4)
giovedì 14 novembre 13
e si a
pre lla
a ffase
ase cru
ciale re
lativa a
conoscimento d
el d
iritto iin
n
proprio d
opo lla
a mo
rte d
elby ch
• È proprio
dopo
morte
dii W
Welby
che
apre
cruciale
relativa
all ri
riconoscimento
del
diritto
q
uestione.
questione.
ntrario d
ella ma
gistratura, ttutto
utto ffaceva
aceva ri
tenere ch
e iill
• At
tesa lla
a legislazione
legislazione e
saminata e iill p
arere co
Attesa
esaminata
parere
contrario
della
magistratura,
ritenere
che
ato co
ndannato.
d
ott. Riccio
Riccio sarebbe
sarebbe st
dott.
stato
condannato.
rocedimento ch
e si a
pre su
lla co
ndotta d
el me
dico è q
u ell o d
ell’Ordine d
ei me
dici d
• T
uttavia, iill primo
primo p
Tuttavia,
procedimento
che
apre
sulla
condotta
del
medico
quello
dell’Ordine
dei
medici
dii
iccio a
ppartiene; g
lementi p
resi iin
n co
nsiderazione so
no d
ue , d
au
n llato
ato lla
a vo
lontà
C
remona, a cu
Cremona,
cuii R
Riccio
appartiene;
glili e
elementi
presi
considerazione
sono
due,
da
un
volontà
on e
quivocabile” d
el p
aziente “p
erfettamente iin
n g
rado d
ntendere e vo
lere e d
“ch
iara, d
ecisa e n
“chiara,
decisa
non
equivocabile”
del
paziente
“perfettamente
grado
dii iintendere
volere
dii
nsapevole d
ella co
nseguenza d
el so
praggiungere d
ella mo
rte”; d
all’altro
e
sprimersi” e “p
ienamente co
esprimersi”
“pienamente
consapevole
della
conseguenza
del
sopraggiungere
della
morte”;
dall’altro
on h
a so
mministrato ffarmaci
armaci o a
ltre so
stanze a
tte a d
eterminare lla
a mo
rte” e
iill ffatto
atto che
che l’anestesista
l’anestesista “n
“non
ha
somministrato
altre
sostanze
atte
determinare
morte”
erminale è ri
sultata “p
er p
osologia d
armaci, mo
dalità e ttempi
empi d
mministrazione,
ch
e lla
a se
dazione tterminale
che
sedazione
risultata
“per
posologia
dii ffarmaci,
modalità
dii so
somministrazione,
rotocolli”.
iin
n linea
linea co
nin
ormali p
con
normali
protocolli”.
• Per questi motivi la Commissione disciplinare dell’ordine dei medici di Cremona dispone
so, ttramite
ramite u
np
rovvedimento d
atato 1 ffebbraio
ebbraio 2
0 07.
ll’archiviazione
’archiviazione d
el ca
del
caso,
un
provvedimento
datato
2007.
el se
condo p
rocedimento, iin
n se
de p
enale, lla
a Pro
cura d
el la R
epubblica d
oma g
iu ng e a
du
ne
sito
• N
Nel
secondo
procedimento,
sede
penale,
Procura
della
Repubblica
dii R
Roma
giunge
ad
un
esito
mo
lto simile
simile a q
ue l l o d
ell’ordine d
ei me
dici, co
n ri
chiesta d
rchiviazione d
el ca
so.
molto
quello
dell’ordine
dei
medici,
con
richiesta
dii a
archiviazione
del
caso.
• L
a conclusione
conclusione si b
asa su
ll’esito d
ella co
nsulenza me
dicolegale, ch
e e
sclude q
ualsiasi n
esso ttra
ra lla
a
La
basa
sull’esito
della
consulenza
medicolegale,
che
esclude
qualsiasi
nesso
se
dazione e
d iill d
ecesso d
el p
aziente, iindicando
ndicando q
u al e u
nica ca
spiratoria
usa d
rte ll’insufficienza
’insufficienza re
sedazione
ed
decesso
del
paziente,
quale
unica
causa
dii mo
morte
respiratoria
re
lativa a
lla ma
lattia.
relativa
alla
malattia.
• T
uttavia, la
la ri
chiesta d
rchiviazione a
vanzata d
alla Pro
cura vi
er lle
e iindagini
n dag in i
ene ri
gettata d
al g
iudice p
Tuttavia,
richiesta
dii a
archiviazione
avanzata
dalla
Procura
viene
rigettata
dal
giudice
per
p
reliminari d
oma ch
e ri
chiede iill ri
nvio a g
iudizio p
er iill me
dico R
condo iill G
IP, d
preliminari
dii R
Roma
che
richiede
rinvio
giudizio
per
medico
Riccio,
colpevole,
secondo
GIP,
dii
iccio, co
lpevole, se
a
ver co
mmesso iill re
ato d
micidio d
el co
nsenziente, p
revisto d
en ale .
aver
commesso
reato
dii o
omicidio
del
consenziente,
previsto
dall’articolo
579
del
codice
penale.
all’articolo 5
79 d
el co
dice p
• IIll p
rocedimento, ttuttavia,
uttavia, si co
nclude n
el lluglio
u gli o 2
007 co
nu
na se
rocedere n
ei
procedimento,
conclude
nel
2007
con
una
sentenza
dii n
non
procedere
nei
ntenza d
on lluogo
u og o a p
co
nfronti d
el me
iudice p
er ll’udienza
’udienza p
reliminare d
ettato
confronti
del
medico;
effetti,
giudice
per
preliminare
dii R
Roma,
attenendosi
all d
dettato
oma, a
ttenendosi a
dico; iin
n e
ffetti, iill g
costituzionale, me
taliano “nessuno
“nessuno p
uò e
ssere o
d u
n
costituzionale,
mette
che
nell’ordinamento
può
essere
obbligato
ad
un
tte iin
n lluce
uce ch
e n
ell’ordinamento iitaliano
bbligato a
rattamento sa
egge”, richiamando,
richiamando, p
determinato
sanitario
non
per
disposizione
dii llegge”,
peraltro,
13
eraltro, ll’art.
’art. 1
3
nitario se n
on p
d
eterminato ttrattamento
er d
isposizione d
”, desumendo da ciò il diritto
inviolabile”,
Cost., secondo il quale “la libertà personale è inviolabile
el G
IP, so
ttolineando ch
all’autodeterminazione
del
paziente
sovvertendo
motivazioni
del
GIP,
sottolineando
che
el p
aziente e so
e lla
a
all’autodeterminazione d
vvertendo lle
e mo
tivazioni d
ell a C
arta co
stituzionale, o
gerarchia
delle
del
diritto
contempla,
comunque,
prevalenza
della
Carta
costituzionale,
ovvero
onti d
el d
iritto co
ntempla, co
vvero
gerarchia d
elle ffonti
munque, lla
ap
revalenza d
iritto a d
isporre d
di
dettato
all ri
rispetto
delle
volontà
del
paziente
all d
diritto
disporre
del
proprio
corpo,
spetto d
elle vo
el p
roprio co
rpo,
di un
un d
ettato improntato
improntato a
lontà d
el p
aziente e a
anche
attraverso
rifiuto
delle
cure
mediche.
fiuto d
elle cu
re me
diche.
anche a
ttraverso iill ri
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
6
(4/4)
(4/4)
giovedì 14 novembre 13
noltre, ch
e iill d
iritto a
fiuto d
elle cu
re è co
nfermato a
nche
• L
a sentenza
sentenza d
ssoluzione a
fferma, iinoltre,
La
dii a
assoluzione
afferma,
che
diritto
all ri
rifiuto
delle
cure
confermato
anche
viedo, ch
e, “se
bbe ne n
on a
ncora iin
n vi
gore n
el n
ostro
d
all’articolo 5 d
el la C
onvenzione d
dall’articolo
della
Convenzione
dii O
Oviedo,
che,
“sebbene
non
ancora
vigore
nel
nostro
er iill g
n q
uanto e
pi
o
rdiinamento, va
rd
terio iinterpretativo
nterpretativo p
iudice, iin
nuncia p
rinci
cip
le co
munque q
uale cri
ordinamento,
vale
comunque
quale
criterio
per
giudice,
quanto
enuncia
principi
co
nformi a
lla n
ostra C
ost
stiituzione”.
conformi
alla
nostra
Costituzione”.
vile ch
e ri
fiutò ll’istanza
’istanza d
xa
rt.700 c.
p.c., me
tte iin
n
• IIll g
iudice p
e nal e, a
ntrario d
uello ci
elby, e
giudice
penale,
all co
contrario
dii q
quello
civile
che
rifiutò
dii W
Welby,
ex
art.700
c.p.c.,
mette
n ma
teria, ma vi è u
eraltro
lluce,
uce, iinoltre,
noltre, ch
e, si
n on e
siste llegislazione
egislazione iin
n d
ettato co
stituzionale, p
che,
si,, non
esiste
materia,
un
dettato
costituzionale,
peraltro
iurisprudenza co
stante. È, d
ase ch
e vi
e ne
iinterpretato
nterpretato d
a ll a C
orte a
ttraverso u
na g
unque, iin
nq
uesta ffase
dalla
Corte
attraverso
una
giurisprudenza
costante.
dunque,
questa
che
viene
ag
iurisprudenza d
np
articolare lle
e
iin
n ri
lievo, q
uale ca
usa g
iustificativa d
ell’assoluzione, lla
e lla C
onsulta, iin
rilievo,
quale
causa
giustificativa
dell’assoluzione,
giurisprudenza
della
Consulta,
particolare
elle cu
re è u
n
p
ronunce n
n. 4
5/65, 1
61/85, 4
71/90, 2
38/96, n
e iill d
iritto a
fiuto d
e lle q
uali si a
fferma ch
pronunce
nn.
45/65,
161/85,
471/90,
238/96,
nelle
quali
afferma
che
diritto
all ri
rifiuto
delle
cure
un
““diritto
nviolabile d
mmediatamente p
el n
ostro o
diritto iinviolabile
ella p
ersona, iimmediatamente
recettivo e
d e
fficace n
rdiinamento,
rd
della
persona,
precettivo
ed
efficace
nel
nostro
ordinamento,
ri
rientrante
entrante ttra
ra i va
valori
lori su
supremi
premi ttutelati
utelati a ffavore
avore d
dell’individuo”.
ell’individuo”.
• IIll giudice
giudice ri
conosce, co
me d
a ri
chiesta d
nvio a g
iudizio, ch
e iill co
mportamento d
el d
ott. R
iccio ri
entra
riconosce,
come
da
richiesta
dii ri
rinvio
giudizio,
che
comportamento
del
dott.
Riccio
rientra
n
e lla n
orma ch
ep
unisce ll’omicidio
el co
nsenziente (a
rt. 5
79 d
el co
dice p
enale), ma o
sserva, a
ltresì
’omicidio d
nella
norma
che
punisce
del
consenziente
(art.
579
del
codice
penale),
osserva,
altresì
ch
e lla
a co
ndotta d
el me
dico si è re
alizzata n
el co
ntesto d
na re
lazione tterapeutica
erapeutica e
uindi, so
tto lla
a
che
condotta
del
medico
realizzata
nel
contesto
dii u
una
relazione
e,, q
quindi,
sotto
co
pertura co
stituzionale d
el d
iritto d
el p
aziente d
fiutare ttrattamenti
rattamenti sa
nitari n
on vo
luti.
copertura
costituzionale
del
diritto
del
paziente
dii ri
rifiutare
sanitari
non
voluti.
• Pe
ali motivazioni,
motivazioni, iill d
ott. R
iccio ri
sultava n
on p
erseguibile, se
condo lla
a se
ntenza, p
erché h
a
Perr ttali
dott.
Riccio
risultava
non
perseguibile,
secondo
sentenza,
perché
ha
a
dempiuto a
du
nd
overe e
nq
uanto ttale,
ale, ri
entrava n
ella ca
usa d
on p
unibilità, co
sì co
me st
abilisce
adempiuto
ad
un
dovere
e,, iin
quanto
rientrava
nella
causa
dii n
non
punibilità,
così
come
stabilisce
ll’articolo
’articolo 5
1d
el co
dice p
ena le .
51
del
codice
penale.
• IlIl caso
tte iin
n luce
luce d
e gl i e
lementi ffondamentali,
ondamentali, p
oiché, d
a u
n llato,
ato, n
ell’iter g
iudiziario d
el
caso Welby
Welby me
mette
degli
elementi
poiché,
da
un
nell’iter
giudiziario
del
me u
n ma
gistrato a
bbia ch
iaramente me
sso iin
n lluce
uce ll’innegabile
’innegabile vu
oto n
ormativo
caso,
come
un
magistrato
abbia
chiaramente
messo
vuoto
normativo
caso, si nota
nota co
taliano; d
all’altro, lla
a se
ntenza ch
ea
ssolve iill me
dico e
videnzia ll’esistenza
’esistenza d
el d
iritto a
dell’ordinamento
dall’altro,
sentenza
che
assolve
medico
evidenzia
del
diritto
dell’ordinamento iitaliano;
diche, p
oiché e
sso n
on h
a b
isogno d
na n
orma, è d
irettamente o
perativo iin
n
rifiutare
cure
mediche,
poiché
esso
non
ha
bisogno
dii u
una
norma,
direttamente
operativo
rifiutare lle
e cu
re me
arantito.
quanto
diritto
costituzionalmente
garantito.
q
uanto d
iritto co
stituzionalmente g
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
6
7
(1/1)
(1/1)
giovedì 14 novembre 13
Eu
tanasia p
assiva c
onsentita nell’ordinamento
nell’ordinamento vigente
vigente
Eutanasia
passiva
consentita
e cu
re: se
condo p
arte d
ell a
• La
La c.
d. eutanasia
eutanasia p
assiva si so
stanzia n
ell'omettere o n
el so
spendere lle
c.d.
passiva
sostanzia
nell'omettere
nel
sospendere
cure:
secondo
parte
della
n ri
fiuto d
elle tterapie
erapie d
a p
arte d
el
dottrina lla
a e
utanasia p
assiva co
nsensuale a
ltro n
on è ch
e u
dottrina
eutanasia
passiva
consensuale
altro
non
che
un
rifiuto
delle
da
parte
del
p
aziente, ch
e ttrova
rova lla
a su
a llegittimità
egittimità n
el p
rincipio se
condo cu
i, sa
lvi i ca
si d
rattamenti sa
nitari
paziente,
che
sua
nel
principio
secondo
cui,
salvi
casi
dii ttrattamenti
sanitari
o
bbligatori, o
gni iintervento
ntervento su
ggetto d
eve ffondarsi
ondarsi su
o co
nsenso (vo
luntas a
egroti su
prema
obbligatori,
ogni
sull so
soggetto
deve
sull su
suo
consenso
(voluntas
aegroti
suprema
llex),
ex), principio
principio e
spressamente ri
conosciuto d
alla llegge
egge (a
rtt. 1
3 e 3
2 C
ost.; 1 ll.. 1
80/78 e 3
3 ll..
espressamente
riconosciuto
dalla
(artt.
13
32
Cost.;
180/78
33
8
33/78), e ch
ep
ertanto re
nde llecito
ecito iill co
mportamento d
el me
dico iill q
u ale , p
rendendo a
tto d
uesta
833/78),
che
pertanto
rende
comportamento
del
medico
quale,
prendendo
atto
dii q
questa
vo
lontà, interrompa
interrompa lle
e tterapie,
erapie, se
mpre ch
e si ve
rsi n
ella iipotesi
potesi iin
n cu
n so
ggetto a
llo st
a di o
volontà,
sempre
che
versi
nella
cuii u
un
soggetto
allo
stadio
tterminale
erminale si
a iin
ng
rado d
sprimere u
n co
nsenso va
lido.
sia
grado
dii e
esprimere
un
consenso
valido
• IIll ffondamento
ondamento d
uesto d
iritto a
lberga: si
utodeterminazione tterapeutica,
erapeutica,
dii q
questo
diritto
alberga:
sia
nel
principio
dii a
autodeterminazione
a n
el p
rincipio d
al co
mbinato d
isposto d
e gl i a
ostra C
arta C
ostituzionale); ch
en
el
(affermato
dal
combinato
disposto
degli
articoli
32
13
della
nostra
Carta
Costituzionale);
che
nel
(affermato d
rticoli 3
2e1
3d
e lla n
ell'uomo e
d a
l la q
a ri
ntracciare n
ell’l’articolo 2 d
el la
diritto
alla
dignità
dell'uomo
ed
alla
qualità
della
vita
da
rintracciare
nell’l’articolo
della
d
iritto a
lla d
ignità d
ualità d
ella vi
ta ( d
utela si
a lla
a vi
ta ch
e lla
ad
ra i d
iritti iinviolabili
nviolabili d
ell'uomo).
C
ostituzione ch
e ttutela
ignità d
e ll a p
ersona ttra
Costituzione
che
sia
vita
che
dignità
della
persona
diritti
dell'uomo).
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
2
(1/1)
(1/1)
giovedì 14 novembre 13
tato v
egetativo è una
Lo s
stato
vegetativo
condizione
clinica
caratterizzata
dalla
ripresa
della
veglia,
senza
contenuto
una co
ndizione cl
inica ca
ratterizzata d
alla ri
presa d
ella ve
glia, se
nza co
ntenuto
consapevolezza
dii sé e d
dell'ambiente
circostante.
di co
scienza e co
coscienza
nsapevolezza d
ell'ambiente ci
rcostante.
Molti
emergono
da
uno
stato
vegetativo
poche
settimane,
per
quelli
che
non
Mo
lti pazienti
pazienti e
mergono d
a u
no st
ato ve
getativo iin
n p
oche se
ttimane, ma p
er q
uelli ch
e n
on si
ri
prendono e
ntro 3
riprendono
entro
30
giorni
parla
dii st
stato
vegetativo
persistente
0g
iorni si p
arla d
ato ve
getativo p
ersistente (SVP).
L
ep
ossibilità d
Le
possibilità
dii re
recupero
dipendono
dall'entità
della
all ce
cervello
dall'età
del
paziente,
con
cupero d
ipe nd on o d
all'entità d
ella llesione
esione a
aziente, co
n lle
e
rvello e d
all'età d
el p
mi
gliori p
ossibilità d
migliori
possibilità
dii re
recupero
per
giovani
rispetto
agli
anziani.
cupero p
er i g
iovani ri
spetto a
gli a
nziani.
Escl
udono llo
o st
ato ve
Escludono
stato
vegetativo
presenza
dii se
segni
anche
minimi
dii p
percezione
cosciente
dii mo
motilità
getativo lla
ap
resenza d
g ni a
nche mi
nimi d
tilità
ercezione co
sciente o d
vo
lontaria, co
me u
volontaria,
come
una
risposta
riproducibiIe
un
comando
verbale
gestuale,
anche
all
na ri
sposta ri
producibiIe a u
n co
mando ve
nche llimitata
imitata a
rbale o g
estuale, a
se
mplice b
attito d
eg li o
cchi
semplice
battito
degli
occhi
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
4
5
(1/3)
(1/3)
giovedì 14 novembre 13
• L
’espressione st
ato ve
getativo p
ersistente,denominata a
nche si
ndrome a
pallica, ffu
u iintrodotto
ntrodotto q
uasi
L’espressione
stato
vegetativo
persistente,denominata
anche
sindrome
apallica,
quasi
escrivere i p
azienti a
ffetti d
ttrent’anni
rent’anni ffa
ad
a B.
Jennet e F
um p
er d
au
nd
istruzione iirreversibile
rreversibile d
ell a
da
B.Jennet
F.. Pl
Plum
per
descrivere
pazienti
affetti
da
un
distruzione
della
co
rteccia ce
rebrale e n
on d
el ttronco
ronco e
ncefalo.
corteccia
cerebrale
non
del
encefalo.
• L
e ca
use p
iù ffrequenti
requenti d
ello st
ato ve
getativo p
ersistente so
no: ttra
ra lle
e ca
use a
cute, i ttraumi
raumi cra
nici; ttra
ra
Le
cause
più
dello
stato
vegetativo
persistente
sono:
cause
acute,
cranici;
iù ra
re (2
5% d
el ttotale),
otale), lle
e ma
lattie d
egenerative d
el si
stema n
ervoso(ad e
sempio iill
q
uelle cro
niche, p
quelle
croniche,
più
rare
(25%
del
malattie
degenerative
del
sistema
nervoso(ad
esempio
mo
rbo d
zheimer).
morbo
dii Al
Alzheimer).
uesti p
azienti p
resenta u
n ri
sparmio d
elle ffunzioni
unzioni ve
getative, ttra
ra cu
a
• IIll quadro
quadro cl
inico d
clinico
dii q
questi
pazienti
presenta
un
risparmio
delle
vegetative,
cuii lla
tmo d
nno-veglia vi
e ne a
ncora ma
ntenuto. V
eng on o p
erse ttutte
utte lle
e
re
spirazione, a
nche se iill ri
respirazione,
anche
ritmo
dii so
sonno-veglia
viene
ancora
mantenuto.
Vengono
perse
periori (i
ntelligenza, co
scienza, llinguaggio,
inguaggio, ffunzioni
ormalmente, q
uesti
ffunzioni
unzioni co
rticali su
unzioni a
ffettive). N
corticali
superiori
(intelligenza,
coscienza,
affettive).
Normalmente,
questi
np
osizione ffetale,
etale, co
n iipertrofia
pertrofia sp
astica d
resentare
p
azienti g
iacciono iin
el le a
rti iinferiori
nferiori e p
ossono p
pazienti
giacciono
posizione
con
spastica
delle
arti
possono
presentare
me lla
a ma
sticazione.
mo
vimenti sp
ontanei co
movimenti
spontanei
come
masticazione.
mbrare p
ersino vi
gile, ma n
on h
a iin
n re
altà n
scienza. Q
uesto
• IIll paziente
paziente p
uò se
essun co
ntenuto d
può
sembrare
persino
vigile,
non
ha
realtà
nessun
contenuto
dii co
coscienza.
Questo
nche a
nni, ma lla
a ma
g gi or p
arte d
ei p
azienti d
ecede n
el p
rimo me
se.
st
ato p
uò durare
durare a
stato
può
anche
anni,
maggior
parte
dei
pazienti
decede
nel
primo
mese.
• G
andards d
laborazione iinternazionale
nternazionale p
er lla
ad
efinizione d
mpongono lla
ad
istinzione d
ei
Glili st
standards
dii e
elaborazione
per
definizione
dii SVP
SVP,, iimpongono
distinzione
dei
co
ncetti di
di persistenza
ermanenza.
persistenza e di p
permanenza.
concetti
riferisce so
lo a u
na co
ndizione d
assata e p
erdurante
• D
Difatti,
ifatti, mentre
mentre l’aggettivo
l’aggettivo p
persistente
ersistente si riferisce
solo
una
condizione
dii p
passata
perdurante
’irreversibilità.
d
disabilità
isabilità co
con
nu
un
n iincerto
ncerto ffuturo,
uturo, ll’aggettivo
’aggettivo permanente
permanente implica
implica ll’irreversibilità.
• Pu
ò dirsi
dirsi q
uindi ch
e q
ue lla d
Stato vegetativo
ersistente sia
vegetativo p
sia una
u na d
diagnosi,
iagnosi, me
mentre
ntre q
quella
ue lla d
dii Stato
Stato
Può
quindi
che
quella
dii Stato
persistente
rmanente si
a una
una prognosi.
prognosi. (d
Vegetativo
Vegetativo Pe
Permanente
sia
(distinzione
elaborata
dalla
alla Mu
MultiSociety
ltiSociety T
Task
ask F
Force
on
istinzione e
laborata d
orce o
n PVS
nel
pubblicato
sull N
New
England
Journal
off Me
Medicine,
vol.
330,
n.. 2
21
22)
ew En
gland Jo
nel llavoro
avoro p
ubblicato su
30 , n
1e2
2)
urnal o
dicine, vo
l. 3
• Prima
dichiarare
permanente,
cioè
stato
vegetativo
dii o
origine
dii u
un
ermanente, ci
oè iirreversibile,
Prima di
di d
ichiarare p
rreversibile, llo
o st
ato ve
getativo d
rigine ttraumatica
raumatica d
n
soggetto
adulto
necessario
attendere
almeno
dodici
mesi
sufficiente
un
dii ttre
mesi
per
glili
ecessario a
ttendere a
soggetto a
dulto è n
n llasso
asso d
lmeno d
odici me
si [[“è
“è su
re me
si p
er g
fficiente u
adulti
bambini
che
siano
Stato
Vegetativo
Persistente
seguito
dii d
danni
dii o
origine
non
e si
ano iin
n St
ato V
egetativo Pe
rsistente a se
adulti e i b
ambini ch
guito d
a nni d
rigine n
on
traumatica”].
dii ttempo,
probabilità
dii u
una
ripresa
dii ffunzioni
superiori
traumatica”]. Trascorso
Trascorso ttale
ale llasso
asso d
empo, lla
a p
robabilità d
na ri
presa d
unzioni su
periori è
insignificante
insignificante (…).
• Lo
Vegetativo
Permanente
una
situazione
sia
clinica
sia
giuridica
del
diversa
da
Lo Stato
Stato V
egetativo Pe
rmanente iindica
ndica u
na si
tuazione si
a cl
inica si
a g
iuridica d
el ttutto
utto d
iversa d
a
quella
che,
secondo
attuale
dii ttutti
glili a
altri
paesi),
può
portare
alla
quella ch
e, se
condo lla
a llegislazione
egislazione a
ttuale iitaliana
taliana (e d
utti g
ltri p
aesi), p
uò p
ortare a
l la
certificazione
dii mo
morte
cerebrale.
ce
rtificazione d
rte ce
rebrale.
dunque,
che
glili iindividui
non
rispondono
aii cri
criteri
per
della
• È ffuori
uori discussione,
discussione, d
unque, ch
eg
ndividui iin
n SVP n
on ri
spondono a
teri p
er ll’accertamento
’accertamento d
el la
morte
cerebrale.
mo
rte ce
rebrale.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
4
5
(2/3)
(2/3)
giovedì 14 novembre 13
• R
esta iill fatto,
fatto, però,
però, che
che per
per essi
essi non
non sarà
sarà mai
mai più
più possibile
possibile un’attività
un’attività psichica
psichica e che
che in
in essi
es si è
Resta
andata
a
ndata perduta
perduta d
definitivamente
funzione che
che più
più di
di ogni
ogni altra
efinitivamente la
la funzione
altra identifica
identifica l’essenza
l’essenza umana.
umana.
Es
Essi
si s
sono
ono esseri
esseri puramente
puramente vegetativi!
vegetativi!
Ditatti, in
in presenza
presenza della
della diagnosi
diagnosi di
di tale
tale condizione
condizione e trascorso
trascorso il
il lasso
lasso di
di tempo-limite,
tempo-limite, la
la
• Ditatti,
definitivamente infausta
delle funzioni
funzioni percettive
prognosi
p
rognosi è definitivamente
infausta quanto
quanto ad
ad un
un possibile
possibile recupero
recupero delle
percettive
ec
cognitive,
ognitive, poiché
poiché “la
“la probabilità
probabilità di
di una
una ripresa
ripresa di
di funzioni
funzioni superiori
superiori è insignificante”
insignificante” e “non
“non
ossibile un’attività
s
sarà
a rà m
mai
ai p
più
iù p
possibile
un’attività psichica”
psichica”
N
ota Bene
Bene
Nota
• “D
efinizione e accertamento
accertamento della
“Definizione
morte
nell’uomo”
orte n
ell’uomo”
della m
• L
ad
efinizione e ll’accertamento
La
definizione
della
morte
sono
diventati
due
argomenti
problematici
seguito
allo
rte so
no d
iventati d
ue a
rgomenti p
roblematici iin
n se
guito a
l lo
’accertamento d
ella mo
svi
luppo ch
en
e gli u
sviluppo
che
negli
ultimi
hanno
registrato
nuove
mediche,
grado
dii su
supplire
gistrato lle
en
uove ttecnologie
ecnologie me
diche, iin
ng
rado d
pplire
ltimi ttrent’anni
rent’anni h
anno re
lla
a funzione
funzione d
e gli o
ore e p
olmoni).
rgani p
rima ri
tenuti vi
tali (cu
degli
organi
prima
ritenuti
vitali
(cuore
polmoni).
• N
Nel
el 1
1968
96 8 u
una
na C
Commissione
ommissione a
ad
dh
hoc
oc iistituita
stituita p
presso
resso ll’Università
’Università d
dii H
Harvard
arvard h
ha
a st
stabilito,
abilito, q
quale
u al e n
nuovo
uovo
cri
criterio
terio d
dii a
accertamento
ccertamento d
della
ella mo
morte
rte p
per
er i p
pazienti
azienti so
sottoposti
ttoposti a mi
misure
sure ri
rianimatorie,,
animatorie,, lla
a co
cosidetta
sidetta mo
morte
rte
ce
cerebrale,
rebrale, o
ovverosia
vverosia lla
a ce
cessazione
ssazione d
definitiva
efinitiva d
delle
elle ffunzioni
unzioni d
dell’encefalo.
ell’encefalo.
• Ab
ben
en guardare,
guardare, iill co
concetto
ncetto d
dii mo
morte
rte ce
cerebrale
rebrale è p
presente
resente (i
(in
n fforma
orma iimplicita)
mplicita) n
nella
el la n
nostra
ostra llegislazione
egislazione
recisamente d
al 1
975, ci
oè d
al mo
mento iin
n cu
ua
pprovata lla
aL
e gg e n
44 su
l la
d
da
a mo
molti
lti a
anni
nn i e p
precisamente
dal
1975,
cioè
dal
momento
cuii ffu
approvata
Legge
n.. 6
644
sulla
arti d
davere a sco
po d
rapianto tterapeutico".
erapeutico".
"d
"disciplina
isciplina d
dei
ei p
prelievi
relievi d
dii p
parti
dii ca
cadavere
scopo
dii ttrapianto
• Soltanto
Soltanto co
con
n lla
a llegge
n.578
del
1993
sull’accertamento
della
morte
venne
nel
nostro
egg e n
.578 d
el 1
993 su
ll’accertamento d
ella mo
rte ve
nne iintrodotto
ntrodotto n
el n
ostro
o
ordinamento
rdinamento u
una
na d
definizione
dii mo
morte,
basata
sulla
perdita
ed
delle
efinizione llegale
eg al e d
rte, b
asata su
ll a p
erdita ttotale
otale e
d iirreversibile
rreversibile d
elle ffunzioni
unzioni
encefaliche: ‘la morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni
dell’encefalo’
(art….Legge
29
dicembre
1993
n.578)
d
ell’encefalo’ (a
rt….Legge 2
9d
icembre 1
9 93 n
.578)
dei
diversi
segmenti
del
sistema
nervoso
centrale
• Con
Con iill ttermine
ermine encefalo,
encefalo, si deve
deve intendere
intendere ll'insieme
'insieme d
ei d
iversi se
gmenti d
el si
stema n
ervoso ce
ntrale
(SNC)
cioè
cervello,
SNC
contenuta
nella
parte
soprasensoriale
della
scatola
cranica
prasensoriale d
ella sca
tola cra
nica
(SNC) e ci
oè iill ce
C co
ntenuta n
e ll a p
arte so
rvello, porzione
porzione del
del SN
e comprendente
(inclusi
glili e
emisferi
cerebrali)
diencefalo
(talamo
comprendente ttelencefalo
misferi ce
rebrali) e iill d
potalamo) e iill
elencefalo (i
nclusi g
iencefalo (t
alamo e iipotalamo)
sino
all fforame
occipitale,
estende si
no a
comprende iill
tronco cerebrale,
cerebrale, che
che si estende
orame o
ccipitale, e comprende
ttroncoencefalo
roncoencefalo o tronco
mesencefalo,
mesencefalo, il ponte e il bulbo.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
4
5
(3/3)
(3/3)
giovedì 14 novembre 13
• Quando
Quando si p
uò d
imostrare ch
e ll'encefalo,
'encefalo, iincluso
ncluso iill ttroncoencefalo,
roncoencefalo, h
a perso
perso ttotalmente
otalmente e
può
dimostrare
che
ha
iirreversibilmente
rreversibilmente lle
e su
e ffunzioni
unzioni iintegratrici
ntegratrici p
ossiamo iinferirne
nferirne ch
e q
uell'organismo h
a ce
ssato d
sue
possiamo
che
quell'organismo
ha
cessato
dii
e
sistere co
me o
rganismo e
dèa
vvenuto iill p
assaggio d
all'essere u
omo-vivente a
lla mo
rte.
esistere
come
organismo
ed
avvenuto
passaggio
dall'essere
uomo-vivente
alla
morte.
• D
iversamente d
a q
uanto st
abilito d
alla llegge
e gge d
el 1
975 su
relievo e ttrapianto
rapianto d
eg li o
rgani (n
Diversamente
da
quanto
stabilito
dalla
del
1975
sull p
prelievo
degli
organi
(n..
revedeva ll’impiego
’impiego d
ei cri
teri n
eurologici so
ltanto iin
n ca
so d
eterminazione d
el
6
44/1975), ch
e p
644/1975),
che
prevedeva
dei
criteri
neurologici
soltanto
caso
dii d
determinazione
del
otenziale d
onatore d
rgani, lla
a llegge
egge su
ll’accertamento e ce
rtificazione d
rte (n
d
ecesso d
np
decesso
dii u
un
potenziale
donatore
dii o
organi,
sull’accertamento
certificazione
dii mo
morte
(n..
na d
efinizione d
rte va
lid a p
er ttutti
utti i p
azienti e se
parò fformalmente
ormalmente lla
a
5
78/1993) iintrodusse
ntrodusse u
578/1993)
una
definizione
dii mo
morte
valida
per
pazienti
separò
el d
ecesso d
aq
uella re
lativa a
relievo d
rgani a sco
po d
rapianto.
d
isciplina d
ell’accertamento d
disciplina
dell’accertamento
del
decesso
da
quella
relativa
all p
prelievo
dii o
organi
scopo
dii ttrapianto.
otare ch
e iill llegislatore
egislatore h
a vo
lutamente o
messo d
golare lle
e mo
dalità ttecniche
ecniche d
• È iinteressante
nteressante n
notare
che
ha
volutamente
omesso
dii re
regolare
modalità
dii
emandandone lla
a d
efinizione a
iù a
gile st
rumento d
el d
ecreto mi
nisteriale –
a
ccertamento, d
accertamento,
demandandone
definizione
all p
più
agile
strumento
del
decreto
ministeriale
ella Sa
nità - iin
n mo
do d
ap
ermettere u
n co
stante e ttempestivo
empestivo a
deguamento
a
ttribuito a
nistero d
attribuito
all Mi
Ministero
della
Sanità
modo
da
permettere
un
costante
adeguamento
rogressi d
elle co
noscenze sci
entifiche e tterapeutiche.
erapeutiche. (u
ltimo iill d
ecreto 1
1 a
prile
d
elle re
gol e a
delle
regole
aii p
progressi
delle
conoscenze
scientifiche
(ultimo
decreto
11
aprile
2
008).
2008).
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
8
(1/3)
(1/3)
giovedì 14 novembre 13
C
aso Eluana
Eluana En
glaro:
Caso
Englaro:
aa
perto n
uovi e d
iversi sce
nari, p
oiché lla
a vo
lontà p
oteva so
lo e
ssere d
esunta d
all a
• IIll caso
caso En
glaro h
Englaro
ha
aperto
nuovi
diversi
scenari,
poiché
volontà
poteva
solo
essere
desunta
dalla
aziente p
rima d
ell’incidente – ve
rificatosi iin
n d
ata 1
8 n
ovembre 1
992 - ch
e
vi
ta condotta
condotta dalla
d all a p
vita
paziente
prima
dell’incidente
verificatosi
data
18
novembre
1992
che
n st
ato d
ma iirreversibile
rreversibile e p
ermanente, d
efinito, so
vente, iin
n lletteratura
etteratura me
dica
ll’aveva
’aveva ri
dotta iin
ridotta
stato
dii co
coma
permanente,
definito,
sovente,
medica
ermanente”.
co
me “stato
“stato ve
getativo p
come
vegetativo
permanente”.
n so
n di no n
asogastrico, re
spirava iin
n ma
niera d
el ttutto
utto a
utonoma, ttuttavia
uttavia n
on
• L
ap
aziente, n
utrita co
La
paziente,
nutrita
con
sondino
nasogastrico,
respirava
maniera
del
autonoma,
non
lere.
e
ra capace
capace d
ntendere e vo
era
dii iintendere
volere.
all’incidente, lla
a re
gione su
periore d
el ce
rvello d
uana va iincontro
ncontro a
d u
na
• D
o po u
n a
nn o d
Dopo
un
anno
dall’incidente,
regione
superiore
del
cervello
dii El
Eluana
ad
una
efinitiva. I me
dici n
on llasciavano
asciavano a
lcuna sp
eranza d
presa;
d
egenerazione d
degenerazione
definitiva.
medici
non
alcuna
speranza
dii ri
ripresa;
n ni d
all’incidente, El
uana vi
e ne d
ichiarata iinterdetta
nterdetta p
er a
ssoluta iincapacità
ncapacità co
n
• D
opo ci
rca q
uattro a
Dopo
circa
quattro
anni
dall’incidente,
Eluana
viene
dichiarata
per
assoluta
con
ribunale d
ecco iin
nd
ata 1
9d
icembre 1
996, vi
ene n
ominato ttutore
utore iill p
adre, Be
pp ino
se
ntenza d
el T
sentenza
del
Tribunale
dii L
Lecco
data
19
dicembre
1996,
viene
nominato
padre,
Beppino
En
glaro.
Englaro.
n ni , n
el 1
999, iinizia
nizia lla
re a
a llunga
u nga b
attaglia llegale
e gal e d
ppino En
glaro, p
er p
oter
• D
o po a
ltri ttre
Dopo
altri
anni,
nel
1999,
battaglia
dii Be
Beppino
Englaro,
per
poter
sospendere ll’alimentazione
’alimentazione d
el la p
aziente.
sospendere
della
paziente.
caso, p
erò, è molto
molto p
iù co
mplesso d
tteso ch
e lla
ap
aziente, ca
duta iin
n co
ma a
ll’età
uel lo W
elby, a
• IlIl caso,
però,
più
complesso
dii q
quello
Welby,
atteso
che
paziente,
caduta
coma
all’età
d
nt’anni, n
on a
veva lla
a p
ossibilità d
lontà, re
ndendo co
sì iimpraticabile
mpraticabile
sprimere lla
a p
ropria vo
dii ve
vent’anni,
non
aveva
possibilità
dii e
esprimere
propria
volontà,
rendendo
così
ll’applicazione
’applicazione d
ell’art. 3
2C
ost..
dell’art.
32
Cost..
• IInoltre,
noltre, El
ua na n
on e
ra a
ttaccata a
du
a ve
ntilazione a
rtificiale, d
unque ci si
nd
ispositivo me
dico p
er lla
Eluana
non
era
attaccata
ad
un
dispositivo
medico
per
ventilazione
artificiale,
dunque
d
omandava se lla
a me
ra n
utrizione d
el p
ssendo iin
n co
ma iirreversibile,
rreversibile, re
spira, si
a
aziente ch
e, p
ur e
domandava
mera
nutrizione
del
paziente
che,
pur
essendo
coma
respira,
sia
d
a co
nsiderarsi co
me “cu
ra me
dica” e p
ella ffattispecie
attispecie iindicata
ndicata d
all’art. 3
2
da
considerarsi
come
“cura
medica”
per
ciò
stesso
ricadente
nella
dall’art.
32
er ci
ò st
esso ri
cadente n
argomentazioni, n
el 1
999, iinducono
ecco a re
spingere lla
a ri
chiesta d
Cost.
nel
1999,
Tribunale
dii L
Lecco
respingere
richiesta
dii
C
ost. Siffatte
Siffatte argomentazioni,
nducono iill T
ribunale d
asciar mo
rire lla
a ffiglia,
l la n
utrizione n
on vi
ene vi
sto co
me
Beppino
Englaro
dii llasciar
morire
poiché
supporto
alla
nutrizione
non
viene
visto
come
Be
ppino En
glaro d
ig lia , p
oiché iill su
pporto a
una
cura
medica.
u
na cu
ra me
dica.
vero q
uesito p
osto d
al ca
so En
glaro è se iill ‘‘valore’
valore’ p
residiato d
all a C
arta co
stituzionale si
a lla
a vi
ta
• IlIl vero
quesito
posto
dal
caso
Englaro
presidiato
dalla
Carta
costituzionale
sia
vita
in se o,
o, piuttosto,
piuttosto, la
la ‘dignità’
‘dignità’ d
ell’esistenza, iintesa
ntesa co
me co
ndizione u
mana n
on d
egradante ma
in
dell’esistenza,
come
condizione
umana
non
degradante
capace d
nsentire a
ll a p
ersona d
nsopportabile, iidonea
donea a ttradursi
radursi iin
n
capace
dii co
consentire
alla
persona
dii vi
vivere
senza
una
sofferenza
vere se
nza u
na so
fferenza iinsopportabile,
vera e propria
propria co
ndanna, ttortura.
ortura.
vera
condanna,
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
8
(2/3)
(2/3)
giovedì 14 novembre 13
nvinto ch
e El
ua na n
on a
vrebbe vo
luto vi
vere iin
nq
uesto st
ato, n
el 2
0 03 p
resenta
ppino En
glaro, co
• Be
Beppino
Englaro,
convinto
che
Eluana
non
avrebbe
voluto
vivere
questo
stato,
nel
2003
presenta
chiesta d
spensione d
ell’alimentazione a
rtificiale p
er lla
a ffiglia,
iglia, ch
e ttuttavia,
uttavia, vi
e ne
n
uovamente lla
a ri
nuovamente
richiesta
dii so
sospensione
dell’alimentazione
artificiale
per
che
viene
rima d
al T
ribunale e p
oi d
a ll a C
orte d
’Appello, p
oiché n
on co
nsiderata “cu
ra
n
uovamente re
spinta p
nuovamente
respinta
prima
dal
Tribunale
poi
dalla
Corte
d’Appello,
poiché
non
considerata
“cura
me
dica”.
medica”.
continuando a so
stenere ch
e iill co
ma iirreversibile
rreversibile è llesivo
esivo d
e lla d
ignità d
ella ffiglia,
ig li a,
’uomo, ttuttavia,
uttavia, continuando
• L
L’uomo,
sostenere
che
coma
della
dignità
della
otrebbe re
stituirgliela, iimpugna
mpugna lla
a se
ntenza d
avanti lla
aC
orte d
assazione.
me
ntre la
la mo
rte p
mentre
morte
potrebbe
restituirgliela,
sentenza
davanti
Corte
dii C
Cassazione.
unque, lla
aC
orte d
assazione, ttramite
ramite lla
a se
ntenza n
umero 2
1748/2007, co
n lla
a
el 2
007 si p
ronuncia, d
• N
Nel
2007
pronuncia,
dunque,
Corte
dii C
Cassazione,
sentenza
numero
21748/2007,
con
e ll a C
orte d
’Appello e ri
nvia a
da
ltra se
zione d
e ll a a
lla C
orte d
’Appello
q
u ale a
nnulla iill p
rovvedimento d
quale
annulla
provvedimento
della
Corte
d’Appello
rinvia
ad
altra
sezione
della
alla
Corte
d’Appello
e iill g
iudice p
uò a
utorizzare ll’interruzione
’interruzione d
elle cu
re o d
ell’alimentazione
d
lano, so
stenendo ch
dii Mi
Milano,
sostenendo
che
giudice
può
autorizzare
delle
cure
dell’alimentazione
ue ci
rcostanze co
ncorrenti: iin
np
rimo lluogo,
u ogo , o
ccorre ch
e ““la
la co
ato
a
rtificiale iin
np
resenza d
ndizione d
artificiale
presenza
dii d
due
circostanze
concorrenti:
primo
occorre
che
condizione
dii st
stato
rreversibile e n
vegetativo
ve
getativo si
sia,
a, iin
n b
base
ase a
ad
d u
un
n ri
rigoroso
goroso a
apprezzamento
pprezzamento cl
cli
clinico,
inico, iirreversibile
non
on vi si
sia
a a
alcun
lcun
andard sci
conosciuti a llivello
nternazionale, ch
e llasci
asci
ffondamento
ondamento me
medico,
dico, se
secondo
condo g
glili st
standard
scientifici
entifici ri
riconosciuti
ivello iinternazionale,
che
n q
ualche, si
a p
ure fflebile,
supporre
sup
su
pporre lla
a b
benché
enché mi
minima
nima p
possibilità
ossibilità d
dii u
un
qualche,
sia
pure
lebile, re
recupero
cupero d
della
ella co
coscienza
scienza e d
dii
ri
ritorno
torno a
ad
du
una
na p
percezione
ercezione d
del
el mo
mondo
nd o e
esterno”.
sterno”. In
In secondo
secondo luogo,
luogo, lla
aC
Corte
orte so
sostiene
stiene ch
che
eèn
necessario,
ecessario,
a
altresì
ltresì ““che
che tale
tale iistanza
stanza si
a re
almente e
n b
ase a
rova ch
nivoci e
sia
realmente
espressiva,
spressiva, iin
base
ad
d e
elementi
lementi d
dii p
prova
chiari,
iari, u
univoci
aziente me
co
convincenti,
nvincenti, d
della
ella vo
volontà
lontà d
del
el p
paziente
medesimo,
desimo, ttratta
ratta d
dalle
alle su
sue
ep
precedenti
recedenti d
dichiarazioni
ichiarazioni o
ovvero
vvero d
dalla
alla
ta e d
ai su
o mo
su
sua
ap
personalità,
ersonalità, d
dal
al su
suo
o st
sti
stile
i le d
dii vi
vita
dai
suoi
oi co
convincimenti,
nvincimenti, co
corrispondendo
rrispondendo a
all su
suo
modo
do d
dii co
concepire,
ncepire,
dere iin
ersona”.
prima
p
rima d
dii ca
cadere
n st
stato
ato d
dii iincoscienza,
ncoscienza, ll'idea
'idea st
stessa
essa d
dii d
dignità
ignità d
della
ella p
persona”.
so, e
lemento
• E’ iimportante
mportante so
sottolineare
ttolineare ch
che
aii ffini
dii u
un’analisi
n’analisi g
giuridica
iuridica - lla
a vo
volontà
diviene,
ogni
caso,
elemento
e-a
i ni d
lontà d
iviene, iin
no
gni ca
collega
caso
Welby
quello
Englaro,
compie
un
notevole
passo
avanti,
atteso
na
vanti, a
tteso
iimprescindibile
mprescindibile e co
uello En
glaro, ma co
mpie u
nn
otevole p
asso iin
llega iill ca
so W
elb y a q
che
Cassazione
riferisce
ad
un
paziente
dii iintendere
volere,
cuii vo
volontà
devono
lontà d
evono
ch
e lla
a C
assazione si ri
ncapace d
ntendere e vo
lere, lle
e cu
ferisce a
d u
n p
aziente iincapace
essere
desunte
dallo
stile
dii vi
vita
condotto
precedenza
dal
paziente
dalle
sue
eventuali
e e
ventuali
e
ssere d
esunte d
ndotto iin
n p
recedenza d
al p
aziente o d
alle su
allo st
ile d
ta co
dichiarazioni.
d
ichiarazioni.
• Non è rilevante se sia dignitoso o meno vivere in quelle condizioni, giacché ciò rientra
irrimediabilmente
convinzioni
personali,
quello
che
rileva
è,, a
ancora
una
volta,
volontà
del
paziente,
n co
nvinzioni p
ersonali, q
uello ch
e ri
leva è
ncora u
na vo
lta, lla
a vo
lontà d
el p
aziente,
irrimediabilmente iin
desumibile,
secondo
Corte,
dalla
personalità
dello
stesso,
chiamando
causa,
perciò,
coloro
che
aC
orte, d
a ll a p
ersonalità d
ello st
esso, ch
iamando iin
n ca
usa, p
erciò, co
loro ch
e
desumibile, se
condo lla
conoscevano
paziente,
come
avvenuto
nel
caso
Englaro,
cuii n
non
soltanto
della
ragazza
aziente, co
me è a
vvenuto n
el ca
so En
glaro, iin
n cu
on so
ltanto i ffamiliari
amiliari d
ella ra
gazza
conoscevano iill p
hanno
volontà
dii El
Eluana
dii llasciarsi
morire
siffatte
condizioni,
’inequivocabile vo
lontà d
u an a d
asciarsi mo
ndizioni, ma llo
o
hanno ttestimoniato
estimoniato ll’inequivocabile
rire iin
n si
ffatte co
hanno
coloro
che
conoscevano,
portando
alla
commenti
convinzioni
della
paziente
loro ch
e lla
a co
noscevano, p
ortando a
lla lluce
uce co
el la p
aziente
hanno ffatto
atto anche
anche co
mmenti e co
nvinzioni d
allorquando
cadere
coma
una
persona
dii su
sua
conoscenza.
dere iin
n co
ma iirreversibile
rreversibile ffu
uu
na p
ersona d
allorquando a ca
a co
noscenza.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
8
(3/3)
(3/3)
giovedì 14 novembre 13
a C
orte d
’Appello d
lano ri
esamina lla
a vi
cenda a
lla lluce
uce d
al i d
ichiarazioni e
• IIll 9 luglio
lu gli o 2
008 lla
2008
Corte
d’Appello
dii Mi
Milano
riesamina
vicenda
alla
dii ttali
dichiarazioni
ppino En
glaro, iin
nq
ualità d
utore, a
d iinterrompere
nterrompere iill ttrattamento
rattamento d
dratazione
a
utorizza iill p
adre, Be
autorizza
padre,
Beppino
Englaro,
qualità
dii ttutore,
ad
dii iidratazione
orzata ch
e ma
ntiene iin
n vi
ta lla
a ffiglia
iglia El
ua na .
e
d alimentazione
alimentazione fforzata
ed
che
mantiene
vita
Eluana.
gistra u
lteriori ri
svolti.
• Ma lla
a vicenda
vicenda re
registra
ulteriori
risvolti.
amera e Se
nato so
llevano u
n co
nflitto d
ttribuzione co
ntro lla
a C
assazione,
• IIl16
l16 lluglio
ug li o 2
008 C
2008
Camera
Senato
sollevano
un
conflitto
dii a
attribuzione
contro
Cassazione,
ntenza d
ell’ottobre 2
007 iintegra
ntegra “un
“un a
tto so
egislativo, iinnovativo
sta
st
anzialmente llegislativo,
nnovativo
ri
tenendo ch
e lla
a se
ritenendo
che
sentenza
dell’ottobre
2007
atto
sostanzialmente
gente”, cosa
e spetta
spetta solo
solo a
egislatore.
d
ell’ord
rdiinamento n
ormativo vi
cosa ch
dell’ordinamento
normativo
vigente”,
che
all llegislatore.
aC
orte co
stituzionale, lla
aq
ua le n
ell’ottobre 2
008 si p
• A dirimere
dirimere iill co
nflitto d
ene ch
iamata lla
ronuncia
conflitto
dii vi
viene
chiamata
Corte
costituzionale,
quale
nell’ottobre
2008
pronuncia
’Appello d
lano, ri
tenendo ch
e lla
a se
ntenza iin
el la C
orte d
nq
uestione
a ffavore
avore d
e lla C
assazione e d
della
Cassazione
della
Corte
d’Appello
dii Mi
Milano,
ritenendo
che
sentenza
questione
asato su u
na C
ostituzione ch
e g
arantisce iill d
n o
rdinamento b
n
on sia
sia a
ffatto iinnovativa
iritto d
nnovativa d
non
affatto
dii u
un
ordinamento
basato
una
Costituzione
che
garantisce
diritto
dii
lontà d
el si
n gol o.
diche e iill ri
spetto d
ella vo
ri
fiutare lle
e cu
re me
rifiutare
cure
mediche
rispetto
della
volontà
del
singolo.
pprova co
n u
rgenza u
n d
ecreto llegge
eg ge p
el ffebbraio
ebbraio 2
00 9 a
• IIll Governo,
Governo, a
llora, n
er e
vitare lla
a
allora,
nel
2009
approva
con
urgenza
un
decreto
per
evitare
np
azienti iin
n st
ell’idratazione iin
ato ve
getativo, ma iill Pre
sidente d
el la
so
spensione d
ell’alimentazione e d
sospensione
dell’alimentazione
dell’idratazione
pazienti
stato
vegetativo,
Presidente
della
R
epubblica ri
fiuta d
irmare iill d
ecreto d
efinendolo p
alesemente iincostituzionale.
ncostituzionale.
Repubblica
rifiuta
dii ffirmare
decreto
definendolo
palesemente
• Alle
Alle ore
ore 2
0d
ello st
esso g
iorno e ma
lgrado iill mo
nito d
el Pre
sidente d
el la R
epubblica, iill C
onsiglio d
ei
20
dello
stesso
giorno
malgrado
monito
del
Presidente
della
Repubblica,
Consiglio
dei
Mi
nistri si riunisce
riunisce iin
n u
na se
ssione st
raordinaria p
er d
ar vi
ta a
d u
n d
isegno d
egge co
n g
essi
Ministri
una
sessione
straordinaria
per
dar
vita
ad
un
disegno
dii llegge
con
glili st
stessi
co
ntenuti d
el d
ecreto p
recedente;
contenuti
del
decreto
precedente;
• iill 9 ffebbraio
ebbraio 2
00 9, n
onostante iill Se
nato o
sservi lla
a ch
iusura iin
nq
ue l g
iorno, si ri
unisce u
gualmente p
er
2009,
nonostante
Senato
osservi
chiusura
quel
giorno,
riunisce
ugualmente
per
d
iscutere d
el d
isegno d
eg ge n
36 9.
discutere
del
disegno
dii llegge
n.. 1
1369.
• IIll 9 ffebbraio
ebbraio 2009,
2009, n
ella se
rata, a
rriva lla
a n
otizia d
ella mo
rte d
uan a, a
ll a q
ua le e
rano st
ate
nella
serata,
arriva
notizia
della
morte
dii El
Eluana,
alla
quale
erano
state
p
rogressivamente so
spese a
limentazione e iidratazione
dratazione a p
artire d
al 6 ffebbraio.
ebbraio.
progressivamente
sospese
alimentazione
partire
dal
• IIll G
overno ri
tira iill d
isegno d
egge e si ri
propone d
discutere iin
n ma
niera p
iù d
ettagliata d
Governo
ritira
disegno
dii llegge
ripropone
dii ri
ridiscutere
maniera
più
dettagliata
dii
n ma
teria d
ine vi
ta e ttestamento
estamento b
d
isposizioni iin
iologico, p
roposito, a
do
ggi, d
isatteso.
disposizioni
materia
dii ffine
vita
biologico,
proposito,
ad
oggi,
disatteso.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
9
(1/2)
(1/2)
T
estamento B
iologico
Testamento
Biologico
laborata d
al C
omitato N
azionale d
ioetica, c
on iill te
stamento
Secondo lla
a d
efinizione e
Secondo
definizione
elaborata
dal
Comitato
Nazionale
dii B
Bioetica,
con
testamento
ar rriferimento
iferimento a q
uel ‘‘documento
documento c
on iill q
uale u
na p
ersona, d
otata d
iena
biologico s
uole ffar
biologico
sii v
vuole
quel
con
quale
una
persona,
dotata
dii p
piena
a s
ua v
olontà c
irca i tr
attamenti a
uali d
esidera o n
on d
esidera e
ssere
capacità, e
sprime lla
capacità,
esprime
sua
volontà
circa
trattamenti
aii q
quali
desidera
non
desidera
essere
n c
ui, n
el d
ecorso d
na m
alattia o a c
ausa d
aumi iimprovvisi,
mprovvisi, n
on
sottoposto n
el c
aso iin
sottoposto
nel
caso
cui,
nel
decorso
dii u
una
malattia
causa
dii tr
traumi
non
sprimere iill p
r o p r io c
onsenso o iill p
r o p r io d
issenso iinformato”
nformato”
fosse in
in grado
grado d
fosse
dii e
esprimere
proprio
consenso
proprio
dissenso
rte d
el la p
ersona p
assa a
ngiunti d
rimo g
rado o a
ppresentanti llegali
e gal i
La volontà
volontà su
lla so
• La
sulla
sorte
della
persona
passa
aii co
congiunti
dii p
primo
grado
aii ra
rappresentanti
essa n
on si
ap
iù iin
ng
rado d
ntendere e d
lere p
er mo
tivi b
iologici.
qualora lla
ap
ersona st
qualora
persona
stessa
non
sia
più
grado
dii iintendere
dii vo
volere
per
motivi
biologici.
in Italia
Italia
Contesto g
iuridico in
Contesto
giuridico
n IItalia
talia u
na llegge
egge sp
ecifica su
estamento b
iologico, lla
a fformalizzazione
ormalizzazione p
er u
n
No n e
sistendo a
ncora iin
• Non
esistendo
ancora
una
specifica
sull ttestamento
biologico,
per
un
el la p
ropria e
spressione d
lontà ri
guardo a
rattamenti sa
nitari ch
e d
esidera
ci
ttadino iitaliano
taliano d
cittadino
della
propria
espressione
dii vo
volontà
riguardo
aii ttrattamenti
sanitari
che
desidera
accettare o ri
uò va
riare d
a ca
so a ca
so, a
nche p
erché iill testatore
testatore scrive
scrive cosa
cosa pensa
pensa iin
nq
ue l
fiutare p
quel
accettare
rifiutare
può
variare
da
caso
caso,
anche
perché
momento se
nza u
n p
reciso fformato,
ormato, sp
esso ri
ferendosi a
d a
rgomenti e
terogenei co
me donazione
donazione
momento
senza
un
preciso
spesso
riferendosi
ad
argomenti
eterogenei
come
el d
olore, nutrizione
nutrizione a
rtificiale e accanimento
accanimento tterapeutico,
erapeutico, e non
d
degli
e gli o
organi,
rgani, cremazione,
cremazione, terapia
terapia d
del
dolore,
artificiale
non
nsiderate b
ioeticamente e llegalmente
egalmente a
ccettabili.
tutte le
le su
e volontà
volontà p
otrebbero e
ssere co
tutte
sue
potrebbero
essere
considerate
bioeticamente
accettabili.
taliana stabilisce
e «
nessuno p
'articolo 3
2 d
e lla C
ostituzione d
e lla R
uò e
ssere
epubblica IItaliana
stabilisce ch
che
«nessuno
può
essere
• L
L'articolo
32
della
Costituzione
della
Repubblica
egge» e l'Italia
l'Italia h
o
bbligato a u
nd
eterminato ttrattamento
rattamento sa
a ffirmato
irmato
ha
obbligato
un
determinato
sanitario
nitario se n
non
on p
per
er d
disposizione
isposizione d
dii llegge»
mani e lla
a b
iomedicina (L
ancora
ratificato)
nel
(ma non
n on a
ncora ra
tificato) n
el 2001 la
la Convenzione
28 marzo
marzo
Convenzione su
iritti u
suii d
diritti
umani
biomedicina
(L.. 28
recedentemente e
spressi a p
2001, n.145) di O
viedo d
el 1997 che
che stabilisce
stabilisce ch
roposito
e«
esideri p
Oviedo
del
che
«ii d
desideri
precedentemente
espressi
proposito
ell'intervento, n
on è iin
dii un
medico
da
parte
dii u
un
paziente
che,
all mo
momento
dell'intervento,
non
grado
dii
dico d
a p
arte d
n p
n g
rado d
aziente ch
e, a
mento d
d
un intervento
intervento me
odice d
eontologia Me
esprimere
sua
volontà
saranno
considerazione».
Codice
dii D
Deontologia
Medica,
lontà sa
ranno ttenuti
enuti iin
dica, iin
n
n co
nsiderazione». IIll C
e
sprimere lla
a su
a vo
aderenza a
ll a C
onvenzione d
viedo, a
e iill me
dico d
ovrà ttenere
enere co
nto d
el le p
recedenti
aderenza
alla
Convenzione
dii O
Oviedo,
afferma
che
medico
dovrà
conto
delle
precedenti
fferma ch
manifestazioni d
lontà d
allo st
esso.
manifestazioni
dii vo
volontà
dallo
stesso.
Disegno d
egge su
estamento b
iologico – D
ai co
ntenuti ttuttavia
uttavia mo
lto d
iscutibili,
• IIll Disegno
dii L
Legge
sull ttestamento
biologico
DDL
Calabrò
dai
contenuti
molto
discutibili,
DL C
alabrò - d
n ma
teria d
lleanza tterapeutica,
nsenso iinformato
nformato e d
ichiarazioni
dal titolo ““Disposizioni
materia
dii a
alleanza
dii co
consenso
dii d
dichiarazioni
Disposizioni iin
erapeutica, d
giunto al
al ttermine
ermine d
on h
ao
ttenuto ll’approvazione
’approvazione
rattamento”, giunto
el su
o iiter
ter llegislativo,
egislativo, n
anticipate
anticipate d
dii ttrattamento”,
del
suo
non
ha
ottenuto
ella ffine
in e d
ella XVI llegislatura
egislatura ch
er ll’appunto,
’appunto, lla
ad
efinitiva ca
duta
eh
ap
rovocato, p
finale
finale a causa
causa d
della
della
che
ha
provocato,
per
definitiva
caduta
della
proposta.
de lla p
roposta.
013 è iiniziata
niziata iin
n ttutta
utta IItalia
l la p
roposta d
egge d
niziativa
• D
Dal
15
marzo
2013
raccolta
sulla
proposta
dii llegge
dii iiniziativa
talia lla
a ra
ccolta ffirme
irme su
al 1
5 ma
rzo 2
egale e iill ttestamento
estamento b
n ll’obiettivo
’obiettivo d
tterla a
iù p
resto
popolare
per
biologico,
con
dii me
metterla
all p
più
presto
iologico, co
p
opolare p
er ll’eutanasia
’eutanasia llegale
n Pa
rlamento.
all’ordine
del
giorno
Parlamento.
a
ll’ordine d
el g
iorno iin
giovedì 14 novembre 13
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
9
(2/2)
(2/2)
giovedì 14 novembre 13
uesto DDL:
••Alcuni
Alcuni p
unti sa
lienti d
punti
salienti
dii q
questo
alabrò, se
natore del
del Popolo
Popolo d
el la L
ibertà (Pd
l) e membro
esura d
a Raffaele
Raffaele C
•Redatto iin
n p
rima st
•Redatto
prima
stesura
da
Calabrò,
senatore
della
Libertà
(Pdl)
teria d
lleanza tterapeutica,
erapeutica, d
nsenso iinformato
nformato e d
isposizioni iin
n ma
decreto D
dell’Opus dei
dei,, ilil decreto
Disposizioni
materia
dii a
alleanza
dii co
consenso
dii
rattamento, llicenziato
icenziato d
al la C
amera n
el lluglio
uglio sco
rso, impedisce
impedisce ai
ai cittadini
cittadini
dichiarazioni a
nticipate d
dichiarazioni
anticipate
dii ttrattamento,
dalla
Camera
nel
scorso,
prevista esplicitamente
esplicitamente d
alla Costituzione.
Costituzione.
l’autodeterminazione prevista
l’autodeterminazione
dalla
n se
mplice ““orientamento”
orientamento” e , come
come tale,
tale, non
non è iin
n alcun
alcun mo
do vi
ncolante p
er iill
•La lloro
oro vo
lontà d
iventa u
•La
volontà
diventa
un
semplice
modo
vincolante
per
ra iill p
aziente: iill me
dico , q
u in di , p
uò d
ecidere “i
n sci
enza e co
scienza” d
e h
a iin
n cu
medico ch
medico
che
ha
cura
paziente:
medico
quindi
può
decidere
“in
scienza
coscienza”
dii
a llogica
ogica d
el p
aternalismo me
dico. IInoltre,
noltre, d
etto ‘‘orientamento
orientamento ‘ p
uò e
ssere
d
isattenderlo, se
condo lla
disattenderlo,
secondo
del
paternalismo
medico.
detto
può
essere
e iill me
dico ffiduciario
iduciario llo
o ri
tenga o
pportuno – solo per approvare (non
(non q
ui ndi p
er
e
spresso – se
mpre ch
espresso
sempre
che
medico
ritenga
opportuno
quindi
per
trattamenti s
anitari.
ri
fiutare) d
eterminati trattamenti
rifiutare)
determinati
sanitari.
el ttesto
esto lla
a vita
vita è d
iventata indisponibile
indisponibile (art.
(art. 1,
1, comma
comma a),
a), non
non si parla
parla p
iù d
na
••Nell’ultima
Nell’ultima ve
rsione d
versione
del
diventata
più
dii u
una
volontà ma
ma solo
solo di
di un’indicazione
un’indicazione di
di “orientamento”
“orientamento” (art.
(art. 3,
3, commi
commi 1 e 2),
2),
m
anifestazione di
di volontà
manifestazione
l’idratazione “devono”
“devono” essere
essere mantenute
mantenute “fino
“fino al
al termine
termine della
della vita”
vita” (art.
(art. 3,
3,
ll’alimentazione
’alimentazione e l’idratazione
comma 4
), si continua
continua a ma
ntenere u
na sca
denza d
n qu e a
nni senza
senza adeguarsi
adeguarsi a
normali iter
iter
comma
4),
mantenere
una
scadenza
dii ci
cinque
anni
aii normali
testamentari (art.
(art. 4,
4, comma
comma 3)
3) e ci si ostina
ostina a chiedere
chiedere la
la firma
firma autografa
autografa a
nche a p
azienti affetti
affetti da
da
testamentari
anche
pazienti
SLA, tetraplegia
tetraplegia o altre
altre malattie
malattie invalidanti
invalidanti senza
senza riconoscere
riconoscere ll’uso
’uso d
ltre fforme
orme d
ichiarazioni
SLA,
dii a
altre
dii d
dichiarazioni
come videotestamenti
videotestamenti e re
gistrazioni (a
rt. 4
mma 2
).
come
registrazioni
(art.
4,, co
comma
2).
•il provvedimento
provvedimento sp
osta lla
a llibertà
ibertà d
lta d
all’individuo a
d a
ltri iindividui:
ndividui: i me
dici ch
e d
ovranno
•il
sposta
dii sce
scelta
dall’individuo
ad
altri
medici
che
dovranno
prendere lla
ad
ecisione ffinale,
i nal e, i p
olitici ch
ea
ttribuiranno lloro
oro ttale
ale re
sponsabilità.
prendere
decisione
politici
che
attribuiranno
responsabilità.
•questa legge
legge n
on so
lo sfregia
sfregia lla
a libertà
libertà di
di scelta,
scelta, trasformando
trasformando iill ci
ttadino d
a so
ggetto a o
ggetto, ma
•questa
non
solo
cittadino
da
soggetto
oggetto,
ne ga a
ltresì lla
a su
a re
sponsabilità iindividuale,
ndividuale, ri
tenendolo iincapace
ncapace d
mprendere lle
e iimplicazioni
mplicazioni d
nega
altresì
sua
responsabilità
ritenendolo
dii co
comprendere
dii
q
uanto vo
rrebbe so
ttoscrivere.
quanto
vorrebbe
sottoscrivere.
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
1
0
(1/1)
(1/1)
giovedì 14 novembre 13
• O
ve ilil p
aziente n
Ove
paziente
non
avesse
maii e
espresso
un’istanza
dii ri
rifiuto
delle
cure
on a
vesse ma
spresso u
n’istanza d
fiuto d
elle cu
re fformale
ormale o iinformale
nformale «il
giudice d
eve n
egare ll’autorizzazione,
’autorizzazione, d
ovendo a
llora e
ata iin
n co
ndizionata p
giudice
deve
negare
dovendo
allora
essere
data
condizionata
prevalenza
all
ssere d
revalenza a
ta, iindipendentemente
al g
utonomia e d
diritto a
lla vi
ndipendentemente d
rado d
lute, d
ntendere e d
diritto
alla
vita,
dal
grado
dii sa
salute,
dii a
autonomia
dii ca
capacità
dii iintendere
dii
pacità d
vo
lere d
el so
ggetto iinteressato
nteressato e d
alla p
ossano a
vere, d
ella q
ella vi
volere
del
soggetto
dalla
percezione,
che
altri
possano
avere,
della
qualità
della
vita
ercezione, ch
ea
ltri p
ualità d
ta
st
essa» (C
orte d’Appello
d’Appello Milano,
Milano, Sez.
Sez. I Civile,
Caso Englaro)
Englaro)
Civile, Decreto
Decreto 09/07/2008
09/07/2008 – Caso
stessa»
(Corte
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
(1/3)
(1/3)
Il soggetto
Il
soggetto capace:
capace:
ggiorenne e p
sichicamente llucido,
ucido, n
el p
i en o p
ossesso d
elle su
e ffacoltà
acoltà me
ntali e
• IIll paziente
paziente – ma
maggiorenne
psichicamente
nel
pieno
possesso
delle
sue
mentali
lla p
ropria p
atologia, n
onché su
rattamenti sa
nitari ch
e g
ngo no
co
rrettamente iinformato
nformato su
correttamente
sulla
propria
patologia,
nonché
suii ttrattamenti
sanitari
che
glili ve
vengono
a lla
a p
ossibilità d
sercitare iill p
roprio d
iritto iinviolabile
nviolabile d
utodeterminazione n
el
so
mministrati – h
somministrati
ha
possibilità
dii e
esercitare
proprio
diritto
dii a
autodeterminazione
nel
erapie e n
ello sce
gliere, vo
lontariamente e co
nsapevolmente, a q
ua li d
sse
ri
fiutare determinate
determinate tterapie
rifiutare
nello
scegliere,
volontariamente
consapevolmente,
quali
dii e
esse
so
ttoporsi.
sottoporsi.
el ra
pporto ttra
ra p
aziente e st
ruttura sa
nitaria e me
dico cu
rante, q
uesti u
ltimi so
no
• D
nseguenza, n
Dii co
conseguenza,
nel
rapporto
paziente
struttura
sanitaria
medico
curante,
questi
ultimi
sono
al co
ntinuare a so
mministrare lle
e tterapie
erapie n
on p
iù d
esiderate, p
roseguendo a
ttenuti
enuti ad
ad a
stenersi d
astenersi
dal
continuare
somministrare
non
più
desiderate,
proseguendo
uali iill ma
lato h
ae
spressamente co
nsentito.
co
ltivare q
u el le a
l le q
coltivare
quelle
alle
quali
malato
ha
espressamente
consentito.
stituisce a
tto d
el ttutto
utto iillegittimo
llegittimo e
da
rbitrario iin
nq
uanto, o
ltre ch
e co
ntrario a
• IIll rifiuto
rifiuto a ci
ò opposto
opposto co
ciò
costituisce
atto
del
ed
arbitrario
quanto,
oltre
che
contrario
aii
precisi doveri deontologici, è ingiustamente lesivo del più volte menzionato diritto
a
ll’autodeterminazione.
all’autodeterminazione.
n iintervento
ntervento d
iagnostico – tterapeutico,
erapeutico, co
ntro lla
a vo
lontà d
el p
aziente, ri
cade, a
• IIll medico
medico ch
e re
alizza u
che
realizza
un
diagnostico
contro
volontà
del
paziente,
ricade,
se
conda d
elle ci
rcostanze, n
elle ffattispecie
attispecie d
olenza p
rivata (a
rt.610 c.
p.), llesione
esione p
ersonale(art.582
seconda
delle
circostanze,
nelle
dii vi
violenza
privata
(art.610
c.p.),
personale(art.582
c.
p.), o in
in caso
caso d
sito infausto,
infausto, o
micidio p
reterintenzionale (a
rt.584 c.
p.).
c.p.),
dii e
esito
omicidio
preterintenzionale
(art.584
c.p.).
• Se si d
ovesse ve
rsare iin
n q
uest’ultima ci
rcostanza, a
i ne d
ar va
lere iill p
roprio d
iritto d
dovesse
versare
quest’ultima
circostanza,
all ffine
dii ffar
valere
proprio
diritto
dii
a
utodeterminazione n
el ri
fiutare d
eterminate tterapie,
erapie, è p
ossibile p
resentare ri
corso a
ribunale ci
vile,
autodeterminazione
nel
rifiutare
determinate
possibile
presentare
ricorso
all T
Tribunale
civile,
e
rt.669 e 700,
7 00, d
el co
dice d
rocedura ci
vile.
exx a
art.669
del
codice
dii p
procedura
civile.
• IIll paziente
paziente – ma
ggiorenne e p
sichicamente llucido,
ucido, n
el p
i en o p
ossesso d
elle su
e ffacoltà
acoltà me
ntali e
maggiorenne
psichicamente
nel
pieno
possesso
delle
sue
mentali
co
rrettamente iinformato
nformato su
lla p
ropria p
atologia, n
onché su
rattamenti sa
nitari ch
e g
ngo no
correttamente
sulla
propria
patologia,
nonché
suii ttrattamenti
sanitari
che
glili ve
vengono
somministrati – che pur avendo la possibilità di esercitare il proprio diritto inviolabile di
autodeterminazione nel rifiutare determinate terapie e nello scegliere, volontariamente e
co
nsapevolmente, a q
ual i d
sse so
ttoporsi, n
on è iin
ng
rado d
sprimere iill co
nsenso, p
uò a
vvalersi d
consapevolmente,
quali
dii e
esse
sottoporsi,
non
grado
dii e
esprimere
consenso,
può
avvalersi
dii
d
ispositivi (a
d e
s. si
ntetizzatore vo
cale) a
datti a
lle su
e e
sigenze e
d iin
n g
rado d
nsentirgli d
dispositivi
(ad
es.
sintetizzatore
vocale)
adatti
alle
sue
esigenze
ed
grado
dii co
consentirgli
dii
co
municare co
ng
ltri.
comunicare
con
glili a
altri.
So
ggetto incapace:
incapace:
Soggetto
• N
el ca
so iill p
aziente n
on si
a iin
ng
rado d
ntendere e d
lere, e q
uin di d
sprimere u
n va
lido ri
fiuto
Nel
caso
paziente
non
sia
grado
dii iintendere
dii vo
volere,
quindi
dii e
esprimere
un
valido
rifiuto
d
elle tterapie
erapie me
diche so
mministrategli, q
uesto p
uò e
ssere va
lidamente e
spresso d
al ra
ppresentante
delle
mediche
somministrategli,
questo
può
essere
validamente
espresso
dal
rappresentante
llegale
egale (T
utore a
rt.414 c.
(Tutore
art.414
c.c.),
nominato
dal
Tribunale,
quale
autorizzato
ad
esprimere
volontà
c.), n
ominato d
al T
ribunale, iill q
ua le è a
utorizzato a
d e
sprimere lla
a vo
lontà
p
resunta d
el ma
lato.
presunta
del
malato.
• V
oi lla
a ffigura
igura d
Vii è p
poi
dell’amministratore
dii so
sostegno
(art.404
quale
provvede
salvaguardare
glili
ell’amministratore d
stegno (a
rt.404 e ss), iill q
ua le p
rovvede a sa
lvaguardare g
del
soggetto
iinteressi
nteressi d
el so
ggetto iincapace.
ncapace.
giovedì 14 novembre 13
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
(2/3)
(2/3)
giovedì 14 novembre 13
ratteristica d
ale ffigura,
igura, ri
siede n
ella fflessibilità,
lessibilità, ch
e co
nsente d
raduare ll’invasività
’invasività
• L
La
ap
principale
rincipale ca
caratteristica
dii ttale
risiede
nella
che
consente
dii g
graduare
n re
lazione a
l le e
ndizioni d
pacità p
sichica e ffisica
isica d
el so
ggetto
ffettive co
d
dell’intervento
ell’intervento g
giudiziale
iudiziale iin
relazione
alle
effettive
condizioni
dii ca
capacità
psichica
del
soggetto
oteri d
ell’amministratore d
no d
eterminati iin
n vi
ag
enerale d
al
stegno n
on so
b
beneficiario.
eneficiario. D
Difatti,
ifatti, i p
poteri
dell’amministratore
dii so
sostegno
non
sono
determinati
via
generale
dal
n gon o d
efiniti d
lta iin
n vo
lta, e iin
n b
ase a
lla si
tuazione co
ncreta, d
al g
iudice n
el
llegislatore,
egislatore, ma ve
vengono
definiti
dii vo
volta
volta,
base
alla
situazione
concreta,
dal
giudice
nel
d
ecreto d
omina.
decreto
dii n
nomina.
e ll’amministratore
’amministratore d
stegno p
uò e
ssere d
esinato d
allo st
esso iinteressato,
nteressato,
• L
’art.408 c.
c. p
revede ch
L’art.408
c.c.
prevede
che
dii so
sostegno
può
essere
desinato
dallo
stesso
ropria e
ventuale ffutura
utura iincapacità.
ncapacità.
iin
n previsione
previsione d
el la p
della
propria
eventuale
n o
ggetto se
mbrerebbe ri
conoscere a
ggetto lla
a p
ossibilità d
nservare u
n
• D
talchè, lla
a n
orma iin
Dii talchè,
norma
oggetto
sembrerebbe
riconoscere
all so
soggetto
possibilità
dii co
conservare
un
ra.
co
ntrollo su
ll e d
ecisioni d
controllo
sulle
decisioni
dii cu
cura.
e lla
ad
esignazione iin
n vi
sta d
na ffutura
utura iinvalidità,
nvalidità, n
on è d
• È bene
be ne p
erò so
ttolineare ch
er sé su
fficiente
però
sottolineare
che
designazione
vista
dii u
una
non
dii p
per
sufficiente
mmediatamente vi
ncolanti, sp
ettando iill p
otere d
omina a
iudice, iill q
a produrre
produrre e
ffetti iimmediatamente
u ale p
otrà
effetti
vincolanti,
spettando
potere
dii n
nomina
all g
giudice,
quale
potrà
alle iindicazioni
ndicazioni d
el so
ggetto iinteressato
nteressato so
lo p
er g
ravi mo
tivi.
co
munque d
iscostarsi d
comunque
discostarsi
dalle
del
soggetto
solo
per
gravi
motivi.
ccorre ve
rificare se e iin
n ch
e mo
do ll’amministratore
’amministratore d
stegno p
ossa o
• Aq
uesto p
unto o
perare q
u al e
questo
punto
occorre
verificare
che
modo
dii so
sostegno
possa
operare
quale
strumento d
mplementazione d
ventuali d
ichiarazioni d
rattamento re
se d
al so
ggetto iin
n vi
a
strumento
dii iimplementazione
dii e
eventuali
dichiarazioni
dii ttrattamento
rese
dal
soggetto
via
anticipata.
anticipata.
La q
uestione vi
en e a
ad
ue d
ecreti d
el T
ribunale d
dena, ll’uno
’u no d
el 1
3.05.2008 e ll’altro
’altro d
el
ffrontata d
• La
questione
viene
affrontata
da
due
decreti
del
Tribunale
dii Mo
Modena,
del
13.05.2008
del
5.11.2008, ch
e a
e se
gnerà si
gnificativamente lla
a g
iurisprudenza su
ccessiva.
dottano u
n iindirizzo
ndirizzo ch
5.11.2008,
che
adottano
un
che
segnerà
significativamente
giurisprudenza
successiva.
Nell’accogliere lle
iudice mo
denese d
à a
nzitutto p
er co
nsolidato iill
e ri
chieste d
ei ri
correnti, iill g
Nell’accogliere
richieste
dei
ricorrenti,
giudice
modenese
dà
anzitutto
per
consolidato
riconoscimento n
el d
iritto d
fiutare ttutti
utti i ttrattamenti
rattamenti sa
nitari e q
uindi lla
a
el n
ostro o
rdinamento d
riconoscimento
nel
nostro
ordinamento
del
diritto
dii ri
rifiutare
sanitari
quindi
vi
genza, ch
ep
otremmo d
rincipio d
el co
nsenso iinformato,
nformato, iindividuandone
ndividuandone ll'aggancio
'aggancio
vigenza,
che
potremmo
dire
ire a
assoluta,
ssoluta, d
del
el p
principio
del
consenso
n
e gli a
rtt. 2
3e3
iudice – iin
nb
ase a
l la p
iù re
cente g
iurisprudenza d
negli
artt.
2,, 1
13
32
2C
Cost.
ost. 25,
25, che
che – prosegue
prosegue iill g
giudice
base
alla
più
recente
giurisprudenza
dii
llegittimità,
egittimità, vi
etano a
rattamenti sa
nitari se n
on a
cquisisca q
uel co
nsenso llibero
ibero e
vietano
all me
medico
dii «
«eseguire
sanitari
non
acquisisca
quel
consenso
dico d
eseguire ttrattamenti
iinformato
nformato del
de l p
aziente ch
spressivo d
el su
od
iritto p
rimario d
ccettazione, ri
fiuto e
paziente
che
presupposto
espressivo
del
suo
diritto
primario
dii a
accettazione,
rifiuto
eèp
resupposto e
interruzione d
ella tterapia».
erapia».
interruzione
della
issato q
uesto a
ssunto, iill g
iudice ttutelare
utelare p
rosegue ri
nvenendo n
ell’Amministratore d
stegno iill
• F
Fissato
questo
assunto,
giudice
prosegue
rinvenendo
nell’Amministratore
dii So
Sostegno
mi
glior st
rumento e
sistente a
llo st
ato a
ttuale p
er e
sprimere d
elle ve
re e p
roprie D
.A.T.(Dichiarazioni
miglior
strumento
esistente
allo
stato
attuale
per
esprimere
delle
vere
proprie
D.A.T.(Dichiarazioni
An
ticipate d
rattamento) a
ppellandosi a ttal
al ffine
i ne a
lla se
ntenza d
ell a C
orte d
assazione n
Anticipate
dii T
Trattamento)
appellandosi
alla
sentenza
della
Corte
dii C
Cassazione
n..
2
3676/2008 n
el la q
uale si a
mmette ch
iaramente ch
e iill d
ai ttrattamenti
rattamenti sanitari
sanitari p
ossa «essere
«essere
23676/2008
nella
quale
ammette
chiaramente
che
dissenso
possa
issenso ai
e
spresso a
nche d
au
nd
iverso so
ggetto, iindicato
uale ra
ppresentante ad
ad acta».
acta».
espresso
anche
da
un
diverso
soggetto,
dallo
stesso
paziente
quale
rappresentante
ndicato d
allo st
esso p
aziente q
• L
’amministratore, d
unque, iin
n b
ase a q
e si d
a d
elle su
e ffunzioni,
unzioni, è ri
dotto a
L’amministratore,
dunque,
base
questa
che
da
delle
sue
ridotto
uesta iinterpretazione
nterpretazione ch
se
mplice n
uncius della
della vo
lontà p
recedentemente e
al b
eneficiario (i
n ttal
al se
nso, d
ecreto
semplice
nuncius
volontà
precedentemente
espressa
dal
beneficiario
(in
senso,
decreto
spressa d
e
messo iin
nd
ata 2
emesso
data
25.08.2010
dal
Tribunale
dii V
Varese
Corte
d’Appello
Cagliari,
decr.
16.01.2009)
5.08.2010 d
al T
ribunale d
agliari, d
ecr. 1
6.01.2009)
arese ; C
orte d
’Appello C
VADEMECUM FINE VITA
IL DIRITTO DI RIFIUTARE LE CURE
(3/3)
(3/3)
giovedì 14 novembre 13
R
Registri
egistri p
per
er iill testamento
testamento b
biologico
iologico
Attraverso
Registro
per
biologico,
cittadino
può
anticipatamente
esprimere
• At
traverso ilil R
egistro p
er iill ttestamento
estamento b
iologico, iill ci
ttadino p
uò a
nticipatamente e
sprimere lla
a
propria
scelta
rispetto
ad
alcuni
specifici
sanitari,
dichiarazione
p
ropria sce
lta ri
spetto a
d a
lcuni sp
ecifici ttrattamenti
rattamenti sa
nitari, llasciando
asciando ttale
ale d
ichiarazione iin
n
d
eposito a
omune d
deposito
all C
Comune
dii a
appartenenza
che
abbia
Registro),
nel
caso
cui,
ppartenenza (e ch
e a
bbia iistituito
stituito iill R
egistro), n
el ca
so iin
n cu
i, iin
n ffuturo,
uturo,
ve
nisse me
no lla
venisse
meno
sua
capacità
dii iintendere,
decidere
comunicare
personalmente
proprie
a su
a ca
pacità d
ntendere, d
ecidere e co
municare p
ersonalmente lle
e p
roprie
vo
lontà a
dici.
volontà
aii me
medici.
• L
a richiesta
richiesta p
uò e
La
può
essere
presentata
dai
cittadini
maggiorenni
capaci
dii iintendere
volere.
ssere p
resentata d
ai ci
ttadini ma
ggiorenni e ca
paci d
ntendere e vo
lere.
• T
ra i comuni
comuni ch
Tra
che
hanno
Registro,
sono:
Roma,
Arezzo,
Barile
(PZ),
Bologna,
Calenzano
eh
anno iistituito
stituito iill R
egistro, vi so
n o: R
oma, Are
zzo, Ba
rile (PZ
), Bo
lo gna , C
alenzano
(F
I), Campolongo
Campolongo Ma
ggiore (VE), C
asalecchio d
eno (BO
), C
asoria (N
A), C
astel F
ocognano
(FI),
Maggiore
Casalecchio
dii R
Reno
(BO),
Casoria
(NA),
Castel
Focognano
(AR
), Castel
Castel Ma
ggiore (BO
), C
astenaso (BO
), C
attolica (R
N), C
erveteri (R
M), C
ivita C
astellana
(AR),
Maggiore
(BO),
Castenaso
(BO),
Cattolica
(RN),
Cerveteri
(RM),
Civita
Castellana
(VT
), Conza
Conza d
e l la C
ampania (A
(AV),
V), C
urti (C
E), Emp
oli (F
I), F
ano (PS), F
errara, F
iorano (MO
),
(VT),
della
Campania
Curti
(CE),
Empoli
(FI),
Fano
Ferrara,
Fiorano
(MO),
F
irenze, F
ormigine (MO
), F
rancavilla F
ontana (BR
), G
enova, IImola
mola (BO
), Me
zzolombardo (T
N),
Firenze,
Formigine
(MO),
Francavilla
Fontana
(BR),
Genova,
(BO),
Mezzolombardo
(TN),
Mo
d ena , N
arni (T
R), N
onantola (MO
), N
dova, Pa
Modena,
Narni
(TR),
Nonantola
(MO),
Novellara
(RE),
Ottaviano
(NA),
Padova,
Palermo,
Parete
ovellara (R
E), O
ttaviano (N
A), Pa
lermo, Pa
rete
(CE),
Pavullo
nel
Frignano
(MO)) - d
dopo
un
parere
espresso
dal
Garante
della
privacy,
Penne
(C
E), Pa
vullo n
el F
rignano (MO
opo u
np
arere e
spresso d
al G
arante d
el la p
rivacy, Pe
nne (PE),
ronno (V
(VA),
A),
Pisa,
Napoli
(NA),
Rimini,
Roma
Municipio),
Roseto
(TE),
Saronno
Pi
sa, Prato,
Prato, Quarto
Quarto di
di N
apoli (N
A), R
imini, R
oma (XI Mu
nicipio), R
oseto (T
E), Sa
d ena , T
empio
Santarcangelo
(RN),
Savignano
sull Pa
Panaro
(MO),
Senigallia
(AN),
Soliera
dii Mo
Modena,
Tempio
Sa
ntarcangelo (R
N), Sa
vignano su
naro (MO
), Se
nigallia (AN
), So
liera d
ue lla d
orino, T
orre O
Pausania
(CA),
Torino,
Torre
Orsaia
Udine,
Vignola
(MO).
Nonché
una
provincia,
quella
dii
Pa
usania (C
A), T
rsaia (SA), U
di ne , V
ignola (MO
). N
onché u
na p
rovincia, q
C
agliari.
Cagliari.
A CURA
DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI
PER LA LIBERTÀ DI RICERCA SCEINTIFICA
WWW.ASSOCIAZIONELUCACOSCIONI.IT
Fly UP