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gestire i salti di vento
TATTICA GESTIRE I SALTI DI VENTO II vento e i suoi capricci. Oscillazioni, mutamenti improvvisi, cambi di direzione e di intensità. Affrontiamo la prima dolina di ogni regata con cognizione di causa, dopo aver valutato attentamente la situazione intorno a noi. TRATTO DA SAILING WORLD OTTOBRE 2001 di BILL GLADSTONE C 'è una scelta obbligatoria da effettuare navigando di bolina in condizioni di vento instabile: dirigersi verso la direzione in cui prevediamo si verificherà prossimo salto di vento. Pur se esistono molte differenti situazioni legate ad innumerevoli variabili, la strategia di base non cambia, ma è sempre la stessa. In altre parole se il prossimo salto di vento arriverà da destra, noi andremo a destra. Se invece ci aspettiamo che la prossima oscillazione arrivi da sinistra, ci dirigeremo verso la sinistra del campo di regata. Vediamo come questo concetto si può applicare nelle diverse situazioni. Ci sono giornate in cui si dice che il vento "va e viene", ovvero situazioni in cui le oscillazioni del vento hanno una durata temporale anche abbastanza precisa. In questo caso è di fondamentale importanza rimanere in "fase", cioè riuscire ad approfittare sempre della situazione più favorevole, per raggiungere la boa di bolina percorrendo la minore quantità possibile di strada. Applicheremo pertanto la nostra strategia un certo numero di volte, virando quando necessario, sempre pronti ad approfittare dell'oscillazione successiva. Con vento da destra, dunque, navigheremo mure a dritta sul cosiddetto "buono", ovvero sfruttando la rotazione del vento per avvicinarci il più possibile al nostro obiettivo sopravvento (boa o Ìsola che sia). Così navigando, mure a dritta, ci dirigeremo verso la parte sinistra del campo di regata. Non appena il vento ruoterà a sinistra, il nostro bordo, mure a dritta, diventerà quello in "scarso", ovvero quello che ci allontana dall'obiettivo. Virando immediatamente, una volta mure a sinistra, saremo nuovamente in buono e la nostra direzione, verso la parte destra del campo di regata, ci porterà direttamente verso il salto di vento successivo. Questo tipo di approccio strategico, ci consentirà di sfruttare tutti i salti di vento e, in pratica, di navigare sempre in buono, percorrendo meno strada, in costante avvicinamento alla boa di bolina. Le cose, in realtà, non sono mai così semplici, perché spesso dovremo fare i conti con gli avversari che sono intorno a noi, con le relative precedenze e con l'eventuale copertura di altre barche. Una buona partenza, in questo 90 senso, risolve almeno la metà dei nostri problemi. Esistono poi, lo abbiamo accennato in precedenza, situazioni diverse, in cui, il vento avrà un unico cambiamento di direzione, ovvero girerà, a destra o a sinistra, una volta soltanto. Anche in questo caso, il nostro obiettivo sarà quello di dirigerci verso la nuova presunta direzione. Se questa è la destra, andremo verso la destra del campo, navigando, dunque, mure a sinistra. In una situazione di questo tipo, la scelta del tempo gioca un ruolo fondamentale. È abbastanza intuitivo il concetto per cui navigando mure a sinistra, con il vento che gira a destra, ci troveremo sempre di più, nel tempo, in uno scarso. Nel frattempo, il bordo mure a dritta diventerà, man mano, sempre più favorito. Navigare verso il salto di vento successivo, ha un senso proprio nel momento in cui sì riesce a prevedere quale sarà la prossima oscillazione del vento. Giocando d'anticipo ci assumeremo sicuramente qualche rischio, ma saremo nel posto giusto al momento giusto, per sfruttare completamente la rotazione prevista a nostro favore. La situazione che stiamo analizzando, quella di un lato di bolina con un unico, significativo salto di vento in una direzione, può consentirci di risparmiare strada e di arrivare alla boa di bolina davanti ai nostri avversari. Assumiamo che il vento tenderà a girare a destra. Noi anticipiamo il salto navigando mure a sinistra verso la parte destra del campo, analizzando con estrema attenzione l'evolversi delta situazione. Se riusciremo a virare al momento giusto, il salto a destra ci porterà direttamente in boa, senza neanche la necessità di ulteriori manovre. Avremo risparmiato tempo e strada. Se viceversa, saremo rimasti troppo a lungo mure a sinistra, rischieremo di arrivare troppo alti in lay line. Perderemo tempo e strada. In questi casi è La partenza di una regata è il momento più importante: dalla sua riuscita dipende la possibilità di effetturare liberamente le successive scelte strategiche. sempre preferibile anticipare la virata. Se avremo capito che l'oscillazione è persistente, virando in anticipo da mure a sinistra a mure a dritta, riusciremo a sfruttare completamente l'azione del vento ruotato. Prevedere I salti di vento Ovviamente il segreto del successo è quello di riuscire a prevedere con precisione i! comportamento del vento nel breve periodo. Il profeta più attendibile del futuro immediato è proprio il passato più recente. Non è un gioco di parole. La nostra analisi, infatti, non potrà basarsi semplicemente sull'istinto, ma dovrà utilizzare una serie di elementi da raccogliere e utilizzare direttamente sul campo. La previsione del comportamento del vento, durante la prima bolina della regata, non è argomento di esclusiva competenza per iniziati ai segreti della meteorologia. In realtà sarà sufficiente un pò di attenzione ai fenomeni circostanti e l'applicazione di un metodo di lavoro corretto. È chiaro che dovremo uscire dal porto con largo anticipo, rispetto all'ora di partenza della regata e navigare di bolina, annotando le diverse rotte mure a dritta e mure a sinistra, cosìcome ogni altro evento significativo. Questo significa, ad esempio, osservare se il vento ci sembra più intenso a destra o a sinistra, la durata di ogni oscillazione del vento stesso e l'orografia della costa, altro elemento che può influenzare sensibilmente direzione ed intensità del vento. Non dimentichiamo di controllare l'eventuale presenza di corrente. Tutte le nostre analisi più approfondite sul comportamento del vento potrebbero perdere completamente di significato, in presenza di una forte corrente, dominante rispetto agli effetti del vento. Abbiamo parlato dell'osservazione sul campo, ma ci sono altri elementi che possiamo prendere in considerazione, in fase di preparazione alla regata. Una delle nostre fonti d'informazione può essere la previsione del tempo fornita dal servizio meteorologico locale, così come potremmo, noi stessi, estrapolare ed analizzare, da Internet, i dati relativi alla zona. La conoscenza diretta, o indiretta se proveniente da una fonte autorevole, del posto, può fornirci ulteriori indicazioni utili. Insomma sarà nostro dovere sfruttare tutte le possibilità per arrivare preparati sulla linea di partenza. Nelle regate con partenze scaglionate per classi, potremo analizzare il comportamento delle imbarcazioni partite prima di noi. Sono tutti indizi, segnali che potranno rivelarsi utilissimi nell'immediato futuro. Sapere cosa potrà succedere nell'arco di un'ora non è, comunque, sufficiente. Dovremo confrontarci con questa realtà ed approfittarne prima degli altri. La partenza, come accennato prima, diventa il momento fondamentale. E' quasi superfluo sottolineare che se, subito dopo aver tagliato la linea, non saremo liberi di dirigerci verso il lato favorito del percorso, tutto il lavoro fatto in precedenza rischierà di essere inutile. Quanto è possibile guadagnare? Consideriamo, prima di tutto l'ipotesi di navigare di bolina con vento di direzione costante, senza oscillazioni di alcun tipo. Se la boa di bolina è distante un miglio, sopravvento a noi. dovremo percorrere in totale 1,4 miglia, di cui 0,7 mure a dritta e altrettante mure a sinistra (assumendo che la nostra barca abbia un angolo di virata di 90° con il vento reale). Questi numeri cambiano molto poco con differenti angoli di virata. Anche nel caso in cui la boa non sia esattamente posizionata rispetto all'asse del vento, non ci sono differenze sostanziali nella lunghezza del percorso. Cambierà solamente la durata del bordo mure a sinistra , piuttosto che quella del bordo mure a dritta. In questo caso, infatti, avremo un bordo "lungo" ed uno più corto, ma non uno favorito. Ricordate, stiamo navigando in una situazione teorica di direzione di vento costante. Allora, è veramente così importante sfruttare i salti di vento? Se riusciremo ad approfittare di un'oscillazione di 10 gradi (non importa in quale direzione, in questo momento), la distanza percorsa a fine lato sarà inferiore di 0,2 miglia. In questo modo, per percorrere un miglio a sei nodi di velocità, avremo risparmiato ben due minuti. A quattro nodi di velocità, il risparmio diventa ancora più consistente, tre minuti sempre sul percorso di un miglio. Anche se vogliamo considerare queste affermazioni vere soltanto metà, è evidente che il vantaggio resta considerevole. Immaginiamo ora di bolinare in una situazio- ne con vento di direzione variabile. Siamo in fase con le oscillazioni, sempre in buono, e stiamo navigando verso il prossimo salto. La situazione diventa sempre più favorevole, quasi troppo. Quella che doveva essere l'ennesima oscillazione da sfruttare a proprio favore sembra trasformarsi in un nuovo vento con una direzione costante. Che cosa fare? TI dubbio rimane. Ci sarà una prossima oscillazione oppure la situazione è cambiata radicalmente? Questa incertezza spesso affligge i tattici di tutto il mondo. La soluzione migliore, in casi del genere, è quella di cambiare strategia, minimizzando i rischi, mentre si continua ad analizzare la situazione del momento e le sue possibili evoluzioni. Sceglieremo di navigare sul bordo che ci consente il miglior avvicinamento possibile alla boa o, se siamo molto distanti dal resto della flotta, quello che ci consente di diminuire la separazione e i relativi rischi di perdere contatto con gli avvcrsari. Ipotizziamo ora uno scenario in cui due imbarcazioni molto vicine, decidano di separarsi, navigando su mure opposte alla velocità teorica di sei nodi. Dopo un minuto, ognuna avrà percorso circa 180 metri, e ipotizzando un angolo di virata dì 90°, le barche saranno ad una distanza di circa 270 metri. Un salto di vento di 10° darà immediatamente un vantaggio di circa 70 metri alla barca più vicina al salto di vento. Supponiamo di essere in svantaggio rispetto al nostro avversario, a trenta metri di distanza. Naturalmente vogliamo colmare il distacco e superarlo. Possiamo provare a virare ed allontanarci da lui, sperando in un salto di vento, che ci consenta di guadagnare Io spazio perduto. Ma attenzione: non è sempre vero che per tentare un recupero, dobbiamo necessariamente separarci dall'avversario. Questo è spesso un tentativo disperato, che non ha un fondamento logico, anzi, non è improbabile che così facendo, ci dirigeremo verso la parte sbagliata del campo di regata. È preferibile, allora, rimanere in contatto con l'avversario, navigare alla miglior velocità possibile e cercare di sfruttare la prima opportunità disponìbile. Normalmente in testa alla flotta ci sono i più bravi, quelli che vanno dalla parte giusta. Motivo in più per non allontanarsi, ma scegliere di rimanere in "agguato": non è detto, infatti, che non possano perdere un salto di vento o, comunque compiere un errore che ci consentirebbe di ribaltare la situazione a nostro favore. Un salto di vento può diventare un grosso affare o trasformarsi in una catastrofe in un attimo. Tanto più grande sarà la separazione con l'avversario, tanto maggiori saranno i suoi effetti, in un senso o in un altro. Non assumiamo rischi inutili, allora. Valutiamo la situazione con serenità e comportiamoci di conseguenza: quando siamo sicuri di quello che avvera, dirigiamoci senza esitazioni verso la direzione voluta. Nello stesso tempo, non navighiamo mai verso l'ignoto.H 1mile .71 L'effetto delle oscillazioni del vento hanno un impano importante sul risultato finale. In condizioni di vento di direzione costante, un barca percorre un miglio di bolina navigando per 0,71 miglia su ciascun bordo. Con un buono di 5 gradì, la distanza si riduce a 0,64 miglia. Con 10 gradi di buono,la riduzione sarà ancora maggiore: soltanto 0,57 miglia su ogni bordo. «Up thè beat 90° Se il vento cambierà direzione una volta soltanto, dirigiamoci verso il nuovo vento. Nello schema sopra, il vento è ruotato a sinistra. Notiamo come C vira subito nello scarso iniziale e perde terreno. B si dirige verso il nuovo vento, vira all'interno dei due avversar!, sfrutta il buono mure a sinistra, ma nell'approccio alla boa mure a drina si troverà su di uno scarso consistente. A naviga decisamente verso il nuovo vento e capitalizza un notevole guadagno sugli awersari. 91