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banca gruppi rari - AVIS Sarnico e Basso Sebino
C/o ospedale P.A.Faccanoni 24067 Sarnico (BG) Tel. Fax 035/913959 – Sms – n° 3424152004 E-mail [email protected] Sito – www.avissarnico.it Fax n° 1786083645 Facebook-Avissarnico E Basso Sebino E-mail. – [email protected] Skype - avis sarnico e basso sebino BANCA GRUPPI RARI La Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia ha istituito la “Banca Emocomponenti di Gruppi Rari – Centro di riferimento della Regione Lombardia” con sede presso il Centro Trasfusionale e di Immunologia dei Trapianti dell’Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena di Milano, Fondazione IRCCS di natura pubblica. Essa è una struttura di coordinamento che ha la finalità di conseguire e mantenere l’autosufficienza regionale e di contribuire all’autosufficienza nazionale relativa al reperimento di unità di globuli rossi di gruppo raro per casi complessi di immunizzazione eritrocitaria. L’obiettivo di tale progetto è: • • • identificare i donatori di sangue della Regione che possiedono un gruppo sanguigno raro; costituire un registro regionale di donatori di gruppo raro; costituire una Banca di unità di sangue di gruppo raro congelato. Che cosa significa “Gruppo raro”? Sulla superficie dei globuli rossi del sangue si trovano alcune sostanze (denominate antigeni) che vengono trasmesse geneticamente e di cui sono state identificate sino ad ora più di 600 varietà diverse. I gruppi sanguigni sono determinati dalla presenza di questi antigeni, tra i quali i più noti sono quelli del sistema ABO e Rh. Se una persona è di gruppo A significa che i suoi globuli rossi hanno sulla loro superficie l’antigene A; analogamente una persona del gruppo B possiede l’antigene B; persone che non hanno né l’antigene A né l’antigene B sono di gruppo 0, mentre le persone che non possiedono sia l’antigene A che l’antigene B sono di gruppo AB. In alcuni casi solo poche persone mancano di un determinato antigene (ovvero il loro sangue viene indicato come negativo per l’antigene stesso). Una persona viene definita di “gruppo raro” quando la negatività per l’antigene viene riscontrata in meno di un soggetto ogni 1000 esaminati. Questa caratteristica non comporta problemi di salute per il donatore di sangue, ma è molto importante quando devono essere reperite unità di sangue per un paziente di gruppo raro che ha sviluppato anticorpi contro gli antigeni non espressi dai propri globuli rossi. In tali casi risulta molto difficile trovare le unità di sangue idonee alla trasfusione: la disponibilità di un “Registro di Donatori di gruppo raro” consente di poter convocare al momento della necessità i donatori adatti per la trasfusione dei pazienti sopra descritti (evenienza rara), così come la costituzione di una banca di unità di sangue di gruppo raro congelato consente di creare scorte necessarie a sopperire alle emergenze trasfusionali che si presentassero. Cosa cambia per il donatore? Tutte le caratteristiche del ruolo e della funzione del donatore di sangue rimangono inalterate. La donazione di sangue pertanto, anche quella del gruppo raro, è una donazione a scopo trasfusionale allogenico, cioè destinato alla trasfusione di pazienti. Il ritmo e le modalità dell’attività donazionale non verranno modificati. Per la tipizzazione del fenotipo verrà prelevata al donatore una provetta da 6 ml di sangue, contestualmente alla donazione e la provetta, etichettata e resa anonima con codice a barre, verrà inviata dal SIMT degli OORR di Bergamo al Laboratorio del Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano. Quali sono i criteri di reclutamento dei gruppi rari? La disponibilità viene richiesta a donatori con questi requisiti: • • • donatori periodici di ambo i sessi; di gruppo sanguigno 0 (zero) od A; Rh negativo o positivo, con peculiari caratteristiche di tipizzazione Rh segnalate dal Centro Trasfusionale. Tra questi donatori verranno considerati di gruppo raro tutti coloro che presentano una combinazione di gruppi sanguigni statisticamente riscontrata in meno di un soggetto su 1.000 esaminati. Credo sia inutile sottolineare l’importanza di invitarti ad aderire. Dott. Giovanni Paris