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GUARDIAMO OK.qxt
Periodico dell’unione territoriale G Cisl di A UARDIAMO Cremona VANTI Direttore Responsabile Francesca Garraffo Anno 60, n° XX dicembre 2010 - Redazione e amministrazione Viale Trento e Trieste, 54, Tel. 0372.596811. Aut. Trib. Cremona n. 21 del 9-2-1950/ Iscrizione al R.O.C n° 14399 del 29/06/2006. Tariffa ROC- Poste Italiane Spa- Sped. abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 com. 1- Cremona. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio PPTT di Cremona Ferrovie. Stampa Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona Aspra critica ai mass media. Al bando le notizie faziose e fuorvianti, bisogna diffondere messaggi corretti Demaria, fare sindacato non è cosa facile “Remare dalla stessa parte per raggiungere un obiettivo comune. Rilanciare lo sviluppo del territorio” TAMOIL chiude lo Cambio della guardia in Fnp Jindra Rubasova eletta segretario generale stabilimento di Cremona a pag. 12 e 13 FIM Serve stabilità occupazionale Migliaia le famiglie in crisi a pag. 5 FAI Verso una nuova politica agricola comune a pag. 7 Il segretario generale UST Cisl Cremona, Giuseppe Demaria S erve un vero progetto di risanamento per il Paese. Servono scelte e riforme forti. Tutte le parti sociali ed economiche, devono collaborare per cercare, insieme, di far uscire il nostro Paese da questo pantano. Calano le opportunità occupazionali, il numero delle persone in cerca di lavoro aumenta, diminuisce drasticamente il reddito delle famiglie e quindi la loro capacità di spesa. Demaria a pag. 3 FISASCAT aumentano gli iscritti e i contratti sono in attesa di rinnovo Segue a pag. 13 I volti emergenti della Cisl Giovanna Gaudenzi approda in Cisl nel 2008 Dal 2009 entra in segreteria Fisascat e ad oggi collabora anche con la Fistel a pag. 4 SCUOLA Investire sulla formazione dei giovani per il futuro della società a pag. 11 Finanziaria 2010. Approvata la legge di stabilità e bilancio dello Stato per il triennio 2011- 2013. A PAGINA 14 UST GUARDIAMO AVANTI 3 Dicembre Dicembre2008 2010 2008 Il territorio si impoverisce, la Tamoil chiude la raffineria di Cremona, in crisi le aziende metalmeccaniche, reddito e occupazione in calo “Serve un vero progetto di risanamento per il Paese” Monito del segretario generale. Il sindacato rappresenta i bisogni e gli interessi degli iscritti e delle loro famiglie di Giuseppe Demaria L a comunicazione, da parte della dirigenza della TAMOIL, di voler chiudere la raffineria di Cremona entro la fine del prossimo anno, è l’ultima tegola caduta sulla testa di un territorio già abbastanza provato dalle conseguenze di una crisi che ormai da più di due anni sta facendo sentire i suoi effetti. L’annuncio ha sparigliato le carte in un dibattito che fino a qualche mese fa vedeva contrapposti coloro che difendevano l’azienda e chi affermava che sarebbe stato meglio una sua delocalizzazione a favore di un recupero ambientale del territorio da tempo inquinato (come se la localizzazione di una unità complessa come una raffineria sia un lavoretto di poca cosa). La prossima chiusura ha tuttavia riportato nella mente e nelle coscienze dei cittadini cremonesi un fatto certo: una importante attività come TAMOIL, se cancellata, provocherebbe la perdita del posto di lavoro per un migliaio di persone, con una riduzione di un importante fetta di reddito della città, un impoverimento economico di un territorio che avrebbe effetti negativi su tutti i settori e gli ambiti economici. L’unità di crisi che si è costituita immediatamente venuti a conoscenza della volontà aziendale, ha visto compattarsi tutte le forze politiche e sociali della provincia, arrivando a condividere un documento con il quale si respinge la decisione della chiusura e si chiede di aprire un tavolo di confronto nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare una situazione che va inserita nei rapporti bilaterali tra l’Italia e la Libia. Sarà una vertenza lunga, nella quale, tuttavia, il punto fermo del sindacato, e anche delle istituzioni, dovrà essere la salvaguardia dell’attività industriale e dei posti di lavoro, accompagnata da un serio progetto di riqualificazione ambientale che affronti il problema dell’inquinamento. La TAMOIL, tuttavia, non è l’unico caso a preoccupare in questo ultimo scorcio di 2010. Nel territorio casalasco, si sta affrontando la crisi di due aziende metalmeccaniche che occupano circa 160 dipendenti, che stanno per essere condotte al concordato preventivo. La prospettiva appare essere la cessione di un ramo d’azienda, con la rioccupazione di una trentina di addetti, o la cassa integrazione straordinaria con la prospettiva della mobilità alla sua conclusione. In un comune vicino stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione in un’altra azienda, di altri 160 dipendenti, che sta affrontando una grave crisi finanziaria, e ha posto la stragrande maggioranza del proprio personale in cassa integrazione straordinaria. Nell’area cremasca continuano le tensioni nel settore metalmeccanico, con alcune realtà che hanno già ridotto la propria occupazione ed altre che a breve potrebbero aprire processi di mobilità. Per chiudere il quadro non va dimenticato il continuo le proprie scelte è un compito sempre più complicato. Nonostante ciò dobbiamo continuare nella nostra azione, perché sappiamo che tantissime persone, tantissime famiglie, vedono ancora il sindacato come la rappresentanza dei propri bisogni ed interessi. Nei prossimi due anni il lavoro e le politiche sociali, a sostegno delle famiglie e delle persone più deboli, dovranno continuare ad essere i nostri obiettivi. Sappiamo che solamente a livello territoriale non sarà possibile cogliere sensibili risultati, se non vi saranno adeguate coerenze anche a livello nazionale e regionale. Continuare a tagliare risorse servirà certamente a rimettere in equilibrio i conti pubblici un po’ compromessi ma, contestualmente, rischia di mettere seriamente in discussione uno stato sociale che nel tempo ha costruito le basi per una tutela universale delle persone. La concertazione territoriale, la bilateralità, la contrattazione di secondo livello, aziendale o territoriale, saranno le strade da percorrere per cercare di mantenere una serie di tutele, previdenziale ed assistenziali, che altrimenti verrebbero messe in discussione dai tagli alla spesa pubblica. Le politiche sociali a sostegno della famiglia, delle persone anziane e non autosufficienti, dei tempi di conciliazione casa lavoro per aumentare le opportunità di occupazione femminile, dell’integrazione dei cittadini stranieri, di case con affitti calDa sin. Paolo Beltrami segretario Ance, Tancredi Bruno di Clarafond mierati per chi non può avere un immobile di sua Prefetto di Cremona e Giuseppe Demaria segretaro generale Ust Cisl Cremona. proprietà né può permettersi di pagare canoni di libero merquindi la loro capacità di spesa. In- appare sempre più lontano. tere fasce sociali stanno passando da Tutto ciò non può essere fatto a col- cato, sono i temi su cui costruire la una fase benestante al rischio pover- pi di maggioranza, E’ necessario che nostra azione. Lavoro, tutela delle tà, ed intere generazioni di giovani, vi sia alla base una condivisione di persone e delle famiglie, nel rispetto usciti dalla scuola, rischiano di ave- quanto si deve fare, pena l’impossi- dell’ambiente sono i tre cardini su cui re di fronte ancora molto tempo pri- bilità di portare a termine l’opera. costruire la concertazione territoriama di poter contare su un posto di Da parte delle parti sociali, dei corpi le. Serve tuttavia un nuovo patto, fra lavoro. Di fronte a questa situazione intermedi della società, ci deve es- tutte le parti istituzionali, politiche, servirebbero scelte e riforme forti, sere la disponibilità al confronto, al economiche e sociali. condivise da tutte le parti sociali ed dialogo, alla necessità di raggiunge- E’ necessario assumere la consapeeconomiche, per cercare, insieme, di re un accordo, sapendo compiere volezza che serve remare tutti dalla far uscire il nostro Paese da questo delle mediazioni quando queste an- stessa parte, per raggiungere lo stesso pantano. Il perseguimento del bene dassero a consolidare il lavoro e au- obiettivo: rilanciare lo sviluppo del comune pare invece che non sia nel- mentare i salari. Non vi può essere territorio cremonese ed il benessere l’agenda della politica italiana, trop- una posizione di continua chiusura, dei suoi abitanti. Per far ciò non serve un solo uomo po caratterizzata da una perenne liti- né da una né dall’altra parte. giosità, che sembra abbia smarrito il Un sindacato che non raggiunge ac- al comando che impartisca cosa si decordi non è un sindacato, è un’altra ve fare, ma una comunità che condisenso della cosa pubblica. Vi sono riforme, come quella fiscale, cosa. La Cisl quest’anno ha celebra- vide le scelte, le difende e le porta che non sono più rinviabili; abbia- to i suoi sessant’anni, ed i valori del- avanti. mo una evasione fiscale insopporta- l’autonomia, della solidarietà, della Serve un patto come quello della TAbile, la partecipazione al versamento contrattazione nel territorio riman- MOIL dove, senza retropensieri o delle tasse è squilibrata a discapito gono, ora come allora, i punti cardi- tentativi di individuare le responsabilità dell’altro per ciò che è accadudel lavoro dipendente e dei pensio- ni del proprio essere. nati, abbiamo una tassazione sul la- Fare sindacato oggi non è cosa sem- to, si lavora insieme per il bene covoro troppo sfavorevole rispetto a plice. In una società ove gli slogan, mune, per far crescere l’intero terriquella sulle rendite e sulla finanza. la semplificazione, l’uso della stam- torio. Solo così riusciremo a far usciTutto ciò passa in second’ordine ri- pa e della televisione per orientare re la nostra provincia da quella situaspetto ad esigenze ed interessi di l’opinione pubblica sono ormai fatti zione di difficoltà economica ed ocparte; si portano avanti scelte poli- di tutti i giorni, cercare di parlare al- cupazionale che stiamo vivendo e che tiche funzionali non al benessere la gente in maniera corretta, spiega- purtroppo ancora per qualche tempo delle persone e delle loro famiglie, re la propria posizione, il perché del- ci accompagnerà. aumento della cassa integrazione in deroga per le piccole e micro imprese, segnale della difficoltà che sta attraversando tutto il settore artigiano e dei servizi. Se le previsione di una possibile ripresa dal 2013 saranno rispettate, ci aspettano due anni davvero difficili, in quanto già oggi si stanno evidenziando gli effetti negativi che sul territorio e sui suoi abitanti si riverseranno. Calano le opportunità occupazionali, il numero delle persone in cerca di lavoro aumenta, diminuisce drasticamente il reddito delle famiglie, e ma per autoreferenzialità di coalizioni o di movimenti e partiti, incuranti che da parte della gente aumenta il distacco, la non appartenenza, ad un modo di fare politica che scontenta tutti. Serve un vero progetto del Paese, servono scelte precise a sostegno di una industria manifatturiera che rimane uno dei pilastri della nostra economia; bisogna scegliere in quali settori energetici o strategici investire, e come mettere in collegamento la scuola, università e la ricerca con un mondo del lavoro che invece 4 GUARDIAMO AVANTI FAI - UST Dicembre 2010 All’esame del Parlamento e del Consiglio Europeo la riforma che nel 2013 porterà ad una Politica agricola più equa e moderna Cibo sano, sicuro e trasparente. Verso una nuova Pac Presentato a metà novembre, il documento mira a garantire produttori e consumatori tetto agli aiuti diretti e una maggiore attenzione alle aziende con un numero elevato di lavoratori. Il tetto agli aiuti dovrebbe essere compensato da nuovi strumenti, come forme di assicurazione collettiva e misure dirette a rafforzare il ruolo degli agricoltori nella filiera agroalimentare. Obiettivi generali sarebbero la produzione di alimenti sani e di qualità, l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali e la conservazione della produzione agricola in tutto il territorio europeo. La modifica del sistema degli di Ivan Zaffanelli A metà novembre, il commissario all'agricoltura dell'Unione Europea, il romeno Ciolos, ha presentato un documento relativo alle proposte di riforma della Politica agricola comune (Pac) per il periodo 2014-2020, che verrà ora discusso dalle organizzazioni agricole e sottoposto all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell'Unione. Prima di entrare nel merito delle proposte di riforma, è opportuno ricordare che la Pac è stata avviata più di cinquanta anni fa ed è la più importante tra le politiche dell'Unione, assorbendo circa la metà del bilancio comunitario. I primi obiettivi di questa politica, tra la fine degli anni '50 e la fine degli anni '60, furono l'autosufficienza alimentare dei paesi membri, la stabilizzazione dei prezzi e il miglioramento dei redditi dei coltivatori, da conseguire essenzialmente con il sostegno dei prezzi, gli ammassi dei prodotti e i dazi alle impostazioni. Alla fine degli anni '60, questi obiettivi potevano dirsi non solo raggiunti, ma anche superati, in quanto le garanzie concesse ai produttori avevano creato eccedenze di produzione as- sai costose. Si aprì allora una seconda fase della politica agricola, caratterizzata della fissazione di quote di produzione e dalla creazione di associazioni di produttori dirette al rafforzamento del potere di mercato delle imprese agricole. Successivamente, l'inserimento dell'agricoltura negli accordi sul commercio internazionale (Gatt e poi Wto) ha determinato una progressiva riduzione delle protezioni esterne e la trasformazione del sostegno dei prezzi in sostegno del reddito degli agricoltori, mediante aiuti diretti commisurati alla superficie coltivata. Inoltre, gli aiuti alle imprese sono stati subordinati alla salvaguardia dell'ambiente e sono stati introdotti incentivi al- lo sviluppo rurale, allo scopo di migliorare le condizioni generali di vita delle zone rurali. Le proposte del commissario Ciolos si collocano oggi nel solco di questa evoluzione. Come ha dichiarato fin dal suo insediamento, il nuovo commissario vorrebbe garantire ai produttori la “stabilità” attesa, ai consumatori "cibo sano e sicuro" e ai contribuenti "trasparenza" riguardo a come vengono spese i soldi delle loro tasse. In particolare, la riforma proposta prevederebbe l’introduzione di un Coseso: notiziario fiscale • 16 DICEMBRE 2010: PAGARE SALDO ICI • DAL 1 DICEMBRE 2010 AL 31 GENNAIO 2011: presentare domanda per accedere alla graduatoria per richiedere il contributo prima casa 10° BANDO “GIOVANI COPPIE” Chi può partecipare al bando Possono partecipare le seguenti categorie di nuclei familiari: a) “giovani coppie”: coppia che ha contratto o contrae matrimonio nel periodo compreso tra l’1 luglio 2009 ed il 30 giugno 2011 e i cui componenti, di sesso diverso, non hanno compiuto anni 40 alla data di presentazione della domanda; b) “gestante sola”: donna gravida del primo figlio, che sia nubile o priva del coniuge per separazione legale senza convivenza, per divorzio o per decesso; c) “genitore solo con uno o più figli minori a carico”: padre o madre con uno o più figli minori a carico, che sia celibe o nubile o privo del coniuge per separazione legale senza convivenza, per divorzio o per decesso. Non rientrano in questa categoria le unioni di fatto; d) “nuclei familiari con almeno tre figli”: genitori uniti da vincolo di matrimonio con tre o più figli a carico. Requisiti fondamentali: indicatore ISEE standard non superiore a 35.000,00 euro valore dell’immobile acquistato, auto costruito o dell’intervento di recupero edilizio non superiore a 280.000,00 euro e non inferiore a 25.000,00 euro Iva compresa; mutuo o finanziamento richiesto per l’acquisto, l’autocostruzione o il recupero dell’immobile, di durata non inferiore a cinque anni e d’im porto non superiore a € 280.000,00 e non inferiore a € 25.000,00 Per i cittadini extra UE è richiesto: Il possesso del permesso di soggiorno (o carta di soggiorno) di durata almeno biennale Lo svolgimento di regolare attività di lavoro subordinato o autonomo da aiuti e l'eventuale riduzione del bilancio agricolo sono destinate a far discutere, sia le associazioni agricole sia gli stati membri, favorevoli a mantenere gli attuali vantaggi e a non redistribuire le risorse limitate con i nuovi paesi. Per quanto riguarda la tutela dei lavoratori del settore agroalimentare, la Pac, con tutti i suoi limiti soprattutto iniziali, ha consentito una relativa modernizzazione delle aziende e un rafforzamento del settore agroalimentare. Oggi l'Europa è la prima potenza agricola mondiale, primo importatore e secondo esportatore. All'interno dell'Europa, l'Italia occupa uno dei primi posti. Così pure la nostra provincia all'interno dell'Italia. Occorre dunque consolidare questa posizione, con riforme che premino le imprese produttive e le produzioni di qualità, che favoriscano l'integrazione tra agricoltura, trasformazione e distribuzione, che potranno avere ricadute positive anche sul lavoro dipendente. Abbiamo quasi due anni di tempo per orientare le scelte, in vista dei nuovi regolamenti che saranno approvati tra luglio e settembre del 2012. parte almeno di uno dei componenti il nucleo familiare. Il contributo non è riconosciuto: Se uno dei componenti il nucleo familiare ha già beneficiato di altre agevolazioni previste per le medesime finalità del Bando Se uno dei componenti il nucleo familiare è proprietario di un immobile adeguato sul territorio di Regione Lombardia (per adeguato s’intende un immobile costituito da un numero di vani pari al numero delle persone che compongono la famiglia dichiarata nella domanda con esclusione di cucina, angolo cottura, servizi igienici, ripostigli e vani accessori); se l’immobile è composto da oltre 5 vani, indipendentemente dalla persone che compongono la famiglia dichiarata nella domanda, l’immobile è considerato adeguato Se l’immobile è di lusso (categoria catastale A1 – A8 - A9). Periodo di riferimento per i requisiti richiesti: Il periodo entro il quale è necessario possedere o soddisfare tutti i requisiti previsti dal Bando 2010, è stabilito dal 01 luglio 2009 al 30 giugno 2011 compreso. Decorrenza e termini del Bando: Le domande andranno presentate presso il CAF CISL dal 01 dicembre 2010 al 31 gennaio 2011 (da uno dei componenti il nucleo familiare intestatario o cointestatario dell’immobile e del mutuo/finanziamento) e completate presso il CAF CISL entro il 30/06/2011. NOVITA’ DEL 10° BANDO: Per un valore tra 25.000,00 euro e 100.000,00 euro il contributo sarà di 5.000,00 euro Per un valore tra i 100.000,01 e 200.000,00 euro il contributo sarà di 5.500,00 euro Per un valore tra i 200.000,01 e 280.000,00 euro il contributo sarà di 6.000,00 euro In più per immobili certificati “ad alta efficienza energetica” è previsto un incremento sul contributo pari a: 2.000,00 euro per immobili di classe certificata di tipo “A” (risparmio d’energia del 50%) 1.000,00 euro per immobili di classe certificata di tipo “B” (risparmio d’energia del 30%). FIM GUARDIAMO AVANTI Dicembre 2008 2010 5 La Fim avanza spedita Incapacità del governo e della politica territoriale di rispondere all’esigenza di stabilità occupazionale namento del settore industriale metalmeccanico in particolare iamo giunti al termine di e manifatturiero più in generale un anno difficile, dilania- in termini di competitività e di to dalla crisi che conti- rilancio economico del Paese e nua a fare sentire i propri effet- del territorio. ti che, con tutta probabilità, Siamo di fronte ad una politiproseguiranno nel 2011. ca territoriale latitante, incapace Il settore metalmeccanico se- di promuovere un’inversione di gna il passo più delle altre ca- tendenza, che ci auguriamo sia tegorie dell’industria. E’ stato visibile nel lasso di tempo che il tempo di proclami, di prese intercorre fra la stesura di quedi posizione, di accuse più o ste considerazioni e la loro pubmeno velate, ma è evidente che blicazione. Il caso TAMOIL è l’empasse che stiamo vivendo la punta di un iceberg che naha una sola base: l’INCAPA- sconde non solo le centinaia di CITA’, intrisa di inadeguatezza persone dell’indotto, ma le die impreparazione. L’incapacità verse crisi aziendali delle picsindacale non ha dato l’impulso cole e medie imprese industriaad una necessaria progettualità li ed artigianali del settore meper il rilancio del Paese e del talmeccanico. Centinaia di laterritorio. voratori sono a rischio occupaAd eccezione della Cisl a livel- zione, altri il posto di lavoro lo confederale e della Fim nel non ce l’hanno più. Parliamo settore metalmeccanico, il mo- delle lavoratrici della FAITAL vimento sindacale si è dimo- di Chieve, dei lavoratori e lastrato non all’altezza di pro- voratrici della FAIP di Vaiano muovere una nuova fase di ri- Cremasco, di COGEME e SIforme in grado di rimodulare le DERIMPEX di Casalmaggiotutele nel mondo del lavoro in re per fare alcuni esempi. Per continua evoluzione. tutti loro e per tutti coloro che L’incapacità politica ed istitu- sono a rischio le istituzioni, i zionale, oggi più che mai as- sindacati e le associazioni imsente è priva di lungimiranza. prenditoriali territoriali devono Ed è in questo contesto che il assumersi impegni precisi, desindacato ha un ruolo strategico finire un nuovo patto territoriache si esplica nell’individuare le che si fonda sulla necessità nuovi sistemi di relazioni indu- non solo di azioni a sostegno striali e nuove frontiere di con- del reddito, ma di iniziative fitrattazione che siano in grado nalizzate a politiche attive del di rispondere chiaramente e ra- lavoro, con l’obiettivo di ricolpidamente all’esigenza attuale locare in tempi brevi chi rimane di stabilizzazione occupaziona- senza occupazione. Si devono le e a quella in prospettiva di definire quali saranno in proimplementazione dei posti di spettiva i comparti del nostro lavoro, nonché di un riposizio- settore che a livello provinciale di Omar Cattaneo S possono svilupparsi, individuarne le professionalità e convogliare verso tali figure l’offerta formativa territoriale; successivamente occorre analizzare come rivalutare la nostra Provincia per essere pronti a cogliere la ripresa, trovando elementi incentivanti che possono promuovere, con il rilancio economico, l’appeal necessario ad attrarre nuovi imprenditori nel territorio. Nei metalmeccanici tali valutazioni non possono essere fatte, visto che oggi per una parte di sindacato del settore è preferibile parlare, anzi denigrare, un accordo fatto a Pomigliano che ha garantito il mantenimento occupazionale, non perdendo diritti, come evidenziato dalla Fiom Cgil in modo strumentale, ma con l’intento di essere una categoria che fa del senso di responsabilità la propria bandiera. E sappiamo che questo In alto: il Segretario Generale Fim Cisl Omar Cattaneo In basso: l’azienda Faip di Vaiano Cremasco cozza con la demagogia ed il populismo senza alternative. E’ a dire poco strano che la Fim sia denigrata da chi ha deciso di sostituirsi ad una parte politica ancora legata a schemi vecchi ed inappropriati, figli di un sindacato marxista non più riproponibile. Tali atteggiamenti ostativi li notiamo anche rispetto alle deroghe, che, in quanto tali, sono temporanee e danno maggiore valore al CCNL di categoria, in quanto l’elasticità che da esse deriva è in grado di modulare sull’esigenze di situazioni particolari regole contrattuali in vigore su scala nazionale. Sono queste regole che, attraverso il principio di solidarietà, garantiscono una base normativa e retributiva che deve essere calata nelle specificità aziendali e territoriali. E’ avvenuto anche per COGEME e SIDERIMPEX che una parte della politica sia intervenuta denigrando chi sindacalmente ha cercato di trovare una soluzione che potesse garantire la ripresa occupazionale; si vuole ricordare che chi affossa una soluzione ha il dovere di averne una migliore e di non vendere fumo ai lavoratori in difficoltà. La FIM è disponibile a discutere di deroghe in caso di crisi oppure di crescita occupazionale, sempre con mandato dei lavoratori e sarebbe opportuno che tale mandato venisse ascoltato da tutti senza posizioni di principio aprioristiche. Trasformazione organizzativa in segreteria Nel 2010 la Fim cremonese ha vissuto anche una trasformazione organizzativa. Due colonne portanti della nostra organizzazione hanno fatto altre scelte. Teodolindo Lunghi dal 1 aprile ha raggiunto la pensione, rispondendo “presente” alla nostra richiesta di collaborare con noi. L’esperienza di Teo e la sua capacità di sintesi politico sindacale sono beni preziosi da non perdere. A Teo un grazie particolare per quanto ha fatto ed un grazie per la sua disponibilità a proseguire, anche se in termini più soft, il rapporto con la Fim. Roberto Bonfatti Sabbioni dal 1 settembre 2010 ha accettato la proposta di iniziare una nuova esperienza nella FAI CISL; anche a Roby va il nostro rin- graziamento per quanto dato in questi anni alla Fim. Un “in bocca al lupo” a Monica Tonghini e Ottorino Buccelli, nuovo componente di segreteria, individuati come nuovi volti della Fim cremonese, con i quali si è già imbastito quel rapporto di affiatamento fondamentale per creare una squadra reattiva e propositiva. Il tutto con l’ottimo contributo di Mauro Casirani, storico delegato della VHIT BOSCH di Offanengo, che con la sua capacità riflessiva e la semplicità d’intenti è in grado di dare la marcia necessaria al miglioramento organizzatiRoberto Bonfatti Sabbioni vo. Un buon Natale a tutti ed un 2011 positivo, consapevoli che nelle difficoltà in Segreteria Fai, ognuno di noi sia in grado di dare il meMonica Tonghini e glio; ciò, infatti, ha sempre caratterizzato Ottorino Buccelli i nostri delegati, vero fondamento e sogi nuovi volti getti irrinunciabili per la continua crescita organizzativa e valoriale della nostra Fim. 6 GUARDIAMO AVANTI FILCA e ATTUALITA’ Dicembre 2010 Contratto Integrativo Provinciale Edilizia Industria L a Filca Cisl Cremona, unitamente e unitariamente a Feneal Uil e Fillea Cgil ha inviato a inizio dicembre all’ANCE (l’Associazione dei Costruttori Edili) la bozza contenente le richieste di rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale (che riguarda attualmente circa 3mila lavoratori) in scadenza al 31/12/09, prorogato a seguito del rinnovo del C.C.N.L. del 19/04/10. In sintesi le richieste: 1. Istituzione dell’indennità di trasporto giornaliera: pagamento in busta paga delle prime 2 fasce di trasferta chilometriche; 2. Indennità di mensa: aumento indennità giornaliera per operai e impiegati; 3. Concorso al pagamento del pasto da parte dell’impresa: aumento giornaliero per operai; 4. Reperibilità per pronto intervento: istituire una indennità di reperibilità giornaliera (neve, rottura linee elettriche e condotte gas), che attualmente non è prevista; 5. Bonifica ambientale: isti- Presentata la bozza di rinnovo che riguarda 3mila lavoratori tuire una indennità riguardante lo smaltimento dell’amianto con maggiorazione oraria (come per le operazioni di bitumatura); 6. Elemento Variabile della Retribuzione (E.V.R.): le parti definiranno l’importo aggiuntivo dell’elemento variabile della retribuzione in famiglie a quei lavoratori (italiani e immigrati) che, in quanto non residenti La Segreteria e il Consiglio generale della categoria, hanno in provincia non deciso che, in occasione delle imminenti festività natalizie, a rientrare riescono non si procederà ad alcun omaggio ai componenti del dopo l’orario di lavoConsiglio Generale e ai delegati, come da tradizione negli ro; anni precedenti. 9. Permesso retribuiIn alternativa si è scelto di effettuare una seconda adozione a to: 1 giorno di perdistanza che va ad aggiungersi a quella già in corso che messo retribuito per annualmente viene riproposta nella giornata del 8 marzo, il padre per la nascita Festa della Donna. del figlio/a. RICHIESTE ASSIrispetto della percentuale capite lavoratore; massima del 6% della retri- 7. Carenza malattia: paga- STENZE CASSA EDILE buzione, stabilita dall’art.46 mento diretto dei primi 3 • Adeguamento delle prestadel C.C.N.L. del 19/04/10, in giorni di carenza in busta zioni con aumento pari al recupero dell’inflazione; base a 5 indicatori rilevati nel paga da parte dell’impresa; 8. Lavoratori non residenti: • Istituzione contributo una settore. Per il nostro territorio il para- cumulo di ferie e permessi tantum per portatori di handimetro cui far riferimento è per dare la possibilità di per- cap (lavoratori e familiari): quello del monte ore pro- manere più tempo con le loro NUOVA ASSISTENZA; Iniziativa di solidarietà • Istituzione premio fedeltà per lavoratori con almeno 10 anni di anzianità presso la stessa impresa iscritta in Cassa Edile: NUOVA ASSISTENZA; • Istituzione assistenza per garantire servizio fiscale gratuito (tramite convenzione con CAAF Cgil,Cisl,Uil) ai lavoratori in sede di compilazione mod.730: NUOVA ASSISTENZA; • Attuare le procedure per il rilascio del DURC in attuazione a circolare CNCE n° 346 del 21/03/08; • Riequilibrio % su APEO (anzianità) e fondi dedicati (Malattia, Prevedi, Indumenti, Trasporto, etc.). Segreteria Filca Ente turismo sociale italiano compie un anno di attività Dopo un anno dalla sua presentazione ufficiale, l'ETSI prende sempre più piede sul territorio cremonese. Per tutto il 2010 infatti, con il supporto della FNP/CISL, UST/CISL e con la preziosa collaborazione dell'Associazione di volontariato ANTEAS e del gruppo culturale “Conoscere per migliorare”, è stato possibile realizzare iniziative sia culturali che turistiche. Dall'avvio dell'attività fino ad ora l'ETSI ha di fatto organizzato e realizzato gite giornaliere a carattere culturale come la visita a Milano della Pinacoteca di Brera, piuttosto che le visite guidate in città come Genova, Chioggia, Chiaravalle e Padova. Oltre a varie iniziative a livello culturale ha puntato anche alla programmazione di soggiorni destinati a far scoprire le bellezze italiane (in particolare la visita alla città regale di Torino) e straniere, come il viaggio nella città di Praga con tour della Boemia. Inoltre, grazie alla collaborazione con ETSI/Lombardia e con il progetto “ETSI viaggiare CISL” sono previste tante nuove proposte riservate esclusivamente agli iscritti CISL. Anche per il 2011 si prevede un'intensa attività dell'Ente Turistico Sociale, in particolar modo si sta già lavorando per ampliare la gamma di offerte, sia per le gite brevi che per i soggiorni più lunghi, a prezzi di assoluta convenienza. A breve sarà poi diffuso un programma più dettagliato. La segreteria UST invita quindi tutte le strutture CISL, gli Enti, i Servizi e le Associazioni di emanazione CISL di servirsi, per l'organizzazione delle iniziative turistiche e culturali da loro promosse, esclusivamente dell' ETSI di Cremona essendo in grado di tradurre le vostre idee ed esigenze ed essendo un servizio interno CISL. Angelo Minuti presidente Etsi Come contattarci? Come avere informazioni? Come prenotare? Gruppo Cisl/Anteas a Chioggia Gruppo Cisl a Praga Gruppo Cisl/Anteas a Genova L' E.T.S.I. è aperto il Lunedì e il Giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 (presenza incaricato) Martedì, Mercoledì e Venerdì telefonicamente: Tel. 0372 413426 in via Dante, 121 Cremona oppure : [email protected] www.etsiviaggiarecisl.it Speciale Pensionati GUARDIAMO AVANTI 7 Dicembre 2010 Cambio al vertice della federazione dei pensionati Cisl che, lo scorso mese di settembre, hanno eletto una donna Jindra Rubasova nuovo segretario FNP Nata in Cecoslovacchia, la sindacalista racconta la sua vita e la sua storia in Cisl ai nostri lettori Un ringraziamento particolare a Emanuele Cortesi, ex segretario FNP Da Sin. Attilio Rimoldi, Giovanni Bottarelli, Ermenegildo Bonfanti, Jindra Rubaasova e Giuseppe Demaria di Francesca Garraffo I l cognome tradisce le sue origini. Nata nell’allora Ce-coslovacchia, ha vissuto la primavera di Praga e dopo l’occupazione del suo Paese da parte delle truppe del Patto di Varsavia ha scelto l’Italia e poi Cremona per mettere le seconde radici. Ha iniziato il percorso cislino partendo dalla base come delegato aziendale dell’exINAM, ruolo del tutto inusuale per una donna 30 anni fa. È poi entrata negli organismi ter- ritoriali FISOS, dove ha fatto anche il componente di segreteria arrivando a far parte della Segreteria Regionale della categoria della sanità, per poi assumere il ruolo di Segretario Generale della Federazione del pubblico impiego, la FPS di Cremona. Il suo impegno per le politiche di Pari opportunità fuori e dentro l’Organizzazione l’ha portata a ricoprire la carica di “Responsabile Coordinamento donne CISL della USR Lombardia e a far parte, eletta dal Congresso, del Consiglio Generale Confederale Nazionale CISL. Andata in pensione, la FNP di Cremona l’ha eletta Responsabile del Coordina-mento Donne e poi, e questa è la storia appena terminata, è stata chiamata a far parte della Segreteria UST di Cremona. Questo, in breve, è il biglietto da visita della persona che il Consiglio Direttivo FNP ha eletto il 28 settembre 2010 alla guida della prima Federazione CISL provinciale di Cremona, nella Segreteria continua a ricoprire il suo ruolo Giovanni Bottarelli. Gli obiettivi della nuova segreteria Continuità ma innovazione nelle scelte organizzative Al nuovo Segretario Generale ed alla sua squadra è affidato il compito di portare la Fnp cremonese al prossimo appuntamento congressuale secondo le indicazioni della mozione conclusiva del Congresso territoriale 2009. Sicuramente quindi, una continuità politica ma organizzativamente qualche innovazione nel realizzare le scelte già deliberate. Insomma, un pizzico della specificità e caratterizzazione individuale che ogni nuovo dirigente porta con sé. Se è vero che ogni livello dell’Organizzazione deve agire secondo la propria responsabilità, pur interessandosi alla globalità dei temi riguardanti il mondo dei pensionanti e delle loro famiglie, il nostro ruolo di Federazione territoriale ci assegna il compito di tutela e di promozione del benessere sociale degli iscritti in ogni ambito nel nostro Comprensorio, con particolare attenzione alle tematiche degli anziani. La conoscenza delle specificità zonali, delle differenze culturali che necessitano anche di un pluralismo nell’approcciare i problemi, la lettura appropriata dei bisogni della cittadinanza di una Zona piuttosto di un’altra sono fondamentali per riuscire, nel- le proprie zone di residenza, a promuovere i valori della Cisl, fare conoscere l’attività della Fnp di Cremona, ma soprattutto ad impostare e portare avanti la contrattazione territoriale con gli enti locali, individuando anche i bisogni formativi per i dirigenti delle Leghe/Interleghe e così via Insomma: conoscere, vivere, agire con responsabilità la propria Zona per il bene della comunità, dei nostri tesserati e per promuovere il proselitismo. Le tre Zone quindi, seguono l’assetto dei distretti ASL, diventano strategiche nell’assetto organizzativo della Fnp-Cisl di Cremona, dove le storiche appartenenze territoriali: Crema, Cremona e Casalmaggiore si trasformano da vincoli a punti di forza e innovazione. Rafforzare e valorizzare le Zone potrebbe apparire anacronistico se si pensa che oggi si fanno le politiche e si ragiona nel mondo globale, o quantomeno nell’ambito Europeo. Ma il nostro “campanilismo”, se usato come valore e ricchezza da condividere all’interno della responsabilità zonale ci permette di fare un salto culturale non indifferente. Gli associati, a seconda della propria residenza, verranno coinvolti nella lettura dei Il ventotto settembre scorso il Consiglio Direttivo della FNP provinciale di Cremona ha eletto il nuovo Segretario Generale, la dirigente JINDRA RUBASOVA, già componente la segreteria UST. Indubbiamente i lettori di queste pagine del periodico locale CISL, i nostri associati, devono essere informati circa il programma politico e organizzativo del nuovo “leader”. Nel contempo la successione a Emanuele Cortesi, storico dirigente CISL, che ha operato prima nella categoria della sanità a vari livelli e poi nella Segreteria FNP dove ha ricoperto il ruolo di Segretario Generale di Cremona negli ultimi 5 anni e mezzo, ci chiama ad un dovere a cui assolviamo con piacere e convinto riconoscimento: un sincero ringraziamento pubblico al collega ed amico Cortesi per il suo lavoro ed impegno profuso per la CISL e la FNP. bisogni specifici di quel territorio, per poi costruire anche insieme alla UST ed alle altre due sigle confederali, le richieste da inserire nella contrattazione con i comuni. Nel contempo, per dare un input nuovo, per agire e contrattare nel mondo moderno con Enti, Associazioni ed Istituzioni che hanno esperti e consulenti spesso di alto livello, è giusto pensare ad una composizione della squadra, oserei dire innovativa, che colga il più possibile la pluralità di esperienze professionali, con diversificate conoscenze e contatti fuori e dentro il Sindacato. Una complementarietà politica e tecnica che possa affrontare senza difficoltà le politiche di tutto il corso della vita, a partire dalla primissima infanzia, attraverso il mondo del lavoro sia pubblico che privato, cogliendo le specificità del genere ed avendo la capacità di promuovere un collegamento intergenerazionale. La Fnp, infatti, non deve e non può essere relegata solo nella trattazione dei temi socio-sanitari, assistenziali e della non-autosufficienza. Problemi certamente predominanti nel nostro agire, ma oggi, ogni tema riguardante la famiglia, la qualità della vita, dell’ambiente ecc..., chiama i pensionati a compensarle inadeguate o insufficienti risposte della nostra società. Ecco perchè abbiamo la titolarità di partecipare alla contrattazione di tutte le politiche nel corso di tutta la vita. Jindra Rubasova 8 GUARDIAMO AVANTI Speciale Pensionati Dicembre 2010 Festa di fine estate I Monte Cremasco, ventinovesimo appuntamento per ricordare i 60anni della Cisl n occasione del 60° anniversario della costituzione della CISL si è tenuta a Monte Cremasco la 29^ festa di fine estate della FNP del territorio di Crema e del Cremasco. Dopo la S. Messa celebrata dal parroco di Palazzo Pignano nella suggestiva chiesa della Pieve i pensionati cremonesi della FNP, oltre 150, si sono trasferiti presso il ristorante Patrini a Monte Cremasco. Erano inoltre presenti la Segreteria dell' UST al completo e numerosi capi lega e responsabili di zona FNP. Il Segretario regionale FNP, Mario Clerici ha ricordato l'impegno della nostra organizzazione a sostegno della condizione anziana con particolare riferimento alla tutela del potere di acquisto delle pensioni e alla situazione della non autosufficienza. Infine sono stati consegnati a Decenzio Mario, Allocchio Francesco, Francesconi Stefano e Moroni Antonio attestati di ringraziamento ed una medaglia ricordo. Un momento della manifestazione che si è tenuta lo scorso mese di ottobre a Roma La Fnp della zona Casalasco/Piadenese festeggia 20 anni dalla sua nascita Alla festa erano presenti ben 198 iscritti e simpatizzanti della Fnp CISL. Sono intervenuti: il Segretario Generale della CISL di Cremona Giuseppe Demaria con il Segretario Giuseppe Sbaruffati, la Segretaria Generale della F.N.P. Jindra Rubasova con il componente di Segreteria Giovanni Bottarelli, il Presidente dell’Anteas Emanuele Cortesi, Il Direttore dell’INAS Massimo Sarzi Sartori, accompagnato dal proprio collaboratore della zona Andrea Bosio. L’ente nazionale di assistenza magistrale è stato soppresso In seguito alla soppressione dell’ENAM, per i pensionati già docenti di scuola dell’infanzia e della scuola primaria, come per i docenti ancora in attività di servizio sempre nella scuola per l’infanzia e nella scuola primaria, si comunica che tutte le istanze relativa alle prestazioni già erogate dall’Ente sopra indicato devono essere inviate all’INPDAP – sede di Cremona – ufficio credito – Via Massarotti 48/b. Le domande possono anche essere consegnate direttamente presso gli sportelli URP dell’INPDAP, lunedi, martedi, giovedi e venerdi dalle 10 alle 12 e mercoledi dalle 10 alle 16. L’ANGOLO DELLA MEMORIA In ricordo di Giovanni Cipelli Ho conosciuto bene Giovanni quando anch’io ho raggiunto il traguardo della pensione e sono approdato alla FNP. Ho avuto modo, così, di apprezzarne le qualità umane che è sempre una speciale virtù nella nostra società. Lo incontravo in occasione delle convocazioni degli organismi statutari della FNP dei quali faceva parte, dando sempre un contributo importante soprattutto per il suo modo di porsi sui temi da affrontare. Lo trovavo al patronato per il disbrigo delle pratiche degli anziani e non solo, e ancora, lo vedevo alla guida della macchina del comune di Sospiro, adibita al trasporto delle persone bisognose. Inoltre, era parte attiva al centro anziani di Sospiro nel ruolo di animatore. Seppure pensionato era sempre attento ai temi del lavoro soprattutto alle sorti della Fondazione di Sospiro e dei suoi ospiti. In molti ci siamo affidati alla sua esperienza e per tanti dirigenti CISL è stato un valido insegnante. Giovanni Cipelli è stato davvero una persona dabbene e onesta. Emanuele Cortesi Speciale Pensionati GUARDIAMO AVANTI 9 Dicembre 2010 Presentati i primi risultati di una contrattazione locale sottoscritta tra Cisl, Fnp e Comune di Cremona Politiche sociali e programmazione economica Una ragione in più per iscriversi alla Federazione Nazionale Pensionati di Jindra Rubasova Sono state messe in evidenza le nuove aree di fragilità soositiva intesa tra l’Am- ciale che pongono in notevole ministrazione comunale difficoltà, in modo particolare, e le organizzazioni sin- il Comune come Ente di pridacali confederali CGIL, mo livello nel ruolo di interCISL e UIL sulla necessità di faccia con la popolazione e un confronto preventivo sulle con la risoluzione delle varie linee d’indirizzo che l'Ammi- problematiche sociali. Nell'atni-strazione adotterà nella ste- tuale contesto di grave crisi sura della programmazione economica, il coinvolgimeneconomico finanziaria, non- to delle parti sociali diventa ché sulla necessità di non di- fondamentale. minuire l'erogazione dei ser- La contrattazione territoriale vizi alla persona e a doman- in particolare può diventare da individuale rivolti ai citta- un motore importante per la dini e alle famiglie attualmen- riqualificazione del welfare te in essere. Questi i punti sa- locale, per la promozione di lienti sanciti attraverso appo- politiche attive per il lavoro e siti accordi sottoscritti dal sin- a tutela dell'occupazione; per daco Oreste Perri, dall’asses- la riorganizzazione della spesa sore al Bilancio Roberto Nol- pubblica e per rispondere alle li e dall’assessore alle Politi- domande sempre più articolache Sociali Luigi Amore per re delle persone, anche con quanto riguarda la parte pub- particolare attenzione agli anblica, da Donata Bertoletti ziani. (CGIL), da Jindra Rubasova Le due rappresentanze hanno (CISL) e da Mario Penci ritenuto fondamentale la co(UIL) per la parte sindacale. stituzione di un tavolo aperto P sulle politiche sociali dell'Ente e delle istituzioni del territorio per affrontare un percorso condiviso in tale ambito. Le segreterie hanno chiarito che sono consapevoli delle difficoltà del Comune, ma non condivideranno alcuna azione di taglio alla qualità e quantità di servizi oggi erogati ai cittadini. Nel ribadire quindi le priorità di intervento rispetto a vecchie e nuove tipologie di fragilità, oltre alla centralità delle persone e delle famiglie di cui farsi carico socialmente, le segreterie hanno sottolineato la necessità di proseguire il confronto sui nuovi regolamenti di accesso ai servizi rispettando le priorità individuate; di aprire da subito il confronto sul bilancio 2011; di assumere come priorità la difesa dei servizi pubblici territoriali, del valore dei piani di zona, del welfare locale e delle prospettive di sviluppo economico e occu- Alfabetizzazione, sanità e assistenza D a tempo a Cremona la FNP, assieme alla UST, sostiene che lo sviluppo del territorio non deve essere legato solo alla crescita economica, bensì anche al benessere sociale. Poniamo molto l’accento sulla contrattazione di secondo livello, che dovrà comprendere il benessere lavorativo, ma noi della FNP siamo particolarmente attenti alla contrattazione sociale territoriale. Percepire i temi sanitari, socio-sanitari ed assistenziali come tematiche di tutti, richiede un cambio culturale, a volte anche radicale. Se è vero, e noi ne siamo convinti, che la contrattazione sociale locale coinvolge trasversalmente gli interessi di tutti, dentro e fuori i luoghi di lavoro, abbiamo pensato che la nostra dirigenza, e non solo quella delle categorie degli addetti ai lavori, doveva acquisire alcune nozioni sull’argomento. Le regole, le leggi, i termini, il finanziamento, gli accreditamenti, la titolarità i Piani di zona, le RSA, le specificità del sistema sanitario, socio-sanitario e di quello sociale, dovevano diventare un patrimonio di conoscenze di base per i segretari e operatori di tutte le categorie e per i nostri agenti sociali. Per raggiungere tale obiettivo la FNP e la UST di Cremona hanno organizzato tre momenti di formazione interna CISL. Il primo ha trattato “l’alfabeto”, appunto del pianeta sanità e del mondo socio-sanitario, i cui relatori sono stati il Segretario USR Ugo Duci e il Segretario FNP regionale Tino Fumagalli. La bontà dell’idea di questi momenti ed il successo del primo, la possiamo sintetizzare nel commento di uno dei partecipanti che, con disarmante onestà ma anche con grande interesse, ha affermato: “oggi si è aperto un mondo nuovo alle mie conoscenze!. Gli appuntamenti continueranno incontrando i responsabili degli Uffici di Piano di zona ed esperti in risposte comunali, ai bisogni sociali della cittadinanza. pazionale; di promuovere azioni positive in materia di contrasto al’evasione fiscale. Le segreterie hanno ribadito che potranno condividere misure di compartecipazione da parte dei cittadini alla spesa sociale solo se verranno promosse iniziative finalizzate al recupero dell’evasione fiscale. Il contrasto all’evasione non si muove solo sul terreno del reperimento equo delle risorse, ma incrocia anche il bisogno di legalità e può favorire una crescita civile nell’amministrazione pubblica contribuendo a riannodare i fili di un patto di cittadinanza. Con l’Assessorato per le politiche sociali è stato avviato un percorso per quanto riguarda l’approvazione del Regolamento unitario per l’accesso ai servizi, i rappresentanti sindacali hanno evidenziato alcuni ambiti di impegno e di approfondimento per una possibile intesa, tra questi la cen- tralità delle persone e del loro vissuto. L’investimento sulle reti sociali del territorio, tra pubblico e privato, sulla qualità della convivenza quotidiana può infatti rappresentare una risorsa efficace che consente alle istituzioni pubbliche del territorio e alle forze sociali di collaborare e cooperare nel rispondere ai problemi sociali. I sindacati confederali provinciali chiedono che sia mantenuta l’attuale quantità dei servizi erogati ai cittadini e che non vengano attuate azioni che intacchino il livello di qualità raggiunto. Piena condivisione dunque verso l’ottimizzazione delle risorse, sia economiche che professionali, ma seguendo questa linea: nel caso si verificassero risparmi di gestione, che questi vengano reinvestiti per migliorare la qualità e la quantità dei servizi sociali offerti alla cittadinanza. “Senza frontiere” il nuovo progetto della Fnp R egistrare oggi quanDestinatari: to sia mutata la composizione della la popolazione anziana italiana e straniera residennostra società che da quella te nell’ambito dei territori delle Leghe/Inter-leghe italiana sta passando a quel- FNP. la multietnica con un’inciObiettivo: denza sempre più rilevante a) imparare a conoscerci per abbattere le barriere delanche nella nostra Provin- la diffidenza per promuovere l’inclusione sociale; cia, non basta più! Pur sup- b) praticare l’accoglienza, con particolare attenzioportando i lavoratori e le lane alla differenza di genere combinata a quella di etvoratrici attraverso i nostri servizi sul versante delle nia, nelle Leghe/Interleghe; vaie richieste di permessi di c) inserire nella contrattazione sociale locale un apsoggiorno e di tutela del la- proccio di lettura dei bisogni delle specificità delle voro, i valori della nostra donne e uomini stranieri; CISL ci impongono di d) promuovere la conoscenza della CISL ed il proguardare oltre. Dobbiamo selitismo; diventare protagonisti nelle e) strutturare una rete di ascolto e di supporto verso politiche di integrazione ed gli associati FNP e CISL che si servono del lavoro inclusione sociale dei lavodelle assistenti familiari (badanti) non italiane. ratori/trici extracomunitari e delle loro famiglie. Infatti, i nuclei una volta ricongiunti, contano spesso persone in età matura ed anche anziani. Pur non essendo costoro fruitori delle pensioni erogate da Enti italiani, tuttavia una FNP moderna, che cerca di anticipare i tempi, non può non leggere questo nuovo fenomeno sociale dell’età non lavorativa. Nel contempo gli anziani delle famiglie italiane necessitano sempre di più dell’attività lavorativa delle “assistenti familiari” (badanti) che molto spesso provengono da altre nazioni e sono quindi portatrici di usi e costumi diversi da quelli delle persone non-autosufficienti nel nostro paese. Il combinato di questi due aspetti della popolazione non italiana, residente ed operante nella nostra provincia, ha portato la FNP di Cremona ad elaborare questo progetto. 10 GUARDIAMO AVANTI ANTEAS Dicembre 2010 Novità all’Anteas provinciale di Cremona. Nominato il consiglio di amministrazione del territorio Emanuele Cortesi eletto presidente L’ex segretario generale della Fnp di Cremona guiderà l’associazione di volontariato e solidarietà insieme al suo staff composto da 25 membri Il giorno 25 novembre u.s., nell’assemblea te-nuta presso il Centro Pastorale in via S. Antonio del Fuoco a Cremona è stato proclamato il nuovo consiglio di amministrazione dell’Anteas volontariato ed è stato eletta la Presidenza. A differenza del passato, il Consiglio è composto da 25 mem- bri in rappresentanza delle 3 zone di cui è formata la provincia di Cremona. È stato poi votato il Presidente risultando eletto Emanuele Cortesi, che ha indicato nelle persone di Poletti Augusta e Bottarelli Giovanni i vicepresidenti. Il Presidente ha poi preso la parola sottolineando l’obiettivo AVVISO ANTEAS Sei di Cremona e dintorni? Non ti è facile raggiungere un ambulatorio per il prelievo o per la visita medica? Vuoi andare a trovare un tuo caro ricoverato e non sai come fare perché non sei indipendente nel muoverti? Recarsi negli uffici personalmente rappresenta un problema di trasporto? Da gennaio 2011 puoi chiamare nell’orario d’ufficio (9-12 15-17) questo numero 0372/413426 per prenotare il trasporto. I giovani o i nati “prima”, l’età non centra, l’automezzo dell’ANTEAS FNP-CISL, risponderà alle vostre necessità. che l’Anteas intende realizzare nel prossimo periodo, già ben definiti nel protocollo d’intesa sottoscritto da CislFnp e ANTEAS a livello nazionale e cioè promuovere iniziative di auto organizzazione, di cooperazione e di auto aiuto. L’Anteas non può guardare solo verso l’esterno for- Il gruppo ANTEAS di Capergnanica, in occasione del pranzo sociale ha premiato la sig. a Patrini Rosalina, per i 10 anni di attività. Dal Presidente Cortesi tanti auguri a lei e alla splendida realtà di Capergnanica nendo il supporto e l’aiuto tradizionale di una associazione di volontariato. Il Protocollo fra Cils-Fnp e ANTEAS tende a porre le basi per una rete di auto aiuto interno alla nostra organizzazione ampliando le adesioni all’Associazione anche fra gli iscritti Cisl in attività lavorativa e nel con- tempo, strutturare un supporto sociale interno complementare ai servizi che oggi i governi e le istituzioni non garantiscono adeguatamente ai bisogni vecchi e nuovi e che riguardano tute le generazioni. Insomma, ANTEAS-Fnp-Cisl una intuizione di auto aiuto e di proselitismo. Da Sin. Fusari, il sindaco Picco, De Cenzo, Patrini, Valdameri e Cortesi il Presidente. Piedibus Via alla terza edizione Il “Piedibus” è ripartito! I bambini che frequentano la scuola primaria “Alessandro Manzoni” di Offanengo possono effettuare il percorso di andata e ritorno da casa a scuola a piedi, con l’accompagnamento dei volontari. La terza edizione dell’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con i genitori, si è rimessa in moto con 105 bambini iscritti e 54 volontari adulti che li accompagnano lungo le strade del paese. Altri potranno aggiungersi – se lo vorranno – cammin facendo. Cinque sono le linee predisposte, alle quali sono stati conferiti nomi di animali celeri nella corsa: Gazzella, Ghepardo, Giaguaro, Pantera e Puma. Per ogni linea sono previsti un coordinatore e un vice coordinatore. L’iniziativa è stata presentata in sala consiliare a settembre, con la presenza, oltre degli assessori comunali, di Augusta Poletti responsabile dell’ANTEAS di Offanengo, realtà associativa ringraziata a più riprese per il prezioso aiuto fornito, e dal comandate della Polizia locale, il quale si è reso disponibile a seguire una “linea” a settimana per insegnare l’educazione stradale itinerante. I bambini hanno la possibilità di emettere multe finte agli automobilisti che intralciano il passaggio del Piedibus parcheggiando male. Il gruppo Anteas di Offanengo partecipa, per il quarto anno consecutivo, all’iniziativa organizzata dal comune “Natale da favola”. Recapiti Fnp, ultimi aggiornamenti Con la nuova dirigenza della FNP CISL, si è provveduto all’aggiornamento dei recapiti con i vari agenti sociali e collaboratori. Con la collaborazione del direttore INAS Massimo Sarzi Sartori, il quale ha dato la sua piena disponibilità, abbiamo provveduto ad organizzare una giornata di aggiornamento per tutti questi agenti sociali i quali devono essere sempre pronti a rispondere alle varie richieste degli iscritti degli 80 paesi del territorio dove siamo presenti. Il territorio è molto importante per la FNP e per tutta la CISL, con buona volontà di tutte le categorie si può fare anche di più. Per questo abbiamo ripreso la presenza presso i recapiti di: OLMENETA il lunedi dalle ore 10.30 alle ore 12 SPINADESCO il mercoledi dalle ore 9 alle ore 10.15 SESTO ED UNITI il mercoledi dalle ore 10.30 alle ore 12 SCUOLA GUARDIAMO AVANTI 11 Dicembre 2010 Mentre i mass media si occupano solo di crisi economica, la Cisl si preoccupa anche della crisi dell’istruzione Una buona scuola per un buon paese Investire sulla formazione delle nuove generazioni garantisce un futuro migliore per tutta la popolazione giovane e adulta di Monica Manfredini M entre la situazione economica europea manifesta grande fragilità, mentre il governo italiano evidenzia l’incapacità a far fronte ai problemi, mentre la situazione economica cremonese sta attraversando un momento buio (non ultima la raffineria Tamoil che si aggiunge alle altre situazioni di crisi) potrebbe sembrare anacronistico e un inutile pallino del segretario della categoria Cisl Scuola continuare a ribadire la necessità per tutti di impegnarci insieme per il futuro della scuola italiana Gran parte dell’opinione pubblica è infatti convinta che altre siano le emergenze e le priorità: quando non avremo più questo debito pubblico, quando ritorneremo a produrre e ad avere ricchezza da distribuire potremo occuparci della scuola e della cultura. Eppure tutti a parole sono convinti che una società “avanzata” non possa non occuparsi della crescita formativa delle future generazioni; tutti parlano di investire in ricerca e sviluppo; tutti concordano sulla necessità di progettare e realizzare una formazione continua per gli adulti per far fronte alla crisi; sui giornali grande spazio è riservato poi all’emergenza educativa, ai problemi di devianza e di disagio giovanile, agli esempi di insofferenza e disprezzo per l’altro soprattutto se debole o in difficoltà. Come è possibile allora che sia normale non investire nella scuola e ritenerla solo come un inutile costo ? Il problema è a mio avviso in primo luogo culturale e dobbiamo affrontarlo anche e soprattutto in questo momento di crisi. Se vogliamo essere adulti, ovvero persone consapevoli che le proprie scelte, il proprio esempio non possano non influenzare la comunità in cui abitiamo, dobbiamo accettare di farci carico degli altri, soprattutto dei più piccoli. Come adulti, e soprattutto come adulti iscritti alla Cisl abbiamo il dovere di essere testimoni credibili per le future generazioni. Oggi più che mai dobbiamo dimostrare che, aderire e fare sindacato, per noi è in primo luogo impegno civile e sociale, è lavorare per una società in cui ognuno venga apprezzato e accolto, in cui si riconosca la necessità del contributo di tutti e il dovere di ognuno a partecipare. La scuola del nostro paese deve formare a questo, far sperimentare questa realtà. La Cisl non può quindi che rifiutare l’idea di scuola insita nella politica dei tagli e dei risparmi introdotti con la legge 133/2008: una scuola che non è sentita e vissuta come bene comune non è accettabile. Per la propria visione di società, la Cisl non potrà mai essere un sindacato corporativo o un sindacato aprioristicamente antagonista. Non è un caso quindi che siamo sempre pronti al confronto e al dialogo, a cercare di risolvere i problemi e non solo ad individuare i colpevoli, a batterci però sempre per chi è più debole, con coerente testardaggine, utilizzando prioritariamente lo strumento proprio del confronto e dell’assunzione di responsabilità: la con- trattazione a tutti i livelli. E’ un lavoro faticoso, non sempre visibile, non esente da errori, pericoli e incomprensioni, ma insito nella nostra concezione di buon paese e di bene comune. E’ un lavoro che ci ha permesso a novembre, in un contesto di enorme difficoltà economica e politica, di ottenere gli opportuni emendamenti al testo della manovra economica di luglio per il ripristino degli scatti sti- pendiali previsti contrattualmente. E’ un impegno che continuerà per sostenere e valorizzare la scuola italiana, perché siamo convinti che una buona scuola è il fondamento di un buon paese. 12 GUARDIAMO AVANTI Speciale TAMOIL Dicembre 2010 Più di mille famiglie coinvolte. In esubero duecentosettanta lavoratori cui sommare l’indotto esterno La Tamoil dice no al confronto con i sindacati Entro maggio 2011 cesserà l’attività e rimarrà solo un deposito con circa 30 dipendenti li 300. Le organizzazioni sindacali, a fronte di un confronto enerdì 12 novembre nel quale la rappresentanza presso la sede della dell’azienda ha dichiarato non TAMOIL Italia a Mi- modificabile la decisione aslano, nel corso di un confronto sunta, verificata la netta chiucon le organizzazioni sindaca- sura a discutere di progetti alli di categoria territoriali e na- ternativo, hanno dichiarato il zionali, l’azienda ha comuni- proprio dissenso, e hanno imcato la volontà di cessare l’at- mediatamente dichiarato lo statività di raffinazione del sito di to di agitazione con sospensioCremona. Tale operazione, ne delle prestazioni straordinasempre secondo l’azienda, av- rie. Hanno dichiarato, inoltre, verrebbe in diverse fasi: cessa- un pacchetto di 32 ore di sciozione dell’attività entro il 31 pero da proporre all’assemblea maggio 2011, messa in sicu- generale della raffineria, che si rezza degli impianti, disimpe- è svolta il 16 novembre, che ha gno entro fine 2011 e attiva- approvato le iniziative. Immezione di un deposito con circa diata è stata la reazione dei la30 dipendenti contro gli attua- voratori quando hanno appreso di Giuseppe Demaria V la notizia, e le organizzazioni sindacali, sia di categoria che confederali, hanno indetto una conferenza stampa durante la quale hanno dato conto dell’esito dell’incontro e delle prospettive future, sia economiche che occupazionali per il territorio, che si genereranno a seguito della decisione di TAMOIL. Il 15 novembre il Presidente della Provincia Massimiliano Salini ha convocato con urgenza una “Unità di crisi” sulla situazione TAMOIL alla quale hanno partecipato, oltre all’amministrazione provinciale, il Sindaco di Cremona Oreste Perri, l’Assessore Regiona- le Gianni Rossoni, i parlamentari ed i consiglieri regionali cremonesi, oltre alle segreterie territoriali di FEMCA FILCEM e UILCEM e di CGIL CISL UIL, oltre a tutta la RSU della raffineria. Unanime e ferma è stata l’opposizione verso la chiusura del sito di Cremona e la costituzione di un deposito, così come annunciato dall’azienda, e tutti i partecipanti hanno convenuto di chiedere un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico a cui sottoporre una vertenza che per le sue implicazioni va oltre il solo livello territoriale ed investe i rapporti fra l’Italia e la Libia. Tutti gli interventi hanno rappresentato la preoccupazione per una decisione che danneggia un intero territorio, in quanto oltre ai 270 dipendenti diretti che risulterebbero in esubero, sono da sommare tutti quelli legati all’indotto della raffineria, come addetti alla mensa ed alla portineria, aziende addette alla manutenzione degli impianti, aziende edili presenti nella raffineria praticamente tutto l’anno, per un dato complessivo che potrebbe coinvolgere 1000 famiglie. Si tratterebbe di una perdita di reddito per la città insostenibile, che getterebbe in difficoltà moltissime persone. Le proposte delle tre confederazioni, Cgil, Cisl e Uil Tamoil Raffinazione S.p.A. è una realtà produttiva che occupa un’area di circa 800.000 metri quadrati nel Comune di Cremona. Ha una capacità di raffinazione pari a circa 5 milioni di tonnellate di grezzo annue, che vengono trasformate in prodotti finiti come: olio combustibile a basso o bassissimo tenore di zolfo, gasolio, kerosene, benzina e GPL. I prodotti petroliferi stoccati in raffineria, sono commercializzati attraverso i normali canali di Tamoil Italia S.p.A. sede di Milano mediante una rete di distribuzione di oltre 2000 punti vendita che coprono una quota di mercato di circa l’8% a livello nazionale. Attualmente la raffineria ha una capacità di conversione pari all’80% circa, dove per conversione si intende la trasformazione del grezzo in prodotti vendibili alla pompa. Il 20% di prodotto pesante, non convertito, trova difficoltà di commercializzazione (non imputabile certamente ai lavoratori), sostanzialmente per mancanza di adeguate azioni di politica di mercato e assenza di investimenti mirati alla risoluzione del problema; compiti certamente del management dirigenziale sia di Tamoil Italia che di Tamoil Raffinazione che, nelle proposte probabilmente valutate, non hanno trovato percorsi soddisfacenti per l’azionista (ma nemmeno per noi). I 300 dipendenti diretti di Tamoil Raffinazione hanno un profilo professionale e specialistico difficilmente riscontrabile e ricollocabile in altre realtà industriali locali e/o di diverso settore. La Raffineria, è una delle poche realtà tecnologicamente avanzate, che sino ad ora ha permesso uno sbocco professionale ad alto livello tecnico per giovani diplomati e laureati di una parte significativa del territorio lombardo; di fatto attualmente diversi giovani licenziati dagli Istituti Tecnici della Provincia trovano sbocco occupazionale presso l’Azienda. Il lavoro generato nell’indotto diretto in Raffineria, sia permanente che a contratto ha ricadute per centinaia di altri occupati, quali ad esempio: la manutenzione degli impianti che impegna da un minimo di 150 addetti giornalieri ad un massimo di 1000 durante i grandi eventi; il servizio mensa, la portineria, la logistica e i trasporti che impiegano oltre 100 lavoratori. Vanno inoltre considerate le ricadute sulla rete di piccole imprese di servizi forniture, e tante altre, che rappresentano tutto l’indotto esterno, nonché gli effetti, che molto probabilmente in un prossimo futuro causeranno ripercussioni negative anche sui lavoratori della sede di Milano. In termini reddituali tutta l’attività generata vale circa un quinto dell’economia cittadina ed è evidente che l’eventuale dismissione della raffineria avrebbe un’ impatto progressivo notevole sul volume dei consumi locali, riflettendosi maggiormente sulle attività commerciali e di ristorazione collegate al circuito dell’indotto. Ciò che riteniamo inaccettabile è la ragione di fondo della scelta di chiudere la produzione a Cremona, motivata dalla Direzione con la perdita economica sulla raffinazione, mentre secondo noi andrebbe considerato che una realtà composita come quella del Gruppo Tamoil ha sistemi di approvvigionamento, interno, della materia prima che possono essere gestiti con diverse variabili legate ai costi di acquisto, stoccaggi, prezzi di vendita ed altro, con la creazione di valorizzazioni funzionali. Inoltre, crediamo sia abbastanza incomprensibile passare improvvisamente da una fase nella quale erano previsti investimenti per 900 milioni di euro, nell’ottica di aumento della capacità di conversione delle produzioni finalizzata ad una maggior efficienza, alla scelta di chiudere definitivamente l’attività industriale. A questo vanno aggiunte le note vicende legate alla problematiche am-bientali che, data l’attuale decisione, bisognerebbe capire come la Tamoil intende affrontare e quali risorse mette a disposizione per bonificare l’area, a meno di tentativi latenti, a danno della collettività, tesi ad evitare o procrastinare, attraverso il mantenimento di un piccolo deposito, l’attuazione degli interventi necessari. Dobbiamo inoltre considerare che questa ulteriore grave situazione di criticità si colloca in un contesto territoriale caratterizzato da una esigua attività industriale, già fortemente colpita dalla crisi in atto con molte operazioni di ristrutturazioni, riduzioni e chiusure, che non prefigurano opportunità concrete di rioccupazione o ricollocazione degli eventuali esuberi. Noi siamo convinti che si possano intraprendere percorsi che possano valutare progetti alternativi, che vanno ricercati unicamente se esistono le comuni volontà, natural- mente la prima quella di non cessare l’attività produttiva. Siamo disposti ad affrontare con Tamoil, anche un piano di razionalizzazioni di tutte quelle problematiche che eventualmente costituiscono un’ ostacolo alla prosecuzione dell’attività, richiamando la Società ad un confronto vero, basato su una logica industriale, commerciale e non solamente finanziaria, sensibilizzandola al suo ruolo sociale che dovrebbe essere patrimonio di tutti, ma specialmente dei grandi Gruppi. Ulteriori opzioni ipotizzabili, che però aprono molti interrogativi, potrebbero essere individuate con la vendita, la partnership e anche la riconversione ad energie alternative, ma questo è decisamente un’ iter che va eventualmente definito con la partecipazione attiva delle Istituzioni ai vari livelli, sapendo che le implicazioni e gli intrecci per certe operazioni sono molto “articolate”, e che vanno sostenute con ingenti investimenti e progettualità industriale, prevedendo tempistiche decisamente più lunghe rispetto alla malaugurata pianificazione Tamoil. Ovviamente, ribadiamo che, qualsiasi soluzione dovrà essere compatibile con gli inevitabili interventi che l’azienda deve garantire rispetto alla bonifica dell’area inquinata. Certo va modificato un’ intento che invece di richiamare tutti ad uno sforzo comune e straordinario per superare le difficoltà insieme, sembra preferire “alleggerire la scialuppa” lasciando molti lavoratori, che hanno fortemente creduto in questa Azienda, al proprio destino, scaricando sulla collettività traumi e costi. GUARDIAMO AVANTI FISASCAT 13 Dicembre 2010 Numerose le iniziative di protesta contro la chiusura della Tamoil T antissime sono le manifestazioni promossi dalla RSU e dalle Segreterie di FEMCA FILCEM e UILCEM e di CGIL CISL UIL che si sono susseguite all’annuncio della chiusura della raffineria di Cremona. Una di queste è stato un presidio dei lavoratori della TAMOIL in piazza Stradivari in occasione della Festa del Torrone che si è svolta a Cremona il 20 ed il 21 novembre. E’ stato un momento di sensibilizzazione verso l’intera città, e verso le migliaia di persone che hanno visitato Cremona in occasione della Festa verso una scelta che avrà ripercussioni gravissimi sul territorio. Per due giorni i lavoratori della TAMOIL, in abiti da lavoro, con estrema compostezza ma con grande dignità, hanno distribuito volantini informativi sulla vertenza, raccogliendo grandissima solidarietà e condivisione sull’opposizione al piano dell’azienda. Non sono mancate le presenze anche delle istituzioni e dei parlamentari cremonesi, che hanno voluto con la loro presenza assicurare il loro impegno a sostegno dei lavoratori. Altra forte iniziativa è stata la manifestazione svolta a Milano, dove 500 lavoratori di TAMOIL hanno organizzato prima un presidio davanti alla sede e poi, con un corteo, si sono re- cato presso la sede della Regione, dove una delegazione è stata ricevuta dal Presidente Formigoni che ha confermato tutto il suo appoggio alle iniziative decise dal tavolo di crisi territoriale ed ha sottoscritto la lettera inviata al Presidente del Consiglio con il quale si chiede un intervento del Governo sulla vicenda. Altra iniziativa forte è stata la S. Messa in occasione della festività dell’Immacolata che S.E. il Vescovo di Cremona Dante Lanfranconi ha voluto celebrare fra i lavoratori della TAMOIL, come segno di solidarietà e di vicinanza della Chiesa alle famiglie colpite dal provvedimento dell’azienda e di tutta la comunità cremonese. Nell’omelia forte è stato il richiamo al lavoro, alla centralità della persona e della famiglia, e alla responsabilità sociale delle imprese che non possono considerare il territorio solo come qualcosa da sfruttare e poi abbandonare. Non è mancato un richiamo ad un giusto equilibrio nelle scelte a favore del lavoro e dell’ambiente La lista dei contratti in attesa di firma si allunga e l’ipotesi di un repentino positivo cambiamento appare sempre più lontano Il 2010, anno di rinnovi o di rimandi In Fisascat aumentano gli iscritti e un forte senso di responsabilità di Gianfranco Scissa D opo un discreto primo quadrimestre dove i Contratti Nazionali si riusciva ancora a firmarli, oggi dobbiamo registrare una brusca frenata, tanto da suscitare tutta una serie di dubbi e domande. Riusciremo ad avere la capacità in questa fase non solo di presentare piattaforme ma di andare alle trattative con la possibilità concreta di mettere la nostra firma sui contratti? Saremo messi nelle condizioni di poterlo fare? E in quanto tempo e a quali condizioni? Riteniamo queste domande legittime poiché sono tanti i contratti in cui le trattative sono aperte. Il tempo passa e la lista si allunga. In Fisascat stiamo cercando di rinnovare il contratto delle imprese di Pulizie- Multiservizi scaduto dal 31/12/2009, quello delle Cooperative Sociali scaduto il 31/12/2009, delle Imprese di Vigilanza scaduto dal 31/12/2008, del Commercio Terziario e servizi Confcommercio, delle Imprese Cooperative oltre quello Com-mercio Confesercenti che scadranno il 31 dicembre p.v. oltre a tutta una serie di contratti “minori” ma che messi insieme occupano un importante numero di addetti quali ad esempio Farmacie Speciali, Acconciatura ed Estetica, Ortofrutta e Studi Professionali. Decisamente tanti. Sono state prese delle iniziative, come la riuscita manifestazione delle guardie giurate davanti alla Prefettura di Milano nel mese di ottobre e, il 3 dicembre, la grande mobilitazione dei dipendenti delle cooperative sociali per rivendicare lo sblocco delle trattative. Abbiamo messo in campo queste ed altre iniziative cercando faticosamente di sciogliere alcuni importanti nodi sia di mobilitazione che dialettici: come dire abbiamo usato il fioretto e la spada, ma è chiaro che se non c'è la volontà delle Imprese di fare quadrato e andare avanti positivamente diventa oggettivamente difficile. Ci vuole davvero un colpo d'ala deciso e uno sforzo comune di tutte le parti per far uscire queste trattative dallo stallo attuale. Sensibilizzazione e informazione che comportano conoscenza e coinvolgimento. Questi argomenti dovrebbero trovare il giusto spazio sugli organi di informazione. Tutte le discussioni e i dibattiti invece che si sentono sui mass media, televisioni e radio o si leggono sui giornali poco o nulla hanno a che vedere con queste problematiche vere e serie. Si dovrebbe veramente riflettere su quanto i politici siano vicini e sensibili ai problemi della gente. Se siamo in questa situazione non è “colpa” solo di qualcuno ma chi governa ha sicuramente una responsabilità in più e non per dare addosso sempre a “quello” ma le materie che riguardano il LAVORO negli ultimi mesi hanno occupato un tempo minimo dei lavori parlamentari e del Governo. Secondo un recentissimo studio contenuto nell'annuario 2010 Istat, la spesa delle famiglie è diminuita mediamente del 1,7%, rispetto all'anno precedente, dato che, l'istituto di statistica, definisce “alquanto significativo”. Se le famiglie non spendono, i motivi sono ovvi. Soldi non ce ne sono. Senza aumento di consumi non c'è ripresa; come non c'è ripresa senza aumento dei salari, senza diminuzione delle tasse, senza riduzione dell'evasione fiscale, senza una nuova politica di relazioni industriali e di regole finalizzate allo sviluppo e all'incremento del lavoro e dell'occupazione. Segnali fortemente contraddittori hanno contraddistinto l'operato del Governo: la minimizzazione della portata della crisi, trasformata troppo tardivamente in una presa di coscienza della gravità e vastità del problema sono fatti che nessuno si dimentica con facilità. Specialmente in una fase che i più, definiscono ormai pre elettorale. La FISASCAT è stata sempre molto vicina e attenta ai problemi delle lavoratrici e lavoratori dei nostri tanti settori con un impegno davvero importante, ma indispensabile per poter dare le giuste risposte che la crisi richiedeva in termini di tempo e di presenza. Abbiamo firmato diversi accordi sulla cassa integrazione in deroga, termometro reale di una economia cremonese e del Paese nel suo complesso che stenta a decollare. Abbiamo fatto diverse decine di assemblee in luoghi di lavoro dove il sindacato non era mai entrato perché e lo diciamo con soddisfazione, insieme a Filcams-CGIL, si è stretto un patto unitario dove non si sarebbe firmato nessun accordo di cassa integrazione senza aver preventivamente informato i dipendenti e fatte le opportune verifiche sull'effettiva situazione aziendale. E' stato un modo concreto per stare vicino ai problemi della gente, per farci conoscere e apprezzare pur in presenza di mille difficoltà. E' stato inoltre un modo per dire a tutti che se c'è qualcuno a cui stanno a cuore i problemi delle persone in difficoltà a causa della mancanza di lavoro o della sua diminuzione questo è sempre e solo il Sindacato e chi fa solo Sindacato (la CISL) rimanendo dalla parte dei lavoratori senza se e senza ma. Questo a tutti i livelli: nazionale e territoriale. A prescindere dal Governo o dall'Amministrazione di centro destra o centro sinistra, prendendoci le nostre responsabilità, con coraggio e lealtà sempre maggiori con l'aumentare dei problemi. Il tanto sbandierato “senso di responsabilità”, definizione abusata da diverse settimane nello scenario politico già il nostro Segretario nazionale Pierangelo Raineri l'ha usata alla firma del contratto nazionale (senza la Cgil) del Commercio Terziario e servizi nel luglio 2008. Questo per dire quanto siamo avanti, e per rimarcare l'importanza della firma dei contratti nazionali, probabilmente specchio della situazione economica e produttiva in cui versa il Paese. Rimaniamo convinti che alla fine di questo lungo e tortuoso tunnel buio della crisi ci sarà la luce della ripresa e quei dipendenti delle piccole e piccolissime imprese che ci hanno incontrato si ricorderanno di noi e potremo ritornare da loro per discutere con i datori di lavoro miglioramenti normativi ed economici, estendendo quindi anche a loro la contrattazione aziendale. Questo è l'obiettivo che ci siamo posti alla firma nel gennaio 2009 della Riforma degli assetti contrattuali. L'enorme lavoro fatto da Fisascat ha portato un buon aumento di iscritti alla nostra federazione ( + 6,85%) che è il giusto e unico metro di misurazione del consenso. E lo è ancora di più in periodo dove ogni €uro è importante come si diceva prima in presenza di un calo della spesa delle famiglie. Un sentito e sincero grazie a tutti i nostri iscritti. Continuiamo così, migliorando sempre, ancora tutti e insieme. Nell’ augurarvi un sereno Buon Natale non possiamo che abbracciare idealmente tutti i dipendenti della TAMOIL. Siamo vicini a voi e solidali con le vostre famiglie. Non ci dimentichiamo che oltre a loro, sono coinvolti anche lavoratori delle imprese di pulizie che operano all'interno dello stabilimento, addetti alla mensa che effettuano il servizio di ristorazione ai lavoratori della raffineria e guardie giurate per il servizio di vigilanza agli impianti. Quell'indotto che si materializza all'interno anche della nostra categoria. A tutti un augurio di un 2011 pieno di positive novità. 14 GUARDIAMO AVANTI ATTUALITÀ Dicembre 2008 Martedì 7 dicembre, dopo il via libera della Camera, l’aula ha detto sì al maxiemendamento da 5,7 miliardi di euro Approvata la legge di stabilità per il triennio 2011-13 Atenei, ammortizzatori sociali, ticket alcune delle misure varate dalla manovra di Francesca Garraffo V ia libera definitivo del Senato alla Legge di Stabilità ed al bilancio dello Stato per il triennio 2011-2013. Lo scorso martedì 7 dicembre, dopo il consenso della Camera avvenuto nel mese di novembre, l’aula ha approvato la finanziaria con 161 voti a favore, 127 contrari e 5 astenuti. Rifinanziamento ammortizzatori sociali, esenzione del ticket, fondi per le università, proroga di un anno dell'esenzione dall'Iva per immobili invenduti, aumento prezzi per i treni regionali, sono solo alcune delle misure previste dalla legge. Il valore complessivo del emendamento presentato dal governo è di 5,7 miliardi di euro di cui 300 milioni serviranno per ripristinare il tetto destinato nel 2011 al cinque per mille. In alto, veduta del Senato A sin. Il ministro dell’economia e delle Finanze Giulio Tremonti MANOVRA DA 5,7 MILIARDI - È il valore complessivo del maxiemendamento presentato dal governo. Le coperture principali sono: 2,4 miliardi dall'asta delle frequenze; 500 mln dalla stretta sui giochi; 500 mln da lotta all'evasione e 1,7 mld dal cosiddetto Fondo Letta. UNIVERSITÀ - Arriva un finanziamento di un miliardo, 25 milioni per gli atenei private. SCUOLE PARITARIE - I fondi, inizialmente previsti a 150 milioni, salgono a 245 milioni. 5 PER MILLE - Cento milioni serviranno alla «proroga della liquidazione del 5 per mille». Il governo - con un odg - si impegna a riportare la cifra a 400 milioni. ASSISTENZA SLA - Viene previsto uno stanziamento di 100 milioni. AMMORTIZZATORI - Rifinanziati per il 2011 gli ammortizzatori sociali ECO-BONUS - Si rifinanzia l'eco-bonus (al 55%) "spalmando" le detrazioni su 10 anni. DETASSAZIONE SALARIO PRODUTTIVITÀ - Viene detassata con un'aliquota del 10% la parte del salario legata alla maggior produttività. ACCERTAMENTI - L'amministrazione in caso di accertamento terrà conto del "rischio evasione". Gli uffici potranno procedere ad accertamenti parziali. Riduzione sanzioni per chi aderisce al ravvedimento operoso. STOP TICKET SANITÀ PER 5 MESI - Proroga dell'esenzione del ticket sulle visite specialistiche per il 2011 ma solo per 5 mesi e per un ammontare di 347,5 milioni. POSSIBILI AUMENTI PER TRENI LOCALI - In arrivo possibili aumenti dei biglietti per i treni regionali. E questo per il «sostentamento dei costi relativi al materiale rotabile per le regioni a statuto ordinario». 750 MLN A MISSIONI INTERNAZIONALI - Sono prorogate per il «primo semestre 2011» con un fondo di 750 milioni. OLTRE 130 MLN AD AMBIENTE - Arrivano oltre 130 milioni in 3 anni per il ministero dell'ambiente. Serviranno a pagare il personale degli enti parco e alla ricerca. FAS TERRITORIALE - I fondi Fas (1,5 miliardi per l'edilizia sanitaria pubblica) andranno per l'85% al sud e per il 15% al centro-nord. QUINDICI MILIONI ALLA CAMERA nel 2013 - Solo per il 2013 è previsto un finanziamento di 15 milioni per il funzionamento della Camera. Contributo anche per l'Istat e il Demanio. IMMOBILI - Proroga di un anno dell'esenzione dall'Iva per immobili invenduti. Imposte anticipate per chi acquista un immobile in leasing. Imposta sostitutiva relativa ai contratti in essere che dovrebbe portare maggior gettito per 173 milioni. STRETTA SUI GIOCHI - Arriva una stretta sui giochi con un piano di controlli straordinari da parte dell'amministrazione. Dovrebbe fruttare 500 milioni. PIÙ FONDI A EDITORIA E TV LOCALI - Arrivano oltre 100 milioni per il sostegno all'editoria e altri 45 per tv locali. PATTO STABILITÀ - Si attenua il taglio previsto con il decreto di luglio. Sblocco del turnover del personale per i micro comuni per garantire servizi essenziali in linea con quanto previsto dal federalismo. Per i comuni esclusione dal computo ai fini del patto delle dismissioni di una o più società partecipate. 60 MLN PER COMUNI VIRTUOSI - Serviranno per il pagamento degli interessi passivi maturati per il ritardato pagamento dei fornitori. Stretta sulle indennità e i gettoni degli amministratori locali che portano i loro territori in rosso. A COMUNI RIMBORSO ICI - Sono in arrivo 344 milioni da attribuire ai Comuni dopo l'abolizione dell'Ici sulla prima casa (a valere sul 2008). AUTO CARABINIERI - Trenta milioni per l'ammodernamento delle auto dei carabinieri. Rifinanziata per 6 mesi l'operazione 'strade sicurè con uomini dell'esercito e polizia. AGRICOLTURA - Proroga delle agevolazioni contributive per le imprese agricole delle aree sottoutilizzate e di montagna. Confermate le agevolazioni fiscali per i coltivatori diretti. AUTOTRASPORTO: Quattrocento milioni per interventi nel settore. TAV - Quasi 50 milioni "sbloccati" per la Tav. Fonte Corriere della Sera, 8 Dicembre 2010 Legge di stabilità, ecco in breve le principali misure Pensione supplementare Inps T utti i pensionati IPOST che avevano riscattato periodi fuori ruolo per maturare il diritto alla pensione, al compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, 60 anni per le donne, 65 per gli uomini, ricevono una decurtazione sulla loro pensione per un importo corrispondente ai periodi riscattati, pertanto e a compensazione di ciò, gli stessi dovrebbero fare domanda all’INPS di pensione supplementare di vecchiaia, ma che non è detto sia favorevole in tutti i casi! Dobbiamo però precisare che l’IPOST comunica, con un anticipo di 6 mesi, l’avvio di questo complicato meccanismo, e ciò potrebbe anche prevedere una dichiarazione di rinuncia alla pensione di vecchiaia supplementare INPS. Suggeriamo, pertanto, a tutti coloro che aves- sero provveduto al riscatto dei periodi fuori ruolo, di passare dai nostri uffici e nei termini della sopraccitata comunicazione IPOSTA (circa 6 mesi), rispetto al compimento dell’età (60 anni donne e 65 uomini), per decidere quael sia il provvedimento da richiedere. Per quanto sopra descritto e poiché le comunicazioni IPOST non arrivano sempre in tempo utile, consigliamo i pensionati interessati ad usufruire dei nostri esperti sindacali presso i nostri Uffici FNP Cisl di Cremona – Via Dante 121, nei giorni di mercoledì e giovedì dalle ore 9,30 alle ore11,30, o presso i Patronati INAS del territorio. Troveranno risposte adeguate e suggerimenti utili per adottare il comportamento più conveniente per ciascun pensionato. GUARDIAMO AVANTI FISTEL 15 Dicembre 2010 2008 Per vincere la crisi, bisogna combattere fuori e dentro i mercati modificando comportamenti e scelte quotidiane Cambio rotta, sfida economica e culturale Un Natale all’insegna della riscoperta dei valori primari dell’uomo di Giovanna Gaudenzi L a crisi finanziaria innescatasi nel 2008 e la conseguente recessione segnano l’interruzione di un lungo periodo di crescita di produzione e commercio a livello globale. Lo shock è stato profondo per la sua estensione e per il drammatico impatto che ha avuto sulla società. Nelle diverse realtà produttive che Fistel segue, il periodo si sta attraversando con grave difficoltà perché si aggiunge ai problemi strutturali propri dei vari settori. Le industrie Cartaie, Cartotecniche stanno subendo un pesante ridimensionamento dovuto all’aumento delle materie prime e dei costi energetici e logistici, le Grafiche e Poligrafiche sono penalizzate anche dal cambiamento dei comportamenti dei consumatori di comunicazione (e di conseguenza della pubblicità) che preferiscono rivolgersi ai nuovi media facendo perdere sempre più il peso tradizionale della carta stampata. Nell’attuale stato di incertezza le imprese limitano gli investimenti e focalizzano gli interventi sul controllo dei costi di produzione e sulle ristrutturazioni. Una storica azienda come Eurolitho è stata costretta alla chiusura per fallimento, mettendo in crisi più di sessanta famiglie, come altre piccole realtà artigiane, alcune veramente uniche e caratteristiche come lo Scatolificio Artistico Cremonese. Per quanto riguarda le telecomunicazioni, si è firmato in ottobre un accordo fra le Organizzazioni Sindacali, Telecom Italia e governo in merito ai 6.822 esuberi dichiarati su scala nazionale. L’accordo si articola nell’applicazione di contratti di solidarietà a 29.204 lavoratori e in un ulteriore processo di mobilità volontaria per 3.900, nonché percorsi di riconversione/riqualificazione professionale che garantiranno nell’arco del prossimo biennio opportunità di formazione e reimpiego dei lavoratori su progetti di reinternalizzazione di attività e di sviluppo di nuove tecnologie. Anche i lavoratori dello spettacolo e cultura sono in forte fibrillazione. Abbiamo appena partecipato a diverse manifestazioni di protesta contro i tagli nella finanziaria 2011 al Fondo Unico per lo Spettacolo (oltre il 40%), contro la delocalizzazione delle produzioni, per la strutturazione delle infrastrutture dell’Industria Cineaudiovisiva e per chiedere risorse e incentivi volti a rilanciare il settore che si sta sempre più riducendo. Un settore che non trova solidarietà neppure negli utenti che sempre meno tendono a frequentare teatri, cinema o musei, preferendo goderne le visioni, magari “piratate”, comodamente seduti sul divano di casa o sul PC, probabilmente senza rendersi conto che, con il perdurare di questo atteggiamento, il settore rischia di entrare in agonia. E se muore… addio possibilità di scaricare film o spettacoli teatrali… E vogliamo parlare dei centri storici svuotati?, de- sertificati? Nel settore industriale della categoria abbiamo comunque rinnovato, unitamente a Cgil e Uil, alcuni Contratti Collettivi Nazionali e integrativi aziendali. Su questi ultimi siamo riusciti a mantenere, quando non è stato possibile migliorarli per la contingente situazione economica, i livelli di salario variabile del 2009 e abbiamo colto l’occasione per inserire parti normative a sostegno del welfare e Sciopero nazionale Fistel settore spettacolo ne avuto la possibilità, nonostante le difficoltà economiche. La prosecuzione della crisi dimostra come un cambio di rotta sia assolutamente urgente e necessario. Essa può rappresentare una grande occasione di riflessione sugli stili di vita insostenibili che il mercato e la finanza hanno indotto in ognuno di noi. La sfida che ci attende non è solo economica ma anche e soprattutto culturale e per essere vinta richiede l’impegno di tutti sia dentro che fuori dai mercati, anche partendo da una modifica dei comportamenti e delle scelte quotidiane di consumo e di risparmio di ciascuno di noi, come lavoratori e come cittadini. Intanto, fra tutte queste situazioni preoccupanti si avvicina il Natale, un Natale che per molti ha perso il suo vero significato, diventando un simbolo di esagerato consumismo e che oggi nel vederci costretti a ridisegnare il quotidiano e a ridimensionare i nostri “bisogni”, ci ricorda e ci fa riscoprire i valori della famiglia, della cura, della solidarietà, dell’amore per la vita e per il prossimo che si sono un po’ perduti… e a riconoscere ciò che davvero conta, ciò che davvero è importante. E allora… Buon Natale… a tutti noi. a tutela della qualità della vita. Ci sono ancora tavoli aperti per ulteriori rinnovi e si stanno valutando accordi ponte in aziende che a causa della forte crisi sono costrette all’utilizzo di ammortizzatori sociali. Ammortizzatori utilizzati in larga parte anche nell’ artigianato che, a parte un fisiologico lieve miglioramento nell’ultimo bimestre, avrà necessità di respiro anche per il 2011. Sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali, degli accordi di solidarietà, delle riduzioni di orario, resta la consolazione, l’opportunità di poter utilizzare il tempo libero per migliorare la qualità della Periodico dell’unione territoriale Cisl di Cremona vita, per utilizzare il proprio tempo per dedicarsi a se stessi o agli altri, per il volontariato o UARDIAMO VANTI semplicemente per godersi la famiglia…ho avuto l’occasione di conoscere famiglie in cui Direttore Responsabile i padri trovano la soddiFrancesca Garraffo sfazione di occuparsi completamente dei figli Realizzazione a cura di mentre la madre lavora e Francesca Garraffo viceversa, o figli che Viale Trento e Trieste, 54 - Cremona trovano finalmente il tempo e la gioia di occuCISL Cremona parsi di genitori [email protected] gnosi di cura…e che ringraziano il cielo di aver- G A