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GUARDIAMO OK.qxt
Periodico
dell’unione
territoriale
G
Cisl
di
A
UARDIAMO
Cremona
VANTI
Direttore Responsabile
Francesca Garraffo
Anno 60, n° XX dicembre 2010 - Redazione e amministrazione Viale Trento e Trieste, 54, Tel. 0372.596811. Aut. Trib. Cremona n. 21 del 9-2-1950/ Iscrizione al R.O.C n° 14399 del 29/06/2006. Tariffa ROC- Poste Italiane
Spa- Sped. abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 com. 1- Cremona. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio PPTT di Cremona Ferrovie. Stampa Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona
Aspra critica ai mass media. Al bando le notizie faziose e fuorvianti, bisogna diffondere messaggi corretti
Demaria, fare sindacato non è cosa facile
“Remare dalla stessa parte per raggiungere un
obiettivo comune. Rilanciare lo sviluppo del territorio”
TAMOIL
chiude lo
Cambio della guardia in
Fnp
Jindra Rubasova
eletta segretario generale
stabilimento
di Cremona
a pag. 12 e 13
FIM
Serve stabilità
occupazionale
Migliaia le
famiglie in
crisi
a pag. 5
FAI
Verso una
nuova politica
agricola
comune
a pag. 7
Il segretario generale UST Cisl Cremona, Giuseppe Demaria
S
erve un vero progetto di
risanamento per il Paese.
Servono scelte e riforme
forti. Tutte le parti sociali ed
economiche, devono collaborare per cercare, insieme, di far
uscire il nostro Paese da questo pantano. Calano le opportunità occupazionali, il numero
delle persone in cerca di lavoro aumenta, diminuisce drasticamente il reddito delle famiglie e quindi la loro capacità
di spesa.
Demaria a pag. 3
FISASCAT
aumentano gli
iscritti e
i contratti sono
in attesa
di rinnovo
Segue a pag. 13
I volti emergenti
della Cisl
Giovanna Gaudenzi
approda in
Cisl nel 2008
Dal 2009 entra in
segreteria Fisascat
e ad oggi
collabora anche con
la Fistel
a pag. 4
SCUOLA
Investire sulla
formazione
dei giovani
per il futuro
della società
a pag. 11
Finanziaria 2010. Approvata la legge di stabilità e bilancio dello Stato per il triennio 2011- 2013. A PAGINA 14
UST
GUARDIAMO AVANTI
3
Dicembre
Dicembre2008
2010
2008
Il territorio si impoverisce, la Tamoil chiude la raffineria di Cremona, in crisi le aziende metalmeccaniche, reddito e occupazione in calo
“Serve un vero progetto di risanamento per il Paese”
Monito del segretario generale. Il sindacato rappresenta i bisogni e gli interessi degli iscritti e delle loro famiglie
di Giuseppe Demaria
L
a comunicazione, da parte della dirigenza della TAMOIL, di
voler chiudere la raffineria di
Cremona entro la fine del prossimo
anno, è l’ultima tegola caduta sulla
testa di un territorio già abbastanza
provato dalle conseguenze di una crisi che ormai da più di due anni sta
facendo sentire i suoi effetti.
L’annuncio ha sparigliato le carte in
un dibattito che fino a qualche mese
fa vedeva contrapposti coloro che difendevano l’azienda e chi affermava che sarebbe stato meglio una sua
delocalizzazione a favore di un recupero ambientale del territorio da
tempo inquinato (come se la localizzazione di una unità complessa come una raffineria sia un lavoretto di
poca cosa).
La prossima chiusura ha tuttavia riportato nella mente e nelle coscienze
dei cittadini cremonesi un fatto certo:
una importante attività come TAMOIL, se cancellata, provocherebbe la perdita del posto di lavoro per
un migliaio di persone, con una riduzione di un importante fetta di reddito della città, un impoverimento
economico di un territorio che avrebbe effetti negativi su tutti i settori e
gli ambiti economici.
L’unità di crisi che si è costituita immediatamente venuti a conoscenza
della volontà aziendale, ha visto
compattarsi tutte le forze politiche e
sociali della provincia, arrivando a
condividere un documento con il
quale si respinge la decisione della
chiusura e si chiede di aprire un tavolo di confronto nazionale presso
il Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare una situazione
che va inserita nei rapporti bilaterali
tra l’Italia e la Libia. Sarà una vertenza lunga, nella quale, tuttavia, il
punto fermo del sindacato, e anche
delle istituzioni, dovrà essere la salvaguardia dell’attività industriale e
dei posti di lavoro, accompagnata da
un serio progetto di riqualificazione
ambientale che affronti il problema
dell’inquinamento.
La TAMOIL, tuttavia, non è l’unico
caso a preoccupare in questo ultimo
scorcio di 2010. Nel territorio casalasco, si sta affrontando la crisi di
due aziende metalmeccaniche che
occupano circa 160 dipendenti, che
stanno per essere condotte al concordato preventivo.
La prospettiva appare essere la cessione di un ramo d’azienda, con la
rioccupazione di una trentina di addetti, o la cassa integrazione straordinaria con la prospettiva della mobilità alla sua conclusione.
In un comune vicino stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della
situazione in un’altra azienda, di altri
160 dipendenti, che sta affrontando
una grave crisi finanziaria, e ha posto
la stragrande maggioranza del proprio personale in cassa integrazione
straordinaria.
Nell’area cremasca continuano le
tensioni nel settore metalmeccanico,
con alcune realtà che hanno già ridotto la propria occupazione ed altre che a breve potrebbero aprire processi di mobilità. Per chiudere il quadro non va dimenticato il continuo
le proprie scelte è un compito sempre più complicato.
Nonostante ciò dobbiamo continuare nella nostra azione, perché sappiamo che tantissime persone, tantissime famiglie, vedono ancora il sindacato come la rappresentanza dei propri bisogni ed interessi.
Nei prossimi due anni il lavoro e le
politiche sociali, a sostegno delle famiglie e delle persone più deboli, dovranno continuare ad essere i nostri
obiettivi. Sappiamo che solamente a
livello territoriale non sarà possibile
cogliere sensibili risultati, se non vi
saranno adeguate coerenze anche a livello nazionale e regionale. Continuare
a tagliare risorse servirà
certamente a rimettere in
equilibrio i conti pubblici
un po’ compromessi ma,
contestualmente, rischia di
mettere seriamente in discussione uno stato sociale
che nel tempo ha costruito le basi per una tutela
universale delle persone.
La concertazione territoriale, la bilateralità, la contrattazione di secondo livello, aziendale o territoriale, saranno le strade da
percorrere per cercare di
mantenere una serie di tutele, previdenziale ed assistenziali, che altrimenti
verrebbero messe in discussione dai tagli alla spesa pubblica. Le politiche
sociali a sostegno della famiglia, delle persone anziane e non autosufficienti,
dei tempi di conciliazione
casa lavoro per aumentare
le opportunità di occupazione femminile, dell’integrazione dei cittadini stranieri, di case con affitti calDa sin. Paolo Beltrami segretario Ance, Tancredi Bruno di Clarafond
mierati per chi non può
avere un immobile di sua
Prefetto di Cremona e Giuseppe Demaria segretaro generale Ust Cisl Cremona.
proprietà né può permettersi di pagare canoni di libero merquindi la loro capacità di spesa. In- appare sempre più lontano.
tere fasce sociali stanno passando da Tutto ciò non può essere fatto a col- cato, sono i temi su cui costruire la
una fase benestante al rischio pover- pi di maggioranza, E’ necessario che nostra azione. Lavoro, tutela delle
tà, ed intere generazioni di giovani, vi sia alla base una condivisione di persone e delle famiglie, nel rispetto
usciti dalla scuola, rischiano di ave- quanto si deve fare, pena l’impossi- dell’ambiente sono i tre cardini su cui
re di fronte ancora molto tempo pri- bilità di portare a termine l’opera. costruire la concertazione territoriama di poter contare su un posto di Da parte delle parti sociali, dei corpi le. Serve tuttavia un nuovo patto, fra
lavoro. Di fronte a questa situazione intermedi della società, ci deve es- tutte le parti istituzionali, politiche,
servirebbero scelte e riforme forti, sere la disponibilità al confronto, al economiche e sociali.
condivise da tutte le parti sociali ed dialogo, alla necessità di raggiunge- E’ necessario assumere la consapeeconomiche, per cercare, insieme, di re un accordo, sapendo compiere volezza che serve remare tutti dalla
far uscire il nostro Paese da questo delle mediazioni quando queste an- stessa parte, per raggiungere lo stesso
pantano. Il perseguimento del bene dassero a consolidare il lavoro e au- obiettivo: rilanciare lo sviluppo del
comune pare invece che non sia nel- mentare i salari. Non vi può essere territorio cremonese ed il benessere
l’agenda della politica italiana, trop- una posizione di continua chiusura, dei suoi abitanti.
Per far ciò non serve un solo uomo
po caratterizzata da una perenne liti- né da una né dall’altra parte.
giosità, che sembra abbia smarrito il Un sindacato che non raggiunge ac- al comando che impartisca cosa si decordi non è un sindacato, è un’altra ve fare, ma una comunità che condisenso della cosa pubblica.
Vi sono riforme, come quella fiscale, cosa. La Cisl quest’anno ha celebra- vide le scelte, le difende e le porta
che non sono più rinviabili; abbia- to i suoi sessant’anni, ed i valori del- avanti.
mo una evasione fiscale insopporta- l’autonomia, della solidarietà, della Serve un patto come quello della TAbile, la partecipazione al versamento contrattazione nel territorio riman- MOIL dove, senza retropensieri o
delle tasse è squilibrata a discapito gono, ora come allora, i punti cardi- tentativi di individuare le responsabilità dell’altro per ciò che è accadudel lavoro dipendente e dei pensio- ni del proprio essere.
nati, abbiamo una tassazione sul la- Fare sindacato oggi non è cosa sem- to, si lavora insieme per il bene covoro troppo sfavorevole rispetto a plice. In una società ove gli slogan, mune, per far crescere l’intero terriquella sulle rendite e sulla finanza. la semplificazione, l’uso della stam- torio. Solo così riusciremo a far usciTutto ciò passa in second’ordine ri- pa e della televisione per orientare re la nostra provincia da quella situaspetto ad esigenze ed interessi di l’opinione pubblica sono ormai fatti zione di difficoltà economica ed ocparte; si portano avanti scelte poli- di tutti i giorni, cercare di parlare al- cupazionale che stiamo vivendo e che
tiche funzionali non al benessere la gente in maniera corretta, spiega- purtroppo ancora per qualche tempo
delle persone e delle loro famiglie, re la propria posizione, il perché del- ci accompagnerà.
aumento della cassa integrazione in
deroga per le piccole e micro imprese, segnale della difficoltà che sta attraversando tutto il settore artigiano
e dei servizi. Se le previsione di una
possibile ripresa dal 2013 saranno
rispettate, ci aspettano due anni davvero difficili, in quanto già oggi si
stanno evidenziando gli effetti negativi che sul territorio e sui suoi
abitanti si riverseranno.
Calano le opportunità occupazionali,
il numero delle persone in cerca di
lavoro aumenta, diminuisce drasticamente il reddito delle famiglie, e
ma per autoreferenzialità di coalizioni o di movimenti e partiti, incuranti che da parte della gente aumenta il distacco, la non appartenenza, ad un modo di fare politica
che scontenta tutti.
Serve un vero progetto del Paese,
servono scelte precise a sostegno di
una industria manifatturiera che rimane uno dei pilastri della nostra
economia; bisogna scegliere in quali settori energetici o strategici investire, e come mettere in collegamento la scuola, università e la ricerca
con un mondo del lavoro che invece
4
GUARDIAMO AVANTI
FAI - UST
Dicembre 2010
All’esame del Parlamento e del Consiglio Europeo la riforma che nel 2013 porterà ad una Politica agricola più equa e moderna
Cibo sano, sicuro e trasparente. Verso una nuova Pac
Presentato a metà novembre, il documento mira a garantire produttori e consumatori
tetto agli aiuti diretti e una maggiore attenzione alle aziende con
un numero elevato di lavoratori.
Il tetto agli aiuti dovrebbe essere
compensato da nuovi strumenti,
come forme di assicurazione collettiva e misure dirette a rafforzare il ruolo degli agricoltori nella filiera agroalimentare. Obiettivi generali sarebbero la produzione di alimenti sani e di qualità, l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali e la conservazione della produzione agricola in
tutto il territorio europeo.
La modifica del sistema degli
di Ivan Zaffanelli
A
metà novembre, il commissario all'agricoltura
dell'Unione Europea, il
romeno Ciolos, ha presentato un
documento relativo alle proposte di riforma della Politica agricola comune (Pac) per il periodo 2014-2020, che verrà ora discusso dalle organizzazioni agricole e sottoposto all'esame del
Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell'Unione.
Prima di entrare nel merito delle
proposte di riforma, è opportuno ricordare che la Pac è stata
avviata più di cinquanta anni fa
ed è la più importante tra le politiche dell'Unione, assorbendo
circa la metà del bilancio comunitario. I primi obiettivi di questa
politica, tra la fine degli anni '50
e la fine degli anni '60, furono
l'autosufficienza alimentare dei
paesi membri, la stabilizzazione
dei prezzi e il miglioramento dei
redditi dei coltivatori, da conseguire essenzialmente con il sostegno dei prezzi, gli ammassi
dei prodotti e i dazi alle impostazioni. Alla fine degli anni '60,
questi obiettivi potevano dirsi
non solo raggiunti, ma anche superati, in quanto le garanzie concesse ai produttori avevano creato eccedenze di produzione as-
sai costose. Si aprì allora una seconda fase della politica agricola,
caratterizzata della fissazione di
quote di produzione e dalla creazione di associazioni di produttori dirette al rafforzamento del
potere di mercato delle imprese
agricole. Successivamente, l'inserimento dell'agricoltura negli
accordi sul commercio internazionale (Gatt e poi Wto) ha determinato una progressiva riduzione delle protezioni esterne e
la trasformazione del sostegno
dei prezzi in sostegno del reddito
degli agricoltori, mediante aiuti
diretti commisurati alla superficie coltivata. Inoltre, gli aiuti alle imprese sono stati subordinati
alla salvaguardia dell'ambiente e
sono stati introdotti incentivi al-
lo sviluppo rurale, allo
scopo di migliorare le
condizioni generali di
vita delle zone rurali.
Le proposte del commissario Ciolos si collocano oggi nel solco di
questa evoluzione. Come ha dichiarato fin dal
suo insediamento, il
nuovo commissario
vorrebbe garantire ai
produttori la “stabilità”
attesa, ai consumatori
"cibo sano e sicuro" e
ai contribuenti "trasparenza" riguardo a come
vengono spese i soldi
delle loro tasse. In particolare, la riforma proposta prevederebbe l’introduzione di un
Coseso: notiziario fiscale
• 16 DICEMBRE 2010: PAGARE SALDO ICI
• DAL 1 DICEMBRE 2010 AL 31 GENNAIO 2011: presentare domanda per
accedere alla graduatoria per richiedere
il contributo prima casa
10° BANDO “GIOVANI COPPIE”
Chi può partecipare al bando
Possono partecipare le seguenti categorie di nuclei familiari:
a) “giovani coppie”: coppia che ha contratto o contrae matrimonio nel periodo
compreso tra l’1 luglio 2009 ed il 30 giugno 2011 e i cui componenti, di sesso
diverso, non hanno compiuto anni 40 alla data di presentazione della domanda;
b) “gestante sola”: donna gravida del primo figlio, che sia nubile o priva del
coniuge per separazione legale senza convivenza, per divorzio o per decesso;
c) “genitore solo con uno o più figli minori a carico”: padre o madre con uno o
più figli minori a carico, che sia celibe o nubile o privo del coniuge per separazione legale senza convivenza, per divorzio o per decesso. Non rientrano in
questa categoria le unioni di fatto;
d) “nuclei familiari con almeno tre figli”: genitori uniti da vincolo di matrimonio con tre o più figli a carico.
Requisiti fondamentali:
indicatore ISEE standard non superiore a 35.000,00 euro
valore dell’immobile acquistato, auto costruito o dell’intervento di
recupero edilizio non superiore a 280.000,00 euro e non inferiore a
25.000,00 euro Iva compresa;
mutuo o finanziamento richiesto per l’acquisto, l’autocostruzione o il
recupero dell’immobile, di durata non inferiore a cinque anni e d’im
porto non superiore a € 280.000,00 e non inferiore a € 25.000,00
Per i cittadini extra UE è richiesto:
Il possesso del permesso di soggiorno (o carta di soggiorno) di durata
almeno biennale
Lo svolgimento di regolare attività di lavoro subordinato o autonomo da
aiuti e l'eventuale riduzione del
bilancio agricolo sono destinate a
far discutere, sia le associazioni
agricole sia gli stati membri, favorevoli a mantenere gli attuali
vantaggi e a non redistribuire le
risorse limitate con i nuovi paesi.
Per quanto riguarda la tutela dei
lavoratori del settore agroalimentare, la Pac, con tutti i suoi
limiti soprattutto iniziali, ha consentito una relativa modernizzazione delle aziende e un rafforzamento del settore agroalimentare. Oggi l'Europa è la prima
potenza agricola mondiale, primo importatore e secondo esportatore. All'interno dell'Europa, l'Italia occupa uno dei
primi posti. Così pure
la nostra provincia all'interno dell'Italia. Occorre dunque consolidare questa posizione,
con riforme che premino le imprese produttive e le produzioni di
qualità, che favoriscano
l'integrazione tra agricoltura, trasformazione
e distribuzione, che potranno avere ricadute
positive anche sul lavoro dipendente. Abbiamo
quasi due anni di tempo per orientare le scelte, in vista dei nuovi regolamenti che saranno approvati
tra luglio e settembre del 2012.
parte almeno di uno dei componenti il nucleo familiare.
Il contributo non è riconosciuto:
Se uno dei componenti il nucleo familiare ha già beneficiato di altre
agevolazioni previste per le medesime finalità del Bando
Se uno dei componenti il nucleo familiare è proprietario di un immobile
adeguato sul territorio di Regione Lombardia (per adeguato s’intende un immobile costituito da un numero di vani pari al numero delle persone che compongono la famiglia dichiarata nella domanda con esclusione di cucina, angolo
cottura, servizi igienici, ripostigli e vani accessori); se l’immobile è composto
da oltre 5 vani, indipendentemente dalla persone che compongono la famiglia
dichiarata nella domanda, l’immobile è considerato adeguato
Se l’immobile è di lusso (categoria catastale A1 – A8 - A9).
Periodo di riferimento per i requisiti richiesti:
Il periodo entro il quale è necessario possedere o soddisfare tutti i
requisiti previsti dal Bando 2010, è stabilito dal 01 luglio 2009 al 30 giugno
2011 compreso.
Decorrenza e termini del Bando:
Le domande andranno presentate presso il CAF CISL dal 01 dicembre
2010 al 31 gennaio 2011 (da uno dei componenti il nucleo familiare
intestatario o cointestatario dell’immobile e del mutuo/finanziamento) e
completate presso il CAF CISL entro il 30/06/2011.
NOVITA’ DEL 10° BANDO:
Per un valore tra 25.000,00 euro e 100.000,00 euro il contributo sarà di
5.000,00 euro
Per un valore tra i 100.000,01 e 200.000,00 euro il contributo sarà di
5.500,00 euro
Per un valore tra i 200.000,01 e 280.000,00 euro il contributo sarà di
6.000,00 euro
In più per immobili certificati “ad alta efficienza energetica” è previsto un
incremento sul contributo pari a:
2.000,00 euro per immobili di classe certificata di tipo “A” (risparmio
d’energia del 50%)
1.000,00 euro per immobili di classe certificata di tipo “B” (risparmio
d’energia del 30%).
FIM
GUARDIAMO AVANTI
Dicembre 2008
2010
5
La Fim avanza spedita
Incapacità del governo e della politica territoriale
di rispondere all’esigenza di stabilità occupazionale
namento del settore industriale
metalmeccanico in particolare
iamo giunti al termine di e manifatturiero più in generale
un anno difficile, dilania- in termini di competitività e di
to dalla crisi che conti- rilancio economico del Paese e
nua a fare sentire i propri effet- del territorio.
ti che, con tutta probabilità, Siamo di fronte ad una politiproseguiranno nel 2011. ca territoriale latitante, incapace
Il settore metalmeccanico se- di promuovere un’inversione di
gna il passo più delle altre ca- tendenza, che ci auguriamo sia
tegorie dell’industria. E’ stato visibile nel lasso di tempo che
il tempo di proclami, di prese intercorre fra la stesura di quedi posizione, di accuse più o ste considerazioni e la loro pubmeno velate, ma è evidente che blicazione. Il caso TAMOIL è
l’empasse che stiamo vivendo la punta di un iceberg che naha una sola base: l’INCAPA- sconde non solo le centinaia di
CITA’, intrisa di inadeguatezza persone dell’indotto, ma le die impreparazione. L’incapacità verse crisi aziendali delle picsindacale non ha dato l’impulso cole e medie imprese industriaad una necessaria progettualità li ed artigianali del settore meper il rilancio del Paese e del talmeccanico. Centinaia di laterritorio.
voratori sono a rischio occupaAd eccezione della Cisl a livel- zione, altri il posto di lavoro
lo confederale e della Fim nel non ce l’hanno più. Parliamo
settore metalmeccanico, il mo- delle lavoratrici della FAITAL
vimento sindacale si è dimo- di Chieve, dei lavoratori e lastrato non all’altezza di pro- voratrici della FAIP di Vaiano
muovere una nuova fase di ri- Cremasco, di COGEME e SIforme in grado di rimodulare le DERIMPEX di Casalmaggiotutele nel mondo del lavoro in re per fare alcuni esempi. Per
continua evoluzione.
tutti loro e per tutti coloro che
L’incapacità politica ed istitu- sono a rischio le istituzioni, i
zionale, oggi più che mai as- sindacati e le associazioni imsente è priva di lungimiranza. prenditoriali territoriali devono
Ed è in questo contesto che il assumersi impegni precisi, desindacato ha un ruolo strategico finire un nuovo patto territoriache si esplica nell’individuare le che si fonda sulla necessità
nuovi sistemi di relazioni indu- non solo di azioni a sostegno
striali e nuove frontiere di con- del reddito, ma di iniziative fitrattazione che siano in grado nalizzate a politiche attive del
di rispondere chiaramente e ra- lavoro, con l’obiettivo di ricolpidamente all’esigenza attuale locare in tempi brevi chi rimane
di stabilizzazione occupaziona- senza occupazione. Si devono
le e a quella in prospettiva di definire quali saranno in proimplementazione dei posti di spettiva i comparti del nostro
lavoro, nonché di un riposizio- settore che a livello provinciale
di Omar Cattaneo
S
possono svilupparsi, individuarne le professionalità e convogliare verso tali figure l’offerta formativa territoriale; successivamente occorre analizzare come rivalutare la nostra
Provincia per essere pronti a
cogliere la ripresa, trovando
elementi incentivanti che possono promuovere, con il rilancio economico, l’appeal necessario ad attrarre nuovi imprenditori nel territorio. Nei metalmeccanici tali valutazioni non
possono essere fatte, visto che
oggi per una parte di sindacato del settore è preferibile parlare, anzi denigrare, un accordo fatto a Pomigliano che ha
garantito il mantenimento occupazionale, non perdendo diritti, come evidenziato dalla
Fiom Cgil in modo strumentale, ma con l’intento di essere
una categoria che fa del senso
di responsabilità la propria bandiera. E sappiamo che questo
In alto: il Segretario Generale Fim Cisl Omar Cattaneo
In basso: l’azienda Faip di Vaiano Cremasco
cozza con la demagogia ed il
populismo senza alternative.
E’ a dire poco strano che la Fim
sia denigrata da chi ha deciso
di sostituirsi ad una parte politica ancora legata a schemi vecchi ed inappropriati, figli di un
sindacato marxista non più riproponibile. Tali atteggiamenti
ostativi li notiamo anche rispetto alle deroghe, che, in
quanto tali, sono temporanee e
danno maggiore valore al
CCNL di categoria, in quanto
l’elasticità che da esse deriva è
in grado di modulare sull’esigenze di situazioni particolari
regole contrattuali in vigore su
scala nazionale. Sono queste regole che, attraverso il principio
di solidarietà, garantiscono una
base normativa e retributiva
che deve essere calata nelle
specificità aziendali e territoriali. E’ avvenuto anche per
COGEME e SIDERIMPEX
che una parte della politica sia
intervenuta denigrando chi sindacalmente ha cercato di trovare una soluzione che potesse
garantire la ripresa occupazionale; si vuole ricordare che chi
affossa una soluzione ha il dovere di averne una migliore e
di non vendere fumo ai lavoratori in difficoltà.
La FIM è disponibile a discutere di deroghe in caso di crisi
oppure di crescita occupazionale, sempre con mandato dei
lavoratori e sarebbe opportuno
che tale mandato venisse ascoltato da tutti senza posizioni di
principio aprioristiche.
Trasformazione organizzativa in segreteria
Nel 2010 la Fim cremonese ha vissuto anche una trasformazione organizzativa. Due colonne portanti della nostra organizzazione hanno fatto altre scelte. Teodolindo Lunghi dal 1 aprile ha raggiunto la pensione, rispondendo
“presente” alla nostra richiesta di collaborare con noi. L’esperienza di Teo e
la sua capacità di sintesi politico sindacale sono beni preziosi da non perdere. A Teo un grazie particolare
per quanto ha fatto ed un grazie per la sua disponibilità a
proseguire, anche se in termini
più soft, il rapporto con la Fim.
Roberto Bonfatti Sabbioni dal
1 settembre 2010 ha accettato
la proposta di iniziare una nuova esperienza nella FAI CISL;
anche a Roby va il nostro rin-
graziamento per quanto dato in questi anni alla Fim.
Un “in bocca al lupo” a Monica Tonghini e Ottorino Buccelli, nuovo componente di segreteria, individuati come nuovi volti della Fim cremonese,
con i quali si è già imbastito quel rapporto di affiatamento fondamentale per
creare una squadra reattiva e propositiva. Il tutto con l’ottimo contributo di
Mauro Casirani, storico delegato della VHIT BOSCH di Offanengo, che con
la sua capacità riflessiva e la semplicità d’intenti è in grado di dare la marcia
necessaria al miglioramento organizzatiRoberto Bonfatti Sabbioni vo. Un buon Natale a tutti ed un 2011 positivo, consapevoli che nelle difficoltà
in Segreteria Fai,
ognuno di noi sia in grado di dare il meMonica Tonghini e
glio; ciò, infatti, ha sempre caratterizzato
Ottorino Buccelli
i
nostri delegati, vero fondamento e sogi nuovi volti
getti irrinunciabili per la continua crescita organizzativa e valoriale della nostra Fim.
6
GUARDIAMO AVANTI
FILCA e ATTUALITA’
Dicembre 2010
Contratto Integrativo Provinciale Edilizia Industria
L
a Filca Cisl Cremona,
unitamente e unitariamente a Feneal Uil e
Fillea Cgil ha inviato a inizio
dicembre all’ANCE (l’Associazione dei Costruttori Edili) la bozza contenente le
richieste di rinnovo del
Contratto Integrativo Provinciale (che riguarda attualmente circa 3mila lavoratori)
in scadenza al 31/12/09, prorogato a seguito del rinnovo
del C.C.N.L. del 19/04/10.
In sintesi le richieste:
1. Istituzione dell’indennità
di trasporto giornaliera:
pagamento in busta paga
delle prime 2 fasce di trasferta chilometriche;
2. Indennità di mensa:
aumento indennità giornaliera per operai e impiegati;
3. Concorso al pagamento
del pasto da parte dell’impresa: aumento giornaliero per
operai;
4. Reperibilità per pronto
intervento: istituire una indennità di reperibilità giornaliera (neve, rottura linee
elettriche e condotte gas),
che attualmente non è prevista;
5. Bonifica ambientale: isti-
Presentata la bozza di rinnovo che riguarda 3mila lavoratori
tuire una indennità riguardante lo smaltimento dell’amianto con maggiorazione
oraria (come per le operazioni di bitumatura);
6. Elemento Variabile della
Retribuzione (E.V.R.): le
parti definiranno l’importo
aggiuntivo dell’elemento
variabile della retribuzione in
famiglie a quei lavoratori (italiani e
immigrati) che, in
quanto
non residenti
La Segreteria e il Consiglio generale della categoria, hanno
in provincia non
deciso che, in occasione delle imminenti festività natalizie,
a rientrare
riescono
non si procederà ad alcun omaggio ai componenti del
dopo l’orario di lavoConsiglio Generale e ai delegati, come da tradizione negli
ro;
anni precedenti.
9. Permesso retribuiIn alternativa si è scelto di effettuare una seconda adozione a
to: 1 giorno di perdistanza che va ad aggiungersi a quella già in corso che
messo
retribuito per
annualmente viene riproposta nella giornata del 8 marzo,
il padre per la nascita
Festa della Donna.
del figlio/a.
RICHIESTE ASSIrispetto della percentuale capite lavoratore;
massima del 6% della retri- 7. Carenza malattia: paga- STENZE CASSA EDILE
buzione, stabilita dall’art.46 mento diretto dei primi 3 • Adeguamento delle prestadel C.C.N.L. del 19/04/10, in giorni di carenza in busta zioni con aumento pari al
recupero dell’inflazione;
base a 5 indicatori rilevati nel paga da parte dell’impresa;
8. Lavoratori non residenti: • Istituzione contributo una
settore.
Per il nostro territorio il para- cumulo di ferie e permessi tantum per portatori di handimetro cui far riferimento è per dare la possibilità di per- cap (lavoratori e familiari):
quello del monte ore pro- manere più tempo con le loro NUOVA ASSISTENZA;
Iniziativa di solidarietà
• Istituzione premio fedeltà
per lavoratori con almeno 10
anni di anzianità presso la
stessa impresa iscritta in
Cassa Edile: NUOVA ASSISTENZA;
• Istituzione assistenza per
garantire servizio fiscale gratuito (tramite convenzione
con CAAF Cgil,Cisl,Uil) ai
lavoratori in sede di compilazione mod.730: NUOVA
ASSISTENZA;
• Attuare le procedure per il
rilascio del DURC in attuazione a circolare CNCE n°
346 del 21/03/08;
• Riequilibrio % su APEO
(anzianità) e fondi dedicati
(Malattia, Prevedi,
Indumenti, Trasporto, etc.).
Segreteria Filca
Ente turismo sociale italiano compie un anno di attività
Dopo un anno dalla sua presentazione ufficiale, l'ETSI prende sempre più piede sul territorio cremonese.
Per tutto il 2010 infatti, con il supporto della
FNP/CISL, UST/CISL e con la preziosa collaborazione dell'Associazione di volontariato ANTEAS e del
gruppo culturale “Conoscere per migliorare”, è stato
possibile realizzare iniziative sia culturali che turistiche. Dall'avvio dell'attività fino ad ora l'ETSI ha di
fatto organizzato e realizzato gite giornaliere a carattere culturale come la visita a Milano della Pinacoteca di Brera, piuttosto che le visite guidate in città
come Genova, Chioggia, Chiaravalle e Padova. Oltre a varie iniziative a livello culturale ha puntato anche alla programmazione di soggiorni destinati a far
scoprire le bellezze italiane (in particolare la visita
alla città regale di Torino) e straniere, come il viaggio
nella città di Praga con tour della Boemia. Inoltre,
grazie alla collaborazione con ETSI/Lombardia e con
il progetto “ETSI viaggiare CISL” sono previste tante
nuove proposte riservate esclusivamente agli iscritti
CISL. Anche per il 2011 si prevede un'intensa attività
dell'Ente Turistico Sociale, in particolar modo si sta
già lavorando per ampliare la gamma di offerte, sia
per le gite brevi che per i soggiorni più lunghi, a prezzi di assoluta convenienza. A breve sarà poi diffuso
un programma più dettagliato. La segreteria UST invita quindi tutte le strutture CISL, gli Enti, i Servizi e le
Associazioni di emanazione CISL di servirsi, per l'organizzazione delle iniziative turistiche e culturali da loro promosse, esclusivamente dell' ETSI di Cremona
essendo in grado di tradurre le vostre idee ed esigenze
ed essendo un servizio interno CISL.
Angelo Minuti presidente Etsi
Come contattarci?
Come avere
informazioni?
Come prenotare?
Gruppo Cisl/Anteas a Chioggia
Gruppo Cisl a Praga
Gruppo Cisl/Anteas a Genova
L' E.T.S.I. è aperto
il Lunedì e il Giovedì dalle
ore 9.00 alle ore 12.00
(presenza incaricato)
Martedì, Mercoledì e
Venerdì telefonicamente:
Tel. 0372 413426
in via Dante, 121
Cremona
oppure :
[email protected]
www.etsiviaggiarecisl.it
Speciale Pensionati
GUARDIAMO AVANTI
7
Dicembre 2010
Cambio al vertice della federazione dei pensionati Cisl che, lo scorso mese di settembre, hanno eletto una donna
Jindra Rubasova nuovo segretario FNP
Nata in Cecoslovacchia, la sindacalista racconta la sua vita
e la sua storia in Cisl ai nostri lettori
Un ringraziamento
particolare a
Emanuele Cortesi,
ex segretario
FNP
Da Sin. Attilio Rimoldi, Giovanni Bottarelli, Ermenegildo Bonfanti,
Jindra Rubaasova e Giuseppe Demaria
di Francesca Garraffo
I
l cognome tradisce le sue origini. Nata nell’allora Ce-coslovacchia, ha vissuto la primavera di Praga e dopo l’occupazione del suo Paese da parte
delle truppe del Patto di Varsavia ha scelto l’Italia e poi Cremona per mettere le seconde radici. Ha iniziato il percorso cislino partendo dalla base come
delegato aziendale dell’exINAM, ruolo del tutto inusuale
per una donna 30 anni fa.
È poi entrata negli organismi ter-
ritoriali FISOS, dove ha fatto anche il componente di segreteria
arrivando a far parte della Segreteria Regionale della categoria della sanità, per poi assumere
il ruolo di Segretario Generale
della Federazione del pubblico
impiego, la FPS di Cremona.
Il suo impegno per le politiche
di Pari opportunità fuori e dentro
l’Organizzazione l’ha portata a
ricoprire la carica di “Responsabile Coordinamento donne CISL
della USR Lombardia e a far
parte, eletta dal Congresso, del
Consiglio Generale Confederale
Nazionale CISL.
Andata in pensione, la FNP di
Cremona l’ha eletta Responsabile del Coordina-mento Donne
e poi, e questa è la storia appena
terminata, è stata chiamata a far
parte della Segreteria UST di
Cremona. Questo, in breve, è il
biglietto da visita della persona
che il Consiglio Direttivo FNP
ha eletto il 28 settembre 2010 alla guida della prima Federazione
CISL provinciale di Cremona,
nella Segreteria continua a ricoprire il suo ruolo Giovanni Bottarelli.
Gli obiettivi della nuova segreteria
Continuità ma innovazione nelle scelte organizzative
Al nuovo Segretario Generale ed alla sua squadra è
affidato il compito di portare la Fnp cremonese al
prossimo appuntamento congressuale secondo le indicazioni della mozione conclusiva del Congresso
territoriale 2009. Sicuramente quindi, una continuità politica ma organizzativamente qualche innovazione nel realizzare le scelte già deliberate. Insomma,
un pizzico della specificità e caratterizzazione individuale che ogni nuovo dirigente porta con sé. Se è
vero che ogni livello dell’Organizzazione deve agire
secondo la propria responsabilità, pur interessandosi alla globalità dei temi riguardanti il mondo dei
pensionanti e delle loro famiglie, il nostro ruolo di
Federazione territoriale ci assegna il compito di tutela
e di promozione del benessere sociale degli iscritti in
ogni ambito nel nostro Comprensorio, con particolare
attenzione alle tematiche degli anziani.
La conoscenza delle specificità zonali, delle differenze culturali che necessitano anche di un pluralismo nell’approcciare i problemi, la lettura appropriata dei bisogni della cittadinanza di una Zona piuttosto di un’altra sono fondamentali per riuscire, nel-
le proprie zone di residenza, a promuovere i valori
della Cisl, fare conoscere l’attività della Fnp di Cremona, ma soprattutto ad impostare e portare avanti la
contrattazione territoriale con gli enti locali, individuando anche i bisogni formativi per i dirigenti delle Leghe/Interleghe e così via Insomma: conoscere,
vivere, agire con responsabilità la propria Zona per il
bene della comunità, dei nostri tesserati e per promuovere il proselitismo. Le tre Zone quindi, seguono l’assetto dei distretti ASL, diventano strategiche
nell’assetto organizzativo della Fnp-Cisl di Cremona,
dove le storiche appartenenze territoriali: Crema,
Cremona e Casalmaggiore si trasformano da vincoli a punti di forza e innovazione. Rafforzare e valorizzare le Zone potrebbe apparire anacronistico se
si pensa che oggi si fanno le politiche e si ragiona nel
mondo globale, o quantomeno nell’ambito Europeo.
Ma il nostro “campanilismo”, se usato come valore e
ricchezza da condividere all’interno della responsabilità zonale ci permette di fare un salto culturale
non indifferente. Gli associati, a seconda della propria residenza, verranno coinvolti nella lettura dei
Il ventotto settembre scorso il Consiglio Direttivo della FNP provinciale di Cremona ha eletto il nuovo Segretario Generale, la dirigente
JINDRA RUBASOVA, già componente la segreteria UST.
Indubbiamente i lettori di queste pagine del
periodico locale CISL, i nostri associati, devono essere informati circa il programma politico e organizzativo del nuovo “leader”. Nel
contempo la successione a Emanuele Cortesi,
storico dirigente CISL, che ha operato prima
nella categoria della sanità a vari livelli e poi
nella Segreteria FNP dove ha ricoperto il ruolo di Segretario Generale di Cremona negli ultimi 5 anni e mezzo, ci chiama ad un dovere a
cui assolviamo con piacere e convinto riconoscimento: un sincero ringraziamento pubblico al collega ed amico Cortesi per il suo lavoro ed impegno profuso per la CISL e la FNP.
bisogni specifici di quel territorio, per poi costruire
anche insieme alla UST ed alle altre due sigle confederali, le richieste da inserire nella contrattazione
con i comuni. Nel contempo, per dare un input nuovo, per agire e contrattare nel mondo moderno con
Enti, Associazioni ed Istituzioni che hanno esperti
e consulenti spesso di alto livello, è giusto pensare ad
una composizione della squadra, oserei dire innovativa, che colga il più possibile la pluralità di esperienze professionali, con diversificate conoscenze e
contatti fuori e dentro il Sindacato.
Una complementarietà politica e tecnica che possa
affrontare senza difficoltà le politiche di tutto il corso della vita, a partire dalla primissima infanzia, attraverso il mondo del lavoro sia pubblico che privato, cogliendo le specificità del genere ed avendo la
capacità di promuovere un collegamento intergenerazionale. La Fnp, infatti, non deve e non può essere
relegata solo nella trattazione dei temi socio-sanitari, assistenziali e della non-autosufficienza. Problemi
certamente predominanti nel nostro agire, ma oggi,
ogni tema riguardante la famiglia, la qualità della
vita, dell’ambiente ecc..., chiama i pensionati a compensarle inadeguate o insufficienti risposte della nostra società. Ecco perchè abbiamo la titolarità di partecipare alla contrattazione di tutte le politiche nel
corso di tutta la vita.
Jindra Rubasova
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GUARDIAMO AVANTI
Speciale Pensionati
Dicembre 2010
Festa di fine estate
I
Monte Cremasco, ventinovesimo
appuntamento per ricordare
i 60anni della Cisl
n occasione del 60° anniversario della costituzione della CISL si
è tenuta a Monte Cremasco la 29^ festa di fine estate della FNP
del territorio di Crema e del Cremasco. Dopo la S. Messa celebrata dal parroco di Palazzo Pignano nella suggestiva chiesa della
Pieve i pensionati cremonesi della FNP, oltre 150, si sono trasferiti
presso il ristorante Patrini a Monte Cremasco. Erano inoltre presenti la Segreteria dell' UST al completo e numerosi capi lega e responsabili di zona FNP. Il Segretario regionale FNP, Mario Clerici ha
ricordato l'impegno della nostra organizzazione a sostegno della
condizione anziana con particolare riferimento alla tutela del potere
di acquisto delle pensioni e alla situazione della non autosufficienza.
Infine sono stati consegnati a Decenzio Mario, Allocchio Francesco, Francesconi Stefano e Moroni Antonio attestati di ringraziamento ed una medaglia ricordo.
Un momento
della
manifestazione
che si è tenuta lo
scorso mese di
ottobre a Roma
La Fnp della zona
Casalasco/Piadenese festeggia
20 anni dalla sua nascita
Alla festa erano presenti ben 198 iscritti e simpatizzanti della Fnp CISL.
Sono intervenuti: il Segretario Generale della CISL di Cremona Giuseppe Demaria con il Segretario Giuseppe Sbaruffati, la Segretaria Generale della F.N.P. Jindra Rubasova con il componente di Segreteria Giovanni Bottarelli, il Presidente dell’Anteas Emanuele Cortesi, Il Direttore
dell’INAS Massimo Sarzi Sartori, accompagnato dal proprio collaboratore
della zona Andrea Bosio.
L’ente nazionale di
assistenza magistrale
è stato soppresso
In seguito alla soppressione dell’ENAM, per i pensionati già docenti
di scuola dell’infanzia e della scuola primaria, come per i docenti ancora
in attività di servizio sempre nella scuola per l’infanzia e nella scuola primaria, si comunica che tutte le istanze relativa alle prestazioni già erogate
dall’Ente sopra indicato devono essere inviate all’INPDAP – sede di
Cremona – ufficio credito – Via Massarotti 48/b. Le domande possono
anche essere consegnate direttamente presso gli sportelli URP dell’INPDAP, lunedi, martedi, giovedi e venerdi dalle 10 alle 12 e mercoledi dalle 10 alle 16.
L’ANGOLO DELLA MEMORIA
In ricordo di Giovanni Cipelli
Ho conosciuto bene Giovanni quando anch’io ho raggiunto il traguardo della pensione e sono approdato alla FNP. Ho avuto modo, così, di apprezzarne le qualità umane che è sempre una speciale
virtù nella nostra società. Lo incontravo in occasione delle convocazioni degli organismi statutari della FNP dei quali faceva parte, dando sempre un contributo importante soprattutto per il suo
modo di porsi sui temi da affrontare. Lo trovavo al patronato per il disbrigo delle pratiche degli
anziani e non solo, e ancora, lo vedevo alla guida della macchina del comune di Sospiro, adibita
al trasporto delle persone bisognose. Inoltre, era parte attiva al centro anziani di Sospiro nel
ruolo di animatore. Seppure pensionato era sempre attento ai temi del lavoro soprattutto alle
sorti della Fondazione di Sospiro e dei suoi ospiti. In molti ci siamo affidati alla sua esperienza e
per tanti dirigenti CISL è stato un valido insegnante. Giovanni Cipelli è stato davvero una persona
dabbene e onesta.
Emanuele Cortesi
Speciale Pensionati
GUARDIAMO AVANTI
9
Dicembre 2010
Presentati i primi risultati di una contrattazione locale sottoscritta tra Cisl, Fnp e Comune di Cremona
Politiche sociali e programmazione economica
Una ragione in più per iscriversi alla Federazione Nazionale Pensionati
di Jindra Rubasova
Sono state messe in evidenza
le nuove aree di fragilità soositiva intesa tra l’Am- ciale che pongono in notevole
ministrazione comunale difficoltà, in modo particolare,
e le organizzazioni sin- il Comune come Ente di pridacali confederali CGIL, mo livello nel ruolo di interCISL e UIL sulla necessità di faccia con la popolazione e
un confronto preventivo sulle con la risoluzione delle varie
linee d’indirizzo che l'Ammi- problematiche sociali. Nell'atni-strazione adotterà nella ste- tuale contesto di grave crisi
sura della programmazione economica, il coinvolgimeneconomico finanziaria, non- to delle parti sociali diventa
ché sulla necessità di non di- fondamentale.
minuire l'erogazione dei ser- La contrattazione territoriale
vizi alla persona e a doman- in particolare può diventare
da individuale rivolti ai citta- un motore importante per la
dini e alle famiglie attualmen- riqualificazione del welfare
te in essere. Questi i punti sa- locale, per la promozione di
lienti sanciti attraverso appo- politiche attive per il lavoro e
siti accordi sottoscritti dal sin- a tutela dell'occupazione; per
daco Oreste Perri, dall’asses- la riorganizzazione della spesa
sore al Bilancio Roberto Nol- pubblica e per rispondere alle
li e dall’assessore alle Politi- domande sempre più articolache Sociali Luigi Amore per re delle persone, anche con
quanto riguarda la parte pub- particolare attenzione agli anblica, da Donata Bertoletti ziani.
(CGIL), da Jindra Rubasova Le due rappresentanze hanno
(CISL) e da Mario Penci ritenuto fondamentale la co(UIL) per la parte sindacale. stituzione di un tavolo aperto
P
sulle politiche sociali dell'Ente e delle istituzioni del territorio per affrontare un percorso condiviso in tale ambito.
Le segreterie hanno chiarito
che sono consapevoli delle
difficoltà del Comune, ma
non condivideranno alcuna
azione di taglio alla qualità e
quantità di servizi oggi erogati ai cittadini. Nel ribadire
quindi le priorità di intervento
rispetto a vecchie e nuove tipologie di fragilità, oltre alla
centralità delle persone e delle famiglie di cui farsi carico
socialmente, le segreterie hanno sottolineato la necessità di
proseguire il confronto sui
nuovi regolamenti di accesso
ai servizi rispettando le priorità individuate; di aprire da
subito il confronto sul bilancio 2011; di assumere come
priorità la difesa dei servizi
pubblici territoriali, del valore
dei piani di zona, del welfare
locale e delle prospettive di
sviluppo economico e occu-
Alfabetizzazione,
sanità e assistenza
D
a tempo a Cremona la
FNP, assieme alla UST,
sostiene che lo sviluppo
del territorio non deve essere legato solo alla crescita economica,
bensì anche al benessere sociale.
Poniamo molto l’accento sulla
contrattazione di secondo livello,
che dovrà comprendere il benessere lavorativo, ma noi della FNP
siamo particolarmente attenti alla
contrattazione sociale territoriale.
Percepire i temi sanitari, socio-sanitari ed assistenziali come tematiche di tutti, richiede un cambio
culturale, a volte anche radicale.
Se è vero, e noi ne siamo convinti, che la contrattazione sociale locale coinvolge trasversalmente gli
interessi di tutti, dentro e fuori i
luoghi di lavoro, abbiamo pensato che la nostra dirigenza, e non
solo quella delle categorie degli
addetti ai lavori, doveva acquisire
alcune nozioni sull’argomento. Le
regole, le leggi, i termini, il finanziamento, gli accreditamenti, la titolarità i Piani di zona, le RSA, le
specificità del sistema sanitario,
socio-sanitario e di quello sociale,
dovevano diventare un patrimonio di conoscenze di base per i segretari e operatori di tutte le categorie e per i nostri agenti sociali.
Per raggiungere tale obiettivo la
FNP e la UST di Cremona hanno
organizzato tre momenti di formazione interna CISL. Il primo
ha trattato “l’alfabeto”, appunto
del pianeta sanità e del mondo socio-sanitario, i cui relatori sono
stati il Segretario USR Ugo Duci
e il Segretario FNP regionale Tino
Fumagalli. La bontà dell’idea di
questi momenti ed il successo del
primo, la possiamo sintetizzare
nel commento di uno dei partecipanti che, con disarmante onestà
ma anche con grande interesse, ha
affermato: “oggi si è aperto un
mondo nuovo alle mie conoscenze!. Gli appuntamenti continueranno incontrando i responsabili
degli Uffici di Piano di zona ed
esperti in risposte comunali, ai bisogni sociali della cittadinanza.
pazionale; di promuovere
azioni positive in materia di
contrasto al’evasione fiscale.
Le segreterie hanno ribadito
che potranno condividere misure di compartecipazione da
parte dei cittadini alla spesa
sociale solo se verranno promosse iniziative finalizzate al
recupero dell’evasione fiscale. Il contrasto all’evasione
non si muove solo sul terreno
del reperimento equo delle risorse, ma incrocia anche il bisogno di legalità e può favorire una crescita civile nell’amministrazione pubblica contribuendo a riannodare i fili di
un patto di cittadinanza. Con
l’Assessorato per le politiche
sociali è stato avviato un percorso per quanto riguarda
l’approvazione del Regolamento unitario per l’accesso
ai servizi, i rappresentanti sindacali hanno evidenziato alcuni ambiti di impegno e di
approfondimento per una possibile intesa, tra questi la cen-
tralità delle persone e del loro
vissuto.
L’investimento sulle reti sociali del territorio, tra pubblico
e privato, sulla qualità della
convivenza quotidiana può infatti rappresentare una risorsa
efficace che consente alle istituzioni pubbliche del territorio e alle forze sociali di collaborare e cooperare nel rispondere ai problemi sociali. I
sindacati confederali provinciali chiedono che sia mantenuta l’attuale quantità dei servizi erogati ai cittadini e che
non vengano attuate azioni
che intacchino il livello di
qualità raggiunto.
Piena condivisione dunque
verso l’ottimizzazione delle
risorse, sia economiche che
professionali, ma seguendo
questa linea: nel caso si verificassero risparmi di gestione,
che questi vengano reinvestiti
per migliorare la qualità e la
quantità dei servizi sociali offerti alla cittadinanza.
“Senza frontiere” il nuovo
progetto della Fnp
R
egistrare oggi quanDestinatari:
to sia mutata la
composizione della la popolazione anziana italiana e straniera residennostra società che da quella te nell’ambito dei territori delle Leghe/Inter-leghe
italiana sta passando a quel- FNP.
la multietnica con un’inciObiettivo:
denza sempre più rilevante a) imparare a conoscerci per abbattere le barriere delanche nella nostra Provin- la diffidenza per promuovere l’inclusione sociale;
cia, non basta più! Pur sup- b) praticare l’accoglienza, con particolare attenzioportando i lavoratori e le lane alla differenza di genere combinata a quella di etvoratrici attraverso i nostri
servizi sul versante delle nia, nelle Leghe/Interleghe;
vaie richieste di permessi di c) inserire nella contrattazione sociale locale un apsoggiorno e di tutela del la- proccio di lettura dei bisogni delle specificità delle
voro, i valori della nostra donne e uomini stranieri;
CISL ci impongono di d) promuovere la conoscenza della CISL ed il proguardare oltre. Dobbiamo selitismo;
diventare protagonisti nelle e) strutturare una rete di ascolto e di supporto verso
politiche di integrazione ed gli associati FNP e CISL che si servono del lavoro
inclusione sociale dei lavodelle assistenti familiari (badanti) non italiane.
ratori/trici extracomunitari
e delle loro famiglie. Infatti,
i nuclei una volta ricongiunti, contano spesso persone in età matura ed anche anziani. Pur non
essendo costoro fruitori delle pensioni erogate da Enti italiani, tuttavia una FNP moderna, che
cerca di anticipare i tempi, non può non leggere questo nuovo fenomeno sociale dell’età non
lavorativa. Nel contempo gli anziani delle famiglie italiane necessitano sempre di più dell’attività lavorativa delle “assistenti familiari” (badanti) che molto spesso provengono da altre nazioni e sono quindi portatrici di usi e costumi diversi da quelli delle persone non-autosufficienti nel nostro paese. Il combinato di questi due aspetti della popolazione non italiana,
residente ed operante nella nostra provincia, ha portato la FNP di Cremona ad elaborare
questo progetto.
10
GUARDIAMO AVANTI
ANTEAS
Dicembre 2010
Novità all’Anteas provinciale di Cremona. Nominato il consiglio di amministrazione del territorio
Emanuele Cortesi eletto presidente
L’ex segretario generale della Fnp di Cremona guiderà l’associazione di
volontariato e solidarietà insieme al suo staff composto da 25 membri
Il giorno 25 novembre u.s.,
nell’assemblea te-nuta presso
il Centro Pastorale in via S.
Antonio del Fuoco a Cremona è stato proclamato il nuovo
consiglio di amministrazione
dell’Anteas volontariato ed è
stato eletta la Presidenza. A
differenza del passato, il Consiglio è composto da 25 mem-
bri in rappresentanza delle 3
zone di cui è formata la provincia di Cremona. È stato poi
votato il Presidente risultando
eletto Emanuele Cortesi, che
ha indicato nelle persone di
Poletti Augusta e Bottarelli
Giovanni i vicepresidenti. Il
Presidente ha poi preso la parola sottolineando l’obiettivo
AVVISO ANTEAS
Sei di Cremona e dintorni? Non ti è facile
raggiungere un ambulatorio per il prelievo o
per la visita medica?
Vuoi andare a trovare un tuo caro ricoverato
e non sai come fare perché non sei indipendente nel muoverti? Recarsi negli uffici personalmente rappresenta un problema di trasporto? Da gennaio 2011 puoi chiamare nell’orario d’ufficio (9-12 15-17) questo numero 0372/413426 per prenotare il trasporto. I
giovani o i nati “prima”, l’età non centra,
l’automezzo dell’ANTEAS FNP-CISL,
risponderà alle vostre necessità.
che l’Anteas intende realizzare nel prossimo periodo, già
ben definiti nel protocollo
d’intesa sottoscritto da CislFnp e ANTEAS a livello nazionale e cioè promuovere iniziative di auto organizzazione, di cooperazione e di auto
aiuto. L’Anteas non può guardare solo verso l’esterno for-
Il gruppo ANTEAS di
Capergnanica, in occasione
del pranzo sociale ha
premiato la sig. a Patrini
Rosalina, per i 10 anni di
attività. Dal Presidente
Cortesi tanti auguri a lei e
alla splendida realtà di
Capergnanica
nendo il supporto e l’aiuto tradizionale di una associazione
di volontariato. Il Protocollo
fra Cils-Fnp e ANTEAS tende a porre le basi per una rete
di auto aiuto interno alla nostra organizzazione ampliando le adesioni all’Associazione anche fra gli iscritti Cisl in
attività lavorativa e nel con-
tempo, strutturare un supporto
sociale interno complementare ai servizi che oggi i governi
e le istituzioni non garantiscono adeguatamente ai bisogni vecchi e nuovi e che riguardano tute le generazioni.
Insomma, ANTEAS-Fnp-Cisl
una intuizione di auto aiuto e
di proselitismo.
Da Sin. Fusari, il sindaco Picco, De Cenzo, Patrini,
Valdameri e Cortesi il Presidente.
Piedibus
Via alla terza edizione
Il “Piedibus” è ripartito! I bambini che frequentano la scuola primaria “Alessandro Manzoni” di Offanengo possono effettuare il percorso di andata e ritorno da casa a scuola a piedi, con l’accompagnamento dei volontari. La terza edizione dell’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con i genitori, si è rimessa in moto con
105 bambini iscritti e 54 volontari adulti che li accompagnano lungo le strade del paese. Altri potranno aggiungersi – se lo vorranno – cammin facendo. Cinque sono le linee predisposte, alle quali sono stati conferiti nomi di animali celeri nella corsa: Gazzella, Ghepardo, Giaguaro, Pantera e Puma. Per ogni linea sono previsti un coordinatore e un vice coordinatore. L’iniziativa è stata presentata in sala consiliare a settembre, con la presenza, oltre degli assessori comunali, di Augusta Poletti responsabile dell’ANTEAS di Offanengo,
realtà associativa ringraziata a più riprese per il prezioso aiuto fornito, e dal comandate della Polizia locale, il quale si è reso disponibile a seguire una “linea” a settimana per insegnare
l’educazione stradale itinerante. I bambini hanno la possibilità di emettere multe finte agli
automobilisti che intralciano il passaggio del Piedibus parcheggiando male.
Il gruppo Anteas di Offanengo partecipa, per il quarto anno consecutivo, all’iniziativa organizzata dal
comune “Natale da favola”.
Recapiti Fnp,
ultimi aggiornamenti
Con la nuova dirigenza della FNP CISL, si è provveduto all’aggiornamento dei recapiti con i vari agenti sociali e collaboratori. Con la collaborazione del direttore INAS Massimo
Sarzi Sartori, il quale ha dato la sua piena disponibilità, abbiamo provveduto ad organizzare una giornata di aggiornamento per tutti questi agenti sociali i quali devono essere sempre pronti a rispondere alle varie richieste degli iscritti degli 80
paesi del territorio dove siamo presenti. Il territorio è molto
importante per la FNP e per tutta la CISL, con buona volontà di
tutte le categorie si può fare anche di più. Per questo abbiamo
ripreso la presenza presso i recapiti di:
OLMENETA il lunedi dalle ore 10.30 alle ore 12
SPINADESCO il mercoledi dalle ore 9 alle ore 10.15
SESTO ED UNITI il mercoledi dalle ore 10.30 alle ore 12
SCUOLA
GUARDIAMO AVANTI
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Dicembre 2010
Mentre i mass media si occupano solo di crisi economica, la Cisl si preoccupa anche della crisi dell’istruzione
Una buona scuola per un buon paese
Investire sulla formazione delle nuove generazioni garantisce
un futuro migliore per tutta la popolazione giovane e adulta
di Monica Manfredini
M
entre la situazione
economica europea
manifesta grande
fragilità, mentre il governo
italiano evidenzia l’incapacità
a far fronte ai problemi, mentre la situazione economica
cremonese sta attraversando
un momento buio (non ultima
la raffineria Tamoil che si aggiunge alle altre situazioni di
crisi) potrebbe sembrare anacronistico e un inutile pallino
del segretario della categoria
Cisl Scuola continuare a ribadire la necessità per tutti di
impegnarci insieme per il futuro della scuola italiana
Gran parte dell’opinione pubblica è infatti convinta che altre siano le emergenze e le
priorità: quando non avremo
più questo debito pubblico,
quando ritorneremo a produrre e ad avere ricchezza da distribuire potremo occuparci
della scuola e della cultura.
Eppure tutti a parole sono
convinti che una società
“avanzata” non possa non occuparsi della crescita formativa delle future generazioni;
tutti parlano di investire in ricerca e sviluppo; tutti concordano sulla necessità di progettare e realizzare una formazione continua per gli adulti per far fronte alla crisi; sui
giornali grande spazio è riservato poi all’emergenza educativa, ai problemi di devianza
e di disagio giovanile, agli
esempi di insofferenza e disprezzo per l’altro soprattutto
se debole o in difficoltà.
Come è possibile allora che
sia normale non investire nella scuola e ritenerla solo come un inutile costo ? Il problema è a mio avviso in primo luogo culturale e dobbiamo affrontarlo anche e soprattutto in questo momento
di crisi. Se vogliamo essere
adulti, ovvero persone consapevoli che le proprie scelte, il
proprio esempio non possano
non influenzare la comunità
in cui abitiamo, dobbiamo accettare di farci carico degli altri, soprattutto dei più piccoli. Come adulti, e soprattutto
come adulti iscritti alla Cisl
abbiamo il dovere di essere testimoni credibili per le future
generazioni.
Oggi più che mai dobbiamo
dimostrare che, aderire e fare
sindacato, per noi è in primo
luogo impegno civile e sociale, è lavorare per una società
in cui ognuno venga apprezzato e accolto, in cui si riconosca la necessità del contributo di tutti e il dovere di
ognuno a partecipare. La
scuola del nostro paese deve
formare a questo, far sperimentare questa realtà.
La Cisl non può quindi che
rifiutare l’idea di scuola insita
nella politica dei tagli e dei risparmi introdotti con la legge
133/2008: una scuola che non
è sentita e vissuta come bene
comune non è accettabile.
Per la propria visione di società, la Cisl non potrà mai
essere un sindacato corporativo o un sindacato aprioristicamente antagonista. Non è
un caso quindi che siamo
sempre pronti al confronto e
al dialogo, a cercare di risolvere i problemi e non solo ad
individuare i colpevoli, a batterci però sempre per chi è più
debole, con coerente testardaggine, utilizzando prioritariamente lo strumento proprio
del confronto e dell’assunzione di responsabilità: la con-
trattazione a tutti i livelli.
E’ un lavoro faticoso, non
sempre visibile, non esente da
errori, pericoli e incomprensioni, ma insito nella nostra
concezione di buon paese e di
bene comune. E’ un lavoro
che ci ha permesso a novembre, in un contesto di enorme
difficoltà economica e politica, di ottenere gli opportuni
emendamenti al testo della
manovra economica di luglio
per il ripristino degli scatti sti-
pendiali previsti contrattualmente. E’ un impegno che
continuerà per sostenere e valorizzare la scuola italiana,
perché siamo convinti che una
buona scuola è il fondamento
di un buon paese.
12
GUARDIAMO AVANTI
Speciale TAMOIL
Dicembre 2010
Più di mille famiglie coinvolte. In esubero duecentosettanta lavoratori cui sommare l’indotto esterno
La Tamoil dice no al confronto con i sindacati
Entro maggio 2011 cesserà l’attività e rimarrà solo un deposito con circa 30 dipendenti
li 300. Le organizzazioni sindacali, a fronte di un confronto
enerdì 12 novembre nel quale la rappresentanza
presso la sede della dell’azienda ha dichiarato non
TAMOIL Italia a Mi- modificabile la decisione aslano, nel corso di un confronto sunta, verificata la netta chiucon le organizzazioni sindaca- sura a discutere di progetti alli di categoria territoriali e na- ternativo, hanno dichiarato il
zionali, l’azienda ha comuni- proprio dissenso, e hanno imcato la volontà di cessare l’at- mediatamente dichiarato lo statività di raffinazione del sito di to di agitazione con sospensioCremona. Tale operazione, ne delle prestazioni straordinasempre secondo l’azienda, av- rie. Hanno dichiarato, inoltre,
verrebbe in diverse fasi: cessa- un pacchetto di 32 ore di sciozione dell’attività entro il 31 pero da proporre all’assemblea
maggio 2011, messa in sicu- generale della raffineria, che si
rezza degli impianti, disimpe- è svolta il 16 novembre, che ha
gno entro fine 2011 e attiva- approvato le iniziative. Immezione di un deposito con circa diata è stata la reazione dei la30 dipendenti contro gli attua- voratori quando hanno appreso
di Giuseppe Demaria
V
la notizia, e le organizzazioni
sindacali, sia di categoria che
confederali, hanno indetto una
conferenza stampa durante la
quale hanno dato conto dell’esito dell’incontro e delle prospettive future, sia economiche
che occupazionali per il territorio, che si genereranno a seguito della decisione di TAMOIL.
Il 15 novembre il Presidente
della Provincia Massimiliano
Salini ha convocato con urgenza una “Unità di crisi” sulla situazione TAMOIL alla
quale hanno partecipato, oltre
all’amministrazione provinciale, il Sindaco di Cremona Oreste Perri, l’Assessore Regiona-
le Gianni Rossoni, i parlamentari ed i consiglieri regionali
cremonesi, oltre alle segreterie
territoriali di FEMCA FILCEM e UILCEM e di CGIL
CISL UIL, oltre a tutta la RSU
della raffineria. Unanime e ferma è stata l’opposizione verso
la chiusura del sito di Cremona
e la costituzione di un deposito, così come annunciato dall’azienda, e tutti i partecipanti
hanno convenuto di chiedere
un incontro presso il Ministero
dello Sviluppo Economico a
cui sottoporre una vertenza che
per le sue implicazioni va oltre il solo livello territoriale ed
investe i rapporti fra l’Italia e
la Libia. Tutti gli interventi
hanno rappresentato la preoccupazione per una decisione
che danneggia un intero territorio, in quanto oltre ai 270 dipendenti diretti che risulterebbero in esubero, sono da sommare tutti quelli legati all’indotto della raffineria, come addetti alla mensa ed alla portineria, aziende addette alla manutenzione degli impianti,
aziende edili presenti nella raffineria praticamente tutto l’anno, per un dato complessivo
che potrebbe coinvolgere 1000
famiglie.
Si tratterebbe di una perdita di
reddito per la città insostenibile, che getterebbe in difficoltà
moltissime persone.
Le proposte delle tre confederazioni,
Cgil, Cisl e Uil
Tamoil Raffinazione S.p.A. è una realtà produttiva che occupa un’area di circa 800.000 metri quadrati nel Comune
di Cremona.
Ha una capacità di raffinazione pari a
circa 5 milioni di tonnellate di grezzo
annue, che vengono trasformate in prodotti finiti come: olio combustibile a
basso o bassissimo tenore di zolfo, gasolio, kerosene, benzina e GPL. I prodotti petroliferi stoccati in raffineria,
sono commercializzati attraverso i normali canali di Tamoil Italia S.p.A. sede
di Milano mediante una rete di distribuzione di oltre 2000 punti vendita che
coprono una quota di mercato di circa
l’8% a livello nazionale. Attualmente
la raffineria ha una capacità di conversione pari all’80% circa, dove per conversione si intende la trasformazione
del grezzo in prodotti vendibili alla
pompa. Il 20% di prodotto pesante, non
convertito, trova difficoltà di commercializzazione (non imputabile certamente ai lavoratori), sostanzialmente
per mancanza di adeguate azioni di politica di mercato e assenza di investimenti mirati alla risoluzione del problema; compiti certamente del management dirigenziale sia di Tamoil Italia che di Tamoil Raffinazione che, nelle proposte probabilmente valutate, non
hanno trovato percorsi soddisfacenti per
l’azionista (ma nemmeno per noi). I
300 dipendenti diretti di Tamoil Raffinazione hanno un profilo professionale
e specialistico difficilmente riscontrabile e ricollocabile in altre realtà industriali locali e/o di diverso settore.
La Raffineria, è una delle poche realtà
tecnologicamente avanzate, che sino ad
ora ha permesso uno sbocco professionale ad alto livello tecnico per giovani
diplomati e laureati di una parte significativa del territorio lombardo; di fatto
attualmente diversi giovani licenziati
dagli Istituti Tecnici della Provincia trovano sbocco occupazionale presso l’Azienda. Il lavoro generato nell’indotto
diretto in Raffineria, sia permanente che
a contratto ha ricadute per centinaia di
altri occupati, quali ad esempio: la manutenzione degli impianti che impegna
da un minimo di 150 addetti giornalieri ad un massimo di 1000 durante i
grandi eventi; il servizio mensa, la portineria, la logistica e i trasporti che impiegano oltre 100 lavoratori. Vanno
inoltre considerate le ricadute sulla rete
di piccole imprese di servizi forniture,
e tante altre, che rappresentano tutto
l’indotto esterno, nonché gli effetti, che
molto probabilmente in un prossimo futuro causeranno ripercussioni negative
anche sui lavoratori della sede di Milano. In termini reddituali tutta l’attività generata vale circa un quinto dell’economia cittadina ed è evidente che l’eventuale dismissione della raffineria
avrebbe un’ impatto progressivo notevole sul volume dei consumi locali, riflettendosi maggiormente sulle attività
commerciali e di ristorazione collegate
al circuito dell’indotto. Ciò che riteniamo inaccettabile è la ragione di fondo
della scelta di chiudere la produzione
a Cremona, motivata dalla Direzione
con la perdita economica sulla raffinazione, mentre secondo noi andrebbe
considerato che una realtà composita
come quella del Gruppo Tamoil ha sistemi di approvvigionamento, interno,
della materia prima che possono essere
gestiti con diverse variabili legate ai costi di acquisto, stoccaggi, prezzi di vendita ed altro, con la creazione di valorizzazioni funzionali. Inoltre, crediamo
sia abbastanza incomprensibile passare improvvisamente da una fase nella
quale erano previsti investimenti per
900 milioni di euro, nell’ottica di aumento della capacità di conversione
delle produzioni finalizzata ad una
maggior efficienza, alla scelta di chiudere definitivamente l’attività industriale. A questo vanno aggiunte le note vicende legate alla problematiche
am-bientali che, data l’attuale decisione,
bisognerebbe capire come la Tamoil intende affrontare e quali risorse mette a
disposizione per bonificare l’area, a meno di tentativi latenti, a danno della
collettività, tesi ad evitare o procrastinare, attraverso il mantenimento di un
piccolo deposito, l’attuazione degli interventi necessari.
Dobbiamo inoltre considerare che questa ulteriore grave situazione di criticità si colloca in un contesto territoriale
caratterizzato da una esigua attività industriale, già fortemente colpita dalla
crisi in atto con molte operazioni di ristrutturazioni, riduzioni e chiusure, che
non prefigurano opportunità concrete
di rioccupazione o ricollocazione degli
eventuali esuberi. Noi siamo convinti
che si possano intraprendere percorsi
che possano valutare progetti alternativi, che vanno ricercati unicamente se
esistono le comuni volontà, natural-
mente la prima quella di non cessare
l’attività produttiva. Siamo disposti ad
affrontare con Tamoil, anche un piano
di razionalizzazioni di tutte quelle problematiche che eventualmente costituiscono un’ ostacolo alla prosecuzione
dell’attività, richiamando la Società ad
un confronto vero, basato su una logica
industriale, commerciale e non solamente finanziaria, sensibilizzandola al
suo ruolo sociale che dovrebbe essere
patrimonio di tutti, ma specialmente
dei grandi Gruppi. Ulteriori opzioni
ipotizzabili, che però aprono molti interrogativi, potrebbero essere individuate con la vendita, la partnership e
anche la riconversione ad energie alternative, ma questo è decisamente un’ iter
che va eventualmente definito con la
partecipazione attiva delle Istituzioni ai
vari livelli, sapendo che le implicazioni e gli intrecci per certe operazioni sono molto “articolate”, e che vanno sostenute con ingenti investimenti e progettualità industriale, prevedendo tempistiche decisamente più lunghe rispetto alla malaugurata pianificazione Tamoil. Ovviamente, ribadiamo che, qualsiasi soluzione dovrà essere compatibile con gli inevitabili interventi che l’azienda deve garantire rispetto alla bonifica dell’area inquinata. Certo va modificato un’ intento che invece di richiamare tutti ad uno sforzo comune e
straordinario per superare le difficoltà
insieme, sembra preferire “alleggerire
la scialuppa” lasciando molti lavoratori, che hanno fortemente creduto in questa Azienda, al proprio destino, scaricando sulla collettività traumi e costi.
GUARDIAMO AVANTI
FISASCAT
13
Dicembre 2010
Numerose le iniziative di protesta
contro la chiusura della Tamoil
T
antissime sono
le manifestazioni
promossi
dalla RSU e dalle Segreterie di FEMCA
FILCEM e UILCEM e
di CGIL CISL UIL che
si sono susseguite all’annuncio della chiusura della raffineria di
Cremona. Una di queste è stato un presidio
dei lavoratori della TAMOIL in piazza Stradivari in occasione della Festa
del Torrone che si è svolta a Cremona il 20 ed il 21
novembre. E’ stato un momento di sensibilizzazione
verso l’intera città, e verso le migliaia di persone che
hanno visitato Cremona in occasione della Festa verso una scelta che avrà ripercussioni gravissimi sul
territorio. Per due giorni i lavoratori della TAMOIL, in
abiti da lavoro, con estrema compostezza ma con
grande dignità, hanno distribuito volantini informativi sulla vertenza, raccogliendo grandissima solidarietà e condivisione sull’opposizione al piano dell’azienda. Non sono mancate le presenze anche delle
istituzioni e dei parlamentari cremonesi, che hanno voluto con la loro presenza assicurare il loro impegno a
sostegno dei lavoratori. Altra forte iniziativa è stata
la manifestazione svolta a
Milano, dove 500 lavoratori di TAMOIL hanno organizzato prima un presidio davanti alla sede e poi,
con un corteo, si sono re-
cato presso la sede della
Regione, dove una delegazione è stata ricevuta
dal Presidente Formigoni che ha confermato tutto il suo appoggio alle
iniziative decise dal tavolo di crisi territoriale
ed ha sottoscritto la lettera inviata al Presidente del
Consiglio con il quale si chiede un intervento del Governo sulla vicenda. Altra iniziativa forte è stata la S.
Messa in occasione della festività dell’Immacolata
che S.E. il Vescovo di Cremona Dante Lanfranconi ha voluto
celebrare fra i lavoratori della
TAMOIL, come segno di solidarietà e di vicinanza della
Chiesa alle famiglie colpite dal
provvedimento dell’azienda e di
tutta la comunità cremonese.
Nell’omelia forte è stato il richiamo al lavoro, alla centralità della persona e della famiglia,
e alla responsabilità sociale delle imprese che non possono
considerare il territorio solo come qualcosa da sfruttare e poi abbandonare. Non è mancato un richiamo
ad un giusto equilibrio nelle scelte a favore del lavoro e dell’ambiente
La lista dei contratti in attesa di firma si allunga e l’ipotesi di un repentino positivo cambiamento appare sempre più lontano
Il 2010, anno di rinnovi o di rimandi
In Fisascat aumentano gli iscritti e un forte senso di responsabilità
di Gianfranco Scissa
D
opo un discreto primo quadrimestre dove i Contratti Nazionali si
riusciva ancora a firmarli, oggi
dobbiamo registrare una brusca frenata,
tanto da suscitare tutta una serie di dubbi e
domande. Riusciremo ad avere la capacità
in questa fase non solo di presentare piattaforme ma di andare alle trattative con la
possibilità concreta di mettere la nostra firma sui contratti? Saremo messi nelle condizioni di poterlo fare? E in quanto tempo
e a quali condizioni? Riteniamo queste domande legittime poiché sono tanti i contratti in cui le trattative sono aperte. Il tempo passa e la lista si allunga. In Fisascat
stiamo cercando di rinnovare il contratto
delle imprese di Pulizie- Multiservizi scaduto dal 31/12/2009, quello delle Cooperative Sociali scaduto il 31/12/2009, delle
Imprese di Vigilanza scaduto dal
31/12/2008, del Commercio Terziario e
servizi Confcommercio, delle Imprese Cooperative oltre quello Com-mercio Confesercenti che scadranno il 31 dicembre p.v.
oltre a tutta una serie di contratti “minori”
ma che messi insieme occupano un importante numero di addetti quali ad esempio Farmacie Speciali, Acconciatura ed
Estetica, Ortofrutta e Studi Professionali.
Decisamente tanti. Sono state prese delle
iniziative, come la riuscita manifestazione
delle guardie giurate davanti alla Prefettura di Milano nel mese di ottobre e, il 3 dicembre, la grande mobilitazione dei dipendenti delle cooperative sociali per rivendicare lo sblocco delle trattative. Abbiamo messo in campo queste ed altre iniziative cercando faticosamente di sciogliere
alcuni importanti nodi sia di mobilitazione
che dialettici: come dire abbiamo usato il
fioretto e la spada, ma è chiaro che se non
c'è la volontà delle Imprese di fare quadrato e andare avanti positivamente diventa oggettivamente difficile. Ci vuole davvero un colpo d'ala deciso e uno sforzo comune di tutte le parti per far uscire queste
trattative dallo stallo attuale. Sensibilizzazione e informazione che comportano conoscenza e coinvolgimento. Questi argomenti dovrebbero trovare il giusto spazio
sugli organi di informazione. Tutte le discussioni e i dibattiti invece che si sentono
sui mass media, televisioni e radio o si leggono sui giornali poco o nulla hanno a che
vedere con queste problematiche vere e serie. Si dovrebbe veramente riflettere su
quanto i politici siano vicini e sensibili ai
problemi della gente. Se siamo in questa
situazione non è “colpa” solo di qualcuno
ma chi governa ha sicuramente una responsabilità in più e non per dare addosso
sempre a “quello” ma le materie che riguardano il LAVORO negli ultimi mesi
hanno occupato un tempo minimo dei lavori parlamentari e del Governo. Secondo
un recentissimo studio contenuto nell'annuario 2010 Istat, la spesa delle famiglie
è diminuita mediamente del 1,7%, rispetto
all'anno precedente, dato che, l'istituto di
statistica, definisce “alquanto significativo”. Se le famiglie non spendono, i motivi
sono ovvi. Soldi non ce ne sono. Senza aumento di consumi non c'è ripresa; come
non c'è ripresa senza aumento dei salari,
senza diminuzione delle tasse, senza riduzione dell'evasione fiscale, senza una nuova politica di relazioni industriali e di regole finalizzate allo sviluppo e all'incremento del lavoro e dell'occupazione.
Segnali fortemente contraddittori hanno
contraddistinto l'operato del Governo: la
minimizzazione della portata della crisi,
trasformata troppo tardivamente in una presa di coscienza della gravità e vastità del
problema sono fatti che nessuno si dimentica con facilità. Specialmente in una fase
che i più, definiscono ormai pre elettorale.
La FISASCAT è stata sempre molto vicina
e attenta ai problemi delle lavoratrici e lavoratori dei nostri tanti settori con un impegno davvero importante, ma indispensabile per poter dare le giuste risposte che
la crisi richiedeva in termini di tempo e
di presenza. Abbiamo firmato diversi accordi sulla cassa integrazione in deroga,
termometro reale di una economia cremonese e del Paese nel suo complesso che
stenta a decollare. Abbiamo fatto diverse
decine di assemblee in luoghi di lavoro dove il sindacato non era mai entrato perché e
lo diciamo con soddisfazione, insieme a
Filcams-CGIL, si è stretto un patto unitario
dove non si sarebbe firmato nessun accordo di cassa integrazione senza aver preventivamente informato i dipendenti e fatte le opportune verifiche sull'effettiva situazione aziendale. E' stato un modo concreto per stare vicino ai problemi della gente, per farci conoscere e apprezzare pur in
presenza di mille difficoltà. E' stato inoltre
un modo per dire a tutti che se c'è qualcuno
a cui stanno a cuore i problemi delle persone in difficoltà a causa della mancanza di
lavoro o della sua diminuzione questo è
sempre e solo il Sindacato e chi fa solo
Sindacato (la CISL) rimanendo dalla parte
dei lavoratori senza se e senza ma. Questo a tutti i livelli: nazionale e territoriale. A
prescindere dal Governo o dall'Amministrazione di centro destra o centro sinistra,
prendendoci le nostre responsabilità, con
coraggio e lealtà sempre maggiori con l'aumentare dei problemi. Il tanto sbandierato “senso di responsabilità”, definizione
abusata da diverse settimane nello scenario
politico già il nostro Segretario nazionale
Pierangelo Raineri l'ha usata alla firma del
contratto nazionale (senza la Cgil) del
Commercio Terziario e servizi nel luglio
2008. Questo per dire quanto siamo avanti, e per rimarcare l'importanza della firma
dei contratti nazionali, probabilmente specchio della situazione economica e produttiva in cui versa il Paese. Rimaniamo convinti che alla fine di questo lungo e tortuoso tunnel buio della crisi ci sarà la luce
della ripresa e quei dipendenti delle piccole e piccolissime imprese che ci hanno
incontrato si ricorderanno di noi e potremo ritornare da loro per discutere con i datori di lavoro miglioramenti normativi ed
economici, estendendo quindi anche a loro
la contrattazione aziendale. Questo è l'obiettivo che ci siamo posti alla firma nel
gennaio 2009 della Riforma degli assetti
contrattuali. L'enorme lavoro fatto da Fisascat ha portato un buon aumento di
iscritti alla nostra federazione ( + 6,85%)
che è il giusto e unico metro di misurazione del consenso. E lo è ancora di più in
periodo dove ogni €uro è importante come
si diceva prima in presenza di un calo della spesa delle famiglie. Un sentito e sincero grazie a tutti i nostri iscritti. Continuiamo così, migliorando sempre, ancora tutti e
insieme. Nell’ augurarvi un sereno Buon
Natale non possiamo che abbracciare idealmente tutti i dipendenti della TAMOIL.
Siamo vicini a voi e solidali con le vostre
famiglie. Non ci dimentichiamo che oltre a
loro, sono coinvolti anche lavoratori delle
imprese di pulizie che operano all'interno
dello stabilimento, addetti alla mensa che
effettuano il servizio di ristorazione ai lavoratori della raffineria e guardie giurate
per il servizio di vigilanza agli impianti.
Quell'indotto che si materializza all'interno
anche della nostra categoria. A tutti un augurio di un 2011 pieno di positive novità.
14
GUARDIAMO AVANTI
ATTUALITÀ
Dicembre 2008
Martedì 7 dicembre, dopo il via libera della Camera, l’aula ha detto sì al maxiemendamento da 5,7 miliardi di euro
Approvata la legge di stabilità per il triennio 2011-13
Atenei, ammortizzatori sociali, ticket alcune delle misure varate dalla manovra
di Francesca Garraffo
V
ia libera definitivo del Senato alla Legge di Stabilità ed al
bilancio dello Stato per il triennio 2011-2013. Lo scorso
martedì 7 dicembre, dopo il consenso della Camera avvenuto nel mese di novembre, l’aula ha approvato la finanziaria
con 161 voti a favore, 127 contrari e 5 astenuti.
Rifinanziamento ammortizzatori sociali, esenzione del ticket,
fondi per le università, proroga
di un anno dell'esenzione dall'Iva
per immobili invenduti, aumento
prezzi per i treni regionali, sono
solo alcune delle misure previste dalla legge. Il valore complessivo del emendamento presentato dal governo è di 5,7 miliardi di euro di cui 300 milioni
serviranno per ripristinare il tetto
destinato nel 2011 al cinque per
mille.
In alto, veduta del Senato
A sin. Il ministro dell’economia e delle Finanze Giulio Tremonti
MANOVRA DA 5,7 MILIARDI - È il valore complessivo del maxiemendamento presentato dal governo. Le coperture principali sono: 2,4 miliardi dall'asta delle frequenze; 500 mln dalla stretta sui giochi; 500 mln da lotta all'evasione e
1,7 mld dal cosiddetto Fondo Letta.
UNIVERSITÀ - Arriva un finanziamento di un miliardo, 25 milioni per gli atenei private.
SCUOLE PARITARIE - I fondi, inizialmente previsti a 150 milioni, salgono a 245 milioni.
5 PER MILLE - Cento milioni serviranno alla «proroga della liquidazione del 5 per mille». Il governo - con un odg - si
impegna a riportare la cifra a 400 milioni.
ASSISTENZA SLA - Viene previsto uno stanziamento di 100 milioni.
AMMORTIZZATORI - Rifinanziati per il 2011 gli ammortizzatori sociali
ECO-BONUS - Si rifinanzia l'eco-bonus (al 55%) "spalmando" le detrazioni su 10 anni.
DETASSAZIONE SALARIO PRODUTTIVITÀ - Viene detassata con un'aliquota del 10% la parte del salario legata alla maggior produttività.
ACCERTAMENTI - L'amministrazione in caso di accertamento terrà conto del "rischio evasione". Gli uffici potranno procedere ad accertamenti parziali. Riduzione sanzioni per chi
aderisce al ravvedimento operoso.
STOP TICKET SANITÀ PER 5 MESI - Proroga dell'esenzione del ticket sulle visite specialistiche per il 2011 ma solo per 5 mesi e per un ammontare di 347,5 milioni.
POSSIBILI AUMENTI PER TRENI LOCALI - In arrivo possibili aumenti dei biglietti per i treni regionali. E questo per il «sostentamento dei costi relativi al materiale rotabile per le
regioni a statuto ordinario».
750 MLN A MISSIONI INTERNAZIONALI - Sono prorogate per il «primo semestre 2011» con un fondo di 750 milioni.
OLTRE 130 MLN AD AMBIENTE - Arrivano oltre 130 milioni in 3 anni per il ministero dell'ambiente. Serviranno a pagare il personale degli enti parco e alla ricerca.
FAS TERRITORIALE - I fondi Fas (1,5 miliardi per l'edilizia sanitaria pubblica) andranno per l'85% al sud e per il 15% al centro-nord.
QUINDICI MILIONI ALLA CAMERA nel 2013 - Solo per il 2013 è previsto un finanziamento di 15 milioni per il funzionamento della Camera. Contributo anche per l'Istat e il Demanio.
IMMOBILI - Proroga di un anno dell'esenzione dall'Iva per immobili invenduti. Imposte anticipate per chi acquista un immobile in leasing. Imposta sostitutiva relativa ai contratti in
essere che dovrebbe portare maggior gettito per 173 milioni.
STRETTA SUI GIOCHI - Arriva una stretta sui giochi con un piano di controlli straordinari da parte dell'amministrazione. Dovrebbe fruttare 500 milioni.
PIÙ FONDI A EDITORIA E TV LOCALI - Arrivano oltre 100 milioni per il sostegno all'editoria e altri 45 per tv locali.
PATTO STABILITÀ - Si attenua il taglio previsto con il decreto di luglio. Sblocco del turnover del personale per i micro comuni per garantire servizi essenziali in linea con quanto previsto dal federalismo. Per i comuni esclusione dal computo ai fini del patto delle dismissioni di una o più società partecipate.
60 MLN PER COMUNI VIRTUOSI - Serviranno per il pagamento degli interessi passivi maturati per il ritardato pagamento dei fornitori. Stretta sulle indennità e i gettoni degli amministratori locali che portano i loro territori in rosso.
A COMUNI RIMBORSO ICI - Sono in arrivo 344 milioni da attribuire ai Comuni dopo l'abolizione dell'Ici sulla prima casa (a valere sul 2008).
AUTO CARABINIERI - Trenta milioni per l'ammodernamento delle auto dei carabinieri. Rifinanziata per 6 mesi l'operazione 'strade sicurè con uomini dell'esercito e polizia.
AGRICOLTURA - Proroga delle agevolazioni contributive per le imprese agricole delle aree sottoutilizzate e di montagna. Confermate le agevolazioni fiscali per i coltivatori diretti.
AUTOTRASPORTO: Quattrocento milioni per interventi nel settore.
TAV - Quasi 50 milioni "sbloccati" per la Tav.
Fonte Corriere della Sera, 8 Dicembre 2010
Legge di stabilità,
ecco in breve
le principali misure
Pensione
supplementare
Inps
T
utti i pensionati IPOST che avevano riscattato periodi fuori ruolo per maturare il diritto alla pensione, al compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, 60 anni per le donne, 65 per gli uomini, ricevono una decurtazione sulla loro pensione per
un importo corrispondente ai periodi riscattati, pertanto e
a compensazione di ciò, gli stessi dovrebbero fare domanda all’INPS di pensione supplementare di vecchiaia,
ma che non è detto sia favorevole in tutti i casi!
Dobbiamo però precisare che l’IPOST comunica, con
un anticipo di 6 mesi, l’avvio di questo complicato meccanismo, e ciò potrebbe anche prevedere una dichiarazione di rinuncia alla pensione di vecchiaia supplementare INPS. Suggeriamo, pertanto, a tutti coloro che aves-
sero provveduto al riscatto dei periodi fuori ruolo, di
passare dai nostri uffici e nei termini della sopraccitata
comunicazione IPOSTA (circa 6 mesi), rispetto al compimento dell’età (60 anni donne e 65 uomini), per decidere quael sia il provvedimento da richiedere. Per quanto sopra descritto e poiché le comunicazioni IPOST non
arrivano sempre in tempo utile, consigliamo i pensionati interessati ad usufruire dei nostri esperti sindacali presso i nostri Uffici FNP Cisl di Cremona – Via Dante 121,
nei giorni di mercoledì e giovedì dalle ore 9,30 alle
ore11,30, o presso i Patronati INAS del territorio. Troveranno risposte adeguate e suggerimenti utili per adottare il comportamento più conveniente per ciascun pensionato.
GUARDIAMO AVANTI
FISTEL
15
Dicembre 2010
2008
Per vincere la crisi, bisogna combattere fuori e dentro i mercati modificando comportamenti e scelte quotidiane
Cambio rotta, sfida economica e culturale
Un Natale all’insegna della riscoperta dei valori primari dell’uomo
di Giovanna Gaudenzi
L
a crisi finanziaria innescatasi nel 2008 e la
conseguente recessione segnano l’interruzione di un lungo periodo di crescita di produzione e commercio a livello globale.
Lo shock è stato profondo per la sua estensione e
per il drammatico impatto che ha avuto sulla società. Nelle diverse realtà produttive che Fistel
segue, il periodo si sta attraversando con grave
difficoltà perché si aggiunge ai problemi strutturali
propri dei vari settori.
Le industrie Cartaie, Cartotecniche stanno subendo un pesante ridimensionamento dovuto all’aumento delle materie prime e dei costi energetici e logistici, le Grafiche e Poligrafiche sono
penalizzate anche dal cambiamento dei comportamenti dei consumatori di comunicazione (e di
conseguenza della pubblicità) che preferiscono rivolgersi ai nuovi media facendo
perdere sempre più il peso tradizionale della carta stampata. Nell’attuale stato di incertezza le imprese limitano gli investimenti e focalizzano gli interventi sul controllo dei costi di produzione e sulle ristrutturazioni. Una storica azienda come
Eurolitho è stata costretta alla chiusura per
fallimento, mettendo in crisi più di sessanta famiglie, come altre piccole realtà artigiane, alcune veramente uniche e caratteristiche come lo Scatolificio Artistico Cremonese.
Per quanto riguarda le telecomunicazioni, si è firmato in ottobre un accordo fra le Organizzazioni
Sindacali, Telecom Italia e governo in merito ai
6.822 esuberi dichiarati su scala nazionale. L’accordo si articola nell’applicazione di contratti di
solidarietà a 29.204 lavoratori e in un ulteriore
processo di mobilità volontaria per 3.900, nonché
percorsi di riconversione/riqualificazione professionale che garantiranno nell’arco del prossimo
biennio opportunità di formazione e reimpiego dei
lavoratori su progetti di reinternalizzazione di attività e di sviluppo di nuove tecnologie. Anche i lavoratori dello spettacolo e cultura sono in forte fibrillazione.
Abbiamo appena partecipato a diverse manifestazioni di protesta contro i tagli nella finanziaria
2011 al Fondo Unico per lo Spettacolo (oltre il
40%), contro la delocalizzazione delle produzioni,
per la strutturazione delle infrastrutture dell’Industria Cineaudiovisiva e per chiedere risorse e incentivi volti a rilanciare il settore che si sta sempre
più riducendo.
Un settore che non trova solidarietà neppure negli
utenti che sempre meno tendono a frequentare teatri, cinema o musei, preferendo goderne le visioni,
magari “piratate”, comodamente seduti sul divano
di casa o sul PC, probabilmente senza rendersi
conto che, con il perdurare di questo atteggiamento, il settore rischia di entrare in agonia.
E se muore… addio possibilità di scaricare film
o spettacoli teatrali…
E vogliamo parlare dei centri storici svuotati?, de-
sertificati? Nel settore
industriale della categoria abbiamo comunque
rinnovato, unitamente
a Cgil e Uil, alcuni
Contratti Collettivi Nazionali e integrativi
aziendali. Su questi ultimi siamo riusciti a
mantenere, quando non
è stato possibile migliorarli per la contingente
situazione economica, i
livelli di salario variabile del 2009 e abbiamo
colto l’occasione per inserire parti normative a
sostegno del welfare e
Sciopero nazionale Fistel settore spettacolo
ne avuto la possibilità, nonostante le difficoltà economiche. La prosecuzione della crisi dimostra come un cambio di rotta sia assolutamente urgente e
necessario. Essa può rappresentare una grande occasione di riflessione sugli stili di vita insostenibili
che il mercato e la finanza hanno indotto in ognuno di noi. La sfida che ci attende non è solo economica ma anche e soprattutto culturale e per essere vinta richiede l’impegno di tutti sia dentro
che fuori dai mercati, anche partendo da una modifica dei comportamenti e delle scelte quotidiane
di consumo e di risparmio di ciascuno di noi, come
lavoratori e come cittadini. Intanto, fra tutte queste situazioni preoccupanti si avvicina il Natale,
un Natale che per molti ha perso il suo vero significato, diventando un simbolo di esagerato consumismo e che oggi nel vederci costretti a ridisegnare il quotidiano e a ridimensionare i nostri “bisogni”, ci ricorda e ci fa riscoprire i valori della famiglia, della cura, della solidarietà, dell’amore per
la vita e per il prossimo che si sono un po’ perduti… e a riconoscere ciò che davvero conta, ciò
che davvero è importante. E allora… Buon Natale… a tutti noi.
a tutela della qualità della vita. Ci sono ancora tavoli aperti per ulteriori rinnovi e si stanno valutando accordi ponte in aziende che a causa della
forte crisi sono costrette all’utilizzo di ammortizzatori sociali.
Ammortizzatori utilizzati in larga parte anche nell’
artigianato che, a parte un fisiologico lieve miglioramento nell’ultimo bimestre, avrà necessità
di respiro anche per il 2011.
Sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali, degli
accordi di solidarietà, delle riduzioni di orario, resta la consolazione, l’opportunità di poter utilizzare
il tempo libero per migliorare la qualità della
Periodico dell’unione territoriale Cisl di Cremona
vita, per utilizzare il
proprio tempo per dedicarsi a se stessi o agli altri, per il volontariato o
UARDIAMO
VANTI
semplicemente per godersi la famiglia…ho
avuto l’occasione di conoscere famiglie in cui
Direttore Responsabile
i padri trovano la soddiFrancesca Garraffo
sfazione di occuparsi
completamente dei figli
Realizzazione a cura di
mentre la madre lavora e
Francesca Garraffo
viceversa, o figli che
Viale Trento e Trieste, 54 - Cremona
trovano finalmente il
tempo e la gioia di occuCISL Cremona
parsi di genitori [email protected]
gnosi di cura…e che ringraziano il cielo di aver-
G
A
Fly UP