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Editoriale Nel mercato incerto, guardiamo al futuro Clima Uponor Il

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Editoriale Nel mercato incerto, guardiamo al futuro Clima Uponor Il
Poste Italiane - Sped. in A.P. - Reg. Libero-Rovigo CPO
Editoriale
Nel mercato incerto, guardiamo al futuro
Clima Uponor
Il Minitec per il Comfort
anche durante le vacanze
Acqua Uponor
Multiclick: il collettore compatto e versatile
Mercato
L’evoluzione
del mercato radiante
periodico di informazione, aggiornamento
e formazione a cura di
Eventi
La storia di Wirsbo
dicembre 2008
EDITORIALE
Nel mercato incerto,
guardiamo al futuro
di Sergio Bonalumi
Direttore Generale Uponor Italia
Viviamo tempi in cui siamo tutti sottoposti a un assedio mediatico incessante relativo alla nota crisi finanziaria mondiale. Mentre tutti
gli indicatori hanno battuto i peggiori record dal 1929 in avanti, autorevoli (!) esponenti nazionali e internazionali hanno ripetuto che non
ci dobbiamo preoccupare e che i governi e le istituzioni garantiranno quanto necessario per evitare una catastrofe sociale.
Viene però naturale chiedersi: ma se tutto il sistema crolla, esiste qualcosa che può garantire dal crollo del tutto? E se sì, perché non
ci si è mossi prima, di certo non mancavano i sintomi e i segnali di allarme: autorevoli (davvero) studiosi ci avevano da molto tempo messo
in guardia sui pericoli dell’esasperazione delle logiche finanziarie. Ci saremmo peraltro evitati mesi di esposizione a un catastrofismo mediatico in grado di rattristare anche il più ferreo degli animi ottimisti. E invece abbiamo assistito per anni a improbabili speculazioni finanziarie, alla creazione virtuale di fortune apparenti, all’esaltazione di tutto ciò, mentre nella vita quotidiana non abbiamo mai smesso di confrontarci con la fatica di creare valore reale.
Ciò che preoccupa maggiormente tutti noi che svolgiamo un mestiere (nel senso che proviamo a creare valore aggiunto con cose concrete che funzionano nella vita pratica delle persone, proponiamo i prodotti e i servizi che abbiamo e non quelli che forse un giorno potremmo avere) è l’impatto della finanza sull’economia reale. Produttori, distributori, installatori, artigiani e progettisti sono tutti professionisti
che svolgono attività che certamente si sviluppano ed evolvono nel tempo (basti pensare a quanto abbiamo cambiato il modo di fare le
stesse cose dall’ingresso di Internet), ma che in nessun modo possono essere legate ai flussi telematici, alle speculazioni e agli umori degli
scambi di borsa e dei prodotti derivati finanziari. La borsa è nata molti anni fa, in un contesto e con uno spirito completamente diversi da
quelli di oggi: era la sede in cui gli imprenditori o coloro che avevano idee innovative e capacità, ma senza capitali a sufficienza, cercavano finanziamenti, a fronte di piani, obiettivi e promessa di adeguata (non fantasiosa) remunerazione del capitale. La remunerazione inizialmente era costituita quasi esclusivamente dai dividendi, poi si è progressivamente spostata sul valore del titolo, e infine si è passati
all’esasperazione delle compravendite on-line e degli acquisti e vendite puramente speculativi senza di fatto alcuna transazione di denaro
reale. Oggi i dividendi importano molto meno delle attese e delle speculazioni sui valori dei titoli. Basta guardare alle paradossali quotazioni di molte aziende in questo periodo.
Questo fenomeno è esploso in intensità con la globalizzazione dei mercati e l’avvento della compravendita telematica ha dato il definitivo colpo di grazia ad ogni residuo legame fra il valore dell’azione e le effettive attività dell’azienda che ci sta dietro. Oggi le azioni sono
scambiate a puro titolo speculativo (di questo si tratta, poi i broker e i banchieri sono molto creativi e utilizzano altri termini), e i mass
media hanno creato (ricordiamoci gli anni ’80 e il fenomeno “yuppie” prima negli Usa poi in Europa) nella gente comune aspettative sbagliate nel principio (quelle di arricchirsi facilmente e senza fare fatica). I risultati sono sotto gli occhi di tutti: non solo la grave crisi finanziaria di questi tempi, ma anche la difficoltà di gestire aziende private, piccole o grandi, dovendo fare fronte a logiche finanziare che poco
hanno a che fare con l’industria, la progettualità, la produzione.
Se è più facile comprare e vendere titoli, perché il Computer è più efficace dell’uomo nell’obbedire a comandi, non è per niente più
facile, anzi la globalizzazione lo rende più difficile, creare valore vero e duraturo in prodotti e servizi. Non voglio certo azzardarmi a fare
previsioni, ma sono certo che l’economia reale, quella fatta di lavoro, valore, genio, passione, ne uscirà molto rafforzata da questa crisi. Il
problema è quanto durerà la crisi, quali danni reali porterà e sulle spalle di chi ricadranno (sempre le stesse o abbiamo qualche speranza
che chi ha precise responsabilità finalmente pagherà almeno più degli altri?).
Noi di Uponor ci consoliamo anche pensando che gran parte delle case, come quelle in copertina, in Finlandia e in Scandinavia, dove
sul freddo non si scherza, sono riscaldate con le nostre soluzioni radianti. Fra le cose che ci fanno sentire vicini ai nostri clienti c’è anche
questa: siamo economia reale, offriamo soluzioni tecniche e installative per migliorare gli ambienti in cui viviamo, le proponiamo e le arricchiamo con pensiero e lavoro, ci mettiamo la nostra faccia e la nostra persona. Alla fine di ogni giornata, così come tutti quelli che installano e progettano, o fanno funzionare aziende di distribuzione di prodotti e servizi, abbiamo messo una parte di noi in quello che facciamo. Torniamo nelle nostre case non più ricchi di prima, ma possiamo guardare con orgoglio i nostri cari e lo specchio.
Auguri!
3
dicembre 2008
CLIMA UPONOR
Condizioni microclimatiche interne
Comfort termico
e qualità dell’aria interna
Estratti dal capitolo 3 di “Raffrescamento e riscaldamento mediante superfici radianti”,
2008, Jan Babiak, Bjaren W. Olsen, Dŭsan Petráš, Dario Flaccovio Editore, pp. 22-31,
per gentile concessione dell’AICARR. Si ringrazia l’ing. Gianpaolo Chiacchiaro, Technical
Consultant Uponor per la consulenza.
Lo scopo di un impianto di climatizzazione
di un edificio è di mantenere condizioni
microclimatiche confortevoli per gli occupanti, e nei luoghi di lavoro anche di migliorare la loro produttività. L’obiettivo è di
garantire condizioni ambientali ottimali a
fronte di bassi consumi energetici.
L’assunzione base nella progettazione dei
moderni edifici è che i parametri microclimatici possano essere controllati all’interno
dei valori stabiliti dalle specifiche normative
(EN 15251) e linee guida. I parametri
ambientali interni riguardano i seguenti
quattro aspetti: termo igrometrico, qualità
dell’aria, acustico, illuminotecnico.
Il comfort termico
Il comfort termico, o più in generale, termo
igrometrico, sintetizza le relazioni in termini
di flussi energetici tra il corpo umano e
l’ambiente circostante. Per ottenere un
ambiente termicamente accettabile per gli
occupanti, ci si riferisce ai requisiti del
comfort globale (PMV-PPD (EN ISO 7730),
temperatura operativa, ecc.) e di comfort
locale (temperatura superficiale, differenza
di temperatura verticale dell’aria, asimmetria di temperatura radiante, correnti d’aria).
Il comfort termico apparente esprime quella
condizione mentale in cui il soggetto esprime soddisfazione nei confronti dell’ambiente termico circostante.
Secondo la teoria tradizionale sono sei i
parametri microclimatici che influenzano la
percezione di comfort termico: il livello di
isolamento nell’abbigliamento (clo), l’attività metabolica (met), la temperatura e
umidità relativa dell’aria, la temperatura
media radiante, la velocità dell’aria. Alcuni
di essi saranno discussi nel seguito.
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Temperatura operativa
Al fine di ottenere condizioni termiche
accettabili, sono due le principali grandezze
da considerare: la temperatura dell’aria e
quella media radiante. L’effetto combinato
delle due è espresso dalla temperatura ope-
rativa. Per basse velocità dell’aria (i 0,2
m/s), o con basse differenze tra temperatura dell’aria e media radiante (i 4°C), la
temperatura operativa può essere calcolata
approssimativamente come la media tra le
due temperature. Ciò significa che la temperatura dell’aria e
media radiante sono
egualmente importanti
per il comfort termico.
Rispetto ad un impianto di riscaldamento
/raffrescamento a convezione, un impianto
radiante può raggiungere lo stesso livello di
temperatura operativa
ad una temperatura
dell’aria più bassa in
regime di riscaldamento e più alta in raffrescamento. Le perdite di
calore per trasmissione
dipendono in parte
dagli scambi termici
convettivi tra aria e
ambiente e pareti
esterne disperdenti, in
parte dallo scambio
radiativo tra queste
ultime con le pareti
interne.
La temperatura di riferimento per le perdite
di calore per trasmissione è più vicina alla
temperatura operativa
che a quella dell’aria.
Quindi, non si verificano significative ridu-
dicembre 2008
CLIMA UPONOR
zioni delle perdite per trasmissione con l’utilizzo di sistemi radianti. Ci sarà, comunque, una riduzione delle perdite di calore
per ventilazione, dovuta ad una temperatura dell’aria più moderata. In edifici con elevati tassi di ventilazione, come ambienti
industriali, questa riduzione può avere una
significativa influenza sulla riduzione dei
consumi e, quindi, incentivare l’uso di
impianti radianti. Nei moderni edifici residenziali, ben isolati e poco permeabili all’aria, questa riduzione è viceversa relativamente modesta.
Temperatura superficiale/temperatura
media radiante
Il pavimento ha un effetto diretto sul
comfort percepito a livello dei piedi. Le
temperature di pavimento raccomandate
dipendono dal fatto che gli occupanti
indossino scarpe oppure no. Gli standard
internazionali raccomandano temperature
di pavimento tra 19°C e 29° C nelle zone
occupate da persone con scarpe normali.
Questo aspetto limita le potenzialità di un
sistema radiante a pavimento. In riscaldamento la massima temperatura è 29°C, in
raffrescamento la minima temperatura è
19°C. La norma EN 15377-1 considera
accettabili temperature di progetto sul pavimento di 35°C per spazi fuori dalla zone
occupate, per esempio nella zona adiacente
(fino a 1 m) le pareti esterne. Negli ambienti in cui gli occupanti possono avere i piedi
nudi (bagni, piscine, camerini) la temperatura ottimale del pavimento dipende anche
dal materiale di copertura del pavimento
stesso. Per riscaldamento a parete la massima temperatura raccomandata è tra 35 e
50°C. il massimo valore dipende dal tipo di
applicazione. Le temperature devono essere limitate se si prevede che gli occupanti
possano facilmente essere a contatto con le
pareti o in presenza di utenti “sensibili”
come bambini o anziani. Il rischio di scottarsi si ha già a temperature di 42-45°C e
dipende dalle caratteristiche conduttive del
materiale a contatto con la pelle. Devono
inoltre essere considerate le possibili perdite di calore verso le stanze adiacenti. Il raffrescamento a parete è limitato dal punto di
rugiada dell’aria e dal possibile insorgere di
correnti d’aria fredde a contatto con la
parete.
Le limitazioni sulla temperatura del soffitto
dipendono dal possibile insorgere di problemi di asimmetria radiante. L’asimmetria
radiante dipende dal fattore di vista tra un
elemento piano orizzontale che vede il soffitto e dalla temperatura del soffitto stesso.
Differenza verticale di temperatura
dell’aria
Una delle principali questioni nell’uso di
pavimenti e soffitti radianti è l’uniformità di
temperatura verticale dell’aria. Le misurazioni mostrano profili uniformi di temperatura per i pavimenti caldi/freddi e per
ampie pareti riscaldanti poste sotto finestra.
Gradienti di 2-3°C si registrano con sistemi
maggiormente convettivi o quando si
impiegano temperature dell’acqua più elevate. Tuttavia, in sistemi non ben progettati si possono registrare gradienti fino a 7°C.
La normativa stabilisce gradienti verticali di
temperatura di 3°C/metro, preferibilmente
sotto 2°C/metro. In ambienti ad elevata
altezza, come gli ambienti industriali, atri e
hangar, la tendenza alla stratificazione può
portare ad un aumento delle perdite di
calore.
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dicembre 2008
CLIMA UPONOR
Corrente d’aria e velocità dell’aria
La corrente d’aria generata dalle pareti
fredde (in particolare finestre) è un altro
aspetto del discomfort. Sulla base dei calcoli, può essere determinata la relazione tra
l’altezza della finestra, il valore di trasmittanza U della finestra, la temperatura esterna e la massima velocità dell’aria.
Rapide fluttuazioni della velocità istantanea
intorno al suo calor medio possono accrescere i problemi di discomfort. Gli effetti di
convezione termica naturale risultano più
limitati nei sistemi radianti che usano ampie
superfici di scambio termico a temperatura
moderata rispetto ai tradizionali sistemi
convettori. Correnti d’aria possono inoltre
essere generate da infiltrazioni d’aria fredda
attraverso involucri edilizi permeabili.
IAQ e sistemi di riscaldamento
e raffrescamento radiante
Il riscaldamento e il raffrescamento radiante
possono anche influenzare la qualità dell’aria. Esso, infatti, produce una minor movimentazione di polveri rispetto ai sistemi
convettivi. Inoltre, non viene richiesta la
specifica pulizia degli elementi che emettono calore, come avviene nei radiatori o convettori. I tappeti non sono necessari quando si usa un pavimento radiante: ciò elimina la presenza di una sorgente di contaminanti per l’aria, fatto importante per le persone che soffrono di allergie. Le più elevate
temperature delle pareti esterne dei moderni edifici ben isolati o la presenza di superfici radianti calde alzano la temperatura
media radiante dei locali e conseguentemente la temperatura dell’aria può mantenersi a valori più bassi rispetto a edifici tradizionali con comuni sistemi di riscaldamento a convezione. Questo comporta il vantaggio che in inverno l’umidità relativa
risulta essere leggermente più alta. Inoltre,
alcuni studi mostrano che basse temperature e basse umidità relative dell’aria hanno
un effetto significativo sulla qualità dell’aria
percepita. Grazie alla presenza di temperature superficiali più alte, è minore il rischio
di condensazione superficiale e di formazione di muffe. La German Allergy and Asthma
Association ha condotto uno studio che
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mostra come il pavimento radiante caldo
produce condizioni ambientali favorevoli
riducendo fastidi legati alla polvere rispetto
agli altri sistemi di riscaldamento.
Temperature più alte in tappeti e materassi
diminuiscono l’umidità relativa. Inoltre, gli
acari sono rimossi utilizzando più efficacemente l’aspirapolvere, in quanto si posizionano sugli strati più alti.
Gli impianti radianti sono spesso accoppiati
con sistemi di condizionamento dell’aria.
Questi ultimi operano con limitate portate
di aria e con il solo obbiettivo di mantenere
la IAQ (qualità dell’aria interna) ai desiderati valori, di bilanciare il carico latente e di
controllare l’umidità relativa. Il sistema idronico radiante bilancia invece il carico sensibile. In regime di raffrescamento, il sistema
di condizionamento gioca un ruolo chiave
nell’evitare la condensa superficiale, verificando il valore del punto di rugiada con il
quale si controllano le
condizioni di temperatura di mandata dell’acqua nelle serpentine. L’aria condizionata può aiutare il carico
sensibile nei giorni
invernali ed estivo con
carichi di picco.
Temperatura
e umidità dell’aria
La relazione tra temperatura dell’aria e
umidità relativa è una
questione importante
negli ambienti con
sistemi radianti, specialmente in quelli
ventilati naturalmente, nei quali la deumidificazione non è controllata dall’impianto
di condizionamento
dell’aria e la potenzialità raffrescante del
pannello è limitata
dalla necessità di evitare condensa superficiale.
La qualità dell’aria percepita è influenzata
da umidità e temperatura dell’aria inalata.
Le persone preferiscono aria fresca e secca
perché questa induce delle positive sensazioni di freschezza. Studi indicano che la
riduzione della temperatura dell’aria da 2324°C a 21°C, può portare ad un miglioramento, con fattore 2, della IAQ percepita.
Anche diminuire l’umidità relativa porta a
effetti positivi sulla IAQ percepita, fino al
limite del 30% (sotto questo valore si registrano effetti fortemente negativi di secchezza). In estate l’aria può essere immessa
dal sistema di condizionamento con parametri tali da aiutare l’effetto raffrescante
dei pannelli radianti. In inverno la situazione è differente. Infatti, si può manifestare la
condizione conflittuale per cui può servire
aria calda che può diminuire il valore di umidità relativa.
dicembre 2008
CLIMA UPONOR
Uponor presso il Villaggio Solidago
Il Minitec per il comfort
anche durante le vacanze
In provincia di Pisa, il Villaggio Solidago offre una location perfetta, tra lo splendido
Mare Tirreno e le più belle città d’arte della Toscana. Claudio Martelli, titolare della ditta
installatrice, ci parla della sua esperienza di professionista, ed in particolare di come la
sua impresa ha realizzato un sistema di riscaldamento radiante con Uponor Minitec.
Si trovano con una casa libera dall’ingombro dai radiatori, e quindi, più bella, e senza
dover far andare la caldaia a 70°C. Anche
per noi l’esperienza come installatori è stata
ottimale, non avendo mai riscontrato problemi. Adesso dobbiamo, però, educare il
mercato edile verso questo tipo di condizionamento. Abbiamo già, comunque, in realizzazione dei cantieri per i quali continueremo sulla strada del radiante”.
Il Villaggio Solidago sorge in località
Calambrone, in provincia di Pisa, al confine
con il Parco Naturale di San Rossore
Massaciuccoli, e si affaccia direttamente
sull’arenile, in prossimità delle famose e
tutelate dune su cui fiorisce il Solidago,
tipica pianta della zona di un bellissimo
colore giallo. Per il riscaldamento del centro
benessere e della palestra si è scelto il
Sistema Uponor Minitec, che garantisce agli
ospiti una climatizzazione perfetta, promettendo il massimo del comfort anche in villeggiatura, quando il relax è la più importante priorità.
Scheda Lavori
- Nome Progetto: Villaggio Solidago
- Descrizione: Villaggio Turistico
Alberghiero e commerciale
(www.villaggiosolidago.it)
- Indirizzo: via del Tirreno
56018 Calambrone (PI)
- Data inizio lavori: gen 2006
- Data di fine lavori: mag 2008
- Tipo di edificio: app. residenziali/
commercio (ristrutturazione)
- Impresa edile: Gradassi srl, Aretusa srl,
Bottoni srl
- Architetto: Fabbro e Parigi
- Termotecnico: Ing. Alessandro Baldi
- Installatore: Martelli Termoidraulica srl
- Agenzia: Data Rappresentanze
- Applicazioni Uponor:
impianto a pavimento Minitec mq 350
Tubazioni varie acqua calda e mq 3000
Tubazioni condizionamento e riscaldamento mq 4000
La parola all’installatore
Il titolare della ditta Martelli Termoidraulica
che ha realizzato l’impianto ci spiega il suo
punto di vista su questo lavoro. “In questo
caso era necessario contenere i costi e recuperare spazio – racconta Claudio Martelli –
quindi la scelta del radiante è stata naturale. Inoltre, il sistema Uponor Minitec, grazie
al suo minimo ingombro, si adattava perfettamente alle esigenze di riscaldamento dei
locali del centro benessere”.
Anche se la ditta usa il radiante da poco,
fino ad ora l’esperienza è stata più che
buona. “Siamo arrivati un po’ dopo – spiega Martelli – nell’utilizzo dei sistemi radianti, ma da quando abbiamo cominciato non
abbiamo mai avuto problemi, e i clienti sono
sempre soddisfatti.
Focus sul prodotto:
Sistema Uponor Minitec
• Ingombro minimo: 15 mm più il rivestimento utilizzando appositi materiali in
commercio per il sottofondo;
• Componenti Uponor con qualità certificata;
• Installazione in locali con pavimentazioni esistenti senza onerose opere murarie
di demolizione;
• Esecuzione facile, pulita e veloce;
• Posizionamento dei tubi sul pannello
anche in diagonale;
• Possibilità di installazione a parete;
• Veloce risposta alla regolazione della
temperatura per ogni zona;
• Integrazione con altri impianti radianti.
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dicembre 2008
ACQUA UPONOR
Sistema Uponor Multistrato
Multiclick:
il collettore compatto e versatile
di Alessandro Nezzo
Application Responsible
Uponor Multiclick, l’innovazione tecnologica per gli impianti idrici, è un collettore
predisposto per soddisfare ambienti con tre utenze di acqua calda e quattro di acqua
fredda, ma ha la possibilità di aggiungere un’utenza in entrambe le linee inserendo un
raccordo a T nei collettori.
Compatto
Uponor Multiclick si può installare in qualsiasi posizione, il suo ridotto ingombro (L 160mm x H 220mm x P
75mm) aiuta a posizionare l’impianto, in luoghi protetti
senza effettuare grandi demolizioni.
Uponor Multiclick può essere installato in qualsiasi tipo
di parete (cartongesso o in muratura). Grazie alle ridotte
dimensioni del box e alle zanche di fissaggio è possibile
sistemarlo anche nelle posizioni più scomode e meno in
vista. I test realizzati da installatori Uponor hanno evidenziato il risparmio di 1/3 del tempo impiegato normalmente per installare un impianto a T o con il collettore
tradizionale. Il risparmio di tempo è dovuto al preassemblaggio dei collettori con le valvole integrate nel box
d’installazione e all’innesto rapido dei raccordi a pressare nel collettore stesso.
Velocità d’installazione
Il Kit comprende il box con due collettori premontati con
valvole integrate e attacchi a inserimento rapido utilizzato
già da molto tempo nelle valvole Uniclick del Sistema
Uponor Multistrato.
I collettori sono abbinabili con raccordi Uponor Multistrato
di dimensione 16, 20 e 25.
L’innesto rapido dei raccordi già connessi alle tubazioni
impedisce l’errore d’installazione rendendo il lavoro semplice e a regola d’arte.
Versatile
Il collettore è predisposto per soddisfare ambienti
con tre utenze di acqua calda e quattro di acqua
fredda, ma ha la possibilità di aggiungere un’utenza con entrambe le linee inserendo un raccordo T
nei collettori.
8
75mm
0-25mm
dicembre 2008
MERCATO
La parola all’agente
L’evoluzione del mercato radiante
Intervista con l’Agenzia Polmac di Bologna
Prosegue il nostro viaggio nel mercato italiano dell’idrotermosanitaria attraverso le nostre
agenzie. Questa volta ci siamo spostati verso l’Emilia Romagna, in particolare a Bologna,
dove da quasi trent’anni opera l’agenzia Polmac. I due soci Federico Poli e Paolo Passeri
ci guidano lungo una panoramica dell’evoluzione del settore del radiante.
L’agenzia Polmac nasce a Bologna nel
gennaio 1979 ed è composta da due soci:
Federico Poli e Paolo Passeri. Si avvale,
inoltre, della collaborazione di Gabriele
Giovannardi per la vendita e la preventivazione e di Sara Biacchessi, che si occupa
della gestione ordini e del back office. Fin
dalla sua fondazione, la Polmac ha operato
ininterrottamente sul mercato delle tubazioni Pex, inizialmente con la ditta Scantec
che commercializzava le tubazioni Wirsbo,
poi con la Wirsbo Italia, a sua volta confluita in Uponor. È, quindi, vicina al traguardo
dei 30 anni di attività.
Vista la vostra esperienza, che evoluzione ha subito il nostro specifico Foto di gruppo per lo staff dell’Agenzia Polmac
mercato nel corso di questi anni?
È stata nei primi anni una vera e propria rivo- risultati che si sono ottenuti in termini di
luzione. Si trattava di sostituire l’utilizzo del risparmio e comfort in tante realizzazioni che
tubo di ferro e di quello di rame con tubazio- hanno fatto da positiva cassa di risonanza per
ni che venivano genericamente definite di altre proposte. Per i prossimi anni ci si può
“plastica”. Fortunatamente, grazie all’indi- aspettare una regolare crescita del mercato del
scussa qualità dei nostri prodotti, abbiamo pannello radiante anche nella variante per rafpotuto contribuire all’evoluzione ed alla tra- frescamento. Saremo però condizionati da
sformazione di questo mercato. Oggi l’utilizzo tutti quei fattori che attualmente rendono il
di tubazioni Pex e Multistrato è diventata di mercato molto statico se non depresso, questo
uso comune sia nel sanitario che nel riscalda- a prescindere dalla qualità delle nostre proposte e dei nostri prodotti.
mento.
Come è cambiato il mercato del pannello A proposito di mercato, cosa ha fatto
radiante e, a vostro parere, come si evol- Uponor e, soprattutto, cosa dovrà ancora
fare?
verà?
Certamente siamo passati da un utilizzo molto Uponor ha fatto già molto. Basta guardare il
elitario ad uno più generalizzato, grazie ad una nostro listino per capire il grande livello della
molteplice serie di fattori, vorrei citarne alcuni gamma da noi proposta e a quante soluzioni
fra i più importanti: il miglioramento della pro- tecniche possiamo arrivare. Non possiamo
gettazione degli impianti radianti e della loro però abbassare la guardia o ritenerci sodditermoregolazione, l’adattabilità delle nuove sfatti, abbiamo uno stuolo di competitor,
tubazioni Pex e MLC a questa tipologia di alcuni dei quali molto aggressivi e determinaimpianto, che trovo francamente imbattibile ti, siamo perciò costretti a restare sempre prosia sul piano tecnico che su quello pratico. positivi ed anche innovativi.
L’accresciuta attenzione verso il risparmio Da aziende del nostro livello tutti si aspettano
energetico e, di conseguenza, verso tutti i pro- risposte di grande impatto e credo sia questo
dotti che si sposano con questo obbiettivo, gli che dovremo fare per il futuro: dare al mercastimoli che sono arrivati al mercato grazie alle to le giuste risposte, d’altronde è molto camrecenti normative ed incentivi, infine i buoni biato anche il nostro ruolo, specialmente per
quanto riguarda il pannello radiante,
abbiamo dovuto evolvere verso un nuovo
approccio al mercato. È ormai per noi normale occuparci di preventivazione, consulenza ed anche assistenza in cantiere. In
fondo è anche questo che la nostra clientela si aspetta: servizio e rapide risposte, ed
è probabilmente questo che ci può rendere partner dei nostri interlocutori. Proprio
questo mutare dei nostri compiti richiede il
pieno supporto di tutte le altre componenti dell’azienda e mi riferisco all’assistenza,
alla progettazione, alla promozione, alla
disponibilità dei materiali ed in genere a
tutto quello che quotidianamente ci aiuta
nel nostro lavoro.
Quali altri prodotti della nostra gamma
saranno particolarmente da valorizzare
per il futuro?
Direi senz’altro la gamma dei prodotti HOC.
Questa applicazione è molto qualificante sul
piano tecnico, e lo prova il fatto che nessun
produttore improvvisato è in grado di realizzare una gamma di prodotti come questi, ed
inoltre ha un campo di utilizzo veramente
vario direi limitato solo dalla fantasia.
Credo, al di là dei singoli numeri, che ci sia una
buona possibilità di crescita per questi prodotti. Forse è arrivato il momento di proporci
in maniera più decisa. Il nostro target sono gli
studi di progettazione che sono i veri interlocutori di cui abbiamo bisogno.
Molti di loro sono in grado di apprezzare le
qualità tecnico/pratiche del prodotto, sta a
noi aiutarli nelle scelte e nella preventivazione, stimolandoli ad un utilizzo più generalizzato anche in alternativa ad altre soluzioni
sicuramente più economiche, ma meno pratiche e veloci, e certamente meno affidabili nel
tempo. Ci serviranno, comunque, molte energie sia promozionali che economiche per arrivare ad un buon risultato in tempi brevi. Va,
però, considerato che la nicchia di questi prodotti non è ancora satura e forse vale la pena
cercare di diventarne il maggior referente.
9
dicembre 2008
EVENTI
Uponor alla fiera di Bolzano
Prende il via Klimahouse 2009
Uponor con Innerhofer sarà presente alla quarta edizione della kermesse altoatesina, che
accende i riflettori sul risparmio energetico. Venite a trovarci al padiglione CD stand
C19/58 dal 22 al 25 Gennaio.
Bolzano è ancora una volta protagonista
dell’edilizia verde con la sua “Casa Clima” e
il richiamo di eventi quali Klimahouse è l’ulteriore conferma dell’attualità di queste
tecnologie.
Uponor non poteva mancare, naturalmente,
a questo importante appuntamento al quale
presenzierà assieme al suo partner
Innerhofer, distributore esclusivo Uponor,
con sede a Brunico.
Questa è Klimahouse nelle parole di
Norbert Lantschner, Ideatore di
CasaClima e direttore dell’Agenzia
CasaClima Bolzano “La fiera specializzata
bolzanina è la conferma dell’enorme fabbisogno di informazioni nel settore dell’edilizia sostenibile.
Progettisti, imprenditori e consumatori
desiderano sapere come risparmiare energia
ed imparare a sfruttare bene questa grande opportunità: una cosa è certa, ogni
aumento del prezzo del petrolio accresce
i costi dell’energia.”
È la terza volta che Uponor collabora con
Innerhofer per l’allestimento della Fiera
dell’efficienza energetica di Bolzano, che
quest’anno si terrà dal 22 al 25 Gennaio,
animando il polo fieristico del capoluogo
altoatesinio.
Innerhofer ha una lunga storia, essendo
stata fondata nel 1898 come officina di
un fabbro.
Dopo la seconda guerra mondiale l’azienda cambiò direzione e si espanse sempre
di più grazie alla divisione bagno, alla
quale si sono aggiunti i settori dedicati
all’idrotermosanitaria e all’impiantistica
tecnica.
Quando: 22-25 Gennaio 2009
Orari: 9.00-19.00
Dove: Fiera Bolzano, via Fiera 1
A:
B:
C:
D:
10
Lo stand Uponor dell’edizione 2008
Stand Innerhofer/Uponor: Settore CD
stand C19/58
Padiglione 2500 mq
Padiglione 4700 mq
Padiglione 6060 mq
Padiglione 7600 mq
E:
S:
H:
K:
Palaonda 5000 mq
Centro Servizi
Hotel Four Points Sheraton
Centro Congressi
dicembre 2008
EVENTI
Celebrazioni per i 90 anni Uponor
La storia di Wirsbo
Dal 2006 Uponor ha riunito sotto un unico nome tutti i suoi marchi storici. Ma in Europa
così come in Italia il nome di Wirsbo è sempre stato sinonimo di qualità e professionalità.
Un’esperienza che ha portato e che continua a portare ogni giorno in Uponor.
Pietre miliari
1620: Johan de la Gardie fonda la Wirsbo Bruks AB.
1900: Wirsbo comincia a produrre tubazioni in acciaio per il mercato svedese.
1918: Il falegname August Avonius apre il suo laboratorio a Lathi
in Finlandia (inizio del gruppo).
1968: Wirsbo compra il brevetto per il PEX secondo il metodo
Engel.
Nell’anno in cui si festeggiano i 90 anni di
Uponor, non è possibile non citare il nome
di Wirsbo, un marchio storico del gruppo
finlandese. Wirsbo è stata pioniera nello
sviluppo della moderna tecnologia per i
pannelli radianti. L’azienda ha perfezionato
una speciale tecnica per produrre polietilene reticolato o PEX, un materiale ideale
per applicazioni di riscaldamento e idraulica, ed è stata la prima azienda a produrre
tubi PEX per la vendita. Una storia ininterrotta che parte nel 1620, quando fu fondata in Svezia da Johan de la Gardie, e continua con oltre 1,5 miliardi di metri tubo
posati in tutto il mondo.
1970: Wirsbo commercializza il processo del reticolato e introduce il PEX-A.
1972: La produzione di tubo PEX comincia alla Wirsbo Bruk.
1988: Uponor si espande verso un nuovo mercato, le tubazioni in
plastica per acqua calda, acquisendo quote di Hewing
GmbH e Wirsbo Bruks AB. Asko Oy è un titolo quotato alla
borsa di Helsinki.
2000: Asko Oyj e Oy Uponor Ab vengono fuse in un’unica azienda con il nome di Uponor Oyj dall’1 gennaio.
Le strade di Wirsbo e Uponor si sono incontrate per non più lasciarsi nel 1988. Uponor
deriva dall’evoluzione di un laboratorio di
falegnameria, che Aukusti Avonius aveva
aperto nel 1918 a Lathi in Finlandia. In
seguito a guerre ed evoluzioni del mercato,
l’azienda madre Asko aveva dato origine a
Upo oy, che si era orientata prima verso la
produzione di elettrodomestici , e poi verso
la produzione di tubi in plastica nel 1965,
con l’apertura dello stabilimento di Nastola.
Nel frattempo, anche Asko si era avvicinata a questo settore, grazie alla filiale svedese chiamata Oy Uponor Ab.
Era, quindi, più che naturale che Wirsbo
diventasse parte di Uponor nel 1988.
Nel 1990 Oy Uponor AB si era imposta in
Scandinavia come azienda leader nella produzione di tubazioni in plastica, e stava
muovendo i suoi primi passi in Europa. Nei
successivi 20 anni, l’azienda crebbe per
diventare un leader internazionale di settore, arrivando nel nuovo millennio ad essere
il più grande produttore di tubi in plastica.
All’inizio, i principali prodotti dell’azienda
riguardavano applicazioni per le infrastrutture, ma poi con l’acquisizione di Wirsbo,
Hewing e Unicor l’attenzione si spostò su
applicazioni per edifici. Durante gli anni ’90,
Asko decise di focalizzare gli interessi dell’azienda su un settore più specifico, tanto
che il 31 dicembre 1999 ci fu la fusione con
Uponor, con il nome di Uponor Corporation.
Wirsbo, invece, dopo aver cominciato a produrre tubazioni di acciaio all’inizio del ventesimo secolo, era passata alla plastica negli
anni ’70, avendo acquisito il brevetto per il
PEX.
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dicembre 2008
ACADEMY
La parola agli Ordini Professionali
La formazione continua è fondamentale
Intervista con Bruno Marchetti, Presidente del Collegio dei Periti di Verona, che parla
dell’importanza della formazione continua e dell’eccellenza professionale dei suoi iscritti.
Un’immagine nuova dell’ordine professionale che non è più solo un organismo di
vigilanza, ma che forma ed informa i suoi professionisti.
In settembre la sinergia tra Uponor,
l’Agenzia Perbellini e il Collegio dei Periti di
Verona ha portato nell’Academy Uponor un
gruppo di professionisti del capoluogo
veneto. Gli Accademisti hanno partecipato
ad un corso avanzato sulla tecnologia
radiante tenuto dal consulente tecnico
Uponor Alberto Bazzan, e un approfondimento sulla certificazione energetica degli
edifici con Leonardo Rubello, consulente
della Esse Ti Esse.
Data la proficua collaborazione con l’ordine,
abbiamo deciso di rivolgere al Presidente
Bruno Marchetti alcune domande sul tema
della formazione e dell’aggiornamento professionale.
Quale ruolo hanno, secondo lei, gli
ordini e i collegi professionali nella vita
lavorativa dei loro iscritti?
Il ruolo è prima di tutto di vigilanza e controllo della professione a servizio e tutela
dell’utenza. Ma questa è una concezione
vecchia e riduttiva. Oggi gli ordini professionali hanno anche una funzione formativa, con lo scopo di migliorare e aumentare
le conoscenze professionali e tecnologiche
dei suoi iscritti.
Quali sono gli elementi che caratterizzano l’eccellenza nella professionalità
di un perito?
La formazione continua è fondamentale.
Infatti, nel Collegio di Verona abbiamo stabilito un numero di crediti formativi annui,
che gli iscritti devono raggiungere per mantenere uno stato di eccellenza professionale. Non è per dividere in professionisti di
serie A e professionisti di serie B, ma è
importante essere sempre al passo con i
tempi.
Specialmente nel nostro campo in cui la
tecnologia è sempre in continua evoluzione,
noi dobbiamo essere sempre all’altezza
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anche per dare una buona immagine di noi
stessi.
Quanto contano l’aggiornamento e la
formazione?
È ovviamente uno dei perni attorno a cui
ruotano i professionisti e il nostro ordine.
Noi sicuramente vigiliamo sull’operato dei
nostri iscritti, ma ci adoperiamo moltissimo
per aumentare la conoscenza e l’esperienza.
La formazione è, dunque, fondamentale,
così come l’informazione. Redigiamo proprio per questo scopo delle newsletter
bisettimanali che contengono le ultime
novità in materia tecnologica e di normativa e legislazione.
Quanto è importante, secondo lei, per
un professionista unire la soddisfazione del suo cliente alle esigenze tecnologiche e di progettazione?
Unire questi due aspetti è molto difficile. Si
riesce a farlo se si possiede una grande professionalità e, soprattutto, una buona esperienza alle spalle. Un professionista deve
sicuramente essere capace di “vendersi” al
suo cliente, deve convincere in un certo
senso. Ma questo mai a scapito della qualità
e dell’innovazione, e soprattutto per farlo
deve essere del tutto onesto e veritiero,
solo così si ha un cliente soddisfatto. In un
momento come questo, poi, essere capaci
di ottenere un buon impianto, significa
coniugare l’aspetto economico a quello tecnico.
Che ruolo pensa che abbiano aziende
come Uponor nella proposizione di
sistemi, quali quelli radianti, per supportare la tematica dell’efficienza e
risparmio energetico?
Aziende come Uponor si propongono come
innovative sul mercato. Nuove tecnologie e
un occhio verso l’ecologia sono molto
importanti oggigiorno.
Non possiamo pensare di fare gli impianti
come vent’anni fa. Dobbiamo introdurre ed
usare nuovi materiali e nuove tecnologie.
Per questo motivo è fondamentale che le
aziende produttrici facciano formazione. Un
aspetto che è vincente, se unito anche
all’assistenza verso il cliente, anche e
soprattutto nel post vendita.
Foto di gruppo per i partecipanti membri del Collegio dei Periti di Verona
dicembre 2008
ACADEMY
I momenti più significativi
Slideshow del secondo anno di vita
dell’Academy
Dopo il successo del 2007, volge al termine il secondo anno di attività dell’Academy
Uponor, il centro di formazione e aggiornamento di Badia Polesine.
Con un’offerta formativa ampliata ed arricchita, l’Academy ha raddoppiato il numero
di partecipanti del primo anno, accogliendo
installatori e progettisti che hanno seguito
delle giornate gratuite di formazione, con
docenti interni ed esperti esterni all’azienda.
Alcuni numeri del 2008 fino ad ottobre:
n. totale corsi svolti: 33
• 24 corsi per installatori
• 9 corsi per progettisti
n. corsi distinti per area geografica:
• 17 corsi area nord
• 10 corsi area centro
• 6 corsi area sud
n. totale partecipanti: 470
dettaglio partecipanti:
• 243 installatori
• 56 grossisti
• 112 progettisti
• 44 agenti Uponor
• 12 rappresentanti/venditori/agenti
• 3 immobiliari
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dicembre 2008
EVENTI
Uponor in pillole
Uponor punta all’oro
alle Olimpiadi invernali del 2010
L’impianto idraulico del villaggio
olimpico sarà realizzato
dalla multinazionale finlandese
RAd installato
presso il punto vendita
TERMOMARKET SPA (Meda MI)
Uponor, multinazionale finlandese leader nel
settore dell’idrotermosanitaria, porta la sua tecnologia ai giochi olimpici. Beijing 2008 si è
appena conclusa, eppure i riflettori sono già
puntati sui cerchi olimpici invernali.
Termomarket Spa sottolinea la validità del
nuovo strumento di comunicazione che è stato
installato presso la sede di Meda in provincia di
Milano. “E’ un nuovo modo di fare pubblicità,
innovativo che suscita un notevole impatto sui
nostri clienti. In particolare, gli installatori trovano interessante il messaggio che viene trasmesso, stimolando la loro attenzione e richiesta di
informazioni sul prodotto. L’impatto per il prodotto è immediato e diretto.”
Fremono, infatti, i preparativi per le olimpiadi
invernali in programma per il 2010 a Whistler e
Vancouver, Canada. I cantieri sono aperti e attivi e Uponor sta lavorando con gli appaltatori
perché il comitato olimpico sta cercando di portante innovazione, efficienza e risparmio energetico nella massima manifestazione degli sport
su neve e ghiaccio. L’attenzione di Uponor verso
la salvaguardia del nostro patrimonio acqueo
non è passata inosservata, infatti, le 1.100 unità
abitative del villaggio olimpico saranno rifornite
di acqua grazie al sistema Uponor PEX.
Gli edifici ospiteranno circa 2.800 atleti che parteciperanno ai giochi. Nel villaggio di Vancouver
alloggeranno i campioni di pattinaggio di velocità, freestyling, pattinaggio artistico e curling.
In quello di Whistler, invece, riposeranno gli
olimpionici di sci alpino, bob e salto con gli sci.
Uponor diventa verde!
Attivata la raccolta
differenziata anche dei rifiuti
ed imballi industriali
Il tradizionale blu Uponor si tinge di verde grazie alla collaborazione con la ditta Süd Tirol
Recycling di Egna in provincia di Bolzano.
L’azienda altoatesina si occupa essenzialmente
di riciclare imballi e rifiuti industriali delle aziende, portandole presso centri di riciclaggio ed
eventualmente recuperando materiali riutilizzabili. Dopo, dunque, la raccolta differenziata
voluta dai comuni di Badia Polesine e Vimercate,
l’eco-compatibilità entra anche nel magazzino.
Sono già in uso, infatti, contenitori diversi per la
raccolta differenziata degli imballi che vengono
prelevati per essere riciclati.
Il processo, oltre ad essere pienamente in linea
con i più moderni valori di eco-sostenibilità,
comporta anche un notevole risparmio per le
aziende.
Una scelta, questa, più che naturale dato che
noi per primi proponiamo al mercato delle
soluzioni compatibili con il risparmio energetico e il rispetto per l’ambiente.
Uponor più n. 6 - Dicembre 2008
Rivista trimestrale - Iscrizione al Tribunale di Rovigo, n. 7/2007 Reg. Stampa
Direttore Editoriale: Sergio Bonalumi - Direttore Responsabile: Lucio Taschin
Redazione: Mariella Andreasi, Sara Colognesi, Enrico Giribuola, Lorenza Minzoni, Marco Vallini
Ha collaborato: Alessandro Nezzo
Produzione editoriale: www.gieffeedizioni.it
Contatti: Uponor Srl - Via Leonardo da Vinci, 418 - 45021 Badia Polesine (RO)
Tel. +39 0425 596811 - Fax +39 0425 596899 - [email protected] - www.uponor.it
Stampato su SatimatGreen, prodotta con il 60% di fibre riciclate e con il 40% di fibre vergini, proveniente
da foreste controllate.
http://web.uponor.it/news/ il link per abbonarsi gratuitamente alla newsletter di Uponor
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Dalla collaborazione con progetti di sensibilizzazione dei giovani, dei consumatori e delle imprese come il “Girasole si muove” in Lombardia, allo
stampare il proprio house organ su carta ecologica, la tendenza “naturale” dell’azienda verso il
rispetto per l’ambiente è chiara.
D’altra parte il cosiddetto “movimento verde” è
passato dall’essere una semplice crociata di
alcune celebrità con coscienza ambientale, a
diventare un vero e proprio business. Rispettare
la natura, quindi, non è più solo un slogan da
“Giovani Marmotte”, ma è la strada del futuro
per aumentare il proprio fatturato, e per essere
anche più soddisfatti del proprio lavoro, sapendo che, in qualche modo, contribuiamo a proteggere il nostro ambiente.
SEDI
Sede Nazionale: Via Leonardo da Vinci 418 - 45021 Badia Polesine (RO) - Tel. 0425 596811
Filiale: Viale Kennedy 19 - 20059 Vimercate (MI) - Tel. 039 635821
RETE COMMERCIALE
Direttore Vendite Italia: Alessio Nutricato 347 7615280
Technical Leader: Fabio Bresciani 340 1872967
AREA NORD – Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia
Area Manager: Alessio Nutricato 347 7615280
Supporto tecnico (CTZ): Lombardia (MI, VA, LC, SO, CO, LO): Tiziano De Capitani 335 5304224
Lombardia (CR, BG, BS, MN, PV), Liguria, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Piemonte: Marco Donelli 340 1727890
Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia: Alberto Bazzan 335 5313974
AREA CENTRO – Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Sardegna, Abruzzo, Molise
Area Manager: Giuseppe Valenza 340 0612487
Supporto tecnico (CTZ): Emilia Romagna: Fabrizio Baglioni 335 1369181
Toscana, Sardegna: Roberto Naszodi 335 6996752
Umbria, Marche: Nazzareno Uffizialetti 335 5481097
Lazio, Molise, Abruzzo: Marco de Lerma 340 1892108
AREA SUD – Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia
Area Manager: Enrico Cornetta 335 7072106
Supporto tecnico (CTZ): Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia: Gianpaolo Chiacchiaro 335 5481102
AGENZIE IN ITALIA
Valle d’Aosta: Erreclima s.a.s. - Tel. 011 9038782
Piemonte: CN, AT: Giuseppe Aresca - Tel. 0171 67153
TO: Erreclima s.a.s. - Tel. 011 9038782
NO, VB, VC, BI, AL: Busca Marco - Tel. 0382 482495
Liguria: Emmerre S.n.c. - Tel. 0185 263030
Lombardia:
MI, VA, LC, SO, CO, PV, LO: Estesa S.a.s. - Tel. 02 91082248
CR, BG, BS, MN: Simply Water S.r.l. - Tel. 0523 606290
PV: Busca Marco - Tel. 0382 482495
Trentino Alto Adige: Proklima S.r.l. - Tel. 0471 052300
Veneto: VR: Perbellini Rappresentanze - Tel. 045 6661692
PD, RO, VI: Emmegi - Tel. 049 657818
TV, VE, BL: Adami Michele - Tel. 0422 363472
Friuli-Venezia Giulia: Dalla Davide - Tel. 0432 511972
Emilia Romagna:
RN, RA, PR, FC, FE (no Cento): Eurostrada s.r.l. - Tel. 0549 909715
BO, RE, MO, Cento: Polmac S.a.s. - Tel. 051 404744
PC: Simply Water S.r.l. - Tel. 0523 606290
Toscana: FI, PO, AR, SI, GR: Fabrizio Salvatore - Tel. 055 2374353
PI, LI, MS, LU, PT: Data Rappr.ze S.n.c. - Tel. 050 985032
Marche: Mataloni Stefano - Tel. 348 3822394
Umbria: Morelli Massimo - Tel. 0744 300900
Lazio: Toso S.n.c. Rappr. - Tel. 06 50914052
Sardegna: Nuova Sardaria - Tel. 070 42300
Abruzzo - Molise: D.N.P. S.n.c. - Tel. 085 4971602
Campania: Nicola de Simone - Tel. 081 5267183
Puglia: BA, BR, LE, TA: Cariglia Giacinto - Tel. 080 5494138
Basilicata, FG: Lobozzo Giampaolo - Tel. 0881 639327
Calabria: Citraro Leonardo - Tel. 0961 951618
Sicilia: EN, ME, CT, SR, RG: Bonanno Rappr. S.a.s. - Tel. 095 374903-095 374904
PA, TP, AG, CL: MG Group S.r.l. - Tel. 091 552553-091 552689
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