Scarica Giornalino “Giovani ZKM” - Università Cattolica "Nostra
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04 Si Ricomincia Sommario Spiritualita Passagio a Est di p. Franco Sartori Pag. 3 Lo conoscevi Il nuovo Magnifico Rettore di Dario Bello di Ritvana Tafa Pag. 5 Ex aluni Dal Sant’Andrea di Roma di Silvia Michelini Pag. 7 Verso Cracovia 2016 Le GMG (Giornate Mondiali della Gioventu di Genc Gjoci Che Leggere Papagalli verdi La cuoca Consiglia Torta Mimosa Pag. 10 di Elena Sonnini Pag. 12 di Xhoana Sulejmani Pag. 13 Appuntamenti Pag. 14 Giovani ZKM news Questo foglio è il giornale del gruppo Giovani dell’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio”. Redazione: Bello Dario Michelini Silvia Gjoci Genc Ritvana Tafa Sito: https://www.facebook.com/groups/giovani.zkm/ Mail: [email protected] Sartori Franco Sonnini Elena Xhoana Sulejmani Ornela Prenga PAGINA 2 GIOVANI ZKM NEWS Spiritualità PASSAGGIO … A EST di Padre Franco Sartori P. Franco Sartori Ex-Assistente spirituale dell’Università ZKM “Per tutte le culture del nostro mondo (osserva Jean Louis Ska, conoscitore del mondo biblico e orientale) il sole sorge ogni mattina a Est“ Ti invio questa lettera da Bovisio Masciago, paese natale del nostro Fondatore, il Beato Luigi Monti. Voglio condividere con te, assieme al cammino verso la Pasqua, il “passaggio” che anch’io sto facendo, da una comunità consolidata (Saronno) ad una piccola comunità che sta nascendo in questo luogo di sorgenti. Desidero che sia davvero un “passaggio” del Signore nella mia vita e in quella dei due confratelli, Roy e Pierre, coi quali condividerò d’ora in poi le giornate che il Signore ha disposto per noi. La Pasqua (Pesah = passaggio) è essenzialmente un “passaggio” :quello dell’Angelo sterminatore tra le case degli Egiziani, del Mar Rosso (Mare dei Giunchi) che misteriosamente si apre, del passaggio nel deserto che da luogo arido e inospitale diventa laboratorio per formare la comunità, del fiume Giordano che si apre come il Mar Rosso per far entrare il popolo nella terra promessa; passaggio ancora dalla schiavitù più nera alla libertà, passaggio dalla morte alla vita. Il “passaggio” avviene per lo più nella notte profonda, simbolo del travaglio, della fatica, del dolore lancinante, del parto. Il “passaggio” avviene da Ovest a Est< “Per tutte le culture del nostro mondo (osserva Jean Louis Ska, conoscitore del mondo biblico e orientale) il sole sorge ogni mattina a Est e tramonta a Ovest. SEGUE PAGINA 3 GIOVANI ZKM NEWS Il suo percorso giornaliero è una parabola che lo conduce da un’estremità del cielo all’altra. Questo percorso, diventa in molte religioni, simbolo della vita umana: l’Est è il luogo della nascita e dell’origine della vita, l’Ovest della fine, della morte. Ogni sera il sole scompare a Ovest e ogni mattina riappare a Est. Quindi deve percorrere, durante la notte, la distanza che separa questi due punti. Il percorso notturno del sole è percorso di resurrezione che va dalla morte alla rinascita, da Ovest a Est”< La liturgia della Veglia Pasquale ha ripreso questo simbolismo: la processione del Cero Pasquale, acceso nella notte fuori della porta centrale (Ovest) attraversa la navata e va verso l’altare (Est), come il sole durante la notte, come gli Israeliti che attraversano il Mar Rosso, come Gesù, sepolto in fretta al tramonto del sole, per acclamarlo al mattino, Risorto, vincitore della morte. Pasqua è il “passaggio” per la vita. Interpella tutti noi, la nostra avidità, la nostra aggressività, l’ingordigia che attanaglia il mondo, la violenza e lo strapotere che soffocano la vita. L’appello per me e anche per te, è inequivocabile: fai il “passaggio”! E questo è “il tempo favorevole”. Oggi. Non domani. Hai paura? Il filosofo Soren Kierkegaard ti invita al “passaggio” così: “Rischiare è perdere per un po’ il proprio equilibrio. Non rischiare è perdere la propria vita.” Io alla vita ci tengo, alla pienezza della vita. E tu ?... Ti va di “rischiare” insieme ? Auguro a tutti “buon passaggio” verso la Pasqua 2015. Con cordialità P. Franco Sartori PAGINA 4 GIOVANI ZKM NEWS LO CONOSCEVI??? Il nuovo Magnifico Rettore del UNZKM di Dario Bello e Ritvana Tafa Se si digita il suo nome su qualsiasi motore di ricerca, sono moltissime le pagine correlate, ultimamente anche quella della nuova nomina come Magnifico Rettore dell’Università Nostra Signora del Buon Consiglio, si tratta del professor Bruno Giardina. Nasce a Palermo il 17 Giugno 1945, Si laurea in Chimica (indirizzo chimico-fisico) nel 1969 presso l'Università di Roma "La Sapienza" e intraprende l'attività di Assistente Ordinario di Biologia molecolare nella Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università degli Dario Bello Studente del 2 anno Studi di Camerino. Dopo di che ha svolto varie funzioni in vari dipartidi medicina menti e Facoltà Fisica, Scienze Matematiche, e Naturali, Medicina e chirurgia, Farmacia, come professore di biochimica. Anche le università dove ha svolto il compito di docente, e non solo sono numerose tra Tor Vergata, Sacro Cuore di Roma, Università degli studi di Cagliari ecc. Dopo il discorso dell’apertura del nuovo anno accademico, l’interesse nel volerlo conoscere è aumentato ulteriormente, perciò abbiamo chiesto se potevamo incontrarlo e potergli fare una breve intervista. Appena entrati nell'ufficio notiamo subito che in quei pochi metri quadri si lavora molto, la cosa che colpisce di più è la semplicità, una cosa in comune con il suo predecessore Fra. Paolo Ruatti. SEGUE Ritvana Tafa Il Rettore ci accoglie con un sorriso e ci fa sentire a nostro agio, Studentessa del 3 anno creando così un clima sereno fin da subito. A quel punto iniziamo con le di Odontoiatria domande. Il prof. Giardina ci racconta che ha conosciuto questa università tramite la Fondazione, quando quest'ultima le ha chiesto se fosse interessato e disponibile alla nomina di Rettore, poiché era da un pò di tempo che il “Ascolto Prof. Ruatti, stava pensando di dimettersi dal suo ruolo di Rettore, e ci spiega che “Una persona si deve sempre mettere in gioco e fare nuove dimentico, esperienze, anche perché dopo 10 o 15 anni, quello che doveva dire lo ha già detto.” vedo Così dopo qualche colloquio con la fondazione gli è stato illustrato il progetto dell’università. e ricordo, La sua penultima sede è stata quella di Tor Vergata, dove il motto del faccio suo dipartimento era “Ascolto dimentico, vedo e ricordo, faccio e capisco!” e capisco!” PAGINA 5 GIOVANI ZKM NEWS “L’esistenza di questo ateneo per me non era una cosa nuova poiché lavorando a Tor vergata ero al corrente della partnership tra le due facoltà. La prima volta che sono venuto in Albania era per la festa della fondazione l’anno scorso, dove ho avuto modo di vedere il campus e poter toccare questa realtà, ho avuto subito l’impressione di un ambiente caloroso, ho trovato una bella struttura e delle belle persone!” Per come vede questa università il Rettore ci racconta che “Passati i primi tempi secondo me, questa università può diventare un modello di quello che potrebbe essere l’università del futuro, dove un docente non è docente solo di un ateneo ma di molti. È molto bello vedere che professori provenienti da atenei diversi, come Roma, Bari, Milano, Aquila, per la prima volta si incontrino all'estero e si scambino le proprie esperienze non solo con i giovani professori Albanesi, che a mio parere devono essere sempre di più, ma anche fra di loro. Per il futuro stiamo cercando di innescare negli studenti e nelle varie facoltà dei meccanismi che possano portare quest’ultimi ad un approccio più pratico.” Alla nostra domanda sulle difficoltà degli studenti per quanto riguarda il tiocinio sia di medicina che odontoiatria il Rettore ha esordito così: “La visita del Santo Padre, è stata per noi uno stimolo importante per la creazione dell’ospedale. Se pur ci siano già delle convenzioni con vari ospedali, stiamo cercando di collaborare con la facoltà statale di Medicina del’UT, anche per scambi di tirocinio. Un altro punto importante è quello dell’attività scientifica, che fa parte del corso normale di studio, che aiuterà lo studente quando dovrà preparare la tesi di Laurea. Uno studente deve ambientarsi con la realtà del laboratorio, questo riguarda sopratutto agli studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia. Se un università vuole creare dei professionisti deve dare questo anche agli studenti, cosa che manca, ma questo non é un problema solo di questa università ma la mia esperienza mi ha fatto capire che e una cosa in comune anche con alter, ma che dobbiamo lavorarci e ci lavoreremo. Infine, alla nostra ultima domanda sui progetti futuri il Rettore ha risposto cosi: “I progetti per il futuro sono molti, noi siamo un’Università Cattolica, che però si trova in territorio Albanese, una terra dove esiste un dialogo fra le religioni , è un dialogo perfetto e bello, cosa che ci fa capire che va sempre preso il meglio da ciascuno.” Momenti durante la cerimonia di Inaugurazione del nuovo anno accademico PAGINA 6 GIOVANI ZKM NEWS Sentiamo quelli che si sono trasferiti... Da Sant’Andrea Roma di Silvia Michelini Quando si legge un articolo di giornale in genere lo si fa casualmente, non si conosce a priori la sua esistenza finché non ci si imbatte. Non saprei se le parole che sto scrivendo potranno essere utili a qualcuno, ma se vi siete trovati davanti al mio piccolo articolo, e se continuerete a leggere, vi invito a riflettere sulla fortuna di aver conosciuto dal vivo la Terra delle Aquile. Sono Silvia Michelini, ex studentessa dell'università "Zoja e Këshillit të Mirë". Quando ero a Tirana parlavo costantemente di questo posto, delle persone, del perché ero andata lì, ne parlavo SEGUE 24 ore su 24 con tutta la gente che non la viveva. "Tirana di qua, Tirana di là" tra chi mi guardava a bocca aperta come se fossi matta, chi invece incredulo mi credeva ed è anche venuto a trovarmi per spiegarsi questa mia felicità. Perché si, tocca dirlo, ed è brutto dirlo, ma viviamo Michelini Silvia Studentessa del seccondo anno di Medicina della Facolta di Medicina e Psicologia Sant’Andrea Roma in un mondo in cui l'Albania, almeno fino a poco tempo fa, era vista ed è vista da parte delle persone più ignoranti (che nel vero senso della parola "sono a digiuno di un argomento") come un mondo arretrato, senza particolari input per la vita, e considerato negativamente anche per alcuni eventi che sono accaduti qui in Italia. Per ignoranza e anche tutela personale sono nati molto pregiudizi. Io dico la verità, non mi sono mai fatta scrupoli sul partire per studiare lì, avevo paura ma chi non ne ha di fronte ad un futuro incerto? Comunque, ad oggi che sono a Roma e studio medicina finalmente a casa mia, non ne parlo più, non perché io l'abbia scordata ( non accadrà mai) ma perché mi manca tanto e se ne parlo manca ancora di più. Mi hanno chiesto però di raccontare l'esperienza che ho avuto in questo paese così riflessivo, e allora sono qui nel rispetto di quello che sento e sperando che le mie parole possano aiutare anche qualcuno. Quando ero lì mi mancava l'Italia, ora che sono “Si! studio alla Zoja e Këshillit të Mirë" qui mi manca tutto di lì. E questo perché? Perché in Albania c'è la possibilità di crearsi un'altra vita! È un mondo diverso dal nostro, sicuramente mancano tante regole, basta guardare gli edifici mal ridotti, i cavi della luce a penzoloni che potrebbero cadere in testa a qualcuno, basta pensare alla benzina più tossica che mai..alla notevole quantità di senza tetto e di zingari che girano in mezzo al traffico incontrollato, bambini piccoli che respirano smog, e non ossigeno, per chiedere almeno 50 lek ( più o meno 4 goleador per i bambini italiani). PAGINA 7 GIOVANI ZKM NEWS Tutto questo è un mondo che non ci appartiene, e non so se dire grazie a Dio oppure no! Ho capito tante cose vivendoci e tra queste: quanto siamo fortunati. E quanto lo siamo stati a poter entrare nell'unica università di medicina in lingua italiana che abbia un test d'ingresso discretamente meritocratico. L'università è stata un punto fermo in questo viaggio. Sicuramente integrarsi con gli albanesi non è stato facile da subito, non per una loro mancanza di riguardo ma per le nostre abitudini che inizialmente ci mancavano tutte, o perlomeno mi mancavano. Si stava col compagno italiano appena conosciuto, per avere più sicurezza, parlavo la sera con i miei su Skype per sentirli più vicini, come la maggior parte delle persone faceva. Poi arrivava la mattina e per fortuna andavo all'università dove il tempo passava in fretta, in attesa del prossimo viaggio di ritorno. C’è voluto tempo per scoprire l'Albania, c è voluto tempo per conoscere meglio gli albanesi ma devo dire che ho apprezzato molto tutto e tutti. All' università, grazie anche alle attività di laboratorio, c è stato modo di interagire di più. Sembra un paradosso che questa fosse un punto di riferimento stabile, eppure è così. Il clima è confortevole, quasi tutti parlano la tua lingua, i professori, chi più chi meno, sono d'accordo sul nostro essere lì invece che nel nostro paese a studiare, sono disponibili se chiedete chiarimenti. Ricordo come la prof. di Fisica un tardo pomeriggio si era mossa dall'albergo per venire a sentire le nostre lamentele sugli orari massacranti e così anche poco produttivi. Certo, c'è chi non vi si filerà, ma quello è il destino di ogni studente. Voi guardate dritto, pensate al vostro obiettivo! Tutto, lì, come qui, deve essere un mezzo per raggiungere il proprio fine. Il mio consiglio per le nuove matricole, non fatevi sfiorare neanche minimamente dal pensiero che stare lì sia una punizione, o che siete inetti non avendo passato un test, o che siete la ruota del carro dei futuri medici italiani..siete voi i primi a condurre questo carro, con il coraggio che avete avuto nel fare questa scelta, allontanarsi dalle comodità di casa per vivere una vita a cui nessuno di noi è abituato ma a cui ci si può affezionare molto facilmente. È una fortuna di cui voi avete il primato, e potreste sfruttarla nel migliore dei modi. Seguite le lezioni, uscite a pranzo o a cena, conoscete la gente dell'università.. chi vi sa consigliare sta molto spesso lì dentro, basta cercare e avere i modi giusti senza spazientirsi (ricordate che siamo ospiti e con uno stile di vita diverso dal loro). E uscite anche con gli albanesi, fate le nostre "gite fuori porta", fatevi portare nel loro vero mondo, non solo a Tirana. Fate un salto al monte Dajti dove tutto sembra fermarsi per un istante e quasi toccare la vita con un dito come per controllarla emotivamente (respirerete un po' di pace e di ossigeno puro), parlate con i commercianti, sanno l'italiano e sono aperti verso di noi perché, si, siamo per loro fonte di guadagno ma non scordatevi che sono più grandi di noi e che si stupiscono ogni volta che un giovane italiano entra nel loro negozio per poi esordire con questo " Si! studio alla Zoja e Këshillit të Mirë" ..ti guardano e vogliono sapere le tue avventure, in questi momenti inizierete a capire quanto siete forti. SEGUE PAGINA 8 GIOVANI ZKM NEWS Vi affezionerete a tutto questo, vi affezionerete alla loro cultura, alla loro cucina (quella vera albanese che trovate magari facendo un salto nel castello di Kruja e fermandovi a mangiare in quel paesino), vi affezionerete a quelle musiche mezze arabe che sembrano darvi alla testa ma poi ripensandoci si addicono a questo clima, vi affezionerete come me alla vicina di casa (anziana signora che parlava solo albanese e con cui comunicavo a gesti), vi affezionerete anche al mare se avrete modo di andarci.. Consiglio mio..sud Albania..va vista!! (Valona e sono di parte, ma anche Saranda e gli scavi di Butrinto). Sarà comunque una tappa in più per le vostre vacanze! E poi ovviamente vi mancherà casa, e sentirete sempre il bisogno di tornare. Ci saranno momenti in cui saprete reggere molto bene la vita lì, ma ce ne saranno altri in cui sarete saturi e vorrete tornare. Non disperate, rientra nella normalità, siamo umani e può accadere. Non voglio essere presuntuosa con queste parole, voglio solo dirvi che essendoci passata ed avendo anche vissuto da sola per gran parte dell'anno, so che è difficile, ma è anche stata l'esperienza più motivante della mia vita, vi darà un'energia che non vi aspettavate di avere, un'esperienza che non vi toglierà nessuno, e una grinta per tornare, se deciderete di farlo, e distruggere quella parte d'Italia da cui per il momento ci siamo solo allontanati per fare del bene a noi stessi. PAGINA 9 GIOVANI ZKM NEWS Verso Cracovia 2016 Le GMG (Giornate Mondiali della Gioventu) di Genc Gjoci Verso Cracovia 2016 Genc Gjoci Studente del quarto anno di Farmacia “Cracovia 2016“ La Giornata mondiale della gioventù, spesso chiamata con la sigla GMG in italiano, è un incontro internazionale di spiritualità e cultura dei giovani cattolici, promosso dalla Chiesa cattolica su iniziativa del Papa. Tali incontri ebbero inizio nel 1985 per intuizione di papa Giovanni Paolo II, il quale tuttavia non si considerò mai il fondatore delle GMG, piuttosto affermava: «i giovani le hanno create».Egli desiderava promuovere le aspirazioni dei giovani ad avere un proprio spazio nella chiesa e nel mondo, e, disponendosi a sostenere la loro iniziativa, creò la "Sezione giovani" del Pontificio Consiglio per i Laici, che coordina la realizzazione delle giornate. Le Giornate mondiali della gioventù vengono celebrate secondo due modalità: ►a livello internazionale, ogni due o tre anni in una specifica città del mondo scelta volta per volta dal Pontefice, con un grande raduno che avviene secondo modalità consolidate negli anni e con un grande numero di partecipanti da ogni parte del mondo. L'ultimo incontro internazionale, il primo presieduto da papa Francesco, si è tenuto dal 23 al 28 luglio 2013 a Rio de Janeiro, in Brasile; ►a livello diocesano, negli anni in cui non si svolge la GMG internazionale, in occasione della Domenica delle Palme. Gli incontri sono organizzati su iniziativa delle varie diocesi mondiali e in piazza San Pietro a Roma con il Papa. L'ultima si è svolta il 13 aprile 2014. La prossima giornata internazionale della gioventu si svolgerà a Cracovia, in Polonia a Luglio 2016; Il tema dell'incontro sarà "Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia" (Mt 5,7). Sarà la seconda GMG in Polonia dopo quella del 1991 tenutasi a Częstochowa, invece la giornata diocesana sarà 28 marzo 2015. Io personalmente ho avuto la possibilità di partecipare in una GMG a Madrid 2011 ed senza paura posso dire che è stata una esperienza indimenticabile e molto ricca. Una opportunità unica di crescita sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista di fede. SEGUE PAGINA 10 GIOVANI ZKM NEWS E una grande emozione trovarsi insieme con ragazzi da tutto il mondo per condividere magari le stesse esperienze di vita ma nelle realtà diverse. Auguro che siano in tanti i ragazzi che possano fare questa esperienza almeno una volta nella vita < < < sono sicuro che tanti avete girato in diversi paesi del mondo per diversi motivi ma vi assicuro che una GMG vissuta bene è una possibilità unica. Buon tutto a tutti! Genc Gjoci PAGINA 11 GIOVANI ZKM NEWS Cosa Leggere Papagalli Verdi di Gino Strada di Elena Sonnini PAPPAGALLI VERDI è la definizione che da di se l' uomo che ha dedicato la sua vita a portare cure mediche nei paesi soffocati dal terrorismo, Gino Strada, Fondatore dell'ONG italiana EMERGENCY, associazione nata per fornire soccorso medico nei paesi di guerra, autore di "Pappagalli verdi", un vero e proprio memoriale che racconta con cura, i dilanianti scenari delle terre occupate dalla guerra. In questo libro si leggono ricordi, i pentimenti, i pensieri di un uomo che ha visto distruggere, dagli stessi pappagalli verdi del titolo, non solo innumerevoli strutture sanitarie, ma soprattutto le vite, i sogni e le speranze Elena Sonnini di tantissimi innocenti, Studente del seccondo quei pappagalli emblema di purezza e innocenza, anno di Medicina oggi spietate mine antiuomo generatrici di morte . Sono pagine pregne di lacrime e polvere che raccontano a perdifiato “I ricordi, i l'orrore della guerra, sono pagine piene di pentimenti, i malinconia e paura che pensieri che ha ricordano che ancora esiste un mondo in cui chi visto distruggere si incontra è chi si perde... di un uomo “ Un diario commuovente, in grado di mettere emotivamente alla prova anche il lettore meno sensibile all'evidenza di una realtà oltremodo insostenibile. PAGINA 12 GIOVANI ZKM NEWS La cuoca consiglia Torta Mimosa di Xhoaana Sulejmani Xhoana Sulejmani Studentessa del 3 anno di Odontoiatria La torta mimosa è un dolce molto famoso che viene preparato in occasione della festa della donna, l’ 8 marzo. La versione della torta mimosa che presentiamo è preparata secondo una delle ricette classiche, diffuse in particolare nel Nord Italia. Il nome della torta mimosa deriva proprio dal fatto che la copertura con cui viene decorata è fatta con il Pan di Spagna sbriciolato che ricorda appunto il fiore della mimosa, fiore simbolo della Festa della Donna. Per la torta mimosa è necessario preparare due Pan di Spagna, uno sarà farcito con la crema pasticcera arricchita da panna montata, e costituirà la base della torta, mentre dall’altro Pan di Spagna si ricaveranno dei piccoli cubetti che serviranno a ricoprire la torta per l’effetto “mimosa”. Solitamente la torta mimosa ha forma di una soffice cupola, ma di recente sta diventando comune lasciare la torta con la classica forma a cilindro. In Italia si è iniziato a festeggiare il giorno della Donna nel 1946 e da subito la mimosa ne è diventato il suo simbolo perché fiorisce proprio durante i primi giorni di marzo Ingredienti Torta Mimosa per 4 persone: “La miglior salsa del mondo è la fame” (Miguel de Cervantes ) Per il Pan di Spagna 6 uova 225 gr di zucchero 170 gr di farina 85 gr di burro 1 fialetta di essenza di vaniglia zucchero a velo Per la Crema ½ litro di latte 4 tuorli 150 gr di zucchero 50 gr di farina 1 bustina di vanillina 200 ml di panna sciroppo d’ananas e ananas sciroppato Procedimento Montare le uova con lo zucchero e aggiungere la farina setacciata. Unire anche burro e vanillina, mescolare bene e versare tutto in una tortiera con carta forno. Cuocere a 180 gradi per 20-25 minuti, scaldare il latte in un pentolino. In un altro pentolino mescolare i tuorli sul fuoco con lo zucchero. Unire farina, vanillina e latte caldo alle uova, mescolando fino a fare addensare, sempre sul fuoco.Tagliare il pan di spagna con il filo, poi svuotarlo un po rompendo l'interno. Montare la panna e unirla alla crema per fare la chantilly. Bagnare la base del pan di spagna con il succo d'ananas e farcirla con la chantilly e l'ananas a pezzetti, poi richiudere. Spennellare la torta con altra crema e ricoprire con le briciole di pan di spagna per creare l'effetto mimosa. Completare con zucchero a velo. PAGINA 13 GIOVANI ZKM NEWS Se volete scrivere al giornale saremo felici di pubblicare le vostre lettere, idee o annunci... Scrivete a [email protected] Appuntamenti 24 Marzo nuove lauree in Medicina e Chirurgia. 25 Marzo nuove lauree in Economia. 27 Marzo nuovo lauree in Odontoiatria. 10 Aprile alle 09.30 presso l’aula Magna si svolgera la Conferenza "Integrazione alimentare e nutraceutica: Principi generali e applicazioni specifiche" PAGINA 14