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Scarica Giornalino “Giovani ZKM” - Università Cattolica "Nostra
04
Si Ricomincia
Sommario
Spiritualita
Passagio a Est
di p. Franco Sartori
Pag. 3
Lo conoscevi
Il nuovo Magnifico Rettore
di Dario Bello
di Ritvana Tafa
Pag. 5
Ex aluni
Dal Sant’Andrea di Roma
di Silvia Michelini
Pag. 7
Verso Cracovia 2016 Le GMG (Giornate Mondiali della Gioventu di Genc Gjoci
Che Leggere
Papagalli verdi
La cuoca Consiglia Torta Mimosa
Pag. 10
di Elena Sonnini
Pag. 12
di Xhoana Sulejmani
Pag. 13
Appuntamenti
Pag. 14
Giovani ZKM news
Questo foglio è il giornale del gruppo Giovani dell’Università
Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio”.
Redazione:
Bello Dario
Michelini Silvia
Gjoci Genc
Ritvana Tafa
Sito:
https://www.facebook.com/groups/giovani.zkm/
Mail:
[email protected]
Sartori Franco
Sonnini Elena
Xhoana Sulejmani
Ornela Prenga
PAGINA 2
GIOVANI ZKM NEWS
Spiritualità
PASSAGGIO … A EST
di Padre Franco Sartori
P. Franco Sartori
Ex-Assistente
spirituale
dell’Università ZKM
“Per tutte le culture
del nostro mondo
(osserva Jean Louis
Ska, conoscitore del
mondo biblico e
orientale) il sole
sorge ogni mattina a
Est“
Ti invio questa lettera da Bovisio
Masciago, paese natale del nostro
Fondatore, il Beato Luigi Monti.
Voglio condividere con te, assieme
al cammino verso la Pasqua, il
“passaggio” che anch’io sto
facendo, da una comunità
consolidata (Saronno) ad una
piccola comunità che sta nascendo
in questo luogo di sorgenti.
Desidero che sia davvero un
“passaggio” del Signore nella mia
vita e in quella dei due confratelli,
Roy e Pierre, coi quali condividerò
d’ora in poi le giornate che il
Signore ha disposto per noi.
La Pasqua (Pesah = passaggio) è
essenzialmente un
“passaggio” :quello dell’Angelo
sterminatore tra le case degli
Egiziani, del Mar Rosso (Mare dei
Giunchi) che misteriosamente si
apre, del passaggio nel deserto che
da luogo arido e inospitale diventa laboratorio per formare la comunità,
del fiume Giordano che si apre come il Mar Rosso per far entrare il
popolo nella terra promessa; passaggio ancora dalla schiavitù più nera
alla libertà, passaggio dalla morte alla vita.
Il “passaggio” avviene per lo più nella notte profonda, simbolo del
travaglio, della fatica, del dolore lancinante, del parto. Il “passaggio”
avviene da Ovest a Est<
“Per tutte le culture del nostro mondo (osserva Jean Louis Ska,
conoscitore del mondo biblico e orientale) il sole sorge ogni mattina a Est
e tramonta a Ovest.
SEGUE
PAGINA 3
GIOVANI ZKM NEWS
Il suo percorso giornaliero è una parabola che lo conduce da un’estremità del cielo all’altra.
Questo percorso, diventa in molte religioni, simbolo della vita umana: l’Est è il luogo della
nascita e dell’origine della vita, l’Ovest della fine, della morte.
Ogni sera il sole scompare a Ovest e ogni mattina riappare a Est. Quindi deve percorrere,
durante la notte, la distanza che separa questi due punti. Il percorso notturno del sole è
percorso di resurrezione che va dalla morte alla rinascita, da Ovest a Est”<
La liturgia della Veglia Pasquale ha ripreso questo simbolismo: la processione del Cero
Pasquale, acceso nella notte fuori della porta centrale (Ovest) attraversa la navata e va verso
l’altare (Est), come il sole durante la notte, come gli Israeliti che attraversano il Mar Rosso, come
Gesù, sepolto in fretta al tramonto del sole, per acclamarlo al mattino, Risorto, vincitore della
morte.
Pasqua è il “passaggio” per la vita. Interpella tutti noi, la nostra avidità, la nostra aggressività,
l’ingordigia che attanaglia il mondo, la violenza e lo strapotere che soffocano la vita.
L’appello per me e anche per te, è inequivocabile: fai il “passaggio”!
E questo è “il tempo favorevole”. Oggi. Non domani. Hai paura?
Il filosofo Soren Kierkegaard ti invita al “passaggio” così: “Rischiare è perdere per un po’ il
proprio equilibrio. Non rischiare è perdere la propria vita.”
Io alla vita ci tengo, alla pienezza della vita.
E tu ?... Ti va di “rischiare” insieme ?
Auguro a tutti “buon passaggio” verso la Pasqua 2015.
Con cordialità
P. Franco Sartori
PAGINA 4
GIOVANI ZKM NEWS
LO CONOSCEVI???
Il nuovo Magnifico Rettore del UNZKM
di Dario Bello e Ritvana Tafa
Se si digita il suo nome su qualsiasi motore di ricerca, sono moltissime le
pagine correlate, ultimamente anche quella della nuova nomina come
Magnifico Rettore dell’Università Nostra Signora del Buon Consiglio, si
tratta del professor Bruno Giardina.
Nasce a Palermo il 17 Giugno 1945, Si laurea in Chimica (indirizzo
chimico-fisico) nel 1969 presso l'Università di Roma "La Sapienza" e intraprende l'attività di Assistente Ordinario di Biologia molecolare nella
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università degli
Dario Bello
Studente del 2 anno Studi di Camerino. Dopo di che ha svolto varie funzioni in vari dipartidi medicina
menti e Facoltà Fisica, Scienze Matematiche, e Naturali, Medicina e chirurgia, Farmacia, come professore di biochimica.
Anche le università dove ha svolto il compito di docente, e non solo
sono numerose tra Tor Vergata, Sacro Cuore di Roma, Università degli
studi di Cagliari ecc.
Dopo il discorso dell’apertura del nuovo anno accademico, l’interesse
nel volerlo conoscere è aumentato ulteriormente, perciò abbiamo chiesto
se potevamo incontrarlo e potergli fare una breve intervista.
Appena entrati nell'ufficio notiamo subito che in quei pochi metri
quadri si lavora molto, la cosa che colpisce di più è la semplicità, una
cosa in comune con il suo predecessore Fra. Paolo Ruatti.
SEGUE
Ritvana Tafa
Il Rettore ci accoglie con un sorriso e ci fa sentire a nostro agio,
Studentessa del 3 anno
creando così un clima sereno fin da subito. A quel punto iniziamo con le
di Odontoiatria
domande.
Il prof. Giardina ci racconta che ha conosciuto questa università tramite
la Fondazione, quando quest'ultima le ha chiesto se fosse interessato e
disponibile alla nomina di Rettore, poiché era da un pò di tempo che il
“Ascolto
Prof. Ruatti, stava pensando di dimettersi dal suo ruolo di Rettore, e ci
spiega che “Una persona si deve sempre mettere in gioco e fare nuove
dimentico,
esperienze, anche perché dopo 10 o 15 anni, quello che doveva dire lo ha già
detto.”
vedo
Così dopo qualche colloquio con la fondazione gli è stato illustrato il
progetto dell’università.
e ricordo,
La sua penultima sede è stata quella di Tor Vergata, dove il motto del
faccio
suo dipartimento era “Ascolto dimentico, vedo e ricordo, faccio e capisco!”
e capisco!”
PAGINA 5
GIOVANI ZKM NEWS
“L’esistenza di questo ateneo per me non era una cosa nuova poiché lavorando a Tor vergata ero al corrente
della partnership tra le due facoltà.
La prima volta che sono venuto in Albania era per la festa della fondazione l’anno scorso, dove ho avuto modo
di vedere il campus e poter toccare questa realtà, ho avuto subito l’impressione di un ambiente caloroso, ho
trovato una bella struttura e delle belle persone!”
Per come vede questa università il Rettore ci racconta che “Passati i primi tempi secondo me, questa
università può diventare un modello di quello che potrebbe essere l’università del futuro, dove un docente non
è docente solo di un ateneo ma di molti. È molto bello vedere che professori provenienti da atenei diversi, come
Roma, Bari, Milano, Aquila, per la prima volta si incontrino all'estero e si scambino le proprie esperienze non
solo con i giovani professori Albanesi, che a mio parere devono essere sempre di più, ma anche fra di loro.
Per il futuro stiamo cercando di innescare negli studenti e nelle varie facoltà dei meccanismi che possano
portare quest’ultimi ad un approccio più pratico.”
Alla nostra domanda sulle difficoltà degli studenti per quanto riguarda il tiocinio sia di medicina
che odontoiatria il Rettore ha esordito così: “La visita del Santo Padre, è stata per noi uno stimolo
importante per la creazione dell’ospedale. Se pur ci siano già delle convenzioni con vari ospedali, stiamo
cercando di collaborare con la facoltà statale di Medicina del’UT, anche per scambi di tirocinio.
Un altro punto importante è quello dell’attività scientifica, che fa parte del corso normale di studio, che aiuterà
lo studente quando dovrà preparare la tesi di Laurea.
Uno studente deve ambientarsi con la realtà del laboratorio, questo riguarda sopratutto agli studenti della
facoltà di Medicina e Chirurgia. Se un università vuole creare dei professionisti deve dare questo anche agli
studenti, cosa che manca, ma questo non é un problema solo di questa università ma la mia esperienza mi ha
fatto capire che e una cosa in comune anche con alter, ma che dobbiamo lavorarci e ci lavoreremo.
Infine, alla nostra ultima domanda sui progetti futuri il Rettore ha risposto cosi: “I progetti per il futuro sono molti, noi siamo un’Università Cattolica, che però si trova in territorio Albanese, una terra dove
esiste un dialogo fra le religioni , è un dialogo perfetto e bello, cosa che ci fa capire che va sempre preso il
meglio da ciascuno.”
Momenti durante la cerimonia di Inaugurazione del nuovo anno accademico
PAGINA 6
GIOVANI ZKM NEWS
Sentiamo quelli che si sono trasferiti...
Da Sant’Andrea Roma
di Silvia Michelini
Quando si legge un articolo di giornale in genere lo si fa casualmente,
non si conosce a priori la sua esistenza finché non ci si imbatte. Non
saprei se le parole che sto scrivendo potranno essere utili a qualcuno, ma
se vi siete trovati davanti al mio piccolo articolo, e se continuerete a
leggere, vi invito a riflettere sulla fortuna di aver conosciuto dal vivo la
Terra delle Aquile. Sono Silvia Michelini, ex studentessa dell'università
"Zoja e Këshillit të Mirë". Quando ero a Tirana parlavo costantemente di
questo posto, delle persone, del perché ero andata lì, ne parlavo
SEGUE
24 ore su 24 con tutta la gente che non la viveva. "Tirana di qua,
Tirana di là" tra chi mi guardava a bocca aperta come se fossi matta, chi
invece incredulo mi credeva ed è anche venuto a trovarmi per spiegarsi
questa mia felicità. Perché si, tocca dirlo, ed è brutto dirlo, ma viviamo
Michelini Silvia
Studentessa del
seccondo anno
di Medicina
della
Facolta di Medicina
e Psicologia
Sant’Andrea
Roma
in un mondo in cui l'Albania, almeno fino a poco tempo fa, era vista ed è
vista da parte delle persone più ignoranti (che nel vero senso della
parola "sono a digiuno di un argomento") come un mondo arretrato,
senza particolari input per la vita, e considerato negativamente anche
per alcuni eventi che sono accaduti qui in Italia. Per ignoranza e anche
tutela personale sono nati molto pregiudizi. Io dico la verità, non mi
sono mai fatta scrupoli sul partire per studiare lì, avevo paura ma chi
non ne ha di fronte ad un futuro incerto? Comunque, ad oggi che sono a
Roma e studio medicina finalmente a casa mia, non ne parlo più, non
perché io l'abbia scordata ( non accadrà mai) ma perché mi manca tanto
e se ne parlo manca ancora di più. Mi hanno chiesto però di raccontare
l'esperienza che ho avuto in questo paese così riflessivo, e allora sono
qui nel rispetto di quello che sento e sperando che le mie parole possano
aiutare anche qualcuno. Quando ero lì mi mancava l'Italia, ora che sono
“Si!
studio alla
Zoja e Këshillit
të Mirë"
qui mi manca tutto di lì. E questo perché? Perché in Albania c'è la
possibilità di crearsi un'altra vita! È un mondo diverso dal nostro,
sicuramente mancano tante regole, basta guardare gli edifici mal ridotti,
i cavi della luce a penzoloni che potrebbero cadere in testa a qualcuno,
basta pensare alla benzina più tossica che mai..alla notevole quantità di
senza tetto e di zingari che girano in mezzo al traffico incontrollato,
bambini piccoli che respirano smog, e non ossigeno, per chiedere
almeno 50 lek ( più o meno 4 goleador per i bambini italiani).
PAGINA 7
GIOVANI ZKM NEWS
Tutto questo è un mondo che non ci appartiene, e non so se dire grazie a Dio oppure no! Ho capito
tante cose vivendoci e tra queste: quanto siamo fortunati. E quanto lo siamo stati a poter entrare
nell'unica università di medicina in lingua italiana che abbia un test d'ingresso discretamente
meritocratico. L'università è stata un punto fermo in questo viaggio. Sicuramente integrarsi con gli
albanesi non è stato facile da subito, non per una loro mancanza di riguardo ma per le nostre
abitudini che inizialmente ci mancavano tutte, o perlomeno mi mancavano. Si stava col compagno
italiano appena conosciuto, per avere più sicurezza, parlavo la sera con i miei su Skype per sentirli
più vicini, come la maggior parte delle persone faceva. Poi arrivava la mattina e per fortuna andavo
all'università dove il tempo passava in fretta, in attesa del prossimo viaggio di ritorno. C’è voluto
tempo per scoprire l'Albania, c è voluto tempo per conoscere meglio gli albanesi ma devo dire che
ho apprezzato molto tutto e tutti. All' università, grazie anche alle attività di laboratorio, c è stato
modo di interagire di più. Sembra un paradosso che questa fosse un punto di riferimento stabile,
eppure è così. Il clima è confortevole, quasi tutti parlano la tua lingua, i professori, chi più chi meno,
sono d'accordo sul nostro essere lì invece che nel nostro paese a studiare, sono disponibili se
chiedete chiarimenti. Ricordo come la prof. di Fisica un tardo pomeriggio si era mossa dall'albergo
per venire a sentire le nostre lamentele sugli orari massacranti e così anche poco produttivi. Certo,
c'è chi non vi si filerà, ma quello è il destino di ogni studente. Voi guardate dritto, pensate al vostro
obiettivo! Tutto, lì, come qui, deve essere un mezzo per raggiungere il proprio fine. Il mio consiglio
per le nuove matricole, non fatevi sfiorare neanche minimamente dal pensiero che stare lì sia una
punizione, o che siete inetti non avendo passato un test, o che siete la ruota del carro dei futuri
medici italiani..siete voi i primi a condurre questo carro, con il coraggio che avete avuto nel fare
questa scelta, allontanarsi dalle comodità di casa per vivere una vita a cui nessuno di noi è abituato
ma a cui ci si può affezionare molto facilmente. È una fortuna di cui voi avete il primato, e potreste
sfruttarla nel migliore dei modi. Seguite le lezioni, uscite a pranzo o a cena, conoscete la gente
dell'università.. chi vi sa consigliare sta molto spesso lì dentro, basta cercare e avere i modi giusti
senza spazientirsi (ricordate che siamo ospiti e con uno stile di vita diverso dal loro). E uscite anche
con gli albanesi, fate le nostre "gite fuori porta", fatevi portare nel loro vero mondo, non solo a
Tirana. Fate un salto al monte Dajti dove tutto sembra fermarsi per un istante e quasi toccare la vita
con un dito come per controllarla emotivamente (respirerete un po' di pace e di ossigeno puro),
parlate con i commercianti, sanno l'italiano e sono aperti verso di noi perché, si, siamo per loro fonte
di guadagno ma non scordatevi che sono più grandi di noi e che si stupiscono ogni volta che un
giovane italiano entra nel loro negozio per poi esordire con questo " Si! studio alla Zoja e Këshillit të
Mirë" ..ti guardano e vogliono sapere le tue avventure, in questi momenti inizierete a capire quanto
siete forti.
SEGUE
PAGINA 8
GIOVANI ZKM NEWS
Vi affezionerete a tutto questo, vi affezionerete alla loro cultura, alla loro cucina (quella vera
albanese che trovate magari facendo un salto nel castello di Kruja e fermandovi a mangiare in quel
paesino), vi affezionerete a quelle musiche mezze arabe che sembrano darvi alla testa ma poi
ripensandoci si addicono a questo clima, vi affezionerete come me alla vicina di casa (anziana
signora che parlava solo albanese e con cui comunicavo a gesti), vi affezionerete anche al mare se
avrete modo di andarci.. Consiglio mio..sud Albania..va vista!! (Valona e sono di parte, ma anche
Saranda e gli scavi di Butrinto). Sarà comunque una tappa in più per le vostre vacanze! E poi
ovviamente vi mancherà casa, e sentirete sempre il bisogno di tornare. Ci saranno momenti in cui
saprete reggere molto bene la vita lì, ma ce ne saranno altri in cui sarete saturi e vorrete tornare.
Non disperate, rientra nella normalità, siamo umani e può accadere. Non voglio essere presuntuosa
con queste parole, voglio solo dirvi che essendoci passata ed avendo anche vissuto da sola per gran
parte dell'anno, so che è difficile, ma è anche stata l'esperienza più motivante della mia vita, vi darà
un'energia che non vi aspettavate di avere, un'esperienza che non vi toglierà nessuno, e una grinta
per tornare, se deciderete di farlo, e distruggere quella parte d'Italia da cui per il momento ci siamo
solo allontanati per fare del bene a noi stessi.
PAGINA 9
GIOVANI ZKM NEWS
Verso Cracovia 2016
Le GMG (Giornate Mondiali della Gioventu)
di Genc Gjoci
Verso Cracovia 2016
Genc Gjoci
Studente del quarto
anno di Farmacia
“Cracovia 2016“
La Giornata mondiale della gioventù, spesso chiamata con la
sigla GMG in italiano,
è
un
incontro
internazionale
di spiritualità e cultura dei giovani cattolici, promosso dalla Chiesa
cattolica su iniziativa del Papa. Tali incontri ebbero inizio nel 1985 per
intuizione di papa Giovanni Paolo II, il quale tuttavia non si considerò
mai il fondatore delle GMG, piuttosto affermava: «i giovani le hanno
create».Egli desiderava promuovere le aspirazioni dei giovani ad avere un
proprio spazio nella chiesa e nel mondo, e, disponendosi a sostenere la
loro iniziativa, creò la "Sezione giovani" del Pontificio Consiglio per i
Laici, che coordina la realizzazione delle giornate.
Le Giornate mondiali della gioventù vengono celebrate secondo due
modalità:
►a livello internazionale, ogni due o tre anni in una specifica città
del mondo scelta volta per volta dal Pontefice, con un grande raduno che
avviene secondo modalità consolidate negli anni e con un grande numero
di partecipanti da ogni parte del mondo. L'ultimo incontro internazionale,
il primo presieduto da papa Francesco, si è tenuto dal 23 al 28 luglio 2013
a Rio de Janeiro, in Brasile;
►a livello diocesano, negli anni in cui non si svolge la GMG
internazionale, in occasione della Domenica delle Palme. Gli incontri sono
organizzati su iniziativa delle varie diocesi mondiali e in piazza San
Pietro a Roma con il Papa. L'ultima si è svolta il 13 aprile 2014.
La prossima giornata internazionale della gioventu si svolgerà a
Cracovia, in Polonia a Luglio 2016; Il tema dell'incontro sarà "Beati i
misericordiosi, perché otterranno misericordia" (Mt 5,7). Sarà la
seconda GMG in Polonia dopo quella del 1991 tenutasi a Częstochowa,
invece la giornata diocesana sarà 28 marzo 2015.
Io personalmente ho avuto la possibilità di partecipare in una
GMG a Madrid 2011 ed senza paura posso dire che è stata una esperienza
indimenticabile e molto ricca. Una opportunità unica di crescita sia dal
punto di vista culturale sia dal punto di vista di fede.
SEGUE
PAGINA 10
GIOVANI ZKM NEWS
E una grande emozione trovarsi insieme con ragazzi da tutto il mondo per condividere
magari le stesse esperienze di vita ma nelle realtà diverse. Auguro che siano in tanti i ragazzi che
possano fare questa esperienza almeno una volta nella vita < < < sono sicuro che tanti avete
girato in diversi paesi del mondo per diversi motivi ma vi assicuro che una GMG vissuta bene è una
possibilità unica.
Buon tutto a tutti!
Genc Gjoci
PAGINA 11
GIOVANI ZKM NEWS
Cosa Leggere
Papagalli Verdi di Gino Strada
di Elena Sonnini
PAPPAGALLI VERDI
è la definizione che da di se l' uomo che ha dedicato la sua vita a portare
cure mediche nei paesi soffocati dal terrorismo, Gino Strada, Fondatore
dell'ONG italiana EMERGENCY, associazione nata per fornire soccorso
medico nei paesi di guerra, autore di "Pappagalli verdi", un vero e proprio
memoriale che racconta con cura, i dilanianti scenari delle terre occupate
dalla guerra.
In questo libro si leggono ricordi, i pentimenti, i pensieri di un uomo che
ha visto distruggere, dagli stessi pappagalli verdi del titolo, non solo
innumerevoli strutture
sanitarie, ma soprattutto le
vite, i sogni e le speranze
Elena Sonnini
di tantissimi innocenti,
Studente del seccondo
quei pappagalli emblema
di purezza e innocenza,
anno di Medicina
oggi spietate mine
antiuomo generatrici di
morte .
Sono pagine pregne di
lacrime e polvere che
raccontano a perdifiato
“I ricordi, i
l'orrore della guerra, sono
pagine piene di
pentimenti, i
malinconia e paura che
pensieri che ha
ricordano che ancora
esiste un mondo in cui chi
visto distruggere
si incontra è chi si perde...
di un uomo “
Un diario commuovente,
in grado di mettere
emotivamente alla prova
anche il lettore meno
sensibile all'evidenza di
una realtà oltremodo
insostenibile.
PAGINA 12
GIOVANI ZKM NEWS
La cuoca consiglia
Torta Mimosa
di Xhoaana Sulejmani
Xhoana Sulejmani
Studentessa del 3 anno
di Odontoiatria
La torta mimosa è un dolce molto famoso che viene preparato in occasione della festa della donna, l’ 8 marzo. La versione della torta mimosa che presentiamo è preparata secondo una delle ricette classiche,
diffuse in particolare nel Nord Italia. Il nome della torta mimosa deriva proprio dal fatto che la copertura con cui viene decorata è fatta con
il Pan di Spagna sbriciolato che ricorda appunto il fiore della mimosa,
fiore simbolo della Festa della Donna. Per la torta mimosa è necessario
preparare due Pan di Spagna, uno sarà farcito con la crema pasticcera
arricchita da panna montata, e costituirà la base della torta, mentre
dall’altro Pan di Spagna si ricaveranno dei piccoli cubetti che serviranno a ricoprire la torta per l’effetto “mimosa”. Solitamente la torta mimosa ha forma di una soffice cupola, ma di recente sta diventando comune lasciare la torta con la classica forma a cilindro. In Italia si è iniziato a festeggiare il giorno della Donna nel 1946 e da subito la mimosa ne è diventato il suo simbolo perché fiorisce proprio durante i primi
giorni di marzo
Ingredienti Torta Mimosa per 4 persone:
“La miglior salsa
del mondo è la
fame”
(Miguel
de Cervantes )
Per il Pan di Spagna
6 uova
225 gr di zucchero
170 gr di farina
85 gr di burro
1 fialetta di essenza di vaniglia
zucchero a velo
Per la Crema
½ litro di latte
4 tuorli
150 gr di zucchero
50 gr di farina
1 bustina di vanillina
200 ml di panna
sciroppo d’ananas e ananas sciroppato
Procedimento
Montare le uova con lo zucchero e aggiungere la farina setacciata.
Unire anche burro e vanillina, mescolare bene e versare tutto in una
tortiera con carta forno. Cuocere a 180 gradi per 20-25 minuti, scaldare
il latte in un pentolino. In un altro pentolino mescolare i tuorli sul
fuoco con lo zucchero. Unire farina, vanillina e latte caldo alle uova,
mescolando fino a fare addensare, sempre sul fuoco.Tagliare il pan di
spagna con il filo, poi svuotarlo un po rompendo l'interno. Montare la
panna e unirla alla crema per fare la chantilly. Bagnare la base del pan
di spagna con il succo d'ananas e farcirla con la chantilly e l'ananas a
pezzetti, poi richiudere. Spennellare la torta con altra crema e ricoprire
con le briciole di pan di spagna per creare l'effetto mimosa. Completare con zucchero a velo.
PAGINA 13
GIOVANI ZKM NEWS
Se volete scrivere al giornale
saremo felici di pubblicare
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Scrivete a [email protected]
Appuntamenti
24 Marzo nuove lauree in Medicina e Chirurgia.
25 Marzo nuove lauree in Economia.
27 Marzo nuovo lauree in Odontoiatria.
10 Aprile alle 09.30 presso l’aula Magna si svolgera la
Conferenza "Integrazione alimentare e nutraceutica:
Principi generali e applicazioni specifiche"
PAGINA 14
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