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RIMANETE NEL MIO AMORE - CAMMINARE INSIEME

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RIMANETE NEL MIO AMORE - CAMMINARE INSIEME
CAMMINARE INSIEME
Comunità dei Santi Floriano e Margherita
in Mardimago e Sarzano
www.mardimagoesarzano.weebly.com
- Domenica 10 maggio 2015 -
- RIMANETE NEL MIO AMORE Ѐ esemplare la prima lettura di questa sesta domenica di Pasqua. Pietro sta per
entrare nella casa di Cornelio e …“questi gli andò incontro e gli si gettò ai piedi
per rendergli omaggio, ma Pietro lo alzò dicendo: Alzati io sono un uomo”. Fatto
analogo, narrato dagli Atti degli Apostoli, era capitato a Paolo e Barnaba, creduti
divinità scesa dal cielo, e loro rispondono: “…siamo uomini come voi”. Tutto
questo dice della caratteristica propria del cristianesimo e del come si fa presente
nel mondo. Ѐ il divino che si fa presente attraverso l’umano. Un divino accolto,
riconosciuto ed amato. Mediante il Battesimo è il divino che assume in sé il nostro
umano, lo fa proprio. L’umano allora diventa strumento, luogo della Presenza.
Dice ancora Pietro: “In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di
persona, ma accoglie chi lo teme e chi pratica la giustizia a qualunque nazione
appartenga”. Chi lo teme, colui, cioè, che ama profondamente quella Presenza,
perché indispensabile alla sua vita. Se venisse meno quella, sarebbe nulla ed
inconsistente la vita. Dice uno scrittore cristiano: “Se non ti sentissi più parlare,
Gesù mio, sarei creatura finita”. ...E pratica la giustizia, cioè riconosce la verità.
L’uomo ha bisogno della salvezza. La natura umana è bisognosa di qualcuno che la
realizzi, la compia, dìa a lei quello di cui sente profondamente la necessità. Perché
l’uomo da solo non ha la capacità di restituirle la sua pienezza. Lo dice san
Giovanni nella seconda lettura: “In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi:
Dio ha mandato nel mondo il suo figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per
mezzo di Lui”. Sta qui l’origine della vita vera; all’origine della vita sta un Altro e
questo spiega anche che cos’è la “vita” stessa: se all’origine della vita c’è un atto
d’amore, allora la vita si realizza nell’Amore. Dice infatti Gesù nel Vangelo:
“Come il Padre ha amato me, anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.”
Questo non va confuso con la nostra capacità umana di amare. L’amore di Dio non
va minimamente ridotto alla nostra misura. Quale sia questo Amore lo testimonia
Gesù con tutta la sua vita, nella sua donazione totale all’uomo, nel desiderare e
compiere continuamente il vero bene dell’uomo. Non possiamo non pensare a
Zaccheo, alla Maddalena, alla vedova di Naim, all’adultera… fino al ladrone in
croce… “Dio è amore e chi rimane nell’amore rimane in Dio”, dice san Giovanni.
Gesù ci da solo questo comandamento: “…che vi amiate gli uni gli altri come io ho
amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri
amici”. Un amore smisurato, incondizionato, gratuito. L’amore non si misura, non
si quantifica, si dà e basta. Soprattutto a chi più ne ha bisogno. E questo non lo
decidiamo noi, perché è la modalità con cui Gesù ci viene incontro ogni giorno, in
ogni situazione: “Avevo fame e mi hai dato da mangiare …”. Così siamo costituiti
suoi amici: “Vi ho chiamati amici perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho
fatto conoscere a voi”. Ho dato a voi tutto quello che è il Padre mio: “Amore”.
AGENDA PARROCCHIALE
MARDIMAGO
DOMENICA 10.05.2015
Ore 08.30 defunti Gasparini Giuseppe;
Ore 11.00 defunti Tiribello Alberto e
Pigato Giulio e Ivan;
LUNEDI 11.05.2015
Ore 16.30 Fioretto;
Ore 17.30 Santo Rosario
Ore 18.00 defunti Magro Bruno,
Amelia, Tommaso;
SARZANO
DOMENICA 10.05.2015
Ore 09.30 S. Messa Amministrazione
della Confermazione.
Ore 11.15 Defunti Birolo OttorinoEmma;
LUNEDI 11.05.2015
Ore 18.00 Santo Rosario
Ore 18.30 Santa Messa;
MARTEDI 12.05.2015
Ore 16.30 Fioretto;
Ore 17.30 Santo Rosario
Ore 18.00 defunto fam. Milani
Gerardo;
MARTEDI 12.05.2015
Ore 18.00 Santo Rosario
Ore 18.30 Santa Messa ;
MERCOLEDI 13.05.2015
Ore 16.30 Fioretto;
Ore 17.30 Santo Rosario
Ore 18.00 Santa Messa;
MERCOLEDI 13.05.2015
Ore 18.00 Santo Rosario
Ore 18.30 Santa Messa;
GIOVEDI 14.05.2015
GIOVEDI 14.05.2015
Ore 16.30 Fioretto;
Ore 17.30 Santo Rosario
Ore 18.00 Santa Messa;
VENERDI 15.05.2015
Ore 16.30 Fioretto;
Ore 17.30 Santo Rosario
Ore 18.00 Santa Messa;
SABATO 16.05.2015
Ore 18.00 defunto Quadri Osvaldo;
DOMENICA 17.05.2015
Ore 08.30 defunti fam. Barcariolo
Fantato – Zagato Adelma
Defendente e Maria;
Ore 11.15 defunti Aggio Teresa
Doralice e Giuliano –
Ferrarese Armando e
Giuseppina;
Ore 18.00 Santo Rosario
Ore 18.30 Santa Messa;
VENERDI 15.05.2015
Ore 18.00 Santo Rosario
Ore 18.30 defunto Masiero Angelo;
SABATO 16.05.2015
Ore 11.00 Matrimonio Brazzo Luca
e Migliorini Silvia
Ore 19.00 defunta Bianchi Andreina;
DOMENICA 17.05.2015
Ore 10.00 Defunti Zagato Bianca e
Massimo-Dalla Vecchia
Gino, Rita, Marcella.
AVVISI
FIORETTI DI MAGGIO
Mardimago - ore 16.30: per i ragazzi in Chiesa
Mardimago - ore 17.30: in Chiesa
Mardimago - Sabato 9 maggio - ore 21.00: presso
la famiglia Cosmi Remo e Lideo Marisa
Mardimago - Sabato 16 maggio - ore 21.00:
presso la famiglia Rondanin Luca e Morello Alessandra
Sarzano - ore 18.00: -Cappella della Scuola Materna
Sarzano - ore 19.00: -Via don Aleasi
-Via S. Michele al Carso
-Giardinetti di via Campiello.
Sarzano - lunedì 11 maggio - ore 21.00: presso la famiglia
Tagliacollo Luciano
Mardimago/Sarzano - Domenica 17 maggio –
ore 17.00: presso il Centro Giovanile di Sarzano,
Don Cristiano Arduini, direttore dell’Ufficio
Famiglia della diocesi di Padova, terrà un
incontro dal tema
EDUCAZIONE ALL’AMORE
E AL DONO DI SE’ PER SEMPRE
Mardimago da Venerdi 22 a Domenica 24 maggio: vengono
celebrata le giornate missionarie.
Sarzano - Venerdì 22 - ore 21.00: presso il Centro Giovanile,
incontro con il Missionario don Vincent sul tema “Si può
ancora educare cristianamente i nostri figli?”
Sarzano - Sabato 23 - ore 21.00: presso il Centro Giovanile,
incontro con don Vincent sul tema “Situazione dei Cristiani
in Medio Oriente”.
UDIENZA GENERALE DEL SANTO PADRE
- Mercoledì, 29 aprile 2015 –
Nel nostro cammino di catechesi sulla famiglia tocchiamo oggi direttamente
la bellezza del matrimonio cristiano. Esso non è semplicemente una
cerimonia che si fa in chiesa, coi fiori, l’abito, le foto…. Il matrimonio
cristiano è un sacramento che avviene nella Chiesa, e che anche fa la
Chiesa, dando inizio ad una nuova comunità familiare. E’ quello che
l’apostolo Paolo riassume nella sua celebre espressione: «Questo mistero è
grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa». Ispirato dallo Spirito
Santo, Paolo afferma che l’amore tra i coniugi è immagine dell’amore tra
Cristo e la Chiesa. Una dignità impensabile! Ma in realtà è inscritta nel
disegno creatore di Dio, e con la grazia di Cristo innumerevoli coppie
cristiane, pur con i loro limiti, i loro peccati, l’hanno realizzata! San Paolo,
parlando della nuova vita in Cristo, dice che i cristiani – tutti – sono
chiamati ad amarsi come Cristo li ha amati, cioè «sottomessi gli uni agli
altri», che significa al servizio gli uni degli altri. E qui introduce l’analogia
tra la coppia marito-moglie e quella Cristo-Chiesa. E’ chiaro che si tratta di
un’analogia imperfetta, ma dobbiamo coglierne il senso spirituale che è
altissimo e rivoluzionario, e nello stesso tempo semplice, alla portata di
ogni uomo e donna che si affidano alla grazia di Dio. Il marito – dice Paolo
– deve amare la moglie «come il proprio corpo»; amarla come Cristo «ha
amato la Chiesa e ha dato sé stesso per lei». Ma voi mariti che siete qui
presenti capite questo? Amare la vostra moglie come Cristo ama la Chiesa?
Questi non sono scherzi, ma cose serie! L’effetto di questo radicalismo della
dedizione chiesta all’uomo, per l’amore e la dignità della donna,
sull’esempio di Cristo, dev’essere stato enorme, nella stessa comunità
cristiana. Questo seme della novità evangelica, che ristabilisce l’originaria
reciprocità della dedizione e del rispetto, è maturato lentamente nella
storia, ma alla fine ha prevalso. Il sacramento del matrimonio è un grande
atto di fede e di amore: testimonia il coraggio di credere alla bellezza
dell’atto creatore di Dio e di vivere quell’amore che spinge ad andare
sempre oltre, oltre sé stessi e anche oltre la stessa famiglia. La vocazione
cristiana ad amare senza riserve e senza misura è quanto, con la grazia di
Cristo, sta alla base anche del libero consenso che costituisce il matrimonio.
La Chiesa stessa è pienamente coinvolta nella storia di ogni matrimonio
cristiano: si edifica nelle sue riuscite e patisce nei suoi fallimenti. Ma
dobbiamo interrogarci con serietà: accettiamo fino in fondo, noi stessi,
come credenti e come pastori anche questo legame indissolubile della
storia di Cristo e della Chiesa con la storia del matrimonio e della famiglia
umana?
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