...

parte IV - Laboratorio di Geomatica

by user

on
Category: Documents
9

views

Report

Comments

Transcript

parte IV - Laboratorio di Geomatica
- Ogni centro (punto O da cui passa il
meridiano fondamentale) è in genere un
vertice dell’IGMI
O
- Ogni foglio ha un’estensione di
100 km in direzione Nord-Sud
70 km in direzione Est-Ovest
Centro
- Il territorio italiano è suddiviso in:
origini di grande estensione
100 km
origini di piccola estensione
O
Foglio
70 km
Centro
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
1
In particolare
definite:
sono
state
- 32 origini di grande
estensione (zone in grigio,
quadratini
rossi
per
le
principali; da inizio ‘900)
1
- 818 origini di piccola
estensione (in bianco; dal
1886 a inizio ‘900)
Nelle terre acquisite dopo la
1a Guerra Mondiale vigeva la
carta
Cassini-Soldner
del
Catasto Austriaco con:
- origine Innsbruck per l’Alto
Adige ( )
- origine Krimber per la
Venezia Giulia ( ).
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
2
3
Punti di emanazione
1 - Genova IIM
2 - Roma M.Mario
3 - Castanea delle Furie
2
Nelle provincie di Modena,
Massa-Carrara
e
Reggio
Emilia vigeva poi il sistema
sinusoidale di Sanson Flamsteed con 146 sistemi
locali
La situazione era quindi
molto complessa, con un
gran numero di origini e fogli
e con molti problemi:
- di comparazione e unione
di fogli differenti
di
trasposizione
della
cartografia catastale sulle
altre carte ufficiali (IGM,
carte tecniche regionali e
comunali)
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
3
LA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA DI GAUSS-BOAGA
(G.B.) PER IL CATASTO ITALIANO
Sistema di riferimento geodetico
ellissoide: Hayford o Internazionale
orientamento:
Roma - Monte Mario (1940, “Roma40”)
(come visto a pagg. 9-10)
Rete di inquadramento
La trasformazione delle coordinate geografiche dei vertici
catastali da C.S. (ellissoide di Bessel) a G.B. (ellissoide di
Hayford) non è organica e definitiva.
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
4
Proiezione di Gauss-Boaga
Dal 1946 è stata introdotta anche per il Catasto la
proiezione di Gauss-Boaga utilizzata per la cartografia
ufficiale italiana.
La proiezione di Gauss è una proiezione analitica che si
può considerare derivata da una proiezione cilindrica
trasversa.
È equidistante lungo il meridiano centrale, ma il modulo di
deformazione lineare cresce rapidamente allontanandosi da
esso, divenendo inaccettabile per λ>6°
⇓
La superficie terrestre è suddivisa in fusi (spicchi di
ellissoide), individuati dal rispettivo meridiano centrale e la
carta di Gauss può essere così considerata policilindrica.
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
5
- Assi del sistema di riferimento sulla carta:
asse y = trasformata del meridiano centrale
asse x = trasformata dell’Equatore
- Trasformate dei paralleli: curve quasi paraboliche
- Trasformate dei meridani: curve di inclinazione crescente
con φ e λ
- Carta conforme; in particolare viene conservata
l’ortogonalità tra paralleli e meridiani nel passaggio
dall’ellissoide alla carta
⇓
- Sulla carta: trasformate dei meridani ⊥ trasformate dei
paralleli
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
6
Si ricordano i moduli di deformazione:
mlineare
λ2 cos2 ϕ
≅1+
2
mlineare
x2
≅1+
2N2
mA ,B ≅ 1 +
(in coordinate geografiche)
(in coordinate cartografiche)
x2A + x A xB + x2B
6ρmedioNmedio
e la convergenza del meridiano:
⎡
⎤
λ2
2
cos ϕ ⎥
γ ≅ λ senϕ ⎢1 +
3
⎣
⎦
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
7
Il sistema di rappresentazione di Gauss-Boaga
È l’adattamento al territorio italiano della proiezione di
Gauss.
Le coordinate carta utilizzate sono:
Nord (N)
per le ordinate
misurate in m
origine: Equatore
Est (E)
per le ascisse
misurate in m
origine: meridiano centrale (mc),
con falsa origine
La falsa origine viene introdotta per evitare che i punti a
sinistra del meridiano centrale abbiano coordinata Est
negativa.
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
8
Il territorio italiano è suddiviso in due fusi contigui, ciascuno
di ampiezza λ=6°, così definiti:
Fuso OVEST
meridiano centrale:
meridiani limite:
λ = -3°27’08,40” (da RM M.Mario)
λ = 9° (da Greenwich)
λ = 6°, λ = 12° (da Greenwich)
falsa origine per le coordinate Est: 1500 km
città di riferimento dalla quale passa il meridiano
centrale:
Voghera (PV)
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
9
Fuso EST
meridiano centrale:
meridiani limite:
λ = 2°32’51,60” (da RM M.Mario)
λ = 15° (da Greenwich)
λ = 12°, λ = 18° (da Greenwich)
falsa origine per le coordinate Est: 2520 km
città di riferimento dalla quale passa il meridiano
centrale:
Vasto (CH)
In ogni fuso è stato introdotto un fattore di riduzione del
modulo di deformazione lineare pari a 0,9996, per
contenerlo nell’ambito dell’intero fuso in 1,0004 (4‰).
Questo equivale a considerare il meridiano centrale non in vera
lunghezza ma contratto di 0,9996.
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
10
La definizione dei due fusi, delle false origini e del fattore di
riduzione del modulo di deformazione lineare rappresentano la
specificità del sistema di rappresentazione di Gauss-Boaga
rispetto alla carta di Gauss generica.
λ=12°
Nelle carte catastali, allo scopo di contenere tutte le mappe di
ogni Provincia in un medesimo fuso, la linea virtuale
corrispondente al meridiano di 12° che separa i due fusi è
stata in pratica sostituita dalla successione dei confini
interprovinciali più prossimi a tale meridiano.
confine interprovinciale più
prossimo al meridiano centrale
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
11
Caratteristiche della carta catastale
Denominazione e caratteristiche del foglio di mappa
Le carte catastali vengono denominate mappe.
In ogni Comune le mappe catastali sono suddivise in fogli,
indicati con un numero arabo e aventi dimensioni standard di
70 cm x 100 cm. Il disegno è contenuto in 60 x 90 cm.
Se è necessario rappresentare a una scala maggiore una
porzione di territorio si fa uno sviluppo, che
- se possibile, viene disegnato negli spazi liberi del foglio,
- altrimenti su un foglio separato, denominato allegato.
Il quadro d’unione illustra come il territorio comunale è
ripartito nei vari fogli.
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
12
Unità di misura della superficie
L’unità di misura della superficie in ambito catastale è il
m2
metro quadrato
Tuttavia sono ancora utilizzate le unità di misura di
derivazione agrimensoria e utilizzate nella fase di formazione
del Nuovo Catasto Terreni e nelle prime versioni degli atti
catastali, ossia:
centiara
ca
1 ca = 1/100 a = 1 m2
ara
a
1 a = 100 m2
ettaro
ha
1 ha = 100 a = 10000 m2
Indicazione della superficie negli atti
prima:
56 78 91
ha
oggi:
a
ca
567891 m2
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
13
Scala
- La scala tipica di un foglio di mappa è 1:2000
- Si utilizzano scale più grandi nei seguenti casi:
1:1000
per gli allegati,
per zone fortemente urbanizzate,
per zone con area media delle particelle < 20 are.
1:500
per zone con area media delle particelle < 3 are.
- Si utilizzano scale più piccole nei seguenti casi:
1:4000
per zone montuose a proprietà poco divisa,
per zone dove si presume non possano avvenire
cambiamenti rilevanti del particellamento,
per zone con area media delle particelle > 5 ha.
- La scala del quadro d’unione è 1:25000 (o 1:10000 per
Comuni di piccola estensione).
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
14
Licenza
Questo documento è disponibile sotto la seguente licenza:
Creative Commons , Attribution – Noncommercial - Share Alike , 3.0
Creative Commons , Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo , 3.0
Maggiori informazioni
X Condizioni d’uso
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/deed.it
X Testo completo della licenza
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/legalcode
D.Magni - Cartografia catastale (a.a.
2003/04) - L6 / IV
15
Fly UP