Finale a sorpresa Apro la porta, entro, tu mi guardi e sfoderi uno dei
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Finale a sorpresa Apro la porta, entro, tu mi guardi e sfoderi uno dei
Finale a sorpresa Apro la porta, entro, tu mi guardi e sfoderi uno dei più bei sorrisi, io invece non riesco a guardarti negli occhi, ma giro la testa a destra e a sinistra, mi guardo intorno e sfodero la mia “maschera di tola” come mi dicono gli amici, così uno rimane lì non si capisce cosa penso cosa sto per dire, niente... tu continui a guardarmi e il tuo sorriso all’inizio così radioso piano piano comincia a ridursi d’intensità e si trasforma in preoccupazione, non capisci cosa voglio, e si che che all’età di 53 anni dovrei sapere cosa dire, e invece rimango lì imbalsamato, cominci anche tu a girare la testa a destra e a sinistra, la tua preoccupazione si fa sempre più evidente, non sai cosa fare, la tensione si fa palpabile.. Poi all’improvviso esce finalmente la frase magica che volevo dire fin dall’inizio: “Per favore mi prende quel trenino elettrico che è esposto là in vetrina?” Emozioni nate dai quadri “Paura” ore 7 a.m. del 4 dicembre 2012 Paura, non vedo, non sento, non rispondo fuggo nel buio lasciami, non lasciarmi baciami, non baciarmi tienimi, lasciami andare i miei occhi sono chiusi, con le mani tocco il vuoto non sò dove andare, annaspo, cerco conforto nell’aria poi ritorno e tu sei lì, mi riprendi e tutto ricomincia