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La nonna e i Gesù Bambini

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La nonna e i Gesù Bambini
La nonna e i Gesù Bambini
Il bambinello di cera è posato al centro di un
quadrato di velluto rosso. Ha un vestito pieno di
perline che si apre a cono e la corona sulla
testa. Con fare solenne la nonna ha preso una
scatoletta da un cassetto alto del laboratorio e
l’ha aperta. Contiene alcuni piccoli coralli.
Il piccolo Agostino non cessa di guardare
ammirato quei rametti rossi che sembrano
venire da chissà dove.
La nonna ne prende uno
con la pinzetta, ne intinge
leggermente un lato nella
colla e lo poggia sul
velluto, a destra del Gesù
Bambino. Poi uno a
sinistra. Infine il terzo,
poco sopra la corona.
La lampada che pende
dal soffitto illumina il
tavolo del laboratorio.
Intorno, scaffali pieni di
scatole, pennelli e forbici,
odore di vecchie stoffe,
vinavil e acqua ragia.
Agostino ha seguito
curioso le ultime
operazioni. Si è vestito da arabo con vecchi veli
colorati e per gioco si è spalmato il vinavil sulla
mano e ora si tira via la colla ormai asciutta,
come se si strappasse una seconda pelle.
La nonna si volta per prendere un panno e le
dita di Agostino, furtive, afferrano dalla
scatoletta un pezzo di corallo, che sparisce
sotto i veli. Poi riprende a spellarsi le mani come
se nulla fosse.
«È finito», dice la nonna, lucidando col panno il
viso del bambinello.
«Nonna, ma il corallo è una cosa molto
preziosa?»
«Abbastanza».
«Ma quanto potrebbe valere un pezzettino di
corallo?»
«Non lo so, ma attaccato qui – la nonna indica il
Gesù Bambino – vale tantissimo».
«Nonna, ma questi li vendi?» chiede Agostino
indicando tutti i bambinelli già finiti, appoggiati
agli scaffali, nelle loro teche di vetro e legno
dorato.
«Questi sì, ma gli altri no. Gli altri li regalo».
«Gli altri quali?».
La nonna e il nipotino attraversano il corridoio
ed entrano in salotto. Il mobile di legno antico è
chiuso.
«Qui ci sono le cose più
preziose di questa casa»,
commenta la nonna
aprendo le ante del
mobile.
Si accende una luce
dentro l’armadio. Lo
sguardo di Agostino è
abbagliato di colori. È un
giardino incantato: alberi
e fiori di perline colorate,
mai vista tanta bellezza
chiusa in un armadio.
Uno accanto all’altro, su
cuscini di seta preziosa,
sono poggiati quattro
bellissimi Gesù Bambini:
dormono tutti. Davanti a
loro tanti altri bambinelli,
più piccoli, ciascuno sul suo cuscinetto.
«A chi li regali, nonna?» chiede Agostino, senza
distogliere lo sguardo dall’interno dell’armadio.
«Quelli grandi ai miei figli, gli altri ai nipoti».
Agostino fissa uno dei bambinelli piccoli: è
destinato a lui. «Ma quelli piccoli cresceranno?»
«Cresceranno dentro di voi… Ma resteranno
bambini», conclude la nonna sorridendo,
mentre chiude l’armadio. «Andiamo a preparare
il pranzo?».
«Vai tu. Io poso i veli e arrivo».
Il bambino vestito da arabo rientra nel
laboratorio. Si toglie il copricapo di veli, si
avvicina al tavolo. Tira fuori dalla tasca il
pezzetto di corallo. Lo prende con la pinzetta e
lo intinge nella colla. Trattenendo il respiro lo
poggia sul velluto, proprio ai piedi del
bambinello. Lì vale tantissimo.
© Luigi Vassallo
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