Comments
Description
Transcript
dossier canada - Provincia di Cosenza
PROVINCIA DI COSENZA SETTORE PROGRAMMAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DOSSIER CANADA INDICE 1. Parte generale 1.1 Situazione politico-internazionale del Canada 1.2 I partiti in Canada 3 4 2. Quebec 2.1 Quebec: la posizione geografica 2.2 Quebec: la storia 2.3 Quebec: il sistema politico 2.4 Quebec: l’economia 2.5 Regioni, economia, cultura, società: la forza della diversità 2.6 Montreal: la “métropole” 2.7 Il Quebec e la sua cultura 2.8 Montreal e Quebec in cifre 7 8 9 9 11 12 13 14 3. Ontario 3.1 Ontario: la posizione geografica 3.2 Ontario: la popolazione 3.3 Ontario: la storia 3.4 Ontario: l’economia 3.5 Toronto 3.6 Art Gallery of Ontario di Toronto 3.7 Accordi bilaterali Canada-Italia 15 16 16 17 18 18 19 4. L’economia Parte Prima: Economia canadese, export/import, rapporti Italia/Canada 4.1 L’economia canadese 4.2 I principali settori produttivi 4.3 Il commercio internazionale 4.4 Interscambio commerciale Italia/Canada:imp-exp 4.5 Le regioni economiche Parte Seconda: investimenti e imprese italo-canadesi 4.6 Perché investire in Canada 4.7 Investimenti Italia/Canada 4.8 I Calabresi in Canada 5. Italia/Canada: interscambio culturale 5.1 I canadesi in Italia 5.2 Stampa italiana in Canada 5.3 Stazioni radio-televisive canadesi che effettuano programmi in italiano 5.4 Stazioni radiofoniche multilingue 5.5 Alcune Associazioni italiane in Canada 5.6 Alcune Associazioni dei Calabresi in Canada 20 20 21 22 23 24 24 25 27 28 29 30 31 33 2 1. Canada: parte generale 1.1 Situazione politico-internazionale del Canada Il Canada è uno stato federale e una monarchia costituzionale con un sistema di governo democratico. Il ruolo di capo dello stato spetta al sovrano inglese (attualmente la Regina Elisabetta II), rappresentato in Canada dal Governatore Generale. Questi, in genere, è indicato dal Primo ministro tra le importanti e stimate personalità politiche canadesi e nominato dalla Regina. Simile a quello di Presidente della Repubblica in molte nazioni occidentali, il ruolo del Governatore Generale è soprattutto di rappresentanza. Il Parlamento del Canada ha sede ad Ottawa ed è composto dai 301 membri della Camera dei Deputati (House of Commons - Chambre des communes) eletti dal popolo e dai 105 membri del Senato nominati dal Primo ministro. Le elezioni si svolgono ogni 4 anni. Il capo del Governo è il Primo ministro (in genere il leader del partito uscito vincitore dalle elezioni) cui spetta il compito di designare i membri del Consiglio dei Ministri (circa 25). Il Consiglio elabora le politiche del Governo e risponde alla Camera dei Deputati. Nel Paese sono presenti tre principali formazioni politiche: il Partito Liberale del Canada (centro), il Partito Conservatore del Canada (centro-destra) ed il Nuovo Partito Democratico (centro-sinistra). Il Partito Liberale è la formazione dell’attuale Primo ministro in carica Paul Martin e governa il paese da dieci anni. Il Sistema giuridico del Canada si basa su leggi moderne e antichi principi risalenti al Medio Evo inglese. Insieme costituiscono la cosiddetta Common Law, che regola la vita giuridica di tutte le province tranne il Québec, il quale dispone di un codice civile proprio basato sul diritto romano ed è fortemente influenzato dalla giurisprudenza francese. Da un punto di vista pratico il sistema giudiziario è composto da una varietà di corti federali e provinciali sopra le quali si erge la Corte Suprema del Canada. Il Canada si suddivide in dieci province e tre territori, tutti con il proprio governo e la propria capitale (indicata fra parentesi): Alberta (Edmonton); Columbia Britannica (Victoria); Manitoba (Winnipeg); New Brunswick (Fredericton); Terranova (St. John's); Nuova Scozia (Halifax); Ontario (Toronto); Isola del Principe Edoardo (Charlottetown); Québec (Quebec City); Saskatchewan (Regina); Territori del Nord-Ovest (Yellowknife); Nunavut (Iqaluit) e Territorio dello Yukon (Whitehorse). La federazione canadese è caratterizzata da un forte grado di decentralizzazione. Le province hanno delle competenze esclusive in alcuni campi come ad esempio quello della salute, dell’educazione, dei servizi sociali e degli affari municipali. Esse dispongono di tutti gli strumenti di tassazione diretta che comprendono l’imposta sulla rendita dei privati e delle società e le tasse per la consumazione. Il Canada è paese membro delle Nazioni Unite, del Commonwealth, de La Francophonie, della Nato, del G8 e dell’Apec. 3 1.2 I partiti in Canada Partito Liberale del Canada, liberale Partito Conservatore del Canada, conservatore Blocco Quebechese, separatista francofono Nuovo Partito Democratico, social-democratico Partito Verde del Canada, ecologista Partito degli Ambientalisti Alleanza Animalista del Canada Partito di Azione Canadese Partito della Tradizione Cristiana del Canada Partito Comunista del Canada Partito Nazionale dei Primi Popoli del Canada, minoranza amerindia Partito Libertario del Canada Partito della Marijuana del Canada Partito Marxista-Leninista del Canada Partito dei Progressisti Canadesi Partito del Blocco Occidentale È interessante sottolineare che i cittadini italo-canadesi hanno avuto da sempre un ruolo importante nel sistema politico e partitico del paese e sono stati, infatti, molto presenti in politica un po’ in tutto il territorio: due senatori e 18 deputati al parlamento di Ottawa; 14 deputati al parlamento provinciale dell'Ontario, uno in quello della British Columbia, due in quello del Quebec. Nei consigli comunali si sono verificati poi due casi emblematici: quello di Vaughan che ha visto prevalere cinque consiglieri di origine italiana su sette, tra cui il sindaco (Mike Di Biase) e quello di Ottawa, la capitale, con un sindaco italocanadese Bob Chiarelli. In sostanza sono due i partiti tra i quali si sono divisi le simpatie dei nostri connazionali: l'Ndp (Nuovo Partito Democratico) fino agli anni Settanta e poi il Partito Liberale. Ma già sul finire degli anni Sessanta si faceva spazio tra i nostri connazionali il Partito Liberale, che sarebbe diventato presto "il partito degli italiani". Tabella riassuntiva delle elezioni federali canadesi del 23 gennaio 2006 Camera dei Comuni Partito __________________________ leader di partito Cand seggi idatu 200 Scio 200 variaz. 4 gl. 6 % re voti n. % variaz. % __________ Partito Conservatore del Canada "Conservative Party of Stephen Canada/Parti Conservateur du Harper Canada" 308 99 Partito Liberale del Canada "Liberal Party of Canada/Parti Libéral du Canada" 308 135 133 103 -23,7% 4.477.217 30,2% -6,5% Paul Martin 98 124 +25,3% 5.370.903 36,3% +6,6% 4 Blocco Quebechese "Bloc Québécois" Gilles Duceppe Nuovo Partito Democratico "New Democratic Party/Nouveau Parti Démocratique" Jack Layton indipendenti 75 54 308 19 53 51 -5,6% 1.552.043 10,5% -1,9% 18 29 +52,6% 2.590.808 17,5% +1,8% 90 1 4 1 Jim Harris 308 - - - 665.940 4,5% +0,2% Partito della Tradizione Cristiana del Canada "Christian Ron Gray Heritage Party of Canada" 45 - - - 28.790 0,2% -0,1% Partito Progressista Canadese "Progressive Canadian Party /Parti Progressiste Canadien" Tracy Parsons 25 - - - 14.446 0,1% 0,0% Partito Comunista del Canada (Marxista-Leninista) "Communist Party of Canada (Marxist-Leninist)" Sandra L. Smith 69 - - - 9.289 0,1% 0,0% Partito della Marijuana del Canada "Marijuana Party of Canada" Blair Longley 23 - - - 9.275 0,1% -0,1% Partito di Azione Canadese "Canadian Action Party" Connie Fogal 34 - - - 6.201 0,0% -0,1% Partito Comunista del Canada "Communist Party of Canada" Miguel Figueroa 21 - - - 3.127 0,0% 0,0% Partito Libertario del Canada "Libertarian Party of Canada" Jean-Serge Brisson 10 - - - 3.003 0,0% 0,0% Partito Nazionale dei Primi Popoli del Canada "First Peoples National Party of Canada" Barbara Wardlaw 5 * - - * 1.340 0,0% * Partito del Blocco Occidentale "Western Block Party" Doug Christie 4 * - - * 1,094 0.0% * 1 * - - * 72 0.0% * Partito Verde del Canada "Green Party of Canada/Parti Vert du Canada" Partito degli Ambientalisti Alleanza Animalista del Canada Liz White "Animal Alliance Environment Voters Party of Canada" Vacanti Totale - 82.643 0,5% 2 1634 308 308 308 - 14.845.680 100% Fonte: Elections Canada 5 Risultati per province Nome partito Conservatori CB AB SK MB ON QC NB Seggi: 17 28 12 8 40 10 3 NS 3 PE - TN 3 NU TNO YU Totale - - - 124 Voti: 37,3 65,0 48,9 42,8 35,1 24,6 35,7 29,69 33,4 42,67 29,6 19,8 23,67 36,25 Liberali Bloc Québécois Seggi: 9 - 2 3 54 1 103 Voti: 27,6 15,3 22,4 26,0 39,9 20,7 39,2 37,15 52,5 42,82 39,1 34,9 48,52 30,2 Seggi: Voti: 13 6 6 4 4 1 - 51 51 42,1 10,5 Seggi: 10 3 12 1 2 1 NeoDemocratici Voti: 28,6 11,6 24,0 25,4 19,4 7,5 21,9 29,84 9,6 13,58 17,6 42,1 23,85 indipendenti Seggi: Voti: Totale seggi: 36 28 14 14 106 29 17,5 1 1 0,9 0,1 75 10 11 4 7 1 1 1 308 6 2. QUEBEC 2.1 Québec: la posizione geografica Il Canada si suddivide in dieci province e tre territori, tutti con il proprio governo e la propria capitale. Il Québec è una delle più estese province del territorio canadese, infatti si estende su una superficie di 1.540.680 km2 , più del 15% della superficie totale (oltre cinque volte l’Italia e quaranta volte la Svizzera tanto per avere un’idea), ed è la seconda provincia più popolosa (dopo l'Ontario) del Canada al punto che i suoi 7.568.640 abitanti* rappresentano il 24% della popolazione complessiva del paese; inoltre comprende 183.890 km2 di specchi d'acqua dolce. *fonte: Statistique Canada, gennaio 2005 Il Québec è situato a nord-est del continente americano, si estende dagli Stati Uniti fino ai mari boreali (quasi 2000 km) e dall’Ontario, a ovest, al New Brunswick e alla provincia di TerranovaLabrador a est. In tutta la parte meridionale il Québec è dominato dal corso del fiume San Lorenzo, uno dei maggiori fiumi del pianeta, e vanta un’eccezionale ricchezza di ambienti naturali: una fertile pianura fluviale e vaste distese di foreste, di taiga e di tundra che si spartiscono oltre un milione di laghi e migliaia di fiumi, per un totale di almeno 180.000 kmq di superficie ricoperti d’acqua dolce. Generalmente nel Québec si evidenziano tre tipi di clima: continentale umido, a sud del 50° parallelo, subartico, tra il 50° e il 58° parallelo, artico, oltre il 58°, questa tripartizione corrisponde, rispettivamente, alle aree a prevalenza di foreste, di taiga e di tundra. Il francese rappresenta l'unica lingua ufficiale del Québec che, in tal modo, costituisce il cuore della comunità francofona del Nordamerica. Essendo una varietà geografica del francese, viene chiamato precisamente francese del Quebec, la diffusione e l’importanza di questa lingua fanno del Québec l'unica provincia canadese in cui l'inglese non è lingua ufficiale e una delle due province in cui il francese è, invece, lingua ufficiale (l'altra è il New Brunswick ). Un abitante del Québec è detto "Québécois|Québécoise" in lingua francese o "Quebecer" (o "Quebecker") in lingua inglese. 7 Il tasso di fertilità del Québec è uno dei più bassi in Canada, con una media di 1.2 figli per nucleo familiare. 2.2 Québec: la storia Il nome "Québec", che deriva dal termine Mi'kmaq "Gepèèg" (traducibile con "stretto"), in origine designava il restringimento del fiume San Lorenzo nel luogo dove ora sorge la città di Québec. Prima dell'arrivo dei francesi il Québec era abitato da popolazioni autoctone, 11 delle quali sono riconosciute dall'attuale governo: Inuit, Iroquois (Mohawks), Innus, Cris, Algonquins, Atikamekw, Micmacs, Hurons-Wendat, Abénaquis, Malécites e Naskapis. Il primo europeo ad esplorare la zona fu Jacques Cartier, inviato del re di Francia Francesco I, il quale, navigando lungo le coste atlantiche alla ricerca del famoso passaggio a Nordovest verso i paesi dell'Oriente, penetrò nel 1534 nell'estuario del San Lorenzo e risalì il fiume e prende possesso di un territorio popolato da millenni dai nativi e dagli Inuit. Il "Canada" designava sotto il regno francese la valle del San Lorenzo. Il territorio, molto più grande di quel "Canada" che i francesi andavano esplorando, si chiamò da allora Nuova Francia e comprendeva, fino al Trattato di Utrecht (1713), Acadia, oltre ai territori dell'attuale Canada, anche il centro degli attuali Stati Uniti fino la Louisiana. Altra personalità di spicco nella storia del Quebec fu Samuel de Champlain commerciante di pellicce che approdò sulla sponda settentrionale del fiume San Lorenzo, in un luogo che gli Indiani chiamano Kébec. Egli redasse nel 1603 la prima carta del San Lorenzo e fondò, il 3 luglio 1608, i primi 3 edifici che divennero poi la città di Québec, testa di ponte dell'esplorazione francese del nord America (il cui monopolio fu affidato ai cattolici dal re Luigi XIII nel 1627). Il popolamento della colonia che proseguì con la fondazione di Trois-Rivières nel 1634 e di Montréal nel 1642, grazie a Paul Chomedey de Maisonneuve che fu l’autore invece della fondazione, nel 1642, di una missione d’evangelizzazione chiamata Ville-Marie, destinata a diventare poi, appunto, Montréal alla fine del XVIII secolo. Per oltre un secolo la colonizzazione francese dovette competere con quella inglese, e le popolazioni native si schierarono con gli uni e con gli altri. In realtà il Canada, pur essendo la maggiore colonia francese, nel 1756 non aveva più di 65.000 abitanti, a fronte di circa 600.000 nativi e di più di un milione di coloni inglesi presenti in Nord America. Nel corso della guerra franco-inglese, l’esercito di Wolfe giunge ad assediare la città di Québec; la battaglia delle Plaines d'Abraham del 13 settembre 1759 segna la disfatta delle truppe francesi tanto che nel 1763 la Francia, con il trattato di Parigi che concludeva la guerra del sette anni, cede all’Inghilterra il suo impero nelle Indie e nel Nordamerica, quest’ultima ne prendeva così possesso e la maggior parte degli aristocratici partiti alla conquista del nuovo mondo tornò in Francia. Affinché l'irrequietezza delle 13 colonie americane non contagiasse i nuovi possedimenti, la corona britannica emise nel 1774 il Quebec Act, che definiva il vasto territorio canadese, ma soprattutto restaurava nella colonia canadese i diritti del popolo francese per ottenere la sua lealtà: la lingua, il codice civile, la religione cattolica. Durante la rivoluzione americana Montréal fu conquistata, ma i canadesi rimasero sostanzialmente neutrali, sicché alla fine della guerra, dopo il 1783, il Québec, rimasto provincia inglese, divenne rifugio dei Lealisti, i coloni inglesi che non volevano separarsi dalla Corona britannica. Questi si installarono soprattutto ad ovest, nell'Ontario, lasciando ai francofoni i territori dell'est. 8 Tale assetto fu legalizzato dal Canadian Constitutional Act del 1791, che divideva la provincia del Québec in Alto Canada (anglofono, l'attuale Ontario) e Basso Canada (francofono, l'attuale Québec), in modo da tener conto delle diversità tra le due comunità. Più tardi la rivolta patriottica del Basso Canada (1837-1838) si concluse con una bruciante sconfitta da parte delle truppe inglesi; la stipula del British North America Act, nel 1867, consacra la federazione delle province del Canada. L'Ontario insieme con il Quebec, il New Brunswick e la Nuova Scozia diede vita nel 1867 alla Confederazione Canadese. Il sotto-sviluppo e l'esclusione economica degli Québécois francesi sono rimasti un problema fino al 1960. Durante gli anni 1960-1970, quelli della cosiddetta "Révolution tranquille", una serie di riforme economiche, sociali, educative hanno cambiato varie cose a favore dei francesi. Tra queste riforme vi era anche la nazionalizzazione della produzione elettrica, la creazione di banche e firme nazionali, la legge in favore dello statuto della lingua francese, in particolare il diritto di lavorare in francese con la "Charte de la langue française" (1977). 2.3 Québec: il sistema politico La provincia ha un ordinamento di tipo parlamentare. Capo dell’esecutivo è il leader del partito di maggioranza, presidente del Consiglio dei ministri e guida il partito principale nell'unicamerale Assemblea Nazionale (Assemblée Nationale) da cui è invece nominato il consiglio dei ministri provinciali. Il corpo legislativo, chiamato Assemblea Nazionale, è di tipo monocamerale e i suoi membri sono eletti a suffragio universale. Il sistema politico del Québec comprende tre grandi tipi di istituzioni : politiche, giudiziarie e amministrative. Le istituzioni politiche fanno riferimento all’Assemblea nazionale e al Consiglio esecutivo, le istituzioni municipali, l’organizzazione amministrativa delle municipalità locali, le municipalità regionali di comté (MRC), l’Amministrazione regionale Kativik, la Commissione municipale del Québec. Queste istituzioni rappresentano i luoghi di decisione e di potere del Québec. Le istituzioni giudiziarie comprendono i tribunali amministrativi, giudiziari e specializzati. Questi includono numerosi organismi abilitati a giudicare diversi tipi di cause. Queste istituzioni sono incaricate di vegliare sull’applicazione del potere legislativo sull’insieme del territorio quebecchese. Le istituzioni amministrative raggruppano i ministeri e gli organismi governativi, il sistema della salute, dell’educazione e della sicurezza pubblica. Queste istituzioni costituiscono la struttura base dell’organizzazione del governo del Québec. I partiti principali del Québec includono, oltre al Parti Libéral du Québec, di centro-destra, presente anche a livello federale, gli indipendentisti Parti Québécois (centro-sinistra), gli indipendentisti e progressivi Parti Québec Solidaire (sinistra), e gli autonomisti dell’Action Démocratique du Québec (destra). A livello federale, gli attivisti indipendentisti propongono inoltre il Bloc Québécois, avente in particolare forti legami col Parti Québécois. 2.4 Québec: l’economia Caratteristica principale della vita economica della Provincia è lo stretto rapporto con la grande arteria fluviale del San Lorenzo e con le immense risorse della regione. Infatti, non a caso il Québec rientra tra le quattro regioni economicamente più sviluppate del Canada dal punto di vista territoriale insieme all’Ontario, all'Alberta e alla British Columbia. 9 Il Québec insieme all’Ontario, inoltre, rappresenta il polo in cui si concentra prevalentemente l'industria manifatturiera a differenza dell'economia delle province atlantiche, delle praterie e delle province del Pacifico che dipende soprattutto dalle risorse naturali. Fino agli inizi del XX secolo l’economia del Québec si basava sull’agricoltura e sull’industria forestale, solo in seguito, l’accelerazione del processo d’urbanizzazione e la crescita del settore manifatturiero hanno stimolato la popolazione a spostarsi dalle campagne alle città. Il Québec produrre circa il 20% del PIL nazionale, la sua economia nello specifico è basata sui servizi (finanza, sanità, commercio, ecc.) e sull'industria (cartiere, metalli, ecc.) con una importante specializzazione nell'industria aeronautica e nei trasporti, nelle biotecnologie (Centro Technopole di Laval) e nell'information technology. Nel Québec (che produce 1/3 di tutti i manufatti del Canada) grande importanza hanno anche le industrie del legno, della carta e dei generi alimentari (e appunto quelle tessili). L'abbondanza di energia elettrica e la ricchezza del sottosuolo (oro, rame, zinco, argento, ferro e soprattutto asbeto) hanno invece permesso in Québec la creazione di diverse industrie chimiche, metallurgiche, siderurgiche e meccaniche (ad Arvida, presso il fiume Saguenay, esiste la più grande fabbrica di alluminio del mondo). La produzione dell’alluminio è particolarmente vivace a Montréal e dintorni. Nel campo dell’agricoltura emergono in particolare la produzione di maiale e di vitello, ma anche l'industria di latte con una grande varietà di formaggi; a questi si aggiunge la grandissima importanza che assume lo sciroppo d'acero, di cui la provincia è da sola il principale produttore mondiale; infine rilevante è anche il settore energetico, specialmente nella parte settentrionale. L’economia del Quebec è considerata un’economia dinamica. Il Québec possiede un prodotto interno grezzo (PIB) di più di 265 miliardi di dollari canadesi di cui il 70 % proviene dal settore dei servizi. Questo PIB equivale a circa 205 miliardi di dollari americani o circa 165 miliardi di euro. La sua posizione geografica rappresenta un grosso vantaggio per l’economia del paese data la prossimità di grandi centri che sono New York, Boston, Philadelphie, Pittsburgh, Washington, Détroit, Toronto. L'economia del Québec si classifica al 41° posto nel mondo e al 21° posto per rapporto/rendita rispetto ai paesi dell’Organizzazione della Cooperazione e dello Sviluppo Economico (OCDE). Per quanto riguarda il PIB per persona, esso può essere comparato a quello della Germania e dell’Italia e sorpassa persino quello della Spagna. La forza dell’economia del Québec in generale si presenta nei seguenti settori: scienza e tecnologia; importazioni ed esportazioni; turismo; trasporti; risorse naturali e settori d’eccellenza. 10 2.5 Regioni, economia, cultura, società: la forza della diversità Il Québec è diviso in 17 regioni amministrative: Bas-Saint-Laurent (01), Saguenay-LacSaint-Jean (02), Capitale-Nationale (03), Mauricie (04), Estrie (05), Montréal (06), Outaouais (07), Abitibi-Témiscamingue (08), Côte-Nord (09), Nord-du-Québec (10), Gaspésie-Iles-de-la-Madeleine (11), Chaudière-Appalaches (12), Laval (13), Lanaudière (14), Laurentides (15), Montérégie (16), Centre-du-Québec (17). Ogni regione possiede forze economiche distinte e, di conseguenza, per ciascuna si può realizzare uno profilo economico che, articolato per sezioni, può fornire i dati sulla demografia, sul mercato del lavoro, sugli investimenti privati e pubblici, le statistiche manifatturiere, le rendite personali, le esportazioni e l’economia del sapere. Queste divisioni territoriali fungono da cornice alle attività economiche, sociali e culturali dei differenti ministeri e organismi governativi. Le regioni amministrative si differenziano l’una dall’altra particolarmente sul piano della geografia e delle risorse naturali, sul piano dello spazio abitabile e sfruttabile economicamente e sul quale le industrie si poggiano. Qualche regione possiede un’economia basata sugli elementi suoi propri, come lo sfruttamento del mare, della foresta e della terra, o recentemente come le nuove tecnologie. Questa grande varietà d’attività economiche contribuisce allo slancio del Québec. Sul piano sociale, tutte le regioni amministrative del Québec garantiscono dei servizi essenziali provvedendo al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Sul piano culturale, tutte le regioni contribuiscono alla nascita di artisti di fama, soprattutto nei settori delle arti della scena e dello spettacolo, delle arti visive e delle arti letterarie. Questi artisti contribuiscono a loro volta all’arricchimento culturale delle regioni dove essi vivono. 11 Il turismo rappresenta una delle più grandi risorse economiche del Québec; la suddivisione del territorio in diverse regioni contribuisce a spiegare la ricchezza dell’offerta turistica presente. Infatti, il Québec vanta ventuno regioni turistiche, ciascuna delle quali, in funzione della propria morfologia, storia e cultura, rappresenta una diversa sfaccettatura del paese. 2.6 Montréal: la métropole La città di Montréal (3.607.200 abitanti) si trova sull'Isola di Montréal alla confluenza dei fiumi San Lorenzo e Outaouais dove fu fondata nel 1642 dai Francesi, ed include anche altre 74 isole, molte delle quali disabitate. Pur non essendo capitale del Québec Montréal ha un’importanza fondamentale. E' la maggiore città canadese e il più importante centro economico della nazione. Il suo porto, ad esempio, il primo del mondo per il commercio dei cereali, è il principale del paese e, dopo New York, del continente nordamericano. Montréal accentra più di un decimo della popolazione del Canada e i suoi abitanti sono per circa 2/3 di origine francese, per popolazione Montréal è la seconda città canadese ed è la più popolosa e importante della provincia francofona del Quebec; è anche detta "la Métropole". Montréal è la terza città francofona del mondo per popolazione, dopo Parigi e Kinshasa, in Congo. La principale caratteristica della metropoli è la varietà culturale e linguistica caratterizzata in primo luogo da una minoranza particolarmente forte di anglofoni, poi da numerose comunità di espressione diverse dall'inglese e dal francese; da notare una forte minoranza italiana di oltre 220.000 abitanti nell'intera area metropolitana. Negli anni '70 del XX secolo Montréal è stata superata da Toronto in termini di popolazione, Montréal anche per gli importanti investimenti statunitensi che vi erano rivolti, in effetti Montréal è sempre stato più che altro un porto 12 commerciale rivolto agli scambi con l'Europa, ma non solo, è anche un importante polo industriale e sociale non solo a livello nordamericano ma anche internazionale. Montréal concentra un’importante attività di ricerca nel settore farmaceutico, della neurologia, delle telecomunicazioni, dei video giochi, della produzione cinematografica, della produzione musicale e teatrale ecc., non a caso è sempre il centro culturalmente più attivo del Québec oltre che la sede delle grandi compagnie del Québec (Hydro-Québec, Bombardier, Banque Nationale, Quebecor, ecc.). È anche sede dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO) e dell'Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA). Inoltre è un notevole polo di ricerca e polo universitario, dove hanno sede la McGill University, la Concordia University, la Université du Québec à Montréal e la Université de Montréal. Gli aeroporti cittadini sono due, di cui il più conosciuto è il Pierre Elliot Trudeau nella vicina municipalità di Dorval. Il centro della città è modernissimo ed estesi sono i sobborghi residenziali e industriali, in più è particolarmente famosa per la cosiddetta città sotterranea una rete di gallerie commerciali situate nel sottosuolo del centro direzionale. Nel 2006 Montréal è stata dichiarata "Capitale mondiale del Libro" e (ha ospitato) ospiterà la prima edizione degli "OutGames". La città, inoltre, ospita annualmente numerose manifestazioni culturali, tra cui il Festival del Jazz, il festival "Francofolies", il festival omosessuale "Divers/cité". Nel 1967 la città ha organizzato un'importante esposizione universale e ha ospitato le Olimpiadi estive nel 1976. Montréal offre tutto ciò che si può chiedere a una grande città, pur rimanendo una metropoli multiculturale del tutto unica nel suo genere: al tipico accento dei suoi abitanti di lingua francese si mescolano quelli di oltre 80 comunità etniche diverse e l'atmosfera che pervade la città, europea e americana al tempo stesso, non manca di affascinare il visitatore. 2.7 Il Québec e la sua cultura Tra il Québec e il Canada anglofono esistono delle differenze che non riguardano solo la lingua. L'influenza francese in Québec è particolarmente riconoscibile nell'architettura, nella musica, nelle usanze alimentari e nella religione, condividendo culturalmente così poco, non è difficile capire quanto risultino inevitabilmente problematici i rapporti tra il Québec francofono e il Canada anglofono. Infatti, in Québec ci si rende conto che tali differenze e le conseguenti diverse esigenze non sono compresi né presi in considerazione dal resto del paese. Ed è per queste ragioni che la maggioranza degli abitanti del Québec favorisce la formazione di un rapporto basato sulla sovranità e su forme associate con il resto della nazione, ma non solo, il Québec infatti è spesso anche descritto come maggior punto di incontro tra la cultura europea e quella americana, in quanto pur essendo profondamente radicato in terra americana e al contempo fiero del proprio retaggio francese è il frutto del felice connubio tra Vecchio e Nuovo Mondo, mantenendo sempre stretti contatti con la cultura del vecchio continente, in particolare quella francese. Importante è inoltre l’iscrizione della città vecchia di Québec nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco, questo è il riconoscimento degli sforzi di valorizzazione di uno dei più notevoli siti storici della provincia oltre che un ulteriore incoraggiamento a salvaguardare un patrimonio 13 architettonico che, da oltre tre secoli, è testimonianza della vita quotidiana dei quebecchesi in America. La doppia eredità religiosa, cattolica e protestante, è onnipresente e trova espressione naturalmente nell’arte e nell’architettura sacra, anche se nel corso degli anni numerose altre confessioni sono venute a completare il panorama religioso. Per vicende storiche e cultura, dunque, il Québec si è forgiato una personalità tutta propria, improntata alla semplicità che è naturalmente presente nel carattere dei quebecchesi. Essi, infatti, danno grande importanza ai piaceri della tavola e adorano divertirsi, come testimoniano le tante celebrazioni che hanno luogo in tutta la provincia. La maggioranza dei circa sette milioni di quebecchesi vive oggi lungo il fiume San Lorenzo. Quasi 70.000 nativi appartenenti a dieci nazioni e 9000 Inuit popolano una cinquantina di villaggi sparsi su tutto il territorio. Crogiuolo di tradizioni artistiche europee e nordamericane, il Québec manifesta un’energia creatrice e una vivacità culturale straripanti. I tanti e variegati festival in programmazione ogni anno sottolineano la qualità della produzione quebecchese e gli stretti legami tra gli artisti locali e la comunità internazionale. Il Québec è definito come una società pluralista. Il concetto attuale di società pluralista viene dall’accrescimento degli scambi tra i paesi. Anche l'immigrazione contribuisce a questo scambio; dal 1970 infatti l’immigrazione si è fortemente diversificata in Québec e il contatto con i nuovi cittadini ha arricchito la società del Québec, sia sul piano culturale, sociale ed economico che sui piani scientifici e tecnologici. Il pluralismo quebecchese si iscrive nella linea di un Enunciato di politica che favorisce un approccio di relazioni civiche. 2.8 Montréal e Québec in cifre Québec Montréal Stato: Canada Provincia: Quebec (provincia) Latitudine: 45° 28' N Longitudine: 73° 45' W Altitudine: 31 m s.l.m. Superficie: 498 km² Popolazione: - Totale - Densità (2001) 1.812.723 ab. 3767.5 ab./km² Nome ufficiale: Québec Stato: Canada Lingua ufficiale: Francese Capoluogo: Québec (città) Superficie: 1.542.056 km² Popolazione: - Totale - Densità 7.568.460 ab. 4,90 ab./km² Fuso orario: UTC -5 ISO 3166-2: CA-QC (2005) 14 3. ONTARIO 3.1 Ontario: la posizione geografica L'Ontario è una provincia del Canada centrale, sui Grandi Laghi. Il suo capoluogo è Toronto. In Ontario si trova anche la capitale federale canadese Ottawa. È popolato da circa 12 milioni di persone (Ontarians), che ne fanno di gran lunga la provincia più popolosa del Canada. L'Ontario confina ad Est con il Quebec, ad Ovest con il Manitoba, ed a Sud con gli stati americani del Minnesota, Michigan, Ohio, Pennsylvania e New York. La maggior parte della frontiera americana, in particolare, si trova a ridosso dei quattro laghi limitrofi, il Lago Superiore, il Lago Huron, il Lago Erie e il Lago Ontario, che dà il nome alla provincia. Ontario Immagine: Nome ufficiale: Stato: Lingua ufficiale: Capoluogo: Superficie: Popolazione: - Totale - Densità Fuso orario: ISO 3166-2: Ontario Canada Inglese Toronto 1.076.395 km² (2005) 12.449.502 ab. 12,94 ab./km² UTC -5 & -6 CA-ON La parola Ontario deriva dall'irochese "Kanadario" che significa "acqua viva" e mai nessun nome è risultato più appropriato: infatti, l'Ontario non solo è delimitato al Sud dai Grandi Laghi e al Nord dalla Baia di Hudson, ma un sesto della sua superficie (177.390 km2) è occupata da corsi d'acqua e laghi. Tre regioni geologiche formano l'Ontario: i Grandi Laghi e le pianure del fiume San Lorenzo, lo Scudo canadese e le pianure della Baia di Hudson. Queste ultime formano una stretta striscia di terra lungo la Baia di Hudson e la Baia di James, con paludi e poca vegetazione. Lo Scudo, vasto altopiano sassoso, occupa il resto del nord dell'Ontario, dalla Baia di Hudson al Lago Superiore e la parte sud della provincia. Benché la terra sia arida e non adatta all'agricoltura di grande superficie, questa provincia possiede abbondanti risorse minerarie, forestali e idro-elettriche. Lo Scudo e le pianure della Baia di Hudson ricoprono il 90% dei 1.068.580 km2 della provincia, abitati solamente dal 10% della popolazione totale. In origine le città dell'Ontario settentrionale sono sorte con la nascita della ferrovia mentre oggi il trasporto dei prodotti minerari e forestali è diviso fra ferrovia e autostrade. In queste regioni le temperature sono di norma rigide: a Winisk, la temperatura media giornaliera di luglio varia fra 12 e 15c e scende a -25c a gennaio. Il periodo glaciale ha lasciato nell'Ontario segni molto visibili: i cinque Grandi Laghi, fra cui il Lago Superiore, che costituisce la più grande distesa di acqua dolce al mondo. Nella regione meridionale dei Grandi Laghi e delle pianure del San Lorenzo si trova la maggior parte della popolazione, delle industrie, delle attività commerciali e delle terre agricole. Le pianure comprendono il triangolo formato da Windsor, Thousand Islands e la valle del San Lorenzo. 15 Il clima relativamente temperato, è più rigido ad est dei Grandi Laghi mentre a sud, la temperatura media è di 22C in estate e quindi il clima temperato e la fertilità delle terre ne fanno una ricca zona agro-industriale. Questa zona, relativamente poco estesa in confronto al resto del paese, possiede la metà delle migliori terre coltivabili del Canada. La più grande città del Canada (4,5 milioni di abitanti) è Toronto, principale produttrice di manufatti che ospita un gran numero di società canadesi mentre la bilingue e multiculturale Ottawa, capitale del Canada, si trova alla confluenza dei fiumi Gatineau, Rideau e Outaouais. La maggiore metropoli, nonché capitale provinciale, è Toronto, che si trova nell'estremità occidentale del lago Ontario. La capitale federale, Ottawa, è invece all'estremo est della provincia, sull'omonimo fiume che divide l'Ontario dal Quebec in quella zona. Altre città rilevanti sono: - Hamilton Kingston Kitchener London Mississauga Niagara Falls St. Catharines Sarnia Sault Ste. Marie Sudbury Thunder Bay Waterloo Windsor La città di Niagara Falls, che prende il nome dalle omonime cascate che in tale città hanno sede, si trova in particolare lungo confine con lo stato americano di New York, vicino Buffalo. L'Ontario è diviso in tre zone principali: la prima, l'Ontario centro-occidentale, una regione ricca di minerali ma sostanzialmente priva di laghi e fiumi; la seconda, a Nord-Est, lungo la Baia di Hudson; ed infine la terza, a Sud-Est, dei Grandi Laghi e del fiume Saint-Laurent, di gran lunga la più popolosa, ove circa il 90% degli abitanti dell'Ontario vivono, che è la più climaticamente temperata. 3.2 Ontario: la popolazione A partire dal 1779 si sono susseguite delle ondate di immigranti inglesi, scozzesi e irlandesi che risalendo il fiume San Lorenzo popolarono il paese. Oggi l'immigrazione occupa un posto molto importante nell'Ontario: vi si trovano abitanti di origine italiana, tedesca, cinese, olandese, portoghese, indiana, polacca e di origine caraibica. Il 60% di tutti gli immigranti si stabilisce in Ontario e, in questa provincia, si parlano più di 100 lingue e dialetti. A Toronto, indicata dall'O.N.U. come una delle città più multi-culturali del mondo, metà dei residenti sono nati all'estero. Nel 1996, l'Ontario aveva più di 141.000 residenti aborigeni di origine metis o inuit. L'Ontario è la provincia più popolata del Canada, con più di 11 milioni di abitanti. Se l'inglese è la sola lingua ufficiale dell'Ontario, i francofoni hanno comunque un ruolo essenziale nella vita culturale della provincia, di cui costituiscono la minoranza linguistica. Il governo provinciale offre servizi in francese nelle zone dove vivono i francofoni. 16 3.3 Ontario: la storia I primi occupanti dell'Ontario arrivarono 10.000 anni fa, durante l'ultima era glaciale. Gli esploratori europei incontrarono i loro discendenti, Irochesi e Algonchini, nel XVII secolo. Nel 1610, dopo aver navigato nella vasta baia che prende il suo nome, Henry Hudson fu il primo europeo a raggiungere le rive dell'attuale Ontario; poi, nel 1613, Samuel de Champlain e Étienne Brulé stabilirono i primi contatti con le popolazioni autoctone del sud della provincia. Nel 1774, i britannici regnavano sull'Ontario meridionale, che allora faceva parte della colonia britannica del Québec. L'Atto costituzionale del 1791 separò il Québec in due e l'Ontario venne ribattezzato Alto Canada. Il grande afflusso di rifugiati lealisti, dopo la rivoluzione americana, aveva reso tale separazione necessaria. Nel 1840 l'Atto di Unione riunì di nuovo l'Alto e il Basso Canada, questa volta sotto il nome di Canada. Le due regioni, Canada-Est e Canada-Ovest, parteciparono al dibattito del 1864 sulla confederazione e, al momento della creazione del Dominio del Canada nel 1867, divennero due provincie distinte: l'Ontario e il Québec. 3.4 Ontario: l’economia L'economia dell'Ontario poggia principalmente sull'industria, in particolare automobili, ferro, acciaio, nonché sull'alta tecnologia, soprattutto ad Ottawa e Waterloo. È estremamente rilevante anche l'apporto economico dei settori idroelettrico e minerario. L'Ontario è la provincia più produttiva del Canada e genera circa il 40% del PIL di tutto il paese. Fra i suoi atout concorrenziali citiamo le risorse naturali, una moderna rete di mezzi di trasporto, una manodopera abbondante e professionale, un'energia elettrica affidabile e relativamente poco costosa e la prossimità ai mercati americani: in una sola giornata di autostrada i prodotti dell'Ontario possono raggiungere ben 120 milioni di consumatori americani. La produzione automobilistica costituisce per l'Ontario la principale industria manifatturiera e la prima fonte di esportazioni ed impiega 140.000 persone. Le automobili, i pezzi di ricambio e gli accessori rappresentano il 37% del totale delle esportazioni canadesi. L'industria mineraria ha sempre svolto un ruolo essenziale nello sviluppo economico della provincia. L'estrazione dell'oro, del nickel, del rame, dell'uranio e dello zinco rappresenta un reddito di molti miliardi di dollari. Molte città dell'Ontario hanno almeno un'industria legata alle risorse forestali la cui industria rappresenta il 5.8% delle esportazione totali dell'Ontario. Il governo provinciale, proprietario dell'87% delle foreste, rilascia i "diritti di taglio" alle aziende produttrici. Anche l'attività finanziaria è fonte di prosperità. Toronto è il quarto mercato finanziario del mondo e la sua Borsa occupa il secondo posto nell'America del nord per il numero di transazioni che vi si effettuano e il terzo posto per il loro valore. L'industria turistica svolge un ruolo importante. Nel 1997, i turisti hanno speso nell'Ontario più di 14,1 miliardi di dollari, che si traducono, per la provincia, in un reddito totale di 2.1 miliardi di dollari e più di 400.000 occupazioni in questo settore. 17 3.5 TORONTO Toronto Toronto è la città capitale della provincia dell'Ontario, nonché la città più popolosa del Canada coi suoi 2.518.772 abitanti (5.203.686 nell'area metropolitana). Toronto è dislocata nella regione cosiddetta dei Grandi Laghi, nella quale vivono circa un quarto dei canadesi. Stato: Provincia: Latitudine: Longitudine: Altitudine: Superficie: Popolazione: Toronto è situata sul Lago Ontario, e, come il resto - Totale del Canada, è caratterizzata da inverni molto rigidi - Densità e brevi estati, ma spesso particolarmente calde. La principale attrazione turistica di Toronto è senza ombra di dubbio la Canadian National Tower o CN Tower, ossia il più alto edificio mondiale, coi suoi 553 metri circa. Conosciuta come il motore economico del Canada, Toronto è probabilmente, assieme a Montreal, la città più conosciuta nel mondo del paese nordamericano. Può inoltre vantare il fatto di essere una delle città più multiculturali nel mondo, con circa il 36% degli abitanti di origine non europea. Canada Ontario 43° 41' N 79° 38' W 76 m s.l.m. 641 km² (2004) 2.518.772 ab. 3939.4 ab./km² A Toronto ha sede la più grande università canadese, la University of Toronto, oltre anche la Ryerson University e la York University, e numerose tra le maggiori industrie e attività economiche del Canada, che fanno di tale città il maggiore polo economico del paese della foglia d'acero. La città di Toronto è servita da due aeroporti, di cui uno internazionale, il Pearson International Airport, che è probabilmente il maggiore hub aeroportuale di tutto il Canada. Vi sono inoltre diversi aeroporti, tra cui anche quello internazionale di Hamilton, dislocati nella zona metropolitana circostante Toronto stessa. 3.6 Art Gallery of Ontario di Toronto L'Art Gallery of Ontario è un museo di arte antica, moderna e contemporanea con sede in Dundas Street West 317, a Toronto, nell'Ontario in Canada. La galleria espone opere di: Jean Arp, Edgar Degas, Max Ernst, Fernand Léger, Henri Matisse, Joan Miró, René Magritte, Claude Monet, Pablo Picasso, Camille Pissarro, Jackson Pollock, Alfred Sisley, Paul Klee, Andy Warhol, ecc. La storia Questa galleria venne fondata nel 1900, con la denominazione di Art Museum of Toronto. Nel 1911 vene collocata all'interno di "The Grange", edificio in stile georgiano, lasciato in eredità da Hariette Dixon Bulton Smith. Con l'ampliarsi della collezione le sale del "The Grange" non bastarono più e quindi nella metà degli anni sessanta iniziò il progetto di un nuovo edificio da costruire di fianco al precedente. Venne 18 completato nel 1974 su progetto dell'architetto John Parkin. In seguito l'edificio fu ristrutturato ed ampliato. La collezione di arte canadese è veramente completa: spicca su tutto il vasto nucleo di opere di Tom Thomson e del Group of Seven. Di grande rilievo anche le sculture dell'inglese Henri Moore che ha realizzato a Toronto svariati progetti di monumenti in spazi pubblici. Nel 1974 decise di donare alla città molte sue opere, che andarono a costituire un'entità a parte nell'ambito della Galleria: lo Henri Moore Sculture Centre, che comprende ben 136 sculture di diverse dimensioni e materiali. 3.7 Accordi Bilaterali Canada-Italia • Trattato di estradizione tra Italia e Canada – 2005 • Accordo in materia di sicurezza sociale tra l’Italia e il Canada • Convenzione tra l’Italia e il Canada per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali • Programma di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra l’Italia e il Canada • Accordo di coproduzione cinematografica tra l’Italia e il Canada. 19 Economia-Parte prima 4. Economia canadese, export/import, rapporti Italia /Canada 4.1 L' Economia Canadese Con una popolazione di 32 milioni di abitanti (dati StatisticsCanada gennaio 2006), un Prodotto Interno Lordo (PIL) di oltre mille miliardi di dollari (terzo quadrimestre 2005) ed un aumento dello 0.1% del PIL nel solo mese di marzo 2006 rispetto al mese di febbraio 2006, il Canada è una delle maggiori economie del mondo. Membro del G-8, il Canada ha un invidiabile tenore di vita, un'eccellente infrastruttura, una manodopera altamente qualificata ed istruita e la reputazione di nazione di successo nel commercio internazionale. Il Canada è una della maggiori economie del mondo basate sul sistema della libera impresa. Storicamente, l'economia canadese è stata principalmente sostenuta dalle risorse naturali quali prodotti agricoli, minerali, petrolio, gas, prodotti forestali e della pesca. Gli investimenti stranieri diretti (FDI) sono stati il fattore che ha inciso maggiormente sull'economia canadese. Nei primi anni, gli investimenti europei hanno fornito molto del capitale necessario alla costruzione di ferrovie, strade, canali e servizi, l’economia ha conosciuto grande crescita nello specifico grazie al supporto dei consumi crescenti e dello sviluppo positivo della congiuntura economica statunitense. Ciò ha anche reso possibile la stabilizzazione della disoccupazione, intorno al 7%, e dell’indice di globalizzazione A.T. Kearney, al 7° posto nel 2003 come nel 2002. Un lieve peggioramento si è avuto a livello dell’inflazione, aumentata del 2,9%, e dell’indice di competitività internazionale Imd (relativo ai paesi con più di 20 milioni di abitanti), sceso dal 2° posto del 2002 al 3° del 2003. Anche l'industria mineraria, del petrolio e del gas si sono sviluppate soprattutto grazie agli investimenti americani, come pure l'industria secondaria manifatturiera, settore in cui il Canada si situa fra le prime dieci nazioni del mondo. Una rapida crescita è stata registrata,inoltre, nel campo dell'alta tecnologia e delle industrie di servizi, fra cui, famose nel mondo, quelle delle telecomunicazioni, dei trasporti, dell'ingegneria e della costruzione. In Canada ci sono imprese che vanno dalle corporazioni multinazionali alle piccole e medie aziende, 5.500 delle quali sono in mano a investitori stranieri di 70 diversi paesi del mondo. 4.2 I principali settori produttivi Nel Canada uno dei settori industriali più importanti è quello della produzione energetica che ricorre tanto alle fonti tradizionali (petrolio, gas naturale, energia idroelettrica, carbone ed uranio) quanto a fonti innovative più recenti e rilevanti (carburanti alternativi ad alto rendimento, energie rinnovabili). Inoltre, accanto alla produzione si collocano la trasformazione, il trasporto, la distribuzione e la raffinazione, tutte queste attività includono naturalmente infrastrutture di raffinazione del petrolio, di trasporto (oleodotti e gasdotti) e di produzione termica di energia elettrica da vari tipi di combustibile fossile. 20 Anche l'industria mineraria contribuisce in modo notevole all'economia canadese: 3,7% del PIL, più di 380.000 persone impiegate, 80% della produzione esportata (circa il 13% delle esportazioni totali). Il Canada è, infatti, ricchissimo di risorse minerarie con importanti giacimenti di carbone e di petrolio ed è anche grande produttore di uranio, di radio e di quasi tutti i minerali (lo zolfo e i sali potassici ad esempio vengono prodotti in grandi quantità). L’agricoltura è uno dei settori di punta (nel complesso il settore "agro-alimentare" rappresenta circa il 9% del Pil) tanto da posizionarsi al terzo posto come fonte d'occupazione in Canada. L’alto livello di meccanizzazione rende molto produttiva l’agricoltura; questa si basa soprattutto sulla coltivazione di frumento, avena, segale, mais e orzo. Diffuse anche le coltivazioni di patate. Nelle province atlantiche prevalgono le colture di lino, soia, colza, barbabietola da zucchero e tabacco. Le tecniche di allevamento, le tecnologie di fertilizzazione e dell'alimentazione, le attrezzature e tecniche di gestione contribuiscono, inoltre, a ottenere buoni raccolti e bestiame di alta qualità. Il Canada è produttore di cellulosa, pasta di legno, carta, carta da giornale, legname, e mobili (soprattutto a Kitchener, Montréal e Toronto), la fiorente industria del legno è impegnata nello sfruttamento sostenibile del patrimonio forestale. Negli ultimi decenni l'industria manifatturiera ha accresciuto la sua importanza soprattutto grazie alla grande quantità di esportazioni verso il vicino mercato statunitense. L'industria manifatturiera canadese è concentrata soprattutto nell'Ontario e nel Québec. L’industria automobilistica conta numerosi impianti, così come gli importanti centri di costruzioni ferroviarie e cantieri navali. Le province godono di primati diversi nei vari settori di produzione, infatti l’economia delle province atlantiche dipende soprattutto dalle risorse naturali principalmente risorse ittiche, forestali e minerarie; l’economia delle praterie dipende dall'agricoltura e dal petrolio, mentre la Columbia Britannica si distingue per le risorse forestali e minerarie, oltre che per il turismo. Nelle regioni di Alberta, Columbia Britannica, Nuova Scozia, Nuovo Brunswick, Ontario, Québec e Saskatchewan sono in funzione invece numerose raffinerie di petrolio, mentre l’industria tessile è localizzata principalmente nelle province del Québec e dell’Ontario. A Drummondville, Edmonton e Cornwall sono localizzati impianti per la produzione di fibre tessili artificiali; nella valle del San Lorenzo e nell’Ontario, invece, ci sono impianti per la produzione di fibre sintetiche. 4.3 Il Commercio Internazionale Il Canada ha importanti relazioni commerciali e di investimenti con tutte le maggiori economie del mondo, in modo particolare con l'Unione Europea ed i paesi asiatici del Pacifico. Grazie all'efficiente e solida infrastruttura (strade e ferrovie) dei trasporti costruita per distribuire merci e servizi in tutto il vasto mercato nord-americano, aziende con sede in Canada possono servire mercati globali. Data la posizione geografica situata tra l'Europa e l'Asia e grazie agli eccellenti collegamenti marittimi ed aerei, il Canada rappresenta una buona scelta per le aziende di tutto il mondo. 21 4.4 Interscambio commerciale Italia/Canada: imp/exp La bilancia commerciale del Canada è in forte attivo. Il paese è uno dei leader del commercio mondiale e contribuisce da solo al 4,2% delle esportazioni globali. E’ il maggiore esportatore mondiale di legnami da costruzione, pasta di legno, carta e pesce. Di contro, le importazioni riguardano principalmente mezzi di trasporto e loro parti, macchinari industriali, petrolio, prodotti chimici, generi alimentari, computer, equipaggiamenti per le telecomunicazioni, e beni di consumo durevoli. In costante aumento sono gli scambi commerciali con Cina, Giappone, Messico e Corea del Sud. Il Canada, che nel 2005 ha registrato una crescita del Pil del 2,6%, può contare su eccellenti infrastrutture e su una manodopera altamente qualificata. Nell'ultimo trimestre del 2005 l'economia è stata rallentata dall'apprezzamento della valuta domestica. Principali indicatori economici ( mld US$) 2003 2004 2005 Export 271,844 316,416 359,578 Import 239,810 273,557 313,303 Saldo Commerciale 32,034 42,859 46,275 PIL 866.9 980.4 1008.83 Crescita reale 5.17% 6.55% 2.90% Fonte: Statistics Canada Il Canada e l'Italia intrattengono anche solide relazioni commerciali che, nel 2001 ad esempio, si sono tradotte in un interscambio pari a oltre 5,6 miliardi di dollari canadesi (3,4 miliardi di Euro). Le importazioni di beni di origine italiana in Canada continuano a crescere: dopo l'aumento del 6,52% registrato nel 2004, il 2005 ha fatto registrare un incremento pari al 7,55%. Durante l'ultimo anno le maggiori province importatrici dall'Italia sono state in particolare: • l'Ontario (1,800 milioni di dollari U.S. nel 2004) • il Québec (1,323 milioni di dollari U.S.) Il totale delle esportazioni di merci in tutti i paesi era nel 2003 di 380 miliardi di dollari canadesi. Anche le esportazioni canadesi verso l'Italia aumentano, segno della crescente interazione tra i due paesi. L'incremento delle importazioni italiane ha contribuito a mantenere sostanzialmente inalterato rispetto al 2004 il saldo negativo per il Canada. L'Italia malgrado l'euro forte riesce a mantenere ed incrementare il proprio export in un contesto molto competitivo in cui la Cina continua ad erodere quote di mercato in alcune categorie di beni di consumo. In questi ultimi anni, la composizione delle esportazioni italiane in Canada ha subito alcune trasformazioni. In passato infatti la componente di beni di consumo durevoli e non durevoli rappresentava la maggior parte dell'export verso il Canada. Nel comparto dei beni di consumo, nel 2004 i settori che hanno fatto registrare andamenti negativi sono stati il calzaturiero (-7,8%), il cuoio e pelli (-25,7%), l'abbigliamento da uomo (-3,9%), i tessuti (-8,3%). Da segnalare invece l'incremento delle importazioni nel settore della gioielleria (+10,9%), abbigliamento e accessori donna (+19,7%), cosmetici (+27,7%), mobili (+26,8%) e materiali da costruzione(+5,7%). Nel comparto agroalimentare in costante crescita sono il settore dell'olio d'oliva (+7,9%) e dei vini (+2,2%). 22 L'Unione Europea, per rimuovere le barriere di accesso al mercato canadese, ha firmato il 18 settembre 2003 un importante Accordo sul Commercio di Vini e Alcolici. Tabella riassuntiva degli andamenti negativi e positivi dell'export verso il Canada nei diversi comparti nell'anno 2004 Beni di consumo: andamenti negativi Settore Calzature Cuoio e pelli Abbigliamento uomo Tessuti Andamenti negativi - 7,8 % - 25,7 % - 3,9 % - 8,3 % Beni di consumo: andamenti positivi Settore Gioielleria Abbigliamento e accessori donna Cosmetici Mobili Andamenti positivi + 10,9 % + 19,7 % + 27,7 % + 26,8 % Materiale da costruzione Comparto agro-alimentare: andamenti positivi Settore/Prodotti Olio di oliva Vini + 5,7 % Andamenti positivi + 7,9 % + 2,2 % 4.5 Le regioni economiche Tra le regioni economicamente più sviluppate si possono sottolineare in particolare modo: il Quebec che produce circa il 20% del PIL nazionale e vanta una specializzazione nell'industria aeronautica e nei trasporti, nelle biotecnologie (Centro Technopole di Laval), e nell'information tecnology, e l'Ontario che produce il 40% del PIL nazionale e presenta una forte concentrazione di aziende manifatturiere specializzate nel settore automobilistico, della componentistica, elettronico e aerospaziale, minerario, nonché un settore terziario estremamente avanzato. Il Canada offre, inoltre, un ambiente estremamente favorevole alla Ricerca e allo Sviluppo concedendo particolari sgravi fiscali che superano di molto quelli dei maggiori paesi industrializzati. 23 Economia - Parte seconda Investimenti e Imprese italo-canadesi 4.6 Perché investire in Canada Il Canada offre interessanti opportunità di investimento, accesso ad una situazione imprenditoriale stabile, manodopera qualificata e tecnologia all'avanguardia. In un periodo di deregolamentazione mondiale in cui la maggior parte dei mercati finanziari nazionali sono diventati più aperti al capitale straniero, grossi consorzi di fondi internazionali sono stati attratti dalle condizioni del mercato finanziario canadese perché “nell'attuale mercato globale, le società sono alla continua ricerca dei luoghi migliori, con i costi più competitivi in cui stabilirsi ed investire" come ha dichiarato il Ministro del commercio internazionale Emerson. Secondo uno studio KPMG del 2004 investire in impianti di R&D in Canada costa, al netto delle imposte, il 30% in meno rispetto agli Stati Uniti, questo studio dimostra ancora una volta che il Canada offre le condizioni ideali per investire e fare impresa; inoltre il rapporto "2006 Competitive Alternatives" confronta i costi di business dei Paesi del G7/G8, di Singapore e dei Paesi Bassi. Il Canada è al secondo posto nella graduatoria dopo Singapore, paese di recente industrializzazione. L'analisi prende in considerazione vari fattori di costo, come lavoro, trasporto, energia, costi di impianto ed imposizione fiscale. I risultati dell'edizione 2006 mostrano che il Canada ha un vantaggio complessivo in termini di costo del 5,5 % rispetto agli Stati Uniti. Nel confronto tra le città, la graduatoria vede le città canadesi in posizione migliore rispetto a molte delle loro controparti internazionali, soprattutto quelle a sud del confine. Per esempio, tra le grandi aree metropolitane del G7, Montreal si assicura il primato con un vantaggio in termini di costo che va dai 2 ai 18 punti percentuali rispetto alle città statunitensi. Lo studio rivela inoltre che le metropoli più grandi come Toronto e Vancouver offrono vantaggi significativi in termini di costo rispetto alle controparti statunitensi. Sherbrooke, in Quebec, si riconferma in prima posizione nella graduatoria delle città medio-piccole esaminate nel rapporto del 2006. Lo studio identifica inoltre il Canada come il paese, tra gli stati del G7, con i costi più bassi in 12 dei 17 settori industriali esaminati, tra cui quello aerospaziale, chimico, elettronico, farmaceutico, dei dispositivi medici, strumenti di precisione, telecomunicazioni, bioteconologie, progettazione di software, Web e Multimedia, centri di servizi aziendali/call centre. Inoltre sempre secondo il ministro Emerson "in Canada, i competitivi costi d'impresa si integrano ad uno dei più alti standard di vita nel mondo, ad una competente forza lavoro, ad abbondanti risorse naturali e alla sua posizione strategica come porta d'ingresso al mercato nordamericano". 4.7 Gli investimenti Italia/Canada I maggiori investimenti diretti in Canada provengono dagli Stati Uniti (64%), dalla Francia (9%), dal Regno Unito (7,5%), dal Giappone e dalla Germania. Gli investimenti italiani diretti in Canada nel 2005 sono stati di CAN$ 982 (milioni di dollari canadesi). L'investimento diretto totale in Canada è salito da circa 277 milioni nel 1994 a 976 milioni nel 2004. Malgrado questo incremento gli investimenti diretti non rispecchiano l'intensità delle relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi Itali/Canada (l'Italia è infatti il 17° investitore estero in Canada). Attualmente gli investimenti diretti esteri italiani in Canada si attestano intorno agli 880 milioni di dollari canadesi (circa 550 milioni di Euro). Inoltre circa 120 aziende italiane hanno sedi o rappresentanze in Canada rispetto a circa più di 50 aziende canadesi presenti oggi in Italia. 24 Per quanto riguarda gli investimenti italiani, nel 2004 si è registrata l'apertura da parte della Sorin di Milano di un impianto per la progettazione e la produzione di valvole biomediche a Burnaby (Vancouver). La Ferrero di Alba ha avviato uno studio di fattibilità sulla possibilità di aprire uno stabilimento produttivo a Bramton (Toronto). La Geox ha aperto nel settembre 2004 due punti vendita a Toronto e Montreal. Questi sono alcuni esempi, nel complesso circa 275 aziende canadesi sono filiali controllate o partecipate da imprese italiane. Le principali aziende italiane presenti in Canada con impianti di produzione sono l'Italcementi, la New Holland e la Meridien Technologies (entrambe gruppo FIAT), la Mapei, la Peg Perego, la Pirelli, la Riello, la Tonoli, la Vibac, la Luxottica-Lenscrafter e la Henry Birks hanno estese reti distributive. Il Québec e l'Ontario sono le Province che maggiormente attraggono gli investimenti esteri, soprattutto nei settori dell'alta tecnologia - ICT, biotecnologie, farmaceutico, elettronico, aeronautico e servizi finanziari. L'investimento in Québec, ad esempio, è sinonimo di grandi vantaggi, produttività e competitività in primis, per tutta una serie di ragioni: - perché é un luogo strategico tra l’Europa e le Americhe; - perché é un mercato di 110 milioni di consumatori nel raggio di 1000 km; - perché vanta una manodopera di lavoro eccezionale, disponibile, qualificata e stabile, a prezzo competitivo; - perché vanta dei costi di sfruttamento tra i più bassi nell'America del Nord; - perché gode di programmi d'aiuto adatti ai bisogni delle imprese. La provincia di Montréal in Québec presenta importanti dati di investimento. Secondo la tabella seguente nel 2006 in quest'ultima l'investimento totale ammonta circa a 11,9 miliardi di dollari sui circa 50,728 miliardi di dollari d'investimento totale in Québec. Investimenti per grandi settori d'attività, 2006 Montréal Non résidentiel Primario Secondario Québec In M$ In % del totale In M$ In % del totale 9 359 78,9 34 043 67,1 9 0,1 1 745 3,4 1 522 12,8 5 515 10,9 Terziario 1 828 66,0 26 783 52,8 Résidentiel 2 497 21,1 16 685 32,9 11 856 100,0 50 728 100,0 Totale Fonte : Istituto della statistica del Québec; Ministero dello Sviluppo Economico, dell'Innovazione e dell'Esportazione. 4.8 I Calabresi in Canada Il Canada ospita il 6% del totale degli italiani emigrati, di questi il 68% è originario delle regioni meridionali, il 18% delle regioni settentrionali ed il 14% di quelle centrali. La Calabria è la regione più rappresentata. La “fertilità” del territorio canadese per gli investimenti ha da sempre attratto la maggior parte degli investitori e quelli calabresi in particolar modo. A tal proposito è stata svolta di recente una ricerca al fine di identificare le aziende canadesi fondate, di proprietà o dirette da italiani di origine; dalla ricerca risulta che l’imprenditore canadese di origine italiana tipo è configurabile in “una persona che, proveniente dalla Calabria e giunta in Canada nel 1956, ha fondato l’azienda nel 1075, ha incentrato la sua produzione su tutto ciò che riguarda la casa, ha 62 dipendenti e un turn-over annuo di 9.3 milioni di dollari canadesi”. 25 I calabresi di origine, infatti, sono risultati i più numerosi imprenditori (289, ossia il 14%) dei 2.460 italiani fondatori e/o proprietari e/o dirigenti di aziende localizzate nelle aree di Toronto e Montréal. Con le loro imprese gli italiani di origine censiti danno lavoro a oltre 152.000 persone e sviluppano un giro d’affari di 22.5 miliardi di dollari. Tra i nomi degli imprenditori calabresi in Canada censiti vi sono: Sam Lettieri (Celico-Cosenza, industriale nel settore dei formaggi), Joseph Doria (PetrizziCatanzaro, presidente della Lincoln, società canadese leader nel settore delle elettrosaldature), Tony Falbo (leader dei prodotti per la sicurezza), Franco Mirabelli (Lamezia Terme, stilista), Guido Doria (San Vito sullo Ionio, mobiliere), Domenic De Giorgio (Catanzaro, imprenditore nel settore dell'edilizia). 26 5. Italia/Canada:interscambio culturale 5.1 I canadesi in Italia Turismo in direzione dell’Italia: le tendenze e le potenzialità del Canada Paese e dei canadesi verso mete turistiche italiane. Il Canada occupa l’ottavo posto al mondo per la quantità della spesa per turismo internazionale con oltre 12 milioni di dollari americani. I turisti canadesi in Italia sono per il 60% ontariani, il 19% quebecchesi. Nel 2003, sono stati circa 360mila ed hanno speso 270,4 milioni di Euro. Le mete italiane di maggiore interesse sono sempre quelle classiche (33%), ovvero: Roma, Firenze, Venezia e Napoli. (Luciano Bullo, direttore ufficio ENIT Canada). 27 5.2 Stampa italiana in Canada CORRIERE CANADESE 890 Caledonia Road TORONTO ON M6B 3Y1 Tel (001-416) 785.4300 Fax (001-416) 785.4329 http://www.corriere.com/ Il “Corriere Canadese”, unico quotidiano in lingua italiana edito in Canada, è stato fondato nel 1954 da Dan Iannuzzi. Dal 1995 è affiancato da““Tandem”, che ne è l’edizione del week-end in lingua inglese. Il “Corriere”si rivolge alla numerosissima comunità italiana (circa due milioni su quasi 30 milioni di canadesi), in particolare a coloro che parlano e leggono l’italiano. “Tandem” si rivolge soprattutto ai loro figli, canadesi ormai a tutti gli effetti perchè nati in Canada, la cui lingua è l’inglese; di conseguenza il suo target è rappresentato da lettori anglofoni. Obiettivo del “Corriere” è il mantenimento della lingua e della cultura italiane; obiettivo di “Tandem” è la veicolazione di tutto ciò che è italiano attraverso la lingua inglese. Il “Corriere Canadese” è diffuso soprattutto nell’Ontario, in particolare a Toronto (dove risiedono circa 600mila italiani) e a Montreal (Quebec), dove ha aperto una redazione (sono presenti circa 300mila italiani). E’ allo studio la nazionalizzazione del giornale con presenza costante in tutte le città dove più numerosi sono gli italiani (Ottawa, Calgary, Edmonton, Penisola del Niagara, Windsor, Vancouver). (da “Qui Italia”) LA GAZZETTA 909 Howard Ave. WINDSOR ON N9A 1S3 Tel (001-519) 253.8883 Fax (001-519) 253.3280 VITA ITALIANA P.O. Box 1098 WESTON ON M9L 2R8 Tel (001-416) 656.2050 Fax (001-416) 780.0208 IL CITTADINO CANADESE 5960 Jean Talon Est Suite 209 MONTREAL PQ H1S 1M2 Tel (001-514) 253.2332 Fax (001-514) 253.6574 www.cittadinocanadese.com/ INSIEME 4358, rue Charleroi MONTREAL PQ H1H 1T3 Tel(001-514) 328.2062 Fax (001-514) 328.6562 LO SPECCHIO #100, 166 Woodbridge Ave. WOODBRIDGE ON L4L 2S7 Tel (001-905) 856.2823 Fax (001-905) 856.2825 www.lospecchio.com/ L'ORA DI OTTAWA 203 Louisa St. OTTAWA ON K1R 6Y9 Tel (001-613) 232.5689 Fax (001-613) 563.2573 CORRIERE ITALIANO 6900 St.Denis MONTREAL PQ H2S 2S2 Tel (001-514) 279.4536 Fax (001-514) 279.3900 LA VOCE 5127 Jean Talon Est St-Leonard MONTREAL PQ H1F 1K8 Tel (001-514) 374.6555 Fax (001-514) 374.1545 28 IL RINCONTRO 6675 Winderton Ave. MONTREAL PQ H3S 2L8 Tel (001-514) 739.4213 Fax (001-514) 344.8238 IL MARCO POLO #302, 3680 Hastings St. E. VANCOUVER BC V5K 2A9 Tel (001-604) 294-8707 Fax (001-604) 291-1707 http://www.marcopoloworldnews.com/ IL NUOVO MONDO 8270-137 Ave. EDMONTON AB T5E 1X4 Tel (001-403) 472.6397 Fax (001-403) 478.5493 IL GIORNALE ITALIANO DEL MANITOBA 520 Corydon Ave. WINNIPEG MB R3L OP1 Tel (001-204) 477.1221 Fax (001-204) 453.8244 CIAO MAGAZINE 1081, Bas de l'Assomption Nord L'ASSOMPTION PQ J0Q 1G0 Tel (001-514) 589.7195 Fax (001-514) 589.4485 ALBERTA ITALIAN TIMES 504 Alder Ave. SHERWOOD PARK AB T8A 1S9 Tel (001-403) 472.6397 Fax (001-403) 478.5493 ITALIAN LINK #205, 10342-107 St. EDMONTON AB T5J 1K2 Tel (001-403) 472.6397 Fax (001-403) 478.5493 LIBRERIA ITALIANA 6972, Boul. St-Laurent Montreal PQ Tel. (001-514) 277.2955 Fax (001-514) 277.1450 http://www.libreriaitaliana.ca/ e-mail: [email protected] 5.3 Stazioni radio-televisive canadesi che effettuano programmi in italiano STAZIONI TELEVISIVE MULTILINGUE CFMT-TV CH47 545 Lakeshore Blvd. West Toronto, ON Canada M5V lA3 tel.(001-416) 260.3578 fax (001-416) 260.3621 TELELATINO TELEVISION NETWORK 5125 Steels Ave. W. North York ON Canada M9L lR5 tel.(001-416) 744-8200 fax (001-416) 744-0966 CHIN-TV 622 College St. Toronto ON Canada M6G lB6 tel. (001-416) 531-9991 fax (001-416) 531-5274 CITY-TV (CHUM Ltd) 299 Queen St.W. Toronto ON Canada M5V 2Z6 tel. (001-416) 591-5757 ORA ITALIANA Greater Winnipeg Cablevision Ltd 930 Nairn Av. Winnipeg MB Canada R2L 0X8 PANORAMA ITALIANO 25 Leadale Pl. Hamilton ON tel. (001-416) 744.8200 fax (001-416) 744.0966 29 tel. (001-204) 667.4610 fax (001-204) 667.4665 TELEITALIA 6020 Jean-Talon Est., #30 St.Léonard PQ Canada H1S 3B1 tel. (001-514) 255.1045 tel. (001-514) 255.2410 TELEITALIA 377 Boundary Vancouver BC Canada 5K 4S1 tel. (001-604) 299.0866 fax (001-604) 299.9661 TELESERA-INCONTRI CFMT International 545 Lakeshore Blvd.W. Toronto ON Canada M5V 1A3 tel. (001-416) 260.0047 fax (001-416) 260.3635 5.4 Stazioni radiofoniche multilingue CFMB-AM (CFMB Ltd.) 35, rue York Montreal PQ Canada H3Z 2Z5 tel. (001-514) 483-2362 fax (001-514) 483-1362 http://www.cfmb.ca/ CIAO RADIO 530 am (CKMW Radio) 50 Kennedy Rd. S. Brampton ON Canada L6W 3R7 tel. (001-905) 798-4888 fax (001-905) 453-4788 RADIO CHIN-FESTIVAL ITALIANO CHIN-AM (Radio 1540 Ltd.) 622 College St. Toronto ON Canada M6G lB6 tel. (001-416) 531-9991 fax (001-416) 531-5274 BUONGIORNO ALL'ITALIANA CKER-AM (CKER Radio Ltd.) 6005-103 Street Edmonton, AB Canada T6H 2H3 tel. (001-403) 438-1480 fax (001-403) 437-5129 RADIO MARCO POLO 302-3680 East Hastings Vancouver, BC tel. (001-604) 294-8707 fax (001-604) 291-1707 Email: [email protected] 30 5.5 Alcune Associazioni italiane in Canada NATIONAL CONGRESS OF ITALIANCANADIANS Ms. Josephine Palumbo President P.O. Box 8144 Post Office Terminal OTTAWA, ON K1G 3H6 Tel: (613) 727-2760 NATIONAL CONGRESS OF ITALIAN CANADIANS - TORONTO DISTRICT 756 Ossington Ave. TORONTO, ON M6G 3T9 Tel: (416) 531-9964 Fax: (416) 531-9966 FEDERATION OF ITALIAN-CANADIAN SENIOR CLUBS Columbus Centre #305, 901 Lawrence Avenue west TORONTO ON M6A 1C3 tel (001-416) 787.4340 fax (001-416) 787.3745 Prof. Alberto Di Giovanni Direttore CENTRO SCUOLA E CULTURA 901 Lawrence Ave. West TORONTO ON M6A 1C3 tel (001-416) 789.4970 fax (001-416) 789.4246 Arch. Renzo Pillon Presidente COLUMBUS CENTRE #305, 901 Lawrence Avenue west TORONTO ON M6A 1C3 tel (001-416) 787.4340 fax (001-416) 787.3745 Mr. Emanuele Triassi Presidente CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA 550, rue Sherbrooke Ouest Bureau 680 MONTRÉAL PQ H3A 1B9 tel (001-514) 844.4249 fax (001-514) 844.4875 Dr. Giuseppe Turi Presidente SOCIETA' DANTE ALIGHIERI DI MONTREAL suite 524, 3355 Chemin Queen Mary MONTRÉAL PQ H3V 1A5 tel (001-514) 345.0718 fax (001-514) 345.0860 ORDER OF SONS OF ITALY IN CANADA 505 Jean Talon St. East MONTRÉAL PQ H2R 1T6 tel (001-514) 271.2281 CANADIAN ITALIAN BUSINESS & PROFESSIONAL ASSOCIATION Mr. Robert De Toni, President P.O. Box 1095 Postal station B 59 Sparks Street Ottawa, ON K1P 5R1 Tel: (613) 834-5288 Fax: (613) 563-8496 ASSOCIAZIONE ITALO CANADESE PROFESSIONISTI E IMPRENDITORI DI TORONTO 901 Lawrence Avenue W., Suite 305 TORONTO ON M6A 1C3 tel (001-416) 782.4445 fax (001-416) 782.5500 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA 550, rue Sherbrooke Ouest Bureau 680 MONTRÉAL PQ H3A 1B9 tel (001-514) 844.4249 fax (001-514) 844.4875 SOCIETA' DANTE ALIGHIERI DI MONTREAL suite 524, 3355 Chemin Queen Mary MONTRÉAL PQ H3V 1A5 tel (001-514) 345.0718 fax (001-514) 345.0860 31 ORDER OF SONS OF ITALY IN CANADA 505 Jean Talon St. East MONTRÉAL PQ H2R 1T6 tel (001-514) 271.2281 CANADIAN ITALIAN BUSINESS & PROFESSIONAL ASSOCIATION OF BRITISH COLUMBIA 3075 Slocan Street VANCOUVER BC V5M 3E4 tel (001-604) 430.3337 fax (001-604) 430.3331 CANADIAN ITALIAN BUSINESS & PROFESSIONAL ASSOCIATION INC. #830, 6020 Jean Talon St. East ST-LÉONARD, PQ H1S 3B1 tel (001-514) 254.4929 fax (001-514) 254-4920 CANADIAN ITALIAN BUSINESS AND PROFESSIONAL ASSOCIATION OF TORONTO #212, 901 Lawrence Avenue W. TORONTO ON M6A 1C3 tel (001-416) 782.4445 fax (001-416) 789.3951 CALGARY ITALIAN CLUB 416 1st Avenue NE CALGARY AB T2E 0B4 tel (001-403) 264.4133 fax (001-403) 264.0626 TEAM ITALIA L'associazione delle aziende e dei dirigenti italiani in Canada Presidente: Paolo Maccario Segretario generale: Giuseppe Mancini 78 Warren Road unit # 108 Toronto, ON, Canada M4V 2R2 tel: (001-416) 960 37 92 fax: (001-416) 946 1974 email: [email protected] / [email protected] http://www.team-italia.ca/ 32 5.6 Alcune Associazioni dei calabresi in Canada Associazione Ardoresi di Montreal 638 Lesage - Laval - Quebec H7E 2Y5 Presidente: Monteleone Bruno Associazione Cicalese di Montréal 1380 Lapierre - La Salle, Québec H8N 2S7 Presidente: Angelo Mancuso (Mirabello) Associazione Famiglie Calabresi 66562 Boul. Monk - Montreal, Quebec H4E 3J1 Presidente: Mandarino Settimio Associazione Famiglie San Donatesi Inc. 8752, Rue St. Urbani - Montreal – Quebec H2N 1S4 Presidente: Gigliotti Rosa Associazione Parentese del Québec 8725 Louis Lumiere - RDP Montreal - Quebec H1E 6R5 Presidente: Garofalo Giuseppe Associazione Religiosa di Maria Santissima delle Grazie di Torre di Ruggero. 7615 Jean Chevalier - La Salle, Quebec H8N 2K8 Presidente: Iozzo Antonio Associazione Roglianesi dell'Ontario 200 Pine Grove Road - Woodbrige, Ontario L4L 2H6 Presidente: Raffaele Arcangelo Clausi Calabresi nel Mondo 11535 Valade - Montreal Nord - Quebec H1G 3S5 Presidente: Mirarchi Saverio Canadian Calabrese Cultural Fondation 901 Lawrence Ave - West Suite 307 A - Toronto - Ontario M6A 1C3 Presidente: Sisca Mimmo Club Aprigliano 130 Industry St. Unit 6 - North York - Ontario M6M 5G3 Presidente: Elena Le Pera Comitato Consultivo delle Associazioni Calabresi 1St Avenue R.P.O. (7 eleven) - P.O.Box 56034 - Vancover (BC) - Canada V5L 5E2 Presidente: Federico Fuoco Comitato San Francesco di Paola 6155 Marivaux - St – Léonard, Québec H1P 3H7 Presidente: Attilio Miriello Comitato San Vito Martire 293 Hillmount Avenue - Toronto - Ontario M6B 1Y5 Presidente: Bellofiore Saverio Federazione Calabro Canadesi est Canada 8370 Boul. Lacordaire - Montreal - Quebec H4E 2A9 Presidente: Pino Falvo Lametini di Toronto Social Club 207 Edgeley Blvd. Unit 20 - Concord, Ontario L4K 4B5 Presidente: Tony Folino Sidernese Cultural Centre 260 Regina Road, Units 8 and 9 - Vaughan, Ontario L4L 8N2 Presidente: Michele Antonio Caccamo 33