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La difesa di Citarella «Solo in questo modo potevo lavorare»

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La difesa di Citarella «Solo in questo modo potevo lavorare»
LA CITTÀ MARTEDÌ 14 GENNAIO 2014
21
Nocera
■ e-mail: [email protected]
»
CALCIO MALATO FONDI NERI ALLA NOCERINA
«Senza questo sistema non
avrei potuto lavorare»: così
l’imprenditore Giovanni Citarella ha sostanzialmente ammesso gli addebiti dell’inchiesta “Nuceria” nel corso dell’interrogatorio di garanzia. L’ex
presidente della Nocerina Calcio ha replicato quanto detto
nelle memorie difensive presentate nel corso della fase preliminare dell’indagine, ripetendo le sue ragioni e sostenendo la sua difesa durante le
oltre cinque ore dell’interrogatorio di garanzia, davanti al gip
Alfonso Scermino e al pm Roberto Lenza nel carcere di Sala
Consilina. Citarella si è assunto le sue responsabilità, cosa
già fatta prima della misura
cautelare, in una serie di deposizioni alla procura, spiegando
di non avere altre strade che
costituire una rete di prestanome per proseguire nella sua attività imprenditoriale, attiva
nel settore del calcestruzzo,
dei servizi e dello sport.
L’interdittiva antimafia, divenuta definitiva negli anni
scorsi, non gli lasciava scelta,
così da renderlo di fatto un
fuorilegge, esattamente come
sostenuto dalla procura e dal
gip in alcuni durissimi passaggi dell’ordinanza cautelare.
«Ho intestato le società a prestanome per poter portare
avanti le imprese». Il fratello
Christian, sentito subito dopo,
dalle 16 alle 19, ha attribuito a
Giovanni le decisioni importanti e il ruolo di dominus, rievocando la grande dedizione
al lavoro del padre, Gino Citarella, storico imprenditore nocerino ucciso in un agguato di
camorra nel 1990. I due fratelli, assistiti dagli avvocati Adriano Bellacosa e Michele Galiano, sono entrambi ristretti al
carcere di Sala Consilina. Con
loro è finito in carcere anche il
factotum finanziario Alfonso
Faiella, quarantunenne nocerino già interrogato venerdì
mattina dal gip, difeso dall’avvocato Gregorio Sorrento, anche lui definitosi un esecutore
delle strategie decise dal patron Giovanni Citarella. I tre indagati finiti in carcere rispondono delle accuse di associazione a delinquere finalizzata
alle fatturazioni false, ai trasferimenti illeciti di capitale e ai
pagamenti in nero ai calciatori
nell’ambito della gestione della società sportiva Nocerina
ARRESTO
Pistola modificata
Preso Marrazzo
I carabinieri, ieri mattina in via
Fucilari, hanno tratto in arresto
un paganese, Giuseppe Marrazzo,
30 anni. L’uomo è stato notato da
una pattuglia in atteggiamento
sospetto e questo ha determinato
il controllo da parte dei
componenti della pattuglia. Il
trentenne è stato perquisito e
addosso gli è stata trovata una
pistola modificata, di natura
artigianale, calibro 9x21. Ora gli
investigatori stanno cercando di
capire se l’arma sia stata
utilizzata in azioni criminali.
Intanto Marrazzo dovrebbe
comparire già oggi davanti al
magistrato nocerino per l’udienza
di convalida.
la vertenza
Gli addetti
dell’Ipervigile
andranno
in mobilità
radiomobile dei carabinieri di
Nocera Inferiore. Furono decisivi i riferimenti forniti da alcuni testimoni, in particolare
una donna che aveva notato
movimenti sospetti. La macchina dei carabinieri arrivò a
sirene spiegate nei pressi
dell’uscita
autostradale
dell’A30 di San Giorgio per acciuffare i due rapinatori, con le
manette scattate per entrambi
a pochi minuti di differenza.
I pregiudicati Giorgio e Barba conclusero la fuga separatamente, uno a bordo del camion l’altro in auto.
Lo sblocco della procedura di
mobilità per le guardie giurate
delle Ipervigile, dopo il mancato accordo sindacale tra le parti: venerdì, a quanto assicurato
dalla funzionaria dalla regione
Campania contattato, ci sarà il
decisivo incontro all’Ormel,
l’ufficio regionale del lavoro.
È stato il primo risultato concreto messo a segno ieri mattina, con la presenza a Nocera
Inferiore, del presidente della
commissione regionale anti-camorra Gianfranco Valiante. «Gli atti (secretati) scaturiti
dalle audizioni con i lavoratori
e i rappresentanti sindacali
della Ipervigile, in sede di inchiesta», che è in esecuzione
presso l’organismo regionale,
«saranno trasmessi alla Procura della Repubblica di Nocera
Inferiore, alla Dda, alle Prefetture della Campania ed alla
Commissione centrale antimafia», dopo l’ultimo atto in programma per questa mattina.
Ad annunciarlo, nel corso di
un incontro con i lavoratori
dell’istituto di via Michele Riccio, Valiante. «Segnaleremo alle autorità competenti tutti gli
atti assunti facendo presente
soprattutto la grave emergenza occupazionale che investe i
lavoratori, senza certezze per
il futuro e con arretrati di oltre
quattro mesi di stipendio». Ma
si lavora su più fronti.
La “partita” decisiva sul futuro della Ipervigile si gioca a
livello romano. «Serve l’impegno di tutte le forze politiche –
osserva Gianfranco Valiante –
affinchè vengano salvaguardati i posti di lavoro e, più in generale, si metta mano al contorto settore della vigilanza privata».
Intanto domani un’interrogazione parlamentare targata
Cinque Stelle. «I lavoratori sono anche disponibili – ha spiegato la sindacalista Lucia Pagano – a costituire una cooperativa che rilevi il lavoro che
era stato della ditta dei De Santis».
Ipotesi scartata quando era
stata ventilata proprio dai titolari della Ipervigile che «in
cambio volevano mantenere
una quota affatto irrisoria in
seno ad eventuali nuove realtà
societarie o affini».
Gli ultimi rumors, spiega Lucia Pagano, dicono che «interessata a rilevare le attività della Ipervigile era la Argo che, però, vista la situazione incandescente, avrebbe dirottato le attenzioni sulla Bsk».
Ancora la sindacalista: «Se
questo di dovesse rilevare vero, ci troverà davanti ai cancelli della Bsk a Napoli. Non vogliamo una guerra tra poveri,
ma neanche essere presi in giro».
Una situazione che resta
molto complessa con una indagine già avviata a livello penale dove il sostituto Lenza
procede ravvisando l’ipotesi
del peculato. E non sono escluse sorprese dal punto di visto
giudiziario a stretta partita di
giro.
Patrizia Sereno
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
I fratelli Christian (a sinistra) e Giovanni Citarella
La difesa di Citarella
«Solo in questo modo
potevo lavorare»
L’ex presidente della squadra sentito ieri in carcere a Sala
Il fratello Christian ha scaricato tutte le responsabilità
Calcio, mediante l’istituzione
di società vuote costituite per
eludere il fisco e compiere illeciti finanziari. L’operazione investigativa “Nuceria” conclude una prima fase d’inchiesta
partita dal 2008, col lavoro inquirente del Nucleo di Polizia
Tributaria del comando provinciale delle fiamme gialle coordinato dalla procura di Nocera Inferiore. Citarella e i soggetti di cui si affiancava viveva-
no in modo insistito nella illegalità.
Come riassunto dal gip
nell’ordinanza, il gruppo Citarella «irrompeva nel sistema
economico della provincia
con milioni di euro e un giro
vorticoso di fatture false, evasioni fiscali milionarie e società intestate a prestanome, sullo sfondo di contatti illeciti
con pubblici funzionari».
Quanto alle amissioni fatte fin
dall’avvio della fase calda
dell’indagine della procura di
Nocera, nell’autunno 2012, «la
genesi della collaborazione
non era spontanea, perché
giungeva dopo mesi di indagine, quando Citarella aveva
ben compreso che la Finanza
stava acclarando le sue gestioni sotto falso nome. Perciò Citarella astutamente riconosceva ciò che era innegabile». Persino nel 2013, dopo gli interro-
Il magistrato Roberto Lenza
gatori al pm Lenza, «la condotta di Citarella Giovanni non
sembrava affatto improntata a
logiche differenti rispetto al
suo passato», mentendo sul
fallimento di alcune società,
cedendo al figlio ventenne e
senza redditi la “Nocera
Market srl” , inventando la cessione della Tirrenia Costruzioni srl e della Sia srl».
Alfonso T. Guerritore
©RIPRODUZIONERISERVATA
urbanistica
castel san giorgio
Fissato un incontro sul puc
Invitata la cittadinanza
Rapinatir a giudizio
Attivare un processo di più ampia partecipazione possibile alla redazione del Piano Urbanistico Comunale. Dopo l’incontro informativo della scorsa
settimana quando, tra le altre,
vi furono le relazioni del responsabile del procedimento,
l’ingegnere Mario Prisco, e del
supervisore del lavoro dell'Ufficio di Piano, il docente universitario Armando Dal Piaz.
È l’obiettivo di un incontro
aperto a tutta la cittadinanza,
organizzato a Nocera Inferiore
di approfondire la discussione
e recepire ulteriori indicazioni. L’appuntamento è per il 20
◗ CASTELSANGIORGIO
gennaio alle 16,30 alla sala polifunzionale della Galleria Maiorino, a via Matteotti.
Lo scopo è quello di approfondire la discussione sulla redazione del puc, di attivare un
processo per la più ampia partecipazione possibile alla redazione del Piano, puntando su
una partecipazione allargata.
Intanto
l’amministrazione
Torquato sollecita tutti i soggetti interessati a produrre pareri, osservazioni e proposte
relative ai contenuti della Proposta Preliminare al PUC entro il 10 febbraio.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Assalto a un camion pieno di formaggi
Chiesto il giudizio immediato
per l’assalto al camion che trasportava formaggi pregiati.
Antonio Giorgio, 31 anni,
paganese e Brandisio Barba,
29enne, di Nocera Inferiore,
entrambi incapucciati e armati di pistola, vennero arrestati
il ventotto novembre 2012 subito dopo un assalto effettuato
contro un camion carico di formaggi , col sequestro dell’autista abbandonato lungo la strada. I due si diedero alla fuga
col prezioso carico, prima di
essere intercettati dal nucleo
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