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“TICINO DOMANI” in formato PDF
Reg. Trib. n. 297-11/4/1984 • Spedizione in A.P. • Filiale di Pavia • Pubblicità inferiore al 70% • Distribuzione gratuita N. 2 • ANNO XXX • DICEMBRE 2010 TIRATURA: 850 COPIE TIRATURA: 850 COPIE I miei Auguri... Reg. Trib. n. 297-11/4/1984 • Spedizione in A.P. • Filiale di Pavia • Pubblicità inferiore al 70% • Distribuzione gratuita N. 2 • ANNO XXX • DICEMBRE 2010 Periodico della Società Canottieri Ticino Registrazione Tribunale di Pavia n. 297 dell’11-04-1984 DIRETTORE RESPONSABILE BARBARA CANESTRARI DIREZIONE E REDAZIONE Strada Canarazzo, 15 - 27100 Pavia Tel. 0382.303395 - Fax 0382.35576 GRAFICA E STAMPA Tipografia PI-ME Editrice Srl Via Vigentina, 136A - 27100 Pavia Tel. 0382.572169 - Fax 0382.572102 PRESIDENTE RUGGERO GANDOLFI VICEPRESIDENTE ALBERTO CANESTRARI CONSIGLIERI LUIGI ARBUSCHI MARCO BRANZOLI GIORGIO CENTINAIO ENRICO GALLOTTI MASSIMO LUCENTI FRANCO NICOLA GAETANO RIZZA REVISORI DEI CONTI SINDACI IN COOPERATIVA PRESIDENTE: RENATO PAGELLA PIETRO FERRARI TITO CHELAZZI SINDACI IN ASSOCIAZIONE PRESIDENTE: ANDREA NEGRI PIETRO FERRARI TITO CHELAZZI COLLEGIO PROBIVIRI ROBECCHI MAJNARDI ELENA FIORI ALESSANDRO BIANCHI MASSIMO NICOLA FRANCESCO MARANGOLO PRESIDENTE: A. SOCI ORDINARI: 750 SOCI AGGREGATI: 1.008 TOTALE SOCI: 1.758 Il Presidente RUGGERO GANDOLFI 2 LO RICORDIAMO COSI’ … SORRIDEVA E AMAVA LA VITA. CI HA LASCIATI ORFANI CON UN’IMMENSA EREDITA’: LA NOSTRA SOCIETA’. 3 E R P M E S PER CON NOI 4 5 RUGGERO CI È stato detto e scritto che ci ha la- Ruggero, Ciao Ruggero, sciati orfani con una immensa eredità, la nostra Società. Non avrei mai voluto sostituirlo in queste circostanze, ma devo. Così, affrontando quotidianamente tutti i problemi che si presentano, mi sto rendendo conto di quanto complesso e pesante sia il compito… il compito di sostituire Ruggero. Mi chiedo almeno cento volte al giorno: “cosa avrebbe fatto Ruggero, cosa avrebbe detto?” Ogni mattina accendo il computer e in automatico compare la Sua foto, cappellino in testa, giubbotto blue, sciarpa bianca. È lui. Sembra presente, come prima, come sempre… una risata, un colpo di tosse, il sigaro tra le dita, l’espressione di chi pensa che i veri problemi siano già stati superati o non siano ancora arrivati, che adesso va tutto bene. Va tutto bene Ruggero? Mi rendo conto di porgli delle domande, faccio un meeting con la foto, sono cosciente di non ottenere risposte, ma parlare con Lui mi rende sereno e mi dico: ‘Almeno è al corrente, andiamo avanti.’ in questo momento sono confuso dai ricordi che mi riempiono la mente. Sono passati pochi giorni dal quel sabato sera e ancora non mi sembra vero. Ti vedo ancora dietro la scrivania in segreteria, al bar con l’amico Vincenzo per un aperitivo o sotto il “nostro” albero, in estate, che noi scherzando chiamavamo la segreteria estiva. Quante chiacchierate!! Ogni giorno i tuoi pensieri erano per la famiglia e la tua amata “Cano”, hai fatto tanto per migliorarla e per dare ai Soci il piacere e l’orgoglio di sentirsi parte di un ambiente sereno. E poi l’idea del Palio. Il tuo desiderio è sempre stato quello di cercare un legame duraturo con le altre Società e finalmente con l’aiuto di alcuni amici hai gettato le basi del Palio del Ticino, che negli ultimi anni era diventato una vera e propria passione. Quante sere passate insieme a pensare come trovare sponsor, come organizzare il corteo, la cena in Castello, la gara… Ora mi sento un po’ più solo ma una frase comune dice “…ma la vita prosegue” e continuo a pensare che i nostri progetti debbono continuare e ti prometto che farò tutto il possibile affinché sia così. Ciao. ottima nostra guida. Eri Tu “il Capo” che sapeva trarre le conclusioni dopo averci ascoltato e le decisioni erano sempre il frutto di un comune accordo. Quante volte abbiamo riso e scherzato! Ti sentivo come un fratello perché ci volevamo bene. Cercheremo di continuare a ridere, gioire, “stare bene” insieme, e anche… a far mangiar bene, come tanto desideravi Tu. Mi mancherai, ci mancherai. Con affetto. Alberto Canestrari Franco Il tuo amico Giorgio 6 HA LASCIATI Ciao Ruggero… Arrivederci Presidente. Caro Presidente, Ci sono momenti nei quali si avrebbe solo voglia di chiudere gli occhi, addormentarsi e sperare che al risveglio qualcuno ci dica che è stato solo un brutto sogno, oggi è uno di quei giorni. Nella notte tra sabato e domenica ci ha lasciato Ruggero Gandolfi, stroncato da un infarto, e mentre lo sto scrivendo stento ancora a credere che possa essere veramente successo. Ruggero era tante cose: Presidente della Canottieri Ticino, Socio Fondatore e parte fondamentale degli Amici del Palio ecc., ma era soprattutto un GRANDISSIMO AMICO su cui potevi sempre contare, pieno di vita e di passione per tutte le cose, ed erano veramente tante, che lo vedevano impegnato in prima persona, e questo rende ancora più difficile credere che sia potuto accadere ciò che invece purtroppo è accaduto. Stamani sua figlia mi diceva che questa probabilmente era la morte che si era sempre augurato, ma che era arrivata TROPPO, TROPPO PRESTO. Proprio così Ruggero, questo brutto scherzo ha voluto farcelo veramente troppo, troppo presto! Ciao Ruggero e mi raccomando, da lassù ogni tanto vedi di trovare il tempo per dare un’occhiata a tutti i tuoi amici (e sono tantissimi) che hai lasciato quaggiù e che da oggi si sentono molto più soli e… senza parole. Quest’anno è proprio un anno da dimenticare! Ho perso i miei due presidente… il primo è stato il fondatore del Rugby Voghera, Orazio Valle e il secondo è Ruggero Gandolfi, l’uomo che mi ha dato un lavoro e che ho sempre stimato per il suo comportamento nei confronti delle persone che lo circondavano. Ho iniziato a lavorare alla Canottieri Ticino nel 2004 come assistente bagnanti e, durante questi anni, grazie alla fiducia e agli incoraggiamenti del signor Gandolfi, ho imparato a gestire i diversi impianti della Società e diventare responsabile dell’esecuzione dei lavori svolti durante l’anno. Faccio davvero fatica a credere che ci abbia lasciati… ogni giorno, verso le 9,00, arrivava in ufficio e fino a tardi era disponibile per risolvere i vari problemi che si presentavano. Il suo grande obiettivo era quello di far sì che la Società potesse offrire ai soci i migliori servizi possibili, per questo farò di tutto perché ciò avvenga. Voglio ricordare il Presidente Gandolfi, non tanto come mio capo, ma come una carissima e simpatica persona che amava stare in mezzo alla gente e che per noi dipendenti ha sempre fatto tantissimo. Passare il Natale senza di lui sarà davvero triste, anche perché lo riteneva una festa importantissima e sono sicuro che tutti i dipendenti e i consiglieri faranno il possibile per realizzare i suoi progetti e le sue aspettative. Ci mancherai tanto Presidente! è grandissimo l’onere e l’onore che i miei compagni di squadra mi hanno lasciato nel dover scegliere le giuste parole di commemorazione e ringraziamento che intendono dedicarLe tutti gli atleti della Sezione Canoa e Dragon Boat. Non credo sinceramente che sarò all’altezza del compito assegnatomi, mi consola però il fatto che, anche se non riuscirò a trovare le parole adatte ad esprimere la desolazione del nostro stato d’animo di fronte alla Sua scomparsa, Lei saprà leggerle direttamente nella parte più profonda del nostro cuore. Ricordo come ogni anno inaugurasse la Cena dello Sport sempre allo stesso modo: “Lo sport è l’anima della Canottieri” diceva; ricordo come quelle parole ci riempissero, anno dopo anno, sempre più il cuore di orgoglio. In questi nove anni Lei è stato il nostro primo tifoso: con grande passione e lealtà ha gioito con noi dei nostri successi, ci ha sostenuto di fronte alle sconfitte, ci ha spinto continuamente a credere in noi stessi, apprezzandoci per il nostro impegno e la nostra dedizione alla fatica. La Sua bontà d’animo, la Sua ironia, il Suo entusiasmo e la Sua costante volontà di giungere ad una mediazione, sono state – e saranno sempre per noi – un esempio a cui speriamo di poter attingere, anche in minima parte, quel segno indelebile che la Sua presenza ha lasciato in tutte le persone con cui ha condiviso i giorni più importanti della Sua vita. Lei era parte del gruppo, capace di condividere le nostre rivalità, i no- Pietro Carnevale Gare” AMICI DEL PALIO DEL TICINO 7 Andrea Maggi stri scherzi e le passioni calcistiche della maggior parte di noi; ci ha dato sempre fiducia e ci ha responsabilizzato, guidando la Canottieri a quei risultati che sono ora sotto gli occhi di tutti. Il vuoto che Lei ha lasciato nella nostra società e nella nostra squadra, non solo da Presidente ma anche da uomo, non potrà mai essere colmato, anzi, persisterà sempre dentro di noi per ricordarci conti- nuamente, allenamento dopo allenamento, quale fortuna abbiamo avuto in questi anni ad averLa al nostro fianco. Giovanni Vescovi 8 Il nostro Presidente RUGGERO “Il Mastro costruttore” Il “Mastro costruttore”: così ricordo 9 Ruggero quando nel 2008 mi ha chiamato per offrirmi la carica di consigliere per la canoa, perché per lui far parte del consiglio della Canottieri era un grande privilegio e così interpretava il suo ruolo di Presidente e questo trasmetteva a tutti i consiglieri. Mastro, perché lui per me, e penso per noi tutti, è stato un gran maestro di vita, con la sua gioiosità nell’affrontare la vita, ma anche con la sua fermezza nell’affrontare le decisioni più difficili sempre finalizzate al bene della società, di tutti i soci e di tutti i “suoi” atleti. Mastro, perché da quando l’ho conosciuto come Presidente mi ha sempre parlato di quello che bisognava fare per lo sviluppo della società al fine di soddisfare le esigenze degli amici soci e per sviluppare al meglio tutte le attività sportive; ma Ruggero non si fermava alle parole, le sue idee le sviluppava e ben presto sono tutte diventate realtà. Ruggero era un maestro anche nell’affrontare nuove sfide, si infervorava se qualcuno gli sottoponeva nuove idee e capiva subito dove c’era del buono da sviluppare e da far crescere, si sentiva partecipe in prima persona ad ogni nuova buona iniziativa. Noi atleti della canoa e del dragon boat lo abbiamo sentito sempre presente alle nostre attività sportive: era il primo ad interessarsi su come progredivano le nostre squadre, ma era anche il primo che si interessava dei nostri risultati e che ci lodava e ci incoraggiava. Infatti alla fine di ogni gara o manifestazione il nostro primo pensiero era quello di telefonare a Ruggero per informarlo di come era andata. Ruggero era un vero Mastro costruttore di rapporti, veri e sinceri rapporti umani con chi lo circondava e con chiunque aveva a che fare con lui. In particolare nell’ambiente canoistico era molto apprezzato in Federazione Italiana Canoa Kajak per aver portato la Canottieri ad essere tra le più stimate e rappresentative società italiane per la specialità della Canoa Classica (Olimpica) contribuendo a formare campioni italiani e campioni olimpici. Ho voluto scrivere questo saluto a Ruggero per ringraziarlo personalmente del pur breve ma inteso periodo che abbiamo trascorso insieme alla direzione della Canottieri Ticino, lo conoscevo da una decina d’anni, ma in questi due anni ho trovato in lui un amico. “Ciao Ruggero” Massimo Lucenti Mediazione, buonsenso, pacatezza, ironia, giocosità e bontà d’animo. Questi gli aggettivi che caratterizzavano il nostro Presidente e Amico. Ma c’era molto altro. Cultura: ci stupiva con le sue conoscenze di entomologia, materia dei suoi studi universitari e tuttora sua passione. Chi altri ci spiegherà con la sua carica ironica termini come la tanatosi, la Rhaphigaster nebulosa, e molti altri? Amore per lo scherzo, per la buona cucina, ci spiegava sempre con dovizia di particolari, accompagnati con la sua gestualità, come realizzare dei buoni piatti, e concludeva con “booon!, l’è propi bon! “ Era vulcanico nelle idee e nel metterle in pratica, sia relative alla Società, cui teneva così tanto, sia nel realizzare piccoli scherzi ai nostri “danni”. Premuroso con noi e inimitabile poeta anche in vernacolo, ma soprattutto sempre allegro. Lo ricordiamo così, sorridente, con i suoi baffoni, il suo giubbotto blu e il cappellino in testa, lo zaino in mano entrare in segreteria e salutarci con una delle sue trovate quotidiane che strappavano, come minimo, un sorriso e rendevano leggere le nostre giornate in ufficio. Grazie per tutti gli anni trascorsi insieme. Ci manchi già molto. Pinuccia e Loretta Varco la soglia della porta di in- Caro Ruggero, Non sapevo mai cosa fare, se dar- gresso dell’ufficio, con sgomento mi inoltro nel corridoio. Sospiro profondamente, accendo la macchinetta del caffè e la mia mente va in subbuglio per i moltissimi ricordi. Tanti momenti trascorsi insieme, tutto rinchiuso lì, in un unico pensiero. Mi chiamava al telefono e con voce possente, com’era la sua, mi diceva: “Oggi alle 15 ti aspetto in ufficio perché dobbiamo andare a comprare le caramelle!!!”. Mentre si incamminava tra gli scaffali stracolmi di dolciumi, chiedeva sempre un mio parere: “Fabio!! Queste caramelle piaceranno a Nicola? E di queste cosa ne penserà Centinaio?? No! No! Queste non piacciono a Canestrari!” Pensava e prestava attenzione a tutte le persone che lo circondavano e in particolar modo a quelle che collaboravano con lui. Aveva una grande umiltà e un gran senso dell’umanità verso gli altri. Mi ricompongo e, fissando il suo giaccone appeso, sorrido, consapevole di aver collaborato e di aver avuto un grande amico, che mi ha dato un’intramontabile lezione di vita. Ancora non mi rendo conto e mi sembra ancora di sentire la tua voce al telefono quando pianificavamo le riunioni del Palio, mi sembra ancora di vedere il tuo sorriso e la gioia nei tuoi occhi quando parlavamo della tua Canottieri! Abbiamo condiviso, soprattutto negli ultimi quattro anni, momenti di difficoltà durante l’organizzazione del Palio, ma il tuo ottimismo e il tuo modo di fare ha spinto tutti Noi a proseguire senza esitazione. Senza di te oggi sembra tutto più difficile, quasi impossibile, ma il mio obiettivo è di tornare ad essere determinata, come tu mi hai insegnato, e continuare a migliorare la tua idea nata per caso un giorno di Luglio di tre anni fa. Non sarà facile riunirci senza te, ma te lo dobbiamo. A nome di tutti gli Amici del Palio del Ticino ti abbraccio e ti sento vicino. Con affetto, gli del lei ‘Buongiorno Presidente…’ o del tu ‘ciao Ruggero’. Come direttore di Ticino Domani mi sembrava più corretto il ‘lei’… e poi ero sempre in soggezione come figlia del Vicepresidente, quasi si potesse pensare che mi prendevo qualche confidenza in più in virtù della posizione di papà. … Alla fine non potevo che passare al ‘tu’ con Ruggero! Quando ci incontravamo non passavano cinque minuti e già tutti coloro che gli stavano intorno ridevano per qualcosa che aveva fatto o detto. C’è un vuoto incolmabile che passeggia per i vialetti della Canottieri, che guarda soddisfatto le piscine seduto sotto il porticato della sede, che ride in ufficio, che beve un caffè al bar… Arrivederci Presidente Ruggero. Barbara Canestrari DIRETTORE DI TICINO DOMANI Manuela Fabio Baretta DIRETTORE DI SEDE 10 11 RUGGERO HA TRASFORMATO 12 LA CANOTTIERI TICINO 13 CANOA 3 OTTOBRE 2010 41^ CANOE MARATHON VIGEVANO PAVIA “QUESTA MARATHON NON SA DA FARE”, viste le pessime condizioni meteo anche in ottobre qualcuno lo ha pensato e qualcun altro lo ha anche sussurrato, ma in barba al meteo avverso, è prevalso, in noi, l’entusiasmo, l’amore per lo sport e la consapevolezza che la nostra Società non doveva privarsi, quest’anno, della sua storica manifestazione di maratona in canoa inventata 41 anni fa dal nostro Cav. Marino Valle. Dopo l’annullamento dell’edizione programmata per il 16 maggio a causa del divieto di navigazione imposto dall’Ente Parco del Ticino per l’alto livello d’acqua del Ticino, è stato subito richiesto alla Federazione Italiana Canoa e Kayak di poterla rischedulare in ottobre. La FICK ci ha concesso la nuova data del 3 ottobre chiedendoci di mantenere la stessa formula prevista per l’edizione di maggio, quindi: GARA INTERNAZIONALE MARA- TONA CLASSICA JUNIOR / UNDER23 / SENIOR / MASTER, GARA REGIONALE APERTA RAGAZZI, GARA REGIONALE APERTA CANOA GIOVANI, MANIFESTAZIONE TURISTICA. La perseveranza ci ha premiato. Nonostante ottobre è normalmente un mese in cui alcune società chiudono la loro stagione agonistica preparando già il programma di allenamento invernale, molte società non hanno voluto perdersi la clas- 99 99 99 99 14 CANOA 15 sica maratona da Vigevano a Pavia perché avendo partecipato alle precedenti edizioni ne hanno apprezzato l’organizzazione ed il suo fantastico percorso. APPREZZATE LE NOVITA’: senza stravolgere lo spirito della manifestazione principale che prevede la gara di maratona classica (canoa olimpica) su un percorso in linea da Vigevano a Pavia per junior, senior e master ed un percorso ridotto da Bereguardo a Pavia per la categoria Ragazzi, quest’anno sono state introdotte due nuove gare: 1) LA GARA REGIONALE APERTA CANOA GIOVANI per le categorie allievi e cadetti, suggerita dai nostri istruttori, su un percorso ad anello davanti alla Canottieri, molto apprezzata dai genitori che hanno potuto seguire i propri figli durante tutta la gara, e 2) LA MANIFESTAZIONE TURISTICA aperta ad ogni tipo di canoa sul percorso da Bereguardo a Pavia, alla quale ha partecipato anche il nostro Dragonboat campione d’Italia in qualità di apripista. GRAZIE AGLI SPONSOR della manifestazione, è stato possibile introdurre altre novità, tra le quali: la premiazione di ogni partecipante con prodotti tipici pavesi e con un ricordo della manifestazione ed il premio speciale al primo assoluto. Un premio speciale è stato assegnato alla squadra più numerosa, vinto quest’anno dai nostri cugini del CUS Pavia, e alla squadra arrivata da più lontano rappresentata dal K2 di Robert Koestle e Franz Kraus della Società Wassersport, 1° classificati nella categoria Master D, arrivati dalla Germania. Gli sponsor sono presenti sul sito www.vigevanopavia.com. Sul sito sono state pubblicate anche le gallerie fotografiche degli arrivi. LA GARA, grazie al buon livello d’acqua del Ticino, si è svolta con regolarità consentendo a MATTEO GRAZIANI della Società Canottieri Comunali Firenze di aggiudicarsi il titolo di PRIMO ASSOLUTO della 41^ Vigevano Pavia con il tempo di 2 ORE 1 MINUTO E 33 SECONDI. Graziani, reduce dal campionate mondiale Canoe Marathon disputato sul lago di Banyoles, il lago più grande della Catalogna e uno dei più estesi della Spagna, dove si è classificato 11° nella categoria K1 Under23, si è dovuto misurare con specialisti della maratona del calibro di Claudio Checcucci (Idroscalo Club), Matteo Arzani (Cus Pavia) e Sabino Candela (Idroscalo Club) rispettivamente 1°, 2° e 3° della categoria Senior. LA NOSTRA SQUADRA ha ben figurato nella MARATHON CLASSICA: 4° Jiulian Rushaj e 5° Stefano Loddo nel K1 Senior, 2° il K2 di Manfredi Rizza Jacopo Albertoni nei Senior, 2° il K2 di Marzani Alessandro - Marzani Davide negli Under 23 e con gli ottimi piazzamenti degli inossidabili Master: 1° il K2 di Egidio D’Angelo - Furio Cellé nei Master C e 1° il K2 di Adamo Chiesa - Alessandro Bianchi nei Master E. Nella gara di CANOA GIOVANI i nostri atleti allievi e cadetti hanno dimostrato la buona preparazione ottenendo ottimi risultati: – Allievi B: 3° Mario Moretti, 8° Giorgio Cassetti, 9° Giorgio Rubini – Allieve B: 2° Sofia Nicrosini – Cadetti A: 6° Matteo Orsolini – Cadetti B: 1° Andrea Nicrosini, 2° Federico Mezzadra, 3° Giulio Bortoni, 5° Lorenzo Baretta – Cadette B: 1° Nicoletta Gusmaroli, 2° Giulia Blandini. UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI I VOLONTARI, sia della Canottieri che di tutte le altre società remiere e non del Ticino, che hanno partecipato all’organizzazione della manifestazione e che hanno fornito il loro prezioso supporto sia nella fase di verifica delle condizioni del percorso, che durante la gara nell’assistenza a terra ed in acqua: GRAZIE MILLE. Terminata questa 41^ edizione, travagliata, del 2010, la nuova macchina organizzatrice si è già messa in moto per la preparazione della Vigevano-Pavia del prossimo anno inviando alla FICK la richiesta per una Marathon Nazionale Classica e Fluviale e una gara regionale Canoa Giovani; e che il tempo, meteorologico, sta volta ci assista. 99 99 99 99 MASSIMO LUCENTI CANOA 4 E 5 SETTEMBRE 2010 GARA NAZIONALE CANOA GIOVANI E MEETING DELLE REGIONI IL 4 E 5 SETTEMBRE SI E’ SVOLTA A CALDONAZZO (TN) la Gara Nazionale di canoa e kayak per le categorie allievi-cadetti sulle distanze dei 2000mt e 200 mt. Contemporaneamente si è disputato il “Meeting delle regioni” in cui, selezionati da un tecnico federale, gareggiano gli atleti che più si sono distinti durante tutto l’anno agonistico per rappresentare la Lombardia; a questa gara hanno avuto il privilegio di partecipare i seguenti atleti: Giulia Blandini, Nicoletta Gusmaroli, Sofia Nicrosini, Federico Mezzadra, Andrea Nicrosini, Mario Moretti. MERITANO UN PARTICOLARE RICONOSCIMENTO: – Andrea Nicrosini (1° nel K1 200) e Nicoletta Gusmaroli (1° nel K1 2000) non solo per le vittorie ottenute ma per la qualità tecnica che hanno acquisito; – Laura Crosio e Giulia Rubini atlete ancora molto giovani (10 anni) ma che nel K2 520 hanno sempre conquistato la medaglia d’oro in tutte e tre le gare nazionali. Ed infine grande risalto va dato al 3° posto del k4 cadetti (Nicrosini-Baretta-Bortoni-Mezzadra) in quanto essendo la barca più difficile da preparare, ma che più di ogni altra rappresenta l’intera squadra, è la conferma di come il gruppo stia lavorando bene, con impegno e costanza. È per questo motivo che ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi che durante tutta la stagione hanno dimostrato grinta e serietà sia sul campo di gara che fuori. MARCO ZETTI 16 CANOA Questi i risultati dei nostri atleti di tutta la manifestazione: CADETTI ALLIEVI Giulia Blandini Nicoletta Gusmaroli 5° 6° 8° 1° Lorenzo Baretta Andrea Nicrosini 5° 6° 3° 3° 1° 3° 3° Federico Mezzadra 3° 4° Giulio Bortoni 3° 4° Matteo Orsolini 17 3° Sofia Nicrosini 4° Stefania Scianna 3° 6° Giulia Rubini 1° 6° Laura Crosio 1° 2° 6° Mario Moretti 6° 11° 7° 12° 5° 3° 5° 6° 7° 7° Giorgio Cassetti 5° 6° 7° Giorgi Rubini 5° 7° 12° DRAGON BOAT UN’ESTATE DA DRAGONI Al termine di una stagione così piena di soddisfazioni come quella del 2010 non è difficile fermarsi a riflettere su ciò che di buono è stato fatto durante quest’anno, come non è difficile capire riguardo a quali aspetti la nostra ancora giovane squadra può – e deve – di certo migliorare con il tempo. Ad inizio anno gli obiettivi dichiarati del Dragon Boat pavese erano i seguenti: vincere almeno un titolo di Campione d’Italia nel circuito di gare organizzato dalla Federazione Italiana Dragon Boat e riuscire a far convocare in nazionale il maggior numero di atleti in occasione dei Campionati Europei di Amsterdam. Non solo questi obiettivi non sono stati disattesi, ma sono stati perfino superati: nell’anno solare 2010 la Canottieri Ticino ha collezionato tre titoli di Campione d’Italia sui quattro disponibili e ha preso parte alla spedizione italiana in terra olandese con ben ventisette atleti. RAVENNA CAMPIONATO ITALIANO FIDB Dopo aver vinto in aprile il suo primo campionato italiano sulla lunga distanza dei 5000 mt, in un luglio parecchio afoso la Canottieri Ticino si presentava a Ravenna per i Campionati sulle distanze più brevi, investita dell’etichetta di favorita d’obbligo. Il rischio che tutta la pressione gravasse sull’equipaggio non era poi così remoto, per questo sono rimasto sorpreso dalla risposta della squadra già a partire dal primo giorno di competizioni: i 200 mt sembravano la distanza meno congeniale alle caratteristiche dell’equipaggio pavese, eppure non c’è mai stata gara: primi al via, primi all’arrivo. Senza storia. Il carico di tensione accumulata durante il riscaldamento poteva finalmente esplodere ma un paio d’ore dopo la barca doveva già tornare in acqua per i 2000 mt. La gara che aveva il compito di consacrare il trionfo pavese, colpo dopo colpo si trasformava però in una delusione difficile da digerire; alla fine il cronometro era impietoso: la Canottieri era seconda a solo nove decimi dal vincitore, l’equipaggio del Dragolago di Anguillara Sabazia. Il secondo ed ultimo giorno di gare era dedicato ai 500 mt; stavolta è tutto perfetto, senza sbavature: la “zanza-drago” pavese porta a casa il secondo titolo della trasferta, il terzo della stagione, lasciando i rivali romani a più di due secondi. In società la festa per il “triplete” è grande, ma non c’è davvero il tempo per distrarsi ad un mese dall’appuntamento più importante della stagione: i Campionati Europei. AMSTERDAM CAMPIONATI EUROPEI Sinceramente non avrei mai creduto che a poco più di un anno dal varo del nostro Dragon Boat avrei vi- 18 19 tri, certamente altrettanto importanti, ma nei quali il gap con le nazioni migliori è emerso in modo inequivocabile. Il quarto posto sui 2000 mt è il successo che vale una stagione; non solo per coloro che materialmente erano in barca ma anche per tutto il resto della squadra, la cui fatica e passione ha reso possibile conseguire un risultato di così grande prestigio. BERNA ARMADA CUP Dopo alcune settimane di meritate vacanze la squadra è poi tornata ad allenarsi in Settembre in preparazione dell’ultima fatica della stagione, l’Armada Cup, una gara capace di raccogliere sul bacino di Wohlen una quarantina di dragoni pronti a dare battaglia lungo tutti i 9 km di percorso. Mi piacerebbe ora raccontarvi di un ennesimo grande risultato, ma purtroppo le cose non sono andate come speravamo: un errore di inesperienza in partenza ha condizionato la nostra gara costringendoci a partire dall’ultima posizione con più di tre minuti di ritardo. Tuttavia la gara è stata ottima, condotta in rimonta con una rabbia ed una determinazione che ancora non si erano viste sul nostro dragone; alla fine però il risultato non è stato adeguato alla prestazione: 31esimo posto, con tanta voglia di riprovarci il prossimo anno. DRAGON BOAT sto così tanti amici decidere di sacrificare un luglio di vacanze per preparare al meglio la trasferta di Amsterdam. Allo stesso modo non avrei mai creduto che il nostro spirito di squadra potesse divenire così acceso da sostenerci uno con l’altro davanti ad ogni difficoltà e davanti ad ogni successo. Purtroppo ad Amsterdam non abbiamo avuto la fortuna di poter gareggiare tutti assieme: se gran parte della squadra ha preso infatti parte alle gare Open (categoria destinata agli uomini), le nostre ragazze invece si sono misurate nelle gare Mixed (in cui sono richieste almeno otto donne) mentre l’immensa saggezza dei nostri master ci è stata scippata per arricchire le barche delle categorie Senior (più di 40 anni) e Gran Dragon (più di 50 anni). È difficile elencare qui tutti i risultati, credo però che i nostri saggi e le nostre ammalianti compagne di squadra non se la prendano se metto sotto i riflettori una gara dell’equipaggio Open, classificatosi al quarto posto sulla distanza dei 2000 mt dietro ad equipaggi del calibro di Ungheria, Repubblica Ceca e Germania. Un risultato davvero insperato che brilla davanti agli al- In conclusione credo che i risultati parlino da sé: la squadra è andata ben oltre le attese di inizio anno, superando ogni più rosea aspettativa. Di sicuro la strada da fare è ancora molta, ma l’entusiasmo che l’equipaggio, la “compagna picciola” direbbe Dante, ha dimostrato in ogni occasione è il giusto punto di partenza per la crescita di una barca che spera di poter competere il prima possibile con i colossi tedeschi e magiari. Le ultime righe le vorrei infine dedicare allo straordinario appoggio che la dirigenza della Canottieri non ci ha mai fatto mancare in questi primi due anni di attività, conclusi con il regalo messo a punto dall’ingegner-timoniere Mario Segagni: il primo drago-ergometro a due posti della storia del Dragon Boat. GIOVANNI VESCOVI DRAGON BOAT TI PRESENTO UN DRAGONE (1a parte) Indagine sul Dragone del Ticino: “Ticinensis Zanzadrago” Il DRAGONE DEL TICINO detto anche “Ticinensis Zanzadrago” è un animale molto dinamico, socievole e che predilige gli ambienti aperti. Infatti nonostante molti dragoni mettano su casa con una bella dragonessa e viceversa, non vedono l’ora di uscire dalla tana domestica per farsi una bella svolazzata sulle rive del Ticino, che loro chiamano allenamento. Durante questo allenamento il Dragone del Ticino predilige affiancarsi ad altri esemplari della sua specie, sia maschi che femmine, eleggendo tra di loro un Capitano, normalmente il più grosso e possente del gruppo. L’allenamento viene stabilito da un altro dragone, anch’esso normalmente di stazza imponente, riconosciuto per la sua speciale predisposizione ad influire positivamente sulla psiche di ogni individuo del gruppo: il Coach. L’allenamento consiste nell’alternare, tutti insieme, scatti fulminei a lunghi tratti di planata leggera; per alternare questi movimenti il grup- po di dragoni segue i richiami striduli di un dragone più esperto anche detto “dragon nervus”, che ha anche il compito di guidare e mantenere unito il gruppo: il Timoniere. Al fine di effettuare l’allenamento in armonia i dragoni eleggono una leggera dragonessa al ruolo di coordinatrice dei movimenti, ruolo che svolge battendo la propria coda sul dorso di due dragoni portatori emettendo così il suono tipico del tamburo, è detta infatti: la Tamburina. Durante il periodo estivo i dragoni si nutrono abitualmente di carne di insetti che prediligono alla brace, ma quando si trovano sulle rive del Ticino, vanno a caccia di libellule (sciurin sciureta) e zanzare, di cui sono ghiotti. Terminato il lauto pasto, per regolare le loro funzioni digestive, i dragoni si riuniscono nuovamente in gruppo per godersi un buon boccale di birra, luogo abituale di ritrovo il “V2” in piazza grande. La caratteristica principale del Dragone del Ticino è comunque “l’indi- vidualità”, ovvero la specificità di ogni singolo individuo della specie. Nel gruppo da noi studiato abbiamo potuto identificare individualità complete che esprimono in vari momenti diversi tipi di personalità che si alternano di volta in volta (che casot), tra le quali: il filosofo (fa no gni mat), il diplomatico (dam da tra), il pratico (fa anda’ i man no la buca), il polemico (as fa’ no in si), il saputello (fum in si / gira da lì), l’opportunista (fam sagia’), l’intraprendente (fam prua’), l’apprensivo (fara mal?), il possesivo (giù i man dal nichel), ma soprattutto il conquistatore (al trivela); messi tutti in riga dal dragon nervus (fo quel ca vori mi). Se vi dovesse capitare di imbattervi in un gruppo di Dragoni del Ticino non abbiate timore, non sono aggressivi, al massimo vi inviteranno a provare con loro l’ebbrezza delle loro evoluzioni, un’esperienza sicuramente interessante: “provare per credere”; è così che si diventa dragoni. MAX L. 20 PAVIA, CI VUOLE UNA PROVA DI CARATTERE Strada Canarazzo. “La squadra è buona, molto meglio di come mi aspettassi; ci sono tutti i presupposti per realizzare un’ottima stagione 2011. Mi sembrano tutti molto motivati e dal più piccolo canoista a quello più esperto si sta già lavorando con il piede giusto e con la giusta dose di curiosità, la quale ritengo che non si debba mai esaurire se si vuole crescere continuamente”. Sembra molto fiducioso e ottimista Stefano Loddo, oristanese, neo-tecnico della sezione Canoa della Canottieri Ticino, dopo aver visionato ed elaborato assieme allo staff medico, i dati emersi dai di test effettuati nelle prime settimane di novembre e dicembre. “In questi periodi – spiega Loddo – i nostri atleti sono stati impegnati su delle prove volte alla determinazione della Forza Massimale in palestra (tramite il metodo diretto che prevede una singola ripetizione massimale per gli atleti più esperti e indirettamente per i più giovani) e della VAM (Velocità Aerobica Massimale) sul nuovo pagaiergometro computerizzato “RiverRunner” by Mortara”. Di che si tratta? 21 “Quest’ultimo test è di tipo incrementale e massimale. Gli atleti si portano progressivamente, ad intervalli di tempo predeterminati, alla velocità massima raggiungibile. Con l’aiuto di un Cardio-Frequenzimetro (strumento che ci permette di tenere sempre sotto controllo il battito cardiaco), vengono registrate le pulsazioni durante ogni singola variazione e soprattutto la FC Massima; parametro importantissimo per determinare la Soglia Anaerobica (momento in cui si produce più lattato di quello che si riesce a riutilizzare) e di conseguenza, tutte le varie intensità e frequenze cardiache allenanti. DRAGON BOAT Il Vice Presidente intervista il nostro Tecnico ter, un allenatore e molti più atleti nell’arco di una sola batteria di test; ne abbiamo testato 32”. Parlaci ancora di questi test. “Sono test importanti, non sono delle prove dove si confrontano tra loro gli atleti ma bensì, dei parametri fortemente individuali. Andando oltre al semplice controllo prestativo degli atleti, l’allenatore in questo modo ha la possibilità, nel tempo, di confrontare i test (che verranno svolti a scadenza bimestrale per quanto riguarda la VAM e mensile per i Pesi) e decidere se e quali modifiche apportare al programma di allenamento in base allo stato di preparazione di ogni singolo atleta”. E nella quotidianita’ come si stanno comportando i nostri atleti? Come ha contribuito il nuovo pagaiergometro alla riuscita di questi test? Hai un consiglio da dare a questi atleti? “È un’ottima macchina, ci fornisce una marea di informazioni. Permette di impostare un intero allenamento comprensivo di tempi di recupero; dà notizia dei metri percorsi, della velocità che si sta tenendo e della proiezione del tempo sui 500 o 1000 metri. Addirittura informa l’utilizzatore sui Watt che produce durante la sua azione e tramite un grafico di forza si ha un responso sulla simmetria del colpo in acqua confrontando quello destro con quello sinistro. Non parliamo poi dell’aiuto che ci ha dato durante i test, ha ridotto i tempi di tutte le operazioni. Prima per effettuare il test servivano minimo due persone, una addetta al controllo delle pulsazioni, una allo scorrere del tempo e il tutto veniva trascritto su fogli volanti e poi riportato su un grafico in carta millimetrata; un lavoro lunghissimo. Adesso invece, l’allenatore ha tutto sotto controllo; il test viene salvato su una chiavetta USB e al grafico ci pensa direttamente il computer integrando anche le pulsazioni. Un compu- “mi sembra che si stia facendo un ottimo lavoro. In palestra c’è un clima positivo e non credo di essere l’unico a percepirlo. Tutti lavorano con serenità, atleti e tecnici compresi; il continuo scambio di opinioni e la collaborazione con l’allenatore della Sezione Giovanissimi permetterà, in futuro, di dare maggior continuità al lavoro rendendo meno drastico il passaggio dalle categorie giovanili a quelle superiori”. “vorrei che si ponessero degli obiettivi ben chiari, anche irraggiungibili magari!” Irraggiungibili? “Si, credo che neppure il più grande atleta olimpico avesse, a 12 o 13 anni, la certezza di raggiungere quell’obiettivo. I risultati si costruiscono mattone dopo mattone. Non voglio che i miei atleti sollevino le montagne, ma che almeno ci provino, inseguendo un sogno, per non avere poi rimorsi (risata ndr)”. Gli esempi a Pavia non mancano, giusto? “Proprio così, son passati di qui atleti di grosso calibro che non menziono per non fare torti a qualcuno con eventuali dimenticanze, e spero che non ci si fermi a quelli del passato”. In Bocca al Lupo quindi! “Ma no, povero lupo, faremo di tutto per ballarci insieme! … Forza Canottieri Ticino!” DRAGON BOAT Il nuovo DRAGO-ERGOMETRO Ricordate quei venti scalmanati della sezione DRAGON BOAT della Ticino che più che un gruppo di atleti sembrava una banda in attesa del primo raid enogastronomico nel circondario? Ebbene, hanno sì rafforzato spalle e braccia sollevando cucchiai e calici, ma i cucchiai in questione sono stati quelli delle loro pagaie e i calici, le pesanti coppe e i trofei che hanno spinto a fare sempre di più; fino a confermarsi ai vertici italiani di questa nuova disciplina vincendo Titoli su Titoli ma non solo, fino ad arrivare ad una convocazione che ha visto ben 16 dei nostri atleti passare dalla maglia azzurra della Canottieri a quella altrettanto brillante della Squadra Nazionale. Ingegneri, avvocati, pensionati e perdibàl… non importa la classe sociale di appartenenza. Il gruppo ora ha fame di vittorie e sa che i tre allenamenti settimanali in palestra e l’uscita del sabato mattina (alla quale però non sempre si riesce a partecipare per via dei “pochi” posti a disposizione) potrebbero non essere più sufficienti per riconfermarsi Campioni. Per ovviare al problema si è pensato di chiedere consiglio alla persona della Canottieri che di macchine se ne intende, vale a dire l’ing. Mario Segagni che col suo estro, in quattro e quattro otto, ne ha combinato una delle sue, progettando un nuovo ergometro che differisce da quello dei cugini del kayak per la presenza di ben due postazioni di voga. I nostri atleti non hanno più scuse, ora hanno anche il “passatempo” che permette di simulare il movimento specifico della disciplina migliorando la tecnica di voga e la propria performance, tenendo sotto controllo il tempo di lavoro, le velocità medie e massime di ogni seduta di lavoro e, per i più giudiziosi, anche la frequenza cardiaca. Che dire ancora? BUON LAVORO RAGAZZI! STEFANO LODDO 22 PODISMO NEW YORK CITY MARATHON Edizione 2010 La maratona di New York è senz’altro la più bella, la più emozionante e conosciuta del mondo. Nel 2010 si parlerà africano al traguardo mentre alla partenza l’italiano è ancora il “padrone” (4 mila iscritti) con la seconda rappresentanza, oltre a quella locale. Fra questi italiani anche un nostro atleta: Dino DORI. Con “Cartoline da New York” Dino ci racconta la gara, la sua gara, le sue emozioni e quello che rappresenta la maratona di New York per un atleta. La Società ti dice “GRAZIE!” per aver portato in giro per il mondo il colore bianco azzurro della Canottieri Ticino e, “IN BOCCA AL LUPO” per il prossimo anno. Dino mi raccomanda di segnalare che le fotografie si riferiscono alla maratona del 2006. Al momento di andare in stampa quelle relative all’edizione 2010 non sono ancora disponibili. 23 GIORGIO CENTINAIO Consigliere Cartoline da New York “Se desideri vincere qualcosa puoi correre i cento metri, se vuoi goderti una vera esperienza corri una maratona” EMIL ZATOPEK, VINCITORE MARATONA OLIMPIADI DI HELSINKI 1952 Come al solito, sull’aereo di ritorno dagli Stati Uniti non riesco a prendere sonno: sia l’eccessiva stanchezza sia il dolore sordo, ma costante alle gambe m’impediscono di riposare e allora la mente torna alla maratona, che ho corso solo 2 giorni fa a NEW YORK. Nell’immaginario di tutti quella che si corre a New York è la maratona per antonomasia. Non importa che a Boston si corra la maratona più antica e forse più prestigiosa (que- st’anno si è corsa la 114a edizione, a New York “solo” la 41a) o che in giro per il mondo si corrano anche altre maratone altrettanto importanti, come a Londra o a Berlino o a Chicago: per il grande pubblico la maratona che conta è quella che si corre nella Grande Mela. Me ne accorgo anch’io, appassionato corridore dilettante, perché amici e conoscenti si ricordano di questa mia attività sportiva solo verso la fine di ottobre, quando im- PODISMO placabilmente mi chiedono se parteciperò ancora alla maratona di New York. In effetti questa gara ha sicuramente un fascino eccezionale, legato sia alla singolare bellezza della città sia al calore unico e fantastico della gente che si assiepa ai bordi della strada per salutare e incitare tutti i partecipanti. In questa sorta di dormiveglia tornano alla mente immagini sparse non legate fra loro da un filo logico o da una precisa collocazione temporale, che mi permettono di rivivere come in un sogno l’ultima gara disputata. Il pubblico La maratona di New York è assolutamente particolare per la straordinaria partecipazione del pubblico, che riserva affetto e incitamento non solo ai top runner, ma anche e soprattutto ai corridori dilettanti, che spesso si cimentano proprio qui nella loro prima gara su questa distanza. Il tifo, simile a quello di uno stadio italiano di calcio, è costante per quasi tutti i 42 Km del percorso e le urla fanno da assordante sot- tofondo alla gara, impedendo ai concorrenti di pensare troppo alla fatica che inevitabilmente si accumula nelle gambe chilometro dopo chilometro. L’incitamento viene a mancare praticamente solo sui ponti, che rappresentano alcuni dei punti più difficili da affrontare durante la corsa e che i maratoneti devono superare per attraversare l’East River: è incredibile il contrasto che si avverte passando dal silenzio, rotto soltanto dal rumore delle scarpette sull’asfalto e dal respiro affannoso dei corridori, del Queensboro Bridge, che collega il Queens a Manhattan, al fragore assordante della folla che ti accoglie alla sua uscita per darti il benvenuto a Manhattan. Qui la folla si sbizzarrisce urlando, sventolando bandiere, picchiando sulle pentole da cucina con i mestoli, utilizzando insomma qualsiasi oggetto che possa produrre rumore oppure sventolando cartelli a volte incredibilmente fantasiosi e divertenti. Ho ancora negli occhi il cartello di uno spettatore posto vicino al Metropolitan Museum, cioè verso il 37° chilometro, che recava scritto “CHUCK NORRIS NON HA MAI CORSO LA MARATONA” (Chuck Norris, per i pochi che non lo ricordassero, è l’attore americano che interpreta la serie di telefilm “WALKER TEXAS RANGER” in onda anche in Italia). Un altro cartello che aveva attirato la mia attenzione quasi all’inizio della gara diceva “IL DOLORE E’ MOMENTANEO, LA GLORIA DURA PER SEMPRE”. Già perché a New York chi corre la maratona è davvero un eroe: non è considerato, come troppo spesso succede ancora adesso in Italia, un matto in mutande che blocca il traffico automobilistico domenicale. Intorno a questa manifestazione c’è davvero tutta una città e non parliamo di una città piccola o di provincia, ma di una metropoli come New York. I concorrenti La maratona coinvolge circa 45.000 concorrenti: un numero davvero impressionante e impensabile per chi è abituato alle nostre maratone italiane. Il fatto straordinario è che gli organizzatori riescono a coordinare perfettamente tutti i problemi logistici 24 I top runners In una gara come questa l’aspetto agonistico passa quasi in secondo piano, anche se naturalmente a quest’evento partecipano i migliori maratoneti del mondo: il primatista mondiale della maratona, l’etiope Gebrselassie, si è ritirato al 16° miglio per problemi al ginocchio, lasciando strada libera a un altro etiope, Gebremariam, che al debutto in una maratona coglie una vittoria di assoluto prestigio, tagliando il traguardo di Central Park in 2 ore 08’ 14”. Incontri 25 All’expo della maratona ho avuto l’occasione d’incontrare presso lo stand del Grana Padano, uno degli sponsor ufficiali di questa manifestazione, il nostro gruppo di Parlamentari che correva a New York: è stato divertente chiacchierare con loro, lasciando per una volta da parte le beghe politiche italiane e confrontandoci solo sul piano sportivo. Alla partenza sul ponte di Verrazano ho conversato molto piacevolmente con una signora, scoprendo solo dopo un quarto d’ora che stavo parlando con la mitica Laura Fogli, la migliore maratoneta che l’Italia abbia mai espresso e che qui a New York è arrivata due volte 2a assoluta fra le donne. È sorprendente la semplicità e la modestia con cui si poneva nei miei confronti e anche di quanti erano intorno a lei, tutti atleti dilettanti, giunti qui per sfidare se stessi e non certo con ambizioni di vittoria: purtroppo siamo abituati al divismo dei calciatori e di altri sportivi, spesso anche di secondo livello, e quindi quest’atteggiamento colpisce moltissimo. Un mito pavese e della Canottieri Per la quinta volta è venuta a correre a New York Mariangela Gatti, che quest’anno ha bissato il successo di categoria ottenuto lo scorso anno e terminando la gara del 2010 in 4 ore e 47’. Il fatto significativo è che Mariangela ha iniziato a correre circa 6 anni fa, quando aveva superato i 60 anni e da allora ha colto significativi risultati in tutta Italia e in giro per il mondo. Complimenti!! La mia corsa PODISMO che una tale moltitudine di persone può creare, trasportando i concorrenti con autobus o ferry boat alla partenza ai piedi del ponte di Verrazano, fornendo adeguati rifornimenti prima, durante e dopo la gara, assistendo dal punto di vista sanitario i concorrenti in difficoltà durante e subito dopo la conclusione della maratona, riconsegnando a tempo di record le sacche con gli indumenti di ricambio al termine della gara. È incredibile la varietà di persone che partecipano a questa gara e ognuno con motivazioni differenti, ma altrettanto serie e nobili: c’è chi corre per migliorare il proprio record personale, chi per partecipare a una gara unica senza preoccuparsi del tempo che impiegherà a finirla, chi per combattere un handicap fisico (ho visto correre degli atleti ciechi e anche un atleta che correva con due protesi meccaniche al posto delle gambe), chi per ricordare un parente o un amico che non c’è più, chi semplicemente per sfidare se stesso a compiere un’impresa impensabile fino a pochi mesi prima. Ho concluso la mia fatica in 3 ore e 36’, piazzandomi circa 6400° su un totale di 45000 partecipanti: non posso dire di essere particolarmente contento della mia prestazione, ho peggiorato il mio risultato di 4 anni fa di circa 5 minuti. È vero che corro perché mi piace e trovo nella corsa un ottimo antidoto allo stress quotidiano, ma è altrettanto vero che quando m’impegno in una gara ufficiale vorrei sempre dare il massimo e migliorare le mie prestazioni precedenti. Non sempre questo è possibile e allora non resta che accontentarsi di quanto si è fatto e meditare sui possibili errori commessi durante la preparazione. Inoltre questo risultato parzialmente deludente mi da’ un ulteriore stimolo a tornare a New York e sfidare nuovamente me stesso in quest’affascinante competizione. DINO DORI PODISMO LA CANOTTIERI TICINO ALLA C O R R I P A V I A IL 10 OTTOBRE 2010 ALLE ORE 9,30 – in una fresca giornata di sole – è scattata da Viale XI Febbraio, al fianco dello storico Castello Visconteo di Pavia, L’OTTAVA EDIZIONE DELLA CORRI PAVIA. Una mezza Maratona competitiva diventata ormai una classica dell’autunno podistico non solo lombardo. Fra i 1250 atleti hanno partecipato alla mezza maratona anche i nostri atleti che ben si sono comportati e hanno tenuto alto il nome della Canottieri Ticino. Ringraziamo il Prof. Massimo Battaini per aver concesso l’utilizzo delle fotografie che ritraggono i no- stri atleti alla iscrizione e durante la gara. E non possiamo dimenticare – il 14 novembre 2010 – la 25esima edizione della Milano-Pavia. Una gara disputata in passato solo sulla distanza classica dei 33 Km ma, dal 2006, prima sulla distanza della mezza maratona (21,097 Km) e poi dal 2009 come prova di maratona (42,195 Km) ha visto gli atleti cimentarsi in competizione competitiva. Anche in questa manifestazione, sotto una pioggia battente, la nostra Società era presente con i suoi atleti: – Simone Forlani campione del Mondo di canottaggio sul quattro di coppia ai Campionati del Mondo di St. Catharines in Canada e indiscussa nostra punta di diamante anche nella specialità triathlon, – Andrea Re otto volte campione del mondo di canottaggio nonché Vice Presidente del Coni provinciale. Ottimo il risultato di Simone Forlani, 17esimo in 2h10’13. Andrea Re termina la gara al 129esimo posto nel tempo di 2h29’55. Termino dicendo a tutti… “GRAZIE RAGAZZI!!!” GIORGIO CENTINAIO Consigliere Da sinistra: ELENA BELLONI CON IL FIGLIO MARCO COZZI, CRISTINA VALISI, ANDREA RE E DAVANTI A LUI IL FIGLIO LUCA GUGLIELMO, ROBERTO CASTELLI, VALERIO MANFRINI, GIOVANNI PIOVELLA, FAUSTO BELTRAMI. 26 PODISMO ANDREA RE. SIMONE FORLANI. 27 GIOVANNI VESCOVI E DIETRO, CRISTINA VALISI. FULVIO FIORDIPONTI. CRISTINA VALISI . TENNIS 2° TORNEO Durante la prima settimana di agosto, allo scopo di aggregare i bambini rimasti in società e non ancora partiti per le vacanze con la propria famiglia sotto il “solleone”, si è organizzato un torneo di tennis all’italiana per i bambini/ ragazzi rimasti a Pavia. In questo modo è nato il secondo torneo “FERRAGOSTIAMO”. L’anno precedente l’idea del torneo era nata da un cerchio ristretto di genitori, per i pochi bambini rimasti nell’estate avanzata, ma quando la notizia si è diffusa all’interno della società, le richieste si sono moltiplicate senza poter soddisfare tutte le richieste pervenute. Pertanto consapevoli della potenziale richiesta in questa seconda edizione la pubblicità del torneo è stata preorganizzata affinché si potesse raggiungere tutti i potenziali interessati grazie al supporto del maestro Gallinella e dell’equipe degli animatori del GREST interno alla società e del Consiglio Stesso. La maggior parte dei partecipanti aveva appena concluso 6 settimane intense di Grest, caratterizzate da attività sportive varie e dal torneo di tennis che culminavano nell’obiettivo della vittoria del mitico “Buona Coca”; così il trovarsi improvvisamente senza alcuna competizione sportiva o attività sembrava essere un periodo di eccessiva assenza di attività. Pertanto si è dato inizio al torneo e fin da subito hanno aderito tanti bambini fino ad arrivare a 16 ragazzi che sono stati tutti iscritti all’interno del torneo all’italiana che ha la peculiarità di far giocare tutti più volte senza un’immediata eliminazione diretta. Questo modello di torneo consente ai ragazzi di fare più sfide e quindi migliorare la propria capacità di confrontarsi con gli sfidanti al fine di temprare la propria capacità mentale di sostenere il confronto fisico. Il fervore dei bambini era intenso e tutti i partecipanti osservavano il tabellone per capire quali fossero i rispettivi avversari. Così i bambini hanno accettato con entusiasmo di partecipare alla com- petizione sportiva e la loro prima domanda era chi è il mio avversario, la seconda era cosa si vince. Le categorie iscritte erano femminile (n° 2 iscritte); maschile under 10 (n° 8 iscritti) e under 14 (n° 6 iscritti), per un totale di 16 bambini/ragazzi. Anche le famiglie si sono dimostrate soddisfatte e flessibili nell’accettare spostamenti di incontri dovuti alle spiacevoli alternanze meteorologiche. Al termine della competizione si è svolta la premiazione tenuta dal Presidente Ruggero Gandolfi che ha premiato con affetto e con calore, tutti i partecipanti con portachiavi e gadget sponsorizzati dalla società, il tutto seguito da un aperitivo tenutosi in terrazza nell’atmosfera caratteristiche del tramonto estivo. LAURA PALOSCHI 28 La bella manifestazione si è così conclusa: UNDER 10 1° Classificato MOLLA ANDREA 2° Classificato RIZZA RICCARDO 3° Parimerito MINGHETTI ELIA TARANTOLA ANDREA UNDER 12 1° Classificato BISI GIACOMO 2° Classificato SALA RICCARDO 3° Parimerito CASORATI LEONARDO MARINACCIO GABRIELE TORNEO DI CONSOLAZIONE 1° Classificato PALOSCHI MICOL 2° Classificato MARINACCIO FILIPPO 3° Parimerito PALOSCHI SIMONE PALOSCHI DAVIDE 29 TENNIS ferragostiamo TENNIS DOPPIO GIALLO DOPPIO GIALLO jj TENNIS E RONFA. Ma quella ronfa sana, divertente, sia sul campo tra chi è impegnato nella tenzone, sia tra i giocatori e il pubblico fuori che sfotte o incita ora questo, ora quello, come in un rodeo. Questo era lo spirito dei tornei sociali di qualche decennio fa alla Canottieri, quando come tennisti non ci si prendeva troppo sul serio perché quasi tutti gli adulti che giocavano erano autodidatti e il loro agonismo si esauriva all’interno della società. Non che voglia lasciarmi andare al rimpianto o alla nostalgia di quei tempi, adesso riusciamo a vedere anche del bel tennis ed è meglio così, però c’era un bel clima festoso, quello stesso clima che si è respirato nel torneo giallo di Ferragosto. Dopo qualche polemica, necessaria comunque a innescare l’interesse dei giocatori coinvolti, su come si dovessero formare le coppie e cioè se mantenere le stesse durante tutto il torneo o risorteggiare ogni volta, e dopo l’opzione per la seconda ipotesi, si è entrati nel vivo delle competizioni. Il valore dei giocatori iscritti era del tutto eterogeneo: si passava dalla sottoscritta, ultrasessantenne, ai giovanissimi Leo Casorati e Jack Bisi, dai classificati, come Mario Suardi, o Oliver Panigiani, o Alessandro Biscaldi alle mezze calzette come … vi piacerebbe che lo dicessi … e invece no! A torneo iniziato, la mia cronaca si deve necessariamente limitare ai match che mi hanno visto in campo e a quello finale, perché dopo il primo mi sono dovuta riprendere in attesa del secondo e dopo il secondo ero praticamente ridotta a uno straccio, stravolta, ma molto divertita. Dunque, primo match: Paolo Savio ed io contro Mario Suardi e Luca Conti e incredibilmente abbiamo vinto noi, per la bravura di Savio e la sua prontezza a rete, ma anche perché io grazie al miracolo di non so quale santo, riuscivo a rispondere alle palle arrotatissime di Suardi, arretrando quasi fino alla rete di fondo campo. Ma il momento clou della partita è stato quando ho chiamato fuori una palla che era effettivamente out di qualche centimetro, ma che il pubblico carognesco, capitanato da Lollo e Teto mi ha contestato. Ho dovuto difendere con il mio corpo il segno lasciato dalla palla, perché non fosse cancellato dall’invasione del suddetto pubblico, finché il buon Paolo Savio sulla cui correttezza nessuno avrebbe potuto eccepire, ha confermato la mia chiamata. Ciononostante Gatto e Volpe hanno continuato ad attribuire la nostra vittoria a quella mia dubbia chiamata, trovando però in me non un disarmante Pinocchio, ma un ostinato, agguerrito Melampo (per chi non lo sapesse il cane del libro Pinocchio). E già a questo punto la ronfa innescata era abbastanza divertente. Sugli altri campi intanto le coppie più disparate disputavano i loro set: si distinguevano tra le giocatrici due outsider: Cinzia Painelli Bisi e Sonia De Vecchio Cassiani che, nonostante la sconfitta, dimostravano un insospettato agonismo e sorprendente prontezza nelle volèe a rete. Quindi pausa per il grande pic-nic tradizionale di ferragosto, durante la quale, pur partecipando solo al momento delle torte, mi rendevo conto che l’alcool correva a fiumi, anche tra i giocatori, soprattutto tra i miei successivi avversari: Teto Casorati e Giorgio Borlini, Sapevo che da parte di Teto ci sarebbe stato nei miei confronti un gioco psicologico denigratorio, supportato da fuori da Lollo ed esaltato dal tasso alcolico ma non immaginavo che a un certo punto su una mia chiamata out ci fosse una vera e propria invasione di campo da parte di una delegazione del folto pubblico, capeg- giata dal suddetto Lollo per controllare il segno. Intanto i coniugi Bernocchi si separavano sul tifo: Paolo incitava lealmente i suoi amici Borlo e Teto, appoggiandosi alla recinzione con una birra in mano e gridando con voce rauca per l’entusiasmo e le bevute:”forza ragazzi!”. Francesca, nel modo discreto ed educato che le è proprio, mi esortava a non rivolgermi al mio compagno, di cui io non conoscevo ancora il nome di battesimo, con il semplice appellativo di “socio”. Saputo allora da Savio che si chiama Paolo ho incominciato a incitarlo al grido di “Bravo Paoluccio! … Dài Paoluccio!”. Nonostante ciò, abbiamo perso. Ma che bella ronfa! Veramente degna dei vecchi tempi, quando uno dei maggiori animatori era il compianto Dedeo. La finale disputata tra la coppia Christine Vansteenwinkel - Paoluccio (che si è prestato a tradirmi a causa della defezione del coniuge-compagno di Christine Franco Ravetta, ma l’ho subito perdonato) e Jack Bisi Alessandro Biscaldi (coppia vincitrice in semifinale proprio contro Borlo e Teto che si sono visti rifilare un bel 6-0, evidentemente stremati fisicamente e psicologicamente dallo sforzo consumato contro di noi, oltreché dall’alcool con cui si ristoravano a ogni cambio di campo), è stata all’altezza di tutto il torneo: pubblico al gran completo e vibrante, clima entusiasta e festoso e partita giocata fino all’ultimo punto con grande partecipazione e bravura dei contendenti: vincono Bisi e Biscaldi al tie-break. Ma che béla festa!!! P.S. Grazie a Gigi Arbuschi e a Marco Bisi per aver organizzato questa bella festa del tennis. P.P.S. Paolo Savio è ormai chiamato da molti tennisti della Cano “Paoluccio”: a me sembra carino, spero che lo sia anche per lui. CHIARA BONFATTI 30 TENNIS O j 31 TENNIS SQUADRA TENNIS FEMMINILE A me l’incarico di scrivere sulla SQUADRA FEMMINILE TENNISTICA, nonché agonistica della Canottieri, incarico ovviamente dovuto non già al mio “peso” tennistico ma a quello, ahimè, dell’età. Sì, perché nella compagine agonistica delle donne ci troviamo fianco a fianco sul campo, in allenamento e partite, nonne (solo io a dire la verità), ma comunque ultra … anta con teen agers, scambiandoci vicendevolmente freschezza ed esperienza In realtà l’idea di iscrivere anche squadre femminili della Canottieri ai diversi campionati regionali a squadre era nata come un pour-parler, nel solito roccolo antistante il campo 3, con Marco Bisi, il nostro beneamato consigliere ora dimissionario, considerando che alcune delle socie già vi partecipavano ma per altre associazioni, e che altre ottenevano buoni risultati sia a livello ludico, sia in tornei cittadini e provinciali. Poi l’idea si è concretizzata nel 2009. Noi perlomeno io, abbiamo superato per due anni il trauma della visita medica obbligatoria per il tesseramento FIT, il consigliere Bisi, forse, non ha però superato il trauma di avere a che fare per due anni consecutivi con tante personalità femminili diverse, ritrovatesi in team e non vorrei che sia stata questa la causa delle sue dimissioni … scherzi a parte, i risultati ci sono stati, ne cito alcuni. Nel 2009 la “Ladies 40”, formata da (in ordine alfabetico) Chiara Bonfatti, Monica Bruschi, Elena Cavallini, Anna Poma, Christine Vansteenwinkel, si è piazzata al 4° posto davanti a SC Milano 2 “A” e ASD Sportrend … Sempre nel 2009, nella serie D3 la Canottieri Ticino, formata oltreché dalle giocatrici soprannominate, anche da Michela Piacentini e Nazarena Ravetta si è classificata ancora al 4° posto, davanti a TC Pavia e TC Cassinetto. Nel 2010 abbiano giocato ancora nella “Ladies 40” con la stessa formazione dello scorso anno, a cui si è aggiunta Claudia Cappelletti, mentre per la D3 si sono addirittura prodotte due squadre: la A, formata da Elena Cavallini, Christine Vansteenwinkel e Nazarena Ravetta e la B con Chiara Bonfatti, Claudia Cappelletti, Elisabetta Jorge, Anna Guidetti, Martine Ravetta e ottimi risultati sono stati ottenuti dalla A, in terza posizione battendo il Garden TC il TC Robbio e lo Sport Time. Vorrei segnalare anche alcune giocatrici che si sono distinte a livello di tornei individuali, migliorando a mantenendo la propria classifica e cioè: Nazarena Ravetta che ha migliorato la propria classifica, portandosi a 4.3; Christine Vansteenwinkel che ha potuto mantenere la posizione 4.3; Claudia Cappelletti che ha mantenuto la classifica 4.5. Tutto questo grazie anche agli allenamenti che abbiamo potuto effettuare grazie alle ore che ci sono state messe a disposizione dalla Canottieri, senza nulla togliere naturalmente ai giocatori interni ed esterni. Ultimamente poi si sta cercando di coinvolgere sempre più nuove promesse, come Anna Guidetti, o Martine Ravetta, o altre, giovani e brave che stanno crescendo e si stanno distinguendo alla scuola del nostro maestro Andrea Gallinella. D’altro canto è fatale prima o poi il ritiro di chi, come me, ha fatto il suo tempo di tennista dilettante e anziana. Finirò anch’io come altri della vecchia guardia tennistica della Canottieri ad aggirarmi intorno ai campi, dando giudizi sui giocatori, o piuttosto, come ho sempre fatto, a difendere anche polemicamente posizioni di principio sul tennis o su altro. Se ho dimenticata di citare qualche nome o qualche buon risultato non me ne vogliano le tenniste, e se proprio intendono protestare, si rivolgano al nuovo, bravissimo e paziente consigliere Arbuschi, evitando però di stressarlo troppo: non vorrei che si dimettesse anche lui, efficiente e attento com’è alle esigenze di tutti i tennisti vecchi, nuovi, anziani e giovanissimi il cui numero si va notevolmente incrementando…! CHIARA BONFATTI 32 TENNIS PRIMA SQUADRA MASCHILE CAMPIONATO SERIE D2 Nei mesi di maggio e giugno LA NOSTRA PRIMA SQUADRA MASCHILE ha partecipato al campionato di serie D2. La formazione, composta dal capitano Mario Suardi (classifica 4.1), da Andrea Moro (4.1), da Alessandro Biscaldi (4.2) e da Oliver Pianigiani (4.2), ha discretamente figurato, classificandosi al quarto posto nel difficile girone 8. Ottimo l’inizio, con la netta vittoria in casa per 4 a 0, senza perdere nemmeno un set, contro il Nuoto Club Vigevano. Da sottolineare le prestazioni brillanti di Suardi e Pianigiani. Nella seconda giornata è arrivata l’unica sconfitta casalinga, per 4 a 0, contro il Tc Mede Il Parco. In questo caso resta il rammarico per l’incontro di capitan Suardi, perso al terzo set, e in condizioni fisiche precarie, dopo quasi 3 ore di gioco. Altra sconfitta per 4 a 0 nella terza giornata, a Vigevano contro lo Sporting Club Selva Alta. Tuttavia, nonostante la superiorità degli avversari, tutti di terza categoria, la SQUADRA 33 Master Crevani. Da segnalare la vittoria nel tabellone di quarta categoria del torneo di Broni. Moro, nonostante abbia partecipato a un numero ridotto di tornei, si è confermato ancora una volta un solido 4.1. Biscaldi, dopo una stagione lunga e segnata da alti e bassi, ha conseguito i punti per effettuare il doppio salto da 4.2 a 3.5, specialmente grazie alle buone prestazioni nei tornei di Mortara (semifinale) e della Canottieri. Pianigiani infine ha ottenuto facilmente i punti da 4.1. Migliori risultati i quarti di finale a Milano 3, alla Lanca e alla Canottieri. Per la nuova stagione resta da segnalare la partenza di capitan Suardi, trasferitosi al Tc Pavia. La squadra tuttavia si è ampiamente rinforzata con nuovi importanti acquisti: Fabrizio Abbiati (3.4), i due giocatori ex serie B Luigi Moriconi e Pietro Rho, e Fabio Salis (3.5). nostra formazione si è comportata meglio di quanto dica il risultato: sia Biscaldi che Pianigiani si sono infatti dovuti arrendere soltanto al terzo set. Nella quarta giornata, sui campi del Tc Voghera, non è bastata la vittoria in singolare di Biscaldi per strappare un risultato positivo. Complice anche un po’ di sfortuna (sconfitta di Suardi per 64 al terzo al termine di un match combattutissimo), il risultato finale è 3 a 1 per i vogheresi. L’ultimo incontro, in casa contro il Dlf Pavia, si è concluso con un pareggio per 2 a 2. I punti per la Canottieri sono arrivati dai singolari di Moro e Biscaldi. Nello schema sotto riportato la classifica finale. Nettamente più brillante la stagione dal punto di vista individuale. Tutti i giocatori sono infatti riusciti a mantenere o a migliorare la propria classifica: Suardi ha ottenuto agevolmente i punti per passare 3.5, grazie a un’ottima stagione culminata nel secondo posto assoluto nel ALESSANDRO BISCALDI PUNTI V N P FATTI SUBITI PENAL. SC SELVA ALTA 9 4 1 0 17 3 0 TC MEDE IL PARCO 8 3 2 0 15 5 0 TC VOGHERA 3 2 1 2 9 11 2 CANOTTIERI TICINO PAVIA 3 1 1 3 7 13 0 DLF PAVIA 3 1 1 3 5 15 0 NUOTO C. VIGEVANO 2 1 0 4 7 13 0 TENNIS SECONDA SQUADRA MASCHILE CAMPIONATO A SQUADRE SERIE Per la NOSTRA SECONDA SQUADRA si è trattato di un anno interlocutorio. I risultati sono stati condizionati dalla partenza dei giocatori più forti: Andrea Moro Oliver Pianigiani sono stati prestati alla prima squadra nella categoria superiore. Mauro Nobili è materialmente partito per un’esperienza di lavoro all’estero. Sono rimasti a difendere i nostri colori Matteo Liberali, Fabrizio Cantoni, Luigi Arbuschi, Marco Tava, Jorge Mendez, Enrico Truden, Luca Sala. L’obiettivo era perciò la salvezza, D3 evitare cioè la retrocessione nella categoria inferiore che toccava all’ultima squadra piazzata nel girone del campionato. Ci siamo riusciti due volte. Sulla carta grazie al ritiro del TC Mortara finito automaticamente all’ultimo posto ma anche sul campo perché siamo riusciti a vincere l’incontro casalingo con il TC Varzi, grazie anche a una provvidenziale vacanza di Mauro Nobili in Italia. Il piazzamento finale è stato il quarto posto nel girone a sei davanti appunto a Varzi e Mortara. Di più proprio non ci si poteva aspettare dalla squadra. Il prossimo anno prevedo un deciso rafforzamento. Il ritorno all’attività di Pietro Rho e Luigi Moriconi insieme al rientro dopo un’esperienza in altra squadra dei soci Fabrizio Abbiati a Fabio Salis, l’acquisto di Claudio Vercesi (classifica 35) e il ritorno in Italia di Mauro Nobili produrranno un sicuro rafforzamento della prima squadra con recupero di giocatori per la serie inferiore. Confidiamo di fare meglio il prossimo anno. jjjjjj LUIGI ARBUSCHI SQUADRA GIOVANILE: PROMOZIONE IN Innanzitutto vorrei esprimere un doveroso e sentito grazie al mio amico consigliere Luigi Arbuschi: se ho ripreso in mano la racchetta e ho proseguito la mia attività sportiva, molto del merito spetta a lui. Mettendomi infatti in contatto con altri agonisti ho potuto affrontare al meglio la stagione invernale. Di li a poco sono stato seguito dall’amico Gianluca Bisi (4.2) e così è iniziata una nuova avventura: aggiuntisi Marco Cassiani, Stefano Clerici Paolo Ravetta e Fabio Pratesi nasceva la nuova D4… Sono stati quattro incontri di alta intensità quelli che abbiamo vissuto nel girone e se non fosse stato per il divertimento che animava ciascuno di noi e un piccolo aiuto della dea bendata, forse non avremmo passato il turno. La prima trasferta in terra vigevanese ci ha dato un punto e morale: si giocava sul play it, difficile anche aprire per noi terraioli. È seguita poi una netta vittoria contro Voghera (3-1), la sconfitta con- La premiazione della finale persa di misura che comunque ha “promosso” la squadra. Da sinistra: Fabio Pratesi, Gianluca Bisi, Marco Bisi (accompagnatore nell’occasione), il capitano Riccardo Berti e i giudici-arbitro Giuseppe Bernini ed Enzo Zanellini. D3 tro Battuda (1-3) e il 2-2 contro il Nuoto Club: 5 punti e girone passato al secondo posto. Di li in poi la condizione è migliorata per tutti, 3 scontri da dentro o fuori che hanno visto ogni mio compagno impegnarsi al massimo ai quali vanno tutti i miei complimenti: BRAVI RAGAZZI! La finale di Selvaalta contro il Kinder Salice è stata una vera beffa. Arriviamo sul posto e alle nove di mattina il clima è già torrido, i tre La squadra al completo. Da sinistra: Fabio Pratesi, Marco Cassiani, Riccardo Berti, Gianluca Bisi, Stefano Clerici, Paolo Ravetta. 34 vincono 62 il primo e sono sopra anche il secondo ma è qui che si compie la beffa, gli avversari salgono di livello loro perdono un po’ di convinzione e si arrendono al terzo. Ci vedevamo già pronti a festeggiare ma ci tocca rinfilarci le scarpe da tennis e entrare in campo con il termometro che segnava 40 gradi… inevitabilmente perdiamo in due, stanchi soprattutto dalle 3 ore di match precedente. È stata una esperienza che mi ha lasciato ricordi davvero positivi e cosa più importante, la squadra con la finale ottenuta ha raggiunto il suo grande obbiettivo: PROMOZIONE IN D3! Saluti a tutti, TENNIS j singoli si svolgono contemporaneamente ed entrano in campo in ordine Bisi, il sottoscritto e Cassiani. Le cose propendono subito per il peggio Marco perde contro il maestro Contento Bisi ed io sotto 3 a 0 al terzo. Ma la voglia di vincere era tanta e così rialziamo la testa e portiamo a casa la partita: ora il parziale è Canottieri 2 Salice 1. Pratesi e Ravetta scendono in campo per il doppio, Capitano RICCARDO BERTI I NOSTRI MASTER j Luigi Arbuschi l’ultimo a destra nella foto, si e’ qualificato come settimo su otto giocatori al master Slazenger veterani over 45 di quarta categoria. Ha superato il secondo qualificato Paolo Bargiggia perdendo poi in semifinale da Paolo Tacconi. Mario Suardi, il primo a sinistra nella foto, ha partecipato a Tortona al master Crevani limitato alla quarta, raggiungendo brillantemente la finale. CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE VETERANI OVER 45 LIBERO 35 LIBERO significa aperto a giocatori di qualsiasi classifica. È un campionato open, ci si imbatte occasionalmente in ex giocatori professionisti e spesso in maestri in piena attività. Iscriversi a tale campionato per la prima volta per la canottieri è stata una sfida promossa da Graziano Beltrami - Fiorello. Graziano è stato un ottimo giocatore uno dei migliori a livello giovanile, ha smesso però con il tennis per 25 anni. Quest’anno a squadre abbiamo deciso di farlo confrontare subito con i migliori veterani. Il team era com- pletato da Luigi Arbuschi, Marco Tava e Luca Sala. Il rischio era di andare incontro a pesanti sconfitte. Invece Graziano è riuscito a vincere due dei quattro singoli disputati e uno dei due doppi (in coppia con il sottoscritto). Il risultato del campionato è un quarto posto assegnato anche se ritengo che la classifica corretta ci dovrebbe portare al terzo, vista la nostra migliore differenza partite con l’ST Fagnano e la vittoria nello scontro diretto con l’Alte Groane. In ogni modo non cambia molto, pas- savano alla fase successiva solo le prime due classificate. Non è un gran risultato ma se messo a confronto con gli 0 punti presi negli altri 2 gironi dalle altre pavesi (Sporting San Martino, TC Voghera) e i 2 a tavolino (DLF Pavia) non è poi così male. Se si deciderà il prossimo anno di nuovo di competere in questa categoria ci potremmo avvalere del nuovo acquisto Claudio Vercesi (classificato 35) che insieme a Fiorello potrà migliorare il livello della squadra. La panchina sarà allungata dagli altri e dall’arrivo tra i veterani di Paolo Savio. j MANIFESTAZIONI 2011 PROGRAMMA MANIFESTAZIONI INVERNO-PRIMAVERA 2011 Cari Soci, siamo a proporVi, con il calendario delle manifestazioni, incontri e intrattenimenti vari per allietare le serate alla Canottieri, questo nella speranza che tutti possano trovare l’iniziativa a loro più adatta. Buon inverno e buon divertimento con i nostri programmi. DICEMBRE 2010 DOMENICA 19 Per i nostri bambini. DALLE ORE 17,00 “…ASPETTANDO BABBO NATALE”. VENERDÌ 31 ORE 21,00 ORE 24,00 Tradizionale “CENA E VEGLIONE DI SAN SILVESTRO”. Suona il complesso Duo LUCIA E LUCIANO. Cin… cin con lo spumante e AUGURI DI BUON ANNO. GIOVEDÌ 6 ORE 15,30 Per i nostri bambini pomeriggio di festa. Si torna a far vivere la magica e antica tradizione dei burattini in baracca: “IL GATTO CON GLI STIVALI”. E poi … la merenda. SABATO 8 ORE 20,00 Cena con piatto unico. ALLE ORE 21,30 “NUOVO ANNO IN SWING”. Omaggio a Duke Ellington e altri autori americani legati alla tradizione swing. Serata con: Paolo Alderighi (pianoforte) - Alfredo Ferrario (clarinetto) - Roberto Piccolo (contrabbasso) - Nicola Stranieri (batteria). GENNAIO 2011 LUNEDÌ 31 I GRANDI VITIGNI CHE HANNO FATTO L’ITALIA. 7-21-28 Febbraio Nebbiolo - Barbera - Sangiovese - Nero D’Avola - Vermentino - Verdicchio - Fiano - Prosecco. Coordinatore il sommelier Carlo AGUZZI. Durante la cena di fine corso verranno approfonditi i principi fondamentali abbinamento cibo/vino. Max 50 partecipanti. Termine ultimo di iscrizione 15 gennaio. Possibilità di iscrizione anche ad amici e simpatizzanti. FEBBRAIO 2011 SABATO 12 Per tutte le mamme, i papà , i loro bambini … e non solo …ASPETTANDO SAN VALENTINO. SABATO 26 ORE 20,30 Terzo incontro “TRA CIBO E VINO… NEL GIRO DELLE REGIONI”: UMBRIA. Serata con il sommelier Carlo AGUZZI. MARZO 2011 SABATO 5 ORE 21,00 GRAN CARNEVALE IN MASCHERA. Durante la serata verranno premiati i tre migliori travestimenti. Vi aspettiamo per trascorrere la serata in allegria. MARTEDÌ 8 GRAN CARNEVALE IN MASCHERA DEI BAMBINI con musica, giochi, tanti coriandoli e stelle filanti. Ed inoltre spettacolo di CALIMERO’. ATTORE, COMMEDIANTE E MIMO CLOWN. Clown ufficiale per molti anni del grande Circo Americano e della troupe del Parco di Gardaland. E per finire la giornata: “APERITIVO IN GIALLO” omaggio alla Festa della Donna. ORE SABATO 19 20,15 “Corpo e… mente”. Cena con piatto unico. ALLE ORE 21,30 il Prof. Francesco FRAPOLLI dell’Istituto Superiore di Studi Musicali F. Vittadini ci accompagnerà nella riscoperta dell’opera lirica. SERATA ALL’OPERA. G. Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Primo incontro. Sabato 26 20,30 Quarto incontro “TRA CIBO E VINO… NEL GIRO DELLE REGIONI”: LIGURIA. Serata con il sommelier Carlo AGUZZI. SABATO 2 ORE 20,15 “Corpo e… mente”. Cena con piatto unico. ALLE ORE 21,30 il Prof. Francesco FRAPOLLI dell’Istituto Superiore di Studi Musicali F. Vittadini ci accompagnerà nella riscoperta dell’opera lirica. SERATA ALL’OPERA. G. Verdi: Rigoletto. Secondo incontro. SABATO 9 ORE 19,30 BABY DANCE …E BALLI PER TUTTI. Danze per bambini e non. SABATO 16 20,30 Quinto incontro “TRA CIBO E VINO… NEL GIRO DELLE REGIONI”: VALTELLINA. Serata con il sommelier Carlo AGUZZI. ORE APRILE 2011 ORE Come di consueto il programma dettagliato della varie manifestazioni con orari , modi di prenotazione, prezzi e menù delle cene, verrà affisso alla bacheca della Club house. Eventuali spettacoli non inseriti in questo programma verranno portati prontamente a conoscenza tramite il sito internet e/o affissione di locandine in società. Durante le serate potrebbero essere effettuate riprese fotografiche. Chi non intendesse autorizzare la pubblicazione della propria immagine sul sito internet e/o sul giornalino della Società “Ticino Domani”, è pregato di segnalare in Segreteria il proprio dissenso. PER IL CONSIGLIO DIRETTIVO Il Consigliere incaricato 36