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“TICINO DOMANI” in formato PDF

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“TICINO DOMANI” in formato PDF
Reg. Trib. n. 297-11/4/1984 • Spedizione in A.P. • Filiale di Pavia • Pubblicità inferiore al 70% • Distribuzione gratuita
N. 2 • ANNO XXX • DICEMBRE 2010
TIRATURA: 850 COPIE
TIRATURA: 850 COPIE
I miei
Auguri...
Reg. Trib. n. 297-11/4/1984 • Spedizione in A.P. • Filiale di Pavia • Pubblicità inferiore al 70% • Distribuzione gratuita
N. 2 • ANNO XXX • DICEMBRE 2010
Periodico della Società Canottieri Ticino
Registrazione Tribunale di Pavia
n. 297 dell’11-04-1984
DIRETTORE RESPONSABILE
BARBARA CANESTRARI
DIREZIONE E REDAZIONE
Strada Canarazzo, 15 - 27100 Pavia
Tel. 0382.303395 - Fax 0382.35576
GRAFICA E STAMPA
Tipografia PI-ME Editrice Srl
Via Vigentina, 136A - 27100 Pavia
Tel. 0382.572169 - Fax 0382.572102
PRESIDENTE
RUGGERO GANDOLFI
VICEPRESIDENTE
ALBERTO CANESTRARI
CONSIGLIERI
LUIGI ARBUSCHI
MARCO BRANZOLI
GIORGIO CENTINAIO
ENRICO GALLOTTI
MASSIMO LUCENTI
FRANCO NICOLA
GAETANO RIZZA
REVISORI DEI CONTI
SINDACI IN COOPERATIVA
PRESIDENTE: RENATO
PAGELLA
PIETRO FERRARI
TITO CHELAZZI
SINDACI IN ASSOCIAZIONE
PRESIDENTE: ANDREA
NEGRI
PIETRO FERRARI
TITO CHELAZZI
COLLEGIO PROBIVIRI
ROBECCHI MAJNARDI
ELENA FIORI
ALESSANDRO BIANCHI
MASSIMO NICOLA
FRANCESCO MARANGOLO
PRESIDENTE: A.
SOCI ORDINARI: 750
SOCI AGGREGATI: 1.008
TOTALE SOCI: 1.758
Il Presidente
RUGGERO GANDOLFI
2
LO RICORDIAMO COSI’ …
SORRIDEVA E AMAVA LA VITA.
CI HA LASCIATI ORFANI CON UN’IMMENSA EREDITA’:
LA NOSTRA SOCIETA’.
3
E
R
P
M
E
S
PER
CON NOI
4
5
RUGGERO CI
È stato detto e scritto che ci ha la-
Ruggero,
Ciao Ruggero,
sciati orfani con una immensa eredità, la nostra Società.
Non avrei mai voluto sostituirlo in
queste circostanze, ma devo.
Così, affrontando quotidianamente tutti i problemi che si presentano, mi sto rendendo conto di
quanto complesso e pesante sia il
compito… il compito di sostituire
Ruggero.
Mi chiedo almeno cento volte al
giorno: “cosa avrebbe fatto Ruggero, cosa avrebbe detto?”
Ogni mattina accendo il computer e
in automatico compare la Sua foto,
cappellino in testa, giubbotto blue,
sciarpa bianca. È lui.
Sembra presente, come prima, come sempre… una risata, un colpo
di tosse, il sigaro tra le dita, l’espressione di chi pensa che i veri
problemi siano già stati superati o
non siano ancora arrivati, che
adesso va tutto bene.
Va tutto bene Ruggero?
Mi rendo conto di porgli delle domande, faccio un meeting con la foto, sono cosciente di non ottenere
risposte, ma parlare con Lui mi rende sereno e mi dico: ‘Almeno è al
corrente, andiamo avanti.’
in questo momento sono confuso
dai ricordi che mi riempiono la
mente.
Sono passati pochi giorni dal quel
sabato sera e ancora non mi sembra vero. Ti vedo ancora dietro la
scrivania in segreteria, al bar con
l’amico Vincenzo per un aperitivo o
sotto il “nostro” albero, in estate,
che noi scherzando chiamavamo la
segreteria estiva.
Quante chiacchierate!!
Ogni giorno i tuoi pensieri erano
per la famiglia e la tua amata “Cano”, hai fatto tanto per migliorarla
e per dare ai Soci il piacere e l’orgoglio di sentirsi parte di un ambiente
sereno.
E poi l’idea del Palio. Il tuo desiderio è sempre stato quello di cercare
un legame duraturo con le altre Società e finalmente con l’aiuto di alcuni amici hai gettato le basi del
Palio del Ticino, che negli ultimi anni era diventato una vera e propria
passione.
Quante sere passate insieme a pensare come trovare sponsor, come
organizzare il corteo, la cena in Castello, la gara…
Ora mi sento un po’ più solo ma
una frase comune dice “…ma la vita prosegue” e continuo a pensare
che i nostri progetti debbono continuare e ti prometto che farò tutto il
possibile affinché sia così.
Ciao.
ottima nostra guida.
Eri Tu “il Capo” che sapeva trarre le
conclusioni dopo averci ascoltato e
le decisioni erano sempre il frutto di
un comune accordo.
Quante volte abbiamo riso e scherzato! Ti sentivo come un fratello
perché ci volevamo bene.
Cercheremo di continuare a ridere,
gioire, “stare bene” insieme, e anche… a far mangiar bene, come
tanto desideravi Tu.
Mi mancherai, ci mancherai.
Con affetto.
Alberto Canestrari
Franco
Il tuo amico Giorgio
6
HA LASCIATI
Ciao Ruggero…
Arrivederci Presidente.
Caro Presidente,
Ci sono momenti nei quali si avrebbe solo voglia di chiudere gli occhi,
addormentarsi e sperare che al risveglio qualcuno ci dica che è stato
solo un brutto sogno, oggi è uno di
quei giorni.
Nella notte tra sabato e domenica ci
ha lasciato Ruggero Gandolfi,
stroncato da un infarto, e mentre lo
sto scrivendo stento ancora a credere che possa essere veramente
successo.
Ruggero era tante cose: Presidente
della Canottieri Ticino, Socio Fondatore e parte fondamentale degli
Amici del Palio ecc., ma era soprattutto un GRANDISSIMO AMICO su
cui potevi sempre contare, pieno di
vita e di passione per tutte le cose,
ed erano veramente tante, che lo
vedevano impegnato in prima persona, e questo rende ancora più difficile credere che sia potuto accadere ciò che invece purtroppo è accaduto.
Stamani sua figlia mi diceva che
questa probabilmente era la morte
che si era sempre augurato, ma che
era arrivata TROPPO, TROPPO
PRESTO.
Proprio così Ruggero, questo brutto
scherzo ha voluto farcelo veramente troppo, troppo presto!
Ciao Ruggero e mi raccomando, da
lassù ogni tanto vedi di trovare il
tempo per dare un’occhiata a tutti i
tuoi amici (e sono tantissimi) che
hai lasciato quaggiù e che da oggi si
sentono molto più soli e… senza
parole.
Quest’anno è proprio un anno da
dimenticare!
Ho perso i miei due presidente… il
primo è stato il fondatore del Rugby
Voghera, Orazio Valle e il secondo è
Ruggero Gandolfi, l’uomo che mi
ha dato un lavoro e che ho sempre
stimato per il suo comportamento
nei confronti delle persone che lo
circondavano.
Ho iniziato a lavorare alla Canottieri Ticino nel 2004 come assistente
bagnanti e, durante questi anni,
grazie alla fiducia e agli incoraggiamenti del signor Gandolfi, ho imparato a gestire i diversi impianti della Società e diventare responsabile
dell’esecuzione dei lavori svolti durante l’anno.
Faccio davvero fatica a credere che
ci abbia lasciati… ogni giorno, verso le 9,00, arrivava in ufficio e fino
a tardi era disponibile per risolvere i
vari problemi che si presentavano.
Il suo grande obiettivo era quello di
far sì che la Società potesse offrire
ai soci i migliori servizi possibili, per
questo farò di tutto perché ciò avvenga.
Voglio ricordare il Presidente Gandolfi, non tanto come mio capo, ma
come una carissima e simpatica
persona che amava stare in mezzo
alla gente e che per noi dipendenti
ha sempre fatto tantissimo.
Passare il Natale senza di lui sarà
davvero triste, anche perché lo riteneva una festa importantissima e
sono sicuro che tutti i dipendenti e i
consiglieri faranno il possibile per
realizzare i suoi progetti e le sue
aspettative.
Ci mancherai tanto Presidente!
è grandissimo l’onere e l’onore che
i miei compagni di squadra mi hanno lasciato nel dover scegliere le
giuste parole di commemorazione e
ringraziamento che intendono dedicarLe tutti gli atleti della Sezione
Canoa e Dragon Boat. Non credo
sinceramente che sarò all’altezza
del compito assegnatomi, mi consola però il fatto che, anche se non
riuscirò a trovare le parole adatte ad
esprimere la desolazione del nostro
stato d’animo di fronte alla Sua
scomparsa, Lei saprà leggerle direttamente nella parte più profonda
del nostro cuore.
Ricordo come ogni anno inaugurasse la Cena dello Sport sempre allo
stesso modo: “Lo sport è l’anima
della Canottieri” diceva; ricordo come quelle parole ci riempissero, anno dopo anno, sempre più il cuore
di orgoglio.
In questi nove anni Lei è stato il
nostro primo tifoso: con grande
passione e lealtà ha gioito con noi
dei nostri successi, ci ha sostenuto
di fronte alle sconfitte, ci ha spinto
continuamente a credere in noi
stessi, apprezzandoci per il nostro
impegno e la nostra dedizione alla
fatica.
La Sua bontà d’animo, la Sua ironia, il Suo entusiasmo e la Sua costante volontà di giungere ad una
mediazione, sono state – e saranno
sempre per noi – un esempio a cui
speriamo di poter attingere, anche
in minima parte, quel segno indelebile che la Sua presenza ha lasciato
in tutte le persone con cui ha condiviso i giorni più importanti della
Sua vita.
Lei era parte del gruppo, capace di
condividere le nostre rivalità, i no-
Pietro Carnevale Gare”
AMICI DEL PALIO DEL TICINO
7
Andrea Maggi
stri scherzi e le passioni calcistiche
della maggior parte di noi; ci ha dato sempre fiducia e ci ha responsabilizzato, guidando la Canottieri a
quei risultati che sono ora sotto gli
occhi di tutti.
Il vuoto che Lei ha lasciato nella
nostra società e nella nostra squadra, non solo da Presidente ma anche da uomo, non potrà mai essere
colmato, anzi, persisterà sempre
dentro di noi per ricordarci conti-
nuamente, allenamento dopo allenamento, quale fortuna abbiamo
avuto in questi anni ad averLa al
nostro fianco.
Giovanni Vescovi
8
Il nostro Presidente RUGGERO
“Il Mastro costruttore”
Il “Mastro costruttore”: così ricordo
9
Ruggero quando nel 2008 mi ha
chiamato per offrirmi la carica di consigliere per la canoa, perché per lui far
parte del consiglio della Canottieri era
un grande privilegio e così interpretava il suo ruolo di Presidente e questo trasmetteva a tutti i consiglieri.
Mastro, perché lui per me, e penso
per noi tutti, è stato un gran maestro di vita, con la sua gioiosità nell’affrontare la vita, ma anche con la
sua fermezza nell’affrontare le decisioni più difficili sempre finalizzate
al bene della società, di tutti i soci e
di tutti i “suoi” atleti.
Mastro, perché da quando l’ho conosciuto come Presidente mi ha
sempre parlato di quello che bisognava fare per lo sviluppo della società al fine di soddisfare le esigenze degli amici soci e per sviluppare
al meglio tutte le attività sportive;
ma Ruggero non si fermava alle parole, le sue idee le sviluppava e ben
presto sono tutte diventate realtà.
Ruggero era un maestro anche nell’affrontare nuove sfide, si infervorava se qualcuno gli sottoponeva
nuove idee e capiva subito dove
c’era del buono da sviluppare e
da far crescere, si sentiva partecipe in prima persona ad
ogni nuova buona iniziativa.
Noi atleti della canoa e del dragon
boat lo abbiamo sentito sempre presente alle nostre attività sportive:
era il primo ad interessarsi su come
progredivano le nostre squadre, ma
era anche il primo che si interessava dei nostri risultati e che ci lodava e ci incoraggiava. Infatti alla fine di ogni gara o manifestazione il
nostro primo pensiero era quello di
telefonare a Ruggero per informarlo
di come era andata.
Ruggero era un vero Mastro costruttore di rapporti, veri e sinceri
rapporti umani con chi lo circondava e con chiunque aveva a che fare con lui. In particolare nell’ambiente canoistico era molto apprezzato in Federazione Italiana Canoa
Kajak per aver portato la Canottieri ad essere tra le più stimate e rappresentative società italiane per la
specialità della Canoa Classica
(Olimpica) contribuendo a formare
campioni italiani e campioni olimpici.
Ho voluto scrivere questo saluto a
Ruggero per ringraziarlo personalmente del pur breve ma inteso periodo che abbiamo trascorso insieme alla direzione della Canottieri Ticino, lo conoscevo da una decina
d’anni, ma in questi due anni ho
trovato in lui un amico.
“Ciao Ruggero”
Massimo Lucenti
Mediazione, buonsenso, pacatezza,
ironia, giocosità e bontà d’animo.
Questi gli aggettivi che caratterizzavano il nostro Presidente e Amico.
Ma c’era molto altro.
Cultura: ci stupiva con le sue conoscenze di entomologia, materia dei
suoi studi universitari e tuttora sua
passione. Chi altri ci spiegherà con
la sua carica ironica termini come la
tanatosi, la Rhaphigaster nebulosa,
e molti altri?
Amore per lo scherzo, per la buona
cucina, ci spiegava sempre con dovizia di particolari, accompagnati
con la sua gestualità, come realizzare dei buoni piatti, e concludeva
con “booon!, l’è propi bon! “
Era vulcanico nelle idee e nel metterle in pratica, sia relative alla Società,
cui teneva così tanto, sia nel realizzare piccoli scherzi ai nostri “danni”.
Premuroso con noi e inimitabile
poeta anche in vernacolo, ma soprattutto sempre allegro.
Lo ricordiamo così, sorridente, con i
suoi baffoni, il suo giubbotto blu e
il cappellino in testa, lo zaino in
mano entrare in segreteria e salutarci con una delle sue trovate quotidiane che strappavano, come minimo, un sorriso e rendevano leggere le nostre giornate in ufficio.
Grazie per tutti gli anni trascorsi insieme. Ci manchi già molto.
Pinuccia e Loretta
Varco la soglia della porta di in-
Caro Ruggero,
Non sapevo mai cosa fare, se dar-
gresso dell’ufficio, con sgomento
mi inoltro nel corridoio. Sospiro
profondamente, accendo la macchinetta del caffè e la mia mente va in
subbuglio per i moltissimi ricordi.
Tanti momenti trascorsi insieme, tutto rinchiuso lì, in un unico pensiero.
Mi chiamava al telefono e con voce
possente, com’era la sua, mi diceva:
“Oggi alle 15 ti aspetto in ufficio
perché dobbiamo andare a comprare le caramelle!!!”. Mentre si incamminava tra gli scaffali stracolmi di
dolciumi, chiedeva sempre un mio
parere: “Fabio!! Queste caramelle
piaceranno a Nicola? E di queste cosa ne penserà Centinaio?? No! No!
Queste non piacciono a Canestrari!”
Pensava e prestava attenzione a
tutte le persone che lo circondavano e in particolar modo a quelle che
collaboravano con lui. Aveva una
grande umiltà e un gran senso dell’umanità verso gli altri.
Mi ricompongo e, fissando il suo
giaccone appeso, sorrido, consapevole di aver collaborato e di aver avuto un grande amico, che mi ha dato un’intramontabile lezione di vita.
Ancora non mi rendo conto e mi
sembra ancora di sentire la tua voce al telefono quando pianificavamo le riunioni del Palio, mi sembra
ancora di vedere il tuo sorriso e la
gioia nei tuoi occhi quando parlavamo della tua Canottieri!
Abbiamo condiviso, soprattutto negli ultimi quattro anni, momenti di
difficoltà durante l’organizzazione
del Palio, ma il tuo ottimismo e il
tuo modo di fare ha spinto tutti Noi
a proseguire senza esitazione.
Senza di te oggi sembra tutto più
difficile, quasi impossibile, ma il
mio obiettivo è di tornare ad essere
determinata, come tu mi hai insegnato, e continuare a migliorare la
tua idea nata per caso un giorno di
Luglio di tre anni fa. Non sarà facile riunirci senza te, ma te lo dobbiamo.
A nome di tutti gli Amici del Palio
del Ticino ti abbraccio e ti sento vicino.
Con affetto,
gli del lei ‘Buongiorno Presidente…’ o del tu ‘ciao Ruggero’.
Come direttore di Ticino Domani mi
sembrava più corretto il ‘lei’… e poi
ero sempre in soggezione come figlia del Vicepresidente, quasi si potesse pensare che mi prendevo
qualche confidenza in più in virtù
della posizione di papà.
… Alla fine non potevo che passare al ‘tu’ con Ruggero! Quando ci
incontravamo non passavano cinque minuti e già tutti coloro che gli
stavano intorno ridevano per qualcosa che aveva fatto o detto.
C’è un vuoto incolmabile che passeggia per i vialetti della Canottieri,
che guarda soddisfatto le piscine
seduto sotto il porticato della sede,
che ride in ufficio, che beve un caffè
al bar…
Arrivederci Presidente Ruggero.
Barbara Canestrari
DIRETTORE DI TICINO DOMANI
Manuela
Fabio Baretta
DIRETTORE DI SEDE
10
11
RUGGERO
HA TRASFORMATO
12
LA CANOTTIERI
TICINO
13
CANOA
3 OTTOBRE 2010
41^ CANOE MARATHON
VIGEVANO PAVIA
“QUESTA MARATHON NON SA DA
FARE”, viste le pessime condizioni
meteo anche in ottobre qualcuno lo
ha pensato e qualcun altro lo ha
anche sussurrato, ma in barba al
meteo avverso, è prevalso, in noi,
l’entusiasmo, l’amore per lo sport e
la consapevolezza che la nostra Società non doveva privarsi, quest’anno, della sua storica manifestazione di maratona in canoa inventata 41 anni fa dal nostro Cav.
Marino Valle.
Dopo l’annullamento dell’edizione
programmata per il 16 maggio a
causa del divieto di navigazione
imposto dall’Ente Parco del Ticino
per l’alto livello d’acqua del Ticino,
è stato subito richiesto alla Federazione Italiana Canoa e Kayak di poterla rischedulare in ottobre.
La FICK ci ha concesso la nuova
data del 3 ottobre chiedendoci di
mantenere la stessa formula prevista per l’edizione di maggio, quindi:
GARA INTERNAZIONALE MARA-
TONA CLASSICA JUNIOR / UNDER23 / SENIOR / MASTER, GARA REGIONALE APERTA RAGAZZI, GARA REGIONALE APERTA
CANOA GIOVANI, MANIFESTAZIONE TURISTICA.
La perseveranza ci ha premiato.
Nonostante ottobre è normalmente
un mese in cui alcune società chiudono la loro stagione agonistica
preparando già il programma di allenamento invernale, molte società
non hanno voluto perdersi la clas-
99 99 99 99
14
CANOA
15
sica maratona da Vigevano a Pavia
perché avendo partecipato alle precedenti edizioni ne hanno apprezzato l’organizzazione ed il suo fantastico percorso.
APPREZZATE LE NOVITA’: senza stravolgere lo spirito della manifestazione principale che prevede la
gara di maratona classica (canoa
olimpica) su un percorso in linea da
Vigevano a Pavia per junior, senior
e master ed un percorso ridotto da
Bereguardo a Pavia per la categoria
Ragazzi, quest’anno sono state introdotte due nuove gare: 1) LA
GARA REGIONALE APERTA CANOA GIOVANI per le categorie allievi e cadetti, suggerita dai nostri
istruttori, su un percorso ad anello
davanti alla Canottieri, molto apprezzata dai genitori che hanno potuto seguire i propri figli durante
tutta la gara, e 2) LA MANIFESTAZIONE TURISTICA aperta ad
ogni tipo di canoa sul percorso da
Bereguardo a Pavia, alla quale ha
partecipato anche il nostro Dragonboat campione d’Italia in qualità di
apripista.
GRAZIE AGLI SPONSOR della
manifestazione, è stato possibile introdurre altre novità, tra le quali: la
premiazione di ogni partecipante
con prodotti tipici pavesi e con un
ricordo della manifestazione ed il
premio speciale al primo assoluto.
Un premio speciale è stato assegnato alla squadra più numerosa, vinto
quest’anno dai nostri cugini del
CUS Pavia, e alla squadra arrivata
da più lontano rappresentata dal K2
di Robert Koestle e Franz Kraus della Società Wassersport, 1° classificati nella categoria Master D, arrivati dalla Germania.
Gli sponsor sono presenti sul sito
www.vigevanopavia.com. Sul sito sono state pubblicate anche le
gallerie fotografiche degli arrivi.
LA GARA, grazie al buon livello d’acqua del Ticino, si è svolta con regolarità consentendo a MATTEO GRAZIANI della Società Canottieri Comunali Firenze di aggiudicarsi il titolo di PRIMO ASSOLUTO della 41^
Vigevano Pavia con il tempo di
2 ORE 1 MINUTO E 33 SECONDI.
Graziani, reduce dal campionate
mondiale Canoe Marathon disputato sul lago di Banyoles, il lago più
grande della Catalogna e uno dei
più estesi della Spagna, dove si è
classificato 11° nella categoria K1
Under23, si è dovuto misurare con
specialisti della maratona del calibro di Claudio Checcucci (Idroscalo
Club), Matteo Arzani (Cus Pavia) e
Sabino Candela (Idroscalo Club) rispettivamente 1°, 2° e 3°
della categoria Senior.
LA NOSTRA SQUADRA
ha ben figurato nella MARATHON CLASSICA: 4° Jiulian
Rushaj e 5° Stefano Loddo nel K1
Senior, 2° il K2 di Manfredi Rizza Jacopo Albertoni nei Senior, 2° il K2
di Marzani Alessandro - Marzani
Davide negli Under 23 e con gli ottimi piazzamenti degli inossidabili
Master: 1° il K2 di Egidio D’Angelo
- Furio Cellé nei Master C e 1° il K2
di Adamo Chiesa - Alessandro
Bianchi nei Master E.
Nella gara di CANOA GIOVANI i
nostri atleti allievi e cadetti hanno
dimostrato la buona preparazione
ottenendo ottimi risultati:
– Allievi B: 3° Mario Moretti, 8° Giorgio Cassetti, 9° Giorgio Rubini
– Allieve B: 2° Sofia Nicrosini
– Cadetti A: 6° Matteo Orsolini
– Cadetti B: 1° Andrea Nicrosini,
2° Federico Mezzadra, 3° Giulio
Bortoni, 5° Lorenzo Baretta
– Cadette B: 1° Nicoletta Gusmaroli,
2° Giulia Blandini.
UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI
I VOLONTARI, sia della Canottieri
che di tutte le altre società remiere e
non del Ticino, che hanno partecipato all’organizzazione della manifestazione e che hanno fornito il loro prezioso supporto sia nella fase
di verifica delle condizioni del percorso, che durante la gara nell’assistenza a terra ed in acqua: GRAZIE
MILLE.
Terminata questa 41^ edizione, travagliata, del 2010, la nuova macchina organizzatrice si è già messa
in moto per la preparazione della
Vigevano-Pavia del prossimo anno
inviando alla FICK la richiesta per
una Marathon Nazionale Classica e
Fluviale e una gara regionale Canoa
Giovani; e che il tempo, meteorologico, sta volta ci assista.
99 99 99 99
MASSIMO LUCENTI
CANOA
4 E 5 SETTEMBRE 2010
GARA NAZIONALE CANOA GIOVANI
E MEETING DELLE REGIONI
IL 4 E 5 SETTEMBRE SI E’
SVOLTA A CALDONAZZO (TN) la
Gara Nazionale di canoa e kayak
per le categorie allievi-cadetti sulle
distanze dei 2000mt e 200 mt.
Contemporaneamente si è disputato
il “Meeting delle regioni” in cui, selezionati da un tecnico federale, gareggiano gli atleti che più si sono distinti durante tutto l’anno agonistico per rappresentare la Lombardia;
a questa gara hanno avuto il privilegio di partecipare i seguenti atleti:
Giulia Blandini, Nicoletta Gusmaroli,
Sofia Nicrosini, Federico Mezzadra,
Andrea Nicrosini, Mario Moretti.
MERITANO UN PARTICOLARE
RICONOSCIMENTO:
– Andrea Nicrosini (1° nel K1 200)
e Nicoletta Gusmaroli (1° nel K1
2000) non solo per le vittorie ottenute ma per la qualità tecnica che
hanno acquisito;
– Laura Crosio e Giulia Rubini atlete ancora molto giovani (10 anni)
ma che nel K2 520 hanno sempre
conquistato la medaglia d’oro in
tutte e tre le gare nazionali.
Ed infine grande risalto va dato al 3°
posto del k4 cadetti (Nicrosini-Baretta-Bortoni-Mezzadra) in quanto essendo la barca più difficile da preparare, ma che più di ogni altra rappresenta l’intera squadra, è la conferma di come il gruppo stia lavorando bene, con impegno e costanza.
È per questo motivo che ci tengo a
ringraziare tutti i ragazzi che durante tutta la stagione hanno dimostrato grinta e serietà sia sul campo
di gara che fuori.
MARCO ZETTI
16
CANOA
Questi i risultati dei nostri atleti di tutta la manifestazione:
CADETTI
ALLIEVI
Giulia Blandini
Nicoletta Gusmaroli
5° 6° 8°
1°
Lorenzo Baretta
Andrea Nicrosini
5° 6°
3° 3°
1°
3° 3°
Federico Mezzadra
3° 4°
Giulio Bortoni
3° 4°
Matteo Orsolini
17
3°
Sofia Nicrosini
4°
Stefania Scianna
3°
6°
Giulia Rubini
1°
6°
Laura Crosio
1° 2°
6°
Mario Moretti
6°
11°
7° 12°
5°
3°
5° 6° 7° 7°
Giorgio Cassetti
5° 6° 7°
Giorgi Rubini
5°
7°
12°
DRAGON
BOAT
UN’ESTATE
DA DRAGONI
Al termine di una stagione così piena di soddisfazioni come quella del
2010 non è difficile fermarsi a riflettere su ciò che di buono è stato
fatto durante quest’anno, come
non è difficile capire riguardo a
quali aspetti la nostra ancora giovane squadra può – e deve – di certo
migliorare con il tempo.
Ad inizio anno gli obiettivi dichiarati del Dragon Boat pavese erano
i seguenti: vincere almeno un titolo di Campione d’Italia nel circuito
di gare organizzato dalla Federazione Italiana Dragon Boat e riuscire a far convocare in nazionale
il maggior numero di atleti in occasione dei Campionati Europei di
Amsterdam.
Non solo questi obiettivi non sono
stati disattesi, ma sono stati perfino
superati: nell’anno solare 2010 la
Canottieri Ticino ha collezionato tre
titoli di Campione d’Italia sui quattro disponibili e ha preso parte alla
spedizione italiana in terra olandese con ben ventisette atleti.
RAVENNA
CAMPIONATO ITALIANO FIDB
Dopo aver vinto in aprile il suo primo campionato italiano sulla lunga
distanza dei 5000 mt, in un luglio
parecchio afoso la Canottieri Ticino
si presentava a Ravenna per i Campionati sulle distanze più brevi, investita dell’etichetta di favorita
d’obbligo.
Il rischio che tutta la pressione gravasse sull’equipaggio non era poi
così remoto, per questo sono rimasto sorpreso dalla risposta della
squadra già a partire dal primo giorno di competizioni: i 200 mt sembravano la distanza meno congeniale alle caratteristiche dell’equipaggio pavese, eppure non c’è mai
stata gara: primi al via, primi all’arrivo. Senza storia.
Il carico di tensione accumulata durante il riscaldamento poteva finalmente esplodere ma un paio d’ore
dopo la barca doveva già tornare in
acqua per i 2000 mt. La gara che
aveva il compito di consacrare il
trionfo pavese, colpo dopo colpo si
trasformava però in una delusione
difficile da digerire; alla fine il cronometro era impietoso: la Canottieri era seconda a solo nove decimi
dal vincitore, l’equipaggio del Dragolago di Anguillara Sabazia.
Il secondo ed ultimo giorno di gare
era dedicato ai 500 mt; stavolta è
tutto perfetto, senza sbavature: la
“zanza-drago” pavese porta a casa
il secondo titolo della trasferta, il
terzo della stagione, lasciando i rivali romani a più di due secondi. In
società la festa per il “triplete” è
grande, ma non c’è davvero il tempo per distrarsi ad un mese dall’appuntamento più importante della
stagione: i Campionati Europei.
AMSTERDAM
CAMPIONATI EUROPEI
Sinceramente non avrei mai creduto che a poco più di un anno dal varo del nostro Dragon Boat avrei vi-
18
19
tri, certamente altrettanto importanti, ma nei quali il gap con le nazioni migliori è emerso in modo
inequivocabile. Il quarto posto sui
2000 mt è il successo che vale una
stagione; non solo per coloro che
materialmente erano in barca ma
anche per tutto il resto della squadra, la cui fatica e passione ha reso
possibile conseguire un risultato di
così grande prestigio.
BERNA
ARMADA CUP
Dopo alcune settimane di meritate
vacanze la squadra è poi tornata ad
allenarsi in Settembre in preparazione dell’ultima fatica della stagione, l’Armada Cup, una gara capace
di raccogliere sul bacino di Wohlen
una quarantina di dragoni pronti a
dare battaglia lungo tutti i 9 km di
percorso. Mi piacerebbe ora raccontarvi di un ennesimo grande risultato, ma purtroppo le cose non sono andate come speravamo: un errore di inesperienza in partenza ha
condizionato la nostra gara costringendoci a partire dall’ultima posizione con più di tre minuti di ritardo. Tuttavia la gara è stata ottima,
condotta in rimonta con una rabbia
ed una determinazione che ancora
non si erano viste
sul nostro dragone;
alla fine però il risultato non è stato adeguato
alla prestazione: 31esimo
posto, con tanta voglia di riprovarci il prossimo anno.
DRAGON BOAT
sto così tanti amici decidere di sacrificare un luglio di vacanze per
preparare al meglio la trasferta di
Amsterdam. Allo stesso modo non
avrei mai creduto che il nostro spirito di squadra potesse divenire così acceso da sostenerci uno con l’altro davanti ad ogni difficoltà e davanti ad ogni successo.
Purtroppo ad Amsterdam non abbiamo avuto la fortuna di poter gareggiare tutti assieme: se gran parte
della squadra ha preso infatti parte
alle gare Open (categoria destinata
agli uomini), le nostre ragazze invece si sono misurate nelle gare Mixed
(in cui sono richieste almeno otto
donne) mentre l’immensa saggezza
dei nostri master ci è stata scippata
per arricchire le barche delle categorie Senior (più di 40 anni) e Gran
Dragon (più di 50 anni).
È difficile elencare qui tutti i risultati, credo però che i nostri saggi e le
nostre ammalianti compagne di
squadra non se la prendano se metto sotto i riflettori una gara dell’equipaggio Open, classificatosi al
quarto posto sulla distanza dei
2000 mt dietro ad equipaggi del calibro di Ungheria, Repubblica Ceca
e Germania. Un risultato davvero
insperato che brilla davanti agli al-
In conclusione credo che i risultati
parlino da sé: la squadra è andata
ben oltre le attese di inizio anno,
superando ogni più rosea aspettativa. Di sicuro la strada da fare è ancora molta, ma l’entusiasmo che
l’equipaggio, la “compagna picciola” direbbe Dante, ha dimostrato in
ogni occasione è il giusto punto di
partenza per la crescita di una barca che spera di poter competere il
prima possibile con i colossi tedeschi e magiari.
Le ultime righe le vorrei infine dedicare allo straordinario appoggio che
la dirigenza della Canottieri non ci
ha mai fatto mancare in questi primi due anni di attività, conclusi con
il regalo messo a punto dall’ingegner-timoniere Mario Segagni: il
primo drago-ergometro a due posti
della storia del Dragon Boat.
GIOVANNI VESCOVI
DRAGON BOAT
TI PRESENTO UN DRAGONE (1a parte)
Indagine sul Dragone del Ticino: “Ticinensis Zanzadrago”
Il DRAGONE DEL TICINO detto
anche “Ticinensis Zanzadrago” è
un animale molto dinamico, socievole e che predilige gli ambienti
aperti. Infatti nonostante molti dragoni mettano su casa con una bella
dragonessa e viceversa, non vedono l’ora di uscire dalla tana domestica per farsi una bella svolazzata
sulle rive del Ticino, che loro chiamano allenamento.
Durante questo allenamento il Dragone del Ticino predilige affiancarsi
ad altri esemplari della sua specie,
sia maschi che femmine, eleggendo
tra di loro un Capitano, normalmente il più grosso e possente del
gruppo.
L’allenamento viene stabilito da un
altro dragone, anch’esso normalmente di stazza imponente, riconosciuto per la sua speciale predisposizione ad influire positivamente
sulla psiche di ogni individuo del
gruppo: il Coach.
L’allenamento consiste nell’alternare, tutti insieme, scatti fulminei a
lunghi tratti di planata leggera; per
alternare questi movimenti il grup-
po di dragoni segue i richiami striduli di un dragone più esperto anche detto “dragon nervus”, che ha
anche il compito di guidare e
mantenere unito il gruppo: il
Timoniere.
Al fine di effettuare l’allenamento in armonia i dragoni
eleggono una leggera dragonessa al ruolo di coordinatrice dei
movimenti, ruolo che svolge battendo la propria coda sul dorso di
due dragoni portatori emettendo
così il suono tipico del tamburo, è
detta infatti: la Tamburina.
Durante il periodo estivo i dragoni si
nutrono abitualmente di carne di insetti che prediligono alla brace, ma
quando si trovano sulle rive del Ticino, vanno a caccia di libellule (sciurin sciureta) e zanzare, di cui sono
ghiotti. Terminato il lauto pasto, per
regolare le loro funzioni digestive, i
dragoni si riuniscono nuovamente
in gruppo per godersi un buon boccale di birra, luogo abituale di ritrovo
il “V2” in piazza grande.
La caratteristica principale del Dragone del Ticino è comunque “l’indi-
vidualità”, ovvero la specificità di
ogni singolo individuo della specie.
Nel gruppo da noi studiato abbiamo
potuto identificare individualità
complete che esprimono in vari
momenti diversi tipi di personalità
che si alternano di volta in volta
(che casot), tra le quali:
il filosofo (fa no gni mat), il diplomatico (dam da tra), il pratico (fa
anda’ i man no la buca), il polemico (as fa’ no in si), il saputello
(fum in si / gira da lì), l’opportunista (fam sagia’), l’intraprendente
(fam prua’), l’apprensivo (fara
mal?), il possesivo (giù i man dal
nichel), ma soprattutto il conquistatore (al trivela); messi tutti in riga dal dragon nervus (fo quel ca
vori mi).
Se vi dovesse capitare di imbattervi
in un gruppo di Dragoni del Ticino
non abbiate timore, non sono aggressivi, al massimo vi inviteranno
a provare con loro l’ebbrezza delle
loro evoluzioni, un’esperienza sicuramente interessante: “provare per
credere”; è così che si diventa dragoni.
MAX L.
20
PAVIA, CI VUOLE UNA PROVA DI CARATTERE
Strada Canarazzo.
“La squadra è buona, molto
meglio di come mi aspettassi;
ci sono tutti i presupposti per
realizzare un’ottima stagione
2011. Mi sembrano tutti molto motivati e dal più piccolo canoista a quello
più esperto si sta già lavorando con il
piede giusto e con la giusta dose di curiosità, la quale ritengo che non si
debba mai esaurire se si vuole crescere continuamente”.
Sembra molto fiducioso e ottimista
Stefano Loddo, oristanese, neo-tecnico
della sezione Canoa della Canottieri
Ticino, dopo aver visionato ed elaborato assieme allo staff medico, i dati
emersi dai di test effettuati nelle prime
settimane di novembre e dicembre.
“In questi periodi – spiega Loddo – i
nostri atleti sono stati impegnati su
delle prove volte alla determinazione
della Forza Massimale in palestra (tramite il metodo diretto che prevede una
singola ripetizione massimale per gli
atleti più esperti e indirettamente per i
più giovani) e della VAM (Velocità
Aerobica Massimale) sul nuovo pagaiergometro computerizzato “RiverRunner” by Mortara”.
Di che si tratta?
21
“Quest’ultimo test è di tipo incrementale e massimale. Gli atleti si portano
progressivamente, ad intervalli di
tempo predeterminati, alla velocità
massima raggiungibile. Con l’aiuto di
un Cardio-Frequenzimetro (strumento
che ci permette di tenere sempre sotto
controllo il battito cardiaco), vengono
registrate le pulsazioni durante ogni
singola variazione e soprattutto la FC
Massima; parametro importantissimo
per determinare la Soglia Anaerobica
(momento in cui si produce più lattato
di quello che si riesce a riutilizzare) e di
conseguenza, tutte le varie intensità e
frequenze cardiache allenanti.
DRAGON BOAT
Il Vice Presidente intervista il nostro Tecnico
ter, un allenatore e molti più atleti nell’arco di una sola batteria di test; ne
abbiamo testato 32”.
Parlaci ancora di questi test.
“Sono test importanti, non sono delle
prove dove si confrontano tra loro gli
atleti ma bensì, dei parametri fortemente individuali. Andando oltre al
semplice controllo prestativo degli atleti, l’allenatore in questo modo ha la
possibilità, nel tempo, di confrontare i
test (che verranno svolti a scadenza
bimestrale per quanto riguarda la VAM
e mensile per i Pesi) e decidere se e
quali modifiche apportare al programma di allenamento in base allo stato di
preparazione di ogni singolo atleta”.
E nella quotidianita’ come si stanno
comportando i nostri atleti?
Come ha contribuito il nuovo pagaiergometro alla riuscita di questi test?
Hai un consiglio da dare a questi atleti?
“È un’ottima macchina, ci fornisce una
marea di informazioni. Permette di impostare un intero allenamento comprensivo di tempi di recupero; dà notizia dei metri percorsi, della velocità che
si sta tenendo e della proiezione del
tempo sui 500 o 1000 metri. Addirittura informa l’utilizzatore sui Watt che
produce durante la sua azione e tramite un grafico di forza si ha un responso
sulla simmetria del colpo in acqua confrontando quello destro con quello sinistro. Non parliamo poi dell’aiuto che ci
ha dato durante i test, ha ridotto i tempi di tutte le operazioni. Prima per effettuare il test servivano minimo due
persone, una addetta al controllo delle
pulsazioni, una allo scorrere del tempo
e il tutto veniva trascritto su fogli volanti e poi riportato su un grafico in
carta millimetrata; un lavoro lunghissimo. Adesso invece, l’allenatore ha
tutto sotto controllo; il test viene salvato su una chiavetta USB e al grafico
ci pensa direttamente il computer integrando anche le pulsazioni. Un compu-
“mi sembra che si stia facendo un ottimo lavoro. In palestra c’è un clima positivo e non credo di essere l’unico a
percepirlo. Tutti lavorano con serenità,
atleti e tecnici compresi; il continuo
scambio di opinioni e la collaborazione
con l’allenatore della Sezione Giovanissimi permetterà, in futuro, di dare
maggior continuità al lavoro rendendo
meno drastico il passaggio dalle categorie giovanili a quelle superiori”.
“vorrei che si ponessero degli obiettivi
ben chiari, anche irraggiungibili magari!”
Irraggiungibili?
“Si, credo che neppure il più grande
atleta olimpico avesse, a 12 o 13 anni, la certezza di raggiungere quell’obiettivo. I risultati si costruiscono
mattone dopo mattone. Non voglio che
i miei atleti sollevino le montagne, ma
che almeno ci provino, inseguendo un
sogno, per non avere poi rimorsi (risata ndr)”.
Gli esempi a Pavia non mancano, giusto?
“Proprio così, son passati di qui atleti
di grosso calibro che non menziono per
non fare torti a qualcuno con eventuali dimenticanze, e spero che non ci si
fermi a quelli del passato”.
In Bocca al Lupo quindi!
“Ma no, povero lupo, faremo di tutto
per ballarci insieme! … Forza Canottieri Ticino!”
DRAGON BOAT
Il nuovo DRAGO-ERGOMETRO
Ricordate quei venti
scalmanati della sezione
DRAGON BOAT della Ticino che più che un gruppo di
atleti sembrava una banda in attesa del primo raid enogastronomico
nel circondario?
Ebbene, hanno sì rafforzato spalle e
braccia sollevando cucchiai e calici,
ma i cucchiai in questione sono stati quelli delle loro pagaie e i calici, le
pesanti coppe e i trofei che hanno
spinto a fare sempre di più; fino a
confermarsi ai vertici italiani di
questa nuova disciplina vincendo
Titoli su Titoli ma non solo, fino ad
arrivare ad una convocazione che
ha visto ben 16 dei nostri atleti
passare dalla maglia azzurra della
Canottieri a quella altrettanto brillante della Squadra Nazionale.
Ingegneri, avvocati, pensionati e
perdibàl… non importa la classe sociale di appartenenza.
Il gruppo ora ha fame di vittorie e
sa che i tre allenamenti settimanali
in palestra e l’uscita del sabato
mattina (alla quale però non sempre si riesce a partecipare per via
dei “pochi” posti a disposizione)
potrebbero non essere più sufficienti per riconfermarsi Campioni.
Per ovviare al problema si è pensato di chiedere consiglio alla persona
della Canottieri che di macchine se
ne intende, vale a dire l’ing. Mario
Segagni che col suo estro, in quattro
e quattro otto, ne ha combinato una
delle sue, progettando un nuovo ergometro che differisce da quello dei
cugini del kayak per la presenza di
ben due postazioni di voga.
I nostri atleti non hanno più scuse,
ora hanno anche il “passatempo”
che permette di simulare il movimento specifico della disciplina migliorando la tecnica di voga e la
propria performance, tenendo sotto
controllo il tempo di lavoro, le velocità medie e massime di ogni seduta di lavoro e, per i più giudiziosi,
anche la frequenza cardiaca.
Che dire ancora?
BUON LAVORO RAGAZZI!
STEFANO LODDO
22
PODISMO
NEW YORK CITY
MARATHON
Edizione 2010
La maratona di New York è
senz’altro la più bella, la più emozionante e conosciuta del mondo.
Nel 2010 si parlerà africano al
traguardo mentre alla partenza
l’italiano è ancora il “padrone”
(4 mila iscritti) con la seconda rappresentanza, oltre a quella locale.
Fra questi italiani anche un nostro atleta: Dino DORI.
Con “Cartoline da New York” Dino
ci racconta la gara, la sua gara, le
sue emozioni e quello che rappresenta la maratona di New York
per un atleta.
La Società ti dice “GRAZIE!” per
aver portato in giro per il mondo
il colore bianco azzurro della Canottieri Ticino e, “IN BOCCA AL
LUPO” per il prossimo anno.
Dino mi raccomanda di segnalare
che le fotografie si riferiscono alla
maratona del 2006. Al momento
di andare in stampa quelle relative all’edizione 2010 non sono
ancora disponibili.
23
GIORGIO CENTINAIO
Consigliere
Cartoline da New York
“Se desideri vincere qualcosa
puoi correre i cento metri,
se vuoi goderti una vera
esperienza corri una maratona”
EMIL ZATOPEK, VINCITORE MARATONA OLIMPIADI DI HELSINKI 1952
Come al solito, sull’aereo di ritorno
dagli Stati Uniti non riesco a prendere sonno: sia l’eccessiva stanchezza sia il dolore sordo, ma costante alle gambe m’impediscono di
riposare e allora la mente torna alla
maratona, che ho corso solo 2 giorni fa a NEW YORK.
Nell’immaginario di tutti quella che
si corre a New York è la maratona
per antonomasia. Non importa che
a Boston si corra la maratona più
antica e forse più prestigiosa (que-
st’anno si è corsa la 114a edizione,
a New York “solo” la 41a) o che in
giro per il mondo si corrano anche
altre maratone altrettanto importanti, come a Londra o a Berlino o
a Chicago: per il grande pubblico la
maratona che conta è quella che si
corre nella Grande Mela.
Me ne accorgo anch’io, appassionato corridore dilettante, perché
amici e conoscenti si ricordano di
questa mia attività sportiva solo
verso la fine di ottobre, quando im-
PODISMO
placabilmente mi chiedono se parteciperò ancora alla maratona di
New York.
In effetti questa gara ha sicuramente un fascino eccezionale, legato sia
alla singolare bellezza della città sia
al calore unico e fantastico della
gente che si assiepa ai bordi della
strada per salutare e incitare tutti i
partecipanti.
In questa sorta di dormiveglia tornano alla mente immagini sparse
non legate fra loro da un filo logico
o da una precisa collocazione temporale, che mi permettono di rivivere come in un sogno l’ultima gara
disputata.
Il pubblico
La maratona di New York è assolutamente particolare per la straordinaria partecipazione del pubblico,
che riserva affetto e incitamento
non solo ai top runner, ma anche e
soprattutto ai corridori dilettanti,
che spesso si cimentano proprio qui
nella loro prima gara su questa distanza. Il tifo, simile a quello di uno
stadio italiano di calcio, è costante
per quasi tutti i 42 Km del percorso
e le urla fanno da assordante sot-
tofondo alla gara, impedendo ai
concorrenti di pensare troppo alla
fatica che inevitabilmente si accumula nelle gambe chilometro dopo
chilometro. L’incitamento viene a
mancare praticamente solo sui ponti, che rappresentano alcuni dei
punti più difficili da affrontare durante la corsa e che i maratoneti devono superare per attraversare
l’East River: è incredibile il contrasto che si avverte passando dal silenzio, rotto soltanto dal rumore
delle scarpette sull’asfalto e dal respiro affannoso dei corridori, del
Queensboro Bridge, che collega il
Queens a Manhattan, al fragore assordante della folla che ti accoglie
alla sua uscita per darti il benvenuto a Manhattan. Qui la folla si sbizzarrisce urlando, sventolando bandiere, picchiando sulle pentole da
cucina con i mestoli, utilizzando insomma qualsiasi oggetto che possa
produrre rumore oppure sventolando cartelli a volte incredibilmente
fantasiosi e divertenti.
Ho ancora negli occhi il cartello di
uno spettatore posto vicino al Metropolitan Museum, cioè verso il
37° chilometro, che recava scritto
“CHUCK NORRIS NON HA MAI
CORSO LA MARATONA” (Chuck
Norris, per i pochi che non lo ricordassero, è l’attore americano che
interpreta la serie di telefilm
“WALKER TEXAS RANGER” in onda anche in Italia). Un altro cartello che aveva attirato la mia attenzione quasi all’inizio della gara diceva “IL DOLORE E’ MOMENTANEO, LA GLORIA DURA PER
SEMPRE”.
Già perché a New York chi corre la
maratona è davvero un eroe: non è
considerato, come troppo spesso
succede ancora adesso in Italia, un
matto in mutande che blocca il traffico automobilistico domenicale. Intorno a questa manifestazione c’è
davvero tutta una città e non parliamo di una città piccola o di provincia, ma di una metropoli come
New York.
I concorrenti
La maratona coinvolge circa
45.000 concorrenti: un numero
davvero impressionante e impensabile per chi è abituato alle nostre
maratone italiane.
Il fatto straordinario è che gli organizzatori riescono a coordinare perfettamente tutti i problemi logistici
24
I top runners
In una gara come questa l’aspetto
agonistico passa quasi in secondo
piano, anche se naturalmente a quest’evento partecipano i migliori maratoneti del mondo: il primatista mondiale della maratona, l’etiope Gebrselassie, si è ritirato al 16° miglio per
problemi al ginocchio, lasciando strada libera a un altro etiope, Gebremariam, che al debutto in una maratona
coglie una vittoria di assoluto prestigio, tagliando il traguardo di Central
Park in 2 ore 08’ 14”.
Incontri
25
All’expo della maratona ho avuto
l’occasione d’incontrare presso lo
stand del Grana Padano, uno degli
sponsor ufficiali di questa manifestazione, il nostro gruppo di Parlamentari che correva a New York: è
stato divertente chiacchierare con
loro, lasciando per una volta da
parte le beghe politiche italiane e
confrontandoci solo sul piano sportivo.
Alla partenza sul ponte di Verrazano ho conversato molto piacevolmente con una signora, scoprendo
solo dopo un quarto d’ora che stavo parlando con la mitica Laura Fogli, la migliore maratoneta che l’Italia abbia mai espresso e che qui a
New York è arrivata due volte 2a
assoluta fra le donne. È sorprendente la semplicità e la modestia
con cui si poneva nei miei confronti e anche di quanti erano intorno a
lei, tutti atleti dilettanti, giunti qui
per sfidare se stessi e non certo con
ambizioni di vittoria: purtroppo siamo abituati al divismo dei calciatori e di altri sportivi, spesso anche di
secondo livello, e quindi quest’atteggiamento colpisce moltissimo.
Un mito
pavese
e della
Canottieri
Per la quinta volta è
venuta a correre a
New York Mariangela
Gatti, che quest’anno
ha bissato il successo
di categoria ottenuto
lo scorso anno e terminando la gara del
2010 in 4 ore e 47’. Il
fatto significativo è
che Mariangela ha
iniziato a correre circa
6 anni fa, quando
aveva superato i 60
anni e da allora ha
colto significativi risultati in tutta Italia e
in giro per il mondo.
Complimenti!!
La mia corsa
PODISMO
che una tale moltitudine di persone
può creare, trasportando i concorrenti con autobus o ferry boat alla
partenza ai piedi del ponte di Verrazano, fornendo adeguati rifornimenti prima, durante e dopo la gara, assistendo dal punto di vista sanitario i concorrenti in difficoltà durante e subito dopo la conclusione
della maratona, riconsegnando a
tempo di record le sacche con gli indumenti di ricambio al termine della gara.
È incredibile la varietà di persone
che partecipano a questa gara e
ognuno con motivazioni differenti,
ma altrettanto serie e nobili: c’è chi
corre per migliorare il proprio record
personale, chi per partecipare a una
gara unica senza preoccuparsi del
tempo che impiegherà a finirla, chi
per combattere un handicap fisico
(ho visto correre degli atleti ciechi e
anche un atleta che correva con
due protesi meccaniche al posto
delle gambe), chi per ricordare un
parente o un amico che non c’è più,
chi semplicemente per sfidare se
stesso a compiere un’impresa impensabile fino a pochi mesi prima.
Ho concluso la mia
fatica in 3 ore e 36’,
piazzandomi circa
6400° su un totale di
45000 partecipanti: non
posso dire di essere particolarmente contento della mia prestazione, ho peggiorato il mio risultato di 4
anni fa di circa 5 minuti. È vero che
corro perché mi piace e trovo nella
corsa un ottimo antidoto allo stress
quotidiano, ma è altrettanto vero che
quando m’impegno in una gara ufficiale vorrei sempre dare il massimo e
migliorare le mie prestazioni precedenti. Non sempre questo è possibile
e allora non resta che accontentarsi
di quanto si è fatto e meditare sui
possibili errori commessi durante la
preparazione. Inoltre questo risultato
parzialmente deludente mi da’ un ulteriore stimolo a tornare a New York
e sfidare nuovamente me stesso in
quest’affascinante competizione.
DINO DORI
PODISMO
LA CANOTTIERI TICINO ALLA
C O R R I P A V I A
IL 10 OTTOBRE 2010
ALLE ORE 9,30 – in una fresca giornata di sole – è scattata da
Viale XI Febbraio, al fianco dello
storico Castello Visconteo di Pavia,
L’OTTAVA EDIZIONE DELLA
CORRI PAVIA. Una mezza Maratona competitiva diventata ormai
una classica dell’autunno podistico
non solo lombardo.
Fra i 1250 atleti hanno partecipato
alla mezza maratona anche i nostri
atleti che ben si sono comportati e
hanno tenuto alto il nome della Canottieri Ticino.
Ringraziamo il Prof. Massimo Battaini per aver concesso l’utilizzo
delle fotografie che ritraggono i no-
stri atleti alla iscrizione e durante la
gara.
E non possiamo dimenticare – il 14
novembre 2010 – la 25esima edizione della Milano-Pavia.
Una gara disputata in passato solo
sulla distanza classica dei 33 Km
ma, dal 2006, prima sulla distanza
della mezza maratona (21,097
Km) e poi dal 2009 come prova di
maratona (42,195 Km) ha visto gli
atleti cimentarsi in competizione
competitiva.
Anche in questa manifestazione,
sotto una pioggia battente, la nostra
Società era presente con i suoi atleti:
– Simone Forlani campione del
Mondo di canottaggio sul quattro di
coppia ai Campionati del Mondo di
St. Catharines in Canada e indiscussa nostra punta di diamante anche
nella specialità triathlon,
– Andrea Re otto volte campione
del mondo di canottaggio nonché
Vice Presidente del Coni provinciale.
Ottimo il risultato di Simone Forlani, 17esimo in 2h10’13.
Andrea Re termina la gara al
129esimo posto nel tempo di
2h29’55.
Termino dicendo a tutti…
“GRAZIE RAGAZZI!!!”
GIORGIO CENTINAIO
Consigliere
Da sinistra: ELENA BELLONI CON IL FIGLIO MARCO COZZI, CRISTINA VALISI, ANDREA RE E DAVANTI A LUI IL
FIGLIO LUCA GUGLIELMO, ROBERTO CASTELLI, VALERIO MANFRINI, GIOVANNI PIOVELLA, FAUSTO BELTRAMI.
26
PODISMO
ANDREA RE.
SIMONE FORLANI.
27
GIOVANNI VESCOVI E DIETRO, CRISTINA VALISI.
FULVIO FIORDIPONTI.
CRISTINA VALISI .
TENNIS
2° TORNEO
Durante la
prima settimana di agosto, allo scopo di aggregare
i bambini rimasti
in società e non ancora partiti per le vacanze con
la propria famiglia sotto il “solleone”, si è organizzato un torneo di
tennis all’italiana per i bambini/
ragazzi rimasti a Pavia. In questo
modo è nato il secondo torneo
“FERRAGOSTIAMO”. L’anno precedente l’idea del torneo era nata da
un cerchio ristretto di genitori, per i
pochi bambini rimasti nell’estate
avanzata, ma quando la notizia si è
diffusa all’interno della società, le
richieste si sono moltiplicate senza
poter soddisfare tutte le richieste
pervenute.
Pertanto consapevoli della potenziale richiesta in questa seconda
edizione la pubblicità del torneo è
stata preorganizzata affinché si potesse raggiungere tutti i potenziali
interessati grazie al supporto del
maestro Gallinella e dell’equipe degli animatori del GREST interno alla società e del Consiglio Stesso.
La maggior parte dei partecipanti
aveva appena concluso 6 settimane
intense di Grest, caratterizzate da
attività sportive varie e dal torneo
di tennis che culminavano nell’obiettivo della vittoria del mitico
“Buona Coca”; così il trovarsi improvvisamente senza alcuna competizione sportiva o attività sembrava essere un periodo di eccessiva assenza di attività.
Pertanto si è dato inizio al torneo e
fin da subito hanno aderito tanti
bambini fino ad arrivare a 16 ragazzi che sono stati tutti iscritti all’interno del torneo all’italiana che
ha la peculiarità di far giocare tutti
più volte senza un’immediata eliminazione diretta. Questo modello
di torneo consente ai ragazzi di fare più sfide e quindi migliorare la
propria capacità di confrontarsi con
gli sfidanti al fine di temprare la
propria capacità mentale di sostenere il confronto fisico. Il fervore
dei bambini era intenso e tutti i partecipanti osservavano il tabellone
per capire quali fossero i rispettivi
avversari.
Così i bambini hanno accettato con
entusiasmo di partecipare alla com-
petizione sportiva e la loro prima
domanda era chi è il mio avversario, la seconda era cosa si vince.
Le categorie iscritte erano femminile (n° 2 iscritte); maschile under 10
(n° 8 iscritti) e under 14 (n° 6
iscritti), per un totale di 16 bambini/ragazzi.
Anche le famiglie si sono dimostrate soddisfatte e flessibili nell’accettare spostamenti di incontri dovuti
alle spiacevoli alternanze meteorologiche.
Al termine della competizione si è
svolta la premiazione tenuta dal
Presidente Ruggero Gandolfi che
ha premiato con affetto e con calore, tutti i partecipanti con portachiavi e gadget sponsorizzati dalla
società, il tutto seguito da un aperitivo tenutosi in terrazza nell’atmosfera caratteristiche del tramonto estivo.
LAURA PALOSCHI
28
La bella manifestazione
si è così conclusa:
UNDER 10
1° Classificato
MOLLA ANDREA
2° Classificato
RIZZA RICCARDO
3° Parimerito
MINGHETTI ELIA
TARANTOLA ANDREA
UNDER 12
1° Classificato
BISI GIACOMO
2° Classificato
SALA RICCARDO
3° Parimerito
CASORATI LEONARDO
MARINACCIO GABRIELE
TORNEO DI
CONSOLAZIONE
1° Classificato
PALOSCHI MICOL
2° Classificato
MARINACCIO FILIPPO
3° Parimerito
PALOSCHI SIMONE
PALOSCHI DAVIDE
29
TENNIS
ferragostiamo
TENNIS
DOPPIO
GIALLO
DOPPIO GIALLO
jj
TENNIS E RONFA.
Ma quella ronfa sana,
divertente, sia sul campo
tra chi è impegnato nella
tenzone, sia tra i giocatori e il
pubblico fuori che sfotte o incita ora
questo, ora quello, come in un rodeo. Questo era lo spirito dei tornei
sociali di qualche decennio fa alla
Canottieri, quando come tennisti
non ci si prendeva troppo sul serio
perché quasi tutti gli adulti che giocavano erano autodidatti e il loro
agonismo si esauriva all’interno della società.
Non che voglia lasciarmi andare al
rimpianto o alla nostalgia di quei
tempi, adesso riusciamo a vedere
anche del bel tennis ed è meglio così, però c’era un bel clima festoso,
quello stesso clima che si è respirato
nel torneo giallo di Ferragosto.
Dopo qualche polemica, necessaria
comunque a innescare l’interesse dei
giocatori coinvolti, su come si dovessero formare le coppie e cioè se mantenere le stesse durante tutto il torneo o risorteggiare ogni volta, e dopo
l’opzione per la seconda ipotesi, si è
entrati nel vivo delle competizioni. Il
valore dei giocatori iscritti era del tutto eterogeneo: si passava dalla sottoscritta, ultrasessantenne, ai giovanissimi Leo Casorati e Jack Bisi, dai
classificati, come Mario Suardi, o Oliver Panigiani, o Alessandro Biscaldi
alle mezze calzette come … vi piacerebbe che lo dicessi … e invece no!
A torneo iniziato, la mia cronaca si
deve necessariamente limitare ai
match che mi hanno visto in campo
e a quello finale, perché dopo il primo mi sono dovuta riprendere in attesa del secondo e dopo il secondo
ero praticamente ridotta a uno straccio, stravolta, ma molto divertita.
Dunque, primo match: Paolo Savio
ed io contro Mario Suardi e Luca
Conti e incredibilmente abbiamo
vinto noi, per la bravura di Savio e
la sua prontezza a rete, ma anche
perché io grazie al miracolo di non
so quale santo, riuscivo a rispondere
alle palle arrotatissime di Suardi, arretrando quasi fino alla rete di fondo
campo. Ma il momento clou della
partita è stato quando ho chiamato
fuori una palla che era effettivamente out di qualche centimetro, ma che
il pubblico carognesco, capitanato da
Lollo e Teto mi ha contestato. Ho dovuto difendere con il mio corpo il segno lasciato dalla palla, perché non
fosse cancellato dall’invasione del
suddetto pubblico, finché il buon
Paolo Savio sulla cui correttezza
nessuno avrebbe potuto eccepire, ha
confermato la mia chiamata. Ciononostante Gatto e Volpe hanno continuato ad attribuire la nostra vittoria
a quella mia dubbia chiamata, trovando però in me non un disarmante Pinocchio, ma un ostinato, agguerrito Melampo (per chi non lo sapesse il cane del libro Pinocchio).
E già a questo punto la ronfa innescata era abbastanza divertente.
Sugli altri campi intanto le coppie più
disparate disputavano i loro set: si
distinguevano tra le giocatrici due
outsider: Cinzia Painelli Bisi e Sonia
De Vecchio Cassiani che, nonostante
la sconfitta, dimostravano un insospettato agonismo e sorprendente
prontezza nelle volèe a rete.
Quindi pausa per il grande pic-nic
tradizionale di ferragosto, durante la
quale, pur partecipando solo al momento delle torte, mi rendevo conto
che l’alcool correva a fiumi, anche
tra i giocatori, soprattutto tra i miei
successivi avversari: Teto Casorati e
Giorgio Borlini,
Sapevo che da parte di Teto ci sarebbe stato nei miei confronti un gioco
psicologico denigratorio, supportato
da fuori da Lollo ed esaltato dal tasso alcolico ma non immaginavo che
a un certo punto su una mia chiamata out ci fosse una vera e propria invasione di campo da parte di una delegazione del folto pubblico, capeg-
giata dal suddetto Lollo per controllare il segno. Intanto i coniugi Bernocchi si separavano sul tifo: Paolo incitava lealmente i suoi amici Borlo e
Teto, appoggiandosi alla recinzione
con una birra in mano e gridando
con voce rauca per l’entusiasmo e le
bevute:”forza ragazzi!”. Francesca,
nel modo discreto ed educato che le è
proprio, mi esortava a non rivolgermi al mio compagno, di cui io non
conoscevo ancora il nome di battesimo, con il semplice appellativo di
“socio”. Saputo allora da Savio che si
chiama Paolo ho incominciato a incitarlo al grido di “Bravo Paoluccio! …
Dài Paoluccio!”. Nonostante ciò, abbiamo perso. Ma che bella ronfa! Veramente degna dei vecchi tempi,
quando uno dei maggiori animatori
era il compianto Dedeo.
La finale disputata tra la coppia Christine Vansteenwinkel - Paoluccio
(che si è prestato a tradirmi a causa
della defezione del coniuge-compagno di Christine Franco Ravetta, ma
l’ho subito perdonato) e Jack Bisi Alessandro Biscaldi (coppia vincitrice
in semifinale proprio contro Borlo e
Teto che si sono visti rifilare un bel
6-0, evidentemente stremati fisicamente e psicologicamente dallo sforzo consumato contro di noi, oltreché
dall’alcool con cui si ristoravano a
ogni cambio di campo), è stata all’altezza di tutto il torneo: pubblico al
gran completo e vibrante, clima entusiasta e festoso e partita giocata fino all’ultimo punto con grande partecipazione e bravura dei contendenti: vincono Bisi e Biscaldi al tie-break.
Ma che béla festa!!!
P.S. Grazie a Gigi Arbuschi e a
Marco Bisi per aver organizzato questa bella festa del tennis.
P.P.S. Paolo Savio è ormai chiamato da molti tennisti della Cano
“Paoluccio”: a me sembra carino,
spero che lo sia anche per lui.
CHIARA BONFATTI
30
TENNIS
O
j
31
TENNIS
SQUADRA TENNIS FEMMINILE
A me l’incarico di scrivere sulla SQUADRA
FEMMINILE TENNISTICA,
nonché agonistica della Canottieri, incarico ovviamente dovuto
non già al mio “peso” tennistico ma
a quello, ahimè, dell’età. Sì, perché
nella compagine agonistica delle
donne ci troviamo fianco a fianco
sul campo, in allenamento e partite,
nonne (solo io a dire la verità), ma
comunque ultra … anta con teen
agers, scambiandoci vicendevolmente freschezza ed esperienza In
realtà l’idea di iscrivere anche squadre femminili della Canottieri ai diversi campionati regionali a squadre era nata come un pour-parler,
nel solito roccolo antistante il campo 3, con Marco Bisi, il nostro beneamato consigliere ora dimissionario, considerando che alcune delle socie già vi partecipavano ma per
altre associazioni, e che altre ottenevano buoni risultati sia a livello
ludico, sia in tornei cittadini e provinciali. Poi l’idea si è concretizzata
nel 2009. Noi perlomeno io, abbiamo superato per due anni il trauma
della visita medica obbligatoria per
il tesseramento FIT, il consigliere
Bisi, forse, non ha però superato il
trauma di avere a che fare per due
anni consecutivi con tante personalità femminili diverse, ritrovatesi in
team e non vorrei che sia stata questa la causa delle sue dimissioni …
scherzi a parte, i risultati ci sono
stati, ne cito alcuni. Nel 2009 la
“Ladies 40”, formata da (in ordine
alfabetico) Chiara Bonfatti, Monica
Bruschi, Elena Cavallini, Anna Poma, Christine Vansteenwinkel, si è
piazzata al 4° posto davanti a SC
Milano 2 “A” e ASD Sportrend
… Sempre nel 2009, nella serie D3
la Canottieri Ticino, formata oltreché dalle giocatrici soprannominate, anche da Michela Piacentini e
Nazarena Ravetta si è classificata
ancora al 4° posto, davanti a TC
Pavia e TC Cassinetto. Nel 2010 abbiano giocato ancora nella “Ladies
40” con la stessa formazione dello
scorso anno, a cui si è aggiunta
Claudia Cappelletti, mentre per la
D3 si sono addirittura prodotte due
squadre: la A, formata da Elena Cavallini, Christine Vansteenwinkel e
Nazarena Ravetta e la B con Chiara
Bonfatti, Claudia Cappelletti, Elisabetta Jorge, Anna Guidetti, Martine
Ravetta e ottimi risultati sono stati
ottenuti dalla A, in terza posizione
battendo il Garden TC il TC Robbio
e lo Sport Time. Vorrei segnalare
anche alcune giocatrici che si sono
distinte a livello di tornei individuali, migliorando a mantenendo la
propria classifica e cioè: Nazarena
Ravetta che ha migliorato la propria
classifica, portandosi a 4.3; Christine Vansteenwinkel che ha potuto
mantenere la posizione 4.3; Claudia
Cappelletti che ha mantenuto la
classifica 4.5. Tutto questo grazie
anche agli allenamenti che abbiamo potuto effettuare grazie alle ore
che ci sono state messe a disposizione dalla Canottieri, senza nulla
togliere naturalmente ai giocatori
interni ed esterni. Ultimamente poi
si sta cercando di coinvolgere sempre più nuove promesse, come Anna Guidetti, o Martine Ravetta, o
altre, giovani e brave che stanno
crescendo e si stanno distinguendo
alla scuola del nostro maestro Andrea Gallinella. D’altro canto è fatale prima o poi il ritiro di chi, come me, ha fatto il suo tempo di
tennista dilettante e anziana. Finirò anch’io come altri della vecchia guardia tennistica della Canottieri ad aggirarmi intorno ai campi,
dando giudizi sui giocatori, o piuttosto, come ho sempre fatto, a difendere anche polemicamente posizioni di principio sul tennis o su altro. Se ho dimenticata di citare
qualche nome o qualche buon risultato non me ne vogliano le tenniste, e se proprio intendono protestare, si rivolgano al nuovo, bravissimo e paziente consigliere
Arbuschi, evitando però di stressarlo troppo: non vorrei che si dimettesse anche lui, efficiente e attento com’è alle esigenze di tutti i
tennisti vecchi, nuovi, anziani e
giovanissimi il cui numero si va
notevolmente incrementando…!
CHIARA BONFATTI
32
TENNIS
PRIMA SQUADRA MASCHILE
CAMPIONATO SERIE
D2
Nei mesi di maggio e giugno LA
NOSTRA PRIMA SQUADRA MASCHILE ha partecipato al campionato di serie D2. La formazione,
composta dal capitano Mario Suardi
(classifica 4.1), da Andrea Moro
(4.1), da Alessandro Biscaldi (4.2)
e da Oliver Pianigiani (4.2), ha discretamente figurato, classificandosi
al quarto posto nel difficile girone 8.
Ottimo l’inizio, con la netta vittoria
in casa per 4 a 0, senza perdere
nemmeno un set, contro il Nuoto
Club Vigevano. Da sottolineare le
prestazioni brillanti di Suardi e Pianigiani.
Nella seconda giornata è arrivata
l’unica sconfitta casalinga, per 4 a
0, contro il Tc Mede Il Parco. In
questo caso resta il rammarico per
l’incontro di capitan Suardi, perso
al terzo set, e in condizioni fisiche
precarie, dopo quasi 3 ore di gioco.
Altra sconfitta per 4 a 0 nella terza
giornata, a Vigevano contro lo
Sporting Club Selva Alta. Tuttavia,
nonostante la superiorità degli avversari, tutti di terza categoria, la
SQUADRA
33
Master Crevani. Da segnalare la vittoria nel tabellone di quarta categoria del torneo di Broni.
Moro, nonostante abbia partecipato
a un numero ridotto di tornei, si è
confermato ancora una volta un solido 4.1.
Biscaldi, dopo una stagione lunga e
segnata da alti e bassi, ha conseguito i punti per effettuare il doppio
salto da 4.2 a 3.5, specialmente
grazie alle buone prestazioni nei
tornei di Mortara (semifinale) e della Canottieri.
Pianigiani infine ha ottenuto facilmente i punti da 4.1. Migliori risultati i quarti di finale a Milano 3, alla Lanca e alla Canottieri.
Per la nuova stagione resta da segnalare la partenza di capitan Suardi, trasferitosi al Tc Pavia. La squadra tuttavia si è ampiamente rinforzata con nuovi importanti acquisti:
Fabrizio Abbiati (3.4), i due giocatori ex serie B Luigi Moriconi e Pietro Rho, e Fabio Salis (3.5).
nostra formazione si è comportata
meglio di quanto dica il risultato:
sia Biscaldi che Pianigiani si sono
infatti dovuti arrendere soltanto al
terzo set.
Nella quarta giornata, sui campi del
Tc Voghera, non è bastata la vittoria
in singolare di Biscaldi per strappare
un risultato positivo. Complice anche un po’ di sfortuna (sconfitta di
Suardi per 64 al terzo al termine di
un match combattutissimo), il risultato finale è 3 a 1 per i vogheresi.
L’ultimo incontro, in casa contro il
Dlf Pavia, si è concluso con un pareggio per 2 a 2. I punti per la Canottieri sono arrivati dai singolari di
Moro e Biscaldi.
Nello schema sotto riportato la classifica finale.
Nettamente più brillante la stagione
dal punto di vista individuale. Tutti
i giocatori sono infatti riusciti a
mantenere o a migliorare la propria
classifica: Suardi ha ottenuto agevolmente i punti per passare 3.5,
grazie a un’ottima stagione culminata nel secondo posto assoluto nel
ALESSANDRO BISCALDI
PUNTI
V
N
P
FATTI
SUBITI PENAL.
SC SELVA ALTA
9
4
1
0
17
3
0
TC MEDE IL PARCO
8
3
2
0
15
5
0
TC VOGHERA
3
2
1
2
9
11
2
CANOTTIERI TICINO PAVIA
3
1
1
3
7
13
0
DLF PAVIA
3
1
1
3
5
15
0
NUOTO C. VIGEVANO
2
1
0
4
7
13
0
TENNIS
SECONDA SQUADRA MASCHILE
CAMPIONATO A SQUADRE SERIE
Per la NOSTRA SECONDA
SQUADRA si è trattato di un
anno interlocutorio.
I risultati sono stati condizionati
dalla partenza dei giocatori più forti:
Andrea Moro Oliver Pianigiani sono
stati prestati alla prima squadra nella categoria superiore. Mauro Nobili
è materialmente partito per un’esperienza di lavoro all’estero.
Sono rimasti a difendere i nostri colori Matteo Liberali, Fabrizio Cantoni,
Luigi Arbuschi, Marco Tava, Jorge
Mendez, Enrico Truden, Luca Sala.
L’obiettivo era perciò la salvezza,
D3
evitare cioè la retrocessione nella
categoria inferiore che toccava all’ultima squadra piazzata nel girone
del campionato.
Ci siamo riusciti due volte. Sulla
carta grazie al ritiro del TC Mortara
finito automaticamente all’ultimo
posto ma anche sul campo perché
siamo riusciti a vincere l’incontro
casalingo con il TC Varzi, grazie anche a una provvidenziale vacanza
di Mauro Nobili in Italia.
Il piazzamento finale è stato il quarto
posto nel girone a sei davanti appunto
a Varzi e Mortara. Di più proprio non ci
si poteva aspettare dalla squadra.
Il prossimo anno prevedo un deciso
rafforzamento. Il ritorno all’attività
di Pietro Rho e Luigi Moriconi insieme al rientro dopo un’esperienza
in altra squadra dei soci Fabrizio
Abbiati a Fabio Salis, l’acquisto di
Claudio Vercesi (classifica 35) e il
ritorno in Italia di Mauro Nobili produrranno un sicuro rafforzamento
della prima squadra con recupero di
giocatori per la serie inferiore.
Confidiamo di fare meglio il prossimo anno.
jjjjjj
LUIGI ARBUSCHI
SQUADRA GIOVANILE: PROMOZIONE IN
Innanzitutto vorrei esprimere un doveroso e sentito grazie al mio amico
consigliere Luigi Arbuschi: se ho ripreso in mano la racchetta e ho proseguito la mia attività sportiva, molto del merito spetta a lui. Mettendomi infatti in contatto con altri agonisti ho potuto affrontare al meglio la
stagione invernale. Di li a poco sono
stato seguito dall’amico Gianluca Bisi (4.2) e così è iniziata una nuova
avventura: aggiuntisi Marco Cassiani, Stefano Clerici Paolo Ravetta e
Fabio Pratesi nasceva la nuova D4…
Sono stati quattro incontri di alta intensità quelli che abbiamo vissuto
nel girone e se non fosse stato per il
divertimento che animava ciascuno
di noi e un piccolo aiuto della dea
bendata, forse non avremmo passato il turno. La prima trasferta in terra
vigevanese ci ha dato un punto e
morale: si giocava sul play it, difficile anche aprire per noi terraioli.
È seguita poi una netta vittoria contro Voghera (3-1), la sconfitta con-
La premiazione della finale persa di misura
che comunque ha “promosso” la squadra.
Da sinistra: Fabio Pratesi, Gianluca Bisi,
Marco Bisi (accompagnatore nell’occasione),
il capitano Riccardo Berti e i giudici-arbitro
Giuseppe Bernini ed Enzo Zanellini.
D3
tro Battuda (1-3) e il 2-2 contro il
Nuoto Club: 5 punti e girone passato al secondo posto.
Di li in poi la condizione è migliorata per tutti, 3 scontri da dentro o
fuori che hanno visto ogni mio
compagno impegnarsi al massimo
ai quali vanno tutti i miei complimenti: BRAVI RAGAZZI!
La finale di Selvaalta contro il Kinder Salice è stata una vera beffa.
Arriviamo sul posto e alle nove di
mattina il clima è già torrido, i tre
La squadra al completo.
Da sinistra: Fabio Pratesi, Marco Cassiani,
Riccardo Berti, Gianluca Bisi, Stefano Clerici,
Paolo Ravetta.
34
vincono 62 il primo e sono sopra
anche il secondo ma è qui che si
compie la beffa, gli avversari salgono di livello loro perdono un po’ di
convinzione e si arrendono al terzo.
Ci vedevamo già pronti a festeggiare ma ci tocca rinfilarci le scarpe da
tennis e entrare in campo con il termometro che segnava 40 gradi…
inevitabilmente perdiamo in due,
stanchi soprattutto dalle 3 ore di
match precedente.
È stata una esperienza che mi ha lasciato ricordi davvero positivi e cosa più
importante, la squadra
con la finale ottenuta ha
raggiunto il suo grande obbiettivo: PROMOZIONE IN D3!
Saluti a tutti,
TENNIS
j
singoli si svolgono contemporaneamente ed entrano in campo in ordine Bisi, il sottoscritto e Cassiani.
Le cose propendono subito per il peggio Marco perde contro il maestro Contento Bisi ed io sotto 3 a 0 al terzo.
Ma la voglia di vincere era tanta e
così rialziamo la testa e portiamo a
casa la partita: ora il parziale è Canottieri 2 Salice 1. Pratesi e Ravetta scendono in campo per il doppio,
Capitano RICCARDO BERTI
I NOSTRI MASTER
j
Luigi Arbuschi l’ultimo a destra nella foto,
si e’ qualificato come settimo su otto
giocatori al master Slazenger veterani over
45 di quarta categoria. Ha superato
il secondo qualificato Paolo Bargiggia
perdendo poi in semifinale da Paolo Tacconi.
Mario Suardi, il primo a sinistra nella foto,
ha partecipato a Tortona al master Crevani
limitato alla quarta, raggiungendo
brillantemente la finale.
CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE
VETERANI OVER 45 LIBERO
35
LIBERO significa aperto a giocatori
di qualsiasi classifica. È un campionato open, ci si imbatte occasionalmente in ex giocatori professionisti e
spesso in maestri in piena attività.
Iscriversi a tale campionato per la
prima volta per la canottieri è stata
una sfida promossa da Graziano
Beltrami - Fiorello.
Graziano è stato un ottimo giocatore
uno dei migliori a livello giovanile, ha
smesso però con il tennis per 25 anni.
Quest’anno a squadre abbiamo deciso di farlo confrontare subito con
i migliori veterani. Il team era com-
pletato da Luigi Arbuschi, Marco
Tava e Luca Sala.
Il rischio era di andare incontro a
pesanti sconfitte.
Invece Graziano è riuscito a vincere due
dei quattro singoli disputati e uno dei
due doppi (in coppia con il sottoscritto).
Il risultato del campionato è un
quarto posto assegnato anche se ritengo che la classifica corretta ci
dovrebbe portare al terzo, vista la
nostra migliore differenza partite
con l’ST Fagnano e la vittoria nello
scontro diretto con l’Alte Groane. In
ogni modo non cambia molto, pas-
savano alla fase successiva solo le
prime due classificate.
Non è un gran risultato ma se messo a
confronto con gli 0 punti presi negli altri 2 gironi dalle altre pavesi (Sporting
San Martino, TC Voghera) e i 2 a tavolino (DLF Pavia) non è poi così male.
Se si deciderà il prossimo anno di nuovo di competere in questa categoria ci
potremmo avvalere del nuovo acquisto Claudio Vercesi (classificato 35)
che insieme a Fiorello potrà migliorare il livello della squadra. La panchina
sarà allungata dagli altri e dall’arrivo
tra i veterani di Paolo Savio.
j
MANIFESTAZIONI
2011
PROGRAMMA MANIFESTAZIONI
INVERNO-PRIMAVERA 2011
Cari Soci, siamo a proporVi, con il calendario delle manifestazioni, incontri e intrattenimenti vari per allietare le serate alla Canottieri, questo
nella speranza che tutti possano trovare l’iniziativa a loro più adatta. Buon inverno e buon divertimento con i nostri programmi.
DICEMBRE 2010
DOMENICA 19 Per i nostri bambini.
DALLE ORE 17,00 “…ASPETTANDO BABBO NATALE”.
VENERDÌ 31
ORE 21,00
ORE 24,00
Tradizionale “CENA E VEGLIONE DI SAN SILVESTRO”.
Suona il complesso Duo LUCIA E LUCIANO.
Cin… cin con lo spumante e AUGURI DI BUON ANNO.
GIOVEDÌ 6
ORE 15,30
Per i nostri bambini pomeriggio di festa.
Si torna a far vivere la magica e antica tradizione dei burattini in baracca: “IL GATTO CON GLI STIVALI”. E poi … la merenda.
SABATO 8
ORE 20,00
Cena con piatto unico.
ALLE ORE 21,30 “NUOVO ANNO IN SWING”.
Omaggio a Duke Ellington e altri autori americani legati alla tradizione swing. Serata con:
Paolo Alderighi (pianoforte) - Alfredo Ferrario (clarinetto) - Roberto Piccolo (contrabbasso) - Nicola Stranieri (batteria).
GENNAIO 2011
LUNEDÌ 31
I GRANDI VITIGNI CHE HANNO FATTO L’ITALIA.
7-21-28 Febbraio Nebbiolo - Barbera - Sangiovese - Nero D’Avola - Vermentino - Verdicchio - Fiano - Prosecco.
Coordinatore il sommelier Carlo AGUZZI. Durante la cena di fine corso verranno approfonditi i principi fondamentali abbinamento cibo/vino.
Max 50 partecipanti. Termine ultimo di iscrizione 15 gennaio. Possibilità di iscrizione anche ad amici e simpatizzanti.
FEBBRAIO 2011
SABATO 12
Per tutte le mamme, i papà , i loro bambini … e non solo …ASPETTANDO SAN VALENTINO.
SABATO 26
ORE 20,30
Terzo incontro “TRA CIBO E VINO… NEL GIRO DELLE REGIONI”:
UMBRIA. Serata con il sommelier Carlo AGUZZI.
MARZO 2011
SABATO 5
ORE 21,00
GRAN CARNEVALE IN MASCHERA.
Durante la serata verranno premiati i tre migliori travestimenti. Vi aspettiamo per trascorrere la serata in allegria.
MARTEDÌ 8
GRAN CARNEVALE IN MASCHERA DEI BAMBINI con musica, giochi, tanti coriandoli e stelle filanti. Ed inoltre spettacolo di
CALIMERO’. ATTORE, COMMEDIANTE E MIMO CLOWN. Clown ufficiale per molti anni del grande Circo Americano e della troupe del
Parco di Gardaland. E per finire la giornata: “APERITIVO IN GIALLO” omaggio alla Festa della Donna.
ORE
SABATO 19
20,15
“Corpo e… mente”. Cena con piatto unico.
ALLE ORE 21,30 il Prof. Francesco FRAPOLLI dell’Istituto Superiore di Studi Musicali F. Vittadini ci accompagnerà nella riscoperta
dell’opera lirica. SERATA ALL’OPERA. G. Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Primo incontro.
Sabato 26
20,30
Quarto incontro “TRA CIBO E VINO… NEL GIRO DELLE REGIONI”:
LIGURIA. Serata con il sommelier Carlo AGUZZI.
SABATO 2
ORE 20,15
“Corpo e… mente”. Cena con piatto unico.
ALLE ORE 21,30 il Prof. Francesco FRAPOLLI dell’Istituto Superiore di Studi Musicali F. Vittadini ci accompagnerà nella riscoperta
dell’opera lirica. SERATA ALL’OPERA. G. Verdi: Rigoletto. Secondo incontro.
SABATO 9
ORE 19,30
BABY DANCE …E BALLI PER TUTTI.
Danze per bambini e non.
SABATO 16
20,30
Quinto incontro “TRA CIBO E VINO… NEL GIRO DELLE REGIONI”:
VALTELLINA. Serata con il sommelier Carlo AGUZZI.
ORE
APRILE 2011
ORE
Come di consueto il programma dettagliato della varie manifestazioni con orari , modi di prenotazione, prezzi e menù delle cene, verrà affisso alla
bacheca della Club house. Eventuali spettacoli non inseriti in questo programma verranno portati prontamente a conoscenza tramite il sito internet e/o
affissione di locandine in società. Durante le serate potrebbero essere effettuate riprese fotografiche. Chi non intendesse autorizzare la pubblicazione
della propria immagine sul sito internet e/o sul giornalino della Società “Ticino Domani”, è pregato di segnalare in Segreteria il proprio dissenso.
PER IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consigliere incaricato
36
Fly UP