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Biblioteca Cristiana di eVangelo
Manuale per la Formazione di DHT
MANUALE PER LA FORMAZIONE DI
TECNICI DI
GUARIGIONE DIVINA
(DIVINE HEALING TECHNICIANS)
Rev. Curry R. Blake
Sovrintendente Generale
John G. Lake Ministries
© 2004 – Curry R. Blake – John G. Lake Ministries – P.O. Box 742947 Dallas, TX. 75374 – www.jglm.org
Per l’edizione italiana: © 2002-2005 eVangelo – www.evangelo.org
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Manuale per la Formazione di DHT
INDICE
Capitolo 1 pag. 4:
La Parola di Dio è la nostra Regola Decisiva di Fede e Azione
Capitolo 2 pag. 6:
Mentalità da Antico Testamento e Mentalità da Nuovo Testamento
Capitolo 3 pag. 18:
La Guarigione Divina nell’Espiazione
Capitolo 4 pag. 25:
La Guarigione Divina e la Volontà di Dio
Capitolo 5 pag. 31:
La Guarigione Divina per Fede
Capitolo 6 pag. 37:
Principi che Garantiscono la Guarigione
Capitolo 7 pag. 41:
L’ABC di un Ministero di Guarigione Divina
Capitolo 8 pag. 46:
Figli di Dio che agiscono come Figli di Dio:
«Uno Sguardo al Dominio Spirituale»
Capitolo 9 pag. 55:
La Chiave Segreta per un Ministero di Guarigione Divina
Capitolo 10 pag. 60:
Vacche Sacre
Capitolo 11 pag. 61:
Maledizioni Generazionali e Protezione Divina
Capitolo 12 pag. 69:
Appendice
© 2004 – Curry R. Blake – John G. Lake Ministries – P.O. Box 742947 Dallas, TX. 75374 – www.jglm.org
Per l’edizione italiana: © 2002-2005 eVangelo – www.evangelo.org
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Manuale per la Formazione di DHT
I seguenti nomi:
John G. Lake Ministries
Stanze di Guarigione di John G. Lake
Istituto di Guarigione Divina di John G. Lake
sono marchi registrati e non possono essere utilizzati senza un esplicito
permesso scritto da parte di:
John G. Lake Ministries
P.O. Box 742947
Dallas, Texas
Tutti i contenuti sono registrati.
Tutti i Riferimenti Scritturali e le definizioni di parole Greche, Ebraiche e
Caldee sono stati tratti e tradotti da:
Biblesoft’s New Exhaustive Strong’s Numbers and Concordance
with Expanded Greek-Hebrew Dictionary. Copyright © 1994,
Biblesoft and International Bible Translators, Inc.
La JGLM raccomanda vivamente l’utilizzo di Biblesoft’s PC Study Bible
(versione 3)
Tutti i versi biblici, salvo quando è specificato diversamente, sono stati
tratti dalle due versioni della Sacra Bibbia Nuova Diodati (indicata con
ND) e Nuova Riveduta (indicata con NR).
Gli approfondimenti tratti dalla Concordanza di Strong sono stati anch’essi
tradotti, ma al posto della versione inglese King James si sono utilizzate le
due versioni bibliche italiane citate sopra, mentre le ricorrenze di ogni
parola (riportate tra parentesi accanto a ogni parola) sono state conteggiate
manualmente e sono state espresse da un numero perlopiù indicativo.
Questo manuale è soltanto provvisorio e di volta in volta sarà aggiornato.
© 2004 – Curry R. Blake – John G. Lake Ministries – P.O. Box 742947 Dallas, TX. 75374 – www.jglm.org
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CAPITOLO 1
LA PAROLA DI DIO È LA NOSTRA
REGOLA DECISIVA DI FEDE E AZIONE
I. La Parola di Dio: un Patto più Sicuro
A. La Parola è la nostra autorità finale. Le nostre esperienze devono essere giudicate dalla
Scrittura, e non la Scrittura dalle esperienze.
B. La Parola di Dio è per sempre stabile nei Cieli, noi dobbiamo stabilirla sulla terra.
Salmo 119:89-92
ND: 89 Per sempre, o Eterno, la tua parola è stabile nei cieli. 90 La tua fedeltà dura d’età
in età, tu hai stabilito la terra ed essa sussiste. 91 Il cielo e la terra sussistono fino al giorno
d’oggi, perché ogni cosa è al tuo servizio. 92 Se la tua legge non fosse stata il mio diletto,
sarei già perito nella mia afflizione.
NR: 89 Per sempre, SIGNORE, la tua parola è stabile nei cieli. 90 La tua fedeltà dura
per ogni generazione; tu hai fondato la terra ed essa sussiste. 91 Tutto sussiste anche oggi
secondo le tue leggi, perché ogni cosa è al tuo servizio. 92 Se la tua legge non fosse stata la
mia gioia, sarei già perito nella mia afflizione.
Nota che la Parola di Dio è PER SEMPRE stabile. Non cambierà mai. Ciò che dice oggi
lo dirà tra 100 anni. Non devi far sì che Dio cambi la Sua mente per essere d’accordo con te.
Sei tu che devi cambiare la Tua mente per essere d’accordo con Lui. La Sua Parola è stabile.
La parola «stabile» del Salmo 119:89 è la parola ebraica ‫( נצב‬natsàb): numero della
concordanza di Strong AT#5324, che significa «collocare», e si può utilizzare in varie
applicazioni (letteralmente o figurativamente): «assegnare come un confine». ND traduce:
stare in piedi (4), mettere da parte (2), stare (17), fermarsi (2), appoggiare (1), erigere (6),
rimanere dritto (1), astante (1), fermarsi ad aspettare (1), alzarsi (1), stare ritto (2), rimanere
(2), fissare (i confini) (2), alzare (2), trovarsi (1), incaricato di sorvegliare (2), assistere (1),
aggiustare (1), tenere la presidenza (1), attorniare (2), essere preposto (1), ammassare (2),
prefetto (3), preposto (1), funzionario (2), rizzare (2), rappresentante (1), stabilire (2), stato
migliore (1), essere (1), essere stabile (1), rendere stabile (riguardo ai confini) (1),
presentarsi (1), tendere (1), fare (1), chi sta fermo (1), chi sta in piedi (1). NR traduce: stare
(20), mettere da parte (2), fermarsi (1), poggiare (1), erigere (5), restare diritto (1), sèguito
(1), aspettare (1), rizzarsi (1), stare in piedi (3), presentarsi (2), fermarsi (1), mettersi (2),
comparire (1), fissare (i confini) (2), rizzare (2), trovarsi (2), incaricato di sorvegliare (2),
assistere (1), aggiustare (1), fare (1), presidenza (1), innalzare (1), prefetto (5), prefetto
preposto (2), stabilire (1), saldo in piedi (1), accogliere (1), fermare (1), essere stabile (1),
rendere stabile (riguardo ai confini) (1), essere in piedi (1), tendere (1), mettere (1), alzare
(1), porre (1), essere fatto (1), chi sta in piedi (1).
Questo significa che Dio ha posto la Sua Parola come un confine oltre il quale
nessun cristiano deve andare. Se non si trova nella Bibbia, non devi farlo.
La Parola di Dio non smette mai di funzionare
Isaia 55:11
ND: Così sarà la mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non ritornerà a me a vuoto,
senza avere compiuto ciò che desidero e realizzato pienamente ciò per cui l’ho mandata.
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NR: Così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza
aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.
Un Approccio Scientifico:
La Scienza ha determinato che la più piccola particella conosciuta è una particella di
luce, ma è stato anche determinato che la particella di luce è composta da due più piccole
componenti. Si crede che le due più piccole componenti siano ciò che noi potremmo
chiamare suoni o onde sonore. La mia congettura è questa: le due più piccole componenti
sono davvero suoni, e i suoni sono le parole «Sia luce!» In Genesi 1:3 la Versione Nuova
Riveduta della Bibbia riporta che Dio dice queste due parole soltanto, proprio come anche il
testo ebraico della Bibbia (e la versione letterale del testo ebraico): «Sia luce!»
La Scienza ci dice che l’universo si sta espandendo in tutta le direzioni. Credo che se tu
potessi sporgerti aldilà di dove la luce sia giunta, arriverebbe il tempo (in un brevissimo
istante, dal momento che la luce viaggia a 299.792 Km al secondo) in cui avvertiresti un
muro di luce che ti oltrepasserebbe. Nel momento in cui la luce ti oltrepasserebbe, tu e
chiunque altro sia con te udreste la voce di Dio dire: «Sia luce!» La Parola di Dio sta
venendo ancora emanata. La Luce sta viaggiando dietro o «sulla» Parola di Dio. Quando la
luce avrà riempito ogni spazio disponibile esistente, allora cesserà di muoversi in avanti, e
«ritornerà» a Dio.
Per favore, nota: Dio ha detto soltanto una volta alla Luce di «Essere», ed essa sta
ancora funzionando come un orologio. (Al presente, gli orologi devono essere regolati per
essere tenuti a passo con la luce, dal momento che il tempo viene misurato in unità di luce.)
Dio non deve alzarSi ogni mattina per dire alla terra, alla luna, etc. di girare di nuovo attorno
al sole. Egli parlò una sola volta, e sta tutto questo ancora avvenendo.
Il principio è che Dio deve dire qualcosa una volta soltanto affinché accada. Dio non
deve decretare che qualche essere umano sia guarito. Egli lo ha già detto, e questo è un fatto
reale. Adesso sta ai cristiani stabilire la Parola di Dio sulla terra, rimuovendo le opere del
diavolo dai corpi degli esseri umani. Sta a noi far valere la disfatta che Dio ha già realizzata
sul Suo nemico. Dio non deve fare qualcosa per effettuare la guarigione di qualche persona.
Egli l’ha già decretata.
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CAPITOLO 2
MENTALITÀ DA ANTICO TESTAMENTO
E MENTALITÀ DA NUOVO TESTAMENTO
Ebrei 1:1-3
ND: 1 Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per
mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli
ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l’universo. 3 Egli, che
è lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con
la parola della sua potenza, dopo aver egli stesso compiuto l’espiazione dei nostri peccati, si
è posto a sedere alla destra della Maestà nell’alto dei cieli,
NR: 1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per
mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha
costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi. 3 Egli, che è
splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la
parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra
della Maestà nei luoghi altissimi.
Nota molte cose riguardo a queste scritture. Primo: a chi parlò Dio per mezzo dei
profeti? Risposta: Ai padri (i patriarchi). Secondo: a chi parlò Dio per mezzo di Suo
Figlio negli ultimi giorni? Risposta: A noi. Come facciamo a sapere che Dio sta parlando
ancora a noi per mezzo di Suo Figlio? Risposta: Perché sono ancora gli Ultimi Giorni.
Così dov’è che l’Antico Testamento viene posto in relazione a noi? La Bibbia dice che tutta
la Scrittura è data da Dio ed è ispirata o «divinamente respirata». Dice anche che tutta la
Scrittura è data a nostro beneficio, in modo che noi potessimo essere ammaestrati, ripresi e
istruiti, in modo che potessimo essere completamente equipaggiati per ogni opera buona.
2 Timoteo 3:16
ND: 16 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a
correggere e a istruire nella giustizia, 17 affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente
fornito per ogni buona opera.
NR: 16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a
educare alla giustizia, 17 perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera
buona.
Ci sono anche altre cose che possiamo imparare da Ebrei 1:3. Gesù viene presentato
come lo «splendore della Sua gloria». La parola greca che in questo verso è tradotta con
«splendore» è απαυγασμα (apàugasma), corrisponde al numero NT#541 della concordanza
di Strong, ed è composta da NT#575 [απο, apò] e NT#826 [αυγαζω, augàzo], e significa «da
lampo», cioè uno splendore. ND e NR traducono: splendore (1).
Il significato letterale è che Gesù è il riflesso della gloria di Dio. Dice anche che Gesù
è l’impronta della Sua (cioè di Dio) persona. La parola greca tradotta con «impronta» è una
parola familiare a noi in italiano. È la parola «carattere», e significa che Gesù è il perfetto
riflesso del carattere di Dio. Gesù rifletteva perfettamente il carattere di Dio per noi.
L’Antico Testamento non rifletteva il carattere di Dio, ma rifletteva la giustizia e la santità
di Dio. Dio doveva trattare l’uomo nella maniera in cui un Dio giusto e santo avrebbe
dovuto trattare un uomo caduto i cui peccati non erano stati ancora affrontati. All’uomo era
stato permessa una connessione con Dio attraverso l’espiazione (la copertura) dei suoi
peccati. Ma Dio non poteva occuparSi di un uomo peccatore nel modo in cui desiderava
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perché i peccati dell’uomo separavano lui da Dio. Ma nel Nuovo Patto (Testamento) Dio
poté, per mezzo di Gesù, trattare l’uomo come Egli desiderava. Esempio: un poliziotto
arresta un criminale e lo tratta da criminale, ma una volta che quella persona è prosciolta
dall’accusa, o se sconta la sua condanna, il poliziotto deve trattare quella persona come
qualunque altro cittadino. Dio doveva trattare gli uomini come i peccatori che erano, ma
quando venne Gesù, Egli poté trattarli come se fossero innocenti perché Gesù era lì per
portare la pena dei loro peccati.
Ebrei 8:6
ND: Ma ora Cristo ha ottenuto un ministero tanto più eccellente in quanto egli è
mediatore di un patto migliore, fondato su migliori promesse,
NR: Ora però egli ha ottenuto un ministero tanto superiore quanto migliore è il patto
fondato su migliori promesse, del quale egli è mediatore.
C. Noi stabiliamo la Parola di Dio sulla terra quando noi cui crediamo in essa, stando fermi su
di essa e agendo in conformità ad essa.
D. Un «Testamento» rivela la natura e le intenzioni della persona che l’ha scritto.
E. La Sovranità di Dio non è la mutevolezza di Dio. La Sovranità di Dio non può significare
che Egli abbia il diritto di raccogliere e scegliere colui a cui Egli manterrà la Sua Parola. Se
ciò fosse vero, noi non potremmo mai fare la preghiera della fede come ci è comandato in
Giacomo 5:14-16. Tu non puoi aver fede più di quanto sia la tua conoscenza di quella che è
la volontà di Dio. NOTA: Non esiste nella Bibbia una «richiesta non detta». Una richiesta
non detta è una richiesta non esaudita. Prima che tu possa metterti d’accordo con qualcuno
in preghiera riguardo a qualcosa, devi sapere riguardo a cosa.
La chiesa di Corinto non era una chiesa perfetta, ma come dato di fatto era una delle
chiese più disordinate della Bibbia. C’era del peccato nella chiesa di Corinto che Paolo disse
non se n’era nemmeno udito tra i pagani. Tenendo questo in mente, ricorda che Paolo scrisse
anche che i cristiani di Corinto non erano secondi a nessuno quando si trattava di operare nei
doni dello Spirito Santo. Nota che perfino col peccato dilagante nella chiesa, egli non diceva
che ciò che stavano facendo (i doni) non fosse reale, ma semplicemente diceva loro come
correggerlo e operare accuratamente.
1 Corinzi 2:1 fino a 3:5
ND: 1 Anch’io, fratelli, quando venni da voi, non venni con eccellenza di parola o di
sapienza, annunziandovi la testimonianza di Dio, 2 perché mi ero proposto di non sapere fra
voi altro, se non Gesù Cristo e lui crocifisso. 3 Così io sono stato presso di voi con
debolezza, con timore e con gran tremore. 4 La mia parola e la mia predicazione non
consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di
potenza, 5 affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla
potenza di Dio. 6 Or noi parliamo di sapienza fra gli uomini maturi, ma di una sapienza che
non è di questa età né dei dominatori di questa età che sono ridotti al nulla, 7 ma parliamo
della sapienza di Dio nascosta nel mistero, che Dio ha preordinato prima delle età per la
nostra gloria, 8 che nessuno dei dominatori di questa età ha conosciuta; perché, se l’avessero
conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 9 Ma come sta scritto: «Le cose
che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo,
sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano». 10 Dio però le ha rivelate a noi
per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio.
11 Chi tra gli uomini, infatti conosce le cose dell’uomo, se non lo spirito dell’uomo che è in
lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. 12 Ora noi non
abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo
le cose che ci sono state donate da Dio. 13 Di queste anche parliamo, non con parole
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insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali
con parole spirituali. 14 Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché
sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente. 15 Ma colui
che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è giudicato da alcuno. 16 Infatti chi ha
conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di
Cristo. 1 Or io, fratelli, non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma vi ho
parlato come a dei carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho dato da bere del latte, e non vi
ho dato del cibo solido, perché non eravate in grado di assimilarlo, anzi non lo siete neppure
ora, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, poiché fra voi vi è invidia, dispute e divisioni, non
siete voi carnali e non camminate secondo l’uomo? 4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo»,
e un altro: «Io sono di Apollo», non siete voi carnali? 5 Chi è dunque Paolo e chi è Apollo,
se non ministri per mezzo dei quali voi avete creduto, e ciò secondo che il Signore ha dato a
ciascuno?
NR: 1 E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di
Dio con eccellenza di parola o di sapienza; 2 poiché mi proposi di non sapere altro fra voi,
fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. 3 Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore
e con gran tremore; 4 la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi
persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la
vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. 6 Tuttavia, a
quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo
mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati; 7 ma
esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli
predestinata a nostra gloria 8 e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta;
perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 9 Ma
com’è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel
cuore dell’uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». 10 A noi Dio
le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità
di Dio. 11 Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo
che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. 12 Ora noi non
abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose
che Dio ci ha donate; 13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana,
ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. 14 Ma l’uomo
naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può
conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. 15 L’uomo spirituale, invece,
giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno. 16 Infatti «chi ha conosciuto la
mente del Signore da poterlo istruire?» Ora noi abbiamo la mente di Cristo. 1 Fratelli, io
non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a
bambini in Cristo. 2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di
sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, dato che
ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la
natura umana? 4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d’Apollo»; non
siete forse uomini carnali? 5 Che cos’è dunque Apollo? E che cos’è Paolo? Sono servitori,
per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono nel modo che il Signore ha dato a ciascuno
di loro.
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Latte e Carne
Ebrei 5:11 fino a 6:2
ND: 11 nei riguardi del quale avremmo molte cose da dire, ma difficili da spiegare,
perché voi siete diventati lenti a capire. 12 Infatti, mentre a quest’ora dovreste essere
maestri, avete di nuovo bisogno che vi s’insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio, e
siete giunti al punto di aver bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Chiunque infatti usa il
latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è ancora un bambino; 14 il cibo
solido invece è per gli adulti, che per l’esperienza hanno le facoltà esercitate a discernere il
bene dal male. 1 Perciò, lasciando l’insegnamento elementare su Cristo, tendiamo alla
perfezione, senza porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della
fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell’imposizione delle mani, della risurrezione dei
morti e del giudizio eterno; 3 e ciò faremo, se Dio lo permette. 4 Quelli infatti che sono stati
una volta illuminati, hanno gustato il dono celeste, sono stati fatti partecipi dello Spirito
Santo 5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo a venire, 6 se
cadono, è impossibile riportarli un’altra volta al ravvedimento, poiché per conto loro
crocifiggono nuovamente il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. 7 Infatti la terra, che
beve la pioggia che spesso cade su di essa e produce erbe utili per quelli che la coltivano,
riceve benedizione da Dio; 8 ma se produce spine e triboli, è riprovata e vicina ad essere
maledetta, e finirà per essere arsa. 9 Ora, carissimi, anche se parliamo così, riguardo a voi
siamo convinti di cose migliori e che riguardano la salvezza; 10 Dio infatti non è ingiusto da
dimenticare l’opera vostra e la fatica d’amore che avete mostrato per il suo nome, con i
servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi. 11 E desideriamo che ciascuno di voi mostri
fino alla fine il medesimo zelo per giungere alla piena certezza della speranza, 12 affinché
non diventiate pigri, ma siate imitatori di coloro che mediante fede e pazienza ereditano le
promesse.
NR: 11 Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi
perché siete diventati lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere
maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli
di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque
usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; 14 ma il cibo
solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a
discernere il bene e il male. 1 Perciò, lasciando l’insegnamento elementare intorno a Cristo,
tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento
dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell’imposizione delle
mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno. 3 Questo faremo se Dio lo permette.
4 Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati
fatti partecipi dello Spirito Santo 5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del
mondo futuro, 6 e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché
crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. 7 Quando
una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che
la coltivano, riceve benedizione da Dio; 8 ma se produce spine e rovi, è riprovata e prossima
a essere maledetta; e la sua fine sarà di essere bruciata. 9 Tuttavia, carissimi, benché
parliamo così, siamo persuasi riguardo a voi di cose migliori e attinenti alla salvezza; 10 Dio
infatti non è ingiusto da dimenticare l’opera vostra e l’amore che avete dimostrato per il suo
nome con i servizi che avete resi e che rendete tuttora ai santi. 11 Soltanto desideriamo che
ciascuno di voi dimostri sino alla fine il medesimo zelo per giungere alla pienezza della
speranza, 12 affinché non diventiate indolenti ma siate imitatori di quelli che per fede e
pazienza ereditano le promesse.
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Giovanni 4:5-36
ND: 5 Arrivò dunque in una città della Samaria, detta Sichar, vicino al podere che
Giacobbe aveva dato a Giuseppe, suo figlio. 6 Or qui c’era il pozzo di Giacobbe. E Gesù,
affaticato dal cammino, sedeva così presso il pozzo; era circa l’ora sesta. 7 Una donna di
Samaria venne per attingere l’acqua. E Gesù le disse: «Dammi da bere», 8 perché i suoi
discepoli erano andati in città a comperare del cibo. 9 Ma la donna samaritana gli disse:
«Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» (Infatti
i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani). 10 Gesù rispose e le disse: «Se tu conoscessi
il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed
egli ti avrebbe dato dell’acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai neppure un
secchio per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? 12 Sei tu
forse più grande di Giacobbe nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso,
i suoi figli e il suo bestiame?». 13 Gesù rispose e le disse: «Chiunque beve di quest’acqua,
avrà ancora sete, 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno;
ma l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che zampilla in vita eterna». 15
La donna gli disse: «Signore, dammi quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga
più qui ad attingere». 16 Gesù le disse: «Va’ a chiamare tuo marito e torna qui». 17 La
donna rispose e gli disse: «Io non ho marito». Gesù le disse: «Hai detto bene: “Non ho
marito”, 18 perché tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo
hai detto la verità». 19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri
padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove si deve
adorare». 21 Gesù le disse: «Donna, credimi: l’ora viene che né su questo monte, né a
Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel
che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta,
che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il
Padre richiede. 24 Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità».
25 La donna gli disse: «Io so che il Messia, che è chiamato Cristo, deve venire; quando sarà
venuto lui ci annunzierà ogni cosa». 26 Gesù le disse: «Io sono, colui che ti parla». 27 In
quel momento arrivarono i suoi discepoli e si meravigliarono che parlasse con una donna;
nessuno però gli disse: «Che vuoi?» o: «Perché parli con lei?». 28 La donna allora, lasciato
il suo secchio, se ne andò in città e disse alla gente: 29 «Venite a vedere un uomo che mi ha
detto tutto quello che io ho fatto; non sarà forse lui il Cristo?». 30 Uscirono dunque dalla
città e vennero da lui. 31 Intanto i suoi discepoli lo pregavano dicendo: «Maestro, mangia».
32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33 I discepoli
perciò si dicevano l’un l’altro: «Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?». 34 Gesù disse
loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l’opera sua. 35
Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico:
Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. 36 Or il
mietitore riceve il premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il
mietitore si rallegrino insieme.
NR: 5 Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al podere che
Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe; 6 e là c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque,
stanco del cammino, stava così a sedere presso il pozzo. Era circa l’ora sesta. 7 Una
Samaritana venne ad attingere l’acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». 8 (Infatti i suoi
discepoli erano andati in città a comprar da mangiare.) 9 La Samaritana allora gli disse:
«Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i
Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono
di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti
avrebbe dato dell’acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per
attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest’acqua viva? 12 Sei tu più
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grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi
figli e il suo bestiame?» 13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di
nuovo; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io
gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna». 15 La donna gli
disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin
qui ad attingere». 16 Gesù le disse: «Va’ a chiamar tuo marito e vieni qua». 17 La donna gli
rispose: «Non ho marito». E Gesù: «Hai detto bene: “Non ho marito”; 18 perché hai avuto
cinque mariti; e quello che hai ora, non è tuo marito; in questo hai detto la verità». 19 La
donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su
questo monte, ma voi dite che a Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare». 21 Gesù le
disse: «Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il
Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la
salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori
adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e
quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità». 25 La donna gli disse: «Io so
che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annunzierà ogni
cosa». 26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!» 27 In quel mentre giunsero i suoi
discepoli e si meravigliarono che egli parlasse con una donna; eppure nessuno gli chiese:
«Che cerchi?» o: «Perché discorri con lei?» 28 La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne
andò in città e disse alla gente: 29 «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che
ho fatto; non potrebbe essere lui il Cristo?» 30 La gente uscì dalla città e andò da lui. 31
Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Maestro, mangia». 32 Ma egli disse loro: «Io ho
un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33 Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli
altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?» 34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è far la
volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua. 35 Non dite voi che ci sono
ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le
campagne come già biancheggiano per la mietitura. 36 Il mietitore riceve una ricompensa e
raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme.
Le evidenze di una mentalità da Antico Testamento
1. Una mentalità da Antico Testamento si aspetterà sempre che Dio parli loro attraverso
un’altra persona. Nell’Antico Testamento era di solito il profeta che parlava da parte di
Dio.
2. Una mentalità da Antico Testamento cercherà sempre di guadagnare o meritare le
benedizioni di Dio piuttosto che credere che ogni cosa che otteniamo da parte di Dio
l’otteniamo per grazia.
Per favore, nota: la mentalità da A.T. sicuramente dichiarerà che ogni cosa è per grazia,
ma le loro azioni dimostreranno che essi credono che ogni cosa sia per opere. Una mentalità
da A.T. avrà sempre paura che Dio sia furioso contro di loro per qualcosa oppure che
diventerà furioso contro di loro se essi si impasticciano in qualunque piccola cosa. Perciò
essi temono sempre di provare qualunque cosa. Temono sempre di fare qualcosa senza una
chiara guida al riguardo. (La maggior parte delle predicazioni è derivata da una mentalità da
A.T., perciò il normale insegnamento dal pulpito è: non fare niente senza il permesso,
altrimenti ti caccerai nei guai.) Molte volte il permesso a cui si fa riferimento proviene dal
pulpito o dal Quartier Generale piuttosto che da Dio. (Persone o ministri insicuri sentono un
bisogno di essere tenuti sotto controllo, mentre piuttosto dovrebbero equipaggiarsi e uscire
per servire.)
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La maggior parte delle persone aspettano una telefonata da parte di Dio, quando
Egli ha già mandato loro una Lettera. La maggior parte delle persone sembrano aspettare
che Dio dica loro specificamente cosa fare e quando farlo, piuttosto che rendersi conto che
Dio ci ha detto cosa fare e ci ha dato esempi di come farlo. L’impiegato di minore valore per
un’azienda è quello a cui bisogna dire tutto il da farsi. Il più prezioso impiegato è invece
quello che scopre ciò che bisogna fare, e lo fa senza che glielo si dica.
Qualunque particolare di cui potremmo aver bisogno verrà dato MENTRE ANDIAMO,
e non FINCHÉ non andiamo. Se il modo fosse importante, Dio lo avrebbe descritto nei
particolari.
Dio opera secondo i principi di buona amministrazione: Egli ti dice cosa fare e ti dà i
parametri entro cui devi lavorare, ma lascia a te il modo.
La Parola scritta di Dio è più sicura di una voce che parla dal Cielo.
F. 2 Pietro 1:16-21
ND: 16 Infatti non vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signor nostro
Gesù Cristo, andando dietro a favole abilmente escogitate, ma perché siamo stati testimoni
oculari della sua maestà. 17 Egli ricevette infatti da Dio Padre onore e gloria, quando dalla
maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono
compiaciuto». 18 E noi udimmo questa voce recata dal cielo, quando eravamo con lui sul
monte santo. 19 Noi abbiamo anche la parola profetica più certa a cui fate bene a porgere
attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la
stella mattutina sorga nei vostri cuori, 20 sapendo prima questo: che nessuna profezia della
Scrittura è soggetta a particolare interpretazione. 21 Nessuna profezia infatti è mai proceduta
da volontà d’uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo.
NR: 16 Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù
Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati
testimoni oculari della sua maestà. 17 Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria
quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: «Questi è il mio diletto Figlio,
nel quale mi sono compiaciuto». 18 E noi l’abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo,
quando eravamo con lui sul monte santo. 19 Abbiamo inoltre la parola profetica più salda:
farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a
quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori. 20 Sappiate prima di tutto
questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; 21
infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato
da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
1. Una Volta che Accettiamo la Parola di Dio come Nostra Autorità Finale, Dobbiamo
Iniziare a Rieducare la Nostra Mente per Pensare in Linea con la Volontà di Dio.
2. La Bibbia è la volontà di Dio rivelata. Tutto ciò che abbiamo bisogno di conoscere
riguardo a come vivere nel modo in cui Dio desidera, deve essere, ed è già stato
provveduto a noi.
3. Dio non può chiederti di fare ciò che non puoi fare.
4. Dio non può ritenerti responsabile di ciò che non puoi conoscere.
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Romani 12:1-2
ND: 1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri
corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole
a Dio. 2 E non vi conformate (NT#4964) a questo mondo, ma siate trasformati
(NT#3339) mediante il rinnovamento (NT#342) della vostra mente (NT#3563), affinché
conosciate per esperienza (NT#1381) qual sia la buona (NT#18), accettevole (NT#2101)
e perfetta (NT#5046) volontà (NT#2307) di Dio.
NR: 1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi
in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. 2 Non
conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della
vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona,
gradita e perfetta volontà.
DIODATI: 1 Io vi esorto adunque, fratelli, per le compassioni di Dio, che voi
presentiate i vostri corpi, il vostro razional servigio, in ostia vivente, santa, accettevole a
Dio. 2 E non vi conformiate a questo secolo, anzi siate trasformati per la rinnovazion
della vostra mente; acciocchè proviate (NT#1381) qual sia la buona, accettevole, e
perfetta volontà di Dio.
NT#4964
συσχηματιζω (suskhematìzo): da NT#4862 [συν, sǜn] e da un derivato di NT#4976
[σχημα, skhèma]; significa «modellare allo stesso modo di», cioè «conformare allo
stesso modello di» (figurativamente); ND e NR traducono: conformarsi a (2).
NT#3339
μεταμορφοω (metamorfòo): da NT#3326 [μετα, metà] e NT#3445 [μορφòω, morfòo];
significa «trasformare» (letteralmente o figurativamente, significa «metamorfosare»);
ND e NR traducono: trasfigurare (2), trasformare (2).
NT#342
ανακαινωσις (anakàinosis): da NT#341 [ανακαινοω, anakainòo]; significa
«rinnovamento»; ND e NR traducono: rinnovamento (2).
NT#3563
νους (nus): probabilmente dalla radice di NT#1097 [γινωσκω, ghinòsko]; indica
l’intelletto, cioè la mente (divina o umana; nel pensiero, nel sentimento o nella volontà);
implicitamente, significa «intenzione». ND traduce: mente (20), modo di pensare (1),
intelligenza (2), intendimento (1). NR traduce: mente (15), pensiero (1), modo di
pensare (1), intelligenza (5), intelligibile (1), pensiero (1). Confronta con NT#5590
[ψυχη].
NT#1381
δοκιμαζω (dokimàzo); da NT#1384 [δοκιμος, dòkimos]; significa «verificare»
(letteralmente o figurativamente); implicitamente, significa «approvare». ND traduce:
discernere (3), provare (9), ritenere opportuno (1), distinguere (1), conoscere per
esperienza (1), approvare (3), esaminare (3), mettere alla prova (2). NR traduce:
riconoscere (2), provare (6), curarsi di (1), distinguere (1), conoscere per esperienza (1),
approvare (2), esaminare (4), scegliere (1), mettere alla prova (3), sperimentare (1),
apprezzare (1).
NT#18
αγαθος (agathòs); è una parola primitiva; significa «buono» (in qualunque senso, spesso
come sostantivo). ND traduce: buono (62), cosa buona (3), bene (nel senso di beni, 7),
bene (25), migliore (1), uomo dabbene (2), dabbene (1), totale (1). NR traduce: buono
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(59), cosa buona (3), bene (nel senso di beni, 7), bene (25), uomo per bene (1), persona
buona (1), onestamente (1), perfetto (1), buona azione (1), felice (1), pulito (1).
NT#2101
ευαρεστος (euàrestos); da NT#2095 [ευ, eu] e NT#701 [αρεστος, arestòs]; significa
«pienamente piacevole». ND traduce: accettevole (4), gradito (2), piacevole (1),
compiacere (1), ciò che è gradito (1). NR traduce: gradito (7), compiacere (1), ciò che è
gradito (1).
NT#5046
τελειος (tèleios); da NT#5056; significa «completo» (in varie applicazioni di lavoro,
crescita, carattere mentale e morale, etc.); nel genere neutro (usato come sostantivo, con
l’articolo neutro di NT#3588 [τo, to, quando è neutro singolare]) significa
«completezza». ND traduce: perfetto (14), uomo maturo (1), perfezione (1), uomo
compiuto (1), essere perfetto (1), adulto (1). NR traduce: perfetto (11), essere maturo
(2), perfezione (1), uomo compiuto (1), fatto (come aggettivo, 1), uomo fatto (1), adulto
(1), pienamente (1).
NT#2307
θελημα (thèlema); dalla forma prolungata di NT#2309 [θελω, thèlo]; indica una
determinazione (propriamente, la cosa), cioè (attivamente) una scelta (specialmente, un
proposito, un decreto; astrattamente, una volizione) o (passivamente) un’inclinazione.
ND traduce: volontà (59), volere (sostantivo, 1), piacere (verbo, 1), volere (verbo, 1),
desiderio (1), cose desiderate (1). NR traduce: volontà (59), volere (verbo, 1), volere
(sostantivo, 1), piacere (verbo, 1), intenzione (1), voglia (1).
Per favore, nota che non puoi conoscere per esperienza la volontà di Dio finché
la tua mente non sia rinnovata dalla Parola di Dio. Se non puoi conoscere per
esperienza la Volontà di Dio, tieni la bocca chiusa, altrimenti metteresti confusione
tra la gente.
5. Dio ci chiede di «provare» quale sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio. Se la
volontà di Dio cambia da un minuto all’altro e da una persona all’altra, noi non
possiamo mai con certezza conoscere né tanto meno provare la Sua volontà.
6. Questo ci porta alla domanda inerente a come provare quale sia la volontà di Dio. A
questa domanda viene risposto nello stesso verso che ci comanda di provarla: «...ma
siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente...»
7. Devi rinnovare la tua mente attraverso la Parola di Dio. Tu rinnovi la tua mente
cambiando il tuo modo di pensare sulle cose finché ogni pensiero concorda con ciò che
la Bibbia dice al riguardo. Per far ciò devi:
a. Studiare sistematicamente la Bibbia per scoprire ciò che dice su ciascun argomento.
b. Formulare in una dichiarazione (spesso chiamata «confessione») ciò che impari; tale
dichiarazione ti aiuterà a ricordare la posizione biblica.
G. Dal momento che la tua mente funziona come un computer, qualunque cosa sia nella tua
memoria vi resterà finché non venga cancellata e rimpiazzata da nuove informazioni. A
causa di ciò, non è sufficiente imparare le Scritture Bibliche, ma devi demolire ogni pensiero
che non si accorda con la Bibbia.
1. 2 Corinzi 10:3-5
ND: 3 Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne,
4 perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le
fortezze, 5 affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la
conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo,
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2.
3.
4.
5.
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NR: 3 In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; 4
infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di
distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti 5 e tutto ciò che si eleva
orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a
renderlo ubbidiente a Cristo;
Affinché la Parola di Dio sia davvero efficace nelle nostre vite, dobbiamo arrivare a
vivere in uno stato in cui il nostro primo pensiero sia ciò che la Bibbia dice. Non proprio
«ciò che la Bibbia dice», ma dobbiamo piuttosto pensare in linea con la Parola e, nel
momento in cui succede questo, noi sperimentiamo la nostra posizione Biblica in Cristo
come uno che ha la mente di Cristo.
1 Corinzi 2:12-16
ND: 12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene
da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. 13 Di queste anche
parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma insegnate dallo Spirito
Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali. 14 Or l’uomo naturale non riceve
le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si
giudicano spiritualmente. 15 Ma colui che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è
giudicato da alcuno. 16 Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo
ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo.
NR: 12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene
da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; 13 e noi ne parliamo non con parole
insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a
cose spirituali. 14 Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché
esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate
spiritualmente. 15 L’uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è
giudicato da nessuno. 16 Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo
istruire?» Eppure noi abbiamo la mente di Cristo.
Efesini 4:22-24
ND: 22 per spogliarvi, per quanto riguarda la condotta di prima, dell’uomo vecchio
che si corrompe per mezzo delle concupiscenze della seduzione, 23 per essere rinnovati
nello spirito della vostra mente, 24 e per essere rivestiti dell’uomo nuovo, creato secondo
Dio nella giustizia e santità della verità.
NR: 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi
del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece
rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a
immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
Colossesi 3:10-11
ND: 10 e vi siete rivestiti dell’uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad
immagine di colui che l’ha creato. 11 Qui non c’è più Greco e Giudeo circonciso, e
incirconciso, barbaro e Scita, servo e libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
NR: 10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine
di colui che l’ha creato. 11 Qui non c’è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione,
barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
a. Quando nasciamo nel Regno di Dio, nasciamo nella famiglia regale e tutti i diritti di
sovranità sono già lì. Nondimeno non esercitiamo ancora i nostri diritti per dominare
in ogni area possibile a causa della nostra limitata conoscenza e comprensione di
quei diritti. Imparando i nostri diritti e le nostre responsabilità come figli di Dio
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(attraverso il rinnovamento della nostra mente per allinearci con la Parola di Dio),
cominciamo ad assomigliare sempre di più al nostro fratello maggiore Gesù.
b. Questo «rinnovamento» è ciò che consente a ciò che è dentro noi di venir fuori. Per
consentire appieno che il «vero tu» venga fuori, devi sapere ciò che la Parola di Dio
ha da dire su ogni soggetto e devi ANCHE iniziare ad AGIRE sulla base di ogni
Scrittura che impari.
II. Infine, esaminiamo qualcosa che probabilmente è più importante nel campo della guarigione
che in ogni altro campo.
A. Romani 8:14
ND: Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio.
NR: infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.
B. Giacomo 1:22
ND: E siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi.
NR: Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi.
1. Sulla base di un insegnamento corrente che prevale nella chiesa, molti direbbero che
questi due versi siano contraddittori. Il modo in cui viene utilizzato Romani 8:14 è volto
a promuovere l’idea secondo cui un cristiano non sarebbe tenuto a far niente se non sia
«condotto dallo Spirito».
2. Ci sono quelli che provano a dire che i cristiani dovrebbero fare qualcosa solo quando
ricevono una parola «Rhema» da parte di Dio.
3. Prima di tutto permettimi di dire che queste persone dovrebbero tornare indietro a
leggere tutto Romani 8 e mettere il verso 14 nel contesto. Il contesto non ha niente a che
vedere con un cristiano che non «farebbe» altro che mortificare gli atti della carne. In
particolare NON dice che un cristiano non debba esercitare alcuno dei benefici
dell’Espiazione, o che non debba obbedire ad alcuna o a tutta la Scrittura che possa
applicarsi ad essi. Se fosse così dovremmo aggiungere «se lo Spirito ti conduce a» prima
di ogni comando del N.T.
4. Questo inoltre non solo renderebbe Giacomo 1:22 fuorviante, ma renderebbe Dio
colpevole di farti peccare. Infatti, in che modo sei tenuto a sapere quando agire sulla
base di una Scrittura e quando no?
5. La tua missione da cristiano è quella di manifestare il Signore Gesù Cristo in ciascuna e
in ogni situazione in cui vieni a trovarti.
a. Tu sei unto da Dio.
1 Giovanni 2:27
ND: Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non
avete bisogno che alcuno v’insegni; ma, come la sua unzione v’insegna ogni cosa ed
è verace e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato.
NR: Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuta da lui rimane in voi, e non
avete bisogno dell’insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna
ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha
insegnato.
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b. Un figlio di Dio è destinato a essere conforme all’immagine di Cristo.
Romani 8:29
ND: Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere
conformi all’immagine del suo Figlio affinché egli sia il primogenito fra molti
fratelli.
NR: Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi
all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli;
Tu hai l’incarico di fare le opere che Gesù faceva e di fare opere più grandi delle Sue
PERCHÉ Egli è andato al Padre. (Essendo andato, Egli ha fatto la Sua parte, ora tocca a
noi, e il nostro compito è quello di fare opere più grandi).
Giovanni 14:12-14
ND: 12 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch’egli le opere che io faccio;
anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13 E qualunque cosa chiederete
nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se chiedete qualche cosa
nel nome mio, io la farò».
NR: 12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio
io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio
nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa
nel mio nome, io la farò.
Tu sei mandato come Egli fu mandato.
Giovanni 20:21
ND: Poi Gesù di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io
mando voi».
NR: Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato,
anch’io mando voi».
Tu devi fare la stessa cosa che Egli fece, cioè:
1 Giovanni 3:8
ND: Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio;
per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
NR: Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo
pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le
opere del diavolo.
In che modo Gesù distrusse le opere del diavolo?
Atti 10:38
ND: come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò
attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio
era con lui.
NR: vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di
potenza; e com’egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano
sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
ED È COSÌ CHE ANCHE TU FARAI QUESTO!
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CAPITOLO 3
LA GUARIGIONE DIVINA NELL’ESPIAZIONE
I. Il Peccato e la Malattia sono due frutti dello stesso albero.
A. Il peccato e la malattia sono sempre raggruppati insieme.
1. Salmo 103:2,3,4,6
ND: 2 Benedici, anima mia, l’Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici.
3 Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità, 4 riscatta la tua
vita dalla distruzione e ti corona di benignità e di compassioni; 6 L’Eterno opera
con giustizia e difende la causa degli oppressi.
NR: 2 Benedici, anima mia, il SIGNORE e non dimenticare nessuno dei suoi
benefici. 3 Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; 4 salva la tua vita
dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni; 6 Il SIGNORE agisce con giustizia e
difende tutti gli oppressi.
2. Nota il verso 6 citato sopra: «Il SIGNORE agisce con giustizia e difende tutti gli
oppressi». Il nostro sistema giudiziario era originariamente basato sul sistema mosaico
della legge. Perfino la terminologia utilizzata nelle nostre corti è simile alla lingua
inglese Elisabettiana della Versione King James. La ragione principale per cui delle
persone abbiano bisogno di un avvocato che le rappresenti è dovuta al fatto che esse
hanno bisogno di qualcuno che sa quando e come fare mozioni che verranno accettate
dalla corte. Dio DIFENDE la causa degli oppressi. Dio non è l’oppressore. Atti 10:38 ci
dice chi è l’oppressore, cioè il diavolo. Dio, essendo il Grande Giudice del Cielo e della
terra, ha decretato libertà per TUTTI quelli che sono oppressi. Gesù andò attorno
facendo del bene e guarendo (liberando) tutti quelli che il diavolo teneva in schiavitù
attraverso l’oppressione del peccato e della malattia.
3. Giacomo 5:13-15
ND: 13 C’è qualcuno di voi sofferente? Preghi. C’è qualcuno d’animo lieto?
Canti inni di lode. 14 Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani, della chiesa,
ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore, 15 e la preghiera
della fede salverà [NT#4982] il malato e il Signore lo risanerà, e se ha commesso dei
peccati, gli saranno perdonati.
NR: 13 C’è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi. C’è qualcuno d’animo lieto?
Canti degli inni. 14 C’è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi
preghino per lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore: 15 la preghiera della fede
salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno
perdonati.
NT#4982
σωζω (sòzo). Secondo la concordanza di Strong e Thayer, significa «salvare», cioè
«liberare» o «proteggere». Ha i seguenti significati: salvare, mantenere sano e salvo,
liberare da pericolo o distruzione, da danno o rischio, salvare un sofferente (dal perire),
cioè un sofferente dalla malattia, far stare bene, guarire, ristabilire in salute, preservare
qualcuno dal pericolo di distruzione, salvare o liberare, salvare nel senso biblico. ND
traduce: salvare (93), guarire (14), liberare [da demoni] (1), riprendersi (1), scampare
(1). NR traduce: salvare (89), guarire (6), scampare (4), essere salvo (5), liberare [da
demoni] (1), salvato [nella forma passiva, tempo presente, nome verbale participio] (1),
essere sulla via della salvezza [nella forma passiva, tempo presente, nome verbale
participio] (1), trarre in salvo (1).
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4. Noi non abbiamo alcun problema a dire a persone non salvate che Gesù è morto per loro
e ha pagato pienamente la condanna per i loro peccati, avendo provveduto così la loro
«salvezza» circa 2000 anni fa, e che Egli non le rigetterà in alcun modo, se accetteranno
il Suo sacrificio. Non c’è alcun dubbio se possano o no essere salvate. Tuttavia viene
usata la stessa identica enunciazione per le loro malattie e infermità fisiche, così com’è
usata per la «guarigione» della loro malattia spirituale: il peccato. Le parole greche
utilizzate, e perfino gli stessi tempi delle parole usate, sono esattamente gli stessi. Il
tempo utilizzato è perfino il tempo più forte della lingua greca.
Gesù ha acquistato la salute e la guarigione dell’uomo proprio come ha
acquistato la nostra salvezza dal peccato. Quando Gesù acquistò la nostra redenzione
spirituale, Egli acquistò anche la nostra guarigione perché la malattia e l’infermità erano
un risultato del peccato. Provvedendo l’una (la salvezza dal peccato), Egli provvide
anche l’altra (la guarigione dalla malattia). In realtà Egli non avrebbe potuto fare la
prima senza fare la seconda poiché la seconda (il sintomo) era il risultato della prima (la
causa). La stessa parola «salvezza» in ebraico e in greco significa la stessa cosa:
un’assoluta liberazione da ogni male e insufficienza.
II. Il peccato entrò nel mondo per mezzo del peccato dell’uomo (di Adamo) (Genesi 3:1-6).
A. Romani 5:12
ND: Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per
mezzo del peccato la morte, così la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno
peccato;
NR: Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per
mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno
peccato...
B. Romani 5:17
ND: Infatti, se per la trasgressione di quell’uno solo la morte ha regnato a causa di
quell’uno, molto di più coloro che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della
giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell’uno, che è Gesù Cristo.
NR: Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell’uno,
tanto più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia,
regneranno nella vita per mezzo di quell’uno che è Gesù Cristo.
(Vedi anche Romani 5:19-21)
III. Gesù Trattò il Peccato e la Malattia allo Stesso Modo. Li rimosse.
A. Malattia / Infermità
Matteo 9:1-8
ND: 1 Ed egli, salito sulla barca, passò all’altra riva e venne nella sua città. 2 Ed ecco,
gli fu presentato un paralitico disteso sopra un letto e Gesù, vista la loro fede, disse al
paralitico: «Figliolo, fatti animo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». 3 Allora alcuni scribi,
dicevano fra sé: «Costui bestemmia!». 4 Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse:
«Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori? 5 Infatti, che cosa è più facile dire: “I
tuoi peccati ti sono perdonati” oppure: “Alzati e cammina?” 6 Ora, affinché sappiate
che il Figlio dell’uomo ha autorità in terra di perdonare i peccati: Alzati (disse al
paralitico), prendi il tuo letto e vattene a casa tua!». 7 Ed egli, alzatosi, se ne andò a casa
sua. 8 Le folle, veduto ciò, si meravigliavano e glorificavano Dio, che aveva dato tale
potere agli uomini.
NR: 1 Gesù, entrato in una barca, passò all’altra riva e venne nella sua città. 2 Ed ecco
gli portarono un paralitico disteso sopra un letto. Gesù, veduta la loro fede, disse al
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paralitico: «Figliolo, coraggio, i tuoi peccati ti sono perdonati». 3 Ed ecco alcuni scribi
pensarono dentro di sé: «Costui bestemmia». 4 Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse:
«Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori?» 5 Infatti, che cos’è più facile, dire: «I
tuoi peccati ti sono perdonati», o dire: «Alzati e cammina?» 6 Ma, affinché sappiate che il
Figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati: «Alzati», disse allora al
paralitico, «prendi il tuo letto e vattene a casa». 7 Il paralitico si alzò e se ne andò a casa
sua. 8 Visto ciò, la folla fu presa da timore e glorificò Dio, che aveva dato tale autorità agli
uomini.
(Vedi anche Marco 2:1-12 e Luca 5:17-26)
B. Peccato
Luca 7:48-50
ND: Poi disse a lei: «I tuoi peccati ti sono perdonati». 49 Allora quelli che erano a
tavola con lui cominciarono a dire fra loro: «Chi è costui che perdona anche i peccati?».
50 Ma Gesù disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
NR: 48 Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati». 49 Quelli che erano a
tavola con lui, cominciarono a dire in loro stessi: «Chi è costui che perdona anche i
peccati?» 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace».
IV. La Guarigione è nell’Espiazione?
A. Giovanni 3:14-17
ND: 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio
dell’uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita
eterna. 16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio,
affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Dio infatti non ha
mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia
salvato per mezzo di lui.
NR: 14 «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio
dell’uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 16 Perché Dio
ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui
non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per
giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
B. Numeri 21:4-9
ND: 4 Poi i figli d’Israele partirono dal monte Hor, dirigendosi verso il Mar Rosso, per
fare il giro del paese di Edom; e il popolo si scoraggiò a motivo del viaggio. 5 Il popolo
quindi parlò contro Dio e contro Mosè, dicendo: «Perché ci avete fatti uscire dall’Egitto
per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati
di questo miserabile cibo». 6 Allora l’Eterno mandò fra il popolo dei serpenti ardenti i
quali mordevano la gente, e molti Israeliti morirono. 7 Così il popolo venne da Mosè e
disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro l’Eterno e contro di te; prega
l’Eterno che allontani da noi questi serpenti». E Mosè pregò per il popolo. 8 L’Eterno
disse quindi a Mosè: «Fa’ un serpente ardente e mettilo sopra un’asta; e avverrà che
chiunque sarà morso e lo guarderà, vivrà». 9 Mosè fece allora un serpente di bronzo e lo
mise sopra un’asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi
guardava il serpente di bronzo, viveva.
NR: 4 Poi gli Israeliti partirono dal monte Or, andarono verso il mar Rosso per fare il
giro del paese di Edom; durante il viaggio il popolo si perse d’animo. 5 Il popolo parlò
contro Dio e contro Mosè, e disse: «Perché ci avete fatti salire fuori d’Egitto per farci
morire in questo deserto? Poiché qui non c’è né pane né acqua, e siamo nauseati di questo
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cibo tanto leggero». 6 Allora il SIGNORE mandò tra il popolo dei serpenti velenosi i quali
mordevano la gente, e gran numero d’Israeliti morirono. 7 Il popolo venne da Mosè e
disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il SIGNORE e contro di te; prega
il SIGNORE che allontani da noi questi serpenti». E Mosè pregò per il popolo. 8 Il
SIGNORE disse a Mosè: «Fòrgiati un serpente velenoso e mettilo sopra un’asta: chiunque
sarà morso, se lo guarderà, resterà in vita». 9 Mosè allora fece un serpente di rame e lo
mise sopra un’asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi
guardava il serpente di rame, restava in vita.
1. Questi due passi si riferiscono allo stesso episodio? Risposta: Sì.
2. Se è così, abbiamo un diritto scritturale più forte di predicare la guarigione attraverso
la crocifissione di Gesù di quanto ne abbiamo per predicare la salvezza (intesa nel suo
uso comune che ne fa includere soltanto la vita eterna).
3. La verità sta nella predicazione e comprensione dell’«Intero o Pieno Evangelo»,
secondo cui Dio desidera salvare l’uomo da qualunque cosa e da ogni cosa che causa
peccato, malattia, distruzione o morte. Ciò prova che la «vita eterna» consta di
qualcosa in più che un semplice «andare in cielo».
a. Giovanni 10:10
ND: Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono
venuto affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
NR: Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son
venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
b. Isaia 53:5
ND: Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre
iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi
siamo stati guariti.
NR: Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa
delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante
le sue lividure noi siamo stati guariti.
c. 1 Pietro 2:24
ND: Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce,
affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete
stati guariti.
NR: Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce,
affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure
siete stati guariti.
i. Il verso citato qui da Pietro venne originariamente profetizzato dal profeta
Isaia in riferimento al Messia.
ii. Le parole utilizzate per «guariti» traducono in ciascun caso un’unica parola
che veniva utilizzata solamente per la guarigione fisica. Dunque non sono
state scritte per un puro caso.
iii. Queste parole descrivono esattamente l’intenzione. In ebraico corrispondono
a: ‫( אפר‬rafà); numero della concordanza di Strong AT#7495 (come in
Yahweh-Rapha), oppure ‫( הפר‬rafàh); si tratta di una radice primitiva;
propriamente significa «rammendare» (mediante cucitura), cioè
(figurativamente) «guarire». ND: guarire (44), medico (5), curare (8),
guarigione (2), risanare (5), restaurare (1), rendere sano (1), rimanere sano
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(1), riparare (1). NR: guarire (41), medico (5), curare (7), guarigione (1),
sparire (1), risanare (5), riparare (2), rendere sano (4), perdonare (1), cercare
di guarire (1). Utilizzata sempre in riferimento alla guarigione fisica tranne
una volta, cioè in riferimento alla riparazione dell’altare del tempio (1 Re
18:30). In greco è: ιαομαι (i-àomai); numero della concordanza di Strong
NT#2390. Utilizzata sempre in riferimento alla guarigione fisica. ND traduce:
guarire (25), compiere guarigioni (1), sanare (1), risanare (1). NR traduce:
guarire (24), compiere guarigioni (1), essere purificato (1).
C. Da dove sappiamo che questi due versi si riferivano alla stessa cosa?
1. Da Matteo 8:16-17
ND: 16 Ora, fattosi sera, gli furono presentati molti indemoniati; ed egli, con la
parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati, 17 affinché si adempisse ciò che fu detto
dal profeta Isaia, quando disse: «Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre
malattie».
NR: 16 Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli, con la
parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati, 17 affinché si adempisse quel che fu
detto per bocca del profeta Isaia: «Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le
nostre malattie».
2. Alcuni hanno provato a dire che da quando Gesù «adempì» questa profezia Egli non
guarisce più i malati. Seguire lo stesso modo di ragionare ci costringerebbe a dire che
da quando Gesù salvò quelli che Lo seguivano al tempo in cui andò in croce, Egli non
stia salvando più nessuno.
3. Matteo, sotto ispirazione divina, offrì un commento divino che attribuiva il verso di
Isaia 53 alla guarigione fisica della gente menzionata in Matteo 8:16-17. Questo lega
la guarigione divina alle «scritture dell’Espiazione», e tale verso viene di nuovo tirato
fuori in 1 Pietro 2:24, dimostrando che esso si applica alla guarigione divina e non alla
guarigione spirituale del peccato soltanto.
V. Se la Guarigione è nell’Espiazione, allora è un fatto incontrovertibile, è stata già
FATTA.
A. Dio ci ha fatto un’offerta stabile di perdono e ANCHE guarigione attraverso la
crocifissione. (Salmo 103:2-6).
B. Isaia 53:4
ND: Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però
lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato.
NR: Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di
cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato!
1. Qui vediamo ancora una volta l’unione dell’Espiazione con la guarigione della
malattia fisica.
2. Per questo motivo 1 Pietro 2:24 è al tempo passato. Il deposito o il pre-pagamento per
la tua guarigione è stato già fatto: «mediante le sue lividure voi SIETE STATI
GUARITI».
C. Per quanto riguarda Dio, tu sei stato guarito; perciò se c’è ancora qualche dolore o malattia
nel tuo corpo, si tratta di un nemico che deve essere combattuto e sconfitto.
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D. Dire che Dio Si stia usando della malattia o dell’infermità per insegnarti qualcosa
equivarrebbe a dire che la malattia sia lo Spirito Santo o che lo Spirito Santo sia lo
Spirito di Infermità. Ciò sarebbe pericolosamente vicino all’attribuire le opere del
diavolo alle opere di Dio.
Dio parlò una sola volta affinché la luce fosse e continuasse ad esistere, e così fu. Dio
ripeté tre volte la Sua «opinione» sulla tua guarigione; è dunque un fatto incontrovertibile.
La guarigione è ancora una volta connessa all’Espiazione nelle Scritture che
riguardano la «Cena del Signore» o «Comunione» in
1. 1 Corinzi 11:23-31
ND: 23 Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il
Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, 24 e, dopo aver reso grazie,
lo spezzò e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi;
fate questo in memoria di me». 25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice,
dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne
bevete in memoria di me». 26 Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete
di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. 27 Perciò
chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà
colpevole del corpo e del sangue del Signore. 28 Ora ognuno esamini se stesso, e così
mangi del pane e beva del calice, 29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente,
mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore.
[Nota che non dice “il sangue del Signore”] 30 Per questa ragione fra voi vi sono
molti infermi e malati, e molti muoiono. 31 Perché se esaminassimo noi stessi, non
saremmo giudicati.
NR: 23 Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che
il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, 24 e dopo aver reso grazie,
lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di
me». 25 Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo
calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in
memoria di me. 26 Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo
calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». 27 Perciò, chiunque
mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il
corpo e il sangue del Signore. 28 Ora ciascuno esamini sé stesso, e così mangi del pane
e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro sé
stesso, se non discerne il corpo del Signore. 30 Per questo motivo molti fra voi sono
infermi e malati, e parecchi muoiono. 31 Ora, se esaminassimo noi stessi, non
saremmo giudicati.
2. Nota che molti fra voi (nella chiesa) sono infermi, malati e molti perfino dormono nel
Signore perché non discernono il corpo del Signore (non il sangue del Signore, ma il
Suo corpo). Se ci si può ammalare prendendo parte alla comunione in modo scorretto,
allora è ovvio che si può ottenere guarigione prendendovi parte in modo corretto.
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ISAIA 53:1-12
ND: 1 Chi ha creduto alla nostra predicazione e a chi è stato rivelato il braccio dell'Eterno? 2
Egli è venuto su davanti a lui come un ramoscello, come una radice da un arido suolo. Non aveva
figura né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza da farcelo desiderare. 3 Disprezzato e
rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile a uno davanti al quale
ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna. 4 Eppure egli portava
[‫נשא‬, nasà] le nostre malattie e si era caricato [‫סבל‬, sabàl] dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo
colpito, percosso da DIO ed umiliato. 5 Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni,
schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure
noi siamo stati guariti. 6 Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria
via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. 7 Maltrattato e umiliato, non aperse
bocca. Come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori non aperse
bocca. 8 Fu portato via dall'oppressione e dal giudizio; e della sua generazione chi rifletté che era
strappato dalla terra dei viventi e colpito per le trasgressioni del mio popolo? 9 Gli avevano
assegnato la sepoltura con gli empi, ma alla sua morte fu posto col ricco, perché non aveva
commesso alcuna violenza e non c'era stato alcun inganno nella sua bocca. 10 Ma piacque
all'Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà
una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell'Eterno prospererà nelle sue mani. 11 Egli
vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il
mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà [‫סבל‬, sabàl] delle loro iniquità. 12 Perciò gli
darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha versato la sua vita
fino a morire ed è stato annoverato fra i malfattori; egli ha portato [‫נשא‬, nasà] il peccato di molti e
ha interceduto per i trasgressori.
NR: 1 Chi ha creduto a quello che abbiamo annunziato? A chi è stato rivelato il braccio del
SIGNORE? 2 Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella, come una radice che esce da un
arido suolo; non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né aspetto tale da piacerci. 3
Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui
davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. 4
Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;
ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre
trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di
lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti. 6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore,
ognuno di noi seguiva la propria via; ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi
tutti. 7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca. 8 Dopo l'arresto e la condanna fu
tolto di mezzo; e tra quelli della sua generazione chi rifletté che egli era strappato dalla terra dei
viventi e colpito a causa dei peccati del mio popolo? 9 Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli
empi, ma nella sua morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva commesso violenze né c'era
stato inganno nella sua bocca. 10 Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti. Dopo aver
dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e
l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani. 11 Dopo il tormento dell'anima sua vedrà la luce, e
sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà
egli stesso delle loro iniquità. 12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini, egli dividerà il bottino
con i molti, perché ha dato sé stesso alla morte ed è stato contato fra i malfattori; perché egli ha
portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli.
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CAPITOLO 4
LA GUARIGIONE DIVINA E LA VOLONTÀ DI DIO
I. Qual è la Volontà di Dio?
A. Giovanni 10:10
ND: Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto
affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
NR: Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son venuto perché
abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
La volontà di Dio deve essere che ognuno possa avere vita e averla in abbondanza.
B. 1 Giovanni 3:8
ND: Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio;
per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
NR: Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo
pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le
opere del diavolo.
La volontà di Dio deve essere che le opere del diavolo vengano distrutte.
C. Atti 10:38
ND: come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò
attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio
era con lui.
NR: vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di
potenza; e com’egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano
sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
La volontà di Dio deve essere che se Dio è con qualcuno, questi dovrebbe essere
unto di Spirito Santo e di potenza e andare attorno facendo del bene e guarendo tutti
coloro che sono oppressi dal diavolo.
D. 3 Giovanni 1:2
ND: Carissimo, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e goda buona salute, come
prospera la tua anima.
NR: Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prosperi e goda buona salute, come prospera
l’anima tua.
1. La volontà di Dio deve essere che noi prosperiamo e godiamo di buona salute
COME prosperano le anime nostre.
2. (Prima di godere buona salute, è possibile che tu debba essere guarito.)
E. Matteo 6:9-10
ND: 9 Voi dunque pregate in questa maniera: “Padre nostro che sei nei cieli, sia
santificato il tuo nome. 10 Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo.
NR: 9 Voi dunque pregate così: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo
nome; 10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo.
La volontà di Dio deve essere che la volontà di Dio sia fatta anche in terra come è
fatta in cielo.
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F. Giacomo 1:22
ND: E siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi.
NR: Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi.
1. La volontà di Dio deve essere che noi siamo facitori della Parola di Dio e non
uditori soltanto.
2. Non c’è alcuna qualificazione riguardo a quale «parola» dobbiamo mettere in pratica
e quale «parola» dobbiamo ignorare.
II. Qual è la volontà di Dio?
Matteo 22:35-40
ND: 35 E uno di loro, dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova, dicendo: 36
«Maestro, qual è il grande comandamento della legge?». 37 E Gesù gli disse: «“Ama il Signore
Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente”. 38 Questo è il
primo e il gran comandamento. 39 E il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come
te stesso”. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».
NR: 35 e uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: 36 «Maestro,
qual è, nella legge, il gran comandamento?» 37 Gesù gli disse: «“Ama il Signore Dio tuo con
tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. 38 Questo è il grande e il
primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”.
40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».
III. Qual è la volontà di Dio?
Matteo 7:12
ND: Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a
loro, perché questa è la legge ed i profeti.
NR: «Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro;
perché questa è la legge e i profeti.
Se tu fossi malato e qualcuno avesse la potenza di Dio nella propria vita per guarire te,
vorresti che venisse da te per ministrarti guarigione? Chiunque rispondesse onestamente
avrebbe da dire che vorrebbe. (Nella tua risposta sta il tuo mandato per il ministero di
guarigione!!!)
RHEMA E LOGOS
A. Nel Nuovo Testamento greco ci sono due parole primitive tradotte in italiano con «parola»,
1. una di queste è NT#3056 λογος (lògos), che deriva da NT#3004 λεγω (lègo, che
significa «parlare»); si tratta di una cosa detta (include anche il pensiero); implicitamente
indica un argomento (soggetto di un discorso), anche un ragionamento (la facoltà
mentale) o un motivo; per estensione, un calcolo.
2. L’altra è NT#4487 ρημα (rhèma), che deriva da NT#4483 ρεω (rhèo, che significa
«sgorgare, emettere»); si tratta di una cosa detta (individualmente, collettivamente o
specificatamente); implicitamente, indica un soggetto o un argomento (soprattutto di
narrazione, di comando o di dibattito).
3. Come puoi vedere non c’è praticamente alcuna differenza tra le due parole nello
Strong’s Concordance Dictionary (cioè Dizionario della Concordanza di Strong). Nel
Cristianesimo di oggi, abbiamo un insegnamento che ha contagiato praticamente ogni
aspetto della vita e dottrina cristiana.
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B. Abbiamo avuto «insegnanti biblici» che ci hanno detto che la parola «rhema» designa una
speciale impartizione o guida divina. Essi hanno detto che sia necessaria una parola Rhema
da parte di Dio prima che tu possa agire sulla base di una Scrittura.
1. Essi hanno insegnato che non devi obbedire o eseguire ogni Scrittura, ma soltanto quelle
che lo Spirito Santo «risveglia» in te.
2. Questi «insegnanti» devono aver ricevuto una parola «rhema» da parte di Dio per
ottenere questo insegnamento, perché non si trova nella Bibbia!
3. È stato detto molto sulla differenza tra le due parole, Logos e Rhema. Sotto è riportato
l’articolo tratto dal Vien’s Expository Dictionary of Biblical Words (Dizionario
Espositivo delle Parole Bibliche, di Vien):
Il significato di rhema (distinto da logos) è esemplificato nell’ordine di prendere
«la spada dello Spirito, che è la parola di Dio» (Efesini 6:17); qui non ci si riferisce
all’intera Bibbia come tale, ma alla singola scrittura che lo Spirito riporta alla
nostra memoria per l’utilizzazione in tempo di bisogno, un presupposto che sia il
regolare immagazzinamento della mente con la Scrittura. (tradotto dal Vien’s
Expository Dictionary of Biblical Words - © Copyright 1985, Thomas Nelson
Publishers)
i. Marco 4:14
ND: Il seminatore è colui che semina la parola [#3056 lògos].
NR: Il seminatore semina la parola.
ii. Marco 16:20
ND: Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava
con loro e confermava la parola [NT#3056 lògos] con i segni che
l’accompagnavano. Amen.
NR: [E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con
loro confermando la Parola con i segni che l’accompagnavano.]
iii. Luca 11:28
ND: Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola [NT#3056 lògos]
di Dio e l’osservano».
NR: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in
pratica!»
iv. Giacomo 1:22
ND: E siate facitori della parola [NT#3056 lògos] e non uditori soltanto,
ingannando voi stessi.
NR: Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi
stessi.
v. Romani 10:17
ND: La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene dalla parola [NT#4487
rhèma] di Dio.
NR: Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla
parola di Cristo.
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C. Matteo 7:24-27
ND: 24 Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono
ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia. 25 Cadde la pioggia,
vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa però non
crollò, perché era fondata sopra la roccia. 26 Chiunque invece ode queste parole non le
mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia.
27 Cadde poi la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella
casa; essa crollò e la sua rovina fu grande».
NR: 24 «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato
a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. 25 La pioggia è caduta,
sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è
caduta, perché era fondata sulla roccia. 26 E chiunque ascolta queste mie parole e non le
mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
27 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto
contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande».
Una parola «Rhema» è qualunque parola «Logos» sulla cui base tu puoi agire. Nel
momento in cui leggi una scrittura, stai leggendo Logos, ma quando ricordi quella
scrittura e agisci sulla base di essa in qualunque situazione, essa diventa Rhema. Se
desideri più Rhema, inizia ad agire sulla base di più Logos.
Il termine «parole» in Matteo 7:24 e 26 è la parola greca λογοι (lògoi) che è la forma
plurale della parola λογος (lògos).
Qual è lo scopo o il significato di questa storia?
a. Ovviamente è quello di convincerci ad ascoltare (leggere) ciò che Gesù ha detto e sta
dicendo E A FARE CIÒ CHE HA DETTO. L’unica differenza tra l’uomo avveduto e
lo stolto sta nel fatto che uno ha fatto ciò che ha ascoltato, mentre l’altro no. Non c’è
assolutamente alcuna indicazione che sia necessaria qualche ulteriore guida (dello
Spirito Santo) o rivelazione per renderci responsabili di fare ciò che abbiamo ascoltato
dalle Scritture.
b. È sempre la volontà di Dio che applichiamo (mettendo in pratica) una Scrittura a
una situazione alla quale possono essere applicate le Scritture.
c. Se Gesù è la piena espressione di Dio, allora perché Gesù non inflisse MAI alcuna
malattia nemmeno a una persona? Perché rimosse sempre le malattie e le infermità,
piuttosto che infliggerle a qualcuno? Gesù aveva «culti di guarigione» ogni giorno, ma
NEMMENO UNA VOLTA disse MAI ad alcuno di tenersi la propria malattia o
infermità. Ogni volta che Egli menzionò la causa delle malattie o infermità, la attribuì
sempre a Satana.
d. Proprio nessuno mette in dubbio se Dio POSSA guarire o no. (Perfino gli atei
ammetterebbero che se ci fosse un Dio, naturalmente Egli sarebbe capace di
guarire, altrimenti non avrebbe molto di divino.) Alcuni atei hanno, a dire il vero,
«un punto in più» su alcuni cristiani su questo piano. Il dubbio arriva quando viene
messa in campo la DISPOSIZIONE di Dio a guarire. Ogni volta che si presentava
la questione sulla disposizione di Dio, Gesù diceva sempre la stessa cosa: «Lo
voglio».
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IV. La Guarigione Corrisponde Sempre alla Volontà di Dio?
Matteo 8:2-3
ND: 2 Ed ecco, un lebbroso venne e l’adorò, dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi
mondarmi». 3 Gesù, distesa la mano, lo toccò dicendo: «Sì, io lo voglio, sii mondato». E in
quell’istante egli fu guarito dalla sua lebbra.
NR: 2 Ed ecco un lebbroso, avvicinatosi, gli si prostrò davanti, dicendo: «Signore, se vuoi,
tu puoi purificarmi». 3 Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato». E in
quell’istante egli fu purificato dalla lebbra.
A. KJV (King James Version): 2 And, behold, there came a leper and worshipped him, saying,
Lord, if thou wilt [cioè: se vuoi], thou canst make me clean. 3 And Jesus put forth his hand,
and touched him, saying, I will [cioè: Lo voglio]; be thou clean. And immediately his
leprosy was cleansed.
B. NIV (New International Version): 2 A man with leprosy came and knelt before him and
said, “Lord, if You are willing [cioè: se sei disposto], you can make me clean.” Jesus
reached out his hand and touched the man. “I am willing [cioè: Sono disposto],” he said.
“Be clean!” Immediately he was cured of his leprosy.
C. NKJV (New King James Version): 2 And behold, a leper came and worshiped Him, saying,
“Lord, if You are willing [cioè: se sei disposto], You can make me clean.” 3 Then Jesus put
out His hand and touched him, saying, “I am willing [cioè: Sono disposto]; be cleansed.”
Immediately his leprosy was cleansed.
D. NLT (New Living Translation): 2 Suddenly, a man with leprosy approached Jesus. He knelt
before him, worhiping. “Lord,” the man said, “if you want to [cioè: se lo desideri], you can
make me well again.” 3 Jesus touched him. “I want to [cioè: Lo desidero]”, he said. “Be
healed!” And instantly the leprosy disappeared.
E. TLB (The Living Bible): 2 Look! A leper is approaching. He kneels before him, worshiping.
“Sir,” the leper pleades, “if you want to [cioè: se lo desideri], you can heal me.” 3 Jesus
touches the man. “I want to [cioè: Lo desidero],” he says. “Be healed.” And instantly the
leprosy disappears.
1. «Lo voglio»
Riferimento NT#2309 della concordanza di Strong: θελω (thèlo);
i. θελω (thèlo) o εθελω (ethèlo) in certi tempi; θελεω (thelèo) e εθελεω (ethelèo) che
altrimenti sono obsoleti; a quanto pare è rafforzato dalla forma alternativa di NT#138
[αιρεομαι, airèomai]; significa «determinare» (come una scelta attiva derivante da un
impulso soggettivo, mentre NT#1014 [βουλομαι, bùlomai] propriamente denota
piuttosto un tacito consenso passivo, un’arrendevolezza nelle considerazioni obiettive),
cioè «scegliere» o «preferire» (letteralmente o figurativamente); implicitamente significa
«desiderare», cioè «essere incline a» (talvolta utilizzato con un senso avverbiale per
significare «volentieri»); impersonalmente per il tempo futuro significa «essere sul punto
di»; per un ebraismo significa «dilettarsi di», mostrando così una disposizione della
natura, e viene utilizzato con un senso continuo, e può essere tradotto «Sono sempre
disposto». ND traduce: volere (170), rifiutare [nella forma negativa di thelo] (1),
desiderare (16), gradire [una persona] (1), volentieri (3), amare [«amano passeggiare»]
(1), ardire (1), sperare (1), significare [«che cosa significano queste cose»; in greco:
«cosa vogliono essere queste cose»] (1), piacere (3), volontà (1), preferire (1), stabilire
(1), volere [sostantivo] (2), pretesto (1), essere tale [«se tale è la volontà di Dio»; in
greco: «se vuole la volontà di Dio»] (1), volontariamente (1), intendere fare (1). NR
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traduce: volere (173), rifiutare [nella forma negativa di thelo] (1), desiderare (13), avere
voglia (1), essere disposto (1), gradire [una persona] (1), amare [«amano passeggiare»]
(1), restare da desiderare [«e che mi resta da desiderare, se è già acceso?»] (1), osare
(1), volentieri (1), sperare (1), significare [«Che cosa significa questo?»] (1), dire [«Che
cosa dice questo ciarlatano?»; in greco: «Cosa vorrebbe dire questo ciarlatano?»] (1),
volere [sostantivo] (3), preferire (1), stabilire (1), desiderio di fare (1), pretesto (1),
essere deciso (1), essere tale [«se tale è la volontà di Dio»; in greco: «se vuole la volontà
di Dio»] (1), volontariamente (1).
ii. θελω (thèlo) o εθελω (ethèlo) in certi tempi; θελεω (thelèo) e εθελεω (ethelèo) che
altrimenti sono obsoleti; significa:
1) volere, avere in mente, avere intenzione di
1a) essere deciso o risoluto, proporsi
1b) desiderare, volere
1c) amare
1c1) aver piacere di fare una cosa, essere appassionato di fare
1d) provare gioia in, aver piacere in
iii. (Nota: scegliere questa parola NT#2309 [θελω, thèlo] piuttosto che NT#1014 [βουλομαι,
bùlomai] dimostra la ferma intenzione e determinazione piuttosto che dire
semplicemente «succeda quel che succeda».)
2. Gesù non stava semplicemente dicendo: «Voglio farlo». Egli stava dicendo: «Voglio sempre
farlo perché è il mio intenso desiderio e brama agire in base alla mia natura che è di
liberare».
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CAPITOLO 5
LA GUARIGIONE DIVINA PER FEDE
I. Chi può avere una «Grande Fede»?
A. Gesù lodò soltanto la fede di due persone definendola «grande», nessuna delle quali era
sotto un patto con Dio.
1. Matteo 8:5-13
ND: 5 Quando Gesù fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo,
6 e dicendo: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre grandemente». 7 E
Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». 8 Il centurione, rispondendo, disse: «Signore, io
non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di’ soltanto una parola, e il mio servo
sarà guarito. 9 Perché io sono un uomo sotto l’autorità di altri e ho sotto di me dei
soldati; e se dico all’uno: “Va’” egli va; e se dico all’altro: “Vieni” egli viene; e se dico
al mio servo: “Fa’ questo” egli lo fa». 10 E Gesù, avendo udite queste cose, si
meravigliò, e disse a coloro che lo seguivano: «In verità vi dico, che neppure in Israele
ho trovata una così grande fede. 11 Or io vi dico, che molti verranno da levante e da
ponente e sederanno a tavola con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe, nel regno dei
cieli. 12 Ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo
stridor di denti». 13 E Gesù disse al centurione: «Va’ e ti sia fatto come hai creduto!».
E il suo servo fu guarito in quell’istante.
NR: 5 Quando Gesù fu entrato in Capernaum, un centurione venne da lui,
pregandolo e dicendo: 6 «Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre
moltissimo». 7 Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». 8 Ma il centurione rispose:
«Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il
mio servo sarà guarito. 9 Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me
dei soldati; e dico a uno: “Va’”, ed egli va; e a un altro: “Vieni”, ed egli viene; e al mio
servo: “Fa’ questo”, ed egli lo fa». 10 Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a
quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una
fede così grande! 11 E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si
metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 ma i figli
del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti». 13
Gesù disse al centurione: «Va’ e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito
in quella stessa ora.
2. Matteo 15:22-28
ND: 22 Ed ecco una donna Cananea, venuta da quei dintorni, si mise a gridare,
dicendo: «Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è terribilmente
tormentata da un demone!». 23 Ma egli non le rispondeva nulla. E i suoi discepoli,
accostatisi, lo pregavano dicendo: «Licenziala, perché ci grida dietro». 24 Ma egli,
rispondendo, disse: «Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa
d’Israele». 25 Ella però venne e l’adorò, dicendo: «Signore, aiutami!». 26 Egli le
rispose, dicendo: «Non è cosa buona prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
27 Ma ella disse: «È vero, Signore, poiché anche i cagnolini mangiano le briciole che
cadono dalla tavola dei loro padroni». 28 Allora Gesù le rispose, dicendo: «O donna,
grande è la tua fede! Ti sia fatto come tu vuoi». E in quel momento sua figlia fu
guarita.
NR: 22 Ed ecco una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare:
«Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide. Mia figlia è gravemente tormentata da un
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demonio». 23 Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli si avvicinarono e lo
pregavano dicendo: «Mandala via, perché ci grida dietro». 24 Ma egli rispose: «Io non
sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele». 25 Ella però venne e gli
si prostrò davanti, dicendo: «Signore, aiutami!» 26 Gesù rispose: «Non è bene prendere
il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini». 27 Ma ella disse: «Dici bene, Signore, eppure
anche i cagnolini mangiano delle brìciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28
Allora Gesù le disse: «Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi». E da quel
momento sua figlia fu guarita.
3. Luca 7:2-16
ND: 2 Ora il servo di un centurione, che gli era molto caro, era malato e stava per
morire. 3 E il centurione, avendo sentito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei
Giudei, pregandolo di venire a guarire il suo servo. 4 Ed essi, giunti da Gesù, lo
pregarono con insistenza dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo, 5 perché egli
ama la nostra nazione, ed è stato lui a costruirci la sinagoga». 6 Allora Gesù andò con
loro. Egli non era molto lontano dalla casa, quando il centurione gli mandò degli amici
per dirgli: «Signore, non disturbarti, perché io non sono degno che tu entri sotto il mio
tetto. 7 Per questo neppure mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il
mio servo sarò guarito. 8 Poiché anch’io sono un uomo sottoposto all’autorità altrui e ho
sotto di me dei soldati, e dico ad uno: “Va’” ed egli va, e a un altro: “Vieni” ed egli
viene, e al mio servo: “Fa’ questo” ed egli lo fa». 9 Quando Gesù udì queste cose si
meravigliò di lui e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico, che neppure
in Israele ho trovato una fede così grande». 10 E, quando gli inviati fecero ritorno a
casa, trovarono il servo, che era stato infermo, guarito. 11 E il giorno dopo egli si recò in
una città, chiamata Nain; e con lui andavano molti dei suoi discepoli e una grande folla.
12 E quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava a seppellire un morto,
figlio unico di sua madre, che era vedova; e una grande folla della città era con lei. 13
Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». 14
Accostatosi, toccò la bara, e i portatori si fermarono, allora egli disse: «Giovinetto, io ti
dico, alzati!». 15 E il morto si mise a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo consegnò a
sua madre. 16 Allora furono tutti presi da meraviglia e glorificavano Dio, dicendo: «Un
grande profeta è sorto fra noi» e: «Dio ha visitato il suo popolo».
NR: 2 Un centurione aveva un servo, molto stimato, che era infermo e stava per
morire; 3 avendo udito parlare di Gesù, gli mandò degli anziani dei Giudei per pregarlo
che venisse a guarire il suo servo. 4 Essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano con
insistenza, dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo; 5 perché ama la nostra
nazione ed è lui che ci ha costruito la sinagoga». 6 Gesù s’incamminò con loro; ormai
non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a
dirgli: «Signore, non darti quest’incomodo, perché io non son degno che tu entri sotto il
mio tetto; 7 perciò non mi sono neppure ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola
e il mio servo sarà guarito. 8 Perché anch’io sono uomo sottoposto all’autorità altrui, e
ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: “Vai”, ed egli va; a un altro: “Vieni”, ed egli
viene; e al mio servo: “Fa’ questo”, ed egli lo fa». 9 Udito questo, Gesù restò
meravigliato di lui; e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che
neppure in Israele ho trovato una così gran fede!» 10 E quando gli inviati furono tornati
a casa, trovarono il servo guarito. 11 Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata
Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. 12 Quando fu vicino alla porta
della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era
vedova; e molta gente della città era con lei. 13 Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le
disse: «Non piangere!» 14 E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli
disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!» 15 Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a
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parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. 16 Tutti furono presi da timore, e glorificavano
Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo».
4. Matteo 9:20-22
ND: 20 Ed ecco una donna, affetta da un flusso di sangue già da dodici anni, gli si
accostò di dietro e toccò il lembo della sua veste. 21 Perché diceva fra sé: «Se riuscirò
anche solo a toccare la sua veste sarò guarita». 22 Gesù, voltatosi e vedutala, le disse
«Fatti animo, figliola, la tua fede ti ha guarita». Da quell’ora la donna fu guarita.
NR: 20 Ed ecco una donna, malata di un flusso di sangue da dodici anni, avvicinatasi
da dietro, gli toccò il lembo della veste, 21 perché diceva fra sé: «Se riesco a toccare
almeno la sua veste, sarò guarita». 22 Gesù si voltò, la vide, e disse: «Coraggio, figliola;
la tua fede ti ha guarita». Da quell’ora la donna fu guarita.
5. Matteo 9:27-30
ND: 27 E, mentre Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono gridando e dicendo:
«Abbi pietà di noi, Figlio di Davide!». 28 Quando egli entrò in casa, quei ciechi si
accostarono a lui. Gesù disse loro: «Credete che io possa far questo?». Essi gli risposero:
«Sì, Signore». 29 Allora egli toccò loro gli occhi dicendo: «Vi sia fatto secondo la
vostra fede». 30 E i loro occhi si aprirono. Poi Gesù ordinò loro severamente, dicendo:
«Badate che nessuno lo sappia».
NR: 27 Come Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono, dicendo ad alta voce:
«Abbi pietà di noi, Figlio di Davide!» 28 Quando egli fu entrato nella casa, quei ciechi si
avvicinarono a lui. Gesù disse loro: «Credete voi che io possa far questo?» Essi gli
risposero: «Sì, Signore». 29 Allora toccò loro gli occhi dicendo: «Vi sia fatto secondo la
vostra fede». 30 E gli occhi loro furono aperti. E Gesù fece loro un severo divieto,
dicendo: «Guardate che nessuno lo sappia».
PREGHIERA E DIGIUNO
6. Matteo 17:14-21
ND: 14 Quando giunsero presso la folla, un uomo gli si accostò e, inginocchiandosi
davanti a lui, 15 disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è epilettico e soffre
grandemente; egli cade spesso nel fuoco ed anche nell’acqua. 16 Or io l’ho presentato ai
tuoi discepoli, ma essi non l’hanno potuto guarire». 17 E Gesù, rispondendo, disse: «O
generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi
sopporterò? Portatelo qui da me». 18 Gesù allora sgridò il demone, che uscì da lui; e da
quell’istante il fanciullo fu guarito. 19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte,
dissero: «Perché non siamo stati capaci di scacciarlo?». 20 E Gesù disse loro: «Per la
vostra incredulità; perché io vi dico in verità che, se avete fede quanto un granel di
senape, direte a questo monte: “spostati da qui a là” ed esso si sposterà; e niente vi sarà
impossibile. 21 Ora questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera e il
digiuno».
NR: 14 Quando tornarono tra la folla, un uomo gli si avvicinò, gettandosi in
ginocchio davanti a lui, 15 e gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è
epilettico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e spesso nell’acqua. 16 L’ho
condotto dai tuoi discepoli ma non l’hanno potuto guarire». 17 Gesù rispose: «O
generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi
sopporterò? Portatelo qui da me». 18 Gesù sgridò il demonio e quello uscì dal ragazzo,
che da quel momento fu guarito. 19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli
chiesero: «Perché non l’abbiamo potuto cacciare noi?» 20 Gesù rispose loro: «A causa
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della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di
senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà
impossibile. 21 [Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e
del digiuno.]»
(Nota: Il verso 21 NON si trova nei manoscritti originali greci.)
Matteo 9:14-15
ND: 14 Allora si accostarono a lui i discepoli di Giovanni, e gli dissero: «Perché noi
e i farisei digiuniamo spesso, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 15 E Gesù disse
loro: «Possono gli amici dello sposo essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Ma
verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
NR: 14 Allora si avvicinarono a lui i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi
e i farisei digiuniamo, e i tuoi discepoli non digiunano?» 15 Gesù disse loro: «Possono
gli amici dello sposo far cordoglio finché lo sposo è con loro? Ma verranno i giorni che
lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
Isaia 58
ND: 1 «Grida a squarciagola, non risparmiarti; alza la tua voce come una tromba e
dichiara al mio popolo le sue trasgressioni e alla casa di Giacobbe i suoi peccati. 2 Mi
cercano ogni giorno e desiderano conoscere le mie vie, come una nazione che pratichi la
giustizia e non abbandoni la legge del suo DIO, mi chiedono dei giudizi giusti e
desiderano avvicinarsi a DIO. 3 Essi dicono: “Perché abbiamo digiunato, e tu non l'hai
visto? Perché abbiamo afflitto le nostre anime, e tu non l'hai notato?”. Ecco, nel giorno
del vostro digiuno voi fate ciò che vi piace e costringete a un duro lavoro i vostri operai.
4 Ecco, voi digiunate per liti e dispute, e per percuotere empiamente col pugno.
Digiunando come fate oggi, non fate udire la vostra voce in alto. 5 È questo il digiuno di
cui mi compiaccio, il giorno in cui l'uomo affligge la sua anima? Piegare la testa come
un giunco e distendersi su un letto di sacco e di cenere? Chiami forse questo un digiuno
e un giorno gradito all'Eterno? 6 Il digiuno di cui mi compiaccio non è forse questo:
spezzare le catene della malvagità, sciogliere i legami del giogo, rimandare liberi gli
oppressi, spezzare ogni giogo? 7 Non consiste forse nel rompere il tuo pane con chi ha
fame, nel portare a casa tua i poveri senza tetto, nel vestire chi è nudo, senza trascurare
quelli della tua stessa carne? 8 Allora la tua luce irromperà come l'aurora e la tua
guarigione germoglierà prontamente, la tua giustizia ti precederà e la gloria dell'Eterno
sarà la tua retroguardia. 9 Allora chiamerai e l'Eterno ti risponderà, griderai ed egli dirà:
Eccomi! Se tu togli di mezzo a te il giogo, il puntare il dito e il parlare iniquo, 10 se
provvedi ai bisogni dell'affamato e sazi l'anima afflitta, allora la tua luce sorgerà nelle
tenebre e la tua oscurità sarà come il mezzogiorno. 11 L'Eterno ti guiderà del continuo
sazierà la tua anima nei luoghi aridi e darà vigore alle tue ossa, tu sarai come un giardino
annaffiato e come una sorgente d'acqua le cui acque non vengono meno. 12 I tuoi
riedificheranno le antiche rovine, e tu rialzerai le fondamenta di molte generazioni
passate; così sarai chiamato il riparatore di brecce, il restauratore dei sentieri per abitare
nel paese. 13 Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, dal fare i tuoi affari nel mio
santo giorno, se chiami il sabato delizia, il giorno santo dell'Eterno, degno di onore, se lo
onori astenendoti dai tuoi viaggi, dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi
problemi, 14 allora troverai il tuo diletto nell'Eterno, e io ti farò cavalcare sulle alture
della terra e ti darò da mangiare l'eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca
dell'Eterno ha parlato».
NR: 1 «Grida a piena gola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba;
dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. 2 Mi
cercano giorno dopo giorno, prendono piacere a conoscere le mie vie, come una nazione
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che avesse praticato la giustizia e non avesse abbandonato la legge del suo Dio; mi
domandano dei giudizi giusti, prendono piacere ad accostarsi a Dio. 3 “Perché”, dicono
essi, “quando abbiamo digiunato, non ci hai visti? Quando ci siamo umiliati, non lo hai
notato?” Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi fate i vostri affari ed esigete che siano
fatti tutti i vostri lavori. 4 Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni, e colpite
con pugno malvagio; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in
alto. 5 È forse questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui l'uomo si umilia?
Curvare la testa come un giunco, sdraiarsi sul sacco e sulla cenere, è dunque questo ciò
che chiami digiuno, giorno gradito al SIGNORE? 6 Il digiuno che io gradisco non è
forse questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del
giogo, che si lascino liberi gli oppressi e che si spezzi ogni tipo di giogo? 7 Non è forse
questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu conduca a casa tua gli infelici
privi di riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra e che tu non ti nasconda a colui che
è carne della tua carne? 8 Allora la tua luce spunterà come l'aurora, la tua guarigione
germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà, la gloria del SIGNORE sarà la tua
retroguardia. 9 Allora chiamerai e il SIGNORE ti risponderà; griderai, ed egli dirà:
Eccomi! Se tu togli di mezzo a te il giogo, il dito accusatore e il parlare con menzogna;
10 se tu supplisci ai bisogni dell'affamato, e sazi l'afflitto, la tua luce spunterà nelle
tenebre, e la tua notte oscura sarà come il mezzogiorno; 11 il SIGNORE ti guiderà
sempre, ti sazierà nei luoghi aridi, darà vigore alle tue ossa; tu sarai come un giardino
ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai. 12 I tuoi ricostruiranno
sulle antiche rovine; tu rialzerai le fondamenta gettate da molte età e sarai chiamato il
riparatore delle brecce, il restauratore dei sentieri per rendere abitabile il paese. 13 Se tu
trattieni il piede dal violare il sabato, facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se
chiami il sabato una delizia e venerabile ciò che è sacro al SIGNORE; se onori quel
giorno anziché seguire le tue vie e fare i tuoi affari e discutere le tue cause, 14 allora
troverai la tua delizia nel SIGNORE; io ti farò cavalcare sulle alture del paese, ti nutrirò
della eredità di Giacobbe tuo padre», poiché la bocca del SIGNORE ha parlato.
7. Matteo 21:18-22
ND: 18 La mattina, ritornando in città, ebbe fame. 19 E vedendo un fico lungo la
strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò nulla se non delle foglie; e gli disse: «Non nasca
mai più frutto da te in eterno!». E subito il fico si seccò. 20 E, vedendo ciò, i discepoli si
meravigliarono e dissero: «Come mai il fico si è seccato all’istante?». 21 E Gesù,
rispondendo, disse loro: «In verità vi dico che se avete fede e non dubitate, non solo
farete ciò che io ho fatto al fico, ma se anche diceste a questo monte: “Levati di lì e
gettati nel mare” ciò avverrà. 22 E tutto ciò che chiederete in preghiera, avendo fede, lo
otterrete».
NR: 18 La mattina, tornando in città, ebbe fame. 19 E, vedendo un fico sulla strada,
gli si accostò, ma non vi trovò altro che foglie; e gli disse: «Mai più nasca frutto da te, in
eterno». E subito il fico si seccò. 20 I discepoli, veduto ciò, si meravigliarono, dicendo:
«Come mai il fico è diventato secco in un attimo?» 21 Gesù rispose loro: «Io vi dico in
verità: Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quello che è stato fatto al fico;
ma se anche diceste a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, sarebbe fatto. 22
Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete».
Dubitare: (Strong’s Exhaustive Concordance, cioè Concordanza Esauriente di
Strong): NT#1252 διακρινω (diakrìno); deriva da NT#1223 (δια, dìa) e NT#2919
(κρινω, krìno); significa «separare completamente», cioè (letteralmente e in senso
riflessivo) «ritirarsi da», o (implicitamente) opporsi; in senso figurato, «discriminare»
(implicitamente, «decidere», o (in senso riflessivo) «esitare»: ND traduce: distinguere
(1), dubitare (5), esitazione (2), contendere (1), differenza (1), stare in dubbio (1),
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rendere diverso (1), pronunciare un giudizio (1), discernere (1), esaminare (1), giudicare
(1), fare una discriminazione (1), in contesa (1), usare discernimento (1); NR traduce:
discernere (2), dubitare (4), farsi scrupolo (2), contestare (1), fare discriminazione (1),
vacillare (1), avere dei dubbi (1), distinguere (1), pronunciare un giudizio (1), esaminare
(1), giudicare (1), usare un trattamento diverso (1), contendere (1), chi è nel dubbio (1).
(Biblesoft New Exhaustive Strong’s Numbers and Concordance with Expanded GreekHebrew Dictionary. Copyright © 1994, Biblesoft and International Bible Translators,
Inc.)
Dubitare (Thayer’s Greek Lexicon, cioè Lessico Greco di Thayer): NT#1252
διακρινω (diakìno): voce passiva e voce media; significa «venire diviso», «separarsi da»;
i. Ritirarsi da qualcuno, abbandonarlo
ii. Separarsi con uno spirito ostile, opporsi, battersi con, disputare, contendere: col
dativo di persona (Giuda 1:9)
iii. Con un senso non trovato in autori secolari: essere in disaccordo con sé stesso,
esitare, dubitare (Matteo 21:21)
(Dal Thayer’s Greek Lexicon, Electronic Database. Copyright © 2000 by Biblesoft)
B. Marco 11:22
NR: Gesù rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio!» [Nota: significa ciò che dice:
“Abbiate fede in Dio!”]
ND: Allora Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio!»
II. LA FEDE NON È NIENTE PIÙ CHE VEDERE LE PERSONE COME DIO LE VEDE E
DI CONSEGUENZA TRATTARLE COME DIO LE TRATTEREBBE.
Può Dio ordinarci di fare ciò che Egli stesso non farebbe nelle stesse circostanze?
Naturalmente no! Ciò renderebbe Dio peggiore di un ipocrita.
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CAPITOLO 6
PRINCIPI CHE GARANTISCONO LA GUARIGIONE
A. La Legge della Semina e del Raccolto, detta in parole povere è questa: Ciò che pianti è ciò che
crescerà. Ogni cosa che dici o che fai è una piantatura. Accertati che ciò che stai piantando sia
ciò che vuoi che cresca.
1. Ricorda: nessun seme rende con un rapporto di uno a uno: se fosse così si estinguerebbe
presto. I semi rendono sempre in maniera moltiplicata (30, 60, 100 volte).
2. Riferimenti scritturali:
a. Galati 6:7-10
ND: 7 Non v’ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina quello
pure raccoglierà. 8 Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà
corruzione, ma chi semina per lo Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. 9 Or non
veniamo meno nell’animo facendo il bene; se infatti non ci stanchiamo, raccoglieremo a
suo tempo. 10 Mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma
principalmente a coloro della famiglia della fede.
NR: 7 Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà
seminato, quello pure mieterà. 8 Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione
dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna. 9 Non ci
scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo. 10
Così dunque, finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti; ma
specialmente ai fratelli in fede.
b. Genesi 8:22
ND: Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno,
giorno e notte non cesseranno mai».
NR: Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno
e notte, non cesseranno mai».
c. Matteo 16:27
ND: Perché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli; e
allora egli renderà a ciascuno secondo il suo operato,
NR: Perché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e
allora renderà a ciascuno secondo l’opera sua.
d. Marco 9:41-42
ND: 41 Chiunque infatti vi dà da bere un bicchiere d’acqua nel nome mio, perché
siete di Cristo, io vi dico in verità che non perderà affatto la sua ricompensa». 42 «E
chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui
che gli fosse legata intorno al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare.
NR: 41 Chiunque vi avrà dato da bere un bicchier d’acqua nel nome mio, perché
siete di Cristo, in verità vi dico che non perderà la sua ricompensa. 42 «E chiunque avrà
scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse
messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare.
e. Luca 6:31-38
ND: 31 Ma come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro. 32 Ma se
amate coloro che vi amano, che merito ne avrete? Poiché anche i peccatori amano coloro
che li amano. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete?
Poiché i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro dai quali sperate di riavere,
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che merito ne avrete? Anche i peccatori prestano ai peccatori, per riceverne altrettanto.
35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro
premio sarà grande e sarete i figli dell’Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati
e i malvagi. 36 Siate dunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è
misericordioso. 37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete
condannati; perdonate e vi sarà perdonato. 38 Date e vi sarà dato: una buona misura,
pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui
misurate, sarà altresì misurato a voi».
NR: 31 E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. 32 Se
amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori amano quelli che
li amano. 33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene?
Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a quelli dai quali sperate di ricevere,
qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. 35
Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio
sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi.
36 Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro. 37 «Non giudicate, e non
sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato.
38 Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante;
perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi».
f. 1 Corinzi 3:7-10
ND: 7 Ora né chi pianta né chi annaffia è cosa alcuna, ma è Dio che fa crescere. 8
Così colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà
il proprio premio secondo la sua fatica. 9 Noi siamo infatti collaboratori di Dio; voi siete
il campo di Dio, l’edificio di Dio. 10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come
savio architetto io ho posto il fondamento, ed altri vi costruisce sopra; ora ciascuno stia
attento come vi costruisce sopra,
NR: 7 quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere! 8
Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà
il proprio premio secondo la propria fatica. 9 Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi
siete il campo di Dio, l’edificio di Dio. 10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data,
come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma
ciascuno badi a come vi costruisce sopra;
g. Colossesi 3:23-25
ND: 23 E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non
per gli uomini, 24 sapendo che dal Signore riceverete la ricompensa dell’eredità, poiché
voi servite a Cristo, il Signore. 25 Ma chi opera ingiustamente riceverà la retribuzione
delle cose ingiuste che ha fatte, e non c’è parzialità con alcuno.
NR: 23 Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per
gli uomini, 24 sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l’eredità. Servite
Cristo, il Signore! 25 Infatti chi agisce ingiustamente riceverà la retribuzione del torto
che avrà fatto, senza che vi siano favoritismi.
h. 1 Timoteo 5:18
ND: La Scrittura infatti dice: «Non mettere la museruola al bue che trebbia», ed
ancora: «L’operaio è degno del suo salario».
NR: infatti la Scrittura dice: «Non mettere la museruola al bue che trebbia»; e:
«L’operaio è degno del suo salario».
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i. 2 Timoteo 4:14
ND: Alessandro, il ramaio, mi ha fatto molto male; gli renda il Signore secondo le
sue opere.
NR: Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà
secondo le sue opere.
j. Ebrei 2:2-3
ND: 2 Se infatti la parola pronunziata per mezzo degli angeli fu ferma e ogni
trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi,
se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente
annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita,
NR: 2 Infatti, se la parola pronunziata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni
trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi
se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunziata prima dal
Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito,
k. Apocalisse 22:12
ND: Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo
le opere, che egli ha fatto.
NR: «Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo
le sue opere.
B. LA REGOLA AUREA:
Luca 6:31
ND: Ma come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro.
NR: E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro.
C. La Legge dello Spirito della Vita in Cristo Gesù:
Romani 8:1-2
ND: 1 Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non
camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito, 2 perché la legge dello Spirito della vita in
Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
NR: 1 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, 2 perché la
legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
PAROLE
Matteo 18:16
ND: ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinché ogni parola sia
confermata per la bocca di due o tre testimoni.
NR: ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia
confermata per bocca di due o tre testimoni.
Matteo 12:37
ND: Poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato».
NR: poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato».
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Proverbi 6:2
ND: sei colto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca.
NR: sei còlto allora nel laccio dalle parole della tua bocca, sei prigioniero delle parole della tua
bocca.
Isaia 57:19
ND: Io creo il frutto delle labbra. Pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino», dice l'Eterno. «Io
lo guarirò».
NR: Io metterò la lode sulle sue labbra. Pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino», dice il
SIGNORE, «io lo guarirò!»
Parole di Semina
Marco 11:20-24
ND: 20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici. 21 E
Pietro, ricordandosi, gli disse: «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Allora Gesù,
rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! 23 Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a
questo monte: “Spostati e gettati nel mare”, e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice
avverrà qualunque cosa dirà, gli sarà concesso. 24 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate
pregando, credete di riceverle e le otterrete.
NR: 20 La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 Pietro, ricordatosi, gli
disse: «Maestro, vedi, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Gesù rispose e disse loro: «Abbiate
fede in Dio! 23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se
non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. 24 Perciò vi dico: tutte le
cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.
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CAPITOLO 7
L’ABC DI UN MINISTERO DI GUARIGIONE DIVINA
A. Ardito con fede
1. Proverbi 28:1
ND: L’empio fugge anche se nessuno lo insegue, ma il giusto è sicuro come un leone.
NR: L’empio fugge senza che nessuno lo perseguiti, ma il giusto se ne sta sicuro come
un leone.
2. 1 Tessalonicesi 2:2
ND: Ma, dopo aver prima sofferto e aver ricevuto oltraggi a Filippi, come sapete, noi
abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi l’evangelo di Dio in mezzo a tante
lotte.
NR: anzi, dopo aver prima sofferto e subìto oltraggi, come sapete, a Filippi, trovammo il
coraggio nel nostro Dio, per annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
3. Efesini 3:11-12
ND: 11 secondo il proponimento eterno che egli attuò in Cristo Gesù, nostro Signore, 12
in cui abbiamo la libertà e l’accesso a Dio nella fiducia mediante la fede in lui.
NR: 11 secondo il disegno eterno che egli ha attuato mediante il nostro Signore, Cristo
Gesù; 12 nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede
in lui.
4. 1 Giovanni 4:17-18
ND: 17 In questo l'amore è stato reso perfetto in noi (perché abbiamo fiducia nel giorno
del giudizio): che quale egli è, tali siamo anche noi in questo mondo. 18 Nell’amore non c’è
paura, anzi l’amore perfetto caccia via la paura, perché la paura ha a che fare con la
punizione, e chi ha paura non è perfetto nell’amore.
NR: 17 In questo l'amore è reso perfetto in noi: che nel giorno del giudizio abbiamo
fiducia, perché qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo. 18 Nell’amore non c’è
paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi
chi ha paura non è perfetto nell’amore.
5. 1 Giovanni 4:17
ND: In questo l’amore è stato reso perfetto in noi (perché abbiamo fiducia nel giorno del
giudizio): che quale egli è, tali siamo anche noi in questo mondo.
NR: In questo l’amore è reso perfetto in noi: che nel giorno del giudizio abbiamo
fiducia, perché qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo.
a. Rivelazione - Delucidazione riguardo alla Volontà di Dio. (Applicazione: è volontà di Dio
che noi siamo arditi - cioè che noi diciamo quel che pensiamo riguardo all’Evangelo e alle
cose di Dio.)
b. Convinzione - Determinazione del punto in cui ti trovi nel compiere la Volontà di Dio.
(Applicazione: Sei così ardito come Dio ha già provveduto che tu sia? Sei disposto a credere
arditamente che Dio farà ciò che ha detto che farebbe?)
c. Azione - Completamento dell’adempimento della Volontà di Dio. (Applicazione: inizia a
trovare modi (situazioni) per essere ardito; arriva a credere più arditamente.)
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B. Bendisposto (o, letteralmente, disponibile)
1. 2 Cronache 16:9
ND: L’Eterno infatti con i suoi occhi scorre avanti e indietro per tutta la terra per
mostrare la sua forza verso quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai
agito da stolto; perciò d’ora in avanti avrai delle guerre».
NR: Infatti il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in
favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da insensato;
infatti, da ora in poi avrai delle guerre».
2. Isaia 6:8-9
ND: 8 Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». Io
risposi: «Eccomi, manda me!». 9 Allora egli disse: «Va’ e di’ a questo popolo: Ascoltate
pure, ma senza comprendere, guardate pure, ma senza discernere!
NR: 8 Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?»
Allora io risposi: «Eccomi, manda me!» 9 Ed egli disse: «Va’, e di’ a questo popolo:
“Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!”
3. Ezechiele 22:30
ND: Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e stesse sulla breccia davanti
a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi, ma non l’ho trovato.
NR: Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a
me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l’ho trovato.
4. Ezechiele 3:18-21
ND: 18 Se io dico all’empio: “Certamente morirai” e tu non l’avverti e non parli per
avvertire l’empio di abbandonare la sua via malvagia perché salvi la sua vita, quell’empio
morirà nella sua iniquità, ma del suo sangue domanderò conto a te. 19 Ma se tu avverti
l’empio, ed egli non si ritrae dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà nella sua
iniquità, ma tu avrai salvato la tua anima. 20 Se poi un giusto si ritrae dalla sua giustizia e
commette iniquità, io gli metterò davanti un ostacolo ed egli morirà; poiché tu non l’hai
avvertito egli morirà nel suo peccato, e le cose giuste da lui fatte non saranno più ricordate,
ma del suo sangue domanderò conto alla tua mano. 21 Se però tu avverti il giusto perché
non pecchi e non pecca, egli certamente vivrà perché è stato avvertito, e tu avrai salvato la
tua anima».
NR: 18 Quando io dirò all’empio: “Certo morirai!” se tu non l’avverti, e non parli per
avvertire quell’empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli così la vita,
quell’empio morirà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano.
19 Ma, se tu avverti l’empio, ed egli non si ritira dalla sua empietà e dalla sua via malvagia,
egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 20 Quando un giusto si
allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, se io gli pongo davanti una qualche
occasione di caduta, egli morirà, perché tu non l’avrai avvertito; morirà per il suo peccato, e
le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo
sangue alla tua mano. 21 Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli
certamente vivrà, perché è stato avvertito, e tu avrai salvato te stesso».
5. Ezechiele 33:3-9
ND: 3 se vede la spada venire contro il paese, e suona la tromba e avverte il popolo, 4
chiunque ode il suono della tromba e non fa caso all’avvertimento, se la spada viene e lo
porta via, il suo sangue sarà sul suo capo. 5 Egli ha udito il suono della tromba, ma non ha
fatto caso all’avvertimento, il suo sangue sarà su di lui. Chi invece ha fatto caso
all’avvertimento salverà la sua vita 6 Ma se la sentinella vede la spada venire e non suona la
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tromba per avvertire il popolo, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sarà
portato via per la propria iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla sentinella. 7 Così, o
figlio d’uomo, io ti ho stabilito sentinella per la casa d’Israele; perciò ascolta la parola dalla
mia bocca e avvertili da parte mia. 8 Quando dico all’empio: “Empio, tu morirai
sicuramente” e tu non parli per avvertire l’empio che si allontani dalla sua via, quell’empio
morirà per la sua iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla tua mano. 9 Se però tu
avverti l’empio che si allontani dalla sua via ed egli non si allontana dalla sua via, egli
morirà per la sua iniquità, ma tu salverai la tua anima.
NR: 3 ed egli, vedendo venire la spada contro il paese, sonerà il corno e avvertirà il
popolo; 4 se qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo
porta via, il sangue di quel tale sarà sopra il suo capo; 5 egli ha udito il suono del corno, e
non se n’è curato; il suo sangue sarà sopra di lui; se se ne fosse curato, avrebbe scampato la
sua vita. 6 Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non è
stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questo sarà portato via per la
propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella”. 7 Ora, figlio
d’uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d’Israele; quando dunque udrai qualche
parola della mia bocca, avvertili da parte mia. 8 Quando avrò detto all’empio: “Empio, per
certo tu morirai!” e tu non avrai parlato per avvertire l’empio che si allontani dalla sua via,
quell’empio morirà per la sua iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano.
9 Ma, se tu avverti l’empio che si allontani dalla sua via, e quello non se ne allontana, egli
morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso.
6. Proverbi 3:27-28
ND: 27 Non rifiutare il bene a chi è dovuto quando è in tuo potere il farlo. 28 Non dire al
tuo prossimo: “Va’ e ritorna; te lo darò domani”, quando hai la cosa con te.
NR: 27 Non rifiutare un beneficio a chi vi ha diritto, quando è in tuo potere di farlo. 28
Se hai di che dare, non dire al tuo prossimo: «Va’ e torna, te lo darò domani».
7. Giacomo 4:17
ND: Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
NR: Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
C. Compassionevole
1. Matteo 9:36 fino a 10:1
ND: 9:36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione perché erano stanche e disperse, come
pecore senza pastore. 37 Allora egli disse ai suoi discepoli: «La mèsse è veramente grande,
ma gli operai sono pochi. 38 Pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai
nella sua mèsse». 10:1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro autorità sopra gli
spiriti immondi per scacciarli e per guarire qualunque malattia e qualunque infermità.
NR: 9:36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come
pecore che non hanno pastore. 37 Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma
pochi sono gli operai. 38 Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella
sua mèsse». 10:1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare
gli spiriti immondi e di guarire qualunque malattia e qualunque infermità.
2. Matteo 14:14
ND: E Gesù, smontato dalla barca, vide una grande folla e ne ebbe compassione, e ne
guarì gli infermi.
NR: Gesù, smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli
ammalati.
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3. Matteo 15:32
ND: E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: «Io ho pietà della folla, perché sono
già tre giorni che sta con me e non ha niente da mangiare; eppure non voglio licenziarli
digiuni, affinché non vengano meno lungo la strada».
NR: Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: «Io ho pietà di questa folla; perché già da
tre giorni sta con me e non ha da mangiare; non voglio rimandarli digiuni, affinché non
vengano meno per via».
4. Matteo 20:34
ND: E Gesù, mosso a pietà, toccò i loro occhi; e all’istante i loro occhi recuperarono la
vista e lo seguirono.
NR: Allora Gesù, mosso a pietà, toccò i loro occhi e in quell’istante ricuperarono la vista
e lo seguirono.
5. Marco 1:41
ND: E Gesù, mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Sì, lo voglio, sii
mondato!».
NR: Gesù, impietositosi, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio; sii purificato!»
6. Marco 5:19
ND: ma Gesù non glielo permise; gli disse invece: «Va’ a casa tua dai tuoi e racconta
loro quali grandi cose il Signore ti ha fatto e come ha avuto pietà di te».
NR: Gesù non glielo permise, ma gli disse: «Va’ a casa tua dai tuoi, e racconta loro le
grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto pietà di te».
7. Marco 6:34
ND: E Gesù, sbarcato, vide una grande folla e ne ebbe compassione, perché erano come
pecore senza pastore, e prese a insegnare loro molte cose.
NR: Come Gesù fu sbarcato, vide una gran folla e ne ebbe compassione, perché erano
come pecore che non hanno pastore; e si mise a insegnare loro molte cose.
8. Marco 8:2-3
NR: 2 «Ho pietà di questa folla, perché sono già tre giorni che stanno con me, e non
hanno di che mangiare. 3 E se io li rimando digiuni a casa, verranno meno per via; alcuni di
loro, infatti, sono venuti da lontano».
NR: 2 «Io ho pietà di questa gente; poiché da tre giorni sta con me e non ha da mangiare.
3 Se li rimando a casa digiuni, verranno meno per via; perché alcuni di loro sono venuti da
lontano».
9. Marco 9:22-27
ND: 22 E spesso lo ha gettato nel fuoco e nell’acqua per distruggerlo ma, se tu puoi
qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci”. 23 E Gesù gli disse: «Se tu puoi credere, ogni cosa è
possibile a chi crede». 24 Subito il padre del fanciullo, gridando con lacrime, disse: «Io
credo Signore, sovvieni alla mia incredulità». 25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla,
sgridò lo spirito immondo dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e
non entrare mai più in lui». 26 E il demone, gridando e straziandolo grandemente, se ne uscì.
E il fanciullo divenne come morto, sicché molti dicevano: «È morto». 27 Ma Gesù, presolo
per mano, lo sollevò, ed egli si alzò in piedi.
NR: 22 e spesse volte lo ha gettato anche nel fuoco e nell’acqua per farlo perire; ma tu,
se puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 23 E Gesù: «Dici: “Se puoi!” Ogni cosa è
possibile per chi crede». 24 Subito il padre del bambino esclamò: «Io credo; vieni in aiuto
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alla mia incredulità». 25 Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo,
dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non rientrarvi più». 26 Lo
spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il bambino rimase come morto, e quasi tutti
dicevano: «É morto». 27 Ma Gesù lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
10. Luca 7:13-15
ND: 13 Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». 14
Accostatosi, toccò la bara, e i portatori si fermarono, allora egli disse: «Giovinetto, io ti dico,
alzati!». 15 E il morto si mise a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo consegnò a sua
madre.
NR: 13 Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» 14 E,
avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te,
àlzati!» 15 Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua
madre.
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CAPITOLO 8
FIGLI DI DIO CHE AGISCONO COME FIGLI DI DIO:
«UNO SGUARDO AL DOMINIO SPIRITUALE»
Efesini 4:11-15
ND: 11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e
altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per
l’edificazione del corpo di Cristo, 13 finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza
del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo 14 affinché
non siamo più bambini sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini,
per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore, 15 ma dicendo la verità con amore, cresciamo
in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
NR: 11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri
come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e
dell’edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena
conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; 14
affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la
frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15 ma, seguendo la verità
nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
I. Chi Sono Figli di Dio?
A. Adamo
Luca 3:38
ND: figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, di Dio.
NR: di Enos, di Set, di Adamo, di Dio.
B. Gli angeli
1. Genesi 6:2-4
ND: 2 avvenne che i figli di DIO videro che le figlie degli uomini erano belle, e
presero per loro mogli tutte quelle che essi scelsero. 3 E l’Eterno disse: «Lo Spirito mio
non contenderà per sempre con l’uomo, perché nel suo traviamento egli non è che carne;
i suoi giorni saranno quindi centovent’anni». 4 Vi erano dei giganti sulla terra a quei
tempi, e anche dopo, quando i figli di DIO si accostarono alle figlie degli uomini e
queste partorirono loro dei figli. Essi sono gli eroi che esistettero nei tempi antichi, sono
gli uomini famosi di quei tempi.
NR: 2 avvenne che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e
presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte. 3 Il SIGNORE disse: «Lo Spirito mio
non contenderà per sempre con l’uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che
carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni». 4 In quel tempo c’erano sulla
terra i giganti, e ci furono anche in seguito, quando i figli di Dio si unirono alle figlie
degli uomini, ed ebbero da loro dei figli. Questi sono gli uomini potenti che, fin dai
tempi antichi, sono stati famosi.
2. Giobbe 1:6-7
ND: 6 Un giorno avvenne che i figli di DIO andarono a presentarsi davanti
all’Eterno e in mezzo a loro andò anche Satana. 7 L’Eterno disse a Satana: «Da dove
vieni?». Satana rispose all’Eterno e disse: «Dall’andare avanti e indietro sulla terra e dal
percorrerla su e giù».
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NR: 6 Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al SIGNORE, e Satana
venne anch’egli in mezzo a loro. 7 Il SIGNORE disse a Satana: «Da dove vieni?» Satana
rispose al SIGNORE: «Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa».
3. Giobbe 2:1
ND: Un giorno avvenne che i figli di DIO, andarono a presentarsi davanti all’Eterno,
e in mezzo a loro andò anche Satana a presentarsi davanti all’Eterno.
NR: Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al SIGNORE, e Satana
venne anch’egli in mezzo a loro a presentarsi davanti al SIGNORE.
4. Giobbe 38:7
ND: quando le stelle del mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di DIO
mandavano grida di gioia?
NR: quando le stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio
alzavano grida di gioia?
C. Gesù
1 Giovanni 3:8
ND: Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio;
per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
NR: Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo
pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le
opere del diavolo.
D. I cristiani
1. 1 Giovanni 3:1-3
ND: 1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di
Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui, 2
Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo;
sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo
come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro.
NR: 1 Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli
di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2
Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo.
Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo
com’egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com’egli è puro.
2. Filippesi 2:15-16
ND: 15 affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad
una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo,
tenendo alta la parola della vita, 16 affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi,
per non aver corso invano né invano faticato.
NR: 15 perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una
generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo, 16 tenendo
alta la parola di vita, in modo che nel giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver
corso invano, né invano faticato.
3. Romani 8:18-21
ND: 18 Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da
eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi. 19 Infatti il desiderio intenso della
creazione aspetta con bramosia la manifestazione dei figli di Dio, 20 perché la creazione
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è stata sottoposta alla vanità non di sua propria volontà, ma per colui che ve l’ha
sottoposta, 21 nella speranza che la creazione stessa venga essa pure liberata dalla
servitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
NR: 18 Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili
alla gloria che dev’essere manifestata a nostro riguardo. 19 Poiché la creazione aspetta
con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; 20 perché la creazione è stata
sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l’ha
sottoposta, 21 nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù
della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio.
4. Giovanni 1:12
ND: ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli
di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,
NR: ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di
Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome;
II. Che posizione occupano i figli di Dio?
A. Una posizione di Dominio
1. Genesi 1:26-28
ND: 26 Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra
somiglianza, ed abbia dominio [AT#7287] sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo,
sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Così DIO
creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina.
28 E DIO li benedisse e DIO disse loro: «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la
terra e soggiogatela, e dominate [AT#7287] sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e
sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra».
NR: 26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra
somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame,
su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l’uomo a sua
immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 28 Dio li benedisse;
e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela
soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che
si muove sulla terra».
Cos’è il «dominio»?
i. Riferimento di Strong AT#7287 ‫( רהד‬radàh) significa «calpestare», cioè
«soggiogare»; specialmente, «sbriciolare». ND traduce: avere dominio (1),
soggiogare (1), dominare (10), dominatore (1), fare governare (2), prendere (2),
sorvegliare (3), regnare (3), condottiero (1), sottomettere a qualcuno (1), governare
(1), impadronirsi (1). NR traduce: avere (il) dominio (2), rendere soggetto (1),
dominare (9), trattare (1), dominatore (1), scendere [dal testo dei LXX] (2),
prendere (2), sorveglianza (1), avere l’incarico di sorvegliare (1), incaricato di
sorvegliare (1), diventare dominatore (1), calpestare (1), guidare (1), fare dominare
(1), governare (1), fare discendere [dal testo dei LXX] (1).
ii. Riferimento di Brown/Driver/Brigg: AT#7287 ‫( הדר‬radàh):
1) governare, avere dominio, dominare, calpestare
1a) avere dominio, governare, soggiogare
1b) far dominare
2) togliere raschiando
2a) raschiare, togliere raschiando
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2. Salmo 8:4-8
NR: 4 che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne
prenda cura? 5 Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a Dio, e l’hai coronato di
gloria e d’onore. 6 Tu lo hai fatto dominare [AT#4910] sulle opere delle tue mani, hai
posto ogni cosa sotto i suoi piedi: 7 pecore e buoi tutti quanti e anche le bestie
selvatiche della campagna; 8 gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quel che
percorre i sentieri dei mari.
ND: 4 che cosa è l’uomo, perché te ne ricordi, e il figlio dell’uomo, perché lo
visiti? 5 Eppure tu lo hai fatto di poco inferiore a DIO, e lo hai coronato di gloria e di
onore. 6 Lo hai fatto regnare sulle opere delle tue mani e hai posto ogni cosa sotto i
suoi piedi! 7 Pecore e buoi tutti quanti, e anche le fiere della campagna, 8 gli uccelli
del cielo e i pesci del mare, tutto quello che passa per i sentieri del mare.
a. Riferimento di Strong AT#4910 ‫( מלש‬mashàl); significa «governare». ND traduce:
governare (2), dominare (28), dover dominare (2), avere il governo (1),
governatore (3), avere il diritto (1), regnare (11), colui che regna (2), quelli che
avevano autorità (1), signoreggiare (4), dominio (1), far regnare (1), dominatore
(6), padrone (1), sovrano (3), principe (1), chi domina (1), despota (1), potente
[sostantivo] (1), quelli che dominano (1), reggitore (1), reale (2), esercitare (1), far
dominare (1), impadronirsi (1), signore (1). NR traduce: presiedere (1), dominare
(30), avere il governo (1), governatore (4), avere il diritto (1), regnare (8),
dominatore (6), colui che regna (2), signoreggiare (1), quelli che avevano autorità
(1), disporre (1), dominio (1), far dominare (2), prendere il sopravvento (1),
domare (1), estendersi (1), padrone (2), avere autocontrollo (1), principe (2),
sovrano (2), chi domina (2), despota (1), potente [sostantivo] (1), quelli che
dominano (1), governare (1), coloro che governeranno (1), da governatore (1),
potenza [sottinteso] (1), impadronirsi (1), scherno (1).
b. Riferimento di Brown/Driver/Brigg: AT#4910 ‫( לשמ‬mashàl):
1) governare, avere dominio, regnare
1a) governare, avere dominio
1b1) far governare
1b2) esercitare dominio
B. Una posizione di Autorità – Come uno che ha autorità – sulle malattie, sulle infermità,
sui demoni.
1. Isaia 45:11
ND: Così dice l'Eterno, il Santo d'Israele e colui che l'ha formato: «Riguardo alle
cose future mi fate domande circa i miei figli e mi date ordini circa l'opera delle mie
mani?
NR: Così parla il SIGNORE, il Santo d'Israele, colui che l'ha formato: Voi
m'interrogate circa le cose future! Mi date degli ordini circa i miei figli e circa l'opera
delle mie mani!
2. Matteo 7:28-29 (in riferimento a Gesù)
ND: 28 Ora, quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle stupivano della sua
dottrina, 29 perché egli le ammaestrava, come, uno che ha autorità e non come gli
scribi.
NR: 28 Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, la folla si stupiva del suo
insegnamento, 29 perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come i
loro scribi.
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3. Matteo 28:18-20 (in riferimento a Gesù e all’uomo)
ND: 18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in
cielo e sulla terra. 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte
le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine
dell’età presente. Amen».
NR: 18 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in
cielo e sulla terra. 19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli
nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare
tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino
alla fine dell’età presente».
4. Marco 6:7 (in riferimento all’uomo)
ND: Poi egli chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro
potere sugli spiriti immondi.
NR: Poi chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro
potere sugli spiriti immondi.
5. Matteo 9:37 fino a 10:1 (in riferimento all’uomo)
ND: 37 Allora egli disse ai suoi discepoli: «La mèsse è veramente grande, ma gli
operai sono pochi. 38 Pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai
nella sua mèsse». 1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro autorità sopra
gli spiriti immondi per scacciarli e per guarire qualunque malattia e qualunque
infermità.
NR: 37 Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli
operai. 38 Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua
mèsse». 1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli
spiriti immondi e di guarire qualunque malattia e qualunque infermità.
C. Una posizione di Responsabilità / Dovere - Una posizione di servitore di tutti, ma
padrone dei demoni.
1. Marco 10:44-45
ND: 44 e chiunque fra voi vorrà essere il primo, sarà schiavo di tutti. 45 Poiché
anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la
sua vita come prezzo di riscatto per molti».
NR: 44 e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti. 45 Poiché
anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la
sua vita come prezzo di riscatto per molti».
2. Matteo 7:12
ND: Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche
voi a loro, perché questa è la legge ed i profeti.
NR: «Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche
voi a loro; perché questa è la legge e i profeti.
3. Luca 17:10
ND: Così anche voi, quando avrete fatto tutte le cose che vi sono comandate, dite:
“Siamo servi inutili. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare”.
NR: Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: “Noi
siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare”».
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4. Giacomo 4:17
ND: Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
NR: Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
III. Come agisce un figlio di Dio?
A. Gli attributi di Gesù:
1. Il Frutto dello Spirito:
Galati 5:22-25
ND: 22 Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà,
fede, mansuetudine, autocontrollo. 23 Contro tali cose non vi è legge. 24 Ora quelli che
sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. 25 Se
viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito,
NR: 22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza,
bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge. 24
Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri.
25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.
2. I Doni dello Spirito:
1 Corinzi 12:8-10
ND: 8 A uno infatti è data, per mezzo dello Spirito, parola di sapienza; a un altro,
secondo il medesimo Spirito, parola di conoscenza; 9 a un altro fede, dal medesimo
Spirito a un altro doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro potere di
compiere potenti operazioni; a un altro profezia; a un altro discernimento degli spiriti; 10
a un altro diversità di lingue, a un altro l’interpretazione delle lingue.
NR: 8 Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola
di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; 9 a un altro, fede, mediante il medesimo
Spirito; a un altro, doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; 10 a un altro,
potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti;
a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue;
3. Fa ciò che piace al Padre:
Giovanni 8:29
ND: E colui che mi ha mandato è con me il Padre non mi ha lasciato solo, perché
faccio continuamente le cose che gli piacciono».
NR: E colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio
sempre le cose che gli piacciono».
4. Dice le parole del Padre:
Giovanni 3:34
ND: Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perché Dio non gli
dà lo Spirito con misura.
NR: Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; Dio infatti non dà lo
Spirito con misura.
5. Fa le opere del Padre: vedi Giovanni 8:29 (sopra)
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6. Distrugge le opere del diavolo:
1 Giovanni 3:8
ND: Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal
principio; per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del
diavolo.
NR: Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il
diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per
distruggere le opere del diavolo.
a. Atti 10:38
ND: come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale
andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo,
perché Dio era con lui.
NR: vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito
Santo e di potenza; e com’egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti
quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
b. Giovanni 10:10
ND: Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono
venuto affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
NR: Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son venuto
perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
7. Cerca quelli che sono perduti:
Luca 19:10
ND: Perché il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
NR: perché il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto».
B. Nell’area del Dominio Spirituale abbiamo solo bisogno di vedere alcune cose chiaramente
per cambiare per sempre le nostre vite e ANCHE le vite di tutti quelli che incontriamo. Se
cercherai sinceramente di avere incorporate nell’azione le verità che sto per condividere con
te, tu camminerai su questa terra come Gesù, come Dio intende che tu cammini.
1. Verità 1 – Dio intese che l’UOMO avesse e camminasse in dominio SULLA TERRA.
2. Verità 2 – L’uomo si giocò quella posizione di dominio agendo sulla base della parola
di Satana anziché della parola di Dio.
3. Verità 3 – Quando l’uomo si giocò la sua posizione di dominio, si giocò anche la sua
posizione di amicizia e di comunione. (Amicizia, Comunione e Dominio non sono
posizioni differenti, ma sono tutti una stessa cosa.)
4. Verità 4 – Dio desiderava così tanto che l’uomo si trovasse in una posizione di amicizia
/ dominio, che fu disposto a sacrificare Gesù per rimettere l’uomo nella sua posizione
originaria.
5. Verità 5 – Gesù venne per distruggere le opere del diavolo. Attraverso la Sua vita Egli
ci mostrò come vivere sulla terra in qualità di uomo che cammina in dominio. Egli fu il
secondo Adamo. Gesù camminò come un uomo senza peccato in un mondo
peccaminoso.
6. Verità 6 – Gesù fece la Sua parte. Se non torniamo nella nostra posizione originaria
davanti a Dio, allora il sacrificio di Gesù non fu tanto buono quanto fu cattivo il peccato
di Adamo.
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7. Verità 7 – Noi, essendo il corpo di Cristo, dobbiamo camminare come Gesù sulla terra,
essendo per gli altri ciò che Gesù fu ed è per noi. Dobbiamo essere liberatori di coloro
che sono legati da Satana, come fece Gesù. Gesù ci mostrò come: avendo amicizia e
comunione col nostro Padre Celeste, e dando gratuitamente ciò che abbiamo
gratuitamente ricevuto.
IV. Esempi di Dominio dato all’uomo:
A. Libertà di guarire chiunque.
1. Matteo 10:7-8
ND: 7 Andate e predicate, dicendo: “il regno dei cieli è vicino”, 8 Guarite gli
infermi, mondate i lebbrosi, risuscitate i morti, scacciate i demoni; gratuitamente avete
ricevuto, gratuitamente date.
NR: 7 Andando, predicate e dite: “Il regno dei cieli è vicino”. 8 Guarite gli ammalati,
risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni; gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date.
2. Luca 9:1-2
ND: 1 Poi, chiamati insieme i suoi dodici discepoli, diede loro potere ed autorità
sopra tutti i demoni e di guarire le malattie. 2 E li mandò a predicare il regno di Dio e a
guarire i malati.
NR: 1 Gesù, convocati i dodici, diede loro l’autorità su tutti i demòni e il potere di
guarire le malattie. 2 Li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire i malati.
3. Luca 9:4-6
ND: 4 In qualunque casa entrerete, là rimanete e da quella ripartite. Se poi alcuni non
vi ricevono, uscendo da quella città, scuotete anche la polvere dai vostri piedi, in
testimonianza contro di loro». 6 Allora essi partirono e andavano per i villaggi;
evangelizzando e operando guarigioni dovunque.
NR: 4 In qualunque casa entrerete, in quella rimanete e da quella ripartite». Quanto a
quelli che non vi riceveranno, uscendo dalla loro città, scotete la polvere dai vostri piedi,
in testimonianza contro di loro». 6 Ed essi, partiti, andavano di villaggio in villaggio,
evangelizzando e operando guarigioni dappertutto.
4. Luca 10:8-9
ND: 8 E in qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo
davanti. 9 E guarite i malati che saranno in essa e dite loro: “Il regno di Dio si è
avvicinato a voi”.
NR: 8 In qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate ciò che vi sarà messo
davanti, 9 guarite i malati che ci saranno e dite loro: “Il regno di Dio si è avvicinato a
voi”.
B. Libertà di pregare per qualunque cosa entro i paramenti di una vita cristiana.
1. Matteo 16:19
ND: Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra,
sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli»,
NR: Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato
nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».
2. Matteo 21:21-22
ND: 21 E Gesù, rispondendo, disse loro: «In verità vi dico che se avete fede e non
dubitate, non solo farete ciò che io ho fatto al fico, ma se anche diceste a questo monte:
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“Levati di lì e gettati nel mare” ciò avverrà. 22 E tutto ciò che chiederete in preghiera,
avendo fede, lo otterrete».
NR: 21 Gesù rispose loro: «Io vi dico in verità: Se aveste fede e non dubitaste, non
soltanto fareste quello che è stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte:
“Togliti di là e gettati nel mare”, sarebbe fatto. 22 Tutte le cose che domanderete in
preghiera, se avete fede, le otterrete».
C. Libertà di dire ciò che vuoi e di ottenerlo.
Marco 11:23-24
ND: 23 Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: “Spostati e gettati nel
mare” e non dubiterà in cuor suo ma crederà che quanto dice avverrà qualunque cosa dirà,
gli sarà concesso. 24 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di
riceverle e le otterrete.
NR: 23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”,
se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. 24 Perciò vi
dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le
otterrete.
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CAPITOLO 9
LA CHIAVE SEGRETA PER UN MINISTERO DI
GUARIGIONE DIVINA
Ricorda: l’unico ostacolo alla guarigione è credere che ci siano ostacoli alla guarigione.
I. La posizione più frustrante in cui possano venire a trovarsi i cristiani che credono nella
guarigione divina, è sapere che Dio può guarire, che Dio guarisce e che Egli vuole guarire gli
ammalati, e conoscere l’«ABC» di un ministero di guarigione divina (cioè l’importanza di
essere arditi, bendisposti e compassionevoli), e tuttavia non essere ancora usati da Dio per
guarire gli ammalati.
A. I cristiani di ogni luogo sono alla ricerca di quell’unico libro che possa dar loro ciò di cui
necessitano per cominciare un ministero di guarigione.
B. Essi sono alla ricerca di quell’unica chiave che cambierà ogni cosa all’istante.
C. Pensano (e spesso viene loro insegnato) che se ascoltano abbastanza predicazioni della
«Parola», verranno gradualmente riempiti di fede e poi esploderanno sulla scena mondiale
come il prossimo evangelista di guarigione di fama mondiale.
D. Pensano che se soltanto ottenessero quel nuovo libro pubblicato dall’uomo con quel grande
ministero di guarigione, essi pure «lo riceverebbe».
E. Pensano che se riuscissero a entrare in una «fila di impartizione» [cioè, in mezzo a persone
che andassero davanti al pulpito in seguito a un appello per ricevere un’impartizione],
otterrebbero ciò che «l’uomo di Dio» ha. (La verità è che tu hai GIÀ ciò che l’uomo di Dio
ha, ed è chiamato Spirito Santo.)
F. La gente continua a cercare ti «ricevere» un unzione (di solito quella di qualcun altro),
quando invece ha bisogno di rendersi conto di avere già l’unzione. (1 Giovanni 2:20,27).
In nessun posto nel Nuovo Testamento si parla di un credente ripieno di Spirito
«ricevente» un’unzione nuova, diversa o speciale.
G. La risposta di solito non consiste nei cambiamenti maggiori, ma spessissimo sono gli
aggiustamenti minori che fanno una differenza maggiore.
1. Molte volte, quando le cose non vanno nel modo in cui crediamo che dovrebbero,
incominciamo a fare i cambiamenti maggiori. E mentre facciamo i grandi cambiamenti,
spesso trascuriamo le poche piccole cose che avrebbero fatto una grande differenza se ne
avessimo fatto semplicemente gli aggiustamenti.
2.
Se sei un cristiano, probabilmente stai cercando di servire Dio. È improbabile che tu
debba, possa o voglia fare vasti cambiamenti, persino se essi fossero necessari. È come
prendere medicine o vitamine: se inizi a prenderne molti tipi differenti allo stesso tempo,
non avrai modo di conoscere l’effetto di ogni singolo ingrediente. Sarebbe meglio
iniziare a prenderli uno alla volta in modo che tu possa distinguere quale effetto abbia
avuto ciascuno sul tuo corpo.
Di solito, quando viene sollevata la questione degli ostacoli a persone malate, si
tratta o di qualcosa che essi hanno fatto «permettendo al diavolo di entrare» o
probabilmente di qualcosa in relazione a una maledizione generazionale. (Tratteremo
questo argomento più in là). Come già sai, io non credo negli «ostacoli», come invece è
d’uso tra la maggior parte dei «cristiani». Di solito quest’uso accompagna espressioni
del tipo: «Dio non ti guarirà finché…». Non c’è motivo per cui Dio non ti guarisca. Dio
non è Colui che trattiene la tua guarigione. Perfino il diavolo non può trattenere la tua
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guarigione più di quanto potrebbe trattenere la tua salvezza una volta che hai deciso di
essere salvato. L’unico modo con cui il diavolo può trattenere la tua guarigione è quello
di convincerti che non sei guarito e che Dio ha un motivo per non guarirti.. Di solito
chiamiamo questi motivi «vacche sacre» perché sono tradizioni di uomini (e dottrine di
demoni) che devono essere distrutte.
Scuse comuni per l’assenza della Potenza di Dio nella TUA VITA.
3. La prima maggiore scusa per la mancanza della potenza di Dio nella vita di una
persona è il PECCATO. Non se ne dovrebbe nemmeno parlare. Se sei un cristiano stai
costantemente «mortificando» le opere della carne. Se sei un cristiano hai crocifisso
quella carne e le sue concupiscenze.
Il peccato non ferma Dio, ma ferma te. Dio ancora ti guarirà e Si userà di te per
guarire altri perfino se hai del peccato nella tua vita. Dio ti userà per guarire gli altri (col
peccato nella tua vita), perché Egli ama quelli che sono ammalati. Non li punisce per il
tuo peccato. Dio ti guarirà (col peccato nella tua vita) perché ti ama e la Sua bontà è
destinata ad attirarti verso il ravvedimento. Egli ha mandato Gesù per morire per te (per
guarire il tuo peccato) mentre avevi del peccato nella tua vita. Se Egli farebbe la cosa
maggiore (perdonare il tuo peccato), perché non farebbe la cosa minore (guarire la tua
malattia)? Il peccato ferma te perché sai che non meriti di essere guarito. La tua
coscienza ti condannerà, così non chiederai «con fede, senza dubitare».
Giacomo 1:6
ND: Ma la chieda con fede senza dubitare, perché chi dubita è simile all'onda del
mare, agitata dal vento e spinta qua e là.
NR: Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un'onda
del mare, agitata dal vento e spinta qua e là.
Non credendo che Dio ti guarirà mentre hai del peccato nella tua vita, non avrai fede
in Dio che Egli lo farà. Non fraintendere ciò che sto dicendo: un cristiano non dovrebbe
vivere nel peccato. (Un cristiano NON vive nel peccato.)
a. Romani 8:13
ND: perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito
fate morire le opere del corpo, voi vivrete.
NR: perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate
morire le opere del corpo, voi vivrete;
b. Galati 5:24
ND: Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e
le sue concupiscenze.
NR: Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i
suoi desideri.
c. 1 Giovanni 2:1
ND: Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure
qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo il giusto.
NR: Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha
peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.
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4. La seconda maggiore scusa è l’incredulità o la mancanza di fede.
a. L’incredulità può anche essere classificata come peccato, ma stavolta la
esamineremo separatamente.
b. L’incredulità non è altro che chiamare Dio bugiardo. I più vedono l’incredulità come
un «non conoscere». L’incredulità non è un «non conoscere», ma è un «conoscere»
pur scegliendo di non credere.
i. Matteo 13:57-58
ND: 57 E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: «Nessun profeta è
disprezzato, se non nella sua patria e in casa sua». Ed egli non fece lì molte opere
potenti a causa della loro incredulità.
NR: 57 E si scandalizzavano a causa di lui. Ma Gesù disse loro: «Un profeta
non è disprezzato che nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro
incredulità, non fece molte opere potenti.
Tu sei un credente, non un non credente. Tu credi. Se non credi non sei
salvato. Non si tratta di un problema di fede, ma di un problema di riposo.
Molti cristiani non sanno come riposare nella Parola di Dio. Smettila di
provare, e riposa semplicemente.
ii. Marco 6:3-6
ND: 3 Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di
Iose, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non sono qui fra noi?». Ed erano
scandalizzati a causa di lui. 4 Ma Gesù disse loro: «Nessun profeta è disonorato,
se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non potè fare lì
alcuna opera potente, salvo che guarire pochi infermi, imponendo loro le
mani. 6 E si meravigliava della loro incredulità; e andava in giro per i villaggi,
insegnando.
NR: 3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo e
di Iose, di Giuda e di Simone? Le sue sorelle non stanno qui da noi?» E si
scandalizzavano a causa di lui. 4 Ma Gesù diceva loro: «Nessun profeta è
disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non vi
poté fare alcuna opera potente, ad eccezione di pochi malati a cui impose le mani
e li guarì. 6 E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i
villaggi circostanti, insegnando.
c. Riferimento di Strong NT#570: απιστια (apistìa); deriva da NT#571 [απιστος,
apistòs]; significa «mancanza di fede», cioè (negativamente) «incredulità»
(mancanza di fede cristiana), o (positivamente) infedeltà (disubbidienza). ND
traduce: incredulità (11), incredulo (1). NR traduce: incredulità (10), poca fede (1)
[Matteo 17:20, perché si basa su manoscritti più antichi che hanno invece
ολιγοπιστια, oligopistìa], incredulo (1).
i. Se hai il corretto insegnamento concernente la volontà di Dio nell’area della
guarigione, e sai che è sempre volontà di Dio guarire in risposta alla fede,
ii. Se non stai vivendo nel peccato,
iii. Se non sei in una posizione di incredulità, ma sei piuttosto in una posizione di
fede, confidando che Dio onorerà la Sua Parola,
iv. Se sei Ardito per parlare chiaro riguardo al desiderio di Dio di guarire,
v. Se sei Bendisposto nei confronti di Dio per essere usato da Lui,
vi. Se sei Compassionevole, camminando nell’amore di Dio per la gente,
Sarai usato da Dio e vedrai gli ammalati guariti.
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5. John G. Lake credeva che la preghiera è per la potenza di Dio ciò che una dinamo è
per l’elettricità. Diceva che la preghiera (forte, credente) muove la potenza di Dio
nell’anima di un cristiano finché non c’è modo che questi NON possa essere usato
da Dio.
6. 1 Tessalonicesi 5:15-22
ND: 15 Guardate che nessuno renda male per male ad alcuno; anzi procacciate
sempre il bene gli uni verso gli altri e verso tutti. 16 Siate sempre allegri. 17 Non cessate
mai di pregare 18 In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo
Gesù verso di voi. 19 Non spegnete lo Spirito. 20 Non disprezzate le profezie. 21
Provate ogni cosa, ritenete il bene. 22 Astenetevi da ogni apparenza di male.
NR: 15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il
bene gli uni degli altri e quello di tutti. 16 Abbiate sempre gioia; 17 non cessate mai di
pregare; 18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù
verso di voi. 19 Non spegnete lo Spirito. 20 Non disprezzate le profezie; 21 ma
esaminate ogni cosa e ritenete il bene; 22 astenetevi da ogni specie di male.
a. Quando leggi questa Scrittura o sollevi la questione della preghiera, la gente
automaticamente comincia a fare scuse riguardo al motivo per cui non possono fare
ciò. La prima regola del Cristianesimo è questa. Noi possiamo fare qualunque cosa
Dio ci comandi di fare, altrimenti Egli sarebbe ingiusto da richiedercela. Così, per
prima cosa dobbiamo stabilire che possiamo pregare senza smettere. Poi dobbiamo
decidere di iniziare a pregare senza smettere, se Dio ci mostrerà come. Poi dobbiamo
chiedere a Dio la saggezza su come pregare senza smettere. Quando chiedi, ecco la
risposta che Egli ti darà: Relazione. Se tu avessi un migliore amico col quale fosse
sempre facile andare d’accordo, e che avesse sempre la risposta ad ogni tua
domanda, e col quale fosse sempre la gioia più grande andare in giro, quanto sarebbe
difficile spendere tutto il tuo tempo parlando e ANCHE ascoltando lui? Ebbene, Dio
è quell’Amico. Una volta che inizi a fare esperienza di un’amicizia con Dio, troverai
molto facile spendere tutto il tuo tempo alla Sua presenza.
b. Per adempiere il comando di «pregare senza smettere» dobbiamo prima ridefinire la
parola «preghiera». Se pensi che pregare significhi parlare sempre o chiedere sempre
a Dio qualcosa, allora sì che te la passerai male ad adempiere questa scrittura. Ci
sono momenti in cui dovresti avvicinarti formalmente a Dio con le tue suppliche e
richieste, ma la maggior parte del tempo dovresti semplicemente vivere alla presenza
di Dio. Molte volte non dico Amen mentre parlo a Dio durante la giornata, perché
non voglio lasciare la Sua presenza, così semplicemente parlo con Lui e vivo con
Lui. Egli mi parla costantemente, condividendo intuizioni nelle Scritture. Ogni
sermone che predico e ogni lezione che insegno sono concepite in questa maniera.
Quando inizierai a vivere in questo modo, noterai che la tua vita spirituale
letteralmente esploderà con nuove rivelazioni sulla natura e sul carattere di Dio. Ciò
che può sembrare molto difficile, noioso e di perdita di tempo, diventerà il tempo più
emozionante della tua crescita spirituale. Una volta che inizierai questo stile di vita
rimarrai sorpreso della rapidità con cui crescerai spiritualmente. Ho ascoltato molta
gente fare commenti sulla mia comprensione o saggezza spirituale. So che non ho
neanche grattato la superficie delle profondità spirituali che sono in Cristo Gesù. Ma
ogni giorno imparo di più.
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H. Come puoi pregare senza smettere?
1. Accertati che ogni cosa che dici possa essere utilizzata in o come una preghiera.
2. Inizia a portare avanti una conversazione con Dio.
3. Chiedi oralmente a Dio di rivelarti qualcosa. Chiedi a Dio di rispondere alle tue
domande, di renderti manifesta la saggezza di Cristo che è stata posta nel tuo spirito.
4. Inizia a chiedere a Dio di rivelarti qualcosa nella Bibbia.
5. Chiedi a Dio di manifestare i Doni dello Spirito nella tua vita in modo che tu possa
aiutare gli altri. Il modo più rapido per ricevere da Dio è quello di condividere con gli
altri ciò che Dio condivide con te. (Assicurati di darGli la fiducia per condividere questo
con te.)
6. Vivi alla presenza di Dio. Quando ti svegli la mattina, di’ «Buon giorno, Padre, Figlio e
Spirito Santo». Quando la notte ti corichi per dormire, di’ «Buona notte, Padre, Figlio e
Spirito Santo».
7. Prima di addormentarti, chiedi sempre a Dio di parlarti nel sonno e di dirti le cose che
Egli non ha potuto farti capire mentre eri sveglio. Quando ho iniziato a fare questo,
istantaneamente Dio ha iniziato a fare cose potenti durante il mio sonno. I miei sogni
sono spirituali, ricevo rivelazioni, e non ho mai incubi o brutte nottate (o un brutto
giorno dopo in conseguenza di ciò). La mia vita sta diventando quotidianamente sempre
più piena di Dio.
8. Prega in lingue. Prega con forza e ad alta voce.
9. Prega ovunque, continuamente. Non esiste il fatto che tu possa pregare troppo. Pregare è
come far fuggire dallo spavento le cornacchie dal tuo campo di granturco. Terrà lontano
i dubbi e le tentazioni di Satana. Allora, quando vedrai qualcuno che avrà bisogno di un
tocco da parte di Dio, sarai nello «stato d’animo» adatto per dargli quel tocco, perché
Colui che è in te è più grande di colui che è nel mondo. Ricorda: alcune persone non si
avvicineranno mai in alcun modo a Dio se non quando avranno incrociato il tuo
cammino.
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CAPITOLO 10
VACCHE SACRE*
(Per ora sono riportati solo i titoli, ma al più presto anche gli insegnamenti)
1. Dubbio
2. La fede di una sola persona – responsabilità della persona che prega per l’ammalato
3. Romani 10:17 – La fede viene dall’udire
4. Grande fede – piccola fede
5. Guida dello Spirito
6. Rhema e logos
7. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date – senza parlare di denaro
8. Unzione che rimane – lo Spirito è su di me perché sono unto
9. Verità riguardo al Battesimo dello Spirito Santo
10. Paracletos – l’aiutante – mandato accanto per aiutare
11. Gesù guariva solo quelli che andavano a Lui. Guarigione aggressiva
12. Egli non fece molte opere potenti – Matteo 13:54-58
13. Il peccato può impedire a una persona di essere guarita?
14. La spina nella carne di Paolo – 2 Corinzi 12:7
15. Giobbe
16. Stomaco di Timoteo
17. Epafrodito lasciato ammalato
18. Autorità ereditata e autorità delegata
19. Sgridata
20. L’Evangelo del Regno – non morte, seppellimento, e risurrezione
21. Cieli aperti e cieli chiusi
22. La battaglia è del Signore
23. Non per potenza né per forza ma per il Mio Spirito
24. Antico Patto e Nuovo Patto
25. Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito
26. Latte e carne
27. Se è nella Tua volontà
28. Non è volontà di Dio che io sia guarito
29. Dio sta cercando di insegnarmi qualcosa attraverso questa malattia
30. Non è il tempo di Dio per la mia guarigione
31. Se Dio vuole guarirmi, lo può fare senza l’aiuto umano
32. I dottori sono la via di guarigione divina oggi
33. La guarigione è cessata
34. Digiuno e preghiera
35. L’atmosfera
*N.d.T.: Sono indicate come vacche sacre tutti quei falsi insegnamenti che uccidono le persone, in analogia alle vacche
di quei paesi in cui, per motivi religiosi, sono considerate sacre e non vengono mangiate pur a costo di morire di fame.
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CAPITOLO 11
MALEDIZIONI GENERAZIONALI E PROTEZIONE
Esodo 20:3-6
ND: 3 Non avrai altri dèi davanti a me. 4 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle
cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai
davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce
l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso
benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
NR: 3 Non avere altri dèi oltre a me. 4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che
sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a
loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei
padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso bontà, fino
alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Esodo 34:6-10
ND: 6 E l'Eterno passò davanti a lui e gridò: «L'Eterno, l'Eterno Dio, misericordioso e pietoso,
lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà, 7 che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la
trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita l'iniquità dei padri sui
figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione». 8 E Mosè si affrettò a prostrarsi
fino a terra, e adorò. 9 Poi disse: «Deh, Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, venga il Signore
in mezzo a noi, perché questo è un popolo dal collo duro; perdona la nostra iniquità e il nostro
peccato, e prendici come tua eredità». 10 L'Eterno rispose: «Ecco, io faccio un patto: Farò davanti a
tutto il popolo prodigi, che non sono mai stati fatti su tutta la terra né in alcuna nazione; e tutto il
popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera dell'Eterno, perché è tremendo ciò che io sto per fare
con te.
NR: 6 Il SIGNORE passò davanti a lui, e gridò: «Il SIGNORE! il SIGNORE! il Dio
misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in bontà e fedeltà, 7 che conserva la sua bontà fino alla
millesima generazione, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non terrà il colpevole
per innocente; che punisce l'iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e
alla quarta generazione!» 8 Mosè subito s'inchinò fino a terra e adorò. 9 Poi disse: «Ti prego,
Signore, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, venga il Signore in mezzo a noi, perché questo è un
popolo dal collo duro; perdona la nostra iniquità, il nostro peccato e prendici come tua eredità». 10
Il SIGNORE rispose: «Ecco, io faccio un patto: farò davanti a tutto il tuo popolo meraviglie, quali
non sono mai state fatte su tutta la terra né in alcuna nazione; tutto il popolo in mezzo al quale ti
trovi vedrà l'opera del SIGNORE, perché tremendo è quello che io sto per fare per mezzo di te.
Numeri 14:16-24
ND: 16 “Poiché l'Eterno non è stato capace di fare entrare questo popolo nel paese che aveva
giurato di dargli, li ha uccisi nel deserto”. 17 Ma ora, ti prego, sia la potenza del mio Signore
manifestata nella sua grandezza, come tu hai parlato dicendo: 18 “L'Eterno è lento all'ira e grande in
misericordia; egli perdona l'iniquità e il peccato, ma non lascia impunito il colpevole, punendo
l'iniquità dei padri sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione”. 19 Deh, perdona l'iniquità
di questo popolo, secondo la grandezza della tua misericordia, come hai perdonato a questo popolo
dall'Egitto fin qui». 20 Allora l'Eterno disse: «Io perdono, come tu hai chiesto; 21 ma, come è vero
che io vivo, tutta la terra sarà ripiena della gloria dell'Eterno, 22 e tutti questi uomini che hanno
visto la mia gloria e i prodigi che ho fatto in Egitto e nel deserto, e mi hanno già tentato dieci volte e
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non hanno ubbidito alla mia voce, 23 certo non vedranno il paese che ho giurato di dare ai loro
padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà; 24 ma il mio servo Caleb, Poiché è stato
animato da un altro spirito e mi ha seguito pienamente, io lo introdurrò nel paese nel quale è andato;
e la sua progenie lo possederà.
NR: 16 “Il SIGNORE non è stato capace di far entrare questo popolo nel paese che aveva
giurato di dargli, perciò li ha scannati nel deserto”. 17 Ora si mostri, ti prego, la potenza del
SIGNORE nella sua grandezza, come tu hai promesso dicendo: 18 “Il SIGNORE è lento all'ira e
grande in bontà; egli perdona l'iniquità e il peccato, ma non lascia impunito il colpevole e punisce
l'iniquità dei padri sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione”. 19 Perdona, ti prego, l'iniquità
di questo popolo, secondo la grandezza della tua bontà, come hai perdonato a questo popolo
dall'Egitto fin qui». 20 Il SIGNORE disse: «Io perdono, come tu hai chiesto. 21 Però, come è vero
che io vivo, tutta la terra sarà piena della gloria del SIGNORE. 22 Tutti gli uomini che hanno visto
la mia gloria e i miracoli che ho fatto in Egitto e nel deserto, quelli che mi hanno tentato già dieci
volte e non hanno ubbidito alla mia voce, 23 certo non vedranno il paese che promisi con
giuramento ai loro padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà; 24 ma il mio servo
Caleb è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito pienamente; perciò io lo farò entrare nel
paese nel quale è andato; e la sua discendenza lo possederà.
Deuteronomio 5:7-10 (confronta con Esodo 20:3-6)
ND: 7 Non avrai altri dèi davanti a me. 8 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle
cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 9 Non ti prostrerai
davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisco
l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 10
ma uso benignità a migliaia verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
NR: 7 Non avere altri dèi oltre a me. 8 Non farti scultura, immagine alcuna delle cose che sono
lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 9 Non ti prostrare davanti a loro e
non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri
sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 10 e uso bontà fino alla
millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Ezechiele 18:1-24
ND: 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 2 «Cosa intendete dire quando usate questo
proverbio circa il paese d'Israele, dicendo: “I padri hanno mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si
sono allegati”? 3 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «non userete più questo
proverbio in Israele. 4 Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l'anima del padre come l'anima del figlio
sono mie. L'anima che pecca morirà. 5 Se uno è giusto e pratica l'equità e la giustizia, 6 se non
mangia sui monti e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del
suo vicino e non si accosta a donna mentre è impura, 7 se non opprime nessuno, se restituisce il suo
pegno al debitore, se non compie alcuna rapina, se dà il suo pane all'affamato e copre di vesti
l'ignudo, 8 se non presta a interesse e non dà ad usura, se ritrae la sua mano dall'iniquità e giudica
secondo equità fra uomo e uomo, 9 se cammina nei miei statuti e osserva i miei decreti agendo con
fedeltà, questi è giusto e certamente vivrà», dice il Signore, l'Eterno. 10 «Ma se ha generato un
figlio violento, che spande il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose 11 (mentre il padre
non ha commesso nessuna di queste cose), e mangia sui monti e contamina la moglie del suo vicino,
12 opprime il povero e il bisognoso, compie rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi agli idoli,
commette abominazioni, 13 presta a interesse e dà ad usura, vivrà forse costui? Egli non vivrà.
Poiché ha commesso tutte queste abominazioni certamente morrà; il suo sangue ricadrà su lui. 14
Ma se costui genera un figlio che, vedendo tutti i peccati commessi dal padre, se ne rende
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conto ma non li commette, 15 non mangia sui monti, non alza gli occhi agli idoli della casa
d'Israele, non contamina la moglie del suo vicino, 16 non opprime alcuno, non prende pegni, non
compie rapine, ma dà il suo pane all'affamato, copre di vesti l'ignudo, 17 trattiene la sua mano
dall'opprimere il povero, non prende interesse né usura, osserva i miei decreti e cammina nei
miei statuti, costui non morirà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà. 18 Suo padre
invece, poiché ha oppresso e ha compiuto rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in
mezzo al suo popolo, ecco egli morirà per la sua iniquità. 19 Tuttavia voi dite: “Perché il figlio non
porta l'iniquità del padre?”. Poiché il figlio pratica l'equità e la giustizia, osserva tutti i miei statuti e
li mette in pratica, certamente egli vivrà. 20 L'anima che pecca morirà, il figlio non porterà l'iniquità
del padre e il padre non porterà l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà su di lui, l'empietà
dell'empio sarà su di lui. 21 Se però l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se
osserva tutti i miei statuti e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà; non morirà. 22
Nessuna delle trasgressioni che ha commesso sarà più ricordata contro di lui; egli vivrà per la
giustizia che pratica. 23 Provo forse piacere della morte dell'empio?»; dice il Signore, l'Eterno, «e
non piuttosto che egli si converta dalle sue vie e viva? 24 Ma se il giusto si allontana dalla sua
giustizia e commette l'iniquità e imita tutte le abominazioni che l'empio fa vivrà forse costui? Tutta
la giustizia che ha compiuto non sarà più ricordata; per la trasgressione che ha compiuto e per il
peccato che ha commesso, egli morirà a causa di essi.
NR: 1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 2 «Perché dite nel paese d'Israele
questo proverbio: “I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati?” 3 Com'è
vero che io vivo, dice DIO, il Signore, non avrete più occasione di dire questo proverbio in Israele.
4 Ecco, tutte le vite sono mie; è mia tanto la vita del padre quanto quella del figlio; chi pecca
morirà. 5 Se uno è giusto e pratica l'equità e la giustizia, 6 se non mangia sui monti e non alza gli
occhi verso gli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo prossimo, se non si
accosta a donna mentre è impura, 7 se non opprime nessuno, se restituisce al debitore il suo pegno,
se non commette rapine, se dà il suo pane a chi ha fame e copre di vesti chi è nudo, 8 se non presta a
interesse e non dà a usura, se allontana la sua mano dall'iniquità e giudica secondo verità fra uomo e
uomo, 9 se segue le mie leggi e osserva le mie prescrizioni agendo con fedeltà, egli è giusto;
certamente vivrà, dice DIO, il Signore. 10 Ma se ha generato un figlio che è un violento, che sparge
il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose 11 (cose che il padre non commette affatto):
mangia sui monti, e contamina la moglie del suo prossimo, 12 opprime l'afflitto e il povero,
commette rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi verso gli idoli, fa delle abominazioni, 13
presta a interesse e dà a usura, questo figlio vivrà forse? No, non vivrà! Egli ha commesso tutte
queste abominazioni, e sarà certamente messo a morte; il suo sangue ricadrà su di lui. 14 Ma se egli
ha generato un figlio, il quale, dopo aver visto tutti i peccati che suo padre ha commesso, vi riflette
e non fa tali cose: 15 non mangia sui monti, non alza gli occhi verso gli idoli della casa d'Israele,
non contamina la moglie del suo prossimo, 16 non opprime nessuno, non prende pegni, non
commette rapine, ma dà il suo pane a chi ha fame, copre di vesti chi è nudo, 17 non fa pesare la
mano sul povero, non prende interesse né usura, osserva le mie prescrizioni e segue le mie leggi,
questo figlio non morrà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà. 18 Suo padre, siccome è stato
un oppressore, ha commesso rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al
suo popolo, ecco che muore per la sua iniquità. 19 «Se voi diceste: “Perché il figlio non paga per
l'iniquità del padre?” Ciò è perché quel figlio pratica l'equità e la giustizia, osserva tutte le mie leggi
e le mette a effetto. Certamente egli vivrà. 20 La persona che pecca è quella che morirà, il figlio non
pagherà per l'iniquità del padre, e il padre non pagherà per l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto
sarà sul giusto, l'empietà dell'empio sarà sull'empio. 21 Se l'empio si allontana da tutti i peccati che
commetteva, se osserva tutte le mie leggi e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà, non
morirà. 22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesse sarà più ricordata contro di lui; per la
giustizia che pratica, egli vivrà. 23 Io provo forse piacere se l'empio muore? dice DIO, il Signore.
Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive? 24 Se il giusto si allontana
dalla sua giustizia e commette l'iniquità e imita tutte le abominazioni che l'empio fa, vivrà egli?
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Nessuno dei suoi atti di giustizia sarà ricordato, perché si è abbandonato all'iniquità e al peccato; per
tutto questo morirà.
PROTEZIONE
Luca 10:19
ND: Ecco, io vi ho dato il potere [εξουσια, eksusìa = autorità] di calpestare serpenti e scorpioni,
e su tutta la potenza [δυναμις, dǜnamis = capacità] del nemico, e nulla potrà farvi del male.
NR: Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza
del nemico; nulla potrà farvi del male.
Riferimento di Strong NT#3762 ουδεις (udèis); include il femminile ουδεμια (udemìa) e il
neutro ουδεν (udèn); deriva da NT#3761 [ουδε, udè] e NT#1520 [εις, hèis]; significa «nemmeno
uno» (uomo, donna o cosa), cioè «nessuno», «niente»
La Spada dello Spirito e lo Scudo della Fede
Efesini 6:8-18
ND: 8 sapendo che ciascuno, schiavo o libero che sia, se avrà fatto del bene, ne riceverà la
ricompensa dal Signore. 9 E voi, padroni, fate lo stesso verso di loro, mettendo da parte le minacce,
sapendo che il loro e vostro Signore è in cielo e che presso di lui non c'è alcuna parzialità, 10 Del
resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi dell'intera
armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie [NT#3180] del diavolo, 12 poiché il
nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i
dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti. 13 Perciò
prendete l'intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in
piedi dopo aver compiuto ogni cosa. 14 State dunque saldi, avendo ai lombi la cintura della verità,
rivestiti con la corazza della giustizia, 15 e avendo i piedi calzati con la prontezza dell'evangelo
della pace, 16 soprattutto prendendo [NT#353] lo scudo [NT#2375] della fede, con il quale potete
[NT#1410] spegnere tutti [NT#3956] i dardi [NT#956] infuocati [NT#4448] del maligno. 17
Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio, 18 pregando in
ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con
ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi,
NR: 8 sapendo che ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la ricompensa dal
Signore, servo o libero che sia. 9 Voi, padroni, agite allo stesso modo verso di loro astenendovi
dalle minacce, sapendo che il Signore vostro e loro è nel cielo e che presso di lui non c'è
favoritismo. 10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi
della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo; 12 il nostro
combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i
dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei
luoghi celesti. 13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno
malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 14 State dunque saldi:
prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 15 mettete
come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 16 prendete oltre a tutto ciò lo
scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche
l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 18 pregate in ogni tempo, per
mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza.
Pregate per tutti i santi,
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NT#3180
μεθοδεια (methodèia); deriva da un composto di NT#3326 [μετα, metà] e NT#3593 [οδευω,
odèuo] [confronta con «metodo»]; significa «viaggio attraverso», cioè «travestimento» («inganno»).
ND traduce: inganno (1), insidia (1). NR traduce: arte seduttrice (1), insidia (1).
NT#353
αναλαμβανω (analambàno); deriva da NT#303 [ανα, anà] e NT#2983 [λαμβανω, lambàno];
significa «sollevare», «prendere su». ND traduce: portare (5), ritirare (1), riprendere (1), prendere
(5), elevare (1). NR traduce: elevare (5), portare appresso (1), ritirare (1), prendere (6).
NT#2375
θυρεος (thüreòs); deriva da NT#2374 [θυρα, thǜra]; indica uno scudo, un grande scudo
quadrangolare oblungo. ND e NR traducono: scudo (1).
NT#1410
δυναμαι (dǜnamai); di incerta affinità; essere capace o possibile. ND traduce: potere (187),
avere il potere (1), riuscire a (3), essere capace di (3), essere in grado di (5), essere possibile (1),
portata (1), - (2 volte viene sottinteso: in Atti 19:40 e 2 Timoteo 3:7), cercare di (1), sapere (1),
capace (1), lo (1, riferito a «essere in grado» in 1 Corinzi 3:2), forza (1), avere forza (1), messo in
grado di (1). NR traduce: potere (194), riuscire a (1), essere possibile (1), incapace (1, in Luca
13:11, dove nel testo originale si legge: «non poteva»), portata (1), cercare di (1), possibile (1),
sapere (1), capace (3), essere capace (1), lo (1, riferito a «essere capace» in 1 Corinzi 3:2), forza (1),
avere potere (1), potere (1, come sostantivo).
NT#3956
Πας (pas); includente tutte le forme di declinazione; a quanto pare è una parola primitiva;
significa «tutto», «qualsiasi», «ogni», «l’intero»
NT#956
Βελος (bèlos); deriva da NT#906 (βαλλω, bàllo); significa «missile», cioè «lancia» o «freccia».
ND e NR traducono: dardo (1).
NT#4448
Πυροω (püròo); deriva da NT#4442 (πυρ, pür); significa «accendersi», cioè (passivamente)
«essere incendiato», «ardere» (letteralmente), «essere purificato» (implicitamente), o
(figurativamente) «essere infiammato» (d’ira, cordoglio, concupiscenza). ND traduce: ardere (2),
infuocato (2), essere arroventato (1), affinato (1). NR traduce: ardere (1), fremere (1), infocato (2),
arroventato (1), purificato (1).
Romani 12:1-2
ND: 1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il
vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. 2 E non vi
conformate [NT#4964] a questo mondo [NT#165], ma siate trasformati [NT#3339] mediante il
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rinnovamento [NT#342] della vostra mente [NT#3563], affinché conosciate per esperienza
[NT#1381] qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà [NT#2307] di Dio.
NR: 1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in
sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. 2 Non conformatevi a
questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché
conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.
DIODATI: 1 Io vi esorto adunque, fratelli, per le compassioni di Dio, che voi presentiate i vostri
corpi, il vostro razional servigio, in ostia vivente, santa, accettevole a Dio. 2 E non vi conformiate a
questo secolo, anzi siate trasformati per la rinnovazion della vostra mente; acciocchè proviate
[NT#1381] qual sia la buona, accettevole, e perfetta volontà di Dio.
NT#4964
συσχηματιζω (sǜskhematìzo): da NT#4862 [συν, sün] e da un derivato di NT#4976 [σχημα,
skhèma]; significa «modellare allo stesso modo di», cioè «conformare allo stesso modello di»
(figurativamente); ND e NR traducono: conformarsi a (2).
NT#165
αιων (aiòn); dalla stessa radice di NT#104 (αει, aèi); propriamente, indica un’era; per estensione,
una perpetuità (anche passata); implicitamente, il mondo; specialmente (giudaico) un periodo
messianico (presente o futuro). ND traduce: eterno (32), età (17), mondo (14), secolo (48), sempre
(6), tempi antichi (1), mondo è mondo (1), mai (3), più antiche età (1), passate età (1), universo (2).
NR: eterno (25), mondo (16), mondano (2), età presente (5), secolo (52), mai (8), sempre (4), tempo
(2), questo tempo (1), mondo avvenire (1), mondo è mondo (1), antichità (2), epoca (1), più remote
età (1), tutti i secoli (1), universo (1), permanente (1),
NT#3339
μεταμορφοω (metamorfòo): da NT#3326 [μετα, metà] e NT#3445 [μορφοω, morfòo]; significa
«trasformare» (letteralmente o figurativamente, significa «metamorfosare»); ND e NR traducono:
trasfigurare (2), trasformare (2).
NT#342
ανακαινωσις (anakàinosis): da NT#341 [ανακαινοω, anakainòo]; significa «rinnovamento»; ND e
NR traducono: rinnovamento (2).
NT#3563
νους (nus): probabilmente dalla radice di NT#1097 [γινωσκω, ghinòsko]; indica l’intelletto, cioè la
mente (divina o umana; nel pensiero, nel sentimento o nella volontà); implicitamente, significa
«intenzione». ND traduce: mente (20), modo di pensare (1), intelligenza (2), intendimento (1). NR
traduce: mente (15), pensiero (1), modo di pensare (1), intelligenza (5), intelligibile (1), pensiero
(1). Confronta con NT#5590 [ψυχη, psükhè].
NT#1381
δοκιμαζω (dokimàzo); da NT#1384 [δοκιμος, dòkimos]; significa «verificare» (letteralmente o
figurativamente); implicitamente, significa «approvare». ND traduce: discernere (3), provare (9),
ritenere opportuno (1), distinguere (1), conoscere per esperienza (1), approvare (3), esaminare (3),
mettere alla prova (2). NR traduce: riconoscere (2), provare (6), curarsi di (1), distinguere (1),
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conoscere per esperienza (1), approvare (2), esaminare (4), scegliere (1), mettere alla prova (3),
sperimentare (1), apprezzare (1).
NT#2307
θελημα (thèlema); dalla forma prolungata di NT#2309 [θελω, thèlo]; indica una determinazione
(propriamente, la cosa), cioè (attivamente) una scelta (specialmente, un proposito, un decreto;
astrattamente, una volizione) o (passivamente) un’inclinazione. ND traduce: volontà (59), volere
(sostantivo, 1), piacere (verbo, 1), volere (verbo, 1), desiderio (1), cose desiderate (1). NR traduce:
volontà (59), volere (verbo, 1), volere (sostantivo, 1), piacere (verbo, 1), intenzione (1), voglia (1).
Se ognuno riconoscesse che Dio ha dato a ciascuno la misura di fede, allora nessuno sarebbe
affatto migliore di chiunque altro. Chiunque può fare ciò che un altro può fare. «Nessuno è
migliore» non significa che ognuno è nessuno, ma significa che ognuno è qualcuno.
Salmo 91
ND: 1 Chi dimora nel riparo dell'Altissimo, riposa all'ombra dell'Onnipotente. 2 Io dico
all'Eterno: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio DIO, in cui confido». 3 Certo egli ti
libererà dal laccio dell'uccellatore e dalla peste mortifera. 4 Egli ti coprirà con le sue penne e sotto
le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. 5 Tu non temerai lo spavento
notturno, né la freccia che vola di giorno, 6 né la peste che vaga nelle tenebre, né lo sterminio che
imperversa a mezzodì. 7 Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra, ma a te non si
accosterà. 8 Basta che tu osservi con gli occhi; e vedrai la retribuzione degli empi. 9 Poiché tu hai
detto: «O Eterno, tu sei il mio rifugio», e hai fatto dell'Altissimo il tuo riparo, 10 non ti accadrà
alcun male, né piaga alcuna si accosterà alla tua tenda. 11 Poiché egli comanderà ai suoi Angeli di
custodirti in tutte le tue vie. 12 Essi ti porteranno nelle loro mani, perché il tuo piede non inciampi
in alcuna pietra. 13 Tu camminerai sul leone e sull'aspide, calpesterai il leoncello e il dragone. 14
Poiché egli ha riposto in me il suo amore, io lo libererò e lo leverò in alto al sicuro, perché conosce
il mio nome. 15 Egli mi invocherà e io gli risponderò; sarò con lui nell'avversità; lo libererò e lo
glorificherò. 16 Lo sazierò di lunga vita e gli farò vedere la mia salvezza.
NR: 1 Chi abita al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente. 2 Io dico al
SIGNORE: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!» 3 Certo egli ti
libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale. 4 Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le
sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. 5 Tu non temerai gli spaventi della
notte, né la freccia che vola di giorno, 6 né la peste che vaga nelle tenebre, né lo sterminio che
imperversa in pieno mezzogiorno. 7 Mille ne cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma
tu non ne sarai colpito. 8 Basta che tu guardi, e con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi. 9
Poiché tu hai detto: «O SIGNORE, tu sei il mio rifugio», e hai fatto dell’Altissimo il tuo riparo, 10
nessun male potrà colpirti, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda. 11 Poiché egli comanderà ai
suoi angeli di proteggerti in tutte le tue vie. 12 Essi ti porteranno sulla palma della mano, perché il
tuo piede non inciampi in nessuna pietra. 13 Tu camminerai sul leone e sulla vipera, schiaccerai il
leoncello e il serpente. 14 Poich’egli ha posto in me il suo affetto, io lo salverò; lo proteggerò,
perché conosce il mio nome. 15 Egli m’invocherà, e io gli risponderò; sarò con lui nei momenti
difficili; lo libererò, e lo glorificherò. 16 Lo sazierò di lunga vita e gli farò vedere la mia salvezza.
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Gli oracoli di Dio (aventi la mente di Cristo)
Atti 7:38
ND: Questi è colui che nell'assemblea nel deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai
e con i nostri padri; e ricevette le parole viventi per trasmetterle a noi.
NR: Questi è colui che nell'assemblea del deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai
e con i nostri padri, e che ricevette parole di vita da trasmettere a noi.
Romani 3:2
ND: Grande in ogni maniera; prima di tutto perché gli oracoli di Dio furono affidati a loro.
NR: Grande in ogni senso. Prima di tutto, perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio.
Ebrei 5:12
ND: Infatti, mentre a quest'ora dovreste essere maestri, avete di nuovo bisogno che vi
s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio, e siete giunti al punto di aver bisogno di latte e non
di cibo solido.
NR: Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi
siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte
e non di cibo solido.
1 Pietro 4:11
ND: Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia
nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù
Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen.
NR: Se uno parla, lo faccia come si annunziano gli oracoli di Dio; se uno compie un servizio, lo
faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia
glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei
secoli. Amen.
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CAPITOLO 12
APPENDICE
Informazioni per Contatti
pag. 70
Alcuni Ricordi Personali sul Dott. John G. Lake – Gordon Lindsay
pag. 71
Lettera di John G. Lake a Carrie Judd Montgomery
pag. 72
Come Entrare nella Volontà di Dio – John G. Lake
pag. 74
I Segreti di John G. Lake sulla Guarigione Divina
pag. 75
I Segreti di John G. Lake sulla Potenza Spirituale
pag. 76
Cosa Crediamo Riguardo alla Guarigione Divina
pag. 77
La Storia Ufficiale delle Stanze di Guarigione di John G. Lake
pag. 78
Modulo di Relazione Mensile per DHT JGLM
pag. 79
Programma di Associazione con la JGLM
pag. 80
Modulo di Associazione con la JGLM
pag. 81
Modulo d’Ordine per DHT JGLM
pag. 82
Modulo per i Commenti sul Seminario per la Formazione di DHT JGLM
pag. 83
Richiesta di Adesione al Seminario per la Formazione di DHT JGLM
pag. 84
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John G. Lake Ministries
presenta:
la Scuola Ministeriale John G. Lake:
per Corrispondenza
via Internet
Residenziale
Regionale
JGLM Life Teams
(piccoli gruppi che usano materiale
JGLM)
Per ulteriori informazioni:
John G. Lake Ministries
P.O. Box 742947 Dallas, TX. 75374
1-888-293-6591
oppure
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Libri, Manuali, Cassette e Video sui
Seminari per la Formazione di DHT:
Materiale per le JGLM Life Team
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JOHN G. LAKE – APOSTOLO PER L’AFRICA
Alcuni ricordi personali sul Dott. John G. Lake
di Gordon Lindsay
È una sottovalutazione dire che il ministero di John G. Lake era fuori del comune. Egli
possedeva l’eccezionale capacità di creare fede nei suoi ascoltatori. I ministri che studiavano con lui
scoprivano presto che pure loro avevano un ministero di fede che risultava in guarigioni dalle
caratteristiche più sorprendenti. Poiché era impossibile per il Dott. Lake ministrare personalmente
alle numerosissime persone che andavano alle sue riunioni, di solito aveva una gruppo di ministri
laici e operai che lavoravano con lui per rispondere alle chiamate di cui egli non era in grado di
occuparsi.
Uno dei primi ricordi dello scrittore riguardo alle guarigioni è quello inerente una donna che fu
guarita all’istante come risultato delle preghiere di uno dei ministri del Dott. Lake. La donna era una
certa Sig.ra Watts, moglie di un prominente dirigente di una chiesa locale. Questa donna si era
gravemente ammalata, e i medici conclusero che la sua sola speranza era un’operazione immediata.
Il costo dell’operazione proposta era ben oltre le risorse finanziarie della famiglia a quel tempo.
Tuttavia, nella disperazione il marito andò in una banca del posto e prese accordi per un prestito
in modo da pagare il costo dell’operazione. Nel frattempo la madre dello scrittore, che aveva grande
fede nella guarigione divina, sentì un peso di pregare per quella famiglia. Andò dalla donna
ammalata e la incoraggiò a credere a Dio per la guarigione. Ma la sua chiesa aveva insegnato contro
la guarigione divina, e in effetti quella stessa donna non aveva avuto alcun interesse in questa
dottrina. Ma come spesso accade quando una terribile malattia o morte affronta qualcuno, si è
inclini a modificare le proprie vedute. La signora acconsentì che venisse offerta la preghiera per la
sua guarigione.
Mamma allora prese il primo treno per Portland nella speranza di far venire il Dott. Lake a
pregare per quella donna. Tuttavia quando lei arrivò egli non era disponibile e, poiché il bisogno era
urgente, mamma chiese che andasse uno dei suoi ministri. Il buon fratello che andò non aveva molta
conoscenza delle gentilezze cordiali. In effetti, era un predicatore piuttosto brusco che a malapena si
poteva distinguere per la sua brillantezza ministeriale. Ma la sua fede in Dio era forte e, sebbene
egli avesse acquisito un modo piuttosto brusco e poco cerimonioso di avere a che fare con gli
ammalati, essa produceva risultati anche se la sua affettazione talvolta offendeva le persone dai
gusti difficili.
Quando mamma e questo predicatore arrivarono a casa della donna ammalata, ed egli ebbe
l’opportunità di osservare la sua critica condizione, egli non perse tempo nel dirle che la malattia
era opera del diavolo. Dopo aver dato alcune istruzioni alla donna, egli procedette sgridando la
malattia con una voce alta e rimbombante che attraversò tutta la casa. Poi, piuttosto rudemente,
disse alla donna che lei era guarita e di scendere dal letto. La donna in un primo momento esitò a far
questo. Ma subito dopo, timorosa di disubbidire, fece come le era stato detto, e si alzò dal letto per
scoprire, con sua grande gioia, che era stata sanata.
Il pastore della chiesa locale a quel tempo era molto contrario a questo ministero. Questo
miracolo fu il primo passo nel convincerlo della sua realtà. Alla fine egli fu convinto del suo
fondamento scritturale ed egli stesso ricevette una notevole guarigione. Fra l’altro, il banchiere che
aveva prestato il denaro per l’operazione proposta, rimase davvero sbigottito nel veder venire alcuni
giorni più tardi il marito in banca a restituire il denaro.
Questa fu una testimonianza che indusse molti della comunità a stupirsi e a prendere nota. Tali
erano i metodi usati e i risultati ottenuti che diedero all’opera di John G. Lake la rilevanza che
raggiunse.
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LETTERA DI JOHN G. LAKE
A CARRIE JUDD MONTGOMERY
22 aprile 1911
Sig.ra Carrie Judd Montgomery
Beulah Heights, Alameda Co.,
Oakland, CA., U.S.A.
Cara Sorella in Cristo:
Accluse trovi alcune lettere con episodi etc. di ciò che il Signore sta facendo in mezzo a noi. Il
Rev. Stephenson ha provveduto per noi con un amico alla circolazione della lettera che trovi
acclusa.
Considero essa come un esempio impressionante della forza con cui questo Evangelo raggiunge
le persone di mentalità aperta, e sono compiaciuto di avere un uomo del suo calibro riguardo
all’opera. Naturalmente egli ha osservato l’opera in un giorno in cui lo Spirito di Dio Si stava
movendo potentemente. Era un giorno straordinario, perciò è soltanto giusto dire che tutte le nostre
riunioni non hanno lo stesso grado di potenza che c’era in quella.
Tuttavia, lodiamo Dio che Egli Si sta movendo in modo forte, costante e manifesto. Mi è tornato
in mente di scriverti leggendo la testimonianza della Sig.ra Anderson come appare nella rivista
«Triumphs of Faith» [cioè Trionfi della Fede]. Non ho una copia di una lettera che ho scritto
qualche tempo fa a un missionario di nome Hoover, di Valparaiso, Cile, sul soggetto della
guarigione divina che racchiude ciò che io considero il segreto del ministero aggressivo di
guarigione che il Movimento Pentecostale del Sud Africa dimostra. Non so se potrò mandarti una
copia di quella lettera in questo periodo, ma non appena possibile avrò una copia pronta e te la
spedirò.
Sento, sorella, che in questo ministero c’è un passo in avanti rispetto a ciò di cui gode il
Movimento in generale, e Dio lo ha posto profondamente nella mia anima per presentare questa
particolare fase dell’esercizio del dominio di Gesù Cristo; e che il segreto del nostro successo qui in
questo ministero sta nell’insegnare ai nostri operai come esercitare il dominio di Dio attraverso lo
Spirito Santo che Egli ha già messo nella loro anima quando li ha battezzati; mentre in altri rami di
quest’opera si segue in gran parte il vecchio metodo di intercessione per i malati.
Noi non preghiamo che Dio venga e guarisca come si faceva anticamente. Ma guardando al Suo
volto, credendo che Egli ci ha battezzati nello Spirito Santo e che abbiamo ricevuto la potenza di
Dio attraverso quel battesimo, comandiamo nel Nome di Gesù al diavolo e alle sue opere di
andarsene.
Nondimeno, cara sorella, ci sono casi in cui Dio mette su di te lo Spirito di una vera
intercessione, perfino per i malati. Sono convinto che c’è un posto segreto e migliore di
intercessione per i malati, nell’esercizio di un dominio di Dio sul diavolo e sulle sue malattie, che
una volta appreso dal Movimento Pentecostale, porrà il ministero di guarigione a miglia più avanti
di dove si trova adesso.
«E, per la fede nel suo nome, il suo nome ha fortificato quest’uomo». «Quello che ho, te lo do».
«Enea, Gesù Cristo ti guarisce». Non abbiamo mai afferrato l’efficacia delle parole di Gesù.
«Proclamare la libertà a quelli che sono schiavi». «Tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei
cieli».
Fu attraverso la guarigione di un giovane di Detroit, Michigan, nella tua Faith Home [cioè Casa
della Fede] a Buffalo che per la prima volta fu catturato il mio interesse per questo ministero. Non
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fu che molti anni dopo che, attraverso l’insegnamento di John Alexander Dowie, afferrai veramente
la cosa in modo tale che la conoscenza del ministero divenne di vitale importanza. E fu soltanto
dopo che ricevetti il Battesimo nello Spirito Santo che il dominio di Dio entrò nella mia anima, e mi
costrinse a comandare alla malattia e al diavolo di andarsene piuttosto che a intercedere presso il
Signore per mandarli via.
JGL / ?LW
(John G. Lake / Emma Louise Wick)
Tuo fratello in Cristo,
John G. Lake
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COME ENTRARE NELLA VOLONTÀ DI DIO
di John G. Lake
Come entrare nella Volontà di Dio: due fasi
Ci sono due fasi per entrare nella Volontà di Dio:
La prima è la resa della nostra volontà per fare la Volontà di Dio. La concezione che ha la
maggior parte delle persone di fare la Volontà di Dio è diventare una non entità. Ora, non è l’ideale
di Dio che tu debba ricevere di continuo ordini come una macchina, o debba essere mosso come un
meccanismo.
L’altra è riconoscere te stesso come un figlio di Dio e un servitore dell’uomo. Penso che la più
meravigliosa dimostrazione di questa verità che Dio può darci sta nel fatto che Egli ci dà lo Spirito
Santo affinché Lo usiamo per Dio.
Per esempio, il Signore dice: «Imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno». Ma se non
imponi le tue mani a nessuno, essi non guariranno. Tuttavia, se hai fede per credere che hai lo
Spirito Santo per essere usato da Lui e per Lui, il tuo cuore e le tue mani saranno pronti. Per me è
una cosa triste che Dio debba uscire in una missione speciale per dare la caccia e lottare contro
un’anima affinché faccia qualcosa per Dio.
C’era una Scuola Biblica nell’Ohio dove aspettavano da nove mesi in un continuo incontro di
preghiera i doni dello Spirito Santo. Dissi loro: «Mi sembra che se rimarrete nei paraggi per dieci
anni e nove mesi, non afferrerete i Doni dello Spirito Santo. Ma se vi levate la giacca, andate fuori e
usate ciò che Dio vi ha dato per benedire gli altri, Egli vi darà di più».
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I SEGRETI DI JOHN G. LAKE SULLA
GUARIGIONE DIVINA
1. Distruggi le vacche sacre riguardo alla malattia e alla potenza.
2. Riconosci le malattie e le infermità come nemici.
3. Sii stufo.
4. Tratta tutte le malattie allo stesso modo.
5. Tratta tutte le malattie come persone.
6. Comanda, non mendicare.
7. Parla al problema – non parlare agli altri del problema.
8. Considera le persone come oppressi prigionieri di guerra.
9. Renditi pulito – resta pulito.
10. Stai fuori dell’orgoglio – chiunque potrebbe fare ciò che stai facendo tu.
11. Sii aggressivo – sviluppa la tua aggressività.
12. Fatti guidare dal carattere e dalla natura di Dio.
13. Accetta la tua responsabilità per l’altra persona.
14. Deciditi di ubbidire alla Bibbia, e non a sensazioni arbitrarie.
15. Riconosci che Dio è con te, in te, e per te.
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I SEGRETI DI JOHN G. LAKE SULLA
POTENZA SPIRITUALE
1. Fame spirituale:
Matteo 5:6
ND: Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati.
NR: Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.
Come sviluppare fame / appetito spirituale:
a. Allo stesso modo di come sviluppi la fame fisica. Accresci l’energia in uscita, il che
richiederà una maggiore energia in entrata.
b. Devi costringerti a fare le cose che normalmente non fai. Mangia quando non vuoi. Mangia
più spesso di quanto sei abituato. Questo allargherà il tuo stomaco, costringendoti a
mangiare di più la volta successiva giusto per sentirti pieno. Esempio: prega più spesso,
studia la Bibbia più spesso. Testimonia più spesso. Inizia a mettere in pratica ciò che impari
in chiesa.
2. Nutrimento della Parola di Dio:
a. Leggi: prendi una porzione della Scrittura e ottieni l’episodio globale.
b. Studia: prendi un verso in disparte e studialo parola per parola; trova le definizioni.
c. Medita: riflettici su e di’ a te stesso ripetutamente ciò che hai scoperto in quel verso.
3. Comunione con Dio:
a. Preghiera parlata
b. Preghiera in ascolto
c. Pratica la presenza dello Spirito di Dio
4. Compagnia di cristiani della stessa mentalità:
a. Circondati di persone che credono come te. Se non ce ne sono nella tua zona, vincine
alcune. Poi ammaestrale in questa verità.
b. Se le persone della tua chiesa sono morte e resistenti a questa verità, lascia quel luogo e
trovane uno che l’accetta. Se non ci sono simili luoghi vicino a te, avviane uno tu. Sei un
missionario.
5. Confessione pubblica di chi sei tu in Cristo e di Chi è Lui in te.
a. Gesù è il Signore: mio, della mia famiglia, città, nazione, finanze, salute, etc…
b. Il Grande Mandato: Matteo 28 e Marco 16
c. La Regola Aurea: Matteo 7:12
d. L’Unzione che dimora: 1 Giovanni 2:27
e. Potenza sul nemico: Luca 10:19
f. Le opere di Gesù e più grandi: Giovanni 14:12
6. Pregare in lingue:
a. Ad alta voce: ciò porta su il combattimento in te.
b. A lungo: cronometrati e stai più a lungo di volta in volta; migliora la tua capacità di
resistenza spirituale.
c. Intensità: combatti come se la tua vita dipende da questo. (Dipende davvero, e se non la tua
vita, quella di qualcun altro.)
7. Azione:
Giacomo 1:22
ND: E siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi.
NR: Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi.
John G. Lake
© 2004 – Curry R. Blake – John G. Lake Ministries – P.O. Box 742947 Dallas, TX. 75374 – www.jglm.org
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Manuale per la Formazione di DHT
COSA CREDIAMO RIGUARDO ALLA
GUARIGIONE DIVINA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Crediamo che la guarigione divina è il diritto e la responsabilità di ogni cristiano
Crediamo che qualsiasi ostacolo alla guarigione di qualsiasi cristiano non è da Dio.
Crediamo che Dio non è il nostro problema, ma piuttosto Egli è il nostro aiuto.
Crediamo che qualsiasi ostacolo alla guarigione è da parte del nemico.
Crediamo che qualsiasi malattia o infermità può essere vinta da un cristiano se il cristiano
eserciterà fede e potenza.
Crediamo che il nemico non è un serio ostacolo e può essere vinto da qualsiasi cristiano che usa
gli strumenti e le armi disponibili provveduti da Dio.
Crediamo che il nemico può soltanto essere veramente sconfitto tramite le armi spirituali e non
tramite le armi carnali / naturali inventate dall’uomo.
Crediamo che cristiani e non cristiani, senza fede per la guarigione, possono essere guariti
quando i cristiani esercitano l’autorità del regno.
Crediamo che ogni malattia e infermità è un’opera del nemico e deve essere sconfitta ogni volta
e dovunque venga incontrata.
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Manuale per la Formazione di DHT
LA STORIA UFFICIALE DELLE
STANZE DI GUARIGIONE DI JOHN G. LAKE
Le Stanze di Guarigione di John G. Lake ebbero il loro primo inizio nel 1914, quando il Dott.
Lake cominciò a insegnare sul soggetto della Guarigione Divina in una chiesa locale di Spokane,
Washington.
Il Dott. Lake prese in affitto un gruppo di stanze nel Rookery Building che tramutò nelle
«Lake’s Healing Rooms» [cioè Stanze di Guarigione di Lake]. Egli iniziò a pregare per gli
ammalati su una base giornaliera e presto divenne così sopraffatto dalle vere e proprie moltitudini di
quelli che venivano per ricevere guarigione che fu costretto a istruire altri su quella che chiamò «La
Scienza della Guarigione Divina». Le persone che egli istruiva avevano età differenti ed erano sia
uomini che donne. Venivano condotti attraverso una «serie di lezioni» sulla guarigione divina
progettate per impartire fede e conoscenza in modo da portare guarigione agli ammalati. Queste
persone che Lake istruiva venivano chiamate Tecnici di Guarigione Divina. Questi Tecnici
venivano istruiti quotidianamente sia attraverso l’insegnamento che attraverso una pratica
applicazione manuale.
A completamento dell’istruzione, veniva loro dato il nome di un malato terminale e veniva detto
loro di andare da lui a stare con lui, e a ministrargli finché non venisse guarito.
Se non erano in grado di guarire il malato, non dovevano più tornare alle stanze di Guarigione
per proseguire nel ministero. Il Dott. Lake aveva una certa capacità di impartire fede ai suoi
ascoltatori.
Faceva tutto questo insegnando le verità che conosceva della Parola di Dio riguardo alla
guarigione divina e all’autorità del credente. Il Dott. Lake continuò a ministrare a Spokane fino al
1920. Dal 1915 al 1920 il gruppo di 16 Tecnici di Guarigione Divina e il Dott. Lake registrarono
oltre 100.000 guarigioni. Il Dott. Lake lasciò Spokane nel maggio del 1920 per andare a Portland,
Oregon, e incominciare lì un’opera identica. Quando Lake lasciò Spokane, le Stanze di
Guarigione lì cessarono di operare. Quando il Dott. Lake ritornò a Spokane nel 1931, trovò che
l’opera che aveva iniziata non esisteva più. Si mise così a ricostituire una chiesa e le stanze di
guarigione. Il Dott. Lake andò col Signore nel 1935 e le Stanze di Guarigione non riaprirono più.
L’edificio originario che aveva ospitato le Stanze di Guarigione si bruciò, e sullo stesso posto
fu costruito un nuovo edificio con lo stesso nome e indirizzo. Il Dott. Lake non mise mai piede
nel nuovo edificio.
Nel 1995 Curry Blake, soprintendente generale della John G. Lake Ministries, incominciò a
pianificare di andare a Spokane per riaprire le Stanze di Guarigione, ma fu informato che l’edificio
originario non esisteva più. Dopo un periodo di intensa preghiera e ricerca della volontà di Dio, il
Signore parlò e disse di non concentrarsi su edifici e reliquiari ma di portare avanti lo Spirito del
ministero.
Nel giugno fu aperta in un nuovo edificio quella che è chiamata oggi «Healing Rooms
Ministries». La «Healing Rooms Ministries» di Spokane NON è affiliata alla John G. Lake
Ministries, né sono gli stessi gli insegnamenti.
Il Rev. Blake proferì una parola profetica riguardo al Rookery Building di Spokane dichiarando
che Dio non avrebbe permesso all’edificio di continuare ad essere in funzione. Nel giro di 14 giorni
da quella dichiarazione, Sposane fu colpita dal primo terremoto dopo 75 anni, e l’unico edificio
intaccato (espropriato a causa del danno strutturale) fu il Rookery Building.
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Manuale per la Formazione di DHT
MODULO DI RELAZIONE MENSILE PER DHT JGLM
Cognome e Nome: ________________________________________________
Indirizzo: (indirizzo, C.A.P., città, provincia e nazione)
________________________________________________________________
________________________________________________________________
Data: _______________ Sesso: Maschile __ Femminile __
Data di nascita ___________ Età: ___ Telefono: ______________________
Email: __________________________________________________________
Ministro Ordinato: _______ Ministro Autorizzato: _______ DHT: _______
Dove operi? Stanza di Guarigione: __ Chiesa: __
Nome del Ministero:_______________________________________________
Indirizzo del Ministero: (indirizzo, C.A.P., città, provincia, nazione)
________________________________________________________________
Numero di Persone a cui hai ministrato: _____
Numero totale di risposte istantanee: _____
Numero totale di risposte ritardate: _____
Numero di Persone a cui hai ministrato in un ambiente religioso: _____
Numero di Persone a cui hai ministrato in un ambiente non religioso: _____
Numero di Persone condotte a Cristo in questo mese: _____
Numero di persone convertite per la prima volta: _____
Numero di figli prodighi ritornati: _____
Il tuo livello di franchezza nell’andare fuori è salito in questo mese?
Sì __ No__
Se sì, perché: _____________________________________________________
Se no, perché: ____________________________________________________
Il tuo livello di aggressività verso le opere del nemico è salito in questo mese?
Sì __ No __
Se sì, perché: _____________________________________________________
Se no, perché: ____________________________________________________
Di solito ministri con qualcuno o da solo? ______________________________
Con che tipo di problemi hai i risultati più costanti?
________________________________________________________________
Con che tipo di problemi di sembra avere i risultati più rapidi?
________________________________________________________________
Con che tipo di persone hai la migliore riuscita?
Cristiani __ Non cristiani __ Bambini __ Adulti __
Maschi __ Femmine __
È incluso il tuo supporto mensile? Sì __ No __
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Manuale per la Formazione di DHT
PROGRAMMA DI
ASSOCIAZIONE CON LA JGLM
1. Newsletter
I soci della JGLM riceveranno una newsletter mensile
gratuita che descriverà minutamente le imminenti
attività del ministero. Ciascuna newsletter avrà anche
delle edizioni speciali per i soci.
2. P.O.M. (Partners Only Meetings, cioè Incontri Esclusivi
per i Soci) – I P.O.M. saranno tenuti in combinazione
con con le D.H.T.T.S. (Divine Healing Technicians
Training Schools, cioè Scuole per la Formazione di
Tecnici di Guarigione Divina) che vengono tenute in
ogni parte del paese.
Normalmente i P.O.M. vengono tenuti il giorno
prima dell’inizio di una D.H.T.T.S.
I P.O.M. sono un tempo di comunione fraterna e
ministero personale.
3. CD del mese – Ogni socio riceverà ogni mese un CD
gratuito selezionato particolarmente per i soci soltanto.
I soci sono molto importanti per la JGLM. I nostri soci
ci mettono in condizione di donare il nostro materiale a
quelli che non possono permetterselo. (Prigioni e Missioni).
I soci sono anche il nostro principale sostegno di preghiera.
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Manuale per la Formazione di DHT
MODULO DI ASSOCIAZIONE CON LA JGLM
Il seguente non è un documento avente forza legale. Per
favore, considera in preghiera di diventare un socio della
JGLM.
Se sei un ministro autorizzato o ordinato dalla JGLM,
dovresti sostenere fedelmente questo ministero con le tue
preghiere e il tuo aiuto finanziario. Se sei un Tecnico di
Guarigione Divina abilitato dovresti sostenere fedelmente
questo ministero con le tue preghiere e il tuo aiuto
finanziario. Non c’è un somma richiesta per essere soci
della JGLM.
Nome:
________________________________________________
Indirizzo:
________________________________________________
C.A.P.: _______ Città: ____________________________
Provincia: ____ Nazione: __________________________
Numero di telefono: _______________________________
Email: __________________________________________
Somma mensile: __________________________________
Data: ________________
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MODULO D’ORDINE PER DHT JGLM
Per favore, stampa tutta questa informazione
Luogo del Seminario per la Formazione di DHT:
________________________________
Data del Seminario per la Formazione di DHT: ____________
Intera collezione (prezzi):
Cassetta: $50.00
CD:
$75.00
VHS:
$90.00
DVD: $100.00
Messaggi individuali (prezzi):
Cassetta: $5.00
CD:
$6.00
VHS:
$10.00
DVD: $15.00
Per favore, controlla il formato:
Cassetta _____ CD _____ VHS _____ DVD _____
Intera collezione _____
Per i messaggi individuali, per favore, controlla il giorno e le sessioni:
Giorno 1
Giorno 2
Giorno 3
Sessione 1 ___
Sessione 1 ___
Sessione 1 ___
Sessione 2 ___
Sessione 2 ___
Sessione 2 ___
Sessione 3 ___
Sessione 3 ___
Sessione 3 ___
Sessione 4 ___
Sessione 4 ___
Sessione 4 ___
Sessione 5 ___
Sessione 5 ___
Sessione 5 ___
Sessione 6 ___
Sessione 6 ___
Sessione 6 ___
Metodo di pagamento:
Contanti: ___ Carta di credito: ___
Nome: ______________________________________________________
Indirizzo: ___________________________________________________
C.A.P., città, provincia, nazione: _________________________________
Numero di telefono: ___________________________________________
Email: ______________________________________________________
Informazioni sulla carta di credito: Tipo di carta: ___________________
Numero di carta: ______________________________________________
Nome sulla carta: _____________________________________________
Scadenza: ______________ Numero di sicurezza: __________________
Donazione alla JGLM: _______________
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John G. Lake Ministries
Modulo per i Commenti
Nome: _______________________________________________
Indirizzo: _____________________________________________
Numero di telefono: ______________ email: __________________
(Per favore, considera che i tuoi commenti possono essere utilizzati in materiali di pubblica
informazione)
Per favore, descrivi la tua opinione sull’insegnamento che stai ricevendo:
____________________________________________________
____________________________________________________
____________________________________________________
____________________________________________________
Raccomanderesti ad altri di frequentare un seminario JGLM?
____________________________________________________
____________________________________________________
Come paragoneresti questo insegnamento ad altri insegnamenti sulla
guarigione che hai ricevuto?
____________________________________________________
____________________________________________________
____________________________________________________
Su una scala da 1 a 10, che voto daresti a questo insegnamento? ____
Data: _______________________
Luogo: ___________________________
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Data e Luogo del Seminario per Tecnici di Guarigione Divina (città, provincia
e nazione): ____________________________________________________
Richiesta di Adesione al Seminario per la Formazione di DHT JGLM
(Per favore, stampa in modo chiaro)
Nome: ________________________________________________________
Indirizzo: ______________________________________________________
Numero di telefono: _____________________________________________
Email: ________________________________________________________
Sesso: Maschile: __ Femminile: __
Attualmente stai lavorando o sei associate con un’organizzazione di
guarigione o di stanze di guarigione? Sì __ No __
Se sì, quale e dove: ____________________________________________
_____________________________________________________________
Vorresti lavorare con una Stanza di Guarigione JGLM o un’altra opera
connessa? Sì __ No __
Sei membro di una chiesa? Sì __ No __
Se sì, nome e indirizzo: __________________________________________
_____________________________________________________________
Servi con un ruolo ufficiale lì? Sì __ No __
Se sì, quale ruolo: ______________________________________________
Sei un ministro autorizzato o ordinato? Sì __ No __
Se sì, nome del gruppo: __________________________________________
Sei interessato a diventare ministro autorizzato o ordinato dalla JGLM/IAC?
Sì __ No __
Sei attualmente associate con qualche altro gruppo? Sì __ No __
Se sì, quale gruppo: _____________________________________________
Hai avuto qualche altra formazione religiosa o di guarigione? Sì __ No __
Se sì, quando e da parte di chi: ____________________________________
Vorresti avere ulteriori informazioni sulla / dalla JGLM? Sì __ No __
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