...

Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e applicazioni mediche

by user

on
Category: Documents
16

views

Report

Comments

Transcript

Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e applicazioni mediche
INTERAZIONE
RADIAZIONE-MATERIA
Radiazioni ionizzanti
Interazione di particelle cariche:
range
perdita di energia per ionizzazione
perdita di energia per radiazione
Interazione di particelle neutre:
neutroni
fotoni:
effetto fotoelettrico
effetto Compton
produzione di coppie
attenuazione
strato emivalente
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.1
Radiazioni ionizzanti
Ogni radiazione, interagendo con la materia, cede energia
alla struttura atomica/molecolare del materiale attraversato.
Se l’energia ceduta è sufficiente (radiazioni ionizzanti: E ≥ 100 eV),
si verificano nel materiale effetti distruttivi (frammentazioni,
rotture di legami, ionizzazione,...).
Radiazioni ionizzanti:
- elettromagnetiche (m=0, E=hν)Æ raggi X e γ
- corpuscolari (m>0, E= ½ mv2) Æ particelle α, β±, p, n,...
Particelle cariche: α, β±, p ⇒ ionizzazione diretta degli atomi del mezzo
Particelle neutre: n, X, γ ⇒ ionizzazione indiretta tramite produzione
di particelle cariche secondarie
L’assorbimento delle radiazioni nella materia è un processo
molto vario e complesso. I parametri importanti sono:
tipo e energia della radiazione incidente, natura del materiale.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.2
Interazione di particelle cariche
Tutte le particelle cariche (e±, p, α, nuclei) interagiscono principalmente a
causa delle interazioni coulombiane con gli elettroni del mezzo
attraversato, perdendo rapidamente la loro energia cinetica.
La perdita di energia della particella carica appare principalmente sotto
forma di ionizzazione ed eccitazione del mezzo attraversato.
L’energia persa per unità di lunghezza da una particella carica è
proporzionale alla carica al quadrato (z2) della particella, alla densità del
mezzo.
2
2
ΔE
1
∝z ρ
Δx
v
L’energia cinetica ceduta dalla particella è praticamente tutta assorbita
dal mezzo a una distanza caratteristica, che dipende dalle caratteristiche
della particella incidente e del mezzo attraversato.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.3
Range
Range =
distanza media percorsa dalla radiazione incidente nella materia
In generale, indica la capacità di penetrare a fondo nella materia.
E’ ovviamente tanto più alto quanto maggiore è l’energia
(una particella si ferma quando esaurisce la propria energia).
Per un fascio di particelle cariche
di data energia, si verifica
sperimentalmente che il numero
di particelle trasmesse rimane pressoché
costante fino a un certo spessore,
dopo il quale crolla bruscamente.
N0
N0/2
Range medio <r>
distanza percorsa dal 50% delle particelle
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
x
<r>
pag.4
Range ed energia di particelle diverse
R(E)H2O
scala
logaritmica
Dipendenza del range dall’energia
in acqua (~ tessuto biologico)
(cm)
protoni
100
elettroni
10
alfa
e
1
0.1
0.01
P. Maestro
0.1
1
p
10
scala logaritmica
100
1000
(MeV)
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
E
pag.5
LET
Trasferimento Lineare di Energia
Rapporto tra l’energia totale T trasferita alla materia lungo un cammino
e la lunghezza R del cammino percorso
LET = T/R
(misurato in keV/μm, MeV/mm)
Alto LET Æ alta densità di ionizzazione
Æ alta probabilità di colpire e danneggiare un sito biologico
Grande variabilità:
elettroni: pochi keV/μm
α: diverse centinaia di keV/μm
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.6
Bremsstrahlung
Le particelle cariche perdono energia, oltre che per ionizzazione,
anche per irraggiamento (“radiazione di frenamento” o bremsstrahlung)
Questo
processo
è
particolarmente
importante per gli elettroni. Essi sentono
forte repulsione coulombiana dagli elettroni
atomici, possono perdere anche notevoli
quantità di energia a ogni urto e venire
fortemente deviati.
Pertanto subiscono successive accelerazioni
e decelerazioni, e –come tutte le particelle
cariche accelerate– emettono radiazioni
elettromagnetiche, sotto forma di fotoni di
energia hν, sempre minore o al limite
uguale all’energia degli elettroni incidenti.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.7
Interazione di particelle neutre
Al contrario delle particelle cariche, neutroni e fotoni possono
essere assorbiti completamente in un’unica collisione (il neutrone
da un nucleo, il fotone da un elettrone atomico o da un nucleo).
Al contrario delle particelle cariche, non esistono distanze che
fotoni o neutroni non possano attraversare.
L’assorbimento di neutroni e fotoni nella materia – e quindi
l’attenuazione di un fascio - ha un comportamento probabilistico.
Neutroni:
Fotoni:
•Cattura neutronica
•Urti elastici
•Urti anelastici
•Effetto fotoelettrico
•Effetto Compton
•Produzione di coppie
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.8
Neutroni
Classificazione delle interazioni secondo l’energia dei neutroni:
freddi (E~meV), termici (E≤0.01 eV), epitermici (E≤100 keV), veloci (E~MeV)
Cattura neutronica:
n +
A X
Z
Æ
A+1
ZX
• spesso seguita da decadimento γ (Æ reazioni n.γ o di cattura radiativa)
• spesso con nucleo finale radioattivo
• più probabile a bassa energia (~ 1/v)
I materiali sottoposti a bombardamento neutronico diventano radioattivi!
Es. n+147N Æ
n+105B Æ
14 C
6
3Li
7
+ p +0.63 MeV Æ rilascio energia nel corpo umano
+ α +2.79 MeV Æ Boron Neutron Cancer Therapy
Urti con nucleoni:
• cessione di energia a protoni
• eccitazione dei nuclei con successiva emissione di raggi γ
In tutti i processi l’effetto è la ionizzazione secondaria
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.9
Fotoni
Tre processi principali:
Effetto fotoelettrico:
Interazione con elettroni atomici interni
Effetto Compton:
Interazione con elettroni atomici esterni
Produzione di coppie:
Interazione con campo coulombiano
del nucleo
In dipendenza da:
• energia dei fotoni
• n.atomico del materiale
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.10
Effetto fotoelettrico
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.11
Effetto Compton
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.12
Produzione di coppie
Visualizzazione in camera a bolle
(rivelatore di particelle cariche)
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.13
Assorbimento/Attenuazione
Un fascio di N0 fotoni, attraversando uno spessore Δx di materiale, viene
attenuato in quanto i singoli fotoni vengono assorbiti o deviati secondo i tre
processi descritti.
Il no di fotoni che interagiscono
nello spessore di materiale Δx
(e che quindi vengono sottratti
al fascio originario) è
ΔN ∝ -N0Δx
Fascio primario Δx
Fotoni diffusi
Fascio attenuato
N0
N
ΔN = - μ N0 Δx
Il numero di fotoni ancora presenti
nel fascio alla profondità x è:
N(x) = N0
P. Maestro
e-μx
Attenuatore
…come nella legge
del decadimento
radioattivo!
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.14
P
Assorbimento esponenziale
intensità
trasmessa
(%)
I
X, γ
100
75
x = 0
Io/e
50
Δx
Non esistono spessori
che fermano totalmente
il fascio!
25
0
μ = coefficiente di
attenuazione lineare
del materiale (cm-1)
I(x) I(x+Δx)
1/μ
P. Maestro
spessore x
x
1/μ = spessore dopo
il quale il fascio si riduce
a I0/e = 37% I0
Dipende dal materiale
e dall’energia del fascio
μ/ρ = coefficiente di
attenuazione di massa
del materiale (cm2/g)
Dipende quasi soltanto
dall’energia del fascio
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.15
Strato emivalente
1/μ = spessore dopo il quale rimane il 37 % dell’intensità del fascio (=1/e)
Strato emivalente x1/2 = spessore dopo il quale rimane il 50 %
dell’intensità del fascio
n(t)
n0
Relazione tra 1/μ e x1/2:
x1/2<1/μ
n(x1/2) = n0/2 = n0 e-μx1/2
e-μx1/2 = 1/2
-μx1/2 = ln ½ = -ln2 = -0.693
0.50 n0
0.37 n0
0
x1/2 = 0.693/μ
x1/2 1/μ
P. Maestro
x
…come tempo di
dimezzamento!
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.16
Assorbimento complessivo
μ
1 keV
(u.a.)
106
1 MeV
μCompton
μtotale
μ
1 keV
P. Maestro
106
μ = μfotoel
+ μCompton
+ μcoppie
Cu (Z=29)
1
10 eV
E
rame
μfotoel.
103
1 GeV
μfotoel
∝ ρ Z4/E3
103 μCompton ∝ ρ Z/E
μcoppie
∝ ρ Z2 lnE
1
coppie
1 MeV
1 GeV
E
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.17
Assorbimento in diversi materiali
μ/ρ = coefficiente di
attenuazione di massa
del materiale (cm2/g)
Quasi indipendente dal
tipo di materiale
μ/ρ
(cm2/g)
0.1
1
10
E (MeV)
100
piombo
10
Es. raggi X da 25 keV
L’intensità si riduce di un
fattore 7 (~14%) in
30 m di ossigeno
oppure
0.12 mm di rame
oppure
32 μm di piombo
1
0.1
acqua
calcio
0.01
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
E
pag.18
Rilascio energia in tessuto biologico
unità
relative
(cute=1)
protoni 200 MeV
4
3
Rilascio di energia
di diverse radiazioni
in tessuto biologico
picco di Bragg
γ 22 MeV
2
protoni con modulaz. energia
1
γ 1.3 MeV (60Co)
elettroni
22 MeV
X 200 keV
0
P. Maestro
10
20
cm profondità di tessuto
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.19
DOSIMETRIA E
RADIOPROTEZIONE
Effetti biologici delle radiazioni
•
•
•
•
P. Maestro
Range, esposizione
Dose assorbita, equivalente, efficace
Danno biologico
Dosi limite e radioprotezione
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.20
Emissione e assorbimento
di radiazioni
Le radiazioni emesse da una
sorgente radioattiva vengono
irraggiate nello spazio in tutte
le direzioni.
Una loro frazione, dipendente
dall’angolo solido e dalla
distanza (I∝Ω/r2), colpisce il
soggetto esposto cedendogli
energia.
I danni che esso ne riceve
dipendono dall’energia, dal tipo
di radiazione, dagli organi che
ne vengono colpiti.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.21
Penetrazione (range)
Range R (∝E) =
distanza media
Radiazioni α,β,γ
... e nel corpo umano
in diversi materiali... percorsa nella materia (impiego terapeutico)
γ da 60Co γ da elettroni protoni
E=1.3 MeV E=25 MeV E=200 MeV
P. Maestro
cm
0
0
10
10
20
cm
20
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.22
Dose assorbita
Dose = energia assorbita per unità di massa
D = ΔE/Δm
Unità di misura:
SI Æ Gray = J/kg
pratico Æ rad = 100 erg/g
m = massa del
materiale assorbitore,
non della radiazione!
1 Gy = 100 rad
Problema: la stessa dose
dovuta a radiazioni diverse
e/o assorbita da materiali diversi
produce effetti/danni diversi!
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.23
Dose equivalente
Per uniformità si definisce una radiazione standard: raggi X a 200 keV
Efficacia Biologica Relativa:
RBE = D(X 200 keV)/DR
= rapporto tra le dosi della radiazione standard e della radiazione R
che producono lo stesso effetto nel materiale di riferimento.
1 Sv = 100 rem
Unità di misura:
SI Æ Sievert = RBE• Gray
pratico Æ rem = RBE•rad
Al posto della RBE si usa il
fattore di qualità QF
che tiene conto degli effetti
globali di ionizzazione
P. Maestro
Radiazione
QF
fotoni, elettroni
protoni
neutroni (varie energie)
particelle alfa, nuclei pesanti
es.
1
5
5-20
20
1 Gy (α) = 10 Sv
1 Gy (X 200 keV) = 1 Sv
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.24
Dose efficace
Ulteriore problema: la stessa dose equivalente assorbita
in organi o tessuti diversi produce effetti/danni diversi!
Dose efficace = dose
Organi
fattore di peso w.
gonadi
midollo osseo
colon
polmone
stomaco
vescica
mammella
fegato
esofago
tiroide
cute
superfici ossee
altri tessuti (tot.)
totale
equivalente “pesata”
a seconda del diverso
impatto sugli organi:
Deff = w•Deq = w•QF•D
A ogni organo/tessuto
si assegna un
La somma dei fattori di
peso di tutti gli organi è 1
(su tutto il corpo:
dose efficace =
dose equivalente)
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
w
0.20
0.12
0.12
0.12
0.12
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.01
0.01
0.05
1.00
pag.25
Dall’irraggiatore all’irraggiato: sintesi
Dall’emissione...
Sorgente radioattiva
Attività Æ becquerel, curie
Materiale irraggiato
Esposizione Æ C/kg, röntgen
Assorbimento
Dose assorbita Æ gray, rad
Danno biologico
Dose equivalente/efficace
Æ sievert, rem
...all’assorbimento
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.26
Gli effetti biologici dipendono da...
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.27
Il danno cellulare radioindotto
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.28
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.29
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.30
Effetti dell’irradiazione
La sensibilità di una cellula alla radiazione dipende dalla fase della vita della
cellula. Cellule con più alta radiosensibilità hanno la più alta frequenza di
divisione cellulare.
Nei mammiferi
Cellule estremamente radiosensibili: midollo osseo, tessuti linfatici, mucosa
intestinale, ovaie e testicoli, cellule dell’embrione.
Cellule meno radiosensibili: encefalo, muscoli, ossa e reni.
L’effetto delle radiazioni sull’uomo dipende non soltanto dalla dose equivalente
totale ma anche dal tempo e dal modo in cui essa viene somministrata:
• una dose equivalente non frazionata nel tempo è più dannosa della stessa
dose frazionata (⇒ radioterapia)
• una dose somministrata all’intero volume del corpo è più dannosa della
stessa dose somministrata soltanto a qualche parte del corpo
• una dose somministrata ad una parte radiosensibile del corpo è più
dannosa della stessa dose somministrata ad una parte radioresistente
• dose somministrata a tessuto più ossigenato è più dannosa della stessa dose a
tessuto poco vascolarizzato
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.31
Effetti deterministici (necrosi)
soglia
P. Maestro
Dose letale per il 50% popolazione
al 30° giorno dopo singola esposizione
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.32
Effetti stocastici
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.33
Principi e obiettivi della radioprotezione
I limiti di dose (ICRP60, D. Lgs. 230/95)
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.34
Limiti di dose annua
Dosi efficaci annue in mSv
Radiazioni
Dosi efficaci annue in mSv
Dose media Radiazioni
popolazione
Dose media
lavoratori
Raggi cosmici
Radiazione terrestre
Radionuclidi naturali nel corpo
Radon e suoi discendenti
0.39 Attività ciclo nucleare
2.9
0.46 Attività altra industria
0.9
0.23 Attività diagnosi/terapia medica 0.5
1.3
TOTALE rad.naturali
2.4
Rad.diagnostica medica
(paesi industrializzati
0.33
1.1 )
MEDIA in attività con radiazioni 1.1
Limiti di dose annua per radiazioni artificiali:
popolazione normale
lavoratori esposti
P. Maestro
1 mSv/anno
20 mSv/anno
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.35
Radiazioni naturali e artificiali
Radiazioni naturali
¾Sorgenti esterne radiazione
cosmica e ambientale
¾Sorgenti interne
40K,226Ra,228Ra,210Pb,14C,222Rn
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.36
Radiazione cosmica
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.37
Il radon nel terreno
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.38
Esposizione in esami clinici e altre attività
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.39
Radioattività ambientale in Italia
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.40
Dosi annuali e dosi acute: sintesi
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.41
Entità del rischio da radiazione
Attività con uguale valore di rischio
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.42
Tempo di esposizione
E’ determinante la durata dell’esposizione:
una stessa dose, assorbita senza danno su tempi lunghi,
può essere letale se assorbita in tempi brevi
(irraggiamento acuto).
L’irradiazione dipende da:
materiale interposto
distanza
tempo di esposizione
inserire schermi
allontanarsi
abbreviare
le procedure
RADIOPROTEZIONE
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.43
Schermature
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.44
Applicazioni mediche delle
radiazioni ionizzanti
Diagnostica
•
•
•
Radiografia
TAC
Medicina nucleare (SPECT e PET)
•
Radioterapia
Terapia
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.45
Diagnostica radiologica
La diagnostica radiologica è la branca delle scienze mediche che utilizza le
radiazioni ionizzanti artificialmente prodotte.
La diagnostica radiologica convenzionale si basa sullo studio delle immagini che
si formano tramite l’interazione dei raggi X (trasmessi dal paziente) con il
recettore d’immagine.
Fotoni
primari:
paziente
senza
informazione utile
attraversano
interagire
il
⇒
Fotoni secondari: interagiscono nel
paziente e sono deflessi da traiettoria
originale ⇒degradano qualità immagine
Fotoni assorbiti dal paziente ⇒ dose
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.46
¾ I fotoni primari danno uma misura della
probabilità di non-interazione nei tessuti,
probabilità che dipende dai coefficienti di
attenuazione dei raggi X dei tessuti.
¾ L’immagine
è
quindi
la
proiezione
bidimensionale delle proprietà di attenuazione
dei tessuti lungo la traiettoria dei raggi X.
¾ I fotoni diffusi degradano la
qualità
dell’immagine: infatti, mentre i primari sono
direttamente correlati alle proprietà di
attenuazione del mezzo tramite la legge di
attenuazione, i secondari non trasportano
informazioni rispetto a tali proprietà.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.47
Da dove vengono i raggi X ?
Impossibile una produzione naturale
L’emissione caratteristica di atomi/molecole eccitati per via termica
o elettrica dà radiazioni elettromagnetiche di energia inferiore
Necessaria una produzione artificiale
Bisogna produrre fenomeni atomici cui sia associata un’energia
maggiore di quella delle eccitazioni termiche o elettriche
Due metodi:
Emissione per transizione
Transizione diretta di elettroni
legati tra orbitali esterni
e interni di un atomo
P. Maestro
Emissione per frenamento
Produzione di elettroni liberi
con alta energia cinetica e
loro successivo frenamento
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.48
Il tubo a raggi X
Tubo a vuoto con anodo e catodo
Generatore di tensione + trasformatore:
• alta corrente nel catodo
• alta d.d.p. tra anodo e catodo
catodo
K
Alta corrente nel filamento:
• effetto Joule
• effetto termoionico
Æ emissione di elettroni
Elettroni in alta d.d.p.:
generatore
di corrente
• moto accelerato verso l’anodo
• urto con l’anodo e cessione di energia
Æ Radiazione di frenamento
Æ Radiazione di transizione
raggi X
F
filamento
+
anodo
A
vuoto
trasformatore
diodo
generatore di
alta tensione
rete 220 V
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.49
Il tubo a raggi X
Energia degli elettroni
nel moto accelerato dalla d.d.p.
dal catodo all’anodo/anticatodo
E = T = ½mev2 = eΔV
è l’energia totale massima
messa in gioco nel processo
Con questa energia gli elettroni urtano contro l’anticatodo di
tungsteno e interagiscono (Æ perdono energia) con la materia
secondo i consueti processi (Æ interaz.radiazione-materia)
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.50
Spettro di emissione complessivo
Spettro continuo di frenamento +
conteggi Spettro discreto di transizione
I (x 109)
30
Kα
ΔV = 84 kV Æ Emax = 84 keV !
Energia: dipende da d.d.p.
Intensità: dipende da corrente
25
20
15
Kβ
10
5
0
Bersaglio:
anticatodo di tungsteno
E
10 20 30 40 50 60 70 80 90
(keV)
P. Maestro
Æ Calore da frenamento
• Alto punto di fusione
• Alta conducibilità termica
Æ Raggi X da transizione
• Alto numero atomico
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.51
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.52
La lastra radiografica
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.53
Film + schermo di rinforzo
Scelta
dello
schermo
guidata
da
accoppiamento tra λ luce fluorescenza e λ per
cui si ha massima efficienza della lastra.
Per fotoni da 60 keV si può avere 60%
efficienza e risoluzione 1 mm
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.54
Film + schermo di rinforzo
μm
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.55
Radiografia convenzionale/digitale
¾ Sistema schermo-lastra =
¾ Rivelatore
rivelatore di raggi X +
+ sistema acquisizione
visualizzazione immagine +
+ display immagine
supporto di archiviazione
+ archivio digitale
¾ Range dinamico limitato
⇒ Minimo contrasto
rivelabile ~ 3%
¾ Bassa efficienza di rivelazione
¾ Range dinamico illimitato
No “fog” effect
No zona saturazione
Risposta lineare
¾ Rivelatore molto efficiente
⇒ riduzione dose al paziente
¾ Elaborazione software delle
immagini
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.56
TAC : tomografia assiale computerizzata
Limiti della radiografia convenzionale:
¾ l’ immagine è proiezione su di un piano di una struttura tridimensionale ⇒
perdita dell’ informazione di profondità
¾ Il contrasto minimo rivelabile da una lastra è 3% (corrispondente a
differenza di densita’ ottica percepibile dall’occhio umano ~1%) ⇒
impossibilità di visualizzare dettagli nei tessuti molli.
La tomografia assiale computerizzata ha risolto molti dei limiti connessi alla
radiografia convenzionale. Questa tecnica:
¾ utilizza raggi X sempre nell’intervallo diagnostico e sfrutta quindi sempre le
stesse proprietà di attenuazione dei tessuti attraversati;
¾ consente di effettuare l’immagine di una sezione trasversa all’asse del corpo
in studio, con somiglianze ad una sezione anatomica.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.57
TAC scanner
La TAC si contraddistingue dalla radiografia convenzionale per :
• il sistema di rivelazione ed elaborazione dell’immagine;
• il sistema d’irraggiamento.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.58
TAC : ricostruzione dell’immagine
¾ Molte proiezioni ottenute a diversi angoli di rotazione del fascio X
¾ I pixel dell’immagine corrispondono a voxel (elementi di volume) nel paziente.
¾ La scala di grigio nell’immagine è associata al valore di densità in ogni elemento
o voxel della fetta.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.59
TAC : esempi di immagini
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.60
Medicina nucleare
Radiografia/TAC:
• Irradiazione dall’esterno
• Immagine in trasmissione
• Imaging dell’anatomia
Medicina nucleare:
• Irradiazione dall’interno (radiofarmaco)
• Immagine in emissione
• Imaging delle funzioni fisiologiche di
organi o tessuti. Localizzazione di tumori
scintigrafia planare (statica) : proiezione 2D della distribuzione 3D
dell’attività del radiofarmaco
¾ scintigrafia dinamica: più immagini a tempi diversi
⇒ diversa distribuzione del radiofarmaco
⇒ studio della funzionalità dell’organo
¾ Single Photon Emission Computed Tomography (SPECT): ricostruzione di
un’immagine 3D con acquisizione in posizioni diverse
¾
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.61
Principi fisici della SPECT
¾I raggi γ
emessi nel
decadimento del radioisotopo
sono emessi in tutte le
direzioni ⇒ Collimatori di
Piombo per determinare la
linea di risposta.
¾Il radioisotopo più usato è il
99mTc che emette γ da 140
keV.
¾La γ-camera (o camera di
Anger) è il rivelatore di fotoni
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.62
SPECT planare e tomografica
Nella SPECT tomografica, il rivelatore di
radiazione ruota attorno al paziente.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.63
Some clinical SPECT applications
Oncology
Cardiology
Horizontal
long axis
Anterior
Posterior
Transaxial
Anterior
Posterior
99mTc
Short axis
131I
thyroid study
Whole body scan
P. Maestro
Vertical
long axis
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
99mTc-MIBI
myocardium
perfusion
pag.64
PET (positron-emission tomography)
¾Il radiofarmaco è un emettitore β+
¾Il positrone emesso dalla sorgente si annichila con un’elettrone del mezzo
sono prodotti due fotoni “back-to-back” (da 511 keV)
¾Lo scanner PET rivela i due fotoni in coincidenza
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.65
PET scanner
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.66
Some clinical PET applications /1
Oncology
Neurology
18F-FDG
18F-DOPA
Brain study for
Alzhemeir’s disease
Brain study for
Parkinsons’s disease
18F-FDG
Total body
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.67
Some clinical PET applications /2
Cardiology
Vertical
long axis
Horizontal
long axis
Horizontal
13N-H3
Vertical
(Ammonia)
Perfusion study
P. Maestro
18F-FDG
Heart metabolism
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.68
Radionuclidi per imaging medico
Radioisotope Energy (keV) Mean life
99m
Tc
140
6h
I
159
13 h
201
Tl
68-80.3
73 h
67
Ga
93/184/300
78.3 h
81
5.27 d
123
133
Xe
Radiofarmaci : composti (“carrier”) marcati con radioisotopi in quantità piccolissime.
Il “carrier” permette di portare, tramite flusso sanguigno e altri processi metabolici, il
radioisotopo nell’organo da investigare.
Scelta del radioisotopo per imaging:
¾ decadimento con fotoni (particelle cariche darebbero troppa dose)
¾ breve T1/2 del radioisotopo. Veloce eliminazione del farmaco da organismo
¾ energia dei fotoni > 50 keV (⇒piccola attenuazione nei tessuti)
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.69
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.70
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.71
Radioterapia (RT)
Disciplina medica che si serve delle radiazioni ionizzanti (r.i.) per la terapia
di alcune malattie, in particolare dei tumori.
E’ un trattamento localizzato e coinvolge zone ben delimitate dell’organismo.
RT oncologica su patologie tumorali con finalità:
- radicale
- sintomatica o palliativa
Scopo: Somministrazione di una dose di r.i. a un definito volume tumorale con
il minor danno possibile per i tessuti sani
Effetti collaterali: Parte delle cellule sane nelle vicinanze, o attraversate
dalle r.i., vengono colpite, ma sopravvivono più facilmente (maggiore capacità
di riparare i danni indotti dalle radiazioni)
RT non oncologica - prevenzione restenosi vascolari
- malattie benigne dei tessuti connettivi
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.72
RT - Tipologie
¾ Radioterapia a fasci esterni: le r.i. sono generate all’esterno del
corpo del paziente e, in generale, ne attraversano la cute
(transcutanea)
Ortovoltaggio
• 50 – 500 keV
• Tubi RX
• Tumori della pelle e scheletrici
Megavoltaggio
• 1 – 30 MeV
• Cobaltoterapia, Linac
• Lesioni profonde
¾ Radioterapia intraoperatoria: erogazione di una dose elevata di r.i.
durante l’intervento chirurgico (IORT)
¾ Brachicurieterapia: utilizzo di piccole sorgenti di radiazioni
posizionate all’interno del corpo del paziente
¾ Radioterapia metabolica: utilizzo di opportuni radiofarmaci
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.73
Fattori che influenzano risposta biologica
¾ Dose totale
ƒ Massima azione biologica
ƒ Limite fissato dai tessuti sani
ƒ In un trattamento si arriva a ~ 60 Gy
¾ Rateo di dose
ƒ 100 -200 cGy/min
ƒ Inizio trattamento con campi grandi
ƒ Sovradosaggio al letto tumorale
ƒ Parte centrale del tumore radioresistente (ipossia)
¾ Frazionamento
ƒ Capacità di recupero del danno subletale maggiore cellule sane
rispetto a cellule tumorali
ƒ Frazionamento tipico; 1 fraz./die 2 Gy/fraz. per 6 settimane
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.74
Produzione di fasci per radioterapia
¾ Unità cobaltoterapia
ƒ Fasci di fotoni
¾ Betatroni
ƒ Fasci di elettroni e fotoni
ƒ Non piu’ usati
¾ Acceleratori lineari (LINACs)
ƒ Fasci di elettroni e fotoni
¾ Acceleratori circolari (sincrotroni e ciclotroni)
ƒ Fasci di particelle di alta energia
ƒ Protoni, pioni, neutroni, ioni pesanti
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.75
Unità cobaltoterapia
ƒ
ƒ
ƒ
Sorgenti di 60Co contenute in capsule sigillate
Irraggiatori con sistemi di controllo della sorgente
Sistemi di collimazione
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.76
LINAC medicali
fotoni 4 ÷ 25 MeV
elettroni 4 ÷ 30 MeV
¾ Elettroni all’uscita della regione di accelerazione sono:
ƒ o focalizzati su collimatore ⇒ fascio di fotoni
ƒ o inviati su fogli diffusori ⇒ fascio di elettroni
¾ Collimatori per definizione del campo di irraggiamento
¾ Camere a ionizzazione per controllo della dose e della posizione del fascio
¾ Il centro di rotazione (isocentro) del fascio è localizzato nel bersaglio tumorale
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.77
Adroterapia
L’adroterapia utilizza fasci di protoni,
di ioni carbonio e ossigeno.
p accelerati fino a 200 MeV (ciclotroni
di 3-4 m, sincrotroni di diametro 6-8 m)
Ioni C, O fino a 400 MeV/n (sincrotroni
di diametro 20-25 m)
Vantaggi rispetto a RT convenzionale:
• Maggiore selettività balistica (picco di
Bragg).
• Maggiore dose al tumore e riduzione
dose a tessuti sani.
• Dose a maggiore profondità
• Ioni C, O A parità di dose, ioni C, O
hanno maggiore efficacia su tumori
poco ossigenati e/o radioresistenti.
P. Maestro
Radiazioni ionizzanti – Effetti biologici e
applicazioni mediche
pag.78
Fly UP