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PER UN ANNO - B2B24
Il Sole 24 ORE Business Media Srl 20141 Milano, via G. Patecchio 2 - tel. 02396461 fax 0239844800 Supplemento n.1 a Ristoranti - Imprese del Gusto n.7 - novembre 2009 Can Cantine a V &Vini 001_copertina.indd 1 PER UN ANNO 2010 selezionati da Ristoranti - Imprese del Gusto 13-11-2009 10:07:12 VIAGGI E ASSAGGI econdo appuntamento con il vino. Accomodatevi nella nostra enoteca virtuale, scoprirete le etichette su cui contare nell’anno che sta per venire. Con una novità rispetto a“Vini per un anno 09”. Questa volta ci siamo posti l’obbiettivo di inserire le degustazioni in uno scenario più ampio, che è quello dei territori d’origine del vino e dunque dell’enoturismo. Le cantine oggi sono il proposito di un viaggio alla volta della natura, della civiltà agricola, del benessere e del piacere che spinge ormai milioni di persone a piccoli e grandi percorsi. Destinazioni o semplici soste, molte si sono organizzate per l’accoglienza, soprattutto le case vinicole inserite nelle Strade dei Vini e dei Sapori che in Italia formano un fitto e organizzato reticolo. Per pianificare viaggi e assaggi qui c’è una documentata ricerca sui tanti attori dell’ospitalità turistica, istituzioni, consorzi, associazioni che possono dispensare informazioni, guidarvi e darvi garanzie. Sapere dove e a chi rivolgersi facilita i piani. S Allo scrupolo di questo utile censimento è seguito quello di raccontare le cantine nel rapporto con il luogo d’origine, una chiave che fa comprendere di più il vino, e di profilare con una simbologia gli aspetti salienti e lo stile dell’accoglienza: dalle degustazioni guidate allo shopping, dai percorsi in vigna agli eventi enologici, artistici o culturali che animano gli stabilimenti produttivi. Naturalmente si segnala la presenza di bouvette, ristorante o locanda, nella proprietà o nei pressi. A questo punto non vi resta che fare programmi, regolandovi sul calendario di kermesse vinicole che trovate nelle pagine finali. Le cantine e i vini sono selezionati da Ristoranti - Imprese del Gusto, mensile professionale edito da Il Sole 24 Ore Business Media w w w. b 2 b 2 4 . i t Cantine e Vini 2010 003_presentazione.indd 3 3 13-11-2009 12:36:55 LEGGERE LE SCHEDE I simboli della cantina Una facile simbologia sui servizi d’accoglienza aiuta a raccontare meglio le caratteristiche delle realtà vinicole presenti in questa pubblicazione. Se il colore dell’icona è scuro significa che i servizi sono attivi Assaggi: segnala la possibilità di degustare i vini, anche con l’aiuto di personale specializzato, come sommelier ed enologi LA CANTINA La schedina ha la funzione di localizzare la cantina e di segnalare attraverso le icone la presenza di servizi di accoglienza Acquisti: vendita diretta al consumatore dei vini, ma anche di altri prodotti come distillati, olio, aceto, confetture, prodotti alimentari e accessori di servizio Ristorante: dove mangiare abbinando alla cucina locale i prodotti della cantina. Si tratta di ristoranti interni oppure situati nei pressi e consigliati Camere: indica l’ospitalià per la notte nella struttura stessa oppure in agriturismi e relais collegati, ma anche consigliati Valore: segnala un particolare valore storico, architettonico, paesaggistico o culturale che caratterizza quella casa vinicola Eventi: la cantina ospita o partecipa ad importanti appuntamenti sotto il profilo enologico, artistico o culturale LA SOSTA In questo spazio si trovano le informazioni sulle botteghe nelle quali fare shopping e sui ristoranti ed hotel che hanno un legame con la cantina MEMO In questo spazio sono segnalati eventi particolari che hanno per protagonista l’azienda o speciali occasioni che la stessa organizza 4 Cantine e Vini 2010 004_05_simboli.indd 4 12-11-2009 9:11:49 ...e quelli del vino La scheda del vino riassume tramite alcune icone importanti informazioni sia sotto il profilo produttivo sia sugli aspetti di servizio e abbinamenti Abbinamenti: a titolo esemplificativo sono indicate quelle ricette e quei prodotti tipici il cui gusto si sposa col vino Prezzo: è indicato in euro ed è quello consigliato dalle cantine per l’acquisto di una bottiglia in un negozio specializzato Provenienza: mostra la regione di produzione del vino. Altre indicazioni su zone o territori sono indicate nelle schede Calice: segnala quale bicchiere è il più indicato per gustare il vino e recepirne al meglio tutte le caratteristiche aromatiche Bottiglie prodotte: è un parametro utile per capire le dimensioni di una cantina ma soprattutto la reperibilità del vino LA BOTTIGLIA Per ogni vino c’è una foto della bottiglia che mette in evidenza l’etichetta e rende il prodotto riconoscibile al momento dell’acquisto Uve: qui sono segnalati in percentuale tutti i vitigni usati per la produzione del vino Longevità: indica gli anni di conservazione ideale del vino Temperatura: è indicata la temperatura ideale alla quale quel vino deve essere servito Formati: sono le misure nelle quali viene imbottigliato ogni vino e che quindi sono reperibili in negozio Grado alcolico: in percentuale al momento dell’imbottigliamento Cantine e Vini 2010 5 Contenuti Significato dei simboli 4 Turismo del vino Andar per vini e Cantine Quattro milioni di turisti ogni anno percorrono l’Italia alla volta dei territori del vino, un fenomeno che ha assunto proporzioni impensabili, tanto da dare luogo recentemente a una fiera dedicata e a un disciplinare per l’accoglienza in cantina. Il sistema dell’ospitalità è oramai molto articolato, forse addirittura polverizzato. La corretta evoluzione dell’enoturismo dovrà 8 passare da un intelligente coordinamento nazionale dei territori, che comunque in buona parte c’è. Gli attori principali Una utile panoramica dei soggetti atti a divulgare, promuovere e organizzare il sistema “turismo del vino”: Strade del Vino 13 e dei Sapori, Città del Vino, Movimento Turismo del Vino, enoteche Pubbliche, Musei del Vino. Motivazioni e aspettative C’è l’enoturista informato e il neofita, ma per entrambe le figure lo scopo finale del percorso è la soddisfazione, che non 20 sempre è automatica. Il nostro consiglio è di affidarsi a strutture e istituzioni note e organizzate. Accessori 74 Il vino è un prodotto vivo, cui è necessario dedicare alcune premure, per percepirne al meglio le qualità organolettiche e per conservarle nel modo più opportuno. A un consumo più rispettoso e consapevole sono dedicate le pagine degli accessori: dosatori, stopper, refrigeratori, dispenser e cavatappi di ultima generazione. Agenda 82 Glossario 90 Indice vini e abbinamenti 94 6 Cantine e Vini 2010 006_7_contenuti.indd 6 13-11-2009 14:44:12 Cantine & Vini Vino - cantina - territorio è la corretta triangolazione che aiuta il consumatore a parcepire la complessita dei valori che sprigiona un vino, dunque a farlo più ricco e appagante. Con questo criterio abbiamo selezionato una serie di “vini-mete” in cui la degustazione del prodotto è inserita in uno scenario ben più ampio, al fine di percepire anche il “genius loci” che ha istruito e dato vita ai sapori e ai profumi che ci piacciono. Così le cantine, e le loro relazioni con il luogo d’origine, sono dettagliatamente profilate. All’insegna di un tempo conviviale, fatto di degustazioni, di ristoranti e locande tutte da godere e delle scoperte che si possono fare sia percorrendo l’area delle proprietà vinicole, sia nelle prossimità. Cantina Terre del Barolo Cinzano Riccadonna Guido Berlucchi Bellussi Cantine Castelnuovo del Garda Gerardo Cesari Colli Vicentini ColSaliz Le Colture Riondo Valdo Vigna Dogarina Villa Sandi Cavit Mezzacorona Viticoltori Friulani La Delizia Chiarli Cecchi Fazi Battaglia Cantina Tollo Carlo Pellegrino Cantina delle Vigne 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 52 54 56 60 62 64 66 68 70 72 Cantine e Vini 2010 006_7_contenuti.indd 7 7 13-11-2009 14:44:12 SCENARIO Andar per vini e cantine La voglia di genuinità ha investito il mondo del vino, percorso da milioni di turisti. Così nasce un sistema.Perfettibile. Marco Bevilacqua 8 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 8 13-11-2009 14:52:20 Fonte: 7° Rapporto annuale “Osservatorio sul turismo del vino” Città del Vino-Censis Servizi Spa, febbraio 2009 Enoturismo in Italia 4-6 milioni di enoturisti praticanti 140 Strade del Vino e dei Sapori 1300 Comuni 3300 cantine 400 denominazioni territoriali 33 mila prodotti vitivinicoli 2,5 miliardi di euro di volume d’affari/anno Tra le colline del vino Prosecco (TV), territorio che include 15 comuni compresi nel triangolo che ha i vertici a Comnegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene. (Courtesy by Consorzio Prosecco). Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 9 9 13-11-2009 14:52:23 SCENARIO S ono moltissimi i territori italiani con spiccata e inconfondibile personalità, colline dolci e altre scoscese con le vigne a belvedere, viti che si arrampicano fin su ai boschi, altre in riva al mare. Le generazioni passate ci hanno lasciato un irripetibile patrimonio, un ordito ininterrotto di storie e saperi, di paesaggi e rituali. Dietro ai grandi vini ci sono grandi territori. E, meglio ancora, vino e territorio sono un grande insieme unitario, purché si aiuti il sistema a preservare il suo equilibrio ecologico, le forme dei paesaggi, le sapienze contadine, l’innata convivialità, il gusto per il buono. La ricchezza delle diversità e i nuovi confini culturali del mondo globalizzato spesso si misurano assai meglio tra filari di viti che attraverso il tracciato delle frontiere. Senza queste premesse non si possono cogliere le dimensioni e le potenzialità di un fenomeno come l’enoturismo, che in Italia si è sviluppato negli ultimi vent’anni dapprima capitanato dalle avanguardie del gusto - i professionisti - e poi coltivato da schiere sempre più nutrite di appassionati e curiosi. Secondo le stime stiamo parlando di una mobilitazione che tocca dai 2 ai 4 milioni di persone, ma c’è chi sostiene che siano 6 i milioni di enoturisti praticanti, compresi quelli provenienti dall’estero. Un turismo che cresce Numeri difficilmente verificabili, ma senz’altro identificativi di una realtà in rapida evoluzione, che nel periodo 1990-2005 ha registrato un tasso annuo medio di crescita del 6%. L’ultimo Rapporto annuale “Osservatorio sul turismo del vino” promosso ogni anno dalle Città del Vino e realizzato dal Censis Servizi fornisce la fotografia La suggestiva bottaia di Erste & Neue di Caldaro con gli affreschi a soggetto simbolico dell’artista altoatesino Robert Scherer. aggiornata di un Paese meta ideale per i viaggi all’insegna del wine&food: un’Italia in cui esistono e operano a vari livelli 140 Strade del Vino e dei Sapori dislocate in tutto il territorio nazionale, 1.300 Comuni attraversati da itinerari codificati, 400 denominazioni territoriali di vini (tra DOC e DOCG), 3.300 cantine, 33 mila prodotti vitivinicoli. A questo aggiungiamo una ventina di leggi nazionali e regionali dedicate al settore. Esteso universo di proposte Esiste una ramificata rete di soggetti e di servizi grazie alla quale il turismo enogastronomico genera ogni anno un volume di affari di 2,5 miliardi di euro tra fatturato delle aziende della filiera dell’offerta (produttori, cantine, agriturismi e B&B) e indotto. In nessun altro luogo il legame territorio-vino-turismi offre risultati così estesi e consistenti. Altri Paesi sono partiti assai prima nel tempo, con un sistema integrato (la Francia, gli Stati Uniti, l’Australia), ma in nessun altro luogo al mondo esiste un paragonabile universo di proposte, unito a una storia così antica e diffusa. E proprio in questo risiedono, ad un tempo, 10 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 10 13-11-2009 14:52:24 ACCOGLIENZA sia le virtù sia i punti deboli del“modello”italiano: la caratteristica tutta nazionale della molteplicità degli attori in scena: vini, territori, aziende, soggetti deputati alla promozione del sistema-vino, strutture di ospitalità, fiere, festival e feste tradizionali, riviste di settore, guide enogastronomiche. Dalla frammentazione al sistema Ciò si traduce in un’offerta enoturistica ricchissima e articolata, praticamente inesauribile (pregio), ma spesso frammentata in una galassia di microproposte che difficilmente fanno sistema e arrivano a destinazione, cioè alla formazione di una cultura condivisa e alla diffusione - fra i consumatori, ma anche fra gli stessi attori in scena - di una approfondita conoscenza del mercato (difetto). Come vedremo in maniera più ampia parlando dei protagonisti pubblici e privati del settore, oggi l’offerta enoturistica, nonostante una continua crescita qualitativa e quantitativa, appare ancora eterogenea e tendenzialmente frammentata (non a caso Fabio Taiti, curatore degli Osservatori sul Turismo del Vino, parla di “coriandolizzazione esplosiva dell’offerta, sempre più diffusa, ma anche sempre meno visibile”) perché caratterizzata da proposte parcellizzate e da una eccessiva pluralità di attori che talvolta non collaborano fra loro nei modi e nei tempi o finiscono per sovrapporsi l’uno all’altro per competenze, efficacia di azione e operatività. Vino come meta o come pretesto Il fatto che dai dati emerga comunque un comparto in salute, in cui aziende e operatori del settore hanno la capacità di trasformare competenze e ricchezza del territorio in prodotti enoturistici di L’ospitalità di qualità nel disciplnare del Movimento Turismo del Vino C ome riconoscere le cantine attrezzate per accogliere l’enoturista con servizi di qualità? Il Movimento Turismo del Vino sta proponendo ai propri soci - oltre mille fra le migliori aziende vinicole di tutta Italia l’adozione di un vero e proprio disciplinare per cantine e distillerie che fanno dell’ospitalità e dei servizi per l’enoturista il fiore all’occhiello della propria offerta. Si chiama “Accoglienza coi fiocchi” e chi lo sottoscrive dopo opportune verifiche - può fregiarsi del bollino certificato da 3A-Pta (Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria). Proprio come le Dop (per i prodotti alimentari) o le Docg (per i vini) sono sinonimi di qualità, il bollino contraddistingue cantine e distillerie che sanno accogliere bene i loro ospiti, curando la segnaletica vicino all’azienda, con ambienti di prima accoglienza per i visitatori, con sale di degustazione, servizi igienici, parcheggio e negozio, materiali informativi su prodotti e servizi. Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 11 11 13-11-2009 14:52:25 SCENARIO alta qualità, lascia comunque pensare che il potenziale di sviluppo dell’enoturismo in Italia sia ancora in buona parte inespresso. Il turismo del vino, per quanto diversificato da zona a zona, viene percepito oggi come una variabile leisure, e dunque è un prodotto di tendenza che si deve confrontare con la concorrenza di altri settori, i quali propongono (secondo sistemi propri di contenuti, prezzi, tempi e destinazioni) impieghi alternativi del tempo libero. - presunta affezione psicosomatica che coglie il turista davanti a un’eccessiva concentrazione di stimoli culturali e artistici - conviene affidarsi a pochi principi basilari. La prima regola da seguire è l’assenza di fretta. Quello legato al vino è prima di tutto un turismo in versione “slow”, refrattario al pacchetto-tutto-compreso e alla logica seriale. L’andar per cantine richiede tempi lunghi, pause, assimilazione, perché è un turismo fatto di suggestioni, talvolta di incontri casuali, di scoperte inaspettate, di sorprese. Moltiplicazione delle esperienze Il paradosso è che in una “società liquida” come quella attuale, nella quale i consumi, scrive ancora Taiti “si compongono e si scompongono per gruppi tribali, dinamici, instabili, trasversali”, il mercato del turismo legato al prodotto-vino (che certamente liquido è) appare ancora affetto da una frenante rigidità. Se questo è lo scenario, come orientarsi allora per diventare enoturisti pienamente soddisfatti? Partire alla scoperta di vini, vigneti, cantine, antiche e moderne esperienze agroalimentari, per poi scoprire un territorio con tutte le sue ricchezze naturali, paesaggistiche, gastronomiche, artistiche, culturali: è questo il senso dell’enoturismo, un modo di viaggiare e di conoscere luoghi, persone e mestieri di cui il prodotto-vino rappresenta sia la premessa, ovvero la motivazione principale del percorso, sia il volano, ossia un moltiplicatore di mondi e dunque di esperienze. I tempi lenti della terra Alla luce della complessa articolazione del quadro di riferimento cui si è accennato, per non incorrere in una versione enoica della sindrome di Stendhal Apprendimento graduale L’aderenza ai ritmi della natura richiesta per la nascita di ogni buon vino dovrebbe suggerire un atteggiamento di fondo: quello di rispettare i tempi della terra e degli uomini che la sanno lavorare. Sapendo che i vini e le cantine sono come le ciliegie: a ciascuna ne segue un’altra, ma senza premura. Importante è anche non pretendere esaustività da una visita a una cantina o a un territorio vitivinicolo. L’enoturista consapevole non dovrebbe mai accompagnare la sua esperienza di visita con l’aspirazione di “esaurire”un argomento (esempio: i vini rossi), ma sempre con il desiderio di aggiungere un tassello alla sua conoscenza di un vino, di un vigneto e di un territorio.A meno che non sia un enoturista“sapiente”, nel qual caso la sua figura si avvicina molto più propriamente a quella del professionista del vino. Terza, e forse ultima, buona regola è quella di affidarsi a circuiti stabili, collaudati e fortemente radicati nel territorio di riferimento. Le cantine, le aziende vinicole, le strutture di accoglienza inserite in una Strada del Vino o associate a un circuito provinciale o regionale hanno sempre le carte in regola per soddisfare le attese dell’enoturista. 12 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 12 13-11-2009 14:52:26 ATTORI PRINCIPALI Tutte le strade portano al vino Le istituzioni del turismo: Strade del Vino, Città del Vino, Enoteche pubbliche, Movimento Turismo del Vino, Musei. E gli eventi comuni a tutta la penisola. L e mete prime dell’enoturista, i luoghi del vino per antonomasia, sono le cantine, le distillerie, i consorzi di tutela, le enoteche disseminate sul nostro territorio. Con i loro eventi, tutte queste realtà contribuiscono in prima battuta alla creazione della cultura enoica nazionale. Ma, va da sé, le vere“fabbriche”del vino sono le aziende produttrici: in Italia se ne contano oltre 3.300, che insieme rappresentano quasi 400 denominazioni territoriali. Una buona parte di esse, e in misura ogni anno crescente, apre le proprie porte agli enoturisti in determinati periodi dell’anno, spesso in occasione di iniziative ormai ben note come Cantine Aperte o Calici di Stelle; altre, considerando questa attività una parte fondamentale del proprio marketing e, in generale, della promozione del prodotto-vino, sono attrezzate per accogliere in maniera continuativa e in ogni stagione i visitatori, con percorsi guidati alle cantine e ai vigneti, corsi di degustazione, enogastronomia dedicata al territorio, e anche confortevoli alloggi o ospitalità a tutto tondo. Collaborazione pubblico-privato La maggior parte delle realtà vitivinicole opera all’interno o in collaborazione con enti pubblici e privati, associazioni e comunità la cui esistenza produce un reticolo di itinerari, proposte e iniziative finalizzate alla promozione vitivinicola, agroa- limentare e turistica del territorio. È questa la vera “carta geografica”dell’enoturista, la mappa da cui è consigliabile partire per ogni viaggio, piccolo o grande che sia, alla scoperta del pianeta vino. Il più noto di questo organismi territoriali per la gestione di itinerari enogastronomici è le Strade del Vino (www.stradedelvinoitalia.it), conosciute anche come Strade del Vino e dei Sapori. Grazie alla struttura e all’organizzazione del loro reticolato, praticamente copre tutto il territorio nazionale e vede sia la partecipazione pubblica (Comuni, enti turistici) sia quella privata (aziende, consorzi, associazioni). Le Strade del Vino rappresentano la finestra più attendibile sul mondo della produzione vitivinicola italiana e l’ideale punto di incontro fra consumatori, produttori e operatori del settore. Il patrimonio del territorio Ciascuna di loro promuove il territorio attraverso vari mezzi, come la diffusione di materiali divulgativi, la predisposizione di opportune segnalazioni sul territorio, la gestione di spazi informativi e di siti internet, l’organizzazione di visite guidate, l’offerta di una mobilità alternativa all’auto (pulmini, mountain bike, carrozze trainate da cavalli, auto elettriche, perfino mongolfiere e treni d’epoca). È insomma un insieme coerente di attività legate al vino e al territorio: aziende Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 13 13 13-11-2009 14:52:26 ATTORI PRINCIPALI L’enoturismo è una esperienza “slow” che si articola in un insieme coerente di attività legate al vino e al territorio. 14 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 14 13-11-2009 14:52:26 vitivinicole e agroalimentari, agriturismi, strutture ricettive, cantine storiche, ristoranti tipici, esercizi di artigianato e di prodotti alimentari locali, residenze d’epoca, luoghi di interesse storicoartistico e naturalistico. Ogni Strada del Vino - sia essa nata per iniziativa regionale, come in Emilia Romagna, per iniziativa spontanea di base (sindaci, produttori, operatori turistici), come in Piemonte, o evolutasi in perfetta simbiosi con la geografia dei consorzi di tutela, come in Veneto o in Lombardia, dove ogni Strada corrisponde a una precisa area Doc o Docg - racconta un territorio e il suo patrimonio culturale ed enogastronomico, ma anche centri storici e monumenti, attività artigianali e botteghe artistiche, insomma ciò che contribuisce a descrivere la carta d’identità di ogni luogo di produzione vitivinicola. Strade attive, altre meno L’attività delle Strade del Vino e dei Sapori è stata formalmente riconosciuta nel 1999, quando il Parlamento ha varato la relativa legge istitutiva, che demanda alle Regioni il compito di progettarle e gestirle. In Italia esistono attualmente 140 Strade del Vino. Buona parte di esse funziona regolarmente, partecipa a iniziative di promozione collegiale del territorio, è riconosciuta dalle rispettive normative regionali ed è dotata di proprie strutture e di un elenco di soci attrezzati per il ricevimento dei visitatori; altre sono costituite e riconosciute, ma non dispongono ancora di strutture stabili, di adeguate segnalazioni sul territorio e di un funzionamento strutturato; altre ancora sono soltanto definite a termini di legge, ma non ancora costituite e dunque, di fatto, non operative. ITINERARI Il portale delle Strade del Vino È online il primo portale internet dedicato alle Strade del Vino. All’indirizzo www. stradedelvinoitalia.it gli eno-appassionati possono reperire tutte le informazioni utili per organizzare “su misura” le proprie vacanze all’insegna del wine&food. Con pochi clic è possibile creare itinerari personalizzati in base ai propri interessi, desideri e aspettative. Il sito ospita il profilo di centinaia di aziende (con contatti, immagini, eventi e prodotti) e un frontend dove l’utente può navigare tra le offerte (per regione, per data, per tipologia, per azienda e per Strada) alla ricerca di prodotti da conoscere e prenotare. Le richieste inviate vengono poi smistate dal sistema alle strutture ricettive e alle singole aziende. «Con questo sito abbiamo messo a disposizione del pubblico un agile strumento per organizzare una vacanza all’insegna del vino - spiega Iole Piscolla, direttrice del Centro Studi e Servizi delle Strade del Vino e dei Sapori d’Italia -. Una volta individuata la meta, l’utente può reperire informazioni e cartine, conoscere la storia e le tradizioni di un territorio, le attrattive artistiche e culturali, scovare le migliori strutture ricettive e gli eventi più curiosi». Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 15 15 13-11-2009 14:52:28 ATTORI PRINCIPALI Qualità e numero di servizi offerti dalle Strade variano sensibilmente, a seconda del livello in cui sono strutturate, delle modalità aggregative e di finanziamento adottate, del livello di accordo gestionale tra soggetti pubblici e privati coinvolti, dei condizionamenti ambientali. Ciò detto, non esiste una classifica assoluta delle Strade del Vino ideali sotto il profilo enoturistico. Una recente indagine dell’Osservatorio sul Turismo del Vino (“Territori e tendenze dell’enoturismo italiano”, Città del Vino-Censis Servizi, maggio 2008) ha però individuato nelle Strade “a offerta integrata” la forma più evoluta nell’attuale panorama del turismo enogastronomico italiano. Si tratta di Strade che soddisfano mediamente tutte le attese degli enoturisti: non solo grandi vini, ma anche sapori e prodotti alimentari di filiera corta, gastronomia tradizionale o innovativa, ricettività e servizi (dall’ambiente alla mobilità, dall’educazione sensoriale alla cura del corpo, dalle degustazioni agli eventi). Osservatorio sul fenomeno In base a questi parametri di offerta integrata, sono state individuate dieci Strade del Vino top: Strada del Vino Artesana (Piemonte), Strada del Vino Franciacorta (Lombardia), Sudtirolerweinstrasse (Alto Adige), Strada del Vino e dei Sapori Vallagarina (Trentino), Strada del Vino Soave (Veneto), Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena (Emilia Romagna), Strada del Vino Nobile di Montepulciano (Toscana), Strada del Sagrantino (Umbria), Strada del Vino di Castel del Monte (Puglia), Strada del Vino Terre Sciane (Sicilia). Ma sul territorio ecco un altro attore importante, si tratta delle Città del Vino (www.cittadelvino.it) La sede di Provincia Romana, l’enoteca recentemente aperta nella Capitale ed aperta al pubblico tutti i giorni. un’associazione che raccoglie oltre 570 Comuni e 38 tra Province, Comunità montane, Strade del Vino e parchi, corrispondenti al 6,7% dei Comuni, al 70% del vigneto Italia, all’89% dei vini Doc, Docg e Igt, al 15% dell’offerta turistico-ricettiva e al 22% degli agriturismi del nostro Paese. L’ Ente è nato nel 1987 su iniziativa di un gruppo di sindaci per sostenere le produzioni vitivinicole di qualità e le attività di promozione territoriale e turistica tracciate dalle Strade del Vino e da altri soggetti presenti nei territori dei Comuni suoi associati. Città del Vino cura progetti e attività di ricerca (il più importante è il citato Osservatorio sul Turismo del Vino), studi statistici sull’incoming turistico, iniziative come il Piano regolatore dei territori del vino; inoltre organizza forum, 16 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 16 13-11-2009 14:52:28 manifestazioni, eventi di carattere turistico naturalmente legati ai vini e al territorio che li produce. Fra questi ultimi, i più importanti sono Calici di Stelle (tradizionale appuntamento estivo, gestito in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino, che si tiene nella notte di San Lorenzo nelle piazze e nei luoghi più belli delle Città del Vino) e la Selezione del Sindaco (l’unico concorso enologico internazionale che prevede la partecipazione congiunta dell’Azienda che produce il vino e del Comune in cui sono localizzate le vigne). Altre fonti di divulgazione Le enoteche pubbliche sono enti territoriali che svolgono una funzione orientativa e informativa specificamente indirizzata all’enoturismo. La loro mission è mettere a disposizione del pubblico uno spaccato attendibile della produzione vitivinicola di un territorio, ma spesso anche dei suoi prodotti agroalimentari tipici. Se le Strade del Vino offrono in concreto la possibilità di seguire un itinerario ispirato al comune denominatore del vino, le enoteche pubbliche si possono considerare la tappa obbligata di ogni percorso di approccio al territorio. Nelle enoteche pubbliche più organizzate, dietro pagamento di un modesto contributo, è possibile assaggiare tutti i vini prodotti nell’area di riferimento. Si possono anche acquistare direttamente le bottiglie delle aziende, vendute a prezzo di cantina. MANIFESTAZIONI Nasce a Vicenza il primo Festival dell’Enoturismo L’ enoturismo è un fenomeno in crescita, che oltre a rappresentare un’interessante opportunità per i produttori genera ricadute virtuose sul territorio. Un fenomeno articolato, di cui sono protagonisti molti soggetti, forse troppi, e che sempre più manifesta l’esigenza di coordinamento e armonizzazione di standard e obiettivi. Una prima risposta viene da Promoveneto, Regione Veneto e Province di Vicenza e Treviso, che nel 2009 hanno organizzato a Vicenza il primo Festival nazionale dell’Enoturismo, evento che con convegni, seminari e workshop ha messo a confronto le proposte di Strade del Vino, cantine, distillerie, consorzi di tutela ed enti turistici coinvolti nella filiera dell’enoturismo nazionale. Nel 2010 il Festival si terrà a Treviso, per poi tornare a Vicenza nel 2011 (festivalenoturismo. it). «Un’iniziativa assolutamente nuova per l’Italia - spiega Dino Secco, vicepresidente della Provincia di Vicenza che promuove il patrimonio culturale del vino e diventerà un’ottima opportunità di collaborazione tra tutti gli operatori del settore». Finestre sulle produzioni locali «Le enoteche pubbliche territoriali rivestono una importante funzione divulgativa - spiega Elio Archimede, direttore dell’Associazione italiana enoteche pubbliche e strade del vino -, che non so- Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 17 17 13-11-2009 14:52:29 ATTORI PRINCIPALI stituisce certo la visita presso l’azienda vinicola, ma può fornire all’enoturista tutti gli strumenti utili per avvicinarsi in modo più consapevole alla produzione vitivinicola di una precisa area geografica, che spesso corrisponde a una Doc o a una Docg. Le enoteche pubbliche agiscono di fatto come “segreterie enologiche” del territorio: presentano una finestra esaustiva sulle produzioni locali, danno informazioni sui prezzi di vendita, permettono di sperimentare prodotti e abbinamenti sotto la guida di personale esperto». Dalle enoteche ai musei del vino Attualmente sul territorio nazionale, fra soggetti regionali, provinciali e comunali, sono attive 64 enoteche pubbliche territoriali, di cui ben 45 nel solo Piemonte (fonte: Assoenoteche). Qui le enoteche pubbliche sono riconosciute e finanziate dalla Regione sulla base di una specifica legge regionale. Quelle di maggiori dimensioni sono definite “regionali” e sono in tutto 13 (ad Acqui Terme, Barbaresco, Barolo, Caluso, Canale, Canelli, Gattinara, Grinzane Cavour - la prima enoteca di promozione territoriale italiana - , Mango, Nizza Monferrato, Roppolo, San Damiano d’Asti, Vignale Monferrato). Le altre 32 sono cantine comunali o“botteghe del vino”. Per le altre regioni la rete di enoteche pubbliche, ad oggi, è ben meno diffusa e organizzata. La Valle d’Aosta ha una grande enoteca nel castello di Aymavilles. La Liguria ne ha due: una a Castelnuovo Magra (La Spezia); l’altra ad Ortovero (Savona), dove è stata recentemente inaugurata l’Enoteca del Ponente ligure. In Lombardia è in preparazione una enoteca regionale a Broni, nell’Oltrepo Pavese. Il Trentino-Alto Adige ha la sua enoteca provinciale a Trento, mentre a La affascinante sala delle coppe e dei bicchieri che si visita nel Museo Martini di Storia dell’Enologia, a Chieri (To). Vallagarina c’è una Casa del Vino. In Veneto una sola realtà, fino ad ora: l’enoteca regionale di Pramaggiore (Venezia). Due invece le enoteche pubbliche in Friuli-Venezia Giulia: a Gradisca d’Isonzo (regionale) e a Cormons (comunale). Una sola enoteca pubblica in Emilia Romagna, a Dozza (Bologna), mentre in Umbria sono operanti enoteche provinciali a Perugia e a Orvieto, ma altre sono in via di allestimento. La Toscana concentra la sua attenzione sull’Enoteca Italiana di Siena, ora anche sede dell’Enoteca Toscana; anche il Consorzio del Chianti Rufina gestisce una propria struttura, così come una enoteca zonale è aperta a Vinci. A Roma fino ad oggi risulta operante soltanto la nuova enoteca del Lazio “Palatium”. Le Marche vantano due enoteche pubbliche a Jesi e a Offida, mentre il Comune di Matelica (Macerata) ha aperto un Centro di analisi sensoriale con enoteca. L’Abruzzo ha scelto Ortona come sede della sua enoteca regionale. In Basilicata sta nascendo un’enoteca provinciale a Matera, mentre in Campania è operativa quella di Salerno. In Sicilia ce ne sono due, ad Alcamo e a Menfi, mentre la prima della Sardegna si trova a Berchidda (Sassari), insieme al locale museo del vino. 18 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 18 13-11-2009 14:52:30 Proprio i musei del vino sono a loro volta tappa e meta di molti enoturisti. Quelli italiani, una ventina,contengono spesso tesori sorprendenti:reperti archeologici legati alla storia sociale e culturale del vino nelle varie civiltà, antichi attrezzi per la vendemmia e la vinificazione,macchine agricole,manifesti d’epoca, opere d’arte ispirate ai miti bacchici. Fra i più interessanti da visitare,il Museo delVino di Zonin a Gambellara,Vicenza (con la più importante raccolta di francobolli dedicati al vino), il Museo Bocchino di Asti (grande collezione di alambicchi, torchi e altri reperti storici sulla distillazione, a pochi passi dalle restaurate Cantine Contratto, dove in chilometrici cunicoli riposano migliaia di bottiglie), il Museo Lungarotti, il Berchidda di Sassari (con sommelier virtuale, sala multimediale, servizi di bookshop, enoteca, degustazione e mescita vini) e i classici piemontesi Archivi Storici Cinzano a Santa Vittoria d’Alba (Cuneo) e Museo Martini di Storia dell’Enologia di Chieri (Torino). Coordinamento degli eventi Altro motore del fenomeno enoturismo è il Movimento Turismo del Vino (www.movimentoturismovino.it), associazione no-profit nata nel 1993, che raccoglie oltre mille fra le migliori aziende vitivinicole e distillerie italiane. Produce e coordina alcuni conosciuti eventi: Cantine Aperte (ultima domenica di maggio), Calici di Stelle (agosto), Benvenuta Vendemmia (settembre), San Martino in Cantina (15 novembre), Natale in Cantina (dicembre),Sabato on wine (ultimo sabato del mese). Gli eventi promossi dal Movimento coinvolgono le cantine associate, che in tal modo fanno conoscere la loro attività e i prodotti. Fra le ultime iniziative, il disciplinare “Accoglienza coi fiocchi”un marchio di qualità per garantire l’enoturista. MUSEO Con Lungarotti a Torgiano rivive la storia millenaria del vino U n tuffo attraverso 5.000 anni di storia del vino. Il Museo del Vino di Torgiano (Perugia), aperto al pubblico dal 1974 per iniziativa di Giorgio Lungarotti e della moglie Maria Grazia nel monumentale palazzo Graziani-Baglioni del XVII secolo, offre una delle migliori raccolte private al mondo del settore. Il percorso espositivo, distribuito in una ventina di sale, guida il visitatore attraverso collezioni archeologiche, storiche e tecniche che ricostruiscono le principali tappe dell’antichissima civiltà del vino. Notevoli le raccolte di reperti archeologici, che annoverano vasi ittiti, brocche cicladiche, ceramiche greche, etrusche e romane, contenitori vinari di età medioevale, rinascimentale, barocca e contemporanea, disegni e incisioni dal XV al XX secolo (fra cui un Baccanale di Andrea Mantegna). A documentazione delle antiche tecniche di vinificazione, il Museo espone un imponente torchio a trave, della tipologia detta “di Catone”, per la descrizione che ne fece l’agronomo romano tra il II e il I secolo a.C. Info: museovino@ lungarotti. Visita virtuale sul sito http://vino. lungarotti.biz Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 19 19 13-11-2009 14:52:31 La Cantina Cascina Adelaide a Barolo (CN), nascosta sotto una collina, e (sotto) la scala tunnel che porta alla barricaia sotterranea di Cantina La Brunella a Castiglione Faletto (CN). Una direzione architettonica che tiene conto del paesaggio e degli stimoli del design. 20 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 20 13-11-2009 14:52:31 MOTIVAZIONI E ASPETTATIVE Garanzie per l’enoturista Profili del turista del vino: tutti portano alla soddisfazione. E le cantine attivano il sistema d’accoglienza. L ’enoturismo è un settore in rapida evoluzione, ricco di proposte, animato da una grande molteplicità di soggetti e destinato nei prossimi anni a crescere e a evolversi verso forme sempre più strutturate e organizzate.Alla luce, o meglio in ragione di ciò, il modo più consapevole e appagante di dedicarsi oggi al turismo del vino è quello di affidarsi alle proposte e ai circuiti più collaudati, in grado di offrire al visitatore ampie opzioni di scelta in un quadro d’insieme in cui la produzione vitivinicola del territorio sia protagonista. In linea di massima, il fatto stesso che la cantina o il gruppo di cantine che si decide di visitare facciano parte o siano comunque ricollegabili a una delle associazioni o reti sopra citate costituisce di per sé una sorta di patente di affidabilità. La presenza di marchi, targhette e stemmi relativi a Strade del Vino, Città del Vino, Movimento Turismo del Vino (che distribuisce anche la qualifica di“Accoglienza coi fiocchi”), o più in generale l’affiliazione a consorzi di tutela, enti turistici, circuiti di promozione, organizzazioni radicate sul territorio (come ad esempio Slow Food) garantisce di per sé la presenza di alti standard qualitativi. Per gli stessi motivi, le manifestazioni e gli eventi “firmati”da questi soggetti offrono perciò ottime garanzie in termini di qualità e rappresentatività delle proposte. Esiste poi tutto un microcosmo di visite guidate e iniziative in cantina (concerti, mostre, reading, conferenze e presentazioni di libri) promosse autonomamente dalle aziende, cui si vanno ad aggiungere, pressoché ovunque e praticamente in ogni stagione dell’anno, centinaia di eventi tra fiere enologiche, feste tradizionali, wine tasting, concorsi, rassegne organizzate all’interno di ville, piazze, castelli e centri storici. A diversi livelli, ciascuno di questi eventi può costituire una meta di un certo interesse turistico, contribuendo ad alimentare la conoscenza diffusa dei prodotti enogastronomici e delle ricchezze del territorio. A meno che non si tratti di eventi-spot, del tutto episodici e slegati da una logica di promozione di sistema: nel qual caso restano confinati al folklore o al tempo libero, nulla avendo in comune con un percorso enoturistico consapevole. Cantine aperte, ma quanto? Chi visita per la prima volta una singola realtà vitivinicola oppure un gruppo di aziende collegate a una Strada del Vino, a una Città del Vino o a circuiti locali minori ha quasi sempre delle aspettative. Ma spesso non sa bene che cosa attendersi realmente dalla sua esperienza. Innanzitutto, va detto che il concetto di “cantine aperte” (utilizziamo volutamente il nome della più conosciuta rassegna promossa dal Movimento Turismo del Vino) non si traduce semplicemente nel fatto che un’azienda vitivinicola si apra all’ingresso una tantum, in un giorno festivo, di visitatori capitati più o meno casualmente nei paraggi. La cantina che decida di presentare al pubblico la propria attività e i propri prodotti in modo efficace non si improvvisa “aperta” solo Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 21 21 13-11-2009 14:52:34 MOTIVAZIONI E ASPETTATIVE Oriente è il suggestivo spazio di meditazione e per incontri ricavato all’ingresso della barricaia di Cantine Cecchi a Castellina in Chianti. in occasioni sporadiche, ma progetta e gestisce un’adeguata campagna di promozione, mettendo a disposizione del pubblico materiali informativi esaurienti (depliant, schede di prodotto, un sito Internet); e, in occasione degli eventi, predispone opportune segnalazioni sul territorio, parcheggi e punti di accoglienza, propone in degustazione le proprie etichette – magari in abbinamento a prodotti agroalimentari locali – gratuitamente e in bicchieri idonei (mai di carta), fornisce ai visitatori adeguate spiegazioni sulla qualità dei vini degustati, sulla storia della cantina, sulla gestione dei vitigni, sulle attrezzature per la vinificazione. Quando l’enologo fa da guida Ma c’è di più. Degustazioni e visite guidate devono essere curate da personale esperto, ma anche predisposto per la comunicazione e in grado di stabilire una certa empatia con il pubblico. Il vino, così come il territorio, la passione e le competenze tecniche che lo producono, devono essere “raccontati”in modo corretto e appassionato, per poter poi essere gustati e apprezzati. L’esperienza francese, ma anche quelle sudafricana e australiana, lo dimostrano: in occasione di visite sia individuali sia collettive, è bene che in azienda ci sia sempre la possibilità di conoscere l’agronomo o l’enologo (talvolta sono la stessa persona, e spesso, nel caso delle piccole realtà vitivinicole, sono gli stessi proprietari), che può raccontare tutto il percorso dell’uva dal campo alla cantina, comunicando l’emozione della nascita e dell’evoluzione di un vino: la scelta del terreno adatto e dei tipi di vite da coltivare a seconda della composizione del suolo, dei fattori microclimatici, dell’esposizione alla luce del sole e ai venti; le modalità di allevamento delle viti; l’epoca della vendemmia; e poi le percentuali di uve per realizzare il prodotto finale, i luoghi e i tempi di 22 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 22 13-11-2009 14:52:34 invecchiamento del vino, la forma delle bottiglie, e così via. Ogni azienda vitivinicola è diversa. Le cantine del nuovo millennio sono “fabbriche del vino” ecologiche, perfettamente integrate nel territorio, magari interrate, realizzate con materiali autoctoni. Ci sono vignaioli che sono tornati a lavorare come un tempo, attenti alla stagionalità, alle fasi lunari, alle modifiche climatiche, alla salute della terra e dei vigneti. C’è chi pratica la lotta integrata ai parassiti, eliminando completamente i pesticidi, chi ha riportato in vita vitigni antichissimi, chi produce vini biologici, perfino biodinamici. Ognuno ha la sua storia da raccontare. L’importante è che tutti gli attori dello scenario enoturistico siano consapevoli che la cura dell’accoglienza è e sarà sempre di più corollario indispensabile all’allestimento di una valida offerta di turismo organizzato intorno al vino. I profili degli enoturisti Definiti brevemente contenuti, raggio d’azione e caratteristiche di chi esercita l’offerta enoturistica, restano da inquadrare le identità dei protagonisti della domanda, cioè di coloro che praticano o praticheranno l’andar per cantine. Alcune indagini hanno chiarito che alla base delle motivazioni che animano l’enoturista, sia esperto che “apprendista”, ci sono, oltre a una scontata curiosità per il mondo del vino, una serie di fattori: dalla tradizione familiare (l’abitudine a consumare vino) alla passione per la cucina e per la ristorazione di qualità, dalla propensione per la vita all’aria aperta alla ricerca della genuinità dei prodotti alimentari, dalla ri-scoperta di luoghi belli sotto il profilo paesaggistico e storicoartistico alla pratica di attività che si possono ricollegare al turismo leisure e wellness. EUROPA Al via la Carta Europea Vintur per una qualità turistica uniformata N el 2009 è nata Vintur, la carta europea dell’enoturismo. Sottoscritto dalle Strade del Vino e da altri omologhi organismi europei, il documento individua tutti gli itinerari turistici e i territori contraddistinti da produzioni vitivinicole di qualità, inseriti nei migliori contesti paesaggistici, storici, artistici e culturali del continente. L’anima del progetto è costituita da Recevin (Rete europea delle Città del Vino) e dall’AREV (Assemblea delle regioni europee viticole), enti che hanno contribuito ciascuno con la propria esperienza a individuare strategie e strumenti di sviluppo dell’enoturismo in Europa. In una sorta di decalogo dell’enoturismo, viene formalmente assegnato ai territori vitivinicoli un ruolo determinante nella salvaguardia, gestione e messa in valore dei beni del territorio, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Vintur rappresenta il primo passo formale per la costituzione di un’offerta enoturistica europea uniforme, dotata di determinati standard di qualità e delle competenze acquisite dai diversi operatori impegnati nel settore. Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 23 23 13-11-2009 14:52:35 MOTIVAZIONI E ASPETTATIVE Sulla base di tutti questi fattori di attrazione territoriale, possiamo dunque distinguere almeno due generi di enoturista. Il primo è quello degli appassionati veri, che potremmo definire enonauti, ossia persone di buona cultura generale, con una propensione di spesa medio-alta e decisamente interessate al viaggio di conoscenza enoica, tanto da programmare le proprie destinazioni vacanziere in base all’ubicazione di cantine e zone vitivinicole. Gli enonauti amano i vini, li conoscono bene, si informano tramite internet e riviste specializzate, partecipano regolarmente a degustazioni in cantina, corsi presso enoteche, eventi che vedono il vino protagonista. Il secondo genere è quello cui potenzialmente possono appartenere tutti i non astemi, ed è quello degli enoturisti occasionali, individui che, pur non essendo approfonditi conoscitori di vini, considerano la produzione vitivinicola e un’eventuale visita in cantina come una variabile interessante della vacanza e del territorio che la ospita. Entrambi i gruppi fondano le proprie opinioni, le aspettative e i programmi di visita attingendo da varie fonti di informazione: guide di settore, internet, riviste specializzate, ma soprattutto il passaparola, che spesso vale più di qualsiasi pubblicità od opinione qualificata (e secondo i produttori rappresenta oggi il vero meccanismo premiante dei territori). Se queste sono le macro-categorie dell’enoturista, va detto che l’evoluzione della domanda e dell’offerta registrata in questi ultimi anni sta generando nuove varianti, inediti sottoinsiemi di genere che può essere curioso citare. Anche gli archi-star si confrontano con il settore del vino, come Renzo Piano che ha realizzato la cantina Rocca di Frasinello in Maremma. 24 Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 24 13-11-2009 14:52:36 Il sesto Rapporto annuale “Osservatorio sul turismo del vino” (Città del Vino-Censis Servizi, 2007) ha stabilito in questo senso una nuova classificazione dei turismi enogastronomici, schematizzabile in quattro distinte fasce: gli enoturisti marginali, interessati a consumi di tempo libero semplificati, rapidi, convenzionali, convenienti e stagionali; gli enoturisti politeisti, dalle molteplici appartenenze di ceto e di gusto, attenti alle proposte e ai comportamenti dei low cost; gli enoturisti affluenti, persone con una buona capacità di spesa e orientamenti influenzati dai brand di servizi, prodotti, luoghi; e infine gli enoturisti esclusivisti, appartenenti a gruppi minoritari ma proporzionalmente crescenti dei consumatori delle fasce del lusso. Ospitalità tutto l’anno Chiara Lungarotti, presidente del Movimento Turismo del Vino, sostiene in proposito alla domanda e l’offerta di enoturismo: «Il turista di oggi è una persona che vuole passeggiare tra i vigneti, respirare i profumi della vendemmia, toccare con mano la vita dell’azienda; è alla ricerca di suggestioni ed esperienze che diventino parte del suo bagaglio culturale; soprattutto è chi, avvicinandosi al mondo vitivinicolo, vuole avere un approccio consapevole al vino. Sulla base di queste aspettative, il turismo del vino deve fondarsi non solo sulla qualità del prodotto, ma anche sull’impeccabile ospitalità e sull’offerta turistica del territorio, valida per ogni periodo dell’anno. Sono proprio questi gli elementi su cui dobbiamo puntare per offrire a un pubblico sempre più esigente e preparato una vacanza in linea con le aspettative e per promuovere attraverso la visita in cantina l’educazione al bere consapevole». NUOVI TEMPLI Cantine d’autore, quando l’architetto coniuga estetica e funzionalità L e cantine d’autore, in Italia e nel mondo, costituiscono oggi una delle mete principali dell’enoturista. Capolavori architettonici perfettamente inseriti nell’ambiente, ma anche monumenti viventi all’arte del vino, le strutture firmate dai grandi architetti contemporanei coniugano estetica e funzionalità, biocompatibilità e design. Epicentro della nouvelle vague enoarchitettonica è la Toscana, e la Maremma in particolare. Fra le più note cantine d’autore troviamo Petra a Suvereto, megastruttura ricavata nel fianco di una collina che Mario Botta ha disegnato ispirandosi ai templi precolombiani (nella foto sotto); Rocca di Frassinello, scenografico ma al tempo stesso funzionale capolavoro in cemento armato a vista e legno di betulla firmato Renzo Piano; Ca’ Marcanda, a Bolgheri, dove Giovanni Bo ha realizzato per Angelo Gaia una cantina invisibile, completamente interrata. Lo stesso ha fatto Walter Angonese per Manincor, in Alto Adige. Da vedere anche le cantine di Abram & Schnabl realizzate per Alois Lageder e, in Barolo, quella di Gianni Arnaudo per Terre da vino. Soltanto alcuni esempi fra i molti che meritano di essere visti. Cantine e Vini 2010 008_25_turismo_del_vino.indd 25 25 13-11-2009 14:52:37 CANTINA TERRE DEL BAROLO Barolo 2005 Da sinistra, l’infernot scavato nella roccia dove riposano le botti di Barolo, la parte più tecnologica della cantina e i vini esposti nel negozio. la cantina Cantina Terre del Barolo Società Cooperativa Agricola Via Alba-Barolo 5, Castiglione Falletto (Cn); 0173.262053 www.terredelbarolo.com TO CN el dialetto del Piemonte meridionale la parola “langa” significa collina. E proprio nella lunga e ampia vallata cuneese che unisce Alba e Barolo si trova Terre del Barolo, cooperativa vitivinicola che associa circa 400 viticoltori e unisce 650 ettari di pregiato vigneto delle Langhe. Fondata mezzo secolo fa dal comandante partigiano Arnaldo Rivera che unì un gruppo di agricoltori per ricreare l’economia agricola dopo la guerra, oggi Terre del Barolo è una realtà importante non solo nell’albese ma dell’intera regione piemontese, con una lista di vini di qualità. Nel tempo qui si è portato avanti un ambizioso lavoro di zonazione dei terreni, fino a puntare su quei vigneti dotati delle N la sosta Visita Da lunedì a sabato (8-12 e 14-18) e domenica (9-12); esclusi gennaio e febbraio. Nel negozio sono i viticultori a guidare le degustazioni (su prenotazione). Ristorante La Trattoria del Castello (Località Baudana 14, Serralunga d’Alba; 0173.613210; www.zunino-baudana.com) propone la cucina regionale dei fratelli Zunino. 7 camere. Locanda La Locanda del Centro (Castiglione Falletto; 0173. 462502; www.locandadelcentro.it), 6 camere country e ristorante. migliori esposizioni, secondo precisi parametri qualitativi. Gli agronomi in vigna e gli enologi in cantina soprassiedono in sostanza a tutta la filiera del vino. La filosofia è chiara, godere appieno dell’abbondanza dei microclimi delle Langhe, e della varietà dei tipi di terreno, ottenere basse rese delle piante per avere un’uva ricca, e rispettare la completa maturazione dei frutti con una vendemmia regolata in tal senso. In questo modo l’azienda Terre del Barolo è riuscita a dar vita alla linea Vinum Vita Est, distribuita in enoteche e ristoranti: Barolo, Nebbiolo d’Alba, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba e Dolcetto di Diano d’Alba, tutti ricchi di sensazioni olfattive e gustative. Espressioni ideali del territorio. memo Cultura Ogni anno la cantina crea un appuntamento con il Premio Terre del Barolo, attribuito a persone che si sono distinte in vari campi d’attività. L’anno scorso è stato consegnato a Catia Bastioli e a Enza Sampò. Quest’anno al giornalista Tito Stagno, il telecronista dell’allunaggio 40 anni fa. 26 Cantine e Vini 2010 026_27_cant_terre del barolo.indd 26 13-11-2009 10:49:59 al terreno argilloso e calcareo che circonda i comuni di Grinzane Cavour, Serralunga, Monforte d’Alba, Diano d‘Alba, Barolo, Novello, La Morra, Verduno, Roddi e Castiglione Falletto nascono i vitigni di nebbiolo dai quali trae origine l’importante Barolo Docg, prodotto che dimostra quanto sia cresciuta l’attenzione alla qualità nella vitivinicultura cooperativistica. L’uva è pigiata in modo soffice, mentre macerazione e fermentazione sono condotte in modo tale da poter estrarre il meglio del colore e dei D profumi varietali: infine il gusto viene dolcemente fissato dalle botti di legno di rovere (francese e di Slavonia), nelle quali il vino rimane per circa due anni. Terre del Barolo è scrupolosa, ogni settimana procede al controllo del vino tramite degustazioni e analisi condotte in laboratorio. L’invecchiamento si conclude in bottiglia, dove sosta per altri 12 mesi. Insomma, un rosso con sensazioni profonde, intenso, riconoscibilmente profumato. Un vino nobile, ma di spirito democratico. D.D. il vino Barolo 2005 DOCG 40.000 nebbiolo Stracotti aromatici e di lunga cottura, piatti di carni rosse e arrosti di selvaggina da pelo, ma anche formaggi di fossa 5 -10 anni 13,50 0,375 - 0,75 - magnum (1,5) e jeroboam (3 lt) Piemonte, Langhe 18-20° calice ampio 14 Cantine e Vini 2010 026_27_cant_terre del barolo.indd 27 27 13-11-2009 10:50:02 CINZANO Cinzano Rosé Spumante Dry A sinistra, due immagini storiche che mostrano l’attenzione che da sempre avuta da Cinzano alla comunicazione. A destra una curiosa immagine proveniente degli archivi aziendali che ritrae eleganti consumatori di un bar di Tripoli. la cantina Cinzano Strada del Turchino, Novi Ligure (Al); 0143.310311 www.cinzano.it TO AL la sosta Visite Solo previa prenotazione telefonica. Ristorante A pochi chilometri di distanza si raggiunge Villa Pomela (via Serravalle 69, 0143.329910), indirizzo di Novi Ligure che coniuga un ristorante raffinato e un’ospitalità di alto livello. 28 Cantine e Vini 2010 orse non tutti lo sanno, ma l’inizio dell’avventura nel mondo degli spirit fu la licenza governativa ottenuta da Giovanni Battista Cinzano per distillare e vendere elisir e rosoli, da uve di proprietà, a Torino. Pochi anni dopo, nel 1757, i suoi eredi iniziarono l’attività commerciale e industriale mettendo in produzione il vermouth e poi anche i primi spumanti italiani, sollecitati dal Re sabaudo a far concorrenza agli Champagne! Da qualche tempo Cinzano fa parte del gruppo Campari, che ha dato nuova vitalità alle linee di bollicine con una comunicazione giovane e di alto profilo degna della tradizione della centenaria azienda piemontese. Fanno infatti parte della nostra memoria storica i vivaci manifesti pubblicitari nati dalla creatività figurativa di artisti come Mario Gross e Leonetto Capiello. Mentre appartiene alla storia della comunicazione di oggi “Cinzano è Cinzano dal 1757” il claim dello spot televisivo che ha portato i 250 anni del marchio in tutte le case italiane. Da ricordare che negli anni Sessanta Cinzano iniziò a produrre su scala in- F dustriale i vermouth. Proprio in quegli anni fu inaugurato anche il primo stabilimento a Santo Stefano Belbo che con Santa Vittoria d’Alba e Chambery divenne la base del successo di Cinzano in Europa, poi in Sud America e in Africa. Nella gamma Cinzano oggi sono radunati gli spumanti di maggior tendenza, a partire dal dolce Asti Docg, e dagli amabili Rosé e Prosecco (sono infatti due tipi dry), fino ai brut Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc, e al Pinot Grigio. E al sempre magnifico e storico Pas Dosé, fiore all’occhiello della casa. memo MotoGP Dal 2000 Cinzano sponsorizza la gara di MotoGP sul percorso del Mugello, puntando sull’internazionalità della kermesse motociclistica e, soprattutto, rivolgendosi al pubblico giovane, dinamico ed estroverso che ogni anno frequenta il gran premio. o spumante rosato è attualmente tra le tendenze più evidenti del mercato. Ma in Cinzano, non hanno puntato su un brut, bensì su una versione abboccata, molto aromatica, a gradazione alcolica contenuta, un vino intonato anche ai gusti femminili, se vogliamo, e con un forte eclettismo in fatto di abbinamenti: con il cibo salato e quello dolce. E poi, perché non mettere in campo tutta l’esperienza accumulata in Cinzano sugli spumanti aromatici? Eccoci quindi al Rosé Dry, bottiglia trasparen- L te che valorizza il colore, forte aroma di piccoli frutti rossi, gusto fresco e penetrante, spuma leggermente rosata. Aperitivo senza dubbio. Ma a tavola come si comporta? Benissimo con i pesci affumicati, il sushi, i risi conditi asiatici, gli arrosti bianchi con i marroni, ad esempio. Altrettanto con le scaglie di formaggio grana stagionato, e con i salami a grana fine specie se speziati, superlativo con macedonie di frutta esotica, torte con frutta secca, pani dolci, e frutta candita ricoperta di cioccolato. D.D. il vino Cinzano Rosé Spumante Dry 280.000 durello, garganega, trebbiano e pinot nero antipasti leggeri e cruditè, ma anche cucina orientale come il “dim sum” cinese e il “frying pan” nell’annata 5,50 (nella grande distribuzione) 0,75 lt Oltrepò pavese e Veneto 6-8°C flûte 11 Cantine e Vini 2010 29 RICCADONNA Magistro Brut Immagine storica delle bottiglie schierate nella cantina di Angelo Riccadonna e due manifesti; quello a destra è di Armando Testa. la cantina Riccadonna (nelle migliori enoteche, tra le quali Enrico Serafino) Corso Asti 5, Canale d’Alba (Cn); 0173.979485 www.enricoserafino.it TO AT CN la sosta Enoteca Nella storica cantina di Enrico Serafino, visitabile su prenotazione, c’è l’enoteca aperta al pubblico fornita di vini a marchio proprio e degli spumanti Riccadonna. itorno in grande stile per un marchio storico della spumantistica italiana, Riccadonna, pioniere della comunicazione del vino spumante (dalle affiches alla tv). L’azienda è passata nel 2003 alla Campari che ne ha ridisegnato le tipologie e il packaging, proponendo ora un’immagine raffinata ed alta, come si conviene a un marchio che utilizzò per la pubblicità le grandi firme dell’illustrazione Gino Boccasile e Mario Gros, interpreti della corrente d’arte futurista. Riccadonna è sinonimo di festa e convivialità, questo era ciò che intendeva il fondatore Ottavio Riccadonna quando nel 1921 a Canelli, Asti, pose la prima bottiglia della lunga R avventura degli spumanti piemontesi in Italia e nel mondo. Fu tra i primi a importare il metodo francese champenoise. Dal 2004 la produzione si è spostata a Canale d’Alba, in provincia di Cuneo. Nella nuova gamma, con etichette e formati ridisegnati, spiccano l’Asti e il Brachetto Docg, Il Prosecco Extra Dry, Il Blanc de Blancs (da uve pinot bianco e sauvignon), e il Brut Magistro Riserva elegante metodo Charmat, con uve selezionate da particolari zone vocate. memo Storia L’antico edificio del centro di Canale d’Alba ospita in seimila metri quadri le storiche cantine e le moderne tecnologie dell’azienda Enrico Serafino. 30 Cantine e Vini 2010 030_31_riccadonna.indd 30 13-11-2009 10:53:11 agistro, un nome che sa di cose fatte a regola d’arte e maggior valore ha questo Brut, che ha un’importante componente di pinot nero un’uva che dev’essere ben guidata per esprimere il massimo. Spumante con classe, viene eseguito con la presa di spuma del metodo Charmat lungo, in grandi tini d’acciaio, all’interno dei quali sosta sui lieviti di fermentazione per almeno sei mesi. Risultato: un sottile equilibrio tra la potente struttura conferita dall’uva rossa e l’eleganza di un bouquet complesso M floreale e fruttato. Il pinot nero è coltivato sulle ricche colline dell’Oltrepò Pavese, mentre lo chardonnay è di provenienza trentina, due territori notoriamente vocati alla produzione di eccellenti vini base per lo spumante. Magistro Brut Riserva Riccadonna è fresco, e offre numerosi spunti a tavola: è insomma un tutto pasto perfetto con il pesce e da osare anche con le carni. Una buona compagnia anche per i lunch con piatti unici. G.M. il vino Magistro Brut Riserva VSQ 100.000 pinot nero e chardonnay bignè alla spuma di grana, linguine alle telline in bianco, galantina di coniglio 2 anni 7,50 0,75 lt Oltrepò pavese e Trentino 8-10°C flûte 12 Cantine e Vini 2010 030_31_riccadonna.indd 31 31 13-11-2009 10:53:14 GUIDO BERLUCCHI Franciacorta ’61 Brut Da sinistra, Cristina, Franco, Paolo e Arturo Ziliani, la storica cantina Berlucchi risalente al XVII secolo e il vigneto Brolo a Borgonato. la cantina Guido Berlucchi Piazza Duranti 4, Borgonato (Bs); 030.984381 www.berlucchi.it MI BG BS la sosta Visita Solo su prenotazione, 9,30-11 e 14,30-17, dal lunedì al venerdì. Più un sabato al mese (vedi sito). Fornito negozio e uno spazio dedicato alle degustazioni. Relais Cucina gourmet dello chef Fabrizio Albini per La Colombara del Relaisfranciacorta, 4 stelle (www.relaisfranciacorta.it), ricavato da un’antica cascina. Offre 50 camere e 9 sale convegni. appellativo di “casa-madre” del Franciacorta le spetta di diritto: per chi non lo sapesse, fu nelle cantine dell’azienda Guido Berlucchi di Borgonato, a due passi dal Lago d’Iseo, che nacque il primo spumante del territorio e per la prima volta il toponimo Franciacorta apparve in etichetta. Era il 1961 e per merito di Guido Berlucchi, gentiluomo discendente della nobile famiglia Lana de’ Terzi e possidente terriero, dell’enologo Franco Ziliani - oggi alla guida dell’azienda insieme ai figli Cristina, Paolo e Arturo - e di Giorgio Lanciani nasceva un vino spumante metodo classico italianissimo, ma perfettamente in grado di competere con le aristocratiche bollicine francesi. La primogenitura del Franciacorta non è l’unico primato di questa casa vinicola, che nel 1962 ha battezzato anche la nascita del primo vino spumante rosato d’Italia, il Max Rosé. Oggi l’azienda Berlucchi, che nel 2011 festeggia il suo cinquantesimo anniversario, continua la sua avventura di qualità e di innovazione e gestisce un insieme coordinato di L’ attività: dall’Antica Fratta di Monticelli Brusati, realtà enologica di nicchia in Franciacorta, al Relaisfranciacorta, hotel di campagna con annesso ristorante gourmet, fino a Caccia al Piano 1868, splendida tenuta con 20 ettari vitati situata nel cuore della zona vocata di Bolgheri (Li). memo Tecnica Sempre attenta all’innovazione, l’azienda Guido Berlucchi ha da diverso tempo iniziato a sperimentare e utilizzare importanti accorgimenti tecnologici. Per produrre il Franciacorta ‘61 Brut, ad esempio, sono stati usati l’analisi dei vigneti tramite fotografia aerea a infrarossi (progetto “1000&Una Vigna”) e, in fase di pigiatura, speciali presse a piano inclinato. 32 Cantine e Vini 2010 032_33_cant_guidoberlucchi.indd 32 12-11-2009 11:35:55 n tributo all’anno fondamentale nella storia di Berlucchi e della Franciacorta. Si presenta così il Franciacorta ’61 Brut, vino che dell’antico progenitore nato quasi mezzo secolo fa mantiene l’esclusività e l’eleganza fin dall’etichetta, pur essendo proposto in cantina a un prezzo di vendita assolutamente interessante. Il packaging della bottiglia, ispirato agli anni ’60 e ricco di elementi insoliti (l’oblò intagliato nella capsula, il cerchio a trama optical), è molto piacevole e attira lo sguardo. L’etichetta U gioca con le geometrie di cerchi e decori alleggeriti da una laminatura platino che le conferisce un tocco di modernità. Pur appartenendo a un genere - gli spumanti metodo classico - non sempre facile da avvicinare, il Franciacorta ’61 Brut è un prodotto di grande freschezza, morbido ed equilibrato. Il suo maggior pregio è la piacevolezza gustativa, oltre a una versatilità di abbinamento che lo rende ideale compagno di carni bianche, pesci di mare e formaggi freschi e a media stagionatura. M.B. il vino ’61 Storica Franciacorta Brut DOCG 300.000 chardonnay 90%, pinot nero 10% piatti della tradizione locale, dai “casonsei” (ravioli ripieni di carne con burro versato) ai filettini di pesce persico dorati n.d. 18 0,375 - 0,75 - magnum (1,5) e jeroboam (3 lt) Lombardia, Franciacorta 8°C flûte 12,5 Cantine e Vini 2010 032_33_cant_guidoberlucchi.indd 33 33 12-11-2009 11:35:57 BELLUSSI Belcanto Cuvée Brut Da sinistra, i’ingresso-scultura di Bellussi Valdobbiadene e il suo parco, dal quale si accede allo spazio shopping. la cantina Bellussi Spumanti s.r.l. Via Erizzo 215, Valdobbiadene (Tv); 0423.982147 www.bellussi.com TV VE torico nome della Marca Trevigiana, Bellussi Spumanti di Valdobbiadene è stata rilevata nel 1993 dalla famiglia Martellozzo che ha dato un impulso qualitativo tale da farne un punto di riferimento regionale, per il modello d’azienda, e il marchio ben distribuito e comunicato. Se le colline di Valdobbiadene sono sinonimo di Prosecco spumante, Bellussi si identifica con questo vitigno eletto, che rispetta, e che a volte declina con arte curiosa. Sotto la guida esperta di Enrico Martellozzo la produzione ha legato il nome della cantina a importanti eventi culturali, musicali in particolare. Da due anni Belcanto - il nome dichiara espressamente la passione S la sosta Visita Su appuntamento, orario: 9-12 e 14-17. Shopping Si acquistano le etichette dell’azienda e la linea di servizio (bicchieri, decanter, secchielli in acciaio e cavatappi) firmata Bellussi su progetti di designer di fama. Ristorante Per provare prosciutto di San Daniele, primi piatti e grigliate abbinati alle etichette Bellussi c’è la Prosciutteria 5° Paese (0422.451548), a Quinto di Treviso, uno storico borgo trevigiano a 25 chilometri dalla cantina. per la lirica - è sponsor del Festival Pucciniano di Torre del Lago e della Mostra del Cinema di Venezia, un impegno di alto profilo, come per il vino. La ricerca della qualità per l’azienda trevigiana si è riversata nell’adeguamento tecnologico delle cantine, con nuove autoclavi dai luccicanti serbatoi inox con cui si controlla la temperatura preservando qualità e aromi. Nel 2005 Enrico Martellozzo con la moglie Renata hanno acquisito la tenuta toscana di 10 ettari Belpoggio (www. belpoggio.it) a Montalcino: e ora sono pronti per il mercato il Brunello e il Rosso di Montalcino. L’espansione Bellussi si articola con i vini del terroir. Una garanzia. memo Storia La linea Belcanto nasce nel 2000 per festeggiare il “Premio Guggenheim Impresa & Cultura” attribuito a Bellussi. Comprende oltre all’ultimo nato Cuvée Brut, il Millesimato Dry che per 4 anni di seguito ha conquistato il Nastro d’Argento 1° premio assoluto nella categoria Charmat al Concorso Spumanti d’Italia, il Valdobbiadene Doc Extra Dry, il Superiore di Cartizze e la Cuvée Rosé ottenuta da Pinot noir in purezza. 34 Cantine e Vini 2010 034_35_cant_bellussi.indd 34 12-11-2009 11:45:21 rutto della Marca Trevigiana e più specificatamente dei colli di Valdobbiadene, lo spumante Belcanto Cuvée Brut è un riuscito dosaggio tra uve Chardonnay e il Prosecco, questo lasciato appassire e maturato in barrique. Realizzato col metodo Charmat lungo, che prevede la spumantizzazione in autoclave di almeno sei mesi, il vino è giallo paglierino carico e con un profumo a doppio senso, delicato (l’uva aromatica Prosecco) e consistente (lo Chardonnay). La Cuvée Brut è stata creata nel 2008 F per festeggiare i primi venticinque anni “spumeggianti” di Bellussi ed è il frutto del recente lavoro e ricerca dell’enologo Francesco Adami. Ha riscosso molti consensi nel 2009 ed è diventato “di tendenza” questa estate nei ristoranti e nelle enoteche delle vacanze, Cortina, Capri, Versilia, Costa Smeralda. A conferma dell’apprezzamento dei consumatori, la Cuvée Brut Belcanto ha conquistato il “Nastro d’Oro 2009”, premio conferito dalla critica specializzata durante il Concorso Nazionale Spumanti d’Italia. D.D. il vino Belcanto Cuvée Brut EDIZIONE CELEBRATIVA 13.500 chardonnay e prosecco per l’aperitivo ma anche con primi piatti e crudità in genere nell’annata 15 0,75 lt Veneto orientale 6-8°C flûte 12 Cantine e Vini 2010 034_35_cant_bellussi.indd 35 35 12-11-2009 11:45:24 CASTELNUOVO DEL GARDA Nero Assoluto Bosco del Gal Il team di lavoro della Cantina di Castelnuovo in posa per i 50 anni, un vigneto di merlot e la sede dell’azienda. la cantina Cantina di Castelnuovo del Garda Via Palazzina 2, Castelnuovo del Garda (Vr); 045.7570522 www.cantinacastelnuovo.com VR VE la sosta Shopping La cantina ha un punto di vendita diretta al pubblico aperto tutto l’anno: è il Wine Shop (orario: 8.30-12.30 e 14.30-18.30). dove si degustano i vini aziendali, e altre specialità, come l’olio d’oliva extravergine del Garda, l’aceto di Bardolino e le grappe di Custoza e Bardolino. n’azienda attiva e moderna, che associa oltre 250 tra i migliori produttori del Garda veronese per un totale di oltre 1.200 ettari di vigneto, ben organizzata per l’ospitalità, e con un ricco palmares di premi a testimonianza dell’impegno profuso sui vini del territorio. La Cantina di Castelnuovo del Garda è attiva nelle zone di produzione dei vini a denominazione Bianco di Custoza, Lugana, Bardolino (e il Docg Bardolino Superiore): siamo a circa 15 chilometri da Verona e a un passo dalle acque del lago più grande d’Italia, la cui presenza influenza non poco la buona riuscita delle vendemmie addolcendo il clima fin nelle vigne più alte. La cantina veneta, molto dinamica anche nella grande distribuzione, articola i vini attraverso selezioni di alto livello, due dei quali sono chiamati col nome dei poderi (o cru) più fortunati per esposizione e terreno: Bosco del Gal e Cà di Mori, il primo sopra Castelnuovo, l’altro in collina tra l’Adige e il Garda. Il Nero Assoluto 07 ha appena vinto la medaglia d’oro al U Japan Wine Challange e riconoscimenti per Castelnuovo vengono dai concorsi internazionali del Vinitaly, da Decanter, dalla International Wine e Spirit Competition. Questo è già un ottimo motivo per segnarsi l’indirizzo in agenda. Un altro è l’accoglienza enoturistica, che fa parte del dna delle genti di qui. Nell’area si snodano non poche Strade del Vino e dei Sapori, quella del Bardolino, del Custoza, del Lugana e la Strada dei Vini del Garda Classico. Una garanzia. memo Enoturismo Numerose tenute degli associati hanno predisposto accoglienza turistica e servizi gastronomici: in tavola le ricette locali con i vini gardesani. Possibilità di pernottamento per un fine settimana sul lago (www.cantinacastelnuovo. com/le-iniziative-dei-soci). 36 Cantine e Vini 2010 036_37_cant_castelnuovo garda.indd 36 12-11-2009 11:47:59 ero Assoluto è la nuova creatura dei soci della cantina di Castelnuovo, una sorta di regalo celebrativo per il compimento dei 50 anni del sodalizio gardesano. Idea quanto mai felice: questo “Merlottone”, come viene chiamato in casa per significare “grande Merlot” ha appena vinto a Tokyo il Japan Wine Challenge, la più importante gara di tutta l’Asia, imponendosi tra gli oltre 1400 campioni di vino presentati da 29 paesi diversi. Il vino è ottenuto da solo uve merlot coltivate sulle colline moreniche della N riva sud est del Garda, attentamente selezionate e poi in parte messe in appassimento su cassette per un paio di mesi. Questo procedimento lo marca con un tocco dolce, inedito al nostro palato per un Merlot ma assai apprezzato internazionalmente. Nero Assoluto passa 12 mesi in botti grandi e si affina ulteriori 6 mesi in bottiglia. Quando è pronto si caratterizza per il colore rosso granato molto carico, e un profumo intenso che ricorda la frutta rossa sotto spirito, dolce e speziata. D.D. il vino Nero Assoluto 2007 Bosco del Gal 4.000 merlot tutti i tipi di selvaggina, arrosti, filetti alla griglia e carni alla brace, oltre a formaggi stagionati oltre 5 anni 15 0,75 e magnum (1,5 lt) Veneto, Garda veronese 18-19°C calice ampio 16,50 Cantine e Vini 2010 036_37_cant_castelnuovo garda.indd 37 37 12-11-2009 11:48:02 CESÀRI Bosan 2001 Amarone della Valpolicella Doc A lato, l’ingresso della cantina di Cavaion Veronese; sopra, la barricaia e la bottiglia del bianco Lugana Doc Cento Filari 2008 la cantina Gerardo Cesàri Spa Località Sorsei 3, Cavaion Veronese (Vr); 045.6260928 www.cesariverona.it VR VE la sosta Visita Negli spazi aziendali è disponibile quasi tutta la settimana (lun-ven: 9-12 e 14.30-17.30; sabato mattina: su prenotazione) Shopping Nel negozio interno sono in vendita tutte le principali etichette dell’azienda. Ristorante Indirizzo del territorio dove sono proposti anche vini di Gerardo Cesàri è Alla Grotta (045.7580035) di Lazise (Vr). n milione e seicentomila bottiglie di vini d’alta gamma e una serie infinita di riconoscimenti internazionali. Fondata nel 1936, l’azienda vinicola Gerardo Cesàri è diventata in tutto il mondo sinonimo di qualità dei vini veronesi. Per assicurarsi sempre il meglio della vendemmia, sono a disposizione diciannove ettari di proprietà, oltre ad altri novanta in gestione. I principali vigneti veronesi di proprietà sono Il Bosco di Castelrotto, il Bosan dell’Alta Valpolicella, il Boscarel di Calmasino, il Nibai di Monteforte d’Alpone. Alla gamma dei classici Amarone, Valpolicella, Bardolino e Soave, si sono aggiunti, nel corso del tempo, altri vini di fama come Pinot Grigio, Chardonnay, Merlot e Cabernet. Oltre alla gamma degli Amarone, da segnalare in particolare il recente bianco Lugana Doc Cento Filari 2008, ottenuto da un vigneto di 11 ettari situato nella fascia morenica che corre tra Pozzolengo e Peschiera. Ottenuto da uve turbiana (95%) e chardonnay (5%), ha colore giallo paglierino, gusto morbido e note floreali e fruttate (13,3° alc). U Sintesi di tradizione enologica e innovazione tecnologica, la cantina di Cavaion Veronese dispone di una profonda barricaia a 15 metri sottoterra dove i vini possono riposare alla giusta temperatura e a una costante umidità. L’altro impianto utilizzato è la cantina S. Floriano dove si lavorano in particolare le uve appassite. La Gerardo Cesàri è diventata un punto di riferimento per i grandi vini rossi veronesi grazie all’impegno del presidente Franco Cesàri e dei soci Annibale Materossi e Rinaldo Corvi. memo Rassegna La Cantina Gerardo Cesàri partecipa attivamente alle varie iniziativa del Consorzio Valpolicella ed in particolare ad Anteprima Amarone la kermesse annuale che va in scena a fine gennaio. 38 Cantine e Vini 2010 038_39_cesari.indd 38 12-11-2009 12:21:05 er piovosità e temperature superiori alla media stagionale, l’annata 2001 è considerata eccezionale per l’Amarone della Valpolicella Doc. E in particolare per il Bosan ricavato dall’omonimo vigneto di 10 ettari nella zona più elevata della Valpolicella. Non per niente ha raccolto una ricca messe di premi, in Italia e all’estero. Alla base del successo c’è un’attenta selezione delle uve di base, corvina e rondinella, dopo un’accurata potatura e diradamento, seguito da un appassimento di 4 mesi che riduce del 40% P il loro peso. Segue la macerazione che viene effettuata a contatto delle bucce per 30 giorni. L’affinamento in barrique è stato avviato all’inizio del 2003 per 18 mesi, seguiti da altri 18 di riposo. L’affinamento in bottiglia dura infine 12 mesi.Ne risulta un vino rosso di grande corpo, di buona acidità, morbidezza e notevole equilibrio. Da sottolineare i profumi di frutta rossa con sottofondo speziato. Un vino importante che si può definire “da meditazione”, ma forse anche meglio “da buona compagnia”. R.G. il vino Bosan 2001 - Amarone della Valpolicella DOC 34.000 corvina veronese 80% rondinella 20% cacciagione, carni rosse grigliate o stufate oltre 20 anni 50 0,75 lt Veneto 18-20°C Calice da grande vino rosso 15,80 Cantine e Vini 2010 038_39_cesari.indd 39 39 12-11-2009 12:21:27 CANTINA COLLI VICENTINI Lessini Durello Brut Torre dei Vescovi Terreni vitati sui Colli Berici, l’uva durella, tipica dei Monti Lessini e la facciata della Cantina Colli Vicentini a Montecchio Maggiore. la cantina Cantina Colli Vicentini Società Cooperativa Agricola Viale Europa 109, Montecchio Maggiore (Vi); 0444.491360 cantinacollivicentini.it VI VE la sosta Visita Cantina aperta da lunedì a sabato (8.30-12 e 14.3018.30); per le visite guidate occorre la prenotazione. Shopping Negozio ben fornito con tutte le linee della Cantina: Colli Vicentini, Torre dei Vescovi e Le Macine. e molte cooperative fanno vino buono, ma non lo sanno divulgare, eccone una che miete premi e si rivela particolarmente comunicativa. Colli Vicentini è tra le “soste” consigliate da due Strade del vino, quella dei Colli Berici e quella del Recioto di Gambellara. È tra i sostenitori della manifestazione Arte Vino a Barbarano Vicentino (si tiene a fine maggio, durante Cantine Aperte), del Gambellara Wine Festival (il 26 settembre 2010) e del Wine Art Festival (in calendario a marzo) a Pietrasanta (Lucca). L’azienda si è spinta fino a Oslo, all’Ambasciata d’Italia, dove i suoi vini (Cabernet, Merlot, Recioto, Garganega, Pinot Bianco e Grigio, e Durello) hanno accompagnato la cena di gala che ha festeggiato il Cinquecentenario del Palladio. Attualmente, con una trentina di ristoranti della provincia di Vicenza organizza l’evento W Durello (in febbraio), proponendo il suo Spumante Lessini Durello come vino aperitivo. Non si è così attivi se non si possiede qualità: l’anno scorso Luca Maroni ha premiato il “Cesellato 2004” Colli Vicen- S tini come miglior Recioto Classico e non si contano le menzioni ottenute ai concorsi internazionali del Vinitaly. A completare il tutto ci sono grandi numeri: 1.600 soci e 2.000 ettari di vigneto, un territorio pulito e bello che abbraccia le zone viticole Doc della provincia di Vicenza tra i Colli Berici, i Monti Lessini e Gambellara e tanti investimenti in vigna e cantina. E pensare che alla nascita, cinquant’anni fa, era solo un sodalizio tra 33 appassionati viticoltori di Montecchio Maggiore. memo Territorio Colli Vicentini è l’alfiere della rinascita dell’uva durella dei Monti Lessini cui ha dedicato un volume per favorirne la conoscenza. Prezioso anche un lavoro editoriale sulla zonazione per identificare i terreni più favorevoli ai diversi vitigni. Carne Se si vuole acquistare buona carne nel vicentino c’è il circuito delle Macellerie del Gusto (www. lemacelleriedelgusto.it) che dispensa anche ricette. Colli Vicentini abbina i vini. 40 Cantine e Vini 2010 040_41_cant_colli vicentini.indd 40 12-11-2009 12:40:18 orre dei Vescovi è il nome della particolare selezione della cantina, e frutto rappresentativo del motto “a ogni vitigno il miglior territorio”. Il Durello Brut, prodotto con il metodo Charmat, è un’originale declinazione dell’uva autoctona d’alta collina su cui la cantina ha testardamente e con successo lavorato, dopo averla riscoperta e valorizzata. Il vino ha profumi freschi e suadenti di fiori d’acacia, e una spiccata nota di frutti citrini che aiuta con i cibi impegnativi, come si addice ai migliori spumanti. T Per questa sua fortunata natura consente una gran varietà di abbinamenti, anche “osé” per un vino bianco. Questo Brut infatti pulisce bene la bocca con salumi grassi e aromatici, accompagna il crudo di pesce e la pasta con la bottarga, ma anche i piatti della tradizione di locale, i bigoli col torcio ad esempio, la soppressa veneta e il baccalà alla vicentina. E regge anche coniglio e faraona in intingoli. Insomma un’ottima scelta a tutto pasto oltre che uno spumante ad un prezzo interessante. G.M. il vino Lessini Durello Brut Torre dei Vescovi DOC 120.000 durella soppressa veneta, baccalà alla vicentina, spaghetti con la bottarga, bigoli col torcio 2 anni 7 0,75 lt Veneto, Monti Lessini 7-9°C flûte 12 Cantine e Vini 2010 040_41_cant_colli vicentini.indd 41 41 12-11-2009 12:40:21 COLSALIZ Servo Suo Prosecco di Valdobbiadene Da sinistra, la facciata della Cantina ColSaliz, uve di prosecco e tini per la fermentazione dello spumante. la cantina Azienda agricola Colsaliz di Antonio Faganello via Colvendrame, Refrontolo (Tv); 0438.894026 www.colsaliz.it TV VE la sosta Visita Su prenotazione, 9-12 e 15-18, più sabato mattina. Shopping Non c’è solo Prosecco, ma anche un ottimo Refrontolo passito, vino raro e prezioso considerato fra le massime espressioni storiche dell’enologia trevigiana. Nello spazio degustazione da provare anche la Grappa di Marzemino passito di Refrontolo. iamo nel cuore della zona classica del Prosecco Doc, in provincia di Treviso, ma non lontano da Venezia, e precisamente nell’area più vocata di Collalbrigo, di Refrontolo e del Feletto. Anche se l’aspetto della cantina (sia sotto il profilo architettonico, sia dal punto di vista tecnico) è quanto di più moderno, curato ed efficiente si possa immaginare per una realtà vitivinicola di piccole dimensioni, la storia dell’azienda agricola ColSaliz vanta radici antiche. Fondata nel lontano 1889, questa casa vinicola è stata tramandata di padre in figlio fino ad arrivare al proprietario di oggi, Antonio Faganello. Uomo di poche parole, come spesso da queste parti, ma di molti fatti, Faganello tratta i suoi 15 ettari di vigneto - esposti da ovest a sud-ovest a un’altitudine che varia fra i 200 e i 300 metri slm - con l’affetto di un padre più che con la mentalità dell’imprenditore. Per esempio utilizzando da sempre pochissimi fertilizzanti e mantenendo nei vigneti allevati a “silvoz” e “alla cappuccina” una bassa produttività per ceppo. Il risultato è S un Prosecco, proposto nelle versioni frizzante e spumante, che è una vera “spremuta” di territorio. Vale la pena di lasciarsi sedurre dal dolce paesaggio collinare che circonda l’azienda, ma di ColSaliz merita uno sguardo anche lo spaccio, ben fornito di eleganti confezioni regalo, come la raffinata “Cappelliera” con due bottiglie di Prosecco Doc e il pratico “Astuccio” con tre bottiglie o la magnum. memo Storia Da non perdere, circa due chilometri a nord di Refrontolo, il Molinetto della Croda, un antico mulino del XVI secolo accanto al torrente Lierza, ai piedi di un salto d’acqua di 12 metri. Oggi è una sorta di museo, che ospita mostre ed eventi culturali. Da vedere anche le tre ville venete del paese. 42 Cantine e Vini 2010 042_43_cant_colsaliz.indd 42 12-11-2009 12:52:48 roprio come la parola universalmente nota “ciao”, di origine veneziana, anche “Servo suo” è una forma deferente di saluto e di ringraziamento. Etichettando così il suo spumante dry più seducente e generoso, ColSaliz rende omaggio a una terra, quella di Refrontolo, che grazie a millenni di evoluzione, dall’epoca terziaria ad oggi, si è arricchita delle preziose sostanze che conferiscono a questo Prosecco una interessante molteplicità di profumi di frutta matura come la mela, la pera, gli agrumi, e P di fragranze floreali, in particolare la rosa, che poi si trasformano, al gusto, in un gradevole richiamo ammandorlato. Venduto nello spaccio aziendale in scatole da sei pezzi oppure in raffinate confezioni-regalo, Servo Suo dry è un prodotto di grande versatilità, ottimo come aperitivo e in molte occasioni, anche le più impegnative, e in tavola regge bene tutto il pasto, sia con il pesce che con le carni leggere. L’affascinante complessità e il nome anticonvenzionale sono un dono che si fa ricordare. M.B. il vino Servo Suo Dry Prosecco di Valdobbiadene DOC 80.000 prosecco antipasti di pesce e molluschi, risotti della tradizione marinara, fritti di pesce, arrosti di carni bianche nell’annata 15 0,75 e magnum (1,5 lt) Veneto orientale 8°C flûte 11,5 Cantine e Vini 2010 042_43_cant_colsaliz.indd 43 43 12-11-2009 12:52:49 LE COLTURE Pianer Valdobbiadene Spumante Extra Dry Sono 40 gli ettari di vigna dell’azienda posti in diverse zone del territorio di Valdobbiadene e Conegliano. Sopra, un’accogliente stanza dell’agriturismo di famiglia. la cantina Le Colture Via Follo 5, Santo Stefano Valdobbiadene (Tv); 0423.900192 www.lecolture.it TV VE azienda agricola Le Colture sorge nel cuore delle colline del Prosecco ed è una delle mete indicate nella Strada del Vino Prosecco di Valdobbiadene e dei Colli di Conegliano. Dalla tenuta, una casa colonica dei primi del secolo scorso, ampliata e ristrutturata nel 2004, si domina la zona del Cartizze, fatta di vigne, boschi e sentieri, esplorabili a piedi, in bicicletta o a cavallo. L’azienda, di proprietà della famiglia Ruggeri dal Cinquecento, produce oggi sotto la guida di Cesare e Renato spumante metodo Charmat. Nella gamma della cantina ci sono anche due rossi, il Colli di Conegliano rosso Doc Salera e il Veneto Igt Orsere, oltre ad un Valdobbiadene L’ la sosta Visita Sempre possibile visitare l’azienda (lun-ven 8-12, 13.30-18; sab 8-12; chiuso dom e festivi). Le degustazioni sono su prenotazione e vi si possono acquistare vini ma anche libri fotografici. Agriturismo Notevoli gli insaccati, come il salame e la sopressa, che sono proposti da Prime Gemme, il casale di proprietà dell’azienda che offre anche camere arredate in stile rustico (0422.885678). Ristorante Vini Le Colture e cucina regionale al Bistrot di Asolo (Tv) (0423.529592) borgo posto a circa 20 chilometri da Santo Stefano. fermo Masaré, un frizzante Massa e, ultimo arrivato, lo spumante brut Rosé, ottenuto da uve merlot e chardonnay, vivace e leggero. L’azienda presta molta attenzione all’ambiente, con interventi biodinamici sulle coltivazioni e con la recente installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia solare. Le Colture è anche molto attiva da un punto di vista culturale: nel suo agriturismo Prime Gemme, a Nervesa della Battaglia, espone opere di artisti locali e propone libri fotografici sul territorio. Completa la gamma de Le Colture la grappa di Salera, prodotta dalla famosa distilleria Capovilla di Rosà (Vi). memo Cultura Ormai da diversi anni l’azienda partecipa come partner al Premio Comisso, uno dei più prestigiosi concorsi letterari italiani di narrativa e biografia, nato alla fine degli anni Settanta. Le Colture inoltre partecipa ogni anno come partner all’organizzazione di mostre pittoriche nella zona di Treviso: nel 2009 è stata la volta di Bruno Donadel. 44 Cantine e Vini 2010 044_45_cant_le colture.indd 44 12-11-2009 12:58:01 ccoci a un vino beverino, dal contenuto alcolico non troppo elevato, eppure elegante, persistente e sapido. Merito della vendemmia che viene effettuata tra settembre e ottobre, cosicché l’uva possa raggiungere il massimo dell’evoluzione aromatica e concentrare i preziosi zuccheri. Questo Extra Dry è considerato il vino di punta dell’azienda Le Colture: al naso profuma di pera, mela e agrumi, e ha un gusto asciutto con una bella permanenza di fini bollicine. Prosecco da aperitivo? Pianer può essere ani- E ma di cocktail classici e light come quelli con succo di pesca o con succo di fragola? Indubbiamente sì, ma soprattutto Pianer è uno spumante armonioso che accompagna il pasto dagli stuzzichini al dolce. Abbinamenti da provare: con prosciutto crudo dolce o non troppo stagionato, quiches al formaggio e verdure e crostate salate, zuppe di legumi, risotto al radicchio o asparagi. Piena sintonia con i piatti di mare, e la cucina orientale, spesso agrodolce e piuttosto speziata. R.P. il vino Pianer Valdobbiadene Spumante Extra Dry DOC 120.000 prosecco risotto agli asparagi, frittate con verdure, radicchio trevigiano ai ferri, riso e bisi, pizza nell’annata 9 0,75, magnum (1,5) e jeroboam (3 lt) Valdobbiadene, Veneto 6-7°C flûte 11 Cantine e Vini 2010 044_45_cant_le colture.indd 45 45 12-11-2009 12:58:04 RIONDO Spumante Excelsa Oro Cuvée L’enologo Abele Casagrande si occupa della creazione di spumanti innovativi per l’azienda veneta. Tra questi c’è il Millesimato Brut Colli Berici Doc 2007, vino elegante e di grande freschezza. la cantina Cantine Riondo Spa via Cappuccini 6, Monteforte d’Alpone (Vr); 045.6104346 www.cantineriondo.com VR VE la sosta Shopping in azienda si possono acquistare i vini dell’intera gamma di Cantine Riondo: molte le confezioni regalo. Ristorante Una buona cucina regionale si scopre al ristorante Allo Scudo (045.7680766), con camere, a Soave. Altro indirizzo interessante è Colla a San Bonifacio (045.6103138), anch’esso con camere. osta proprio nel cuore della produzione del Soave, tra i Comuni di Soave e Monteforte, Cantine Riondo è una realtà giovane e dinamica vocata principalmente allo spumante, come la tradizione veneta detta. L’azienda è controllata da Collis Veneto Wine Group, consorzio tra le cantine sociali di Colognola ai Colli e dei Colli Berici. L’evoluzione ha consentito a Cantine Riondo di portare avanti al meglio un ampio ventaglio di spumanti, prodotti sia col metodo Charmat sia con quello classico, di tipo brut, extra dry e dolci, prevalentemente da uve prosecco, moscato, garganega e muller thurgau. Quest’anno è stato realizzato un importante ampliamento dello stabilimento con nuovi uffici, un punto vendita e un magazzino di stoccaggio. Tutto nasce da un progetto alla base della filosofia di Cantine Riondo, quello di organizzare un’unica filiera del vino, dalla vigna alla commercializzazione, fornendo qualità e una garanzia trasparente al consumatore. ll motore di Riondo è di grossa cilindrata: unisce la forza di circa 800 P viticoltori della cantina di Colognola ai Colli e altri 2.000 di quella di Lonigo. Al valore del cooperativismo Riondo aggiunge la sensibililtà per la cultura. Quest’anno ha partecipato alla manifestazione “Sorsi d’Autore”, l’annuale appuntamento veronese che promuove l’eccellenza vitivinicola e turistica del territorio provinciale, grazie agli interventi di scrittori, giornalisti e personaggi del mondo del vino. memo Tappa Cantine Riondo appartiene al Consorzio dei Vini del Soave e alla Strada del Vino del Soave. Inoltre è tappa consigliata nel percorso enoturistico provinciale, con partenza da Soave per Monteforte d’Alpone. Vedere Diversi i punti d’interesse nei paraggi, come la chiesa di Santa Maria Maggiore con la facciata neoclassica e il quattrocentesco Palazzo Vescovile dal suggestivo chiostro. 46 Cantine e Vini 2010 046_47_cant_riondo.indd 46 12-11-2009 13:05:52 xcelsa, lo dice la parola stessa, sorge dall’entusiasmo della cantina per aver dato luogo a una serie di cuvée particolarmente distintive. A questa linea top delle Cuvée appartengono il Rosé il Prosecco, il Muller Thurgau e l’Oro, che è uno spumante dolce prodotto con uve moscato e vestito con un packaging decisamente d’effetto. La trasparenza aiuta la percezione del vino. Colore giallo oro, dunque, bollicine fini e persistenti e dolcezza mai stucchevole. Sono le caratteristiche di un vino E vincente, e non a caso Oro Excelsa si è aggiudicato il “Nastro d’Argento” al “Concorso Enologico Nazionale Spumanti e Bollicine d’Italia 2009”. Si può abbinare agli “zaletti”, i biscotti tipici veneziani con farina di mais ed uvetta. Oppure ai classici lievitati delle feste, ai dessert di frutta con cioccolato e a quelli con crema e frutti di bosco. Lo spumante, va bevuto da una coppa larga per favorirne gli aromi. Profuma di pesca e albicocca, e mantiene un filo diretto con il sapore fresco dell’uva. R.P. il vino Oro Excelsa Cuvée IGT 40.000 moscato dolci alla frutta, crostate di crema, biscotti, panettoni nell’annata 9 0,75 lt Veneto 8°C flûte 7 Cantine e Vini 2010 046_47_cant_riondo.indd 47 47 12-11-2009 13:05:54 VALDO SPUMANTI Cuvée di Boj Spumante Prosecco diValdobbiadene A sinistra, la sede di Valdo Spumanti a Valdobbiadene e i vigneti di prosecco in collina. Sotto, l’invito a partecipare al Concorso di fotografia “Scatti di Prestigio”. la cantina Valdo Spumanti Via Foro Boario 20, Valdobbiadene (Tv); 0423.9090 www.valdo.com TV VE la sosta Visita Visita guidata alla cantina della sede storica in Valdobbiadene, solo su prenotazione, 8-12.30 e 14-18. In questi orari è possibile accedere al negozio interno per la degustazione e l’acquisto dei vini, in vari formati, anche in confezioni regalo. avventura comincia nel 1926, dunque la cantina Valdo ha più di 80 anni di storia e può definirsi tra i protagonisti del sorprendente fenomeno chiamato Prosecco. Un percorso lineare, accelerato negli anni Quaranta quando l’azienda è passata sotto il controllo della famiglia Bolla, veronese, e ha aggiunto la parola “Spumanti” accanto al marchio. Da quel momento Valdo Spumanti ha cominciato a fare il giro del mondo adeguando l’orizzonte produttivo alla crescente richiesta di Prosecco spumante sui mercati internazionali. Oggi, ogni spumante Valdo ha alle spalle una meticolosa cura lungo tutta la filiera produttiva. La certifica- L’ memo Perlage Valdo edita la rivista Perlage, scaricabile dal sito aziendale, dedicata alla cultura dello spumante. Vi collaborano chef di fama, sommelier ed esperti del settore enologico con cui la cantina è in costante dialogo. La rivista si fa notare anche per le interviste a personaggi dello spettacolo, dello sport, della cultura e delle imprese. zione dei processi di qualità Csqa è la migliore testimonianza di quello che avviene nei vigneti e nelle due cantine (quella nella cittadina di Valdobbiadene è ancora la sede storica) che occupano 20.000 mq di superficie. Di Valdo è notevole la visibilità: immancabile è la sua importante presenza a manifestazioni come il Vinitaly di Verona e Vino in Villa al Castello di San Salvatore a Susegana, Conegliano. Rilevante l’operazione intrapresa con i ristoranti Da Giovanni (concept internazionale del Pastificio Rana) dove è in lista con i “birilli” da 200 ml di Prosecco Extra Dry. Coinvolgente il concorso di fotografia sulle occasioni di consumo dello Spumante “Scatti di Prestigio” (dal nome di una linea della Casa), con la prima edizione chiusasi nello scorso mese di ottobre. 48 Cantine e Vini 2010 048_49_cant_valdo.indd 48 12-11-2009 13:05:20 oj sta per buoi o meglio, “valle dei buoi”, nella frazione San Pietro di Barbozza, zona vocata dell’uva prosecco, con inimitabili caratteristiche pedoclimatiche. Questo spumante nasce con la pressatura soffice dei frutti, prende corpo con la fermentazione (grazie a lieviti selezionati) e delinea la sua identità con il metodo Charmat lungo, sostando in autoclavi per 5 mesi. Poi c’è la maturazione in bottiglia per altri 3. Risultato: raffinatezza, armonia, persistenza. Nella versione Brut (zuccheri residui B inferiori ai 15 gr/litro) è un compagno eclettico, a tutto pasto. La verifica è stata effettuata con varie ricette, ma va menzionato l’abbinamento agli anolini (e agnolini), pasta ripiena di carne e grana, in formato mignon o no, tipica delle provincie di Parma e Piacenza, del Cremonese e del Mantovano. La Cuvée di Boj si è messa alla prova nella manifestazione internazionale “Nodo D’Amore” (l’anolino è un “nodo” di pasta), che si svolge a giugno a Valeggio sul Mincio. Esame passato alla grande. G.M. il vino Cuvée di Boj spumante Prosecco di Valdobbiadene VSQPRD-DOC 450.000 prosecco tartine di spigola e gamberetti; sushi e sashimi; cucina creativa italiana di pesce 1-2 anni 15 0,75 - magnum (1,5) e jeroboam (3 lt) Veneto Orientale 6-7°C flûte 11,5 Cantine e Vini 2010 048_49_cant_valdo.indd 49 49 12-11-2009 13:05:23 DOGARINA VIGNETI IN CAMPODIPIETRA 100% Dogarina Prosecco Spumante Extra Dry Da sinistra, Romina Tonus, titolare dell’azienda, e una veduta dei vigneti di Campodipietra nella provincia di Treviso la cantina Vigna Dogarina Via Arzeri 35, Campodipietra (Tv); 0422.804129 www.vignadogarina.com TV VE la sosta Visita Azienda aperta tutto l’anno tranne i festivi (9-12.30 e 14-18; sabato 9-12). Per le visite guidate la prenotazione è consigliata. In sede c’è un negozio ben rifornito di tutte le tipologie dei vini della casa. ogarina Vigneti in Campodipietra si estende per oltre cento ettari di superficie vitata di proprietà, curati nei dettagli come se fossero un giardino di casa. Tra le cime Dolomitiche e Venezia si trova la cantina, moderna ed ospitale, nata nel 1976 dall’accorpamento di 60 ettari e cresciuta rapidamente seguendo i principi dell’innovazione, ma rispettando sempre la tradizione. Le idee chiare fin dai primi passi, fatti in collaborazione con l’Istituto Sperimentale di Enologia di Conegliano, hanno portato allo sviluppo dell’azienda ma an- D memo Carmenère Vigna Dogarina è tra i pochi a produrre il Carmenère, un ottimo vino rosso considerato autoctono. Curiosa la storia. L’uva, scambiata per cabernet franc, è stata importata dalla Francia nell’Ottocento, in seguito gli studi hanno ristabilito la verità. Intanto in Francia si è estinta, ma sul Piave la coltivazione è in crescita. che del territorio, grazie all’equilibrio fra le colture di vitigni internazionali e vitigni autoctoni, con attenzione anche ai metodi di vinificazione ed affinamento. Importante per l’azienda è il Prosecco, simbolo di trevigianità sulle tavole internazionali. Dalla vendemmia 2009 è stata istituita la protezione dell’Unione Europea sulla “DOC Prosecco” con il particolare che alla provincia di Treviso, e quindi a Dogarina, è riservata la facoltà di utilizzare la specifica geografica Prosecco di Treviso DOC. Gli alfieri fra i vini bianchi sono sicuramente il Manzoni Bianco, con la sua affascinante storia, e il Sauvignon ricco di eleganza e mineralità. Fra i rossi spiccano il Carmenère, il Cabernet Sauvignon ed il Raboso Piave. Fra i motivi del successo la particolare natura del terreno di Campodipietra ricco di elementi quali calcio e magnesio di origine dolomitica trasportati dalle acque del fiume Piave fino alla pianura. Questo particolare tipo di terreno è denominato Caranto ed è prezioso poiché dona ai vini aromi caratteristici, sapidità ed eleganza. 50 Cantine e Vini 2010 050_51_cant_dogarina.indd 50 12-11-2009 13:04:33 ogarina ha saputo anticipare la naturale evoluzione della viticultura trevigiana incrementando gli ettari di Prosecco che, dal 2005, sono oltre 20: il primo vitigno di Glera (uva del Prosecco) fu piantato nel 1989. Dalla vendemmia 2009 è istituita la protezione UE sulla “Doc Prosecco” con il particolare che alla provincia di Treviso è riservata la facoltà di usare la specifica geografica Prosecco di Treviso Doc. Tutte le aree saranno protette come Dop nel registro UE e solo qui si potran- D no coltivare uve Glera. 100% Dogarina Prosecco Spumante ha molte doti: un ecosistema invidiabile, la piacevolezza dei frutti cresciuti su terreni ricchi di minerali come il Carato, le basse rese per ettaro, indice della qualità. La versione Extra Dry, amabile ma non troppo, è considerata un classico con le ricette della cucina trevigiana. Ma questo spumante è eclettico e dà soddisfazione anche con le cucine orientali, semplici o speziate che siano, duettando perfino con i sapori agrodolci. G.M. il vino 100% Dogarina Prosecco Spumante Extra Dry DOC TREVISO 15.000 prosecco crostini di baccalà mantecato; gamberoni in agrodolce; pizza alle verdure nell’annata 9 0,75 e magnum (1,5 lt) Veneto, provincia di Treviso 7-9°C flûte 11 Cantine e Vini 2010 050_51_cant_dogarina.indd 51 51 12-11-2009 13:04:36 VILLA SANDI Prosecco di Valdobbiadene Extra Dry Da sinistra, la facciata di Villa Sandi, il giardino e i tavoli della Locanda Sandi a Valdobbiadene e il patron Giancarlo Moretti Polegato. la cantina Villa Sandi Via Erizzo 112, Crocetta del Monttello (Tv); 0423.665033 www.villasandi.com TV VE la sosta Shopping Nelle “Botteghe del Vino” di Crocetta del Montello e Valdobbiadene, oltre ai vini (acquistabili anche in confezioni regalo) c’è la linea cosmetica per la cura del viso ottenuta dagli estratti dell’uva. Ospitalità A Valdobbiadene nella Locanda Villa Sandi (0423.976239) ci sono 6 camere e il ristorante con cucina veneta. ondata dalla famiglia Moretti Polegato, da tre generazioni impegnata nel mondo del vino, Villa Sandi ha sede a Crocetta del Montello, ai piedi delle colline trevigiane, tra le zone Doc del Prosecco di Valdobbiadene e quelle del Montello e del Piave. Il magnifico edificio di scuola palladiana, risalente al 1622, è circondato da 40 ettari di vigneti a uve merlot, cabernet franc, cabernet sauvignon e pinot grigio. Nel sottosuolo della villa le suggestive cantine secolari, scavate tra i sette ed i dieci metri di profondità, ospitano le bottiglie degli spumanti metodo Classico “Opere Trevigiane” e due barricaie nelle quali riposano le grandi Riserve. A Valdobbiadene, a pochi chilometri dalla prestigiosa sede di Crocetta, l’azienda ha poi realizzato la Locanda Sandi. Si tratta di un indirizzo di prestigio, con camere e ristorante, incastonato fra le vigne del Prosecco, vino simbolo di Villa Sandi. Su prenotazione, è possibile visitare Villa Sandi, passando dai vigneti della tenuta adiacente la Villa alla sugge- F stione delle cantine sotterranee, fino a scoprire la magia del seicentesco edificio. Nell’ampio salone centrale, dal quale dipartono le stanze da giorno, si scopre ad esempio un imponente lampadario di Murano del Settecento, mentre nel vasto giardino, fanno capolino le sculture dell’artista veneto Orazio Marinali. memo Storica La Locanda, in una casa colonica di fine ‘800 è stata ristrutturata con materiali originali. L’atmosfera è quella delle locande della campagna veneta di inizio ‘900. Ogni camera è arredata con impronta individuale. Atmosfera Nella sala ristorante “scalda” l’ambiente un maestoso camino con cappa in maiolica alta sei metri. 52 Cantine e Vini 2010 052_53_cant_villa sandi.indd 52 12-11-2009 14:47:24 o stretto legame esistente tra Villa Sandi e il suo territorio, fa di questo Prosecco il portavoce della “mission” aziendale. E proprio la versione Extra Dry, quella cioè caratterizzata da una punta di amabilità, corrisponde alla tipologia più classica della Doc, quella che meglio sottolinea e conserva la complessità aromatica dell’uva originaria delle terre di Valdobbiadene. Qualità, ma anche reperibilità, grazie a una distribuzione capillare che pone proprio questo Extra Dry sul mercato con un prezzo L particolarmente allettante. Le capacità di abbinamento del vino sono molteplici, anzi lo si può definire un “tutto pasto”, pizze e dessert compresi. Proprio quest’anno all’etichetta, unico Prosecco ad aggiudicarsi il riconoscimento, è stata conferita la Medaglia d’Oro al “Concorso Internazionale Mundus Vini in Germania”. Il vino profuma di mela matura e di fiori d’acacia, mentre il gusto è fruttato, fresco e morbido, anche raccomandabile per le cucine asiatiche o per un buon aperitivo. R.P. il vino Prosecco di Valdobbiadene Extra Dry DOC 600.000 prosecco vellutate di verdure, minestre di legumi e frutti di mare, formaggi freschi, verdure fritte, pizza, crostrate alla frutta nell’annata 9 0,75 e magnum (1,5 lt) Veneto 6-8°C calice da bianco 11 Cantine e Vini 2010 052_53_cant_villa sandi.indd 53 53 12-11-2009 14:47:32 CAVIT Altemasi Riserva Graal Trentodoc Da sinistra, le botti nelle quali Cavit lascia affinare i suoi vini migliori e uno scorcio dell’Enoteca dove si possono comprare importanti etichette. Sotto, la sede di rappresentanza di Maso Torresella. la cantina Cavit s.c. Via del Ponte 31, Trento; 0461.381711 www.cavit.it BZ TN zienda profondamente legata alla propria regione, il Trentino, Cavit è una composita realtà cooperativa somma di tante aziende artigianali: 4.500 viticoltori di 11 cantine sociali che costituiscono il 65% della produzione vinicola regionale. Cosa fa di Cavit un marchio di qualità è presto detto: la filiera sotto controllo, a partire dalla vigna dove collabora con gli agricoltori sia dal punto di visto agronomico che enologico fino all’affinamento del vino con l’opera di professionisti specializzati. Alla fine del percorso c’è anche la degustazione, verificata grazie all’istituzione di un panel di consumatori. A la sosta Enoteca Accanto alla sede, è lo spazio dove assaggiare ed acquistare le etichette delle 11 cantine associate, ma non solo (0461.381791; lun-ven 9.30-12.30 e 14-19, sab 9.30-13). Ristorante Per provare i piatti trentini e le migliori selezioni Cavit c’è il Ristorante di proprietà Scrigno del Duomo (piazza Duomo 29, Trento, 0461.220030). La modernità del sistema consente di produrre vini con un ottimo rapporto prezzo valore, e anche molte eccellenze. Ai vertici sono i vini dei “Masi Trentini”, frutto di un progetto di ecosistema favorevole all’alta qualità, e gli spumanti a Metodo Classico Trentodoc e a Metodo Charmat. Tra questi le etichette più premiate dalla critica sono state Altemasi, Müller di Cavit Cuvée Speciale, i Millesimati e Bottega Vinai. L’azienda collabora da tempo con l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, una tra le più importanti scuole enologiche nazionali. memo Sito È una vera e propria vetrina culturale che presenta prodotti e anche ricette di piatti locali da abbinare, oltre a cocktail a base spumante trentino. Gli iscritti al Cavit Wine Club partecipano ai corsi di degustazione. 54 Cantine e Vini 2010 054_55_cant_cavit.indd 54 12-11-2009 14:52:50 ei vigneti più elevati del Trentino, quelli situati sull’altopiano di Brentonico e nella Valle dei Laghi, godono degli sbalzi termici tra notte e giorno (che aiutano lo sviluppo aromatico) e di un terreno dalla composizione estremamente varia le uve chardonnay e pinot nero, basi per lo spumante metodo classico della linea Altemasi e anima del Graal Riserva, un pregevole Trentodoc, fiore all’occhiello della cantina e testimonianza raffinata della vocazione spumantistica del territorio trentino. N La Riserva Graal 2002 è stata premiata come “spumante dell’anno” dalla Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, ed è caratterizzata da un colore dorato, da un gusto pieno e un profumo fine e in equilibrio, con sentori di miele e mela matura. Il processo di vinificazione prevede, prima della sboccatura, un lieve passaggio in barriques e una permanenza sui lieviti per lunghi anni. Da qui un’indimenticabile memoria di crosta di pane e di nocciola. D.D. il vino Altemasi Riserva Graal TRENTODOC 13.000 chardonnay 70% pinot nero 30% salmone affumicato e terrina di coniglio; pizza con prosciutto crudo e panna; ricette tipiche come Baccalà con peperoni 3-5 anni 33 0,75 lt Trentino 10°C flûte 12 Cantine e Vini 2010 054_55_cant_cavit.indd 55 55 12-11-2009 14:52:53 MEZZACORONA Cantina Europea 2009 Uno scorcio della Cittadella del Vino a Mezzocorona, e, sopra, la tenuta Feudo Arancio in Sicilia. la cantina Mezzacorona Via del Teroldego 1, Mezzocorona (Tn); 0461.616399 www.mezzacorona.it BZ TN la sosta Visita La visita alla struttura è gratuita con degustazione finale. Shopping È presente un ampio punto vendita con la gamma dei vini trentini, degli spumanti Rotari Talento Trentodoc, dei vini siciliani della tenuta Feudo Arancio e delle grappe Nota. e si vuole scoprire il livello a cui può giungere il lavoro cooperativo bisogna esplorare la Cittadella del Vino del Gruppo trentino Mezzacorona, azienda nominata “Cantina Europea dell’anno 2009” dalla prestigiosa rivista americana “Wine Enthusiast” nella classifica “2009 Wine Star Awards”. Questa trentina è una location che integra nella sua vastità la produzione e i servizi per il territorio, un modello tuttora inarrivato in Europa. Che cosa ha di straordinario? Intanto un’architettura avveniristica fondata essenzialmente sulla bioedilizia e rispettosa del paesaggio. S Poi coesistono in armonia gli spazi deputati alla vinificazione, all’imbottigliamento ed all’invecchiamento, e le sale - di grande impatto visivo - adibite ad ospitare degustazioni, workshop, eventi. C’è perfino il PalaRotari, il più capiente auditorium della regione, con 1.200 posti (e 800 esterni), nel quale si sono esibiti anche famosi musicisti e attori. In Trentino, con 1.500 soci coltivatori e 2.600 ettari di vigneti Mezzacorona rappresenta un terzo del vino prodotto, senza scordare che è stata la prima cantina regionale, nel 1971, a produrre la prima Doc del Trentino, un Teroldego Rotaliano Doc. Oggi, con la memo Evento Mezzacorona è sede di “Aperitivo in Cantina”, evento di fine agosto della Strada del Vino della Piana Rotaliana per promuovere i vini del territorio. Tradizioni Nei pressi, da visitare il Museo degli Usi e Costumi delle Genti Trentine, 40 sale dedicate all’agricoltura e all’artigianato dal legno al rame, dalla, ceramica ai tessuti e ai costumi rituali. Claudio Rizzoli, a.d. di Mezzacorona 56 Cantine e Vini 2010 056_59_cant_mezzacorona.indd 56 12-11-2009 15:13:05 L’originale struttura sede del Gruppo Mezzacorona, che raccoglie la produzione di vini, sale, uffici e auditorium. Sotto, un evento al PalaRotari. guida di Claudio Rizzoli, resta paladina delle uve del territorio. Sotto varie linee (Castel Firmian, I Classici, Le Riserve) sono radunati Teroldego Rotaliano, Marzemino, Pinot Nero, Merlot, Muller Thurgau, Pinot Grigio e Chardonnay, ma non solo. Sono 14, i vitigni autoctoni e gli internazionali, qui perfettamente acclimatati. Per gli spumanti Talento Trentodoc il marchio bandiera è Rotari, oggi declinato in più versioni, tra cui anche rosé e riserva: sono il frutto di un disciplinare severo quale il Talento Trentodoc. Agli spumanti l’architetto veneziano Alberto Cecchetto, autore del progetto della Cittadella del Vino, ha dedicato la “Cantina Storica”, luogo suggestivo di fusione tra tradizione e tecnologia usato per eventi speciali, incontri di lavoro, aperitivi, presentazioni di autori e libri. L’intera area è visitabile grazie ad un servizio permanente di personale specializzato e plurilingue. La Cittadella è a due passi dal casello autostradale San Michele - Mezzocorona, sulla A22 del Brennero, a metà strada tra Trento e Bolzano. Una posizione strategica per la rete turistica, vicina ad importanti destinazioni della regione, come la Valle di Non, l’Altopiano della Paganella e Madonna di Campiglio. Ma non è tutto. Con logica d’impresa il Gruppo Mezzacorona si è mosso al di fuori del Trentino acquisendo ulteriori tenute. In Sicilia, ad esempio, tra le province di Agrigento e Ragusa, ha rilevato le due tenute di circa mille ettari complessivi con marchio Feudo Arancio, che firma Grillo, Inzolia, Nero D’Avola, Syrah oltre a un ottimo olio extravergine. R.P. Cantine e Vini 2010 056_59_cant_mezzacorona.indd 57 57 12-11-2009 15:13:10 MEZZACORONA Rotari Talento Trentodoc Riserva 2004 pumante dagli aromi maturi, ultima creazione della famiglia Rotari, è una speciale cuvée di uve chardonnay e pinot nero prodotta solo negli anni migliori e ottemperando al severo disciplinare del Talento Trentodoc. Che per questa Riserva del 2004 vuol dire, uve raccolte e selezionate a mano e permanenza sui lieviti in bottiglia per 4 anni, nei quali lo spumante incrementa il suo potere aromatico. C’è anche una punta di barrique, dovuta alla presenza di una piccola parte di chardonnay che vi passa 6 mesi. S Il vino profuma di frutta secca e candita ita e ha un gusto morbido con contenuta uta acidità, sintesi delle uve di montagna. na. È uno spumante di classe e che vuole ole appetizers all’altezza. La sua morbibidezza accompagna le eccellenze della ella salumeria, soprattutto i prodotti stagioonati, paste con ragù bianchi, arrosti di pesce, fritture di verdure e mare. Nella ella linea Rotari c’è anche il Talento Trentotodoc Rosé, il notevole “Cuveé 28” (28 28 mesi sui lieviti) e il Flavio, ottenuto da sole uve chardonnay, dopo 5 anni di maturazione. il vino Rotari Riserva 2004 TALENTO TRENTODOC 40.000 chardonnay 90%, pinot nero 10% pesci marinati, crudi di pesce, fritture di mare e di verdure, primi tradizionali, carni bianche nell’annata 20-22 0,75 lt Trentino 6-8°C calice da bianco 12,5 58 Cantine e Vini 2010 056_59_cant_mezzacorona.indd 58 12-11-2009 15:13:13 Teroldego Rotaliano Riserva 2006 lle Riserve, Mezzacorona dedica una cura tutta particolare: intanto la raccolta e selezione a mano delle uve e poi, se l’annata non merita, il vino non si fa. Così è per questo Teroldego Rotaliano che nasce nelle zone più vocate della Piana Rotaliana e poi matura dodici mesi in legno di rovere (Allier e Troncais) e altri 12, almeno, in bottiglia dove si affina. Risultato, un bel vino rosso maturo e vellutato, che profuma di prugna e ribes e con intriganti note speziate cedute dalla botte. Un pro- A dotto che ha ottenuto le “3 bottiglie” nella edizione 2009 della celebre “Guida de L’espresso”. La freschezza è dovuta ai tannini non invadenti, e quindi possiamo avvicinarlo con successo a certi formaggi deliziosi ma intensi come il Puzzone di Moena, o alle braciole di cervo, e in generale a tutte le carni rosse grigliate. Il packaging si fa ricordare, una sorta di “quadrante” stilizzato suggerisce il concetto di equilibrio. Esattamente ciò che si scopre alla prima percezione gustativa. R.P. il vino Teroldego Rotaliano Riserva DOC 160.000 DOC DO OC teroldego spätzle con speck, bolliti, arrosti, formaggi stagionati, risotti al Teroldego o al tartufo 5 anni 9-11 0,75, magnum (1,5), e jeroboam (3 lt) Trentino, Piana Rotaliana 16-18°C calice ampio da rosso 13 Cantine e Vini 2010 056_59_cant_mezzacorona.indd 59 59 12-11-2009 15:13:16 VITICOLTORI FRIULANI LA DELIZIA Vignal Prosecco Da sinistra, uno scorcio della sede dell’azienda a Casarsa della Delizia, cittadina friulana non lontana dal corso del fiume Tagliamento e il presidente dei Viticoltori Friulani La Delizia Renzo Colussi. la cantina Viticoltori Friulani La Delizia Via Udine 24, Casarsa della Delizia (Pn); 0434.869564 www.ladelizia.com PN UD la sosta Visita Su prenotazione, da lunedì a venerdì, 8-12 e 14-17.30; il fornito negozio interno ha invece orario: 8.30-12.30 e 15-19. Evento “I Love Casarsa” è una manifestazione di tarda estate ricca di spettacoli, gastronomia, musica che vede coinvolta La Delizia. Per l’occasione, negozi aperti, piatti speciali nei ristoranti e Prosecco spumante a fiumi. ooperazione? La Delizia è davvero un modello di economia del territorio e un punto di riferimento per l’agricoltura delle Grave in Friuli Venezia Giulia. Le fondamenta sono del 1931, allora i viticultori erano 70, ora sono 650 e la cantina è talmente cresciuta da essere tra le più importanti cooperative del Paese: in totale sono 2.000 gli ettari messi a vigneto. Qui la passione per la vite ha origini lontane: furono i viticoltori locali infatti ad elaborare il metodo “Casarsa”, poi esportato ovunque nel mondo. Si tratta di quel particolare sistema di potatura che favorisce l’esposizione dei grappoli al sole e quindi la maturazione ottimale dell’uva. I Viticultori Friulani sono tra i pochi in Europa a coltivare, raccogliere e lavorare le uve nello stesso territorio. Origine e sostenibilità sono dunque i principi che muovono i vini La Delizia: la raccolta, la maturazione e l’affinamento sono sotto lo sguardo attento di esperti enologi, come testimoniano anche le certificazioni di qualità degli istituti IQnet e Csqa. Vini locali, si è detto: Refosco dal Peduncolo rosso, C Verduzzo Friulano, Pinot Grigio, Friulano, Merlot, l’ormai “residente” Cabernet Sauvignon e ancora Prosecco e Moscato. Siamo nelle aree del Friuli Grave Doc, la vasta superficie a cavallo del fiume Tagliamento, tra le province di Udine e Pordenone, che gode di una fortunata combinazione climatico geologica: il suolo è composto da argilla e ghiaia, l’Adriatico tempera il freddo. I frutti si fanno ricordare, rossi, bianchi e spumanti. memo Pasolini Il borgo di Casarsa della Delizia ospitò il grande scrittore e intellettuale Pier Paolo Pasolini che, in questo che fu il paese natale della madre, visse dal 1942 per alcuni anni fino alla fine della seconda guerra mondiale. Da visitare proprio la ex casa materna dello scrittore, ora sede del Centro Archivio Pasolini e la Loggia di San Giovanni, alle cui colonne Pasolini affiggeva manifesti murali scritti da lui. 60 Cantine e Vini 2010 060_61_cant_vitFriuli.indd 60 12-11-2009 15:20:29 uesto Prosecco con la vendemmia 2009 porterà finalmente in etichetta la Doc, giusto riconoscimento ai valenti viticoltori delle Grave friulane che peraltro l’uva prosecco la coltivano da tempo immemore. Questo spumante alla friulana si mostra subito affascinante: ha un soave profumo di glicine e biancospino, è dolce di ricordi di mela e pesca, e non svanisce come un sogno ma risponde pienamente anche al palato. Le note agrumate lo rendono aperto ad abbinamenti d’ogni sorta. Al con- Q tempo la sua indole amabile lo pone facilmente accanto alla cucina etnica, orientale e ispanica, come ad esempio con l’agrodolce pollo con ananas e peperoni verdi e la paella valenciana. Altrimenti il Vignal Prosecco va abbinato ai più nostrani pesci marinati e le insalate di mare. Con il marchio Vignal si trova anche il Verduzzo, uno spumante altrettanto fresco e amabile, molto indicato con le fritture di pesce. Anch’esso è prodotto con le uve delle classiche Grave friulane. G.M. il vino Vignal Prosecco Extra Dry IGT 90.000 prosecco salumi locali e antipasti, minestre, pesci fritti e formaggio Montasio nell’annata 6,50 0,75 lt Friuli, Grave 7-9°C flûte 11,5 Cantine e Vini 2010 060_61_cant_vitFriuli.indd 61 61 12-11-2009 15:20:33 CHIARLI 1860 Lambrusco SorbaraVecchia Modena Premium L’azienda, i vigneti e le sale di fermentazione e imbottigliamento nella tenuta di Castelvetro. la cantina Chiarli 1860 Via Manin 15; Modena; 059.3163311 www.chiarli.it MO BO la sosta Visita Nella tenuta Cialdini a Castelvetro, Modena (059.701077), solo su prenotazione, degustazioni dei vini della casa accompagnate da prodotti del territorio. Ristorante Zoello (059.70262, www.zoello.com), nei pressi, per i piatti della tradizione abbinati ai vini Chiarli ed è anche un’accogliente locanda. ambrusco? È stato cantato perfino da Ligabue, segno che il vino modenese è un mito che non ha perso smalto, se è entrato anche nella cultura rock. Chiarli 1860, lo dice il marchio stesso, lo produce da un secolo e mezzo grazie all’intuizione del capostipite della famiglia, Cleto Chiarli, dapprima oste di una rinomata trattoria nel centro di Modena, con tanto di Lambrusco prodotto in proprio e poi visto il successo - produttore in grande stile. L’azienda, di notevoli dimensioni, oggi è alla quarta generazione con i fratelli Anselmo e Mauro, e dispone di sette tenute agricole per un totale di oltre 420 ettari, 140 dei quali coltivati a vigneto. Qui nascono le uve emiliane che si trasformano nelle etichette rappresentate da due diversi marchi: Cleto Chiarli, le cui uve sono lavorate nella tenuta Cialdini di Castelvetro, e Chiarli 1860, che nasce nella cantina di Modena. Il legame forte con il territorio emiliano-romagnolo è un filo rosso da sempre, al Lambrusco Doc di Modena si sono affiancate proposte di pregio come la Doc Colli Bolognesi e le quattro diverse declinazioni L del vitigno grasparossa di Castelvetro tra le quali spiccano il fruttato Pruno Nero ed il più classico Enrico Cialdini. In tutte le tenute Chiarli sono in opera strutture all’avanguardia e dalle avanzate tecnologie nell’intero ciclo produttivo dei vini fino al confezionamento in bottiglia. memo Rassegna Gli ultimi giorni di settembre il comune di Castelvetro (Municipio 059.790221) promuove il nobile vino Lambrusco Grasparossa locale, tra degustazioni, concerti, mostre e mercatini. Dama Nelle stesso mese si tiene il gioco storico della “Dama Vivente”, con la Sagra dell’Uva e del Grasparossa. La partita di dama con pedine viventi ricorda i festeggiamenti dei Marchesi Rangone a Torquato Tasso. 62 Cantine e Vini 2010 062_63_cant_chiarli.indd 62 12-11-2009 15:45:57 a prestigiosa “Mention Honorable” della quale si fregia questo ottimo Lambrusco, è il premio internazionale ricevuto all’Exposition Universelle di Parigi, anno 1900. Il Sorbara Doc è prodotto utilizzando i soli grappoli giunti alla giusta maturazione nella tenuta di Castelvetro. Grazie a un’attenta e tradizionale vinificazione, alla quale segue una lunga fermentazione a temperatura controllata, nasce un vino secco e spumeggiante. Ha un L bouquet, piacevolissimo, un colore rosso brillante e gusto fresco e fruttato. Da sottolineare che il “Premium Mention Honorable” di Chiarli gode di una speciale bottiglia, riproduzione fedele dell’originale ancora conservata nella cantina di Castelvetro. Un titolo di merito recente è il successo decretato da “Vini d’Italia 2010”, la guida del Gambero Rosso che ha assegnato al vino i prestigiosi “3 bicchieri”. I primi di un Lambrusco. D.D. il vino Lambrusco Sorbara Vecchia Modena Premium Mention Honorable Cleto Chiarli DOC 60.000 sorbara piatti della tradizione emiliana: tortellini, cotechino e salumi cotti, essendo in grado di “sgrassare” la bocca 2-4 anni 7,50 0,75 e magnum (1,5 lt) Emilia Romagna 10-12°C calice ampio 10,5 Cantine e Vini 2010 062_63_cant_chiarli.indd 63 63 12-11-2009 15:45:59 CECCHI Coevo, Rosso di Toscana 2006 Le vigne di Castellina in Chianti, Cesare e Andrea Cecchi (da sin.) e lo spazio “Oriente” nella barricaia. la cantina Casa Vinicola Cecchi Loc. Casina dei Ponti 56, Castellina in Chianti (Si); 0577.54311 www.cecchi.net FI SI la sosta Ristorante La degustazione (su prenotazione) nella tenuta di Castellina, mette appetito: in questo caso ci si sposta ad Abbadia Isola, Monteriggioni, presso la Leggenda dei Frati (0577.301222) per un’ottima cucina regionale. Albergo Il Piccolo Castello, a Monteriggioni (0577.306126), 50 camere in un edificio ottocentesco, 4 stelle con area benessere ondata nel 1893 dalla famiglia Cecchi, l’azienda, oggi in mano ai fratelli Cesare e Andrea, conta circa 300 ettari vitati tra Toscana ed Umbria. Alla tenuta storica di Castellina in Chianti fanno capo quattro realtà: Villa Cerna, nel Chianti Classico, Castello Montaùto, a San Gimignano, Val delle Rose, nella Maremma toscana, e Alzatura, a Montefalco. La sede di Castellina in Chianti, centro direzionale dell’azienda, è stata ristrutturata nel 2006 ad opera dell’architetto Riccardo Rosi: un particolare pavimento in parquet ricavato con il legno di antiche botti adibite all’invecchiamento del Chianti Classico caratterizza le sale degustazioni e gli spazi dedicati alle esposizioni artistiche ed al progetto Cecchi Arte. Iniziato nel 2008, Cecchi Arte è un programma che intende creare sinergia tra arte e vino e sostenere alcuni artisti meritevoli di attenzione all’estero. Con il contributo della vicina Galleria Continua di San Gimignano e la creatività di tre maestri sono state ideate alcune etichette Cecchi, mentre i lavori artistici degli autori stessi F sono ospitati all’interno della cantina di Castellina in Chianti. Le bottiglie Cecchi Arte, 150 magnum, sono state donate alla Comunità di Sant’Egidio di Roma e vendute all’asta per aiutare i malati di Aids. Dal 2008 con La Mora, Morellino di Scansano, Cecchi supporta la Comunità anche con l’iniziativa Wine For Life. memo Incontri I vini Cecchi sono presenti in varie manifestazioni e in particolare al Vinitaly di Verona. Eventi Porte aperte alla casa vinicola e golosità toscane durante Cantine Aperte e Calici di Stelle. Umbria Un’ampia selezione di vini Cecchi è presente in Umbria, a Montefalco, al ristorante ed enoteca Spiritodivino, situato nel Palazzo Paolucci del XIV secolo (0742.379048), con camere. 64 Cantine e Vini 2010 064_65_cant_cecchi.indd 64 12-11-2009 15:50:48 oevo è l’ultimo nato di casa Cecchi e l’Igt di Famiglia. L’uvaggio composto da Sangiovese al 50%, seguito da Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Merlot, regala un vino elegante, dal sapore morbido ed asciutto, perfetto anche come aperitivo, con tartare, con lepre al cioccolato. Il risultato di un attenta analisi tra Cecchi e lo Studio Doni & Associati di Firenze, specializzato in etichette di vino, ha dato vita ad un’immagine essenziale, tanto quanto la frase in rilievo di Sant’Agostino, che riflet- C te sull’assoluta vitalità del presente. Coevo è giustappunto un vino contemporaneo, di stile moderno, fresco, senza legami, né compromessi e destinato ad esserci solo nelle migliori annate. Per raccontare la storia di Coevo e della sua nascita Cecchi, con la regia di Riccardo Cioni, ha ideato un “corto”, visibile sia in azienda, sia in alcune importanti manifestazioni come il Vinitaly. Nella cantina a Castellina è stato inoltre creato uno spazio, visitabile su prenotazione, per l’invecchiamento di Coevo. R.P. il vino Coevo IGT 2006 5.000 sangiovese 50%, cabernet sauvignon 10%, merlot 20%, petit verdot 20% Coniglio alla cacciatora, cacciucco, pecorino toscano, vellutata di patate e zafferano, pappa al pomodoro di mare 5-8 anni 50 0,75 e magnum (1,5 lt) Toscana, Chianti e Maremma 16-18°C calice ampio da rosso 13.5 Cantine e Vini 2010 064_65_cant_cecchi.indd 65 65 12-11-2009 15:50:49 FAZI BATTAGLIA San Sisto 2005 Verdicchio dei Castelli di Jesi A lato, Maria Luisa Sparaco, con i figli Chiara, Barbara e Luca Giannotti e i “gioielli di famiglia”. Sopra, il vigneto San Sisto. endere nobile il vino di un antico ma trascurato vitigno autoctono come il verdicchio. Comincia nel 1949 sulle colline della provincia di Ancona, a Cupramontana, l’avventura aziendale di Fazi Battaglia. Rinnovati i metodi di produzione per rilanciare la qualità del prodotto, nel 1954 ottiene un grande successo di pubblico confezionando il vino Titulus nella sinuosa bottiglia a forma di anfora etrusca disegnata dall’architetto Antonio Maiocchi. Nel 1956 si trasferisce nell’attuale sede di Castelplanio con una corolla di vigneti che oggi ammontano a 300 ettari di proprietà. Nel 1969 scatta un’ulteriore scommessa: viene rilevata e rilanciata un’antica casa vinicola toscana, la Fassati, aldilà dell’Appennino centrale, che produce il Vino Nobile di Montepulciano Docg. Nel 2001 è la volta dell’azienda Greto delle Fate di Magliano (Gr) che ha il suo punto di forza nella produzione del Morellino di Scansano e del Vermentino di Maremma. Nel 2002 viene data vita al progetto “Fazi Battaglia Distribuzione” selezionando marchi di qualità di pre- R la cantina Casa Vinicola Fazi Battaglia Via Roma 117, Castelplanio (An); 0731.81591 www.fazibattaglia.com AN la sosta Visita Tutto l’anno a cantine e vigneti con degustazioni guidate su prenotazione. Shopping Negozio all’interno della cantina con tutti i prodotti del gruppo (vini, distillati, Champagne), prodotti tipici (olio, miele, cioccolato) e gadget (secchielli, quadri, libri). Ristorante Relais il Marchese del Grillo (0732.625690) di Fabriano (An), locale attivo dal 1771. stigiose aziende internazionali di distilati e vini come Champagne Deutz, rum Saint James, whisky Bowmore, Cognac Louis Royer, Porto Cruz. A dirigere l’azienda è la terza generazione di imprenditori rappresentata da Maria Luisa Sparaco affiancata dai figli Chiara, Barbara e Luca Giannotti e da un affiatato staff che comprende l’enologo Dino Porfiri e l’agronomo Mirco Pompili. Attualmente la produzione complessiva ammonta a 3 milioni di bottiglie con specialità basate su uve verdicchio e sangiovese. memo Eventi La Casa Vinicola è associata alle Strade del Vino locali, al Movimento Turismo del Vino e all’Assivip (Associazione Interprovinciale di Produttori), alle cui promozioni partecipa con eventi propri di varia natura (enogastronomici, culturali, sfilate di moda, serate charity). 66 Cantine e Vini 2010 066_67_fazi_battaglia.indd 66 12-11-2009 16:38:46 onosciuto per freschezza e fragranza, il vino Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc è proposto da Fazi Battaglia anche nella versione Classico Riserva, ricavato da un vigneto di 30 ettari in località San Sisto, posto a 350 metri sul livello del mare. Una lavorazione insolita per questo tipo di vino bianco, ma che ha convinto per i suoi interessanti risultati. Grazie al passaggio in barrique di rovere francese per 12 mesi e per altri 12 mesi di affinamento in bottiglia, il colore diventa giallo paglierino carico con ri- C flessi dorati, mentre il sapore si fa più deciso, rotondo e pieno, destinato a mantenere eccezionalmente le proprie caratteristiche almeno 10 anni. I sentori fruttati originari si fondono in modo elegante con quelli di vaniglia e burro di arachide, tipici della permanenza in barrique. In questo modo il Classico Riserva Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc può essere posto, senza alcuna timidezza, accanto ai più celebrati vini bianchi internazionali e può reggere l’abbinamento con piatti saporiti e gustosi, di mare come di cortile. R.G. il vino San Sisto 2005 Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC 15.000 verdicchio primi piatti marinari, pasta all’uovo, pesci al forno, carni bianche come pollo tandoori o vitello tonnato 10 anni 14,50 0,75 lt Marche 12-14°C calice da bianco importante 13,50 Cantine e Vini 2010 066_67_fazi_battaglia.indd 67 67 12-11-2009 16:38:49 TOLLO Pecorino d’Abruzzo Da sinistra, uve pecorino affacciate sul mare, un tipico “trabocco” abruzzese e il direttore di Cantina Tollo Giancarlo Di Ruscio.. la cantina Cantina Tollo Viale Garibaldi 68, Tollo (Ch); 0871.96251 www.cantinatollo.it PE CH ono 3.500 gli ettari vitati di questa bella realtà abruzzese, nata nel 1960 per fermare l’emigrazione locale. Cantina Tollo, posta in collina tra un fiume e un torrente, a due passi dalla costa adriatica e dalla cima di Passo Lanciano, per clima e terreni gode di un territorio incline alla produzione di vini bianchi e rossi allo stesso tempo. I circa 960 soci producono ben 13 milioni di bottiglie, molte delle quali vanno all’estero, soprattutto tra nord Europa e Stati Uniti, destinazioni storiche della migrazione regionale. Tollo vinifica da uve montepulciano (il campione è Cagiolo, Montepulciano d’Abruzzo Doc), cerasuolo (Hedos Cerasuolo Doc), trebbiano e pecorino. È questa un’antica uva locale rimessa S memo la sosta Visita Tutto l’anno, 9-12.30 e 15.30-19; degustazioni e visite guidate su prenotazione. Shopping Nel negozio sono in vendita anche prodotti abruzzesi artigianali, come confetture, pasta, olio extravergine d‘oliva, miele e zafferano. Nel periodo natalizio, da poco in gioco e capace di dare vini “gialli” (per il colore intenso) e longevi che stanno riscuotendo molto interesse sul mercato. Inoltre, grazie alla collaborazione con realtà locali, Tollo ha dato avvio alla Doc Tullum: esclusiva del territorio è proposta con l’azienda Feudo Antico. Molto legata al territorio, Cantina Tollo ha fatto del sostegno alle tradizioni locali un suo modo d’essere, convinta che il vino e la tavola sorgano dall’identico genius loci. Così si è impegnata, più di un ufficio turistico, nella riscoperta degli eremi celestiniani della Maiella e della sua cucina di sopravvivenza, e della cucina dei “trabocchi”, le antiche stazioni di pesca su palafitte per fortuna non del tutto scomparse. si trovano anche ottimi torroni. Indirizzi A pochi chilometri da Tollo, la Dimora di Bacco (0871.937049), è un indirizzo che unisce ristorante di cucina abruzzese, enoteca e albergo con piccolo centro benessere. In Tollo invece interessante il ristorante Le Maschere (0871.961810). Musica Una volta l’anno Cantina Tollo ospita, nell’ampia sala riunioni dell’azienda che contiene fino a seicento persone, concerti di musica classica durante i quali vengono eseguiti brani di autori del Settecento e dell’Ottocento italiano. I musicisti provengono da tutta Italia e l’evento è aperto al pubblico. 68 Cantine e Vini 2010 068_69_cant_tollo.indd 68 13-11-2009 12:42:22 no tra i vini fenomeno del 2010 sarà senz’altro il Pecorino: perché è un vino autoctono (l’uva stava per scomparire solo pochi anni fa), perché il nome è di quelli che non si dimentica (ricorda le antiche transumanze), perché è robusto come un rosso e profumato. Possiede insomma un’identità secca e precisa. Tollo ha fatto tanto per la riscoperta dell’uva pecorino, dotata di un grappolo disordinato ma particolarmente ricco di zuccheri e aromi, fino a diventarne il più importante produttore abruzzese. U Questo Terre di Chieti è un vino dalle “spalle larghe”, con un tenore alcolico di 13,5%, ottenuto con la surmaturazione degli acini. Profuma di frutta matura, di sorbole e di agrumi, ed è destinato a evolvere nel tempo la già godibile armonia. Il gusto balsamico e la vivida acidità lo pongono perfettamente al fianco di tutti i piatti a base di pesce e altrettanto dei formaggi freschi e a pasta filata, accompagnati da confetture di agrumi. Ottimo poi con carni bianche e a dire il vero anche con prosciutti e salumi. R.P. il vino Pecorino D’Abruzzo Terre di Chieti IGT 80.000 pecorino pesci crudi, brodetto di pesce, pasta con le erbe, risotto giallo formaggi caprini e confetture 2-4 anni 8,50 0,375 0,75 lt e magnum Abruzzo 10-12°C calice da bianco 13,5 Cantine e Vini 2010 068_69_cant_tollo.indd 69 69 13-11-2009 12:42:26 CARLO PELLEGRINO Nes Passito di Pantelleria La dirigenza con il presidente Pietro Alagna (secondo da sin.), il Direttore Commerciale Emilio Ridolfi (al centro) e l’a.d. Benedetto Renda (ultimo a ds). Sotto, la cantina di Pantelleria, la scuola di cucina e gli ex silos oggi Torri Pellegrino. la cantina Carlo Pellegrino Via del Fante 39, Marsala (Tp); 0923.719911 www.carlopellegrino.it TP PA la sosta Visita Cantina e negozio sono aperti tutto l’anno tranne i festivi: 8.30 - 12.30 e 14.30 - 18.30. Shopping Nel negozio sono disponibili gadget a marchio Carlo Pellegrino e Duca di Castelmonte, come cavatappi, porta bottiglie, decanter, grembiuli, vassoi oltre a libri tra i quali i volumi “Le Torri della Cucina”, racconto per immagini dell’evento Cooking Festival. arlo Pellegrino, fondata a Marsala nel 1880, e con 30.000 mq di cantine è un’azienda di punta in Sicilia. Nota per l’antica vocazione al Marsala, (Fine Rubino, Superiore, Vergine, e Riserve) ormai oggi comprende molti altri prodotti come i Moscati e Passiti di Pantelleria, i vini dolci da malvasia, moscato e zibibbo ed i vini rossi e bianchi regionali a marchio Duca di Castelmonte. Grazie al recupero di due silos risalenti ai primi anni Cinquanta l’area aziendale si è arricchita di un singolare edificio a più funzioni, Le Torri Pellegrino: su quattro piani si trovano la sala riunioni, le moderne cucine e le sale di degustazione professionale, a disposizione, su prenotazione, per incontri e meeting, da un minimo di 35 ad un massimo di 90 persone. Da 6 anni Le Torri ospitano, a tarda estate, il Pellegrino Cooking Festival, una due giorni per il pubblico professionale e la stampa, nata con l’intento di stabilire solidi legami tra il mondo enologico e quello gastronomico, rappresentato dagli chef italiani e stranieri. L’ultima edizione ha visto C impegnati gli chef under 30 cimentarsi in piatti coerenti con il Manifesto della Cucina Nazionale Italiana, di Martino Ragusta, scrittore siciliano e consulente della Cantina per quanto riguarda la cultura gastronomica. In occasione della kermesse vengono promossi interessanti pacchetti turistici, con visite a Marsala, ai negozi e corsi di cucina e sul vino. memo Cultura Nell’azienda di Marsala, non solo sono custoditi antichi carretti siciliani del Cinquecento, veri tesori tutelati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani, ma si svolgono anche frequentemente presentazioni di autori e libri. Eventi La cantina partecipa ogni anno a Pantelleria all’evento Calici di Stelle. A settembre ospita la kermesse di enogastronomia Cooking Festival. 70 Cantine e Vini 2010 070_71_cant_pellegrino.indd 70 12-11-2009 16:10:06 incitore nel 2009 della Gran Medaglia d’oro al concorso di Bruxelles, Nes è un Passito sopraffino testimone del sole di Pantelleria. Ottenuto da uve zibibbo (o moscato di Alessandria), appassite sui graticci, è un vino amabile dal gusto caldo, pieno, con profumi di agrumi, fichi, erbe balsamiche, proprio come quelli che si respirano sull’isola. L’etichetta è “da metidazione”, un sorso ambrato da gustarsi dopocena, ma sarebbe riduttivo rispetto alle prerogative di abbinamento di questo passito, che V sono molte. È il classico compagno di torte alla frutta secca e il sorprendente controcanto ai formaggi maturi e alle mostarde. Tra gli ultimi sodalizi sperimentati, quello con il gelato è intrigante. La Carlo Pellegrino in collaborazione con L’Antica Gelateria del Corso ha dato il via a uno studio sul tema con il sommelier Giuseppe Vaccarini (in proposito: il Codice del Gelato, ed. Giunti). La ricetta di Nes? Semifreddo marocchino caffè e cioccolato. Belle le confezioni regalo da 3-6 bottiglie (in legno o metallo). R.P. il vino Nes Passito di Pantelleria DOC 40.000 zibibbo (moscato di Alessandria) crostate di frutti di bosco, dolci con le mandorle, formaggi erborinati e cioccolato fondente al 60% 10 anni 27 50 cl Sicilia, isola di Pantelleria 12°C da passito 14,5 Cantine e Vini 2010 070_71_cant_pellegrino.indd 71 71 12-11-2009 16:10:13 PIERO MANCINI Cucaione Vermentino di Gallura Da sinistra, i vigneti di vermentino di Gallura dell’azienda, l’interno e l’esterno della bella foresteria che ospita assaggi ma anche convegni. la cantina Cantina delle Vigne di Piero Mancini Zona Industriale Settore 1, Olbia (Ss); 0789.50717 www.pieromancini.it OT SS la sosta Degustazioni In località Luogo Santo, all’interno degli spazi dall’azienda e a una decina di km dalla Costa Smeralda, si trova la “foresteria” di proprietà della cantina. È posta in una bella posizione panoramica tra le vigne ed è ricavata in un bel casolare di fine Ottocento. Su richiesta, vi vengono allestite degustazioni di vino e di prodotti tipici sardi. re generazioni di appassionati di vino per un’azienda di famiglia ma non solo. Tutto iniziò con il nonno che vinificava, poi con suo figlio Piero, medico dentista, che mise in piedi la produzione (partendo con i primi vini nel 1965 e costruendo poi la vera e propria cantina nel 1987) e oggi con i figli di Piero totalmente coinvolti nella Cantina. Che è ora una realtà di tutto rilievo nella Sardegna gallurese, formata da 100 ettari dislocati nelle aree denominate “Lu Scolombrinu”, “Montelittu” e “Balaiana”, tra le più vocate alla produzione di Vermentino. Siamo alle spallle di una delle zone turistiche più amate dell’isola, la Costa Smeralda. E qui, più che in altre parti della Sardegna, si ragiona da sempre in termini internazionali: non si creano solo ottimi Vermentino e Cannonau, ma altrettanto interessanti riescono i vini a base di uve merlot, cabernet sauvignon e chardonnay. Qualcuno ha detto che la Sardegna è il territorio del futuro: per ora Cantina delle Vigne di Piero Mancini (o meglio di Laura, Antonio e Alessandro e della mamma Marisa) è un’azienda esem- T plare. Pronta per far conoscere Antiche Cussorgie, un “super-sardinian” elaborato con uve cannonau, cabernet sauvigon e merlot. E il vermentino da invecchiamento Mancini Primo, un fuoriclasse del suo genere. La cantina dà un forte impulso alle uve locali e alla valorizzazione del territorio, tanto che alcuni vini ne portano l’impronta: il “cucaione” che dà nome al vino è il cuculo di queste parti; “cussorgie” trae origine di un’antica ripartizione territoriale per designare le zone dove erano preposti gruppi stabili di allevatori. Terra generosa, insomma. memo Enocultura Un paio di volte all’anno, presso la Cantina delle Vigne di Piero Mancini, si svolgono eventi aperti al pubblico su invito. Sono appuntamenti che coniugano alla presentazione delle nuove annate convegni e dibattiti con la presenza di esperti enologi. Negli ultimi anni sono stati toccati temi come il consumo consapevole di alcol e l’utilizzo di prodotti di bellezza a base di uva e derivati. 72 Cantine e Vini 2010 072_73_piero_mancini.indd 72 12-11-2009 16:12:04 ucaione, Vermentino Docg, deve il nome al cuculo, una presenza costante nella vigna di Piero Mancini, là dove si coltiva quest’uva bianca e aromatica, un po’ salina che in Sardegna è molto diffusa e per la quale la Gallura è il territorio d’elezione. Cantina delle Vigne è un produttore importante di Vermentino sia per la qualità raggiunta sia per il peso sul mercato isolano. Cucaione è un vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, con un profumo leggero di frutta, fiori bianchi e agrumi, ma C anche una buona struttura alcolica, che alla fine lo rende un bianco eclettico, capace di stare in bottiglia anche 2 o 3 anni. Grazie alla sua spiccata sapidità, al sapore fresco ed asciutto, si trova bene in molte occasioni, dall’aperitivo alla cucina di mare e alle merende con formaggi morbidi. Attenzione però, non è un Vermentino da bere freddo, si rischia di rallentarne il prepotente corredo aromatico. Per essere perfetto, e assecondare la tavola, deve stare in un calice ampio a 12 o anche 14°C. R.P. il vino Cucaione Vermentino di Gallura DOCG 600.000 vermentino di Gallura insalate di mare, cruditè, grigliate di pesce, risotti di verdura, malloreddus al ragù di carni bianche 2-3 anni 8 0,75 e 0,375 lt Sardegna, Gallura 12°C calice da bianco 13 Cantine e Vini 2010 072_73_piero_mancini.indd 73 73 12-11-2009 16:12:05 ACCESSORI A tu per tu con il vino La qualità non si discute. Ma il momento della degustazione si completa solo con gli strumenti che aiutano a servire e consumare il vino rispettandone le caratteristiche, alla giusta temperatura, con il bicchiere più idoneo. In maniera consapevole. Fabrizio Gomarasca Multifunzione e compatto con un design originale l’apribottiglie CM -100 di Screwpull riassume 3 funzioni in un colpo solo: diventa apribottiglie autoestraente, taglia capsule, e stappa tappi a corona. Prezzo 19,50 euro. (www.screwpull.com) 74 Cantine e Vini 2010 La conoscenza aiuta l’esperienza Per godere pienamente il piacere di degustare un vino è necessario partire dalla considerazione che la conoscenza migliora l’esperienza. Non necessariamente bisogna trasformarsi tutti in sommelier, ma è bene attenersi ad alcune regole di comportamento di base, premessa essenziale per ulteriori approfondimenti. La co- Europull di AdHoc adotta un sistema a cric diverso dal solito: una volta infissa la vite nel tappo, si estrae agendo su e giù sulla leva. Prezzo di vendita € 19,90. (www.vinobar.it) noscenza e il rispetto per il vino portano con sé anche l’educazione a un consumo consapevole e moderato, considerazione non secondaria di questi tempi. Una bottiglia di vino maneggiata, servita e conservata in maniera opportuna esprime al massimo le proprie potenzialità e il proprio carattere. Senza quindi cedere a rituali da superspecialisti, vediamo allora alcuni semplici comportamenti da seguire. A cominciare dall’apertura. Azione solenne e gioiosa è il primo contatto fisico con la bottiglia. Intermediario obbligato è il cavatappi, strumento di uso quotidiano tra i più vari, che nel corso dei secoli ha dato vita a forme e meccanismi più o meno complessi. Unico l’obiettivo: estrarre il tappo di sughero dal collo della bottiglia. Non staremo qui a descrivere tutte le fogge e i meccanismi di funzionamento dei cavatappi. Bastino solo alcune indicazioni. Operazione preliminare è il taglio della capsula da effettuare sotto l’anello sporgente sul collo della bottiglia. Questa operazione serve per pulire il vetro ed evitare che l’eventuale sporco venga trasferito durante la mescita nel bicchiere. Durante l’apertura, occorre fare attenzione a mantenere il cavatappi perpendicolare e diritto senza che la spirale (o verme) perfori la parte sottostante del tappo di sughero per evitare che eventuali frammenti possano cadere nel vino, rovinando il servizio. Una volta aperto e prima di mescere, il tappo può fornire alcune utili indicazioni: se è di lunghe dimensioni facilmente si è in presenza di un vino di qualità, mentre se è formato da piccoli agglomerati incollati tra loro è indice di una bottiglia relativamente economica. Il sistema di estrazione verticale e progressiva del cavatappi Brucart di Pulltex è coperto da brevetto internazionale. La scala di profondità evita di perforare il tappo. € 53,50. (www.schoenhuber.com) Speciale per tappi a fungo. Posizionandolo lateralmente sul collo della bottiglia e ruotandolo, due piccole ganasce si infilano alla base del tappo bloccandolo. Ruotando ancora la leva superiore, si estrae. € 22,90. (www.vinobar.it) Cantine e Vini 2010 75 ACCESSORI Senz’aria il vino si conserva più a lungo L ’ ossigeno è contemporaneamente il buon amico e il peggior nemico del vino.Amico, perché nel bicchiere il contatto con l’ossigeno favorisce l’emergere degli aromi, spesso complessi, che ne determinano la pienezza di gusto e profumi. Per questo motivo, per esempio, i vini invecchiati o maturi devono essere adeguatamente ossigenati prima della degustazione, operazione che normalmente si fa scaraffando il vino, versandolo cioè in una apposita caraffa chiamata decanter. Ma è anche nemico perché l’ossigeno ne compromette la qualità, una volta non terminata la bottiglia aperta . Una corretta conservazione ha quindi lo scopo principale di limitare gli effetti dell’ossidazione, riducendo il più possibile il contatto dell’aria con il vino. Un metodo empirico è quello di travasare il vino in una bottiglia più piccola adeguatamente pulita, riempiendola completamente e poi tappandola. Più scientificamente, invece, esistono in commercio numerosi strumenti con i quali, accoppiando un tappo ermetico riutilizzabile e una pompetta, si aspira la quasi totalità dell’ossigeno dalla bottiglia e si crea un vuoto d’aria. Con la bottiglia così ermeticamente chiusa il vino si conserva per alcuni giorni senza degradarsi. Un altro sistema prevede, con l’uso di appositi accessori, l’introduzione all’interno della bottiglia di gas inerte (inodore e insapore) che, depositandosi sulla superficie del vino, lo isola dal contatto con l’ossigeno. Anche in questo caso il vino va poi consumato nel giro di alcuni giorni. 76 Cantine e Vini 2010 Gard’Vin On/Off è il sistema proposto da Atelier du Vin composto da una pompa aspirante e da un tappo che permette di visualizzare istantaneamente se il vino è protetto dall’aria oppure no. Prezzo al pubblico € 41,00. (www.atelierduvin.com). Wikeeps è un sistema di conservazione di tipo professionale che garantisce il mantenimento delle qualità organolettiche del vino 3-4 settimane. Ciò avviene grazie al fatto che il gas inerte iniettato sostituisce l’ossigeno interno. Il pulsante sul corpo del meccanismo consente di mescere il vino controllando la quantità. È adatto anche per gli spumanti. (www.wikeeps.com). È stato definito il wine-bar a uso domestico. Sowine mantiene alla temperatura ideale di servizio due bottiglie di vino, anche diverse tra loro, conservandolo sottovuoto per un periodo di dieci giorni. Disponibile in quattro colori, costa € 350,00. ([email protected]). Cantine e Vini 2010 77 ACCESSORI Pek Preservation System è un salvavino che sostituisce l’ossigeno all’interno delle bottiglie non terminate con il gas argon. Si innesta la bomboletta e si inocula il gas attraverso un tappo speciale. € 55,00. (www.vinobar.it). La pompetta salvavino di Pulltex consente di estrarre l’ossigeno dalla bottiglia, lasciandola tappata fino alla successiva degustazione. È distribuito da Schoenhuber (www. schoenhuber.com) e costa € 17,00. 78 Cantine e Vini 2010 Consumo consapevole con intelligenza Anche in tavola, al momento di consumarlo, il vino può riservare il massimo delle sensazioni gustative, oppure diventare una indefinita bevanda a corredo del pranzo o della cena. Il confine è stabilito da pochi semplici accorgimenti che possiamo sintetizzare, alla fine, nel tipo di calice e nella temperatura di servizio. Senza entrare nel merito del percorso di degustazione che prevede esame visivo, olfattivo e gustativo, possiamo però affermare che il bicchiere fa la differenza. Forma e dimensioni infatti influenzano le sensazioni percepite degustando un determinato vino. In cristallo o in vetro cristallino, il calice deve essere sottile e con stelo lungo da afferrare con pollice e indice. Riempito per un terzo della sua capienza, il bicchiere si fa lentamente roteare per ossigenare il vino e coglierne le caratteristiche olfattive. Come spieghiamo più avanti, per ogni tipo di vino esistono calici diversi che ne esaltano gli aromi. La temperatura alla quale si serve il vino influisce in maniera determinante sulla percezione delle caratteristiche organolettiche. I vini rossi importanti, strutturati e ricchi di aromi, generalmente vanno serviti a temperature comprese tra i 15 e i 18 gradi. I vini più giovani e freschi, i bianchi e i rosati, così come gli spumanti prediligono una temperatura tra i 6 e i 10 gradi. Se si usa il cestello del ghiaccio per tenere a temperatura il vino durante il pranzo,è meglio fare sempre una miscela di acqua e ghiaccio per tenere in fresco il vino senza abbassare troppo la temperatura, che in tal modo“congelerebbe”tutti gli aromi impedendo di gustarli appieno. Wine Partner è un sottobicchiere che conta i consumi, pensato da Atelier du Vin per il “mieux boire”. È in grado di calcolare il numero di calici (o le calorie e i centilitri) consumati in un arco di tempo preimpostato: un’ora, un giorno, una settimana o quanto si vuole. Costa € 53,00. (www.atelierduvin.com) Si trasforma in elegante wine cooler il cestello per ghiaccio dal design svedese di Menu. In vetro satinato con intercapedine anticondensa e base in acciaio e gomma antiscivolo. € 102,90. (www.artemmebi.it) Alberto’s vineyard è il calice da degustazione di Alessi (design Eoos), con un bevante a doppia forma: per metà chiuso verso l’interno a trattenere gli aromi, per l’altra metà aperto verso l’esterno per favorire l’ossigenazione. Set da due bicchieri € 58,00. (www.alessi.it) Ravi raffresca il vino mentre si versa. Il dispositivo si conserva nel congelatore e si applica alla bottiglia al momento di servire. Il vino passa attraverso la serpentina interna raggiungendo la temperatura ottimale. La valvola di controllo del flusso serve anche per regolare la temperatura. Prezzo indicativo € 42,00. (www.home-more.it) Cantine e Vini 2010 79 ACCESSORI Un colpo secco di lama sul collo della bottiglia gelata e questo si stacca perfettamente. Per cultori, da regalare e regalarsi, la Sabre in acciaio inox satinato senza filo e dotata di supporto e cofanetto in legno costa € 129,90. (www.schoenhuber.com) Il modello 20-30 è il più classico degli stopper a uso professionale. Realizzato in acciaio cromato e plastica alimentare è universale e ha una tenuta fino a 6 atmosfere. € 5,20. (brevettiwaf.it) Champ Easy in metallo e gomma consente di rimuovere con un solo movimento la capsula della bottiglia di spumante, la gabbietta e il tappo in tutta sicurezza. € 13,90. (www.vinobar.it) 80 Cantine e Vini 2010 Vini spumanti servizio dedicato Spumante uguale festa.Ma per un’esperienza ancora più gradevole, facciamo attenzione a pochi piccoli dettagli. A cominciare dal tappo. Chi non si è dannato l’anima nello stappare la bottiglia conservata per l’occasione tanto attesa? La regola vuole che si tenga fermo il tappo e si rotei la bottiglia, favorendo la sua lenta estrazione. Ma in alcuni casi è necessario ricorrere a un aiuto. In commercio vi sono diverse soluzioni alternative che consentono una facile operazione. I più esperti possono cimentarsi con un rito d’altri tempi, oggi tornato di moda: è la Sabre, la particolare sciabola da sommelier da far scivolare rapidamente lungo il collo della bottiglia tenuta saldamente con l’altra mano sul fondo. Il colpo secco finale sull’anello in vetro lo farà saltare con il tappo senza far entrare frammenti di vetro nella bottiglia. Una volta aperto, lo spumante va mantenuto a temperatura nel secchiello raffreddavino con il ghiaccio o nei contenitori flessibili precedentemente raffreddati nel freezer. Senza dimenticare che, quando la festa finisce, la bottiglia va chiusa ermeticamente con l’apposito stopper. Spumante Il corpo stretto e lungo della flûte favorisce lo sviluppo del fine perlage degli Spumanti e degli Champagne. Spumante dolce È come un cappottino che mantiene in temperatura vini e spumanti. Si chiama Cool Coat ed è disponibile in diversi colori. Due strati di tessuto racchiudono una fodera asportabile contenente gel termico da raffreddare in freezer. Della danese Menu, costa € 33,90. (www.artemmebi.it). La coppa con apertura larga serve a mitigare la carica aromatica degli spumanti dolci. Bianco La forma del calice, un po’ chiuso all’apertura, concentra i profumi dei bianchi giovani e fruttati verso il naso. Bianco importante Il corpo più ampio e l’apertura un po’ svasata (a tulipano) permettono di apprezzare gli aromi più complessi dei vini bianchi più strutturati. Rosso Il calice da rosso si differenzia da quello per il bianco per dimensioni più generose e un’apertura più stretta per concentrare gli aromi. Rosso importante Il corpo molto ampio permette un’adeguata ossigenazione del vino, consentendo lo sviluppo deglia aromi complessi che si concentrano nell’apertura più stretta. Passito Di piccole dimensioni, suggerisce la quantità di servizio. Il corpo ampio e l’apertura stretta favoriscono lo sviluppo degli aromi verso il naso. Cantine e Vini 2010 81 AGENDA ITALIA 2010 Gli appuntamenti del vino Sono tante le manifestazioni che arricchiscono il calendario 2010 degli appassionati del vino. Ne abbiamo selezionate non poche tra mostre-mercato, saloni, rassegne, fiere pensate per un pubblico di addetti ai lavori, ma non solo, e veri e propri festival che mescolano l’arte del vino a quelle figurative o alla musica di qualità. Si tratta di preziose occasioni per approfondire o scoprire le caratteristiche dei vini, fare confronti, vivere più intensamente i territori italiani, e non solo quelli. a cura di Davide Deponti Anteprima Amarone 2005 VinNatur 30 e 31 gennaio VILLA FAVORITA MONTICELLO DI FARA VICENZA È la più importante manifestazione di vini naturali per numero di espositori presenti e di visitatori. Anche quest’anno riunisce viticoltori italiani e non (soprattutto sloveni e francesi), che vogliono condividere tecniche ed esperienze per produrre vino in maniera naturale e divulgare la cultura del “terroir”, parola francese che unisce i concetti di clima, geologia e cultura locale. vinnatur.it FIERA DI VERONA VIALE DEL LAVORO 8, VERONA L’evento dedicato a uno dei vini italiani più apprezzati permette al pubblico di appassionati di conoscere da vicino le diverse etichette del territorio della Valpolicella, grazie alla presenza, come nella scorsa edizione, di 64 aziende produttrici. consorziovalpolicella.it sab 16-19 e dom 10-18 € 10 Vinitaly 8 - 12 aprile FIERA DI VERONA, VIALE DEL LAVORO 8, VERONA È il grande evento professionale del vino in Italia con oltre 4.000 espositori nei padiglioni dedicati alle regioni italiane, alle zone vinicole mondiali e agli accessori. Non mancano incontri e conferenze, l’area dedicata ai distillati e il Salone dell’Olio. È invece aperto a tutti il dopo-salone: nel Palazzo della Gran Guardia c’è “Vinitaly for You”, l’enoteca con degustazioni e musica live. vinitaly.com 9.30-18.30 € per operatori previa registrazione 11 e 12 aprile 10-18 € 20 Sagrantino Day 19 aprile IN TUTTA ITALIA E NEL MONDO La degustazione organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Montefalco porta il Sagrantino ad essere degustato in 43 città, dall’Italia a Washington e Tokyo. L’obiettivo è di presentare il vino di Montefalco Docg a un pubblico qualificato, attraverso ristoranti, enoteche e hotel. consorziomontefalco.it tutto il giorno € su prenotazione 82 Cantine e Vini 2010 082_88_agenda.indd 82 12-11-2009 16:20:02 Vinum 25 aprile - 1 maggio ALBA, CUNEO Per godersi degustazioni guidate, cantine aperte, Festival della Cucina tipica, vino a teatro e tante altre idee ancora. Per una settimana, tra le case e le piazze dell’antico borgo piemontese va in scena la XXXIV edizione della rassegna dedicata alle etichette delle Langhe, ma non solo. vinumalba.it 11-19 € 8/10 Mostra Nazionale dei Vini Passiti 30 aprile - 2 maggio VOLTA MANTOVANA MANTOVA Nella splendida cornice di Palazzo Gonzaga e dei suoi giardini all’italiana, si tiene l’ottava edizione della kermesse dedicata a chi vuole approfondire la conoscenza del dolce mondo dei passiti: quelli in mostra e in assaggio qui arrivano da tutta la Penisola. In più, ogni anno, c’è anche una nazione ospite che porta le sue etichette migliori. vinipassiti.net 10-20 € 5 Oltrevini Secondo weekend di maggio CASTEGGIO, PAVIA È l’evento da oltre trent’anni dedicato alle eccellenze del vino dell’Oltrepò Pavese e per tre giorni permette agli appassionati di degustare le etichette delle cantine presenti. In programma, come ogni anno, ci sono incontri con esperti enologi e critici enogastronomici. oltrevini.it ven 21-24 e sab-dom 10-20 € n.d. Anteprima Vini Grand Cru della Costa Toscana 8 e 9 maggio VILLA BOTTINI, LUCCA È la rassegna che permette di assaggiare i vini degli spettacolari cru fra mare-pineta-macchia, direttamente dalle botti. Sono 80 i prodotti da vagliare: da qui nasceranno alcuni dei più famosi vini toscani. Interessante il riscontro con i vini finiti dell’annata già in commercio, anch’essi in degustazione ma in un momento successivo. grandicru.it sab 15-18 e dom 10-18 € n.d. Weinkost, Mostra dei Vini di Bolzano 13 - 15 maggio BOLZANO Torna la tradizionale rassegna di vini di Castel Mareccio, nella quale sono presentati circa 300 vini di qualità prodotti da una sessantina di viticoltori in arrivo da tutto l’Alto Adige. Da non perdere l’evento nell’evento, l’attesissimo wine-party dopo la festa d’inaugurazione. weinkost.it 14-21 € n.d. Mostra Vini del Trentino 14 - 17 maggio TEATRO SOCIALE, TRENTO Giunta alla 74esima edizione la rassegna trentina mette in mostra, e in assaggio, le etichette migliori della regione, come Marzemino, Teroldego e Müller Thurgau. Da non dimenticare che nelle giornate di degustazione si possono assaggiare anche numerose grappe di qualità del territorio. visittrentino.it 8-22 € n.d. Vino in Villa 15 e 16 maggio LOCALITÀ CASTELLO SUSEGANA, TREVISO Negli splendidi spazi del Castello di San Salvatore, maniero trevigiano risalente al XIV secolo e circondato da mille ettari di colline ricoperte di viti e di boschi, va in scena il Festival Internazionale del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. Durante il fine settimana di kermesse è possibile degustare ben 300 etichette selezionate. prosecco.it 10-22 € n.d. Vitigno Italia 16 - 18 maggio CASTEL DELL’OVO, NAPOLI Considerata un piccolo Vinitaly del sud Italia, questa manifestazione che ha per sottotitolo la dicitura “Salone del vitigno autoctono e tradizionale” offre ai visitatori diverse gemme nascoste, da scovare vagando e assaggiando negli stand. Interessanti i premi per il miglior chef emergente del sud e quello per il ”vino perfetto”: significativo perché contrariamente al solito la giuria è formata anche da appassionati. vitignoitalia.it 14-20 € 20 Giornate Altoatesine del Pinot Nero 20 e 21 maggio EGNA E MONTAGNA, BOLZANO Nei due comuni si tiene la XII edizione della rassegna che offre banchi d’assaggio, seminari di degustazione tenuti da esperti internazionali e degustazioni verticali di 10 annate di Pinot Nero di famosi produttori. Allo stesso tempo ha luogo il Concorso Nazionale del Pinot Nero d’Italia, competizione alla quale partecipano 80/90 produttori italiani che sottopongono i loro migliori vini a una giuria di enologi italiani e stranieri. blauburgunder.it 14-22 € 20 Vini nel Mondo 21 - 24 maggio SPOLETO, PERUGIA È una festa del vino che si svolge lungo un percorso articolato nel centro storico di uno dei borghi più belli d’Italia che, per quattro giorni, diventa la capitale del vino. Durante la sesta edizione si visita la grande mostra-mercato, si degustano migliaia di etichette di qualità, si seguono convegni di vario tipo e momenti di spettacolo e arte. Da non perdere nemmeno la sfavillante “Notte Bianco del Vino” con tanti eventi dal tramonto all’alba. vininelmondo.org 12-22 € 12 Cantine e Vini 2010 082_88_agenda.indd 83 83 12-11-2009 16:20:02 AGENDA ITALIA Alla Corte del Vino Grandi Vini di Toscana locale, da concerti dal vivo a spettacoli all’aperto. movimentoturismovino.it 22 e 23 maggio tutto il giorno € gratis (salvo specificazioni locali) MEMO VILLA LE CORTI SAN CASCIANO, FIRENZE ALLA CORTE DEL VINO - GRANDI VINI DI TOSCANA Ogni giorno si tengono due seminari (mattina e pomeriggio) a pagamento, condotti da enologi di fama. RASSEGNA NAZIONALE DEI VINI BIOLOGICI Tutti gli stand dei viticoltori biologici sono ecocompatibili e allestiti direttamente dai produttori. Nei due giorni di apertura della manifestazione è possibile degustare oltre 400 vini, partecipare ai seminari e riservare un tavolo nella Villa per le colazioni di piacere. I vini presentati, tutti toscani, possono essere acquistati nell’enoteca interna. allacortedelvino.it 11-20 € 20 Settimana dei Vini Dal 28 maggio SIENA E LOCALITÀ TOSCANE Dura un mese la 44esima edizione della rassegna che porta i visitatori a fare un giro d’Italia tra le regioni del vino. Per tutti banchi di assaggio delle migliori etichette, degustazioni libere e guidate, incontri tematici sull’enogastronomia italiana e tanto altro ancora (il programma è in via di definizione). enoteca-italiana.it in base all’evento € n.d. Cantine Aperte Ultima domenica di maggio IN TUTTA ITALIA DOUJA D’OR Come ogni anno numerose aree di parcheggio riservate ai visitatori dell’evento sono predisposte in diverse piazze attigue al centro di Asti. 84 Cantine e Vini 2010 Sono oltre 900 le cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino e site in tutte le regioni che tutte insieme aprono le porte per il wine day più famoso d’Italia. Sono tantissime le iniziative in programma, da degustazioni ad abbinamenti con piatti tipici della tradizione Vinòforum 28 maggio - 12 giugno LUNGOTEVERE MARESCIALLO DIAZ, ROMA Un villaggio del vino, con 1500 etichette da 250 produttori, lungo il Tevere. Nel panorama degli eventi della capitale, è uno dei più amati. Spiccano la durata, 15 giorni, e la divisione degli espositori a turni, in base alla provenienza: la prima settimana quelli del nord, la seconda quelli del centro sud. A contorno, per tutti laboratori, degustazioni e mostre. vinoforum.it 19-24 € n.d. Mercoledì del Nobile di Montepulciano Da inizio giugno a fine luglio MONTEPULCIANO, SIENA È il ciclo di incontri promosso per far scoprire la storia e le caratteristiche dei vini di Montepulciano con la presenza dei produttori. Si tengono al Palazzo del Capitano, sede dell’Enoteca Consortile. In programma l’abbinamento tra la degustazione dei vini e i prodotti del territorio, dalla chianina alla cinta senese, oltre alle serate in musica in collaborazione con il Cantiere Internazionale d’Arte. vinonobiledimontepulciano.it 18-23 € gratis (su prenotazione) Italia in Rosa 5 e 6 giugno LAGO DI GARDA Il più grande evento sui vini rosati, sono circa 250 in arrivo da tutta Italia, si allarga dalla classica sede di Moniga del Garda sulla riva bresciana del lago, per raggiungere Bardolino sulla sponda veronese. In vetrina anche nel 2010 rosati fermi, bollicine classiche e Charmat. skriba.net 10-21 € n.d. Vulcania,Tutti i Colori del Bianco 14 giugno SOAVE, VERONA È l’evento annuale organizzato dal Consorzio Tutela Vini di Soave che ha luogo in diverse location situate proprio nella zona di produzione del Soave. Dedicata ai vini bianchi, italiani e non, nati da suolo di origine vulcanica, la manifestazione comprende degustazioni, incontri con esperti di enologia e visite guidate alle aziende vitivinicole del territorio. ilsoave.com 10-20 € gratis (su prenotazione) XXIII Rassegna dei Müller Thurgau dell’Arco Alpino Prima settimana di luglio VALLE DI CEMBRA, TRENTO Ritorna la appassionante e appassionata manifestazione dedicata ai vini di montagna. Sono tante le etichette in degustazione, provenienti dall’Italia e da zone di montagna di Austria, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca. Tra Palazzo Maffei e le vie del centro di Cembra ci sono stand, laboratori e incontri. In programma anche una degustazione di grappe trentine. mullerthurgau-mostra.it mer 19-24 e gio-dom 10-20 € gratis (escluse degustazioni) Montalcino Jazz&Wine Da metà a fine luglio FORTEZZA, MONTALCINO SIENA Alcuni dei più grandi interpreti del jazz italiano e internazionale sono ospitati come ogni estate negli spazi suggestivi nella splendida Fortezza trecentesca di Montalcino. Prima e dopo le esibizioni, naturalmente, gli spettatori possono degustare vini i prestigiosi di Montalcino. prolocomontalcino.it 21.30-24 € n.d. nismo di controllo autorizzato e prodotti da aziende italiane. festambiente.it Douja D’Or tutto il giorno € gratis (su prenotazione) La Camera di Commercio di Asti promuove l’evento che prevede, nella cornice di Palazzo del Collegio, degustazione e vendita dei vini italiani premiati al Concorso Enologico Nazionale per Doc e Docg “Premio Douja d’Or”. Ricco il programma di eventi, consolidati per esaltare tipicità e peculiarità di un territorio da scoprire e da amare, e che comprende iniziative gustose come “I piatti d’autore”, nella quale i ristoranti astigiani si cimentano in ricette di alta cucina, oltre a tavole rotonde sul mondo dell’enologia, convegni e spettacoli musicali. doujador.it Calici di Stelle 8 - 10 agosto IN TUTTA ITALIA È il tradizionale appuntamento estivo ideato dal Movimento Turismo del Vino che, in una delle notti più suggestive dell’anno, offre ai turisti la possibilità di godersi “la pioggia di stelle di San Lorenzo” in compagnia di un vino di qualità. Così, nei centri storici e nelle piazze italiane, gli appassionati possono degustare i migliori vini delle cantine associate abbinati ai prodotti tipici di qualità, espressione del patrimonio locale di ogni regione che ospita l’evento. movimentoturismovino.it tutto il giorno € gratis o in base all’evento Rassegna Nazionale dei Vini Biologici Aglianica Wine Festival 2010 6 - 15 agosto Primo weekend di settembre RISPESCIA, GROSSETO Punto di riferimento tra i più qualificati nel variegato universo del biologico, si svolge nell’ambito di Festambiente. È la manifestazione che promuove le varietà di vini più significative d’Italia, premiando la migliore produzione vinicola biologica. La rassegna si propone anche di stimolare le aziende vinicole al continuo miglioramento della qualità dei prodotti. Sono ammessi alla selezione solo i vini biologici certificati da un orga- POTENZA E DINTORNI Per l’edizione del 2010 la rassegna che celebra l’Aglianico del Vulture progetta di concentrare il calendario dei suoi eventi nel capoluogo lucano. Come ogni anno sono presenti tutte le etichette dell’Aglianico e si tengono degustazioni coordinate da sommelier professionisti dell’Ais. aglianica.it ven-sab 18-24 e dom 11-24 € 10 10 - 19 settembre CENTRO STORICO, ASTI 21.30-24 € n.d. Gambellara Wine Festival 26 settembre PALAZZO CERA, GAMBELLARA VICENZA Espressione di una realtà territoriale piccola, Il Recioto di Gambellara è il fiore all’occhiello della produzione della zona: è un vino prelibato, che si abbina perfettamente con dolci secchi quali il tipico brasadelo. Nell’agosto 2008 ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Altri frutti di queste splendide colline sono poi il Gambellara Classico, e il Gambellara Vin Santo, unico nel Veneto ad aver ricevuto la Doc. stradadelrecioto.com 10-20 € 10 Cantine e Vini 2010 082_88_agenda.indd 85 85 12-11-2009 16:20:04 AGENDA ITALIA IrpiniaWine Fine settembre GALASSIA PARK HOTEL OSPEDALETTO, AVELLINO Go Wine presenta la settima edizione di IrpiniaWine, banco di assaggio per la promozione dei vini dell`Irpinia e delle molte aziende vinicole che operano sul suo territorio. È possibile degustare i vini attraverso i banchi d`assaggio gestiti direttamente dai produttori e presso l`Enoteca dei Vini Irpini. Sono previste, in abbinamento ai vini, anche degustazioni di prodotti tipici della tradizione locale. gowinet.it 18-23 € n.d. Top Wine Sass Pordoi 16 ottobre RIFUGIO MARIA, SASS PORDOI È arrivata all’edizione XII questa originale degustazione organizzata a 3.000 metri di altezza. Sulla cima del Sass Pordoi l’ossigeno presente nell’aria è il 28% in meno che sul livello del mare e ciò influisce nell’enfatizzare sapori, profumi e fragranze dei vini: quelli da assaggiare sono tutti trentini. vignaiolideltrentino.it tutto il giorno € gratis (su prenotazione) Barbaresco Weekend tutte le informazioni su questo importante vino piemontese. A chiudere le giornate di rassegna un tour a piedi (su prenotazione) tra le bellezze cittadine. enotecadelbarbaresco.it 10-19 € n.d. vari € in base all’evento MondoMerlot Penultimo weekend di ottobre Nel palazzo comunale di Barbaresco è possibile degustare oltre 50 etichette di Barbaresco 2006 e 2007 e raccogliere Forum Spumanti d’Italia ALDENO, TRENTO 4 - 6 novembre È la vera mostra dei Merlot d’Italia, il vitigno che, dal Trentino alla Sicilia, è da sempre ben assimilato al nostro territorio. Grazie agli eventi organizzati nei tre giorni di Mostra, è possibile conoscerlo in tutte le sue espressioni, degustando allo stesso tempo i più sfiziosi prodotti trentini. merlotditalia.it VALDOBBIADENE, TREVISO ven-sab 18-22.30 e dom 10-20 € n.d. Wine Show Salone del Vino Ultimo weekend di ottobre LINGOTTO, FIERE, VIA NIZZA 294, TORINO Kermesse di riferimento per il mondo del vino. Accoglie professionisti e non. Tra i numeri record dell’ultima edizione i 20 mila assaggi di vini da vitigni autoctoni. wineshow.it 10-23 € 10 16 e 17 ottobre BARBARESCO, CUNEO centina e dalla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, la rassegna enogastronomica fa visitare i migliori ristoranti e agriturismi della Bassa per provare menù stagionali. stradadelpo.it Un Po di Gusto Novembre BORGHI, PROVINCIA PIACENZA Patrocinata dalla Strada del Po e dei Sapori della Bassa Pia- Sono innumerevoli gli eventi collegati al Forum Spumanti d’Italia 2010: se la rassegna principale è a Valdobbiadene, sono tante le altre località nazionali ed estere nelle quali si terrano manifestazioni per diffondere cultura e immagine dello spumante. In calendario (per aggiornamenti sulle date consultare il completo sito internet del Forum) ci sono eventi a Parma, Napoli, Montecarlo, Parigi, Venezia, Palermo, Verona, Ginevra, Bologna, Treviso, Cortina e Piacenza. forumspumantiditalia.it vari € in base all’evento Giovinbacco 5 - 7 novembre PALA DE ANDRÉ, RAVENNA L’ottava festa del Sangiovese di Romagna accoglie un numero sempre più nutrito di cantine dei territori imolese, ravennate, faentino e forlivese. In programma nella rassegna in scena nel nuovo spazio di Ravenna anche convegni e incontri sul mondo del vino italiano, oltre a particolari Laboratori del Gusto e Cene a tema. giovinbacco.it ven 17-23 e sab-dom 12.3022 € n.d. Anteprima Novello 5 e 6 novembre PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA, VERONA Arriva la terza edizione della rassegna veronese dedicata ai vini novelli: anche nel 2010 sarà possibile saggiare i prodotti di circa 300 etichette ma anche degustare numerose golosità gastronomiche create appositamente da grandi chef in abbinamento col Novello. vinitaly.com 12-22 € n.d. Merano WineFestival & Gourmet 6 - 8 novembre MERANO, BOLZANO Al Palazzo Kurhaus circa 300 produttori italiani espongono e propongono in degustazione i loro vini, divisi tra le sezioni Centum, Italia Excellentis, Extremis, Dulcis in Fundo, Iuvenes e Consortium. La sezione dell’International Top Selection presenta circa 150 aziende (direttamente o attraverso gli importatori italiani) tra le quali quelle dell’Union des Grands Crus de Bordeaux, del VDP Riesling tedesco e dello Champagne. La parte Gourmet è infine tutta italiana e delizia i palati con le eccellenze gastronomiche di un centinaio di produttori di caffè, cioccolato, aceto balsamico, olio d’oliva, formaggi, salumi, paste e riso. meranowinefestival.com 10-18 € n.d. 86 Cantine e Vini 2010 082_88_agenda.indd 86 12-11-2009 16:20:04 MEMO GIOVINBACCO Come ogni anno gli ospiti potranno partecipare a Laboratori a pagamento sugli abbinamenti tra i vini di Romagna e differenti cibi non locali. San Martino in Cantina Secondo weekend di novembre IN TUTTA ITALIA Cento cantine del Movimento Turismo del Vino si aprono alle visite del pubblico appassionato di vino, in concomitanza con la festa di San Martino (che cade l’11 novembre). Si possono così visitare le aziende vitivinicole in un momento relativamente tranquillo dell’anno ed assaggiare le etichette più prestigiose oltre al vino novello. movimentoturismovino.it 10-18 € gratis (salvo diversa indicazione) MERANO WINE FESTIVAL Gli eventi della kermesse hanno luogo in varie parti del centro della cittadina, nel quale ci si sposta facilmente a piedi. CONCORSO INTERNAZIONALE DEI VINI PASSITI A tutti i visitatori vengono regalati un bicchiere della kermesse e una tasca portabicchiere. Enologica 19 - 21 novembre CENTRO FIERISTICO PROVINCIALE, VIALE RISORGIMENTO 1, FAENZA Sottotitolata “vini e cibi dell’Emilia Romagna” la kermesse faentina è una porta aperta sul mondo del vino di tutta la regione, la quale, tra espositori di macchine e attrezzature enologiche e vere e proprie aziende vitivinicole (previste un centinaio di cantine e imprese), è presente al completo. enologica.org ven 15-23 e sab-dom 11-22 € n.d. Degustivina 26 e 27 novembre PALERMO Va in scena l’undicesima edizione della grande degustazione indipendente dedicata al vino siciliano (ma non solo). Nel centro del capoluogo isolano, le porte dell’ex deposito locomotive di Sant’Erasmo resteranno per due giorni aperte a tutti gli appassionati del vino e della cultura enogastronomica regionale. degustivina.it 17-2 € n.d. Concorso Internazionale dei Vini Passiti 27-28 novembre BAZZANO (BO) Grazie all’appasionato patrocinio dell’Accademia della Muffa Nobile (www.muffanobile.it) di Zola Predosa (Bologna) si tiene la nuova edizione del concorso internazionale dedicato ai vini da meditazione. E tutte le etichette partecipanti alla kermesse sono a disposizione per l’assaggio dei visitatori. concorsovinipassiti.it 10-20 € n.d. Winelove Quality and Budget Fine novembre MILANO Al via l’ottava edizione della manifestazione dedicata alle etichette quality and budget, quelle cioè che si possono acquistare in enoteca e quindi che sono di alta qualità ma che hanno un prezzo accessibile in un’ottica di consumo quotidiano. Come nelle passate edizioni della rassegna saranno in mostra vini prodotti da una cinquantina di cantine italiane. winelove.it 11-22 € 10 Cantine e Vini 2010 082_88_agenda.indd 87 87 12-11-2009 16:20:04 AGENDA MONDO 2010 Millésime Bio 25 - 27 gennaio PARC DES EXPOSITIONS MONTPELLIER, FRANCIA MILLÉSIME BIO Nella fiera gli stand non sono raggruppati per denominazione o luogo, ma distribuiti a caso: è l’idea avuta dagli organizzatori, per favorire incontri e curiosità. Creato nel 1993 da alcuni viticultori del Languedoc-Roussillon (regione del sud della Francia) per far conoscere meglio i loro prodotti, è poi diventato il salone mondiale e professionale dei vini provenienti dall’agricoltura biologica. Anche se l’evento si è sviluppato, lo spirito è rimasto inalterato: ogni espositore ha a disposizione esattamente lo stesso materiale per presentare i propri vini poiché si tratta di giudicare e di confrontare i vini e non le tecniche di esposizione dei vini. millesime-bio.com 10-19 € su prenotazione ProWein 2010 21 - 23 marzo EXHIBITION CENTRE DUSSELDORF, GERMANIA ALIMENTARIA BARCELONA All’interno della manifestazione ci sarà anche lo spazio “Taste & Flavours of Spain” dedicato in particolare a tre prodotti tipici: vino, olio e salumi. Un viaggio in Germania all’inizio di primavera permette agli appassionati e ai curiosi di fare una carrellata sui vini di quasi tutto il mondo, da quelli in arrivo dalle colline del Chianti a quelli della Napa Valley. Sono infatti circa tremila gli espositori presenti all’edizione 2010 e sono previsti durante le tre giornate di kermesse numerosi seminari, laboratori e presentazioni. prowein.com 09-18 € 35 Alimentaria Barcelona Montecarlo Wine Festival 22 - 26 marzo 5 - 7 giugno FIERA DI BARCELLONA BARCELLONA, SPAGNA HOTEL MÉRIDIEN BEACH PLAZA, MONTECARLO, PRINCIPATO DI MONACO È la manifestazione internazionale dedicata alla gastronomia e all’enologia che è un punto di riferimento per tutti i visitatori professionali spagnoli ed europei. Saranno oltre 5.000 gli espositori presenti, in arrivo da 155 Paesi del mondo e suddivisi in 13 ampi spazi, ognuno dedicato a una famiglia di prodotti diversa. Non mancheranno, per quando riguarda il mondo del vino, degustazioni e incontri. alimentaria-bcn.com 10-23 € su prenotazione Saveurs Ticino Dall’11 aprile al 3 maggio LUGANO E CANTON TICINO, SVIZZERA Durante otto serate di alta gastronomia e convivialità la manifestazione promuove la “cucina d’eccellenza” ticinese. Sette chef professionisti reinterpreteranno e divulgheranno le proprie tradizioni culinarie insieme a grandi cuochi internazionali. Anche il vino è protagonista, negli abbinamenti più raffinati creati dagli stessi chef, perché solo grandi vini possono abbinarsi a grandi piatti. saveurs-ticino.ch 19-23 € solo previa prenotazione È un format originale che abbina vino e cultura. L’edizione 2010 privilegia chi attraverso coraggiose scelte di vigna e di cantina, sia tradizionali sia innovative, esprime la sua identità territoriale, nella convinzione che dall’autenticità sommata alla professionalità nasce un’attrattiva unica. monte-carlowinefestival.com 10-23 € solo previa prenotazione online Salon des Vins des Vigneron Independant Novembre PARIGI, REIMS E LILLE FRANCIA Gli organizzatori definiscono questa manifestazione una “passeggiata attraverso la Francia vinicola”, anche perché si tiene in tre località diverse del Paese, in ognuna delle quali, per tre giorni, sono messe in mostra diverse interessanti realtà enologiche transalpine. A disposizione dei visitatori tantissime degustazioni, libere e guidate da sommelier esperti, e tavole rotonde sulle qualità uniche dei prodotti d’Oltralpe. vigneron-independant.com 10-20 € n.d. 88 Cantine e Vini 2010 082_88_agenda.indd 88 12-11-2009 16:20:06 Informazione Aziendale Aceto Balsamico di Modena Giuseppe Giusti L a più antica acetaia esistente si trova a Modena: è il Gran Deposito Aceto Balsamico di Giuseppe Giusti, fondato nel 1605 e gestito dalla 17ª generazione della famiglia. Sono più di 600 le botti antiche, la gran parte risalenti al 1600, 1700 e 1800, le vere responsabili del sapore e della qualità dell’Aceto Balsamico Giusti. Giuseppe Giusti Il Classico L’Aceto Balsamico Giusti deve le sue spiccate caratteristiche di dolcezza, densità e ricchezza del bouquet di aromi balsamici all’uso di uve tardive, alla lenta cottura dei mosti e all’invecchiamento nelle botti dell’antica acetaia di famiglia. Ideale in un’infinita gamma di abbinamenti, ma anche gustato da solo in quello che a Modena è chiamato il “consumo da meditazione”, in cui esprime tutti i suoi aromi e sapori. Blend mosto cotto da uve tardive locali di trebbiano e aceto di vino invecchiato. Invecchiamento in batterie di botticelle di legni diversi, attraverso il tradizionale sistema dei travasi e rincalzi. Abbinamenti con grigliate di carne, pesce e crostacei, con il Parmigiano Reggiano, sul gelato e con macedonie di fragole e frutti di bosco. Gran Deposito Aceto Balsamico di Giuseppe Giusti dal 1605 Strada Quattro Ville 155 - 41123 Modena - tel +39 059 840135 - www.giusti.it 089_aceto_balsamico.indd 1 12-11-2009 17:16:55 GLOSSARIO Per il vino esiste un vero e proprio vocabolario e conoscerne i termini fondamentali aiuta a percepire i valori della qualità, metodi di produzione e caratteristiche. Ecco i più usati. 90 Cantine e Vini 2010 090_93_glossario.indd 90 12-11-2009 14:58:51 GLOSSARIO ABBOCCATO Si dice di un vino dolce, ma con residuo zuccherino poco consistente. della salute e dell’equilibrio del terreno e che vieta l’uso dei fertilizzanti e di sostanze d’origine chimica. Come il biologico, ma con regole molto più rigide. tigliato. Un metodo utilizzato per ottenere spumanti caratterizzati da aromi primari e fruttati molto freschi, che ricordano il vitigno di partenza. BLANC DE BLANCS CORPO Vino bianco prodotto solo dalla fermentazione di uve a bacca bianca. Blanc de noirs: vino bianco prodotto dalla fermentazione di uve a bacca rossa vinificate in bianco, cioé senza permanenza sulle bucce. Struttura di un vino solido, ricco di estratto secco e di alcol. AFFINAMENTO È il periodo (variabile) di maturazione del vino in bottiglia, dopo la permanenza nelle botti (elévation), per fargli acquisire caratteristiche equilibrate di profumo e sapore. ARCHETTI Sono piccole incurvature, quasi oleose e incolori, che appaiono sul bicchiere dopo aver fatto roteare il vino. La loro ampiezza e durata sono legate ad alcune componenti del vino, in particolare i glicoli. Più sono stretti e numerosi, più il vino ha “corpo”. BLEND (O UVAGGI) Miscelazione di uve provenienti da diversi vitigni durante la vinificazione, per ottenere un vino con caratteristiche predeterminate. AUTOCLAVE BOUQUET Grande serbatoio in acciaio inox utilizzato per la fermentazione del vino. Insieme delle sensazioni olfattive che si sviluppano durante la maturazione dei vini. Oltre che determinato dalle uve, è il risultato del processo di fermentazione e invecchiamento (ad es. può avere un bouquet legnoso o tostato, dopo la permanenza in botti di rovere). BARRIQUE Termine francese che definisce la botte di legno con capacità fino a 225 litri. Da qui deriva “barricato”, usato per definire un vino che dall’invecchiamento in legno ha acquisito sentori particolari. BIODINAMICO (O TRIPLE A) Vino ottenuto da uve coltivate con un particolare metodo, che enfatizza l’importanza CHARMAT Metodo di spumantizzazione rapida che permette alla spuma di svilupparsi nel vino base con aggiunta di zucchero in capaci serbatoi a grande tenuta di pressione (autoclave), raggiunta la quale il vino è imbot- CRU Un vigneto specifico che, per il suo microclima ed esposizione al sole, dà uve e quindi vini di alto livello. CUVÉE Assemblaggio di vini di base provenienti da diverse aree omogenee del territorio. DENOMINAZIONI Igt Indicazione geografica tipica. Doc Denominazione di origine controllata. Docg Denominazione di origine controllata e garantita. Vqprd Vino di qualità prodotto in una regione determinata. Vsq Vino spumante di qualità. Vsqprd Vino spumante di qualità prodotto in regioni determinate. EN PRIMEUR Vino venduto prima ancora di aver terminato il suo processo di maturazione. La con- Cantine e Vini 2010 090_93_glossario.indd 91 91 12-11-2009 14:58:52 GLOSSARIO segna delle bottiglie agli acquirenti avviene a distanza di anni dal pagamento: il titolo di proprietà è rappresentato da futures. FERMENTAZIONE ALCOLICA È un processo chimico che ha come risultato la trasformazione degli zuccheri in alcol etilico e anidride carbonica: in altri termini, la trasformazione del mosto in vino. Il processo è svolto da microorganismi chiamati lieviti. FRIZZANTE Un vino a naturale fermentazione, caratterizzato dalla presenza di anidride carbonica (da 1,5 a 2,5 atm). METODO CLASSICO MILLESIMATO Processo produttivo dei vini spumanti. Consiste nell’assemblare vini base di varie zone e vitigni, facendoli rifermentare in bottiglia grazie all’aggiunta di lieviti selezionati e zuccheri (liqueur de tirage). Le bottiglie sono poi disposte col collo verso il basso su cavalletti (pupitre) e se ne effettua la continua rotazione (remuage), che fa depositare sul tappo i sedimenti (fecce) dei lieviti esausti, prodotti dalla fermentazione in bottiglia. L’ultima fase consiste nel gelare il vino contenuto nel collo della bottiglia e nel togliere il tappo in modo che il deposito esca, spinto dalla pressione (dégorgement). Il vino è poi rabboccato con uno sciroppo di vino e zucchero (liqueur d’expédition). La dose di zucchero della liqueur determina le caratteristiche dello spumante, da demi-sec a extra-brut. Vino di una singola annata, normalmente indicata in etichetta. LIEVITI AUTOCTONI A differenza di quelli “indigeni”, aggiunti al mosto per attivare la fermentazione, sono presenti naturalmente negli acini. C’è chi sostiene che i vini prodotti con lieviti autoctoni esprimono in maniera più fedele le caratteristiche dell’uva e del territorio. OSSIDATO Indica un vino nel quale, per l’eccessiva presenza di ossigeno, il colore risulta alterato, compromettendone la freschezza. PASSITO Due i significati. Se un vino secco prende sapore o odore di uva passa (ovvero “sa di passito”), si tratta di un difetto. Ma sta anche a indicare una pregiata categoria di vini (spesso dolci) ottenute da uve lasciate appassire dopo la raccolta, così da aumentarne il tasso zuccherino. PERLAGE Riferito a una zona in cui il clima è significativamente differente da quello dell’area circostante, grazie alle sue peculiarità topografiche e ambientali. Indica la liberazione di anidride carbonica negli spumanti, che genera “catenelle” o “fontanelle” di fini bollicine che partono dal fondo del bicchiere e si librano verso la superficie. Un perlage persistente è sinonimo di buona qualità. MACERAZIONE CARBONICA MICRO-OSSIGENAZIONE PERSISTENZA È un metodo con il quale gli acini vengono lasciati fermentare all’interno di un ambiente saturo di anidride carbonica. Così facendo i grappoli non devono essere pigiati, e alla fine si ottengono vini dagli aromi particolarmente fruttati, come per esempio i Novelli. Tecnica di vinificazione che consente all’enologo di dosare in maniera più precisa e controllata la cessione di ossigeno al vino, lungo le diverse fasi di produzione. Tende a dar vita a gusti particolarmente rotondi e a stabilizzare maggiormente il colore del vino. Termine che indica la durata (in secondi) in bocca delle sensazioni gustative e olfattive dopo aver degustato un vino. MICROCLIMA POLIFENOLI Un’ampia famiglia di composti chimici, che 92 Cantine e Vini 2010 090_93_glossario.indd 92 12-11-2009 14:58:52 al suo interno comprende coloranti naturali e tannini. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che il consumo di polifenoli, presenti soprattutto nei vini rossi, può avere benefici effetti sulla salute. residuo tra 17 e 35 g/l. Demi Sec: con zucchero residuo tra 33 e 50 g/l. Dolce: con zucchero residuo oltre 50 g/l. Pas dosé: spumante secco a cui non è stata aggiunta la liqueur d’expédition. RISERVA TAGLIO BORDOLESE In generale, i vini migliori di una Casa vinicola. In Italia i vini Riserva invecchiano per un tempo più lungo in cantina e hanno un grado alcolico più elevato di quelli non riserva (generalmente da 1 a 1,5%) Assemblaggio di vini prodotti con cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot. È alla base dei celebri Bordeaux francesi, TANNICO SAPIDO È un vino che presenta una vivace acidità e una leggera nota salata, in equilibrio fra loro. In genere è tipico di vini rossi strutturati. Si dice di un vino dal notevole contenuto di tannini. All’assaggio, indica una sensazione di astringenza, talvolta caratterizzato da note amarognole. È un termine utilizzato in genere per i vini rossi. Sono composti organici dalle propietà conservanti, presenti naturalmente nell’uva e in altre piante. Vengono aggiunti al vino per aumentarne la stabilità e migliorarne la conservazione. Dal novembre 2004 la loro presenza va obbligatoriamente segnalata in etichetta. SPUMANTE, TIPOLOGIE Extra Brut: con zucchero residuo tra 0 e 6 g/l. Brut: con zucchero residuo inferiore a 15 g/l. Extra Dry: con zucchero residuo tra 12-20 g/l. Sec: con zucchero Pezzetti di legno aggiunti al vino di solito prima della fermentazione. Consentono di produrre in maniera più economica vini con caratteristiche simili a quelli invecchiati in barrique. In Europa il loro uso è consentito solo per i vini da tavola. VINI GIALLI Non si tratta di una nuova categoria di vini, quanto di una puntualizzazione che si fa per alcuni vini bianchi che durano nel tempo e offrono il meglio di sè a distanza di qualche anno dalla vendemmia. Per le loro caratteristiche hanno tonalità di colore più marcate del solito, più gialle appunto. VITIGNI TCA SOLFITI TRUCIOLI È l’abbreviazione della molecola 2,4,6-tricloroanisolo, la principale responsabile del “sentore di tappo” nel vino. Si annida nel sughero, filtra nel vino durante la conservazione e lo contamina con sentori di muffa e di stantio, rendendolo praticamente imbevibile. Varietà di vite destinate alla produzione di vino. I vitigni si distinguono per tipo di uva che producono, foglie, periodo di maturazione, caratteristiche organolettiche e per i rispettivi vini che si possono ottenere. Per vitigni classici si intendono alcuni vitigni di alta qualità e capacità di essere coltivati ovunque, mantenendo un carattere sempre identificabile (ad es. chardonnay, riesling, pinot noir, merlot, syrah). TERRITORIO/TERROIR ZONAZIONE Definisce l’insieme di fattori che vanno dall’ambiente alle tecniche di coltivazione, alla protezione delle denominazioni di origine. È alla base dell’originalità e peculiarità dei vini prodotti in una determinata area. Delimitazione di terre ad alta coltura della vite, finalizzata all’ottimizzazione dei rapporti tra un determinato ambiente e il vitigno, per consentire l’espressione di tutte le sue potenzialità produttive e qualitative. Cantine e Vini 2010 090_93_glossario.indd 93 93 12-11-2009 14:58:52 INDICE Cantine e vini e abbinamenti suggeriti Oltre all’elenco dei vini presentati in questa guida, suddivisi per Regione, in queste pagine sono rappresentati graficamente alcuni fra gli abbinamenti suggeriti per ogni vino. In rosso sono indicati quelli “classici”, mentre in verde sono segnalati quelli più “osé”, ma comunque di grande piacevolezza. Piemonte Cantina Terre del Barolo, Barolo 2005 Docg 26 Cinzano Rosé Spumante 28 Riccadonna, Magistro Brut Riserva Vsq 30 Lombardia Guido Berlucchi, ’61 Storica Franciacorta Brut Docg 32 Veneto Bellussi, Belcanto Cuvée Brut ed. celebrativa 34 Cantine Castelnuovo del Garda, Nero Assoluto 2007 Bosco del Gal 36 Gerardo Cesari, Bosan 2001 Amarone della Valpolicella Doc 38 Colli Vicentini, Lessini Durello Brut Torre dei Vescovi 40 ColSaliz, Servo Suo Dry Prosecco di Valdobbiadene Doc 42 Le Colture, Pianer Valdobbiadene Spumante Extra Dry Doc 44 Riondo, Oro Excelsa Cuvée Igt 46 Valdo, Cuvée di Boj Spumante Prosecco di Valdobbiadene Vsqprd - Doc 48 Vigna Dogarina, 100% Dogarina Prosecco Spumante Extra Dry Doc Treviso 50 Villa Sandi, Prosecco di Valdobbiadene Extra Dry Doc 52 94 Cantine e Vini 2010 094_97_abbinamenti.indd 94 13-11-2009 10:56:01 ■ abbinamento privilegiato ■ abbinamento sorpresa aperitivi / antipasto zuppe / minestre base pesce primi / secondi base carni bianche ■ base carni rosse e selvaggina formaggi salumi ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ dessert ■ ■ ■ ■ Cantine e Vini 2010 094_97_abbinamenti.indd 95 95 13-11-2009 10:56:01 INDICE Cantine e vini e abbinamenti suggeriti Trentino Cavit, Altemasi Riserva Graal Trentodoc Mezzacorona, Rotari Riserva 2004 Talento Trentodoc Teroldego Rotaliano Riserva Doc 54 56 Friuli Venezia Giulia Viticoltori friulani La Delizia, Vignal Prosecco Extra Dry 60 Emilia Romagna Chiarli, Lambrusco Sorbara Vecchia Modena Premium Mention Honorable Cleto Chiarli Doc 62 Toscana Cecchi, Coevo Igt 2006 64 Marche Fazi Battaglia, San Sisto 2005 Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc 66 Abruzzo Cantina Tollo, Pecorino d’Abruzzo Terre di Chieti Igt 68 Sicilia Carlo Pellegrino, Nes Passito di Pantelleria Doc 70 Sardegna Cantina delle Vigne, Cucaione Vermentino di Gallura Docg 72 96 Cantine e Vini 2010 094_97_abbinamenti.indd 96 13-11-2009 10:56:01 base pesce primi / secondi base carni bianche ■ ■ ■ ■ aperitivi / antipasto zuppe / minestre ■ salumi ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ formaggi base carni rosse e selvaggina ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ dessert ■ ■ ■ ■ ■ ■ Cantine e Vini 2010 094_97_abbinamenti.indd 97 97 13-11-2009 10:56:01 Direttore responsabile Antonio Mungai [email protected] Contributi Marina Bellati [email protected], Fabrizio Gomarasca [email protected], Rodolfo Guarnieri [email protected], Marco Bevilacqua, Davide Deponti, Guido Montaldo, Roberta Perna Ufficio grafico Walter Bertorelli (responsabile) [email protected] Elisabetta Delfini (responsabile) elisabetta.delfi[email protected] Cristina Negri [email protected] Cantine a V &Vini PER UN ANNO 2010 Supplemento numero1 a Ristoranti numero7 novembre 2009 Segreteria Rita Galimberti [email protected] Area Horeca Segreteria commerciale: [email protected] Ufficio Traffico: [email protected] Costo di una copia: ai soli fini fiscali € 0,60 Ufficio Abbonamenti: [email protected] Abbonamenti: Ristoranti Italia singolo, € 30,00 (annuale), Ristoranti Estero singolo € 60,00 (annuale). Per acquisti cumulativi contattare l’Ufficio Abbonamenti. Effettuare iI versamento su c/c 28308203 intestato a Il Sole 24 Ore Business Media Srl Via G. Patecchio, 2 - 20141 Milano Stampa: Rotolito Lombarda, via Brescia, 53/55 - 20063 Cernusco sul Naviglio (Mi) Rete vendita pubblicità Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta Adv Spazioerre s.r.l. 10133 Torino, Corso Giovanni Lanza, 105 Tel 011 6600100 (r.a.) Fax 011 6602875 - [email protected] Veneto Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia MP&P s.r.l. 31040 Postioma di Paese (Tv), Via Postumia Romana, 1 - Tel 0422 480150 Fax 0422 480033 - [email protected] Emilia Romagna e Marche Società Futura s.r.l. 40122 Bologna, Via San Felice, 37 - Tel 051 230807- Fax 051 225303 - [email protected] Toscana e Umbria Media & Massima 50127 Firenze, Via C. di Cefalonia 53 - Tel 055 4223085 - Fax 055 4361167 - uffi[email protected] Lazio, Abruzzo, Molise Intermedia s.r.l. 00152 Roma, Via Giano Parrasio, 23 - Tel 06 5899247 - Fax 06 5894534/06 5819897 - info@intermedia. roma.it Campania Salvatore Cuomo 81030 Castelvolturno (Ce), Viale Francesco De Mura, 9 - Tel 082 3851613 - Fax 082 3851649 - [email protected] Molise, Puglia, Basilicata e Calabria Nuovi Spazi s.a.s. 70043 Monopoli (Ba), Via Molini, 50 - Tel 080 4136179 Fax 080 8876944 - ns@ nuovispaziweb.it Sicilia Publisette s.r.l. 90141 Palermo Via Catania, 14 - Tel 091 7302750 - Fax 091 343496 Sardegna c/o Il Sole 24 ORE Business Media - Tel 02 39646620 Fax 02 39844800 Il Sole 24 ORE Business Media Srl Via G. Patecchio 2 - 20141 Milano Tel. 0239646.1 - Fax 0239844800 - www.b2b24.it Presidente: Eraldo Minella Amministratore Delegato: Antonio Greco Direttore Editoriale: Mattia Losi Associato a: Registrazione Tribunale di Milano n. 744 del 16/12/2008 ROC n. 6357 del 10 dicembre 2001 Unione Stampa Periodica Italiana Informativa ex D. Lgs. 196/2003 (tutela della privacy). Il Sole 24 ORE Business Media s.r.l., titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate, per i quali si applica l’art. 24, comma 1, lett. d) del D. Lgs. 196/2003, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio. Il Responsabile del trattamento è il responsabile IT, cui può rivolgersi per esercitare i diritti dell’art. 7 D. 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Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore. 98 Cantine e Vini 2010 098_colophon.indd 98 12-11-2009 18:21:36