4. Alloggiare i pellegrini - Parrocchia Santa Maria Assunta
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4. Alloggiare i pellegrini - Parrocchia Santa Maria Assunta
ParrocchiaS.MariaAssunta–Bibione GIUBILEO DELLAMISERICORDIA 4.Alloggiareipellegrini L’ospitalitàdiAbramo(Gn18,1ss) Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tendanell'orapiùcaldadelgiorno.2Eglialzògli LaParola occhi e vide che tre uomini stavano in piedi pressodilui.Appenalivide,corseloroincontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, 3dicendo: "Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltresenzafermartidaltuoservo.4Sivadaaprendereunpo'd'acqua,lavatevi ipiedieaccomodatevisottol'albero. 5Andròaprendereunbocconedipanee ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo". Quelli dissero: "Fa' pure come hai detto". 6Allora Abramoandòinfrettanellatenda,daSara,edisse:"Presto,treseadifiordi farina, impastala e fanne focacce". 7All'armento corse lui stesso, Abramo; preseunvitelloteneroebuonoelodiedealservo,chesiaffrettòaprepararlo. 8 Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porseloro.Così,mentreeglistavainpiedipressodilorosottol'albero,quelli mangiarono. 9Poi gli dissero: "Dov'è Sara, tua moglie?". Rispose: "È là nella tenda". 10Riprese:"TorneròdatefraunannoaquestadataealloraSara,tua moglie, avrà un figlio". Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda, dietro di lui. 11Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. 12Allora Sara rise dentrodiséedisse:"Avvizzitacomesono,dovreiprovareilpiacere,mentreil miosignoreèvecchio!". 13MailSignoredisseadAbramo:"PerchéSarahariso dicendo: "Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia"? 14C'è forse qualche cosad'impossibileperilSignore?Altempofissatotorneròdatetraunannoe Sara avrà un figlio". 15Allora Sara negò: "Non ho riso!", perché aveva paura; maeglidisse:"Sì,haiproprioriso". "Il Signore apparve ad Abramo alle Lameditazione querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingressodellatendanell'orapiùcalda delgiorno"(Gn18,1).Èmoltosignificativalasegnalazionedell'ora:oracalda. Indica il tempo in cui l'uomo tralascia il lavoro e si riposa. Non adatta per l'ospitalità,iltempoincuiaccoglierequalcunorisultaundisturbo.Ilsostaredi Abramoallasogliadellatendavuoleessereunaposizionecheguardafuorima che,nellostessotempo,proteggel'internodellatenda. ComeseAbramofossesedutosullalineachesegnailconfinetravitaintimae vita pubblica. La soglia diventa il luogo esistenziale in cui dovremmo sempre collocarcinell'incontrarel'altro:sogliachesegnaladifferenzamaèapertaalla relazione, all'altrove; soglia che diventa il primo luogo della comunicazione rinnovataconchipassaeappare. "Treuoministavanoinpiedipressodilui"(18,2) Treuomini,fattoedatosemplice.L'accoglienzadataadunuomodiventaun accoglienza data a Dio. Loro non dicono nessuna parola, non chiamano Abramo,maluisaascoltarelavocechevienedafuori.Eglisifaprossimoaitre stranieri. La forza della fede si incarna nell'atto della trasformazione dell'esistenza in una prossimità per l'altro. I gesti d'Abramo dicono la sua capacità di ospitalità. Senza informazioni sulla loro identità, egli rende loro dignitàsuperioreallasua. "Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: "Presto, tre staiadifiordifarina,impastalaefannefocacce(...)preseunvitelloteneroe buono(...)preselatteacidoelattefresco”. La quantità e la qualità indicono la grande generosità di Abramo. Tutto esprime l'attenzione e la sollecitudine dell'ospitante. La sua volontà che gli ospitisianofelici,cheessipossonogoderenonsolodelnutrimentonecessario, nonsolodiuncibobencurato,mapossanovivereunbanchettofestoso.Siano statiunootre...l’ospitalitàdiventaaccoglienzadell’umanità.L'ospitalitànonsi basa sulla logica dello scambio! La pienezza dell’ospitalità trova la sua realizzazione e pienezza in Gesù, il Figlio di Dio: Lui è lo straniero per eccellenza:“Vennefraisuoi,maisuoinonlohannoaccolto”(Gv1,11).Ancora: GesùcomeunforestierochesiaffiancaaiduediscepolidiEmmaus:“Tusolo sei così forestiero in Gerusalemme…?” (Lc 24,18). Noi tutti oggi siamo forestierisullaterra(cfr1Pt1,11).Abramoaccoglietreospiti,escopriràd’aver ospitato Dio: l’ospitalità è rivelazione di Dio: “Ero forestiero e mi avete ospitato”(Mt25,35). L’operadimisericordia: “Ero forestiero e mi alloggiare avete ospitato” (Mt ipellegrini 25,5) segna tutta la storia d’Israele. Il pellegrino, o il forestiero, ricorda al popolod’Israelelacondizioneincuiluistessoèpassato:“Ilforestierodimorante tra voi lo tratterete come uno che è nato tra di voi…perché anche voi siete stati forestierinelpaesed’Egitto”(Lv19,34).Emblematicaèl’accoglienzacheAbramo feceaitremisteriosipersonaggi.AncheGesùfuaccoltonellacasadeisuoiamici Lazzaro,MartaeMaria(Lc10,38-42).Ediquestaospitalitànetroviamoriflesso nella regola di San Benedetto: “Tutti gli ospiti che si presentano al monastero devono essere accolti come Cristo, perché egliungiornodirà“Eropellegrinoe mi avete ospitato”. Dare ospitalità non è un semplice dare “casa”: essa garantisce sicurezza, difesa dal freddo o dal troppo caldo. Dà stabilità e quindi dignità.Pensiamoaigiovanichenonriesconoacomprarecasaperchélalogica delmercatoprevalesuognidignità!Mapensiamoancheaquantipurvivendoin unPaese,sisentonostranieri,perchéc’èchi“usa”illoroPaeseperiloroprofitti. Dareospitalitàsignificadaredignità. IlTestimone SanDanieleComboni(1831-1881) A prima vista potrebbe sembrar strano aver sceltolafiguradiDanieleCombonipertradurre l’operadimisericordia“ospitareipellegrini”.Ma sec’èunacosacheDanielehacompiuto,èstata quellad’averfattosentireacasalorogliafricani,finoasostenerechel’Africasi salveràconl’Africa.Edirloaisuoitempieraunacosafuoritempo!Eppuresec’è statounuomoprofondamenteconvintodelcosasignificasse“ospitare”l’altro,è stato proprio Daniele Comboni. Vivrà nel cuore dell’Africa con l’Africa nel cuore! Lofaridandodignitàall’africano,facendoglicapireesentirechel’Africaeraedè lasuacasa.Inqueldarespazioall’africano,Combonisentivacheinquell’ospitare si rivelava Gesù stesso. Scriveva: “Una missione sì ardua e laboriosa come la nostranonpuòviveredipatina,edisoggettidalcollostortopienidiegoismoedise stessi, che non curano come si deve la salute e conversione dell'anime. Bisogna accenderli di carità, che abbia la sua sorgente da Dio, e dall'amore di Cristo; e quando si ama davvero Cristo, allora sono dolcezze le privazioni, i patimenti, il martirio….È necessario aiutare la comunità internazionale ad abbandonare il prisma dell’analisi dell’occhio del turista, del commerciante o dell’esploratore, ed assumerequellodiunpadre,diunmedicoediunmaestro(S3159),alloscopodi rompere il cerchio dello sfruttamento, del preconcetto e del disprezzo, concentrando piuttosto tutta la preoccupazione sulla più grande ricchezza dell’Africa:isuoifigli,uominiedonne,protagonistidelriscattodellalorodignità calpestata”. Ci sono molti luoghi comuni, senza dubbio falsi o per lo più preconcettisull’AfricaesugliAfricani:quellodelpassato,checonsideravaiNeri prividianima,equellodioggi,checonsideragliAfricaniprimitivieimproduttivi. Molti di questi giudizi nascono dall’ignoranza sull’Africa e spesse volte sono frutto di manipolazioni ideologiche, politiche e razziste. Accogliere significa rispettare. L’impegno M’Impegnoaviveresapendoaccoglierechimistaaccanto M’impegnoasostenereprogettiepropostecapacidi trasmetterespiritodiaccoglienzaereciprocaconoscenza MiaccostoalconfessionalepersperimentarequantoGesù siacapaceadaccogliermianchesepeccatore:comeLui accoglieme,cosìioglialtri! Per i bambini. Accolgo tutti nel gioco Faccio sentire tutti voluti bene, anche chi non ha il colore della mia pelle o l a mia religione: come Gesù accoglie me, anche io gli altri. Lapreghiera Ognigiornoripeterò,piùvoltealgiorno: “Fermati,Signore, restaconme”