verifica dello spessore di calcestruzzo carbonatato 1. generalita` 2
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verifica dello spessore di calcestruzzo carbonatato 1. generalita` 2
VERIFICA DELLO SPESSORE DI CALCESTRUZZO CARBONATATO Scheda C2 rev0 VERIFICA DELLO SPESSORE DI CALCESTRUZZO CARBONATATO spessore minimo non minore dello spessore del copriferro. 1. GENERALITA’ In sede di indagine dello stato di conservazione delle armature di un’opera in calcestruzzo armato, risulta di fondamentale importanza la determinazione della profondità di carbonatazione. La carbonatazione degli strati superficiali crea infatti le condizioni favorevoli al processo di corrosione delle armature da parte dell’ossigeno e dell’umidità, attraverso la diminuzione del pH dell’impasto e la conseguente perdita di impermeabilità del film di ossido ferrico sulla superficie delle barre in acciaio. Le indagini oggetto della presente scheda possono essere eseguite per indagare le cause di un fenomeno di corrosione dell’armatura già avvenuto, così come per ricavare elementi di giudizio sul comportamento nel tempo dell’armatura. La determinazione della profondità di carbonatazione è condotta seguendo le istruzioni delle UNI 9944-1992. 2. PRELIEVO DELLE CAROTE Il prelievo dei campioni necessari alla valutazione dalla profondità di carbonatazione, può essere effettuato secondo due diverse metodologie: − − prelievo mediante carotaggio (vedi scheda C1 per quanto concerne implicazioni strutturali, installazione della carotatrice, dimensioni delle carote, ecc.), eseguito conformemente alla UNI 6131/2002 e UNI EN 12504-1/2002. La profondità di carotaggio sarà stabilita in relazione allo spessore di calcestruzzo che si ritiene possa influenzare lo stato dell’armatura, e comunque in dipendenza dallo scopo dell’indagine. Tale profondità non dovrebbe comunque interessare più del doppio dello spessore del copri ferro. Le dimensioni delle carote saranno stabilite in relazione agli scopi dell’indagine, tenendo conto delle dimensioni degli aggregati presenti nel calcestruzzo. Per la determinazione dello spessore carbonatato sono sufficienti anche prelievi di piccolo diametro (d40 mm, o inferiore). prelievo di frammenti di calcestruzzo. Qualora il copriferro risulti visibilmente staccato dall’armatura, i campioni per le analisi potranno essere prelevati manualmente o con l’ausilio di piccoli utensili. In tal caso è opportuno che i campioni abbiano uno Provincia di Bolzano Servizio strade Rip.12.0 Servizio Ponti Provinz Bozen Straßendienst Abt. 12.0 Brückendienst Le metodologie di prelievo su esposte, sono quelle richiamate nella UNI 9944. E’ evidente che oltre a tali tecniche, ne possono essere impiegate altre, quali ad esempio quella della demolizione locale e circoscritta di una porzione della struttura, per poi mettere in pratica quanto riportato in §5. Il numero minimo di campioni da prelevare dalla struttura oggetto dello studio dovrà essere sufficientemente ampio da permettere di ottenere una stima della penetrazione della carbonatazione nelle varie parti della struttura; tale considerazione ha maggiore validità soprattutto laddove si fosse in presenza di condizioni di esposizione, e quindi velocità di penetrazione, variabili. Il prelievo di campioni che verranno sottoposti all’indagine, dovrà essere accompagnato da misure dello spessore effettivo del copriferro, distribuite uniformemente sull’opera. 3. LAVORI CONCLUSIVI IN SITO Ogni foro da cui è stata prelevata una carota andrà adeguatamente sigillato; la sigillatura dei fori verticali realizzati lavorando dall’alto potrà essere realizzata tramite l’impiego di malta cementizia colabile, premiscelata, espansiva o antiritiro, a spessore centimetrico. Per chiusure di fori aventi diametro > 10cm sarà possibile“tagliare”la malta fino al 40% con ghiaietto di opportuna granulometria. La chiusura dei fori sub-orizzontali o verticali realizzati lavorando dal basso (sopra-testa) potrà essere realizzata tramite l’impiego di malta cementizia tixotropica, premiscelata, espansiva o antiritiro, a spessore centimetrico, applicata per riporti successivi di spessore massimo pari a 5 cm. La preparazione del supporto richiede l’eliminazione di parti friabili, polverosità ed un accurato lavaggio a saturazione delle superfici. 4. PREPARAZIONE DELLE CAROTE Le carote od i frammenti di calcestruzzo vengono tagliati a secco o spaccati secondo piani normali alla superficie esposta all’aria; la superficie rotta viene successivamente liberata da polveri. La determinazione della profondità di carbonatazione deve essere effettuata immediatamente dopo il prelievo del campione; in caso non si potesse evitare un’attesa, i [email protected] [email protected] (ing. Mottironi/ing. Lenisa) 1 VERIFICA DELLO SPESSORE DI CALCESTRUZZO CARBONATATO Scheda campioni dovranno essere conservati in recipienti a tenuta d’aria (sacchetti in nylon tipo freezer). − 5. MISURA DELLA CARBONATAZIONE − PROFONDITA’ DI Lo spessore dello strato carbonatato può essere facilmente messo in evidenza umidificando la superficie del calcestruzzo con una soluzione alcolica di fenoftaleina (soluzione di fenoftaleina all’1% in alcol etilico), che vira al rosso al contatto con materiale il cui pH sia maggiore di 9,2 e rimane incolore per valori di pH minori (la superficie non carbonatata si colora di rosso). Per evitare inquinamenti, la fenoftaleina dovrebbe essere nebulizzata sul campione, e quindi non pennellata o distribuita con panni. Qualora apparisse solo una debole colorazione, sarebbe opportuno ripetere il trattamento con la soluzione di fenoftaleina. Al momento della prova, la carota deve essere asciutta e pulita (tramite soffiatura di aria compressa). Si possono sostanzialmente verificare tre diversi casi nell’osservazione della distribuzione della profondità di penetrazione della carbonatazione: − C2 rev0 il fronte di carbonatazione corre parallelamente alla superficie libera (fig. a); in tal caso la misura della profondità rilevata sarà unica; il fronte di carbonatazione ha l’aspetto della fig. b); in tal caso verranno registrati la massima penetrazione e quella graficamente media; il fronte di carbonatazione corre parallelamente alla superficie libera salvo zone carbonatate più in profondità (fig. c); si riportano la profondità massima di carbonatazione e quella normale, senza alcuna media. La profondità di carbonatazione è specificata con precisione di 1mm. In prima approssimazione, si può affermare che il procedere dello strato carbonatato segue una legge del tipo s = K t , e la progressione della penetrazione nel tempo assume pertanto un andamento parabolico. Nel caso di strutture esistenti è possibile misurare la penetrazione della carbonatazione e quindi, nota l’età della struttura, risalire al coefficiente K. In tal modo risulta possibile prevedere il futuro andamento del fronte carbonatato. Nel seguito si riportano alcuni valori indicativi del coefficiente di carbonatazione K: − − − 2 < K < 6: calcestruzzi molto compatti (basso A/C, ben costipati e maturati, cemento > 350 kg/mc); 6 < K < 9: calcestruzzi di media compattezza; K > 9: calcestruzzi porosi di bassa qualità (con cemento < 250 kg/mc). 6. ULTERIORI CONSIDERAZIONI Una carota prelevata per essere sottoposta a prova di schiacciamento può, prima di essere compressa, essere sottoposta alla verifica con fenoftaleina. La penetrazione della carbonatazione è influenzata dal contenuto di umidità del calcestruzzo. Generalmente Provincia di Bolzano Servizio strade Rip.12.0 Servizio Ponti Provinz Bozen Straßendienst Abt. 12.0 Brückendienst [email protected] [email protected] (ing. Mottironi/ing. Lenisa) 2 VERIFICA DELLO SPESSORE DI CALCESTRUZZO CARBONATATO Scheda C2 rev0 quindi, laddove una superficie risulta più asciutta (calcestruzzo con resistività elettrica alta), si potranno riscontrare valori della profondità di carbonatazione più elevati, e viceversa. Gli intonaci tradizionali, realizzati con malte porose ed alto rapporto A/C, ostacolano molto poco la penetrazione della carbonatazione. Non è detto, che la penetrazione della carbonatazione al di sotto di strati protettivi quali asfalto o simili, sia più contenuta, rispetto ad altre parti dell’opera. 7. COSTO DELLA PROVA COMPRESSIONE DELLE CAROTE DI Il costo richiesto per la verifica della profondità di carbonatazione di n°1 carota in calcestruzzo, nonch é per la redazione del relativo certificato, ammonta indicativamente a 4,00€. 8. NOTE L’opportunità di effettuare indagini, di scegliere la tecnica di intervento, di definire i requisiti dei materiali da ripristino, di scegliere i materiali da ripristino, di definire le fasi esecutive, nonché di eseguire controlli preliminari ed in corso d’opera, va sempre affrontata assieme ad un tecnico di comprovata esperienza. Provincia di Bolzano Servizio strade Rip.12.0 Servizio Ponti Provinz Bozen Straßendienst Abt. 12.0 Brückendienst [email protected] [email protected] (ing. Mottironi/ing. Lenisa) 3