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La sicurezza dei pazienti: come prevenire l`errore

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La sicurezza dei pazienti: come prevenire l`errore
La sicurezza dei pazienti:
come prevenire l’errore in medicina
Maria Bernadette Di Sciascio - Adele Rulli
Servizio Qualità, Accreditamento e Rischio Clinico
ASL2 Lanciano – Vasto - Chieti
A.D.E. A.A. 2014-2015
Chieti, 29 aprile 2015
Il sistema sanitario
è un
sistema complesso
Rischio
clinico
M
I
Insieme di
S
elementi interdipendenti
Q
che interagiscono per
W
raggiungere uno scopo
comune
Gli elementi che lo
A
compongono
H
possono essere di
Z
natura
umana
e
non (attrezzature,
B
F
C
spazi, ecc.)
F
MEDICO
di BASE
ECONOMATO
LABORATORIO
RADIOLOGIA
ACCETTAZIONE
GINECOLOGIA
ECONOMATO
FARMACIA
RICOVERO
UROLOGIA
CHIRURGIA
FARMACIA
FLUSSO del SERVIZIO (requisiti del cliente)
CONTRATTO (requisiti dell’organizzazione)
SIT
ALTRI
DIMISSIONE
ALTRI
MEDICO
di BASE
In ambiente ospedaliero
e’ accettabile
un livello di affidabilità del 99,9 %?
SI
sul piano medico cognitivo
NO
sotto il profilo della sicurezza del paziente
Confronto con altre realtà critiche:
affidabilità al 99,9% comporterebbe per
esempio:
TRASPORTI AEREI
2 atterraggi a rischio ogni giorno all'aeroporto di
Chicago.
SERVIZI POSTALI
16.000 pezzi di posta persi ogni ora in USA.
BANCHE
32.000 assegni dedotti dal conto sbagliato ogni ora negli
USA.
Leape L.L. Error in medicine; JAMA 21, 1994; 23: 1851-1857
“Uno degli aspetti più controversi delle cure
mediche è la capacità di causare
disabilità e disagi. Ovunque cure mediche
vengano dispensate il paziente corre il
rischio di essere vittima di un danno in
conseguenza involontaria di quelle
stesse cure. Per questo oggi la percentuale
di danni iatrogeni causati è diventata
un importante indicatore di qualità
delle cure”
Thomas, 2000
La svolta
Che cos’è la Commissione Errori?
E’ stata istituita con Delibera del 5 novembre 2008 con lo
scopo di indagare sulle cause e responsabilità degli errori
sanitari nelle strutture pubbliche e private, sui fenomeni
di cattiva gestione o gestione inefficiente delle risorse e
dei fondi sanitari, di valutare l’incidenza degli errori in
termini di perdita di vite umane o comunque di danni alla
salute dei pazienti.
Commissione Errori
4 casi
di presunta
malasanità
ogni
settimana
Da fine aprile 2009……
…. al 7 aprile 2011
409 casi in esame
276
morte del
paziente
Errore diretto
del personale
medico e
sanitario
Perche?
Disservizi e
carenze
strutturali
1 sinistro ogni 10 posti letto
l'anno.
Questo è quanto emerge dalla sesta edizione del
Medmal Claims Italia, il report di Marsh che
quest’anno ha analizzato le richieste di risarcimento
danni di 10 anni (2004–2013), su un campione di 96
strutture rappresentativo del territorio nazionale
della sanità pubblica.
Marsh Risk Consulting
Medical malpractice claims analysis, 6° EDIZIONE
Aumentano i costi derivanti dal
rischio connessi a
NEUROCHIRURGIA,
CARDIOCHIRURGIA,ONCOLOGIA
e… Infezioni Ospedaliere
CHIRURGIA (10.3%)
ORTOPEDIA (13.2%)
OSTETRICIA E GINECOLOGIA (7,5%)
PRONTO SOCCORSO ( 13%)
Dati di analisi
Il campione (dal 2004)
2.430.570
ricoveri
all’anno
Analisi
sinistri
nella sanità
Pubblica
2013
38.354
sinistri totali
64.895 PL
attivi
96
strutture
212.724
lavoratori
37.751
medici
89.461
infermieri
Il costo totale dei sinistri raggiunge quasi il miliardo e mezzo di euro;
Il costo medio per sinistro è di circa 55.000 €.
4.262
sinistri in media
all’anno
Dati di analisi
Il campione (dal 2004)
2.430.570
ricoveri
all’anno
Analisi
sinistri
nella sanità
Pubblica
2013
38.354
sinistri totali
64.895 PL
attivi
96
strutture
212.724
lavoratori
37.751
medici
89.461
infermieri
Il costo totale dei sinistri raggiunge quasi il miliardo e mezzo di euro;
Il costo medio per sinistro è di circa 55.000 €.
4.262
sinistri in media
all’anno
Analisi economica
Tipo di ospedale
Tipo
First Level
Costo totale
782.203.218,15
Tipo
%
52,90
First Level
Avarage
Reserve
Avarage Paid
67.576,34
28.320,50
149.271,25
92.039,57
University
315.867.128,73
21,36
Second Level
313.777.506,49
21,22
Mother&Child
36.300.363,98
2,45
Oncology
22.161,94
22.288,26
Orthopedy
28.982.527,13
1,96
Orthopedy
54,758,62
44.848,53
1.511.518,83
0,10
Second Level
67.817,62
31.982,01
University
89.279,87
35.743,21
general
68.198,99
34.644,51
Oncology
totale
1.478.642.263,31
Mother&Child
Il 53% dei costi proviene da strutture di primo livello, ma i costi medi più
elevati appartengono agli ospedali materno-infantili.
Rischio clinico
possibilità che un paziente subisca
un danno per effetto delle cure ricevute
Gestione del rischio clinico
insieme di attività finalizzate
al controllo del rischio clinico
Perché il risk management in
ambito sanitario?
1.
RIDOTTA CONSAPEVOLEZZA E PERCEZIONE DEI RISCHI
2.
SITUAZIONI DI RISCHIO IN GRADO DI DETERMINARE GRAVI
OFFERENZE ALLA PERSONA
ASSISTITA E DANNI ECONOMICI
ALL’AZIENDA
3.
GRAN PARTE DEI RISCHI SONO
PREVEDIBILI E PREVENIBILI
RISK MANAGEMENT NELLE
STRUTTURE SANITARIE
PROGETTARE
ORGANIZZAZIONI
SERVIZI
PROCESSI CLINICO-ASSISTENZIALI
A PROVA DI ERRORE
L’errore umano in medicina >> tipi d’errore
Stessa forma
Etichette dello stesso colore
Sostanze diverse
L’errore umano in medicina >> tipi d’errore
Calligrafia poco leggibile
Farmaci con nome simile
Posologia errata
UN PO’ DI DEFINIZIONI…
Errore umano
Il fallimento nel portare a termine,
come nelle intenzioni,
un’azione precedentemente pianificata
(errore di esecuzione) oppure l'uso di una
pianificazione sbagliata per raggiungere un
obiettivo (errore di pianificazione)
(To err is human. Institute of Medicine, 2000)
Per es., la somministrazione di un farmaco sbagliato è un errore attivo, facilmente
identificabile come comportamento non corretto, ma è necessario ripercorrere tutte
ATTIVO
le fasi del processo di lavoro per individuare ERRORE
le circostanze che,
direttamente o
indirettamente, lo hanno reso possibile. Infatti, nel caso di un errore di
SLIP identificati come insufficienze
somministrazione farmacologica, potrebbero essere
LAPSE
latenti nel sistema una procedura di prescrizione
e di trascrizione manuale della
MISTAKE
terapia, una modalità di conservazione dei farmaci
che rende possibile lo scambio di
VIOLATIONS
fiale, oppure un insufficiente addestramento del personale.
ERRORS
ERRORI LATENTI
• PROGETTAZIONE,
• ORGANIZZAZIONE,
ERRORE ATTIVO: è per lo più ben identificabile,
prossimo in senso spaziotemporale
al verificarsi dell’evento avverso; spesso è riconducibile
a un’azione sbagliata
• FORMAZIONE
commessa da un operatore o a un incidente dovuto a malfunzionamento di una
strumentazione.
Clinical Risk Management; Vincent C., BMJ 2003
UN PO’ DI DEFINIZIONI…
Una delle distinzioni più importanti è quella tra errore (o insufficienza)
attivo ed errore (o insufficienza) latente.
ERRORE ATTIVO: è per lo più ben identificabile, prossimo in senso spaziotemporale al
verificarsi dell’evento avverso; spesso è riconducibile a un’azione sbagliata commessa
da un operatore o a un incidente dovuto a malfunzionamento di una strumentazione.
Tipologie di errori
SLIP
LAPSE
MISTAKE
VIOLATIONS
UN PO’ DI DEFINIZIONI…
Definizioni: Tipologie di errori
(SLIP – LAPSE – MISTAKE – VIOLATIONS)
SLIP SKILL BASED (basati sulle abilità acquisite)
E’ un’azione non in accordo con le intenzioni.
(Intenzione corretta esecuzione sbagliata)
Si tratta di errori di azione commessi nella svolgimento di attività routinarie.
Es: Volevo prendere il farmaco x, invece ho preso il farmaco y
LAPSE SKILL BASED (basati sulle abilità acquisite)
E’ un’azione non in accordo con le intenzioni.
L’errore è conseguente ad un fallimento della memoria
(Intenzione corretta esecuzione mancante)
Es: Andai nello studio per prendere un documento e una volta lì
non ricordavo cosa dovevo fare
UN PO’ DI DEFINIZIONI…
Definizioni: Tipologie di errori
(SLIP – LAPSE – MISTAKE – VIOLATIONS)
MISTAKE RULE BASED (basati sulle regole)
Applicazione di regole sbagliate per errata percezione della situazione
(Intenzione sbagliata, esecuzione conforme all’intenzione)
Es: Applicazione corretta protocollo per patologia x, ma la diagnosi
era y
MISTAKE KNOWLEDGE BASED (basati sulle conoscenze)
Mancanza di conoscenze o conoscenze sbagliate
(Intenzione sbagliata, esecuzione conforme all’intenzione)
Es: Somministrazione di terapia non indicata per patologia x
UN PO’ DI DEFINIZIONI…
Definizioni: Tipologie di errori
(SLIP – LAPSE – MISTAKE – VIOLATIONS)
VIOLAZIONI
•Una vera violazione implica l’intenzione deliberata di violare una regola
conosciuta
•A differenza degli errori le violazioni possono essere definite solo in
relazione ad un contesto sociale caratterizzato da codici di comportamento
e procedure prestabilite
UN PO’ DI DEFINIZIONI…
ERRORI LATENTI Sono associati ad attività distanti (sia in
termini di spazio che di tempo) dal luogo dell'incidente, come le
attività manageriali, normative e organizzative. Le conseguenze
degli errori latenti possono restare silenti nel sistema anche per
lungo tempo e diventare evidenti solo quando si combinano con
altri fattori in grado di rompere le difese del sistema stesso.
CONDIZIONI LATENTI
•urgenza,
• insufficienza di personale,
•inadeguatezza della strumentazione/equipaggiamento, inattuabilità
delle procedure,
•difetti di progettazione/costruzione degli ambienti di lavoro o delle
apparecchiature…
JAMES REASON…
L’ERRORE UMANO È INELIMINABILE
Considerando che l’errore è una
componente inevitabile della
realtà umana , in ogni sistema
possono determinarsi
circostanze che ne possono
favorire il verificarsi.
Barriere
Fattori latenti
Errore attivo
È necessario creare condizioni che
riducano la possibilità di sbagliare e le
conseguenze di un errore quando si
verifica
Approccio di sistema
“a formaggio Svizzero”
• Se queste barriere
fossero fatte di
formaggio in un
mondo ideale il
formaggio dovrebbe
essere duro e
compatto come il
parmigiano.
• Purtroppo sono piene
di buchi come il
formaggio svizzero.
BUCHI = ERRORI
Errori Attivi:
Errori Latenti:
Commessi da
Operatori che
sono in contatto
Con il paziente.
Remoti e riferibili
a difetti di progettazione del sistema
Slips- Lapses
Mistakes
THE SWISS CHEESE MODEL
DIFESE
L’incidente sia il
risultato di una
concatenazione
di eventi che
hanno superato
tutte le difese
messe in atto
Sistema
ingegnerizzato
Affidabilità
Umana
Sistemi di
controllo
Ogni fetta rappresenta un meccanismo di difesa che non dovrebbe avere punti
critici, buchi che si aprono o chiudono o si spostano col variare del setting
THE SWISS CHEESE MODEL
Medico al I° Turno
di guardia senza
preliminare training
La Traiettoria delle
Opportunità
Paziente Critico per
Patologia
Cartella Clinica
Incompleta, scarse informazioni
Infermiera
new entry nella UO
Il modello di James Reason
BMJ 2000
Debolezze di
sistema –
Errori latenti
Evento
avverso
Difese di
sistema
Alle tecnologie:
(errori di progettazione, mancata manutenzione,
insufficiente addestramento all’uso …)
Alla gestione
(ad es. una non corretta distribuzione dei carichi di lavoro)
Alla organizzazione
(mancanza di chiarezza sui compiti da svolgere,
mancata motivazione del personale, ecc.)
Ridisegnare il sistema
l’esempio del bancomat
Holan, BMJ 2000. Modificato da B. Cinque
Inserire
tessera
Richiesta
Autorizzazione
Digitare
Codice
Dopo…
Ritirare
La Tessera
Errore
Umano
Prima…
Inserire
tessera
Ritirare
il Denaro
Richiesta
Autorizzazione
Digitare
Codice
Ritirare
La Tessera
Ritirare
il Denaro
Modifica della cultura dell’ errore
Se di fronte ad un inconveniente
si domanda :
Chi è stato ?
Si considera l’effetto.
Se ci si chiede : perché è successo ?
Si considerano le cause.
L’approccio tradizionale alla sicurezza in
ambiente ospedaliero
LanoxinR soluzione iniettabile 0,5 mg/2 mL soluzione 6 fiale
P.A. Digossina
Indicazioni: insufficienza cardiaca congestizia; fibrillazione auricolare;tachicardia auricolare parossistica,
flutter auricolare
L’approccio tradizionale alla sicurezza in
ambiente ospedaliero
vecchia confezione
L’approccio tradizionale alla sicurezza in
ambiente ospedaliero
Cosa ho fatto?
vecchia confezione
nuova confezione
L’approccio nuovo alla sicurezza in
ambiente ospedaliero
Cosa non ho fatto?
• Analisi: perché è stato commesso l’errore?
• Info/comunicazione: lo avrà comunicato agli
altri e condiviso?
• L’errore ha insegnato qualcosa?
• Contromisure perché l’errore non si ripeta?
CONSEGUENZE DEGLI ERRORI
Sono moltissimi se
near-misses o “quasi-eventi”: si tratta diconfrontati
situazioni in
cuieventi
per motivi
agli
fortuiti o per l’intervento di meccanismi di barriera
l’evento
non si è
avversi
prevenibili
verificato. Ad esempio: un farmaco era stato riposto nel luogo sbagliato,
ci si è accorti del problema e lo si è corretto, oppure: un farmaco era
riposto nel luogo sbagliato, è stato erroneamente prelevato e preparato
per la somministrazione al paziente, ma ci si è accorti dell’errore prima
della somministrazione.
eventi senza esiti: si tratta di occasioni in cui un evento si è realmente
verificato, ma senza conseguenze negative per il paziente. Ad esempio:
caduta di un paziente senza lesioni, oppure: somministrazione erronea di
un farmaco innocuo o di un dosaggio lievemente superiore alla dose
indicata.
Materia di lavoro per
migliorare
i processi
eventi avversi:
sono
i casi in cui il paziente è stato realmente
danneggiato dalla gestione sanitaria.
EVENTO SENTINELLA
Evento avverso di particolare gravità,
potenzialmente indicativo d un serio
malfunzionamento del sistema, che può
comportare morte o grave danno al paziente
che determina una perdita di fiducia dei
cittadini nei confronti del servizio sanitario.
Cioè indicatori a soglia uno e tolleranza zero: anche un solo
evento costituisce un problema che va affrontato
immediatamente
Lista eventi sentinella
(Ministero della Salute, 2006)
1. Procedura in paziente sbagliato;
2. Procedura in parte del corpo sbagliata (lato, organo o parte);
3. Errata procedura in paziente;
4. Strumento o altro materiale lasciato all'interno del sito chirurgico che
richieda un successivo intervento o ulteriori procedure;
5. Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità ABO;
6. Morte, coma o gravi alterazioni funzionali derivati da errori in terapia
farmacologica;
7. Morte materna o malattia grave correlata al travaglio e/o parto;
8. Morte o disabilità permanente in neonato sano di peso >2500 grammi
non correlata a una malattia congenita in neonato sano.
Lista eventi sentinella
(Ministero della Salute, 2006)
9. Morte o grave danno per caduta di paziente;
10.Suicidio o tentato suicidio di paziente;
11.Violenza su paziente;
12.Violenza su operatore da parte di paziente;
13.Morte o grave danno connesso al sistema di trasporto;
14.Morte o grave danno connesso alla errata attribuzione di codifica
presso il triage del pronto soccorso;
15.Morte o grave danno da complicazione post chirurgica;
16.Ogni altro evento che causa morte o grave danno.
Riferimenti Normativi
Riferimenti Normativi
Aree di intervento del SIMES
5° Rapporto eventi sentinella – Ministero Salute
Maggio 2015
Tipologia eventi segnalati
(Settembre 2005-Dicembre 2012)
ES categorizzati come altro
(Settembre 2005-Dicembre 2011)
Esito degli eventi segnalati
(Settembre 2005-Dicembre 2012)
Luogo dell’evento
(Settembre 2005-Dicembre 2012)
Specialità
(Settembre 2005-Dicembre 2012)
Fattori Contribuenti
(Settembre 2005-Dicembre 2012)
N° ES segnalati da Regioni/PA
(Settembre 2005-Dicembre 2011)
Raccomandazioni ministeriali
Il Ministero della Salute, sta sviluppando un sistema di allerta per
quelle condizioni cliniche ed assistenziali ad elevato rischio di errore,
con l’obiettivo di:
• mettere in guardia gli operatori sanitari riguardo alcune procedure
potenzialmente pericolose
• fornire strumenti efficaci per mettere in atto azioni che siano in
grado di ridurre i rischi
• promuovere l’assunzione di responsabilità da parte degli operatori
per favorire il cambiamento di sistema.
Si propongono di aumentare la consapevolezza del potenziale
pericolo di alcuni eventi, indicando le azioni da intraprendere per
prevenire gli eventi avversi.
avversi.
Raccomandazioni ministeriali
si propongono di aumentare la consapevolezza del potenziale
pericolo di alcuni eventi, indicando le azioni da intraprendere per
prevenire gli eventi avversi.
Raccomandazione n°16:
Raccomandazione per la prevenzione della morte o disabilità permanente in
neonato sano di peso>2500 grammi non correlata a malattia congenita
(Aprile 2014)
Raccomandazione n°15:
Morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione del codice triage
nella centrale operativa 118 e/o all’interno del Pronto Soccorso
(Febbraio 2013)
Raccomandazione n°14:
Prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici
(Novembre 2012)
Raccomandazione n°13:
Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente
nelle strutture sanitarie
(Novembre 2011)
Raccomandazione n°12:
Prevenzione degli errori in terapia con farmaci “Look-alike/sound-alike”
(Agosto 2010)
Raccomandazioni ministeriali
Raccomandazione n°11:
Morte o grave danno conseguenti ad un malfunzionamento del sistema di
trasporto (intraospedaliero, extraospedaliero)
(Gennaio 2010)
Raccomandazione n°10:
Raccomandazione per la prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola
da bifosfonati
Raccomandazione n°9:
Raccomandazione per la prevenzione degli eventi avversi conseguenti al
malfunzionamento dei dispositivi medici/apparecchi elettromedicali
Raccomandazione n°8:
Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori
sanitari
Raccomandazione n°7:
Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati
da errori in terapia farmacologica
Raccomandazione n°6:
Raccomandazione per la prevenzione della morte materna correlata al travaglio
e/o parto
Raccomandazioni ministeriali
Raccomandazione n°5:
Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da
incompatibilità AB0
Raccomandazione n°4:
Raccomandazione per la prevenzione del suicidio di paziente in ospedale
Raccomandazione n°3:
Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito
chirurgico e della procedura
Raccomandazione n°2:
Raccomandazione per prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro
materiale all’interno del sito chirurgico
Raccomandazione n°1:
Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Cloruro di Potassio -KCLed altre soluzioni concentrate contenenti Potassio
Raccomandazione n°3:
Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti,
del sito chirurgico e della procedura
Raccomandazione n°2:
Raccomandazione per prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro
materiale all’interno del sito chirurgico
Raccomandazione n°5:
Raccomandazione per la prevenzione della reazione
trasfusionale da incompatibilità AB0
Raccomandazione n°12:
Prevenzione degli errori in terapia con farmaci “Look-alike/sound-alike”
Raccomandazione n°7:
Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati
da errori in terapia farmacologica
Raccomandazione n°1:
Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Cloruro di Potassio -KCL- ed altre
soluzioni concentrate contenenti Potassio
Raccomandazione n°14:
Prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici
Raccomandazione n°6:
Raccomandazione per la prevenzione della morte materna
correlata al travaglio e/o parto
Raccomandazione n°16:
Raccomandazione per la prevenzione della morte o disabilità permanente in
neonato sano di peso>2500 grammi non correlata a malattia congenita
Raccomandazione n°13:
Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle
strutture sanitarie
Raccomandazione n°4:
Raccomandazione per la prevenzione del suicidio di paziente in ospedale
Raccomandazione n°8:
Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli
operatori sanitari
Raccomandazione n°11:
Morte o grave danno conseguenti ad un malfunzionamento del
sistema di trasporto (intraospedaliero, extraospedaliero)
Raccomandazione n°15:
Morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione
del codice triage nella centrale operativa 118 e/o all’interno del
Pronto Soccorso
"To Err is Human, Building a Safety Health System“
Institute o Medicine (2000)
Making Health Care
Safer II:
An Updated Critical Analysis of the Evidence for
Patient Safety Practices
Agency for Health Care Research
and Quality (AHRQ)Marzo 2013
PSP
PSP - Patient Safety Practice
Le patient safety practice (PSP, pratiche cliniche e
assistenziali per la sicurezza dei pazienti) sono
“interventi o azioni, di diversa complessità, che si
sono dimostrati efficaci nell’evitare, prevenire o
mitigare
le
conseguenze
indesiderate
dell’assistenza sanitaria”.
Il Rapporto riassume le evidenze disponibili inerenti efficacia e
implementazione di 41 importanti pratiche per la sicurezza dei
pazienti;
10
“fortemente incoraggiate”
12
“incoraggiate”
suggerendo la necessità/opportunità di una immediata adozione da
parte delle organizzazioni sanitarie dei diversi Paesi.
Patient Safety Strategies Ready for Adoption Now
Strongly encouraged
1.
Preoperative checklists and anesthesia checklists to prevent operative and
postoperative events
2. Bundles that include checklists to prevent central line–associated
bloodstream infections
3. Interventions to reduce urinary catheter use, including catheter reminders,
stop orders, or nurse-initiated removal protocols
4. Bundles that include head-of-bed elevation, sedation vacations, oral care
with chlorhexidine, and subglottic suctioning endotracheal tubes to
prevent ventilator-associated pneumonia
5. Hand hygiene
6. The do-not-use list for hazardous abbreviations
7. Multicomponent interventions to reduce pressure ulcers
8. Barrier precautions to prevent health care–associated infections
9. Use of real-time ultrasonography for central line placement
10. Interventions to improve prophylaxis for venous thromboembolisms
Prevenzione infezioni ospedaliere >
“le mani pulite”
Dati generali
Non si lavano “prima della visita”
PRE
POST
--19,07%
Dati generali
Non si lavano “prima di procedure invasive”
PRE
POST
- 22,87%
The Inanimate Environment Can
Facilitate Transmission
X represents VRE culture positive sites
~ Contaminated surfaces increase cross-transmission ~
Abstract: The Risk of Hand and Glove Contamination after Contact with a
VRE (+) Patient Environment. Hayden M, ICAAC, 2001, Chicago, IL.
Prevenzione infezioni ospedaliere >
“antibiotico giusto al momento giusto”
Prevenzione errori di terapia
“scheda terapeutica unica”
STU – Principali punti di forza
Giornata di degenza campione
• Dal 53,1% al 10,6 % dei casi non è identificabile il medico che ha
prescritto i farmaci in uso in quella giornata: -42,5%
• Dal 35% al 4,7 % dei casi non è identificabile chi ha somministrato la
terapia durante tutta la giornata di degenza in analisi: -30,3
Intero periodo di degenza
• Dal 52,5% al 19,5% dei casi non è identificabile il medico che ha sospeso
la terapia: -33%
“Bundle”
Concetto elaborato dall’Institute for Healthcare Improvement (IHI):
• un gruppo limitato di interventi (3-5 al massimo)
• dimostrata base scientifica (prove di livello I ottenute da più studi
controllati randomizzati e/o da revisioni sistematiche di studi
randomizzati)
• efficacia maggiore con utilizzo congiunto che singolo
• unità coesa, organizzata in protocolli semplici,
• facile misurazione e verifica dell’esecuzione
• legge del “tutto o nulla”
• costituzione di un team dedicato multidisciplinare
• scheda per la raccolta dei dati
• protocollo semplice ed affidabile di arruolamento e trattamento
Strategie efficaci per il controllo
B
u
n
d
l
e
B
u
n
d
l
e
POLMONITE ASSOCIATA A VAP →Ventilator bundle
• VAP 25% di tutte le infezioni in UTI
• alto tasso mortalità (46% vs 32%)
Ventilator bundle
• sollevamento testata del letto almeno 30°;
• valutazione giornaliera sospensione/riduzione sedazione
farmacologica (effetto paradosso: sedazione eccessiva favorisce la
VAP);
• valutazione giornaliera estubazione del paziente;
• profilassi anti ulcera peptica;
• profilassi anti trombosi venosa profonda
Efficacia
• riduzione tasso VAP del 67% in 1 anno
• riduzione della ventilazione meccanica assistita (da 10,8 gg a 6,1 gg)
• riduzione della durata del ricovero (da 13,75 gg a 8,36 gg)
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