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costruzione del rilevato stradale
Costruzione di Strade Corso di Costruzione di Strade A.A. 2010 - 2011 COSTRUZIONE DEL CORPO STRADALE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL CORPO STRADALE PAVIMENTAZIONE SOTTOFONDO RILEVATO PIANO DI POSA DEL RILEVATO Prof. Maurizio Bocci ANTICAPILLARE A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL CORPO STRADALE PAVIMENTAZIONE ANTICAPILLARE DRENAGGIO SOTTOFONDO Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade RILEVATO Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade TRINCEA Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Preparazione del PIANO DI POSA (in rilevato) ovvero del SOTTOFONDO (in trincea) DEMOLIZIONI L’Impresa è tenuta a demolire murature e fabbricati ricadenti nelle aree d’impronta del solido stradale con i mezzi che ritiene più opportuni, incluso l’impiego di esplosivi nel rispetto delle Norme vigenti. Nei tratti in trincea la demolizione delle opere murarie deve essere spinta fino ad un metro al di sotto del piano di posa della pavimentazione stradale; nei tratti in rilevato fino a raso campagna o del profilo naturale del terreno. In ogni caso, prima di procedere alla demolizione di fabbricati, l’Impresa è tenuta a darne tempestiva comunicazione alla Direzione Lavori. I materiali provenienti dalle demolizioni sono portati a rifiuto solo se ciò è previsto in progetto, ovvero se ritenuti non idonei all’impiego da parte della Direzione Lavori. In caso di idoneità sono conferiti agli impianti di trattamento. Nel caso che i materiali di scavo siano destinati al reimpiego, essi devono essere trasportati direttamente in opera o in aree di deposito; in questo caso devono essere custoditi opportunamente, eventualmente trattati per correggerne la granulometria, in relazione alla destinazione prevista, successivamente ripresi e trasportati nelle zone di impiego. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Preparazione del PIANO DI POSA (in rilevato) ovvero del SOTTOFONDO (in trincea) SMACCHIMENTO Nell’ambito dei movimenti di terra l’Impresa deve procedere preliminarmente al taglio degli alberi, degli arbusti e dei cespugli, nonché all’estirpazione delle ceppaie e delle radici. I prodotti dello smacchiamento, salvo diversa indicazione specificamente prevista, sono lasciati a disposizione dell’Imprenditore che ha l’obbligo e la responsabilità del loro trasporto, a qualsiasi distanza, in siti appositamente attrezzati per l’incenerimento (osservando le prescritte misure di sicurezza) ovvero in discariche abilitate alla loro ricezione. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Preparazione del PIANO DI POSA (in rilevato) ovvero del SOTTOFONDO (in trincea) SCOTICAMENTO Prima di dar luogo agli scavi l’Impresa deve procedere all’asportazione della coltre di terreno vegetale ricadente nell’area di impronta del solido stradale per lo spessore previsto in progetto o, motivatamente ordinato per iscritto in difformità di questo, all’atto esecutivo, dalla Direzione Lavori. Nei tratti di trincea l’asportazione della terra vegetale deve essere totale, allo scopo di evitare ogni contaminazione del materiale successivamente estratto, se questo deve essere utilizzato per la formazione dei rilevati. La terra vegetale che non venga utilizzata immediatamente deve essere trasportata in idonei luoghi di deposito provvisorio, in vista della sua riutilizzazione per il rivestimento delle scarpate, per la formazione di arginelli e per altre opere di sistemazione a verde (spartitraffico centrale e laterale, isole divisionali, ricoprimento superficiale di cave e discariche, ecc.). L’asportazione della terra vegetale deve avvenire subito prima dell’esecuzione dei movimenti di terra nel tratto interessato, per evitare l’esposizione alle acque piovane dei terreni denudati, sia per i tratti in rilevato (per evitare rammollimenti e perdite di portanza dei terreni costituenti il piano di posa), sia per i tratti in trincea. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade SCOTICAMENTO Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Scraper Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Apripista Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Escavatore Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Preparazione del PIANO DI POSA (in rilevato) ovvero del SOTTOFONDO (in trincea) Sistemazione a gradoni per pendenze > 15% PIANO DI POSA Livellamento e compattazione del fondo dello scavo Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Livellatrici Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Rulli Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Livellamento e compattazione del fondo dello scavo Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade PROVA DI CARICO SU PIASTRA Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade PIASTRA DINAMICA LEGGERA Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Preparazione del PIANO DI POSA (in rilevato) ovvero del SOTTOFONDO (in trincea) REQUISITI DI PORTANZA 25 MN/m2 con piano viabile oltre + 2,00 m 30 MN/m2 con piano viabile tra + 1,00 m e + 2,00 m 40 MN/m2 con piano viabile tra + 0,50 m e + 1,00 m Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade BONIFICHE Quando il PIANO DI POSA (in rilevato) ovvero il SOTTOFONDO (in trincea) risultano avere una PORTANZA insufficiente si deve procede alla BONIFICA mediante: 1) SOSTITUZIONE CON MATERIALE DA CAVA 2) CORREZZIONE GRANULOMETRICA 3) STABILIZZAZIONE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade BONIFICHE 1. SOSTITUZIONE CON MATERIALE DI CAVA • COSTI ECCESSIVI (qualità e trasporto) • APERTURA CAVE DI PRESTITO (problemi ambientali) 2. CORREZIONE GRANULOMETRICA (come sopra) 3. STABILIZZAZIONE • MECCANICA • CON LEGANTI IDROCARBURATI • CON CEMENTO • CON CALCE • CON CALCE E CEMENTO Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Stabilizzazione Meccanica • Avviene mediante operazioni di tipo meccanico come: MISCELAZIONE, UMIDIFICAZIONE E COSTIPAMENTO. • STABILIZZAZIONI GRANULOMETRICHE: consistono nel dosare opportunamente le frazioni fini (LIMO e ARGILLA) che costituiscono la matrice legante, con le frazioni più grossolane (SABBIA e ARGILLA) che conferiscono elevato attrito interno. principali problemi delle stabilizzazioni granulometriche: - distribuzione uniforme dell’argilla nella miscela; - insuccessi riscontrati in presenza di acqua. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade TRATTAMENTO DEI TERRENI CON CALCE 1. Cenni Storici: • miscele argilla-calce sono state impiegate per la costruzione della “Grande Muraglia” in Cina (250 a.C.); • tecniche simili sono state ritrovate anche in alcuni tratti della via Appia; • applicazioni a partire dal dopoguerra negli Stati Uniti, Germania e Francia. 2. Situazione in Italia: • cultura POCO diffusa della stabilizzazione a calce di materiali argillosi nonostante la loro notevole diffusione sul territorio a causa dei costi eccessivi richiesti per gli studi teorici e di laboratorio necessari per l’applicazione di tale tecnologia; • maggiore sensibilità ecologica a partire dagli anni ‘80 con la realizzazione di alcuni interventi importanti (tratto Roma-Napoli alta velocità); • applicazioni solo nei grandi cantieri poiché la riuscita della tecnica richiede l’impiego di macchinari specifici (es. pulvimixer) molto costosi. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade TRATTAMENTO DEI TERRENI CON CALCE 3. Miscele (B.U. CNR n.36): • terre LIMO-ARGILLOSE CON IP > 10 (gruppi A6 e A7); • terre GHIAIO-ARGILLOSE (gruppi A6 e A7) con Passante al setaccio 200 ASTM > 35 %; 4. Calce: • viva CaO (terreni UMIDI); • idrata o spenta Ca(OH)2 (terreni molto secchi); Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade TRATTAMENTO DEI TERRENI CON CALCE 5. Meccanismi di reazione a breve termine: • ESSICCAZIONE dovuta al FISSAGGIO CHIMICO dell’acqua ed alla EVAPORAZIONE conseguente a un innalzamento della temperatura generato da una reazione fortemente esotermica CaO + H2O = Ca(OH)2 + 64900 J/mole dopo 2h: ∆w% = 1 o 1.5% per ogni 1% di CaO aggiunto. • FLOCCULAZIONE dovuta allo scambio di ioni liberi in soluzione Ca++ con i cationi Na+, K+, ecc., che consente la formazione nelle primissime ore di legami tra le particelle disperse di argilla che vengono in tal modo agglomerate AGEVOLANDO LE OPERAZIONI DI MISCELAZIONE E COMPATTAZIONE. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade TRATTAMENTO DEI TERRENI CON CALCE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade TRATTAMENTO DEI TERRENI CON CALCE 6. Effetti sulle Miscele a Breve Termine: • cambiamento dei Limiti di Atterberg; aumento del limite plastico Wp e conseguente riduzione di IP; • modifica della distribuzione granulometrica a causa della flocculazione; • costipamento: la curva Proctor risulta appiattita e l’optimum di densità secca si verifica con un tenore in acqua superiore; si rileva una riduzione generale delle densità per effetto dell’aumento dll’indice dei vuoti; • riduzione del rigonfiamento e del ritiro a causa sia della diminuizione di affinità all’acqua dei materiali trattati, sia della formazione di legami stabili che si oppongono ai cambiamenti di volume; • l’indice CBR può essere moltiplicato da 4 a 10 al termine di 2h. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 7. Meccanismi di reazione a lungo termine: • le reazioni tipiche tra calce e terreni argillosi, qualitativamente sono rappresentate da Ca(OH)2 = Ca++ + 2[OH]Ca++ + 2[OH]- + SiO2 (silice dell’argilla) = CxSyHz Ca++ + 2[OH]- + Al2O3 (allumina dell’argilla) = Cx’Ay’Hz’ in cui gli indici x,y,z e x’,y’,z’ variano a seconda che l’argilla sia una montmorillonite (molto reattiva), una caolinite (mediamente reattiva) oppure una illite (poco reattiva e difficilmente attaccabile). • parametri che influenzano l’azione della calce Superficie Specifica (elevata), Carbonatazione (evitare l’esposizione all’aria), Durata del Trattamento, Modalità di Compattazione (evitare aerazioni superflue), Tenore d’acqua (elevato se il contenuto di calce è rilevante), Temperatura (le reazioni risultano accelerate di 4 volte passando da 10 a 20 °C e di 10 volte passando da 20 a 40 °C), Materie Organiche (composti azotati possono ritardare o inibire le reazioni). Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 8. Effetti sulle Miscele a Lungo Termine: • verifica della resistenza delle terre trattate con PROVE DI COMPRESSIONE E/O DI TRAZIONE INDIRETTA; • la prova CBR è indicativa della resistenza SOLO nei casi in cui non si è sviluppata in modo diffuso la cementazione per via di una BREVE stagionatura o di una limitata reattività del terreno trattato (il test non risulta appropriato per caratterizzate le miscele stagionate a lungo termine poiché i valori ricavati da tale prova, superando 100, hanno scarso significato pratico); • incrementi sensibili di RESISTENZA A TAGLIO (soprattutto in termini di coesione ed in parte anche di angolo di attrito); • i valori del MODULO DI ELASTICITA’ aumentano considerevolemente; • il modulo di Poisson ν varia tra 0.08 e 0.12 per sollecitazioni inferiori al 25% della resistenza ultima a compressione; • incrementi significativi della RESISTENZA A FATICA; • miglioramento della DURABILITA’ sotto l’azione dell’acqua e del gelo. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 9. Progettazione del trattamento con calce preliminarmente si richiede l’accertamento che il terreno sia idoneo ad essere trattato con calce: • prelievo di campioni di terra da pozzetti esplorativi ogni 2000 m2 e distanze reciproche minori di 200 m (profondità pari almeno a quella da trattare); PRINCIPALI PROVE DI IDENTIFICAZIONE DELLE TERRE • curva granulometrica per setacciatura e sedimentazione; • limiti di Atterberg; • caratteristiche di costipamento (prova Proctor); N.B. per le miscele stabilizzate l’umidità ottima di costipamento è di solito lievemente inferiore (0.5 - 1%) a quella che consente il raggiungimento delle massime resistenze meccaniche • contenuto di sostanze organiche (AFNOR NF 94-055); • determinazione del valore di blu VB (UNI 8520 - 15a) Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 9.1. Stabilizzazione Completa Il B.U. CNR n.36 stabilisce che per la stabilizzazione completa di terre reattive le miscele devono presentare le seguenti caratteristiche • CBR e rigonfiamento rispettivamente > 50% e < 1% con 7 gg di stagionatura >20% e < 2% con 7 gg di stagionatura + 4 gg di imbibizione • resistenze a compressione per strati di SOVRASTRUTTURA > 5 Kg/cmq con 7 gg di stagionatura > 10 Kg/cmq con 28 gg di stagionatura • resistenze a compressione per SOTTOFONDI > 3 Kg/cmq con 7 gg di stagionatura > 6 Kg/cmq con 28 gg di stagionatura 9.2. Miglioramento delle Terre in Sito Il B.U. CNR n.36 stabilisce che per il miglioramento di terre reattive le miscele devono presentare le seguenti caratteristiche • CBR > 10% dopo una stagionatura di 2h. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 9.3. Dosaggi suggeriti (CNR n.36) • strati di SOVRASTRUTTURA: 3 - 8% di calce viva oppure 4 - 10% di calce idrata; • per BONIFICHE di terreni: 1 - 3% di calce viva oppure 1 - 3% di calce idrata; 10. Realizzazione di una stabilizzazione a calce • SPIANAMENTO e/o RIPORTO DELLO STRATO DI TERRA; • • • • SPANDIMENTO della calce e dell’acqua; MISCELAZIONE e POLVERIZZAZIONE della terra; COMPATTAZIONE; MATURAZIONE ed esecuzione degli strati sovrastanti; Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 10.1. Spianamento o riporto dello strato di terra da stabilizzare • Lo spianamento si esegue per il trattamento delle terre già presenti in sito (piano di posa del rilevato o sottofondo); • Quando si deve stabilizzare un secondo (o ulteriore) strato (formazione del rilevato) si deve riportare la terra prelevata dal sito di prelievo e livellare per formare lo strato di adeguato spessore (30 – 40 cm); • si devono rimuovere tutti i materiali nocivi come RADICI, RESIDUI ERBOSI E LEGNOSI, INERTI DI GROSSE DIMENSIONI (φ > 70 - 80 mm); Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 10.2. Spandimento della Calce e dell’Acqua • metodo “ASCIUTTO” (in assenza di vento); distribuzione di sacchi di calce sulla superficie da trattare secondo il dosaggio previsto al mq oppure facendo uso di apposito spanditore meccanico; spandimento non superiore a quello della superficie lavorabile in 1 giorno per evitare asportazioni a causa del vento e CARBONATAZIONi; • metodo “BAGNATO” (in zone ventose); preparazione delle miscele acqua-calce in MESCOLATORI CENTRALI in movimento continuo per evitare SEDIMENTAZIONI durante lo stoccaggio. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 10.2. Spandimento della Calce e dell’Acqua Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 10.1. Spianamento o riporto dello strato di terra da stabilizzare • Lo spianamento si esegue per il trattamento delle terre già presenti in sito (piano di posa del rilevato o sottofondo); • Quando si deve stabilizzare un secondo (o ulteriore) strato (formazione del rilevato) si deve riportare la terra prelevata dal sito di prelievo e livellare per formare lo strato di adeguato spessore (30 – 40 cm); • si devono rimuovere tutti i materiali nocivi come RADICI, RESIDUI ERBOSI E LEGNOSI, INERTI DI GROSSE DIMENSIONI (φ > 70 - 80 mm); Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 10.3. Miscelazione e polverizzazione della terra Si esegue con passate successive del pulvimixer Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 10.3. Miscelazione e polverizzazione della terra una miscelazione uniforme è garantita da una adeguata polverizzazione della terra in sito, quindi per terre fortemente argillose si procede in due tempi: • prima aggiunta di calce che da inizio al processo di essicazione e flocculazione; • dopo 24 - 48 ore seconda aggiunta di calce che può omogeneizzarsi meglio fino alla riduzione delle zolle di argilla in forma sabbiosa passante almeno per il 65% al setaccio 4 ASTM. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 10.4. Compattazione • da eseguirsi subito dopo la miscelazione finale e comunque non più tardi di una settimana; • densità pari al 98% di quella determinata con la prova Proctor modificata; Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 10.5. Maturazione e Realizzazione degli Strati • Il materiale compattato deve maturare per 7 giorni per consentire l’indurimento prima della costruzione degli strati superiori della pavimentazione; • precauzioni per EVITARE in tale periodo eccessive perdite di umidità per evaporazione: distribuzioni periodiche di acqua oppure IMPERMEABILIZZAZIONE con l’applicazione di una o più mani di EMULSIONE BITUMINOSA. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade 11. Controlli • regolarità superficiale, profondità di miscelazione e densità del secco; • modulo di deformazione Md (B.U. CNR n.36): > 150 Kg/cmq per bonifiche di terre; > 400 Kg/cmq per miglioramenti del sottofondo; > 800 Kg/cmq per strati di sovrastruttura • verifica del CBR e delle caratteristiche meccaniche sul materiale prelevato in sito che dovranno risultare non inferiori a quelle di progetto. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade STRADA PROVINCIALE MACERATA Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade AUTOSTRADA (A1): MILANO - NAPOLI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA Tratto Casalecchio di Reno – Sasso Marconi Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade STRADE RURALI Zona di Fabriano Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL CORPO STRADALE PAVIMENTAZIONE SOTTOFONDO PIANO DI POSA DEL RILEVATO Prof. Maurizio Bocci RILEVATO ANTICAPILLARE A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade ANTICAPILLARE Gli strati anticapillari sono strati di rilevato costituiti da materiali granulari ad alta permeabilità eventualmente protetti da geotessili con funzione anticontaminante. Lo strato anticapillare in materiale naturale, dallo spessore in genere compreso tra 25 e 40 cm, deve essere costituito da terre granulari (ghiaia, ghiaietto ghiaino), con granulometria compresa tra 2 e 50 mm, con passante al setaccio da 2 mm non superiore al 15% in peso e, comunque, con un passante al setaccio 0,075 mm non superiore al 3%. Il materiale deve risultare del tutto esente da componenti instabili (gelive, tenere, solubili, etc.) e da resti vegetali; è ammesso l'impiego di materiali frantumati ovvero riciclati. Salvo maggiori e più restrittive verifiche, il controllo qualitativo dello strato anticapillare va effettuato mediante analisi granulometriche. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade ANTICAPILLARE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade ANTICAPILLARE (azione antigelo) La presenza di gelo nel sottofondo dipende dalla granulometria del terreno ghiaie e sabbie azione nulla o lieve limi azione molto elevata argille azione media o elevata fino a 500 m di altitudine profondità del gelo cm 60 a 1000 m di altitudine profondità del gelo cm 100 a 2000 m di altitudine profondità del gelo cm 180 Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade LA FORMAZIONE DEL GELO NEI SOTTOFONDI L’acqua libera solidifica a T<0° aumentando di V del 9% L’acqua capillare è in tensione ⇒ solidifica a T<<0° Hrisalita capillare [cm]: sabbie 3÷120 limi 120÷650 argille 650÷1200 Descrizione del fenomeno: Quando T scende sotto 0°C l’acqua libera solidifica e attrae l’acqua in tensione (che resta allo stato liquido) Si crea una migrazione dell’acqua capillare verso i cristalli di ghiaccio già formatisi, i quali vanno crescendo di dimensioni (lenti) Affinché si verifichi il fenomeno (gelività del sottofondo) : terreno limoso ⇒ non impermeabile con acqua in tensione presenza di falda superficiale ⇒ per alimentare il fenomeno condizioni climatiche ⇒ profondità di penetrazione del gelo Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade LA FORMAZIONE DEL GELO NEI SOTTOFONDI Temperaturen Messstation Sella Joch von 21/12/05 bis 20/01/06 Temperature stazione Passo Sella dal 21/12/05 al 20/01/06 Passo Sella (BZ) – gennaio 2005 6,000 AussenTemp. Temp. Est. C 5,000 4,000 3,000 Temp. - 0,50m C 2,000 1,000 0,000 Temp. - 1,00m C -1,000 -2,000 -3,000 Temp. - 1,50m C -4,000 -5,000 -6,000 Temp. - 2,00m C -7,000 -8,000 -9,000 Temp. - 2,50m C -10,000 -11,000 -12,000 -13,000 -14,000 -15,000 -16,000 -17,000 -18,000 -19,000 -20,000 -21,000 Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 19-gen-06 18-gen-06 17-gen-06 16-gen-06 15-gen-06 14-gen-06 13-gen-06 12-gen-06 11-gen-06 10-gen-06 09-gen-06 08-gen-06 07-gen-06 06-gen-06 05-gen-06 04-gen-06 03-gen-06 02-gen-06 01-gen-06 31-dic-05 30-dic-05 29-dic-05 28-dic-05 27-dic-05 26-dic-05 25-dic-05 24-dic-05 23-dic-05 22-dic-05 21-dic-05 -22,000 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI funzioni SEPARAZIONE FILTRAZIONE RINFORZO Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Strato “anticontaminante” per separare terreni a diversa granulometria Senza tessuto Prof. Maurizio Bocci Con tessuto A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Strato “anticontaminante” per separare terreni a diversa granulometria Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Strato di filtraggio dell’acqua (drenaggi) Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade DRENAGGI Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Dreni verticali a nastro Geocomposito Prof. Maurizio Bocci Il nastro drenante è un geocomposito ideato per accelerare la consolidazione di terreni a bassa permeabilità sui quali si debbano realizzare opere in elevazione, come i rilevati stradali e ferroviari. La veloce evacuazione dell'acqua interstiziale consente di migliorare le caratteristiche del terreno e quindi di diminuire considerevolmente i tempi di realizzazione dell'opera. A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Strato di filtraggio dell’acqua (drenaggi) Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILE AGUGLIATO Blocking / Blinding Spessore del geotessile geotessile Clogging Fibre Passante Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILE TERMOSALDATO Proprietà: Elevato numero di pori a distribuzione casuale Basso intasamento Elevata permeabilità anche sotto carico Elevata resistenza meccanica (posa in opera) Geotessile A.A. 2010 – 2011 Water flow Water flow Prof. Maurizio Bocci Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Rinforzo del sottofondo Non tessuto Geotessuto o geogriglia Prof. Maurizio Bocci Per aumentare la capacità portante di terreni di sottofondo scadenti, e per separare e filtrare terreni a diversa granulometria nella stratigrafia di fondazione stradale,è possibile prevedere l'impiego di una vasta gamma di geosintetici quali i non tessuti termosaldati, i tessuti in poliestere o in polipropilene, le geogriglie e i geocompositi griglia/non tessuto A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Strato di separazione e rinforzo Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Strato di separazione e rinforzo Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade GEOTESSILI Rinforzo alla base del rilevato Geotessuto o geogriglia Il problema dell'instabilità globale di rilevati realizzati su terreni a bassa portanza può essere risolto posizionando sul piano di fondazione un geotessuto in poliestere ad elevato modulo e basso creep o una geogriglia speciale ad alta resistenza Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE PAVIMENTAZIONE SOTTOFONDO PIANO DI POSA DEL RILEVATO Prof. Maurizio Bocci RILEVATO ANTICAPILLARE A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE I materiali sciolti naturali possono derivare dalla scomposizione di formazioni naturali di terreni o di rocce lapidee nelle zone in cui il progetto prevede lo sviluppo del solido stradale in trincea, ovvero dall’estrazione da cave di prestito. I materiali provenienti dagli scavi possono essere destinati alla costruzione di corpi stradali in rilevato, a bonifiche, a riempimenti ecc. ovvero, se quantitativamente eccedenti rispetto alle necessità o qualitativamente non affidabili, al deposito in apposite discariche. Essi sono qualificati e classificati secondo quanto riportato nella norma CNRUNI 10006/63 “Costruzione e manutenzione delle strade - Tecnica di impiego delle terre”, sintetizzata nella Tabella 1.1 Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Tabella 1.1 Classificazione Generale Gruppo Sottogruppo Analisi granulometrica Frazione passante allo Staccio 2 UNI 2332 % 0,4 UNI 2332 % 0,075 UNI 2332 % Caratteristiche della frazione passante allo staccio 0,4 UNI 2332 Limite liquido Indice di plasticità Indice di gruppo Terre ghiaio-sabbiose Frazione passante allo staccio 0,075 UNI 2332 ≤ 35% A1 A 1-a A 1-b ≤ 50 ≤ 30 ≤ 15 ≤ 50 ≤ 25 - N.P. ≤6 0 Prof. Maurizio Bocci A3 A2 A 2-5 A 2-6 A 2-4 A 2-7 > 50 - - - - ≤ 10 ≤ 35 ≤ 35 ≤ 35 ≤ 40 ≤ 10 > 40 > 40 ≤ 10 max ≤ 10 ≤ 40 > 10 0 0 Terre limo-argillose Frazione passante allo staccio 0,075 UNI 2332 > 35% A4 A5 A6 A7 A 7-5 A 7-6 ≤ 35 > 35 > 35 > 35 > 35 > 35 > 40 > 10 ≤ 40 ≤ 10 > 40 ≤ 40 > 10 > 40 > 10 > 40 > 10 (IP≤LL-30) (IP>LL-30) ≤4 A.A. 2010 – 2011 ≤8 ≤ 10 ≤ 12 ≤ 16 Torbe e terre organiche palustri A8 ≤ 20 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Prima di impiegare i materiali provenienti dagli scavi o dalle cave di prestito, l’Impresa, per ogni zona di provenienza, deve procedere a qualificare le terre da impiegare attraverso una campagna di indagine corredata dei risultati di prove di laboratorio. Nella formazione dei rilevati con materie provenienti dagli scavi debbono essere utilizzati, in ordine di priorità, i materiali sciolti dei gruppi A1, A2-4, A2-5, A3 e, quindi, A2-6 ed A2-7. Per le terre appartenenti ai gruppi A4, A5, A6 ed A7 si deve valutare se adoperarle con le cautele appresso descritte, se prevederne un trattamento, ovvero se portarle a rifiuto. Quando l’umidità delle terre scavate è tale da non consentire il costipamento necessario a raggiungere l’addensamento e la portanza richiesti dalle presenti norme tecniche, l’Impresa è tenuta a mettere in atto i provvedimenti correttivi per modificare in senso conveniente il contenuto d’acqua naturale e/o, a seconda dei casi, a migliorarle mediante stabilizzazione. I materiali impiegati, qualunque sia il gruppo di appartenenza, devono essere del tutto esenti da sostanze organiche, vegetali e da elementi solubili o comunque instabili nel tempo. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Gruppo A1 - Appartengono a questo gruppo i materiali rocciosi non evolutivi e le terre granulari, generalmente di più o meno grossa pezzatura, pressoché insensibili all’azione dell’acqua e del gelo, che sotto il profilo dei movimenti di terra possono dar luogo ad un ampio spettro di comportamenti, in relazione: − al contenuto di fino (frazione minore di 0,075 mm); − all’assortimento granulometrico; − alla presenza di elementi di grossa pezzatura. Nel prevederne l’impiego occorre considerare che le ghiaie e le sabbie alluvionali con poco fino (meno del 5%), permeabili e prive di coesione, dopo costipamento risultano tanto più soggette all’erosione dell’acqua meteorica quanto più l’assortimento granulometrico è mal graduato. Per evitare che possano prodursi danni, l’Impresa deve rigorosamente procedere al rivestimento con terra vegetale delle scarpate man mano che cresce l’altezza del rilevato; la semina per l’inerbimento, ugualmente, deve essere effettuata il più rapidamente possibile. I detriti di falda, le rocce alterate, i depositi morenici ed anche le alluvioni eterogenee con un contenuto di fino compreso tra il 10 ed il 15% danno luogo a strati molto compatti e difficilmente erodibili; richiedono, tuttavia, un attento controllo dell’umidità di costipamento al fine di attingere valori elevati di portanza. I materiali con elementi superiori a D=50mm e, in particolare, quelli provenienti da scavi in roccia (dura e tenace) richiedono cautele e particolari provvedimenti per quel che riguarda la stesa in strati di spessore regolare ed il costipamento. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Gruppo A3 Le sabbie di questo gruppo, specialmente quando presentano una frazione ghiaiosa (> 2mm) modesta, si prestano male al costipamento ed alla circolazione dei mezzi di cantiere, per mancanza di coesione e di portanza. Di norma l’impiego senza particolari accorgimenti è limitato alla realizzazione di bonifiche dei piani di posa dei rilevati e di strati anticapillari; terre di questo gruppo possono essere impiegate nella formazione del corpo del rilevato se presentano un coefficiente di uniformità (D60/D10) non inferiore a 7. Per le sabbie a granulometria uniforme deve prevedersi, invece, o un trattamento con cemento, o una correzione granulometrica, ovvero entrambi i provvedimenti. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Sottogruppi A2-4 e A2-5 – Le ghiaie e le sabbie limose a bassa plasticità di questi due sottogruppi sono convenientemente adoperate per la costruzione dei rilevati, peraltro senza difficoltà di esecuzione: la bassa plasticità (IP< 10) e la frazione fine non eccessiva (< 35%) permettono, infatti, di modificare facilmente il loro contenuto d’acqua. Generalmente presentano bassa permeabilità e modesta risalita capillare: perciò non richiedono particolari provvedimenti per proteggere dal gelo lo strato di sottofondo (o sottofondazione) e la soprastante pavimentazione. Tenuto conto della sensibilità all’umidità di costipamento e dei rapidi cambiamenti di consistenza della frazione fine al variare del contenuto d’acqua, i lavori vanno immediatamente sospesi quando l’umidità naturale superi significativamente quella ottimale di costipamento e quando le condizioni atmosferiche portino ad un incremento del contenuto d’acqua. Per tali terre, pertanto, l’Impresa è tenuta ad adottare programmi operativi che permettano di contenere i periodi di sospensione dei lavori, procedendo: − all’estrazione per strati suborizzontali, allorché si vogliano favorire le variazioni di umidità; − all’estrazione frontale, nel caso contrario. Quando la frazione fine non supera il 12 % e se non sono presenti elementi di grossa pezzatura (D> 71 mm) queste terre non presentano particolari problemi di costipamento. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Sottogruppi A2-6 e A2-7 – Le ghiaie e le sabbie argillose di questi sottogruppi sono, di norma, convenientemente utilizzate per la formazione dei rilevati, specialmente quando presentino un indice di gruppo IG=0. Il loro comportamento, tuttavia, è molto influenzato dalla quantità e dalla natura della frazione argillosa presente. Portanza e caratteristiche meccaniche attingono valori intermedi tra quelle delle ghiaie e delle sabbie che costituiscono l’ossatura litica del materiale e quelle delle argille che costituiscono la frazione fine. Poste in opera, esse presentano da media a bassa permeabilità ed altezza di risalita capillare, ciò che determina elevato rischio di formazione di lenti di ghiaccio per azione del gelo. Per questo motivo, in presenza di falda superficiale e di prolungata durata di condizioni climatiche di bassa temperatura, il loro impiego deve essere evitato nella formazione di strati di sottofondo e limitato agli strati posti al di sotto di 2,00 m dal piano di posa della pavimentazione stradale, previa predisposizione, a quota inferiore, di uno strato anticapillare di spessore non inferiore a 30 cm. L’energia e l’umidità di costipamento delle terre dei sottogruppi in esame debbono essere costantemente controllate; quando il contenuto d’acqua risulta prossimo o supera il limite di plasticità della frazione fine si rischia, infatti, di provocare instabilità e cadute di portanza per sovracostipamento del materiale. Se lo stato delle terre e le condizioni ambientali non obbligano alla sospensione dei lavori, è opportuno adottare basse energie di costipamento, operando su strati di modesto spessore. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Gruppi A4 e A5 L’opportunità d’adoperare terre di questi gruppi deve essere valutata secondo le seguenti linee guida: − disponibilità di terre sostitutive, anche in relazione alle distanze di trasporto ed alle esigenze di carattere ambientale; − provvedimenti da adottare per la protezione da venute d’acqua (gravitazionali o di capillarità) nelle opere in terra con esse realizzate; − tecniche di miglioramento, quale il trattamento a calce, finalizzate a ricondurre le proprietà fisico-chimiche e meccaniche entro limiti di garanzia delle prestazioni, nel volgere della vita economica dell’opera. Per l’impiego dei materiali dei gruppi A4 ed A5 occorre considerare che: − la consistenza di queste terre (IP<10) cambia sensibilmente per modeste variazioni del contenuto d’acqua; anche per modesti incrementi d’umidità si passa rapidamente da comportamenti tipici di terreni asciutti, difficili da compattare, a quelli di terreni troppo umidi, per i quali risulta talvolta impossibile ottenere il grado di addensamento richiesto; − in relazione all’assortimento granulometrico ed all’addensamento, la permeabilità ed il potere di risalita capillare possono variare entro limiti abbastanza ampi; ne risulta un forte potere di imbibizione (portate d’invasamento capillare) e, quindi, un’estrema sensibilità al rigonfiamento ed all’azione del gelo. I rilevati realizzati con questi terreni, pertanto, debbono essere protetti dalle acque interne ed esterne, mediante strati anticapillari, schermi drenanti, tempestivi rinfianchi laterali con inerbimento; − la presenza di ciottoli ed elementi di più grossa pezzatura può impedire l’azione dei mezzi di miscelazione e, quindi, renderne impossibile la stabilizzazione a calce. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Gruppi A6 e A7 Le difficoltà di compattazione delle argille dei gruppi A6 ed A7, le proprietà meccaniche generalmente modeste degli strati, come pure i provvedimenti di difesa dalle acque da mettere in atto per evitare rischi di ritiro-rigonfiamento del materiale posto in opera, limitano l’impiego di queste terre a rilevati di modesta importanza o a riempimenti non strutturali. Se non sono presenti elementi di grosse dimensioni, le terre dei gruppi A6 ed A7 si prestano bene alla stabilizzazione con calce. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Classifica delle terre secondo la Norma SN 670 008a Classificazione dei materiali sciolti Il Sistema Unificato di classificazione delle terre (USCS) è descritto dalla norma SN 670 008a si basa sulla valutazione delle seguenti caratteristiche intrinseche dei materiali: ― granulometria; ― limiti di consistenza; ― contenuto di sostanza organica. L’analisi granulometrica delle terre sarà effettuata secondo la norma UNI CEN ISO/TS 17892-4. Saranno impiegati setacci delle serie ISO 3310-1 e ISO 3310-2. Per la descrizione delle frazioni granulometriche si farà riferimento alla terminologia riportata in Tabella A.1. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Tabella A.1 Descrizione Terre grosse Classe Blocchi Pietre Ghiaia (G) Sabbia (S) Terre fini Limo (M) Grossa Media Fine Grossa Media Fine Grossa Media Fine Argilla (C) Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Dimensioni da (mm) 200 60 20 6 2 0,6 0,2 0,06 0,02 0,006 0,002 - a (mm) 200 60 20 6 2 0,6 0,2 0,06 0,02 0,006 0,002 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE La forma della curva granulometrica è descritta dai 2 parametri: ― ― coefficiente di uniformità: coefficiente di curvatura: CU = D60 CC D10 2 ( D30 ) = D60 ⋅ D10 I limiti di consistenza (o di Atterberg) sono determinati secondo la norma UNI CEN ISO/TS 17892-12. Per la descrizione delle frazioni granulometriche fini si farà riferimento alla terminologia riportata nella Figura A.1 (Carta di Plasticità): Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Carta di plasticità Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Terre grosse (P0,063 < 40%) Sono considerate terre a grana grossa i materiali con una frazione limoso-argillosa (P0,063) inferiore al 40%. Esse sono suddivise in ghiaie e sabbie secondo la frazione granulometrica prevalente. Inoltre: ― se P0,063 è inferiore al 5% la classifica si effettua solo in base alla forma della curva granulometrica; ― se P0,063 è superiore al 12% la classifica si effettua solo in base alle caratteristiche della frazione fine (Carta di Plasticità). ― se P0,063 è compreso tra il 5% ed il 12% la classifica si effettua sia in base alle caratteristiche della frazione fine (Carta di Plasticità) che alla forma della curva granulometrica. I criteri di classificazione delle terre grosse sono riassunti nella Tabella A.2. Terre a grana fine (P0,063 ≥ 40%) Le terre a grana fine hanno una frazione limoso-argillosa (P0,063) superiore al 50% e sono classificate in funzione della loro posizione sulla carta di plasticità. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Tabella A.2 P 0,063 < 5% Terre Ghiaiose (G): % di ghiaia (Φ > 2mm) superiore alla % di sabbia (0,06 <Φ <2mm) Granulometria CU - CC CU > 4 e 1 ≤ CC ≤ 3 CU ≤ 4 o CC <1 o CC > 3 >12% 5% - 12% CU > 4 e 1 ≤CC ≤3 CU ≤ 4 o CC <1 o CC > 3 Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Plasticità Gruppo GW GP ML, MH CL-ML CL, CM, CH ML, MH GM GM-GC GC GW-GM CL-ML, CL, CM, CH ML, MH GW-GC CL-ML, CL, CM, CH GP-GC GP-GM Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Campo prove per l’impiego dei materiali sciolti Con la sola eccezione di lavori per i quali i volumi dei movimenti di materia siano del tutto trascurabili (come tali individuati nel progetto approvato), l’Impresa è tenuta a realizzare (per ciò mettendo a disposizione della Direzione Lavori personale e mezzi adeguati) una sperimentazione in vera grandezza (campo prova), allo scopo di definire, sulla scorta dei risultati delle prove preliminari di laboratorio e con l’impiego dei mezzi effettivamente disponibili, gli spessori di stesa ed il numero di passaggi dei compattatori che permettono di raggiungere le prestazioni (grado di addensamento e/o portanza ) prescritte. La sperimentazione in vera grandezza deve riguardare ogni approvvigionamento omogeneo di materiale che si intende utilizzare per la costruzione del corpo stradale. Nei cantieri di grande dimensione e, in ogni caso, allorché per il controllo in corso d’opera vengano impiegate prove rapide e/o ad alto rendimento (FWD, autocarro con asse di 10 t), le indagini preliminari sui rilevati sperimentali sono finalizzati anche a stabilire le necessarie correlazioni tra i risultati di queste ed i valori di densità secca γs e/o modulo di deformazione Md. La sperimentazione va completata prima di avviare l’esecuzione dei rilevati, per essere di conferma e di riferimento del piano e delle modalità delle lavorazioni; in ogni caso, se applicata a materiali diversi deve precedere, per ciascuno di essi, l’inizio del relativo impiego nell’opera. Analogamente la sperimentazione va ripetuta in caso di variazione del parco macchine o delle modalità esecutive. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Posa in opera delle terre da rilevatoCostruzione di Strade La stesa del materiale deve essere eseguita con regolarità per strati di spessore costante, con modalità e attrezzature atte a evitare segregazione, brusche variazioni granulometriche e del contenuto d'acqua. Per evitare disomogeneità dovute alle segregazione che si verifica durante lo scarico dai mezzi di trasporto, il materiale deve essere depositato subito a monte del posto d’impiego, per esservi successivamente riportato dai mezzi di stesa. La granulometria dei materiali costituenti i differenti strati del rilevato deve essere il più omogenea possibile. In particolare, deve evitarsi di porre in contatto strati di materiale roccioso, a granulometria poco assortita o uniforme (tale, cioè, da produrre nello strato compattato elevata percentuale dei vuoti), a strati di terre a grana più fine che, durante l’esercizio, per effetto delle vibrazioni prodotte dal traffico, possano penetrare nei vuoti degli strati sottostanti, provocando cedimenti per assestamento del corpo del rilevato. Durante le fasi di lavoro si deve garantire il rapido deflusso delle portate meteoriche conferendo agli strati pendenza trasversale non inferiore al 4%. Ciascuno strato può essere messo in opera, pena la rimozione, soltanto dopo avere accertato, mediante prove di controllo, l'idoneità dello strato precedente. Lo spessore sciolto di ogni singolo strato è stabilito in ragione delle caratteristiche dei materiali, delle macchine e delle modalità di compattazione del rilevato, sperimentate in campo prove. Lo spessore di stesa di norma deve risultare non inferiore a due volte la dimensione massima della terra impiegata (s>2Dmax) . In ogni caso, la terra non deve presentare elementi di dimensioni maggiori di 300 mm; questi debbono essere, pertanto, scartati nel sito di prelievo, prima del carico sui mezzi di trasporto. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE spessore degli strati s > 2Dmax dimensione massima dei grani 300 mm (100 mm) pendenza degli strati Prof. Maurizio Bocci 4% A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Compattazione Nel rispetto delle previsioni di progetto e delle disposizioni che possono essere date in corso d’opera dalla Direzione Lavori, circa la massima utilizzazione delle risorse naturali impegnate dall’intervento, l’Impresa è tenuta a fornire e, quindi, ad impiegare mezzi di costipamento adeguati alla natura dei materiali da mettere in opera e, in ogni caso, tali da permettere di ottenere i requisiti di densità e di portanza richiesti per gli strati finiti. Per il migliore rendimento energetico dei mezzi di costipamento è opportuno sceglierne la tipologia più idonea ed operare con umidità prossima a quella ottimale determinata in laboratorio mediante la prova AASHO (CNR 69/78). Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Compattazione Per quanto riguarda l’attitudine dei mezzi di costipamento in relazione alla natura dei materiali da impiegarsi occorre considerare che: − i rulli a piedi costipanti ed a segmenti sono d’impiego specifico per le terre fini coerenti; − i rulli lisci vibranti sono particolarmente adatti per le terre granulari (A1, A2 e A3) e, se molto pesanti, per i detriti di falda contenenti elementi di grosse dimensioni e, in una certa misura, per quelli provenienti da scavi in roccia; − i rulli gommati sono mezzi versatili e polivalenti; in relazione alle possibilità di variare il peso e la pressione di gonfiaggio dei pneumatici si prestano sia per le terre fini, sia per le terre granulari, sia anche, nel caso di mezzi molto pesanti, per le terre contenenti grossi elementi (detriti di falda); - i rulli lisci statici vanno utilizzati esclusivamente per la finitura degli strati preliminarmente compattati con i rulli a piedi o con quelli gommati, per regolarizzare la superficie. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Rullo a piedi costipanti Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Rullo liscio vibrante Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Rullo gommato Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Rullo liscio statico Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Tipologia dei sistemi vibranti Circolare Un solo albero centrale con masse eccentriche di dimensioni variabili. Un albero guida centrale collegato, con fasce dentate, ai due assi eccitanti con masse sbilanciate di 180°. Ad oscillazione Diretto SISTEMA n°1 Prof. Maurizio Bocci Sistema tradizionale con meccanismo di autocontrollo. A.A. 2010 – 2011 SISTEMA n°2 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Rullo vibrante con compattometro COMPATTOMETRO strumento in grado di misurare in tempo reale il grado di costipamento raggiunto. Sensore di accelerazione Trasduttore che misura la reazione del tamburo a contatto con il terreno Processore Filtra i segnali provenienti dal trasduttore e li invia ad uno strumento analogico Strumento analogico Fornisce un monitoraggio continuo. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Valori medi di compattazione Compattometri e nuovi sistemi di autocontrollo CMV 6465 6250 39 32424857 6368 79 49 6336 4252 53 616559 526137 4250 48 495847 434931 36 39 42 51 49 49 41 4 Tracce compattate V 3 2 30 CDS (Compaction Documentation System) sistema di acquisizione dati collegato direttamente al compattometro. permette la visualizzazione su un monitor a cristalli liquidi. Compattazione adeguata F 20 26 Punto debole Simbolo del rullo Blocco informazioni 07 Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 014/480+ T2 A Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade Tecniche di costipamento delle terre Operazione striscia per striscia • Compattata ogni traccia come da specifica 1 3 n 1 3 n 1 3 n 1 3 n Traccia 4 Traccia 3 Traccia 2 Traccia 1 n+1 4 2 n+1 4 2 n+1 4 2 n+1 4 2 • Sovrapposizione minima di 20 cm Operazione di scambio sovrapposto • Scambio di traccia ogni due passaggi 17 9 7 11 5 13 3 15 1 Traccia 4 Traccia 3 Traccia 2 Traccia 1 18 10 8 12 6 14 4 16 2 • Sovrapposizione minima di 20 cm Prof. Maurizio Bocci Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Macerata 18 dicembre 2003 Costruzione di Strade COSTIPAMENTO DELLE ZONE MARGINALI a) spessori ridotti nella zona marginale 2.0 m b) profilo temporaneamente aumentato lasciando 1.0 m inalterato lo spessore c) compattazzione con speciali rulli Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Protezione Si deve garantire la sistematica e tempestiva protezione delle scarpate mediante la stesa di uno strato di terreno vegetale di circa 30 cm di spessore; questo andrà sistemato a strisce orizzontali, opportunamente assestato, seguendo progressivamente la costruzione del manufatto. Per la sua necessaria ammorsatura si debbono predisporre gradoni di ancoraggio, salvo il caso in cui rivestimento venga eseguito contemporaneamente alla formazione del rilevato stesso. Il terreno vegetale deve essere tale da assicurare il pronto attecchimento e sviluppo del manto erboso, seminato tempestivamente, con essenze (erbe ed arbusti del tipo previsto in progetto) scelte per ottenere i migliori risultati in relazione al periodo operativo ed alle condizioni locali. La semina deve essere ripetuta fino ad ottenere un adeguato ed uniforme inerbimento. Nel caso in cui si preveda un’interruzione dei lavori di costruzione del rilevato di più giorni, l’Appaltatore è tenuto ad adottare ogni provvedimento per evitare infiltrazioni di acque meteoriche nel corpo del rilevato. Allo scopo, le superfici, ben livellate e compattate, debbono risultare sufficientemente chiuse e presentare pendenza trasversale non inferiore al 6%. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade RIVESTIMENTO DELLE SCARPATE (protezione) STRATO DEL RILEVATO PROTEZIONE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade RIVESTIMENTO DELLE SCARPATE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade RIVESTIMENTO DELLE SCARPATE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade RIVESTIMENTO DELLE SCARPATE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade RIVESTIMENTO DELLE SCARPATE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE STRATO DEL RILEVATO PROTEZIONE Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego delle terre stabilizzate a calce Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego dei materiali di riciclo I materiali di riciclo devono garantire STABILITÀ NEL TEMPO sotto l’azione dei carichi e degli agenti atmosferici REQUISITI FONDAMENTALI 1. Caratteristiche geometriche idonee (dimensioni e forma) 2. Minima presenza di materiali degradabili 3. Minima presenza di corpi estranei (carta, vetro, legno, plastica, …) 4. Minime modifiche granulometriche sotto carico Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego dei materiali di riciclo Parametro Cls, mattoni e laterizi, intonaci materiali litici, malte, ceramica Vetro e scorie vetrose Conglomerati bituminosi Materiali deperibili o cavi (carta, legno, fibre tessili, cellulosa, residui alimentari) Metalli, guaine, gomme, lana di vetro, gesso Terre di fonderia, scorie d’altoforno, silicati, carbonati e idrati di calcio Passante setaccio 0,075UNI Indice di plasticità Passante crivello 71 UNI Passante setaccio 4 mm Dimensione massima Trattenuto crivello 71UNI * modalità di prova Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm Separazione visiva su trattenuto setaccio 4mm Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm Limiti >70% in massa <15% in massa <25% in massa Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm <0,3% in massa <0,6% in massa Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm <15% in massa <25% in massa <6 >85% in massa <60% in massa < 140 mm Assenza di vuoti interni * Nota: in caso di presenza di mattoni forati, blocchi forati e simili. va eseguita la frantumazione per il riuso fino ad avere il 100% di passante al crivello 71 UNI. Prof. Maurizio Bocci CNR 23/71 CNR UNI 10014 CNR 23/71 CNR 23/71 Misura diretta Frantumazione A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego dei materiali di riciclo nei sottofondi Parametro Cls, mattoni e laterizi, intonaci, materiali litici, malte, ceramica Vetro e scorie vetrose Conglomerati bituminosi Materiali deperibili o cavi (carta, legno, fibre tessili, cellulosa, residui alimentari) Metalli, guaine, gomme, lana di vetro, gesso modalità di prova Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm Separazione visiva su trattenuto setaccio 4 mm Terre di fonderia, scorie d’altoforno, silicati, carbonati Separazione visiva su e idrati di calcio trattenuto setaccio 4 mm Passante setaccio 0,075 UNI CNR 23/71 Indice di plasticità CNR UNI 10014 Passante crivello 71 UNI CNR 23/71 Passante setaccio 4 mm CNR 23/71 Perdita Los Angeles UNI EN 1097/2 Rapporto fra passante setaccio 0,425 mm e 0,075 mm CNR 23/71 Produsione finissimo per costipamento CNR 69/78 AASHO mod. nell’intervallo ±2% W OTT Indice di forma (frazione > 4 mm) CNR 95/1984 Indice di appiattimento (frazione > 4 mm) CNR 95/1984 Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Limiti >80% in massa <10% in massa <15% in massa <0,2% in massa <0,4% in massa <15% in massa <15% in massa NP 100% <60% in massa <45 >1,5 Differenza P0,075post – P0,075ante ≤ 5% <35 <35 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade SOTTOFONDO E’ il volume di terra dove risultano ancora sensibili le sollecitazioni indotte dal traffico stradale trasmesse dalla pavimentazione PAVIMENTAZIONE SOTTOFONDO PIANO DI POSA DEL RILEVATO Prof. Maurizio Bocci RILEVATO ANTICAPILLARE A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade SOTTOFONDO E’ il volume di terra dove risultano ancora sensibili le sollecitazioni indotte dal traffico stradale trasmesse dalla pavimentazione SOTTOFONDO SOTTOFONDO Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Requisiti minimi di costipamento e portanza STRATO Sottofondo Rilevato (1) (2) Tipo di (3) Strada Autostrade ed Extraubane principali Grado d’addensamento % γ s max di laboratorio Modulo di deformazione 2 Md [N/mm ] ∆h [mm] ≥ 95 % AASHO Mod ≥ 50 < 2,5 Altre ≥ 100 % AASHO St. ≥ 40 < 3,0 Autostrade ed Extraubane principali ≥ 92 % AASHO Mod ≥ 30 < 4,0 Altre ≥ 97 % AASHO St. ≥ 25 < 5,0 (4) (1) In trincea, in tutto lo spessore dello strato di bonifica del sottofondo; in rilevato, nello strato superiore fino ad 1,0 m dal piano di sottofondo; (2) Strati posti a più di 1,00 m dal piano di posa della pavimentazione; (3) Tipi di strada secondo il Codice della Strada (Dlgs. 285/92); (4) Cedimento permanente (∆h) misurato dopo passaggio di un autocarro con asse posteriore di 10 t, secondo la norma SNV 670365. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Controllo della densità in situ METODO DEL VOLUMOMETRO A SABBIA Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Controllo della densità in situ I capitolati prescrivono γs sito ≥ 95 ÷ 98 % γs max laboratorio γs soffice = 1,6 kg/dm3 γs costipato = 2,0 kg/dm3 Addensamento = γs costipato - γs soffice = 2,0 - 1,6 = 0,4 kg/dm3 90 % di γs costipato = 0,9 • 2,0 = 1,8 kg/dm3 1,8 - 1,6 = 0, 2 kg/dm3 Prof. Maurizio Bocci ⇒ 50 % di carenza di costipamento A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Tolleranze di esecuzione dei piani di progetto L’Impresa è tenuta a rispettare le seguenti tolleranze d’esecuzione sui piani finiti: − ± 2% per la pendenza delle scarpate di trincea e di rilevato; − ± 3 cm, per i piani di sottofondo; − ± 5 cm, per i piani di appoggio degli strati di sottofondo; − ± 10 cm, per i piani delle scarpate, sia nel caso vengano rivestite con terra vegetale, sia in caso contrario. La misura delle tolleranze va eseguita mediante regolo di 4 m di lunghezza, disposto secondo due direzioni ortogonali; gli scostamenti vanno letti in direzione normale ai piani considerati. I controlli di esecuzione sono effettuati di norma: − ogni 500 m2, per le scarpate ed i piani di appoggio degli strati di sottofondo − ogni 200 m2, per i piani di posa della pavimentazione. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Opere di sostegno Muri di sottoscarpa Muri di controripa Muri di sostegno Gabbionate Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Opere di sostegno - gabbionate I gabbioni a scatola sono una struttura modulare formata da elementi parallelepipedi in rete metallica a doppia torsione e riempiti con ciottoli o pietrame da cava. Tutti i teli di rete sono rinforzati alle estremità con un filo di diametro maggiore rispetto a quello usato per la rete. Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Opere di sostegno - gabbionate Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego delle terre rinforzate •RESISTENZA A TRAZIONE DEL RINFORZO •SCARPATE AD ELEVATA PENDENZA • DIFFICOLTA’ DI PULIZIA • DEGRADO Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego delle terre rinforzate Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego delle terre rinforzate Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego delle terre rinforzate Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego delle terre rinforzate Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego delle terre rinforzate Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale Costruzione di Strade COSTRUZIONE DEL RILEVATO STRADALE Impiego delle terre rinforzate Prof. Maurizio Bocci A.A. 2010 – 2011 Costruzione del corpo stradale