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Codici a controllo dell`errore per le memorie
Elettronica dei Sistemi Digitali Corso di Laurea in Informatica Crema, 23 Maggio 2001 Codici a controllo dell’errore per le memorie Stefano Gregori Laboratorio di Microsistemi Integrati Dipartimento di Elettronica Università di Pavia Via Ferrata, 1 27100 Pavia E-mail: [email protected] Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 1 Argomenti introduzione rivelazione e correzione degli errori la probabilità d’errore i codici a controllo dell’errore per le memorie a semiconduttore i codici a controllo dell’errore per le memorie ML Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 2 Sistemi di comunicazione elettrica sorgente canale utilizzatore trasmettitore linea ricevitore trasmissione C C ingresso calcolo uscita scrittura conservazione lettura elaborazione memorizzazione Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 3 Errori nel funzionamento delle reti TEMPORANEI ALTERAZIONE DELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO cadute o oscillazioni della tensione di alimentazione disturbi elettromagnetici vibrazioni radiazioni (particelle α, raggi cosmici) rumore elettromagnetico Stefano Gregori PERMANENTI GUASTI difetti di isolamento tra conduttori interruzioni di collegamenti alterazione delle variabili di stato di reti sequenziali Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 4 Rivelazione degli errori DUPLICAZIONE DI UNA UNITÀ x1 xn z1 zm U U' z'1 confronto E z'm E= Stefano Gregori m zi ⊕ z' i Σ i =1 Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 5 Rivelazione degli errori CODICE A CONTROLLO DI PARITÀ IN RETI COMBINATORIE x1 xn z1 zm C controllo di parità generatore di parità Stefano Gregori controllo di parità p E u1 u2 u3 u4 u5 u6 u7 u8 E Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 6 Rivelazione degli errori CODICE A CONTROLLO DI PARITÀ IN RETI SEQUENZIALI x1 xn y1 yk C generatore di parità z1 zm y'1 y'k pz controllo di parità Ez controllo di parità Ey py Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 7 Correzione degli errori TRIPLICAZIONE DELLA RETE x1 xn R1 blocco maggioritario R2 M z u1 M um R3 M(u1, ...,um ) = k= Stefano Gregori m +1 2 M(u1, …, um) Σ i j =1, ...,m ui1 ... uik i1 ≠...≠ i k Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 8 Correzione degli errori CONTROLLI DI PARITÀ z1 x1 xn C zm z1 zm correzione dell'errore uscite corrette generatore di bit di controllo c1 controlli di parità posizione dell'errore ck Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 9 Correzione del singolo errore CONTROLLO DI PARITÀ A MATRICE c3 i bit di informazione k = h ⋅ i bit di controllo m=h+i bit totali n=k+m h CODICI DI HAMMING c2 c1 c3 c2 c1 (n,k) = (7,4) n = 2m − 1 k = 2m − 1 − m il numero di bit di controllo richiesti è il minimo intero m tale che il minimo numero di bit di controllo si ha quando h = i, in questo caso si ha m = 2h = 2 k questo metodo corregge 1 errore e rivela 1 o 2 errori Stefano Gregori m = log2 (k + m + 1) questo metodo rivela e corregge 1 errore il metodo può essere esteso per rivelare anche 2 errori, in questo caso m = 1 + log2 (k + m ) Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 10 Probabilità d'errore funzioni cumulative dell'errore unità singola 1 − exp( −εt ) se t ≥ 0 P1(t ) = altrimenti 0 unità triplicata e blocco maggioritario 1 − 3 exp( −2εt ) + 2 exp( −3εt ) se t ≥ 0 P2 (t ) = altrimenti 0 unità quintuplicata e blocco maggioritario 1 − 10 exp( −3εt ) + 15 exp( −4εt ) − 6 exp( −5εt ) P3 (t ) = 0 se t < 0 t = tempo ε = tasso d'errore del circuito ln 2 P1 > Pi (i = 2, 3, …) se t < ε Stefano Gregori [× 1/ε] caso generale con k > n / 2 P (t ) = n n n −i i (P1(t )) (1 − P1(t )) i =k i Σ Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 11 Probabilità d'errore La probabilità di errore di i bit su n (compresi i bit di parità) sul periodo t, si può approssimare con una legge di Poisson (ε è il tasso di guasto sul singolo bit) (εnt )i exp( −εnt ) se t ≥ 0 Pi (t ) = i! 0 altrimenti La funzione cumulativa dell'errore al tempo t è data da E1(t ) = 1 − P0 (t ) e corrisponde alla probabilità di errore sulla parola quando non è effettuata la correzione. Con la correzione di 1 e di 2 errori questa probabilità si riduce rispettivamente a E2 (t ) = 1 − P0 (t ) − P1(t ) E3 (t ) = 1 − P0 (t ) − P1(t ) − P2 (t ) Stefano Gregori [× 1/ε] i valori usati per n nel grafico sono n1 = 64, n2 = 71, n3 = 78; per la triplicazione la probabilità di lettura errata è data dalla seguente espressione in cui il numero di celle è n4 = 64, mentre per P0 e P1 è n = 3 E4 (t ) = 1 − (P0 (t ) − P1(t ))n4 Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 12 Probabilità d'errore posta la probabilità d'errore della singola cella pari a p, il grafico mostra la come varia la probabilità di lettura errata al variare di p e della tecnica di correzione scelta 1 con parole da k cifre, la probabilità di lettura errata PLE è PLE = 1 − (1 − p)k = O(kp) 2 con un codice che corregge 1 errore per parola n(n − 1) 2 PLE = 1 − (1 − p)n − n p (1 − p)n −1 = O p 2 3 con un codice che corregge 2 errori per parola PLE n(n 2 − 3n + 1) 3 = O p 6 Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 13 Errori nelle memorie SOFT HARD è un cambiamento dello stato della cella che sia casuale non ripetitivo di un numero ridotto di celle per volta non permanente o almeno recuperabile nel successivo ciclo di scrittura è associato a un difetto permanente esistente nel dispositivo o creatosi durante il suo funzionamento per incapacità dei materiali di sopportare gli stress applicati le tecniche di controllo dell'errore permettono di ridurre efficacemente gli effetti degli errori soft e risultano utili anche per il recupero di alcuni errori hard Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 14 ECC per le memorie CARATTERISTICHE velocità nelle operazioni di codifica e di decodifica per peggiorare il meno possibile il tempo d'accesso strutture di codifica e decodifica parallele (a matrice) ridotta area aggiuntiva dovuta alle celle di buona progettazione del controllo e ai circuiti di codifica e di decodifica codice e dei circuiti capacità di correggere qualsiasi errore sulla singola cella e su celle adiacenti utilizzo di codici Q-ari per celle multilivello e spaziatura delle celle esempi di distribuzioni di errori soft dmax Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 15 ECC per le memorie METODI PIÙ UTILIZZATI SEC (single-error-correcting) codici di Hamming SEC-DED (single-error-correcting double-errordetecting) codici odd-weight-column di Hsiao SEC-DED-SBD (single-error-correcting doubleerror-detecting single-byte-error-detecting) codici di Reddy SBC-DBD (single-byte-error-correcting doublebyte-error-detecting) codici basati sulla teoria dei campi finiti DEC-TED (double-error-correcting triple-errordetecting) codici di Bose-ChaudhuriHocquenghem Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 16 ECC per le memorie PERMETTONO DI RIDURRE LA PROBABILITÀ D'ERRORE CON L’AGGIUNTA DI RIDONDANZA informazione ridondanza k n–k codifica: ogni k cifre di informazione, sono aggiunte n – k cifre di controllo decodifica: grazie alle cifre di controllo, sono individuati e corretti gli errori intervenuti su tutte le n cifre il numero massimo di errori correggibili dipende dalla ridondanza del codice CODICI BINARI CODICI NON BINARI sono i codici più diffusi operano su cifre binarie la loro descrizione matematica si basa sull'algebra del campo finito a due elementi GF(2) possono essere utilizzati quando l’unità "base" di informazione non è una cifra binaria, ma una cifra in base Q la descrizione matematica si basa sull’algebra dei campi finito a Q elementi GF(Q) Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 17 Errori di una cella multilivello righe SCRITTURA 11 = 3 colonne ogni cella di memoria a Q = 2b livelli può memorizzare un simbolo Q-ario equivalente a b bit di informazione simboli quaternari 0 = 00 1 = 01 2 = 10 3 = 11 LETTURA 0 = 00 cella guasta l'errore di una cella corrisponde all'errore dei b bit a essa associati Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 18 Circuiti per le operazioni non binarie corrispondenza tra simboli quaternari e simboli binari simbolo quaternario addizione tra due simboli quaternari Stefano Gregori 0 = 00 1 = 01 2 = 10 3 = 11 bit alto bit basso tabelle di addizione e moltiplicazione nel campo finito di 4 elementi + 0 1 2 3 · 0 1 2 3 0 0 1 2 3 0 0 0 0 0 1 1 0 3 2 1 0 1 2 3 2 2 3 0 1 2 0 2 3 1 3 3 2 1 0 3 0 3 1 2 moltiplicazione per 2 moltiplicazione per 3 Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 19 Descrizione algebrica dei codici lineari Codifica il processo di codifica può essere descritto in forma vettoriale dall'equazione c = i·G la matrice G di k righe e n colonne definisce il codice ed è chiamata matrice generatrice Decodifica e correzione dell’errore si definisce la matrice di controllo di parità H in modo che per ogni parola di codice c c·Ht = 0 si definisce sindrome della parola r il vettore s di lunghezza (n – k) tale che s = r·Ht = c·Ht + e·Ht = e·Ht dalla sindrome è possibile risalire al valore del vettore d’errore e* più probabile la correzione può allora essere effettuata con la seguente operazione c* = r – e* la matrice H e la matrice G sono legate dalla seguente espressione G·Ht = 0 le operazioni di addizione e moltiplicazione vanno effettuate nel campo degli elementi finiti a Q elementi Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 20 Percorso dell’informazione ERRORI parola di informazione k codificatore k bit o k cifre k parola stimata Stefano Gregori scrittura di n celle parola di codice n circuiti di scrittura matrice di memoria n bit o n cifre decodificatore n parola letta circuiti di lettura lettura di n celle Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 21 Blocco per il controllo dell’errore DW DW CW generatore dei simboli di controllo DR ai circuiti di scrittura CW CR DW DR CW CR S E DE S valutazione della sindrome E DE ai buffer d’uscita = parola di informazione da scrivere DR = parola di informazione letta dalla memoria = simboli di controllo calcolati per essere scritti in memoria = simboli di controllo letti dalla memoria = sindrome = vettore d’errore = parola di informazione stimata fornita in uscita Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 22 Generatore dei simboli di controllo parola di informazione ik−1 i1 i0 Stefano Gregori simboli di controllo cn−k−1 c0 Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 23 Valutazione della sindrome sindrome sn−k−1 s1 s0 vettore d’errore e0 Stefano Gregori en Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 24 Esempio di ECC per memorie ML Codice quaternario (36,32) 100000011100000001111111110000111111 H = 010001100100111110000011231111000011 001010101011001230012301001123112300 (matrice del 000111010023231002310010002311231123 controllo di parità) Il codice è stato ottenuto abbreviando il codice di Hamming quaternario (85,81). Allo scopo di minimizzare le dimensioni dei circuiti di codifica e decodifica è stata determinata la matrice H con il minor numero di simboli 2 e 3 ed il massimo numero di simboli 0. Alcune caratteristiche: overhead di area 12.5 % stimata una probabilità d'errore per la singola cella di 10−7, la probabilità di lettura errata (PLE) passa da 3.2·10−6 a 6.3·10−12 porte logiche dei circuiti di codifica e decodifica 1200 gate equivalenti tempo di generazione dei simboli di controllo 5 ns tempo di valutazione della sindrome 10 ns Stefano Gregori Codici a controllo dell’errore per le memorie Crema, 23-5-2001 25