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Non lasceremo nulla di intentato

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Non lasceremo nulla di intentato
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 Numero 205 del 19/10/2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Economia
Politica, costi
ridotti ovunque
“Ottimo lavoro”
Chiusa ieri la Conferenza delle Regioni
De Filippo: applicare le pratiche in modo
uniforme su tutto il territorio nazionale
L’esecutivo regionale lavora per rilanciare l’area produttiva della Valbasento
“Non lasceremo
nulla di intentato”
A guidare la discussione sarà un report sui diversi temi
La Conferenza
con le diverse
parti interessate
si svolgerà
il prossimo
9 novembre
a Macchia
di Ferrandina,
nei locali
del Consorzio Asi
“Un lavoro vigoroso: abbiamo preso le migliori pratiche per applicarle, uniformemente, su tutto il territorio nazionale”. Il presidente de Filippo è rientrato da
Roma dove ha partecipato alla Conferenza delle Regioni. “Vi sarà un sostanziale abbattimento del contributo ai gruppi e agli emolumenti, con più rigorosi
controlli”, ha concluso.
Il governo regionale ha
deciso di promuovere una
conferenza sulla Valbasento che si svolgerà il prossimo 9 novembre a Macchia
di Ferrandina, nei locali del
Consorzio Asi. La decisione
è stata assunta su proposta
dell’assessore al Lavoro,
Vincenzo Viti, che a luglio
aveva assunto un impegno
ad effettuare una ricognizione operativa sui temi
del rilancio dell’area con il
coinvolgimento delle parti.
A PAG. 2
A PAG. 3
Agricoltura
Sanità
Lavoro
“Un provvedimento di difficile applicazione”
“Il ministro intervenga per sollecitare l’avvio”
Pittella auspica una rapida soluzione
Ddl suolo, criticità
e dubbi di Mazzocco
L’assessore all’incontro di Roma
Ticket, “approvare
la rimodulazione”
Vertenza Autogrill:
“La strada è giusta”
Lettera di Martorano a Balduzzi
Incontrati tutti i soggetti coinvolti
PAG. 2
A PAG. 3
PAG. 2
La Provincia unica fa riaffiorare
l’antica rivalità Matera-Potenza
E il mondo politico si interroga
Giallo Elisa Claps, l’innocenza
o la colpevolezza di Restivo
tornano a giocarsi in laboratorio
La sede nella Città dei Sassi e gli uffici statali
nel capoluogo. La proposta non piace a tutti
Contestate le prove dell’accusa. Chiesto anche
il confronto del Dna sconosciuto sulla maglia
Antiche rivalità mai sopite. La Provincia unica
riaccende il dualismo
tra Potenza e Matera. Il
consiglio regionale, alcuni giorni fa, ha deciso di
seguire la linea subordinata al mantenimento di
due enti con la sede della
Il giallo sulla morte di Elisa Claps potrebbe aprirsi a nuovi scenari. Bargi,
avvocato di Restivo, ha
impugnato la sentenza
di condanna motivando
la decisione. Che sarebbe tutta o quasi di natura
“medica”. Chiesto il con-
Provincia unica a Matera
lasciando gli uffici statali
nel capoluogo. Il dibattito
infiamma cittadini e mondo politico. Riafforano
lacerazioni anche all’interno di coalizioni e partiti
rischiando il riafforare di
vecchi campanilismi.
La Gazzetta
del Mezzogiorno
fronto del Dna sconosciuto sulla maglietta della
giovane ragazza anche
con quello di don Mimì.
Innocenza o colpevolezza
di Restivo, quindi, si giocherebbero tutti in laboratorio. Contestate anche
le prove dell’accusa.
Il Quotidiano
della Basilicata
19.10.2012 N° 205
I governatori, da più sedute, ormai dibattono
sui costi della politica,
argomento divenuto
centrale nel dibattito
politico italiano. Nell’ultima Conferenza delle
Regioni svoltasi ieri,
tra l’altro, hanno anche
esaminato il disegno di
legge costituzionale recante disposizioni di revisione della carta fondamentale dello Stato
e altre disposizioni in
materia di autonomia.
Sui costi della politica,
in particolare, i presidenti delle Regioni
PAG. 2
Basilicata Mezzogiorno
“Ridotti i costi in tutta Italia”
Ieri a Roma nuova Conferenza delle Regioni. De Filippo: sulle spese
della politica lavoro vigoroso. Misure da applicare uniformemente
“hanno fatto un lavoro
vigoroso: abbiamo preso
le migliori pratiche per
applicarle, uniformemente, su tutto il territorio nazionale”.
E’ quanto ha sostenuto
il governatore della Regione Basilicata, Vito De
Filippo, al termine del vertice capitolino. “Vi sarà un
sostanziale abbattimento
del contributo ai gruppi
e agli emolumenti, con
più rigorosi controlli”, ha
proseguito De Filippo, il
quale ha ammesso che “rimane il nodo dei controlli” che, seppur necessari,
rischiano, se utilizzati in
modo capillare così come
previsto nel decreto del
governo, di rallentare notevolmente l’attività amministrativa regionale.
Le Regioni prese a modello per parametrare i costi
della politica sono cinque:
Emilia Romagna, Basilicata, Toscana, Umbria ed
Abruzzo.
“Stiamo facendo un lavo-
ro rigoroso di analisi con i
presidenti dei consigli regionali, - ha aggiunto De
Filippo - perché intendiamo applicare il decreto sul
contenimento dei costi
della politica. Stiamo considerando e verificando le
migliori pratiche per individuare soluzioni efficaci
e comuni, ma non esiste
alcun elenco di Regioni
su cui parametrare i costi
della politica”, ha concluso
il governatore della Basilicata nonchè membro
dell’ufficio di presidenza
della Conferenza delle Regioni. (bm2)
Un corretto uso del territorio e una cementificazione dalle dimensioni preoccupanti gli altri temi affrontati
Suolo, tante criticità nel ddl
L’assessore Mazzocco ha illustrato finalità e dubbi del provvedimento
A Roma per discutere
del disegno di legge sulla valorizzazione delle
aree agricole e sul contenimento del consumo
del suolo. Al tavolo della
Commissione
politiche
agricole della Conferenza
Stato-Regioni, coordinata
da Dario Stefano, presso la
delegazione nella capitale
del massimo ente della
Puglia, anche l’assessore
all’Ambiente della Basilicata, Vilma Mazzocco,
coordinatrice della Commissione Infrastrutture,
Mobilità, Governo del
Territorio, Edilizia e Urbanistica.
Il rappresentante del governo lucano ha sottolineato le criticità che il ddl
presenta e che sono state
condivise sostanzialmente dai partecipanti al tavolo. “Il disegno di legge,
come già emerso nella
riunione tecnica in sede
di Conferenza Unificata
- commenta l’assessore
Mazzocco - risulta essere
di difficile applicazione
poiché non tiene in adeguato conto la ripartizione costituzionale delle
competenze tra Stato e
Regioni. Inoltre, non dovrebbe essere ricondotto
Da sinistra un
terreno agricolo
e la costruzione
di un palazzo
alla sola materia dell’agricoltura, ma dovrebbe integrare le differenti politiche preposte al governo
del territorio, inteso come
risorsa, valore essenziale e
non riproducibile, in una
visione globale delle tematiche, di cui agricoltura
e urbanistica rappresentano due settori fondamentali inquadrabili solo all’interno di un’ottica unitaria.
Tra le finalità del provvedimento andrebbe anche
inserito l’obiettivo del recupero dei suoli urbanizzati o occupati da strutture ed infrastrutture non
utilizzate da almeno dieci
anni con il ripristino dello
stato dei luoghi originari, così come andrebbe
superata l’impostazione
che ha come presupposto
una netta separazione tra
città-territorio urbano da
una parte, e campagnaterritorio non urbano
14 settembre scorso conclude Vilma Mazzocco - affronta l’importante
tema relativo all’uso e alla
corretta gestione del territorio. Il problema della
cementificazione del suolo sta assumendo in Italia
Confronto in Commissione politiche
agricole del summit Stato-Regioni:
“Recuperare i suoli urbanizzati, ma
non più utilizzati da almeno 10 anni”
dall’altra”.
“Il disegno di legge proposto dal ministro Mario
Catania e approvato dal
Consiglio dei ministri il
dimensioni preoccupanti e la sfida per il futuro
necessita l’adozione di
sistemi di pianificazione
territoriale geo-eco-soste-
nibili che possano portare
al ripristino e alla salvaguardia dei paesaggi, anche per prevenire il rischio
idrogeologico.
Ritengo
importante arrivare ad
una valutazione politica
unitaria da sottoporre alla
Conferenza Stato-Regioni
del prossimo 25 ottobre,
per esprimere il parere
sul ddl in questione e a
tal fine è stata convocata
d’urgenza la Commissione Infrastrutture, Mobilità
Governo del Territorio Ambito Edilizia e Urbanistica per martedì 23 ottobre 2012 alle 14 presso la
sede della delegazione di
Roma della Regione Basi-
licata”.
Come ricordava l’assessore il problema della
cementificazione è assai
rilevante. Basti pensare
che ogni giorno si “occupano” 100 ettari di superficie libera. In poco più di
50 anni, dal 1956 a oggi,
il territorio nazionale edificato è aumentato del
166%. La riduzione di superficie agricola e del conseguente calo della produzione, impedisce così al
Paese di soddisfare completamente il fabbisogno
alimentare nazionale.
Il provvediento, quindi,
mira a garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e
le zone edificabili, ponendo un limite massimo al
consumo di suolo e stimolando il riutilizzo di aree
già urbanizzate. (bm2)
Ticket, rimodulazione al palo
Martorano scrive al ministro della Salute Balduzzi: sollecitare l’avvio
Il provvedimento è molto atteso dalle fasce deboli
Rimodulazione dei tichet, tema sempre attuale e di notevole interesse.
Tanto che il ritardato avvio ha spinto l’assessore
alla Salute della Regione, Attilio Martorano,
a inviare una lettera al
ministro al ramo Renato
Balduzzi, per sollecitarne l’approvazione. Nella
lettera ha sottolineato
come il provvedimento
sia frutto di un ampio
confronto con le parti
sociali e di un grande
sforzo anche finanziario
da parte della Regione
per introdurre criteri di
progressività nella contribuzione alla spesa che
rispondano alle esigenze
di equità e di solidarietà
con particolare riguardo
alla fasce più deboli. “Per
questo – ha spiegato l’assessore – il provvedimento è fortemente atteso
in Basilicata e il ritardo
nell’applicazione risulta
particolarmente pesante per i cittadini con più
bisogni e redditi inferiori”. L’esecutivo regionale
ha, infatti, rimodulato a
inizio agosto sia il ticket
sulla specialistica che
quello sulla farmaceutica. Eesenzione totale per
le famiglie con reddito
inferiore a 16 mila euro.
Fino 25.000 calo rispetto
ai precedenti ticket unici
che resteranno invece invariati per i redditi compresi tra i 25 e i 35.000.
La quota di compartecipazione avrà invece una
progressione per i redditi compresi tra 35.000
e 50.000 e, nella misura
massima, per i redditi
superiori ai 50.000. Per il
ticket sulla farmaceutica
resta confermato il tetto
massimo pari a 2,5 euro.
19.10.2012 N. 205
PAG. 3
Basilicata Mezzogiorno
Il governo regionale promuove una Conferenza con le parti interessate per prospettare il futuro dell’area
Rilanciare la Valbasento
De Filippo: “Siamo consapevoli che quel territorio presenta buoni fondamentali”
La giunta regionale ha deciso di promuovere una
conferenza sulla Valbasento che si svolgerà il prossimo 9 novembre a Macchia
di Ferrandina, nei locali
del Consorzio Asi. La decisione è stata assunta su
proposta dell’assessore al
Lavoro, Vincenzo Viti, che
nel luglio scorso aveva assunto a nome del governo
regionale un impegno ad
effettuare una ricognizione operativa sui temi del
rilancio dell’area, mediante
il coinvolgimento di tutte
le competenze politiche e
istituzionali. “Si tratta – ha
spiegato l’assessore Viti –
di una seconda occasione
di confronto, insieme con
quella del mobile imbottito,
che vede la Regione Basilicata impegnata ad analizzare e prospettare, pur nelle
strettoie di una grave situazione finanziaria, le possibili soluzioni di rilancio di
una delle aree storicamente
segnate da fattori di crisi”. I
lavori della Conferenza vedranno impegnati gli assessori al Lavoro, alle Attività
produttive, all’Ambiente e
alle Infrastrutture, nonché
i responsabili degli enti ed
agenzie che operano sul
territorio e saranno conclusi dal presidente della
Regione, Vito De Filippo. Saranno invitati a partecipare
sindacati, associazioni imprenditoriali, sindaci, amministratori ed esponenti
delle istituzioni che hanno
seguito le criticità e l’evolversi della vicenda socioindustriale. Sul tavolo della
discussione ci sarà un report sui diversi temi che interessano la Valbasento (investimenti, ammortizzatori
sociali, bonifica, sicurezza
e tutela ambientale, infrastrutture e servizi) definito
grazie alla stretta cooperazione fra i direttori generali
dei dipartimenti interessati,
coordinata dall’ingegner
Michele Vita. “Per la Regione Basilicata – ha osservato
il governatore, Vito De Filippo – la Valbasento non rappresenta una partita chiusa
e tantomeno una partita
persa. Abbiamo consapevolezza che quell’area del
nostro territorio presenta
buoni fondamentali per un
possibile sviluppo produttivo e, nell’interesse dell’intera regione, non lasceremo
nulla di intentato per far divenire questa potenzialità
una realtà”. (bm9)
A guidare la discussione
un report dettagliato
sui diversi temi:
dagli investimenti
agli ammortizzatori
fino alla sicurezza
Per l’assessore Viti
si tratta di una seconda
occasione di confronto
che vede l’ente
impegnato a trovare
soluzioni per la ripresa
Pittella su vertenza Autogrill:
“Superare il blocco delle parti”
Alta Val d’Agri
L’auspicio è che dal prossimo tavolo emerga la soluzione più utile e adeguata
per annullare la situazione di stallo che contrappone azienda e lavoratori
Attraverso l’incubatore d’impresa
nuove occasioni di sviluppo e crescita
La soluzione è ancora da definire, ma la strada intrapresa è quella giusta. L’assessore regionale alle Attività
produttive, Marcello Pittella, ha incontrato i dipendenti
dell’Autogrill di Potenza, le organizzazioni sindacali e alcuni rappresentanti dell’azienda che fornisce servizi di
ristorazione ai viaggiatori.
La mediazione della Regione si è resa necessaria in seguito allo sciopero che i dipendenti di Autogrill avevano
avviato nei giorni scorsi in segno di protesta contro la
decisione dell’azienda che prevede un solo lavoratore
nel turno notturno, dal lunedì al giovedì. Durante l’incontro e dopo aver ascoltato le posizioni delle parti, l’assessore Pittella ha auspicato “una rapida soluzione che
garantisca sia le condizioni di sicurezza dei lavoratori
che le esigenze aziendali”.
“E’ necessario – ha detto l’assessore – che si superi con
flessibilità il blocco delle parti che ha determinato lo
stop dell’attività”. Per l’esponente del governo regionale la soluzione definitiva “è da ricercare nell’ambito
dell’organizzazione del lavoro, incrociando i diversi flussi aziendali con le reali esigenze del personale”. Dipendenti, rappresentanti aziendali e sindacati torneranno a
riunirsi lunedì prossimo. “Auspichiamo che da quel tavolo – ha concluso Pittella – emerga la soluzione più utile e
adeguata per il superamento della situazione”.
Non resta che attendere gli sviluppi della delicata vicenda interna alla realtà aziendale potentina che inevitabilmente si ripercuote sulla qualità del servizio offerto ai
tanti viaggiatori di passagio. (bm9)
“L’incubatore dell’Alta Val
d’Agri, situato nel cuore
dell’area industriale di
Viggiano
rappresenta
una nuova opportunità
di sviluppo e crescita per
questa parte di territorio,
Il Centro olii di Viggiano
già importante sul piano
economico, produttivo e della ricerca, in particolare
nel settore delle energie. Un’area in cui si impone la
necessità di indirizzare le scelte industriali verso un
modello di sviluppo sostenibile”. Lo sostiene il Commissario del Consorzio industriale di Potenza, Donato Paolo Salvatore. “Sin dai suoi esordi - ha aggiunto
- l’Asi ha collaborato alla realizzazione del progetto,
mettendo a disposizione i suoi spazi. Non solo per le
auspicabili ricadute occupazionali, ma anche condividendo l’opportunità di diversificazione di settore e
supporto alle attività di impresa. Ben vengano - ha
continuato Salvatore - percorsi in grado di valorizzare le potenzialità di giovani imprenditori e di accrescere la competitività delle aziende operanti. E ben
vengano progetti che, come questo, sono il frutto
della sintesi e della capacità di fare rete dei soggetti
attivi sul territorio: Regione Basilicata, Sviluppo Basilicata, Consorzi industriali e Università. Il successo di
una iniziativa - ha concluso - dipende dalla capacità di cooperazione e l’incubatore dell’Alta Val d’Agri
sembra ben interpretare questa esigenza”. (bm9)
L’assessore alla Attività produttive, Marcello Pittella
Coltivare il futuro
L’incontro di presentazione delle misure
112, 121 e 125, rivolto in particolar modo ai
giovani e alle amministrazioni locali, si terrà alle ore 17 del prossimo 22 ottobre nella
sala rinioni del Consorzio di Bonifica di Villa
d’Agri. Dopo le tappe precedenti, l’assessore
Mastrosimone continua il tour per informare i cittadini sulle nuove opportunità messe
in campo per il rilancio del settore primario.
19.10.2012 N° 205
PAG. 4
Basilicata Mezzogiorno
Il Parco delle Dolomiti
Lucane a “Geo&Geo”
L’appuntamento televiso sulla terza rete Rai è per lunedì a partire
dalle 17,40. Divulgherà le azioni di salvaguardia della cicogna nera
L’attività di salvaguardia
e tutela della fauna selvatica del Parco di Gallipoli
Cognato Piccole Dolomiti
Lucane continua anche
nella direzione della divulgazione. Il Parco sarà
perciò presente lunedì
22 Ottobre a partire dalle
ore 17.40 nella trasmissione di Rai Tre nazionale
“Geo&Geo”,
l’appuntamento televisivo con
l’ecologia, il territorio e
l’ambiente, il clima e la na-
tura. In particolare grande
attenzione sarà data al
progetto di studio e salvaguardia della cicogna
nera, una specie che entrerà a far parte dell’arca
di Geo dove ogni settimana, in studio, sale una
creatura, una specie, un
ecosistema.
La cicogna nera, tra gli
uccelli nidificanti, è una
delle specie più interessanti, rare e sensibili nel
panorama nazionale e
On line il portale
medicodigitale.it
che caratterizza in modo
straordinario il territorio
del Parco. La specie infatti, sta attraversando una
fase molto delicata per la
sua espansione e conservazione ed è presente nel
nostro Paese con circa 10
coppie riproduttive. Tale
eccezionale presenza faunistica, che rappresenta
attualmente un vero e
proprio fiore all’occhiello
non solo per il Parco, ma
per tutta la Basilicata e
l’Italia, ha indotto l’Ente
Parco a promuovere iniziative specifiche per la
conoscenza e conservazione della specie.
Il progetto, portato avanti
dal Parco con il cofinanziamento di Total E&P Italia
Spa, prevede un monitoraggio regolare in tutto il
territorio protetto, finalizzato a valutarne lo status
nell’area ed i vari aspetti
sulla biologia ancora poco
noti.
Uno scorcio di Castelmezzano nelle Dolomiti lucane
Premio letterario Basilicata,
le cerimonie di consegna
Il nuovo servizio sarà disponibile a partire
da dicembre per dottori e pediatri dell’Asp
Domani a Viggiano riconoscimento a Donato Verrastro per il saggio “La terra
inespugnabile”. Domenica a Potenza gli altri vincitori della 41esima edizione
La direzione generale
dell’Asp ha richiesto alla
società Marno a studiare
una ipotesi di soluzione
a riguardo di un sistema
informativo dedicato ai
medici di medicina generale, specificatamente
orientato a consentirgli di
“monitorare l’attività prescrittiva. Dopo aver definito un progetto di massima
e valutata la sua fattibilità,
Marno srl ha iniziato la
realizzazione del portale www.medicodigitale.
it organizzato per ambiti
regionali, accedibile con
modalità differenziate dai
medici di medicina generale, dai pediatri di libera
scelta e dai medici delle
strutture; per l’Azienda accederanno i responsabili
Il Premio letterario Basilicata, tra le istituzioni
culturali più longeve
d’Italia, si appresta a celebrare la sua quarantunesima edizione insieme
alla nutrita comunità di
accademici, studiosi ed
intellettuali del più vasto
panorama italiano. Due i
momenti organizzati dal
Circolo culturale “Silvio
Spaventa Filippi” di Potenza. Domani a Viggiano, nell’Hotel dell’Arpa,
alle 18 al via la cerimonia
di premiazione per la
Saggistica storica e cultura lucana “Tommaso
Pedio”. Riceverà il premio
Donato Verrastro con il
saggio “La terra inespugnabile”, Il Mulino. E’ stato poi istituito il premio
dei Distretti e/o altro personale abilitato.
Tramite il portale l’Asp
mette a disposizione del
medico di medicina generale dati e statistiche
sugli assistibili in carico,
correlandole con le informazioni
provenienti dalle banche dati dei
farmaci
dispensati.Le
informazioni sulle prestazioni sanitarie ricevute
dagli assistibili in carico
al medico sono statisticamente comparate con
quelle dell’intera Azienda
Sanitaria e con indicatori
di riferimento, consentendo di evidenziare aspetti
epidemiologici, di valutare l’appropriatezza delle
prescrizioni e di elaborare
la reportistica essenziale.
speciale “Città di Viggiano” che la Giuria, presieduta dall’accademico dei
Lincei Cosimo Damiano
Fonseca, ha attribuito a
Vittorio Prinzi e Tommaso Russo per l’opera “La
massoneria in Basilicata”,
Franco Angeli editore. A
Viggiano, sarà presentata
la pubblicazione “Il dialetto di Gulì” curata dal
professor Santino Bonsera, presidente dello “Spaventa Filippi”, in occasione
delle celebrazioni per i
cento anni dalla morte del
poeta romagnolo. Alla cerimonia prenderanno parte il primo cittadino della
città dell’Arpa, Giuseppe
Alberti, il presidente della
Regione, De Filippo, l’assessore alla Cultura, Viti,
il presidente della Provincia di Potenza, Lacorazza.
Concluderà il senatore a
vita, Emilio Colombo. Domenica, nell’Auditorium
del Conservatorio di musica ”Gesualdo da Venosa”
di Potenza, si terranno le
premiazioni di tutte le altre sezioni.
Progetto agro industria
Benedetto (Idv)
Patrimonio immobiliare
Venezia (Pdl)
Consiglio regionale
Si riunisce il 23 ottobre
La Basilicata si conferma
regione di produzioni alimentari di qualità, anche
se è ancora troppo limitato il numero di aziende
biologiche e di quelle con
produzioni certificate Dop
e Igp. Sono le due facce
del Rapporto Istat che fotografa forza e debolezza
del comparto agricolo e
agroindustriale della nostra regione. Dall’elemento di forza è necessario
partire per sostenere il
Progetto di ‘Filiera Territoriale Logistca della fascia
jonica-Valbasento’ di cui,
mi auguro, si tenga conto
nella Conferenza Regionale sulla Valbasento il 9
novembre prossimo.
In una interrogazione
chiede al Presidente della
Giunta il motivo per cui
un quarto del patrimonio
immobiliare della Regione Basilicata sia dichiarato
indisponibile e se in alcuni casi parte di questi beni
indisponibili comporti per
la Regione Basilicata un
qualche onere fiscale. Venezia chiede anche di conoscere il motivo per cui
vi siano ulteriori immobilizzazioni in corso per 15
meuro a fronte di un così
grande margine d’indisponibilità patrimoniale e
quali immobili indisponibili non risultano ad oggi
funzionali alle attività istituzionali della Regione.
Il Consiglio regionale della Basilicata si riunirà martedì 23 ottobre, alle ore
10,30, a Potenza nel palazzo della Giunta regionale.
Dopo l’attività ispettiva
e di controllo, l’Assemblea prenderà in esame
una delibera della Giunta
regionale riguardante il
“Piano di pubblica lettura
2012”.
La seduta proseguirà con
l’analisi delle mozioni presentate.
La riunione sarà trasmessa
in diretta sul canale televisivo satellitare 826 di Sky
ed in web streaming dai
siti internet www.consiglio.basilicata.it - www.
basilicatanet.it.
Dal Consiglio
Parco Gallipoli
II Ccp
Card benzina
Pici (Pdl)
La Seconda Commissione ha approvato a maggioranza l’assestamento
generale del Bilancio di
Previsione, esercizio finanziario 2012 dell’Ente
Parco Gallipoli Cognato
Piccole Dolomiti Lucane.
Entro la fine dell’anno, gli
oltre 319 mila patentati
lucani aventi diritto si vedranno caricare sulla loro
card la somma di circa
140 euro. Il bonus benzina ripaga la Basilicata per
il contributo che offre alla
bilancia energetica del
Paese. Un risultato storico
che è stato raggiunto e
difeso grazie all’impegno
dei parlamentari lucani
del Pdl.
Card benzina
Pagliuca
La ‘card benzina’ libera risorse direttamente nelle
tasche dei cittadini e senza mediazione alcuna. A
noi del Pdl questo risultato tangibile per i lucani
appare straordinario e
rende la questione petrolio più percepibile per
tutti.
Bandi
Rosa
Dopo quelli estivi arrivano
i bandi autunnali nel settore dell’agricoltura. Tutti
i bandi scadono il 7 no-
vembre, ovvero dopo 30
giorni dalla pubblicazione
dell’avviso. Ogni domanda ha una sua complessità progettuale che non si
può espletare compiutamente in un mese.
Chiediamo l’intervento di
De Filippo affinché vi sia
una proroga della scadenza.
Province
Braia
Il capogruppo del Pd auspica una posizione comune dei due capoluoghi
per tenere unita la Basilicata e preservarla da strumentali posizionamenti
politici e campanilistici
che avrebbero una visione
miope, un respiro corto ed
un effetto indefinibile.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012
PAG. 5
Basilicata Mezzogiorno
12 Primo piano
Venerdì 19 ottobre 2012
Il giallo di Potenza
I motivi dell’appello di Restivo
Contestate le prove dell’accusa
«Perché non sono stato io»
Chiesto il confronto del Dna sconosciuto sulla maglia di Elisa anche con quello di Don Mimì
1 - IL SOTTOTETTO
2 - L’AMICA
3 - LA FIRMA
4 - LA FAMIGLIA
L’esca e la scena del delitto
«Non sarebbe mai salita lassù»
Eliana e le bugie agli investigatori
«Temeva un killer insospettabile»
Quelle ciocche vicino al corpo
«Un depistaggio fatto ad arte»
Le protezioni e le compliticità
«E’ stata una caccia al mostro»
IMPOSSIBILE, a
distanza di 17 anni, fissare con
certezza
l’ora
della morte e la
collocazione del
cadavere della
«povera Elisa». Il
dato logico di partenza della difesa
di Danilo Restivo
è questo qua,
unito a un altro di
tipo psicologico
sul carattere della giovane studentessa. «E’ assolutamente inverosimile - scrive il
legale di Restivo Alfredo Bargi - che la Claps potesse
seguire volontariamente il Restivo nel sottotetto al
solo scopo di ricevere il regalo dalla sua promozione
che – guarda caso – sarebbe stato nascosto il quel
luogo. Siffatto ragionamento è, a dir poco, addirittura
offensivo dell’intelligenza e della moralità della povera Claps». La ragazza insomma sarebbe stata
trascinata lassù, viva o più probabilmente già morta.
CI SAREBBE soltanto
una spiegazione possibile per la
«sconcertante caparbietà
nel
mentire» di
Eliana
De
CIllis, l’amica
con cui Elisa
è uscita di
casa la mattina del 12 settembre del
1993 per non tornare mai più. Per la difesa di Restivo Eliana - assolta per false informazioni perché il Tribunale le ha riconosciuto una condizione d’impunibilità - sapeva bene cos’era accaduto ma ha tenuto «celata la verità sulla tragica fine
della Claps, per il presumibile timore di ritorsioni
da parte del vero aggressore della giovane fanciulla, ancora in libertà e per nulla sfiorata da sospetti».
«IL FETICISTA
si appropria del
feticcio, ma non
lo lascia come
simbolo della
propria perversione omicida
per richiamare
su di sé l’attenzione dell’opinione pubblica,
come gesto di
sfida
tipico
dell’autore seriale. Non si corre il rischio di
essere lontani dal vero, ad immaginare piuttosto che
la presenza di ciocche di capelli (...) sia stata opera
del vero autore del crimine, con l’evidente finalità di
deviare su Restivo i sospetti, in ragione della sua nota inclinazione caratteriale». L’avvocato Bargi è
scettico sulla “firma del serial killer”. Restivo aveva sì
il vizio di tagliare i capelli alle ragazze, ma lasciarle
sul luogo del delitto avrebbe una valenza simbolica
assolutamente estranea alla sua personalità.
LE CONDOTTE dei familiari
di Danilo risultano «del tutto
ragionevoli se
contestualizzate con il clima persecutorio dell’epoca
dei fatti in esame». L’avvocato Bargi difende anche il
comportamento dei Restivo accusati
di aver coperto le responsabilità del “ragazzo”.
«Quanto alle altre illazioni ed alla presunta prudenza
nelle conversazioni telefoniche, va osservato che appare strano che il giudicante (...) non consideri che
all’epoca le vicende familiari del Restivo e le loro conversazioni telefoniche erano ospitate periodicamente
nella trasmissione “Chi l’ha visto?” o nei quotidiani locali: altro che connivenze con le istituzioni o informazioni riservate sulle intercettazioni delle utenze!»
POTENZA - Precisare o soltanto confermare l’esistenza
di «ulteriori profili genetici
sulla maglia della povera Elisa Claps e la loro eventuale
corrispondenza a quelli di altri protagonisti della tragica
vicenda, rimasti però sullo
sfondo (Eris Gega, Francesco
Urciuoli, Don Mimì Sabia)».
E’una nuova perizia genetica la richiesta più importante
della difesa di Danilo Restivo
nell’appello indirizzato ai giudici di Salerno contro la condanna a trent’anni per l’omicidiodi ElisaClaps,il 12settembre del 1993. Una perizia del
genere potrebbe riaprire le indagini su scenari e ipotesi investigative che secondo l’avvocato Alfredo Bargi sono state accantonate troppo in fretta
per inseguire «l’apparente
unico obiettivo di accertare la
presunta
responsabilità
dell’imputato, piuttosto che di
accertare la verità dei fatti per
cui è processo».
Innocenza e colpevolezza di
Danilo Restivo tornerebbero a
giocarsi in laboratorio, dove i
due ufficiali del Ris nominati
dal gip Attilio Orio, Andrea
Berti e Giampietro Lago, durante il secondo incidente probatorio sui reperti prelevati
dal sottotetto della chiesa della Trinità avevano isolato il
profilo genetico dell’ex ragazzo di Erice. Ma non soltanto il
suo.
Infatti sulla maglia ritrovata sul corpo semi-mummificato di Elisa ci sarebbero tracce
di «centocinquantasei profili
tutti diversi». Così scrive la difesa di Restivo, che evidenzia
anche l’assoluta inattendibilità dei test che hanno stabilito
la sua natura di saliva (secondo l’accusa appartenuta allo
stesso Restivo, ndr) sia per
l’enorme quantità evidenziata, sia per il rischio di un falso
positivo con quella dei ratti
che verosimilmente popolano
il sottotetto della Trinità.
Quanto al dato puro e semplice della presenza del Dna
del suo assistito mischiato a
quello della ragazza sulla maglia che indossava quand’è
stata uccisa, Bargi spiega che
potrebbe trattarsi del sangue
della vittima e di «cellule della
cute lasciate da altri soggetti a
seguito di toccamento dell’indumento in tempi diversi, antecedenti ed estranei all’aggressione».
Sulla possibilità di una contaminazione della scena del
delitto la difesa di Restivo insiste con forza citando più volte
le dichiarazioni delle donne
delle pulizie e del viceparroco
della chiesa della Trinità, che
si sono contraddetti sul ritrovamento del corpo ben prima
del 17 marzo del 2010 quando
alcuni operai hanno avvertito
la polizia.
L’avvocato Bargi si dice
convinto che la sentenza di
primo grado sia più che altro
«la conseguenza del clima mediatico-giudiziario che ha accompagnato la vicenda (...)
che ha visto come protagonisti giornalisti della carta
stampata e di talune emittenti
televisive, che hanno incessantemente bombardato l’opinione pubblica con notizie incentrate su un giudizio preconfezionato sulla arbitraria
identificazione del Restivo
con il “mostro” autore dell’efferato crimine». Perciò si
cruccia non soltanto per l’imputato, ma anche per «il diritto alla verità dei familiari della
povera Elisa Claps», calpestato «a tutto giovamento del probabileo probabiliresponsabili
dell’evento delittuoso».
Per capire di chi parli basta
leggere fino in fondo le moti-
vazioni del suo appello in cui
cita un pregiudizio che ha finito per far trascurare i processi per falsa testimonianza
a carico dell’amica di Elisa,
Eliana De Cillis, quella con cui
era uscita di casa la mattina
del 12 settembre del 1993, e di
Eris Gega, un pretendente
della ragazza uccisa. «Protagonisti di ben altro spessore
rispetto al Restivo», sarebbero «frettolosamente scomparsi dalla scena» per far posto a
«sospetti emozionali nei confronti dell’imputato, che hanno finito per fare da schermo
ai veri colpevoli». Bargi ha ripescato anche i sospetti
sull’ex fidanzato di Eliana,
Francesco Urciuoli, che
stando a quanto riferito
dal fratello di Elisa si era
mostrato a sua volta interessato alla sorella.
«A tanto aggiungasi,
poi, senza voler giungere
a conclusioni affrettate
che analogamente è rimasto senza risposta l’interrogativo circa la presenza nel
sottotetto di un bottone appartenente ad un abito
talare». Questo assieme al «misterioso ed
inspiegabile comportamento di persone del clero, che a dire
di Gildo Claps di fatto
avevano
impedito
all’epoca l’accesso al
sottotetto, sia subito
dopo la scomparsa, sia
successivamente e,
senza una plausibile
ragione, avevano taciuto il rinvenimento
seppure tardivo del
cadavere della Claps,
ancor prima della
scoperta del 17 marzo del 2010».
Per l’avvocato di
Restivo tutto ciò indicherebbe senza dubbio la necessità di condurre nuovi esami
confrontando i profili
genetici sulla maglia di
Elisa con quelli delle
persone citate sopra.
Dunque Eris Gega, e
Francesco Urcioli. Più
quello dell’ex parroco
della Trinità Don Mimì
Sabia, che però è morto
ormai quattro anni fa, e
da allora riposa nel cimitero di Potenza.
[email protected]
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012
PAG. 6
Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
PROVINCE
LA QUERELLE POTENZA-MATERA
Venerdì 19 ottobre 2012
BASILICATA A RISCHIO
Adduce: «Si rischiano contrapposizioni e spinte
centrifughe, come dimostrano la raccolta firme
per Matera in Puglia e l’ipotesi macroregioni»
«La proposta regionale
tiene unita la Basilicata»
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, «sposa» la
linea varata dal Consiglio. «Per l’unità regionale»
SINDACO
Il sindaco di
Matera
Salvatore
Adduce
.
MIMMO SAMMARTINO
l La vicenda Province sta infiammando la Basilicata. Tornano a emergere ad alta voce gli
elementi deflagranti. Così,
mentre il Governo delinea le politiche di neo centralismo e di
scardinamento dei presidi istituzionali del territorio (soprat-
Sul «caso» Province
divisi su tutto
Lacerazioni anche
dentro partiti e coalizioni.
Si rischia l’esplodere dei
vecchi campanili
l Il voto del Consiglio regionale
ha evidenziato dissensi anche nei
singoli partiti. Come quello di
Gennaro Straziuso nel Pd (in disaccordo sulla «subordinata» approvata a maggioranza). O di Mario Venezia nel Pdl (che ha proposto l’annessione di Potenza alla
provincia di Matera, uffici statali
annessi). Il dibattito resta acceso.
Per il consigliere regionale del
Pd, Erminio Restaino, «il Consiglio regionale ha scritto una pagina seria tutta tesa a preservare
l’unità della Basilicata» dinanzi al
«centralismo di ritorno», mentre
«all’orizzonte rispunta la “famigerata” fondazione Agnelli e si discute allegramente di macro-regioni». Giudizio di assenso anche
dall’assessore pd, Vincenzo Viti.
A suo dire, «il Consiglio regionale
ha fatto un buon lavoro» assumendo una decisione che condivide «la
comune preoccupazione» mirata
a «salvaguardare la coesione civile e territoriale di una Regione
esposta ai venti di una tragica disarticolazione».
Il sen. Cosimo Latronico (Pdl)
non arretra rispetto alla linea della Basilicata con due Province. E,
concordando con quanto ha affermato l’ex ministro Raffaele Fitto,
afferma: «la materia istituzionale
riguarda la sfera della rappresentanza dei territori ed essa non è
stata delegata al governo tecnico
che invece deve occuparsi di materie che riguardano l’emergenza
economica e finanziaria».
Il consigliere regionale di Italia
dei Valori, Antonio Autilio, chiarisce: «Siamo per l’abolizione di
tutte le Province. Ma, in attesa che
ciò possa avvenire, di fronte al
provvedimento del Governo nazionale, ci schieriamo per il mantenimento delle due Province attuali e in subordine per il riconoscimento a Matera della sede
dell’eventuale Provincia unica lucana». Per Autilio, dopo i ritardi
nel ridisegno delle istituzioni locali, questa situazione può addirittura diventare un’opportunità
tutto svuotando le casse e tagliando i servizi per i cittadini),
in Basilicata rischia di esplodere una «guerra fra poveri» o
fra defraudati di qualunque capacità di azione e di decisione.
Con zuffe in nome di caselle e
postazioni sempre più vuote e
senza capacità di invertire la
tendenza al generale disfacimento.
Il Consiglio regionale, con divisioni laceranti all’interno degli stessi raggruppamenti politici, ha deciso - a maggioranza
striminzita - di seguire un’idea
subordinata al mantenimento
delle due Province: portare la
sede della Provincia unica a
Matera, lasciando gli uffici statali a Potenza, città capoluogo
di regione. Decisione però condizionata a una disponibilità in
tal senso pronunciata dal Consiglio comunale potentino (città alla quale, salvo diversi accordi, spetterebbe per legge la
Provincia). Al Comune di Potenza però non sembra esserci
particolare entusiasmo in tal
senso. Dal fronte materano,
d’altronde, si sostiene la richiesta paventando rischi per il
mantenimento dell’unità regio-
nale. Ma, immiserendo a questo
il problema, sarà davvero difficile uscire dalla strettoia. Il
fondato timore è che, al posto
degli argomenti, prevalgano gli
strilli da stadio che tirano fuori
il peggio delle due città.
Come valuta la situazione il
sindaco di Matera, Salvatore
Adduce? «Il riordino delle Province deciso dal Governo penalizza la Basilicata che con una
sola Provincia vedrebbe messo
in discussione un antico equilibrio territoriale - afferma. Una decisione che impegna la
classe dirigente a svolgere un
compito straordinario mettendo da parte sterili campanilismi e contrastando incongrue
battaglie di religione. L’unità e
la coesione regionale che i lucani hanno faticosamente costruito in un lungo arco temporale non può e non deve essere messa in discussione proprio in un momento come quello che stiamo vivendo. Si rischia, infatti, di aprire la strada
a contrapposizioni e spinte centrifughe che, come dimostra la
raccolta di firme per portare
Matera in Puglia, e come dimostrano le ipotesi di macro-
regioni ventilate nei giorni
scorsi anche ai massimi livelli
istituzionali, mettono in pericolo l’esistenza stessa della Basilicata».
Che fare per uscire dall’impasse? «Nella conferenza delle
autonomie locali - ricorda Adduce - ho sostenuto la necessità
di mantenere le due province e
in subordine prevedere il capoluogo dell’unica provincia lucana a Matera in modo da garantire l’unità regionale. Abbiamo evitato, in questi mesi,
fughe in avanti nel rispetto di
un percorso che sotto la guida
autorevole del presidente della
Regione, Vito De Filippo, ci deve
vedere tutti impegnati a garantire la coesione e l’unità dell’intera Basilicata». Per Adduce è
Al bar e in piazza l’argomento
«infiamma» i potentini
Riacceso il dualismo con Matera. Si invoca un referendum
REGIONE Il consiglio regionale ha approvato proposta sulle Province
per assicurare i servizi ai cittadini
con «un nuovo modo di programmare lo sviluppo della nostra realtà territoriale».
Non sembrano invece convinti
della soluzione propugnata dal
Consiglio regionale gli esponenti
(appartenenti alla maggioranza di
centrosinistra) del Comune di Potenza e lo stesso segretario potentino del Pd. Per Gianpaolo Carretta (capogruppo Pd), Antonio
Smaldone (capogruppo «Con
Santarsiero»), Giampiero Iudicello (segretario cittadino Pd), infatti, «l’unica battaglia politico-istituzionale da mettere in
campo, in linea con i riferimenti
legislativi in vigore, è quella di
fare in modo che ci sia una modifica
al
Decreto
Legge
35/2012,che consenta alla Basilicata ed alle altre regioni che si
trovano in condizioni similari, di
continuare ad avere due Province». Per Carretta, Smaldone e Iudicello «una decisione contraria
creerebbe in una regione così piccola i presupposti territoriali e politico-formali allo smembramento
della Basilicata, arrecando un
danno irreparabile sotto il profilo
sociale, storico ed umano».
Di qui l’appello a parlamentari e
classe dirigente lucana a difende-
re «il mantenimento delle due Province e la sopravvivenza sociale
della nostra regione, nel rispetto
anche della vocazione naturale ed
amministrativa delle città di Potenza e Matera». Dinanzi al progetto di spending-review, concludono gli esponenti del Pd di Potenza, «si ha il dovere di difendere
i presidi istituzionali e governativi presenti in Basilicata, che rappresentano il grado di civiltà e di
evoluzione socio-culturale di una
comunità».
Anche il consigliere comunale
di opposizione, Giuseppe Molinari, contesta la soluzione «subordinata» suggerita dal Consiglio regionale e si dice d’accordo con le
valutazioni espresse sul tema dal
sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, che ha definito tutta la vicenda «un papocchio sia giuridico, sia politico». Intanto attende la
richiesta convocazione urgente di
un Consiglio comunale sul tema.
Sulla stessa lunghezza d’onda il
vicepresidente del Consiglio municipale potentino, Antonino Imbesi (Pdl): «Tutti d’accordo per difendere le due Province lucane.
Ma, se dovesse rimanerne una, come già stabilisce la legge, la sua
sede dev’essere Potenza».
[mi.sa.]
l Se ne parla al bar, in piazza,
ovunque. Il tema della Provincia unica lucana infiamma i
potentini in un rigurgito di
«dualismo» con Matera. C’è
chi, come Peppino Olita, contesta alla Regione la scelta di
demandare ai Comuni qualsiasi decisione: «È un clamoroso
autogol che rischia di creare
spaccature tra le due città. Non
vorrei che tra qualche tempo ci
ritroviamo inglobati in una
macroregione e senza Provincia». Renato Angelucci e Donato Paciello parlano di un «pastrocchio»: «È una bruttura
amministrativa e politica. Che
senso ha trasferire la Provincia
a Matera e mantenere gli uffici
a Potenza? Col tempo Matera
rivendicherebbe anche quelli».
Sulla stessa lunghezza d’onda
Giusj D’Alfonso che aggiunge:
«Si tratta di un progetto che
scontenterebbe tutti. Se proprio bisogna cancellare una
Provincia, si faccia un referendum popolare lasciando decidere a tutti i lucani dove allocarla». È d’accordo sul coinvolgimento di tutti i cittadini
Rachele Campagna, mentre Pina Stanco «bacchetta» la Regione: «Non può fare il gioco
dello scaricabarile. Bisogna difendere le due Province ad ogni
costo, ma se ne deve restare una
- conclude - è giusto che stia a
Potenza, città più baricentrica
[ma.bra.]
rispetto a Matera».
Renato Angelucci
Peppino Olita
Donato Paciello
Giusj D’Alfonso
Pina Stanco
Rachele Campagna
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012
PAG. 7
Basilicata Mezzogiorno
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Venerdì 19 ottobre 2012
PROPOSTA
«Sì alla riforma della pubblica
amministrazione. Purché si tutelino i
servizi per i cittadini e i posti di lavoro»
POLITICA
«La politica lucana non può
aspettare passivamente le decisioni
del governo sulla spending-review»
Cgil: tavolo regionale
su servizi e lavoro
«Urge una proposta alternativa. Minacciati 1.400 posti»
positiva dunque «la decisione
del Consiglio regionale di proporre Matera capoluogo della
“provincia di Lucania” e contemporaneamente di costruire
un equilibrato disegno di governance istituzionale intorno
al tema degli uffici periferici
dello Stato. Posizioni di apparente rigidità esclusivamente a
favore del mantenimento delle
due Province di fatto portano a
un unico sbocco e cioé quello
già previsto dal decreto di Governo (Potenza sia capoluogo di
regione che capoluogo di Provincia, con la scomparsa della
Provincia di Matera)».
«Consapevoli della difficile
condizione che il Paese sta attraversando, pur tra mille difficoltà siamo impegnati a rive-
dere e ridurre la spesa pubblica
a tutti i livelli - aggiunge il sindaco Adduce. - La città di Matera ha fatto la sua parte senza
piagnistei e puntando rigorosamente alla razionalizzazione
del bilancio comunale con notevoli sacrifici. Abbiamo anche
condiviso la necessità di aiutare le comunità che si trovano
in condizioni di maggiore difficoltà finanziaria senza accampare pretese. Questo patrimonio di responsabilità non deve
essere sprecato prestando il
fianco a sterili localismi. Le scadenze fissate ci impongono a
questo punto di concordare con
il nostro capoluogo di regione
l’unica strada possibile al fine
di evitare dannose contrapposizioni».
PROVINCIA
La sede della
Provincia di
Potenza nella
rinnovata
piazza Mario
Pagano
[foto Tony Vece]
.
l «La Cgil vuole la riforma della pubblica amministrazione. E condivide
l’azione contro gli sprechi. Purché questa riforma salvaguardi i servizi per i
cittadini e non tagli i posti di lavoro. Per
evitare di subire passivamente la ricetta
“spending-review” del Governo Monti, è
necessario aprire urgentemente un “tavolo regionale” per elaborare una strategia diversa e condivisa». Alessandro
Genovesi, segretario regionale Cgil, illustra l’idea del sindacato su come uscire
fuori dall’impasse che, in queste ore, sta
spaccando la comunità lucana sulla vicenda Province. Con lui ci sono Angelo
Summa (segretario Cgil di Potenza), Nicola Allegretti (membro della segreteria regionale) e i segretari della Cgil
Funzione Pubblica di Potenza e Matera,
Roberta Laurino e Vito Maragno.
«Non c’è più tempo - affermano in
coro. - La Basilicata, invece di dividersi,
deve dimostrare di avere un’idea politica
diversa da quella dei tagli indiscriminati
perseguiti dal Governo: solo tagli e confusione istituzionale». E la Cgil cita fatti
concreti che già oggi costano lacrime e
sangue: «In Basilicata un migliaio di posti di lavoro pubblici e circa 400 privati
sono a rischio a causa degli effetti della
“spending review”. Per questo motivo
presenteremo un documento alla Regione con una serie di proposte, chiedendo
un tavolo tecnico per “affrontare i tagli”,
CGIL I dirigenti (da sin.) Allegretti, Maragno, Genovesi, Summa e Laurino [foto Bianchi]
ma contestualmente per garantire i servizi e i livelli occupazionali».
Genovesi e gli altri dirigenti della Cgil
hanno evidenziato l’importanza di tenere insieme i risparmi nel settore pubblico senza però sopprimere i servizi
essenziali, discutendo anche delle nuove
funzioni degli enti locali, a partire dal
nodo Province. «Gli enti provinciali lucani - sostiene, tra l’altro, il documento
sindacale - hanno registrato tagli per 8
milioni e 400 mila euro a Potenza e 2
milioni e 400 mila a Matera». Tagli che,
in termini percentuali, risultano tra i
maggiori a livello nazionale: abbiamo
infatti la prima e la terza provincia d’Ita-
lia quanto a colpi di scure subiti. A tutto
ciò si aggiunge il rischio di esuberi anche per i lavoratori del settore privato, a
causa della diminuzione di fondi legati
agli appalti e alle convenzioni.
«Inutile inventare nuovi equilibri istituzionali, ridotti a scatole vuote, incapaci di assicurare servizi e lavoro ai cittadini», ammonisce la Cgil. Tra le proposte avanzate, il potenziamento delle
unioni dei Comuni, «dichiarando fallite
le aree programma», con un necessario e
urgente riordino degli enti sub-regionali. La Cgil, «sindacato anche di proposta», conclude: «La politica in Basilicata
[mi.sa.]
deve fare la propria parte».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012
PAG. 8
Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I V
Venerdì 19 ottobre 2012
PIÙ ORE IN CATTEDRA
CARICHI DI LAVORO
A parità di stipendio i docenti dovranno
non più 18 ma 24 ore a
EFFETTI DELLA LEGGE DI STABILITÀ lavorare
settimana. Alle Elementari è già così
SEMPRE PIÙ PRECARI
Uno degli effetti del prolungamento
dell’orario di lavoro sarà il restringimento
degli spazi per i docenti precari
(Prof)umo di rivolta nella scuola
Al Nitti-Falcone-Racioppi i docenti si astengono dall’approvare progetti e incarichi
MASSIMO BRANCATI
l Un’altra tegola si abbatte sul
mondo della scuola che, tra riforme e
controriforme, si ritrova a dover fare i
conti con precariato, carenza di fondi
e un corpo docente assottigliato.
Nell’ambito della legge di stabilità il
ministro dell'Istruzione, Francesco
Profumo, chiede agli insegnanti delle
scuole di ogni grado (dalle elementari
alle secondarie) di aumentare il numero di ore lavorate a parità di stipendio, portandole da 18 a 24 ore a
settimana (alle elementari questo è
già l'orario di fatto). Un aumento
consistente, pari a un terzo dell'orario
oggi in vigore. Il ministro giustifica il
provvedimento con la necessità di
portare il livello di impegno dei docenti sugli standard dell'Europa occidentale, ma la scelta determinerà
non solo un aumento del carico di
lavoro. Toglierà spazio a molte supplenze (sia quelle brevi che i cosiddetti spezzoni), con i tanti precari
della scuola che resteranno a piedi. Ci
sarà un risparmio, dice Profumo, e
con questi soldi si interverrà sull’edilizia scolastica e sulla formazione dei
docenti. Insomma, il Governo vuole
fare cassa sulle spalle degli insegnanti, quelli che saranno costretti a
lavorare di più (senza un adeguamento retributivo, sia chiaro) e quelli
che a scuola non potranno più entrarci.
Il tema ha spinto il Collegio docenti
dell’Istituto d’Istruzione Superiore
Nitti-Falcone-Racioppi di Potenza a
promuovere una prima iniziativa di
protesta che si traduce nell’astensione
di fronte all’approvazione di progetti,
all’attribuzione degli incarichi e ad
iniziative relative all’ampliamento
dell’offerta formativa. «Siamo contro
un provvedimento - spiegano i docenti
- che prevede un aumento dell’orario
di lavoro del 30% delle ore settimanali
a parità di retribuzione, senza alcuna
finalità didattico - educativa e con
evidente contrazione di migliaia di
posti di lavoro». In un documento i
prof dell’istituto potentino sottolineano che «il ministro Profumo, come i
colleghi che l’hanno preceduto, dimostra totale disprezzo per il lavoro
degli insegnanti, considerati solo un
costo da tagliare e mai una risorsa da
valorizzare. Con tale provvedimento i
docenti verrebbero utilizzati non solo
per le supplenze brevi ma anche per
quelle ore che sarebbero ricoperte con
incarichi annuali a tempo determinato, impedendo così ai precari qualsiasi possibilità di lavoro».
ISTITUTO Le scuole superiori Nitti, Falcone e Racioppi [foto Tony Vece]
SANITÀ APPELLO A BALDUZZI
ECONOMIA UNIONCAMERE
Martorano scrive
al ministro
sul ticket sanitario
da rimodulare
Sotto i 40mila
le imprese attive
Ma è in atto
una leggera ripresa
l L’assessore alla Salute della
Regione Basilicata, Attilio Martorano, ha inviato una lettera al
ministro della Salute Renato Balduzzi, per sollecitare l’approvazione della rimodulazione del ticket adottata a inizio agosto scorso
dalla Giunta regionale.
Nella lettera, l’esponente
dell’esecutivo lucano ha sottolineato come il provvedimento sia
frutto di un ampio confronto con
le parti sociali e di un grande
sforzo anche finanziario da parte
della Regione per introdurre criteri di progressività nella contribuzione alla spesa che rispondano alle esigenze di equità e di
solidarietà con particolare riguardo alla situazione delle fasce
più deboli. «Per questo – ha spiegato l’assessore chiedendo un intervento del Ministro per accelerare la pratica – il provvedimento è fortemente atteso in Basilicata ed il ritardo nella effettiva
applicazione della rimodulazione
risulta particolarmente pesante
per i cittadini con più bisogni e
redditi inferiori».
Il governo lucano, lo ricordiamo, ha rimodulato il ticket prevedendo che le fasce di reddito
più basse (quelle fino a 25mila
euro di reddito Isee) non debbano
pagare nulla o pagare di meno.
Resta immutata la gabella per la
fascia reddituale intermedia (fra
25mila e 35mila euro annui). Verseranno un ticket più alto di quello attuale i redditi Isee superiori
ai 35mila e (ancor di più) ai 50mila
euro annui. Sul fronte delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, tutti coloro con un reddito
Isee non superiore ai 16mila euro
l’anno sono totalmente esenti dal
pagamento di ticket. Per la fascia
Isee compresa fra 16mila e 25mila
euro di reddito Isee, l’esenzione è
confermata solo per le prestazioni il cui valore non supera i 5
euro. Ticket di 3 euro per le prestazioni da 5,01 a 10 euro; 7 euro
(prestazioni da 10,01 a 30 euro); 14
euro (prestazioni da 30,01 a 50 euro); 20 euro (prestazioni da 50,01 a
100 euro); 25 euro è il ticket per
prestazioni superiori ai 100 euro.
l Il quadro resta devastante,
seppur ci siano segnali di una
timida ripresa. La quota delle
imprese della provincia di Potenza resta sotto soglia 40.000
(ce ne sono precisamente
39.051) ma il saldo sulla natimortalità del terzo trimestre
fa segnare un dato positivo (+65
unità), con una percentuale
dello 0,17% in più rispetto al
precedente trimestre e dello
-0,03% rispetto all’analogo periodo del 2011. Lo si rileva dai
dati diffusi da Unioncamere
sulla base di Movimprese, la
rilevazione condotta da InfoCamere a partire dai dati del
Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Un’indagine che mostra la perdurante
difficoltà dell’Italia ad uscire
dalla crisi e una ripresa del
Mezzogiorno, dove si registra
un saldo di 7.485 unità per una
crescita dello 0,37% (contro lo
0,3 dell’estate 2011).
«Sia pure di fronte ad un
lieve segnale positivo della nostra economia – commenta il
presidente della Camera di
Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte – non possiamo non notare l’affanno che si
manifesta attraverso un alto
numero di cessazioni e un arretramento, seppure minimo,
in termini percentuali rispetto
al 2011, anche quello anno di
grandi sofferenze. Occorre restare dunque più che mai al
fianco delle imprese, sia sul
fronte del credito che dell’internazionalizzazione (due leve
fondamentali per resistere e
reagire alla crisi) e spingendo
sull’incentivo a fare sistema,
ad esempio attraverso lo strumento delle Reti di impresa».
L’ultimo bando proposto
dall’ente camerale sulle Reti ha
registrato nove domande pervenute, di cui sette ricevibili,
con 42 imprese coinvolte. I settori maggiormente «ricettivi»
al messaggio di aggregazione
sono risultati i Servizi (3 reti),
l’industria (2) e l’agricoltura
(2).
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012
PAG. 9
Basilicata Mezzogiorno
22 Potenza
Venerdì 19 ottobre 2012
Diffusi i dati Unioncamere: la crisi permane ma il saldo nati - mortalità ha il segno positivo
Imprese, una lenta crescita
Lamorte: «Alto il numero di cessazioni, arretramento rispetto al 2011»
LA quota delle imprese della
provincia di Potenza resta sotto soglia 40.000 (ce ne sono
precisamente 39.051) ma il
saldo sulla natimortalità del
terzo trimestre fa segnare un
dato positivo (+65 unità), con
una percentuale dello 0,17 per
cento in più rispetto al precedente trimestre e dello -0,03
per cento rispetto all'analogo
periodo del 2011.Lo rilevano i
dati diffusi da Unioncamere
sulla base di Movimprese, la
rilevazione condotta da InfoCamere a partire dai dati del
Registro delle Imprese delle
Camere di Commercio. Un'indagine che mostra la perdurante difficoltà dell'Italia ad
usciredallacrisi eunaripresa
del Mezzogiorno, dove si registra un saldo di 7.485 unità
per una crescita dello 0,37 per
cento (contro lo 0,3 dell'estate
2011).
«Sia puredi fronte adun lieve segnale positivo della nostra economia - commenta il
presidente della Camera di
Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte - non possiamo non notarel'affanno che si
manifesta attraverso un alto
numero di cessazioni e un arretramento, seppure minimo,
in termini percentuali rispetto al 2011, anche quello anno
di grandi sofferenze. Occorre
restare dunque più che mai al
fianco delle imprese, sia sul
fronte del credito che dell'internazionalizzazione (due leve fondamentali per resistere
e reagire alla crisi) e spingendo sull'incentivo a fare sistema, ad esempio attraverso lo
strumento delle Retidi impresa».
L'ultimo Bando proposto
dall'Ente camerale sulle Reti
ha registrato nove domande
pervenute, di cui sette ricevibili, con 42 imprese coinvolte.
I settori maggiormente “ricettivi”al messaggio di aggregazione sono risultati i Servizi (3
reti), l'industria (2) e l'agricoltura (2). In generale, dunque,
a dispetto di una crisi sempre
più dura, in Italia il trimestre
estivo ha fatto registrare l'iscrizione di 75.019 nuove imprese (2.424 in meno rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno) e la cessazione di
60.510 imprese (2.900 in più
del trimestre luglio-settembre del 2011), con un saldo positivo per 14.509 unità, corrispondente ad un tasso di crescita trimestrale dello stock
delle imprese pari allo 0,24
per cento (+ 0,32 per cento
l'anno scorso). La variazione,
però, è la più modesta dal 2003
ed è il risultato del più basso
volume di iscrizioni rilevate
nel terzo trimestre dell'anno.
Un’associazione per chi è colpito da traumi encefalici
Rinascere a nuova vita
Cosa c’è dopo un aneurisma
BASTA un niente e la vita di
ciascuno può cambiare da
un momento all’altro. Nasce l’associazione “Vivi con
Gianluca - Onlus” che ha lo
scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e creare attenzione verso le persone
colpite da traumi cranioencefalici. La presentazione è prevista per domani alle 17.30, nella sala “A” del
consiglio regionale in via
Verrastro a Potenza. “Vivi
con Gianluca - Onlus”, si
prefigge di sensibilizzare
l'opinione pubblica e di
creare attenzione dal punto
di vista sanitario verso le
persone colpite da traumi
cranio-encefalici.
L'iniziativa vede in prima
linea la presidente Ivana
Papapietro, moglie di Gianluca - giovane potentino
colpito, nel 2008, da aneurisma - che dà il nome all'associazione - e una serie di amici e sostenitori.
L'incontro,
moderato
dallo scrittore Michelangelo Volpe, oltre alla presidente, prevede gli interventi del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, dell'asses-
Ivana Papapietro, fondatrice di “Vivi con Gianluca onlus”
sore Regionale alla Sanità,
Attilio Martorano, del direttore dell'Hospice dell'Ospedale San Carlo, Marcello
Ricciuti, e di una serie di
professionisti che hanno
conosciuto il caso di Gianluca o lavorano su pazienti colpiti da traumi cranioencefalici: Rosario Rocca
(specialista in radio dia-
gnostica), Vita Garramone
(psicologa), Saverio Telesca
(primario Rsa “Demenza
dell'adulto” Don Uva). Particolarmente sentita sarà
anche la partecipazione di
Dino Rosa, autore del libro
“Cercando la vita”, che racconta la sua esperienza personale post-incidente, con
relativa uscita dal coma.
IN VIALE DANTE
Strani “turisti” tra le strade della città
DEGRADO, tanto degrado.
La città di Potenza continua
a dover fare i conti con i ben
noti problemi legati all'incuria e alla sporcizia. L'ultimo esempio in ordine di tempo giunge da viale Dante,
dove ieri mattina alcuni passanti hanno dovuto osservare la presenza di una vipera
lunga trenta centimetri, di
colore grigio, ormai morta.
L'animale ha creato non poche preoccupazioni ai cittadini di viale Dante che già
tempo hanno manifestare il
proprio disappunto in occasione della presenza di un biscione. Il rettile si trovava
dinanzi ai bidoni della spazzatura e ha messo molta
paura ai residenti.
Francesco Menonna
[email protected]
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SANITÀ PRIVATA
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Il mare a Potenza
l’ultima impresa
di Cannizzaro
L'IMPRESA era ardua, portare il mare a Potenza.
Solo uno come Michele Cannizzaro poteva riuscirci. Così cresce il suo impero sanitario.
Ma se c'è una cosa che non tollera è essere chiamato ras della sanità privata. «Sono prima un medico, poi un imprenditore». Come tale orientato al
business. Ma con gli investimenti. Sui quali non
lesina. L'ultimo ce lo mostra con la soddisfazione
di chi sa che innovare e offrire qualità è una garanzia per stare sul mercato ma è anche un servizio che si offre ai lucani. Il mare in città è il primo centro di Haloterapia in Basilicata, una stanza del sale,
una novità nel
campo del benessere molto di tendenza oggi in
Italia. E’ in funzione anche al
policlinico
di
Bari. Al centro
di fisioterapia e
riabilitazione
"Genovese" è
stata dunque
allestita una
stanza con l'oro bianco. Viene somministrato cloruro di sodio micronizzato, cioè
sale medicale di roccia
purissima, un rimedio naturale contro rinite, bronchite, sinusite, allergie, demartiti, ma anche insonnia
e stress da lavoro.
Dunque un posto per
grandi e piccoli. «Non
sostituisce l'antibiotico», spiega «né il cortisone, ma è evidente
che ne permette una
riduzione».
Come
quando si va al mare.
Non è in convenzione,
dunque i cicli di terapia si pagano. Ma con Canizzaro è meglio non sfiorare l'argomento pubblicoprivato, meglio non sfiorare, in generale, il tema
delle politiche sanitarie regionali, "sull'ottimizzazione del sistema sprechi-risorse e ottimizzazione, a mio avviso, c'è ancora molto da fare. Sul
pascolo degli abusivi, poi, moltissimo».
Lui la sua rotta sanitaria ce l'ha. Ha pensato a
tutto. La stanza del sale è arredata con poltrone
ergonomiche, televisore, giochi. Se si aggiunge
la cromoterapia si ha la sensazione di una sanità a
cinque a stelle, una cosa per ricchi. E' a questo
punto che Cannizzaro offre il meglio di sé, con le
sue storiche sfuriate: «Il paziente non è un numero, garantirgli benessere è un dovere». Del resto
basta andare all'ospedale San Carlo per avere la
conferma che questa regola lo guidò anche negli
anni in cui ne assunse la direzione.
(Lucia Serino)
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012
PAG. 10
Basilicata Mezzogiorno
VI I POTENZA CITTÀ
INFANZIA NEGATA
FAMIGLIE DEVASTATE
Venerdì 19 ottobre 2012
DRAMMI FAMILIARI
Storie di separazioni, di figli
«prigionieri» di uno dei genitori. Le
incursioni degli assistenti sociali
Tanti bambini vittime
della guerra dei Roses
A Potenza opera l’associazione per i diritti del fanciullo
EMANUELA FERRARA
l Si discute ancora sulla triste vicenda che ha come vittima il bambino di
Padova, trascinato a forza dagli agenti
della Polizia verso una casa famiglia. È
giusto accendere i riflettori su queste
storie? Fino a che punto bisogna spingersi e quando bisogna saper dire basta?
Purtroppo il caso di Padova non è un
caso isolato. Di bambini trascinati via,
con la forza, o interrogati in maniera
non proprio opportuna, ce ne sono tanti
e forse è davvero il caso scoperchiare
questo vaso di Pandora affinchè cose del
genere possano non accadere più.
A volerne parlare è l’Associazione
per i Diritti del Fanciullo (Adf), da sempre impegnata nella tutela dei diritti
fondamentali dei più piccoli con il suo
presidente Giuseppe Iuele e due membri, Pina Laguardia e Pasquale Pirozzi.
Di storie da raccontare ne hanno davvero tante. Quando due genitori si separano spesso accade l’irreparabile. Ci
si fa la guerra. Iniziano le querele, gli
esposti, dopo anni ed anni arrivano le
prime sentenze. Ed intanto a subire è il
piccolo o i piccoli di casa. Vengono
ascoltati da avvocati, magistrati, sono
chiamati a presenziare davanti ad un
tribunale dei minori. Non importa
quanti anni hanno. L’importante è scavare a fondo nella loro vita, per decidere
INCONTRO Da sinistra, soci della Adf, Associazione per i diritti del fanciullo, Pina
Laguardia, Giuseppe Iuele e Pasquale Pirozzi [foto Tony Vece]
se affidarli alla mamma o al papà. Per
decidere se quello che afferma un genitore è vero o no. Poi, che nel frattempo
la loro psiche venga compromessa, a
pochi importa.
Questo accade anche quando ci si trova di fronte al cosiddetto «affido condiviso». Ed è il caso di un bambino la cui
storia ci viene raccontata dai membri
dell’Adf. Nonostante per lui fosse stato
deciso l’affido condiviso con collocamento presso la casa della madre, il
padre continua a non vederlo per lungo
tempo. Inutili i richiami. Le sue insistenze. Il bambino è “prigioniero” della
madre. Nel frattempo intervengono gli
assistenti sociali. Gli interrogatori. Fi-
no a quando se ne rileva tutta la gravità
del caso. L’Adf si chiede se sia mai possibile che un bambino di soli tre anni
possa firmare un verbale di sommarie
informazioni. Perché nel caso specifico,
sotto un verbale di sommarie informazioni rese al tribunale dei minori che la
Gazzetta ha potuto visionare, compare
in stampatello il nome del bambino. Le
sue parole sono contro il padre. Ma siamo sicuri che nessuno lo abbia indotto a
parlare in questo modo? È legale chiedere ad un bimbo di firmare documenti? È tutto questo che andrebbe fermato.
L’Adf non ne fa un caso sessista. Non si
schiera a favore dei padri piuttosto che
delle madri, ma a favore dei bambini che
andrebbero protetti in ogni caso, anche
di fronte a casi particolari come quello
raccontato. Ci sono bambini che dichiarano di «avere male ad un ginocchio
perché papà dava i pugni a mamma
quando io ero nella pancia». Non è fantasia.
L’Adf si chiede dove siano le audizioni protette. Perché si procede ancora
per partigianerie, dove per partigianerie si intende il dividere i genitori in
buoni e cattivi e si lasciano intervenire
con i loro tempi biblici le autorità competenti? Probabilmente non c'è bisogno
di un video choc per capire la portata del
problema, forse basterebbe guardarsi
semplicemente attorno.
FERROVIE APPELLO DEI PARLAMENTARI ANTEZZA, BUBBICO E CHIURAZZI AL VICE MINISTRO CIACCIA PER CHIEDERE DI NON SOPPRIMERE IL PRESIDIO-VIAGGIATORI
Trenitalia vuole tagliare ancora
Prevista la chiusura dell’unico servizio di assistenza alla clientela. Si trova a Potenza
l Rischio di nuovi disagi per
i viaggiatori lucani. Nel nuovo
piano di razionalizzazione Trenitalia ha previsto la chiusura
dell’unico servizio di assistenza alla clientela presente nel
territorio lucano. Si trova nella
stazione di Potenza centrale.
Dopo l’appello dell’ assessore
regionale alle Infrastrutture,
Agatino Mancusi che ha scritto una lettera al direttore della
divisione passeggeri e all’amministratore delegato di Trenitalia, Gianfranco Battisti e
Vincenzo Soprano, per chiedere di non tagliare il presidio,
intervengono i parlamentari
lucani Carlo Chiurazzi, Filippo
Bubbico e Maria Antezza che
hanno inviato una nota al vice
ministro delle Infrastrutture e
dei Trasporti, Ciaccia. «Come
lei certamente saprà - scrivono
i parlamentari - la Basilicata,
che sconta una marginalità
geografica e la presenza di una
inadeguata rete di infrastrutture ferroviarie, ha posto in
essere ogni sforzo per perseguire l'obiettivo dell'elevamento della qualità del servizio
offerto agli utenti».
UFFICIO
A sinistra
l’unico ufficio
di assistenza
clienti di
Trenitalia
presente in
Basilicata. Si
trova a
Potenza.
L’azienda
vuole
chiuderlo
[foto Tony Vece]
.
La paventata chiusura del
presidio - secondo i parlamentari del Pd - avrà una ricaduta
negativa sull'offerta ferroviaria regionale in generale, dacché verrebbero meno prestazioni fondamentali, quali la gestione del trasporto dei disabili, l'informazione all'utenza,
l'assistenza ai passeggeri e così
via enumerando.
«Inoltre - aggiungono An-
tezza, Bubbico e Chiurazzi - il
servizio è viepiù necessario se
si pensa all'importanza che riveste non tanto per la clientela
regionale sistematica, quanto
per gli utenti che raggiungono
il capoluogo lucano da altre
regioni italiane o vi transitano
nell'ambito di un viaggio nazionale o anche internazionale.
Ciò – a fronte dell'impegno
finanziario profuso dalla Re-
gione Basilicata nel contratto
di servizio in essere, al fine di
attivare numerosi collegamenti con i servizi Av su Salerno e
su Napoli e velocizzare quelli
su Foggia per sopperire all'esigua presenza di collegamenti nazionali – fa apparire
priva di giustificazione la scelta di soppressione del presidio».
I senatori chiedono al vice
LA LETTERA DA VIA BONAVENTURA CONTINUANO A GIUNGERE SEGNALAZIONI DI DISAGI E MALCONTENTO
«Noi, prigionieri del cantiere infinito»
L’allarme: in caso di emergenza non esiste un piano di evacuazione
l Ci scrive un nostro lettore che abita nei pressi del cantiere di piazza Bonaventura, a Potenza. «Grazie alla Gazzetta - si legge nella lettera - che volgendo lo sguardo al «nostro» cantiere
dimostra di fare un lavoro serio e non
fomentato da sterili polemiche. Ma il
cantiere di via Bonaventura non solo
nasce e poi muore, si apre e si chiude. Il
«cantiere» è invadente e irrispettoso, si
allarga a poco a poco pensando di passare inosservato. Adesso per passare
davanti ai portoni delle abitazioni che
insistono sul cantiere bisogna mettersi
di lato poiché gli scavi sono arrivati letteralmente ad un passo dai palazzi. Basta farsi una passeggiata fin qui per appurare che questa è la realtà. E le domande sono diverse: Ma chi vive qui sta
davvero al sicuro? Se dovesse verificarsi una scossa, dove andremo a cercare
riparo? Riusciremo a uscire dai nostri
palazzi senza calpestarci l’un l’altro?
qual è l’adeguamento al piano di evacuazione da parte del cantiere? Dal momento che quest’ultimo rappresenta un
ostacolo anche all’arrivo di mezzi di urgenza (pompieri ed ambulanze) in un
contesto che accoglie diverse migliaia
di persone tra abitanti, alunni degli edifici scolastici limitrofi e passanti. Non
solo. I lavori adesso devono per forza
accelerare, utilizzando tutti i mezzi a
disposizione, leciti e non. Le società di
servizi per fare i loro interventi si muovono in maniera grossolana e con poco
stile e, presi dalla fretta, creano disagi.
La Telecom, ad esempio, durante il suo
intervento «senza alcun preavviso» ha
sospeso il servizio telefonico. E poi nessuno mai si è premurato di fare sopralluoghi a scopo di prevenzione sismica».
ministro di intervenire presso
i vertici di Trenitalia «affinché
possa essere scongiurata la
chiusura dell'unico servizio di
assistenza alla clientela presente nella nostra regione e
operante nella stazione di Potenza centrale».
La vicenda è stata anche al
centro di un incontro tra i
sindacati di categoria e l’Anci
di Basilicata che, su iniziativa
del presidente Vito Santarsiero, dopo la vertenza Poste, per
evitare la chiusura di uffici
postali, propone l’apertura di
un’analoga iniziativa per le ferrovie. «Condividiamo – ha ribadito al termine dell’incontro
la delegazione Anci - la preoccupazione del sindacato. Non
possiamo accettare che si arrivi alla soppressione del presidio. Già oggi le strutture operative di Trenitalia sul territoro lucano sono ridotte al
minimo con gravi conseguenza
sulla qualità del servizio ferroviario. Occorre aprire una
vertenza Basilicata sul trasporto ferroviario e rivedere la
programmazione di Trenita[ma.bra.]
lia».
le altre notizie
CINEMA
Atto costitutivo
della Film Commission
n Oggi sarà sottoscritto l’atto
costitutivo della Fondazione
denominata «Lucana Film
Commission», organismo
per la promozione e la diffusione della cultura cinematografica in Basilicata.
Oggi è prevista una conferenza stampa, alle 10.30, nella sala Verrastro della Regione. Interverranno, tra gli
altri, i rappresentanti degli
enti soci fondatori della
Fondazione.
ANCI BASILICATA
Triani confermato
nel compito nazionale
n Nel corso dei lavori dell’ assemblea nazionale Anci della Conferenza dei consigli comunali a
Bologna il coordinatore della
Conferenza di Basilicata, Antonio Triani è stato confermato
vice Coordinatore nazionale
dell’organismo. Invece il presidente del Consiglio comunale
di Matera, Brunella Massenzio
è stata chiamata a presiedere la
Commissione «Pari opportunità e Cultura». Il presidente regionale dell’Anci e sindaco di
Potenza Vito Santarsiero ha
espresso la sua soddisfazione.
ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA
-99
CANTIERE I lavori per la costruzione di box auto interrati [foto Tony Vece]
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012
PAG. 11
Basilicata Mezzogiorno
Venerdì 19 ottobre 2012
27
Tramutola La struttura è in affitto da un privato
Altra scossa registrata ieri notte
sismico
Ipsia, studenti in sciopero Sciame
senza fine
per le condizioni della scuola sul Monte Pollino
TRAMUTOLA - Sono giunti davanti alla scuola e hanno deciso di scioperare per
le condizioni in cui versa la
struttura scolastica. Così
ieri mattina i circa cento
studenti dell'Istituto Professionale di Tramutola sede distaccata dell'Ipsia di
Moliterno, hanno detto “basta” e hanno deciso di scendere in “piazza” per denunciare lo stato di abbandono
in cui versa l'edificio scolastico. Secondo quanto riferito da alcuni studenti «serrature rotte delle porte, tapparelle fatiscenti e bagni
non funzionali». Insomma
per i ragazzi una struttura
non proprio a norma per
una scuola. E sempre nella
mattinata una delegazione
degli studenti è stata ricevuta dal responsabile della
sede di Tramutola, Giulio
Ponzio che ha mostrato loro tutte le comunicazioni
inviate già da venti giorni
all'ente preposto, in questo
caso alla Provincia, per la
sollecitazione di interventi
di manutenzione necessaria all'istituto. «Sicuramente - conferma il dirigente scolastico Carmine
Filardi, contattato telefonicamente - ci sono dei problemi relativi alla struttura.
Gli interventi - ha spiegato
il dirigente - sono stati segnalati già da qualche tempo alla Provincia che dovrebbe farsi poi da portavoce con il proprietario del-
La scuola
l'immobile in cui è ubicata
la scuola. Dall'altra parte
c'è anche un rimbalzo di accuse - commenta Filardi per porte rotte, maniglie,
nei confronti degli studenti. Quindi come scuola ci
troviamo nel mezzo delle
responsabilità. Comunque
per quello che riguarda i
bagni, ci sono quattro distribuiti su due piani, uno
non è funzionale, infatti,
provvederemo immediatamente. E poi - prosegue Filardi - i ragazzi devono capire che non si strumentalizza». Per quanto riguarda
l'inizio dei lavori per la nuo-
Tiene banco la vicenda della struttura chiusa
Autostazione Paterno
Le critiche
di Notarfrancesco
PATERNO - «Non è soddisfacente la notizia dell'attivazione di sei corse degli
autobus delle linee 273 e
271, Moliterno - Potenza e
Montemurro - Potenza
presso l'autostazione Galaino (Marsico Nuovo)-Paterno in adiacenza dello
svincolo della Ss 598 Fondovalle Agri». E' ciò che sostiene il consigliere provinciale Severino Notarfrancesco, in riferimento
alla vicenda dell'autostazione (allo stato attuale
chiusa all'utenza - viaggiatori) che da qualche
tempo “tiene banco” nel
comprensorio valligiano.
«Nell'incontro di giovedì
11, alla presenza anche del
sindaco Domenico Vita,
l'assessore ai Trasporti,
Nicola Valluzzi comunicava con grande soddisfazione il risultato ottenuto con
il Cotrab (Consorzio di
Trasporto Aziende della
Regione Basilicata) dell'attivazione di sei fermate
di autobus delle linee 273 e
271, Moliterno - Potenza e
Montemurro - Potenza
presso la struttura di
scambio. Non solo nell'incontro è stata sollevata la
mia richiesta di creare un
collegamento nella fascia
di orario dalle 9 alle 11 della linea Val d'Agri - Potenza. In modo da poter dare
ai cittadini la possibilità di
accedere agli sportelli di
ingresso di alcuni enti, come l'Inpdap, l'Ospedale,
che hanno orari di accesso
più rigidi (apertura al
pubblico dopo le 10) rispetto ad altri enti. Inoltre è
stato chiesto anche un ulteriore incontro con le società, non rientranti nel
Cotrab, che effettuano linee nazionali e internazionali».
va scuola, il dirigente afferma «le notizie risalgano alla primavera scorsa, dopo
di allora non se ne sa più
niente». L'Istituto Professionale di Tramutola, attualmente è ubicato al'interno di un'abitazione privata. L'approvazione del
progetto della nuova scuola è avvenuta nel 2008. Il
progetto prevede, per un
importo di 3 milioni e 200
mila euro, la realizzazione
di tremilatrecento metri
quadri per aule didattiche,
laboratori, biblioteche e palestra, che potrà costituire
un'importante infrastrut-
tura per l'intera comunità.
In linea con l'intento dell'amministrazione provinciale di costruire “scuole sicure ed ecologiche”, inoltre, la progettazione è stata
curata per garantire elevati rendimenti energetici del
sistema edificio/impianti,
tramite particolari modalità costruttive dell'involucro edilizio e speciali realizzazioni impiantistiche (caldaie a condensazione e pannelli radianti per il riscaldamento con produzione di
calore mediante sistemi solari).
Angela Pepe
POLLINO - Una nuova
scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata alle ore 4.51 tra mercoledì e giovedì sul massiccio del Pollino, interessato
da circa due anni da uno
sciame sismico con oltre
600 movimenti. La scossa è
stata avvertita nella zona di
Rotonda, in Basilicata, e
Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno, nel cosentino. Alcuni, dopo l’ennesimo sisma, sono usciti in
strada spaventati, ma secondo quanto riferito dalle
forze dell’ordine, non sono
segnalati danni a persone o
cose.
Intanto la questione è arrivata anche a Roma. Il deputato del Pd Franco Laratta che assieme ai colleghi
Benamati, Mariani, il lucano Margiotta, Realacci e
Viola, ha rivolto un’interrogazione al Presidente del
Consiglio dei ministri in
merito al rischio terremoti
nella regione. «Nel corso di
diverse audizioni – prosegue Laratta – è stato più
volte indicato come possibile un evento sismico importante nel sud del Paese
in un futuro prossimo. In
questo momento è in corso
presso la Camera dei deputati, VIII Commissione
Ambiente, territorio e lavori pubblici, un’indagine conoscitiva sullo stato della
sismica in Italia; nell’ambito di tale indagine, ad oggi
Un sismografo
non ancora conclusa, sono
stati più volte richiamati i
progressi ottenuti nel settore degli studi previsionali o esperimenti di previsione; si tratta di valutazioni
che permettono l’identificazione di aree nelle quali
sia probabile il verificarsi
di un terremoto di magnitudo superiore ad una predefinita soglia in un certo
intervallo
temporale».
Nell’interrogazione i parlamentari chiedono di sapere «se questo rischio sia a
conoscenza del Governo e
in tal caso quale sia lo stato
della situazione e quali misure di prevenzione e protezione siano state assunte, o si intendano assumere, nelle zone che potrebbero essere interessate dal sisma».
Don Antonio Appella aiuterà don Cesare a gestire la parrocchia
Sant’Arcangelo, grande festa
per l’arrivo del viceparroco
SANT’ARCANGELO – E’stato presentato domenica sera alla comunità
santarcangiolese, presso il centro
Polifunzionale di San Brancato, in
viale Europa, in una grande festa di
accoglienza, Don Antonio Appella,
classe 1977, originario di Fardella,
diacono dal 7 gennaio 2012, ordinato
sacerdote il 25 agosto scorso nella
Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio
di Padova di Fardella dal vescovo della Diocesi di Tursi – Lagonegro, S.E.
Mons. Francesco Nolè.
Don Antonio Appella eserciterà il
suo ministero sacerdotale nelle parrocchie santarcangiolesi.
Lo scorso mese, in occasione della
novena della Madonna di Orsoleo, il
primo saluto alla comunità di
Sant’Arcangelo da parte del giovane
sacerdote novello a cui il vescovo Nolè
ha affidato l’incarico «di operare in
unità pastorale con il parroco del centro valdagrino, don Cesare Lauria,
per un’azione sinergica – ha detto il
vescovo – tra le due parrocchie del
centro storico», San Nicola di Bari e
San Rocco Confessore «e quella di
San Brancato», San Giuseppe Ope-
Il novello sacerdote con il vescovo Nolè
raio.
Don Antonio – ricordiamo – ha intrapreso la via del sacerdozio dopo
una matura esperienza di vita, lau-
POLLINO: LUNEDÌ PROSSIMO
GALLICCHIO: IN RICORDO DI MAZZIOTTA
Conferenza stampa di Pappaterra
La parrocchia all’intitolazione dello stadio
POLLINO - Lunedì prossimo presso la sala conferenze del Centro
Servizi dell'Ente Parco Nazionale del Pollino di Palazzo Gallo, a Castrovillari, il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra,
terrà una conferenza stampa sulla nuova nomina conferitagli dal ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. «Una grande soddisfazione - ha
dichiarato Pappaterra - perché non capita spesso che ci possa essere
un rinnovo di mandato, espresso quasi unanimemente in Parlamento,
oltre che dalle due Regioni Basilicata e Calabria e dallo stesso ministro dell'Ambiente Clini che mi ha onorato di questo riconoscimento».
GALLICCHIO - In occasione dell’intitolazione dello stato a Nicola
Mazziotta oltre alle varie associazioni ed enti sparsi sul territorio, era
presente con una delegazione anche la Parrocchia S. Maria Assunta.
Ha officiato il Rito di Benedizione attraverso la persona di p. Morlin De
Cruz in rappresentanza del parroco don Marco Volpe assente a causa di problemi di salute. «Ritengo - ha detto quest’ultimo - sia doveroso raccontare i fatti sempre nella verità e di trattare la Chiesa per i
compiti che svolge, per grazia e merito del Signore, in ambito sociale
soprattutto nel nostro territorio».
reato in lettere classiche a “ La Sapienza ”si è specializzato in Archeologia. Ha vissuto gli anni della formazione di seminario presso l’Almo Collegio Capranica e percorso l’iter filosofico – teologico presso la Pontificia
Università Gregoriana, nonché conseguito la licenza in Archeologia sacra presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Don Antonio ha
svolto il suo ministero diagonale nella Città eterna, nella Parrocchia San
Giovanni Battista De Rossi offrendo
un particolare servizio a favore del
Movimento Apostolico Ciechi. Un’altra grande famiglia ha accolto il giovane sacerdote, alla presenza del presbiterato, dei fedeli, degli amici, tutti
uniti a testimoniare l’affetto al nuovo
vicario parrocchiale di San Nicola di
Bari e di San Giuseppe Operaio. «A
don Antonio Appella l’augurio di un
proficuo ministero nella realtà in cui
è chiamato a servire la Chiesa, quella
della frazione di San Brancato, in
particolare, vivace e dinamica, con
giovani famiglie e attività commerciali».
Valeria Gennaro
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012
PAG. 12
Basilicata Mezzogiorno
X I MATERA CITTÀ E PROVINCIA
Venerdì 19 ottobre 2012
DIBATTITO SULLA CITTÀ
LE RICHIESTE DEI PRIVATI
La prima domanda all’ufficio urbanistica
alla fine dell’anno scorso.
CHE COSA C’È NEL «PIANO CASA DUE» risale
L’ultima alla fine dello scorso agosto
PANORAMICA
DALL’ALTO
Una veduta
di piazza
Matteotti
dal sesto
piano del
Comune
e una foto
aerea della
città che
inquadra
la zona del
centro storico
La sintesi dei provvedimenti approvati
Dove è maturato il parere favorevole
Piano strutturale, piano strategico, regolamento urbanistico. Se ne parla ormai da anni. Al punto che il loro impianto
è già vecchio. Nel frattempo la città è cambiata. La città muta
pelle anche per via di una serie di interventi di giustapposizione continua slegati da ogni pianificazione. Un contributo, in
questo senso, è possibile rintracciarlo anche nell’elenco dei
permessi a costruire ai sensi della legge 106 del 2011, il Piano
casa due. Su 21 pratiche approvate, spiccano alcuni interventi in aree extraurbane, cambi di destinazione d’uso, ristrutturazioni, incremento volumetrico. Un dubbio, ma il Piano casa
non era limitato al perimetro delle aree urbane? In effetti, non
mancano le richieste d’incremento volumetrico di solai e sottotetti in via Einaudi, ristrutturazioni in via Marconi, ampliamenti in contrada Chiancalata, cambio di destinazione d’uso
in via dei Normanni, a Serra Rifusa, in Contrada Rondinelle.
Non mancano, poi, le varianti in corso d’opera come quella
per cambio di destinazione d’uso da edificio scolastico a residenze pari a circa 3 mila metri quadrati in contrada Granulari,
di cui si è parlato anche in comunicati stampa e in Consiglio
comunale. Adesso, però, con le determinazioni maturate nel
coso dell’ultima seduta del Consiglio comunale è possibile i
permessi a costruire seguano un altro ritmo. Fono a una decina di giorni fa non c’era nessuna richiesta riguardante l’area
[p.d.]
industriale dismessa dell’ex mulino Barilla.
.
Ecco i permessi a costruire: sono 25
Per 21 è stato espresso parere favorevole, per tre contrario, uno è stato ritirato
l Eccolo il famigerato elenco
dei permessi a costruire ai sensi
della legge numero 106 del 2011.
Le domande sono state inoltrate
all’Ufficio urbanistica del Comune di Matera. Il prospetto ottenuto dai consiglieri comunali, secondo quanto loro compete, ovvero il ruolo ispettivo e di controllo proprio di ogni componente della massima assemblea cittadina, fino a pochi giorni fa contava 26 richieste. Una di queste è
stata ritirata. Il loro numero scende, quindi, a 25 e la prima risale al
29 dicembre del 2011, l’ultima allo
scorso 24 agosto.
Scorrendo l’elenco si nota la
data di arrivo della richiesta, il
suo numero di protocollo, il numero di pratica, la data del rilascio a costruire, il numero di
protocollo del permesso a costruire, la ditta o il privato che h
avanzato la pratica, l’oggetto della richiesta e l’esito da parte degli
uffici comunali competenti. Gli
esiti favorevoli sono 21, quelli
contrari 3 e e una pratica è ancora
in una fase d’istruttoria.
La richiesta più discussa e di cui
si parla ormai tutti i giorni, ovvero la demolizione di una buona
parte dei volumi dell’ex mulino
Alvino - la rimanente sarà sottoposta a recupero e riqualificazione - e il progetto per la realizzazione di un complesso residenziale in via Dante, è stata presentata il 7 luglio e approvata il 5
settembre.
Dalla viva voce di un assessore
comunale si è appreso che giovedì, 4 settembre, dopo intensa
discussione, la Giunta aveva deciso di portare l’argomento in
Consiglio comunale, coem richeisto da 14 consiglieri. Cosa che è
avvenuta il 15 settembre, lunedì
scorso. Il 5 settembre, però, l’esito
della richiesta del privato ha ottenuto il via libera dagli uffici di
URBANISTICA Come una partita a scacchi, ma il pubblico non vince
via Moro. Ad ogni modo, nel momento in cui è avvenuto il dibattito in aula, è stata approvata una
mozione che chiede ai ministeri
competenti e all’Avvocatura dello
Stato lumi in merito alla corretta
applicazione della legge 106, nonchè istituisce una sorta di commissione d’inchiesta interna al
Consiglio comunale, tale da organizzare una lavoro ricognitivo
onde definire il perimetro delle
iniziative già intraprese in nome
dell’applicazione di una legge
che, come ha fatto notare a più
riprese il consigliere comunale
Enzo Acito, della Lista Stella,
Matera «da scuola di urbanistica
a scuola di speculazione urbanistica». Un triste slittamento. Acito, in una nota stampa aggiunge:
«non ci risulta che esistano altri
comuni italiani che abbiano interpretato ed applicato nello stesso modo di Matera la legge 106/11,
sicuramente nessuno degli altri
130 comuni della Basilicata,
neanche il comune di Potenza che
ha certamente le stesse tensioni
urbanistiche ed abitative di Matera». A suo giudizio «la responsabilità politica è nell’aver innescato la nuova stagione del mattone selvaggio, della falsa illusione che questo sblocchi il mercato
del lavoro e costituisca la soluzione al problema delle famiglie
che non arrivano alla terza set-
timana». Di contro il pericolo reale di questa vicenda è che il tutto
si trasformi in «una semplice
operazione di costruzione di una
formidabile rendita di posizione
da utilizzare e centellinare in futuro con il conseguente controllo
del mercato dell’ offerta e dei profitti conseguenti. Del resto, nulla
di nuovo sotto il sole della città.
Altro che programma elettorale
del centrosinistra sulla urbanistica partecipata e la offerta di
parità opportunità a tutti».
Si potrebbe aggiungere come
elemento di sensazione che la politica materana avverta un senso
di timore riverenziale nei confronti del mondo dell’impresa
edile. E tuttavia, la politica che
non trasforma le paure in speranze che cosa è se non a sua volta
una politica senza speranze, non
solo per quel che riguarda il discorso della qualità urbana della
[p.d]
città?
IL PERSONAGGIO NEGLI ANNI SCORSI È GIÀ STATO NOMINATO DUE VOLTE CAMPIONE D’ITALIA DEI SOMMELIER
FERRANDINA LA GIUNTA PERDE PEZZI
Un nuovo prestigioso traguardo per Giuseppe Palmieri
Si sono
dimessi
due assessori
Beppe maître dell'anno
MATERANI
IN GAMBA
Giuseppe
Palmieri.
A Modena
è per tutti
Beppe
e anche
quest’anno
non è la prima
volta che gli
capita, è salito
sul gradino
più alto della
ristorazione
nazionale
PASQUALE DORIA
l A Modena è per tutti Beppe e anche
quest’anno, non è la prima volta che gli
capita, è salito sul gradino più alto della
ristorazione nazionale. Lo ha incoronato
l’ultima edizione della Guida I Ristoranti
d’Italia, edita dall'Espresso e curata da
Guido Vizzari. Su 2.700 locali segnalati,
di cui 2.300 recensiti e 400 new entry, il
primo classificato è l’Osteria la Francescana di Modena di Massimo Bottura.
Un successo che trova conferma. Rimane
il primo ristorante diItalia con 19,75/20 e
deve il suo successo non solo al miglior
chef d’Italia, ma anche ad un’equipe professionale tra cui si distingue Giuseppe
Palmieri, che ha vinto meritatamente il
premio di Maître dell'anno.
Nell'ambito della ristorazione il maître
di sala è una figura basilare. È il responsabile della ricezione, del ricevimento,
dell'accoglienza, oppure come dicono i
manuali sulla ristorazione, è chi avendo
provveduto all'organizzazione e all'aspetto generale, accoglie i clienti e soprintende al personale di servizio, la cosiddetta brigata di sala, fissando i compiti dei
vari addetti. La descrizione è più lunga,
ma si può anche aggiungere che solitamente indossa una giacca nera tipo smoking, mai vistosa e intonata all'ambiente.
Non è proprio un mestiere facile, bisogna dirlo subito. E poi, a Matera per
Giuseppe Palmieri, dove ha iniziato a
muovere i primi passi, l’esordio non è
stato dei migliori. Nei locali in cui ha
lavorato non hanno capito. Quel ragazzo,
che oggi ha 34 anni, aveva una marcia in
più e invece, nei suoi confronti, sono maturate altro tipo di considerazioni, al punto tale che ha deciso di andare a rafforzare
il suo innato talento altrove. Ovviamente,
è stato un crescendo di successi.
Il basso profilo dell’autoreferenzialità
tipico del clima di provincia ha collezionato un elenco fitto di simili infortuni.
Certo, il mondo è grande e non è detto che
bisogna per forza cercare la propria affermazione dove si è nati e cresciuti. Ma è
altrettanto vero che molte delle migliori
energie di Matera e dintorni sono state
ostacolate, non certo sostenute nel loro
percorso formativo e professionale. Un fenomeno che continua ad alimentare
un’emorragia di capitale umano nella
maggior parte dei casi investito bene, ma
lontano, spesso oltre i confini nazionali.
Del resto, Palmieri, nel suo girovagare
iniziato a Cattolica - era il 1997 e aveva solo
19 anni - dopo alcune esperienze in strutture di grande richiamo, quali Villa Crespi a Orta San Giulio e la Taverna del
Pittore sul lago Maggiore, ha lavorato in
Inghilterra, al San Lorenzo di Londra,
ancora oggi il più noto ristorante italiano
della capitale Britannica. Assimilato bene
l’idioma di Albione, è tornato in Italia.
Dopo essere stato in Sardegna è arrivato il
momento dell’Emilia. Alla Locanda Solarola ha conosciuto Massimo Bottura e
da allora, era il 2000, insieme questi due
maghi della ristorazione sembrano più
che altro impegnati in una speciale missione. Quella del materano è centrata su
due fronti: direttore di sala e sommelier.
Anche come suggeritori di vini il nostro
non scherza. È stato giudicato per due
anni di seguito, 2008 e 2009, miglior sommelier italiano. La sua avventura tra cucine, sale da pranzo e cantine è destinata a
continuare ancora a lungo. Magari passando anche dalla sua città natale, dove è
sempre più urgente abbandonare la dimensione dell’improvvisazione e imparare dai veri maestri.
l Colpo di scena ieri mattina
al Comune di Ferrandina. Erano
circa le 13 quando Pietro D'Amelio e Leonardo Martoccia
hanno rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di assessori. In una nota stampa la spiegazione di un esito così dirompente. «Siamo pervenuti a tale
sofferta decisione avendo più
volte constatato il venir meno di
un sereno dialogo con il Sindaco, condizione essenziale per
poter lavorare al meglio nell'interesse della città ed avendo,
altresì, riscontrato continue difficoltà nell'organizzazione dei
lavori della Giunta». Insomma, i
due ex assessori «hanno sempre
ritenuto loro dovere poter visionare tutti gli atti in tempo
utile al fine di effettuare le dovute valutazioni e richiedere,
laddove necessario, tutte le informazioni del caso agli uffici
competenti, in modo da espletare al meglio il proprio compito». Ma non è stato possibile.
Adesso, assicurano nel comunicato «intendono, continuare
ad operare in qualità di consiglieri comunali eletti dai cittadini con la stessa dedizione e
senso del dovere assicurati fino
ad oggi».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012
PAG. 13
Basilicata Mezzogiorno
I XXV
Venerdì 19 ottobre 2012
Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative
nel campo dello spettacolo e del divertimento a:
[email protected]
VIVILAREGIONE
Basilicata
SERATA ORGANIZZATA DALLA CONDOTTA SLOW FOOD
COVER BAND IN SCENA STASERA A POLICORO
n È dedicata alla tradizione della cucina miglionichese
condita con l’olio extravergine di oliva la nuova serata organizzata dalla condotta Slow Food di Matera
in collaborazione con l’Oleificio Gaudiano. L’appuntamento, che ha suscitato grande interesse, è per oggi
alle 20.30 nell’agriturismo “Al passaggio di Pirro”, in
territorio di Miglionico. Le richieste di prenotazione
sono andate ben oltre il numero di posti disponibili.
n La musica del gruppo rock statunitense dei Red Hot
Chili Peppers sarà proposta oggi a Policoro, dalle 23, al
Tunnel Saloon di via Caltanissetta da una cover band
che si ispira alla loro musica. Il gruppo, formatosi a
Los Angeles nel 1983, ha mescolato con successo vari
generi, tra cui soprattutto funk, rap, hard rock, heavy
metal, punk rock e successivamente alternative rock
e pop rock, vendendo più si 70 milioni di dischi. [fi.me.]
La cucina miglionichese e l’olio di oliva
Ecco il rock dei Red Hot Chili Peppers
TRAGUARDI IL BANDO SARÀ PUBBLICATO IL 4 DICEMBRE E LA CITTÀ DOVRÀ RISPONDERE A 40 QUESITI
UNA SFIDA
DA VINCERE
Paolo Verri, direttore del
comitato Matera 2019
nella Casa Cava. In basso, la nuova
applicazione per IPad e
per IPhone
«Matera 2019»
Matera si sente pronta
a candidarsi
a capitale della cultura
Coinvolti cento operatori in campo nazionale
di CARMELA COSENTINO
U
n piccolo passo avanti
nel percorso di candidatura della città a capitale europea della
cultura nel 2019. Ad ampliare la
prospettiva, portando il progetto
all’attenzione di oltre 100 operatori culturali che lavorano sul territorio nazionale, l’incontro organizzato dal Festival of Festivals
(Fof) e dal Comitato Matera 2019
tenutosi ieri pomeriggio a Matera,
nella Casa Cava, in cui non
solo è stato illustrato il progetto Matera
2019, ma sono
state fornite le
linea guida per
potersi inserire nella progettazione di eventi culturali, che
rappresenta uno degli elementi
fondamentali per vincere la sfida.
«Il prossimo 4 dicembre – ha
detto Paolo Verri, direttore del
Comitato Matera 2019 – verrà pubblicato il bando per la candidatura. Saremo chiamati a rispondere a 40 quesiti redatti dalla Commissione Europea. Metà riguarderanno le infrastrutture e l’altra
metà la programmazione culturale. Saremo chiamati anche a redigere un dossier in cui intendiamo inserire le idee e le proposte
fatte dagli operatori del settore. Il
L’INIZIATIVA
A Natale la donazione di un
presepe al Vaticano che lo
esporrà in piazza San Pietro
nostro scopo infatti è quello di costruire un dossier “wiki”, aperto
al contributo e alla conoscenza di
tutti. Subito dopo il 4 dicembre
pubblicheremo un bando interno
rivolto agli operatori culturali per
capire meglio che genere di programmazione costruire insieme
nel 2013 e quali e quante le risorse
da stanziare. L’intenzione comunque è quella di finanziare le proposte che avranno la capacità di
creare relazioni con le migliori
realtà italiane ed europee. Al momento sono 18 le città italiane che
intendono concorrere alla candidatura, anche se di queste solo 5
sono le città che si stanno veramente preparando alla sfida, vale
a dire Ravenna, Siena, Perugia e
Assisi, il Nord Est e Matera. Noi
come Comitato stiamo lavorando
per raggiungere l’obiettivo».
I presupposti ci sono tutti per
vincere la sfida costruendo un
percorso che “dalle grotte arrivi
alle stelle”. È stato più volte sottolineato che uno degli elementi
che verrà valutato dalla Commissione europea è l’offerta culturale.
«Matera – ha spiegato l’assessore
comunale Alberto Giordano – ha
già una buona programmazione
che parte dal 2012 ed arriva fino al
2013. A Natale tornerà il Presepe
Vivente, a cui si aggiungerà la donazione al Vaticano di un presepe
realizzato a Matera che sarà esposto in piazza San Pietro. Contemporaneamente una copia del pre-
AMBIENTE INTERESSATI GALLIPOLI COGNATO E MURGIA MATERANA
Due parchi in rete
via al piano
della comunicazione
sepe sarà esposta a Buenos Aires.
A febbraio si terrà il Carnevale dei
Carnevali, a Pasqua Mater Sacra,
a luglio la Festa della Bruna e a
settembre due eventi, MateRadio
e il festival dedicato alla Lettura.
Nel 2013 si festeggeranno i 400 anni dalla morte di Gesualdo da Venosa e noi ci inseriremo con iniziative importanti».
Al termine dell’incontro è stata
presentata la nuova applicazione
per IPad e per IPhone “Matera
2019” scaricabile gratuitamente
da Appstore o dal sito internet di
Matera 2019.
S
arà presentato a Matera oggi, a partire dalle 9.30, nel
convento di Santa Lucia,
nel rioni Sassi, il Piano di
comunicazione per i parchi regionali di Gallipoli Cognato e della Murgia materana. Si tratta dell’evento
finale del progetto integrato di formazione “Le vie dei parchi”. Durante i dieci mesi di attività è stata fatta
l’analisi dei territori di competenza,
con indagini storico-archeologiche
ed esplorazioni naturalistiche. Il
Piano vuole sostenere la promozione culturale, ambientale e turistica
delle aree coinvolte in una idea di
FESTIVAL DEI FESTIVALS CONSEGNA DEI RICONOSCIMENTI NEL TUFO DELLA CASA CAVA
Dibattito alla Casa Cava
I festival nel sistema
economico nazionale
Notte degli Oscar dei Festival italiani
un premio ai migliori eventi culturali
I
l Festival of Festivals non è solo
seminari, laboratori e workshop. Dopo la consegna del Premio Prometeo
a Gianni Morandi al cinema Comunale di Matera in cui il cantante-attore
ha lanciato la proposta di istituire un
“Festival dei rottamati”, questa sera alle
19.30 nella Casa Cava si entra nel vivo del
Fof Award 2012-Gli Oscar dei festival italiani, con la consegna dei riconoscimenti
a coloro che si sono distinti nel settore
degli eventi culturali. Oltre 180 le candidature per 13 categorie, una in più dello
scorso anno, che hanno coinvolto 14 Regioni della nostra Penisola. A fare gli
onori di casa per questa quinta edizione è
la Basilicata presentando il numero più
alto di candidature, seguita dall’Emilia
Romagna, Campania e Lazio, che assieme
registrano il più alto numero di par-
tecipanti ai Fof Awards 2012. Tra i premi
inoltre si segnalano Le Regioni dei Festival e il Festival Sustainer Award 2012,
concepiti per premiare l’impegno degli
enti regionali e delle fondazioni bancarie
attente alle iniziative culturali del proprio
territorio. Queste le categorie dei Premi:
Best Web Site Award, Straight to the
Audience Award, Best Catalogue Award,
Best Opening Promo Award, Best Breakthrough Festival Award, il premio che
Fof dedica al miglior festival emergente
con non più di 3 edizioni all’attivo, Best
Printed Program Award, Best Doc Award,
Best Poster Award ,Best Partnership/Sponsorship Award, Territory Improvement Award, Miglior pacchetto turistico premierà fra i festival che avranno
partecipato ad Art & Tourism. Durante la
serata, saranno inoltre mostrate le im-
sviluppo sostenibile in grado di
creare nuove opportunità di lavoro.
Dopo il saluto di Pierfrancesco
Pellecchia, presidente dell’Ente
Parco della Murgia materana, sarà
presentato il progetto da Angelo
Guida, della Vocational training, e
dagli allievi del corso di formazione.
Interverranno, quindi, Emmanuele
Curti, docente dell’Università di Basilicata, Gianni Palumbo, della
BioPhilia, Michelangelo Camardo, della Adecom, Rocco Lombardi, del Parco di Gallipoli Cognato,
gli assessori regionali Wilma Maz[v.d.l.]
zocco e Vincenzo Viti.
magini dei manifesti in gara per il Best
Poster Award, i migliori video di presentazione dei festival per il Best Promo
Award e per il Best Doc Award, il miglior
video di documentazione.
La serata si chiuderà con la proiezione
del film “Ai Weiwei: Never Sorry” di
Allison Klayman. Seguirà il DJ Set a cura
di MJ Carlo Iuorno di Be-Sound. [c.cos.]
AMBASCIATORE DI
CULTURA
Gianni Morandi. Il cantante-attore ha ricevuto il Premio Prometeo
[foto Genovese]
I festival nel sistema economico nazionale sarà l’argomento di discussione
del seminario proposto dal Festival of
Festivals (Fof) in collaborazione con il
Comitato Matera 2019 in programma a
Matera questa mattina, dalle 10.45 alle
13, nella Casa Cava. Interverranno Patrizia Asproni, Claudia Brugno e Giovanna Maggioni. Seguirà il seminario
sul rapporto tra le grandi aziende e i festival, con gli interventi di Marilena
Cunsolo, Thomas Eggert, Marion Levy,
Simona Ruggieri, Massimiliano Tarantino e Antonio Terzi. Dalle 15 alle 16,
nel residence Le Monacelle, in via Riscatto, si discuterà di abbattimento dei
costi e di progettazione organizzativa
con Matteo Vignoli e Francesco Salizzoni. Dalle 17 alle 19 si parlerà di finanziamenti europei e di nuovi modelli di
interventi messi in campo dalle Fondazioni bancarie. Interverranno Fabio
Achilli, Andrea Gilberti ed Elena Mello[c.cos.]
ni.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012
PAG. 14
Basilicata Mezzogiorno
Matera 29
Venerdì 19 ottobre 2012
L’assessore Cappella: «Previste anche le fioriere che chiuderanno altre aree della città»
Centro storico, cambia tutto
Da fine gennaio entreranno in funzione i varchi elettronici e i pilomat
di ANTONELLA CIERVO
RIVOLUZIONE copernicana in arrivo, a gennaio nel centro storico di
Matera. Cambierà infatti il modo di
percorrere strade, piazze e vicoli
delle aree più suggestive della città.
Il cambio di passo avverrà non appena il Comune completerà i passaggi tecnico pratici con l’installazione di fioriere e pilomat per chiudere o regolare l’accesso delle auto.
L’assessore alla Mobilità Sergio
Cappella, appena rientrato da un sopralluogo in piazza Sedile per verificare lo stato dell’arte, spiega: «I pilomat (colonnini elettronici a scomparsa, ndr.)verranno installatianche in via delle Beccherie e via del
Corso. Si tratta di meccanismi che
verranno eliminati solo in caso di
operazioni di carico e scarico tutti i
giorni dalle 9 alle 11. L’impianto è
dotato anche di un rilevatore acustico che entrerà in funzione nel caso
in cui debbano passare mezzi di soccorso con le sirene accese. Il pilomat
potrà essere sbloccato, se dovesse
incepparsi,
anche con
un pulsante di emergenza». La
gestione
del sistema
elettronico
sarà effettuata da un
centro unico, che verrà creato
all’interno
del palazzo
del Comune con il
trasferimento del
Ced
e
dell’ufficio
verbali della Polizia
municipale.
«La centrale di Milano è in
grado di
controllare
le immagini del software che è
stato installato anche a Matera. Le
telecamere di controllo leggono già
le targhe. I varchi sono stati montati, i pilomat saranno sistemati da
oggi, le fioriere saranno sistemate
entro la settimana prossima. Entro
ottobre, dunque - precisa Cappella completeremo tutta la fase di preparazione. In caso di necessità un numero verde dedicato consentirà di
affrontare tutte le esigenze».
In attesa che il sistema diventi
operativo da gennaio, l’assessore
sta già stilando il regolamento di riferimento.
«Disciplinerà tutte le operazioni.
Invieremo una lettera a tutti i residenti che si dovranno dotare del
pass necessario a regolare il nuovo
metodo. Condivideremo questo
Alcune delle aree in cui cambierà la mobilità: da sinistra in senso
orario: l’ingresso in piazza Sedile da piazza San Francesco, piazza
Vittorio Veneto, piazza San Giovanni, l’ingresso al mercato di
piazza Ascanio Persio e via delle Beccherie. Il raggio d’azione è più
ampio e riguarda anche alcune isole pedonali nelle zone a più alto
rischio per il traffico automobilistico
meccanismo con le associazioni che
già ci hanno chiesto un incontro
prima della partenza. Vogliamo
dialogare e trovare
insieme la soluzione
migliore. La sperimentazione, che comincerà a fine novembre, con una deroga, varrà per 60
giorni, con una presenza umana e con il
supporto elettronico
- prosegue Cappella questo ci consentirà
di
sviluppare
un’operzione di comunicazione adeguata. A fine gennaio partirà molto probabilmente
l’intero sistema». L’ipotesi, per i re-
sidenti, è quella di far pagare una
quota annuale ai residenti per il rilascio delle card da utilizzare.
Il progetto prevede complessivamente cinque varchi: via
Ascanio Persio angolo vico Ascanio
Persio, via Alessandro Volta angolo via
Lucana, via Beccherie angolo via del
Corso, via Roma angolo via Lucana, via
Stigliani angolo vico XX settembre.
«Predisporremo continua l’assessore - fioriere e dissuasori mobili in piazzetta Pascoli, l’intera piazza Vittorio veneto
«Incontrerò
associazioni
e residenti»
(dal lato della Prefettura, al banco
di Napoli fino al lato di piazza
Ascanio Persio), piazza Ascanio
Persio, all’ingresso del mercato con
ripristino della pavimentazione danneggiata dalle auto, piazza San Givanni angolo via
San Biagio, via
Alessandro Volta
angolo via Ridola,
via Roma angolo
XX settembre e via
Ascanio Persio angolo via XX settembre ».
La mobilità, comunque, riguarderà anche altre aree della città,
considerate a rischio perchè con un
alto tasso di traffico automobilistico e in più occasioni teatro di incidenti stradali.
«Abbiamo risolto i
problemi legati alla
normativa prevista
per le isole pedonali.
Tra pochi giorni partirà la gara che prevede la realizzazione
di alcune isole: via
Dante, via Gravina,
via dei Messapi, via
Collodi. L’esempio
di riferimento è Londra - spiega l’assessore l’intervento sarà proficuo per
evitare pericoli».
[email protected]
Centrale
video
al Comune
A pochi metri dall’ospedale, dimora per i parenti dei malati che non possono permetterselo
Nasce la Casa di Celeste, sogno realizzato
L'ASSOCIAZIONE onlus Vo.Ce. e l'Associazione Materana Amici del Cuore
inaugurano domani alle ore 20,30, in
Recinto Montescaglioso 52, a 600 metri dall'Ospedale Madonna delle Grazie, la Casa di Celeste.
L'unione delle forze di due realtà di
volontari, con i quali hanno collaborato con discrezione e generosità diverse realtà cittadine, donando manodopera, idee e tempo, ha dato vita ad una
vera e propria casa, dove potranno trovare sin da subito accoglienza, aiuto
concreto, sostegno psicologico e solidarietà tutti coloro che, in situazioni
di indigenza o di difficoltà, dovessero
avere necessità di risiedere a Matera,
per brevi periodi.
Questa iniziativa è volta soprattutto
a ridurre le problematiche di spostamenti e pernottamenti per i familiari
dei ricoverati nel nosocomio matera-
no, o per chiunque abbia necessità di
fermarsi in loco per esami diagnostici
e terapie che richiedono la vicinanza
alle strutture sanitarie materane, nei
casi in cui il ricovero non è necessario.
Un sogno che si trasforma in realtà
quello della famiglia di Costanza Celeste Tralli, fondatori dell'Associazione
Vo.Ce. a seguito della scomparsa prematura della figlia per via di una terribile leucemia, e che da tempo desideravano fornire alla città una così importante risorsa.
La possibilità è stata data dall'incontro d'intenti che si è realizzato con
l'Associazione Materana Amici del
Cuore, oltre che con l'impegno di ogni
singolo volontario, che assieme agli
esperti architetti e ingegneri, hanno
dato la luce alla Casa di Celeste, che sarà operativa da subito in Recinto Mon-
tescaglioso 52, praticamente a ridosso dell'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, raggiungibile facilmente.
Una nuova opportunità, offerta anche alla città, di rendere Matera vero e
proprio centro di snodo anche nel
campo della sanità, aggiungendo, da
volontari, un servizio sempre più necessario alle famiglie che sono costrette ad assistere i propri cari, pur nelle
ristrettezze e nelle difficoltà dell'attuale congiuntura economica.
Alla presentazione saranno presenti le autorità politiche e religiose e le attività prenderanno ufficialmente il
via solamente a seguito della benedizione della Casa di Celeste per mano di
sua Eminenza il Vescovo della Diocesi
di Matera-Irsina, Monsignor Salvatore Ligorio.
[email protected]
La Casa di Celeste sorgerà a 600 metri dall’ospedale Madonna
delle Grazie
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012
PAG. 15
Basilicata Mezzogiorno
Matera 31
Venerdì 19 ottobre 2012
Antipasto, primo e tagliata per il “padrone di casa”. Il tutto bagnato dall’Aglianico del Vulture
Gianni Morandi tra foto e ravioli
Cena al “Borghese” per il cantante bolognese dopo la telefonata di Papaleo
Festival of Festivals
inserito alla perfezione
tra le iniziative cittadine
MATERA - Una cena fugace
tra la telefonata di Rocco Papaleo e l’ultimo spettacolo di
“Padroni di casa”. La location è quella de “Il Borghese”, noto locale cittadino,
meta di molti cosiddetti
“vip”. E l’ospite d’eccezione è
Gianni Morandi, in città per
la presentazione del film di
Gabriellini. E se sul grande
schermo per questa pellicola il Gianni nazionale interpreta il ruolo del cattivo,
l’eterno ragazzo al Borghese
è sempre gentile e ha un sorriso per tutti. Posa per le foto, elargisce autografi e
strette di mano. Come si suol
dire: “non se la tira affatto”.
Inizialmente non era circolata alcuna voce, nessun
rumors, della presenza nel
ristorante del conduttore
dell’ultimo Festival di Sanremo. Solo un tavolo prenotato da parte del Comune
di Matera. Ma su chi erano
gli “invitati” nessuna menzione. E poi è arrivato Morandi, con la sua semplicità e
senza badare
troppo ad inutili formalismi.
«E’ stato fin
da subito disponibile», ci
racconta Giuseppe Casarola, gestore del
Borghese.
«Ha concesso
autografi,
strette di mano e ovviamente foto.
Avevamo riservato un tavolo nella saletta,
ma
c’erano
comunque altri
clienti».
Con Gianni, al tavolo,
non solo il regista del film
Edoardo Gabriellini, ma
anche il sindaco Salvatore
Adduce, giunti in verità con
qualche minuto di ritardo rispetto al capitano della Nazionale Cantanti di calcio.
«Abbiamo preparato un
menù - spiega Casarola - che
ha ripercorso i sapori della
nostra terra, con le peculiarità del territorio. Un antipasto della casa con sapori locali tra cui patate e peperoni
cruschi (che Morandi già
aveva scoperto e apprezzato
In alto Morandi con Giuseppe Casarola e la
moglie Vitalba, sotto con Massimo Maino
al Gattini, trovando della
musicalità anche nel nostro
peperone) e delle polpette di
Rotonda. Come primo piatto
abbiamo servito dei ravioli di
ricotta, rucola e speak con
pomodorino e salsiccia locale. Per secondo una tagliata
di manzo con contorno di insalata e petali di patate. Infine frutta e dolce. Il tutto bagnato da un vino rosso,
un’aglianico del Vulture per
completare il menù dai sapo-
Giuseppe
Casarola
«Tanta
disponibilità»
Massimo
Maino
«Una brava
persona»
ri lucani».
«Ho lasciato la cucina a
caccia di una foto. Mi sono
spinto in sala, ma ho atteso
in disparte per un cenno
d’approvazione da parte del
direttore di sala, ma è stato lo
stesso Morandi a chiamarmi
a se rompendo gli indugi. E
via con la foto: davvero una
brava persona».
E’ il racconto di Massimo
Maino, che ha preparato con
cura il secondo per il tavolo
del cast del film. «Poi ho provato a tornare per chiedere
un autografo per mia madre, ma erano già andati tutti via».
Si perchè il lasso di tempo
per la cena è stato davvero
breve. Alle 22 iniziava l’ultimo spettacolo e Morandi doveva trovarsi nuovamente al
Cinema Comunale. Toccata
e fuga dal Borghese.
Antonio Mutasci
[email protected]
Il presidente del Consiglio Massenzio ha illustrato la nascita della candidatura
Matera 2019 tra le buone pratiche dell’Anci
ANCORA una volta la città di Matera
segnalata fra le migliori pratiche in
Italia. Infatti, la presidente del Consiglio comunale di Matera, Brunella
Massenzio, nell'ambito della XVIII assemblea annuale della Conferenza nazionale dei Consigli comunali, è stata
chiamata ad intervenire nella sessione
“I buoni Consigli - La finestra delle
buone prassi”con unarelazione sultema “Le nuove forme di partecipazione
sperimentate per la candidatura a Capitale europea della cultura”.
“Una idea, quella della candidatura ha spiegatoMassenzio -chenon ènata
nel chiuso degli uffici del Comune o
della Regione, ma da un gruppo di giovani che nel 2009 hanno dato vita a
un'associazione culturale che ha creato le condizioni utili ad avviare questo
percorso”.
La presidente del Consiglio comunale ha quindi illustrato alcune delle
principali tappe del percorso avviato
dalla costituzione del comitato scientifico alla costituzione del comitato istituzionale Matera 2019.
“Dopo essere stata “vergogna dell'umanità” nell'immediato dopoguerra,
nel 1993 è stata riconosciuta dall'Unesco quale patrimonio mondiale dell'umanità. Venti anni dopo lancia una
nuova sfida a sé stessa, all'Italia e all'Europa per diventare la prima capitale europea della cultura sotto il 40° parallelo”.
“La candidatura di Matera a capitale
europea della cultura nel 2019 - detto
Massenzio - rappresenta una grande
chance per la città, per la Basilicata,
per l'intero Mezzogiorno”.
“La richiesta che ci è pervenuta di intervenire in una importante sede istituzionale come quella dell'Anci con
una relazione su Matera 2019 nell'ambito della sessione sulle buone prassi afferma Paolo Verri, direttore di Matera 2019 - ci inorgoglisce molto e ci
spinge ad andare avanti nella direzione intrapresa di coinvolgere una fascia sempre più ampia di cittadini lucani. La costruzione di un dossier
aperto e orizzontale, infatti, rappresenta una novità straordinaria nei
processi di candidatura e una nuova
forma di partecipazione attiva utile a
rafforzare la condivisione intorno alla
sfida che ci siamo dati”.
Brunella Massenzio
"IL Festival of festivals si inserisce perfettamente non
solo nel percorso di candidatura di Matera a Capitale
europea della cultura
2019, ma anche nel ricco
tessuto di grandi e piccole
iniziative che gli operatori
locali organizzano nella
nostra città". Lo ha detto
l'assessore comunale alla
Cultura, Alberto Giordano,
nell'aprire la manifestazione all'interno della Casa Cava. "L'obiettivo di questa
iniziativa, infatti - ha aggiunto Giordano - è quello
di mettere in relazione fra
loro i più importanti festival nazionali facendo così
crescere anche in termini di
esperienze le nostre realtà.
Matera è una città che inizia
a incuriosire. Vogliamo,
però, da subito costruire
una programmazione per
tutto il 2013 che possa rappresentare un primo e concreto esempio di quello che
potrebbe essere Matera nel
2019". A illustrareFof il general manager della manifestazione, Andrea Romeo.
"Abbiamo trovato - ha detto
Romeo - una città e una comunità che ci ha accolto in
modo straordinario. A questa manifestazione partecipano operatori culturali arrivati da tutta Italia e dalla
Bulgaria che hanno spontaneamente deciso di veni-
re nella non baricentrica
Matera scoprendo un luogo straordinario e magico.
La loro presenza numerosa
significa che abbiamo fatto
bene ad accogliere la proposta del comitato Matera
2019 di venire qui con Festival of Festivals". Subito
dopo è intervenuto il direttore di Matera 2019, Paolo
Verri, che ha annunciato
che il prossimo 4 dicembre
verrà pubblicato il bando
italiano per la candidatura
a capitale europea della cultura del 2019.
In particolare, Verri si è
soffermato sulla preparazione del dossier. "Per sei
mesi metteremo tutto a disposizione di tutti perché
vogliamo costruire un dossier wiki, aperto al contributo e alla conoscenza di
tutti. Subito dopo il 4 dicembre pubblicheremo un bando interno rivolto agli operatori culturali per capire
meglio che genere di programmazione costruire insieme nel 2013 mantenendo la direzione della coproduzione con le migliori
realtà italiane ed europee".
Infine, Verri ha illustrato la
nuova applicazione per
IPad e per IPhone "Matera
2019" disponibile gratuitamente scaricandola da appstore o dal sito internet di
Matera 2019.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012
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Basilicata Mezzogiorno
Venerdì 19 ottobre 2012
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Scanzano Stasera incontro pubblico per dire no alla criminalità nel Metapontino
“Io non ho paura”, Libera torna in strada
SCANZANO JONICO - Libera Basilicata stasera scende
stasera in piazza a Scanzano
Jonico, per manifestare contro criminalità nel Metapontino.
“Io non ho paura”, questo
lo slogan della manifestazione, che vuole essere la testimonianza di chi ha reagito
contro l'arroganza criminale.
«In seguito alle vicende
criminali che hanno colpito
il Metapontino negli ultimi
giorni -si legge in una nota di
Libera- ma anche alla luce di
quanto sta accadendo in quel
territorio da almeno quattro
anni a questa parte, il coordinamento di Libera Basilicata, in collaborazione con la
Parrocchia Maria Santissima Annunziata di Scanzano
e le associazioni "Terre Sonore","Karakteria", "Presidio
del Libro Magna Grecia", "Comitato Sos costa Jonica",
"Centro di aiuto alla vita",
hanno organizzato questa
manifestazionecontro lacriminalità».
Si tratta di un incontro
pubblico aperto alla cittadinanza che si terrà nel salone
della parrocchia Maria Santissima Annunziata a Scanzano, coninizio alle ore19, al
quale prenderanno parte
rappresentanti di Reggio Libera Reggio, Rete antiracket
che Libera ha organizzato
nella città di Reggio Calabria
e l'imprenditore Tiberio Bentivoglio accompagnato da
Libera nella sua denuncia
contro le mafie. Per Libera,
«la testimonianza positiva di
chi ha deciso di ribellarsi all'arroganza criminale -prosegue la nota- rappresenta il
modo migliore per far capire
a quei delinquenti che noi ci
siamo ma anche per far capire alle popolazioni del Metapontino che di quella gente
non si deve aver paura».
La scorsa estate a Scanzano, è stata ritrovata la polvere da sparo e tutto il necessario per confezionare un
esplosivo, poi il susseguirsi
di una escalation violenta
delle ultime settimane a partire da un magazzino ortofrutticolo distrutto dalle
fiamme al confine fra Policoro e Tursi (Troyli), un cittadino di Policoro ferito da un
colpo d'arma da fuoco, per finire all'auto fatta saltare a
Cosimo Pozzessere, agente
Digos in servizio al commissariato di Polizia di Scanzano.
«Tutto quanto basta per
dare la misura di quello che
sta accadendo nel Metapontino». E' il commento di Luigi D'Amico e Giuseppe Giordano, esponenti dell'Ugl i
quali, nella sala incontro della Chiesa Madre a Policoro
hanno preso parte al dibattito, unitariamente a partiti
politici e rappresentanti di
associazioni.
Per i sindacalisti, «maggior controllo, più attenzione da parte della Procura,
più uomini delle forze dell'ordine con incremento di
mezzi in loro dotazione per
investigare in tempo reale,
azioni politiche vere su temi
come la criminalità organiz-
La locandina dell’evento
zata, argomentitroppo spesso ai margini delle agende
politiche. Quanto al ruolo dei
cittadini ci si può solo limitare nel chiedere di collaborare
il più possibile anche facendo sentire la propria voce, ma
gli organi di protezione e vi-
gilanza devono essere messi
nelle condizioni di lavorare a
360°. L'Ugl ha garantito
massima partecipazione per
la grande manifestazione di
oggi. Atti da condannare
senza se e senza ma».
[email protected]
Policoro Denunciati per furto, erano entrati nella gelateria “Stella Marina” sul lungomare
Pizzicati dopo aver rubato nel bar
Il fiuto dei carabinieri ha consentito di smascherare due giovani subito dopo il colpo
POLICORO - Sorpresi poco dopo aver
svaligiato un noto bar sul lungomare
centrale di Policoro.
I carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile della Compagnia cittadina, nel corso di un mirato servizio di
controllo del territorio finalizzato alla
prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, hanno denunciato in
stato di libertà V.D., classe 1991, e A.L.,
classe 1986, entrambi incensurati in attesa di prima occupazione, per il reato di
furto aggravato in concorso.
Il fatto è avvenuto martedì mattina intorno alle 5 a Policoro. Una Gazzella ha
controllato una Fiat 500 di proprietà di
un parente di V.D. I militari, insospettiti
dall'atteggiamento tenuto dai due giovani, apparsi agitati nel corso del controllo finalizzatoall'identificazione ealla verifica del regolare possesso dei documenti di guida e del veicolo, valutate
le circostanze di luogo e di tempo, hanno
deciso di effettuare una perquisizione
personale e veicolare. La perquisizione
ha dato fin da subito esito positivo, avendo rinvenuto a bordo del veicolo arnesi
da scasso, oltre ad unasmart card per tv
prepagata, alcuni pacchetti di sigarette
e la somma di circa 70 euro in monete,
occultate negli abiti dei due giovani.
I militari, dopo aver allertato la Centrale Operativa per avere l'ausilio di altra pattuglia, hanno verificato se nelle
immediate vicinanze del luogo del controllo di polizia, fossero stati consumati
reati in danno di esercizi commerciali,
Operazione anticrimine “Vulcano”
Controlli a tappeto
della Polstato
sulla fascia jonica
La gelateria
Stella Marina
a Policoro
in quel momento chiusi. Anche questa
verifica ha dato esito positivo, avendo riscontrato la rottura del vetro di una delle porte di ingresso del bar gelateria
“Stella Marina” sul lungomare. In conseguenza delle risultanze investigative
conseguite, è stato informato il proprietario dell'esercizio commerciale che ha
inventariato il danno subìto, risultato
corrispondente proprio a quanto rinvenuto dai militari a seguito delle citate
operazioni di perquisizione, sporgendo
contestualmente denuncia per quanto
accaduto.
La refurtiva è stata immediatamente
restituita al legittimo proprietario,
mentre i due giovani sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Matera. L'operazione, conclusasi con successo alle ore 8.30, certifica l'impegno dell'Arma nell'intensificazione dei servizi
di controllo del territorio del Comune di
Policoro per contrastare in particolare i
reati contro il patrimonio.
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L’avvocato novasirese Livia Veneziano rappresententerà la sezione materana
Donne giuriste in convegno a Roma
INIZIA oggi a Roma la due
giorni convegnistica, organizzata dall’Associazione
donne giuriste Italia (Adgi)
sul tema: “Avvocatura: quale futuro tra crisi economica e giustizia”, che si terrà
presso l’aula Giallombardo
della Suprema Corte di Cassazione, oggi pomeriggio
dalle 15 alle 19 e domani
dalle 9.30 alle 13.30.
All’evento di riflessione,
curato dalla Sezione nazionale del sodalizio presieduta dall’avvocato Pia Cirillo,
parteciperà anche l’avvocato Livia Veneziano (nella
foto), in rappresentanza
della sezione materana.
Si parlerà della professione forense dall’Unità d’Italia ad oggi, di deontologia
ed etica professionale, collaborazione tra Magistratura ed Avvocatura e libera
professione in libero mercato.
«La crisi finanziaria determinata da errate politiche economiche ha messo in
pericolo i due grandi impegni presi dall'Europa all'indomani della prima guerra
mondiale -scrive Alarico
Mariani Martini sul Sole
24ore- la democrazia e la sicurezza sociale, e recato un
danno immenso alla causa
europea dell'amicizia e dell'unità; così il Nobel per l'economia Amartya Sen in un
intervento nel giugno scorso alla Conferenza di Lucerna. Will Hutton, economista presidente del By Inno-
vation Centre, su Reset.it
ha indicato le cause della
crisi nell'assenza di responsabilità sociale nell'impresa
che ha trascurato il rapporto con la società privilegiando la massimizzazione del
profitto a breve termine, la
mercificazione del lavoro e
l'autonomia manageriale.
Paul Krugman, Nobel per
l'economia nel 2008, nel suo
libro di quest'anno su come
uscire dalla grande recessione, pone l'accento sulla
deregolamentazione del sistema finanziario che ha favorito l'accumulo di ricchezza nelle mani dei pochi
più abbienti e una crescente
diseguaglianza sociale ed
economica».
[email protected]
SCANZANO - Controlli a tappeto della Polstato, ieri mattina, su tutto il territorio tra Scanzano e Policoro. L’operazione denominata "Vulcano", è stata pianificata su disposizione del questore Errico e si è avvalsa
dell'impiego coordinato di personale della locale Squadra Mobile, dei Commissariati distaccati di Pubblica sicurezza di Scanzano Jonico e Pisticci, del Reparto Prevenzione Crimine Basilicata e l'ausilio di unità cinofile ed artificiere antisabotaggio. Ha integrato il complesso dispositivo di servizio un elicottero del IX Reparto Volo della Polizia
di Stato sede di Bari.
L'operazione consegue alle determinazioni adottate in
sede di Comitato provinciale
per l'Ordine e la Sicurezza
pubblica, volte a potenziare
l'azione preventiva anticrimine delle Forze dell'ordine,
alla luce dei recenti gravi episodi criminosi che sono stati
consumati nell'area jonicometapontina, mediante l'impiego di armi e sostanze infiammabili, suscitando comprensibile allarme tra le popolazioni residenti ele istituzioni locali.
«La ferma risposta degli
organi dello Stato preposti
alla tutela dell'ordine e della
sicurezza pubblica, che nel
corso della precedente operazione Scudo d’estate ha portato al rinvenimento e sequestro di un ordigno atto a deflagrare -si legge in una nota
della Questura- è stata impressa anche all'attività investigativa, diretta ad acclarare le responsabilità di coloro che
hanno scosso la tranquillità della Provincia ed a definirne
le finalità ed i contesti criminali in cui sono maturate».
L'operazione è scattata alle prime ore della mattinata,
quando sulla principale viabilità, urbana ed extraurbana
dei comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci, Nova Siri sono stati attivati posti di controllo mobili, e sono state effettuate perquisizioni alla ricerca di armi, munizioni ed
esplosivi. Complessivamente sono state impiegate 60 unità della Polizia di Stato; controllate 122 persone e 71 veicoli; è stata denunciata all'autorità amministrativa una persona trovata in possesso, per uso personale non terapeutico, di sostanza stupefacente che è stata sottoposta a sequestro; sono state elevate contestazioni amministrative per
violazioni al c.d.s. «L'operazione, oltre ad infondere sicurezza nella collettività -conclude la nota della Polstato- ha
consentito di raccogliere utili elementi di valutazione, che
sono al vaglio degli organi inquirenti».
[email protected]
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