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Non lasceremo nulla di intentato
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Anno 2 Numero 205 del 19/10/2012 Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155 Economia Politica, costi ridotti ovunque “Ottimo lavoro” Chiusa ieri la Conferenza delle Regioni De Filippo: applicare le pratiche in modo uniforme su tutto il territorio nazionale L’esecutivo regionale lavora per rilanciare l’area produttiva della Valbasento “Non lasceremo nulla di intentato” A guidare la discussione sarà un report sui diversi temi La Conferenza con le diverse parti interessate si svolgerà il prossimo 9 novembre a Macchia di Ferrandina, nei locali del Consorzio Asi “Un lavoro vigoroso: abbiamo preso le migliori pratiche per applicarle, uniformemente, su tutto il territorio nazionale”. Il presidente de Filippo è rientrato da Roma dove ha partecipato alla Conferenza delle Regioni. “Vi sarà un sostanziale abbattimento del contributo ai gruppi e agli emolumenti, con più rigorosi controlli”, ha concluso. Il governo regionale ha deciso di promuovere una conferenza sulla Valbasento che si svolgerà il prossimo 9 novembre a Macchia di Ferrandina, nei locali del Consorzio Asi. La decisione è stata assunta su proposta dell’assessore al Lavoro, Vincenzo Viti, che a luglio aveva assunto un impegno ad effettuare una ricognizione operativa sui temi del rilancio dell’area con il coinvolgimento delle parti. A PAG. 2 A PAG. 3 Agricoltura Sanità Lavoro “Un provvedimento di difficile applicazione” “Il ministro intervenga per sollecitare l’avvio” Pittella auspica una rapida soluzione Ddl suolo, criticità e dubbi di Mazzocco L’assessore all’incontro di Roma Ticket, “approvare la rimodulazione” Vertenza Autogrill: “La strada è giusta” Lettera di Martorano a Balduzzi Incontrati tutti i soggetti coinvolti PAG. 2 A PAG. 3 PAG. 2 La Provincia unica fa riaffiorare l’antica rivalità Matera-Potenza E il mondo politico si interroga Giallo Elisa Claps, l’innocenza o la colpevolezza di Restivo tornano a giocarsi in laboratorio La sede nella Città dei Sassi e gli uffici statali nel capoluogo. La proposta non piace a tutti Contestate le prove dell’accusa. Chiesto anche il confronto del Dna sconosciuto sulla maglia Antiche rivalità mai sopite. La Provincia unica riaccende il dualismo tra Potenza e Matera. Il consiglio regionale, alcuni giorni fa, ha deciso di seguire la linea subordinata al mantenimento di due enti con la sede della Il giallo sulla morte di Elisa Claps potrebbe aprirsi a nuovi scenari. Bargi, avvocato di Restivo, ha impugnato la sentenza di condanna motivando la decisione. Che sarebbe tutta o quasi di natura “medica”. Chiesto il con- Provincia unica a Matera lasciando gli uffici statali nel capoluogo. Il dibattito infiamma cittadini e mondo politico. Riafforano lacerazioni anche all’interno di coalizioni e partiti rischiando il riafforare di vecchi campanilismi. La Gazzetta del Mezzogiorno fronto del Dna sconosciuto sulla maglietta della giovane ragazza anche con quello di don Mimì. Innocenza o colpevolezza di Restivo, quindi, si giocherebbero tutti in laboratorio. Contestate anche le prove dell’accusa. Il Quotidiano della Basilicata 19.10.2012 N° 205 I governatori, da più sedute, ormai dibattono sui costi della politica, argomento divenuto centrale nel dibattito politico italiano. Nell’ultima Conferenza delle Regioni svoltasi ieri, tra l’altro, hanno anche esaminato il disegno di legge costituzionale recante disposizioni di revisione della carta fondamentale dello Stato e altre disposizioni in materia di autonomia. Sui costi della politica, in particolare, i presidenti delle Regioni PAG. 2 Basilicata Mezzogiorno “Ridotti i costi in tutta Italia” Ieri a Roma nuova Conferenza delle Regioni. De Filippo: sulle spese della politica lavoro vigoroso. Misure da applicare uniformemente “hanno fatto un lavoro vigoroso: abbiamo preso le migliori pratiche per applicarle, uniformemente, su tutto il territorio nazionale”. E’ quanto ha sostenuto il governatore della Regione Basilicata, Vito De Filippo, al termine del vertice capitolino. “Vi sarà un sostanziale abbattimento del contributo ai gruppi e agli emolumenti, con più rigorosi controlli”, ha proseguito De Filippo, il quale ha ammesso che “rimane il nodo dei controlli” che, seppur necessari, rischiano, se utilizzati in modo capillare così come previsto nel decreto del governo, di rallentare notevolmente l’attività amministrativa regionale. Le Regioni prese a modello per parametrare i costi della politica sono cinque: Emilia Romagna, Basilicata, Toscana, Umbria ed Abruzzo. “Stiamo facendo un lavo- ro rigoroso di analisi con i presidenti dei consigli regionali, - ha aggiunto De Filippo - perché intendiamo applicare il decreto sul contenimento dei costi della politica. Stiamo considerando e verificando le migliori pratiche per individuare soluzioni efficaci e comuni, ma non esiste alcun elenco di Regioni su cui parametrare i costi della politica”, ha concluso il governatore della Basilicata nonchè membro dell’ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni. (bm2) Un corretto uso del territorio e una cementificazione dalle dimensioni preoccupanti gli altri temi affrontati Suolo, tante criticità nel ddl L’assessore Mazzocco ha illustrato finalità e dubbi del provvedimento A Roma per discutere del disegno di legge sulla valorizzazione delle aree agricole e sul contenimento del consumo del suolo. Al tavolo della Commissione politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni, coordinata da Dario Stefano, presso la delegazione nella capitale del massimo ente della Puglia, anche l’assessore all’Ambiente della Basilicata, Vilma Mazzocco, coordinatrice della Commissione Infrastrutture, Mobilità, Governo del Territorio, Edilizia e Urbanistica. Il rappresentante del governo lucano ha sottolineato le criticità che il ddl presenta e che sono state condivise sostanzialmente dai partecipanti al tavolo. “Il disegno di legge, come già emerso nella riunione tecnica in sede di Conferenza Unificata - commenta l’assessore Mazzocco - risulta essere di difficile applicazione poiché non tiene in adeguato conto la ripartizione costituzionale delle competenze tra Stato e Regioni. Inoltre, non dovrebbe essere ricondotto Da sinistra un terreno agricolo e la costruzione di un palazzo alla sola materia dell’agricoltura, ma dovrebbe integrare le differenti politiche preposte al governo del territorio, inteso come risorsa, valore essenziale e non riproducibile, in una visione globale delle tematiche, di cui agricoltura e urbanistica rappresentano due settori fondamentali inquadrabili solo all’interno di un’ottica unitaria. Tra le finalità del provvedimento andrebbe anche inserito l’obiettivo del recupero dei suoli urbanizzati o occupati da strutture ed infrastrutture non utilizzate da almeno dieci anni con il ripristino dello stato dei luoghi originari, così come andrebbe superata l’impostazione che ha come presupposto una netta separazione tra città-territorio urbano da una parte, e campagnaterritorio non urbano 14 settembre scorso conclude Vilma Mazzocco - affronta l’importante tema relativo all’uso e alla corretta gestione del territorio. Il problema della cementificazione del suolo sta assumendo in Italia Confronto in Commissione politiche agricole del summit Stato-Regioni: “Recuperare i suoli urbanizzati, ma non più utilizzati da almeno 10 anni” dall’altra”. “Il disegno di legge proposto dal ministro Mario Catania e approvato dal Consiglio dei ministri il dimensioni preoccupanti e la sfida per il futuro necessita l’adozione di sistemi di pianificazione territoriale geo-eco-soste- nibili che possano portare al ripristino e alla salvaguardia dei paesaggi, anche per prevenire il rischio idrogeologico. Ritengo importante arrivare ad una valutazione politica unitaria da sottoporre alla Conferenza Stato-Regioni del prossimo 25 ottobre, per esprimere il parere sul ddl in questione e a tal fine è stata convocata d’urgenza la Commissione Infrastrutture, Mobilità Governo del Territorio Ambito Edilizia e Urbanistica per martedì 23 ottobre 2012 alle 14 presso la sede della delegazione di Roma della Regione Basi- licata”. Come ricordava l’assessore il problema della cementificazione è assai rilevante. Basti pensare che ogni giorno si “occupano” 100 ettari di superficie libera. In poco più di 50 anni, dal 1956 a oggi, il territorio nazionale edificato è aumentato del 166%. La riduzione di superficie agricola e del conseguente calo della produzione, impedisce così al Paese di soddisfare completamente il fabbisogno alimentare nazionale. Il provvediento, quindi, mira a garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo di aree già urbanizzate. (bm2) Ticket, rimodulazione al palo Martorano scrive al ministro della Salute Balduzzi: sollecitare l’avvio Il provvedimento è molto atteso dalle fasce deboli Rimodulazione dei tichet, tema sempre attuale e di notevole interesse. Tanto che il ritardato avvio ha spinto l’assessore alla Salute della Regione, Attilio Martorano, a inviare una lettera al ministro al ramo Renato Balduzzi, per sollecitarne l’approvazione. Nella lettera ha sottolineato come il provvedimento sia frutto di un ampio confronto con le parti sociali e di un grande sforzo anche finanziario da parte della Regione per introdurre criteri di progressività nella contribuzione alla spesa che rispondano alle esigenze di equità e di solidarietà con particolare riguardo alla fasce più deboli. “Per questo – ha spiegato l’assessore – il provvedimento è fortemente atteso in Basilicata e il ritardo nell’applicazione risulta particolarmente pesante per i cittadini con più bisogni e redditi inferiori”. L’esecutivo regionale ha, infatti, rimodulato a inizio agosto sia il ticket sulla specialistica che quello sulla farmaceutica. Eesenzione totale per le famiglie con reddito inferiore a 16 mila euro. Fino 25.000 calo rispetto ai precedenti ticket unici che resteranno invece invariati per i redditi compresi tra i 25 e i 35.000. La quota di compartecipazione avrà invece una progressione per i redditi compresi tra 35.000 e 50.000 e, nella misura massima, per i redditi superiori ai 50.000. Per il ticket sulla farmaceutica resta confermato il tetto massimo pari a 2,5 euro. 19.10.2012 N. 205 PAG. 3 Basilicata Mezzogiorno Il governo regionale promuove una Conferenza con le parti interessate per prospettare il futuro dell’area Rilanciare la Valbasento De Filippo: “Siamo consapevoli che quel territorio presenta buoni fondamentali” La giunta regionale ha deciso di promuovere una conferenza sulla Valbasento che si svolgerà il prossimo 9 novembre a Macchia di Ferrandina, nei locali del Consorzio Asi. La decisione è stata assunta su proposta dell’assessore al Lavoro, Vincenzo Viti, che nel luglio scorso aveva assunto a nome del governo regionale un impegno ad effettuare una ricognizione operativa sui temi del rilancio dell’area, mediante il coinvolgimento di tutte le competenze politiche e istituzionali. “Si tratta – ha spiegato l’assessore Viti – di una seconda occasione di confronto, insieme con quella del mobile imbottito, che vede la Regione Basilicata impegnata ad analizzare e prospettare, pur nelle strettoie di una grave situazione finanziaria, le possibili soluzioni di rilancio di una delle aree storicamente segnate da fattori di crisi”. I lavori della Conferenza vedranno impegnati gli assessori al Lavoro, alle Attività produttive, all’Ambiente e alle Infrastrutture, nonché i responsabili degli enti ed agenzie che operano sul territorio e saranno conclusi dal presidente della Regione, Vito De Filippo. Saranno invitati a partecipare sindacati, associazioni imprenditoriali, sindaci, amministratori ed esponenti delle istituzioni che hanno seguito le criticità e l’evolversi della vicenda socioindustriale. Sul tavolo della discussione ci sarà un report sui diversi temi che interessano la Valbasento (investimenti, ammortizzatori sociali, bonifica, sicurezza e tutela ambientale, infrastrutture e servizi) definito grazie alla stretta cooperazione fra i direttori generali dei dipartimenti interessati, coordinata dall’ingegner Michele Vita. “Per la Regione Basilicata – ha osservato il governatore, Vito De Filippo – la Valbasento non rappresenta una partita chiusa e tantomeno una partita persa. Abbiamo consapevolezza che quell’area del nostro territorio presenta buoni fondamentali per un possibile sviluppo produttivo e, nell’interesse dell’intera regione, non lasceremo nulla di intentato per far divenire questa potenzialità una realtà”. (bm9) A guidare la discussione un report dettagliato sui diversi temi: dagli investimenti agli ammortizzatori fino alla sicurezza Per l’assessore Viti si tratta di una seconda occasione di confronto che vede l’ente impegnato a trovare soluzioni per la ripresa Pittella su vertenza Autogrill: “Superare il blocco delle parti” Alta Val d’Agri L’auspicio è che dal prossimo tavolo emerga la soluzione più utile e adeguata per annullare la situazione di stallo che contrappone azienda e lavoratori Attraverso l’incubatore d’impresa nuove occasioni di sviluppo e crescita La soluzione è ancora da definire, ma la strada intrapresa è quella giusta. L’assessore regionale alle Attività produttive, Marcello Pittella, ha incontrato i dipendenti dell’Autogrill di Potenza, le organizzazioni sindacali e alcuni rappresentanti dell’azienda che fornisce servizi di ristorazione ai viaggiatori. La mediazione della Regione si è resa necessaria in seguito allo sciopero che i dipendenti di Autogrill avevano avviato nei giorni scorsi in segno di protesta contro la decisione dell’azienda che prevede un solo lavoratore nel turno notturno, dal lunedì al giovedì. Durante l’incontro e dopo aver ascoltato le posizioni delle parti, l’assessore Pittella ha auspicato “una rapida soluzione che garantisca sia le condizioni di sicurezza dei lavoratori che le esigenze aziendali”. “E’ necessario – ha detto l’assessore – che si superi con flessibilità il blocco delle parti che ha determinato lo stop dell’attività”. Per l’esponente del governo regionale la soluzione definitiva “è da ricercare nell’ambito dell’organizzazione del lavoro, incrociando i diversi flussi aziendali con le reali esigenze del personale”. Dipendenti, rappresentanti aziendali e sindacati torneranno a riunirsi lunedì prossimo. “Auspichiamo che da quel tavolo – ha concluso Pittella – emerga la soluzione più utile e adeguata per il superamento della situazione”. Non resta che attendere gli sviluppi della delicata vicenda interna alla realtà aziendale potentina che inevitabilmente si ripercuote sulla qualità del servizio offerto ai tanti viaggiatori di passagio. (bm9) “L’incubatore dell’Alta Val d’Agri, situato nel cuore dell’area industriale di Viggiano rappresenta una nuova opportunità di sviluppo e crescita per questa parte di territorio, Il Centro olii di Viggiano già importante sul piano economico, produttivo e della ricerca, in particolare nel settore delle energie. Un’area in cui si impone la necessità di indirizzare le scelte industriali verso un modello di sviluppo sostenibile”. Lo sostiene il Commissario del Consorzio industriale di Potenza, Donato Paolo Salvatore. “Sin dai suoi esordi - ha aggiunto - l’Asi ha collaborato alla realizzazione del progetto, mettendo a disposizione i suoi spazi. Non solo per le auspicabili ricadute occupazionali, ma anche condividendo l’opportunità di diversificazione di settore e supporto alle attività di impresa. Ben vengano - ha continuato Salvatore - percorsi in grado di valorizzare le potenzialità di giovani imprenditori e di accrescere la competitività delle aziende operanti. E ben vengano progetti che, come questo, sono il frutto della sintesi e della capacità di fare rete dei soggetti attivi sul territorio: Regione Basilicata, Sviluppo Basilicata, Consorzi industriali e Università. Il successo di una iniziativa - ha concluso - dipende dalla capacità di cooperazione e l’incubatore dell’Alta Val d’Agri sembra ben interpretare questa esigenza”. (bm9) L’assessore alla Attività produttive, Marcello Pittella Coltivare il futuro L’incontro di presentazione delle misure 112, 121 e 125, rivolto in particolar modo ai giovani e alle amministrazioni locali, si terrà alle ore 17 del prossimo 22 ottobre nella sala rinioni del Consorzio di Bonifica di Villa d’Agri. Dopo le tappe precedenti, l’assessore Mastrosimone continua il tour per informare i cittadini sulle nuove opportunità messe in campo per il rilancio del settore primario. 19.10.2012 N° 205 PAG. 4 Basilicata Mezzogiorno Il Parco delle Dolomiti Lucane a “Geo&Geo” L’appuntamento televiso sulla terza rete Rai è per lunedì a partire dalle 17,40. Divulgherà le azioni di salvaguardia della cicogna nera L’attività di salvaguardia e tutela della fauna selvatica del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane continua anche nella direzione della divulgazione. Il Parco sarà perciò presente lunedì 22 Ottobre a partire dalle ore 17.40 nella trasmissione di Rai Tre nazionale “Geo&Geo”, l’appuntamento televisivo con l’ecologia, il territorio e l’ambiente, il clima e la na- tura. In particolare grande attenzione sarà data al progetto di studio e salvaguardia della cicogna nera, una specie che entrerà a far parte dell’arca di Geo dove ogni settimana, in studio, sale una creatura, una specie, un ecosistema. La cicogna nera, tra gli uccelli nidificanti, è una delle specie più interessanti, rare e sensibili nel panorama nazionale e On line il portale medicodigitale.it che caratterizza in modo straordinario il territorio del Parco. La specie infatti, sta attraversando una fase molto delicata per la sua espansione e conservazione ed è presente nel nostro Paese con circa 10 coppie riproduttive. Tale eccezionale presenza faunistica, che rappresenta attualmente un vero e proprio fiore all’occhiello non solo per il Parco, ma per tutta la Basilicata e l’Italia, ha indotto l’Ente Parco a promuovere iniziative specifiche per la conoscenza e conservazione della specie. Il progetto, portato avanti dal Parco con il cofinanziamento di Total E&P Italia Spa, prevede un monitoraggio regolare in tutto il territorio protetto, finalizzato a valutarne lo status nell’area ed i vari aspetti sulla biologia ancora poco noti. Uno scorcio di Castelmezzano nelle Dolomiti lucane Premio letterario Basilicata, le cerimonie di consegna Il nuovo servizio sarà disponibile a partire da dicembre per dottori e pediatri dell’Asp Domani a Viggiano riconoscimento a Donato Verrastro per il saggio “La terra inespugnabile”. Domenica a Potenza gli altri vincitori della 41esima edizione La direzione generale dell’Asp ha richiesto alla società Marno a studiare una ipotesi di soluzione a riguardo di un sistema informativo dedicato ai medici di medicina generale, specificatamente orientato a consentirgli di “monitorare l’attività prescrittiva. Dopo aver definito un progetto di massima e valutata la sua fattibilità, Marno srl ha iniziato la realizzazione del portale www.medicodigitale. it organizzato per ambiti regionali, accedibile con modalità differenziate dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dai medici delle strutture; per l’Azienda accederanno i responsabili Il Premio letterario Basilicata, tra le istituzioni culturali più longeve d’Italia, si appresta a celebrare la sua quarantunesima edizione insieme alla nutrita comunità di accademici, studiosi ed intellettuali del più vasto panorama italiano. Due i momenti organizzati dal Circolo culturale “Silvio Spaventa Filippi” di Potenza. Domani a Viggiano, nell’Hotel dell’Arpa, alle 18 al via la cerimonia di premiazione per la Saggistica storica e cultura lucana “Tommaso Pedio”. Riceverà il premio Donato Verrastro con il saggio “La terra inespugnabile”, Il Mulino. E’ stato poi istituito il premio dei Distretti e/o altro personale abilitato. Tramite il portale l’Asp mette a disposizione del medico di medicina generale dati e statistiche sugli assistibili in carico, correlandole con le informazioni provenienti dalle banche dati dei farmaci dispensati.Le informazioni sulle prestazioni sanitarie ricevute dagli assistibili in carico al medico sono statisticamente comparate con quelle dell’intera Azienda Sanitaria e con indicatori di riferimento, consentendo di evidenziare aspetti epidemiologici, di valutare l’appropriatezza delle prescrizioni e di elaborare la reportistica essenziale. speciale “Città di Viggiano” che la Giuria, presieduta dall’accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca, ha attribuito a Vittorio Prinzi e Tommaso Russo per l’opera “La massoneria in Basilicata”, Franco Angeli editore. A Viggiano, sarà presentata la pubblicazione “Il dialetto di Gulì” curata dal professor Santino Bonsera, presidente dello “Spaventa Filippi”, in occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla morte del poeta romagnolo. Alla cerimonia prenderanno parte il primo cittadino della città dell’Arpa, Giuseppe Alberti, il presidente della Regione, De Filippo, l’assessore alla Cultura, Viti, il presidente della Provincia di Potenza, Lacorazza. Concluderà il senatore a vita, Emilio Colombo. Domenica, nell’Auditorium del Conservatorio di musica ”Gesualdo da Venosa” di Potenza, si terranno le premiazioni di tutte le altre sezioni. Progetto agro industria Benedetto (Idv) Patrimonio immobiliare Venezia (Pdl) Consiglio regionale Si riunisce il 23 ottobre La Basilicata si conferma regione di produzioni alimentari di qualità, anche se è ancora troppo limitato il numero di aziende biologiche e di quelle con produzioni certificate Dop e Igp. Sono le due facce del Rapporto Istat che fotografa forza e debolezza del comparto agricolo e agroindustriale della nostra regione. Dall’elemento di forza è necessario partire per sostenere il Progetto di ‘Filiera Territoriale Logistca della fascia jonica-Valbasento’ di cui, mi auguro, si tenga conto nella Conferenza Regionale sulla Valbasento il 9 novembre prossimo. In una interrogazione chiede al Presidente della Giunta il motivo per cui un quarto del patrimonio immobiliare della Regione Basilicata sia dichiarato indisponibile e se in alcuni casi parte di questi beni indisponibili comporti per la Regione Basilicata un qualche onere fiscale. Venezia chiede anche di conoscere il motivo per cui vi siano ulteriori immobilizzazioni in corso per 15 meuro a fronte di un così grande margine d’indisponibilità patrimoniale e quali immobili indisponibili non risultano ad oggi funzionali alle attività istituzionali della Regione. Il Consiglio regionale della Basilicata si riunirà martedì 23 ottobre, alle ore 10,30, a Potenza nel palazzo della Giunta regionale. Dopo l’attività ispettiva e di controllo, l’Assemblea prenderà in esame una delibera della Giunta regionale riguardante il “Piano di pubblica lettura 2012”. La seduta proseguirà con l’analisi delle mozioni presentate. La riunione sarà trasmessa in diretta sul canale televisivo satellitare 826 di Sky ed in web streaming dai siti internet www.consiglio.basilicata.it - www. basilicatanet.it. Dal Consiglio Parco Gallipoli II Ccp Card benzina Pici (Pdl) La Seconda Commissione ha approvato a maggioranza l’assestamento generale del Bilancio di Previsione, esercizio finanziario 2012 dell’Ente Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane. Entro la fine dell’anno, gli oltre 319 mila patentati lucani aventi diritto si vedranno caricare sulla loro card la somma di circa 140 euro. Il bonus benzina ripaga la Basilicata per il contributo che offre alla bilancia energetica del Paese. Un risultato storico che è stato raggiunto e difeso grazie all’impegno dei parlamentari lucani del Pdl. Card benzina Pagliuca La ‘card benzina’ libera risorse direttamente nelle tasche dei cittadini e senza mediazione alcuna. A noi del Pdl questo risultato tangibile per i lucani appare straordinario e rende la questione petrolio più percepibile per tutti. Bandi Rosa Dopo quelli estivi arrivano i bandi autunnali nel settore dell’agricoltura. Tutti i bandi scadono il 7 no- vembre, ovvero dopo 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso. Ogni domanda ha una sua complessità progettuale che non si può espletare compiutamente in un mese. Chiediamo l’intervento di De Filippo affinché vi sia una proroga della scadenza. Province Braia Il capogruppo del Pd auspica una posizione comune dei due capoluoghi per tenere unita la Basilicata e preservarla da strumentali posizionamenti politici e campanilistici che avrebbero una visione miope, un respiro corto ed un effetto indefinibile. Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012 PAG. 5 Basilicata Mezzogiorno 12 Primo piano Venerdì 19 ottobre 2012 Il giallo di Potenza I motivi dell’appello di Restivo Contestate le prove dell’accusa «Perché non sono stato io» Chiesto il confronto del Dna sconosciuto sulla maglia di Elisa anche con quello di Don Mimì 1 - IL SOTTOTETTO 2 - L’AMICA 3 - LA FIRMA 4 - LA FAMIGLIA L’esca e la scena del delitto «Non sarebbe mai salita lassù» Eliana e le bugie agli investigatori «Temeva un killer insospettabile» Quelle ciocche vicino al corpo «Un depistaggio fatto ad arte» Le protezioni e le compliticità «E’ stata una caccia al mostro» IMPOSSIBILE, a distanza di 17 anni, fissare con certezza l’ora della morte e la collocazione del cadavere della «povera Elisa». Il dato logico di partenza della difesa di Danilo Restivo è questo qua, unito a un altro di tipo psicologico sul carattere della giovane studentessa. «E’ assolutamente inverosimile - scrive il legale di Restivo Alfredo Bargi - che la Claps potesse seguire volontariamente il Restivo nel sottotetto al solo scopo di ricevere il regalo dalla sua promozione che – guarda caso – sarebbe stato nascosto il quel luogo. Siffatto ragionamento è, a dir poco, addirittura offensivo dell’intelligenza e della moralità della povera Claps». La ragazza insomma sarebbe stata trascinata lassù, viva o più probabilmente già morta. CI SAREBBE soltanto una spiegazione possibile per la «sconcertante caparbietà nel mentire» di Eliana De CIllis, l’amica con cui Elisa è uscita di casa la mattina del 12 settembre del 1993 per non tornare mai più. Per la difesa di Restivo Eliana - assolta per false informazioni perché il Tribunale le ha riconosciuto una condizione d’impunibilità - sapeva bene cos’era accaduto ma ha tenuto «celata la verità sulla tragica fine della Claps, per il presumibile timore di ritorsioni da parte del vero aggressore della giovane fanciulla, ancora in libertà e per nulla sfiorata da sospetti». «IL FETICISTA si appropria del feticcio, ma non lo lascia come simbolo della propria perversione omicida per richiamare su di sé l’attenzione dell’opinione pubblica, come gesto di sfida tipico dell’autore seriale. Non si corre il rischio di essere lontani dal vero, ad immaginare piuttosto che la presenza di ciocche di capelli (...) sia stata opera del vero autore del crimine, con l’evidente finalità di deviare su Restivo i sospetti, in ragione della sua nota inclinazione caratteriale». L’avvocato Bargi è scettico sulla “firma del serial killer”. Restivo aveva sì il vizio di tagliare i capelli alle ragazze, ma lasciarle sul luogo del delitto avrebbe una valenza simbolica assolutamente estranea alla sua personalità. LE CONDOTTE dei familiari di Danilo risultano «del tutto ragionevoli se contestualizzate con il clima persecutorio dell’epoca dei fatti in esame». L’avvocato Bargi difende anche il comportamento dei Restivo accusati di aver coperto le responsabilità del “ragazzo”. «Quanto alle altre illazioni ed alla presunta prudenza nelle conversazioni telefoniche, va osservato che appare strano che il giudicante (...) non consideri che all’epoca le vicende familiari del Restivo e le loro conversazioni telefoniche erano ospitate periodicamente nella trasmissione “Chi l’ha visto?” o nei quotidiani locali: altro che connivenze con le istituzioni o informazioni riservate sulle intercettazioni delle utenze!» POTENZA - Precisare o soltanto confermare l’esistenza di «ulteriori profili genetici sulla maglia della povera Elisa Claps e la loro eventuale corrispondenza a quelli di altri protagonisti della tragica vicenda, rimasti però sullo sfondo (Eris Gega, Francesco Urciuoli, Don Mimì Sabia)». E’una nuova perizia genetica la richiesta più importante della difesa di Danilo Restivo nell’appello indirizzato ai giudici di Salerno contro la condanna a trent’anni per l’omicidiodi ElisaClaps,il 12settembre del 1993. Una perizia del genere potrebbe riaprire le indagini su scenari e ipotesi investigative che secondo l’avvocato Alfredo Bargi sono state accantonate troppo in fretta per inseguire «l’apparente unico obiettivo di accertare la presunta responsabilità dell’imputato, piuttosto che di accertare la verità dei fatti per cui è processo». Innocenza e colpevolezza di Danilo Restivo tornerebbero a giocarsi in laboratorio, dove i due ufficiali del Ris nominati dal gip Attilio Orio, Andrea Berti e Giampietro Lago, durante il secondo incidente probatorio sui reperti prelevati dal sottotetto della chiesa della Trinità avevano isolato il profilo genetico dell’ex ragazzo di Erice. Ma non soltanto il suo. Infatti sulla maglia ritrovata sul corpo semi-mummificato di Elisa ci sarebbero tracce di «centocinquantasei profili tutti diversi». Così scrive la difesa di Restivo, che evidenzia anche l’assoluta inattendibilità dei test che hanno stabilito la sua natura di saliva (secondo l’accusa appartenuta allo stesso Restivo, ndr) sia per l’enorme quantità evidenziata, sia per il rischio di un falso positivo con quella dei ratti che verosimilmente popolano il sottotetto della Trinità. Quanto al dato puro e semplice della presenza del Dna del suo assistito mischiato a quello della ragazza sulla maglia che indossava quand’è stata uccisa, Bargi spiega che potrebbe trattarsi del sangue della vittima e di «cellule della cute lasciate da altri soggetti a seguito di toccamento dell’indumento in tempi diversi, antecedenti ed estranei all’aggressione». Sulla possibilità di una contaminazione della scena del delitto la difesa di Restivo insiste con forza citando più volte le dichiarazioni delle donne delle pulizie e del viceparroco della chiesa della Trinità, che si sono contraddetti sul ritrovamento del corpo ben prima del 17 marzo del 2010 quando alcuni operai hanno avvertito la polizia. L’avvocato Bargi si dice convinto che la sentenza di primo grado sia più che altro «la conseguenza del clima mediatico-giudiziario che ha accompagnato la vicenda (...) che ha visto come protagonisti giornalisti della carta stampata e di talune emittenti televisive, che hanno incessantemente bombardato l’opinione pubblica con notizie incentrate su un giudizio preconfezionato sulla arbitraria identificazione del Restivo con il “mostro” autore dell’efferato crimine». Perciò si cruccia non soltanto per l’imputato, ma anche per «il diritto alla verità dei familiari della povera Elisa Claps», calpestato «a tutto giovamento del probabileo probabiliresponsabili dell’evento delittuoso». Per capire di chi parli basta leggere fino in fondo le moti- vazioni del suo appello in cui cita un pregiudizio che ha finito per far trascurare i processi per falsa testimonianza a carico dell’amica di Elisa, Eliana De Cillis, quella con cui era uscita di casa la mattina del 12 settembre del 1993, e di Eris Gega, un pretendente della ragazza uccisa. «Protagonisti di ben altro spessore rispetto al Restivo», sarebbero «frettolosamente scomparsi dalla scena» per far posto a «sospetti emozionali nei confronti dell’imputato, che hanno finito per fare da schermo ai veri colpevoli». Bargi ha ripescato anche i sospetti sull’ex fidanzato di Eliana, Francesco Urciuoli, che stando a quanto riferito dal fratello di Elisa si era mostrato a sua volta interessato alla sorella. «A tanto aggiungasi, poi, senza voler giungere a conclusioni affrettate che analogamente è rimasto senza risposta l’interrogativo circa la presenza nel sottotetto di un bottone appartenente ad un abito talare». Questo assieme al «misterioso ed inspiegabile comportamento di persone del clero, che a dire di Gildo Claps di fatto avevano impedito all’epoca l’accesso al sottotetto, sia subito dopo la scomparsa, sia successivamente e, senza una plausibile ragione, avevano taciuto il rinvenimento seppure tardivo del cadavere della Claps, ancor prima della scoperta del 17 marzo del 2010». Per l’avvocato di Restivo tutto ciò indicherebbe senza dubbio la necessità di condurre nuovi esami confrontando i profili genetici sulla maglia di Elisa con quelli delle persone citate sopra. Dunque Eris Gega, e Francesco Urcioli. Più quello dell’ex parroco della Trinità Don Mimì Sabia, che però è morto ormai quattro anni fa, e da allora riposa nel cimitero di Potenza. [email protected] Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012 PAG. 6 Basilicata Mezzogiorno II I BASILICATA PRIMO PIANO PROVINCE LA QUERELLE POTENZA-MATERA Venerdì 19 ottobre 2012 BASILICATA A RISCHIO Adduce: «Si rischiano contrapposizioni e spinte centrifughe, come dimostrano la raccolta firme per Matera in Puglia e l’ipotesi macroregioni» «La proposta regionale tiene unita la Basilicata» Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, «sposa» la linea varata dal Consiglio. «Per l’unità regionale» SINDACO Il sindaco di Matera Salvatore Adduce . MIMMO SAMMARTINO l La vicenda Province sta infiammando la Basilicata. Tornano a emergere ad alta voce gli elementi deflagranti. Così, mentre il Governo delinea le politiche di neo centralismo e di scardinamento dei presidi istituzionali del territorio (soprat- Sul «caso» Province divisi su tutto Lacerazioni anche dentro partiti e coalizioni. Si rischia l’esplodere dei vecchi campanili l Il voto del Consiglio regionale ha evidenziato dissensi anche nei singoli partiti. Come quello di Gennaro Straziuso nel Pd (in disaccordo sulla «subordinata» approvata a maggioranza). O di Mario Venezia nel Pdl (che ha proposto l’annessione di Potenza alla provincia di Matera, uffici statali annessi). Il dibattito resta acceso. Per il consigliere regionale del Pd, Erminio Restaino, «il Consiglio regionale ha scritto una pagina seria tutta tesa a preservare l’unità della Basilicata» dinanzi al «centralismo di ritorno», mentre «all’orizzonte rispunta la “famigerata” fondazione Agnelli e si discute allegramente di macro-regioni». Giudizio di assenso anche dall’assessore pd, Vincenzo Viti. A suo dire, «il Consiglio regionale ha fatto un buon lavoro» assumendo una decisione che condivide «la comune preoccupazione» mirata a «salvaguardare la coesione civile e territoriale di una Regione esposta ai venti di una tragica disarticolazione». Il sen. Cosimo Latronico (Pdl) non arretra rispetto alla linea della Basilicata con due Province. E, concordando con quanto ha affermato l’ex ministro Raffaele Fitto, afferma: «la materia istituzionale riguarda la sfera della rappresentanza dei territori ed essa non è stata delegata al governo tecnico che invece deve occuparsi di materie che riguardano l’emergenza economica e finanziaria». Il consigliere regionale di Italia dei Valori, Antonio Autilio, chiarisce: «Siamo per l’abolizione di tutte le Province. Ma, in attesa che ciò possa avvenire, di fronte al provvedimento del Governo nazionale, ci schieriamo per il mantenimento delle due Province attuali e in subordine per il riconoscimento a Matera della sede dell’eventuale Provincia unica lucana». Per Autilio, dopo i ritardi nel ridisegno delle istituzioni locali, questa situazione può addirittura diventare un’opportunità tutto svuotando le casse e tagliando i servizi per i cittadini), in Basilicata rischia di esplodere una «guerra fra poveri» o fra defraudati di qualunque capacità di azione e di decisione. Con zuffe in nome di caselle e postazioni sempre più vuote e senza capacità di invertire la tendenza al generale disfacimento. Il Consiglio regionale, con divisioni laceranti all’interno degli stessi raggruppamenti politici, ha deciso - a maggioranza striminzita - di seguire un’idea subordinata al mantenimento delle due Province: portare la sede della Provincia unica a Matera, lasciando gli uffici statali a Potenza, città capoluogo di regione. Decisione però condizionata a una disponibilità in tal senso pronunciata dal Consiglio comunale potentino (città alla quale, salvo diversi accordi, spetterebbe per legge la Provincia). Al Comune di Potenza però non sembra esserci particolare entusiasmo in tal senso. Dal fronte materano, d’altronde, si sostiene la richiesta paventando rischi per il mantenimento dell’unità regio- nale. Ma, immiserendo a questo il problema, sarà davvero difficile uscire dalla strettoia. Il fondato timore è che, al posto degli argomenti, prevalgano gli strilli da stadio che tirano fuori il peggio delle due città. Come valuta la situazione il sindaco di Matera, Salvatore Adduce? «Il riordino delle Province deciso dal Governo penalizza la Basilicata che con una sola Provincia vedrebbe messo in discussione un antico equilibrio territoriale - afferma. Una decisione che impegna la classe dirigente a svolgere un compito straordinario mettendo da parte sterili campanilismi e contrastando incongrue battaglie di religione. L’unità e la coesione regionale che i lucani hanno faticosamente costruito in un lungo arco temporale non può e non deve essere messa in discussione proprio in un momento come quello che stiamo vivendo. Si rischia, infatti, di aprire la strada a contrapposizioni e spinte centrifughe che, come dimostra la raccolta di firme per portare Matera in Puglia, e come dimostrano le ipotesi di macro- regioni ventilate nei giorni scorsi anche ai massimi livelli istituzionali, mettono in pericolo l’esistenza stessa della Basilicata». Che fare per uscire dall’impasse? «Nella conferenza delle autonomie locali - ricorda Adduce - ho sostenuto la necessità di mantenere le due province e in subordine prevedere il capoluogo dell’unica provincia lucana a Matera in modo da garantire l’unità regionale. Abbiamo evitato, in questi mesi, fughe in avanti nel rispetto di un percorso che sotto la guida autorevole del presidente della Regione, Vito De Filippo, ci deve vedere tutti impegnati a garantire la coesione e l’unità dell’intera Basilicata». Per Adduce è Al bar e in piazza l’argomento «infiamma» i potentini Riacceso il dualismo con Matera. Si invoca un referendum REGIONE Il consiglio regionale ha approvato proposta sulle Province per assicurare i servizi ai cittadini con «un nuovo modo di programmare lo sviluppo della nostra realtà territoriale». Non sembrano invece convinti della soluzione propugnata dal Consiglio regionale gli esponenti (appartenenti alla maggioranza di centrosinistra) del Comune di Potenza e lo stesso segretario potentino del Pd. Per Gianpaolo Carretta (capogruppo Pd), Antonio Smaldone (capogruppo «Con Santarsiero»), Giampiero Iudicello (segretario cittadino Pd), infatti, «l’unica battaglia politico-istituzionale da mettere in campo, in linea con i riferimenti legislativi in vigore, è quella di fare in modo che ci sia una modifica al Decreto Legge 35/2012,che consenta alla Basilicata ed alle altre regioni che si trovano in condizioni similari, di continuare ad avere due Province». Per Carretta, Smaldone e Iudicello «una decisione contraria creerebbe in una regione così piccola i presupposti territoriali e politico-formali allo smembramento della Basilicata, arrecando un danno irreparabile sotto il profilo sociale, storico ed umano». Di qui l’appello a parlamentari e classe dirigente lucana a difende- re «il mantenimento delle due Province e la sopravvivenza sociale della nostra regione, nel rispetto anche della vocazione naturale ed amministrativa delle città di Potenza e Matera». Dinanzi al progetto di spending-review, concludono gli esponenti del Pd di Potenza, «si ha il dovere di difendere i presidi istituzionali e governativi presenti in Basilicata, che rappresentano il grado di civiltà e di evoluzione socio-culturale di una comunità». Anche il consigliere comunale di opposizione, Giuseppe Molinari, contesta la soluzione «subordinata» suggerita dal Consiglio regionale e si dice d’accordo con le valutazioni espresse sul tema dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, che ha definito tutta la vicenda «un papocchio sia giuridico, sia politico». Intanto attende la richiesta convocazione urgente di un Consiglio comunale sul tema. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepresidente del Consiglio municipale potentino, Antonino Imbesi (Pdl): «Tutti d’accordo per difendere le due Province lucane. Ma, se dovesse rimanerne una, come già stabilisce la legge, la sua sede dev’essere Potenza». [mi.sa.] l Se ne parla al bar, in piazza, ovunque. Il tema della Provincia unica lucana infiamma i potentini in un rigurgito di «dualismo» con Matera. C’è chi, come Peppino Olita, contesta alla Regione la scelta di demandare ai Comuni qualsiasi decisione: «È un clamoroso autogol che rischia di creare spaccature tra le due città. Non vorrei che tra qualche tempo ci ritroviamo inglobati in una macroregione e senza Provincia». Renato Angelucci e Donato Paciello parlano di un «pastrocchio»: «È una bruttura amministrativa e politica. Che senso ha trasferire la Provincia a Matera e mantenere gli uffici a Potenza? Col tempo Matera rivendicherebbe anche quelli». Sulla stessa lunghezza d’onda Giusj D’Alfonso che aggiunge: «Si tratta di un progetto che scontenterebbe tutti. Se proprio bisogna cancellare una Provincia, si faccia un referendum popolare lasciando decidere a tutti i lucani dove allocarla». È d’accordo sul coinvolgimento di tutti i cittadini Rachele Campagna, mentre Pina Stanco «bacchetta» la Regione: «Non può fare il gioco dello scaricabarile. Bisogna difendere le due Province ad ogni costo, ma se ne deve restare una - conclude - è giusto che stia a Potenza, città più baricentrica [ma.bra.] rispetto a Matera». Renato Angelucci Peppino Olita Donato Paciello Giusj D’Alfonso Pina Stanco Rachele Campagna Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012 PAG. 7 Basilicata Mezzogiorno BASILICATA PRIMO PIANO I III Venerdì 19 ottobre 2012 PROPOSTA «Sì alla riforma della pubblica amministrazione. Purché si tutelino i servizi per i cittadini e i posti di lavoro» POLITICA «La politica lucana non può aspettare passivamente le decisioni del governo sulla spending-review» Cgil: tavolo regionale su servizi e lavoro «Urge una proposta alternativa. Minacciati 1.400 posti» positiva dunque «la decisione del Consiglio regionale di proporre Matera capoluogo della “provincia di Lucania” e contemporaneamente di costruire un equilibrato disegno di governance istituzionale intorno al tema degli uffici periferici dello Stato. Posizioni di apparente rigidità esclusivamente a favore del mantenimento delle due Province di fatto portano a un unico sbocco e cioé quello già previsto dal decreto di Governo (Potenza sia capoluogo di regione che capoluogo di Provincia, con la scomparsa della Provincia di Matera)». «Consapevoli della difficile condizione che il Paese sta attraversando, pur tra mille difficoltà siamo impegnati a rive- dere e ridurre la spesa pubblica a tutti i livelli - aggiunge il sindaco Adduce. - La città di Matera ha fatto la sua parte senza piagnistei e puntando rigorosamente alla razionalizzazione del bilancio comunale con notevoli sacrifici. Abbiamo anche condiviso la necessità di aiutare le comunità che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà finanziaria senza accampare pretese. Questo patrimonio di responsabilità non deve essere sprecato prestando il fianco a sterili localismi. Le scadenze fissate ci impongono a questo punto di concordare con il nostro capoluogo di regione l’unica strada possibile al fine di evitare dannose contrapposizioni». PROVINCIA La sede della Provincia di Potenza nella rinnovata piazza Mario Pagano [foto Tony Vece] . l «La Cgil vuole la riforma della pubblica amministrazione. E condivide l’azione contro gli sprechi. Purché questa riforma salvaguardi i servizi per i cittadini e non tagli i posti di lavoro. Per evitare di subire passivamente la ricetta “spending-review” del Governo Monti, è necessario aprire urgentemente un “tavolo regionale” per elaborare una strategia diversa e condivisa». Alessandro Genovesi, segretario regionale Cgil, illustra l’idea del sindacato su come uscire fuori dall’impasse che, in queste ore, sta spaccando la comunità lucana sulla vicenda Province. Con lui ci sono Angelo Summa (segretario Cgil di Potenza), Nicola Allegretti (membro della segreteria regionale) e i segretari della Cgil Funzione Pubblica di Potenza e Matera, Roberta Laurino e Vito Maragno. «Non c’è più tempo - affermano in coro. - La Basilicata, invece di dividersi, deve dimostrare di avere un’idea politica diversa da quella dei tagli indiscriminati perseguiti dal Governo: solo tagli e confusione istituzionale». E la Cgil cita fatti concreti che già oggi costano lacrime e sangue: «In Basilicata un migliaio di posti di lavoro pubblici e circa 400 privati sono a rischio a causa degli effetti della “spending review”. Per questo motivo presenteremo un documento alla Regione con una serie di proposte, chiedendo un tavolo tecnico per “affrontare i tagli”, CGIL I dirigenti (da sin.) Allegretti, Maragno, Genovesi, Summa e Laurino [foto Bianchi] ma contestualmente per garantire i servizi e i livelli occupazionali». Genovesi e gli altri dirigenti della Cgil hanno evidenziato l’importanza di tenere insieme i risparmi nel settore pubblico senza però sopprimere i servizi essenziali, discutendo anche delle nuove funzioni degli enti locali, a partire dal nodo Province. «Gli enti provinciali lucani - sostiene, tra l’altro, il documento sindacale - hanno registrato tagli per 8 milioni e 400 mila euro a Potenza e 2 milioni e 400 mila a Matera». Tagli che, in termini percentuali, risultano tra i maggiori a livello nazionale: abbiamo infatti la prima e la terza provincia d’Ita- lia quanto a colpi di scure subiti. A tutto ciò si aggiunge il rischio di esuberi anche per i lavoratori del settore privato, a causa della diminuzione di fondi legati agli appalti e alle convenzioni. «Inutile inventare nuovi equilibri istituzionali, ridotti a scatole vuote, incapaci di assicurare servizi e lavoro ai cittadini», ammonisce la Cgil. Tra le proposte avanzate, il potenziamento delle unioni dei Comuni, «dichiarando fallite le aree programma», con un necessario e urgente riordino degli enti sub-regionali. La Cgil, «sindacato anche di proposta», conclude: «La politica in Basilicata [mi.sa.] deve fare la propria parte». Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012 PAG. 8 Basilicata Mezzogiorno POTENZA CITTÀ I V Venerdì 19 ottobre 2012 PIÙ ORE IN CATTEDRA CARICHI DI LAVORO A parità di stipendio i docenti dovranno non più 18 ma 24 ore a EFFETTI DELLA LEGGE DI STABILITÀ lavorare settimana. Alle Elementari è già così SEMPRE PIÙ PRECARI Uno degli effetti del prolungamento dell’orario di lavoro sarà il restringimento degli spazi per i docenti precari (Prof)umo di rivolta nella scuola Al Nitti-Falcone-Racioppi i docenti si astengono dall’approvare progetti e incarichi MASSIMO BRANCATI l Un’altra tegola si abbatte sul mondo della scuola che, tra riforme e controriforme, si ritrova a dover fare i conti con precariato, carenza di fondi e un corpo docente assottigliato. Nell’ambito della legge di stabilità il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, chiede agli insegnanti delle scuole di ogni grado (dalle elementari alle secondarie) di aumentare il numero di ore lavorate a parità di stipendio, portandole da 18 a 24 ore a settimana (alle elementari questo è già l'orario di fatto). Un aumento consistente, pari a un terzo dell'orario oggi in vigore. Il ministro giustifica il provvedimento con la necessità di portare il livello di impegno dei docenti sugli standard dell'Europa occidentale, ma la scelta determinerà non solo un aumento del carico di lavoro. Toglierà spazio a molte supplenze (sia quelle brevi che i cosiddetti spezzoni), con i tanti precari della scuola che resteranno a piedi. Ci sarà un risparmio, dice Profumo, e con questi soldi si interverrà sull’edilizia scolastica e sulla formazione dei docenti. Insomma, il Governo vuole fare cassa sulle spalle degli insegnanti, quelli che saranno costretti a lavorare di più (senza un adeguamento retributivo, sia chiaro) e quelli che a scuola non potranno più entrarci. Il tema ha spinto il Collegio docenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Nitti-Falcone-Racioppi di Potenza a promuovere una prima iniziativa di protesta che si traduce nell’astensione di fronte all’approvazione di progetti, all’attribuzione degli incarichi e ad iniziative relative all’ampliamento dell’offerta formativa. «Siamo contro un provvedimento - spiegano i docenti - che prevede un aumento dell’orario di lavoro del 30% delle ore settimanali a parità di retribuzione, senza alcuna finalità didattico - educativa e con evidente contrazione di migliaia di posti di lavoro». In un documento i prof dell’istituto potentino sottolineano che «il ministro Profumo, come i colleghi che l’hanno preceduto, dimostra totale disprezzo per il lavoro degli insegnanti, considerati solo un costo da tagliare e mai una risorsa da valorizzare. Con tale provvedimento i docenti verrebbero utilizzati non solo per le supplenze brevi ma anche per quelle ore che sarebbero ricoperte con incarichi annuali a tempo determinato, impedendo così ai precari qualsiasi possibilità di lavoro». ISTITUTO Le scuole superiori Nitti, Falcone e Racioppi [foto Tony Vece] SANITÀ APPELLO A BALDUZZI ECONOMIA UNIONCAMERE Martorano scrive al ministro sul ticket sanitario da rimodulare Sotto i 40mila le imprese attive Ma è in atto una leggera ripresa l L’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Attilio Martorano, ha inviato una lettera al ministro della Salute Renato Balduzzi, per sollecitare l’approvazione della rimodulazione del ticket adottata a inizio agosto scorso dalla Giunta regionale. Nella lettera, l’esponente dell’esecutivo lucano ha sottolineato come il provvedimento sia frutto di un ampio confronto con le parti sociali e di un grande sforzo anche finanziario da parte della Regione per introdurre criteri di progressività nella contribuzione alla spesa che rispondano alle esigenze di equità e di solidarietà con particolare riguardo alla situazione delle fasce più deboli. «Per questo – ha spiegato l’assessore chiedendo un intervento del Ministro per accelerare la pratica – il provvedimento è fortemente atteso in Basilicata ed il ritardo nella effettiva applicazione della rimodulazione risulta particolarmente pesante per i cittadini con più bisogni e redditi inferiori». Il governo lucano, lo ricordiamo, ha rimodulato il ticket prevedendo che le fasce di reddito più basse (quelle fino a 25mila euro di reddito Isee) non debbano pagare nulla o pagare di meno. Resta immutata la gabella per la fascia reddituale intermedia (fra 25mila e 35mila euro annui). Verseranno un ticket più alto di quello attuale i redditi Isee superiori ai 35mila e (ancor di più) ai 50mila euro annui. Sul fronte delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, tutti coloro con un reddito Isee non superiore ai 16mila euro l’anno sono totalmente esenti dal pagamento di ticket. Per la fascia Isee compresa fra 16mila e 25mila euro di reddito Isee, l’esenzione è confermata solo per le prestazioni il cui valore non supera i 5 euro. Ticket di 3 euro per le prestazioni da 5,01 a 10 euro; 7 euro (prestazioni da 10,01 a 30 euro); 14 euro (prestazioni da 30,01 a 50 euro); 20 euro (prestazioni da 50,01 a 100 euro); 25 euro è il ticket per prestazioni superiori ai 100 euro. l Il quadro resta devastante, seppur ci siano segnali di una timida ripresa. La quota delle imprese della provincia di Potenza resta sotto soglia 40.000 (ce ne sono precisamente 39.051) ma il saldo sulla natimortalità del terzo trimestre fa segnare un dato positivo (+65 unità), con una percentuale dello 0,17% in più rispetto al precedente trimestre e dello -0,03% rispetto all’analogo periodo del 2011. Lo si rileva dai dati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere a partire dai dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Un’indagine che mostra la perdurante difficoltà dell’Italia ad uscire dalla crisi e una ripresa del Mezzogiorno, dove si registra un saldo di 7.485 unità per una crescita dello 0,37% (contro lo 0,3 dell’estate 2011). «Sia pure di fronte ad un lieve segnale positivo della nostra economia – commenta il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte – non possiamo non notare l’affanno che si manifesta attraverso un alto numero di cessazioni e un arretramento, seppure minimo, in termini percentuali rispetto al 2011, anche quello anno di grandi sofferenze. Occorre restare dunque più che mai al fianco delle imprese, sia sul fronte del credito che dell’internazionalizzazione (due leve fondamentali per resistere e reagire alla crisi) e spingendo sull’incentivo a fare sistema, ad esempio attraverso lo strumento delle Reti di impresa». L’ultimo bando proposto dall’ente camerale sulle Reti ha registrato nove domande pervenute, di cui sette ricevibili, con 42 imprese coinvolte. I settori maggiormente «ricettivi» al messaggio di aggregazione sono risultati i Servizi (3 reti), l’industria (2) e l’agricoltura (2). Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012 PAG. 9 Basilicata Mezzogiorno 22 Potenza Venerdì 19 ottobre 2012 Diffusi i dati Unioncamere: la crisi permane ma il saldo nati - mortalità ha il segno positivo Imprese, una lenta crescita Lamorte: «Alto il numero di cessazioni, arretramento rispetto al 2011» LA quota delle imprese della provincia di Potenza resta sotto soglia 40.000 (ce ne sono precisamente 39.051) ma il saldo sulla natimortalità del terzo trimestre fa segnare un dato positivo (+65 unità), con una percentuale dello 0,17 per cento in più rispetto al precedente trimestre e dello -0,03 per cento rispetto all'analogo periodo del 2011.Lo rilevano i dati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere a partire dai dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Un'indagine che mostra la perdurante difficoltà dell'Italia ad usciredallacrisi eunaripresa del Mezzogiorno, dove si registra un saldo di 7.485 unità per una crescita dello 0,37 per cento (contro lo 0,3 dell'estate 2011). «Sia puredi fronte adun lieve segnale positivo della nostra economia - commenta il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte - non possiamo non notarel'affanno che si manifesta attraverso un alto numero di cessazioni e un arretramento, seppure minimo, in termini percentuali rispetto al 2011, anche quello anno di grandi sofferenze. Occorre restare dunque più che mai al fianco delle imprese, sia sul fronte del credito che dell'internazionalizzazione (due leve fondamentali per resistere e reagire alla crisi) e spingendo sull'incentivo a fare sistema, ad esempio attraverso lo strumento delle Retidi impresa». L'ultimo Bando proposto dall'Ente camerale sulle Reti ha registrato nove domande pervenute, di cui sette ricevibili, con 42 imprese coinvolte. I settori maggiormente “ricettivi”al messaggio di aggregazione sono risultati i Servizi (3 reti), l'industria (2) e l'agricoltura (2). In generale, dunque, a dispetto di una crisi sempre più dura, in Italia il trimestre estivo ha fatto registrare l'iscrizione di 75.019 nuove imprese (2.424 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e la cessazione di 60.510 imprese (2.900 in più del trimestre luglio-settembre del 2011), con un saldo positivo per 14.509 unità, corrispondente ad un tasso di crescita trimestrale dello stock delle imprese pari allo 0,24 per cento (+ 0,32 per cento l'anno scorso). La variazione, però, è la più modesta dal 2003 ed è il risultato del più basso volume di iscrizioni rilevate nel terzo trimestre dell'anno. Un’associazione per chi è colpito da traumi encefalici Rinascere a nuova vita Cosa c’è dopo un aneurisma BASTA un niente e la vita di ciascuno può cambiare da un momento all’altro. Nasce l’associazione “Vivi con Gianluca - Onlus” che ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e creare attenzione verso le persone colpite da traumi cranioencefalici. La presentazione è prevista per domani alle 17.30, nella sala “A” del consiglio regionale in via Verrastro a Potenza. “Vivi con Gianluca - Onlus”, si prefigge di sensibilizzare l'opinione pubblica e di creare attenzione dal punto di vista sanitario verso le persone colpite da traumi cranio-encefalici. L'iniziativa vede in prima linea la presidente Ivana Papapietro, moglie di Gianluca - giovane potentino colpito, nel 2008, da aneurisma - che dà il nome all'associazione - e una serie di amici e sostenitori. L'incontro, moderato dallo scrittore Michelangelo Volpe, oltre alla presidente, prevede gli interventi del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, dell'asses- Ivana Papapietro, fondatrice di “Vivi con Gianluca onlus” sore Regionale alla Sanità, Attilio Martorano, del direttore dell'Hospice dell'Ospedale San Carlo, Marcello Ricciuti, e di una serie di professionisti che hanno conosciuto il caso di Gianluca o lavorano su pazienti colpiti da traumi cranioencefalici: Rosario Rocca (specialista in radio dia- gnostica), Vita Garramone (psicologa), Saverio Telesca (primario Rsa “Demenza dell'adulto” Don Uva). Particolarmente sentita sarà anche la partecipazione di Dino Rosa, autore del libro “Cercando la vita”, che racconta la sua esperienza personale post-incidente, con relativa uscita dal coma. IN VIALE DANTE Strani “turisti” tra le strade della città DEGRADO, tanto degrado. La città di Potenza continua a dover fare i conti con i ben noti problemi legati all'incuria e alla sporcizia. L'ultimo esempio in ordine di tempo giunge da viale Dante, dove ieri mattina alcuni passanti hanno dovuto osservare la presenza di una vipera lunga trenta centimetri, di colore grigio, ormai morta. L'animale ha creato non poche preoccupazioni ai cittadini di viale Dante che già tempo hanno manifestare il proprio disappunto in occasione della presenza di un biscione. Il rettile si trovava dinanzi ai bidoni della spazzatura e ha messo molta paura ai residenti. Francesco Menonna [email protected] | SANITÀ PRIVATA | Il mare a Potenza l’ultima impresa di Cannizzaro L'IMPRESA era ardua, portare il mare a Potenza. Solo uno come Michele Cannizzaro poteva riuscirci. Così cresce il suo impero sanitario. Ma se c'è una cosa che non tollera è essere chiamato ras della sanità privata. «Sono prima un medico, poi un imprenditore». Come tale orientato al business. Ma con gli investimenti. Sui quali non lesina. L'ultimo ce lo mostra con la soddisfazione di chi sa che innovare e offrire qualità è una garanzia per stare sul mercato ma è anche un servizio che si offre ai lucani. Il mare in città è il primo centro di Haloterapia in Basilicata, una stanza del sale, una novità nel campo del benessere molto di tendenza oggi in Italia. E’ in funzione anche al policlinico di Bari. Al centro di fisioterapia e riabilitazione "Genovese" è stata dunque allestita una stanza con l'oro bianco. Viene somministrato cloruro di sodio micronizzato, cioè sale medicale di roccia purissima, un rimedio naturale contro rinite, bronchite, sinusite, allergie, demartiti, ma anche insonnia e stress da lavoro. Dunque un posto per grandi e piccoli. «Non sostituisce l'antibiotico», spiega «né il cortisone, ma è evidente che ne permette una riduzione». Come quando si va al mare. Non è in convenzione, dunque i cicli di terapia si pagano. Ma con Canizzaro è meglio non sfiorare l'argomento pubblicoprivato, meglio non sfiorare, in generale, il tema delle politiche sanitarie regionali, "sull'ottimizzazione del sistema sprechi-risorse e ottimizzazione, a mio avviso, c'è ancora molto da fare. Sul pascolo degli abusivi, poi, moltissimo». Lui la sua rotta sanitaria ce l'ha. Ha pensato a tutto. La stanza del sale è arredata con poltrone ergonomiche, televisore, giochi. Se si aggiunge la cromoterapia si ha la sensazione di una sanità a cinque a stelle, una cosa per ricchi. E' a questo punto che Cannizzaro offre il meglio di sé, con le sue storiche sfuriate: «Il paziente non è un numero, garantirgli benessere è un dovere». Del resto basta andare all'ospedale San Carlo per avere la conferma che questa regola lo guidò anche negli anni in cui ne assunse la direzione. (Lucia Serino) Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012 PAG. 10 Basilicata Mezzogiorno VI I POTENZA CITTÀ INFANZIA NEGATA FAMIGLIE DEVASTATE Venerdì 19 ottobre 2012 DRAMMI FAMILIARI Storie di separazioni, di figli «prigionieri» di uno dei genitori. Le incursioni degli assistenti sociali Tanti bambini vittime della guerra dei Roses A Potenza opera l’associazione per i diritti del fanciullo EMANUELA FERRARA l Si discute ancora sulla triste vicenda che ha come vittima il bambino di Padova, trascinato a forza dagli agenti della Polizia verso una casa famiglia. È giusto accendere i riflettori su queste storie? Fino a che punto bisogna spingersi e quando bisogna saper dire basta? Purtroppo il caso di Padova non è un caso isolato. Di bambini trascinati via, con la forza, o interrogati in maniera non proprio opportuna, ce ne sono tanti e forse è davvero il caso scoperchiare questo vaso di Pandora affinchè cose del genere possano non accadere più. A volerne parlare è l’Associazione per i Diritti del Fanciullo (Adf), da sempre impegnata nella tutela dei diritti fondamentali dei più piccoli con il suo presidente Giuseppe Iuele e due membri, Pina Laguardia e Pasquale Pirozzi. Di storie da raccontare ne hanno davvero tante. Quando due genitori si separano spesso accade l’irreparabile. Ci si fa la guerra. Iniziano le querele, gli esposti, dopo anni ed anni arrivano le prime sentenze. Ed intanto a subire è il piccolo o i piccoli di casa. Vengono ascoltati da avvocati, magistrati, sono chiamati a presenziare davanti ad un tribunale dei minori. Non importa quanti anni hanno. L’importante è scavare a fondo nella loro vita, per decidere INCONTRO Da sinistra, soci della Adf, Associazione per i diritti del fanciullo, Pina Laguardia, Giuseppe Iuele e Pasquale Pirozzi [foto Tony Vece] se affidarli alla mamma o al papà. Per decidere se quello che afferma un genitore è vero o no. Poi, che nel frattempo la loro psiche venga compromessa, a pochi importa. Questo accade anche quando ci si trova di fronte al cosiddetto «affido condiviso». Ed è il caso di un bambino la cui storia ci viene raccontata dai membri dell’Adf. Nonostante per lui fosse stato deciso l’affido condiviso con collocamento presso la casa della madre, il padre continua a non vederlo per lungo tempo. Inutili i richiami. Le sue insistenze. Il bambino è “prigioniero” della madre. Nel frattempo intervengono gli assistenti sociali. Gli interrogatori. Fi- no a quando se ne rileva tutta la gravità del caso. L’Adf si chiede se sia mai possibile che un bambino di soli tre anni possa firmare un verbale di sommarie informazioni. Perché nel caso specifico, sotto un verbale di sommarie informazioni rese al tribunale dei minori che la Gazzetta ha potuto visionare, compare in stampatello il nome del bambino. Le sue parole sono contro il padre. Ma siamo sicuri che nessuno lo abbia indotto a parlare in questo modo? È legale chiedere ad un bimbo di firmare documenti? È tutto questo che andrebbe fermato. L’Adf non ne fa un caso sessista. Non si schiera a favore dei padri piuttosto che delle madri, ma a favore dei bambini che andrebbero protetti in ogni caso, anche di fronte a casi particolari come quello raccontato. Ci sono bambini che dichiarano di «avere male ad un ginocchio perché papà dava i pugni a mamma quando io ero nella pancia». Non è fantasia. L’Adf si chiede dove siano le audizioni protette. Perché si procede ancora per partigianerie, dove per partigianerie si intende il dividere i genitori in buoni e cattivi e si lasciano intervenire con i loro tempi biblici le autorità competenti? Probabilmente non c'è bisogno di un video choc per capire la portata del problema, forse basterebbe guardarsi semplicemente attorno. FERROVIE APPELLO DEI PARLAMENTARI ANTEZZA, BUBBICO E CHIURAZZI AL VICE MINISTRO CIACCIA PER CHIEDERE DI NON SOPPRIMERE IL PRESIDIO-VIAGGIATORI Trenitalia vuole tagliare ancora Prevista la chiusura dell’unico servizio di assistenza alla clientela. Si trova a Potenza l Rischio di nuovi disagi per i viaggiatori lucani. Nel nuovo piano di razionalizzazione Trenitalia ha previsto la chiusura dell’unico servizio di assistenza alla clientela presente nel territorio lucano. Si trova nella stazione di Potenza centrale. Dopo l’appello dell’ assessore regionale alle Infrastrutture, Agatino Mancusi che ha scritto una lettera al direttore della divisione passeggeri e all’amministratore delegato di Trenitalia, Gianfranco Battisti e Vincenzo Soprano, per chiedere di non tagliare il presidio, intervengono i parlamentari lucani Carlo Chiurazzi, Filippo Bubbico e Maria Antezza che hanno inviato una nota al vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ciaccia. «Come lei certamente saprà - scrivono i parlamentari - la Basilicata, che sconta una marginalità geografica e la presenza di una inadeguata rete di infrastrutture ferroviarie, ha posto in essere ogni sforzo per perseguire l'obiettivo dell'elevamento della qualità del servizio offerto agli utenti». UFFICIO A sinistra l’unico ufficio di assistenza clienti di Trenitalia presente in Basilicata. Si trova a Potenza. L’azienda vuole chiuderlo [foto Tony Vece] . La paventata chiusura del presidio - secondo i parlamentari del Pd - avrà una ricaduta negativa sull'offerta ferroviaria regionale in generale, dacché verrebbero meno prestazioni fondamentali, quali la gestione del trasporto dei disabili, l'informazione all'utenza, l'assistenza ai passeggeri e così via enumerando. «Inoltre - aggiungono An- tezza, Bubbico e Chiurazzi - il servizio è viepiù necessario se si pensa all'importanza che riveste non tanto per la clientela regionale sistematica, quanto per gli utenti che raggiungono il capoluogo lucano da altre regioni italiane o vi transitano nell'ambito di un viaggio nazionale o anche internazionale. Ciò – a fronte dell'impegno finanziario profuso dalla Re- gione Basilicata nel contratto di servizio in essere, al fine di attivare numerosi collegamenti con i servizi Av su Salerno e su Napoli e velocizzare quelli su Foggia per sopperire all'esigua presenza di collegamenti nazionali – fa apparire priva di giustificazione la scelta di soppressione del presidio». I senatori chiedono al vice LA LETTERA DA VIA BONAVENTURA CONTINUANO A GIUNGERE SEGNALAZIONI DI DISAGI E MALCONTENTO «Noi, prigionieri del cantiere infinito» L’allarme: in caso di emergenza non esiste un piano di evacuazione l Ci scrive un nostro lettore che abita nei pressi del cantiere di piazza Bonaventura, a Potenza. «Grazie alla Gazzetta - si legge nella lettera - che volgendo lo sguardo al «nostro» cantiere dimostra di fare un lavoro serio e non fomentato da sterili polemiche. Ma il cantiere di via Bonaventura non solo nasce e poi muore, si apre e si chiude. Il «cantiere» è invadente e irrispettoso, si allarga a poco a poco pensando di passare inosservato. Adesso per passare davanti ai portoni delle abitazioni che insistono sul cantiere bisogna mettersi di lato poiché gli scavi sono arrivati letteralmente ad un passo dai palazzi. Basta farsi una passeggiata fin qui per appurare che questa è la realtà. E le domande sono diverse: Ma chi vive qui sta davvero al sicuro? Se dovesse verificarsi una scossa, dove andremo a cercare riparo? Riusciremo a uscire dai nostri palazzi senza calpestarci l’un l’altro? qual è l’adeguamento al piano di evacuazione da parte del cantiere? Dal momento che quest’ultimo rappresenta un ostacolo anche all’arrivo di mezzi di urgenza (pompieri ed ambulanze) in un contesto che accoglie diverse migliaia di persone tra abitanti, alunni degli edifici scolastici limitrofi e passanti. Non solo. I lavori adesso devono per forza accelerare, utilizzando tutti i mezzi a disposizione, leciti e non. Le società di servizi per fare i loro interventi si muovono in maniera grossolana e con poco stile e, presi dalla fretta, creano disagi. La Telecom, ad esempio, durante il suo intervento «senza alcun preavviso» ha sospeso il servizio telefonico. E poi nessuno mai si è premurato di fare sopralluoghi a scopo di prevenzione sismica». ministro di intervenire presso i vertici di Trenitalia «affinché possa essere scongiurata la chiusura dell'unico servizio di assistenza alla clientela presente nella nostra regione e operante nella stazione di Potenza centrale». La vicenda è stata anche al centro di un incontro tra i sindacati di categoria e l’Anci di Basilicata che, su iniziativa del presidente Vito Santarsiero, dopo la vertenza Poste, per evitare la chiusura di uffici postali, propone l’apertura di un’analoga iniziativa per le ferrovie. «Condividiamo – ha ribadito al termine dell’incontro la delegazione Anci - la preoccupazione del sindacato. Non possiamo accettare che si arrivi alla soppressione del presidio. Già oggi le strutture operative di Trenitalia sul territoro lucano sono ridotte al minimo con gravi conseguenza sulla qualità del servizio ferroviario. Occorre aprire una vertenza Basilicata sul trasporto ferroviario e rivedere la programmazione di Trenita[ma.bra.] lia». le altre notizie CINEMA Atto costitutivo della Film Commission n Oggi sarà sottoscritto l’atto costitutivo della Fondazione denominata «Lucana Film Commission», organismo per la promozione e la diffusione della cultura cinematografica in Basilicata. Oggi è prevista una conferenza stampa, alle 10.30, nella sala Verrastro della Regione. Interverranno, tra gli altri, i rappresentanti degli enti soci fondatori della Fondazione. ANCI BASILICATA Triani confermato nel compito nazionale n Nel corso dei lavori dell’ assemblea nazionale Anci della Conferenza dei consigli comunali a Bologna il coordinatore della Conferenza di Basilicata, Antonio Triani è stato confermato vice Coordinatore nazionale dell’organismo. Invece il presidente del Consiglio comunale di Matera, Brunella Massenzio è stata chiamata a presiedere la Commissione «Pari opportunità e Cultura». Il presidente regionale dell’Anci e sindaco di Potenza Vito Santarsiero ha espresso la sua soddisfazione. ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA -99 CANTIERE I lavori per la costruzione di box auto interrati [foto Tony Vece] Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012 PAG. 11 Basilicata Mezzogiorno Venerdì 19 ottobre 2012 27 Tramutola La struttura è in affitto da un privato Altra scossa registrata ieri notte sismico Ipsia, studenti in sciopero Sciame senza fine per le condizioni della scuola sul Monte Pollino TRAMUTOLA - Sono giunti davanti alla scuola e hanno deciso di scioperare per le condizioni in cui versa la struttura scolastica. Così ieri mattina i circa cento studenti dell'Istituto Professionale di Tramutola sede distaccata dell'Ipsia di Moliterno, hanno detto “basta” e hanno deciso di scendere in “piazza” per denunciare lo stato di abbandono in cui versa l'edificio scolastico. Secondo quanto riferito da alcuni studenti «serrature rotte delle porte, tapparelle fatiscenti e bagni non funzionali». Insomma per i ragazzi una struttura non proprio a norma per una scuola. E sempre nella mattinata una delegazione degli studenti è stata ricevuta dal responsabile della sede di Tramutola, Giulio Ponzio che ha mostrato loro tutte le comunicazioni inviate già da venti giorni all'ente preposto, in questo caso alla Provincia, per la sollecitazione di interventi di manutenzione necessaria all'istituto. «Sicuramente - conferma il dirigente scolastico Carmine Filardi, contattato telefonicamente - ci sono dei problemi relativi alla struttura. Gli interventi - ha spiegato il dirigente - sono stati segnalati già da qualche tempo alla Provincia che dovrebbe farsi poi da portavoce con il proprietario del- La scuola l'immobile in cui è ubicata la scuola. Dall'altra parte c'è anche un rimbalzo di accuse - commenta Filardi per porte rotte, maniglie, nei confronti degli studenti. Quindi come scuola ci troviamo nel mezzo delle responsabilità. Comunque per quello che riguarda i bagni, ci sono quattro distribuiti su due piani, uno non è funzionale, infatti, provvederemo immediatamente. E poi - prosegue Filardi - i ragazzi devono capire che non si strumentalizza». Per quanto riguarda l'inizio dei lavori per la nuo- Tiene banco la vicenda della struttura chiusa Autostazione Paterno Le critiche di Notarfrancesco PATERNO - «Non è soddisfacente la notizia dell'attivazione di sei corse degli autobus delle linee 273 e 271, Moliterno - Potenza e Montemurro - Potenza presso l'autostazione Galaino (Marsico Nuovo)-Paterno in adiacenza dello svincolo della Ss 598 Fondovalle Agri». E' ciò che sostiene il consigliere provinciale Severino Notarfrancesco, in riferimento alla vicenda dell'autostazione (allo stato attuale chiusa all'utenza - viaggiatori) che da qualche tempo “tiene banco” nel comprensorio valligiano. «Nell'incontro di giovedì 11, alla presenza anche del sindaco Domenico Vita, l'assessore ai Trasporti, Nicola Valluzzi comunicava con grande soddisfazione il risultato ottenuto con il Cotrab (Consorzio di Trasporto Aziende della Regione Basilicata) dell'attivazione di sei fermate di autobus delle linee 273 e 271, Moliterno - Potenza e Montemurro - Potenza presso la struttura di scambio. Non solo nell'incontro è stata sollevata la mia richiesta di creare un collegamento nella fascia di orario dalle 9 alle 11 della linea Val d'Agri - Potenza. In modo da poter dare ai cittadini la possibilità di accedere agli sportelli di ingresso di alcuni enti, come l'Inpdap, l'Ospedale, che hanno orari di accesso più rigidi (apertura al pubblico dopo le 10) rispetto ad altri enti. Inoltre è stato chiesto anche un ulteriore incontro con le società, non rientranti nel Cotrab, che effettuano linee nazionali e internazionali». va scuola, il dirigente afferma «le notizie risalgano alla primavera scorsa, dopo di allora non se ne sa più niente». L'Istituto Professionale di Tramutola, attualmente è ubicato al'interno di un'abitazione privata. L'approvazione del progetto della nuova scuola è avvenuta nel 2008. Il progetto prevede, per un importo di 3 milioni e 200 mila euro, la realizzazione di tremilatrecento metri quadri per aule didattiche, laboratori, biblioteche e palestra, che potrà costituire un'importante infrastrut- tura per l'intera comunità. In linea con l'intento dell'amministrazione provinciale di costruire “scuole sicure ed ecologiche”, inoltre, la progettazione è stata curata per garantire elevati rendimenti energetici del sistema edificio/impianti, tramite particolari modalità costruttive dell'involucro edilizio e speciali realizzazioni impiantistiche (caldaie a condensazione e pannelli radianti per il riscaldamento con produzione di calore mediante sistemi solari). Angela Pepe POLLINO - Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata alle ore 4.51 tra mercoledì e giovedì sul massiccio del Pollino, interessato da circa due anni da uno sciame sismico con oltre 600 movimenti. La scossa è stata avvertita nella zona di Rotonda, in Basilicata, e Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno, nel cosentino. Alcuni, dopo l’ennesimo sisma, sono usciti in strada spaventati, ma secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, non sono segnalati danni a persone o cose. Intanto la questione è arrivata anche a Roma. Il deputato del Pd Franco Laratta che assieme ai colleghi Benamati, Mariani, il lucano Margiotta, Realacci e Viola, ha rivolto un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri in merito al rischio terremoti nella regione. «Nel corso di diverse audizioni – prosegue Laratta – è stato più volte indicato come possibile un evento sismico importante nel sud del Paese in un futuro prossimo. In questo momento è in corso presso la Camera dei deputati, VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici, un’indagine conoscitiva sullo stato della sismica in Italia; nell’ambito di tale indagine, ad oggi Un sismografo non ancora conclusa, sono stati più volte richiamati i progressi ottenuti nel settore degli studi previsionali o esperimenti di previsione; si tratta di valutazioni che permettono l’identificazione di aree nelle quali sia probabile il verificarsi di un terremoto di magnitudo superiore ad una predefinita soglia in un certo intervallo temporale». Nell’interrogazione i parlamentari chiedono di sapere «se questo rischio sia a conoscenza del Governo e in tal caso quale sia lo stato della situazione e quali misure di prevenzione e protezione siano state assunte, o si intendano assumere, nelle zone che potrebbero essere interessate dal sisma». Don Antonio Appella aiuterà don Cesare a gestire la parrocchia Sant’Arcangelo, grande festa per l’arrivo del viceparroco SANT’ARCANGELO – E’stato presentato domenica sera alla comunità santarcangiolese, presso il centro Polifunzionale di San Brancato, in viale Europa, in una grande festa di accoglienza, Don Antonio Appella, classe 1977, originario di Fardella, diacono dal 7 gennaio 2012, ordinato sacerdote il 25 agosto scorso nella Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio di Padova di Fardella dal vescovo della Diocesi di Tursi – Lagonegro, S.E. Mons. Francesco Nolè. Don Antonio Appella eserciterà il suo ministero sacerdotale nelle parrocchie santarcangiolesi. Lo scorso mese, in occasione della novena della Madonna di Orsoleo, il primo saluto alla comunità di Sant’Arcangelo da parte del giovane sacerdote novello a cui il vescovo Nolè ha affidato l’incarico «di operare in unità pastorale con il parroco del centro valdagrino, don Cesare Lauria, per un’azione sinergica – ha detto il vescovo – tra le due parrocchie del centro storico», San Nicola di Bari e San Rocco Confessore «e quella di San Brancato», San Giuseppe Ope- Il novello sacerdote con il vescovo Nolè raio. Don Antonio – ricordiamo – ha intrapreso la via del sacerdozio dopo una matura esperienza di vita, lau- POLLINO: LUNEDÌ PROSSIMO GALLICCHIO: IN RICORDO DI MAZZIOTTA Conferenza stampa di Pappaterra La parrocchia all’intitolazione dello stadio POLLINO - Lunedì prossimo presso la sala conferenze del Centro Servizi dell'Ente Parco Nazionale del Pollino di Palazzo Gallo, a Castrovillari, il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, terrà una conferenza stampa sulla nuova nomina conferitagli dal ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. «Una grande soddisfazione - ha dichiarato Pappaterra - perché non capita spesso che ci possa essere un rinnovo di mandato, espresso quasi unanimemente in Parlamento, oltre che dalle due Regioni Basilicata e Calabria e dallo stesso ministro dell'Ambiente Clini che mi ha onorato di questo riconoscimento». GALLICCHIO - In occasione dell’intitolazione dello stato a Nicola Mazziotta oltre alle varie associazioni ed enti sparsi sul territorio, era presente con una delegazione anche la Parrocchia S. Maria Assunta. Ha officiato il Rito di Benedizione attraverso la persona di p. Morlin De Cruz in rappresentanza del parroco don Marco Volpe assente a causa di problemi di salute. «Ritengo - ha detto quest’ultimo - sia doveroso raccontare i fatti sempre nella verità e di trattare la Chiesa per i compiti che svolge, per grazia e merito del Signore, in ambito sociale soprattutto nel nostro territorio». reato in lettere classiche a “ La Sapienza ”si è specializzato in Archeologia. Ha vissuto gli anni della formazione di seminario presso l’Almo Collegio Capranica e percorso l’iter filosofico – teologico presso la Pontificia Università Gregoriana, nonché conseguito la licenza in Archeologia sacra presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Don Antonio ha svolto il suo ministero diagonale nella Città eterna, nella Parrocchia San Giovanni Battista De Rossi offrendo un particolare servizio a favore del Movimento Apostolico Ciechi. Un’altra grande famiglia ha accolto il giovane sacerdote, alla presenza del presbiterato, dei fedeli, degli amici, tutti uniti a testimoniare l’affetto al nuovo vicario parrocchiale di San Nicola di Bari e di San Giuseppe Operaio. «A don Antonio Appella l’augurio di un proficuo ministero nella realtà in cui è chiamato a servire la Chiesa, quella della frazione di San Brancato, in particolare, vivace e dinamica, con giovani famiglie e attività commerciali». Valeria Gennaro Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012 PAG. 12 Basilicata Mezzogiorno X I MATERA CITTÀ E PROVINCIA Venerdì 19 ottobre 2012 DIBATTITO SULLA CITTÀ LE RICHIESTE DEI PRIVATI La prima domanda all’ufficio urbanistica alla fine dell’anno scorso. CHE COSA C’È NEL «PIANO CASA DUE» risale L’ultima alla fine dello scorso agosto PANORAMICA DALL’ALTO Una veduta di piazza Matteotti dal sesto piano del Comune e una foto aerea della città che inquadra la zona del centro storico La sintesi dei provvedimenti approvati Dove è maturato il parere favorevole Piano strutturale, piano strategico, regolamento urbanistico. Se ne parla ormai da anni. Al punto che il loro impianto è già vecchio. Nel frattempo la città è cambiata. La città muta pelle anche per via di una serie di interventi di giustapposizione continua slegati da ogni pianificazione. Un contributo, in questo senso, è possibile rintracciarlo anche nell’elenco dei permessi a costruire ai sensi della legge 106 del 2011, il Piano casa due. Su 21 pratiche approvate, spiccano alcuni interventi in aree extraurbane, cambi di destinazione d’uso, ristrutturazioni, incremento volumetrico. Un dubbio, ma il Piano casa non era limitato al perimetro delle aree urbane? In effetti, non mancano le richieste d’incremento volumetrico di solai e sottotetti in via Einaudi, ristrutturazioni in via Marconi, ampliamenti in contrada Chiancalata, cambio di destinazione d’uso in via dei Normanni, a Serra Rifusa, in Contrada Rondinelle. Non mancano, poi, le varianti in corso d’opera come quella per cambio di destinazione d’uso da edificio scolastico a residenze pari a circa 3 mila metri quadrati in contrada Granulari, di cui si è parlato anche in comunicati stampa e in Consiglio comunale. Adesso, però, con le determinazioni maturate nel coso dell’ultima seduta del Consiglio comunale è possibile i permessi a costruire seguano un altro ritmo. Fono a una decina di giorni fa non c’era nessuna richiesta riguardante l’area [p.d.] industriale dismessa dell’ex mulino Barilla. . Ecco i permessi a costruire: sono 25 Per 21 è stato espresso parere favorevole, per tre contrario, uno è stato ritirato l Eccolo il famigerato elenco dei permessi a costruire ai sensi della legge numero 106 del 2011. Le domande sono state inoltrate all’Ufficio urbanistica del Comune di Matera. Il prospetto ottenuto dai consiglieri comunali, secondo quanto loro compete, ovvero il ruolo ispettivo e di controllo proprio di ogni componente della massima assemblea cittadina, fino a pochi giorni fa contava 26 richieste. Una di queste è stata ritirata. Il loro numero scende, quindi, a 25 e la prima risale al 29 dicembre del 2011, l’ultima allo scorso 24 agosto. Scorrendo l’elenco si nota la data di arrivo della richiesta, il suo numero di protocollo, il numero di pratica, la data del rilascio a costruire, il numero di protocollo del permesso a costruire, la ditta o il privato che h avanzato la pratica, l’oggetto della richiesta e l’esito da parte degli uffici comunali competenti. Gli esiti favorevoli sono 21, quelli contrari 3 e e una pratica è ancora in una fase d’istruttoria. La richiesta più discussa e di cui si parla ormai tutti i giorni, ovvero la demolizione di una buona parte dei volumi dell’ex mulino Alvino - la rimanente sarà sottoposta a recupero e riqualificazione - e il progetto per la realizzazione di un complesso residenziale in via Dante, è stata presentata il 7 luglio e approvata il 5 settembre. Dalla viva voce di un assessore comunale si è appreso che giovedì, 4 settembre, dopo intensa discussione, la Giunta aveva deciso di portare l’argomento in Consiglio comunale, coem richeisto da 14 consiglieri. Cosa che è avvenuta il 15 settembre, lunedì scorso. Il 5 settembre, però, l’esito della richiesta del privato ha ottenuto il via libera dagli uffici di URBANISTICA Come una partita a scacchi, ma il pubblico non vince via Moro. Ad ogni modo, nel momento in cui è avvenuto il dibattito in aula, è stata approvata una mozione che chiede ai ministeri competenti e all’Avvocatura dello Stato lumi in merito alla corretta applicazione della legge 106, nonchè istituisce una sorta di commissione d’inchiesta interna al Consiglio comunale, tale da organizzare una lavoro ricognitivo onde definire il perimetro delle iniziative già intraprese in nome dell’applicazione di una legge che, come ha fatto notare a più riprese il consigliere comunale Enzo Acito, della Lista Stella, Matera «da scuola di urbanistica a scuola di speculazione urbanistica». Un triste slittamento. Acito, in una nota stampa aggiunge: «non ci risulta che esistano altri comuni italiani che abbiano interpretato ed applicato nello stesso modo di Matera la legge 106/11, sicuramente nessuno degli altri 130 comuni della Basilicata, neanche il comune di Potenza che ha certamente le stesse tensioni urbanistiche ed abitative di Matera». A suo giudizio «la responsabilità politica è nell’aver innescato la nuova stagione del mattone selvaggio, della falsa illusione che questo sblocchi il mercato del lavoro e costituisca la soluzione al problema delle famiglie che non arrivano alla terza set- timana». Di contro il pericolo reale di questa vicenda è che il tutto si trasformi in «una semplice operazione di costruzione di una formidabile rendita di posizione da utilizzare e centellinare in futuro con il conseguente controllo del mercato dell’ offerta e dei profitti conseguenti. Del resto, nulla di nuovo sotto il sole della città. Altro che programma elettorale del centrosinistra sulla urbanistica partecipata e la offerta di parità opportunità a tutti». Si potrebbe aggiungere come elemento di sensazione che la politica materana avverta un senso di timore riverenziale nei confronti del mondo dell’impresa edile. E tuttavia, la politica che non trasforma le paure in speranze che cosa è se non a sua volta una politica senza speranze, non solo per quel che riguarda il discorso della qualità urbana della [p.d] città? IL PERSONAGGIO NEGLI ANNI SCORSI È GIÀ STATO NOMINATO DUE VOLTE CAMPIONE D’ITALIA DEI SOMMELIER FERRANDINA LA GIUNTA PERDE PEZZI Un nuovo prestigioso traguardo per Giuseppe Palmieri Si sono dimessi due assessori Beppe maître dell'anno MATERANI IN GAMBA Giuseppe Palmieri. A Modena è per tutti Beppe e anche quest’anno non è la prima volta che gli capita, è salito sul gradino più alto della ristorazione nazionale PASQUALE DORIA l A Modena è per tutti Beppe e anche quest’anno, non è la prima volta che gli capita, è salito sul gradino più alto della ristorazione nazionale. Lo ha incoronato l’ultima edizione della Guida I Ristoranti d’Italia, edita dall'Espresso e curata da Guido Vizzari. Su 2.700 locali segnalati, di cui 2.300 recensiti e 400 new entry, il primo classificato è l’Osteria la Francescana di Modena di Massimo Bottura. Un successo che trova conferma. Rimane il primo ristorante diItalia con 19,75/20 e deve il suo successo non solo al miglior chef d’Italia, ma anche ad un’equipe professionale tra cui si distingue Giuseppe Palmieri, che ha vinto meritatamente il premio di Maître dell'anno. Nell'ambito della ristorazione il maître di sala è una figura basilare. È il responsabile della ricezione, del ricevimento, dell'accoglienza, oppure come dicono i manuali sulla ristorazione, è chi avendo provveduto all'organizzazione e all'aspetto generale, accoglie i clienti e soprintende al personale di servizio, la cosiddetta brigata di sala, fissando i compiti dei vari addetti. La descrizione è più lunga, ma si può anche aggiungere che solitamente indossa una giacca nera tipo smoking, mai vistosa e intonata all'ambiente. Non è proprio un mestiere facile, bisogna dirlo subito. E poi, a Matera per Giuseppe Palmieri, dove ha iniziato a muovere i primi passi, l’esordio non è stato dei migliori. Nei locali in cui ha lavorato non hanno capito. Quel ragazzo, che oggi ha 34 anni, aveva una marcia in più e invece, nei suoi confronti, sono maturate altro tipo di considerazioni, al punto tale che ha deciso di andare a rafforzare il suo innato talento altrove. Ovviamente, è stato un crescendo di successi. Il basso profilo dell’autoreferenzialità tipico del clima di provincia ha collezionato un elenco fitto di simili infortuni. Certo, il mondo è grande e non è detto che bisogna per forza cercare la propria affermazione dove si è nati e cresciuti. Ma è altrettanto vero che molte delle migliori energie di Matera e dintorni sono state ostacolate, non certo sostenute nel loro percorso formativo e professionale. Un fenomeno che continua ad alimentare un’emorragia di capitale umano nella maggior parte dei casi investito bene, ma lontano, spesso oltre i confini nazionali. Del resto, Palmieri, nel suo girovagare iniziato a Cattolica - era il 1997 e aveva solo 19 anni - dopo alcune esperienze in strutture di grande richiamo, quali Villa Crespi a Orta San Giulio e la Taverna del Pittore sul lago Maggiore, ha lavorato in Inghilterra, al San Lorenzo di Londra, ancora oggi il più noto ristorante italiano della capitale Britannica. Assimilato bene l’idioma di Albione, è tornato in Italia. Dopo essere stato in Sardegna è arrivato il momento dell’Emilia. Alla Locanda Solarola ha conosciuto Massimo Bottura e da allora, era il 2000, insieme questi due maghi della ristorazione sembrano più che altro impegnati in una speciale missione. Quella del materano è centrata su due fronti: direttore di sala e sommelier. Anche come suggeritori di vini il nostro non scherza. È stato giudicato per due anni di seguito, 2008 e 2009, miglior sommelier italiano. La sua avventura tra cucine, sale da pranzo e cantine è destinata a continuare ancora a lungo. Magari passando anche dalla sua città natale, dove è sempre più urgente abbandonare la dimensione dell’improvvisazione e imparare dai veri maestri. l Colpo di scena ieri mattina al Comune di Ferrandina. Erano circa le 13 quando Pietro D'Amelio e Leonardo Martoccia hanno rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di assessori. In una nota stampa la spiegazione di un esito così dirompente. «Siamo pervenuti a tale sofferta decisione avendo più volte constatato il venir meno di un sereno dialogo con il Sindaco, condizione essenziale per poter lavorare al meglio nell'interesse della città ed avendo, altresì, riscontrato continue difficoltà nell'organizzazione dei lavori della Giunta». Insomma, i due ex assessori «hanno sempre ritenuto loro dovere poter visionare tutti gli atti in tempo utile al fine di effettuare le dovute valutazioni e richiedere, laddove necessario, tutte le informazioni del caso agli uffici competenti, in modo da espletare al meglio il proprio compito». Ma non è stato possibile. Adesso, assicurano nel comunicato «intendono, continuare ad operare in qualità di consiglieri comunali eletti dai cittadini con la stessa dedizione e senso del dovere assicurati fino ad oggi». Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.10.2012 PAG. 13 Basilicata Mezzogiorno I XXV Venerdì 19 ottobre 2012 Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: [email protected] VIVILAREGIONE Basilicata SERATA ORGANIZZATA DALLA CONDOTTA SLOW FOOD COVER BAND IN SCENA STASERA A POLICORO n È dedicata alla tradizione della cucina miglionichese condita con l’olio extravergine di oliva la nuova serata organizzata dalla condotta Slow Food di Matera in collaborazione con l’Oleificio Gaudiano. L’appuntamento, che ha suscitato grande interesse, è per oggi alle 20.30 nell’agriturismo “Al passaggio di Pirro”, in territorio di Miglionico. Le richieste di prenotazione sono andate ben oltre il numero di posti disponibili. n La musica del gruppo rock statunitense dei Red Hot Chili Peppers sarà proposta oggi a Policoro, dalle 23, al Tunnel Saloon di via Caltanissetta da una cover band che si ispira alla loro musica. Il gruppo, formatosi a Los Angeles nel 1983, ha mescolato con successo vari generi, tra cui soprattutto funk, rap, hard rock, heavy metal, punk rock e successivamente alternative rock e pop rock, vendendo più si 70 milioni di dischi. [fi.me.] La cucina miglionichese e l’olio di oliva Ecco il rock dei Red Hot Chili Peppers TRAGUARDI IL BANDO SARÀ PUBBLICATO IL 4 DICEMBRE E LA CITTÀ DOVRÀ RISPONDERE A 40 QUESITI UNA SFIDA DA VINCERE Paolo Verri, direttore del comitato Matera 2019 nella Casa Cava. In basso, la nuova applicazione per IPad e per IPhone «Matera 2019» Matera si sente pronta a candidarsi a capitale della cultura Coinvolti cento operatori in campo nazionale di CARMELA COSENTINO U n piccolo passo avanti nel percorso di candidatura della città a capitale europea della cultura nel 2019. Ad ampliare la prospettiva, portando il progetto all’attenzione di oltre 100 operatori culturali che lavorano sul territorio nazionale, l’incontro organizzato dal Festival of Festivals (Fof) e dal Comitato Matera 2019 tenutosi ieri pomeriggio a Matera, nella Casa Cava, in cui non solo è stato illustrato il progetto Matera 2019, ma sono state fornite le linea guida per potersi inserire nella progettazione di eventi culturali, che rappresenta uno degli elementi fondamentali per vincere la sfida. «Il prossimo 4 dicembre – ha detto Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019 – verrà pubblicato il bando per la candidatura. Saremo chiamati a rispondere a 40 quesiti redatti dalla Commissione Europea. Metà riguarderanno le infrastrutture e l’altra metà la programmazione culturale. Saremo chiamati anche a redigere un dossier in cui intendiamo inserire le idee e le proposte fatte dagli operatori del settore. Il L’INIZIATIVA A Natale la donazione di un presepe al Vaticano che lo esporrà in piazza San Pietro nostro scopo infatti è quello di costruire un dossier “wiki”, aperto al contributo e alla conoscenza di tutti. Subito dopo il 4 dicembre pubblicheremo un bando interno rivolto agli operatori culturali per capire meglio che genere di programmazione costruire insieme nel 2013 e quali e quante le risorse da stanziare. L’intenzione comunque è quella di finanziare le proposte che avranno la capacità di creare relazioni con le migliori realtà italiane ed europee. Al momento sono 18 le città italiane che intendono concorrere alla candidatura, anche se di queste solo 5 sono le città che si stanno veramente preparando alla sfida, vale a dire Ravenna, Siena, Perugia e Assisi, il Nord Est e Matera. Noi come Comitato stiamo lavorando per raggiungere l’obiettivo». I presupposti ci sono tutti per vincere la sfida costruendo un percorso che “dalle grotte arrivi alle stelle”. È stato più volte sottolineato che uno degli elementi che verrà valutato dalla Commissione europea è l’offerta culturale. «Matera – ha spiegato l’assessore comunale Alberto Giordano – ha già una buona programmazione che parte dal 2012 ed arriva fino al 2013. A Natale tornerà il Presepe Vivente, a cui si aggiungerà la donazione al Vaticano di un presepe realizzato a Matera che sarà esposto in piazza San Pietro. Contemporaneamente una copia del pre- AMBIENTE INTERESSATI GALLIPOLI COGNATO E MURGIA MATERANA Due parchi in rete via al piano della comunicazione sepe sarà esposta a Buenos Aires. A febbraio si terrà il Carnevale dei Carnevali, a Pasqua Mater Sacra, a luglio la Festa della Bruna e a settembre due eventi, MateRadio e il festival dedicato alla Lettura. Nel 2013 si festeggeranno i 400 anni dalla morte di Gesualdo da Venosa e noi ci inseriremo con iniziative importanti». Al termine dell’incontro è stata presentata la nuova applicazione per IPad e per IPhone “Matera 2019” scaricabile gratuitamente da Appstore o dal sito internet di Matera 2019. S arà presentato a Matera oggi, a partire dalle 9.30, nel convento di Santa Lucia, nel rioni Sassi, il Piano di comunicazione per i parchi regionali di Gallipoli Cognato e della Murgia materana. Si tratta dell’evento finale del progetto integrato di formazione “Le vie dei parchi”. Durante i dieci mesi di attività è stata fatta l’analisi dei territori di competenza, con indagini storico-archeologiche ed esplorazioni naturalistiche. Il Piano vuole sostenere la promozione culturale, ambientale e turistica delle aree coinvolte in una idea di FESTIVAL DEI FESTIVALS CONSEGNA DEI RICONOSCIMENTI NEL TUFO DELLA CASA CAVA Dibattito alla Casa Cava I festival nel sistema economico nazionale Notte degli Oscar dei Festival italiani un premio ai migliori eventi culturali I l Festival of Festivals non è solo seminari, laboratori e workshop. Dopo la consegna del Premio Prometeo a Gianni Morandi al cinema Comunale di Matera in cui il cantante-attore ha lanciato la proposta di istituire un “Festival dei rottamati”, questa sera alle 19.30 nella Casa Cava si entra nel vivo del Fof Award 2012-Gli Oscar dei festival italiani, con la consegna dei riconoscimenti a coloro che si sono distinti nel settore degli eventi culturali. Oltre 180 le candidature per 13 categorie, una in più dello scorso anno, che hanno coinvolto 14 Regioni della nostra Penisola. A fare gli onori di casa per questa quinta edizione è la Basilicata presentando il numero più alto di candidature, seguita dall’Emilia Romagna, Campania e Lazio, che assieme registrano il più alto numero di par- tecipanti ai Fof Awards 2012. Tra i premi inoltre si segnalano Le Regioni dei Festival e il Festival Sustainer Award 2012, concepiti per premiare l’impegno degli enti regionali e delle fondazioni bancarie attente alle iniziative culturali del proprio territorio. Queste le categorie dei Premi: Best Web Site Award, Straight to the Audience Award, Best Catalogue Award, Best Opening Promo Award, Best Breakthrough Festival Award, il premio che Fof dedica al miglior festival emergente con non più di 3 edizioni all’attivo, Best Printed Program Award, Best Doc Award, Best Poster Award ,Best Partnership/Sponsorship Award, Territory Improvement Award, Miglior pacchetto turistico premierà fra i festival che avranno partecipato ad Art & Tourism. Durante la serata, saranno inoltre mostrate le im- sviluppo sostenibile in grado di creare nuove opportunità di lavoro. Dopo il saluto di Pierfrancesco Pellecchia, presidente dell’Ente Parco della Murgia materana, sarà presentato il progetto da Angelo Guida, della Vocational training, e dagli allievi del corso di formazione. Interverranno, quindi, Emmanuele Curti, docente dell’Università di Basilicata, Gianni Palumbo, della BioPhilia, Michelangelo Camardo, della Adecom, Rocco Lombardi, del Parco di Gallipoli Cognato, gli assessori regionali Wilma Maz[v.d.l.] zocco e Vincenzo Viti. magini dei manifesti in gara per il Best Poster Award, i migliori video di presentazione dei festival per il Best Promo Award e per il Best Doc Award, il miglior video di documentazione. La serata si chiuderà con la proiezione del film “Ai Weiwei: Never Sorry” di Allison Klayman. Seguirà il DJ Set a cura di MJ Carlo Iuorno di Be-Sound. [c.cos.] AMBASCIATORE DI CULTURA Gianni Morandi. Il cantante-attore ha ricevuto il Premio Prometeo [foto Genovese] I festival nel sistema economico nazionale sarà l’argomento di discussione del seminario proposto dal Festival of Festivals (Fof) in collaborazione con il Comitato Matera 2019 in programma a Matera questa mattina, dalle 10.45 alle 13, nella Casa Cava. Interverranno Patrizia Asproni, Claudia Brugno e Giovanna Maggioni. Seguirà il seminario sul rapporto tra le grandi aziende e i festival, con gli interventi di Marilena Cunsolo, Thomas Eggert, Marion Levy, Simona Ruggieri, Massimiliano Tarantino e Antonio Terzi. Dalle 15 alle 16, nel residence Le Monacelle, in via Riscatto, si discuterà di abbattimento dei costi e di progettazione organizzativa con Matteo Vignoli e Francesco Salizzoni. Dalle 17 alle 19 si parlerà di finanziamenti europei e di nuovi modelli di interventi messi in campo dalle Fondazioni bancarie. Interverranno Fabio Achilli, Andrea Gilberti ed Elena Mello[c.cos.] ni. Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012 PAG. 14 Basilicata Mezzogiorno Matera 29 Venerdì 19 ottobre 2012 L’assessore Cappella: «Previste anche le fioriere che chiuderanno altre aree della città» Centro storico, cambia tutto Da fine gennaio entreranno in funzione i varchi elettronici e i pilomat di ANTONELLA CIERVO RIVOLUZIONE copernicana in arrivo, a gennaio nel centro storico di Matera. Cambierà infatti il modo di percorrere strade, piazze e vicoli delle aree più suggestive della città. Il cambio di passo avverrà non appena il Comune completerà i passaggi tecnico pratici con l’installazione di fioriere e pilomat per chiudere o regolare l’accesso delle auto. L’assessore alla Mobilità Sergio Cappella, appena rientrato da un sopralluogo in piazza Sedile per verificare lo stato dell’arte, spiega: «I pilomat (colonnini elettronici a scomparsa, ndr.)verranno installatianche in via delle Beccherie e via del Corso. Si tratta di meccanismi che verranno eliminati solo in caso di operazioni di carico e scarico tutti i giorni dalle 9 alle 11. L’impianto è dotato anche di un rilevatore acustico che entrerà in funzione nel caso in cui debbano passare mezzi di soccorso con le sirene accese. Il pilomat potrà essere sbloccato, se dovesse incepparsi, anche con un pulsante di emergenza». La gestione del sistema elettronico sarà effettuata da un centro unico, che verrà creato all’interno del palazzo del Comune con il trasferimento del Ced e dell’ufficio verbali della Polizia municipale. «La centrale di Milano è in grado di controllare le immagini del software che è stato installato anche a Matera. Le telecamere di controllo leggono già le targhe. I varchi sono stati montati, i pilomat saranno sistemati da oggi, le fioriere saranno sistemate entro la settimana prossima. Entro ottobre, dunque - precisa Cappella completeremo tutta la fase di preparazione. In caso di necessità un numero verde dedicato consentirà di affrontare tutte le esigenze». In attesa che il sistema diventi operativo da gennaio, l’assessore sta già stilando il regolamento di riferimento. «Disciplinerà tutte le operazioni. Invieremo una lettera a tutti i residenti che si dovranno dotare del pass necessario a regolare il nuovo metodo. Condivideremo questo Alcune delle aree in cui cambierà la mobilità: da sinistra in senso orario: l’ingresso in piazza Sedile da piazza San Francesco, piazza Vittorio Veneto, piazza San Giovanni, l’ingresso al mercato di piazza Ascanio Persio e via delle Beccherie. Il raggio d’azione è più ampio e riguarda anche alcune isole pedonali nelle zone a più alto rischio per il traffico automobilistico meccanismo con le associazioni che già ci hanno chiesto un incontro prima della partenza. Vogliamo dialogare e trovare insieme la soluzione migliore. La sperimentazione, che comincerà a fine novembre, con una deroga, varrà per 60 giorni, con una presenza umana e con il supporto elettronico - prosegue Cappella questo ci consentirà di sviluppare un’operzione di comunicazione adeguata. A fine gennaio partirà molto probabilmente l’intero sistema». L’ipotesi, per i re- sidenti, è quella di far pagare una quota annuale ai residenti per il rilascio delle card da utilizzare. Il progetto prevede complessivamente cinque varchi: via Ascanio Persio angolo vico Ascanio Persio, via Alessandro Volta angolo via Lucana, via Beccherie angolo via del Corso, via Roma angolo via Lucana, via Stigliani angolo vico XX settembre. «Predisporremo continua l’assessore - fioriere e dissuasori mobili in piazzetta Pascoli, l’intera piazza Vittorio veneto «Incontrerò associazioni e residenti» (dal lato della Prefettura, al banco di Napoli fino al lato di piazza Ascanio Persio), piazza Ascanio Persio, all’ingresso del mercato con ripristino della pavimentazione danneggiata dalle auto, piazza San Givanni angolo via San Biagio, via Alessandro Volta angolo via Ridola, via Roma angolo XX settembre e via Ascanio Persio angolo via XX settembre ». La mobilità, comunque, riguarderà anche altre aree della città, considerate a rischio perchè con un alto tasso di traffico automobilistico e in più occasioni teatro di incidenti stradali. «Abbiamo risolto i problemi legati alla normativa prevista per le isole pedonali. Tra pochi giorni partirà la gara che prevede la realizzazione di alcune isole: via Dante, via Gravina, via dei Messapi, via Collodi. L’esempio di riferimento è Londra - spiega l’assessore l’intervento sarà proficuo per evitare pericoli». [email protected] Centrale video al Comune A pochi metri dall’ospedale, dimora per i parenti dei malati che non possono permetterselo Nasce la Casa di Celeste, sogno realizzato L'ASSOCIAZIONE onlus Vo.Ce. e l'Associazione Materana Amici del Cuore inaugurano domani alle ore 20,30, in Recinto Montescaglioso 52, a 600 metri dall'Ospedale Madonna delle Grazie, la Casa di Celeste. L'unione delle forze di due realtà di volontari, con i quali hanno collaborato con discrezione e generosità diverse realtà cittadine, donando manodopera, idee e tempo, ha dato vita ad una vera e propria casa, dove potranno trovare sin da subito accoglienza, aiuto concreto, sostegno psicologico e solidarietà tutti coloro che, in situazioni di indigenza o di difficoltà, dovessero avere necessità di risiedere a Matera, per brevi periodi. Questa iniziativa è volta soprattutto a ridurre le problematiche di spostamenti e pernottamenti per i familiari dei ricoverati nel nosocomio matera- no, o per chiunque abbia necessità di fermarsi in loco per esami diagnostici e terapie che richiedono la vicinanza alle strutture sanitarie materane, nei casi in cui il ricovero non è necessario. Un sogno che si trasforma in realtà quello della famiglia di Costanza Celeste Tralli, fondatori dell'Associazione Vo.Ce. a seguito della scomparsa prematura della figlia per via di una terribile leucemia, e che da tempo desideravano fornire alla città una così importante risorsa. La possibilità è stata data dall'incontro d'intenti che si è realizzato con l'Associazione Materana Amici del Cuore, oltre che con l'impegno di ogni singolo volontario, che assieme agli esperti architetti e ingegneri, hanno dato la luce alla Casa di Celeste, che sarà operativa da subito in Recinto Mon- tescaglioso 52, praticamente a ridosso dell'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, raggiungibile facilmente. Una nuova opportunità, offerta anche alla città, di rendere Matera vero e proprio centro di snodo anche nel campo della sanità, aggiungendo, da volontari, un servizio sempre più necessario alle famiglie che sono costrette ad assistere i propri cari, pur nelle ristrettezze e nelle difficoltà dell'attuale congiuntura economica. Alla presentazione saranno presenti le autorità politiche e religiose e le attività prenderanno ufficialmente il via solamente a seguito della benedizione della Casa di Celeste per mano di sua Eminenza il Vescovo della Diocesi di Matera-Irsina, Monsignor Salvatore Ligorio. [email protected] La Casa di Celeste sorgerà a 600 metri dall’ospedale Madonna delle Grazie Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012 PAG. 15 Basilicata Mezzogiorno Matera 31 Venerdì 19 ottobre 2012 Antipasto, primo e tagliata per il “padrone di casa”. Il tutto bagnato dall’Aglianico del Vulture Gianni Morandi tra foto e ravioli Cena al “Borghese” per il cantante bolognese dopo la telefonata di Papaleo Festival of Festivals inserito alla perfezione tra le iniziative cittadine MATERA - Una cena fugace tra la telefonata di Rocco Papaleo e l’ultimo spettacolo di “Padroni di casa”. La location è quella de “Il Borghese”, noto locale cittadino, meta di molti cosiddetti “vip”. E l’ospite d’eccezione è Gianni Morandi, in città per la presentazione del film di Gabriellini. E se sul grande schermo per questa pellicola il Gianni nazionale interpreta il ruolo del cattivo, l’eterno ragazzo al Borghese è sempre gentile e ha un sorriso per tutti. Posa per le foto, elargisce autografi e strette di mano. Come si suol dire: “non se la tira affatto”. Inizialmente non era circolata alcuna voce, nessun rumors, della presenza nel ristorante del conduttore dell’ultimo Festival di Sanremo. Solo un tavolo prenotato da parte del Comune di Matera. Ma su chi erano gli “invitati” nessuna menzione. E poi è arrivato Morandi, con la sua semplicità e senza badare troppo ad inutili formalismi. «E’ stato fin da subito disponibile», ci racconta Giuseppe Casarola, gestore del Borghese. «Ha concesso autografi, strette di mano e ovviamente foto. Avevamo riservato un tavolo nella saletta, ma c’erano comunque altri clienti». Con Gianni, al tavolo, non solo il regista del film Edoardo Gabriellini, ma anche il sindaco Salvatore Adduce, giunti in verità con qualche minuto di ritardo rispetto al capitano della Nazionale Cantanti di calcio. «Abbiamo preparato un menù - spiega Casarola - che ha ripercorso i sapori della nostra terra, con le peculiarità del territorio. Un antipasto della casa con sapori locali tra cui patate e peperoni cruschi (che Morandi già aveva scoperto e apprezzato In alto Morandi con Giuseppe Casarola e la moglie Vitalba, sotto con Massimo Maino al Gattini, trovando della musicalità anche nel nostro peperone) e delle polpette di Rotonda. Come primo piatto abbiamo servito dei ravioli di ricotta, rucola e speak con pomodorino e salsiccia locale. Per secondo una tagliata di manzo con contorno di insalata e petali di patate. Infine frutta e dolce. Il tutto bagnato da un vino rosso, un’aglianico del Vulture per completare il menù dai sapo- Giuseppe Casarola «Tanta disponibilità» Massimo Maino «Una brava persona» ri lucani». «Ho lasciato la cucina a caccia di una foto. Mi sono spinto in sala, ma ho atteso in disparte per un cenno d’approvazione da parte del direttore di sala, ma è stato lo stesso Morandi a chiamarmi a se rompendo gli indugi. E via con la foto: davvero una brava persona». E’ il racconto di Massimo Maino, che ha preparato con cura il secondo per il tavolo del cast del film. «Poi ho provato a tornare per chiedere un autografo per mia madre, ma erano già andati tutti via». Si perchè il lasso di tempo per la cena è stato davvero breve. Alle 22 iniziava l’ultimo spettacolo e Morandi doveva trovarsi nuovamente al Cinema Comunale. Toccata e fuga dal Borghese. Antonio Mutasci [email protected] Il presidente del Consiglio Massenzio ha illustrato la nascita della candidatura Matera 2019 tra le buone pratiche dell’Anci ANCORA una volta la città di Matera segnalata fra le migliori pratiche in Italia. Infatti, la presidente del Consiglio comunale di Matera, Brunella Massenzio, nell'ambito della XVIII assemblea annuale della Conferenza nazionale dei Consigli comunali, è stata chiamata ad intervenire nella sessione “I buoni Consigli - La finestra delle buone prassi”con unarelazione sultema “Le nuove forme di partecipazione sperimentate per la candidatura a Capitale europea della cultura”. “Una idea, quella della candidatura ha spiegatoMassenzio -chenon ènata nel chiuso degli uffici del Comune o della Regione, ma da un gruppo di giovani che nel 2009 hanno dato vita a un'associazione culturale che ha creato le condizioni utili ad avviare questo percorso”. La presidente del Consiglio comunale ha quindi illustrato alcune delle principali tappe del percorso avviato dalla costituzione del comitato scientifico alla costituzione del comitato istituzionale Matera 2019. “Dopo essere stata “vergogna dell'umanità” nell'immediato dopoguerra, nel 1993 è stata riconosciuta dall'Unesco quale patrimonio mondiale dell'umanità. Venti anni dopo lancia una nuova sfida a sé stessa, all'Italia e all'Europa per diventare la prima capitale europea della cultura sotto il 40° parallelo”. “La candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019 - detto Massenzio - rappresenta una grande chance per la città, per la Basilicata, per l'intero Mezzogiorno”. “La richiesta che ci è pervenuta di intervenire in una importante sede istituzionale come quella dell'Anci con una relazione su Matera 2019 nell'ambito della sessione sulle buone prassi afferma Paolo Verri, direttore di Matera 2019 - ci inorgoglisce molto e ci spinge ad andare avanti nella direzione intrapresa di coinvolgere una fascia sempre più ampia di cittadini lucani. La costruzione di un dossier aperto e orizzontale, infatti, rappresenta una novità straordinaria nei processi di candidatura e una nuova forma di partecipazione attiva utile a rafforzare la condivisione intorno alla sfida che ci siamo dati”. Brunella Massenzio "IL Festival of festivals si inserisce perfettamente non solo nel percorso di candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019, ma anche nel ricco tessuto di grandi e piccole iniziative che gli operatori locali organizzano nella nostra città". Lo ha detto l'assessore comunale alla Cultura, Alberto Giordano, nell'aprire la manifestazione all'interno della Casa Cava. "L'obiettivo di questa iniziativa, infatti - ha aggiunto Giordano - è quello di mettere in relazione fra loro i più importanti festival nazionali facendo così crescere anche in termini di esperienze le nostre realtà. Matera è una città che inizia a incuriosire. Vogliamo, però, da subito costruire una programmazione per tutto il 2013 che possa rappresentare un primo e concreto esempio di quello che potrebbe essere Matera nel 2019". A illustrareFof il general manager della manifestazione, Andrea Romeo. "Abbiamo trovato - ha detto Romeo - una città e una comunità che ci ha accolto in modo straordinario. A questa manifestazione partecipano operatori culturali arrivati da tutta Italia e dalla Bulgaria che hanno spontaneamente deciso di veni- re nella non baricentrica Matera scoprendo un luogo straordinario e magico. La loro presenza numerosa significa che abbiamo fatto bene ad accogliere la proposta del comitato Matera 2019 di venire qui con Festival of Festivals". Subito dopo è intervenuto il direttore di Matera 2019, Paolo Verri, che ha annunciato che il prossimo 4 dicembre verrà pubblicato il bando italiano per la candidatura a capitale europea della cultura del 2019. In particolare, Verri si è soffermato sulla preparazione del dossier. "Per sei mesi metteremo tutto a disposizione di tutti perché vogliamo costruire un dossier wiki, aperto al contributo e alla conoscenza di tutti. Subito dopo il 4 dicembre pubblicheremo un bando interno rivolto agli operatori culturali per capire meglio che genere di programmazione costruire insieme nel 2013 mantenendo la direzione della coproduzione con le migliori realtà italiane ed europee". Infine, Verri ha illustrato la nuova applicazione per IPad e per IPhone "Matera 2019" disponibile gratuitamente scaricandola da appstore o dal sito internet di Matera 2019. Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 19.10.2012 PAG. 16 Basilicata Mezzogiorno Venerdì 19 ottobre 2012 34 Scanzano Stasera incontro pubblico per dire no alla criminalità nel Metapontino “Io non ho paura”, Libera torna in strada SCANZANO JONICO - Libera Basilicata stasera scende stasera in piazza a Scanzano Jonico, per manifestare contro criminalità nel Metapontino. “Io non ho paura”, questo lo slogan della manifestazione, che vuole essere la testimonianza di chi ha reagito contro l'arroganza criminale. «In seguito alle vicende criminali che hanno colpito il Metapontino negli ultimi giorni -si legge in una nota di Libera- ma anche alla luce di quanto sta accadendo in quel territorio da almeno quattro anni a questa parte, il coordinamento di Libera Basilicata, in collaborazione con la Parrocchia Maria Santissima Annunziata di Scanzano e le associazioni "Terre Sonore","Karakteria", "Presidio del Libro Magna Grecia", "Comitato Sos costa Jonica", "Centro di aiuto alla vita", hanno organizzato questa manifestazionecontro lacriminalità». Si tratta di un incontro pubblico aperto alla cittadinanza che si terrà nel salone della parrocchia Maria Santissima Annunziata a Scanzano, coninizio alle ore19, al quale prenderanno parte rappresentanti di Reggio Libera Reggio, Rete antiracket che Libera ha organizzato nella città di Reggio Calabria e l'imprenditore Tiberio Bentivoglio accompagnato da Libera nella sua denuncia contro le mafie. Per Libera, «la testimonianza positiva di chi ha deciso di ribellarsi all'arroganza criminale -prosegue la nota- rappresenta il modo migliore per far capire a quei delinquenti che noi ci siamo ma anche per far capire alle popolazioni del Metapontino che di quella gente non si deve aver paura». La scorsa estate a Scanzano, è stata ritrovata la polvere da sparo e tutto il necessario per confezionare un esplosivo, poi il susseguirsi di una escalation violenta delle ultime settimane a partire da un magazzino ortofrutticolo distrutto dalle fiamme al confine fra Policoro e Tursi (Troyli), un cittadino di Policoro ferito da un colpo d'arma da fuoco, per finire all'auto fatta saltare a Cosimo Pozzessere, agente Digos in servizio al commissariato di Polizia di Scanzano. «Tutto quanto basta per dare la misura di quello che sta accadendo nel Metapontino». E' il commento di Luigi D'Amico e Giuseppe Giordano, esponenti dell'Ugl i quali, nella sala incontro della Chiesa Madre a Policoro hanno preso parte al dibattito, unitariamente a partiti politici e rappresentanti di associazioni. Per i sindacalisti, «maggior controllo, più attenzione da parte della Procura, più uomini delle forze dell'ordine con incremento di mezzi in loro dotazione per investigare in tempo reale, azioni politiche vere su temi come la criminalità organiz- La locandina dell’evento zata, argomentitroppo spesso ai margini delle agende politiche. Quanto al ruolo dei cittadini ci si può solo limitare nel chiedere di collaborare il più possibile anche facendo sentire la propria voce, ma gli organi di protezione e vi- gilanza devono essere messi nelle condizioni di lavorare a 360°. L'Ugl ha garantito massima partecipazione per la grande manifestazione di oggi. Atti da condannare senza se e senza ma». [email protected] Policoro Denunciati per furto, erano entrati nella gelateria “Stella Marina” sul lungomare Pizzicati dopo aver rubato nel bar Il fiuto dei carabinieri ha consentito di smascherare due giovani subito dopo il colpo POLICORO - Sorpresi poco dopo aver svaligiato un noto bar sul lungomare centrale di Policoro. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia cittadina, nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, hanno denunciato in stato di libertà V.D., classe 1991, e A.L., classe 1986, entrambi incensurati in attesa di prima occupazione, per il reato di furto aggravato in concorso. Il fatto è avvenuto martedì mattina intorno alle 5 a Policoro. Una Gazzella ha controllato una Fiat 500 di proprietà di un parente di V.D. I militari, insospettiti dall'atteggiamento tenuto dai due giovani, apparsi agitati nel corso del controllo finalizzatoall'identificazione ealla verifica del regolare possesso dei documenti di guida e del veicolo, valutate le circostanze di luogo e di tempo, hanno deciso di effettuare una perquisizione personale e veicolare. La perquisizione ha dato fin da subito esito positivo, avendo rinvenuto a bordo del veicolo arnesi da scasso, oltre ad unasmart card per tv prepagata, alcuni pacchetti di sigarette e la somma di circa 70 euro in monete, occultate negli abiti dei due giovani. I militari, dopo aver allertato la Centrale Operativa per avere l'ausilio di altra pattuglia, hanno verificato se nelle immediate vicinanze del luogo del controllo di polizia, fossero stati consumati reati in danno di esercizi commerciali, Operazione anticrimine “Vulcano” Controlli a tappeto della Polstato sulla fascia jonica La gelateria Stella Marina a Policoro in quel momento chiusi. Anche questa verifica ha dato esito positivo, avendo riscontrato la rottura del vetro di una delle porte di ingresso del bar gelateria “Stella Marina” sul lungomare. In conseguenza delle risultanze investigative conseguite, è stato informato il proprietario dell'esercizio commerciale che ha inventariato il danno subìto, risultato corrispondente proprio a quanto rinvenuto dai militari a seguito delle citate operazioni di perquisizione, sporgendo contestualmente denuncia per quanto accaduto. La refurtiva è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario, mentre i due giovani sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera. L'operazione, conclusasi con successo alle ore 8.30, certifica l'impegno dell'Arma nell'intensificazione dei servizi di controllo del territorio del Comune di Policoro per contrastare in particolare i reati contro il patrimonio. [email protected] L’avvocato novasirese Livia Veneziano rappresententerà la sezione materana Donne giuriste in convegno a Roma INIZIA oggi a Roma la due giorni convegnistica, organizzata dall’Associazione donne giuriste Italia (Adgi) sul tema: “Avvocatura: quale futuro tra crisi economica e giustizia”, che si terrà presso l’aula Giallombardo della Suprema Corte di Cassazione, oggi pomeriggio dalle 15 alle 19 e domani dalle 9.30 alle 13.30. All’evento di riflessione, curato dalla Sezione nazionale del sodalizio presieduta dall’avvocato Pia Cirillo, parteciperà anche l’avvocato Livia Veneziano (nella foto), in rappresentanza della sezione materana. Si parlerà della professione forense dall’Unità d’Italia ad oggi, di deontologia ed etica professionale, collaborazione tra Magistratura ed Avvocatura e libera professione in libero mercato. «La crisi finanziaria determinata da errate politiche economiche ha messo in pericolo i due grandi impegni presi dall'Europa all'indomani della prima guerra mondiale -scrive Alarico Mariani Martini sul Sole 24ore- la democrazia e la sicurezza sociale, e recato un danno immenso alla causa europea dell'amicizia e dell'unità; così il Nobel per l'economia Amartya Sen in un intervento nel giugno scorso alla Conferenza di Lucerna. Will Hutton, economista presidente del By Inno- vation Centre, su Reset.it ha indicato le cause della crisi nell'assenza di responsabilità sociale nell'impresa che ha trascurato il rapporto con la società privilegiando la massimizzazione del profitto a breve termine, la mercificazione del lavoro e l'autonomia manageriale. Paul Krugman, Nobel per l'economia nel 2008, nel suo libro di quest'anno su come uscire dalla grande recessione, pone l'accento sulla deregolamentazione del sistema finanziario che ha favorito l'accumulo di ricchezza nelle mani dei pochi più abbienti e una crescente diseguaglianza sociale ed economica». [email protected] SCANZANO - Controlli a tappeto della Polstato, ieri mattina, su tutto il territorio tra Scanzano e Policoro. L’operazione denominata "Vulcano", è stata pianificata su disposizione del questore Errico e si è avvalsa dell'impiego coordinato di personale della locale Squadra Mobile, dei Commissariati distaccati di Pubblica sicurezza di Scanzano Jonico e Pisticci, del Reparto Prevenzione Crimine Basilicata e l'ausilio di unità cinofile ed artificiere antisabotaggio. Ha integrato il complesso dispositivo di servizio un elicottero del IX Reparto Volo della Polizia di Stato sede di Bari. L'operazione consegue alle determinazioni adottate in sede di Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, volte a potenziare l'azione preventiva anticrimine delle Forze dell'ordine, alla luce dei recenti gravi episodi criminosi che sono stati consumati nell'area jonicometapontina, mediante l'impiego di armi e sostanze infiammabili, suscitando comprensibile allarme tra le popolazioni residenti ele istituzioni locali. «La ferma risposta degli organi dello Stato preposti alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, che nel corso della precedente operazione Scudo d’estate ha portato al rinvenimento e sequestro di un ordigno atto a deflagrare -si legge in una nota della Questura- è stata impressa anche all'attività investigativa, diretta ad acclarare le responsabilità di coloro che hanno scosso la tranquillità della Provincia ed a definirne le finalità ed i contesti criminali in cui sono maturate». L'operazione è scattata alle prime ore della mattinata, quando sulla principale viabilità, urbana ed extraurbana dei comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci, Nova Siri sono stati attivati posti di controllo mobili, e sono state effettuate perquisizioni alla ricerca di armi, munizioni ed esplosivi. Complessivamente sono state impiegate 60 unità della Polizia di Stato; controllate 122 persone e 71 veicoli; è stata denunciata all'autorità amministrativa una persona trovata in possesso, per uso personale non terapeutico, di sostanza stupefacente che è stata sottoposta a sequestro; sono state elevate contestazioni amministrative per violazioni al c.d.s. «L'operazione, oltre ad infondere sicurezza nella collettività -conclude la nota della Polstato- ha consentito di raccogliere utili elementi di valutazione, che sono al vaglio degli organi inquirenti». [email protected]