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hotel victoria di trieste
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IN PUNTA DI PIEDI
DENTRO LA STORIA.
Il restauro conservativo del Castello di Marostica.
WELLNESS A CIELO APERTO.
CI VEDIAMO A ZAGABRIA PER UN CAFFÈ?
Inaugurato il nuovo locale presso la città croata.
NORMA UNI 11265
competenze - responsabilità
e condizioni contrattuali
LEGNO
E LIBERA INVENZIONE.
Due importanti realizzazioni in Romania.
HOTEL VICTORIA DI TRIESTE:
GUSTO ITALIANO, CULTURA MODERNA.
Pavimenti e soluzioni d’arredo contemporanee, citazioni della letteratura
del ‘900 animano le stanze del nuovissimo albergo friulano.
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6WELLNESS A CIELO APERTO.
A Jesolo Mare è stato da poco inaugurato un prestigioso
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12IN PUNTA DI PIEDI DENTRO LA STORIA.
Marostica, una straordinaria scenografia che coniuga storia, 12
tradizione, innovazione, cultura, arte, natura, monumenti
ed eventi.
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HOTEL VICTORIA DI TRIESTE:
GUSTO ITALIANO, CULTURA MODERNA.
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da pag.
Intarsi sotto i riflettori
BERTI MAGAZINE
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resort che, all’ultimo piano, proprio sul tetto, nasconde
un lussuosissimo centro benessere “en plein air”.
Pavimenti e soluzioni d’arredo contemporanee,
citazioni della letteratura del ‘900 animano le stanze
del nuovissimo albergo friulano.
CI VEDIAMO A ZAGABRIA PER UN CAFFÈ?
E ne vale davvero la pena, visto il nuovo restaurant&café realizzato e aperto al pubblico proprio in centro città.
RIGORE GIAPPONESE, TECNICA
E SAPERE ITALIANI.
Anche in Oriente il prefinito piace. Lo abbiamo fotografato all’interno di un importante centro medico, nel cuore di Tokyo.
LEGNO E LIBERA INVENZIONE,
PER TRASFORMARE GLI SPAZI
DEL NUOVO ABITARE.
Spirito creativo e grande esperienza nell’ambito del parquet hanno permesso ad un nostro rivenditore in Romania di progettare e posare i pavimenti di due importanti commesse.
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da pag.
Il tango di
Paco da Camino
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40INTERPRETAZIONE A SORPRESA.
L’inedito progetto allestitivo di Berti fa parlare di sé
alla seconda edizione di MADEexpo – Milano Architettura
Design Edilizia.
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Paco Da Camino
LA MIA VITA IN UN TANGO.
Il Tango va raccontato sempre nella stessa maniera.
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L’ASSOCIAZIONE MADRE TERESA
VOLA IN ETIOPIA.
Rosanna Berti ci racconta il suo viaggio in Africa in
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MASSIMO BERTI,
DALL’UNIVERSITÀ ALL’ESPERIENZA LAVORATIVA DIRETTA.
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LUIGI THOMAS BOGGIAN,
RESPONSABILE PERSONALE
E SICUREZZA.
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E il tanguero ama sentirlo raccontare come si raccontano
le favole ai bambini: sempre nella stessa maniera, in todo
el mundo!
compagnia del marito Giancarlo e di altri amici.
E ci aggiorna sulle prossime iniziative benefiche.
NOTIZIE FLASH:
• Sotto i riflettori
• Havana, e non solo
• Prefinito tavole 2 strati
• Intarsi allo specchio
• Norma Uni 11265
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da pag.
Made Expo 2009
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a pag.
BERTI MAGAZINE
55 - Fioriere Havana
PROGETTI IN PRIMO PIANO
BERTI MAGAZINE
WELLNESS
A CIELO APERTO.
A Jesolo Mare è stato da poco inaugurato
un prestigioso resort che, all’ultimo piano,
proprio sul tetto, nasconde un lussuosissimo
centro benessere “en plein air”.
Nella foto in alto, una panoramica
del suggestivo centro benessere all’aperto.
A destra, l’entrata dell’Hotel Mariver.
BERTI MAGAZINE
BERTI MAGAZINE
PROGETTI IN PRIMO PIANO
BERTI MAGAZINE
Ad occuparsi della fornitura delle tavole la Pavilegno
Srl, mentre il lavoro di posa in opera del parquet è stato
affidato ad una squadra di posatori della Momesso
Antonio & C. S.A.S. di Jesolo. La caratteristica
tecnica da sottolineare nella realizzazione di questo
pavimento per esterno è l’utilizzo di speciali clips
brevettate da Berti che, proprio in questo contesto,
risultano ideali perché permettono di sollevare ogni
singolo listone e ispezionare una particolare parte
del pavimento, in corrispondenza ad esempio di
impianti di depurazione, centraline elettriche, pompe
idrauliche. Non solo: il legno di iroko è stato trattato
con uno specifico olio anti-raggio UV, che previene
l’ingrigimento della pavimentazione e assicura al
prodotto perfetta durabilità e resistenza nel tempo.
Ancora una volta il parquet da esterno Berti Havana
dimostra di essere stato attentamente studiato
e progettato per adattarsi alle diverse necessità
applicative e ambientali”.
D
irettamente sul mare, in una posizione
privilegiata a pochi metri dall’isola pedonale
serale e dalla verdeggiante Pineta di Jesolo:
in Piazza Torino, nella centralissima località
balneare scelta come meta estiva da migliaia di
villeggianti italiani e stranieri, lo scorso 20 maggio
2009 sono state aperte le porte del bellissimo albergo
Mariver che, oltre a spiccare per l’eleganza dei locali
e delle camere, si distingue per una chicca davvero
irresistibile. Chiunque deciderà di soggiornare presso
l’hotel, infatti, potrà godere del relax totale offerto da
un lussuosissimo centro benessere di talassoterapia,
BERTI MAGAZINE
progettato e realizzato sul tetto dell’edificio, da dove
si gode una vista mozzafiato sul Mare Adriatico.
“Questa realizzazione è davvero esclusiva” –
esordisce Nicola Barbiero, l’agente di Berti che per la
preziosa beauty farm all’aperto ha offerto la propria
consulenza tecnica, dalla progettazione alla scelta,
fino alla posa in opera di 110 mq di pavimenti in legno
da esterno Havana. Il signor Barbiero, che lavora
nel settore parquet da ben 23 anni, continua: “Si
doveva realizzare una piccola oasi che comunicasse
immediatamente sensazioni di benessere assoluto,
di pace interiore. E per ottenere tale risultato, la
selezione dei materiali impiegati era fondamentale:
dopo un attento confronto con l’architetto e il Cliente,
si è deciso di posare per il pavimento delle tavole
in iroko di larghezza 95 mm, che garantiscono un
risultato estetico di pregio e al tempo stesso regalano
la massima stabilità nel tempo. Con il medesimo
prodotto sono state rivestite sia la scala di accesso
alla vasca idromassaggio che quella che conduce al
solarium.
Nella foto,
Nicola Barbiero,
l’agente di Berti che ha
seguito a livello tecnico
sia la progettazione
che la posa in opera
del pavimento
in legno per esterno.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO
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IN PUNTA DI PIEDI
DENTRO LA STORIA.
Marostica, una straordinaria scenografia che coniuga storia,
tradizione, innovazione, cultura, arte, natura, monumenti ed eventi.
U
na cittadina ricca d’arte e di storia, dove a fare da sfondo sono le splendide vedute, gli scorci delle
mura e del castello, ma anche altre realizzazioni ed eventi come la famosa rievocazione storica
della Partita a Scacchi, che ha concorso a qualificare e valorizzare la città, a renderla unica e a farla
conoscere nel mondo. Al centro dell’attenzione soprattutto il Castello, simbolo per eccellenza di
Marostica, che proprio recentemente è stato restaurato. Grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale e
al lavoro paziente operato da professionisti del restauro conservativo, è stato possibile recuperare e valorizzare
questo straordinario patrimonio di storia e cultura, e aprire al visitatore, in condizioni di sicurezza, vasti tratti
della cinta muraria, ma anche alcune parti e ambienti in degrado del Castello Inferiore, chiusi da tempo al
pubblico. Proprio a tale proposito, il sottotetto del castello è stato oggetto di significativi lavori di risanamento
e consolidamento statico, in grado di riportare questa area alla situazione originaria, consentendone un uso
compatibile come futura sala museale.
“Fondamentalmente, una volta rimossi i vecchi tavolati di ripiego, era importante rinforzare il pavimento e
mettere in stato di sicurezza e di mantenimento le antiche travi portanti del solaio” – spiega Ugo Gazzola, il
professionista che, in stretta collaborazione con l’architetto Renata Fochesato e la supervisione dell’agente
Nicola Barbiero, ha seguito i lavori di restauro. “Guardando il bel pavimento ligneo che ne è uscito, chiamiamolo
pure il “vestito” del camminamento, non si può neppure immaginare cosa nasconda sotto di sé. La parte più
impegnativa del lavoro è stata proprio quella riguardante lo studio della struttura portante, lo “scheletro” che
dovrà permettere l’uso intensivo e moderno dell’ambiente. Proprio in vista delle future mostre che verranno
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PROGETTI IN PRIMO PIANO
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ARMONIA, PROPORZIONE,
EQUILIBRIO.
ospitate in questa area del castello, caratterizzate da un frequente calpestio
pubblico, per il pavimento io e l’architetto Fochesato abbiamo progettato una
soluzione funzionale, al tempo stesso solida e flessibile, facilmente ispezionabile
per interventi di inserimento di cavi elettrici, manutenzione dell’impianto di
riscaldamento a pavimento, etc. Il rivestimento in legno scelto è quello di Berti,
azienda d’esperienza capace di offrire un prodotto, seppur moderno come il
prefinito, perfettamente idoneo e adattabile al contesto storico in questione.
La particolare finitura superficiale del parquet presenta diverse mani di vernice
impregnante, trattata con essenza vegetale e leggermente mordenzata che, oltre
a conferire un risultato estetico anticato, svolge un’azione protettiva e anti-usura.
C’è di più. I 600 mq di parquet in rovere che ho posato nascondono altri tre strati
di supporto: le tavole di grande dimensione Berti infatti - “galleggianti” e non
incollate, ma saldamente ancorate alle travi portanti del sottotetto tramite viti in
acciaio - poggiano su uno strato di pannelli in sughero fonoassorbente e su un
Nelle foto, il risultato dell’intervento di restauro
e consolidamento del sottotetto del castello.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO
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altro di tavoloni in legno, fino ad arrivare all’ultimo strato di tavole originali del soffitto sottostante. Un sistema
sicuramente resistente che permetterà un uso intensivo, senza conseguenze strutturali”.
Innovatore e plasmatore, disegnatore e artiere, restauratore e conservatore, Ugo Gazzola è un signore di
poche parole, riflessivo e pacato, che merita di essere chiamato con un termine solo, chiaro e preciso:
maestro. Nel contesto della tradizione artistico-artigianale italiana, tale nome viene dato ad una persona
che è stata avviata, iniziata, che conosce il segreto. Il segreto del mestiere, innanzitutto, e di tutto quello che
l’arte artigianale sprigiona e che la lingua del nostro secolo, quella quotidiana, evita accuratamente. Armonia,
bellezza, proporzione, equilibrio... qualsiasi cosa le mani esperte di Ugo Gazzola tocchino, indifferentemente
che si tratti di restaurare una scultura in legno o di creare un mobile moderno, di proteggere un affresco o
ancora di un intervento edile a un castello medioevale, non dimenticando anche la creazione di decorazioni
trompe d’oil o di scenografie teatrali, lui ci comprova ogni volta la sua indubbia energia, il suo talento.
Originario di Castello di Godego (TV), Ugo Gazzola è anche fondatore del Laboratorio Scuola di Restauro
Barco Mocenigo, di cui cura personalmente le realizzazioni, dirigendo e coordinando le attività, facendo
da collegamento con le istituzioni. Operatore nella conservazione del patrimonio artistico storico, alterna la
propria attività fra il passato e il presente, sperimentando materiali antichi, ma anche moderni.
Nella foto in alto, una delle
sale del Castello Inferiore di
Marostica dove sono esposti
alcuni dei costumi
della “Partita al Nobil Ziogo
de li Scacchi”.
Nelle altre foto, a sinistra
l’accesso al cortile interno.
A destra, una parte
del camminamento lungo
la cinta muraria.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO
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HOTEL VICTORIA DI TRIESTE:
GUSTO ITALIANO, CULTURA MODERNA.
Pavimenti e soluzioni d’arredo contemporanee, citazioni della letteratura
del ‘900 animano le stanze del nuovissimo albergo friulano.
S
i trova proprio nel centro storico di Trieste ed
è nato per tributare un doveroso omaggio
alla tradizione culturale triestina. Stiamo
parlando dell’Hotel Victoria, il nuovo resort di
lusso collocato in un edificio storico completamente
ristrutturato, che fu anche dimora dell’illustre
scrittore irlandese James Joyce. Progettato con cura
meticolosa, il nuovo albergo riassume tutto il fascino
e la storia della città mitteleuropea per eccellenza. Le
44 camere - tra cui una suite dedicata a Joyce con
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salottino e otto junior suite con letto a baldacchino,
caminetto e muro a vista - sono arredate con gusto
ed eleganza singolari. E i pavimenti in legno sono
tutti firmati Berti: grazie all’agente Marco Schiavi
- che ha seguito la parte tecnica e di consulenza e al rivenditore partner Pavitec, che si è occupato
della fornitura dei parquet e della posa in opera, in
ogni locale dell’albergo si vive una calibrata armonia
fra classico e moderno, una metafora dello spirito
dell’intera città, da sempre in equilibrio fra memoria e
futuro, cultura e innovazione, arte e tecnologia.
Proprio alla luce di questa filosofia, Pavitec ha
fornito e posato su progetto e scelta dell’architetto
Marco Fabbro, circa 1200 metri quadri di parquet
prefinito. Ad eccezione del quinto piano, dove è stato
scelto un prefinito in rovere sbiancato, realizzato e
personalizzato a campione per il Cliente committente,
in tutte le stanze dell’hotel spicca la geometria vitale e
ritmata di quadrotte in iroko, le cui dimensioni variano
in base alla necessità spaziale di ogni camera.
“Per la posa dei pavimenti sono stati scelti e suggeriti
Nella foto in alto, un interno
dell’Hotel Victoria.
A sinistra, splendidi dipinti
neoclassici animano alcune
stanze dell’albergo, regalando
all’ambiente grande esclusività.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO
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Sulle pareti dell’albergo è possibile ammirare un
originale ciclo di opere dell’artista e architetto Gustavo
Palumbo, in arte Jervée. Il “Progetto Ulysse”, realizzato
nella suite 404, è costituito da dipinti neoclassici di
rara suggestione, accompagnati da frasi tratte dalle
più famose opere di Joyce, magistralmente ricamate
ora su una comoda poltrona da lettura, ora sulle
tende della lussuosa suite.
Come se il grande autore irlandese, guardando
queste immagini, fosse stato colto da un’improvvisa
e irrefrenabile ispirazione.
ACCOLTI DA VISIONI D’AUTORE.
direttamente dall’azienda alcuni posatori locali” – ci
racconta Ettore Marzari, titolare della Pavitec.
“Io stesso mi sono occupato della gestione dei
lavori, coordinando una squadra di tecnici e artigiani
davvero capace. Poi, l’ottima qualità dei prefiniti
Berti ha fatto la sua parte, dando forma a pavimenti
altamente decorativi, estremamente resistenti,
durevoli e pratici da posare. Ma soprattutto capaci
di far vibrare profondamente le corde del gusto
estetico, accogliendo con calore naturale ogni ospite
dell’Hotel Victoria. Dal punto di vista prettamente
tecnico, posso dirvi che per quanto riguarda il
prefinito sbiancato utilizzato all’ultimo piano, in
ricercata concordanza con le travi a vista del soffitto,
sono state impiegate tavole in rovere larghezza 9 e
spessore 13 mm, con una colorazione e una finitura
particolare, assolutamente inedita. Le quadrotte in
iroko presenti nelle restanti stanze dell’albergo, che
come si diceva prima presentano moduli differenti in
base alle dimensioni della camera, hanno anch’esse
uno spessore unico di 13 mm”.
Una struttura in sintonia con un illustre passato,
dal valore inestimabile. Oltre ai pavimenti in legno
Berti, che spiccano ricercati in ogni stanza, a colpire
è l’essenza architettonica del palazzo, che è stata
volutamente valorizzata con ambienti dal carattere
esclusivo, curati in ogni dettaglio.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO
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22 Due parole sulla Pavitec,
pavimenti e tecnologie
d’arredo.
Pavitec nasce nel 2003,
quando un gruppo investitore decide di rilevare e
rilanciare a San Bonifacio
la storica azienda di
vendita
pavimenti
e
rivestimenti
“Muraro”.
Dopo l’acquisizione di
questa realtà imprenditoriale,
che conta trent’anni di attività, iniziano i lavori di
ampliamento della vecchia sede: la superficie interna
viene raddoppiata e si ingrandiscono gli spazi espositivi
che, fin da subito, prevedono un corner personalizzato
Berti di circa 40 metri quadri. Il titolare, il signore Ettore
Marzari, assieme al suo staff qualificato, è oggi in grado
di rispondere alle richieste più specifiche provenienti
da addetti ai lavori quali architetti, geometri, ingegneri,
costruttori e arredatori. L’attività prevalente di Pavitec
riguarda la vendita e la posa in opera di tutti i materiali
di rivestimento per l’edilizia privata e pubblica, a partire
dai pavimenti in legno.
La stretta collaborazione con Berti ha permesso la
realizzazione di grandi progetti tra i quali, oltre all’Hotel
Victoria, vanno ricordati gli interni delle Residenze al
Vicariato (Monteforte D’Alpone VR) e la sede della Sea
Spa a Tezze di Arzignano.
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BERTI MAGAZINE
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BERTI NEL MONDO
BERTI MAGAZINE
CI VEDIAMO A ZAGABRIA
PER UN CAFFÈ?
E ne vale davvero la pena, visto il nuovo
restaurant&café realizzato e aperto al pubblico
proprio in centro città.
I
l suo nome è Caffè Zagreb e si trova nella piazza centrale di Zagabria,
capitale della Croazia. Posto in un palazzo storico di due piani e gestito
direttamente dal concessionario Auto Zubak, proprietario dell’attività,
l’esclusivo locale è stato recentemente ridisegnato dall’architetto
croato Ante Urban, un giovane talento del progetto che, a soli 29 anni,
conta già 60 opere all’attivo. E Caffè Zagreb rappresenta proprio una
delle più importanti del suo portfolio.
Per la realizzazione del pavimento, previsto in alcune zone anche in
marmo, Berti Pavimenti Legno ha fornito, attraverso l’importante
distributore croato Megakop, circa 450 mq di quadrotte geometriche,
modello Valmarana della collezione Disegni, in rovere e cabreuva,
delle dimensioni 800x800 mm e spessore 14 mm. La finitura satinata
è stata ottenuta con l’impiego di vernice all’acqua. L’azienda, grazie
al contributo dell’Export Manager Dr. Franco Ferrari e all’esperienza dell’agente
Vlasta Progli, che si occupa della vendita del prodotto in Croazia, ha inviato direttamente a Zagabria
un team di tre posatori fidati: Albino, Eugenio e Federico Rampazzo. I professionisti italiani hanno così potuto
attuare una messa in opera esemplare dei pavimenti in legno, ma soprattutto collaborare con i posatori croati
per garantire la perfetta congiunzione delle quadrotte in legno con le parti del pavimento realizzate in marmo
e pietra.
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BERTI NEL MONDO
BERTI MAGAZINE
DECORATIVISMO CONTEMPORANEO.
Nelle foto, i pavimenti lignei posati nelle ampie stanze
del locale. A campeggiare i disegni geometrici e i contrasti
d’essenza delle quadrotte.
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BERTI NEL MONDO
BERTI MAGAZINE
RIGORE GIAPPONESE,
TECNICA E SAPERE ITALIANI.
Anche in Oriente il prefinito piace.
Lo abbiamo fotografato all’interno di un importante
centro medico, nel cuore di Tokyo.
Nella foto, l’effetto geometrico-decorativo
creato dai pavimenti in legno all’interno
della Nanju Kinen Clinic.
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BERTI NEL MONDO
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I
l nome ufficiale della clinica è “Nanju Kinen Clinic” e si trova al sesto piano del Shinjuku Sumitomo Building,
un palazzo storico che spicca tra i tantissimi grattacieli del famoso quartiere Shinjuku. Accanto a questo
edificio, tra le altre cose, si trova anche il Tokyo Metropolitan, uno dei più alti palazzi della città, sede
dell’amministrazione politica e pubblica di Tokyo. La clinica Nanju Kinen è conosciuta in tutto il paese per
i chek-up medici ed è una fra le prime dieci del Giappone.
ESTETICA ORIENTALE.
Nel dicembre del 2008 il rinomato centro medico è stato ristrutturato e al suo
interno, all’entrata e nelle sale d’attesa, sono stati posati circa 500 mq di prefinito,
scelto e personalizzato appositamente per il Cliente dal punto di vista decorativo.
Le tipologie di legno impiegate spaziano dall’oak all’afromosia, fino al panga
panga. La bellezza estetica dei pavimenti in legno Berti è stata la principale
motivazione di scelta da parte del committente, ma anche l’alta qualità e le
particolari caratteristiche tecnico-installative del parquet italiano hanno giocato
un ruolo fondamentale. Ad occuparsi della fornitura del materiale la Showa Cask
Corporation che conta in Giappone due uffici e showroom, rispettivamente ad
Osaka e a Tokyo. Il target a cui si rivolge la società è quello principalmente legato
all’edilizia di lusso, ai musei d’arte e ai palazzi residenziali. Qui, i parquet di pregio
Berti vengono presentati e venduti ad architetti e a progettisti, assieme al servizio
completo di consulenza e posa del prodotto. In particolare, la sede di Tokyo della
Showa Cask Corporation, che è stata inaugurata circa 6 anni fa, vanta all’entrata
uno splendido pavimento intarsiato. Ovviamente firmato Berti.
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Nelle foto, altri interni
della clinica giapponese.
Per il prefinito sono state
impiegate tre tipologie
differenti di legno.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO
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LEGNO E LIBERA INVENZIONE,
PER TRASFORMARE GLI SPAZI
DEL NUOVO ABITARE.
Spirito creativo e grande esperienza nell’ambito del parquet
hanno permesso ad un nostro rivenditore in Romania di progettare
e posare i pavimenti di due importanti commesse.
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BERTI NEL MONDO
BERTI MAGAZINE
U
na mirata strategia commerciale, il
potenziamento del business di Berti
oltre confine: tempo fa avevamo parlato
con Franco Ferrari, Export Manager
dell’azienda, il quale ci aveva illustrato l’interessante
programma messo appunto per ottimizzare i rapporti
con i Clienti esteri e continuare l’azione di espansione
del marchio. Proprio lui ci aveva espresso la volontà
a focalizzare il suo impegno nei paesi dell’Est. A tale
proposito siamo volati in Romania, dove Berti è già
molto conosciuto grazie all’azione commerciale di
agenti e punti vendita. Numerosi negozi e distributori
di parquet, infatti, scelgono e propongono il marchio
ai propri Clienti, dall’utente finale agli architetti e ai
progettisti. Uno di questi, l’Elegant Lignum Parquet
di Bucarest, si è recentemente distinto per un paio
di realizzazioni concretizzate proprio con i prodotti
Berti.
“Conoscevamo bene l’azienda di Villa del Conte,
soprattutto per i suoi pavimenti intarsiati” - ci racconta
Roberto Passafaro, uno dei soci titolari del punto
vendita. “Mio padre ed io veniamo da un passato
e da una grande esperienza in fatto di produzione
e commercializzazione di parquet massiccio. Così,
Nelle foto a sinistra
e in alto: l’arredamento
ultramoderno che
caratterizza le stanze della
villa convive perfettamente
con i pavimenti in legno
scelti dall’architetto.
Nella foto, un interno della lussuosa residenza.
A “scaldare” l’atmosfera minimale degli ambienti il rovere
Berti Studio, personalizzato con una speciale finitura
anticata.
34 BERTI MAGAZINE
BERTI MAGAZINE
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BERTI NEL MONDO
BERTI MAGAZINE
quando ho aperto il nuovo showroom assieme a
Ramona Bartos, la mia socia, ho deciso di selezionare
un fornitore unico, che potesse garantirmi qualità di
prodotto, ma soprattutto assortimento e servizio.
Ritengo che Berti sia l’unica azienda in Europa ad
offrire una così ampia gamma di parquet, da quelli
intarsiati e classici, per i quali è leader nel mondo, a
quelli prefiniti e più moderni”.
“Abbiamo inaugurato il nostro negozio nell’agosto del
2008” – continua Ramona. “Devo dire che l’azienda ci
ha supportato egregiamente, offrendoci un’assistenza
qualificata in tutte le fasi del progetto. Questo ci
ha permesso di allestire uno spazio di 120 mq dal
forte impatto, in cui il Cliente può vedere e toccare
con mano la qualità, il valore estetico e tecnico dei
prodotti esposti. Il punto vendita non si limita a delle
semplici e riduttive campionature: gli espositori e le
piccole ambientazioni che si trovano al suo interno
sono di grande aiuto per la scelta e la progettazione
personalizzata di ogni pavimentazione”.
A proposito di progetti, parliamo delle due recenti
realizzazioni… “Ci siamo occupati dei pavimenti
in legno di una lussuosa residenza privata situata
a Poiana Brasov, località montano-sciistica molto
famosa in Romania” – interviene Roberto. “L’architetto
che ha progettato la villa ha creato al suo interno
spazi ad ampio respiro, in cui domina un’atmosfera
contemporanea, volutamente moderna e minimale.
QUALITÀ, SERVIZIO, PROFESSIONALITÀ.
Due persone giovani, ma molto preparate e intraprendenti.
Sono i titolari del punto vendita Elegant Lignum Parquet.
Ve li presentiamo…
36 BERTI MAGAZINE
Per collegare tutti gli ambienti, ma soprattutto
“scaldarli”, abbiamo scelto dei maxilistoni in rovere
firmati Berti Studio, posati al grezzo e personalizzati
con una finitura dall’originale effetto anticato. Dal
punto di vista tecnico, grande attenzione è stata rivolta
al massetto, studiato e creato ad hoc per l’impianto
di riscaldamento a pavimento che caratterizza tutta
la villa. In questo caso, era fondamentale garantire
al Cliente un prodotto che coniugasse alla finitura
estetica di pregio una costruzione e una posa di alto
livello, in grado di adattarsi alle esigenze abitative e
funzionali più moderne”.
Oltre ai pavimenti di questa residenza privata, sempre
a Brasov Elegant Lignum Parquet ha fornito e posato
per una clinica privata di cardiologia e ortopedia
150 mq di prefinito Avantgarde. “Questo progetto è
stato molto interessante, perché ci ha permesso di
creare dei pavimenti in legno davvero “alternativi”:
l’originale finitura Denim grigio applicata ai listoni in
rovere, ha regalato ai locali della clinica un’impronta
decisamente glamour, in ogni caso ricercata ed
elegante. Sia io che Ramona infatti amiamo rinnovare
e sperimentare, “reinventare” il parquet suggerendo
essenze e finiture inaspettate che mostrano la vena
più creativa e giovane del legno. Grazie alla collezione
Berti Studio, che è soltanto una delle molteplici linee
che Berti ci mette a disposizione per andare incontro
alle esigenze del Cliente, tutto questo è stato possibile
e realizzabile”.
Lui si chiama Roberto
Passafaro, lei Ramona
Bartos.
Competenti
in materia e sempre a
disposizione della clientela,
sono in grado di offrire
soluzioni
personalizzate
pronte ad adattarsi a gusti
ed
esigenze
abitative
differenti. Proponendo e
scegliendo prodotti di alta
qualità, garantiscono un
servizio “chiavi in mano”
che comprende non solo la consulenza professionale e la fornitura dei materiali, ma anche
l’assistenza tecnica e la posa in opera dei pavimenti. Proprio a tale proposito, tra i principali
collaboratori di Elegant Lignum Parquet va ricordata la Parchet Primo S.r.l., una squadra di
posatori professionisti molto preparata e attenta alla cura dei dettagli.
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IN FIERA
BERTI MAGAZINE
INTERPRETAZIONE
A SORPRESA
L’inedito progetto allestitivo di Berti fa parlare di sé alla seconda
edizione di MADE-EXPO - Milano Architettura Design Edilizia.
S
i è svolta dal 5 al 9 febbraio 2009 presso
il quartiere espositivo di Milano-Rho:
stiamo parlando della manifestazione
fieristica interamente dedicata al progetto,
uno sguardo attento all’attualità, all’evoluzione
delle tendenze estetiche e tecnologiche del
costruire. Materiali, strutture, finiture, tecnologie
dell’architettura e del design contemporaneo si
sono date appuntamento in un continuo dialogo tra
interno ed esterno, materiale e prestazione, progetto
e prodotto. E all’appuntamento non poteva mancare
40 BERTI MAGAZINE
Berti che ancora una volta ha confermato il suo
personale percorso alla scoperta di nuovi modi e
forme di interpretazione del parquet.
Se la presenza a MADE-EXPO dello scorso anno
era stata modulata sul gioco degli opposti, con uno
stand che proponeva una nuova chiave di lettura del
pavimento in legno, quest’anno lo spazio espositivo
dell’azienda prevedeva diversi ambienti e situazioni
legate all’abitare, in cui protagonista assoluto era
proprio il parquet. Per partecipare e presentarsi nel
miglior modo possibile a questo evento, “Express
your style”, la Divisione Comunicazione di Berti, ha
interagito direttamente con due professionisti molto
noti della progettazione, Joseph Rossi e Alessandro
Basso: un art director e un architetto che hanno
collaborato fattivamente per dare vita ad uno spazio
espositivo fortemente caratterizzato da etnie, mondi,
culture e stili differenti.
Percorrendo lo stand, anzi, una serie articolata di
situazioni espositive diverse, il visitatore veniva
condotto alla scoperta multisensoriale di un
viaggio fantastico e multietnico, in cui le diverse
“anime” del pavimento in legno - quella antica della
tradizione e quella contemporanea dei nuovi prodotti
– convivevano e si compenetravano, allargando gli
orizzonti di applicazione del prodotto. E proprio la
scoperta delle molte e diverse anime del pavimento
in legno è stata la ragione d’essere della presenza
di Berti all’interno di MADE-EXPO. Non un semplice
stand, dunque, ma un vero percorso “animato” da
luci, suoni, profumi e colori: le molteplici collezioni
si integravano in una serie di ambientazioni
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IN FIERA
BERTI MAGAZINE
tematiche e il legno, in tutte le sue declinazioni,
trascendeva dal classico e consueto impiego nella
pavimentazione, arrivando a rivestire persino pareti
e soffitti, dimostrando ulteriormente la sua versatilità
di impiego. Proprio durante questa nuova edizione
di MADE-EXPO il parquet di Berti ha dichiarato la
propria volontà ad abbandonare le ambientazioni più
tradizionali, contaminando e contaminandosi con
linguaggi e suggestioni di Paesi lontani. L’effettosorpresa che coglieva il visitatore nel suo percorso
all’interno dello stand era proprio il frutto del mix di
tanti stili, che i progettisti hanno saputo calibrare
con grande attenzione, arrivando a proporre l’intera
produzione aziendale in modo decisamente nuovo e
coinvolgente.
linguaggio artistico. Dalle linee essenziali del lessico
artistico tipico dei popoli africani alla complessità di
quello cinese, passando per l’esplosione di forme
di quello messicano alla raffinatezza sontuosa dei
motivi arabi: questo il percorso compiuto nei quattro
diversi ambienti proposti all’interno dello stand.
Ogni set è stato interamente studiato e realizzato
dallo staff aziendale, con la supervisione di Matteo
Berti che ha scelto e curato ogni minimo dettaglio:
arredo, oggettistica, luci… persino l’abbigliamento
dei personaggi testimonial che a MADE-EXPO
IL PARQUET AL CENTRO DEL MONDO.
Messico, Africa, Cina, Medio Oriente: terre lontane,
atmosfere esotiche, chiavi di lettura inusuali.
Una scelta innovativa quella di Berti che, per la
comunicazione e la presentazione in fiera della
nuova serie Intarsi ha concepito il progetto “Express
your World”. Grazie a questa nuova visione e alle
innumerevoli possibilità derivanti dall’impiego della
tecnologia laser, il parquet è divenuto strumento
attraverso il quale le diverse culture possono
esprimere i loro tratti caratterizzanti in tema di
42 BERTI MAGAZINE
coinvolgevano i visitatori e consegnavano loro
cartoline-invito per visitare lo spazio espositivo.
I grandi intarsi lignei, che tanto hanno catalizzato
l’attenzione, erano stati personalizzati ad hoc per
la fiera, a dimostrazione di come non esistano limiti
creativi e realizzativi per i pavimenti in legno Berti.
C’è di più: per progettare i suoi intarsi, l’azienda ha
fortemente voluto la collaborazione di artisti locali,
in grado di essere reale testimonianza delle diverse
culture di appartenenza. Sono stati così individuati
BERTI MAGAZINE
43
IN FIERA
BERTI MAGAZINE
quattro giovani talenti – Alejandro Manuel Gomez per
il Messico, Tistsi Have per l’Africa, Sìrat al-Arab per il
Medio Oriente e Cheng Wenfu per la Cina – architetti
e designer emergenti che si sono impegnati in una
personale interpretazione dell’intarsio.
Con entusiasmo e passione hanno cercato e trovato
44 BERTI MAGAZINE
un ideale punto di congiunzione tra tradizione locale
e caratteristiche proprie del parquet Berti.
Il risultato? Un viaggio attraverso lo stile alla ricerca
di nuovi motivi e decori, per pavimenti in legno inediti,
pronti a raccontare di terre lontane.
Naturalmente con gusto ed eleganza.
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Express your style
www.berti.net
numero verde: 800-000300
Pavimenti legno.
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IN MATERIA D’ARTE
A
BERTI MAGAZINE
volte sono nascosti a pochi chilometri da noi e nemmeno
lo sappiamo: i talenti fantasiosi di artisti irriverenti, gli
spiriti creativi ribelli e liberissimi sono più vicini di quanto
immaginiamo. E quando li scopriamo, si svelano davanti
ai nostri occhi mostrandosi in tutta la loro esplosione di colore,
movimento, segno. Un po’ come Paco da Camino, “El Pintor de
Brocha Gorda” che per caso abbiamo conosciuto e con piacere
vogliamo ospitare e presentare in questo nuovo appuntamento di
Berti Magazine. Lui, spumeggiante e ironico, è italianissimo e
venetissimo nelle origini - vive e dipinge nella campagna
padovana presso il suo Casale-atelier – ma nei
suoi quadri a scorrere è il movimento, il guizzo
appassionato del tango argentino, quello
autentico, quello che Jorge Luis Borges
definì, a ragione, “un pensiero triste
che si balla”.
Ma come mai questo artista
veneto ha scelto di raccontare
proprio il tango nelle sue
opere dipinte? Dopo una
bella chiacchierata,
scopriamo che il
legame non
è poi così
insensato:
il bisnonno
era
uno
dei tanti immigrati in
Argentina agli inizi del ‘900 e faceva parte di quelle folle di italiani, spagnoli, tedeschi, russi che abitavano fianco a
fianco nei grandi conventillos, nei cui cortili le note e i passi univano le persone più di quel castigliano sgrammaticato
che ciascuno si sforzava di parlare. E ascoltando Paco Da Camino è bello accorgersi come l’Argentina sia anche molto
italiana: “Quando il mio bisnonno viveva a Buenos Aires, gli italiani erano davvero tanti e non era difficile trovare intere
comunità e quartieri italiani. E proprio in questi sobborghi ha avuto origine il ballo più seducente del mondo. Quando
Pasquale, detto Paco, tornò in Italia ormai vecchio, passava intere serate di filò a raccontare della sua vita fatta di lavoro
e di tango. Proprio per questo ho ereditato tale passione che, oltre a ballare, ho voluto celebrare con i miei dipinti”.
Il supporto che l’artista sceglie per “depositare” le sue idee e rappresentare i suoi balli infuocati sono delle semplicissime
tavole in latifoglia pregiata prive di cornice, che prevedono solamente una particolare intelaiatura sul retro, definita
pontiage. E poi via, porgendo l’orecchio al ritmo e alla musica, usando spatola e prodotto materico, Paco Da Camino
ritrae senza regole figure in movimento, deformate e vive, stilizzate e gonfie, stese sulla tavola. Così, dal colore prepotente
e monocromatico - rosso cremisi, giallo o blu marine - emerge il suo tango romantico e surreale, fatto di gambe e piedi,
occhi sempre uguali, capelli pettinati all’indietro, passi impeccabili e gonne svolazzanti, uomini e donne evanescenti che
l’artista esalta con guizzo originale. Le opere di Paco Da Camino sono un misto tra prosa, poesia e fumetto, in cui vive
solamente la materia usata come fondo. Il quadro crea un luogo privato, un ambiente neutro, bianco e luminoso.
E durante il movimento, la coppia di figure danzanti lo riempie di sentimento, nostalgia, abbandono, trasformandolo in
uno spazio senza tempo.
PACO DA CAMINO
LA MIA VITA
IN UN TANGO.
Il Tango va raccontato sempre nella stessa maniera.
E il tanguero ama sentirlo raccontare come
si raccontano le favole ai bambini: sempre nella
stessa maniera, in todo el mundo!
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ETICA E SOLIDARIETÀ
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L’ASSOCIAZIONE MADRE TERESA
VOLA IN ETIOPIA.
Rosanna e Giancarlo Berti
con la “guardiana del pozzo”
e alcuni vicini.
Rosanna Berti ci racconta il suo viaggio in Africa in compagnia
del marito Giancarlo e di altri amici.
E ci aggiorna sulle prossime iniziative benefiche.
Etiopia. E proprio nell’ottobre del 2008, su invito diretto
del CUAMM, io e mio marito Giancarlo siamo volati in
Africa per verificare di persona il buon esito dei contributi
inviati per la costruzione dei pozzi. Dopo sei ore di volo
siamo atterrati ad Addis Abeba, la capitale di questo
poverissimo paese africano i cui dati parlano tragicamente
chiaro: reddito pro capite annuo inferiore agli 83 euro,
tasso di mortalità infantile del 17,7%, oltre 200.000 orfani,
centinaia di persone malnutrite che vivono per la strada
e nelle baracche, in condizioni igieniche proibitive. Devo
dire che leggere questi numeri su un foglio di carta non
è nulla in confronto a quanto hanno visto i miei occhi in
quei giorni. La cosa più sconvolgente, che non riesci a
dimenticare quando rientri a casa, è la povertà assoluta
che c’è in questa terra. Le persone che incontri - lungo le
strade, a piedi, addormentate ovunque, dentro le baracche
che loro chiamano case - non hanno davvero niente e
non possono fare nulla, nemmeno lavorare. Al massimo
cercano di racimolare qualche spicciolo per mangiare
vendendo qualcosa, una gallina, una vecchia
pentola, un pezzo di plastica. E per farlo,
percorrono chilometri e chilometri di strade
polverose perché scendono dalla montagna
o dalle campagne lontane.
saluti
opia
dall ’Eti
Giancarlo Berti esprime ammirazione per “l’acqua del pozzo”.
“S
ostenere i missionari nei loro specifici bisogni,
portare acqua attraverso la costruzione di pozzi,
edificare scuole o centri medici, acquistare mezzi
di trasporto e favorire la formazione è per noi una
prova tangibile e concreta di quanto la nostra Associazione
possa fare ogni giorno per sensibilizzare e aiutare le fasce
più deboli della società.
È proprio nell’ambito di queste attività missionarie che dallo
scorso Natale abbiamo deciso di destinare l’intero ricavato
del nostro negozio di Abbazia Pisani al CUAMM (Medici
Missionari con l’Africa di Padova): chiunque acquista un
oggetto o un piccolo pensiero, o devolve donazioni/offerte
all’Associazione, sostiene concretamente il progetto di
costruzione del reparto malnutrizione dell’ospedale di
Wolisso in Etiopia, permettendo di integrare il reparto
pediatrico esistente e di curare ogni anno 500 bambini.
Precedentemente, tra il 2007 e il 2008, Madre Teresa ha
anche partecipato alla realizzazione di 3 pozzi, sempre in
50 BERTI MAGAZINE
Grazie alla presenza e alla preziosa guida di
alcuni missionari che da diversi anni operano e
conoscono molto bene le
problematiche di questo
paese, ho potuto vedere
i pozzi che sono stati
costruiti con il sostegno
dell’Associazione Madre Teresa. Ho anche capito quanto
l’acqua, tante volte da noi sprecata per superficialità
e abbondanza, sia in Africa una risorsa inestimabile,
una reale fonte di vita. Vedere concretizzati i proventi
dell’associazione, capire quanto fondamentali siano stati
gli sforzi delle persone volontarie e di tutti coloro che hanno
voluto appoggiare l’iniziativa, è stata davvero una grande
soddisfazione!
Oltre alla visita ai pozzi, ci siamo anche recati nell’ospedale di
Wolisso, punto importante dell’Etiopia: scopo dell’ospedale
è garantire un servizio sanitario di qualità e accessibile a
tutti. L’intervento del CUAMM sta garantendo standard
elevati nel servizio e nelle cure, oltre ad aver permesso
la realizzazione di un reparto Ortopedico inaugurato per
l’occasione. Mi è stata mostrata l’area che sarà la futura ala
pediatrica specifica per bambini malnutriti e avendo visto
di persona il reale bisogno ho voluto impegnarmi perché
quest’opera potesse portare il nome di “Associazione
Madre Teresa” per dare la possibilità e il diritto di vita ad
ogni bambino. Così ora siamo impegnati nella raccolta
dei 75.000 € necessari per portare a termine l’edificazione
di questo nuovo reparto. Una piccola goccia di bene, in
questo sterminato oceano di povertà e problemi”.
UNA RIFLESSIONE
PERSONALE.
Dopo il mio ritorno dall’Africa, mi sono sentita direttamente
interpellata e interrogata sulla grossa responsabilità che
noi occidentali abbiamo riguardo al povero e ai poveri nel
mondo. E la mia coscienza mi ha fatto domande precise
su cosa fare di fronte a questo enorme problema. Sono
tornata con un senso di ingiustizia e impotenza e ho visto
l’Africa come una questione insanabile. Questa esperienza,
però, è divenuta pian piano risposta concreta.
NOI DOBBIAMO CERCARE IL POVERO, I POVERI.
Ho capito che non possiamo sentirci responsabili di tutto il
mondo, ma dobbiamo fare la nostra parte. I poveri lontani
un giorno ci ringrazieranno per il nostro aiuto, per aver
pensato a loro, ma abbiamo sempre un povero di turno
vicino che ha bisogno del nostro amore. Si comincia infatti
dal povero di casa nostra e si va poi dai poveri lontani.
La sfida è poter contare sull’aiuto di tanti con il poco di
ciascuno. Solo l’impegno di chi sente nel cuore questo
valore può fare la differenza.
Rosanna
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FATTI E PERSONE IN AZIENDA
BERTI MAGAZINE
MASSIMO BERTI,
DALL’UNIVERSITÀ ALL’ESPERIENZA
LAVORATIVA DIRETTA.
È
da un po’ che lo vedavamo in Berti. Ora, dopo gli
studi universitari e diverse esperienze di studio
e lavoro all’esterno dell’azienda, lo abbiamo
intervistato per conoscere i suoi programmi futuri.
Ecco cosa ci ha raccontato…
Prima di parlare di quanto fai e farai qui, raccontaci
un po’ il tuo percorso formativo…“Ho frequentato
l’Università degli Studi di Padova, più precisamente la
facoltà di Scienze Politiche. E nel 2006 mi sono laureato con
la tesi “Dalla scoperta della propria personalità alla cultura
come strumento organizzativo”. Nel mio approfondimento
sono partito da un breve cenno storico per riassumere
le tappe fondamentali che hanno caratterizzato i sistemi
organizzativi attuali delle imprese. In un secondo momento,
mi sono soffermato sulla definizione e concettualizzazione
di cultura, cercando di mettere in evidenza come il
bagaglio di esperienze e vita vissuta di più individui
possa agire da minimo denominare, ma soprattutto
influenzare notevolmente la molteplicità di fenomeni e delle
problematiche di un’organizzazione aziendale”.
Interessante… e a che punto sei arrivato?
“Dopo le nozioni che ho descritto sopra, ho voluto passare
dalla teoria alla pratica, calandomi nella realtà concreta ed
esaminando l’organizzazione di un’azienda del nord-est a
conduzione familiare”.
Facile indovinare chi fosse l’azienda…
“Si trattava proprio di Berti. Attraverso l’esperienza diretta,
riunioni e interviste attuate con alcuni membri della
direzione e del personale dipendente, ho cercato di fare
un’analisi reale e approfondita dell’azienda, cogliendo quali
potessero essere i meccanismi che portano alla nascita
di problematiche organizzative e di malessere lavorativo.
Dopo questo lungo lavoro, ho provato a formulare delle
considerazioni, atte ad individuare in maniera concreta gli
strumenti necessari per risolvere tali problematiche”.
Il risultato?
“Mentre elaboravo la mia tesi, ho potuto assistere “in
diretta” allo studio e alla nascita di un nuovo modello
52 BERTI MAGAZINE
organizzativo della Berti, sia in merito agli strumenti di
gestione delle risorse umane, sia in termini di gamma di
prodotti e, soprattutto, di processi. La rinnovata struttura
aziendale è decine di volte superiore a quella della vecchia
situazione. Anche se questo ha richiesto una grande
capacità di sviluppo e non poche difficoltà… Si è trattato
infatti di attuare un vero e proprio cambiamento culturale!
Capire la propria cultura di base, mediante un confronto
continuo con gli altri, è un presupposto fondamentale per
la scoperta di chi siamo e di come ci rapportiamo con il
mondo esterno, e questo ci permette di attuare un vero e
proprio cambiamento verso il miglioramento di noi stessi e
dei rapporti che ogni giorno abbiamo gli altri”.
E adesso?
“Dopo il master di un anno terminato a metà del 2008, che
mi ha permesso di fare alcune esperienze importanti quali
lo stage effettuato presso la sede di Unindustria a Padova
di circa 4 mesi, alcune esperienze formative e all’estero,
sto concludendo il corso di laurea specialistica sempre
presso l’Università di Padova, per terminare il mio percorso
formativo universitario. Il mio obiettivo è quello di cercare
di tradurre in competenze tutte le esperienze formative che
ho acquisito in questi anni di crescita personale, al fine di
metterle subito al servizio della Berti col mio inserimento
in azienda.
Aver avuto finora la possibilità di confrontarmi con il
mondo esterno, con varie situazioni e realtà, è stata per me
un’opportunità di crescita non indifferente, perché secondo
il mio punto di vista è mediante il confronto diretto che una
persona costruisce la propria cultura/identità e fonda sulla
propria cultura/identità un proprio assetto valoriale ben
definito.
Nel frattempo svolgo alcune specifiche mansioni all’interno
di Berti, cercando di crearmi un ruolo ben definito in azienda,
nella speranza di dare supporto, e in futuro continuazione,
al duro lavoro che finora è stato fatto e continua ad essere
fatto con passione e dedizione. Sto soprattutto cercando
di portare avanti quell’assetto valoriale che i miei genitori
mi hanno trasmesso finora, dandomi esempi continui sia
nella vita di tutti i giorni sia nel lavoro e nei rapporti che
esso ti porta ad avere”.
BERTI MAGAZINE
53
BERTI MAGAZINE
NOTIZIE FLASH
FATTI E PERSONE IN AZIENDA
BERTI MAGAZINE
LUIGI THOMAS BOGGIAN,
responsabile personale e sicurezza.
T
rentatre anni, una laurea in Economia e Commercio,
Giurista d’Impresa, con specializzazione in Diritto del
Lavoro. Ecco alcune domande che gli abbiamo rivolto per
meglio conoscere il suo ruolo.
Da quanto tempo lavora qui? Di cosa si occupa?
“Dopo cinque anni di esperienza negli Studi di Consulenza
del Lavoro e Sicurezza sul Lavoro, desideravo portare la
mia esperienza e conoscenza a tempo pieno, e a servizio di
un’azienda. Da circa un anno sono in Berti nel Dipartimento
Risorse Umane e mi occupo principalmente di Diritto del Lavoro e
Diritto della sicurezza sul lavoro e in futuro vorrei sviluppare anche
altre possibilità di crescita”.
Ci spieghi meglio…
“La Gestione del Personale in Berti è una attività che va ben oltre
la mia persona, e parlare di me e basta significherebbe snaturare
l’essenza stessa della visione aziendale delle Risorse Umane:
Rosanna Berti, Michela Saccon, Elisabetta Salviato ed il
sottoscritto, questa è la Divisione Risorse Umane del gruppo
Berti. Oggi ne faccio io da porta voce, ma, nel silenzio delle mille
difficoltà da risolvere ogni giorno, si cela il lavoro di un gruppo
di persone che mettono tutte le proprie competenze ed energie
a disposizione dell’Azienda e dei suoi lavoratori. Affrontiamo
quotidianamente le problematiche connesse alla selezione ed
al coordinamento del personale, il Budgeting del personale,
la valutazione delle politiche retributive e di incentivazione, le
trattative e la conclusione accordi con le organizzazioni sindacali,
la stipula dei contratti di lavoro individuali, la gestione del rapporto
con gli Enti Previdenziali e Fiscali, nonché la formazione dei
dipendenti, l’assistenza legale ai dipendenti in materia di lavoro,
l’adempimento di tutte le pratiche amministrative legate ai rapporti
di lavoro”.
E in materia di sicurezza aziendale?
“Io sono un nuovo inserimento nell’azienda e ho assunto
l’incarico di RSPP ( responsabile del servizio di prevenzione e
protezione) dopo che il dott. Luigi Zaniolo è andato in pensione.
E assieme a Michela RLS ( responsabile dei lavoratori per la
sicurezza) operiamo per promuovere una corretta coscienza,
54 BERTI MAGAZINE
in collaborazione della RSU (rappresentanti sindacali dell’unità
aziendale), essendo convinti tutti che la Sicurezza sul lavoro sia
un diritto e un patrimonio del lavoratore e un dovere dell’azienda
prima ancora che un obbligo di legge. A livello operativo, come
RSPP, dopo essere stato informato sulle problematiche attinenti
alla produzione o altri reparti, provvedo ad individuare gli eventuali
fattori di rischio presenti in ogni comparto dell’azienda, li valuto
attentamente, anche con il supporto di consulenti tecnici e del
medico del lavoro, e segnalo le misure preventive più appropriate,
le procedure più idonee per le varie attività d’impresa. In una
seconda fase, poi, condivido con la proprietà i programmi specifici
di formazione e informazione da proporre ai lavoratori, per fornire
ai lavoratori le nozioni di base inerenti la loro sicurezza, con
particolare riferimento ai rischi presenti, alle misure di prevenzione
adottabili, alle procedure da eseguire”.
SOTTO I RIFLETTORI.
F
resco di stampa il nuovo catalogo “Intarsio”. Per presentare le originali pavimentazioni intarsiate e
realizzare le quattro ambientazioni fotografate, tutte ricreate in studio, grande è stato il lavoro di ricerca
effettuato dalla Divisione Comunicazione dell’azienda. Messico, Africa, Cina, Medio Oriente: ogni
minimo dettaglio è stato curato per rappresentare al meglio i quattro paesi e comunicarne le diverse culture di
appartenenza, dal casting dei modelli alla scelta degli abiti indossati, dalla presenza degli
animali fino all’oggettistica e alla costruzione delle scenografie.
HAVANA, E NON SOLO.
L
a linea di parquet per esterno Havana si
arricchisce, proponendo una nuova collezione
di fioriere da giardino, perfette per essere
coordinate al pavimento in legno scelto per l’esterno,
ma ideali anche per arredare gli spazi interni.
Prezzo su richiesta.
Quali sono i suoi obiettivi?
“Il mio obiettivo principale rispecchia l’obiettivo dell’azienda: fare al
meglio il mio lavoro con tutta la responsabilità necessaria, portare
l’azienda al rispetto normativo, ad una maggiore economicità e
a una efficacia operativa con tutti gli strumenti, le procedure,
contrattualistiche di lavoro e per la sicurezza, a norma di legge, per
la tutela del lavoratore e per la tranquillità e la serietà dell’azienda
e ogni altro supporto alla Direzione del Personale per una migliore
gestione delle risorse nel rispetto della linea aziendale”.
Per quanto riguarda la formazione al personale? Ci faccia
qualche numero…
“Dal punto di vista della formazione, nel 2008 sono state effettuate
ben 1600 ore di formazione, tuttora in corso.
Qualche esempio? Prevenzione incendi, primo soccorso,
movimentazione dei carichi, un corso per manutentori… Per il
2009 sono state pianificate altrettante ore di aggiornamento e
formazione, che coinvolgeranno i preposti in materia di sicurezza
e tutti gli uffici tecnici, ma non solo... in sintesi, riteniamo che la
formazione professionale e la crescita personale di ogni singolo
individuo sia un vantaggio competitivo del singolo stesso ma
anche dell’azienda.
Per ora è stato possibile attuare questo, in futuro c’è la volontà di
essere presenti con i miglioramenti necessari e adeguati”.
Disponibili in:
Cumarù, Iroko, Ipè
BERTI MAGAZINE
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BERTI MAGAZINE
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56 BERTI MAGAZINE
BERTI MAGAZINE
57
NOTIZIE FLASH
BERTI MAGAZINE
INTARSI
ALLO SPECCHIO.
C
ornici dalle dimensioni importanti, rese
uniche dal lavoro di scelta e assemblaggio, effettuato
esclusiva-mente a mano, di minuscoli elementi in legno
precedentemente lavorati al laser. È così che prendono forma queste
splendide specchiere, personalizzabili nel disegno e nella finitura.
Dimensioni: 115 x 200 cm
Prezzo su richiesta.
NORMA UNI 11265 - COMPETENZE
RESPONSABILITÀ E CONDIZIONI
CONTRATTUALI di Paolo Rettondini.
N
el mese di dicembre 2007
l’UNI ha pubblicato la norma
che individua le competenze,
responsabilità e le condizioni
contrattuali per la posa in opera delle
pavimentazioni in legno. La norma si applica alle
pavimentazioni di legno (parquet) e non si applica agli interventi
da eseguire su pavimentazioni esistenti.
Pertanto, dal mese di dicembre è in vigore la suddetta norma che
delinea nel dettaglio, per l’intero processo di realizzazione di una
pavimentazione in legno, le competenze, le responsabilità e le
condizioni contrattuali di ogni singolo operatore.
Gli operatori individuati dalla norma sono: il progettista, il direttore
lavori, il produttore degli elementi lignei, il rivenditore, il posatore,
l’impresa esecutrice del supporto, il costruttore edile, il committente
e l’utente. Questi operatori devono essere in possesso delle
qualifiche professionali necessarie in relazione al proprio ruolo e
alle proprie responsabilità.
PROGETTISTA: il progettista è un professionista, le cui competenze
e titoli sono definiti dalla legislazione vigente in materia di esercizio
della libera professione, che redige il progetto dell’opera.
È fondamentalmente chiamato a individuare il tipo di pavimentazione
in funzione alla destinazione d’uso e delle prestazioni richieste,
indicandone i livelli qualitativi secondo le norme di prodotto.
Deve inoltre valutare, in conformità alle prescrizioni legislative e
di norma, la compatibilità tra la pavimentazione, il supporto, le
condizioni ambientali e le condizioni d’esercizio.
DIRETTORE LAVORI: professionista, le cui competenze sono
analoghe a quelle del progettista, che verifica la conformità
dell’ opera alle prescrizioni di progetto.
Ad esso competono sostanzialmente alcune verifiche (conformità
della realizzazione dell’opera alle indicazioni e alle prescrizioni di
progetto, accettazione dei prodotti, corretto immagazzinamento,
ecc.), il coordinamento delle attività di cantiere e i controlli finali
della pavimentazione.
PRODUTTORE DEGLI ELEMENTI LIGNEI:
azienda specializzata nella produzione di elementi lignei.
La responsabilità del produttore degli elementi lignei è legata
alla rispondenza in termini di qualità, caratteristiche e proprietà
intrinseche dichiarate del proprio prodotto alle norme tecniche.
Il produttore deve inoltre fornire al posatore/appaltatore le
informazioni e le istruzioni necessarie per la posa (scheda prodotto)
pur rimanendo responsabile di eventuali difetti di produzione
accertati, anche se rilevati dopo la posa.
RIVENDITORE DEGLI ELEMENTI DI LEGNO:
azienda operante nella commercializzazione di elementi di legno
per pavimentazioni conformi alle caratteristiche contenute nelle
norme tecniche di prodotto.
La norma crea una distinzione tra chi commercializza il prodotto
con il proprio marchio, oppure senza. Nella prima ipotesi
le responsabilità del rivenditore sono quelle del produttore;
diversamente, trattandosi di pura rivendita, è tenuto a garantire
per il prodotto: qualità, proprietà intrinseche e condizioni
di immagazzinamento idonee, nonché la consegna della
documentazione tecnica contenente le istruzioni necessarie
(scheda prodotto).
POSATORE: azienda specializzata che assume il compimento del
servizio di posa in opera della pavimentazione in legno.
La norma definisce una serie di controlli precedenti la fase
della posa in opera che vanno dall’idoneità del supporto,
all’esame delle condizioni di accesso ai piani e di utilizzo delle
attrezzature/dispositivi esistenti in cantiere; dalla verifica dei
livelli di altre tipologie di pavimentazione eventualmente esistenti
e dalla presenza di serramenti esterni completi di vetri fino all’
accertamento di avvenuta conferma della geometria di posa da
parte del committente e/o progettista.
Al posatore spetta inoltre la segnalazione al costruttore edile/
direttore lavori/committente di eventuali non conformità riscontrate
precedentemente alla posa, di vizi o difetti a carico degli elementi
di pavimentazione e dei materiali complementari prima o durante
la posa nonché, al solo committente, di ogni variazione in fase
di posa rispetto alle prescrizioni progettuali o di capitolato.
Vengono inoltre elencati ulteriori responsabilità e ambiti operativi
competenti al posatore che sono: preparazione o verifica del piano
di posa, scelta e impiego di materiali complementari, procedure
e attrezzature specifiche idonee, comunicazione ai referti di
cantiere di modalità, tempistica e aspetti legati alla sicurezza nello
svolgimento della propria attività e all’apposizione di segnalazione
che impedisca il passaggio sulla pavimentazione fino a che sia
necessario.
Vengono messi in evidenza ovviamente anche l’eliminazione di
eventuali imperfezioni riconducibili al proprio operato e la fornitura
al committente della scheda prodotto relativa al pavimento
posto in opera. Non vengono dimenticati dalla norma dettagli
come il conferimento al deposito di cantiere di imballi e residui di
lavorazione.
IMPRESA ESECUTRICE DEL SUPPORTO (MASSETTO):
impresa specializzata che realizza il supporto atto a ricevere la
pavimentazione di legno.
Deve rispondere ad obblighi precisi rispettivamente in relazione
alla conformità al progetto e alle specifiche del supporto che deve
ricevere la pavimentazione lignea.
E
sisteva una grande e disperata fantasia negli anni del dopoguerra.
Un estremo bisogno di come riutilizzare gli avanzi.
Molto abilmente mamme, nonne, zie ti proponevano alla sera o all’indomani piatti
reinventati... sminuzzando, amalgamando, e riutilizzando gli avanzi per delle nuove
e fantastiche ricette. Risparmio e gradimento insieme.
È proprio quello che oggi fa la televisione, recuperando avanzi e gli ormai noti
“morti di fama”.
Lasciandoli macerare, frullare, sbattere e amalgamare, rinchiusi o all’aperto.
Riproponendoli poi, come materia prima nuova, genuina, per i grossolani palati dei gusti
televisivi.
Dalla spazzatura si ottiene energia, dai reciclati si ottengono programmi e altri programmi
ancora che vanno in onda dei medesimi e se non bastasse, un’infinita presenza a tutte le
ore in altre trasmissioni…
Nuova materia prima in mancanza di altre.
Per adesso piace.
Con il gossip come condimento e tanta stampa a vivere di rendita.
Chi riuscirà a fermare tutta questa spazzatura?
Noi, armati di telecomando.
Matteo Berti
[email protected]
Iscrizione al Tribunale di Padova n° 2017 del 21.03.2006
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EXPRESS YOUR STYLE
department
CONCEPT:
Matteo Berti
GRAPHIC AND DESIGN:
Silvia Bonato
TEXTS:
Katia Marin
SPECIAL THANKS TO:
Giancarlo Berti, Rosanna Berti, Andrea Berti, Massimo Berti,
Porsche Italia, Swarovski, Jacuzzi, Tubes, Kerakoll, Take Two, Hotel Mariver, Nicola Barbiero,
Nanju Kinen Clinic, Elegant Lignum Parquet, Ramona Bartos, Roberto Passafaro,
Franco Ferrari, Roberto Carraro, Loris Munarin, Carlo Bido, Cristina Bernardello.
Designers: Alejandro Manuel Gomez, Tistsi Have, Sìrat al-Arab, Cheng Wenfu,
Mass Media, Studio Fuoco, Associazione Madre Teresa, CUAMM, Città di Addis Abeba,
Paco da Camino, Luigi Thomas Boggian, Paolo Rettondini.
60 BERTI MAGAZINE
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Amministrazione Comunale Marostica, Ugo Gazzola, Hotel Victoria, Pavitec, Caffè Zagreb, Vlasta Progli,
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