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8-10 nov 2013 sydney australia

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8-10 nov 2013 sydney australia
RADUNO
2013
8-10 NOV 2013 SYDNEY AUSTRALIA
Sydney, Australia
8-10 novembre
Questo nostro Raduno
Una manifestazione patrocinata dall’Ambasciata d’Italia a Canberra
Event held under the patronage of the Italian Embassy in Australia
FOR 100 YEARS, THE EVOLUTION OF ITALIAN AVIATION HAS BEEN UNDER OUR WINGS.
Come tanti miei colleghi, da anni partecipo ai
Raduni della nostra Associazione. L’anno scorso
a Venezia, nel 2011 a Torino, ancora prima a
Reggio Calabria... tante bellissime città italiane.
E ogni volta pensavo: quanto mi piacerebbe
tenere un Raduno a Sydney.
Per anni l’ho chiesto alla Presidenza Nazionale.
Poi, l‘anno scorso, il Presidente Gen. Libero Lo
Sardo mi ha dato il via libera. E il risultato è questo Raduno, il primo al di fuori dell’Italia in più
di 120 anni di vita associativa.
Ve lo dico senza false modestie... sono estremamente orgoglioso di aver coronato una vita
nell’Arma, in servizio attivo come in congedo, con questa manifestazione. Sono estremamente grato
al Presidente per il supporto materiale e morale che ha voluto dare all’iniziativa, e al Delegato per
le Sezioni Estere della Presidenza Nazionale ANC Gen. Dario Benassi per l’appoggio e l’amicizia che
ancora una volta mi ha dimostrato.
During the last 100 years we have seen the history of flight flow under our wings
and still today, a century later, we have the same longing to fly as day one.
The 30.000 airplanes we produced have contributed to widen the boundaries of
the world.
We started with canvas and wood to nowadays composite materials. Today we
design, develop and build the most advanced airplanes with innovative processes
and state-of-the-art technology. We are leading players of a future in which Italian
aircraft technology will continue to evolve. Under our wings.
So many skies, still to fly.
www.aleniaaermacchi.it
Voglio ringraziare i Carabinieri in congedo che non possono esser con noi in questa occasione per
le belle parole di elogio e incoraggiamento che mi hanno voluto inviare, abbracciare i colleghi delle
altre Associazioni combattentistiche e d’Arma che marceranno con noi domenica 10 novembre, e
stringermi idealmente intorno a tutti gli italiani d’Australia in questo giorno per noi così importante.
Grazie anche all’Australian Federal Police, nostra
For many years I took part in the ANC Raduni in many
controparte in Australia, e alla Polizia dello Stawonderful Italian cities and every time I wished there could
be a Raduno in Sydney. Last year the President Lieutenant
to del New South Wales per la partecipazione
General (Res.) Libero Lo Sardo gave me the green
della loro Banda al Raduno.
light - and this is the result, the first Raduno outside
Italy in the Association’s 120 years’ history.
I’m extremely proud to have capped my life in
the Carabinieri Corps with this achievement. I’m
extremely grateful to the President for his support
and to the Officer responsible for Overseas Branches
of the ANC Gen. Dario Benassi for his ever-present
friendship and assistance.
Many thanks to the Carabinieri who sent words of
encouragement when they could not be present,
to my colleagues from the other Associations of
ex-servicemen and to all Italians who will join us on
what is for us a very important day.
And special thanks to our Australian counterpart, the
Australian Federal Police, and to the NSW Police for
the loan of their Band.
I hope this first meeting in Australia will stay with all
participants for ever as a very special event. Welcome
to Sydney, welcome to Raduno 2013.
Mi auguro che questo primo
incontro in terra d’Australia
rimanga nel ricordo di tutti i
partecipanti come un’occasione speciale. Benvenuti a
Sydney, benvenuti al Raduno
2013.
Car. Antonio Bamonte
Coordinatore continentale ANC
Presidente Sezione di Sydney
3
Raduno 2013
Sydney, Australia
8-10 novembre
L’Ambasciatore d’Italia
PRIME MINISTER
Messaggio dell’Ambasciatore d’Italia,
S.E. Pier Francesco Zazo
all’ Associazione Nazionale Carabinieri in Australia,
in occasione del 1 ° Raduno Internazionale dei Carabinieri di Sydney
8-10 novembre 2013
MESSAGE FROM THE PRIME MINISTER
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI
GALA DINNER FOR THE CELEBRATION OF THE 2013 RADUN MONDIALE
The Associazione Nazionale Carabinieri represents the dedication, professionalism and
patriotism of the Carabinieri.
This is the first time this celebration will be held outside of Italy.
It is testament to the strength and vitality of Australia and Italy’s relationship.
Our countries share extensive people-to-people links, solid trade exchanges and a record
of international cooperation.
The Carabinieri have served shoulder-to-shoulder with Australian Defence and Federal
Police personnel in theatres of conflict.
We recognise and honour their service, professionalism and dedication.
I welcome the Associazione Nazionale Carabinieri to Australia and send my best wishes
for your future work.
Canberra, 30 ottobre 2013
Saluto con grande piacere l’Arma dei Carabinieri nel giorno del 1 ° Raduno
Internazionale dei Carabinieri che per la prima volta si svolge fuori dall’Italia, a
Sydney.
L’Arma dei Carabinieri, sin dalla sua costituzione nel 1814, è un continuo vanto
degli italiani e dell’Italia intera. La straordinaria dedizione e l’amor di Patria, valori
fondanti dello Stato italiano, sempre stanno a dimostrare l’instancabile contributo
che il nostro paese offre per la stabilità e la sicurezza in Italia e nel mondo.
Lo svolgimento del Raduno Internazionale dei Carabinieri in Australia sta a voler
ricordare proprio la vocazione internazionale dell’impegno e delle gesta dell’Arma.
Nel formulare i più fervidi auguri per la buona riuscita del Raduno Internazionale,
sono molto spiacente di non poter partecipare di persona all’evento, a causa di
impegni istituzionali assunti in precedenza. Spero tuttavia di prendere parte alle
prossime celebrazioni dell’Associazione.
In questa occasione speciale, un mio saluto particolare va al Presidente
dell’Associazione Carabinieri di Sydney, Comm. Antonio Bamonte e a tutti
i membri dell’Associazione, ai quali vanno il mio apprezzamento per il lavoro
svolto ed il mio augurio di successo per tutte le attività di prossima realizzazione.
The Hon Tony Abbott MP
Prime Minister of Australia
30 October 2013
4
Dal Primo Ministro d’Australia
L’Associazione Nazionale Carabinieri rappresenta la dedizione, la professionalità e il patriottismo dei Carabinieri.
È la prima volta che un Raduno si celebra fuori d’Italia,
e dimostra la forza e vitalità del rapporto tra Australia e
Italia, due Paesi collegati da legami tra individui, da un
solido flusso di scambi commerciali e da numerosi episodi di collaborazione a livello internazionale.
I Carabinieri hanno militato a fianco delle Forze Armate
Australiane e della Polizia Federale in vari teatri di operazioni. Noi ne riconosciamo la professionalità e dedizione
e rendiamo tributo al loro impegno.
All’Associazione Nazionale Carabinieri vada il mio benvenuto e i miei migliori auguri per il lavoro che vi attende.
(Pierfrancesco Zazo)
--------------------------------------------From
SE the Italian Ambassador to Canberra
Comm. Antonio Bamonte
It gives me great pleasure to greet the Carabinieri Corps on the day of their first International Raduno that for the
Presidente
Associazione
Carabinieri
first
time takes
place outside
Italy.
Sydney
Since its foundation in 1814, the Carabinieri Corps has been a constant source of pride for Italians and the whole
of Italy. Their extraordinary dedication and patriotism, which have been basic tenets of the Italian State from its
beginnings, are proof of our Country’s tireless striving for stability and security in Italy and in the wider world.
The fact that the International Raduno takes place in Australia highlights the Corps’ international vocation in their
commitment and their deeds.
I warmly wish every success to the Raduno Internazionale and regret that I will not be able to attend the event
because of previous work commitments. I hope, however, to be able to attend future events organised by the ANC.
On this special occasion I wish to send my own particular salute to the President of the Sydney Branch of the
Associazione Nazionale Carabinieri, Comm. Antonio Bamonte, and to his members, to whom I extend my
appreciation for their work and my best wishes for every future success.
5
Raduno 2013
Sydney, Australia
Gen. C.A. (Aus.) Libero Lo Sardo
The Hon. Barry Robert O’Farrell, MP
Presidente Nazionale
Associazione Nazionale Carabinieri
Premier of NSW
Minister for Western Sydney
8-10 novembre
Cari Soci, Cari Radunisti,
From the ANC President
Dear Participants in the Raduno,
Greetings from the Association and from me
personally.
I wish to convey my deep appreciation for
the first Raduno in Australia, and especially
to Carabiniere Antonio Bamonte, Continental
Coordinator and Sydney Branch President, for
his idea and the effort devoted to its realisation.
The event, already important in itself, takes an
especially profound meaning when one realises
that it is at the same time a statement of values,
the highlighting of sense of belonging and a
symbol of full integration.
Indeed, this Raduno re-states the values of
friendship and tradition - values which marry
perfectly those that have always been espoused
by the Carabinieri, and which fully express
your sense of belonging to both the Arma dei
Carabinieri and to the Italian Community whose
language and culture you safeguard, but also to
the Australian People, to which you also belong
and with which you share, on a daily basis, your
work, your mutual solidarity and your emotions.
I wish I could have tasted myself, with you, all
these great feelings, but my commitment to the
celebrations of the Italian Armed Forces Day
prevents me from attending.
But I am certainly with you in spirit. I wish you
a Raduno rich in serenity and beautiful
emotions and in doing so I embrace you all.
Long live the Associazione Nazionale Carabinieri
Long live the Carabinieri Corps
Long live Italy
6
nel rivolgervi il mio saluto personale unitamente a quello di tutta l’Associazione Nazionale Carabinieri, desidero
esprimervi un sentito apprezzamento per l’iniziativa di
questo primo Raduno dell’Australia. E un risalto particolare va certamente attribuito al carabiniere Antonio
Bamonte, Coordinatore Continentale e Presidente della
Sezione di Sydney, sede del Raduno, per l’ideazione e
per l’impegno organizzativo profuso allo scopo.
L’evento, già importante in sé, assume anche una valenza di ulteriore profondo significato se si pensa che è
contestualmente un ‘affermazione di valori, una esaltazione di appartenenza e un simbolo di perfetta integrazione. Infatti con questo Raduno si affermano i valori
dell’amicizia e della tradizione, valori che si coniugano a
quelli che da sempre animano i Carabinieri e che ben si
esprimono nel vostro senso di appartenenza non solo
all’Arma, ma anche alla comunità italiana di cui custodite
lingua e cultura e alla gente australiana, della quale fate
parte integrante e con la quale condividete un quotidiano di lavoro, di affetti e di reciproca solidarietà.
Avrei voluto assaporare di persona, con voi, queste belle
sensazioni, ma altri impegni connessi con le celebrazioni della Festa delle Forze Armate me lo impediscono.
Sono sicuramente tra voi con il cuore e, nell’augurarvi
un buon Raduno, ricco di serenità e di belle emozioni, vi
abbraccio.
Viva l’Associazione Nazionale Carabinieri
Viva l’Arma dei Carabinieri
Viva l’Italia
I would like to send my best wishes to the Associazione Nazionale Carabinieri
and everyone attending the Raduno Mondiale.
This year’s event will be all the more special because it would be the first time in
history that the Raduno is held outside of Italy. It is a privilege to hold this event
in NSW and I warmly welcome everyone who has travelled to Sydney for the
occasion.
The Italian-Australian community has a long and vibrant history in NSW and
many aspects of Australian culture can be traced back to its influence. There are
many people with Italian ancestry who continue to add to the multicultural
fabric of NSW and the decision to host the Raduno Mondiale in Sydney is
certainly proof of this community’s contribution.
We pride ourselves on living in one of the most multicultural societies in the
world and our long friendship with Italy continues to grow. This event is a
reflection of how close our two nations have become and I would like to wish
everyone attending the Associazione Nazionale Carabinieri Raduno Mondiale a
wonderful evening.
Dal Premier dello Stato del Nuovo Galles del Sud
Voglio inviare i miei migliori auguri all’ Associazione Nazionale Carabinieri e a tutti i partecipanti al Raduno Mondiale.
L’evento di quest’ anno è ancor più particolare perché sarà la prima volta nella storia che un
Raduno si terrà fuori d’Italia. È un privilegio che si tenga nel NSW, ed estendo un caloroso
benvenuto a chi verrà a Sydney per l’occasione.
La comunità italiana d’Australia ha una vibrante presenza da tempo in questo Stato, e tanta
parte della cultura di questo Paese ne è stata influenzata. Tanti le cui distanti radici sono in
Italia continuano a contribuire al tessuto multiculturale del nostro Stato - e la decisione di
tenere il Raduno a Sydney è prova del contributo di questa comunità.
È per noi motivo d’orgoglio vivere in una società con un mix culturale tra i più diversi al
mondo, e l’amicizia di lunga data tra questo Stato e l’ Italia continua a crescere. Quest’ evento riflette quanto stretto sia diventato il rapporto tra i due Paesi, ed auguro a tutti i radunisti
una magnifica serata.
7
Sydney, Australia
l’arte di mangiar bene
2/122 Edinburgh Road
Castlecrag NSW 2068
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“We celebrate
the art of eating well,
by using the best
possible organic and
seasonal ingredients,
traditional
Italian technique
and a lot of love.”
Chef Luca D’Adamio
“What we have is
a natural crowd-pleaser
that knows just what you want”
Terry Durack in Good Living Magazine
Da 40 anni al servizio degli italiani.
Un’esperienza imbattibile sull’Australia.
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Sydney Australia
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iatour
We know our world
8-10 novembre
Hon. George Souris MP
Hon. Vic Dominello MP
Minister for Tourism
Major Events, Hospitality
and Racing
Minister for the Arts
Minister for Citizenship
and Communities
It is with great pleasure that on behalf of the New South
Wales Government, I say benvenuti and warmly welcome
you to Sydney.
Thank you for choosing Sydney as the Associazione
Nazionale Carabinieri’s first ever Raduno outside of Italy in
your 126 year history.
It is my hope that you will take advantage of your time
in Sydney to enjoy the many tourist attractions and
experiences on offer. After all, we have some of Australia’s
best restaurants, wine bars and cafes, fashion , arts, culture
and natural attractions as well as our most famous icons
- the Sydney Opera House, the Sydney Harbour Bridge and
the beautiful Sydney Harbour.
Australia and Italy have had a long history. A little known
fact is that the Italian presence in Australia predates the First
Fleet’s discovery of Australia, with James Matra and Antonio
Ponto, both of Italian descent, aboard the ship ‘Endeavour’
with Captain James Cook on his voyage of discovery in
1770.
Many Australians can claim some Italian heritage and we
owe a debt of thanks to our Italian migrants for introducing
us to many new food experiences, which now form part of
the Australian food and wine experience.
I wish you a very successful and enjoyable Raduno 2013 and
trust that you will take home many fond memories of your
visit to Sydney and that you will return and visit again in the
near future.
Congratulations to the Associazione Nazionale Carabinieri
(ANC) on organising the first-ever Raduno to take place
outside Italy this year. MESSAGE FROM THE HON VICTOR DOMINELLO
We are delighted that you
chose
Sydney and
to Communities
stage your
Minister
for Citizenship
celebrations for this special event.
Next year marks the 200th
anniversary
of the Raduno
Arma2013
dei
Associazione
Nazionale Carabinieri
Carabinieri (Carabinieri Corps, or the national police force).
Congratulations to the Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) on organising the
Since the time
of the Savoy kings, the Carabinieri have
first-ever Raduno to take place outside Italy this year.
protected Italian
citizens from crime, terrorism and the
We are delighted that you chose Sydney to stage your celebrations for this special
mafia.
event.
Today the ANC
numbers more than 200,000 members all
Next year marks the 200 anniversary of the Arma dei Carabinieri (Carabinieri Corps,
or themaking
national police
force). Sincecontributions
the time of the Savoy to
kings,
the Carabinieri have
over the world,
valuable
society
protected Italian citizens from crime, terrorism and the mafia.
and giving help in times of natural disasters.
Today the ANC numbers more than 200,000 members all over the world, making
Italian culture
and traditions have long been ingrained in
valuable contributions to society and giving help in times of natural disasters.
our multicultural
society, and Australians of Italian heritage
Italian culture and traditions have long been ingrained in our multicultural society, and
have helpedAustralians
shape ofthe
modern,
cosmopolitan
lifestyle
Italian
heritage have
helped shape the modern,
cosmopolitan lifestyle
Australians enjoy today.
Australians enjoy
today.
Thiss weekend’s
gathering
demonstrates the Italian-Australian
This weekend’
gathering
demonstrates
the Italian-community’s pride in its
heritage and its commitment to making a strong and positive contribution to NSW
Australian community’
s pride itsinrich
itsculture
heritage
andforits
and Australia by showcasing
and traditions
the wider Australian
community to appreciate and enjoy.
commitment
to making a strong and positive contribution
wish
the Associazione
Nazionale Carabinieri
a successful
weekend
of events and
to NSW andIhope
Australia
by showcasing
its rich
culture
and
that your members enjoy Sydney’s multicultural vibrancy, food and wine.
traditions for the wider Australian community to appreciate
and enjoy.
I wish the Associazione Nazionale Carabinieri a successful
weekend of events and hope that your members enjoy
The Hon Victor Dominello
Sydney’s multicultural
vibrancy, food and wine.
Minister for Citizenship and Communities
Dal Ministro per il turismo e le arti nel NSW
Benvenuti e grazie per aver scelto Sydney, che vanta ristorazione, moda, arte e cultura tra il meglio che l’Australia offre.
C’è tanta storia tra i due Paesi... a bordo dell’Endeavour, nel
primo viaggio di scoperta del Cap. Cook nel 1770, c’erano
James Mantra e Antonio Pontoi, di discendenza italiana.
Sono tanti gli australiani con un retaggio italiano e siamo
tutti indebitati agli immigrati italiani per averci fatto scoprire
tutto quello che oggi, tra cibo e vino, forma parte della
nostra vita d’ogni giorno.
Vi auguro ogni successo, e di tornar a casa con il ricordo di
un piacevole soggiorno a Sydney - e arrivederci presto.
Dal Ministro per cittadinanza e comunità nel NSW
Congratulazioni all’ANC per il primo Raduno fuori d’Italia,
siamo lieti che abbiate scelto Sydney per la vostra manifestazione alla vigilia
del 200º anniversario dell’Arma.
Document1
La cultura e le tradizioni italiane sono oggi parte del tessuto
della nostra società moderna e cosmopolita.
L’incontro di questo weekend è prova dell’ orgoglio degli
italiani d’Australia per le proprie tradizioni, e il loro impegno
a contribuire alla crescita del NSW e del Paese facendone
partecipe la più vasta comunità.
Auguro all’ANC un weekend di successi e ai radunisti di
partecipare a tutto quello che questa vibrante città offre.
th
9
Raduno 2013
Sydney, Australia
Clr. Clover Moore
Dr. Sergio Martes
Gen. Dario Benassi
Lord Mayor
of Sydney
Console-Generale
d’Italia a Sydney
Responsabile Sezioni
Estere dell’Associazione
Nazionale Carabinieri
from the Lord Mayor of Sydney
On the occasionMessage
of theof Welcome
First Intercontinental
Gathering of
On the occasion of the First Intercontinental Gathering of Carabinieri outside Italy, I
Carabinieri
outside
I warmly welcome you to Sydney.
warmly
welcome youItaly,
to Sydney.
We’re delighted
toto have
you
here
incity.our
beautiful
city. We’re
We’re delighted
have you here
in our
beautiful
We’re
proud of its magnificent
and shoreline, generous open spaces, outstanding restaurants and lively
proud of harbour
its magnificent
and
night-time
and cultural
life. of harbour
Message
Welcome from the
Lord shoreline,
Mayor of Sydney generous
open spaces,
outstanding
restaurants
and
lively
night-time
I commend
the Italianofcommunity,
past and present,
for your
contribution
to
On the
occasion
the First Intercontinental
Gathering
of valued
Carabinieri
outside
Italy, I
every
aspect
of life inyou
Australia.
warmly
welcome
to Sydney.
and cultural
life.
Thank
youdelighted
for choosing
our city
host
Gathering
in November.
I hope
will
We’re
to have
you to
here
in your
our beautiful
city.
We’re proud
of its you
magnificent
I commend
the
Italian
community,
past
and
present,
findharbour
time
during
your
stay togenerous
explore some
of our urban
villages
and discover
some
of for
and
shoreline,
open spaces,
outstanding
restaurants
and
lively
the night-time
rich and diverse
culturelife.
that makes Sydney an ever-shifting kaleidoscope of
and cultural
your valued
contribution
to every aspect of life in Australia.
experiences.
I commend the Italian community, past and present, for your valued contribution to
Thank you
foraspect
choosing
our
to host
your
Gathering
On behalf
of
the City
ofin
Sydney,
I wishcity
you successful
Gathering,
a wonderful
stay in
every
of life
Australia.
Sydney and continuing success, good health and prosperity.
in November.
hope
youourwill
find
during
your
stay
ThankIyou
for choosing
city to host
yourtime
Gathering
in November.
I hope you
will to
Yours
findsincerely
time during your stay to explore some of our urban villages and discover some of
explore some
ofandour
urban
discover
some
of the
the rich
diverse
culture thatvillages
makes Sydneyand
an ever-shifting
kaleidoscope
of
experiences.
rich and diverse
culture that makes Sydney an ever-shifting
On behalf of the City of Sydney, I wish you successful Gathering, a wonderful stay in
kaleidoscope
ofandexperiences.
Clover
Moore
Sydney
continuing success, good health and prosperity.
Mayor of Sydney
On behalfLordof
the
City of Sydney, I wish you successful
Yours
sincerely
Gathering, a wonderful stay in Sydney and continuing
success, good health and prosperity.
Clover Moore
Lord Mayor of Sydney
R OLM2013 006850 MESSAGE OF WELCOME.
Gentili Signore e Signori,
è per me uno speciale privilegio poter inviare un caro
saluto a tutti i convenuti in occasione del Raduno mondiale 2013 dell’Associazione nazionale carabinieri.
Chi viene dall’Italia sa quanto l’Arma sia presente nella
nostra vita quotidiana, quanto sia apprezzato e riconosciuto il continuo impegno e sacrificio di migliaia di
donne e uomini che, instancabilmente, proteggono i
cittadini preservando l’ordine pubblico e tutelando così,
insieme con le altre forze dell ‘ordine, la possibilità di
vivere in libertà la nostra vita quotidiana.
Altrettanto apprezzato è sempre stato il ruolo svolto dai
nostri carabinieri all’estero, nell’ambito delle missioni
ONU, tanto che in Italia vengono organizzati appositi
corsi di formazione per personale di altre nazioni che ha
necessità di sviluppare il proprio know how nel supporto
alle operazioni di pace delle Nazioni Unite.
E’ quindi con particolare orgoglio che mi sento di dare
un caloroso benvenuto a questo Raduno, in questa città
che ha già accolto in maniera stabile numerosi concittadini già effettivi dell’Arma.
Auguro quindi il migliore svolgimento possibile a tutti gli
eventi previsti per la manifestazione!
Messaggio dal Sindaco di Sydney
From the Italian Consul-General in Sydney
Un caloroso benvenuto a Sydney in occasione del primo
Raduno intercontinentale dei Carabinieri fuori d’Italia.
Siamo lieti di avervi nella nostra bella città con la stupenda baia, i grandi spazi, i ristoranti di classe, una vibrante
vita notturna...
Un tributo alla comunità italiana di ieri e di oggi per il
prezioso contributo che ha dato ad ogni aspetto della
vita in Australia.
Grazie per aver scelto la nostra città, spero avrete modo
di esplorarne i villaggi e le tante culture che fanno di
Sydney un caleidoscopio di esperienze diverse.
A nome della città di Sydney vi auguro ogni successo per
il Raduno, un piacevole soggiorno e ancora successo,
salute e prosperità.
It is a privilege to warmly salute the participants in the 2013
world-wide Raduno of the Associazione Nazionale Carabinieri.
Those of us who come from Italy know that the Carabinieri
are always there in our daily lives, know how valuable and
appreciated is the constant commitment of thousands of
women and men in uniform who preserve law and order and
thus, together with the State Police force, protect the citizenry
and ensure we can all freely live our daily lives.
Equally appreciated is the role of the Carabinieri Corps abroad
in the US peace-keeping missions - to the point that Italy holds
training sessions for foreign police forces to share their knowhow in these operations.
A warm welcome thus in this city which has greeted so many
Italians over the years including ex-servicemen. All the very best
for all events in your program!
R OLM2013 006850 MESSAGE OF WELCOME.
10
Questo primo Raduno all’Estero organizzato dalla Sezione di Sydney dell’Associazione Nazionale Carabinieri
costituisce il coronamento di una idea proposta dal
Presidente e Coordinatore Continentale per l’Australia,
Carabiniere Antonio Bamonte, che si concretizza ora in
un importante evento, destinato a rafforzare i rapporti sia
con l’Italia, sia con la Comunità Italiana, sia con le autorità
e la popolazione della capitale del Nuovo Galles del Sud.
Quale Delegato per le Sezioni Estere della Presidenza Nazionale ANC, desidero pertanto far giungere il mio saluto
ed il mio vivissimo augurio ai partecipanti, provenienti
anche da diverse parti del mondo, ed a coloro che con
entusiasmo e tanto impegno hanno creduto nell’iniziativa ed hanno contribuito alla sua realizzazione.
From the General in charge
of the Overseas Branches of the ANC
This first Raduno held abroad has been organised by the
Sydney Branch of the Associazione Nazionale Carabinieri
and it has turned into reality Car. Antonio Bamonte’s idea
of a major event that could promote and strengthen the
ties between Italy and Sydney’s Italian Community and the
authorities and people of New South Wales.
As the Officer responsible for Overseas Branches of the ANC
I wish to salute all participants from all over the world and
send my best wishes to all those who worked hard with
enthusiasm and great commitment to make it possible.
8-10 novembre
Hon. Guy Zangari
Shadow Minister
for Citizenship and
Communities
As the NSW Shadow Minister for Citizenship and
Communities, it gives me great pleasure to greet the
participants in Raduno 2013. It is an honour and a privilege
to welcome the first gathering of Carabinieri outside Italy.
I have had a close association with the Carabinieri over the
years through the involvement of my family and my wife’s
family. Our grandfathers shared so many of their stories
with us about serving in the Italian Navy in World War II.
Their stories have now become part of our proud family
history.
Sydney has welcomed many great Italians since World War
II and many of them have made their homes in my own
electorate of Fairfield. Many generations have settled in
south western Sydney and have helped the area flourish to
the multicultural metropolis it is so well known for today.
As a former teacher in the NSW Catholic school system, I
understand and share the Carabinieri’s allegiance to their
faith and in particular to the Mother of God as the Virgo
Fidelis. I share their strong allegiance and loyalty to Italian
institutions.
I also wish to acknowledge the efforts of those that have
served in wars fighting for peace in our world. We must
all strive to promote peace and unity around the world.
Remembrance services and commemorations must
always occur so that we never forget those who lost their
lives defending their countries in the fight for peace and
freedom.
I extend a warm welcome to all participants and I hope
your visit to the beautiful city of Sydney leaves you all with
lasting memories.
Dal Ministro-ombra per cittadinanza e comunità nel NSW
Nel mio ruolo di Ministro-ombra dello Stato mi è cosa grata inviare un saluto ai partecipanti al Raduno 2013. È un onore e
al tempo stesso un privilegio accogliere il primo incontro del genere fuori d’Italia.
C’è uno stretto rapporto con i Carabinieri nella mia famiglia e in quella di mia moglie, attraverso i racconti dei nonni, della
loro partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale nella Marina Militare italiana - racconti che sono oggi una bella parte
della storia della nostra famiglia.
Sydney ha accolto tanti italiani, dal dopoguerra in poi, e molti vivono nella mia circoscrizione di Fairfield, nel sudest di
Sydney, contribuendo a farla diventare quella metropoli culturale che è oggi. Da ex-insegnante nelle scuole cattoliche
conosco e condivido la fede dei Carabinieri per la Madre di Dio, la Virgo Fidelis, e il forte senso di lealtà per le istituzioni.
Voglio anche ricordare l’impegno di chi ha combattuto per la pace nel mondo, un impegno per la pace e l’unità che deve
coinvolgere tutti. Ben vengano le commemorazioni a ricordarci chi ha dato la vita per difendere la pace e la libertà del
proprio Paese.
Un caloroso benvenuto a tutti i radunisti con la speranza che la magnifica Sydney vi lasci un ricordo incancellabile.
11
Sydney, Australia
8-10 novembre
Vele su terra e su acqua
La città di Sydney di Claudio Paroli*
Ricordo bene la prima cosa che mi colpì quando arrivai a Sydney per la prima volta. Era la
metà degli Anni Settanta e a Roma, da dove
venivo, si sparava per le strade. Erano quelli
che furono poi definiti “gli anni di piombo”, e
non solo per le pallottole delle Brigate Rosse
che circolavano in abbondanza specialmente
intorno a Palazzo di Giustizia dove io bazzicavo,
per lo più destinate alle gambe dei giudici... cui
si aggiungevano quelle dell’eversione di colore
opposto... Erano anni in cui sul Paese sembrava
fosse calata una cappa di piombo. Che restava
però sempre un Paese moderno, all’avanguardia in settori importanti, certo uno dei riferimenti per lo stile.
Ecco, fresco fresco di Roma mi portano a
Leichhardt. Avevo già avuto un piccolo contrattempo in albergo, dove mi avevano restituito le
camicie mandate in lavanderia con tutti i bottoni rotti. TUTTI. Me li avrebbero rimpiazzati dopo
una settimana con bottoni di diverse forme e
diversi colori. Ma questo non lo sapevo ancora
mentre guardavo dal finestrino della Valiant che
mi portava a Leichhardt - o Làicard, come lo
capivo io - allora non sapevo che era stato un
esploratore prussiano il cui anniversario della
nascita ricorre oggi 23 ottobre, mentre scrivo
queste righe, a dare il proprio nome al quartiere
degli italiani.
Mi sembrava molto distante da Kings Cross, la
zona turistica dove avevo l’albergo. Mi sarei presto abituato alle distanze di Sydney - ma allora u
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13
Raduno 2013
mi pareva veramente distante.
E quello che mi colpì - il primo grosso choc - furono i pali dell’elettricità lungo Parramatta Road.
Mi sembrava roba da Far West - ignorante,
perché l’elettrificazione dell’ovest americano
sarebbe cominciata solo molti anni dopo.
Pali della luce. Buffo come la mente funziona...
Non l’Opera House, non la baia più bella del
mondo, non Bondi Beach o Balmoral Beach... i
pali della luce.
Da allora sono passati tanti anni e Sydney ha
Quei pali della luce! Parramatta Road a Leichhardt
Sydney, Australia
assunto una dimensione più complessa, a tutto
tondo. Come, del resto, deve essere una città di
oltre 4 milioni e mezzo di abitanti, del diametro
di circa 60 km - per capirci, la distanza tra Roma
e Civitavecchia, tra Catania e Siracusa, e poco
meno della distanza tra le eterne nemiche,
Firenze e Pisa.
Roma-Milano dovrebbe costare 33 euro.
Una città, naturalmente, di grandi differenze.
Costruita sull’acqua, all’inizio dell’insediamento
dei britannici alla fine del Settecento, si espande a nord e a sud fino a trovare ostacoli naturali
come due fiumi. E poi si espande soprattutto ad
ovest, dove ci sono cento chilometri prima di
arrivare alla barriera naturale delle Blue Mountains (bisogna vederle per crederci, queste
montagnole che a una cert’ora del giorno
diventano veramente blu).
Al punto che il governo australiano, nel concedere i visti vacanze-lavoro (popolarissimi tra i
giovani) stipula che il visto, normalmente della
durata di un anno, può essere esteso a due anni
se il giovane è disposto a passare un periodo
minimo al di fuori delle grandi città.
Ideale per tenerci alcune migliaia di galeotti
perché, come tutti sanno, Sydney nasce come
una colonia penale. Nella prima flotta che
approda a Sydney Cove, la zona che oggi viene
chiamata The Rocks, c’è un ragazzino di 13 anni,
condannato a morte per un errore giudiziario
The Rocks
No, arrivare è facile.
È restare, che è difficile. Per i tantissimi che
vorrebbero andare a vivere a Sydney - cioè la
stragrande maggioranza di chi vuole andare a
vivere in Australia - Sydney è la sirena.
È un andare controcorrente. Perché la popolazione australiana è tra le più inurbate al mondo,
oltre il 90% vive nelle città e, di questi, tre quarti
nelle città principali - con Sydney al primo
posto.
Guardando le foto a corredo di questo articolo
(pali della luce a parte) è anche facile capire
perché. Particolarmente lungo la costa, Sydney
è veramente una bella città. Il Ponte e l’Opera
House colpiscono l’immaginazione, oltre che la
vista - ma c’è tanto altro, meno spettacolare ma
che dà una misura del Paese.
Come i parchi, tantissimi, curati, aperti al pubblico... Chi partecipa al Raduno vedrà Hyde
Park, dove sabato 9 novembre verrà posata una
corona di fiori nel sacrario ai caduti. La cattedrale cattolica di Sydney, St. Mary’s Cathedral,
si affaccia su Hyde Park - che è un gioiellino
curato con attenzione, anche se ogni giorno lo
frequentano a centinaia.
Haberfield
15 Parramatta Road Ph. 02 9716 1100
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Penrith
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h. 02 -4721
7241
14
scoperto alla vigilia dell’esecuzione dal capo dei
carcerieri della Torre di Londra. Lo sbirro scopre
che il ragazzino è innocente ma decide che 7
anni di transportation, cioè di esilio in Australia,
gli faranno bene “perché frequenta gentaglia”.
Bastava poco, allora, per arrivare a Sydney.
8-10 novembre
Come la piccola piscina pubblica a Cremorne
Point, di difficile accesso che però ripaga lo
sforzo cento volte. O la passeggiata da Bondi
Beach alle altre spiagge a sud, Tamarama, Bronte, Clovelly, Coogee, da fare con tranquillità o di
corsa per tenersi in forma.
Una volta lasciata la costa, Sydney diventa
piatta, polverosa, meno interessante fino ad arrivare ai confini naturali come le già citate Blue
Mountains, il fiume Hawkesbury a nord, il parco
nazionale Royal a sud. Lì la città si ravviva a contatto con la natura. Non a caso i punti più belli
di Sydney sono quelli dove la natura prende il
sopravvento sull’opera dell’uomo: sono pochi
gli edifici o le costruzioni che arricchiscono il
paesaggio anziché detrarne.
Si pensi a un acquedotto di epoca romana nel
nord della Spagna, che accenta il paesaggio, lo
sottolinea e lo completa. Si pensi ai selci della
via Appia Antica, ai muretti bassi che le fanno
ala, a un ponte sull’Arno, a un abbaino a Torino.
Questo manca, a Sydney e in genere in Australia. Con poche eccezioni (per lo più all’interno
della City), gli edifici hanno un carattere utilitaristico, sono spesso brutti e quasi sempre fatti
in economia. Cattivo gusto e tirare al risparmio
non sono una ricetta attraente, e di conseguenza la Sydney urbana, residenziale è spesso poco
interessante.
Poco interessante non significa economica.
Sydney è tra le 10 città più care al mondo. Che
si tratti di affittare o comprare un’abitazione,
cenar fuori, andare al cinema o semplicemente u
Anche oggi ci vuole poco, una giornata d’aereo e sei arrivato. E il volo è relativamente
abbordabile, particolarmente se rapportato alla
distanza... allo stesso costo per chilometro, un
15
Sydney, Australia
8-10 novembre
full page ad - $900
prendere un caffè (3 dollari quando va bene),
Sydney supera Londra, Roma e New York.
2
4
5
3
1
3
Sydney International Art Series: America –
painting a nation
200 years of American history, its landscape and
people.
Art Gallery of NSW
8 November 2013 – 9 February 2014
Corroboree Sydney
The largest annual national Indigenous arts and
cultural festival in Australia.
Various venues across Sydney
14 – 24 November 2013
5
Handa Opera on Sydney Harbour –
Madama Butterfly
Experience the grandeur of opera outdoors on a giant
harbour stage.
The Royal Botanic Gardens
21 March – 13 April 2014
piatti nuovi, cucine diverse.
Certo, gli stipendi sono più elevati. Basta dare
un’occhiata alle cifre del PIL pro-capite nell’articolo di Concetta Perna, a pag. 45, per rendersi
conto del divario. Attenti però: le cifre nude e
crude raccontano solo parte della storia. Esempio: in Italia io, da giornalista, avrei tutta una
serie di agevolazioni, dalla priorità all’imbarco
sui voli Alitalia agli sconti sui treni, alle tariffe
preferenziali negli alberghi, a un trattamento
particolare da parte della banca. Qui, zero.
Nemmeno l’ingresso gratis ai musei. In realtà
non esiste nemmeno una tessera di giornalista
da esibire...
Mentre una vera cucina australiana non esiste
(lasciate perdere le bistecche di coccodrillo
e di struzzo, non valgono la pena), esistono
tante cucine nazionali e, all’interno di questa,
una gran varietà di cucine regionali. Chi ama
avventurarsi al di fuori della cucina italiana può
avere delle piacevoli sorprese. Dalla metà del
secolo scorso sono arrivati milioni di immigrati
da dozzine di paesi diversi, e di conseguenza è
possibile mangiare tante cucine diverse, dall’afghana a quella di impronta zulu. Non ci sono
ristoranti cinesi - ci sono ristoranti shangainesi e
cantonesi, del Szechuan, di pesce o specializzati
in ravioli o gnocchi (cinesi, non bolognesi!)
Sarà anche solo un caso specifico, ma illustra
una realtà ben più complessa, che tocca - per
esempio - il costo del lavoro all’azienda, la struttura del sistema assistenziale e pensionistico,
insomma elementi chiave dell’economia di una
società - qualcosa che non si può certo illustrare
compiutamente su queste colonne.
C’è il vietnamita specializzato nella cucina di
Huè e quello del delta del Mekong. E così via. E
molti di questi, sicuramente non tutti, propongono piatti di qualità a prezzi abbordabili. Tanti
ristoranti non hanno la licenza alcolici e chi vuole vino o birra può (deve) portarsi al ristorante
la sua brava bottiglia.
...una città costosa, dicevamo, dove mangiar
fuori è caro. Vero - una normalissima pizza
margherita viaggia sui 14-15 euro (e le buone
pizzerie sono poche), mentre una cena in un
buon ristorante passa facilmente i cento dollari
a persona. Colpa della bottiglia di vino che nei
ristoranti viene venduta a tre volte il prezzo
d’acquisto in bottiglieria. Colpa di una cultura
che fonde mangiare e eventi. Colpa nostra che
ci andiamo... Anche se a Sydney le alternative
economiche non mancano. Anzi, Sydney è una
tra le città più interessanti al mondo per provare
Questa enorme scelta è la conseguenza di oltre
mezzo secolo di immigrazione, portando a una
società estremamente articolata e sorprendentemente tollerante. Ne parla a pagina 39
Paolo Totaro, che nel ruolo di Presidente della
Commissione Affari Etnici del New South Wales
(lo Stato di cui è capitale Sydney), pubblicò uno
straordinario documento che diventò il pilastro
filosofico della società multiculturale che è
l’Australia d’oggi.
Sempre più richiesta la cucina giapponese
Dopo un buon pasto, bisogna fare due passi. E
di cose da vedere e fare ce n’è tante, a Sydney. u
Un’esplosione di colori durante il festival Vivid Sydney
4
2
Sydney International Art Series: War Is Over!
(if you want it) – Yoko Ono
Five decades of work by the legendary artist, musician
and activist.
Museum of Contemporary Art Australia
15 November 2013 – 23 February 2014
The Lion King
Disney’s landmark musical event will redefine your
expectations of theatre.
The Capitol Theatre
From 5 December 2013
6
Baz Luhrmann’s Strictly Ballroom the Musical
A championship ballroom dancer defies all the rules
to follow his heart.
Sydney Lyric, The Star
From March 2014
If it’s on in Sydney, it’s on sydney.com
Please note that events are subject to change or cancellation (check relevant website for further details prior to the event). Destination NSW acknowledges and appreciates all photographic images supplied by each event
owner for use in this advertisement. Yoko Ono, Cut Piece, 1964, performed by the artist, March 21, 1965, Carnegie Recital Hall, New York, image courtesy and © the artist, photograph: Minoru Niizuma; The Lion King Grassheads.
Credit Photograph by Brinkenhoff/Mogenburg (c) Disney; Handa Opera on Sydney Harbour - Carmen 2013: Credit Keith Saunders.
17
Raduno 2013
Il primo insediamento è circondato da ristoranti
e - com’è lecito attendersi - negozi di souvenir e
un mercatino al weekend. Ma già George Street,
la spina dorsale di Sydney in direzione nord-sud,
propone un’offerta di gran classe nel museo
d’arte contemporanea (MCA). Durante il Raduno, all’MCA c’è una mostra di Yoko Ono, l’artista
giapponese vedova di John Lennon dei Beatles.
Per gli aficionados dei Beatles, per inciso, c’è
un’esposizione del tour che, quasi 50 anni fa (era
il 1964) portò 300.000 giovani in piazza a strillare
e a strapparsi i capelli all’arrivo del più importante rock band di tutti i tempi. È al Powerhouse
Museum, a un passo dalla City.
Sul retro dell’MCA c’è l’immancabile parco che
confina con Circular Quay, l’attracco dei tanti
traghetti che intersecano la baia, con vista su
Ponte e Opera House. Ci sono spesso due-tre
aborigeni che suonano il didgeridoo, praticamente un ramo cavo da cui traggono suoni
interessanti.
Parlando di aborigeni, Sydney ha la più grande
collezione d’arte aborigena al mondo nella
Galleria d’arte del NSW. Si chiama Yiribana, ed è
qualcosa di unico - da non andar via da Sydney
senza vederla. Al momento la NSW Art Galley
espone anche una collezione di disegni del
Rinascimento spagnolo, dal 1500 di Velasquez
fino al 1700 di Goya... ma il museo del Prado a
Madrid è a un passo dall’Italia, mentre per tro-
Sydney, Australia
vare arte aborigena del calibro della collezione
Yiribana bisogna venire fino a Sydney. Veramente da non perdere.
La settimana dopo il Raduno si tiene a Sydney
un Corroboree, cioè un festival della cultura
aborigena, il più importante evento del genere
del 2013, con performance all’Opera House, al
Museo di storia naturale e al teatro del corpo di
ballo Bangarra.
Chi preferisse restare all’ aperto ha la scelta di
una miriade di parchi e spiagge. La mitica Bondi
(si pronuncia bondài) è particolarmente bella
per essere una mezzaluna quasi perfetta, lunga
precisamente un chilometro e vicinissima al
centro. Ma ce ne sono tante altre. Balmoral è
la mia preferita, ma chi voglia scendere verso il
Royal National Park, che segna il confine sud di
Sydney, ne troverà di magnifiche.
Si potrebbe andare avanti ancora a lungo a parlare di quella che è diventata la città d’adozione
mia, di decine di migliaia di italiani e di oltre un
milione di persone arrivate da tutte le parti del
mondo.
Ma forse è arrivato il momento di lasciarvi liberi
di scoprire da voi se Sydney merita questo fiume d’inchiostro che vi ho proposto. Controllate i
pali della luce, però, e fatemi sapere!
* Claudio Paroli è giornalista da 40 anni, quasi tutti passati
in Australia, per lo più in televisione. Ed è anche l’editore di
questa rivista, pubblicata in numero unico in occasione del
Raduno 2013 a Sydney.
Ebbene no... non ci sono canguri a Sydney se non al magnifico zoo Taronga. Ma basta
uscire di poco dalla città per trovarne - nei parchi naturali, ai bordi delle strade o,
come in questo caso, su una grande spiaggia deserta.
8-10 novembre
Carabinieri per sempre
Una breve storia dell’ANC*
Appartenere all’Arma dei Carabinieri è motivo
di intenso orgoglio - al punto che anche dopo
aver lasciato il servizio attivo, il carabiniere
rimane tale, anche se in congedo.
Questo sentimento di appartenenza spiega
perché vi siano oltre 200.000 soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri, in Italia e nel
mondo (Australia compresa), oltre a 115mila
Carabinieri in servizio attivo.
L’attuale Associazione Nazionale Carabinieri
costituisce il punto di arrivo dell’evoluzione
storica del movimento associativo fra congedati e pensionati dell’Arma, iniziato sul finire
del secolo XIX. Era l’epoca nella quale si consolidava la coscienza associativa dopo che, con
la conseguita unità nazionale, erano cadute le
limitazioni poste dai governi dei vari Stati alle
libertà dei cittadini, tra cui quelle di riunione e
di associazione.
Nell’aprile 1885, il Parlamento dell’ancora giovane Regno d’Italia eliminò il divieto di associazionismo tra militari in congedo.
In conseguenza di ciò, alcuni
carabinieri residenti a Milano, lasciato il servizio per raggiunti limiti
di età, per riforma o altro, ravvisarono l’esigenza
di costituire un organismo associativo finalizzato a rinsaldare i vincoli di attaccamento all’Arma e a fornire un aiuto concreto a chi si trovava
in difficoltà. Si giunse così al 1° Marzo 1886,
quando a Milano venne costituita l’Associazione di Mutuo Soccorso tra congedati e pensionati dai Carabinieri Reali, primo sodalizio in
forma societaria tra militari non più in servizio,
antesignano delle attuali Associazioni d’Arma.
Lo sviluppo delle Associazioni fra carabinieri
congedati si estese successivamente, dal 1905
in poi, a tutte le altre regioni della penisola.
Quella di Roma, fondata nel febbraio 1905 con
il nome di “Fratellanza fra Carabinieri in congedo di Roma e provincia” assunse nel 1911 la
denominazione di “Società di Mutuo Soccorso
fra carabinieri pensionati e congedati di Roma
e provincia”. Il sodalizio, ampliatosi rapidamente per l’elevato numero di soci aderenti, si u
An ANC first in Sydney
The Arma dei Carabinieri (Carabinieri Corps) is
Italy’s 4th branch of the armed forces, sharing
with the Army, the Navy and the Air Force
the duty of defending the country against
external aggressors. But it duties also extend
to safeguarding Italy’s domestic peace against
criminal and terroristic elements of the society,
a job that complement that of the State Police.
More information starts on P23.
There is an intense pride in being part of the
Carabinieri Corps, a pride that remains even when
the Carabiniere is no longer on active duty... to
the point that the former servicemen (and, q
18
19
Raduno 2013
trasformò nel 1921 in Associazione d’Arma, e fu
tenuto a Roma, nel ridotto del teatro Argentina,
il primo convegno nazionale dei sottufficiali e
dei carabinieri aderenti alle Società di Mutuo
Soccorso.
In quell’occasione, i 10.000 associati auspicarono che i rispettivi sodalizi, qualunque fosse
la loro denominazione, si unificassero, previa
trasformazione in Associazione d’Arma, in una
Federazione Nazionale, nella quale gli scopi
mutualistici dovevano essere posposti a quelli di alimentare i vincoli tra gli appartenenti
all’Arma anche nella posizione di congedo e di
continuare a servire sempre e fedelmente la Patria. L’auspicio espresso nel convegno di Roma
si realizzò il 25 giugno 1926, data che segna
la costituzione della “Federazione Nazionale
del Carabiniere Reale”. Con Regio Decreto 16
febbraio 1928, n. 461, essa venne eretta in Ente
Morale, dotato di proprio Statuto. I carabinieri
in congedo entrarono così nella vita associativa
nazionale con riflessi di rilievo ai fini organizzativi, ma soprattutto sul piano della continuità
della coesione, in intima comunione di spirito e
di ideali, con i commilitoni in servizio.
Della Federazione faceva parte tutto il personale dell’Arma in congedo, dagli ufficiali, ai
sottufficiali, agli appuntati e ai carabinieri. E ciò
veImmagine storica dell’Associazione del Carabiniere in congedonne espressamente sancito,
come principio, dall’art. 3 dello Statuto: “Possono essere soci tutti coloro che hanno prestato
servizio nell’Arma con fedeltà ed onore e senza
distinzione di grado, età e condizione”.
Nel 1934 una riorganizzazione del Sodalizio
adottò un nuovo Statuto, che sostituì la denominazione di Federazione con quella di “Associazione Nazionale dei Carabinieri in congedo”.
L’Associazione si articolò in un organo centrale
(presidenza) e in organi periferici (sezioni e
gruppi). Ed è struttura che ancor oggi esiste,
con l’aggiunta di 26 Sezioni Estere in Europa, Africa, nelle Americhe e, naturalmente, in
Australia.
20
Sydney, Australia
increasingly, servicewomen) are still referred to
as Carabinieri although in congedo, that is, no
longer on active duty.
This pride explains why there are more than
200,000 members of this Association in Italy
and all over the world, including Australia, plus
another 115,000 Carabinieri on active duty.
But for the first 70-odd years since the creation
of the Arma dei Carabinieri, its ex-servicemen
were forbidden to associate, a prohibition that
extended to all military personnel and was only
removed by an act of the Parliament of the
Kingdom of Italy in 1885.
The following year a group of ex-servicemen
from Milan created a “Mutual Succor Society
among former Royal Carabinieri and pensioners”.
More associations were created in the next few
years and in 1935 the Associazione Nazionale
Carabinieri (ANC) was formed, merging several
association into one single body.
8-10 novembre
L’ANC in Australia di Antonio Bamonte*
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta è giunto in Australia un buon numero di Carabinieri in congedo. L’orgoglio per la nostra Arma che, sappiamo,
rimane incollato nel nostro cuore per tutta la
vita, ci ha portati a creare associazioni in tutte le
più importanti città australiane.
Ci sono Sezioni dell’Associazione Nazionale
Carabinieri in tutti gli Stati, tutte fondate a partire
dal 1972. La Sezione di Sydney (come quelle
di Melbourne e di Adelaide) fino alla fine degli
anni 90 contava più di cento carabinieri effettivi.
Purtroppo il calendario biologico ha delle regole
a cui nessuno di noi si può sottrarre, per cui il
numero si è lentamente ma inesorabilmente
ridotto.
Carabinieri in congedo siamo rimasti in pochi.
In tutti questi anni abbiamo ricevuto spesso la
visita dei nostri generali in servizio. Gli siamo grati perchè ci sono stati di grande incoraggiamento e sprone ad andare avanti. Certamente sono
servite a farci capire che anche se viviano così
lontano dall’Italia, le alte gerarchie non si sono
dimenticate di noi ed apprezzano che noi continuiamo a mantenere viva l’immagine e l’affetto
per l’Arma nel cuore degli italiani d’Australia.
Abbiamo ottimi rapporti con le altre associazioni
militari, da quelle dei Bersaglieri a quelle degli
Alpini e dei Marinai. Ci ritroviamo tutti insieme
nelle varie ricorrenze istituzionali, come la festa
della Repubblica, eventi religiosi o anniversari
che ricordano i nostri caduti in guerra, le nostre
vittorie. In queste occasioni speciali i nostri mili-
Today the ANC is a very large association
numbering more than 200-thousand members in
1700 Sezioni or branches, 26 of which are located
in countries other than Italy - including Australia.
Assistance to members and their families is still a
key objective of the ANC, whose members are also
involved in several voluntary activities including
the prevention of bushfires and the assistance to
areas struck by natural disasters.
Another key objective is to keep up the
camaraderie among servicemen and women
once they leave active duty, and the loyalty to Italy
and its institutions - and thus the ANC organises
regular Raduni, or gatherings, for its members.
This year’s Raduno in Sydney is the first one ever
held outside Italy.
La prima e, a tutt’oggi, unica visita in Australia di un Comandante generale
dei Carabinieri in servizio, il Gen. Richero. Siamo alla metà degli Anni Settanta.
Tuttavia il nostro statuto, che prevede che anche
il figlio o nipote di un carabiniere possa esser
socio ANC, consente di mantenere in vita le
Sezioni e di dare una continuità alla presenza
dell’Arma in questo Paese. Figli e nipoti di carabinieri in congedo emigrati in Australia indossano
la divisa di carabiniere in congedo con la stessa
fierezza e la stessa gioia dei padri e nonni.
tari sfilano in alta uniforme, ricreando e alimentando anche negli italiani di seconda e terza
generazione quel forte senso di amor patrio e di
appartenenza a una grande Nazione, la nostra
amata Italia.
* Antonio Bamonte è il Coordinatore ANC per l’Australia, il
Presidente della Sezione Estera ANC di Sydney e l’ideatore del
Raduno 2013 a Sydney.
21
Sydney, Australia
8-10 novembre
L’Arma dei Carabinieri
Una breve storia*
L’antico Corpo dei Carabinieri Reali fu istituito
a Torino dal Re di Sardegna Vittorio Emanuele
I con le Regie Patenti del 13 luglio 1814, con
la duplice funzione della difesa dello Stato, al
primo posto rispetto agli altri Corpi dell’Armata,
e di organismo di polizia, con speciali doveri e
prerogative.
Il 24 gennaio 1861 il Corpo acquisì la posizione
di “prima Arma” del nuovo Esercito nazionale,
per assurgere poi al rango di Forza Armata il 31
marzo 2000. Tali prerogative e la presenza dei
Carabinieri fin nei più piccoli centri del Paese
erano e sono tuttora tra le più significative
caratteristiche dell’Istituzione.
I Carabinieri hanno preso parte a tutte le
vicende della storia italiana.
Ebbero il battesimo del fuoco
a Grenoble il 6 luglio 1815, ove
reparti di carabinieri a cavallo
caricarono i francesi di
Napoleone, contribuendo
a risolvere favorevolmente
le sorti della battaglia.
Nella Seconda Guerra Mondiale, i Carabinieri,
nuovamente mobilitati, furono presenti su tutti
gli scacchieri operativi, dai deserti africani al
fronte dei Balcani, a quello della Russia.
Dopo l’8 settembre 1943, mentre l’Italia veniva investita direttamente dall’azione degli
eserciti alleati ed i tedeschi ne effettuavano u
The Carabinieri Corps
The ancient Corps of the Royal Carabinieri was
instituted in Turin by the King of Sardinia, Vittorio
Emanuel l by Royal Warrant on 13th July, 1814. It
was given the dual function of national defence,
in first position with respect to other branches
of the Armed Forces, and policing with special
powers and prerogatives.
The Carabinieri Force was issued with a distinctive
uniform in dark blue with silver braid around
the collar and cuffs, edges trimmed in scarlet
and epaulets in silver, with white fringes for the
mounted division and light blue for infantry. The
characteristic hat with two points was popularly
known as the “lucerna”, the lantern.
A version of this uniform is still used today for
important ceremonies.
The mounted division “Corazzieri” was formed in
1868 as an escort of honour and security, first for
the Sovereign, and since 1946 for the President of
the Republic. q
23
Raduno 2013
l’occupazione militare, l’Arma adottò due grandi
dispositivi:
•
l’istituzione, nelle regioni meridionali, del
“Comando Carabinieri Italia Liberata”, che fu
il centro animatore della ristrutturazione di
tutta la linea ordinativa nei territori liberati e
della costituzione di nuove unità mobilitate
per la Guerra di Liberazione, assegnate al
“Corpo Italiano di Liberazione” e ai “Gruppi
di Combattimento”, con i quali parteciparono alle sanguinose battaglie di Cassino e di
Bologna e alle successive operazioni militari,
fino alla completa liberazione del Paese;
•
l’organizzazione della Resistenza nei territori
occupati dai tedeschi, attuata sia dando
vita a vere e proprie unità, sia inserendo
Sydney, Australia
Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Durante la seconda guerra mondiale l’Arma
ebbe 4.618 caduti, 15.124 feriti e 578 dispersi.
Di questi: 2.735 i caduti e 6.521 i feriti per la
Resistenza.
Sin dalla metà dell’800 il Corpo, poi Arma dei
Carabinieri, ha acquistato una dimensione
internazionale rilevante, dovuta sia alla sua
tradizionale professionalità, sia al maturare di
sempre più accurate specializzazioni connesse
con la sua caratteristica fondamentale di organismo militare con funzioni civili di polizia, di
pronto intervento e di protezione nelle pubbliche calamità. In particolare, i nostri militari hanno operato ed operano all’estero con duplice
impiego: di Forza Armata e di polizia militare
With the Unity of Italy and added territory
the number of divisions were increased and
responsible to operating commands, called
territorial legions. On 24th January, 1861 the
Force was appointed “First Force” of the newly
founded national military organization, rising to
the status of Armed Force on 31st March, 2000.
This privileged position, as well as the presence
of Carabinieri in every part of the country, even
in the smallest village, were and still are the most
significant characteristics of the Institution.
Soldiers in war
The Carabinieri Force has taken part in all the
events in the story of the united Italy. It was at
the baptism of fire in Grenoble on 6th July 1815
that divisions of mounted Carabinieri charged
Napoleon’s army, and contributed to the
favourable outcome of the battle.
They were involved in many of the battles that led
to the unification of Italy under the Savoia dinasty.
In 1915 at the outbreak of the First World War
Carabinieri were mobilized into Units and Special
Branches and sent to all the fronts in the khaki
uniform of the infantry, sharing the hardship of
the trenches and the hope and glory of victory.
nuclei di carabinieri volontari nelle altre
formazioni.
In complesso, l’Arma partecipò alla Resistenza
con 13.850 militari di ogni grado e per il suo
contributo con decreto del 2 giugno 1984, alla
Bandiera dell’Arma è stata concessa la terza
nelle missioni di pace nell’ambito dei contingenti italiani ed alleati; autonomamente nei
programmi di assistenza per la ricostituzione
e l’addestramento di Corpi di polizia stranieri.
I Carabinieri impegnati in missioni operative
all’estero sono oggi oltre 1000. q
Quando l’Arma arrivò in Australia
Il XX secolo stava per finire e Timor Est era sull’orlo della guerra civile dopo un referendum che ne decretava l’indipendenza dall’Indonesia.
L’Australia si fece promotore di una forza di pace, con il beneplacito delle Nazioni Unite, e chiese ad altre
Nazioni di parteciparvi. Tra quelle che risposero ci fu l’Italia, che mandò elementi dell’Esercito, della Marina Militare e dell’Aviazione per un totale di 600 uomini - tra cui un plotone di Carabinieri del Reggimento Tuscania,
un’unità speciale inquadrata nella 2ª Brigata mobile. Fecero tappa a Darwin prima di procedere per Timor.
La partecipazione italiana all’INTERFET - questo il nome della forze di pace - fu un successo, al punto che un secondo
plotone venne richiesto per la forza di polizia internazionale. Nel febbraio 2000, prima che il secondo plotone potesse
giungere a Dili, la capitale di Timor Est, Interfet passò le consegne a una forza di pace delle Nazioni Unite, e il contingente italiano rientrò in patria il mese successivo, a conclusione dell’unica operazione militare congiunta tra Carabinieri e forze australiane. La collaborazione tra Carabinieri e Polizia Federale Australiana, invece, continua regolarmente.
24
At the war’s end the Colours of the Carabinieri
were conferred with the first Gold Medal for
Military Valour.
Between 1935 and 1936 Carabinieri were involved
in front line action in East Africa in military
operations. At the end of the campaign the
Colours of the Carabinieri were embellished, for
the first time with the Knights Cross of the Italian
Military Order.
In the Second World War, the Carabinieri Force
was once again mobilized in all operational zones
from the African deserts to the Balkan front as well
as the Russian front.
After 8th September, 1943, while Italy was being
attacked by the allied forces, and occupied by
German forces, the Carabinieri Force adopted two
important measures:
•
The institution: “Carabinieri Command for
8-10 novembre
Liberated Italy”, in the southern region, as the
central force behind the restoration of the
chain of command, and the constitution of
new units mobilized for the War of Liberation
which were assigned to the “Italian Liberation
Force” and “Combat Groups”. The three
companies participated in the bloody battles
at Cassino and Bologna and in the successive
military operations until the country was
completely liberated;
•
The organization of the Resistance of
territories occupied by the Germans both by
establishing units and by placing volunteers
Carabinieri units in the other groups.
Carabinieri paratroopers of the Tuscania Regiment,
a Special Unit often involved in the more dangerous
operations including peacekeeping in high risk areas.
During the Second World War the Carabinieri had
4,618 of their numbers killed, 15,124 injured and
578 lost in action. Of these, 2,735 were killed and
6,521 injured fighting for the Resistance.
Soldiers for peace
Since the middle of the nineteenth century the
Carabinieri Force has acquired an international
dimension. This has been achieved by its
traditional professionalism and its role as a
military organization with civil policing functions
for immediate response in protection in states of
emergency. In particular, it has been involved in
overseas peacekeeping operations in contingents
of Italians as well as in alliance with other nations,
autonomously assisting in the reconstruction
of the forces of law and order and in associated
training programmes. These activities began u
25
Raduno 2013
Sydney, Australia
L’Arma dei Carabinieri, che vanta una lunga
tradizione di partecipazione ad interventi umanitari e di supporto alla pace all’Estero, ha preso
attivamente parte al rinnovato processo di
evoluzione di tali operazioni intervenendo, nella
sua duplice veste di forza militare e di polizia,
nelle più significative esperienze condotte sotto
egida ONU, NATO, OSCE o in forza di accordi
multinazionali. Ai tradizionali impegni dei Carabinieri, di natura squisitamente militare e di polizia militare a fianco delle altre Forze Armate, si
sono aggiunti quelli di osservazione sul rispetto
dei diritti umani, di assistenza e consulenza per
la ricostruzione delle forze di polizia e, infine, di
imposizione della legge e dell’ordine.
Dall’agosto 2001, infine, l’Arma partecipa, con
funzioni di polizia militare e di intelligence, alla
missione NATO in Macedonia, decisa per assicurare il disarmo dell’UCK e contribuire al processo
di stabilizzazione interna del Paese.
Con i medesimi compiti un Ufficiale dell’Arma è
impiegato in Albania presso il Quartier Generale
che la NATO ha istituito, nel luglio 2002, per facilitare le sue relazioni con il Governo albanese e
monitorare le vie di collegamento con il Kosovo.
La criminalità organizzata, nell’ultimo decennio,
ha sempre più concentrato i propri interessi nei
traffici internazionali, adeguando conseguentemente le proprie strutture, mediante l’impiego delle nuove tecnologie. In tale quadro, la
comunità internazionale ha indirizzato i propri
sforzi verso forme di collaborazione sempre
più estese, allo scopo di contrastare la nuova
minaccia criminale in un contesto integrato,
caratterizzato da obiettivi ed azioni comuni.
L’Arma dei Carabinieri, nell’ambito dello sviluppo della politica di cooperazione dei Ministeri
della Difesa e dell’Interno, ha intrapreso specifiche iniziative, volte a concorrere con gli altri
organismi nazionali, militari e di polizia, nell’esporare le esperienze nazionali nel contrasto al
crimine organizzato.
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Sydney pi
In 1883 four Carabinieri were sent to Assab on
the Red Sea to protect Italians nationals working
in bureaus in that area which was to eventually
become the Eritrea Colony in 1890.
United Nations international police force in East
Timor.
Currently there are over 1000 Carabinieri serving in
overseas missions.
Particularly significant in the sector of law and
order is the role being carried out in the Balkans by
MSU (Multinational Specialised Unit shown here
during the 2007 Italian National Day parade) as
part of the NATO mission designed to bridge the
security gap between the military whose troops
are not equipped to deal with the problems of
Between 1897 and 1906 the Force was present
on the island of Crete to maintain public order,
to oversee the conflict between the Christian
population against the Ottoman Empire, and to
organize a local, efficient, impartial police force
modelled on the Carabinieri structure. And from
1900 to 1914 a contingent was sent to Peking
to guarantee the security of the Italian Legation
during the disorder resulting from the famous
“Boxers” revolt.
In 1935, the Carabinieri Force incorporated in the
International Police Corps was assigned control
of 81 of the 320 electoral seats for the return to
Germany of the Saar Region, also reclaimed by
France.
To zzas
Sydney pi
p iz
with the dispatch of 52 Carabinieri to the Crimea
in 1855-6 who carried out an exemplary task
in establishing public order and aiding and
assisting in the cholera epidemic. The long
experience gained by the Institution has made it
an organizational reference point for its structural,
technical-operational and ethical-professional
expertise.
8-10 novembre
From 1950 to 1958 a group of Carabinieri, part
of AFIS (Amministrazione Fiduciaria Italiana
in Somalia) was sent by the United Nations
to Somalia with the task of organizing and
training the local police force as well as general
peacekeeping duties. The long list of Carabinieri
missions abroad does not end here because, from
1979 with the Multinational UNIFIL mission in
Lebanon, Carabinieri were and are still present
in those troublesome areas of the world where
they are called to defuse tension and provide
dignified and secure living conditions. At the turn
of the Century Carabinieri paratroopers from the
1st Regiment “Tuscania”, a special force within
the Corps, served in INTERFET, the Australian-led
intervention force that aimed at stabilising East
Timor after its independence referendum of 1999.
Other Carabinieri also served with UNAMET, the
public order and safety, and the civilian police
forces, either UN or local, untrained to intervene
in public order operations. This capability of
intervening in different situations, together with
perfect interface with other military forces makes
MSU an instrument not only useful in the NATO
environment but also in any future possible
European Union operation. As a result of the
experience gained by the Carabinieri MSU, the
European Union has approved the institution of an
Integrated Police Unit, which can be immediately
deployed, flexible and inter-operational with
the military to be used for humanitarian aid,
peacekeeping and in natural disasters as laid
down in the EU directive “Petersburg” after the
meeting held there in June 1992.
Fighting crime
Since the foundation of the Force, Carabinieri have
been devoted to the difficult fight against crime
as representatives of law and order. The struggles
which have taken place in the cities, small towns
and in the countryside have resulted in numerous u
27
Raduno 2013
Sydney, Australia
8-10 novembre
CCI Ad print.pdf 1 10/10/2013 10:06:21 AM
Fin dai primi anni di vita del Corpo, i Carabinieri
si prodigarono nell’aspra quotidiana lotta contro il crimine, personificando sempre il rispetto
della legge e dell’ordine sociale. La lotta condotta nelle città, nei borghi e nelle campagne,
ebbe i suoi eroi e i suoi numerosi caduti.
Nel primo dopoguerra, tra il 1924 e il 1933,
virulente forme di banditismo si manifestano
soprattutto in Sardegna, Sicilia e Calabria. I
Carabinieri le combatterono spesso in cruenti
conflitti a fuoco duri come battaglie. In quegli
stessi anni, l’Arma si impegnò anche nella lotta
contro la mafia conseguendo un’ampia bonifica
delle zone più soggette ad arbitrii, vendette e
uccisioni.
Anche il secondo dopoguerra segnò una eccezionale recrudescenza del banditismo in varie
forme e manifestazioni soprattutto nelle isole; in
particolare in Sicilia le operazioni contro la banda Giuliano assunsero le connotazioni di una
vera e propria campagna militare. Nei periodi
successivi e infaticabilmente fino ai nostri giorni,
i Carabinieri hanno continuato a prodigarsi con
immutata, silenziosa tenacia nella quotidiana
lotta contro la criminalità, garantendo la tranquillità e la sicurezza delle popolazioni. Ne sono
testimonianza, oltre all’incessante attività di
contrasto della delinquenza comune, le complesse operazioni contro l’eversione politica e
il fenomeno mafioso, particolarmente recrudescente nel mezzogiorno del Paese, che vedono
l’Istituzione tuttora tenacemente impegnata a
prezzo di alti tributi di sangue.
Ma, oltre che per le loro virtù militari e per la
lotta condotta contro il crimine, i Carabinieri
si sono segnalati in ogni tempo alla pubblica
considerazione anche per l’alto senso umanitario, per l’assistenza e per il soccorso alle popolazioni, prodigandovisi, a volte, sino all’estremo
sacrificio. Così, a poco a poco, intorno a loro ha
preso corpo quella linea di fedeltà e di abnegazione che li caratterizza ancora oggi.
heroic acts and many deaths. The first of these was
Carabiniere Giovanni Boccaccio, who was killed
during a violent exchange of fire with dangerous
criminals near Vernante, Cuneo on 23rd April 1815
after only 9 month from Force’s constitution.
By the end of the nineteenth century the fight
against banditry was concentrated on many
notorious criminals on a daily basis especially
in the centre and south of Italy. After the First
World War between 1924 and 1933 banditry was
concentrated in Sardinia, Sicily and Calabria.
The Carabinieri frequently valiantly fought in
bloody gunfights. During this period the Force
was committed to the fight against mafia
organizations cleansing vast areas of arbitrary
vendettas and murders.
After the Second World War there was an outburst
of various forms of banditry concentrated above
all on the islands, particularly in Sicily. The
operations against the Giuliano Band became a
real military campaign. In the following years the
Carabinieri Force continued in its quest against
crime guaranteeing the safety and security of the
population. As a testimony to this, an enduring
fight against everyday crime, political eversion and
mafia activities, common in the south of Italy, still
continues today and has cost the Force many lives.
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M
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As well as its military and crime fighting skills, the
Carabinieri Force is well known by the public for its
humanitarianism aid and assistance to the public,
sometimes resulting in extreme sacrifice. Gradually,
over the years the aura of trust has grown around
the image of the members of the Carabinieri as
well as the spirit of devotion and loyalty by which
they are still recognized today.
Carabinieri carry out an arrest in Sicily at the turn
of the XX Century in a painting by Wilhelm von Gloeden
Così la città di Schio ha ringraziato i Carabinieri.
* Quest’articolo è stato gentilmente fornito dall’Arma dei
Carabinieri, come anche la versione in inglese a fianco.
28
29
Sydney, Australia
8-10 novembre
PROGRAMMA DEL RADUNO
venerdì 8 novembre
19:00 Cena di Gala al Parlamento del NSW:
incontro dei partecipanti al Raduno
con la comunità italiana di Sydney, i
suoi rappresentanti e le locali autorità.
sabato 9 novembre
10:00 Posa di una corona di fiori al
monumento ai Caduti (ANZAC War
Memorial) di Hyde Park
11:00 Santa Messa alla Cattedrale St
Mary’s a Hyde Park concelebrata dal
Nunzio Apostolico arcivescovo Paul
Gallagher e dal vescovo ausiliario di
Sydney il Rev. Peter Comensoli.
14:30 Crociera nella baia, pranzo a bordo.
domenica 10 novembre
RADUNO
2013
8-10 NOV 2013 SYDNEY AUSTRALIA
Friday 8 November
1900 Gala Dinner at Parliament House
with Australian and Italian
Authorities and representatives of
the Italian-Australian Community.
141 Longueville Rd,
Lane Cove NSW 2066
Phone: (02) 9428 3297
Saturday 9 November
1000 Wreath laying at ANZAC War Memorial
1100 Mass at St. Mary’s Cathedral with the
Papal Nuncio and the Auxiliary Bishop
1430 Lunchtime Harbour cruise
Sunday 10 November
1000 Marchers gather in Angel Place
1030 Parade begins
1130 Authorities’ Salute
1200Farewell
Il Presidente Mario Sanna
TRADING HOURS
Monday 5pm - 10pm
Tuesday to Sunday
12:00 pm – 10:00 pm
10:00 Ammassamento ad Angel Place
10:30 Inizio Sfilata via Pitt Street e Martin Place
11:30 Saluto delle Autorità presso il Cenotafio
12:00 Commiato
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e i soci dell’Associazione
Nazionale Bersaglieri
di Sydney
si uniscono
ai colleghi
dell’Associazione
Nazionale
Carabinieri per
celebrare il primo
Raduno A.N.C. in
terra d’Australia.
31
Raduno 2013
Sydney, Australia
8-10 novembre
INDIRIZZI
UTILI
Adelaide
Ambasciata d’Italia a Canberra
15 Hank Street
Lockleys SA 5032
Presidente Giuseppe Cutillo
Tel. 08 8443 4262
[email protected]
12 Grey Street
Deakin, ACT 2600
Ambasciatore Pier Francesco Zazo
Tel. 02 6273 3333 Fax 02627 34223
[email protected]
Brisbane
Consolato-Generale d’Italia a Sydney
149 Harcourt St
New Farm Qld. 4005
Presidente Paolo Cupo
Tel. 07 3358 3884
[email protected]
44 Market Street
Sydney NSW 2000
Console-Generale Sergio Martes
Tel. 02 9392 7900 Fax 02 9392 7980
[email protected]
Melbourne
Istituto Italiano Commercio Estero
5884 Great Alpine Road
Myrtleford Vic. 3737
Presidente Antonio Mautone
Tel. 03 5752 1901 Fax 03 575 11790
[email protected]
19º piano, 44 Market Street
Sydney NSW 2000
Direttore Claudio Pasqualucci
Tel. 02 9299 9954 Fax 02 9299 1172
[email protected]
Perth
Enit - Agenzia italiana del turismo
241 Fitzgerald Street
West Perth 6005 WA
Presidente Amorino Travaglia
Tel. 08 9227 1195 Fax 08 9227 5067
[email protected]
Ground Floor, 140 William Street
East Sydney NSW 2011
Direttore Riccardo Strano
Tel. 02 9357 2561 Fax 02 8356 9853
[email protected]
Sydney
Camera di commercio italiana
125 Ramsay Street
Haberfield NSW 2045
Presidente Antonio Bamonte
Tel. 02 9798 6630 Fax 02 9799 9792
[email protected]
Ground Floor, 140 William Street
East Sydney NSW 2011
Direttore Nicola Carè
Tel. 02 8354 0777 Fax 02 8354 0279
[email protected]
swiaa
QUALITY AGED CARE
84-88 Restwell Road, Bossley Park
8786 1222
32
33
Sydney, Australia
8-10 novembre
Un carabiniere
Dalla Sicilia all’Australia di Andrea Gullotta OAM*
CONGRATULAZIONI
ALLA SEZIONE ANC
DI SYDNEY
PER IL RADUNO 2013
Established 1964
Mi sembra che per molto tempo si sia preferito
mettere in secondo piano alcuni fatti, avvenimenti ed episodi collegati con periodi più o
meno grigi della storia d’Italia.
Avevamo bisogno, forse, di liberarci dalle
tragedie della guerra e incamminarci per una
nuova fase, quella della pace, della ricostruzione e della crescita economica. In tempi recenti,
invece, si riportano alla luce pagine di storia
di grande valore molto spesso dimenticate o
scritte soltanto nei memoriali.
La recente digitalizzazione dell’Archivio Luce,
ad esempio, ha aperto le porte a rinnovate
passioni per la storia, favorendo la riscoperta
e una nuova rappresentazione della memoria
coloniale. Chi ha avuto modo di apprezzare il
film d’interesse culturale nazionale El Alamain
– La linea del fuoco (2002) di Enzo Monteleone,
avrà notato con un certo turbamento le precarie condizioni del regio esercito, le difficoltà
derivanti dal clima desertico e le conseguenze
di uno scarso equipaggiamento militare. Il film
narra una storia immaginaria, quella del fante Serra, uno studente universitario siciliano
assegnato al 28º Reggimento
della Divisione Pavia, sul fronte
nord africano. La mia è una storia vera. É la storia di un uomo
affabile, pieno di vita, dedito alla
famiglia, un carabiniere - mio
padre.
Giovanni Gullotta, classe 1912,
siciliano di Nunziata di Mascali, u
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35
Raduno 2013
Catania. Con l’entrata in guerra dell’Italia, il
10 giugno del 1940, il carabiniere Gullotta
venne mandato in Libia, colonia italiana vinta
all’Impero Ottomano con la guerra italo-turca
del 1912. Mio padre era un
amante di moto, soprattutto
delle Moto Guzzi, nonchè un
formidabile motociclista. Una
volta in Africa gli venne perciò
assegnato un importante e
delicata missione. Giovanni
divenne responsabile della consegna di documenti
segreti tra il comando della
Deutsches Afrika Korps guidata dal mitico Generalfeldmarschall Erwin Rommel, noto come
la Volpe del deserto, e il Capo di Stato Maggiore
del Regio Esercito in Libia, Generale Rodolfo
Graziani, quest’ultimo giunto in Africa a causa
della prematura morte del Governatore Italo
Balbo. É durante un’insolita missione al termine
del primo anno di guerra contro gli Alleati che
mio padre si distingue per spirito di servizio
Sydney, Australia
e per amor di patria, mettendo a repentaglio
la propria vita per salvare un gruppo di militari
della Regia Aviazione.
Nel settembre 1940 le truppe italiane si preparavano ad invadere l’Egitto, allora sotto controllo britannico. Avanzando su Sollum, un villaggio egiziano presso il confine con la Cirenaica,
occuparono l’aeroporto, contrastando gli attacchi della Royal Air Force. Sollum è a circa 145
km da Tobruk, già conosciuto per «l’incidente»
del marzo 1923 (una delle tante questioni
diplomatiche dell’era coloniale), scoppiato a
causa della notizia dello sconfinamento presso
Sollum da parte di truppe italiane all’inseguimento di ribelli libici, pubblicata sul quotidiano
«Al Ahram» del Cairo.
Proprio tra le rovine dei bombardamenti alleati
in Nord Africa, Giovanni vide un torpedone
dell’aviazione andare a fuoco e le voci dei militari intrappolati nel retro del veicolo in procinto di esplodere. Cercò invano, con le proprie
mani, di aprire la portiera posteriore che si era
inceppata, ma vedendo le fiamme aumentare
e proseguire verso il serbatoio del carburante, corse verso un aereo anch’esso in fumo
per estrarre un estintore e contenere il fuoco.
Immediatamente trovò poi un piede di porco
con il quale forzare la serratura e trarre in salvo
quattro giovani avieri prima che per loro fosse
troppo tardi.
Per quell’opera eroica, il comando italiano conferì a mio padre un encomio, un tributo pubblicato nell’ordine del giorno del corpo, di unità e
di comandi superiori, affinchè tutti ne traggano
esempio. La trascrizione dell’atto contenuta nel
foglio matricolare recita, “di servizio in aeroporto
in zona di operazioni, accortosi che a bordo di un
torpedone della reale aeronautica si era sviluppato un forte incendio, munitosi di estintore tolto
da un aereo vicino si slanciava animosamente
nell’interno della vettura in fiamme e riusciva a
spegnere l’incendio che minacciava di estendersi
al serbatoio della benzina limitando così molto i
danni all’automezzo e agli avieri.”
Dovendo apparire davanti al Comandante Generale per ricevere il meritato riconoscimento,
a Giovanni fu chiesto se preferisse una promozione a grado di Capitano oppure ricevere un
mese di congedo dal fronte per ritornare in
Sicilia. Da buon siciliano, amante della propria
terra ma soprattutto dei propri affetti, Giovanni
decise di fare ritorno a Nunziata di Mascali per
riabbracciare Maria, sua amata moglie e me,
suo figlio di quattro anni, il piccolo Andrea.
Fu una fortuna che mio padre scelse il conge-
36
8-10 novembre
do: di lì a breve una serie di duri scontri tra le
forze dell’Asse e le forze alleate avebbe arrecato gravi danni al contingente italiano... più di
15,500 uomini sarebbero stati fatti prigionieri di
guerra. Molti di loro vennero internati in Australia, in campi di lavoro nella parte ovest del New
South Wales, nel villaggio di Cowra, ma anche a
Holsworthy alla periferia della città di Sydney.
Forse, chissà, se Giovanni avesse accettato di
rimanere al fronte sarebbe arrivato in Australia
in anticipo... perché nel 1950 mio padre decise
comunque di emigrare in Australia in cerca di
un nuovo futuro. Amò sino all’ultimo giorno
l’Arma dei Carabinieri e l’Italia, il suo paese, dal
quale non si distaccò in segreto nel cuore della
notte, ma volle consapevolmente compiere,
da carabiniere e retto servitore della patria, una
grande e libera scelta.
* Il Cav. Uff. Dr Andrea Gullotta è il più noto farmacista d’origine
italiana di Sydney, e Ambasciatore dell’Università di Sydney.
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37
Raduno 2013
Sydney, Australia
Alle prossime elezioni vota Joe Cossari
8-10 novembre
Australia’s Italians: in context
by Paolo Totaro AM*
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C
Joe
Mi congratulo con il C/re Comm. Antonio Bamonte OAM JP
Coordinatore continentale per l’Australia
Presidente della Sezione Estera di Sydney
per il suo impegno per la comunità.
Australia was born British, of British ingenuity and
British violence. If in London, visit the Greenwich
World Heritage Site with the National Maritime
Museum, Royal Observatory and the grandiose
Admiralty buildings and historic ships. It will
appear clear how British science, combined with
greed and war-skills, would bring about a colossal
empire, of which Australia was one of the latest
but largest additions. The mythical Terra Australis,
‘discovered’ by the British was soon destined to be
a penal colony. That this happened through the
violent dispossession and against the will of the
sovereign people, the many Aboriginal nations,
is part of our foundation story, whether we
Australians like it or not.
Jump two hundred years and, not counting the
suppression of Aboriginal resistance and identity,
the Australian colonizers have had uninterrupted
internal peace. That is, without a civil war such as
the American. We Australians were able to rapidly
settle into a relaxed state, some call it somnolent,
until and possibly in between the two World Wars.
Australia has grown into an ethnically diversified
society. Under Common Law and strong
institutions, now live a people originating from
over 200 countries according to the 2011 Census.
Each group, Indigenous and immigrant, brings
its own unfathomable array of cultural varieties.
Hence, the astonishing array of met -or unmetreciprocal expectations. Hence the oft quoted
‘endemic racism’ -but also the powerful, recent
remedies against it. That a civil society would
gradually evolve out of a violent penal colony
in geographic insulation, is an achievement of u
Family owned and operated
Family owned and operated
Pangallo Estate brings together the spirit
Pangallo Estate brings together the spirit
of passion, family and tradition.
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The estate comprises of a vineyard
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39
Raduno 2013
Sydney, Australia
which we Australians can be proud.
the many, ancient languages.
Who are ‘we’?
By contrast, Italians did not dispossess anybody.
They did not enter Australia by violence. They
came and were accepted
in peace, to earn a living
while helping build up a
Nation that, quite rightly,
expected that its laws be
ipso facto adopted. Less
rightly if not less pressingly,
it also made clear that its
language and its customs
should be ‘assimilated’. That
Italians made it, not only
in fully adapting to the legal framework, but to
the ways of living while contributing so much
of their own, is so well known that it is pointless
restating. What is to remember, in this context, is
that, even for the poorest Italians -some elderly
eking out their livelihoods from tiny incomes and
immaculate veggie patches- the life expectancy
Half a million, or 2.5% of us describe themselves as
Indigenous. ‘Indigenous’ is of course a definition
that international law uses to give some status
to the relationship of original inhabitants to
ancestors’ lands The numbers, after a terrible
decline (some call it ‘genocide’) have in the last
ten years increased by 17% or 90,000 people. The
concentrations differ greatly between regions
and by affluence. In ‘rich’ metropolitan suburbs
you may live your life without ever meeting an
Aborigine. But in the Northern Territory 26.8% are
Indigenous. But if, by now, there are very skilled
Aboriginal tradesmen, professors and great artists,
unacceptable numbers still live much shorter and
less healthy lives than the average Australian.
And there is no clear view of how to rectify the
dramatic imbalances in both life expectancy and
participation. Equally, there is very little that can
be done to reverse the ongoing disappearance of
40
is substantially the same as for the rest of the
population. Therefore, it is much higher than for
Aborigines. And this is a basic fact that should
never be ignored when attempting a snapshot of
Australian Italians’ in the context of the ‘common
wealth’ of Australia.
Australia is a country with a growing skewering of
wealth. The richest 20% own 61% of the wealth.
The poorest 20% own 1%. There are very wealthy
Italian Australians. There are quite poor Italians. It
is likely that these discrepancies are representative
of inequalities in the rest of the population.
Importantly, however, Italian Australian women
and men are now present in probably more than
average numbers in skilled trades and professions.
And this maybe true also of the emblematic
categories of senior judges and military officers, of
notable artists, of parliamentarians and opinion
makers: we do not feel anymore at the margins, as
we did fifty years ago.
8-10 novembre
Of course, the number of Italian-born is
decreasing, due to both the death of those many
who arrived after WW2 and the dramatic fall in
permanent arrivals. If the number of ‘descendants’
is increasing, our presence is becoming much less
visible, given the much-desired mixed marriages
and distance in time from the ancestral roots.
At the last census, in 2011, 25% of Australians
resulted as born overseas. Of those, 8.5% were
born in non-English speaking countries and 21.6%
in English speaking countries. u
41
Raduno 2013
Sydney, Australia
Italians, a few decades ago the largest overseas
born, now lag well behind, as this table shows:
Country of birth
Persons
%
Australia
15,017,846
69.83
England
911,594
4.24
New Zealand
483,398
2.25
China (excluding Taiwan)
318,969
1.48
India
295,363
1.37
Italy
185,402
0.86
Vietnam
185,039
0.86
Going by the ancestry by
birthplace of both parents
the largest ethnic minorities
now rank as follows:
China
318,971
India
295,361
Vietnam
185,038
Italy
178,143
Overall, those who are recognizably Italian
Australians are on a rapid fall both as absolute
numbers and percentages.
Social indicators suggest that our levels of
integration and participation are in line
with reasonable expectations. And this is a
fundamentally good fact.
Dramatically, criminally even, we lag in one
crucial area, that of Italian language and culture
teaching in schools, universities and other places
of learning.
The language of Dante is taught by a dwindling
number of teachers to a dwindling number
of students. Italian, both the language of an
8-10 novembre
ethnic minority and a language of culture, is
disappearing.
Italians of Australia, and indeed for Australia, it is
a catastrophe.
The two Italian language newspapers are a
shadow, albeit still a valiant one, of their previous
influence. The only private radio station, Rete
Italia, in the hands of the same (good) proprietor
as the newspapers, is a radio station that is
providing programs with incredibly limited
resources, a few of which still have nothing
to envy compared to Australian mainstream
commercial radio. Rete Italia is now eking out a
precarious end-of-life, due to revenues dwindling
and an audience old, tired and unable to fight for
what it wants.
Against this, compare the wilful falsity of
governments’ rhetoric about acquiring a second
language. The reality is that resources have been
withdrawn from Italian teaching for the last two
decades. The University of Sydney is for the first
time in fifty years without a titular professor. One
could go on an on.
Indeed, and this is emblematic of the social
change, Rete Italia now sells prime time to other
linguistic groups.
On the other hand, an ethnic minority survives
through its ability to remain itself while at the
same time changing and adapting. Italian
culture comprises a particular way of being or not
being Catholic, of speaking or ignoring English,
of socializing, dressing and cooking. All these
features are in a state of flux, emerging changing
disappearing, as new generations emerge from
miscegenation and cultural influences. The
“Italiannes” of our children has to be different
than ours. And that of the grandchildren has
to be, often, non-existent. It is not necessarily a
bad thing as this is how life goes on. Something
remains and that something emerges, for
instance, in influential works of art.
Nevertheless, the loss of Italian, the language of
labourers and high culture, if problematic. For us
But, in closing, another
glimmer of hope. The
Italian Bilingual School
in Sydney, the first in
Australia to provide
bilingual and bicultural education in English and Italian, ‘aims to
empower students for a global existence’.
It relies on fees and government grants. But
how many rich Italians are supporting it? How
many of us are concerned that it becomes a
comprehensive primary and high school, of high
academic achievement, instead of, as it is now,
being limited from Kindergarten to Primary?
Where are the voices speaking out, crying to the
political parties? One wonders why the Italian
Australians with some power, in government,
seem to be silent, both in the Italian and
Australian parliaments.
If the British with genius and violence have been
able to establish the language of Shakespeare as
a near universal language, Italians -with equal
genius but without much skill at war- are losing
the language battle. Is there a sad morale to this
story?
* Paolo Totaro is the Founding Chairman of the Ethnic Affairs
Commission and one of the fathers of Multiculturalism in Australia. He’s also a poet, a published author, a gifted musician
and, going by his portraits of Italians in his article, not a bad
photographer either.
A new generation is strolling around Sydney
42
The older generation is getting thinner by the day
The two images to the left and far left are by James Horan
and Jamie Williams for Destination NSW, whose assistance in providing access to their image library is gratefully
acknowledged.
43
Sydney, Australia
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8-10 novembre
È questo il nuovo Eldorado?
Una meta per i giovani di Concetta Cirigliano Perna*
Si parla sempre di più di nuovo esodo in contrapposizione all’esodo di un passato non troppo lontano. Tra la fine del 1800 e il 1970, oltre
27 milioni di italiani lasciarono l’Italia in cerca di
fortuna.
E tantissimi la fortuna l’hanno fatta. Contadini
e operai, sebbene privi di strumenti culturali,
sono riusciti a riscattarsi da una condizione di
povertà e hanno forgiato i paesi che li hanno
accolti. È famosa una frase dello scrittore tedesco Max Frisch, che disse: “Volevamo braccia,
sono arrivati cervelli!”
Oggi partono cervelli per usare le braccia: i new
migrants, infatti, sebbene diplomati, laureati e
non di rado con un dottorato di ricerca in tasca,
sono preparati a fare i lavapiatti, i camerieri e
le “persone di fatica” nelle sterminate fattorie
australiane.
Partono perchè la crisi economica globale,
insieme con politiche dell’occupazione giovanile poco lungimiranti, li ha colpiti molto
duramente e si sentono derubati della dignità.
Esattamente come poco più di mezzo secolo
fa. Ma c’erano state due guerre mondiali, una
dopo l’altra!
Chi emigra oggi appartiene alla generazione
nata qualche decennio dopo il boom economico degli anni Sessanta; nel benessere e nel
consumismo spensierato degli anni Ottanta,
nell’arricchimento rapido ma, proprio per questo, volatile delle speculazioni finanziarie. Una
generazione a cui la tecnologia ha ampliato i
canali dell’informazione e del sapere e la globalizzazione ha promesso crescita all’infinito.
Dall’Italia, secondo i dati forniti dalla fonte
governativa ufficiale dell’AIRE (Anagrafe Italiani
Residenti all’Estero), negli ultimi 10 anni sono
emigrati più di 600mila italiani, di cui il 70%
laureati.
Alcuni riscontri parlano addirittura di 1milione
solo negli ultimi 4 anni. È difficile avere dati
attendibili perchè solo la metà di chi vive all’estero si iscrive all’AIRE.
Trasferimenti all’estero di giovani erano iniziati
già da almeno un decennio, ma rientravano in
una normale mobilità transnazionale.
Il cartellone della Coca-Cola è da anni il primo punto di riferimento del turista: domina Kings Cross, il quartiere dal sapore lievemente equivoco, quanto basta per attrarre senza respingere.
Dal 2008 le cifre sono aumentate in maniera
esponenziale. In Australia dal 2010 sono arrivati
62mila italiani muniti di un working and holiday visa, che permette di entrare nel Paese , per
poi utilizzare tutti i mezzi possibili per restarvi.
Esplorano opportunità oltreoceano anche professionisti che non si sentono adeguatamente
gratificati in Italia o non trovano sbocchi di crescita. Sono soprattutto specializzati nel settore
tecnologico - perchè, sì - forse non siamo in
molti a saperlo - le università italiane sfornano
eccellenza anche nella tecnologia.
Con l’esplosione della New Economy, molti ingegneri informatici si sono riversati nella Silicon
Valley o in altre parti degli Stati Uniti.
A Sydney ci sono oggi almeno 1.500 giovani
italiani e lo stesso numero a Melbourne e nelle
maggiori città australiane. Circa 50.000 doman-
45
u
Raduno 2013
de di emigrazione giacciono presso il Ministero
federale dell’immigrazione.
Non è esagerato pensare che i giovani italiani
vedano nell’Australia il nuovo Eldorado.
È triste dirlo, ma questa nuova diaspora è uno
dei più grossi fallimenti in cui è incorso il nostro
Paese, per non essere riuscito a trattenere le
migliori risorse, quelle fresche e più produttive,
sulla cui istruzione lo stato italiano ha investito
milioni di euro.
Sydney, Australia
È risaputo che l’Australia produce lana, grano e
zucchero ed esporta molta carne. Quello che
spesso non si sa è che l’Australia è anche:
• il più importante Paese produttore di diamanti, circa 31 milioni di carati;
• il terzo Paese produttore di oro, circa 247
tonnellate;
• il maggior esportatore di carbone;
• Il secondo Paese al mondo per l’allevamento di pecore, ce ne sono 7 per abitante;
• Il sesto produttore di vini e la qualità è tra le
migliori!
• Il più efficiente produttore di riso al mondo.
• Un grande esportatore di istruzione con
oltre $ 15 miliardi. Oltre il 40% degli studenti nelle università australiane proviene
dall’estero.
Inoltre il sistema scolastico australiano prevede uno stretto rapporto tra la fine degli studi
superiori e l’inizio di corsi di formazione professionale presso aziende, cui in molti casi segue
l’assunzione.
Con la tavola a Bondi. La vita può essere bella.
Ma cosa possono aspettarsi dall’Australia i giovani che la scelgono come potenziale destinazione - al di là di praticare il surf a Bondi Beach?
Come prima cosa mi si permetta di deludere
chi crede in stereotipi: qui non saltelliamo per
strada sottobraccio ai canguri né rischiamo di
essere colpiti da un boomerang.
Certo, ci sono squali e coccodrilli in quantità.
Ed è vero, molti anni fa uno squalo ha probabilmente mangiato un Primo Ministro australiano
e i coccodrilli mangiano mediamente ogni
anno 6 turisti audaci, incoscienti o distratti.
Oggi però è più probabile gustare uno squalo in un ricercato piatto cucinato in uno dei
1.700 ristoranti italiani censiti in Australia e il
Primo Ministro seduto al tavolo di un ristorante
italiano.
46
commercio.
Per brevetti, diritti d’autore e proprietà intellettuale, l’Australia è tra i più sicuri al mondo.
Anche troppo: c’è chi lamenta che l’Australia è
troppo regolata. Il pilota australiano di Formula
1 Mark Webber ha parlato di nanny State, uno
Stato-bambinaia.
Quello che può irritare un pilota abituato a
rischiare la pelle è visto invece come un vantaggio da chi guarda al Paese dal punto di vista
dell’operatore economico, che sia una multinazionale, una piccola o media impresa o un
investitore. La SACE Spa è un’azienda pubblica italiana controllata al 100% dal ministero
dell’Economia. Il suo compito è di assistere le
aziende italiane che vogliano operare all’estero,
garantendone il rischio nelle transazioni internazionali e negli investimenti. Insomma, una
specie di super-assicuratore con un pacchetto
di 100 miliardi di dollari di interventi all’estero.
Ecco, per la SACE l’Australia è vicina al Paese
ideale. I rischi del debito sovrano sono minimi,
8-10 novembre
come lo sono il rischio di espropri da parte
dello Stato e di crollo del sistema bancario.
Per le aziende italiane c’è un altro vantaggio
nell’investire in Australia. Ci sono circa un
milione di italiani, tra prima, seconda e terza
generazione, e il Made in Italy gode un’ottima
reputazione.
L’ Australia può fare da ponte verso le principali
economie e i mercati in forte crescita, come
Cina, India, Corea, Singapore, Taiwan e le isole
del Pacifico, anche se l’isolamento geografico
del Paese e la popolazione relativamente ridotta, 23 milioni, inducono a una riflessione.
Un altro vantaggio è rappresentato da un
approccio generalmente aperto a idee nuove
e nuove sfide. C’è una forte cultura dell’innovazione attraverso programmi di ricerca a livello
mondiale e tecnologie sofisticate. È alta l’attenzione per le risorse energetiche rinnovabili e
per la difesa dell’ambiente, anche se le recenti
elezioni politiche hanno visto la vittoria di un
governo conservatore con minore simpatia per u
Molti associano l’Australia al Crocodile Dundee.
Beh, no... I coccodrilli ci sono, come pure il
deserto e distanze disarmanti. Ma l’Australia è
un paese moderno, con un sistema economico
dinamico e proiettato verso il futuro, e più di
tre quarti della popolazione che vive nelle sei
città principali.
Ha un sistema di regole che funzionano. Ci
sono solo le leggi che servono effettivamente
al Paese e sono fatte osservare.
La corruzione esiste anche qui, però - se beccati - se ne pagano le conseguenze. Anche per
situazioni che a noi italiani farebbero ridere: un
ministro del Queensland qualche tempo fa si è
dimesso perché fermato dalla polizia per eccesso di velocità. Non è una questione di gravità
dell’atto, bensì una questione di principio.
Avviare un’attività imprenditoriale con una srl,
una società a responsabilità limitata, prende
due giorni e meno di 500 euro. Non è richiesta
un’iscrizione obbligatoria a nessuna camera di
47
Sydney, Australia
questioni ambientalistiche.
Certo, siamo in un Paese di ceppo anglosassone e ci sono differenze sostanziali anche nelle
forme di comportamento.
Per esempio:
• Le riunioni sono brevi e vanno al punto.
• La puntualità è imperativa.
• La gente risponde alle e-mail e si aspetta
una risposta immediata anche quando è
negativa.
• Gli australiani sono mattinieri. Si organizzano colazioni di lavoro alle 7 del mattino.
• La cultura del caffè è diversa dalla nostra!
orrore! gli australiani bevono il cappuccino
a tutte le ore, anche dopo una lauta cena a
base di pesce.
• Gli australiani sono amichevoli e informali. Diventano formali quando non
sono convinti della serietà e affidabilità
dell’interlocutore.
Gli australiani credono nel detto “Fidati dei tuoi
amici”; gli italiani “Fidati solo della tua famiglia”.
8-10 novembre
ha stravolto le piu potenti economie mondiali
con un effetto domino inarrestabile. Certo, un
vento di crisi sta soffiando anche da queste
parti. Non era pensabile che la crisi globale di
così vaste proporzioni non avesse ripercussioni
persino su una economia che vanta un aumento del Pil del 3% ed è in costante crescita da 21
anni.
La tavola che segue mette a confronto, in dollari americani, il prodotto interno lordo pro-capite di Australia, Italia e il Paese di riferimento
dell’Unione europea, la Germania. È subito evitente che tutte e tre le economie hanno subito
una flessione a seguito della crisi globale ma
l’Australia si è subito ripresa ed ha continuato
a registrare una crescita positiva, mentre i due
Paesi europei debbono ancora tornare ai livelli
pre-crisi (fonte: Banca Mondiale).
Paese
2008
2009
2010
2011
2012
Australia
49.207
42.404
51.586
62.003 67.036
Italia
38.563
35.073
33.761
36.104 33.049
Germania
44.132
40.275
40.164
44.021 41.514
Il tallone di Achille dell’Australia è la cultura
del pub, del bere per il piacere di ingurgitare
alcol anziché come accompagnamento al cibo.
Un’abitudine che ha pesanti risvolti sociali , dagli incidenti fatali del sabato sera, alla violenza
domestica, all’impatto sull’ambiente di lavoro.
Una cultura in cui alzare il gomito può essere
un motivo di orgoglio, il lunedì mattina, anche
per la più sofisticata delle signore.
Il vero punto di forza dell’Australia è il formidabile connubio tra natura e opera dell’uomo,
grazie all’adozione di politiche urbanistiche
e ambientali soprendentemente moderne e
lungimiranti.
Secondo l’OCSE, l’Australia è il primo paese al
mondo per qualità della vita. A conferma della
robusta performance economica sono stipendi
relativamente elevati e un costo della vita tra i
più alti al mondo. È uno dei pochi paesi sviluppati a non essere stato sfiorato dalla recessione,
nemmeno nel 2008 quando la crisi finanziaria
Una foto di 60 anni fa... anche allora le miniere a
cielo aperto fornivano ricchezza all’Australia... ma
niente in confronto al recente boom minerario.
49
u
Raduno 2013
Sydney, Australia
Un punto a sfavore di questo continente è che
la crescita economica, in particolare della zona
occidentale, conta molto sulle esportazioni di
minerali, quali il ferro e il carbone. La riduzione
delle esportazioni verso la Cina potrebbe far
scoppiare la bolla nel settore minerario e vanificare gli ingenti investimenti effettuati in questo
settore, tipicamente ‘boom or bust’, con contraccolpi significativi sull’occupazione. Tuttavia,
nonostante le incognite sugli scenari prossimi,
persiste molta fiducia nel futuro: l’inflazione è
sotto controllo, il deficit di bilancio e il debito
pubblico sono assestati su livelli da fare invidia
persino alla Germania. La disoccupazione è aumentata, ma ancora contenuta sotto il 6%.
diano del parco nazionale di Hamilton Island, o
fotografo del lifestyle di Melbourne. Hanno partecipato al concorso per questi lavori da sogno
circa 35mila giovani di 200 Paesi diversi.
…
Da quanto detto, sembrerebbe che in Italia vada
tutto male e in Australia sia tutto rose e fiori.
Non è così. Non esiste un mondo perfetto e
non lo è neanche l’Australia. Però, al momento,
chi vive qui non sente quel senso di incertezza
e di preoccupazione per il futuro che pervade
tanti strati della società italiana, e non solo quelli
meno privilegiati.
Ad accrescere l’interesse per un’esperienza ‘down
under’ ha contribuito un’iniziativa di un anno
fa del ministero del Turismo australiano che ha
offerto, con uno stanziamento di oltre 3 milioni
di euro, sei contratti di sei mesi a stranieri fra i 18
e i 30 anni per impieghi quanto meno singolari
e attraenti: guardiano della fauna locale, guar-
L’Italia è uno dei più bei paesi al mondo, che sta
attraversando una stagione ingrata, anzi, più di
una. Si rimetterà in piedi. Ci vorrà del tempo, ma
ce la farà. Se non altro per ricominciare a giovarsi
delle preziose risorse dei giovani e per restituire
loro la dignità che meritano.
* Concetta Cirigliano Perna è docente di italianistica all’Università Macquarie, autrice di libri, editorialista e Presidente
dell’Associazione Nazionale Donne Italo-Australiane.
Napoli Food was established by Raffaele Angrisano in 1991
Raffaele sold, delivered and managed the company with
integrity, supporting a large number of restaurant and pizzeria
businesses in Sydney, Canberra and Newcastle.
Raffaele created a well-known establishment and has earned
the respect of customers all over Australia for his passion and
knowledge of the food industry and of the products that he
sources and imports from Italy.
Raffaele was later joined by his brother Enzo and together to
this day they continue to do what was once a one man show
but, with the help of their staff members, today Napoli Food &
Wines employs a fleet of 7 vans and trucks delivering food
and wines daily to the Sydney C B D and its region.
1-21 Smith St, Marrickville 2204
Sydney N S W Australia
p: 02 9519 4411 f : 02 9519 4418
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Skype: Napolifoodsupplies
[email protected]
http://www.napolifoodandwines.com.au/
8-10 novembre
Il filo rosso
Carabiniere nel sangue di Marco Testa*
La fiamma che arde nel cuore di un giovane
Il 13 luglio 2014, l’Arma dei Carabinieri
festeggerà il primo bicentenario. La
Benemerita, colei che si è acquistata merito
facendo del bene e non certo per titolo, sarà
forse un pò «anzianotta», ma soltanto per
il calendario. L’Arma, fedele nei secoli, non
manca nè di spirito nè di energia per essere
fonte di rinnovata ispirazione per i giovani
dei tempi moderni. Chi da bambino ha avuto
- come me - la fortuna di avere carabinieri in
famiglia porta sempre nel cuore il ricordo di
un cappello con la fiamma argentata. Quando
si cresce, questa acquista ancora maggiore
significato. Nei momenti più incerti, nel mezzo
di disagi sociali, economici e culturali le
istituzioni importanti della società acquistano
un valore incommensurabile per coloro che
si aspettano risposte concrete sul proprio
futuro. L’appartenenza all’Arma aiuta a rimanere
giovani, soprattutto all’estero, dove le sezioni
ANC sono composte da un numero esiguo
di carabinieri in congedo. Essi, però, sono
affiancati da un vero e proprio «esercito» di
giovani discendenti, familiari e simpatizzanti.
Il mio rapporto con l’Arma dei Carabinieri
possiede quelle che si potrebbero definire
radici genealogiche. Mio bisnonno Pietro era
un carabiniere. Prestava servizio a Mistretta,
in Sicilia, durante l’era fascista. Uomo onesto,
amante della caccia, di cui però non si sa
molto. Morì giovane nel 1938. Suo nipote –
mio zio – porta il suo stesso nome e svolge
tutt’ora servizio come carabiniere nella
medesima cittadina, dopo parecchi anni
passati in Calabria. In quanto a me, non sono
un carabiniere. Ho indossato per la prima
volta una divisa quando avevo 8 anni. Era l’alta
uniforme di mio zio e nella stessa occasione,
mio fratello indossò la mimetica. Fu un gioco,
ci divertimmo molto, se non altro per il tempo
L’autore alla tenera età di 8 anni in uniforme di gala
mentre il fratello Fabio indossa la mimetica.
che perdemmo nell’indossare correttamente
le uniformi e metterci in posa per la fotografia.
Rivedere quell’immagine dopo oltre quindici
anni fa un certo effetto. Da piccoli è difficile
capire il senso di tutti quegli accessori che
compongono l’alta uniforme del carabiniere.
Una volta indossata, rimane impressa nella
mente di chi la fa propria e in quell’abito
cerca di trovare la propria fierezza e quindi
un’identità.
In Australia, la mia appartenenza all’Arma
dei Carabinieri ha assunto una forma più u
“un patronato per tutti”
248A/B Fitzgerald Street,
PERTH (WA) 6000
Tel: (08) 9227 7918 Fax: (08) 9227 5749
email: [email protected]
Rear 92, Great North Road,
FIVE DOCK (NSW) 2046
Tel: (02) 9713 8805 Fax: (02) 9713 8809
email: [email protected]
51
Raduno 2013
Sydney, Australia
completa. Non potrò mai dimenticare la sera
della festa del mio diciottesimo compleanno,
quando Antonio Bamonte, il presidente, mi
consegnò la tessera dell’Associazione Nazionale
Carabinieri di Sydney. Da allora, per qualche
anno, ho indossato l’uniforme alle parate e
in occasione dei ricevimenti ufficiali. Il mio
«maestro di cerimonia» è stato il carabiniere
Salvatore Sapuppo. Un siciliano di ferro che
I due fratelli in un’immagine più recente... stavolta
Marco è a destra e le uniformi cadono meglio.
fino a qualche giorno prima di morire ha
partecipato alla Festa della Repubblica Italiana
indossando l’uniforme. Debole, a causa
della malattia, professò il suo amore per la
Benemerita dicendo che sarebbe stato un
onore morire in divisa. Mi ha insegnato i trucchi
del mestiere, come mantenere l’uniforme
pulita, impeccabile, il saluto, il riposo e il
comportamento da adottare quando s’indossa
la divisa. A Sapuppo devo un ringraziamento
particolare per avermi fatto vivere e amare
l’Arma e non solo guardarla come un’istituzione
da bacheca.
Penso che per «riscoprire» l’Arma si debba fare,
prima di tutto, un passo indietro. Dalla Carica
di Pastrengo al decennale degli attentati di
Nassiriya, rievocare i fatti ci fa capire cosa c’è
dietro ogni uniforme - gli uomini e le loro
storie. Alle ore 10.45 del 12 novembre 2003,
«quattro kamikaze» su due veicoli, con a bordo
tra i 150 ed i 300 chili di esplosivo, cercarono di
forzare l’ingresso della base italiana a Nassiriya.
8-10 novembre
I terroristi ingaggiarono un conflitto a fuoco
con il personale del corpo di guardia, poi
si fecero esplodere nei pressi dell’ingresso.
L’attentato, il più grave subìto dalle truppe
italiane dalla seconda guerra mondiale, causò il
decesso di 17 militari. Tra loro vi erano 4 soldati
dell’Esercito e ben 12 Carabinieri. Il più giovane
aveva solo 22 anni. Gli eventi di Nassiriya
aiutano a comprendere l’essenza della «grande
famiglia» dell’Arma dei Carabinieri. Mettere
al primo posto la persona umana, la tutela
dell’ordine e della legalità, la giustizia sociale e
il bisogno di chi soffre. Dire «Nassiriya» significa
riconoscere un dolore profondo difficilmente
rimarginabile, quello di una comunità. Il dolore
che deriva dall’essere impotenti davanti agli
eventi della storia. Così come la crisi che separa
il bambino dall’adulto spinge i giovani per
nuove strade, Nassirya ci esorta a scoprire
nuovi orizzonti, cercando di cogliere il meglio
di ciò che ci accingiamo a realizzare.
L’Arma è un’istituzione dai valori antichi, u
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53
Raduno 2013
ma intramontabili. Sin dalla sua concezione
si è distinta per la cura e per la disciplina,
nella comprensione e nel servizio. I giovani
della società moderna, caratterizzata dal
prevalere di nuovi idoli, da idee e da interessi
in continuo fermento, trovano nell’Arma un
punto di riferimento. In questo contesto, i
carabinieri si collocano come custodi dei
valori fondamentali, ma sono altrettanto
attenti all’evoluzione dei tempi e alle forze
del cambiamento. L’Arma dei Carabinieri è
portatrice di giustizia e di verità, dedita alla
protezione di tutto ciò che si trova nella vita
di ogni cittadino. Chi, anche per un giorno, si
accinge a far parte di questa realtà non può
non riconoscerne la grandiosità: arabinieri un
giorno, Carabinieri per sempre!
Quale futuro può esserci nel contesto italoaustraliano? Il Raduno di Sydney è l’inizio di
un nuovo modo di aprirsi alla società. I soci
carabinieri in Australia non saranno certamente,
dal punto di vista anagrafico, lo specchio
della gioventù ma hanno saputo trasmettere
le loro emozioni e i loro valori alle nuove
generazioni. Siano essi familiari, simpatizzanti o
semplicemente amici, una nuova compagine
si prepara ad assumere l’onere di tenere viva la
fiamma di una già grande istituzione.
* Marco Testa vive a Sydney, ha 23 anni e si sta per laureare in
storia moderna e italianistica. Nella sua famiglia i carabinieri
non si contano.
© 2013 Associazione Carabinieri Inc., Sydney Australia
Questa rivista è un numero unico pubblicato dall’Associazione Associazione Carabinieri Inc., che riunisce le Sezioni Estere di Adelaide, Melbourne, Perth,
Sydney e la sotto sezione di Brisbane, in occasione
del Raduno ANC di Sydney dell’8-10 novembre 2013.
Viene distribuita a titolo gratuito ai partecipanti e
a chi ne faccia richiesta fino ad esaurimento della
tiratura.
La pubblicazione è stata curata da TVi Productions di
Broadway, Sydney, www.tvi.com.au.
Si prega voler indirizzare commenti e suggerimenti a
[email protected]
This is a one-off publication to mark Raduno 2013, an
event organised by Associazione Carabinieri Inc., the
legitimate representative in Australia of the Associazione
Nazionale Carabinieri, the world-wide Association of
Carabinieri ex-servicemen with Headquarters in Rome.
It has been edited by Claudio Paroli of TVi Productions
Pty Ltd of Broadway, NSW, www.tvi.com.au.
Please send all mail to [email protected].
FABIO DIPRE’
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WETHERILL PARK, NSW 2164
OPENING SOON
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Director
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Managing Director
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F (02) 9729 3353
M 0411 596 234
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AN INTERNATIONAL
COMPANY WITH AN
ITALIAN SPIRIT
From its origins in Milan, Gruppo Campari has
been making a distinctive and sophisticated
statement in bars and restaurants across the
globe for over 150 years.
2010 saw the birth of Campari Australia – now
one of the top premium liquor suppliers in the
country. With leading brands like Wild Turkey
(the no.1 premium bourbon in Australia),
Riccadonna ( the no.1 imported sparkling wine in
Australia ), American Honey (the fastest growing
top 50 spirit brand in Australia) and style leader
SKYY Vodka, Campari Australia is committed to
building world class brands with passion.*
*Source: Aztec National Database March 2012
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