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8-10 nov 2013 sydney australia
RADUNO 2013 8-10 NOV 2013 SYDNEY AUSTRALIA Sydney, Australia 8-10 novembre Questo nostro Raduno Una manifestazione patrocinata dall’Ambasciata d’Italia a Canberra Event held under the patronage of the Italian Embassy in Australia FOR 100 YEARS, THE EVOLUTION OF ITALIAN AVIATION HAS BEEN UNDER OUR WINGS. Come tanti miei colleghi, da anni partecipo ai Raduni della nostra Associazione. L’anno scorso a Venezia, nel 2011 a Torino, ancora prima a Reggio Calabria... tante bellissime città italiane. E ogni volta pensavo: quanto mi piacerebbe tenere un Raduno a Sydney. Per anni l’ho chiesto alla Presidenza Nazionale. Poi, l‘anno scorso, il Presidente Gen. Libero Lo Sardo mi ha dato il via libera. E il risultato è questo Raduno, il primo al di fuori dell’Italia in più di 120 anni di vita associativa. Ve lo dico senza false modestie... sono estremamente orgoglioso di aver coronato una vita nell’Arma, in servizio attivo come in congedo, con questa manifestazione. Sono estremamente grato al Presidente per il supporto materiale e morale che ha voluto dare all’iniziativa, e al Delegato per le Sezioni Estere della Presidenza Nazionale ANC Gen. Dario Benassi per l’appoggio e l’amicizia che ancora una volta mi ha dimostrato. During the last 100 years we have seen the history of flight flow under our wings and still today, a century later, we have the same longing to fly as day one. The 30.000 airplanes we produced have contributed to widen the boundaries of the world. We started with canvas and wood to nowadays composite materials. Today we design, develop and build the most advanced airplanes with innovative processes and state-of-the-art technology. We are leading players of a future in which Italian aircraft technology will continue to evolve. Under our wings. So many skies, still to fly. www.aleniaaermacchi.it Voglio ringraziare i Carabinieri in congedo che non possono esser con noi in questa occasione per le belle parole di elogio e incoraggiamento che mi hanno voluto inviare, abbracciare i colleghi delle altre Associazioni combattentistiche e d’Arma che marceranno con noi domenica 10 novembre, e stringermi idealmente intorno a tutti gli italiani d’Australia in questo giorno per noi così importante. Grazie anche all’Australian Federal Police, nostra For many years I took part in the ANC Raduni in many controparte in Australia, e alla Polizia dello Stawonderful Italian cities and every time I wished there could be a Raduno in Sydney. Last year the President Lieutenant to del New South Wales per la partecipazione General (Res.) Libero Lo Sardo gave me the green della loro Banda al Raduno. light - and this is the result, the first Raduno outside Italy in the Association’s 120 years’ history. I’m extremely proud to have capped my life in the Carabinieri Corps with this achievement. I’m extremely grateful to the President for his support and to the Officer responsible for Overseas Branches of the ANC Gen. Dario Benassi for his ever-present friendship and assistance. Many thanks to the Carabinieri who sent words of encouragement when they could not be present, to my colleagues from the other Associations of ex-servicemen and to all Italians who will join us on what is for us a very important day. And special thanks to our Australian counterpart, the Australian Federal Police, and to the NSW Police for the loan of their Band. I hope this first meeting in Australia will stay with all participants for ever as a very special event. Welcome to Sydney, welcome to Raduno 2013. Mi auguro che questo primo incontro in terra d’Australia rimanga nel ricordo di tutti i partecipanti come un’occasione speciale. Benvenuti a Sydney, benvenuti al Raduno 2013. Car. Antonio Bamonte Coordinatore continentale ANC Presidente Sezione di Sydney 3 Raduno 2013 Sydney, Australia 8-10 novembre L’Ambasciatore d’Italia PRIME MINISTER Messaggio dell’Ambasciatore d’Italia, S.E. Pier Francesco Zazo all’ Associazione Nazionale Carabinieri in Australia, in occasione del 1 ° Raduno Internazionale dei Carabinieri di Sydney 8-10 novembre 2013 MESSAGE FROM THE PRIME MINISTER ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI GALA DINNER FOR THE CELEBRATION OF THE 2013 RADUN MONDIALE The Associazione Nazionale Carabinieri represents the dedication, professionalism and patriotism of the Carabinieri. This is the first time this celebration will be held outside of Italy. It is testament to the strength and vitality of Australia and Italy’s relationship. Our countries share extensive people-to-people links, solid trade exchanges and a record of international cooperation. The Carabinieri have served shoulder-to-shoulder with Australian Defence and Federal Police personnel in theatres of conflict. We recognise and honour their service, professionalism and dedication. I welcome the Associazione Nazionale Carabinieri to Australia and send my best wishes for your future work. Canberra, 30 ottobre 2013 Saluto con grande piacere l’Arma dei Carabinieri nel giorno del 1 ° Raduno Internazionale dei Carabinieri che per la prima volta si svolge fuori dall’Italia, a Sydney. L’Arma dei Carabinieri, sin dalla sua costituzione nel 1814, è un continuo vanto degli italiani e dell’Italia intera. La straordinaria dedizione e l’amor di Patria, valori fondanti dello Stato italiano, sempre stanno a dimostrare l’instancabile contributo che il nostro paese offre per la stabilità e la sicurezza in Italia e nel mondo. Lo svolgimento del Raduno Internazionale dei Carabinieri in Australia sta a voler ricordare proprio la vocazione internazionale dell’impegno e delle gesta dell’Arma. Nel formulare i più fervidi auguri per la buona riuscita del Raduno Internazionale, sono molto spiacente di non poter partecipare di persona all’evento, a causa di impegni istituzionali assunti in precedenza. Spero tuttavia di prendere parte alle prossime celebrazioni dell’Associazione. In questa occasione speciale, un mio saluto particolare va al Presidente dell’Associazione Carabinieri di Sydney, Comm. Antonio Bamonte e a tutti i membri dell’Associazione, ai quali vanno il mio apprezzamento per il lavoro svolto ed il mio augurio di successo per tutte le attività di prossima realizzazione. The Hon Tony Abbott MP Prime Minister of Australia 30 October 2013 4 Dal Primo Ministro d’Australia L’Associazione Nazionale Carabinieri rappresenta la dedizione, la professionalità e il patriottismo dei Carabinieri. È la prima volta che un Raduno si celebra fuori d’Italia, e dimostra la forza e vitalità del rapporto tra Australia e Italia, due Paesi collegati da legami tra individui, da un solido flusso di scambi commerciali e da numerosi episodi di collaborazione a livello internazionale. I Carabinieri hanno militato a fianco delle Forze Armate Australiane e della Polizia Federale in vari teatri di operazioni. Noi ne riconosciamo la professionalità e dedizione e rendiamo tributo al loro impegno. All’Associazione Nazionale Carabinieri vada il mio benvenuto e i miei migliori auguri per il lavoro che vi attende. (Pierfrancesco Zazo) --------------------------------------------From SE the Italian Ambassador to Canberra Comm. Antonio Bamonte It gives me great pleasure to greet the Carabinieri Corps on the day of their first International Raduno that for the Presidente Associazione Carabinieri first time takes place outside Italy. Sydney Since its foundation in 1814, the Carabinieri Corps has been a constant source of pride for Italians and the whole of Italy. Their extraordinary dedication and patriotism, which have been basic tenets of the Italian State from its beginnings, are proof of our Country’s tireless striving for stability and security in Italy and in the wider world. The fact that the International Raduno takes place in Australia highlights the Corps’ international vocation in their commitment and their deeds. I warmly wish every success to the Raduno Internazionale and regret that I will not be able to attend the event because of previous work commitments. I hope, however, to be able to attend future events organised by the ANC. On this special occasion I wish to send my own particular salute to the President of the Sydney Branch of the Associazione Nazionale Carabinieri, Comm. Antonio Bamonte, and to his members, to whom I extend my appreciation for their work and my best wishes for every future success. 5 Raduno 2013 Sydney, Australia Gen. C.A. (Aus.) Libero Lo Sardo The Hon. Barry Robert O’Farrell, MP Presidente Nazionale Associazione Nazionale Carabinieri Premier of NSW Minister for Western Sydney 8-10 novembre Cari Soci, Cari Radunisti, From the ANC President Dear Participants in the Raduno, Greetings from the Association and from me personally. I wish to convey my deep appreciation for the first Raduno in Australia, and especially to Carabiniere Antonio Bamonte, Continental Coordinator and Sydney Branch President, for his idea and the effort devoted to its realisation. The event, already important in itself, takes an especially profound meaning when one realises that it is at the same time a statement of values, the highlighting of sense of belonging and a symbol of full integration. Indeed, this Raduno re-states the values of friendship and tradition - values which marry perfectly those that have always been espoused by the Carabinieri, and which fully express your sense of belonging to both the Arma dei Carabinieri and to the Italian Community whose language and culture you safeguard, but also to the Australian People, to which you also belong and with which you share, on a daily basis, your work, your mutual solidarity and your emotions. I wish I could have tasted myself, with you, all these great feelings, but my commitment to the celebrations of the Italian Armed Forces Day prevents me from attending. But I am certainly with you in spirit. I wish you a Raduno rich in serenity and beautiful emotions and in doing so I embrace you all. Long live the Associazione Nazionale Carabinieri Long live the Carabinieri Corps Long live Italy 6 nel rivolgervi il mio saluto personale unitamente a quello di tutta l’Associazione Nazionale Carabinieri, desidero esprimervi un sentito apprezzamento per l’iniziativa di questo primo Raduno dell’Australia. E un risalto particolare va certamente attribuito al carabiniere Antonio Bamonte, Coordinatore Continentale e Presidente della Sezione di Sydney, sede del Raduno, per l’ideazione e per l’impegno organizzativo profuso allo scopo. L’evento, già importante in sé, assume anche una valenza di ulteriore profondo significato se si pensa che è contestualmente un ‘affermazione di valori, una esaltazione di appartenenza e un simbolo di perfetta integrazione. Infatti con questo Raduno si affermano i valori dell’amicizia e della tradizione, valori che si coniugano a quelli che da sempre animano i Carabinieri e che ben si esprimono nel vostro senso di appartenenza non solo all’Arma, ma anche alla comunità italiana di cui custodite lingua e cultura e alla gente australiana, della quale fate parte integrante e con la quale condividete un quotidiano di lavoro, di affetti e di reciproca solidarietà. Avrei voluto assaporare di persona, con voi, queste belle sensazioni, ma altri impegni connessi con le celebrazioni della Festa delle Forze Armate me lo impediscono. Sono sicuramente tra voi con il cuore e, nell’augurarvi un buon Raduno, ricco di serenità e di belle emozioni, vi abbraccio. Viva l’Associazione Nazionale Carabinieri Viva l’Arma dei Carabinieri Viva l’Italia I would like to send my best wishes to the Associazione Nazionale Carabinieri and everyone attending the Raduno Mondiale. This year’s event will be all the more special because it would be the first time in history that the Raduno is held outside of Italy. It is a privilege to hold this event in NSW and I warmly welcome everyone who has travelled to Sydney for the occasion. The Italian-Australian community has a long and vibrant history in NSW and many aspects of Australian culture can be traced back to its influence. There are many people with Italian ancestry who continue to add to the multicultural fabric of NSW and the decision to host the Raduno Mondiale in Sydney is certainly proof of this community’s contribution. We pride ourselves on living in one of the most multicultural societies in the world and our long friendship with Italy continues to grow. This event is a reflection of how close our two nations have become and I would like to wish everyone attending the Associazione Nazionale Carabinieri Raduno Mondiale a wonderful evening. Dal Premier dello Stato del Nuovo Galles del Sud Voglio inviare i miei migliori auguri all’ Associazione Nazionale Carabinieri e a tutti i partecipanti al Raduno Mondiale. L’evento di quest’ anno è ancor più particolare perché sarà la prima volta nella storia che un Raduno si terrà fuori d’Italia. È un privilegio che si tenga nel NSW, ed estendo un caloroso benvenuto a chi verrà a Sydney per l’occasione. La comunità italiana d’Australia ha una vibrante presenza da tempo in questo Stato, e tanta parte della cultura di questo Paese ne è stata influenzata. Tanti le cui distanti radici sono in Italia continuano a contribuire al tessuto multiculturale del nostro Stato - e la decisione di tenere il Raduno a Sydney è prova del contributo di questa comunità. È per noi motivo d’orgoglio vivere in una società con un mix culturale tra i più diversi al mondo, e l’amicizia di lunga data tra questo Stato e l’ Italia continua a crescere. Quest’ evento riflette quanto stretto sia diventato il rapporto tra i due Paesi, ed auguro a tutti i radunisti una magnifica serata. 7 Sydney, Australia l’arte di mangiar bene 2/122 Edinburgh Road Castlecrag NSW 2068 open dinner tuesday to saturday lunch saturday and sunday e. [email protected] w. www.artusirestaurant.com.au f. Artusi Restaurant Castlecrag t. (02) 9967 5371 m. 0406 271 008 “We celebrate the art of eating well, by using the best possible organic and seasonal ingredients, traditional Italian technique and a lot of love.” Chef Luca D’Adamio “What we have is a natural crowd-pleaser that knows just what you want” Terry Durack in Good Living Magazine Da 40 anni al servizio degli italiani. Un’esperienza imbattibile sull’Australia. 125 Ramsay Street Haberfield, NSW 2045 Sydney Australia Tel: (+612) 9799 3222 Numero verde: 1300 732 825 Fax: (+612) 9799 9792 viatour.com.au [email protected] iatour We know our world 8-10 novembre Hon. George Souris MP Hon. Vic Dominello MP Minister for Tourism Major Events, Hospitality and Racing Minister for the Arts Minister for Citizenship and Communities It is with great pleasure that on behalf of the New South Wales Government, I say benvenuti and warmly welcome you to Sydney. Thank you for choosing Sydney as the Associazione Nazionale Carabinieri’s first ever Raduno outside of Italy in your 126 year history. It is my hope that you will take advantage of your time in Sydney to enjoy the many tourist attractions and experiences on offer. After all, we have some of Australia’s best restaurants, wine bars and cafes, fashion , arts, culture and natural attractions as well as our most famous icons - the Sydney Opera House, the Sydney Harbour Bridge and the beautiful Sydney Harbour. Australia and Italy have had a long history. A little known fact is that the Italian presence in Australia predates the First Fleet’s discovery of Australia, with James Matra and Antonio Ponto, both of Italian descent, aboard the ship ‘Endeavour’ with Captain James Cook on his voyage of discovery in 1770. Many Australians can claim some Italian heritage and we owe a debt of thanks to our Italian migrants for introducing us to many new food experiences, which now form part of the Australian food and wine experience. I wish you a very successful and enjoyable Raduno 2013 and trust that you will take home many fond memories of your visit to Sydney and that you will return and visit again in the near future. Congratulations to the Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) on organising the first-ever Raduno to take place outside Italy this year. MESSAGE FROM THE HON VICTOR DOMINELLO We are delighted that you chose Sydney and to Communities stage your Minister for Citizenship celebrations for this special event. Next year marks the 200th anniversary of the Raduno Arma2013 dei Associazione Nazionale Carabinieri Carabinieri (Carabinieri Corps, or the national police force). Congratulations to the Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) on organising the Since the time of the Savoy kings, the Carabinieri have first-ever Raduno to take place outside Italy this year. protected Italian citizens from crime, terrorism and the We are delighted that you chose Sydney to stage your celebrations for this special mafia. event. Today the ANC numbers more than 200,000 members all Next year marks the 200 anniversary of the Arma dei Carabinieri (Carabinieri Corps, or themaking national police force). Sincecontributions the time of the Savoy to kings, the Carabinieri have over the world, valuable society protected Italian citizens from crime, terrorism and the mafia. and giving help in times of natural disasters. Today the ANC numbers more than 200,000 members all over the world, making Italian culture and traditions have long been ingrained in valuable contributions to society and giving help in times of natural disasters. our multicultural society, and Australians of Italian heritage Italian culture and traditions have long been ingrained in our multicultural society, and have helpedAustralians shape ofthe modern, cosmopolitan lifestyle Italian heritage have helped shape the modern, cosmopolitan lifestyle Australians enjoy today. Australians enjoy today. Thiss weekend’s gathering demonstrates the Italian-Australian This weekend’ gathering demonstrates the Italian-community’s pride in its heritage and its commitment to making a strong and positive contribution to NSW Australian community’ s pride itsinrich itsculture heritage andforits and Australia by showcasing and traditions the wider Australian community to appreciate and enjoy. commitment to making a strong and positive contribution wish the Associazione Nazionale Carabinieri a successful weekend of events and to NSW andIhope Australia by showcasing its rich culture and that your members enjoy Sydney’s multicultural vibrancy, food and wine. traditions for the wider Australian community to appreciate and enjoy. I wish the Associazione Nazionale Carabinieri a successful weekend of events and hope that your members enjoy The Hon Victor Dominello Sydney’s multicultural vibrancy, food and wine. Minister for Citizenship and Communities Dal Ministro per il turismo e le arti nel NSW Benvenuti e grazie per aver scelto Sydney, che vanta ristorazione, moda, arte e cultura tra il meglio che l’Australia offre. C’è tanta storia tra i due Paesi... a bordo dell’Endeavour, nel primo viaggio di scoperta del Cap. Cook nel 1770, c’erano James Mantra e Antonio Pontoi, di discendenza italiana. Sono tanti gli australiani con un retaggio italiano e siamo tutti indebitati agli immigrati italiani per averci fatto scoprire tutto quello che oggi, tra cibo e vino, forma parte della nostra vita d’ogni giorno. Vi auguro ogni successo, e di tornar a casa con il ricordo di un piacevole soggiorno a Sydney - e arrivederci presto. Dal Ministro per cittadinanza e comunità nel NSW Congratulazioni all’ANC per il primo Raduno fuori d’Italia, siamo lieti che abbiate scelto Sydney per la vostra manifestazione alla vigilia del 200º anniversario dell’Arma. Document1 La cultura e le tradizioni italiane sono oggi parte del tessuto della nostra società moderna e cosmopolita. L’incontro di questo weekend è prova dell’ orgoglio degli italiani d’Australia per le proprie tradizioni, e il loro impegno a contribuire alla crescita del NSW e del Paese facendone partecipe la più vasta comunità. Auguro all’ANC un weekend di successi e ai radunisti di partecipare a tutto quello che questa vibrante città offre. th 9 Raduno 2013 Sydney, Australia Clr. Clover Moore Dr. Sergio Martes Gen. Dario Benassi Lord Mayor of Sydney Console-Generale d’Italia a Sydney Responsabile Sezioni Estere dell’Associazione Nazionale Carabinieri from the Lord Mayor of Sydney On the occasionMessage of theof Welcome First Intercontinental Gathering of On the occasion of the First Intercontinental Gathering of Carabinieri outside Italy, I Carabinieri outside I warmly welcome you to Sydney. warmly welcome youItaly, to Sydney. We’re delighted toto have you here incity.our beautiful city. We’re We’re delighted have you here in our beautiful We’re proud of its magnificent and shoreline, generous open spaces, outstanding restaurants and lively proud of harbour its magnificent and night-time and cultural life. of harbour Message Welcome from the Lord shoreline, Mayor of Sydney generous open spaces, outstanding restaurants and lively night-time I commend the Italianofcommunity, past and present, for your contribution to On the occasion the First Intercontinental Gathering of valued Carabinieri outside Italy, I every aspect of life inyou Australia. warmly welcome to Sydney. and cultural life. Thank youdelighted for choosing our city host Gathering in November. I hope will We’re to have you to here in your our beautiful city. We’re proud of its you magnificent I commend the Italian community, past and present, findharbour time during your stay togenerous explore some of our urban villages and discover some of for and shoreline, open spaces, outstanding restaurants and lively the night-time rich and diverse culturelife. that makes Sydney an ever-shifting kaleidoscope of and cultural your valued contribution to every aspect of life in Australia. experiences. I commend the Italian community, past and present, for your valued contribution to Thank you foraspect choosing our to host your Gathering On behalf of the City ofin Sydney, I wishcity you successful Gathering, a wonderful stay in every of life Australia. Sydney and continuing success, good health and prosperity. in November. hope youourwill find during your stay ThankIyou for choosing city to host yourtime Gathering in November. I hope you will to Yours findsincerely time during your stay to explore some of our urban villages and discover some of explore some ofandour urban discover some of the the rich diverse culture thatvillages makes Sydneyand an ever-shifting kaleidoscope of experiences. rich and diverse culture that makes Sydney an ever-shifting On behalf of the City of Sydney, I wish you successful Gathering, a wonderful stay in kaleidoscope ofandexperiences. Clover Moore Sydney continuing success, good health and prosperity. Mayor of Sydney On behalfLordof the City of Sydney, I wish you successful Yours sincerely Gathering, a wonderful stay in Sydney and continuing success, good health and prosperity. Clover Moore Lord Mayor of Sydney R OLM2013 006850 MESSAGE OF WELCOME. Gentili Signore e Signori, è per me uno speciale privilegio poter inviare un caro saluto a tutti i convenuti in occasione del Raduno mondiale 2013 dell’Associazione nazionale carabinieri. Chi viene dall’Italia sa quanto l’Arma sia presente nella nostra vita quotidiana, quanto sia apprezzato e riconosciuto il continuo impegno e sacrificio di migliaia di donne e uomini che, instancabilmente, proteggono i cittadini preservando l’ordine pubblico e tutelando così, insieme con le altre forze dell ‘ordine, la possibilità di vivere in libertà la nostra vita quotidiana. Altrettanto apprezzato è sempre stato il ruolo svolto dai nostri carabinieri all’estero, nell’ambito delle missioni ONU, tanto che in Italia vengono organizzati appositi corsi di formazione per personale di altre nazioni che ha necessità di sviluppare il proprio know how nel supporto alle operazioni di pace delle Nazioni Unite. E’ quindi con particolare orgoglio che mi sento di dare un caloroso benvenuto a questo Raduno, in questa città che ha già accolto in maniera stabile numerosi concittadini già effettivi dell’Arma. Auguro quindi il migliore svolgimento possibile a tutti gli eventi previsti per la manifestazione! Messaggio dal Sindaco di Sydney From the Italian Consul-General in Sydney Un caloroso benvenuto a Sydney in occasione del primo Raduno intercontinentale dei Carabinieri fuori d’Italia. Siamo lieti di avervi nella nostra bella città con la stupenda baia, i grandi spazi, i ristoranti di classe, una vibrante vita notturna... Un tributo alla comunità italiana di ieri e di oggi per il prezioso contributo che ha dato ad ogni aspetto della vita in Australia. Grazie per aver scelto la nostra città, spero avrete modo di esplorarne i villaggi e le tante culture che fanno di Sydney un caleidoscopio di esperienze diverse. A nome della città di Sydney vi auguro ogni successo per il Raduno, un piacevole soggiorno e ancora successo, salute e prosperità. It is a privilege to warmly salute the participants in the 2013 world-wide Raduno of the Associazione Nazionale Carabinieri. Those of us who come from Italy know that the Carabinieri are always there in our daily lives, know how valuable and appreciated is the constant commitment of thousands of women and men in uniform who preserve law and order and thus, together with the State Police force, protect the citizenry and ensure we can all freely live our daily lives. Equally appreciated is the role of the Carabinieri Corps abroad in the US peace-keeping missions - to the point that Italy holds training sessions for foreign police forces to share their knowhow in these operations. A warm welcome thus in this city which has greeted so many Italians over the years including ex-servicemen. All the very best for all events in your program! R OLM2013 006850 MESSAGE OF WELCOME. 10 Questo primo Raduno all’Estero organizzato dalla Sezione di Sydney dell’Associazione Nazionale Carabinieri costituisce il coronamento di una idea proposta dal Presidente e Coordinatore Continentale per l’Australia, Carabiniere Antonio Bamonte, che si concretizza ora in un importante evento, destinato a rafforzare i rapporti sia con l’Italia, sia con la Comunità Italiana, sia con le autorità e la popolazione della capitale del Nuovo Galles del Sud. Quale Delegato per le Sezioni Estere della Presidenza Nazionale ANC, desidero pertanto far giungere il mio saluto ed il mio vivissimo augurio ai partecipanti, provenienti anche da diverse parti del mondo, ed a coloro che con entusiasmo e tanto impegno hanno creduto nell’iniziativa ed hanno contribuito alla sua realizzazione. From the General in charge of the Overseas Branches of the ANC This first Raduno held abroad has been organised by the Sydney Branch of the Associazione Nazionale Carabinieri and it has turned into reality Car. Antonio Bamonte’s idea of a major event that could promote and strengthen the ties between Italy and Sydney’s Italian Community and the authorities and people of New South Wales. As the Officer responsible for Overseas Branches of the ANC I wish to salute all participants from all over the world and send my best wishes to all those who worked hard with enthusiasm and great commitment to make it possible. 8-10 novembre Hon. Guy Zangari Shadow Minister for Citizenship and Communities As the NSW Shadow Minister for Citizenship and Communities, it gives me great pleasure to greet the participants in Raduno 2013. It is an honour and a privilege to welcome the first gathering of Carabinieri outside Italy. I have had a close association with the Carabinieri over the years through the involvement of my family and my wife’s family. Our grandfathers shared so many of their stories with us about serving in the Italian Navy in World War II. Their stories have now become part of our proud family history. Sydney has welcomed many great Italians since World War II and many of them have made their homes in my own electorate of Fairfield. Many generations have settled in south western Sydney and have helped the area flourish to the multicultural metropolis it is so well known for today. As a former teacher in the NSW Catholic school system, I understand and share the Carabinieri’s allegiance to their faith and in particular to the Mother of God as the Virgo Fidelis. I share their strong allegiance and loyalty to Italian institutions. I also wish to acknowledge the efforts of those that have served in wars fighting for peace in our world. We must all strive to promote peace and unity around the world. Remembrance services and commemorations must always occur so that we never forget those who lost their lives defending their countries in the fight for peace and freedom. I extend a warm welcome to all participants and I hope your visit to the beautiful city of Sydney leaves you all with lasting memories. Dal Ministro-ombra per cittadinanza e comunità nel NSW Nel mio ruolo di Ministro-ombra dello Stato mi è cosa grata inviare un saluto ai partecipanti al Raduno 2013. È un onore e al tempo stesso un privilegio accogliere il primo incontro del genere fuori d’Italia. C’è uno stretto rapporto con i Carabinieri nella mia famiglia e in quella di mia moglie, attraverso i racconti dei nonni, della loro partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale nella Marina Militare italiana - racconti che sono oggi una bella parte della storia della nostra famiglia. Sydney ha accolto tanti italiani, dal dopoguerra in poi, e molti vivono nella mia circoscrizione di Fairfield, nel sudest di Sydney, contribuendo a farla diventare quella metropoli culturale che è oggi. Da ex-insegnante nelle scuole cattoliche conosco e condivido la fede dei Carabinieri per la Madre di Dio, la Virgo Fidelis, e il forte senso di lealtà per le istituzioni. Voglio anche ricordare l’impegno di chi ha combattuto per la pace nel mondo, un impegno per la pace e l’unità che deve coinvolgere tutti. Ben vengano le commemorazioni a ricordarci chi ha dato la vita per difendere la pace e la libertà del proprio Paese. Un caloroso benvenuto a tutti i radunisti con la speranza che la magnifica Sydney vi lasci un ricordo incancellabile. 11 Sydney, Australia 8-10 novembre Vele su terra e su acqua La città di Sydney di Claudio Paroli* Ricordo bene la prima cosa che mi colpì quando arrivai a Sydney per la prima volta. Era la metà degli Anni Settanta e a Roma, da dove venivo, si sparava per le strade. Erano quelli che furono poi definiti “gli anni di piombo”, e non solo per le pallottole delle Brigate Rosse che circolavano in abbondanza specialmente intorno a Palazzo di Giustizia dove io bazzicavo, per lo più destinate alle gambe dei giudici... cui si aggiungevano quelle dell’eversione di colore opposto... Erano anni in cui sul Paese sembrava fosse calata una cappa di piombo. Che restava però sempre un Paese moderno, all’avanguardia in settori importanti, certo uno dei riferimenti per lo stile. Ecco, fresco fresco di Roma mi portano a Leichhardt. Avevo già avuto un piccolo contrattempo in albergo, dove mi avevano restituito le camicie mandate in lavanderia con tutti i bottoni rotti. TUTTI. Me li avrebbero rimpiazzati dopo una settimana con bottoni di diverse forme e diversi colori. Ma questo non lo sapevo ancora mentre guardavo dal finestrino della Valiant che mi portava a Leichhardt - o Làicard, come lo capivo io - allora non sapevo che era stato un esploratore prussiano il cui anniversario della nascita ricorre oggi 23 ottobre, mentre scrivo queste righe, a dare il proprio nome al quartiere degli italiani. Mi sembrava molto distante da Kings Cross, la zona turistica dove avevo l’albergo. Mi sarei presto abituato alle distanze di Sydney - ma allora u Celebrating over 50 years of excellent service and three generations of family business. Offering three function rooms to celebrate your special day. Phone: (02) 9712 2643 Fax: (02) 9712 3356 16-18 Fairlight Street Five Dock 2046 NSW Sydney Mediterranean House Phone: (02) 9713 6386 Fax: (02) 9712 3356 65 Ramsay Road Five Dock 2046 NSW Sydney [email protected] www.mediterraneanhouse .com.au 13 Raduno 2013 mi pareva veramente distante. E quello che mi colpì - il primo grosso choc - furono i pali dell’elettricità lungo Parramatta Road. Mi sembrava roba da Far West - ignorante, perché l’elettrificazione dell’ovest americano sarebbe cominciata solo molti anni dopo. Pali della luce. Buffo come la mente funziona... Non l’Opera House, non la baia più bella del mondo, non Bondi Beach o Balmoral Beach... i pali della luce. Da allora sono passati tanti anni e Sydney ha Quei pali della luce! Parramatta Road a Leichhardt Sydney, Australia assunto una dimensione più complessa, a tutto tondo. Come, del resto, deve essere una città di oltre 4 milioni e mezzo di abitanti, del diametro di circa 60 km - per capirci, la distanza tra Roma e Civitavecchia, tra Catania e Siracusa, e poco meno della distanza tra le eterne nemiche, Firenze e Pisa. Roma-Milano dovrebbe costare 33 euro. Una città, naturalmente, di grandi differenze. Costruita sull’acqua, all’inizio dell’insediamento dei britannici alla fine del Settecento, si espande a nord e a sud fino a trovare ostacoli naturali come due fiumi. E poi si espande soprattutto ad ovest, dove ci sono cento chilometri prima di arrivare alla barriera naturale delle Blue Mountains (bisogna vederle per crederci, queste montagnole che a una cert’ora del giorno diventano veramente blu). Al punto che il governo australiano, nel concedere i visti vacanze-lavoro (popolarissimi tra i giovani) stipula che il visto, normalmente della durata di un anno, può essere esteso a due anni se il giovane è disposto a passare un periodo minimo al di fuori delle grandi città. Ideale per tenerci alcune migliaia di galeotti perché, come tutti sanno, Sydney nasce come una colonia penale. Nella prima flotta che approda a Sydney Cove, la zona che oggi viene chiamata The Rocks, c’è un ragazzino di 13 anni, condannato a morte per un errore giudiziario The Rocks No, arrivare è facile. È restare, che è difficile. Per i tantissimi che vorrebbero andare a vivere a Sydney - cioè la stragrande maggioranza di chi vuole andare a vivere in Australia - Sydney è la sirena. È un andare controcorrente. Perché la popolazione australiana è tra le più inurbate al mondo, oltre il 90% vive nelle città e, di questi, tre quarti nelle città principali - con Sydney al primo posto. Guardando le foto a corredo di questo articolo (pali della luce a parte) è anche facile capire perché. Particolarmente lungo la costa, Sydney è veramente una bella città. Il Ponte e l’Opera House colpiscono l’immaginazione, oltre che la vista - ma c’è tanto altro, meno spettacolare ma che dà una misura del Paese. Come i parchi, tantissimi, curati, aperti al pubblico... Chi partecipa al Raduno vedrà Hyde Park, dove sabato 9 novembre verrà posata una corona di fiori nel sacrario ai caduti. La cattedrale cattolica di Sydney, St. Mary’s Cathedral, si affaccia su Hyde Park - che è un gioiellino curato con attenzione, anche se ogni giorno lo frequentano a centinaia. Haberfield 15 Parramatta Road Ph. 02 9716 1100 Five Dock 296 Lyons Road Ph. 02 9712 2333 Guildford 61 Palmer Street Ph. 02 9632 5433 Hurlstone Park 342 Canterbury Road Ph. 02 9716 9866 Penrith quarter $300 126 Batt Streetpage Pad h. 02 -4721 7241 14 scoperto alla vigilia dell’esecuzione dal capo dei carcerieri della Torre di Londra. Lo sbirro scopre che il ragazzino è innocente ma decide che 7 anni di transportation, cioè di esilio in Australia, gli faranno bene “perché frequenta gentaglia”. Bastava poco, allora, per arrivare a Sydney. 8-10 novembre Come la piccola piscina pubblica a Cremorne Point, di difficile accesso che però ripaga lo sforzo cento volte. O la passeggiata da Bondi Beach alle altre spiagge a sud, Tamarama, Bronte, Clovelly, Coogee, da fare con tranquillità o di corsa per tenersi in forma. Una volta lasciata la costa, Sydney diventa piatta, polverosa, meno interessante fino ad arrivare ai confini naturali come le già citate Blue Mountains, il fiume Hawkesbury a nord, il parco nazionale Royal a sud. Lì la città si ravviva a contatto con la natura. Non a caso i punti più belli di Sydney sono quelli dove la natura prende il sopravvento sull’opera dell’uomo: sono pochi gli edifici o le costruzioni che arricchiscono il paesaggio anziché detrarne. Si pensi a un acquedotto di epoca romana nel nord della Spagna, che accenta il paesaggio, lo sottolinea e lo completa. Si pensi ai selci della via Appia Antica, ai muretti bassi che le fanno ala, a un ponte sull’Arno, a un abbaino a Torino. Questo manca, a Sydney e in genere in Australia. Con poche eccezioni (per lo più all’interno della City), gli edifici hanno un carattere utilitaristico, sono spesso brutti e quasi sempre fatti in economia. Cattivo gusto e tirare al risparmio non sono una ricetta attraente, e di conseguenza la Sydney urbana, residenziale è spesso poco interessante. Poco interessante non significa economica. Sydney è tra le 10 città più care al mondo. Che si tratti di affittare o comprare un’abitazione, cenar fuori, andare al cinema o semplicemente u Anche oggi ci vuole poco, una giornata d’aereo e sei arrivato. E il volo è relativamente abbordabile, particolarmente se rapportato alla distanza... allo stesso costo per chilometro, un 15 Sydney, Australia 8-10 novembre full page ad - $900 prendere un caffè (3 dollari quando va bene), Sydney supera Londra, Roma e New York. 2 4 5 3 1 3 Sydney International Art Series: America – painting a nation 200 years of American history, its landscape and people. Art Gallery of NSW 8 November 2013 – 9 February 2014 Corroboree Sydney The largest annual national Indigenous arts and cultural festival in Australia. Various venues across Sydney 14 – 24 November 2013 5 Handa Opera on Sydney Harbour – Madama Butterfly Experience the grandeur of opera outdoors on a giant harbour stage. The Royal Botanic Gardens 21 March – 13 April 2014 piatti nuovi, cucine diverse. Certo, gli stipendi sono più elevati. Basta dare un’occhiata alle cifre del PIL pro-capite nell’articolo di Concetta Perna, a pag. 45, per rendersi conto del divario. Attenti però: le cifre nude e crude raccontano solo parte della storia. Esempio: in Italia io, da giornalista, avrei tutta una serie di agevolazioni, dalla priorità all’imbarco sui voli Alitalia agli sconti sui treni, alle tariffe preferenziali negli alberghi, a un trattamento particolare da parte della banca. Qui, zero. Nemmeno l’ingresso gratis ai musei. In realtà non esiste nemmeno una tessera di giornalista da esibire... Mentre una vera cucina australiana non esiste (lasciate perdere le bistecche di coccodrillo e di struzzo, non valgono la pena), esistono tante cucine nazionali e, all’interno di questa, una gran varietà di cucine regionali. Chi ama avventurarsi al di fuori della cucina italiana può avere delle piacevoli sorprese. Dalla metà del secolo scorso sono arrivati milioni di immigrati da dozzine di paesi diversi, e di conseguenza è possibile mangiare tante cucine diverse, dall’afghana a quella di impronta zulu. Non ci sono ristoranti cinesi - ci sono ristoranti shangainesi e cantonesi, del Szechuan, di pesce o specializzati in ravioli o gnocchi (cinesi, non bolognesi!) Sarà anche solo un caso specifico, ma illustra una realtà ben più complessa, che tocca - per esempio - il costo del lavoro all’azienda, la struttura del sistema assistenziale e pensionistico, insomma elementi chiave dell’economia di una società - qualcosa che non si può certo illustrare compiutamente su queste colonne. C’è il vietnamita specializzato nella cucina di Huè e quello del delta del Mekong. E così via. E molti di questi, sicuramente non tutti, propongono piatti di qualità a prezzi abbordabili. Tanti ristoranti non hanno la licenza alcolici e chi vuole vino o birra può (deve) portarsi al ristorante la sua brava bottiglia. ...una città costosa, dicevamo, dove mangiar fuori è caro. Vero - una normalissima pizza margherita viaggia sui 14-15 euro (e le buone pizzerie sono poche), mentre una cena in un buon ristorante passa facilmente i cento dollari a persona. Colpa della bottiglia di vino che nei ristoranti viene venduta a tre volte il prezzo d’acquisto in bottiglieria. Colpa di una cultura che fonde mangiare e eventi. Colpa nostra che ci andiamo... Anche se a Sydney le alternative economiche non mancano. Anzi, Sydney è una tra le città più interessanti al mondo per provare Questa enorme scelta è la conseguenza di oltre mezzo secolo di immigrazione, portando a una società estremamente articolata e sorprendentemente tollerante. Ne parla a pagina 39 Paolo Totaro, che nel ruolo di Presidente della Commissione Affari Etnici del New South Wales (lo Stato di cui è capitale Sydney), pubblicò uno straordinario documento che diventò il pilastro filosofico della società multiculturale che è l’Australia d’oggi. Sempre più richiesta la cucina giapponese Dopo un buon pasto, bisogna fare due passi. E di cose da vedere e fare ce n’è tante, a Sydney. u Un’esplosione di colori durante il festival Vivid Sydney 4 2 Sydney International Art Series: War Is Over! (if you want it) – Yoko Ono Five decades of work by the legendary artist, musician and activist. Museum of Contemporary Art Australia 15 November 2013 – 23 February 2014 The Lion King Disney’s landmark musical event will redefine your expectations of theatre. The Capitol Theatre From 5 December 2013 6 Baz Luhrmann’s Strictly Ballroom the Musical A championship ballroom dancer defies all the rules to follow his heart. Sydney Lyric, The Star From March 2014 If it’s on in Sydney, it’s on sydney.com Please note that events are subject to change or cancellation (check relevant website for further details prior to the event). Destination NSW acknowledges and appreciates all photographic images supplied by each event owner for use in this advertisement. Yoko Ono, Cut Piece, 1964, performed by the artist, March 21, 1965, Carnegie Recital Hall, New York, image courtesy and © the artist, photograph: Minoru Niizuma; The Lion King Grassheads. Credit Photograph by Brinkenhoff/Mogenburg (c) Disney; Handa Opera on Sydney Harbour - Carmen 2013: Credit Keith Saunders. 17 Raduno 2013 Il primo insediamento è circondato da ristoranti e - com’è lecito attendersi - negozi di souvenir e un mercatino al weekend. Ma già George Street, la spina dorsale di Sydney in direzione nord-sud, propone un’offerta di gran classe nel museo d’arte contemporanea (MCA). Durante il Raduno, all’MCA c’è una mostra di Yoko Ono, l’artista giapponese vedova di John Lennon dei Beatles. Per gli aficionados dei Beatles, per inciso, c’è un’esposizione del tour che, quasi 50 anni fa (era il 1964) portò 300.000 giovani in piazza a strillare e a strapparsi i capelli all’arrivo del più importante rock band di tutti i tempi. È al Powerhouse Museum, a un passo dalla City. Sul retro dell’MCA c’è l’immancabile parco che confina con Circular Quay, l’attracco dei tanti traghetti che intersecano la baia, con vista su Ponte e Opera House. Ci sono spesso due-tre aborigeni che suonano il didgeridoo, praticamente un ramo cavo da cui traggono suoni interessanti. Parlando di aborigeni, Sydney ha la più grande collezione d’arte aborigena al mondo nella Galleria d’arte del NSW. Si chiama Yiribana, ed è qualcosa di unico - da non andar via da Sydney senza vederla. Al momento la NSW Art Galley espone anche una collezione di disegni del Rinascimento spagnolo, dal 1500 di Velasquez fino al 1700 di Goya... ma il museo del Prado a Madrid è a un passo dall’Italia, mentre per tro- Sydney, Australia vare arte aborigena del calibro della collezione Yiribana bisogna venire fino a Sydney. Veramente da non perdere. La settimana dopo il Raduno si tiene a Sydney un Corroboree, cioè un festival della cultura aborigena, il più importante evento del genere del 2013, con performance all’Opera House, al Museo di storia naturale e al teatro del corpo di ballo Bangarra. Chi preferisse restare all’ aperto ha la scelta di una miriade di parchi e spiagge. La mitica Bondi (si pronuncia bondài) è particolarmente bella per essere una mezzaluna quasi perfetta, lunga precisamente un chilometro e vicinissima al centro. Ma ce ne sono tante altre. Balmoral è la mia preferita, ma chi voglia scendere verso il Royal National Park, che segna il confine sud di Sydney, ne troverà di magnifiche. Si potrebbe andare avanti ancora a lungo a parlare di quella che è diventata la città d’adozione mia, di decine di migliaia di italiani e di oltre un milione di persone arrivate da tutte le parti del mondo. Ma forse è arrivato il momento di lasciarvi liberi di scoprire da voi se Sydney merita questo fiume d’inchiostro che vi ho proposto. Controllate i pali della luce, però, e fatemi sapere! * Claudio Paroli è giornalista da 40 anni, quasi tutti passati in Australia, per lo più in televisione. Ed è anche l’editore di questa rivista, pubblicata in numero unico in occasione del Raduno 2013 a Sydney. Ebbene no... non ci sono canguri a Sydney se non al magnifico zoo Taronga. Ma basta uscire di poco dalla città per trovarne - nei parchi naturali, ai bordi delle strade o, come in questo caso, su una grande spiaggia deserta. 8-10 novembre Carabinieri per sempre Una breve storia dell’ANC* Appartenere all’Arma dei Carabinieri è motivo di intenso orgoglio - al punto che anche dopo aver lasciato il servizio attivo, il carabiniere rimane tale, anche se in congedo. Questo sentimento di appartenenza spiega perché vi siano oltre 200.000 soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri, in Italia e nel mondo (Australia compresa), oltre a 115mila Carabinieri in servizio attivo. L’attuale Associazione Nazionale Carabinieri costituisce il punto di arrivo dell’evoluzione storica del movimento associativo fra congedati e pensionati dell’Arma, iniziato sul finire del secolo XIX. Era l’epoca nella quale si consolidava la coscienza associativa dopo che, con la conseguita unità nazionale, erano cadute le limitazioni poste dai governi dei vari Stati alle libertà dei cittadini, tra cui quelle di riunione e di associazione. Nell’aprile 1885, il Parlamento dell’ancora giovane Regno d’Italia eliminò il divieto di associazionismo tra militari in congedo. In conseguenza di ciò, alcuni carabinieri residenti a Milano, lasciato il servizio per raggiunti limiti di età, per riforma o altro, ravvisarono l’esigenza di costituire un organismo associativo finalizzato a rinsaldare i vincoli di attaccamento all’Arma e a fornire un aiuto concreto a chi si trovava in difficoltà. Si giunse così al 1° Marzo 1886, quando a Milano venne costituita l’Associazione di Mutuo Soccorso tra congedati e pensionati dai Carabinieri Reali, primo sodalizio in forma societaria tra militari non più in servizio, antesignano delle attuali Associazioni d’Arma. Lo sviluppo delle Associazioni fra carabinieri congedati si estese successivamente, dal 1905 in poi, a tutte le altre regioni della penisola. Quella di Roma, fondata nel febbraio 1905 con il nome di “Fratellanza fra Carabinieri in congedo di Roma e provincia” assunse nel 1911 la denominazione di “Società di Mutuo Soccorso fra carabinieri pensionati e congedati di Roma e provincia”. Il sodalizio, ampliatosi rapidamente per l’elevato numero di soci aderenti, si u An ANC first in Sydney The Arma dei Carabinieri (Carabinieri Corps) is Italy’s 4th branch of the armed forces, sharing with the Army, the Navy and the Air Force the duty of defending the country against external aggressors. But it duties also extend to safeguarding Italy’s domestic peace against criminal and terroristic elements of the society, a job that complement that of the State Police. More information starts on P23. There is an intense pride in being part of the Carabinieri Corps, a pride that remains even when the Carabiniere is no longer on active duty... to the point that the former servicemen (and, q 18 19 Raduno 2013 trasformò nel 1921 in Associazione d’Arma, e fu tenuto a Roma, nel ridotto del teatro Argentina, il primo convegno nazionale dei sottufficiali e dei carabinieri aderenti alle Società di Mutuo Soccorso. In quell’occasione, i 10.000 associati auspicarono che i rispettivi sodalizi, qualunque fosse la loro denominazione, si unificassero, previa trasformazione in Associazione d’Arma, in una Federazione Nazionale, nella quale gli scopi mutualistici dovevano essere posposti a quelli di alimentare i vincoli tra gli appartenenti all’Arma anche nella posizione di congedo e di continuare a servire sempre e fedelmente la Patria. L’auspicio espresso nel convegno di Roma si realizzò il 25 giugno 1926, data che segna la costituzione della “Federazione Nazionale del Carabiniere Reale”. Con Regio Decreto 16 febbraio 1928, n. 461, essa venne eretta in Ente Morale, dotato di proprio Statuto. I carabinieri in congedo entrarono così nella vita associativa nazionale con riflessi di rilievo ai fini organizzativi, ma soprattutto sul piano della continuità della coesione, in intima comunione di spirito e di ideali, con i commilitoni in servizio. Della Federazione faceva parte tutto il personale dell’Arma in congedo, dagli ufficiali, ai sottufficiali, agli appuntati e ai carabinieri. E ciò veImmagine storica dell’Associazione del Carabiniere in congedonne espressamente sancito, come principio, dall’art. 3 dello Statuto: “Possono essere soci tutti coloro che hanno prestato servizio nell’Arma con fedeltà ed onore e senza distinzione di grado, età e condizione”. Nel 1934 una riorganizzazione del Sodalizio adottò un nuovo Statuto, che sostituì la denominazione di Federazione con quella di “Associazione Nazionale dei Carabinieri in congedo”. L’Associazione si articolò in un organo centrale (presidenza) e in organi periferici (sezioni e gruppi). Ed è struttura che ancor oggi esiste, con l’aggiunta di 26 Sezioni Estere in Europa, Africa, nelle Americhe e, naturalmente, in Australia. 20 Sydney, Australia increasingly, servicewomen) are still referred to as Carabinieri although in congedo, that is, no longer on active duty. This pride explains why there are more than 200,000 members of this Association in Italy and all over the world, including Australia, plus another 115,000 Carabinieri on active duty. But for the first 70-odd years since the creation of the Arma dei Carabinieri, its ex-servicemen were forbidden to associate, a prohibition that extended to all military personnel and was only removed by an act of the Parliament of the Kingdom of Italy in 1885. The following year a group of ex-servicemen from Milan created a “Mutual Succor Society among former Royal Carabinieri and pensioners”. More associations were created in the next few years and in 1935 the Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) was formed, merging several association into one single body. 8-10 novembre L’ANC in Australia di Antonio Bamonte* Tra gli anni Cinquanta e Sessanta è giunto in Australia un buon numero di Carabinieri in congedo. L’orgoglio per la nostra Arma che, sappiamo, rimane incollato nel nostro cuore per tutta la vita, ci ha portati a creare associazioni in tutte le più importanti città australiane. Ci sono Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri in tutti gli Stati, tutte fondate a partire dal 1972. La Sezione di Sydney (come quelle di Melbourne e di Adelaide) fino alla fine degli anni 90 contava più di cento carabinieri effettivi. Purtroppo il calendario biologico ha delle regole a cui nessuno di noi si può sottrarre, per cui il numero si è lentamente ma inesorabilmente ridotto. Carabinieri in congedo siamo rimasti in pochi. In tutti questi anni abbiamo ricevuto spesso la visita dei nostri generali in servizio. Gli siamo grati perchè ci sono stati di grande incoraggiamento e sprone ad andare avanti. Certamente sono servite a farci capire che anche se viviano così lontano dall’Italia, le alte gerarchie non si sono dimenticate di noi ed apprezzano che noi continuiamo a mantenere viva l’immagine e l’affetto per l’Arma nel cuore degli italiani d’Australia. Abbiamo ottimi rapporti con le altre associazioni militari, da quelle dei Bersaglieri a quelle degli Alpini e dei Marinai. Ci ritroviamo tutti insieme nelle varie ricorrenze istituzionali, come la festa della Repubblica, eventi religiosi o anniversari che ricordano i nostri caduti in guerra, le nostre vittorie. In queste occasioni speciali i nostri mili- Today the ANC is a very large association numbering more than 200-thousand members in 1700 Sezioni or branches, 26 of which are located in countries other than Italy - including Australia. Assistance to members and their families is still a key objective of the ANC, whose members are also involved in several voluntary activities including the prevention of bushfires and the assistance to areas struck by natural disasters. Another key objective is to keep up the camaraderie among servicemen and women once they leave active duty, and the loyalty to Italy and its institutions - and thus the ANC organises regular Raduni, or gatherings, for its members. This year’s Raduno in Sydney is the first one ever held outside Italy. La prima e, a tutt’oggi, unica visita in Australia di un Comandante generale dei Carabinieri in servizio, il Gen. Richero. Siamo alla metà degli Anni Settanta. Tuttavia il nostro statuto, che prevede che anche il figlio o nipote di un carabiniere possa esser socio ANC, consente di mantenere in vita le Sezioni e di dare una continuità alla presenza dell’Arma in questo Paese. Figli e nipoti di carabinieri in congedo emigrati in Australia indossano la divisa di carabiniere in congedo con la stessa fierezza e la stessa gioia dei padri e nonni. tari sfilano in alta uniforme, ricreando e alimentando anche negli italiani di seconda e terza generazione quel forte senso di amor patrio e di appartenenza a una grande Nazione, la nostra amata Italia. * Antonio Bamonte è il Coordinatore ANC per l’Australia, il Presidente della Sezione Estera ANC di Sydney e l’ideatore del Raduno 2013 a Sydney. 21 Sydney, Australia 8-10 novembre L’Arma dei Carabinieri Una breve storia* L’antico Corpo dei Carabinieri Reali fu istituito a Torino dal Re di Sardegna Vittorio Emanuele I con le Regie Patenti del 13 luglio 1814, con la duplice funzione della difesa dello Stato, al primo posto rispetto agli altri Corpi dell’Armata, e di organismo di polizia, con speciali doveri e prerogative. Il 24 gennaio 1861 il Corpo acquisì la posizione di “prima Arma” del nuovo Esercito nazionale, per assurgere poi al rango di Forza Armata il 31 marzo 2000. Tali prerogative e la presenza dei Carabinieri fin nei più piccoli centri del Paese erano e sono tuttora tra le più significative caratteristiche dell’Istituzione. I Carabinieri hanno preso parte a tutte le vicende della storia italiana. Ebbero il battesimo del fuoco a Grenoble il 6 luglio 1815, ove reparti di carabinieri a cavallo caricarono i francesi di Napoleone, contribuendo a risolvere favorevolmente le sorti della battaglia. Nella Seconda Guerra Mondiale, i Carabinieri, nuovamente mobilitati, furono presenti su tutti gli scacchieri operativi, dai deserti africani al fronte dei Balcani, a quello della Russia. Dopo l’8 settembre 1943, mentre l’Italia veniva investita direttamente dall’azione degli eserciti alleati ed i tedeschi ne effettuavano u The Carabinieri Corps The ancient Corps of the Royal Carabinieri was instituted in Turin by the King of Sardinia, Vittorio Emanuel l by Royal Warrant on 13th July, 1814. It was given the dual function of national defence, in first position with respect to other branches of the Armed Forces, and policing with special powers and prerogatives. The Carabinieri Force was issued with a distinctive uniform in dark blue with silver braid around the collar and cuffs, edges trimmed in scarlet and epaulets in silver, with white fringes for the mounted division and light blue for infantry. The characteristic hat with two points was popularly known as the “lucerna”, the lantern. A version of this uniform is still used today for important ceremonies. The mounted division “Corazzieri” was formed in 1868 as an escort of honour and security, first for the Sovereign, and since 1946 for the President of the Republic. q 23 Raduno 2013 l’occupazione militare, l’Arma adottò due grandi dispositivi: • l’istituzione, nelle regioni meridionali, del “Comando Carabinieri Italia Liberata”, che fu il centro animatore della ristrutturazione di tutta la linea ordinativa nei territori liberati e della costituzione di nuove unità mobilitate per la Guerra di Liberazione, assegnate al “Corpo Italiano di Liberazione” e ai “Gruppi di Combattimento”, con i quali parteciparono alle sanguinose battaglie di Cassino e di Bologna e alle successive operazioni militari, fino alla completa liberazione del Paese; • l’organizzazione della Resistenza nei territori occupati dai tedeschi, attuata sia dando vita a vere e proprie unità, sia inserendo Sydney, Australia Medaglia d’Oro al Valor Militare. Durante la seconda guerra mondiale l’Arma ebbe 4.618 caduti, 15.124 feriti e 578 dispersi. Di questi: 2.735 i caduti e 6.521 i feriti per la Resistenza. Sin dalla metà dell’800 il Corpo, poi Arma dei Carabinieri, ha acquistato una dimensione internazionale rilevante, dovuta sia alla sua tradizionale professionalità, sia al maturare di sempre più accurate specializzazioni connesse con la sua caratteristica fondamentale di organismo militare con funzioni civili di polizia, di pronto intervento e di protezione nelle pubbliche calamità. In particolare, i nostri militari hanno operato ed operano all’estero con duplice impiego: di Forza Armata e di polizia militare With the Unity of Italy and added territory the number of divisions were increased and responsible to operating commands, called territorial legions. On 24th January, 1861 the Force was appointed “First Force” of the newly founded national military organization, rising to the status of Armed Force on 31st March, 2000. This privileged position, as well as the presence of Carabinieri in every part of the country, even in the smallest village, were and still are the most significant characteristics of the Institution. Soldiers in war The Carabinieri Force has taken part in all the events in the story of the united Italy. It was at the baptism of fire in Grenoble on 6th July 1815 that divisions of mounted Carabinieri charged Napoleon’s army, and contributed to the favourable outcome of the battle. They were involved in many of the battles that led to the unification of Italy under the Savoia dinasty. In 1915 at the outbreak of the First World War Carabinieri were mobilized into Units and Special Branches and sent to all the fronts in the khaki uniform of the infantry, sharing the hardship of the trenches and the hope and glory of victory. nuclei di carabinieri volontari nelle altre formazioni. In complesso, l’Arma partecipò alla Resistenza con 13.850 militari di ogni grado e per il suo contributo con decreto del 2 giugno 1984, alla Bandiera dell’Arma è stata concessa la terza nelle missioni di pace nell’ambito dei contingenti italiani ed alleati; autonomamente nei programmi di assistenza per la ricostituzione e l’addestramento di Corpi di polizia stranieri. I Carabinieri impegnati in missioni operative all’estero sono oggi oltre 1000. q Quando l’Arma arrivò in Australia Il XX secolo stava per finire e Timor Est era sull’orlo della guerra civile dopo un referendum che ne decretava l’indipendenza dall’Indonesia. L’Australia si fece promotore di una forza di pace, con il beneplacito delle Nazioni Unite, e chiese ad altre Nazioni di parteciparvi. Tra quelle che risposero ci fu l’Italia, che mandò elementi dell’Esercito, della Marina Militare e dell’Aviazione per un totale di 600 uomini - tra cui un plotone di Carabinieri del Reggimento Tuscania, un’unità speciale inquadrata nella 2ª Brigata mobile. Fecero tappa a Darwin prima di procedere per Timor. La partecipazione italiana all’INTERFET - questo il nome della forze di pace - fu un successo, al punto che un secondo plotone venne richiesto per la forza di polizia internazionale. Nel febbraio 2000, prima che il secondo plotone potesse giungere a Dili, la capitale di Timor Est, Interfet passò le consegne a una forza di pace delle Nazioni Unite, e il contingente italiano rientrò in patria il mese successivo, a conclusione dell’unica operazione militare congiunta tra Carabinieri e forze australiane. La collaborazione tra Carabinieri e Polizia Federale Australiana, invece, continua regolarmente. 24 At the war’s end the Colours of the Carabinieri were conferred with the first Gold Medal for Military Valour. Between 1935 and 1936 Carabinieri were involved in front line action in East Africa in military operations. At the end of the campaign the Colours of the Carabinieri were embellished, for the first time with the Knights Cross of the Italian Military Order. In the Second World War, the Carabinieri Force was once again mobilized in all operational zones from the African deserts to the Balkan front as well as the Russian front. After 8th September, 1943, while Italy was being attacked by the allied forces, and occupied by German forces, the Carabinieri Force adopted two important measures: • The institution: “Carabinieri Command for 8-10 novembre Liberated Italy”, in the southern region, as the central force behind the restoration of the chain of command, and the constitution of new units mobilized for the War of Liberation which were assigned to the “Italian Liberation Force” and “Combat Groups”. The three companies participated in the bloody battles at Cassino and Bologna and in the successive military operations until the country was completely liberated; • The organization of the Resistance of territories occupied by the Germans both by establishing units and by placing volunteers Carabinieri units in the other groups. Carabinieri paratroopers of the Tuscania Regiment, a Special Unit often involved in the more dangerous operations including peacekeeping in high risk areas. During the Second World War the Carabinieri had 4,618 of their numbers killed, 15,124 injured and 578 lost in action. Of these, 2,735 were killed and 6,521 injured fighting for the Resistance. Soldiers for peace Since the middle of the nineteenth century the Carabinieri Force has acquired an international dimension. This has been achieved by its traditional professionalism and its role as a military organization with civil policing functions for immediate response in protection in states of emergency. In particular, it has been involved in overseas peacekeeping operations in contingents of Italians as well as in alliance with other nations, autonomously assisting in the reconstruction of the forces of law and order and in associated training programmes. These activities began u 25 Raduno 2013 Sydney, Australia L’Arma dei Carabinieri, che vanta una lunga tradizione di partecipazione ad interventi umanitari e di supporto alla pace all’Estero, ha preso attivamente parte al rinnovato processo di evoluzione di tali operazioni intervenendo, nella sua duplice veste di forza militare e di polizia, nelle più significative esperienze condotte sotto egida ONU, NATO, OSCE o in forza di accordi multinazionali. Ai tradizionali impegni dei Carabinieri, di natura squisitamente militare e di polizia militare a fianco delle altre Forze Armate, si sono aggiunti quelli di osservazione sul rispetto dei diritti umani, di assistenza e consulenza per la ricostruzione delle forze di polizia e, infine, di imposizione della legge e dell’ordine. Dall’agosto 2001, infine, l’Arma partecipa, con funzioni di polizia militare e di intelligence, alla missione NATO in Macedonia, decisa per assicurare il disarmo dell’UCK e contribuire al processo di stabilizzazione interna del Paese. Con i medesimi compiti un Ufficiale dell’Arma è impiegato in Albania presso il Quartier Generale che la NATO ha istituito, nel luglio 2002, per facilitare le sue relazioni con il Governo albanese e monitorare le vie di collegamento con il Kosovo. La criminalità organizzata, nell’ultimo decennio, ha sempre più concentrato i propri interessi nei traffici internazionali, adeguando conseguentemente le proprie strutture, mediante l’impiego delle nuove tecnologie. In tale quadro, la comunità internazionale ha indirizzato i propri sforzi verso forme di collaborazione sempre più estese, allo scopo di contrastare la nuova minaccia criminale in un contesto integrato, caratterizzato da obiettivi ed azioni comuni. L’Arma dei Carabinieri, nell’ambito dello sviluppo della politica di cooperazione dei Ministeri della Difesa e dell’Interno, ha intrapreso specifiche iniziative, volte a concorrere con gli altri organismi nazionali, militari e di polizia, nell’esporare le esperienze nazionali nel contrasto al crimine organizzato. q p 10 SMH Traditional Italian Restaurant and Pizzeria serving some of the finest Antipasti, Pizze and Pasta on the Northern Beaches. CORNER McCARRS CREEK ROAD & YULONG AVENUE TERREY HILLS NSW 2084 PHONE +61 2 9450 1777 FAX +61 2 9450 1799 ENQUIRIES [email protected] .a u WWW.CAVALLINO.COM.AU o m z a s c h o o l. c SMH 26 Mont Creative™ Top 10 zzas Sydney pi In 1883 four Carabinieri were sent to Assab on the Red Sea to protect Italians nationals working in bureaus in that area which was to eventually become the Eritrea Colony in 1890. United Nations international police force in East Timor. Currently there are over 1000 Carabinieri serving in overseas missions. Particularly significant in the sector of law and order is the role being carried out in the Balkans by MSU (Multinational Specialised Unit shown here during the 2007 Italian National Day parade) as part of the NATO mission designed to bridge the security gap between the military whose troops are not equipped to deal with the problems of Between 1897 and 1906 the Force was present on the island of Crete to maintain public order, to oversee the conflict between the Christian population against the Ottoman Empire, and to organize a local, efficient, impartial police force modelled on the Carabinieri structure. And from 1900 to 1914 a contingent was sent to Peking to guarantee the security of the Italian Legation during the disorder resulting from the famous “Boxers” revolt. In 1935, the Carabinieri Force incorporated in the International Police Corps was assigned control of 81 of the 320 electoral seats for the return to Germany of the Saar Region, also reclaimed by France. To zzas Sydney pi p iz with the dispatch of 52 Carabinieri to the Crimea in 1855-6 who carried out an exemplary task in establishing public order and aiding and assisting in the cholera epidemic. The long experience gained by the Institution has made it an organizational reference point for its structural, technical-operational and ethical-professional expertise. 8-10 novembre From 1950 to 1958 a group of Carabinieri, part of AFIS (Amministrazione Fiduciaria Italiana in Somalia) was sent by the United Nations to Somalia with the task of organizing and training the local police force as well as general peacekeeping duties. The long list of Carabinieri missions abroad does not end here because, from 1979 with the Multinational UNIFIL mission in Lebanon, Carabinieri were and are still present in those troublesome areas of the world where they are called to defuse tension and provide dignified and secure living conditions. At the turn of the Century Carabinieri paratroopers from the 1st Regiment “Tuscania”, a special force within the Corps, served in INTERFET, the Australian-led intervention force that aimed at stabilising East Timor after its independence referendum of 1999. Other Carabinieri also served with UNAMET, the public order and safety, and the civilian police forces, either UN or local, untrained to intervene in public order operations. This capability of intervening in different situations, together with perfect interface with other military forces makes MSU an instrument not only useful in the NATO environment but also in any future possible European Union operation. As a result of the experience gained by the Carabinieri MSU, the European Union has approved the institution of an Integrated Police Unit, which can be immediately deployed, flexible and inter-operational with the military to be used for humanitarian aid, peacekeeping and in natural disasters as laid down in the EU directive “Petersburg” after the meeting held there in June 1992. Fighting crime Since the foundation of the Force, Carabinieri have been devoted to the difficult fight against crime as representatives of law and order. The struggles which have taken place in the cities, small towns and in the countryside have resulted in numerous u 27 Raduno 2013 Sydney, Australia 8-10 novembre CCI Ad print.pdf 1 10/10/2013 10:06:21 AM Fin dai primi anni di vita del Corpo, i Carabinieri si prodigarono nell’aspra quotidiana lotta contro il crimine, personificando sempre il rispetto della legge e dell’ordine sociale. La lotta condotta nelle città, nei borghi e nelle campagne, ebbe i suoi eroi e i suoi numerosi caduti. Nel primo dopoguerra, tra il 1924 e il 1933, virulente forme di banditismo si manifestano soprattutto in Sardegna, Sicilia e Calabria. I Carabinieri le combatterono spesso in cruenti conflitti a fuoco duri come battaglie. In quegli stessi anni, l’Arma si impegnò anche nella lotta contro la mafia conseguendo un’ampia bonifica delle zone più soggette ad arbitrii, vendette e uccisioni. Anche il secondo dopoguerra segnò una eccezionale recrudescenza del banditismo in varie forme e manifestazioni soprattutto nelle isole; in particolare in Sicilia le operazioni contro la banda Giuliano assunsero le connotazioni di una vera e propria campagna militare. Nei periodi successivi e infaticabilmente fino ai nostri giorni, i Carabinieri hanno continuato a prodigarsi con immutata, silenziosa tenacia nella quotidiana lotta contro la criminalità, garantendo la tranquillità e la sicurezza delle popolazioni. Ne sono testimonianza, oltre all’incessante attività di contrasto della delinquenza comune, le complesse operazioni contro l’eversione politica e il fenomeno mafioso, particolarmente recrudescente nel mezzogiorno del Paese, che vedono l’Istituzione tuttora tenacemente impegnata a prezzo di alti tributi di sangue. Ma, oltre che per le loro virtù militari e per la lotta condotta contro il crimine, i Carabinieri si sono segnalati in ogni tempo alla pubblica considerazione anche per l’alto senso umanitario, per l’assistenza e per il soccorso alle popolazioni, prodigandovisi, a volte, sino all’estremo sacrificio. Così, a poco a poco, intorno a loro ha preso corpo quella linea di fedeltà e di abnegazione che li caratterizza ancora oggi. heroic acts and many deaths. The first of these was Carabiniere Giovanni Boccaccio, who was killed during a violent exchange of fire with dangerous criminals near Vernante, Cuneo on 23rd April 1815 after only 9 month from Force’s constitution. By the end of the nineteenth century the fight against banditry was concentrated on many notorious criminals on a daily basis especially in the centre and south of Italy. After the First World War between 1924 and 1933 banditry was concentrated in Sardinia, Sicily and Calabria. The Carabinieri frequently valiantly fought in bloody gunfights. During this period the Force was committed to the fight against mafia organizations cleansing vast areas of arbitrary vendettas and murders. After the Second World War there was an outburst of various forms of banditry concentrated above all on the islands, particularly in Sicily. The operations against the Giuliano Band became a real military campaign. In the following years the Carabinieri Force continued in its quest against crime guaranteeing the safety and security of the population. As a testimony to this, an enduring fight against everyday crime, political eversion and mafia activities, common in the south of Italy, still continues today and has cost the Force many lives. C M Y CM MY CY CMY K As well as its military and crime fighting skills, the Carabinieri Force is well known by the public for its humanitarianism aid and assistance to the public, sometimes resulting in extreme sacrifice. Gradually, over the years the aura of trust has grown around the image of the members of the Carabinieri as well as the spirit of devotion and loyalty by which they are still recognized today. Carabinieri carry out an arrest in Sicily at the turn of the XX Century in a painting by Wilhelm von Gloeden Così la città di Schio ha ringraziato i Carabinieri. * Quest’articolo è stato gentilmente fornito dall’Arma dei Carabinieri, come anche la versione in inglese a fianco. 28 29 Sydney, Australia 8-10 novembre PROGRAMMA DEL RADUNO venerdì 8 novembre 19:00 Cena di Gala al Parlamento del NSW: incontro dei partecipanti al Raduno con la comunità italiana di Sydney, i suoi rappresentanti e le locali autorità. sabato 9 novembre 10:00 Posa di una corona di fiori al monumento ai Caduti (ANZAC War Memorial) di Hyde Park 11:00 Santa Messa alla Cattedrale St Mary’s a Hyde Park concelebrata dal Nunzio Apostolico arcivescovo Paul Gallagher e dal vescovo ausiliario di Sydney il Rev. Peter Comensoli. 14:30 Crociera nella baia, pranzo a bordo. domenica 10 novembre RADUNO 2013 8-10 NOV 2013 SYDNEY AUSTRALIA Friday 8 November 1900 Gala Dinner at Parliament House with Australian and Italian Authorities and representatives of the Italian-Australian Community. 141 Longueville Rd, Lane Cove NSW 2066 Phone: (02) 9428 3297 Saturday 9 November 1000 Wreath laying at ANZAC War Memorial 1100 Mass at St. Mary’s Cathedral with the Papal Nuncio and the Auxiliary Bishop 1430 Lunchtime Harbour cruise Sunday 10 November 1000 Marchers gather in Angel Place 1030 Parade begins 1130 Authorities’ Salute 1200Farewell Il Presidente Mario Sanna TRADING HOURS Monday 5pm - 10pm Tuesday to Sunday 12:00 pm – 10:00 pm 10:00 Ammassamento ad Angel Place 10:30 Inizio Sfilata via Pitt Street e Martin Place 11:30 Saluto delle Autorità presso il Cenotafio 12:00 Commiato www.vianapolipizzeria.com.au e i soci dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Sydney si uniscono ai colleghi dell’Associazione Nazionale Carabinieri per celebrare il primo Raduno A.N.C. in terra d’Australia. 31 Raduno 2013 Sydney, Australia 8-10 novembre INDIRIZZI UTILI Adelaide Ambasciata d’Italia a Canberra 15 Hank Street Lockleys SA 5032 Presidente Giuseppe Cutillo Tel. 08 8443 4262 [email protected] 12 Grey Street Deakin, ACT 2600 Ambasciatore Pier Francesco Zazo Tel. 02 6273 3333 Fax 02627 34223 [email protected] Brisbane Consolato-Generale d’Italia a Sydney 149 Harcourt St New Farm Qld. 4005 Presidente Paolo Cupo Tel. 07 3358 3884 [email protected] 44 Market Street Sydney NSW 2000 Console-Generale Sergio Martes Tel. 02 9392 7900 Fax 02 9392 7980 [email protected] Melbourne Istituto Italiano Commercio Estero 5884 Great Alpine Road Myrtleford Vic. 3737 Presidente Antonio Mautone Tel. 03 5752 1901 Fax 03 575 11790 [email protected] 19º piano, 44 Market Street Sydney NSW 2000 Direttore Claudio Pasqualucci Tel. 02 9299 9954 Fax 02 9299 1172 [email protected] Perth Enit - Agenzia italiana del turismo 241 Fitzgerald Street West Perth 6005 WA Presidente Amorino Travaglia Tel. 08 9227 1195 Fax 08 9227 5067 [email protected] Ground Floor, 140 William Street East Sydney NSW 2011 Direttore Riccardo Strano Tel. 02 9357 2561 Fax 02 8356 9853 [email protected] Sydney Camera di commercio italiana 125 Ramsay Street Haberfield NSW 2045 Presidente Antonio Bamonte Tel. 02 9798 6630 Fax 02 9799 9792 [email protected] Ground Floor, 140 William Street East Sydney NSW 2011 Direttore Nicola Carè Tel. 02 8354 0777 Fax 02 8354 0279 [email protected] swiaa QUALITY AGED CARE 84-88 Restwell Road, Bossley Park 8786 1222 32 33 Sydney, Australia 8-10 novembre Un carabiniere Dalla Sicilia all’Australia di Andrea Gullotta OAM* CONGRATULAZIONI ALLA SEZIONE ANC DI SYDNEY PER IL RADUNO 2013 Established 1964 Mi sembra che per molto tempo si sia preferito mettere in secondo piano alcuni fatti, avvenimenti ed episodi collegati con periodi più o meno grigi della storia d’Italia. Avevamo bisogno, forse, di liberarci dalle tragedie della guerra e incamminarci per una nuova fase, quella della pace, della ricostruzione e della crescita economica. In tempi recenti, invece, si riportano alla luce pagine di storia di grande valore molto spesso dimenticate o scritte soltanto nei memoriali. La recente digitalizzazione dell’Archivio Luce, ad esempio, ha aperto le porte a rinnovate passioni per la storia, favorendo la riscoperta e una nuova rappresentazione della memoria coloniale. Chi ha avuto modo di apprezzare il film d’interesse culturale nazionale El Alamain – La linea del fuoco (2002) di Enzo Monteleone, avrà notato con un certo turbamento le precarie condizioni del regio esercito, le difficoltà derivanti dal clima desertico e le conseguenze di uno scarso equipaggiamento militare. Il film narra una storia immaginaria, quella del fante Serra, uno studente universitario siciliano assegnato al 28º Reggimento della Divisione Pavia, sul fronte nord africano. La mia è una storia vera. É la storia di un uomo affabile, pieno di vita, dedito alla famiglia, un carabiniere - mio padre. Giovanni Gullotta, classe 1912, siciliano di Nunziata di Mascali, u THE BETAFORM GROUP CONGRATULATES THE ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI FOR BRINGING TO SYDNEY THE FIRST EVER RADUNO OF ITS MEMBERS OUTSIDE ITALY. A collection of beautiful tiles from around the world Tiles of the highest quality and at the forefront of fashion 226 DEEPFIELDS ROAD CATHERINE FIELD NSW 2557 PHONE: 02 9606 7088 FAX: 02 9606 7089 EMAIL: [email protected] WEBSITE: WWW.BETAFORM.COM.AU www.dilorenzo.net.au 35 Raduno 2013 Catania. Con l’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno del 1940, il carabiniere Gullotta venne mandato in Libia, colonia italiana vinta all’Impero Ottomano con la guerra italo-turca del 1912. Mio padre era un amante di moto, soprattutto delle Moto Guzzi, nonchè un formidabile motociclista. Una volta in Africa gli venne perciò assegnato un importante e delicata missione. Giovanni divenne responsabile della consegna di documenti segreti tra il comando della Deutsches Afrika Korps guidata dal mitico Generalfeldmarschall Erwin Rommel, noto come la Volpe del deserto, e il Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito in Libia, Generale Rodolfo Graziani, quest’ultimo giunto in Africa a causa della prematura morte del Governatore Italo Balbo. É durante un’insolita missione al termine del primo anno di guerra contro gli Alleati che mio padre si distingue per spirito di servizio Sydney, Australia e per amor di patria, mettendo a repentaglio la propria vita per salvare un gruppo di militari della Regia Aviazione. Nel settembre 1940 le truppe italiane si preparavano ad invadere l’Egitto, allora sotto controllo britannico. Avanzando su Sollum, un villaggio egiziano presso il confine con la Cirenaica, occuparono l’aeroporto, contrastando gli attacchi della Royal Air Force. Sollum è a circa 145 km da Tobruk, già conosciuto per «l’incidente» del marzo 1923 (una delle tante questioni diplomatiche dell’era coloniale), scoppiato a causa della notizia dello sconfinamento presso Sollum da parte di truppe italiane all’inseguimento di ribelli libici, pubblicata sul quotidiano «Al Ahram» del Cairo. Proprio tra le rovine dei bombardamenti alleati in Nord Africa, Giovanni vide un torpedone dell’aviazione andare a fuoco e le voci dei militari intrappolati nel retro del veicolo in procinto di esplodere. Cercò invano, con le proprie mani, di aprire la portiera posteriore che si era inceppata, ma vedendo le fiamme aumentare e proseguire verso il serbatoio del carburante, corse verso un aereo anch’esso in fumo per estrarre un estintore e contenere il fuoco. Immediatamente trovò poi un piede di porco con il quale forzare la serratura e trarre in salvo quattro giovani avieri prima che per loro fosse troppo tardi. Per quell’opera eroica, il comando italiano conferì a mio padre un encomio, un tributo pubblicato nell’ordine del giorno del corpo, di unità e di comandi superiori, affinchè tutti ne traggano esempio. La trascrizione dell’atto contenuta nel foglio matricolare recita, “di servizio in aeroporto in zona di operazioni, accortosi che a bordo di un torpedone della reale aeronautica si era sviluppato un forte incendio, munitosi di estintore tolto da un aereo vicino si slanciava animosamente nell’interno della vettura in fiamme e riusciva a spegnere l’incendio che minacciava di estendersi al serbatoio della benzina limitando così molto i danni all’automezzo e agli avieri.” Dovendo apparire davanti al Comandante Generale per ricevere il meritato riconoscimento, a Giovanni fu chiesto se preferisse una promozione a grado di Capitano oppure ricevere un mese di congedo dal fronte per ritornare in Sicilia. Da buon siciliano, amante della propria terra ma soprattutto dei propri affetti, Giovanni decise di fare ritorno a Nunziata di Mascali per riabbracciare Maria, sua amata moglie e me, suo figlio di quattro anni, il piccolo Andrea. Fu una fortuna che mio padre scelse il conge- 36 8-10 novembre do: di lì a breve una serie di duri scontri tra le forze dell’Asse e le forze alleate avebbe arrecato gravi danni al contingente italiano... più di 15,500 uomini sarebbero stati fatti prigionieri di guerra. Molti di loro vennero internati in Australia, in campi di lavoro nella parte ovest del New South Wales, nel villaggio di Cowra, ma anche a Holsworthy alla periferia della città di Sydney. Forse, chissà, se Giovanni avesse accettato di rimanere al fronte sarebbe arrivato in Australia in anticipo... perché nel 1950 mio padre decise comunque di emigrare in Australia in cerca di un nuovo futuro. Amò sino all’ultimo giorno l’Arma dei Carabinieri e l’Italia, il suo paese, dal quale non si distaccò in segreto nel cuore della notte, ma volle consapevolmente compiere, da carabiniere e retto servitore della patria, una grande e libera scelta. * Il Cav. Uff. Dr Andrea Gullotta è il più noto farmacista d’origine italiana di Sydney, e Ambasciatore dell’Università di Sydney. Partners WA Duncan, CA P Dovico, FCA GR Mascitelli, CA DW Newman, CA JA Mortlock, CA R Megale, CA M Ashley, CA Chartered Accountants A boutique accountancy firm with a reputation for providing personal service through a talented, performance oriented professional team. 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If in London, visit the Greenwich World Heritage Site with the National Maritime Museum, Royal Observatory and the grandiose Admiralty buildings and historic ships. It will appear clear how British science, combined with greed and war-skills, would bring about a colossal empire, of which Australia was one of the latest but largest additions. The mythical Terra Australis, ‘discovered’ by the British was soon destined to be a penal colony. That this happened through the violent dispossession and against the will of the sovereign people, the many Aboriginal nations, is part of our foundation story, whether we Australians like it or not. Jump two hundred years and, not counting the suppression of Aboriginal resistance and identity, the Australian colonizers have had uninterrupted internal peace. That is, without a civil war such as the American. We Australians were able to rapidly settle into a relaxed state, some call it somnolent, until and possibly in between the two World Wars. Australia has grown into an ethnically diversified society. Under Common Law and strong institutions, now live a people originating from over 200 countries according to the 2011 Census. Each group, Indigenous and immigrant, brings its own unfathomable array of cultural varieties. Hence, the astonishing array of met -or unmetreciprocal expectations. Hence the oft quoted ‘endemic racism’ -but also the powerful, recent remedies against it. That a civil society would gradually evolve out of a violent penal colony in geographic insulation, is an achievement of u Family owned and operated Family owned and operated Pangallo Estate brings together the spirit Pangallo Estate brings together the spirit of passion, family and tradition. of passion, family and tradition. The estate comprises of a vineyard and large olive grove which The estate comprises of aproduces vineyard the finest oliveproduces oil. and large oliveolives groveand which finest olives and olive oil. 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What is to remember, in this context, is that, even for the poorest Italians -some elderly eking out their livelihoods from tiny incomes and immaculate veggie patches- the life expectancy Half a million, or 2.5% of us describe themselves as Indigenous. ‘Indigenous’ is of course a definition that international law uses to give some status to the relationship of original inhabitants to ancestors’ lands The numbers, after a terrible decline (some call it ‘genocide’) have in the last ten years increased by 17% or 90,000 people. The concentrations differ greatly between regions and by affluence. In ‘rich’ metropolitan suburbs you may live your life without ever meeting an Aborigine. But in the Northern Territory 26.8% are Indigenous. But if, by now, there are very skilled Aboriginal tradesmen, professors and great artists, unacceptable numbers still live much shorter and less healthy lives than the average Australian. And there is no clear view of how to rectify the dramatic imbalances in both life expectancy and participation. Equally, there is very little that can be done to reverse the ongoing disappearance of 40 is substantially the same as for the rest of the population. Therefore, it is much higher than for Aborigines. And this is a basic fact that should never be ignored when attempting a snapshot of Australian Italians’ in the context of the ‘common wealth’ of Australia. Australia is a country with a growing skewering of wealth. The richest 20% own 61% of the wealth. The poorest 20% own 1%. There are very wealthy Italian Australians. There are quite poor Italians. It is likely that these discrepancies are representative of inequalities in the rest of the population. Importantly, however, Italian Australian women and men are now present in probably more than average numbers in skilled trades and professions. And this maybe true also of the emblematic categories of senior judges and military officers, of notable artists, of parliamentarians and opinion makers: we do not feel anymore at the margins, as we did fifty years ago. 8-10 novembre Of course, the number of Italian-born is decreasing, due to both the death of those many who arrived after WW2 and the dramatic fall in permanent arrivals. If the number of ‘descendants’ is increasing, our presence is becoming much less visible, given the much-desired mixed marriages and distance in time from the ancestral roots. At the last census, in 2011, 25% of Australians resulted as born overseas. Of those, 8.5% were born in non-English speaking countries and 21.6% in English speaking countries. u 41 Raduno 2013 Sydney, Australia Italians, a few decades ago the largest overseas born, now lag well behind, as this table shows: Country of birth Persons % Australia 15,017,846 69.83 England 911,594 4.24 New Zealand 483,398 2.25 China (excluding Taiwan) 318,969 1.48 India 295,363 1.37 Italy 185,402 0.86 Vietnam 185,039 0.86 Going by the ancestry by birthplace of both parents the largest ethnic minorities now rank as follows: China 318,971 India 295,361 Vietnam 185,038 Italy 178,143 Overall, those who are recognizably Italian Australians are on a rapid fall both as absolute numbers and percentages. Social indicators suggest that our levels of integration and participation are in line with reasonable expectations. And this is a fundamentally good fact. Dramatically, criminally even, we lag in one crucial area, that of Italian language and culture teaching in schools, universities and other places of learning. The language of Dante is taught by a dwindling number of teachers to a dwindling number of students. Italian, both the language of an 8-10 novembre ethnic minority and a language of culture, is disappearing. Italians of Australia, and indeed for Australia, it is a catastrophe. The two Italian language newspapers are a shadow, albeit still a valiant one, of their previous influence. The only private radio station, Rete Italia, in the hands of the same (good) proprietor as the newspapers, is a radio station that is providing programs with incredibly limited resources, a few of which still have nothing to envy compared to Australian mainstream commercial radio. Rete Italia is now eking out a precarious end-of-life, due to revenues dwindling and an audience old, tired and unable to fight for what it wants. Against this, compare the wilful falsity of governments’ rhetoric about acquiring a second language. The reality is that resources have been withdrawn from Italian teaching for the last two decades. The University of Sydney is for the first time in fifty years without a titular professor. One could go on an on. Indeed, and this is emblematic of the social change, Rete Italia now sells prime time to other linguistic groups. On the other hand, an ethnic minority survives through its ability to remain itself while at the same time changing and adapting. Italian culture comprises a particular way of being or not being Catholic, of speaking or ignoring English, of socializing, dressing and cooking. All these features are in a state of flux, emerging changing disappearing, as new generations emerge from miscegenation and cultural influences. The “Italiannes” of our children has to be different than ours. And that of the grandchildren has to be, often, non-existent. It is not necessarily a bad thing as this is how life goes on. Something remains and that something emerges, for instance, in influential works of art. Nevertheless, the loss of Italian, the language of labourers and high culture, if problematic. For us But, in closing, another glimmer of hope. The Italian Bilingual School in Sydney, the first in Australia to provide bilingual and bicultural education in English and Italian, ‘aims to empower students for a global existence’. It relies on fees and government grants. But how many rich Italians are supporting it? How many of us are concerned that it becomes a comprehensive primary and high school, of high academic achievement, instead of, as it is now, being limited from Kindergarten to Primary? Where are the voices speaking out, crying to the political parties? One wonders why the Italian Australians with some power, in government, seem to be silent, both in the Italian and Australian parliaments. If the British with genius and violence have been able to establish the language of Shakespeare as a near universal language, Italians -with equal genius but without much skill at war- are losing the language battle. Is there a sad morale to this story? * Paolo Totaro is the Founding Chairman of the Ethnic Affairs Commission and one of the fathers of Multiculturalism in Australia. He’s also a poet, a published author, a gifted musician and, going by his portraits of Italians in his article, not a bad photographer either. A new generation is strolling around Sydney 42 The older generation is getting thinner by the day The two images to the left and far left are by James Horan and Jamie Williams for Destination NSW, whose assistance in providing access to their image library is gratefully acknowledged. 43 Sydney, Australia ASSET INSURANCE BROKERS Incorporating MARANO INSURANCE BROKERS PTY LTD SAFEGUARD YOUR ASSETS WITH THE EXPERTS WHO HAVE THE EXPERIENCE TO UNDERSTAND & EVALUATE YOUR BUSINESS NEEDS & INSURANCE RISKS • Commercial & business insurance • Restaurant package • Hotel package • Tradesman package • Office package • Public & Products liability • Professional Indemnity • Directors & Officers liability • Marine hull & cargo • Motor vehicle fleet Contact – Cesare Marano or Paul Cook Phone 02 9911 9333 Email [email protected] 8-10 novembre È questo il nuovo Eldorado? Una meta per i giovani di Concetta Cirigliano Perna* Si parla sempre di più di nuovo esodo in contrapposizione all’esodo di un passato non troppo lontano. Tra la fine del 1800 e il 1970, oltre 27 milioni di italiani lasciarono l’Italia in cerca di fortuna. E tantissimi la fortuna l’hanno fatta. Contadini e operai, sebbene privi di strumenti culturali, sono riusciti a riscattarsi da una condizione di povertà e hanno forgiato i paesi che li hanno accolti. È famosa una frase dello scrittore tedesco Max Frisch, che disse: “Volevamo braccia, sono arrivati cervelli!” Oggi partono cervelli per usare le braccia: i new migrants, infatti, sebbene diplomati, laureati e non di rado con un dottorato di ricerca in tasca, sono preparati a fare i lavapiatti, i camerieri e le “persone di fatica” nelle sterminate fattorie australiane. Partono perchè la crisi economica globale, insieme con politiche dell’occupazione giovanile poco lungimiranti, li ha colpiti molto duramente e si sentono derubati della dignità. Esattamente come poco più di mezzo secolo fa. Ma c’erano state due guerre mondiali, una dopo l’altra! Chi emigra oggi appartiene alla generazione nata qualche decennio dopo il boom economico degli anni Sessanta; nel benessere e nel consumismo spensierato degli anni Ottanta, nell’arricchimento rapido ma, proprio per questo, volatile delle speculazioni finanziarie. Una generazione a cui la tecnologia ha ampliato i canali dell’informazione e del sapere e la globalizzazione ha promesso crescita all’infinito. Dall’Italia, secondo i dati forniti dalla fonte governativa ufficiale dell’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), negli ultimi 10 anni sono emigrati più di 600mila italiani, di cui il 70% laureati. Alcuni riscontri parlano addirittura di 1milione solo negli ultimi 4 anni. È difficile avere dati attendibili perchè solo la metà di chi vive all’estero si iscrive all’AIRE. Trasferimenti all’estero di giovani erano iniziati già da almeno un decennio, ma rientravano in una normale mobilità transnazionale. Il cartellone della Coca-Cola è da anni il primo punto di riferimento del turista: domina Kings Cross, il quartiere dal sapore lievemente equivoco, quanto basta per attrarre senza respingere. Dal 2008 le cifre sono aumentate in maniera esponenziale. In Australia dal 2010 sono arrivati 62mila italiani muniti di un working and holiday visa, che permette di entrare nel Paese , per poi utilizzare tutti i mezzi possibili per restarvi. Esplorano opportunità oltreoceano anche professionisti che non si sentono adeguatamente gratificati in Italia o non trovano sbocchi di crescita. Sono soprattutto specializzati nel settore tecnologico - perchè, sì - forse non siamo in molti a saperlo - le università italiane sfornano eccellenza anche nella tecnologia. Con l’esplosione della New Economy, molti ingegneri informatici si sono riversati nella Silicon Valley o in altre parti degli Stati Uniti. A Sydney ci sono oggi almeno 1.500 giovani italiani e lo stesso numero a Melbourne e nelle maggiori città australiane. Circa 50.000 doman- 45 u Raduno 2013 de di emigrazione giacciono presso il Ministero federale dell’immigrazione. Non è esagerato pensare che i giovani italiani vedano nell’Australia il nuovo Eldorado. È triste dirlo, ma questa nuova diaspora è uno dei più grossi fallimenti in cui è incorso il nostro Paese, per non essere riuscito a trattenere le migliori risorse, quelle fresche e più produttive, sulla cui istruzione lo stato italiano ha investito milioni di euro. Sydney, Australia È risaputo che l’Australia produce lana, grano e zucchero ed esporta molta carne. Quello che spesso non si sa è che l’Australia è anche: • il più importante Paese produttore di diamanti, circa 31 milioni di carati; • il terzo Paese produttore di oro, circa 247 tonnellate; • il maggior esportatore di carbone; • Il secondo Paese al mondo per l’allevamento di pecore, ce ne sono 7 per abitante; • Il sesto produttore di vini e la qualità è tra le migliori! • Il più efficiente produttore di riso al mondo. • Un grande esportatore di istruzione con oltre $ 15 miliardi. Oltre il 40% degli studenti nelle università australiane proviene dall’estero. Inoltre il sistema scolastico australiano prevede uno stretto rapporto tra la fine degli studi superiori e l’inizio di corsi di formazione professionale presso aziende, cui in molti casi segue l’assunzione. Con la tavola a Bondi. La vita può essere bella. Ma cosa possono aspettarsi dall’Australia i giovani che la scelgono come potenziale destinazione - al di là di praticare il surf a Bondi Beach? Come prima cosa mi si permetta di deludere chi crede in stereotipi: qui non saltelliamo per strada sottobraccio ai canguri né rischiamo di essere colpiti da un boomerang. Certo, ci sono squali e coccodrilli in quantità. Ed è vero, molti anni fa uno squalo ha probabilmente mangiato un Primo Ministro australiano e i coccodrilli mangiano mediamente ogni anno 6 turisti audaci, incoscienti o distratti. Oggi però è più probabile gustare uno squalo in un ricercato piatto cucinato in uno dei 1.700 ristoranti italiani censiti in Australia e il Primo Ministro seduto al tavolo di un ristorante italiano. 46 commercio. Per brevetti, diritti d’autore e proprietà intellettuale, l’Australia è tra i più sicuri al mondo. Anche troppo: c’è chi lamenta che l’Australia è troppo regolata. Il pilota australiano di Formula 1 Mark Webber ha parlato di nanny State, uno Stato-bambinaia. Quello che può irritare un pilota abituato a rischiare la pelle è visto invece come un vantaggio da chi guarda al Paese dal punto di vista dell’operatore economico, che sia una multinazionale, una piccola o media impresa o un investitore. La SACE Spa è un’azienda pubblica italiana controllata al 100% dal ministero dell’Economia. Il suo compito è di assistere le aziende italiane che vogliano operare all’estero, garantendone il rischio nelle transazioni internazionali e negli investimenti. Insomma, una specie di super-assicuratore con un pacchetto di 100 miliardi di dollari di interventi all’estero. Ecco, per la SACE l’Australia è vicina al Paese ideale. I rischi del debito sovrano sono minimi, 8-10 novembre come lo sono il rischio di espropri da parte dello Stato e di crollo del sistema bancario. Per le aziende italiane c’è un altro vantaggio nell’investire in Australia. Ci sono circa un milione di italiani, tra prima, seconda e terza generazione, e il Made in Italy gode un’ottima reputazione. L’ Australia può fare da ponte verso le principali economie e i mercati in forte crescita, come Cina, India, Corea, Singapore, Taiwan e le isole del Pacifico, anche se l’isolamento geografico del Paese e la popolazione relativamente ridotta, 23 milioni, inducono a una riflessione. Un altro vantaggio è rappresentato da un approccio generalmente aperto a idee nuove e nuove sfide. C’è una forte cultura dell’innovazione attraverso programmi di ricerca a livello mondiale e tecnologie sofisticate. È alta l’attenzione per le risorse energetiche rinnovabili e per la difesa dell’ambiente, anche se le recenti elezioni politiche hanno visto la vittoria di un governo conservatore con minore simpatia per u Molti associano l’Australia al Crocodile Dundee. Beh, no... I coccodrilli ci sono, come pure il deserto e distanze disarmanti. Ma l’Australia è un paese moderno, con un sistema economico dinamico e proiettato verso il futuro, e più di tre quarti della popolazione che vive nelle sei città principali. Ha un sistema di regole che funzionano. Ci sono solo le leggi che servono effettivamente al Paese e sono fatte osservare. La corruzione esiste anche qui, però - se beccati - se ne pagano le conseguenze. Anche per situazioni che a noi italiani farebbero ridere: un ministro del Queensland qualche tempo fa si è dimesso perché fermato dalla polizia per eccesso di velocità. Non è una questione di gravità dell’atto, bensì una questione di principio. Avviare un’attività imprenditoriale con una srl, una società a responsabilità limitata, prende due giorni e meno di 500 euro. Non è richiesta un’iscrizione obbligatoria a nessuna camera di 47 Sydney, Australia questioni ambientalistiche. Certo, siamo in un Paese di ceppo anglosassone e ci sono differenze sostanziali anche nelle forme di comportamento. Per esempio: • Le riunioni sono brevi e vanno al punto. • La puntualità è imperativa. • La gente risponde alle e-mail e si aspetta una risposta immediata anche quando è negativa. • Gli australiani sono mattinieri. Si organizzano colazioni di lavoro alle 7 del mattino. • La cultura del caffè è diversa dalla nostra! orrore! gli australiani bevono il cappuccino a tutte le ore, anche dopo una lauta cena a base di pesce. • Gli australiani sono amichevoli e informali. Diventano formali quando non sono convinti della serietà e affidabilità dell’interlocutore. Gli australiani credono nel detto “Fidati dei tuoi amici”; gli italiani “Fidati solo della tua famiglia”. 8-10 novembre ha stravolto le piu potenti economie mondiali con un effetto domino inarrestabile. Certo, un vento di crisi sta soffiando anche da queste parti. Non era pensabile che la crisi globale di così vaste proporzioni non avesse ripercussioni persino su una economia che vanta un aumento del Pil del 3% ed è in costante crescita da 21 anni. La tavola che segue mette a confronto, in dollari americani, il prodotto interno lordo pro-capite di Australia, Italia e il Paese di riferimento dell’Unione europea, la Germania. È subito evitente che tutte e tre le economie hanno subito una flessione a seguito della crisi globale ma l’Australia si è subito ripresa ed ha continuato a registrare una crescita positiva, mentre i due Paesi europei debbono ancora tornare ai livelli pre-crisi (fonte: Banca Mondiale). Paese 2008 2009 2010 2011 2012 Australia 49.207 42.404 51.586 62.003 67.036 Italia 38.563 35.073 33.761 36.104 33.049 Germania 44.132 40.275 40.164 44.021 41.514 Il tallone di Achille dell’Australia è la cultura del pub, del bere per il piacere di ingurgitare alcol anziché come accompagnamento al cibo. Un’abitudine che ha pesanti risvolti sociali , dagli incidenti fatali del sabato sera, alla violenza domestica, all’impatto sull’ambiente di lavoro. Una cultura in cui alzare il gomito può essere un motivo di orgoglio, il lunedì mattina, anche per la più sofisticata delle signore. Il vero punto di forza dell’Australia è il formidabile connubio tra natura e opera dell’uomo, grazie all’adozione di politiche urbanistiche e ambientali soprendentemente moderne e lungimiranti. Secondo l’OCSE, l’Australia è il primo paese al mondo per qualità della vita. A conferma della robusta performance economica sono stipendi relativamente elevati e un costo della vita tra i più alti al mondo. È uno dei pochi paesi sviluppati a non essere stato sfiorato dalla recessione, nemmeno nel 2008 quando la crisi finanziaria Una foto di 60 anni fa... anche allora le miniere a cielo aperto fornivano ricchezza all’Australia... ma niente in confronto al recente boom minerario. 49 u Raduno 2013 Sydney, Australia Un punto a sfavore di questo continente è che la crescita economica, in particolare della zona occidentale, conta molto sulle esportazioni di minerali, quali il ferro e il carbone. La riduzione delle esportazioni verso la Cina potrebbe far scoppiare la bolla nel settore minerario e vanificare gli ingenti investimenti effettuati in questo settore, tipicamente ‘boom or bust’, con contraccolpi significativi sull’occupazione. Tuttavia, nonostante le incognite sugli scenari prossimi, persiste molta fiducia nel futuro: l’inflazione è sotto controllo, il deficit di bilancio e il debito pubblico sono assestati su livelli da fare invidia persino alla Germania. La disoccupazione è aumentata, ma ancora contenuta sotto il 6%. diano del parco nazionale di Hamilton Island, o fotografo del lifestyle di Melbourne. Hanno partecipato al concorso per questi lavori da sogno circa 35mila giovani di 200 Paesi diversi. … Da quanto detto, sembrerebbe che in Italia vada tutto male e in Australia sia tutto rose e fiori. Non è così. Non esiste un mondo perfetto e non lo è neanche l’Australia. Però, al momento, chi vive qui non sente quel senso di incertezza e di preoccupazione per il futuro che pervade tanti strati della società italiana, e non solo quelli meno privilegiati. Ad accrescere l’interesse per un’esperienza ‘down under’ ha contribuito un’iniziativa di un anno fa del ministero del Turismo australiano che ha offerto, con uno stanziamento di oltre 3 milioni di euro, sei contratti di sei mesi a stranieri fra i 18 e i 30 anni per impieghi quanto meno singolari e attraenti: guardiano della fauna locale, guar- L’Italia è uno dei più bei paesi al mondo, che sta attraversando una stagione ingrata, anzi, più di una. Si rimetterà in piedi. Ci vorrà del tempo, ma ce la farà. Se non altro per ricominciare a giovarsi delle preziose risorse dei giovani e per restituire loro la dignità che meritano. * Concetta Cirigliano Perna è docente di italianistica all’Università Macquarie, autrice di libri, editorialista e Presidente dell’Associazione Nazionale Donne Italo-Australiane. Napoli Food was established by Raffaele Angrisano in 1991 Raffaele sold, delivered and managed the company with integrity, supporting a large number of restaurant and pizzeria businesses in Sydney, Canberra and Newcastle. Raffaele created a well-known establishment and has earned the respect of customers all over Australia for his passion and knowledge of the food industry and of the products that he sources and imports from Italy. Raffaele was later joined by his brother Enzo and together to this day they continue to do what was once a one man show but, with the help of their staff members, today Napoli Food & Wines employs a fleet of 7 vans and trucks delivering food and wines daily to the Sydney C B D and its region. 1-21 Smith St, Marrickville 2204 Sydney N S W Australia p: 02 9519 4411 f : 02 9519 4418 50 Skype: Napolifoodsupplies [email protected] http://www.napolifoodandwines.com.au/ 8-10 novembre Il filo rosso Carabiniere nel sangue di Marco Testa* La fiamma che arde nel cuore di un giovane Il 13 luglio 2014, l’Arma dei Carabinieri festeggerà il primo bicentenario. La Benemerita, colei che si è acquistata merito facendo del bene e non certo per titolo, sarà forse un pò «anzianotta», ma soltanto per il calendario. L’Arma, fedele nei secoli, non manca nè di spirito nè di energia per essere fonte di rinnovata ispirazione per i giovani dei tempi moderni. Chi da bambino ha avuto - come me - la fortuna di avere carabinieri in famiglia porta sempre nel cuore il ricordo di un cappello con la fiamma argentata. Quando si cresce, questa acquista ancora maggiore significato. Nei momenti più incerti, nel mezzo di disagi sociali, economici e culturali le istituzioni importanti della società acquistano un valore incommensurabile per coloro che si aspettano risposte concrete sul proprio futuro. L’appartenenza all’Arma aiuta a rimanere giovani, soprattutto all’estero, dove le sezioni ANC sono composte da un numero esiguo di carabinieri in congedo. Essi, però, sono affiancati da un vero e proprio «esercito» di giovani discendenti, familiari e simpatizzanti. Il mio rapporto con l’Arma dei Carabinieri possiede quelle che si potrebbero definire radici genealogiche. Mio bisnonno Pietro era un carabiniere. Prestava servizio a Mistretta, in Sicilia, durante l’era fascista. Uomo onesto, amante della caccia, di cui però non si sa molto. Morì giovane nel 1938. Suo nipote – mio zio – porta il suo stesso nome e svolge tutt’ora servizio come carabiniere nella medesima cittadina, dopo parecchi anni passati in Calabria. In quanto a me, non sono un carabiniere. Ho indossato per la prima volta una divisa quando avevo 8 anni. Era l’alta uniforme di mio zio e nella stessa occasione, mio fratello indossò la mimetica. Fu un gioco, ci divertimmo molto, se non altro per il tempo L’autore alla tenera età di 8 anni in uniforme di gala mentre il fratello Fabio indossa la mimetica. che perdemmo nell’indossare correttamente le uniformi e metterci in posa per la fotografia. Rivedere quell’immagine dopo oltre quindici anni fa un certo effetto. Da piccoli è difficile capire il senso di tutti quegli accessori che compongono l’alta uniforme del carabiniere. Una volta indossata, rimane impressa nella mente di chi la fa propria e in quell’abito cerca di trovare la propria fierezza e quindi un’identità. In Australia, la mia appartenenza all’Arma dei Carabinieri ha assunto una forma più u “un patronato per tutti” 248A/B Fitzgerald Street, PERTH (WA) 6000 Tel: (08) 9227 7918 Fax: (08) 9227 5749 email: [email protected] Rear 92, Great North Road, FIVE DOCK (NSW) 2046 Tel: (02) 9713 8805 Fax: (02) 9713 8809 email: [email protected] 51 Raduno 2013 Sydney, Australia completa. Non potrò mai dimenticare la sera della festa del mio diciottesimo compleanno, quando Antonio Bamonte, il presidente, mi consegnò la tessera dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sydney. Da allora, per qualche anno, ho indossato l’uniforme alle parate e in occasione dei ricevimenti ufficiali. Il mio «maestro di cerimonia» è stato il carabiniere Salvatore Sapuppo. Un siciliano di ferro che I due fratelli in un’immagine più recente... stavolta Marco è a destra e le uniformi cadono meglio. fino a qualche giorno prima di morire ha partecipato alla Festa della Repubblica Italiana indossando l’uniforme. Debole, a causa della malattia, professò il suo amore per la Benemerita dicendo che sarebbe stato un onore morire in divisa. Mi ha insegnato i trucchi del mestiere, come mantenere l’uniforme pulita, impeccabile, il saluto, il riposo e il comportamento da adottare quando s’indossa la divisa. A Sapuppo devo un ringraziamento particolare per avermi fatto vivere e amare l’Arma e non solo guardarla come un’istituzione da bacheca. Penso che per «riscoprire» l’Arma si debba fare, prima di tutto, un passo indietro. Dalla Carica di Pastrengo al decennale degli attentati di Nassiriya, rievocare i fatti ci fa capire cosa c’è dietro ogni uniforme - gli uomini e le loro storie. Alle ore 10.45 del 12 novembre 2003, «quattro kamikaze» su due veicoli, con a bordo tra i 150 ed i 300 chili di esplosivo, cercarono di forzare l’ingresso della base italiana a Nassiriya. 8-10 novembre I terroristi ingaggiarono un conflitto a fuoco con il personale del corpo di guardia, poi si fecero esplodere nei pressi dell’ingresso. L’attentato, il più grave subìto dalle truppe italiane dalla seconda guerra mondiale, causò il decesso di 17 militari. Tra loro vi erano 4 soldati dell’Esercito e ben 12 Carabinieri. Il più giovane aveva solo 22 anni. Gli eventi di Nassiriya aiutano a comprendere l’essenza della «grande famiglia» dell’Arma dei Carabinieri. Mettere al primo posto la persona umana, la tutela dell’ordine e della legalità, la giustizia sociale e il bisogno di chi soffre. Dire «Nassiriya» significa riconoscere un dolore profondo difficilmente rimarginabile, quello di una comunità. Il dolore che deriva dall’essere impotenti davanti agli eventi della storia. Così come la crisi che separa il bambino dall’adulto spinge i giovani per nuove strade, Nassirya ci esorta a scoprire nuovi orizzonti, cercando di cogliere il meglio di ciò che ci accingiamo a realizzare. L’Arma è un’istituzione dai valori antichi, u 2 Programma Anitra.indd 2 28/10/13 2:57 PM Leading Importers & Distributors of Fine Italian Foods 9 Short St., Auburn NSW 2144 P 02 9748 6633 F 02 9748 6655 [email protected] [email protected] 52 53 Raduno 2013 ma intramontabili. Sin dalla sua concezione si è distinta per la cura e per la disciplina, nella comprensione e nel servizio. I giovani della società moderna, caratterizzata dal prevalere di nuovi idoli, da idee e da interessi in continuo fermento, trovano nell’Arma un punto di riferimento. In questo contesto, i carabinieri si collocano come custodi dei valori fondamentali, ma sono altrettanto attenti all’evoluzione dei tempi e alle forze del cambiamento. L’Arma dei Carabinieri è portatrice di giustizia e di verità, dedita alla protezione di tutto ciò che si trova nella vita di ogni cittadino. Chi, anche per un giorno, si accinge a far parte di questa realtà non può non riconoscerne la grandiosità: arabinieri un giorno, Carabinieri per sempre! Quale futuro può esserci nel contesto italoaustraliano? Il Raduno di Sydney è l’inizio di un nuovo modo di aprirsi alla società. I soci carabinieri in Australia non saranno certamente, dal punto di vista anagrafico, lo specchio della gioventù ma hanno saputo trasmettere le loro emozioni e i loro valori alle nuove generazioni. Siano essi familiari, simpatizzanti o semplicemente amici, una nuova compagine si prepara ad assumere l’onere di tenere viva la fiamma di una già grande istituzione. * Marco Testa vive a Sydney, ha 23 anni e si sta per laureare in storia moderna e italianistica. Nella sua famiglia i carabinieri non si contano. © 2013 Associazione Carabinieri Inc., Sydney Australia Questa rivista è un numero unico pubblicato dall’Associazione Associazione Carabinieri Inc., che riunisce le Sezioni Estere di Adelaide, Melbourne, Perth, Sydney e la sotto sezione di Brisbane, in occasione del Raduno ANC di Sydney dell’8-10 novembre 2013. Viene distribuita a titolo gratuito ai partecipanti e a chi ne faccia richiesta fino ad esaurimento della tiratura. La pubblicazione è stata curata da TVi Productions di Broadway, Sydney, www.tvi.com.au. Si prega voler indirizzare commenti e suggerimenti a [email protected] This is a one-off publication to mark Raduno 2013, an event organised by Associazione Carabinieri Inc., the legitimate representative in Australia of the Associazione Nazionale Carabinieri, the world-wide Association of Carabinieri ex-servicemen with Headquarters in Rome. It has been edited by Claudio Paroli of TVi Productions Pty Ltd of Broadway, NSW, www.tvi.com.au. Please send all mail to [email protected]. FABIO DIPRE’ 413 Victoria Street WETHERILL PARK, NSW 2164 OPENING SOON Associazione Carabinieri Inc. 125 Ramsay Street Haberfield NSW 2045 Tel. 02 9798 6630 Fax 02 9799 9792 [email protected] Vanni Raisa Director ANDREW CARNUCCIO Managing Director 2-8 Daniel Street, WETHERILL PARK NSW 2164 Tel: (02) 9823 5319 Mob: 0419 424 422 [email protected] 54 Energy Drinks Distributing Pty Ltd Unit 34 / 130 Hassall Street Wetherill Park NSW 2164 P (02) 9729 3351 F (02) 9729 3353 M 0411 596 234 E [email protected] AN INTERNATIONAL COMPANY WITH AN ITALIAN SPIRIT From its origins in Milan, Gruppo Campari has been making a distinctive and sophisticated statement in bars and restaurants across the globe for over 150 years. 2010 saw the birth of Campari Australia – now one of the top premium liquor suppliers in the country. With leading brands like Wild Turkey (the no.1 premium bourbon in Australia), Riccadonna ( the no.1 imported sparkling wine in Australia ), American Honey (the fastest growing top 50 spirit brand in Australia) and style leader SKYY Vodka, Campari Australia is committed to building world class brands with passion.* *Source: Aztec National Database March 2012 VISA GLOBAL LOGISTICS VI DA’ IL BENVENUTO WHAT YOU SHIP IS YOUR BUSINESS HOW YOU SHIP IT IS OURS global freight forwarding customs brokerage warehousing P +61 2 9695 3888 E [email protected] W www.visaglobal.com.au transport and distribution services eCommerce