La Baronessa di Carini. Ma l`ultima vista in TV era di
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La Baronessa di Carini. Ma l`ultima vista in TV era di
Periodico di Informazione e Cultura Edizione di Carini DISTRIBUZIONE GRATUITA Reg. Tribunale di PA n° 22/2007 Novembre 2007 - anno 1 n° 9 La Baronessa di Carini. Ma l’ultima vista in TV era di Carrapipa. AL CIMITERO CI... SCAPPA IL MORTO. Il volley a Carini: gli Angeli Azzurri - 1962 Venerdì 23 Novembre ore 18:00 RIAPRE Vienici a trovare Corso Italia n° 81 - Carini Editoriale E pur si... muore! In questo numero, il primo articolo che troverete si occupa del Cimitero di Carini. Da anni abbandonato a se stesso, sempre più distrutto e malandato, quest’anno ha visto persino morire una persona al suo interno. La notizia non è però stata diffusa. Abbiamo l’impressione che l’informazione nel nostro comprensorio sia molto vincolata ai contributi che vengono dati alla stampa, a volte molto a discrezione da parte dell’Ente erogante, che ignora persino l’evidenza. Un esempio? Lo scorso mese il Comune di Carini ha pubblicato il proprio bilancio su un’altra testata giornalistica, che ha una tiratura nettamente inferiore alla nostra (circa 1000 copie contro 3000), è a pagamento (meno di metà delle copie stampate vengono vendute), ma che in proporzione ha pagato quasi 5 volte di più rispetto alla nostra offerta. Poi magari ti ritrovi l’intervista di comodo all’Assessore, così com’era avvenuto in estate in concomitanza di un altro contributo. Davvero un bel modo di fare informazione. Altra notizia che non è stata diffusa è quella riguardante il ritrovamento di una cassa da morto dentro un cassonetto, esempio forse di come a Carini la raccolta differenziata sia di alto livello. O meglio di come ormai il territorio, compresi i suoi abitanti, è abbandonato a se stesso ed il degrado avanza sempre più. Tutto ormai è demandato ai volontari, che però ricevono miserie dagli enti pubblici per svolgere servizi importantissimi, tra queste la Protezione Civile, che spesso ha contribuito a salvare vite umane, e l’Associazione “Speranza” che si occupa di assistenza ai disabili. Poi leggi che per l’Estate Carinese il Comune ha speso oltre 300.000 euro ed un minimo di inc...tura ti viene. Intanto le scuole cadono a pezzi (vedi il solito intonaco del 1° Circolo), i bambini sono costretti ad utilizzare arredi quasi medievali e sono senza spazi per le attività esterne. Per non parlare dell’immondizia, che per tutta la mattinata fa bella mostra di se nel centro storico appesa a penzoloni dai balconi, oppure traboccante dai cassonetti già dalle uscite dell’autostrada. Attenzione, attenzione, sono in arrivo i turisti. Dopo il grande successo della Baronessa di Carini in tv, siamo pag. pag. pag. pag. 1 2 3 4 pag. 6 pag. pag. 7 8 pag. 10 pag. 11 E pur si... muore. Al Cimitero ci scappa il morto. La Cassa? ... nel cassonetto. La Baronessa di Carini. Ma l’ultima vista in tv era di Carrapipa. Comunicato Stampa. I Fatti sui quali non ... Associazione Speranza... Nanni (3a parte) Vocaboliamo e ... Altro Inaugurata la Sala Operativa della Protezione Civile... Piraineto: aumentati i residenti, ma... pag. 1 tutti pronti a ricevere le migliaia di turisti che già sono in marcia da tutta Italia per venire a Carini. Il laghetto è pronto, gli ampi prati verdi dove cavalcare liberi pure, il Castello è tirato a lucido, la mano insanguinata con l’uscita segreta pure. Visto che quella originale non è mai esistita (anche se il vecchio custode del Castello quando era ancora dei La Grua era riuscito a farla comparire), il Comune ha speso 6.000 euro per farne fare una ad un artista palermitano. Dovremmo avvisare RAI 3 dell’evento, visto che la mano insanguinata dell’ultima fiction ha fatto bella mostra di se su BLOB per alcuni giorni. In questo ultimo anno al Castello le presenze (paganti) si sono più che dimezzate, nonostante le mostre continue ed i convegni con relativi banchetti. All’ultimo, in tema con il Castello, quello sui “Castelli Medievali in Sicilia” che ha visto la partecipazione di importanti storici di livello europeo, eravamo circa 60; ad un certo punto uno spettatore come me mi ha posto una domanda: “ma la cultura carinese dov’é?”. In effetti non ho potuto dargli torto: in totale i carinesi presenti, compreso il Sindaco e l’Assessore Lentini, eravamo in 7. L’assenza più clamorosa era quella dell’Assessore alla Cultura che, a pensarci bene, era stato assente pure alla doppia presentazione del libro “Carini nel ‘500” del dott. Filangeri, alle principali manifestazioni sportive di livello sovracomunale (ha anche la delega allo Sport), a tutti gli incontri della Consulta dello Sport che si è addirittura sciolta per protesta. Persino alla seduta consiliare dove era richiesta la sua presenza per rendere conto di quanto svolto in questo ultimo anno era assente, giustificandosi che era impegnato in una manifestazione che non era nemmeno organizzata dal Comune. Mah! Una parola è d’obbligo per la copertina. Lo scorso numero abbiamo iniziato a scrivere della storia della Pallavolo a Carini, ma per questo numero non abbiamo avuto il tempo di completare l’articolo della seconda puntata, che proporremo il mese prossimo; ci hanno fatto avere però la foto di quella prima squadra che, nei fatti, ha avviato a Carini uno sport che, tra alti e bassi, è presente ininterrottamente da 45 anni. (A.C.) pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 18 pag. 19 pag. 20 pag. 21 pag. 23 pag. 24 M.P.A. a Carini. U Salutu Estate Carinese. Possiamo definirla sperpero di denaro pubblico? La vera storia della Baronessa di Carini. 1° Corso di Micologia a Carini... Via Tosco, l’acqua con l’autobotte. Gabinetti pubblici a Carini. Un vero cesso!!! Inaugurato il Fitness Club Azzolini Il Carini più forte. Informazioni utili. pag. 2 di A. Conigliaro Al Cimitero ci scappa il morto Il titolo sembrerà satirico, magari macabro, ma è soltanto la verità. Una verità però non raccontata, di un fatto accaduto esattamente un mese fa, quando una nostra concittadina è stata trovata morta al Cimitero di Carini. Morta non di morte naturale, ma per un incidente accadutole proprio dentro il Cimitero. Come spesso accade nessun organo di informazione ha riportato la notizia, se ne è parlottato un pò in Piazza ma nulla più. La notizia forse non era interessante, forse non era interessante raccontare ai carinesi in quali condizioni versa il nostro cimitero e, incredibile a dirsi, com’è possibile morire in un cimitero. Tomba dell’epoca del Fascio Anche noi dobbiamo fare un “mea culpa” per aver rinviato di numero in numero un nostro articolo sul cimitero di Carini, ma questa volta il vaso è colmo. Nel numero del Marzo 2006 avevamo segnalato un avviso comparso nell’Albo Pretorio del Comune di Carini (dal 16/12/2005 al 28/02/2006), dove si avviava la procedura per la privatizzazione del Cimitero di Carini, ricorrendo al Project Financing. Praticamente era intenzione dell’Amministrazione Comunale cedere ad un’azienda privata il Cimitero ed in cambio questa si impegnava a mettere a norma l’intero complesso, ad ampliarlo e ne avrebbe gestito il funzionamento per almeno un decennio. Da allora il silenzio. Il progetto non è andato in porto ed il Cimitero è rimasto abbandonato a se stesso. Purtroppo il menefreghismo Il retro con le violazioni collettivo, il delegare sempre agli altri le azioni di protesta o di denuncia, stanno portando la nostra cittadina al punto di non ritorno. Nel caso del Cimitero l’attenzione è limitata ai primi giorni di Novembre, quando il personale è potenziato, obbligato alla giacca e cravatta, con orari più funzionali; tutte operazioni di facciata che servono a nascondere la realtà dei fatti: le centinaia (ormai) di sepolture sporgendosi per mettere i fiori al figlio; abusive, l’assoluta certo appariva strano che i fiori nella pag. 3 mancanza dei minimi tomba del figlio erano appena stati requisiti di sicurezza (vedi messi e nessuno era fuori posto. L’importante, nella le migliaia di cavi elettrici relazione conclusiva, era evidenziare che le scale volanti che attraversano i erano a norma e nessuna colpa era attribuibile alle viali), le pericolosissime condizioni del Cimitero. scale per arrampicarsi nei In questi giorni tutti siamo stati al Cimitero, giusto loculi giusto il fatto è accaduto in prossimità decennali, le degli unici giorni dell’anno in cui a tutti centinaia di noi interessano le condizioni dei nostri tombe cari defunti. Fra un paio di settimane Le sepolture a “condominio” pericolanti. Era nessuno ci penserà più, tanto i morti normale che prima o poi ci scappasse il non si lamentano. morto, o meglio, che ci “restasse” Noi intanto abbiamo scattato qualche qualcuno. foto in giro per il nostro Cimitero: le La signora, vittima dello sfortunato “scale a norma”, i cavi elettrici tra i evento, era andata come sempre a vialetti, le sepolture cadenti o quelle Il gradino “riparato” con una tavola mettere i fiori nella tomba del figlio e sfondate per rubare qualche anello, le della madre seppelliti tra i loculi decennali dell’area strane sepolture dentro i muri perimetrali, ma anche nuova del Cimitero. Questi loculi sono dei veri e le molte sepolture propri condomini, alti in alcuni casi oltre i 5 metri, “storiche” che dove si accede per mezzo di alcune scale che variano improvvisamente, dopo di tipologia da decennale a decennale: scorrevoli a decenni di abbandono, parete, scorrevoli a carrello in alluminio, scorrevoli a riprendono “vita”. carrello in ferro, scale di legno portate da privati Noi siamo sicuri che, come cittadini, ecc. Alcune sono molto pesanti, altre sempre, nulla accadrà; tra hanno i gradini l’indifferenza e l’apatia dei scivolosissimi, carinesi ma anche di chi i altre ancora hanno controlli dovrebbe farli qualche gradino istituzionalmente. Poco realizzato importa se al Cimitero non artigianalmente c’è più posto, tanto il (vedi foto). Da una sistema per risolvere il di queste scale è problema, prima o poi, si Le sepolture nel muro di cinta scivolata la nostra trova. concittadina, non in avanti sporgendosi (come qualcuno ha Lunedì 29 ottobre scorso, gli utenti della stazione della metropolitana di Piraineto hanno visto una cosa che ha ipotizzato) ma a dell’incredibile: una cassa da morto buttata metà percorso, nell’immondizia. probabilmente Nella foto a lato, che tentando di La scala della morte è una ricostruzione, muoversi al meglio abbiamo voluto tra quegli irti e stretti gradini. Ha sbattuto la testa riproporre, prima sulla scala ed in seguito a terra, dopo un volo forzandola un pò, la di un paio di metri. Morta sul colpo. situazione che Sulle prime qualcuno ha cominciato a fare ipotesi su hanno visto i come fosse avvenuto l’incidente, arrivando persino a cittadini che quel formulare un tentativo di scippo per giustificare la giorno sono stati spettatori dello caduta. Alla fine la conclusione di chi ha condotto strano caso. l’inchiesta è stata che la signora era caduta La cassa? ...nel cassonetto pag. 4 di A.Conigliaro La Baronessa di Carini Ma l’ultima vista in Tv era di “Carrapipa” Questo articolo non avrei voluto Lanza. Questa volta della vicenda quali è ambientato...”. Nella stessa scriverlo, ma le corbellerie viste in tv della Baronessa uccisa, a parte il sala sarà allestito un “Museo del nella recente fiction sulla Baronessa nome, non c'era proprio niente, Cinema sulla Baronessa di Carini del di Carini e quanto sentito in giro da compresa la data di morte anticipata periodo 1975 e 2007” (vedi improvvisati “storici” sulla storia di di 3 anni per motivi di trama. E non comunicato stampa di seguito). Carini e della sua Baronessa mi hanno voglio entrare nel merito della Assistiamo così al paradosso: invece praticamente costretto a fare un capacità recitativa degli attori, dove di protestare per lo scarso prodotto minimo di chiarimento. Già nella l'unico che ha dato prova di mandato in onda che, ripetiamo, nulla scorsa primavera, quando iniziarono a professionalità è stato Lando ha a che fare con la storia della trapelare le prime notizie sulla nuova Buzzanca, su gli altri protagonisti è Baronessa di Carini, si dedicano fiction che si stata girando sulla meglio sorvolare, così come sulla stanze del Castello alla produzione, Baronessa di Carini, sceneggiatura (vi che non si è degnata nemmeno di avevo scritto immaginate una fare una conferenza stampa di suggerendo di Baronessa che nel 1860 presentazione a Carini, e ci cambiarle il titolo và in giro da sola con il inventiamo pure un museo del perché nulla di proprio calesse?). Dal cinema per due soli sceneggiati quanto proposto punto di vista storico, andati in onda peraltro in televisione. aveva a che fare con oltre alla data sbagliata Mentre nessuna Amministrazione la storia della della morte della prima Comunale ha mai pensato a dedicare Baronessa di Carini. baronessa, ci sono delle almeno una strada alla famiglia La Avevo avuto modo di inesattezze storiche di Grua che di fatto ha fondato l'odierna parlare con l'addetto Vittoria Puccini e Luca Argentero - 2007 tutto rilievo Carini ed ha pure donato alla città il stampa della (quantomeno per Castello e, pochi anni fa, alcuni Feelmax, la società che ha prodotto la Carini): i La Grua nel 1860 erano suppellettili di immenso valore non fiction, con il regista e con Enrico Lo Principi di Carini e non Baroni, ed solo artistico. A Laura Lanza invece è Verso (che impersonava il Barone La avevano lasciato la Sicilia subito dopo dedicata una scuola grazie Grua del 1860) ed avevo capito che il 1812 perché in contrasto con il all'iniziativa portata avanti da una rispetto a quanto prodotto nel 1975 Governo Borbonico, trasferendosi in insegnante. questa volta la storia era totalmente Francia dove ancora oggi vivono. In questi giorni sta andando in onda differente e che della vera storia della Nella fiction sono su Canale 5 una fiction Baronessa di Carini era rimasto solo il addirittura fedeli su Totò Riina. Il titolo, senza nessuna similitudine con vassalli dei Sindaco di Corleone la vera storia. Borboni. Si è ha preteso che prima persino stravolto il Nel 1975 gli sceneggiatori si erano che venisse mandata finale, arrivando a rifatti ad un libro pubblicato nel 1971 in onda fosse far morire il dal catanese Salvatore Camilleri: “La presentata in marito, presunto Barunissa di Carini”, dove riproponeva anteprima nel suo omicida, ucciso abbastanza fedelmente la storia di paese, per verificare dall'erede Laura Lanza e formulava varie ipotesi inoltre la veridicità di dell'amante morto su chi avesse compiuto l'omicidio e quanto doveva essere 300 anni prima. sul poemetto. Il risultato fu trasmesso. La prima Con tanto di l'invenzione di una baronessa del puntata ha superato i Janet Agren e Ugo Pagliai - 1975 incendio finale del 1800 che riviveva la vicenda accaduta 7 milioni di Castello La Grua. Ora vallo a spiegare secoli prima ad una sua antenata, telespettatori, tra questi lo stesso ai turisti che il Castello di Carini invece facendo vivere parallelamente le due Totò Riina, e tutti i mezzi di stampa è visitabile ed integro. ipotesi dell'omicidio, da parte del hanno parlato di Corleone facendogli padre per la baronessa del 1563 e del Visto il grande successo ottenuto una enorme pubblicità, facendo marito per quella del 1800; (oltre 6 milioni di spettatori a serata) vedere come è cambiata rispetto ai soddisfacendo così ambedue le il Sindaco e l'Assessore alla Cultura tempi in cui è ambientata la fiction. correnti di pensiero sul vero omicida hanno pensato bene di dedicare una La prime aspettative del dopo fiction di Laura Lanza. Lo sceneggiato, diviso stanza del Castello di Carini ad Arturo per Carini sono invece le richieste di in 4 puntate, teneva incollate alla tv La Pegna, padre del produttore della pic-nic sulle rive del suo lago e le una media di oltre 20 milioni di nuova fiction nonché produttore nel passeggiate a cavallo tra i suoi grandi telespettatori, ed ancora oggi 1975 dello sceneggiato con Janet spazi verdi. Prepariamoci allora ad moltissimi ricordano personaggi e Agren ed Ugo Pagliai. Questa una accogliere i turisti per spiegargli che storia. delle motivazioni: “che anche questo tra la finzione e la realtà c'è di mezzo originale televisivo, per la pregevole La riproposizione andata in onda nei Carini, una città ultra cementificata e fattura artistica nonché per le giorni scorsi ha di fatto stravolto tutto, povera di idee. accurate ricostruzioni storiche nelle principalmente la storia di Laura COMUNICATO STAMPA pag. 6 INTITOLAZIONE DI UNA SALA DEL CASTELLO LA GRUA TALAMANCA AD ARTURO LA PEGNA E REALIZZAZIONE MUSEO DEL CINEMA SULLA BARONESSA DI CARINI L' Amministrazione Comunale di Carini ha deciso di intitolare una delle sale del famoso Castello La Grua Talamanca ad Arturo La Pegna , produttore televisivo dello sceneggiato “ L'AMARO CASO DELLA BARONESSA DI CARINI “ che andò in onda su RAIUNO nel 1975 e che fu uno dei più apprezzati e seguiti sceneggiati televisivi dell'epoca. Arturo La Pegna , nato a Roma il 17 luglio del 1928, è scomparso il 18 febbraio 2001, dopo avere prodotto tanti altri film di successo. Recentemente il figlio, Massimiliano La Pegna, anch'egli produttore televisivo, sulle orme del padre ha ripreso la tragica storia della Baronessa di Carini riproponendo nuovamente lo sceneggiato televisivo sui fatti accaduti al castello di Carini nel mese di dicembre del 1563 e che hanno lasciato un segno indelebile nella coscienza della popolazione carinese che ancora oggi la ricorda . “ Ci è sembrato giusto riconoscere ad Arturo La Pegna e alla sua famiglia il merito di avere fatto rivivere, attraverso i due sceneggiati televisivi, una delle vicende più misteriose ed appassionanti della nostra storia, portando alla ribalta nazionale ed internazionale la nostra città e il suo monumento più importante e visibile . Grazie al film del 1975 sulla Baronessa, Carini ha vissuto momenti di alta popolarità che hanno portato nel nostro territorio numerosissimi visitatori da ogni parte del mondo. Oggi, il nuovo film sulla Baronessa prodotto dal figlio di Arturo La Pegna, Massimiliano, proietta nuovamente Carini all'attenzione del grande pubblico e rappresenterà uno straordinario veicolo di promozione culturale e turistica del nostro territorio con evidenti ricadute sul piano sociale ed economico, ancora di più oggi con il Castello completamente restaurato e con una città potenzialmente in grado di sfruttare meglio le opportunità culturali,sociali ed economiche che questa rinnovata popolarità potrà offrire”. Nella sala del Castello intitolata al produttore Arturo La Pegna sarà realizzato un museo del cinema sulla Baronessa di Carini. Carini,li 15 ottobre 2007 IL SINDACO DOTT. GAETANO LA FATA GOOD NEWS (BUONE NOTIZIE) Dalle Panda alle BMW: la BMW segnalata lo scorso numero è stata rimossa 2 giorni dopo la distribuzione del giornale. Come direbbe Superman: “Più veloce della luce”. I “FATTI” SUI QUALI AVREMO MAI UNA RISPOSTA? Amianto via C. Colombo: ne abbiamo parlato nel numero di Settembre 2007 a pagina 16. Ci hanno promesso che entro dicembre sarà rimosso. Vi terremo informati. Edicola Votiva “scomparsa”: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2007 a pagina 11. Illuminazioni pubblica via Papa Giovanni Paolo II: ne abbiamo parlato nel numero di Aprile 2007 a pagina 19 Via Sant’Anna tutta scassata a meno di 2 mesi dalla sistemazione: ne abbiamo parlato nel numero di Aprile 2007 a pagina 19. La strada è quasi impraticabile nonostante i soldi spesi e le buche profondissime, oltre che “mortali” per i motociclisti. Illuminazioni pubblica in strade private: ne abbiamo parlato nel numero di Maggio 2006 a pagina 5. I 2.500 euro scomparsi del GPL: ne abbiamo parlato nel numero di Marzo 2006 a pagina 12. Caso Prezzabile: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2005 a pagina 10. Il vaccino del Sindaco: ne abbiamo parlato nel Novembre 2005 a pagina 10. Associazione Speranza pag. Non si può vivere di sola... Speranza. Qualche giorno fa abbiamo incontrato Lia Picone, la battagliera Presidente dell'Associazione Carinese di Volontariato per l'assistenza ai disabili “Speranza”. L'Associazione è stata costituita nel 1990 ed è nata per aiutare le famiglie a gestire i familiari affetti da disabilità, ma soprattutto per coinvolgere il diversamente abile in vari laboratori e non lasciarlo isolato tra le mura domestiche. Alla sua nascita l'Associazione era formata da medici, tirocinanti terapisti, genitori e parenti di ragazzi diversamente abili che svolgevano attività presso la Casa del Fanciullo di Piano Agliastrelli, non solo legate alla terapia, ma anche a momenti di svago e ricreativi. Nel 1999, per motivi burocratici, l'Associazione non poté più usufruire dei locali, perché i ragazzi avevano raggiunto i limiti di età previsti per fruire della Casa del Fanciullo, lasciando agli stessi solo le mura delle proprie case. Dopo un breve periodo di inattività furono rinnovate le cariche sociali, si riuscì ad ottenere l'iscrizione all'Albo Regionale del Volontariato e ci si ripropose come centro ricreativo per disabili minori ed adulti. Grazie all'iscrizione all'Albo Regionale l'Associazione è riuscita in questi anni ad ottenere finanziamenti per progetti destinati a ragazzi con disabilità motoria, psichica e sensoriale medio-grave: è stato realizzato un Centro Socio Educativo Ricreativo, dove svolgono attività Operatori Professionali, Volontari e Tirocinanti dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 18:00 per circa 160 giorni all'anno. Nel Centro sono attivi diversi laboratori: grafico pittorico, di sviluppo dell'autonomia, musicale, informatico, artistico, di cucina, teatrale, di socializzazione, cineforum e di sostegno scolastico. Oggi l'Associazione Speranza conta circa 60 famiglie utenti, ognuna di queste con almeno un disabile, ed a turno i familiari svolgono attività di volontariato presso i locali in uso all'Associazione, che non sono però idonei allo scopo, infatti le attività vengono svolte presso i locali dell'ex convento dei Cappuccini dove, in una struttura composta da 3 stanze più servizi e spazi tecnici, si alternano alla frequenza 50 utenti-disabili. Da anni l'Associazione chiede agli Enti preposti locali idonei alle esigenze dei disabili, dove poter lavorare fianco a fianco con questi ragazzi, per non lasciarli soli con se stessi. Ogni disabile presenta patologie differenti ed è quindi necessaria un'attività differenziata, alcuni hanno difficoltà a deambulare, altri hanno difficoltà a socializzare, ma nonostante tutto e gli spazi ridotti, con molto impegno e tanto amore gli operatori riescono a migliorare la qualità della vita di questi ragazzi. L'Associazione si è dotata nel tempo di due piccoli bus navetta, uno di proprietà ed uno in comodato d'uso gratuito dal Comune di Carini, che permettono ai disabili di raggiungere i luoghi della terapia senza un ulteriore aggravio di costi e disagi per le famiglie; grazie ad essi i ragazzi vengono portati al Centro e viceversa. Obiettivo principale dell'Associazione è in questo momento riuscire ad ottenere locali idonei allo svolgimento delle attività, a tal fine è stata inoltrata alla IPAB Casa del Fanciullo, e per conoscenza al Comune di Carini, la richiesta per ottenere in uso nuovamente i locali della Casa del Fanciullo, dove gli spazi idonei garantirebbero aree più confortevoli ed accoglienti, ma anche la possibilità di svolgere attività per almeno 330 giorni all'anno, il doppio dell'attuale, perché la disabilità non ha ferie e festivi, è presente 365 giorni all'anno. Oggi l'Associazione Speranza, con 90.000 euro l'anno, riesce a garantire ai suoi ragazzi solo 160 giorni all'anno di attività, ad un costo pubblico di circa 10 euro al giorno a disabile. Una somma misera per dei ragazzi che chiedono soltanto uno spazio dove potersi impegnare, creare, esprimersi, giocare e… vivere; perché per loro il Centro è il luogo dove tutti loro si realizzano nella gioia dell'incontro con gli altri, creando una nuova realtà con le loro stesse mani. L'Associazione vuole ringraziare tutte quelle ditte che con contributi, anche piccoli, hanno in questi anni dato la gioia ed una speranza ai propri ragazzi: Sgroi SISA, Palestra Sport Time, Cartoleria Genova Bazar, Banca Popolare di Lodi ed i suoi addetti all'utenza, Sala Kennedy, Cartoleria M. Picone, Badalamenti Elisabetta materiale edile, Calzature R. Sparacio, Photo Antonello di Cinisi, Piaggio Center di Mannino, OMER srl. 7 pag. 8 a cura di A. Oliveri Nanni La Fiaba del mese 3a parte Ascolta: un bel cavallo da tiro mi è morto or ora, ed ho il papà riprese tosto i suoi sensi ed il suo naturale saputo che un mercante di cavalli, che ne ha da vendere carattere. dei magnifici, è giunto alla città. Prendi questi cento - Figlio mio, - disse - confesso che è una bestia ben scudi e vai a comperarmene uno. Sceglilo grande e curiosa; ma io ti avevo cercato un cavallo e tu mi porti un robusto: in una parola, fai in modo che io possa lodarmi grillo! Per quanto talento abbia, io non posso attaccarlo finalmente della tua intelligenza. Nanni prese i cento alla carrozza. Non cesserai dunque mai di fare dei scudi e giunto presso alla stessa fontana, trovò la stessa quiproquo e delle sciocchezze? dama nella stessa attitudine, tranne che questa volta Tuttavia per questa volta non ti sgrido: il grillo lo ascoltava un grillo, il quale cantava posto sul rovescio venderò al Re di Ceylon come un canarino della Cina, e col della sua bella e bianca mano. La virtuosa bestiolina prezzo che ricaverò avrò sei cavalli invece di uno. Ma cantava, gorgheggiava, trillava come Farinelli, la Patti, Nanni non volle mai disfarsi del suo grillo per qualunque Rubini; Nanni era fuori di sé. istanza gli facesse suo padre. Il mercante ebbe un bel - Ah, signora, - esclamò - il vostro grillo supera tutti gli porsi in collera e minacciare: non ottenne nulla, e dopo usignoli della terra! Deh, siate tanto buona da vendermi una lunga e terribile tempesta, gli convenne calmarsi, questo divino animaletto; voi farete la felicità della mia volere o non volere. vita, ed io vi serberò eterna riconoscenza. Per la terza volta il mercante, volendo provare suo - Il mio grillo, - disse la dama – non era da vendere; ma, figlio, lo mandò alla città a comperare un barile di vino poiché si tratta della vostra felicità, me ne priverò. Ma squisito. continua... quanto me lo pagherete? - Ahimè! io so bene che tutto l'oro del mondo non basterebbe a pagarne il valore, ma se voi sarete tanto generosa da accontentarvi di cento scudi... Piccoli viaggi tra cultura e ironia nella nostra shakerata lingua in questo travagliato vivere!!! - Prendete, - disse la signora Scavare la terra, gettare i ponti, spargere nei solchi le sementi, chiudere dighe sorridendo, e porgendogli la all'acque, aprire valichi ai monti, dare case agli uomini, porre pietre alle strade, gabbietta di giunchi, nella quale il forgiare acciaio in vomeri lucenti… questo è il nostro compito, questo è il nostro grillo era chiuso. Quando vorrete lavoro: edificare, col marmo e con lo spirito. Noi siamo d'una gente che ha, legata nella che canti basterà gli diciate: Carabi! necessità di costruire; arnesi ci sono le braccia, le zolle di terra miniere. Fratello nostro Quando Nanni fu di ritorno: - E il è quello che con noi la nostra vita è di cantiere, e chi, inerte, resta sulla soglia rinnega la cavallo? - domandò suo padre. - Papà sua stirpe e il suo sangue ignora. Jacopo Comin - rispose, - non andate in collera: se l'ho comprato, è perché canta come Permafrost (permanentegelato): si suole dire anche in occasione di individui che durante l’anno al lavoro sono perennemente acidi. un angelo. . - Che? - disse il mercante, - tu hai Pot-purri (letteralmente pentola putrida): originariamente indicava lo stufato di comperato un cavallo che canta? Ma carne e verdura. Anche miscuglio, guazzabuglio, è una cosa assai curiosa. Tutt'al più, se la bestia è vigorosa e ben fatta, poco importa, chiuderò gli occhi su QUANTO PIÙ GRANDE È IL POTERE TANTO PIÙ PERICOLOSO È questa singolarità. Ma dì un po', qual L 'ABUSO. (E. BURICE) è il suo genere di voce? Un tenore, un basso, un basso profondo? Perché Le nuvole nere si addensano all'orizzonte, l'aria si carica di elettricità e milioni di ti confesso che la voce di soprano mi particelle elettriche si accumulano nelle nubi. È il temporale. Dopo pochi istanti, alla spiacerebbe in un cavallo. pioggia seguono tuoni e fulmini. Tutta una questione di energia! Infatti, in un lampo - Sentirete, - disse Nanni; e ponendo brevissimo, l'atmosfera viene attraversata da scariche di milioni di volts a una la gabbia sulla punta del suo dito: temperatura che supera i 30 mila gradi. Pensate: tre volte quella della superficie del Avanti... Carabi! sole! I fulmini più comuni saettano tra nuvola e nuvola. I più rari e pericolosi sono E sull'istante il grillo intonò un'aria quelli che colpiscono la terra. È stato calcolato di recente che ne cadono 8 milioni in 24 ore e sono più frequenti durante l'inverno. Il paese più colpito è l'Uganda, dove il con tal bravura, da crederlo un cielo lampeggia 300 giorni l'anno. Il grattacielo più famoso al mondo, l'Empire State cantante dell'Opera. Il mercante, Building di New York, ne attira circa 20 all'anno. per quanto mercante fosse, non poté far a meno di andare da principio in TINTU DDU FIGGHIU CHI UN SENTI CUNZIGGHIU. èstasi. Era un effetto inevitabile. Antonio Oliveri Ma, quando il grillo cessò di cantare, pag. 9 pag. 10 di Marco Guerriero Inaugurata la Sala Operativa dell’Associazione di Volontariato di Protezione Civile dei Vigili del Fuoco in Congedo - Delegazione di Villagrazia Il 6 ottobre scorso è stata inaugurata risorse messe a nostra disposizione la sala operativa della Delegazione ma, ottimisti che a poco a poco dell'Associazione di Volontariato di arriveranno, siamo in grado di Protezione Civile dei Vigili del Fuoco in Congedo di Villagrazia di Carini. In un clima di festa e serenità, i volontari dell'Associazione di Protezione Civile hanno spiegato agli intervenuti l'utilità di una sede operativa attrezzata. “Avere una stazione radiotrasmittente è il primo obiettivo che speravamo si realizzasse”spiega I Volontari dell’Ass. di Protezione Civile di Villagrazia Vincenzo Crivello.“Permettere ai cominciare a lavorare non più nostri volontari di fornire improvvisando ma pianificando il aggiornamenti in tempo reale circa lavoro da fare in tempi celeri”. l'evoluzione del pericolo a cui All'inaugurazione erano presenti andiamo incontro”-continua-“facilita anche i Consiglieri Comunali Enzo la pianificazione del problema e Marcianò, Giovì Monteleone, quindi l'allocazione delle risorse.” l'Assessore Agrusa, il Sindaco La Fata Nell'ultima estate la Sicilia è stata e l'On. Pino Apprendi, Deputato preda di numerosi incendi e anche Regionale. Peccato che dopo il ristoro Carini ha bruciato non poco. “Una offerto dall'Associazione, ad ascoltare le esigenze dei volontari siano rimasti soltanto il Consigliere Monteleone e l'On. Apprendi, visto che gli amministratori carinesi se ne sono andati: un confronto sulla questione dei finanziamenti non sarebbe stato inopportuno. Sembra infatti, che non sia molto chiaro quale Ente sia competente all'erogazione dei finanziamenti utili alle sera nella zona a valle abbiamo Associazioni della Protezione Civile; dovuto fare sgomberare le case o, forse, visto che qualunque ente perché le fiamme erano vicinissime: i pubblico di tipo politico gestionale Vigili del Fuoco, che a Carini non sono “potrebbe” finanziare la protezione presenti, tardavano ad arrivare ed a Civile, si mette in moto un rimettere ordine, ed a cercare di meccanismo a scarica barile tale per placare il fuoco in attesa dei pompieri cui, in sostanza, difficilmente le c'eravamo noi”, puntualizza, “che Associazioni percepiscono fondi. La ancora comunicavamo con i nostri cosa peggiore è che alcune ne cellulari. Nonostante l'esiguità delle percepiscono tanti altre niente, poiché non legate politicamente,queste ultime, a quei soggetti che come per magia, riescono a fare arrivare finanziamenti da tutti gli Enti. Su questo punto si è basato l' intervento dell'On. Apprendi, che dopo aver ricordato le motivazioni storiche che portarono alla necessità di garantire un servizio di protezione nazionale, formato da volontari, disse “BASTA CON I CONTRIBUTI A CASCATA. Bisogna oggi più che mai,e in Sicilia più che in ogni altra Regione d'Italia, che si metta fine allo sperpero gestionale dei fondi per la Protezione Civile. Occorre” -continua- , “che i volontari agiscano con la consapevolezza di avere diritto ad un rimborso, non ad uno stipendio. Altrimenti anche l'associazionismo volontariato, diverrà, come già avviene altrove e spero non avvenga qui a Carini, un ottimo strumento di ricatto e costrizione: tutti e due strumenti del clientelismo di stampo mafioso che una classe politica malata come quella dei giorni nostri, utilizza”. Il Consigliere Monteleone, invitato dal sig. Crivello a sollecitare l'Amministrazione Comunale affinché anche quest'ultima contribuisse al finanziamento risponde: “Cercherò di fare il possibile affinché il Comune di Carini fornisca strumenti utili per un lavoro sempre più tecnologicamente avanzato. Sarà compito vostro invece, dimostrare all'amministrazione politica che non siete solo utili per la regolazione del traffico durante le feste del paese, come aiutanti vigili urbani: e credetemi sarà questa la fase più difficile della discussione consiliare”. PIRAINETO: AUMENTATI I RESIDENTI, MA INESISTENTI I SERVIZI La voglia di allontanarsi dalla vita cittadina, caratterizzata da caos e stress, è il motivo principale che spinge lo spostamento residenziale di intere famiglie dalle città alle zone periferiche. La possibilità di poter evadere dalle realtà condominiali acquistando una villetta, è stata da poco più di un decennio sfruttata da migliaia di persone, ben disposte a fare sacrifici economici di non poco conto, pur di uscire dalla città dopo l'orario lavorativo. Carini, possiamo dirlo, è stata la meta principale di questa nuova migrazione. I motivi sono ovvi: è situata a 10 minuti di autostrada da Palermo; fabbrica case in poco tempo; gode di un clima tiepido e mite; è fornita di mare e di montagne. Poco importa se l'autostrada è sempre preda di lavori in corso, le case sono costruite in luoghi dove non esiste cenno di illuminazione pubblica; linee principali, secondarie o diramazioni della rete fognaria; in luoghi dove in mancanza di acquedotto, occorre chiedere ad un privato la fornitura dell'acqua. Poco importa se una giornata di pioggia riesce ad allagare e quindi chiudere intere strade, visto che non viene fatta costantemente l'ispezione dei tombini quando esistono (visto che in vaste zone di tombini non si hanno notizie). Poco importa se nella maggior parte della costa sarebbe vietata la balneazione e in caso di incendio nelle montagne, frequentissimi negli ultimi mesi, bisogna aspettare che arrivino i VVFF da Palermo per placare le fiamme. pag. 11 di Marco Guerriero Da Palermo a Carini il flusso migratorio ha già portato più di 10.000 persone negli ultimi 8 anni; circa 2.500 famiglie. Questo fattore non sembra però essere stato indice di attenzione delle Amministrazioni che si sono succedute. Questa rivoluzione “culturale” non ha visto protagonista l'Amministrazione carinese, impegnata, evidentemente, in altro. Impegnata ad investire i milioni di euro che questi nuovi cittadini versano alle casse del comune con le tasse locali, in altro: feste, festini, inaugurazioni e cerimonie. Tutto questo reso possibile da una legge statale firmata Giulio Tremonti, ex-ministro di Forza Italia, che rende possibile la distrazione dell'Ici e di altre tasse locali dall'obbligo precedente di utilizzare tali fondi per la realizzazione di strade, illuminazione pubblica, rete fognaria, scuole, ospedali e servizi vari. Legge ad hoc per gli amministratori locali. Cari lettori de Il Vespro in questo articolo non c'è colore politico. C'è politica di parte, la parte è quella di tutti i neo carinesi che pur pagando le tasse come altri residenti non godono di quei servizi che una qualsiasi amministrazione, anche la meno accorta, dovrebbe garantire senza se e senza ma. E' la parte di quelle migliaia di persone che hanno acceso un mutuo ultraventennale per venire a Carini e da Carini non ricevono adeguati servizi. La parte è quella della maggioranza (ad oggi) dei cittadini Carinesi. Niente demagogia. Date un occhiata in giro e, se volete, fateci sapere. pag. 12 pag. 13 pag. 14 Il Movimento Per l'Autonomia M.P.A. di Raffaele Lombardo mette le radici anche a Carini. L'incarico di formare un Consiglio Direttivo è stato affidato a Totò Conigliaro. Come nasce l'M.P.A. a Carini? L'incontro fortuito avvenuto con Raffaele Lombardo, la sua oratoria convincente, il suo programma autonomista e territoriale mi hanno dato quell'energia che era scemata negli ultimi tempi. Dopo alcuni incontri avvenuti a Palermo abbiamo deciso di iniziare questa interessante esperienza anche a Carini. Quale novità porta questo movimento? L'M.P.A. è un movimento che anche se alleato con la Casa delle Libertà, non ne fa parte organica. Il Movimento DOVE POTETE TROVARE LA VOSTRA COPIA DE “IL VESPRO” Edicole e Cartolibrerie: Giambanco Vito Genova Bazar Davì Conigliaro Libreria Rossini Giambanco Elio Tranchina Corso Umberto I, 30 Corso Umberto I, 66 via Roma Corso Italia, 48 Corso Italia, 89 Corso Italia, 241 via Nazionale, 176 - Villagrazia di Carini Esercizi Commerciali vari: Sicilauto Balsamo Calzature Parfums & Parfums SISA Sgroi Commerciale Siciliana Panificio Antica Pasticceria La Boutique della Carne La Vignevini Sala Kennedy Pistone Expert Kyliè abbigliamento New Miramare La Cornice Corrado Amato Ottica Gioielli Cronio Dolce Forno Bar La Foresta Bar 4 Morsi Stop & Go Best Pizza S.S. 113 km 282,4 via Santa Caterina, 6 via Rosolino Pilo, 6 via Mattarella, 21 - Villagrazia di Carini S.S. 113 n°88 via Nazionale, 2 - Villagrazia di Carini via San Giuseppe, 11 via Sant’Anna, 46 S.S. 113 km 286,500 - Villagrazia di Carini S.S. 113 - Zona Industriale Carini via Mattarella, 4 - Villagrazia di Carini via della Repubblica, 2 via Gesù e Maria, 2 Piazza Duomo, 15 Corso Umberto I, 91 S.S. 113 km 281,25 n°75 Bivio Foresta Centro Commerciale Ferdico S.S. 113 Ovest km 288,6 Villagrazia di Carini S.S. 113 km 286 n° 53 - Villagrazia di Carini guarda molto i programmi che portano vantaggi e sviluppo alla Sicilia e quindi agli Enti Locali. Ormai le grandi ideologie non esistono più ed i veri problemi da risolvere, dopo la caduta del Muro di Berlino, sono quelli economici, dello sviluppo e dell'occupazione. Se un progetto politico valido per la Sicilia arriva da un'altra sponda politica il nostro Movimento non guarda la provenienza ma la valenza del progetto. A Palermo abbiamo appoggiato il Sindaco Cammarata non per poltrone ma perché il nostro programma “in toto” è stato recepito da Cammarata. Ed a Carini come vi ponete? A Carini c'è una Giunta di Centro Destra ed il nostro Movimento conta di un solo Consigliere: Salvo Migliore che nella sua dichiarazione di adesione all'M.P.A. ha detto a chiare lettere che, anche se non facciamo parte della maggioranza di governo della città, voteremo tutte le proposte che avranno come finalità il bene del paese. Come vi state organizzando a livello locale? Giorni fa ho avuto l'incarico dall'On. Rizzotto di creare un direttivo che porti il Movimento al Congresso che avverrà tra qualche mese. Dopo alcuni incontri è stato formato il Consiglio Direttivo così composto: Dott. Vito Mannino Dott. Giuseppe Rao Dott. Sebastiano Lanza Sig. Calogero Purpura Sig. Filippo Cerlito Geom. Giovanni Finazzo Sig. Cutietta Salvatore Sig. Pisano Gaetano Sig. Vito Conigliaro U Salutu “Gran figghiu di buttana” chi ci appizzi a dari lu salutu a certa genti, nuddu st'addumannannu 'i to' carizzi e mancu di sbiancariti li denti. Nun mettu 'n dubbiu li to' gintilizzi e mancu ca si picca 'ntilligenti; p'un orbu o surdu certu su stranizzi ma tu raggiuni, parri, vidi e senti. Quannu di mmucca nesci lu salutu: bongiornu, arrivederci, bona-sira sta' tranquillu ca puru 'u cchiù canutu lu fa' filici megghiu di la “Lira”; 'nta 'na parola c'è tuttu dd'aiutu ca servi a diri a l'anima “suspira”! Vito Conigliaro Estate Carinese pag. 15 Possiamo definirla sperpero di denaro pubblico? Un’altra estate è passata, anche questa senza che Carini abbia visto arrivare i tanti turisti, anche questa con i soliti proclami di parte che informavano i cittadini del grande successo dell’Estate Carinese. Noi, come ogni anno, abbiamo monitorato le spese, abbiamo controllato quanti dei nostri soldi dati al Comune, con le tasse sempre più alte, sono stati spesi per allietare le serate d’estate e richiamare a Carini quei turisti di cui sopra che dovrebbero far decollare la nostra cittadina. A dire il vero in quasi tutte le determine lette all’albo pretorio del Comune erano riportati in premessa concetti ad effetto, per giustificare quanto si andava a spendere: “perché lo spettacolo... sarà di sicuro richiamo per i turisti che...”, “... l’enorme afflusso di turisti...”, e via discorrendo. Tutti noi abbiamo visto però che anche questa estate è andata via come le altre, anzi forse peggio, con spettacoli serali a volte mortificanti per gli stessi artisti, ai quali erano presenti una trentina di persone. Ma quanto ci sono costati? Abbiamo una somma arrotondata per difetto, perché qualche delibera o determina ci è sfuggita, questi i numeri: Assessorato allo Spettacolo euro 260.000 circa, Assessorato alle Attività Produttive euro 36.000, Unione dei Comuni euro 10.000, altre Ripartizioni euro 3.000. Per un totale di euro 309.000, a cui bisogna aggiungere le spese del personale. In tutto questo hanno aumentato la TARSU, l’ICI, ed i costi di diversi servizi comunali che prima erano gratuiti, perché il Comune non ha soldi. Le scuole cadono a pezzi e la carenza di aule è diventata cronica, nelle strade sono più i buchi che l’asfalto, l’immondizia rimane in bella vista per giorni, l’acqua è sempre più razionata perché oltre la metà si perde per strada, e molti servizi hanno subito drastici tagli. Tra gli insuccessi dell’estate aggiungiamo pure il Castello di Carini, per troppi giorni senza un visitatore. Nonostante il raddoppio del costo del biglietto (ben 4 euro per vedere un bel niente) rispetto allo scorso anno (quando si pagavano solo 2 euro) gli incassi sono scesi del 30%, il che significa che i visitatori sono più che dimezzati. A questo punto non ci resta che chiedere lumi all’Assessore Agrusa al quale chiederemo un’intervista, sperando che ce la conceda visto che noi soldi dal Comune non ne prendiamo (vedi altri mezzi di informazione) e saremo come sempre imparziali. pag. 16 di A. Conigliaro e V. Giambanco La vera storia della Baronessa di Carini Breve sunto su quanto realmente accaduto il 4 dicembre 1563 La triste storia della Barunissa di Carini ha nel tempo alimentato fantasie che hanno portato alla realizzazione di centinaia di scritti e componimenti vari. Dal momento della sua scoperta, avvenuta grazie all'opera meticolosa, quando non maniacale, di Salvatore Salomone Marino che in oltre 40 anni di ricerche, partendo da pochi frammenti orali di un poemetto, riuscì in buona parte a ricostruire una vicenda accaduta oltre 300 anni prima. Il 4 dicembre 1563 nel Castello di Carini era avvenuto un omicidio che le cronache dell'epoca non avevano registrato, soltanto il Paruta nei suoi diari coevi al fatto riporta: “sabato a 4 dicembre. Successe il caso della Signora di Carini”. A quella data nell'Archivio Storico della Chiesa Madre di Carini sono trascritti l'atto di morte di Laura Lanza di Trabia, Baronessa di Carini, e, a seguire, Ludovico Vernagallo. A partire dal 1870, anno della prima pubblicazione del Salomone Marino, decine di studiosi si sono impegnati a cercare di risolvere il mistero, altri si sono appassionati al “Caso” e ne hanno tratto ispirazione per componimenti letterari, poetici, musicali e pittorici. Persino Pier Paolo Pasolini si dedicò alla Barunissa, avventurandosi nella traduzione del poemetto. Leonardo Sciascia era invece un appassionato della vicenda tutta siciliana, scrisse qualcosa (in “La corda pazza” – Einaudi 1970) in attesa di uno scritto approfondito che però non vide mai la luce. Intanto le scoperte, nonostante i 400 anni trascorsi, si susseguono: nel 1963 Aurelio Rigoli pubblica le oltre 300 varianti del poemetto recuperate dal Salomone Marino, l'anno successivo Atti di morte di Laura e Ludovico padre il diritto di uccidere la figlia adultera. La scoperta è forse risolutiva del Caso della Baronessa. In un colpo solo veniva spiegato chi era stato l'esecutore materiale del delitto e del perché non era stato punito. Ci permettiamo un appunto per Carini Oggi: nello scorso numero di ottobre rivendicavano ad un loro editorialista la scoperta della Lex Julia. Prima di avventurarsi in primogeniture di sorta o ipotesi finali è il caso di documentarsi per bene. Se dovessimo trattare nei dettagli il “Caso della Signura di Carini”, 30 interi numeri de Il Vespro non basterebbero, vogliamo però darvi una sorta di breve guida sulla storia di Laura e Ludovico. Il 21 settembre 1543, all'ora una della notte (verosimilmente intorno alle 17:00) al Castello di Carini veniva stipulato l'atto di accordi matrimoniali tra Laura Lanza di Trabia e Vincenzo II La Grua Talamanca, presente Don Cesare Lanza in rappresentanza Adelaide Baviera Albanese pubblica una clamorosa scoperta fatta tra i volumi dell'Archivio di Stato di Palermo (Nuovi Quaderni del Meridione – 1964 n° 8): la memoria difensiva di Cesare Lanza di Trabia inviata al Re di Spagna relativa all'omicidio della figlia Laura Lanza. Il potente barone Contratto di matrimonio tra Vincenzo e Laura di Trabia chiedeva l'assoluzione in quando l'omicidio commesso non era punibile in virtù della Lex Julia de adulteriis cohercendis, che dava al della figlia. Come era spesso da zucchero e la tonnara del uso i primogeniti rampolli delle Baglio di Carini. Il Castello fu famiglie nobili venivano sposati totalmente restaurato e per mero interesse, in questo trasformato in un vero e caso Vincenzo La Grua sposava proprio palazzo. la figlia del potente e In tutto questo Vincenzo e ricchissimo Barone di Trabia. Laura vivevano una propria vita Dei primi anni di matrimonio indipendente l'uno dall'altra. dei due giovani (Vincenzo al Improvvisamente qualcosa momento del matrimonio ha arrivò a turbare gli equilibri 16 anni Laura 14) non si hanno raggiunti. Il 24 agosto 1563 notizie. Sicuramente non muore il primogenito dei vivono stabilmente a Carini Signori di Carini, Pietro La perché non figurano presso i Grua, erede della Baronia di registri parrocchiali. La loro Carini. Tre mesi dopo Laura presenza fissa è accertata a Lanza di Trabia, Signora di partire dal 1551 quando viene Carini, viene uccisa nel Castello registrato il battesimo della loro insieme al presunto amante terzogenita Giovanna che Ludovico Vernagallo, che non muore appena nata. La coppia ha nessuna parentela né con i a quel tempo ha già 2 figli: La Grua né tantomeno con i Pietro ed Eleonora, chiamati Lanza di Trabia. Uno zio suo con i nomi dei nonni paterni omonimo, fratello del padre, (Pietro La Grua Talamanca e era sposato con la zia di Eleonora Tocco Manriquez). In Vincenzo La Grua Elisabetta, ed 20 anni di matrimonio Laura aveva avuto in dote il feudo di darà a Vincenzo in totale 8 figli, Dainasturi (corrispondente con a quelli già citati bisogna l'odierno territorio dello Zucco, aggiungere: Lucrezia (come la sempre nel comune di Carini). mamma di Laura, nata nel 1554), Maria (1555), Cesare (come il papà di Laura, nato nel 1557), Ottavio (1560) e Tiberio (1561). Dagli atti notarili sappiamo che Vincenzo La Grua fu un Barone illuminato e molto attento all'amministrazione del suo feudo, con lui Carini prende forma: vengono costruite Chiese e Conventi, viene ingrandito e reso operativo l'Ospedale, viene definito l'assetto urbanistico del centro del paese con nuova viabilità, vengono costruiti opifici per la lavorazione della canna Albero genealogico di Vincenzo e Laura Vincenzo II La Grua si sposerà pag. 17 altre due volte, senza però procreare progenie. Morirà nel 1592 con grande Stemma di Vincenzo II La Grua lutto nel popolo carinese, lasciando il figlio Cesare erede della baronia. La vicenda della morte di Laura Lanza viene tramandata ai posteri dai cantastorie che in giro per le piazze, non solo della Sicilia, raccontano in versi della storia di una baronessa uccisa dal padre per motivi d'onore; un componimento poetico scritto sicuramente da una persona colta che bene doveva conoscere fatti e personaggi. Fatti che per legge si erano persi tra mille cavilli burocratici, ma che “batti l’ali è vola fora di Palermu”, per dirla con una descrizione del tempo. Laura fu sepolta nella cripta di famiglia e per lei il marito lasciò rendite affinché si celebrassero messe in suffragio. pag. 18 POSITIVA CONCLUSIONE, A CARINI, DEL 1° CORSO DI MICOLOGIA VALIDO PER IL RILASCIO DEL TESSERINO (AI SENSI DELLA L. R. N. 3/2006) Il 1° Corso di Micologia si è tenuto presso la sede locale dell'Associazione Marinai d'Italia ed è durato 15 ore distribuite, per l'occasione, in otto giorni saltuari e precisamente dal 2 al 17 Ottobre scorsi. L'iniziativa è stata egregiamente promossa dal fotografo Pino Maranzano, noto micologo carinese, oltre che ornitologo ed esperto studioso di fiori rari. Egli si è riproposto di fare acquisire una f o r m a z i o n e appropriata a chi desidera raccogliere coscientemente e impunemente i funghi, tenuto conto della tossicità di alcuni di e s s i e dell'obbligatorietà del conseguimento del Tesserino per i relativi raccoglitori. Pertanto si è rivolto all'Associazione “Micelia Onlus” di Palermo, la quale, ben volentieri, ha organizzato il sopraccitato Corso, con il patrocinio della Regione Sicilia e del Comune di Carini. Il Corso, formato da vari gruppi provenienti da Carini, Belmonte Mezzagno, Cinisi, Partinico e Palermo, ha raggiunto il numero di 20 persone, tra cui diversi medici. All'attenzione dell'uditorio si sono succeduti due profondi conoscitori dei funghi: il micologo Ennio Genduso e il tossicologo Giuseppe Scaglione. Essi si sono avvalsi di interessantissime diapositive, arricchite di significative didascalie, proiettate su un funzionale schermo, fornito dal cav. Francesco Nania, presidente della locale Associazione dei Marinai. Nelle loro relazioni i formatori hanno messo in evidenza le peculiari caratteristiche dei funghi: tossicità, habitat, commestibilità, discernimento dei funghi buoni dai cattivi, determinazione dei funghi dalle lamelle, generi principali dei funghi privi di lamelle, modalità di raccolta, contenitori da utilizzare durante la raccolta, cottura, Atlante dei funghi. Hanno ritenuto opportuno soffermarsi sui numerosi casi di intossicazione verificatisi, purtroppo di una certa gravità, da imputare all'ingestione di funghi non commestibili; hanno raccomandato l'impellente necessità, per fruire dei gustosi ma a volte pericolosi prodotti della terra, di rivolgersi in caso di necessità a esperti del settore, dalla pluriennale esperienza, onde evitare, fidando in conoscenze superficiali ed empiriche, le intossicazioni, anche di massa, che puntualmente si verificano ogni anno. Per andare sullo specifico sono state proiettate le diapositive dei funghi mortiferi, come le Amanita phalloides, A. verna e A. virosa (la cosiddetta triade della morte); dei funghi dannosi al sistema nervoso, come l'Amanita muscaria, l'Amanita panterina, l'Iconocybe patouillardi; dei nocivi all'apparato digerente, come il Boletus satanas e l'Entoloma lividum; dei funghi allucinogeni utilizzati dagli sciamani. Sono state descritte, i n o l t r e , l e manifestazioni psicofisiche conseguenti all'intossicazione, i vari modi di prevenirle e di curarle prima dell'arrivo del medico. A chi chiedeva la ricetta universale, per saggiare la commestibilità o la velenosità di una qualsivoglia specie di funghi, è stato risposto che l'unica via è quella di imparare a conoscere una per una le varie specie di funghi velenosi e commestibili. Perciò hanno sfatato diversi inesatti luoghi comuni: è falso che la vipera o il rospo, con la loro semplice presenza, avvelenino i funghi; che il sapore acre o amaro, la viscidità dei funghi siano indizi di velenosità; che il loro contatto col metallo provochi l'avvelenamento degli stessi. E' falso ritenere commestibili i funghi morsi dalle lumache o da altri animaletti; è assurdo l'uso del cane o del gatto come cavie, perché la loro digestione è diversa da quella dell'uomo; e tanti altri che sarebbe troppo lungo elencare. Comunque non è stata trascurata la bontà di quei funghi che per l'aroma, il sapore, le proteine e le vitamine contenute nella loro “carne”, sono la delizia dei buongustai. Infatti il Boletus edulis, unitamente all'Amanita caesarea, è ritenuto il re dei funghi: è eccellente cotto, crudo e ad insalata, ma va consumato in quantità modica, perché potrebbe fare male. Per tutte queste informazioni e tante altre ancora, il Corso è stato veramente interessante ed utile; i corsisti hanno superato i vari tests ed hanno ottenuto un Attestato, per il conseguente rilascio del Tesserino, obbligatorio per la raccolta dei Funghi, da parte del Comune di appartenenza. La raccolta dei funghi epigei spontanei, in Sicilia, ormai è subordinata al possesso del sopracitato Tesserino nominativo che abilita alla raccolta su tutto il territorio della Regione Sicilia. Il Tesserino amatoriale consente di raccogliere sino a quattro chili di funghi al giorno ed ha un costo di 30 euro, quello professionale di 100 euro; la raccolta dei funghi non è consentita nelle ore notturne. L'addetto stampa ai Marinai d'Italia Salvatore Armetta Via Tosco, Centro Storico, l’acqua con l’autobotte. pag. I residenti della via Tosco ci hanno contattato per segnalare una serie di disservizi che patiscono ormai da anni: gli addetti alla pulizia della strada hanno forse cancellato dai loro percorsi la via, tant’è che da alcuni anni non ne hanno più visti; a completare i disservizi l’assoluta mancanza di erogazione dell’acqua da parte del Comune per la maggior parte dei residenti. La conduttura che ha ingresso da via Garibaldi pare sia molto piccola e garantisce l’acqua soltanto alle prime abitazioni, tant’è che spesso e volentieri il resto delle abitazioni viene rifornito dall’autobotte del Comune, grazie all’intervento dell’Assessore Badalamenti. Quest’ultimo ha informato gli abitanti della strada che il Comune non può operare alla modifica della conduttura per carenza di operai; l’ultima volta che ha tentato un intervento d’urgenza gli è stato risposto che gli operai erano impegnati al montaggio del palco per le manifestazioni estive. Abbiamo contattato sia l’Assessore che il funzionario comunale interessato, ci hanno assicurato che quanto prima il problema sarà risolto collegando la Sabato 24 novembre alle ore 16:30, conduttura dell’acqua alla via Marcianò. nel Salone delle Feste del Castello di Solo una nota di precisazione da parte nostra: nella via Tosco abitano circa 20 Carini, sarà presentato il volume “Il famiglie. Quando siamo andati a Cielo della Corte”, curato dal nostro raccogliere le loro lamentele soltanto in concittadino Padre Basilio 4 hanno voluto raccontarci dei loro Randazzo. Il volume, frutto di un problemi, gli altri hanno preferito prezioso lavoro di ricerca, svela le rimanere in casa, chi con una scusa chi iscrizioni presenti nel soffitto ligneo con un’altra. Forse per questo, come ci del salone delle feste, decorato ha raccontato uno dei quattro, da oltre verosimilmente tra la fine del 1400 50 anni via Tosco si porta dietro questi e la metà del 1500. problemi. Il Cielo della Corte 19 pag. 20 GABINETTI PUBBLICI A CARINI. UN VERO CESSO! Da alcuni mesi riceviamo in Redazione lamentele sulla mancanza di gabinetti pubblici a Carini, che portano gli “incontinenti” cittadini carinesi ad “innaffiare” il territorio liberamente. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo un’interrogazione presentata dal Consigliere Monteleone al Sindaco di Carini, alla quale alleghiamo alcune immagini scattate in questi ultimi giorni nei luoghi preferiti dai nostri concittadini per ... AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI CARINI e p.c Al Resp. della Pubblica Igiene ASL Carini Il sottoscritto consigliere comunale: RILEVATO CHE i servizi igienici pubblici di Via Guglielmo Marconi, da tempo resi inattivi, sono in stato di estremo degrado ed abbandono dovuto alle pessime condizioni di manutenzione e di assoluta mancanza di igiene e aggravato dal fatto che, nonostante la chiusura del servizio, vengono ancora utilizzati come orinatoio e immondezzaio; pertanto questa struttura pubblica è diventata ricettacolo di zanzare e topi e quindi dannosa per l'incolumità e la salute pubblica; nonostante questa situazione sia s t a t a Piazzetta Ecce Homo rappresentata da parecchio tempo alla SV, attraverso petizioni sottoscritte da cittadini residenti e commercianti della zona, non sono stati adottati adeguati e concreti provvedimenti ; questa struttura pubblica è ubicata in pieno centro storico e lungo la strada che collega la Torre di Vita al Castello ove insistono parecchie attività commerciali; a causa della mancanza di adeguati servizi igienici pubblici i Gabinetto pubblico di via Marconi visitatori e i turisti sono costretti a rivolgersi a titolari di esercizi commerciali che non sempre possono offrire la disponibilità dei loro servizi igienici causa irregolare erogazione idrica ; INTERROGA LA S.V. PER SAPERE : come si concilia questo stato di degrado e di mancanza di pubblici servizi igienici con la valorizzazione del territorio e il rilancio del turismo, elementi fondamentali del programma elettorale che l' Amministrazione Comunale ha esibito ai cittadini carinesi; se, considerato che il rilancio del turismo predicato dall'amministrazione si attua- oltre che con le manifestazioni- con la presenza di servizi pubblici a supporto dei visitatori, intende far ripristinare questo importante e necessario servizio e, in caso affermativo, entro quando e come intende adottare i relativi provvedimenti; se intende, in attesa di una definitivo ripristino del servizio, far bonificare l'area e far predisporre un piano di regolare pulizia e di vigilanza 24H anche a mezzo di telecamere onde eliminare questo stato di degrado, che oltre a rendere precaria la salute dei cittadini , è contrario al pubblico decoro e offre un'immagine molto negativa del territorio di Carini. All’aria aperta - via Morello angolo via Palermo Inaugurato il Fitness Club dell’Hotel Azzolini pag. 21 Inaugurato Domenica 21 ottobre scorso il Fitness Club dell’Hotel Azzolini di Villagrazia di Carini. Nonostante la tempestosa serata di pioggia, numerosi cittadini hanno voluto presenziare alla inaugurazione del nuovo centro sportivo. Dopo il tradizionale taglio del nastro il pubblico si è spostato nel salone del complesso alberghiero per assistere alle esibizioni degli ospiti d’onore della serata: la Campionessa del Mondo di Fitness Federica Belli, il Campione del Mondo di Body Building Diversamente Abili Stefano Rametta e la Soprano russa Elena Pagano Martemianova. A causa di problemi muscolari, dei tre si è però esibita soltanto la soprano, che ha deliziato gli intervenuti con due pezzi d’opera magistralmente interpretati. Federica Belli, Stefano Rametta, Pietro Sono seguiti i ringraziamenti da parte Conigliaro e Elena Pagano Martemianova del gestore del Fitness Club, signor Pietro Conigliaro, a tutti gli intervenuti a cui è stato offerto un piccolo rinfresco da parte dell’Hotel Azzolini. Elena Pagano Martemianova Fitness A Club HOTEL ZZOLINI C V I L G U O B R CARINI Corsi di: Fitness - Body Building - Spinning - Centri Avviamento allo Sport - Mini Golf Tennis - Ginnastica - Scuola di ballo HOTEL AZZOLINI Nuova Apertura Info: 091 8675378 - 338 2009259 Aperto tutti i giorni dalle 09:30 - 13:00 e dalle 15:00 - 22:00 Storie del Calcio a Carini pag. 22 di Totò Conigliaro IL CARINI PIÙ FORTE. Oggi parleremo del Carini più forte, a mia memoria, di tutti i tempi. Parliamo degli anni 70 e disputavamo un campionato di promozione con giocatori di alto livello calcistico. Il girone era composto da squadre blasonate come il Mazara, il Canicattì, la Nissa ed altre. In queste squadre giocavano atleti che avevano disputato anche gare in Serie A. Il Carini giocava a memoria mettendo in mostra un gioco spettacolare; le azioni partivano dal portiere e con trame travolgenti, coinvolgendo tutti gli elementi della squadra, arrivavano spesso alla finalizzazione (somigliava molto alla Roma di oggi). Eravamo molto seguiti dalla stampa palermitana e molti sportivi palermitani e dei paesi limitrofi ci seguivano anche in trasferta. L'asse portante della squadra era composta da giocatori carinesi, questi ultimi venivano attinti dal serbatoio della Juniores. Gandolfo e Vetrano (attuale allenatore della squadra di calcetto del Maresciallo Ruffino) erano i portieri, in difesa a destra giocava Giuseppe Mannino (u vaccareddu). Grintoso oltremisura, forte nell'anticipo anche se basso, con grande scelta di tempo riusciva a prevalere nel gioco aereo; ricordo quando ha annullato Peressin, alto un metro e novanta, in un amichevole con il Palermo quando militava in Serie A. A sinistra giocava Lorenzo Randazzo, atleta molto elegante nel gioco che, oltre a distruggere il gioco della squadra avversaria, riusciva con i suoi inserimenti a creare scompiglio. A centro della difesa si posizionava Luigi Basile, ragazzo originario di San Giuseppe Jato, dalla potenza impressionante e difficilmente superabile. In campo sembrava un sordomuto ed aveva grande attenzione nell'annullare il diretto avversario. Il libero era Mimmo Di Matteo (proveniente dal Siracusa in C1) con esperienze avute anche nel Palermo. Difensore dalla eleganza imbarazzante, vera saracinesca della difesa, somigliava molto per stile e tecnica a Franco Baresi del Milan. Era un vero leader e dirigeva la difesa con grande esperienza e maestria. A centrocampo giocavano Pino Lo Cricchio, Mimmo Amato, Paolo Biondo, Umberto Prestigiacomo ed Enzo Migliore. Cursore di quantità e qualità Mimmo Amato; grande mediano di interdizione Pino Lo Cricchio dal tiro potente capace di cambiare gioco con lanci di 40 metri e segnare su calci piazzati dalla lunga distanza (citiamo tra tutti quello realizzato contro la Juve Sicilia); Umberto Prestigiacomo era dotato di un ottimo dribbling e di un tiro potente che gli ha permesso di realizzare molte reti; Paolo Biondo era invece dotato di un ottima tecnica individuale e di un fisico statuario, con il suo accento tipico palermitano metteva al servizio della squadra la sua esperienza e la sua personalità; Enzo Migliore è stato il giocatore che più di tutti mi ha fatto correre il rischio di morire di infarto: altruista per eccellenza, dopo aver dribblato l'intera difesa compreso il portiere invece di mettere la palla in rete, con grande flemma, aspettava il compagno per farlo segnare. In avanti giocavano Ferranti, Conigliaro e Dell'Utri. Elio Dell'Utri era un gigante buono, dotato di un ottimo colpo di testa lasciava a desiderare nella tecnica individuale; era una persona molto umile e pieno di grande umanità ed ironia. Renato Conigliaro era una punta di diamante, è stato un grande realizzatore, riusciva a segnare anche da posizioni impossibili: tiro preciso e potente, incrociava il tiro sempre sul palo più lontano dal portiere. Dulcis in fundo resta Totò Ferranti detto “U Gilataru”. Giocatore dal fisico esile ma dotato di una tecnica smisurata: dribbling ubriacante, scatto veloce e tiro potente e preciso. I suoi diretti avversari uscivano a fine gara confusi a causa delle sue finte e degli spettacolari tunnel. Specialista sui calci di punizione dal limite dell'area di rigore (con il tiro a “foglia morta”) determinanti il più delle volte la vittoria della gara. Ferranti ci deliziava con le sue punizioni ancor prima del grande Platinì. Da incorniciare quella realizzata allo stadio della Favorita contro la Sardegna, quando pag. 23 venne convocato dalla Rappresentativa Siciliana. Che squadra fantastica, che giocatori meravigliosi! Disputavamo un Campionato di Promozione paragonabile oggi ad uno di C1. Si proprio così, perché quella squadra in gare amichevoli ha battuto due compagini di C1 ed ha messo in seria difficoltà il Palermo di Serie A di Tonino De Bellis (2 a 1 il risultato finale). I tifosi che l'hanno vista giocare ricordano tutt'ora lo spettacolo che è rimasto indelebile nella loro memoria. E’ NATO IL PICCOLO CARLO. DALLA REDAZIONE DE IL VESPRO I MIGLIORI AUGURI A MAMMA STEFANIA E PAPÀ PASQUALE. Orari Autobus da Palermo Piazzale Giotto a Carini Piazza Sant’Anna AST 6:15 - 6:45 - 7:15 - 8:00 - 8:30 - 9:30 - 10:30 - 11:30 - 12:15 - 12:30 - 12:45 - 14:00 - 14:30 - 15:30 - 16:30 17:30 - 18:30 - 19:45 - 20:45 da Carini Piazza Sant’Anna a Palermo Piazzale Giotto 5:15 - 6:00 - 6:40 - 7:00 - 7:45 - 8:30 - 8:45 - 9:30 - 10:15 - 11:00 - 12:30 - 13:00 - 13:45 - 14:00 - 14:30 15:00 - 15:45 - 16:30 - 18:00 - 19:15 - 20:15 Autoservizi Taormina Carini - Stazione - Villagrazia - Spiaggia (linea circolare) 6:30 - 7:00 - 7:30 - 8:10 - 8:20 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 12:00 - 12:30 - 13:30 - 14:20 - 15:00 - 16:00 -17:00 - 18:00 - 18:30 Poliambulatorio 7:40 - 9:30 - 10:30 - 12:00 Villa Belvedere 7:00 - 7:30 - 8:00 - 9:00 - 11:00 - 12:30 - 13:30 - 15:30 - 17:30 Torre Pozzillo Chiovaro 7:30 - 13:30 7:30 - 10:00 - 13:30 Numeri utili Direttore Responsabile Michele Santoro presso Punto Emergenza Territoriale Carini (ex Ospedale Santo Spirito) pag. 24 Pronto Soccorso tel. 091 8620104 (24 ore su 24 tutti i giorni ) Guardia Medica dalle ore 20:00 alle 08:00 Consultorio Familiare tel. 091 8620161 presso Poliambulatorio “Ina Badalamenti” C.da Ponticelli - Villagrazia di Carini Guardia Medica Turistica tel. 091 8620422 Prenotazioni visite tel. 091 8620401 [email protected] Aiello - via San Pietro, 6 tel. 091 8661252 Guzzetta - Piazza Duomo, 19 tel. 091 8661161 Governanti - Piazza Duomo, 36 tel. 091 8661129 Pellerito - Piazza Regione, 9 Villagrazia di Carini tel. 091 8674202 Carini: Farmacie Veterinari Orario Treni 091 8611111 091 8688197 091 8688159 091 8690621 091 8690464 091 8692018 091 8661672 091 8689782 091 8689376 091 8661359 091 8661051 091 8660328 091 8675938 da Carini Stazione per Palermo 5:44 6:06 6:40 6:41 7:00 7:28 7:50 8:18 9:00 9:06 9:15 10:03 11:25 12:01 12:06 12:50 14:30 15:00 16:00 16:57 17:55 18:47 19:06 21:14 21:21 da Palermo per Carini Stazione Palermo 5:40 6:30 7:30 7:50 Centrale Palermo 5:52 6:42 7:43 8:03 Notarbartolo Palermo Centrale Palermo Notarbartolo 8:40 8:53 9:40 10:40 11:40 13:30 13:50 14:10 9:53 10:53 11:53 12:30 13:30 13:43 14:03 14:23 Circola sempre da Carini Piraineto a Palermo Centrale Festivo dal lunedì al sabato 5:38 6:01 6:31 6:53 7:45 8:14 8:45 9:10 9:45 9:58 10:45 11:16 11:45 11:55 12:01 12:45 13:45 14:15 14:21 14:55 15:45 16:15 16:45 17:45 18:45 18:59 19:45 20:15 20:45 21:16 21:45 22:15 da Palermo Centrale a Carini Piraineto 6:10 7:10 7:50 8:10 8:40 9:10 10:10 10:40 11:10 12:10 12:30 13:10 13:30 13:30 13:50 14:10 14:43 14:40 15:10 15:40 16:10 17:10 17:40 18:10 18:30 19:10 19:30 19:40 20:10 21:10 Circola sempre Prezzi al netto dell’IVA. 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