L`Ermetismo Particolarità della Poesia ermetica Piccolo glossario
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L`Ermetismo Particolarità della Poesia ermetica Piccolo glossario
L’Ermetismo La poesia degli anni Trenta è riconducibile in larga parte alla corrente dell’Ermetismo. L’esempio decisivo della poetica dell’Ermetismo è offerta dalla raccolta L’Allegria di Ungaretti. L’elaborazione di questa tendenza ha il suo centro propulsivo a Firenze, sia per quanto riguarda l’appoggio editoriale, sia come luoghi d’incontro (famoso il caffè Giubbe Rosse). L’Ermetismo fa coincidere la poesia con la vita, intesa come la realtà più intima e raccolta dell’uomo, al di fuori di ogni superficiale confusione con atteggiamenti o pose esteriori. La letteratura non va quindi intesa come un’abitudine o un semplice mestiere, ma rappresenta “forse la strada più completa per la conoscenza di noi stessi, per la vita della nostra coscienza”. La poesia è uno strumento per conoscere se stessi e la parte più profonda. Si vuole risalire alle “origini centrali dell’uomo”, raggiungendo le radici dell’essere. Si va alla ricerca di una verità ontologica e non fenomenica. Si rifiuta la storia, poiché la letteratura vuole collocarsi fuori dal tempo. La poesia assume ora un valore iniziatico e religioso (anche se l’Ermetismo, che ha radici nella cultura cattolica, non può essere identificato con essa). Lo scrittore si chiude in se stesso, in una forma di individualismo totale. Sceglie un linguaggio arduo, difficile, oscuro, al limite dell’incomunicabilità. Questo perché la poesia si rivolge ad un numero ristretto di persone. E’ un linguaggio allusivo e simbolico. L’analogia è la figura retorica protagonista perché riesce a cogliere realtà impalpabili e misteriose, trasferendo i dati dell’esperienza su un piano di situazioni interiori e spirituali. La parola si fa evocatrice ed allusiva, carica di significati molteplici e indefiniti. Così, il termine “ermetismo”, diventa sinonimo di oscurità e di indecifrabilità. Il termine, però, richiama la figura mitica di Ermete Trismegisto, autore ellenistico di libri magici, che rivelavano segreti religiosi capaci di rendere l’uomo partecipe della natura divina. Il clima del primo dopoguerra italiano, caratterizzato dal fascismo, complicherà il diffondersi della cultura ermetica. L’ermetismo rifiuta di confrontarsi con la storia e si chiude in se stesso per sottrarsi alla retorica e alla cultura fascista. IN SINTESI: L’ermetismo è una tendenza poetica sviluppatasi all’inizio del secolo. Il termine ermetismo significa "perfettamente chiuso", ma anche "arcano, misterioso". Infatti, le poesie ermetiche sono molto scarne di spiegazioni e di descrizioni, ma sono piene di significati profondi. L’ermetismo si divide in due generi: la poesia delle cose quotidiane e la poesia evocativa. La prima descrive cose abituali, spiegandole con termini inusuali, esprimendo pensieri e sentimenti. A volte è ispirata a pensieri autobiografici, legati ai luoghi d’infanzia del poeta. La seconda tendenza è composta da piccole liriche che cercano nell’espressività delle immagini, la potenza evocativa per creare atmosfere e stati d’animo. Particolarità della Poesia ermetica - E’ presente la ricerca della musicalità e sonorità, espresse attraverso tecniche di assonanza, di allitterazione, e di ritmi metrici particolari. La parola è essenziale, e deve rappresentare molti significati. Si rilevano inoltre contrasti tra i significati di parole, tipica tecnica dell’ossimoro, la quale accosta significati antitetici, creando suggestioni profonde. Piccolo glossario Assonanza: Rima imperfetta. Si ha quando le vocali sono uguali, ma le consonanti sono diverse. Allitterazione: Ripetizione degli stessi suoni all’inizio delle frasi. Ossimoro: Accostamento di due parole di significato opposto. ©Gianluigi Caruso 1 Giuseppe Ungaretti (1888 – 1970) Notizie essenziali sulla vita dell’autore: Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888, e trascorre l’infanzia in Africa, dove il padre lavora per la costruzione del Canale di Suez. Dopo il liceo si trasferisce a Parigi, dove conosce molti intellettuali. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, parte volontario per il fronte del Carso. Da questa esperienza nascono alcune sue poesie. Ungaretti si rivela poeta rivoluzionario, e apre la strada all’ermetismo. Le liriche sono brevi, a volte ridotte ad una sola preposizione, ed esprimono forti sentimenti. Dopo la guerra ritorna in Francia. Rientra in Italia nel 1921. Nel 1933 esce "Il sentimento del tempo", la raccolta che segna l’inizio della sua seconda fase poetica. Le liriche sono più lunghe e le parole più complesse. Nel 1939, in Brasile per insegnare letteratura italiana all’Università di San Paolo, Ungaretti perde il figlio di nove anni. Nel 1944 inizia la terza fase di produzione poetica, più meditativa e stilisticamente meno innovativa. Il poeta riflette sulla vita, cosa derivata dall’età. Torna in Italia nel 1942, a Roma, dove insegna all’Università. Muore a Milano nel 1970, dopo la sua ultima lirica "L’impietrito e il vellutato". Analisi delle poesie Le poesie di Ungaretti, sono molto diverse da quelle degli altri poeti. Esse, infatti, sono molto brevi, a volte composte da una sola frase, mancano di punteggiatura ed è molto importante il titolo. Poesie brevi Le poesie di Ungaretti sono brevi; infatti l’autore è un poeta ermetico. Questa forma letteraria, difatti, dà poca importanza alla lunghezza della poesia, esaltando invece le emozioni forti, a volte molto evidenti, a volte nascoste. Mancanza della punteggiatura La mancanza della punteggiatura dà alla poesia un senso di dolore. Infatti, le poesie di Ungaretti sono molto tristi, essendo ispirate dalla Prima Guerra Mondiale. Anche gli spazi tra una strofa e l’altra sono importanti: danno alla poesia un ritmo simile ad un singhiozzo. L’importanza del titolo Il titolo, nelle poesie ermetiche, è molto importante. In esse, infatti, è racchiuso tutto il significato della poesia, e, a volte, ne è racchiusa la morale. ©Gianluigi Caruso 2